Vallo di Girgenti: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonima Valle minore del [[Regno delle Due Sicilie]]|Provincia di Girgenti (Regno delle Due Sicilie)|Valle di Girgenti}}
{{Provincia storica
|nomeCorrente = ValleVallo di Girgenti
|nomeCompleto =
|nomeUfficiale =
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|linkStemma =
|linkBandiera =
|linkLocalizzazione =Localisation Vallemap of the Vallo di Girgenti.png
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|motto =
|capitale principale = [[Agrigento|Girgenti]]
|capitaleAbitanti =
|capitaleAbitantiAnno =
|altre capitali =
|dipendente da = [[Sacro romano impero]] </br> [[Regno di Sicilia]]
|suddiviso in = Territori dal [[1403]]
|formaAmministrativa = [[Giustizierato]]
|titoloGovernatori = [[Giustiziere (funzionario)|Giustiziere]]
|elencoGovernatori =
|organiDeliberativi =
|inizio = [[1233]]
|primo governatore =
|provincia precedente = Porzioni del [[Vallo di Mazara]] e del [[Vallo di Castrogiovanni]]
|evento iniziale =
|fine = [[18121583]]
|ultimoGovernatore =
|provincia successiva = [[Val di Mazara]]
|provincia successiva = [[Provincia di Girgenti (Regno delle Due Sicilie)|Provincia di Girgenti]]</br> e territori ceduti alla provincia di Caltanissetta (Regno delle Due Sicilie)|Provincia di Caltanissetta]]</br>[[Provincia di Palermo (Regno delle Due Sicilie)|Provincia di Palermo]]</br>[[Provincia di Trapani (Regno delle Due Sicilie)|Provincia di Trapani]]
|evento finale = [[CostituzioneRiforma sicilianaamministrativa deldi [[Marcantonio 1812Colonna]]
}}
La '''Valle di Girgenti''' era una parte del [[Vallo di Mazara]], nel 1818 con la riforma dei territori del [[Regno delle due Sicilie]] che suddivise il territorio isolano in sette province o valli minori, la Valle di Girgenti diventò uno di questi valli minori e il territorio ricevette più autonomia. Oggi questo territorio viene ancora chiamato Valle di Girgenti e i territori sono rimasti quelli di un tempo. Questa zona si potrebbe definire il secondo [[Salento]]
 
Il '''Vallo di Girgenti''', altrimenti detto '''Vallo di Agrigento''', era uno dei [[Valli di Sicilia|valli]] (o ''reali dominii al di là del [[Faro di Messina|Faro]]'') in cui era suddivisa la [[Sicilia]] prima della riforma amministrativa del [[Regno di Sicilia|Regno]] avvenuta con la [[Costituzione siciliana del 1812|Costituzione del 1812]]. In quanto ad istituzione è il più tardivo dei valli noti e venne ricavato all'interno del più ampio territorio del [[Val di Mazara]].
{{Regione geografica
|nomeTerritorio = Valle di Girgenti
<!--|linkStemma=-->
|linkBandiera =
|paginaBandiera =
|stato = Italia
|regione = Sicilia
|regione_spec =
|regione2 =
|regione2_spec =
|territorio = Tutta la [[provincia di Agrigento]], parte della [[provincia di Palermo]], parte [[provincia di Trapani]] e parte della [[provincia di Caltanissetta]].
|superficie = 3.685,5
|abitanti = 485.352
|anno = settembre 2009
|densità = 131,69
|lingue = [[lingua italiana|italiano]], [[lingua siciliana]] e [[arbëreshë]]
|pxMappa = 220
|noteMappa = Collocazione della Valle di Girgenti in Italia
}}
== Geografia ==
Il territorio della Valle di Girgenti comprendeva tutta la Provincia di Girgenti (l'odierna [[Agrigento]]), e parte delle province di [[Trapani]], [[Palermo]] e [[Caltanissetta]]
 
