Gerusalemme: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua
{{Divisione amministrativa
|
|Soprannome = Città Santa
|Nome ufficiale = {{he}}ירושלים<br />{{ar}}القُدس
|Panorama = Jerusalem Dome of the rock BW 14.JPG
|Didascalia =
|Stemma = Emblem of Jerusalem with transparent background.png
|Voce stemma = Stemma di Gerusalemme
|
|Note stato = {{efn|Lo status della [[Gerusalemme est|zona orientale]] della città è al centro di grandi controversie: secondo la [[risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]], la [[risoluzione 67/19 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite]] e altri pronunciamenti di organismi internazionali, è ''de jure'' parte dei [[territori palestinesi occupati]];<ref>{{Cita web|url=https://www.un.org/unispal/wp-content/uploads/2024/07/186-20240719-adv-01-00-en.pdf|titolo=Legal consequences arising from the policies and practices of Israel in the occupied palestinian territory, including East Jerusalem|editore=[[Corte Internazionale di Giustizia]]}}</ref> la sua annessione da parte di Israele non è riconosciuta internazionalmente e la maggioranza degli stati membri delle Nazioni Unite la considera parte dello [[Stato di Palestina]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://unispal.un.org:80/UNISPAL.NSF/0/19862D03C564FA2C85257ACB004EE69B|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150510134721/http://unispal.un.org:80/UNISPAL.NSF/0/19862D03C564FA2C85257ACB004EE69B|urlmorto=sì|titolo=Resolution adopted by the General Assembly 67/19. Status of Palestine in the United Nations}}</ref> che la rivendica come sua capitale.}}
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Gerusalemme
|Divisione amm grado 2 = no
|Amministratore locale = [[Moshe Lion]]
|Partito = [[Likud]]
|Amministratore locale 2 =
|Partito 2 = area di [[Gerusalemme Est]]
|Data elezione 2 = 1999
|Data elezione = 13/11/2018
|Data istituzione = 4/12/2018
|Data soppressione =
|
|Superficie = 125.156
|Note superficie =
|Abitanti = 936425
|
|Aggiornamento abitanti = 2019
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue = [[Lingua ebraica|ebraico]], [[Lingua araba|arabo]]
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = Gerosolimitani
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Gerusalemme''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʤeruzaˈlɛmme/|it}};<ref>{{DOP|id=1029512}}</ref><ref>{{Dipi|Gerusalemme}}</ref> {{ebraico|יְרוּשָׁלַיִם}}, ''Yerushalayim'', ''Yerushalaim'' o ''Yerushalaym'' {{audio|He-Jerusalem.ogg}}; {{arabo|القُدس|al-Quds}}, {{lett|la (città) santa}}, sempre {{arabo|أُورْشَلِيم|Ūrshalīm}}), per [[antonomasia]] definita ''La Città Santa'',<ref>[[Salmi]] {{Cita passo biblico|Salmi|48,2}}: «Bello per la sua altezza, gioia di tutta la terra è il [[Sion (monte)|monte Sion]], dalla parte del settentrione, la città del gran Re». [[Apocalisse di Giovanni|Apocalisse]] {{Cita passo biblico|Apocalisse|3,12}}: «Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome». [[Lettera agli Ebrei|Ebrei]] {{Cita passo biblico|Ebrei|11,10}}: «Perché aspettava la città che ha i veri fondamenti e il cui architetto e costruttore è Dio».</ref> è la capitale contesa di [[Israele]] e [[Stato di Palestina|Palestina]], [[città santa]] nell'[[Ebraismo]], nel [[Cristianesimo]] e nell'[[Islam]]. Si trova sull'altopiano che separa la costa orientale del [[Mar Mediterraneo]] dal [[Mar Morto]], a est di [[Tel Aviv]], a sud di [[Ramallah]], a ovest di [[Gerico]] e a nord di [[Betlemme]].
La [[Città Vecchia (Gerusalemme)|Città Vecchia]] e le sue mura, considerate [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]], racchiudono in meno di un chilometro quadrato molti luoghi di grande significato religioso come il [[Monte del Tempio]], il [[Muro Occidentale|Muro del pianto]], la [[Basilica del Santo Sepolcro]], la [[Cupola della Roccia]] e la [[Moschea al-Aqsa]].
