Storia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Annullata la modifica di ~2025-37080-5 (discussione), riportata alla versione precedente di 2.237.220.21
Etichetta: Rollback
 
(751 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Avvisounicodenota disambigua}}
[[File:Gyzis 006 (Ηistoria).jpeg|thumb|300pxupright=1.4|''Allegoria della storia''. ([[Nikolaos Gysis]], [[1892]])]]
 
La '''storia''' (dal [[Lingua greca antica|greco antico]] {{polytonic|ἱστορία}}, ''historìahistoría'', ispezione“ispezione [visiva]”, "ricerca", "conoscenza") è la [[Materia (didattica)|disciplina]] che si occupa dello [[ricerca scientifica|studio]] del [[Storia dell'uomo|passato dell'umanità]] tramite l'uso didelle [[fonte storica|fonti]], cioè di tuttodocumenti, testimonianze e ciòracconti che possapossano trasmettere il sapere del passato.<ref>AncheIl fatto che, per questaun ragionecerto periodo, conla "storia" come disciplina si intendesia anchebasata ilsoprattutto periodosu storicobasi chedocumentali iniziascritte ha reso popolare la convenzione per cui essa inizierebbe con l'[[Invenzione (tecnologia)|invenzione]] della [[scrittura]], mentre il periodo precedente vieneè chiamatodetto "[[preistoriaPreistoria]]". Si veda questo passo di [[Mario Liverani]]: "L'origine della città significa origine dello Stato e della stratificazione socio-economica. Significa dunque l'origine della storia, non tanto perché il nuovo strumento della scrittura mette a nostra disposizione una fonte di informazione più esplicita e più dettagliata, ma soprattutto perché per la prima volta si assiste all'interazione complessa di gruppi umani all'interno delle singole comunità […]" (''Antico Oriente: storia, società, economia'', Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-9041-0, p. 108).</ref>. Più precisamentePrecisamente, la storia è la ricerca sui fatti del passato e lail tentativo di una [[narrazione]] continua e sistematica didegli eventistessi delfatti, passatoin quanto considerati di importanza per la [[Homo sapiens sapiens|specie umana]].<ref name="Whitney">Whitney, W. D. (1889). [httphttps://books.google.comit/books?id=wrACAAAAIAAJ&redir_esc=y The Century dictionary; an encyclopedic lexicon of the English language]. New York: The Century Co. Page [http://books.google.com/books?id=wrACAAAAIAAJ&printsec=frontcover#PPA2842,M1 2842]p.</ref>, compreso lo studio degli eventi nel corso del [[tempo]] e la loro relazione con l'umanità.<ref name="wordnet">[http://wordnet.princeton.edu/perl/webwn WordNet Search - 3.0], "History"2842.</ref>
 
Il termine "storia", in italiano ecosì come in altre lingue, ha anche il significato di "racconto letterario" o comunque di narrazione, (orale o scritta), di vicende immaginarie.di Invario questatipo<ref>Non così in inglese, che distingue tra ''[[:wikt:history|history]]'' e ''[[:wikt:story|story]]''.</ref>. Questa accezione ildel termine non sarà discussodiscussa in questa voce, anche se la storia, diin per séeffetti, è anche una "narrazione" elaborata tramite l'immaginazione e proposta ad un pubblico interessato didel lettoripassato.
 
== Etimologia ==
La parola "storia" deriva dal latino ''historia'', [[Prestito linguistico|prestito]] dal greco {{polytonic|ἱστορία}} (''historía''), che significa "ricerca". Già tra i Greci il significato giunse a estendersi al risultato di quella ricerca, quindi "conoscenza acquisita tramite indagine", ma anche l'acquisizione di questa stessa conoscenza tramite il racconto degli eventi del passato.<ref>[[Lellia Cracco Ruggini]] (a cura di), ''Storia antica. Come leggere le fonti'', ed. Il Mulino, Bologna, 1996, ISBN 88-15-07650-6, p. 9.</ref> {{polytonic|Ἱστορία}} proviene a sua volta da {{polytonic|ἵστωρ}}, {{polytonic|-ορος}} (''hístōr'', ''-oros''): nell'''[[Iliade]]'' (18, v. 501 e 23, v. 486), {{polytonic|ἵστωρ}} è colui che in una contesa può giudicare attribuendo il giusto peso alle ragioni dei contendenti, una sorta di giudice di prima istanza.
{{citazione necessaria|La parola "storia" deriva dall'[[indoeuropeo]] ''*wid-tor''<ref>L'asterisco prima di una parola indica che è una forma ricostruita e non una parola attestata.</ref>, dalla [[Radice (linguistica)|radice]] ''*weid'' ("vedere, sapere")<ref>Vedi la voce [[morfologia dell'Indoeuropeo]]</ref> attestata nel [[lingua latina|latino]] ''video'' (e da qui all'[[lingua italiana|italiano]] "vedere"), nell'[[lingua inglese|inglese]] ''wit'', nel [[Lingua sanscrita|sanscrito]] ''[[veda]]'' e nello [[Lingue slave|slavo]] ''videti'' e ''vedati''. Il verbo ''{{polytonic|οἷδα}}'' ''oîda'' "io so" ([[perfetto]] di grado zero della radice ''id-'' "vedere") ha ''d'', mentre {{polytonic|ἵστωρ}} ha ''s'', secondo la regola [[fonologia|fonologica]] per cui un'occlusiva dentale (''t, d'', o ''th'') diventa ''s'' di fronte a un'altra occlusiva dentale.<ref>[[Herbert Weir Smyth|Smyth]], ''Greek Grammar'', par. 83: dental stop before another dental stop</ref>}}
 
Concretamente, l'italiano "storia" discende dal latino ''historia'', a sua volta dal [[Lingua greca|greco]] ''{{polytonic|ἱστορία}}'' (''istoría''), che significa "conoscenza acquisita tramite indagine, ricerca". È con questo senso che [[Aristotele]] usò il termine nel suo ''{{polytonic|Περί Τά Ζωα Ιστορία}}'' (''Peri Ta Zoa Istória'') o, nella forma latinizzata, ''Historia Animalium''.<ref name="Ferrater-Mora">Ferrater-Mora, José. ''Diccionario de Filosofia''. Barcelona: Editorial Ariel, 1994.</ref> Il termine deriva a sua volta da ''{{polytonic|ἵστωρ}}'' (''hístōr'') e significa ''uomo saggio'', ''testimone'', o ''giudice''. Le primeAltre attestazioni della parola ''{{polytonic|ἵστωρ}}'' si ritrovano negli ''[[Inni omerici]]'', in [[Eraclito di Efeso|Eraclito]], nel giuramento dell'[[efebo]] [[Atene|ateniese]] e nelle iscrizioni [[Beozia|beotiche]] (in un senso legale, sia "giudice" che "testimone" o simile). La forma ''historeîn'', "domandare, informarsi" è una derivazione [[Dialetto ionico|ionica]] che si diffuse inizialmente nella Grecia classica ed infine in tutta la [[Ellenismo|civiltà ellenistica]].
 
La forma ''historeîn'' ("domandare, informarsi") è una derivazione [[Dialetto ionico|ionica]] che si diffuse inizialmente nella Grecia classica e, infine, in tutta la [[Ellenismo|civiltà ellenistica]], ma nel [[V secolo a.C.]] il termine, in [[Erodoto]] (2, 113), passa dall'ambito giuridico a quello propriamente storico e possiede già la sua duplice natura (indicando tanto l'attività quanto il suo risultato). {{polytonic|Ἵστορ}} condivide la stessa radice del perfetto ''oîda'' ("conosco"), legato a sua volta alla nozione del "vedere" espressa in indoeuropeo come ''*woid-'' (forma ricostruita), a sua volta ricadente in varie forme nelle lingue appartenenti a tale [[famiglia linguistica]].<ref>[[Alberto Nocentini]]. ''l'Etimologico'' ver. 1.5.0, Le Monnier.</ref>
Fu sempre con il senso greco che [[Francesco Bacone]] utilizzò il termine alla fine del [[XVI secolo]], quando scrisse riguardo alla "Storia Naturale". Per lui, ''historia'' era "la conoscenza di oggetti determinata dallo spazio e dal tempo", quel tipo di conoscenza prodotta dalla [[Memoria (fisiologia)|memoria]] (mentre la [[scienza]] era fornita dalla [[ragione]] e la [[poesia]] dalla [[fantasia]]).
 