== Etimologia ==
===Comuni odierni della Valle di Girgenti===
L'origine etimologica del termine ''Vallo'' è stata ampiamente discussa e non esiste una ipotesi definitiva. Genericamente si tende a far risalire il termine da un termine arabo<ref>v. ad es. {{Cita|Antonino Marrone|p. 17}}.</ref>, il più delle volte identificato nel vocabolo ''[[Wali (governatore)|wālī]]'' ({{arabo|والى}}). Tuttavia il termine definisce le magistrature preposte alle province e non le medesime, le quali sono piuttosto chiamate ''wilāya''<ref>{{Cita|Michele Amari|p. 467 n. 3}}.</ref>. Per lo studioso e orientalista [[Michele Amari]] ''vallis'' sarebbe da interpretarsi come traduzione in [[lingua latina]] del termine ''iqlīm'', con significato indistinto nei primi diplomi normanni quale "territorio" e quindi estendibile a qualsiasi [[città]], distretto o [[provincia]]<ref>{{Cita|Michele Amari|p. 466 n. 2. e p. 467}}.</ref>. Sulla declinazione del vocabolo invece si concorda per l'uso al maschile distinguendolo dal lemma ''[[valle]]'' che comunque avrebbe ben diversa origine, sebbene non manchino errate attribuzioni del termine e non è raro quindi trovarlo declinato al femminile, ossia ''la Valle di Girgenti''.
==[[Provincia di Agrigento]]==
43 comuni (tutti della provincia)
 
Il Vallo prese il nome dalla principale città dell'area, [[Agrigento|Girgenti]], dove fu la sede amministrativa.
*[[Agrigento]]
*[[Alessandria della Rocca]]
*[[Aragona (Italia)]]
*[[Bivona]]
*[[Burgio]]
*[[Calamonaci]]
*[[Caltabellotta]]
*[[Camastra]]
*[[Cammarata]]
*[[Campobello di Licata]]
*[[Canicattì]]
*[[Casteltermini]]
*[[Castrofilippo]]
*[[Cattolica Eraclea]]
*[[Cianciana]]
*[[Comitini]]
*[[Favara]]
*[[Grotte]]
*[[Joppolo Giancaxio]]
*[[Lampedusa e Linosa]]
*[[Licata]]
*[[Lucca Sicula]]
*[[Menfi]]
*[[Montallegro]]
*[[Montevago]]
*[[Naro]]
*[[Palma di Montechiaro]]
*[[Porto Empedocle]]
*[[Racalmuto]]
*[[Raffadali]]
*[[Ravanusa]]
*[[Realmonte]]
*[[Ribera]]
*[[Sambuca di Sicilia]]
*[[San Biagio Platani]]
*[[San Giovanni Gemini]]
*[[Sant'Angelo Muxaro]]
*[[Santa Elisabetta (Italia)]]
*[[Santa Margherita di Belice]]
*[[Santo Stefano Quisquina]]
*[[Sciacca]]
*[[Siculiana]]
*[[Villafranca Sicula]]
 
== Storia ==
==[[Provincia di Trapani]]==
L'istituzione del Vallo di Girgenti o di Agrigento risalirebbe all'età [[Federico II di Svevia|federiciana]], in quanto appare la prima volta menzionato nel [[1233]]<ref name="Marrone18">{{Cita|Antonino Marrone|p. 18}}.</ref>. La sua esistenza tuttavia viene ipotizzata precedente a tale periodo, dal Gregorio<ref>{{Cita|Rosario Gregorio|p. 38}}.</ref> e dal Capozzo<ref>{{Cita|Guglielmo Capozzo|p. 540}}.</ref> il quale riporta che, delle diverse circoscrizioni in cui era ripartita la [[Sicilia]] in età araba, si ha memoria di cinque di esse: i valli [[Vallo di Mazara|di Mazara]], [[Val di Noto|di Noto]], [[Val Demone|di Demena]], di Agrigento e [[Vallo di Milazzo|di Milazzo]]. Egli, ancora, afferma che la ripartizione in valli fu ripresa da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], il quale, però, mantenne i soli tre valli di Mazara, di Noto e di Demena, destinando un giustiziere all'amministrazione di ciascuna delle tre province. Il numero di ''camerari'' previsti per i valli invece potrebbero, per Capozzo, aver mantenuto il territorio di competenza su circoscrizioni meno estese che, grossomodo, potevano ricalcare la suddivisione araba:
3 comuni
{{citazione|[...] sino a tempi di re Federico II lo svevo si contavano tre ''camerari'' dal lato orientale del fiume Salso, e si parla del camerario del val d'Agrigento, dall'altro lato.|Guglielmo Capozzo}}
Nel [[1231]] Federico II unifica le circoscrizioni normanne per dissolvere le diverse autonomie e i privilegi concessi dai suoi predecessori e nel contempo ripristinare l'[[Sicilia (provincia romana)|antica suddivisione romana]], leggibile nel contesto della visione imperialistica del sovrano. Mediante le [[costituzioni di Melfi]] Federico suddivise il regno in due macroaree, assumendo quale riferimento la città calabrese di [[Roseto Capo Spulico|Roseto]], che fungeva da confine, di conseguenza, la Sicilia e la Calabria costituirono la prima di tali aree, mentre gli altri territori continentali fino al [[Tronto]] costituirono la seconda macroregione e alla guida di ciascuna delle due divisioni era posto un ''Gran Giustiziere'' o ''Maestro Giustiziere''. L'area siculo-calabrese fu ripartita in quattro giustizierati, due peninsulari e due isolani. In Sicilia, ''seguendo l'antica e naturale divisione dell'isola fatta dai due fiumi Imera'', istituì il giustizierato ''[[Sicilia al di qua del Salso|Sicilia citra flumen Salsum]]'' e il giustizierato ''[[Sicilia al di là del Salso|Sicilia ultra flumen Salsum]]''<ref>{{Cita|Guglielmo Capozzo|p. 567}}.</ref>, usando il ''Faro'' ([[Messina]]) come riferimento, sicché la Sicilia al di là del fiume Salso era costituita dalla metà occidentale<ref>{{Cita|V. D’Alessandro, P. Corrao|p. 10 n. 43}}.</ref>. In tale territorio, l'amministrazione e la riscossione dei tributi fu affidata da Federico II al ''segreto'', funzionario di nomina regia, di Palermo. L'eccessiva estensione delle due circoscrizioni e l'obbligo di amministrazione della giustizia nei luoghi di residenza degli imputati o nelle più immediate vicinanze portò alla creazione del Vallo di Girgenti, esso fosse esistito in passato o meno<ref name="Marrone18"/>. Insieme al Vallo di Mazara quindi costituì la circoscrizione occidentale dell'Isola.
 