Alla lingua italiana la parola ''storia'' è giunta attraverso il latino ''historia'' ("ricerca", "conoscenza"), che discende dal greco ''historía''. È con il senso di "conoscenza acquisita tramite indagine" e "ricerca" che [[Aristotele]] usò il termine nel suo {{polytonic|Περὶ τὰ ζῷα ἱστορίαι}} (''Perì tà zôa historíai'') o, nella forma latinizzata, ''Historia Animalium''.<ref name="Ferrater-Mora">Ferrater-Mora, José. ''Diccionario de Filosofia''. Barcelona: Editorial Ariel, 1994.</ref> Fu sempre con il senso greco che [[Francesco Bacone]] utilizzò il termine alla fine del [[XVI secolo]], quando scrisse riguardo alla "Storia Naturale". Per lui, ''historia'' era "la conoscenza di oggetti determinata dallo spazio e dal tempo", quel tipo di conoscenza prodotta dalla [[Memoria (fisiologia)|memoria]] (mentre la [[scienza]] era fornita dalla [[ragione]] e la [[poesia]] dalla [[Immaginazione|fantasia]]).
In tutte le [[lingue europee]], il sostantivo "storia" viene ancora impiegato per indicare sia "ciò che è accaduto agli uomini" sia "lo studio da parte di uno studioso di ciò che è successo": quest'ultimo significato talvolta viene distinto con la lettera maiuscola, "Storia" o con il termine ''[[storiografia]]''.<ref name="Ferrater-Mora"/>
 
In tutte le [[Lingue parlate in Europa|lingue europee]], il sostantivo ''storia'' viene ancora impiegato per indicare sia "ciò che è accaduto agli uomini" sia "lo studio da parte di uno studioso di ciò che è successo": quest'ultimo significato talvolta viene distinto con la lettera maiuscola, "Storia" o con il termine "[[storiografia]]",<ref name="Ferrater-Mora"/> che indica appunto la letteratura dedicata e il ''[[corpus]]'' delle interpretazioni prodotte dagli storici.
 
== Descrizione ==
[[File:Herodotus Massimo Inv124478.jpg|thumb|[[Erodoto]] ([[V secolo a.C.]]) è considerato il "''padre della storia''"]]
[[File:Herodotus Massimo Inv124478.jpg|thumb|right|200px|[[Erodoto]], V secolo a.C. è considerato il "''padre della storia''"]]La ''storia'' è spinta dalla ricerca della creazione di un "vero discorso del passato": la moderna disciplina di storia si dedica alla produzione istituzionale di questo discorso soffermandosi sugli eventi prodotti dall'uomo. Questa enfasi sull'aspetto umano ha fatto degli uomini il soggetto centrale delle narrazioni nei discorsi classici della storia moderna; di conseguenza, la storia ha assunto un senso che è più vasto di quello di risultare esclusivamente una narrazione reale del passato umano. La storia spesso simboleggia la produzione di eventi che hanno potenziali di trasformazione e che introducono nel futuro: ciò è come uno schema temporale, evidenziato dal [[significante]] di ''storia'', che connette il passato, il presente e il futuro. La temporalità storica è quindi radicata nell'idea che soggetti umani autonomi siano dotati di soggettività storica che li possa aiutare nella produzione di eventi e che li aiuti immediatamente a registrare e narrare eventi passati sotto forma di storia.
 
La ''storia'' è spinta dalla ricerca della creazione di un "vero discorso del passato": la moderna disciplina di storia si dedica alla produzione istituzionale di questo discorso soffermandosi sugli eventi prodotti dall'uomo. Questa enfasi sull'aspetto umano ha fatto degli uomini il soggetto centrale delle narrazioni nei discorsi classici della storia moderna; di conseguenza, la storia ha assunto un senso che è più vasto di quello di risultare una narrazione reale del passato umano.
 
La storia spesso simboleggia la produzione di eventi che hanno potenziali di trasformazione e che introducono nel futuro: ciò è come uno schema temporale, evidenziato dal [[significante]] di ''storia'', che connette il passato, il presente e il futuro. La temporalità storica è quindi radicata nell'idea che soggetti umani autonomi siano dotati di soggettività storica che li possa aiutare nella produzione di eventi e che li aiuti immediatamente a registrare e narrare eventi passati sotto forma di storia.
 
Tutti gli avvenimenti che vengono registrati e preservati in alcune forme (quelle che non possono essere bollate come non storiche o che comunque rimangano aperte al discorso storico) costituiscono la testimonianza storica. Gli eventi che sono presumibilmente accaduti prima dell'avvento della comunicazione scritta sono perciò denominati "[[Preistoria]]".
 
Tutti gli avvenimenti che vengono registrati e preservati in alcune forme (quelle che non possono essere bollate come non storiche o che comunque rimangano aperte al discorso storico) costituiscono la testimonianza storica.<ref name="wordnet"/> Gli eventi che sono presumibilmente accaduti prima dell'avvento della comunicazione scritta sono perciò denominati "[[preistoria]]". Il compito auto-assegnato del discorso storico è quello di identificare le [[Fonte (storiografia)|fonti]] che possopossono contribuire alla produzione di resoconti veritieri del passato. Perciò la costituzione dell'archivio dello storico è la risultante del circoscrivere un archivio più generale invalidando l'uso di alcuni testi e documenti (riuscendo quindi a confutare le loro affermazioni per rappresentare il "vero passato"). Alcuni storici studiano la [[storia universale]], altri concentrano il proprio lavoro su determinati metodi<ref>Questo comprende voci come la [[cronologia]], la [[demografia]], la [[storiografia]], la [[genealogia]], la [[paleografia]] o la [[cliometria]]</ref> o su altre aree.<ref>Questo comprende voci come la [[Storia del Brasile]], [[Storia della Cina]] o la [[Storia della scienza]]</ref>.
 
=== Storiografia e metodo storico ===
{{Vedi anche|Storiografia}}
 
{| class="toccolours" style="float:right; margin: 0 0 1em 1em; width:222px; text-align:left; clear:right;"
|[[File:ancientlibraryalex.jpg|left|thumb|181px|centerupright=0.8|Una raffigurazione dell'antica [[Biblioteca di Alessandria]].]]''Fondamenti del metodo storico''
----
Le seguenti domande vengono utilizzate dagli storici nelle opere moderne.
# Quando è stata prodotta la fonte, sia essa scritta o non scritta ([[Calendario|data]])?
# Dove è stata prodotta ([[Internazionalizzazionelocalizzazione e localizzazione(linguistica)|localizzazione]])?
# Da chi è stata prodotta ([[Autore|fonte]])?
# Da che materiale pre-esistentepreesistente è stata prodotta ([[Analisi e sintesi|analisi]])?
# In che forma originale è stata prodotta ([[Integrità (etica)|integrità]])?
# Qual è il valore probatorio dei suoi contenuti ([[credibilità]])?
Le prime quattro sono note come [[critica storica]]; la quinta, [[edizione critica]]; ed insieme, critica esterna. La sesta ed ultima ricerca su una fonte prende il nome di ''critica interna''.
Riga 37 ⟶ 45:
|}
 
Il metodo storico consiste diin tutte quelle tecniche e quelle linee guida con le quali gli storici usano le [[Fonte primaria|fonti primarie]] ed altre testimonianze per ricercare e quindi scrivere la [[Storiografia|storia]]. UnaUn {{'}}''operazione storiografica'', volta a "setacciare" le affermazioni valide storicamente dal campo più vasto delle affermazioni, è indispensabile per poter elaborare un 'vero discorso del passato'. Questo discorso viene inevitabilmente prodotto da una rigida osservanza di un metodo stabilito. In altre parole, la stessa verità storica può essere considerata un effetto del metodo di produzione storiografica.
 
Nella Grecia antica esistevano i λογὸγραφοι (''logògrafoi'', letteralmente ''scrittori di discorsi''), autori di narrazioni che solitamente raccoglievano la storia di aree ristrette come città o piccole regioni (il primo dei quali fu [[Ecateo di Mileto]]): questo tipo di storie, comunque, aveva basi confuse e miste al mito, tanto da non poter essere considerate propriamente didattiche. In verità, i Greci arrivarono tardi a produrre storiografia. Forme di storiografia propagandistica (o comunque "ufficiali") erano conosciute in Mesopotamia, Medio Oriente, Egitto, impero Ittita e mondo Cananeo/Fenicio/Punico sin dalla prima età del bronzo, ''[[res gestae]]'', iscrizioni ufficiali e documenti con funzione storica di memoria erano molto diffusi nell'impero persiano, anche se solo una minima parte di questi è giunto sino a noi.
 