[[File:Localisation map of the Vallo di Girgenti e di Castrogiovanni.png|thumb|Il Vallo di Girgenti e Castrogiovanni intorno al [[1403]]. Venne diviso in otto Territori: 1) Girgenti; 2) Naro; 3) Licata; 4) Castrogiovanni; 5) Calascibetta; 6) Polizzi; 7) Castronovo; 8) Sutera.]]
*[[Gibellina]]
Alla morte di [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], [[Carlo I d'Angiò|Carlo I]] fu designato [[Re di Sicilia]] da [[papa Clemente VI]] nel [[1265]], il quale provvide nuovamente ad accentrare le funzioni nelle due circoscrizioni maggiori svalutando e diminuendo le competenze delle circoscrizioni più piccole, compreso il Vallo di Girgenti. A seguito della lunga [[Vespri siciliani|Guerra del Vespro]] e di forme amministrative provvisorie (perlopiù [[Capitanato|capitanati]] di giustizia) [[Pietro I di Sicilia|Pietro I]] - che nel [[1282]] si fece coronare [[Re di Sicilia]], sebbene formalmente lo fosse ancora [[Carlo I d'Angiò|Carlo]] - ripristinò le figure amministrative federiciane riprendendo le due circoscrizioni fiscali le quali fecero capo ai secreti e maestri procuratori, nonché ai maestri portolani; i giustizierati ripresero invece la denominazione normanna di ''Vallo'' e si fecero più complessi prevedendo sette giustizieri a capo di un maestro giustiziere del Regno: [[Val di Mazara]]; Vallo di Girgenti; la [[Contea di Geraci]] che comprendeva anche le ''partes'' di [[Cefalù]] e [[Termini Imerese|Termini]]; [[Val Demone|Vallo di Castrogiovanni, Demina e Milazzo]]; [[Val di Noto]]; l'arcipelago di [[Malta]]; [[Palermo]]<ref>{{Cita|Antonino Marrone|pp. 18-9}}.</ref>. Tali figure assunsero per esigenze belliche anche le funzioni fiscali e militari, sicché divennero organi intermedi tra gli uffici periferici e quelli centrali del Regno. I loro confini dovettero ricalcare quelli di epoca sveva e, nel caso di Girgenti, ricalcare i limiti della [[Arcidiocesi di Agrigento|diocesi]]<ref name="Marrone18"/>. A cavallo tra gli anni [[1285]] e [[1286]], sotto il regno di [[Giacomo I di Sicilia|Giacomo I]], il giustizierato della Contea di Geraci e delle partes di Termini e Cefalù viene aggregato al Vallo di Girgenti, e prenderà il titolo di ''Val di Agrigento, della contea di Geraci e delle parti di Termini e Cefalù'', secondo alcuni studiosi fino al [[1292]], anno in cui la Contea di Geraci si distaccherà poiché infeudata a [[Enrico II di Ventimiglia]]. All'inizio degli [[anni 1370]] dal Vallo di Girgenti, durante il periodo di concessioni fatte da re [[Federico IV di Sicilia|Federico IV]], alla competenza del giustiziere del Vallo vennero sottratti la stessa [[Agrigento|Girgenti]], [[Racalmuto]], [[Cammarata]] e le università feudali di [[Giovanni Chiaramonte|Giovanni]] e di [[Manfredi Chiaromonte]]<ref>{{Cita|Antonino Marrone|p. 35}}.</ref>.
*[[Poggioreale]]
*[[Salaparuta]]
 
Il Vallo amministrava quindi la giustizia quasi esclusivamente in quei centri feudali che non avessero concessioni speciali, perdendo di fatto i demani principali. Tale situazione si mantiene fino al [[1403]] quando vengono indette le ''Constitutiones'' di re [[Martino I di Sicilia|Martino I]] che lo accorparono al [[Vallo di Castrogiovanni]], secondo un preciso progetto di ricostituzione dei quattro valli principali federiciani affinché si potessero dissolvere gli ingenti privilegi concessi per forze di causa maggiore ai territori siciliani<ref>{{Cita|Francesco Testa|cap. 51 di re Martino, pp. 164 e seguenti}}.</ref>. La riforma amministrativa del Regno prevedeva quindi quattro valli principali (Mazara, Noto, Castrogiovanni e, appunto, Girgenti) suddivisi poi in ''Territori''. Il neonato ''Vallo di Girgenti e Castrogiovanni'' prevedeva una suddivisione in otto territori: Girgenti, [[Naro]], [[Licata]], [[Enna|Castrogiovanni]], [[Calascibetta]], [[Polizzi Generosa|Polizzi]], [[Castronovo di Sicilia|Castronovo]] e [[Sutera]]<ref>{{Cita|Calogero Ferlisi|p. 86}}.</ref>. Con la riforma del Regno durante l'età dei [[Viceré di Sicilia|viceré]], attribuita a [[Marcantonio Colonna]], il Vallo verrà ridotto in più ''[[Comarca|comarche]]'', inglobate nel Vallo di Mazara, passando ad essere un corpo amministrativo ''di secondo livello'', subordinata ad esso<ref>{{Cita|Calogero Ferlisi|p. 115}}.</ref>. La comarca sarà poi annullata con la riforma borbonica prevista dalla [[Costituzione siciliana del 1812]], Girgenti divenne capoluogo del [[Distretto di Girgenti|distretto]] e della [[Provincia di Girgenti (Regno delle Due Sicilie)|provincia omonimi]]<ref>Costituzione del regno di Sicilia, Cap. V, p. 10.</ref>. La provincia rimarrà quasi invariata per la costituzione della [[Provincia di Agrigento]], istituita dalla [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione del 1947]], entrata in vigore l'anno seguente.
==[[Provincia di Palermo]]==
5 comuni
 
== Localizzazione ==
*[[Bisacquino]]
Il territorio occupato dal Vallo nella prima metà del [[XIII secolo]] si estendeva dal [[Canale di Sicilia]] al [[Mar Tirreno]], comprendendo
*[[Chiusa Sclafani]]
{{citazione|pel mare, da [[Sciacca]] sino a [[Licata]]; e per terra da Sciacca per [[Raffadali]], Cammarata, [[Castronovo di Sicilia|Castronuovo]], [[Collesano|Golisano]] fino a [[Campofelice di Roccella|Roccella]], che giace sul mar Tirreno, onde rientra vasi per [[Gratteri]], [[Polizzi Generosa|Polizzi]], le Petralie<ref>Ndr. [[Petralia Sottana]] e [[Petralia Soprana]].</ref>, [[Caltagirone]], [[Naro]] sino a Licata.|[[Lodovico Bianchini]]<ref>{{Cita|Lodovico Bianchini|p. 24}}.</ref>}}
*[[Contessa Entellina]]
Ossia tutta la [[Provincia di Agrigento]], e parte delle province [[Provincia di Trapani|di Trapani]], [[Provincia di Palermo|di Palermo]] e [[Provincia di Caltanissetta|di Caltanissetta]]. Il Vallo si ridusse poi all'area territoriale che dalla costa [[Mediterraneo|mediterranea]] si estende fino all'entroterra, secondo alcuni studiosi dopo il [[1282]], con la creazione del giustizierato della [[Contea di Geraci]], che comprendeva le ''partes'' di [[Cefalù]] e [[Termini Imerese|Termini]].
*[[Giuliana]]
*[[Palazzo Adriano]]
 
== Geografia ==
==[[Provincia di Caltanissetta]]==
Caratteristica geologica dell'area occupata dal Vallo sono le conformazioni rocciose sedimentarie e una ricca attestazione di ricche miniere (in prevalenza di zolfo) e di cavità carsiche testimoni di una ricchezza idrica del sottosuolo. Il territorio di superficie invece appare meno rigoglioso per apporto idrico. Notevole è la ricchezza del sottosuolo: [[tufo]], [[salgemma]], [[zolfo]] e altri [[minerali]]. Lo [[zolfo]] si può trovare nelle zone di [[Agrigento]], [[Palma di Montechiaro]], [[Canicattì]]; mentre la [[salgemma]] e gli altri minerali si estraggono in grande quantità a [[Realmonte]].
4 comuni
 
Tra i maggiori rilievi il [[Monte Cammarata]], il [[Monte Gemini|Gemini]], il [[Monte delle Rose]]. Stretto tra i due grandi bacini del [[Imera meridionale|Salso]] e del [[Belice]] - quest'ultimo già confine con il [[Vallo di Mazara]] - trova nel [[Magazzolo]] la maggiore riserva fluviale che lo percorreva quasi per intero nella sua area centrale. Altri importanti corsi d'acqua il fiume Akràgas, lo Ipsas, il [[Platani]]. L'area in cui scorre il Belìce, ideale linea di demarcazione con il Val di Mazara, è tra le più instabili geologicamente essendo stata sconvolta da violenti sismi, tra cui quello del [[1578]] con epicentro a Sciacca ([[Magnitudo (geologia)|magnitudo]] 5.17±0.30) e quello del [[1740]] (magnitudo 5.37±0.30). Vegetazione naturale prevalente a [[macchia mediterranea]], mentre le principali coltivazioni sono ad oliveti - di probabile inserimento greco - e a mandorleti. Le principali città si insediarono lungo la costa, mentre non manca la presenza di nuclei abitativi di notevole dimensione o importanza strategica nell'interno, come [[Bivona]] o [[Burgio]].
*[[Campofranco]]
 