Inoltre, in testi di altra funzione, era possibile trovare inserti di carattere storico (anche se, come nella Bibbia ebraica, sovente di carattere religioso/provvidenziale e non laico e propriamente storiografico). Viceversa il mondo ellenico, anche miceneo, non aveva prodotto documenti di questo tipo prima del V secolo avanti cristo, mentre esistevano già scritti di filosofia, "scienza" e poesia epica (che anzi era il genere utilizzato dai Greci per narrare gli eventi del passato prima delle guerre persiane).
[[Erodoto]] di [[Alicarnasso]] (484 a.C. – 425 a.C. ca.)<ref name="lamberg-karlovsky-p5">{{cita libro |titolo=Ancient Civilizations: The Near East and Mesoamerica |autore=Lamberg-Karlovsky, C. C. and Jeremy A. Sabloff |editore=Benjamin-Cummings Publishing |anno=1979 |pagina=p. 5}}</ref> generalmente viene considerato il "padre della storia". Tuttavia, è al suo contemporaneo [[Tucidide]] (460 a.C. ca. – 400 a.C. ca.) che viene attribuito il merito di aver avuto per primo un approccio scientifico nei confronti della storia, nella sua opera ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]''. Tucidide infatti, a differenza di Erodoto e di altri storici religiosi, considerava la storia come il prodotto delle scelte e delle azioni degli esseri umani, valutando le cause e gli effetti, piuttosto che come il risultato dell'intervento divino.<ref name="lamberg-karlovsky-p5"/> Con il suo metodo storico Tucidide mise in rilievo la cronologia, un punto di vista neutrale, e tenne sempre in considerazione il fatto che il mondo umano fosse il risultato delle azioni degli esseri umani. Inoltre gli storici greci vedevano la storia come fosse ciclica, con gli eventi che si ripresentavano regolarmente.<ref name="lamberg-karlovsky-p6">{{cita libro |titolo=Ancient Civilizations: The Near East and Mesoamerica |autore=Lamberg-Karlovsky, C. C. and Jeremy A. Sabloff |editore=Benjamin-Cummings Publishing |anno=1979 |pagina=p. 6}}</ref>
 
[[Erodoto]] di [[Alicarnasso]] (484 a.C. – 425 a.C. circa)<ref name="lamberg-karlovsky-p5">{{cita libro |titolo=Ancient Civilizations: The Near East and Mesoamerica |autore=Lamberg-Karlovsky, C. C. and Jeremy A. Sabloff |editore=Benjamin-Cummings Publishing |anno=1979 |p=5 }}</ref> generalmente viene considerato il "padre della storia". Tuttavia, è al suo contemporaneo [[Tucidide]] (460 a.C. circa&nbsp;– 400 a.C. circa) che viene attribuito il merito di aver avuto per primo un approccio scientifico nei confronti della storia, nella sua opera ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]''. Tucidide, infatti, a differenza di Erodoto, considerava la storia come il prodotto delle scelte e delle azioni degli esseri umani, valutando le cause e gli effetti, mentre non riteneva importante l'intervento divino.<ref name="lamberg-karlovsky-p5"/> Va anche detto che Tucidide preferiva narrare eventi (per altro, in somma parte, a lui contemporanei) circoscritti, senza dover ricorrere a digressioni antropologiche, a differenza di Erodoto, che raccoglieva nella sua opera svariati secoli di avvenimenti che riguardavano popoli distanti tra loro quanto gli Sciiti, gli Etruschi e i Persiani.
Al di fuori dell'Europa, erano presenti (ad esempio nella [[Cina]] antica e "medievale") tradizioni storiche e un uso sofisticato del metodo storico. Il fondamento per una storiografia professionale nell'[[Asia orientale]] venne stabilito dallo storico di corte della [[Dinastia Han]] noto come [[Sima Qian]] (145&nbsp;– 90 a.C.), autore dello ''[[Shiji]]'' (''Memorie di uno storico''). Per la qualità della sua opera scritta senza tempo, Sima Qian è noto postumamente come il Padre della [[storiografia cinese]]. Gli storici cinesi di periodi dinastici seguenti in Cina utilizzarono il suo ''Shiji'' come formato ufficiale per i testi storici, così come per la letteratura biografica.
 
Con il suo metodo storico Tucidide mise in rilievo la cronologia, un punto di vista neutrale, e tenne sempre in considerazione il fatto che il mondo umano fosse il risultato delle azioni degli esseri umani. Inoltre gli storici greci vedevano la storia come fosse ciclica, con gli eventi che si ripresentavano regolarmente.<ref name="lamberg-karlovsky-p6">{{cita libro |titolo=Ancient Civilizations: The Near East and Mesoamerica |autore=Lamberg-Karlovsky, C. C. and Jeremy A. Sabloff |editore=Benjamin-Cummings Publishing |anno=1979 |p=6 }}</ref>
All'inizio del periodo medievale [[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] fu influente per il pensiero del Cristianesimo e, più in generale, per quello occidentale. Nel corso del Medioevo e del [[Rinascimento]], la storia venne spesso studiata attraverso una prospettiva sacra o religiosa. Verso il 1800, il filosofo e storico tedesco [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] inserì la [[filosofia]] ed un approccio più [[secolare]] allo studio storico.<ref name="graham-ch1">{{cita libro |titolo=The Shape of the Past |autore=Graham, Gordon |editore=Oxford University |anno=1997 |capitolo=capitolo 1}}</ref>
 
Al di fuori dell'Europa, erano presenti (ad esempio, nella [[Cina]] antica e "medievale") tradizioni storiche e un uso sofisticato del metodo storico. Il fondamento per una storiografia professionale nell'[[Asia orientale]] venne stabilito dallo storico di corte della [[Dinastia Han]] noto come [[Sima Qian]] (145&nbsp;– 90 a.C.), autore dello ''[[Shiji]]'' (''Memorie di uno storico''). Per la qualità della sua opera scritta senza tempo, Sima Qian è noto postumamente come il Padre della [[storiografia cinese]]. Gli storici cinesi di periodi dinastici seguenti in Cina utilizzarono il suo ''Shiji'' come formato ufficiale per i testi storici, così come per la letteratura biografica.
Nella prefazione al suo libro intitolato ''Kitāb al-ʿibar'' (Il libro degli esempi), la ''[[Muqaddima]]'', lo storico e sociologo [[maghreb]]ino [[Ibn Khaldun|Ibn Khaldūn]] ha messo in rilievo i sette errori che pensava che tutti gli storici commettessero con regolarità. In questa critica, si avvicinò al passato come fosse misterioso e necessitasse di interpretazione. L’originalità di Ibn Khaldūn fu quella di affermare che la differenza culturale di un periodo diverso dal proprio deve regolare la valutazione del materiale storico rilevante, quella di distinguere i criteri secondo cui sarebbe possibile cercare la valutazione, ed infine, quella di sentire il bisogno dell’esperienza, in aggiunta ai criteri razionali, in modo da valutare alla prova della razionalità una cultura del passato.
 
All'inizio del periodo medievale [[Agostino d'Ippona]] fu influente per il pensiero del Cristianesimo e, più in generale, per quello occidentale. Nel corso del Medioevo e del [[Rinascimento]], la storia venne spesso studiata attraverso una prospettiva sacra o religiosa. Verso il 1800, il filosofo e storico tedesco [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]] inserì la [[filosofia]] e un approccio più [[Secolarismo|secolare]] allo studio storico.<ref name="graham-ch1">{{cita libro |titolo=The Shape of the Past |url=https://archive.org/details/shapeofpast0000grah |autore=Graham, Gordon |editore=Oxford University |anno=1997 |capitolo=capitolo 1}}</ref>
Altri storici di nota che hanno proposto metodi di studio storici sono [[Leopold von Ranke]], [[Lewis Bernstein Namier]], [[Geoffrey Rudolph Elton]], [[George Macaulay Trevelyan]], [[A.J.P. Taylor]] e [[Ram Sharan Sharma]]. Nel [[XX secolo]], gli storici si sono focalizzati meno su narrazioni epiche e nazionalistiche, che spesso tendevano a glorificare la nazione o gli individui, e più su cronologie maggiormente realistiche. Alcuni storici francesi hanno introdotto la storia quantitativa, usando una gran mole di dati per tracciare i profili delle vite degli individui tipici, e hanno avuto un ruolo prominente nella creazione della [[storia culturale]] (cfr. [[histoire des mentalités]]). Gli storici statunitensi, spinti dall’era dei diritti civili, hanno posto la loro attenzione su gruppi etnici, razziali e socio-economici precedentemente non presi in esame. Negli ultimi anni i [[Postmodernismo|postmodernisti]] hanno messo in dubbio la validità e la necessità dello studio della storia, basando le loro affermazioni sul fatto che tutta la storia è basata sull’interpretazione personale delle. Nel suo libro ''In Difesa della Storia”, [[Richard J. Evans]], un professore di storia moderna all’[[Università di Cambridge]], ha difeso il valore della storia.
 
Nella prefazione al suo libro intitolato ''Kitāb al-ʿibar'' (Il libro degli esempi), la ''[[Muqaddima]]'', lo storico e sociologo [[maghreb]]ino [[Ibn Khaldun|Ibn Khaldūn]] (Tunisi, 1332 - Il Cairo, 1406), ha messo in rilievo i sette errori che pensava che tutti gli storici commettessero con regolarità. In questa critica, si avvicinò al passato come fosse misterioso e necessitasse di interpretazione. L'originalità di Ibn Khaldūn fu quella di affermare che la differenza culturale di un periodo diverso dal proprio deve regolare la valutazione del materiale storico rilevante, quella di distinguere i criteri secondo cui sarebbe possibile cercare la valutazione, ed infine, quella di sentire il bisogno dell'esperienza, in aggiunta ai criteri razionali, in modo da valutare alla prova della razionalità una cultura del passato.
[[Piero Pierotti (urbanista)|Piero Pierotti]] ha proposto a partire dagli anni '70 il ''metodo ecostorico'' o [[ecostoria]], che si basa principalmente sulle fonti materiali anziché su quelle scritte.<ref>P. Pierotti, ''Introduzione all'ecostoria'', Milano, Franco Angeli, 1982</ref>
 
Altri storici di nota che hanno proposto metodi di studio storici sono [[Leopold von Ranke]], [[Lewis Bernstein Namier]], [[Geoffrey Rudolph Elton]], [[George Macaulay Trevelyan]], [[A.J.P. Taylor]] e [[Ram Sharan Sharma]]. Nel [[XX secolo]], gli storici si sono focalizzati meno su narrazioni epiche e nazionalistiche, che spesso tendevano a glorificare la nazione o gli individui, e più su cronologie maggiormente realistiche. Alcuni storici francesi hanno introdotto la [[storiografia quantitativa]], usando una gran mole di dati per tracciare i profili delle vite degli individui tipici, e hanno avuto un ruolo prominente nella creazione della [[storia culturale]] (cfr. [[histoire des mentalités]]). Gli storici statunitensi, spinti dall'era dei diritti civili, hanno posto la loro attenzione su gruppi etnici, razziali e socio-economici precedentemente non presi in esame.
== Periodi ==
 
Negli ultimi anni i [[Postmodernismo|postmodernisti]] hanno messo in dubbio la validità e la necessità dello studio della storia, basando le loro affermazioni sul fatto che tutta la storia è basata sull'interpretazione personale delle fonti. Nel suo libro ''In Difesa della Storia'', [[Richard J. Evans]], professore di storia moderna all'[[Università di Cambridge]], ha difeso il valore della storia. [[Piero Pierotti (urbanista)|Piero Pierotti]] ha proposto a partire dagli anni '70 il ''metodo ecostorico'' o [[ecostoria]], che si basa principalmente sulle fonti materiali anziché su quelle scritte.<ref>P. Pierotti, ''Introduzione all'ecostoria'', Milano, Franco Angeli, 1982</ref>
 
== Periodizzazione ==
{{Vedi anche|Periodizzazione}}
 
Lo studio storico spesso suddivide il passato dell'umanità in periodi di tempo, ciascuno delle quali ha caratteristiche peculiari, un inizio e una fine; questa operazione è detta "[[periodizzazione]]". Nonostante il suo carattere semplificatorio e inevitabilmente convenzionale, essa resta un'operazione di importanza fondamentale nelle discipline storiche, dal momento che consente di "pensare" in termini schematici il passato e di facilitare la collocazione temporale di un evento. Inoltre, la didattica della Storia spesso trova grande giovamento nel suddividere la storia in periodi definiti convenzionalmente, operazione tipica del resto anche di altre discipline storiche, come la [[geologia]] e la [[paleontologia]]. La periodizzazione della Storia serve infatti a dare un senso al passato e a non vederlo come una semplice successione di eventi<ref>Pietro Corrao, Paolo Viola, ''Introduzione agli studi di Storia'', Donzelli editore, 2005 ([https://books.google.it/books?id=hhjy_8GXMjgC&printsec=frontcover&dq=Pietro+CORRAO,+Paolo+VIOLA+introduzione+storia&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Pietro%20CORRAO%2C%20Paolo%20VIOLA%20introduzione%20storia&f=false pagg. 10-12, 52]). ISBN 9788879899253.</ref>: l'organizzazione di idee e le generalizzazioni classificatorie facilitano lo studio del passato dell'uomo<ref name="Marwick-p169">{{cita libro |titolo=The Nature of History |url=https://archive.org/details/natureofhistory0000unse |autore=Marwick, Arthur|editore=The Macmillian Press LTD |anno=1970 |p=[https://archive.org/details/natureofhistory0000unse/page/169 169]}}</ref>.
Lo studio storico spesso si focalizza su eventi e sviluppi che accadono in epoche per le quali è definibile -in linea di massima- un inizio ed una fine. Gli storici assegnano a questi [[Periodizzazione|periodi di tempo]] dei nomi in modo da permettere che "l'organizzazione di idee e le generalizzazioni classificatorie" possano essere utilizzate dagli storici.<ref name="Marwick-p169">{{cita libro |titolo=The Nature of History |autore=Marwick, Arthur|editore=The Macmillian Press LTD |anno=1970 |pagina=p. 169}}</ref> I nomi assegnati ad un periodo possono variare a seconda della località geografica, così come spesso cambiano le date di inizio e fine di un periodo particolare. I [[Secolo|secoli]] e le [[Decade|decadi]] sono ad esempio periodi comunemente usati e il tempo che rappresentano dipende dal sistema di datazione impiegato. In altri casi -forse i più frequenti- la definizione dei periodi viene costruita retrospettivamente e riflette così i giudizi di valore espressi riguardo al passato, e di rado possono essere individuate date precise (si pensi al "periodo Illuminista" o alla "rivoluzione industriale"). La modalità con cui i periodi vengono creati e i nomi a loro assegnati può influire sul modo con cui vengono visti e studiati.<ref name="Tosh-p168-169">{{cita libro |titolo=The Pursuit of History|autore=Tosh, John|editore=Pearson Education Limited|anno=2006 |pagina=pag. 168-169}}</ref>
 
Questi [[Periodizzazione|periodi di tempo]] prendono il nome di [[Periodizzazione#Il nome dei periodi di suddivisione della Storia|"età" o "evi"]]; anche i [[Secolo|secoli]] e i [[decennio|decenni]] sono utilizzati come periodi con proprie caratteristiche. Dato il suo carattere convenzionale, la periodizzazione è soggetta a dibattiti e a opinioni diverse, specie per ciò che riguarda i termini ''[[post quem]]'' e ''[[ante quem]]'', cioè le date di inizio e fine di ciascuna età<ref>Pietro Corrao, Paolo Viola, ''Introduzione agli studi di storia'', Donzelli Editore, 2005 ([https://books.google.it/books?id=hhjy_8GXMjgC&pg=PA57&dq=%22medioevo+cinese%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiT_bvLu5bmAhUIGewKHX7uCgAQuwUINTAB#v=onepage&q=%22medioevo%22&f=false pag. 59 e segg.]).</ref><ref>Per le differenze nella periodizzazione in Italia, Francia, Germania e paesi anglosassoni, si veda: Vittorio Vidotto, ''[https://www.treccani.it/enciclopedia/periodizzazione_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Periodizzazione]'', in Enciclopedia Treccani, VII Appendice (2007)</ref>.
Inoltre, ogni epoca storica guarda il passato con un'ottica particolare, dovuta alla temperie culturale del tempo; ciò porta alla successione di diversi schemi di periodizzazione, elaborati in diversi periodi; preferire una determinata periodizzazione piuttosto che un'altra significa interpretare il corso degli eventi in modo differente o anche da prospettive differenti: la modalità con cui i periodi vengono creati e i nomi a loro assegnati può influire sul modo con cui vengono visti e studiati.<ref name="Tosh-p168-169">{{cita libro |titolo=The Pursuit of History|autore=Tosh, John|editore=Pearson Education Limited|anno=2006 |pp=168-169}}</ref>
 