*[[Milena]]
== Note ==
*[[Sutera]]
<references/>
*[[Acquaviva Platani]]
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |nome= |cognome= |curatore= Francesco Testa |titolo= Capitula Regni Siciliae |editore= |città= Panormi |anno= 1741 |volume= (rist. an. a cura di Andrea Romano, Capitula Regni Siciliae, tomi I-II, Monumenta Iuridica Siciliensia, vol. VI, Saveria Mannelli, Rubbettino, 1999) 2 volumi |cid= Francesco Testa}}
* {{cita libro |cognome= Gregorio |nome= Rosario |titolo= Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi normanni sino ai presenti |volume= Vol. II |url= http://books.google.it/books?id=qQlAAAAAcAAJ |anno= 1805 |editore= Reale Stamperia |città=Palermo |isbn=no |cid= Rosario Gregorio}}
* {{Cita libro |nome= Guglielmo |cognome= Capozzo |titolo= Memorie su la Sicilia |volume= Volume II |editore= Tipografia di Bernardo Virzì |città= Palermo |anno= 1840 |url= http://books.google.it/books?id=bEE4AAAAcAAJ |isbn=no |cid= Guglielmo Capozzo}}
* {{Cita libro |nome= Lodovico |cognome= Bianchini |wkautore= Lodovico Bianchini |titolo= Della storia economico-civile di Sicilia |editore= Stamperia Reale |città= Napoli |anno= 1841 |url= http://books.google.it/books?id=y_YGAAAAcAAJ |isbn=no |cid= Bianchini}}
* {{Cita libro |nome= Michele |cognome= Amari |wkautore= Michele Amari |titolo= Storia dei Musulmani di Sicilia |editore= Le Monnier |città= Firenze |anno= 1854 |url= http://books.google.it/books?id=sn5KAAAAYAAJ |volume= Volume I |isbn=no |cid= Michele Amari}}
* {{Cita libro |nome= Vincenzo |cognome= D'Alessandro |coautori= Pietro Corrao |capitolo= Geografia amministrativa e potere nella Sicilia tardomedievale (secoli XIII-XIV) |cid= V. D'Alessandro, P. Corrao |curatore= Giorgio Chittolini, Dietmar Willoweit |titolo= L'organizzazione del territorio in Italia e in Germania: secoli XIII-XIV |città= Bologna |anno= 1994 |editore= Il Mulino}}
* {{Cita libro |nome= Calogero |cognome= Ferlisi |titolo= Il breviario miniato dei Carmelitani di Sutera |editore= Officina di Studi Medievali |città= Palermo |anno= 2004 |url= http://books.google.it/books?id=e8cnmWsosc0C |volume= Volume 9, Collana "Machina philosophorum" |isbn= 88-88615-50-4 |cid= Calogero Ferlisi}}
* {{cita pubblicazione |cognome= Marrone |nome= Antonino |anno= 2011 |mese= aprile |titolo= Circoscrizioni amministrative, compiti e reclutamento dei giustizieri siciliani dal 1282 al 1377 |rivista= Mediterranea. Ricerche storiche |numero= n. 21 |pp= 17-50 |id= {{NoISSN}} |url= http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r1601.pdf |cid= Antonino Marrone |accesso= 30 maggio 2012 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20141207220631/http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r1601.pdf |dataarchivio= 7 dicembre 2014 |urlmorto= sì }}
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Vallo (Sicilia)|Vallo]]
* [[Val di Noto]]
* [[Val Demonedi Mazara]]
* [[Regno di Sicilia]]
* [[Regno delle Due Sicilie]]
Riga 138 ⟶ 85:
* [[Storia della Sicilia sveva]]
* [[Storia della Sicilia aragonese]]
* [[Storia della Sicilia spagnola]]
* [[Storia della Sicilia borbonica]]
{{div col end}}
 
{{Valli siciliani e giustizierati federiciani}}
{{Valli siciliani e giustizierati aragonesi}}
{{Portale|Due Sicilie|Sicilia|Storia}}
 
[[Categoria:Territori della Sicilia|Vallo]]
{{categorizzare|storia}}
[[Categoria:Regno di Sicilia|Vallo]]