Nella [[storiografia]] [[Civiltà occidentale|occidentale]], si identificano tradizionalmente le seguenti età: [[Preistoria]], [[Età antica]], [[Medioevo]], [[Età moderna]], [[Età contemporanea]]<ref name=Treccani>Dizionario di Storia Treccani, consultabile alla seguente pagina: [http://www.treccani.it/enciclopedia/periodizzazione_(Dizionario-di-Storia)/ voce ''Periodizzazione''.]; [http://www.treccani.it/enciclopedia/eta-storiche_(Dizionario_di_Storia)/ Dizionario di Storia Treccani, voce ''Età storiche''.]</ref>. Nelle storiografie di altre aree culturali esistono altri tipi di periodizzazione, che meglio descrivono contesti storici diversi da quello occidentale<ref>Scipione Guarracino, ''Le età della storia: i concetti di antico medievale, moderno, e contemporaneo'', Pearson Italia S.p.a., 2001. ISBN 9788842497240.</ref>; a volte, per analogia, si utilizzano anche i concetti occidentali di Preistoria, Paleolitico, Neolitico, Età Antica, Medioevo, Età Moderna, Età Contemporanea<ref>Scipione Guarracino, ''Le età della storia: i concetti di antico medievale, moderno, e contemporaneo'', Pearson Italia, 2001 ([https://books.google.it/books?id=liOK7-Xht-oC&pg=PA200&dq=%22medioevo+cinese%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiT_bvLu5bmAhUIGewKHX7uCgAQ6AEIOTAC#v=onepage&q=%22medioevo%20cinese%22&f=false pag. 200])</ref>. In questi casi, però, le date di separazione tra le varie età non sono quelle utilizzate per l'Europa e i paesi del Mediterraneo, ma quelle valide nei vari contesti.
Le periodizzazioni vengono utilizzate per pensare in termini schematici il passato: se ciò è una necessità in ambito scolastico, queste divisioni hanno però il difetto di non essere univocamente accettate, né tantomeno definitive. La periodizzazione più nota, che fa riferimento principalmente alla [[storia d'Europa]] divide la storia in cinque
{{Immagine grande|Periodizzazione.png|1100px|3=<div align="center">Periodizzazione della Storia più utilizzata in Occidente, con le date di separazione tra le età. La Preistoria è rappresentata solo in piccolissima parte.</div>}}
periodi: [[Preistoria]], [[Storia antica]], [[Storia medievale]], [[Storia moderna]] e [[Storia contemporanea]].
La necessità di avere a disposizione schemi validi per tutte le aree culturali e per tutti i continenti ha portato alla formulazione di proposte di periodizzazione di tutta la Storia mondiale alternative a quella tradizionale attraverso criteri che si adattano non ad un solo contesto, ma che siano validi per tutte le civiltà del pianeta<ref>Antonio Brusa, Luigi Cajani (a cura di), ''La storia è di tutti'', Carocci editore, Roma, 2008. ISBN 9788843048656; Luigi Cajani, ''[http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/407_0.html L’insegnamento della storia mondiale nella scuola secondaria: appunti per un dibattito] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191129020216/http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/407_0.html|data=29 novembre 2019}}''</ref>. L'archeologo australiano [[Vere Gordon Childe]] (1892-1957), l'etnologo statunitense [[Ernest Gellner]] (1925-1995) e lo storico israeliano [[Yuval Noah Harari]] (1976-vivente), ciascuno indipendentemente dall'altro, hanno contribuito all'elaborazione di una periodizzazione della Storia valida per tutte le aree culturali, basate sui concetti di [[Rivoluzione neolitica]], [[Rivoluzione industriale]], [[Rivoluzione urbana]]. Sulla base delle idee rappresentate da Childe, Gellner, Harari ed altri ricercatori, sono sorti vari modelli di periodizzazione globale, in cui sono considerate significative le varie [[rivoluzione|rivoluzioni]]; oltre a quelle segnalate dai già citati Childe, Gellner e Harari, sono tenute presenti anche la [[Impero#Storia|formazione di imperi]], la [[Età delle scoperte|Rivoluzione geografica]], la [[Rivoluzione scientifica]], la [[Agricoltura#La prima rivoluzione agricola|Rivoluzione agraria del XVIII secolo]], la Rivoluzione demografica, la [[Rivoluzione francese]]. Spesso, le varie età identificate, sia pur con nomi diversi, trovano corrispondenze con la periodizzazione tradizionale (Preistoria - Età antica - Medioevo - Età moderna - Età contemporanea)<ref>Così è, ad esempio nella periodizzaizone di Luigi Cajani, dell'Università di Roma. Si veda:
*''[http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/407_0.html L’insegnamento della storia mondiale nella scuola secondaria: appunti per un dibattito (sito dell'Università di Roma] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191129020216/http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/407_0.html |data=29 novembre 2019 }}'';
*''[https://www.historialudens.it/didattica-della-storia/427-l-insegnamento-della-storia-mondiale-nella-scuola-secondaria-appunti-per-un-dibattito.html L’insegnamento della storia mondiale nella scuola secondaria: appunti per un dibattito (sito "Historialudens"]''.</ref>
 
=== Preistoria ===
{{Vedi anche|Preistoria}}
[[File:StonehengeStonehenge2007 07 30.jpg|thumb|right|250px|[[Stonehenge]], Inghilterra, monumento eretto nel [[Neolitico]] ]]
La preistoriaPreistoria è quel periodo storico che precede la comparsa della scrittura e quindi dei metodi di archiviazione di date, eventi ed altri elementi fondamentali per poterpotersi parlare didefinire storia. Poiché non esistono documenti scritti di tale era, i mezzi per poter studiare la preistoriaPreistoria ci sono forniti da altri campi di studio come la [[biologia]], la [[paleontologia]], la [[geologia]] e l'[[archeologia]].
 
È grazie ai mezzi forniti da queste scienze che si è potuto arrivare a scrivere una [[cronologia della preistoriaPreistoria]], e ada operare una divisione di questo periodo storico in tre fasi: [[Paleolitico]], [[Mesolitico]] e [[Neolitico]]. Queste fasi sono caratterizzate da differente durata temporale nelle diverse aree geografiche, così come anche il termine della preistoriaPreistoria differisce anche di migliaia di anni a seconda della comparsa della scrittura nelle varie società umane. Se, ad esempio in [[Egitto]], ina [[CinaSumer]] e ain [[Sumeri|SumerEgitto]] le prime forme di registrazione scritta compaiono circa nel 3000 a.C., in [[Nuova Guinea]] la scoperta della scrittura da parte delle tribù indigene è databile intorno al [[1600]] d.C., ovvero quasi 5000cinquemila anni dopo.
 
=== Storia antica ===
{{Vedi anche|Storia antica}}
Se convenzionalmente con l'invenzione della [[scrittura]] si vuole far concludere il racconto delle vicende umane della preistoriaPreistoria, di fatto la fase successiva di queste vicende detta [[storia antica]] si fa iniziare con l'esposizione del fenomeno delle prime tre grandi civiltà mondiali, dette da [[Karl August Wittfogel|Wittfogel]] "civiltà idrauliche", in quanto sorte intorno a dei grandi fiumi e anche perché impegnate in opere di [[ingegneria]] idraulica per sfruttare le acque dei fiumi che hanno fatto la loro prosperità, ai fini di un incremento ancora maggiore della nuova economia agricola. Queste sono la [[Antico Egitto|civiltà dell'antico Egitto]] sorta sulle rive del fiume [[Nilo]], quella [[Civiltà mesopotamica|mesopotamica]] tra i fiumi [[Tigri]] e [[Eufrate]] e infine, la [[civiltà della valle dell'Indo]], che prende il nome dall'[[Indo|omonimo fiume]].
 
In seguito il baricentro del mondo si spostò dal [[Vicino Oriente]] al [[mar Mediterraneo]], nel quale fiorirono le cosiddette civiltà classiche come quella [[antica Grecia|greca]], la [[fenici]]a, la [[cartagine]]se, sino ad arrivare a quella [[antica Roma|romana]], la cui caduta nel [[476|476 d.C.]] segnò convenzionalmente anche il passaggio dalla storia antica al [[medioevoMedioevo]].
 
Talune interpretazioni pongono la fine della storia antica con la fine della [[guerra greco-gotica]] promossa da [[Giustiniano I]], che rappresentò il tramonto della [[Restauratio Imperii]], ovvero di qualsiasi velleità di ripristinare l'Impero romano in Europa occidentale, o addirittura con [[Maometto]] e l'[[Espansione islamica|ascesa dell'Islam]]. In questi casi si parla di [[tarda antichità]] e questi avvenimenti segnano uno spartiacque ineludibile tra storia antica e medievale.
 
=== Storia medievale ===
[[File:Cite Carcassone remparts.JPG|right|thumb|200px|[[Carcassone]], [[Rossiglione]], Francia. Sebbene pesantemente restaurate, le mura della città sono uno dei migliori esempi in Europa di fortificazione medievale.]]
{{Vedi anche|Storia medievale}}
[[File:Cite Carcassone remparts.JPG|thumb|[[Carcassonne]], [[Rossiglione (regione)|Rossiglione]], [[Francia]]. Sebbene pesantemente restaurate, le mura della città sono uno dei migliori esempi in [[Europa]] di fortificazione medievale.]]
L'idea di un [[medio evo]], cioè di una età intermedia fra due periodi di progresso ricorre per la prima volta nell'opera "Historiarum ab inclinatione romanorum imperii decades", dell'umanista [[Flavio Biondo]], scritta verso il [[1450]] e pubblicata nel [[1483]]. Secondo Flavio Biondo, in polemica con la cultura del XIV secolo, l'epoca è come una lunga parentesi storica, caratterizzata da una stasi culturale che si colloca tra la grandezza dell'età classica e la rinascita della civiltà che ad essa si ispira.
 
L'idea di un [[medio evo]], cioè di un'età intermedia fra due periodi di progresso ricorre per la prima volta nell'opera "Historiarum ab inclinatione romanorum imperii decades", dell'umanista [[Flavio Biondo]], scritta verso il [[1450]] e pubblicata nel [[1483]]. Secondo Flavio Biondo, in polemica con la cultura del XIV secolo, l'epoca è come una lunga parentesi storica, caratterizzata da una stasi culturale che si colloca tra la grandezza dell'età classica e la rinascita della civiltà che ad essa si ispira.
Dopo il collasso dell'[[Impero Romano d'Occidente]], si assistette a una prima fase con la lotta tra le popolazioni del nord e dell'est europeo per la ricostruzione a livello locale dell'organizzazione amministrativa, militare, economica e giuridica; questa fase fu poi seguita, verso la fine del medioevo, da una nuova fase di accentramento dei poteri a livello nazionale.
 
Dopo il collasso dell'[[Impero romano d'Occidente]], si assistette a una prima fase con la lotta tra le popolazioni del nord e dell'est europeo per la ricostruzione a livello locale dell'organizzazione amministrativa, militare, economica e giuridica; questa fase fu poi seguita, verso la fine del Medioevo, da una nuova fase di accentramento dei poteri a livello nazionale.
 
Cruciale in questa organizzazione fu la struttura [[feudalesimo|feudale]] che, se da un lato permetteva una certa stabilità grazie all'organizzazione continentale del sistema, non fu mai sufficientemente forte da togliere completamente autonomia alle realtà locali, che così poterono gestire la transizione tra l'uniformità dell'[[Impero romano]] e la nascita degli [[stati nazionali]].
 
Una realtà in grado di dare uniformità al panorama europeo fu la comune radice religiosa basata sul [[Cristianesimo]], ereditata dall'ultimo periodo romano e proseguita fino all'[[XI secolo]] con la separazione della [[Ortodossia|Chiesa ortodossa]] dalla [[Chiesa cattolica]] nel [[1054]]. Questa radice comune portò da un lato ada una commistione tra potere temporale e religioso che permise dei momenti di [[Identità (scienze sociali)|identità]] come nel caso delle [[crociate]] e proseguì, non senza conflitti, anche nella [[Riforma protestante]].
 
La comparsa dell'[[Islam]], accompagnata dall'uso scritto della [[lingua araba]], comportò il rapido sviluppo dell'annalistica e della storiografia nei paesi arabografi.
Si ricorderanno tra i primi storici [[Urwa ibn al-Zubayr|ʿUrwa]] (m.&nbsp;712), [[Wahb ibn Munabbih]] (m.&nbsp;728), [[Ibn Ishaq]] (m.&nbsp;761), [[al-Waqidi]] (745–822) e [[Ibn Hisham]] (m.&nbsp;834), ma sarà nel III secolo del [[calendario islamico]] (corrispondente al [[IX secolo]]) che saranno prodotti alcuni tra i più significativi contributi della storiografia islamica arabografa: dal ''Futūḥ al-buldān'' di [[al-Baladhuri]] al ''Kitāb al-futūḥ'' di [[Ibn A'tham al-Kufi]] e, massimamente, il ''Kitāb al-rusul wa l-mulūk'' di [[Ṭabarī]].<br>
Importanti realizzazioni furono comprensibilmente portate a compimento anche successivamente e, a puro titolo esemplificativo, si possono a tal fine ricordare [[Muhammad al-Bukhari]] (810–870), [[Ibn Kathir]] o [[Ibn Hajar al-'Asqalani|Ibn Ḥajar]] (1372–1449).
 
La conclusione del Medioevo viene collocata in ciascun paese in date diverse, che coincidono con la nascita delle rispettive [[monarchia|monarchie nazionali]] e il periodo [[Rinascimento|rinascimentale]]. Alcune date comunemente utilizzate sono il [[1453]], con la fine della [[Guerra dei Cent'Anni]] tra [[Inghilterra]] e [[Francia]] e la presa di [[Costantinopoli]] da parte degli [[Ottomani]], il [[1492]], con la fine del periodo [[islam]]ico in [[Spagna]] e la scoperta delle [[Americhe]] da parte di [[Cristoforo Colombo]], e il [[1517]], con la [[Riforma protestante]].
Riga 90 ⟶ 116:
La [[storia moderna]] è un periodo storico di rottura rispetto all'[[Medioevo|epoca medievale]], che copre un arco temporale di circa tre secoli, dal [[XVI secolo|XVI]] al [[XIX secolo]] ed è caratterizzato dal processo di formazione degli [[Stati nazionali]] in [[Europa]].
 
Alcune date comunemente utilizzate per indicare l'inizio dell'etàEtà moderna sono il [[1453]] (caduta di [[Costantinopoli]] e fine dell'[[Impero bizantino]], fine della [[Guerra dei cent'anni]] tra [[Inghilterra]] e [[Francia]]), il [[1492]] (caduta del [[Regno di Granada|Sultanato di Granada]], ultimo baluardo [[musulmano]] in Spagna, nonché scoperta delle [[Americhe]]) e il [[1517]] (anno d'inizio della diffusione della [[Riforma protestante]]).
 
La conclusione dell'etàEtà moderna viene solitamente indicata con la conclusione del [[Congresso di Vienna]] ([[1815]]), in seguito alla sconfitta di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e del conseguente riassetto geopolitico europeo. Questa data è convenzione prima di tutto italiana, risultando coerente con la vecchia partizione degli studi universitari che includeva un corso di Storia del [[Risorgimento]]. Interpretazioni diverse indicano come termine dell'etàEtà moderna lo scoppio della [[Rivoluzione francese]] ([[1789]]) o della prima [[rivoluzioneRivoluzione industriale]] in Inghilterra (ultimi tre decenni del [[Settecento]]).
 
Un'altra data di cesura importante tra etàEtà moderna e contemporanea può esser considerata quella del [[1848]]: in questo anno si verificarono importanti quanto fallimentari tentativi di [[rivoluzione]] [[politica]], sfociati con la promulgazione di varie [[Costituzione|Carte Costituzionali]], futuro preludio al costituirsi, nella maggior parte dell'[[Europa]], di regimi liberali. Altresì, in particolare nella storiografia francese come nell’opera di [[Eric Hobsbawm]], la fine della storia moderna è individuata nello scoppio della [[prima guerra mondiale]], coerentemente con la tesi di un [[lungo XIX secolo|lungo Ottocento]] che si protrae fino al conflitto.
 
=== Storia contemporanea ===
{{Vedi anche|Storia contemporanea}}
La storia contemporanea è quel periodo della storia cheinizia convenzionalmente comprendecon gli eventi occorsi dalla [[Congresso diRivoluzione Viennafrancese]] ([[18151789]]) finoe alcon la [[1989Rivoluzione industriale]].<ref>{{Treccani|eta-storiche_(Dizionario-di-Storia)|storiche, età|anno del crollo del [[Muro di Berlino]].=2011}}</ref>
 
L'Età contemporanea, durante la quale l'industria e successivamente il settore terziario hanno acquisito una centralità sino ad allora mai avuta nei processi economici, è stata dapprima contraddistinta dal fiorire dell'[[imperialismo]] e dall'affermazione degli [[stato-nazione|stati-nazione]]. Nella prima metà del [[XX secolo|Novecento]], tra la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]], vi è stata l'ascesa del [[comunismo]] e l'imporsi di [[totalitarismo|regimi totalitari]]. Il ruolo egemonico dell'Europa è stato ridimensionato nel secondo dopoguerra, a causa della fine del [[colonialismo]] e dall'imporsi della [[guerra fredda]] tra [[Stati Uniti]] e [[Unione Sovietica]].
Altre date utilizzate per indicare l'inizio della storia contemporanea sono il [[1789]] (anno della [[Rivoluzione Francese]]), il [[1870]] (anno della [[presa di Roma]] e di fondazione del [[Impero tedesco|II Reich]] tedesco), il [[1918]] (fine della [[Prima guerra mondiale]]) e il [[1945]] (fine della [[Seconda guerra mondiale]]).
 
Questo periodo storico è caratterizzato dallo scoppio delle due guerre mondiali, dalla [[guerra Fredda]] tra [[Stati Uniti]] e [[Urss]] e dalla [[caduta del comunismo]].
 
== Altre aree di studio ==
=== Filosofia della storia ===
{{Vedi anche|Filosofia della storia}}
La filosofia della storia è il ramo della filosofia che siriflette occupa,sul sesenso esiste, del significatopossibile della storia umana; ipotizza, giustificandolo in maniera appropriata, un possibileeventuale fine [[Teleologia|teleologico]] del suo sviluppo. e siSi chiede se esista o meno un disegno, uno scopo, un obiettivo o un principio guida nel processo della storia umana. Se il suo oggetto è la verità o il dover essere, se la storia è ciclica o lineare, o esiste in essa il concetto di progresso, sono tutte questioni discusse dalla filosofia della storia.
 
Non si devono confondere i possibili fini teleologici dell'uomo nella storia con i fini della storia stessa, ovvero la giustificazione della propria storia come memoria dell'umanità. La storia è una [[scienza sociale]] ed umana che non può esimersi dal comprendere perché è responsabile di studiare i processi sociali: essa infatti deve spiegare i fatti e gli eventi del passato, sia per la conoscenza in sé, sia perché ci aiuta a comprendere il [[Presente (tempo)|presente]] ([[Miguel de Cervantes]] ha definito la storia, una maestra di vita). [[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]] giunse a dire che ''tra le varie occupazioni che si esercitano con l'ingegno, la memoria degli eventi passati è prominente per la sua grande utilità''.<ref>Sallustio, ''Bellum Jugurthinum'', IV, 1.</ref>
 
L'importanza radicale di ciò si basa sul fatto che la storia è l'unica scienza - insieme alla [[medicina]] - in cui il soggetto ricercatore coincide con l'oggetto dello studio. Da qui la grande responsabilità dello storico: la storia ha una proiezione verso il futuro proprio per la sua potenza trasformatrice come strumento di cambiamento sociale. Ciò è applicabile a quello che [[Karl Marx]] disse dei filosofi: ''finora hanno soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo''.<ref>{{cita web|url=http://www.linguaggioglobale.com/filosofia/txt/Marx.htm|titolo=Storia della filosofia:Marx|accesso=06-03-6 marzo 2008}}</ref>
 
"Oggetto della Storia sono i fatti. La verità solo in quanto derivi dai fatti. Da ciò la definizione di SCIENZA datale da Giambattista Vico ( Napoli 1668-1744) nella sua SCIENZA NUOVA .
La descrizione dei fatti é difficile e non può essere che incompleta . Ipotizziamo una possibile? descrizione dei fatti che caratterizzi appieno il nostro presente,
solo un momento del nostro presente. Sarebbe oltreché incompleta, almeno in parte soggettiva.
Chi la DEscrive la storia? Anche fosse chi ne é tra gli autori di spicco, il Napoleone delle Memorie, la sua testimonianza diretta non sarebbe di obiettività assoluta.
Nello stesso tempo, però, poiché i fatti sono opera dell'uomo, ovvero degli uomini, nessuno meglio dell'uomo stesso può impegnarsi in quel particolare racconto che é chiamato STORIA.
Un uomo che non rappresenti solo se stesso, nel caso dello storico; un uomo che testimoni; un, solo ipotizzabile, uomo onnisciente-filosofo della realtà.
In sostanza un uomo studioso e in buonafede: un vero dubbioso che raccoglie ( v. Muratori 1672-1750) ed interroga.
In nessuna altra cono-Scienza meglio che in questa, l' uomo può cimentarsi: della Storia gli uomini sono autori e protagonisti. Da qui le STORIE .
(U. Foscolo: Italiani, vi esorto alle Storie!).
E' stato un input, ma di grande importanza: molti ne hanno fatto tesoro: basti citare A. Manzoni.
Vico é difficile da leggere, complesso come la Storia, per chi voglia tentare di capire qualcosa. L'opera di Vico non contiene Verità, ma profonda indagine e copiosi esempi:
un tentativo di interpretazione complesso, un dispiegamento dell'animo nelle sue doti innate e apprese, un ampliamento d'orizzonte mentale.
Da Vico e non solo da lui, alla Storia non poche conseguenze pratiche e teoriche". (Lucia degli Scalzi)
 
=== Storia militare ===
{{vedi anche|Storia militare}}
La [[storia militare]] si concentra sullo studio di [[Conflitto (sociologia)|conflitti]] che sono avvenuti nella [[Società (sociologia)|società umana]]. Essa include l'analisi di [[Guerra|guerre]], [[Battaglia|battaglie]], [[Strategia militare|strategie militari]] e [[arma]]menti. La ''storia militare'' è formata dagli eventi nella storia dell'umanità che rientrano all'interno della categoria di conflitto: questa può spaziare da una mischia tra due [[tribù]] a conflitti tra veri e propri [[Esercito|eserciti]], fino ada una [[guerra mondiale]] che riguarda la maggioranza della [[popolazione]] mondiale. Gli storici militari registrano (in forma scritta o altrimenti) gli eventi della storia militare. Ad oggi, specie dopo la rivoluzione storiografica delle Annales tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, è una disciplina fortemente in crisi. Poco utile se non inutile ai contemporaneisti, risulta obsoleta e di scarso interesse anche per antichisti, medievisti e modernisti, a meno che non la si studi per meglio comprendere la struttura sociale ed economica di una determinata società civile del passato.
 
=== Storia degli stati ===
Particolari sedi [[Geografia|geografiche]] possono formare le basi per lo studio storico, come ad esempio, [[Continente|continenti]], [[Stato|Stati]] e [[città]].
 
{{Storia stati dell'Europa}}
 
{{Storia stati dell'Africa}}
 
{{Storia stati dell'Asia}}
 
{{Storia degli stati dell'America}}
 
{{=== Storia statipolitica dell'Oceania}}===
{{Vedi anche|Storia politica}}
La '''storia politica''' è un ramo della [[Storiografia|ricerca storica]] che si concentra sull'analisi degli eventi politici, delle idee, dei movimenti, dei leader, delle istituzioni e delle dinamiche di potere all'interno delle società. Esamina come governi, politiche ed entità politiche interagiscano con individui e gruppi nel corso del tempo. Questo ambito esplora una varietà di temi, tra cui la formazione degli stati, le ideologie politiche, le relazioni internazionali, i processi legislativi e l'impatto delle decisioni politiche sulle società e le culture. La storia politica spesso si sovrappone ad altre discipline, come la sociologia, l'economia e gli studi culturali, offrendo una comprensione multidimensionale di come il potere politico plasmi e venga plasmato dagli eventi umani.
 
=== Storia sociale ===
Riga 154 ⟶ 155:
== Note ==
<references />
 
Non esiste una storia più o meno importante,
la storia e sinonimo di radici,che può analizzarsi a limite in una dimensione in scala d'interesse
da 1 a 10,ma che comunque anche se tale interesse e pari a uno rimane pur sempre importante.
franzese arcangelo
== Voci correlate ==
* [[Storia dell'uomo]]
* [[Storiografia]]
* [[Pseudostoria]]: termine che descrive l'informazione sul passato che non rientra nel dominio della corrente principale della storia (talvolta è un equivalente della [[pseudoscienza]]).
 
Riga 169:
* [[Evoluzione umana]]: processo di cambiamento e sviluppo, o evoluzione, da cui gli esseri umani emergono come specie distinte.
* [[Film storico]]: la descrizione della storia nei film.
* [[Storicismo]]: corrente filosofica che vede nella storia l'affermarsi progressivo della ragione
* [[Filosofia della storia]]: si occupa del significato spirituale della storia e di un suo possibile fine teleologico.
 
=== Studi e campi specifici ===
Questi sono gli accessi alla storia; non vengono qui elencati le storie di altri campi, come ad esempio la [[storia della scienza]], [[storia della tecnologia]], [[storia della matematica]] e [[storia della filosofia]].
* [[Storia dell'arte]]: lo studio dei cambiamenti nel contesto sociale dell'arte
* [[Cronologia]]: scienza della localizzazione di eventi storici nel tempo.
* [[Storia economica]]: lo studio delle economie nel passato.
* [[Futurologo|Futurologia]]: studio del futuro: ricerca sul futuro a medio-lungo termine delle società e del mondo fisico.
* [[Storia militare]]: lo studio delle guerre nella storia.
* [[Paleografia]]: studio deidella testiscrittura antichiantica.
* [[Psicostoria]]: studio delle motivazioni psicologiche degli eventi storici.
* [[Storia di genere]]
*[[Storia ambientale]]: studio delle relazioni tra uomo e ambiente nel corso del tempo
 
=== Discipline correlate ===
* [[Archeologia]]: lo studio sistematico del nostro passato umano, basato sulla ricerca di materiali riguardanti cultura e contesto, che formano insieme la testimonianza archeologica.
 
== Altri progetti ==
{{Interprogettointerprogetto|b=Categoria:Storia|b_preposizione=di|s=:Categoria:Storia|s_oggetto=|s_preposizione=di|s_etichetta=|s2=:Categoria:Storici|s2_oggetto=|s2_preposizione=redatte da|s2_etichetta=storici|q|q_preposizionepreposizione=sulla|n=Categoria:Storia|n_preposizione=sulla|etichetta=storia|wikt=storia|commons=Category:History|commons_preposizione=sullav}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Societ%C3%A0/Storia/}}
* {{cita web|url=http://www.fordham.edu/halsall/|titolo=Internet History Sourcebooks Project|lingua=en}} Raccolta di studi storici di pubblico dominio
* {{en}} [http://www.historyguide.de/ historyguide.de], curato da Göttingen State and University Library
* {{cita web|url=https://aac.sub.uni-goettingen.de/home/|titolo=LIbrary of Anglo-American Culture and History|lingua=en}} curato da Göttingen State and University Library
* [http://www.elapsus.it/home1/index.php/letteratura/storia/64-storia-fotografia-deistoria-fotografia-dei-fatti-come-romanzo Storia: fotografia dei fatti come romanzo?]
 
{{Discipline umanistiche}}
{{Scienze sociali}}
{{Tempo}}
{{Scienze sociali}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|storia}}
 
[[Categoria:Storia| ]]
 
{{Link VdQ|lt}}
 
{{Link AdQ|vo}}
 
[[af:Geskiedenis]]
[[am:ታሪክ]]
[[an:Historia]]
[[ang:Stǣr]]
[[ar:تاريخ]]
[[arz:تاريخ]]
[[as:ইতিহাস]]
[[ast:Hestoria]]
[[ay:Nayra sarnaqawi]]
[[az:Tarix]]
[[ba:Тарих]]
[[bar:Gschicht]]
[[bat-smg:Istuorėjė]]
[[be:Гісторыя]]
[[be-x-old:Гісторыя]]
[[bg:История]]
[[bm:Tariku]]
[[bn:ইতিহাস]]
[[bo:ལོ་རྒྱུས།]]
[[br:Istor]]
[[bs:Historija]]
[[ca:Història]]
[[cdo:Lĭk-sṳ̄]]
[[ceb:Kasaysayan]]
[[ckb:مێژوو]]
[[co:Storia]]
[[cs:Historie]]
[[cu:Їсторїꙗ]]
[[cv:Истори]]
[[cy:Hanes]]
[[da:Historie]]
[[de:Geschichte]]
[[el:Ιστορία]]
[[eml:Stòria]]
[[en:History]]
[[eo:Historio]]
[[es:Historia]]
[[et:Ajalugu]]
[[eu:Historia]]
[[ext:Estória]]
[[fa:تاریخ]]
[[fi:Historia]]
[[fiu-vro:Aolugu]]
[[fo:Søga]]
[[fr:Histoire]]
[[frp:Histouère]]
[[frr:Histoori]]
[[fur:Storie]]
[[fy:Skiednis]]
[[ga:Stair]]
[[gan:歷史]]
[[gd:Eachdraidh]]
[[gl:Historia]]
[[gn:Tembiasakue]]
[[gu:ઈતિહાસ]]
[[gv:Shennaghys]]
[[hak:Li̍t-sṳ́]]
[[he:היסטוריה]]
[[hi:इतिहास]]
[[hif:Dunia ke itihass]]
[[hr:Povijest]]
[[ht:Istwa]]
[[hu:Történelem]]
[[hy:Պատմություն]]
[[ia:Historia]]
[[id:Sejarah]]
[[ie:Historie]]
[[ig:Ákíkó mbu]]
[[io:Historio]]
[[is:Saga]]
[[iu:ᖃᐅᔨᓴᕐᓂᖅ ᑎᑎᖅᑲᑎᒍᑦ ᖃᓄᐃᓕᐅᖅᑕᐅᖃᑦᑕᕐᓂᑯᓂᒃ]]
[[ja:歴史]]
[[jbo:citri]]
[[jv:Sajarah]]
[[ka:ისტორია]]
[[kab:Amezruy]]
[[kk:Тарих]]
[[kl:Oqaluttuarisaaneq]]
[[km:ប្រវត្តិសាស្ត្រ]]
[[kn:ಇತಿಹಾಸ]]
[[ko:역사]]
[[krc:Тарих]]
[[ks:تاریخ]]
[[ku:Dîrok]]
[[kv:Важвылӧм]]
[[ky:Тарых]]
[[la:Historia]]
[[lad:Istoria]]
[[lb:Geschicht]]
[[li:Historie]]
[[lij:Stöia]]
[[lmo:Stòria]]
[[lt:Istorija]]
[[ltg:Viesture]]
[[lv:Vēsture]]
[[map-bms:Sejarah]]
[[mg:Tantara]]
[[mhr:Эртык]]
[[mk:Историја]]
[[ml:ചരിത്രം]]
[[mr:इतिहास]]
[[ms:Sejarah]]
[[mt:Storja]]
[[mwl:Stória]]
[[my:သမိုင်း]]
[[mzn:بگذشتی]]
[[nah:Huēhuehcāyōmatiliztli]]
[[nds:Historie]]
[[nds-nl:Geschiedenis]]
[[ne:इतिहास]]
[[new:इतिहास]]
[[nl:Geschiedenis]]
[[nn:Historie]]
[[no:Historie]]
[[nov:Historie]]
[[nrm:Histouère]]
[[nso:Ditiragalo]]
[[oc:Istòria]]
[[os:Истори]]
[[pa:ਇਤਿਹਾਸ]]
[[pap:Historia]]
[[pcd:Histoère]]
[[pdc:Gschicht]]
[[pfl:Gschichd]]
[[pl:Historia]]
[[pnb:تریخ]]
[[pnt:Ιστορία]]
[[ps:تاریخ]]
[[pt:História]]
[[qu:Wiñay kawsay]]
[[ro:Istorie]]
[[ru:История]]
[[rue:Історія]]
[[sa:इतिहासः]]
[[sah:История]]
[[sc:Istòria]]
[[scn:Storia]]
[[sco:History]]
[[sh:Historija]]
[[simple:History]]
[[sk:Dejiny]]
[[sl:Zgodovina]]
[[so:Taariikh]]
[[sr:Историја]]
[[stq:Geskichte]]
[[su:Sajarah]]
[[sv:Historia]]
[[sw:Historia]]
[[szl:Gyszichta]]
[[ta:வரலாறு]]
[[te:చరిత్ర]]
[[tg:Таърих]]
[[th:ประวัติศาสตร์]]
[[tk:Taryh]]
[[tl:Kasaysayan]]
[[tpi:Histori]]
[[tr:Tarih]]
[[tt:Taríx]]
[[ug:تارىخ]]
[[uk:Історія]]
[[ur:تاریخ]]
[[vec:Istoria]]
[[vi:Lịch sử]]
[[vo:Jenav]]
[[war:Kasaysayan]]
[[wo:Taariix]]
[[yi:היסטאריע]]
[[yo:Ìtàn]]
[[zea:Geschiedenisse]]
[[zh:历史]]
[[zh-classical:史]]
[[zh-min-nan:Le̍k-sú]]
[[zh-yue:史]]