Capitale [[Regno di Giuda|giudaica]] tra il X e il VI secolo a.C.,<ref>Capitale del [[Regno di Giuda e Israele]] dal 1000 a.C. circa e del [[Regno di Giuda]] dal 933 a.C. al 597 a.C.</ref> nel corso della sua storia, Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita due volte ed è stata assediata, conquistata e riconquistata in decine di occasioni. Parte dell'[[Impero ottomano]] dal XVI secolo fino alla fine della prima guerra mondiale, successivamente con la sconfitta dell'impero ottomano passò ai britannici, che istituirono il [[Mandato britannico della Palestina]]. Dopo la partenza dei britannici e la [[guerra arabo-israeliana del 1948]], la città venne divisa dalla [[Linea Verde (Israele)|Linea Verde]], che divideva una [[Gerusalemme Ovest|zona occidentale]] sotto controllo israeliano e una [[Gerusalemme Est|parte orientale]] annessa dalla [[Giordania]]. Nel 1967, a seguito della [[guerra dei sei giorni]], l'area fino ad allora sotto dominio giordano fu conquistata dalle truppe israeliane.<ref>{{cita libro|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080216062154/http://www.un.org/Depts/dpi/palestine/ch12.pdf|titolo=The Question of Palestine & the United Nations|editore=United Nations Department of Public Information|capitolo=The status of Jerusalem|url=http://www.un.org/Depts/dpi/palestine/ch12.pdf|citazione=East Jerusalem has been considered, by both the General Assembly and the Security Council, as part of the occupied Palestinian territory.|lingua=en}}</ref> Nel 1980 il [[parlamento israeliano]] approvò una [[Legge su Gerusalemme|legge fondamentale]] (l'equivalente di un emendamento costituzionale) che proclamava unilateralmente «Gerusalemme, unita e indivisa [...]».<ref>{{Cita web|url=http://www.mfa.gov.il/MFA/MFAArchive/1980_1989/Basic%20Law-%20Jerusalem-%20Capital%20of%20Israel|titolo=Legge Fondamentale di Gerusalemme Capitale|editore=mga.gov.il|accesso=29 novembre 2008}}</ref> Il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] nella [[Risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|risoluzione 478]] ha definito la legge «nulla e priva di validità»,<ref>«all legislative and administrative measures and actions taken by Israel are null and void and must be rescinded forthwith».</ref> «una violazione del diritto internazionale»<ref>«the enactment of the "basic law" by Israel constitutes a violation of international law».</ref> e un «serio ostacolo al raggiungimento della pace in Medio Oriente».<ref>«constitutes a serious obstruction to achieving a comprehensive, just and lasting peace in the Middle East».</ref><ref>{{Cita web |url=http://domino.un.org/UNISPAL.NSF/d744b47860e5c97e85256c40005d01d6/dde590c6ff232007852560df0065fddb?OpenDocument |titolo=UNITED NATIONS Security Council Resolution 478 (1980) of 20 August 1980 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131111140014/http://domino.un.org/UNISPAL.NSF/d744b47860e5c97e85256c40005d01d6/dde590c6ff232007852560df0065fddb?OpenDocument |dataarchivio=11 novembre 2013}}</ref>
== Geografia fisica ==
[[File:Jerusalem SPOT 1355.jpg|min|Gerusalemme vista dal satellite [[SPOT]].]]
Gerusalemme è situata a 31°47′N, 35°13′E, a circa 60 km a est di [[Tel Aviv]] e del [[mar Mediterraneo]] e 35 km a ovest del [[Mar Morto]], sull'estremità meridionale di un altopiano dei [[monti della Giudea]], che include il [[Monte degli Ulivi]] (''Har HaZeitim'') a est e il [[Monte Scopus]] (''Har HaTzofim'') a nord-est; l'altitudine (della città antica) è circa 760 [[Livello del mare|m s.l.m.]] (la moderna è percorsa da continui saliscendi), la sua superficie è 125 km². Le città vicine sono [[Betlemme]] e [[Bayt Jala|Beit Jala]] a sud, Abu Dis e Maale Adumim a est, [[Ramallah]], Givat Zeev a nord e Mevaseret Zion a ovest.
=== Città antica ===
{{vedi anche|Città Vecchia di Gerusalemme|Città di David}}
{{citazione|La bellezza di Gerusalemme, nella sua cornice naturale, può essere paragonata a quella di [[Toledo]]. La città sorge in mezzo alle montagne, scenario di cupole e torri racchiuso fra mura merlate, arroccato su una spianata rocciosa alta sulla valle incassata. La vista si estende lontano, fino alle colline del Moab, e la conformazione del paese fa pensare a una carta geografica fisica, con i rilievi che salgono in curve regolari, stratificate, e le valli improvvise segnalate da ombre drammatiche. La terra e la roccia riflettono i bagliori dell'opale di fuoco. Tale saggio di disposizione urbana, casuale o studiato che sia, ha dato origine a un'opera d'arte.|[[Robert Byron]], ''La via per l'Oxiana''}}
All'interno della città di Gerusalemme è possibile identificare la [[Città Vecchia di Gerusalemme|Città Vecchia]], circondata ancora oggi da mura difensive con camminamento perimetrale e passaggi obbligati ([[Porta Nuova (Gerusalemme)|Porta Nuova]], [[Porta di Damasco]] e [[Porta di Erode]] a nord; [[Porta dei Leoni (Gerusalemme)|Porta dei Leoni]] e [[Porta d'Oro (Gerusalemme)|Porta d'Oro]] murata sulla fiancata della Spianata a est; [[Porta del Letame]] e [[Porta di Sion]] a sud; [[Porta di Giaffa]] a ovest) posta su quattro colline:
* a nord-ovest è presente il monte [[Calvario|Golgota]] o Calvario, che con una propaggine meridionale detta "sperone centrale", si insinua tra la [[valle del Tyropoeon]] e la valle trasversale. Lo sperone centrale è stato, fin dai tempi antichi, sede di mercato, difeso dalle ''Mura di [[Manasse (re di Giuda)|Manasse]]'' nel 650 a.C. circa. Il Golgota fu usato stabilmente dai Romani per le [[crocifissione|crocifissioni]], ai tempi ''[[extra moenia]]''.
* a nord-est un complesso collinare che, col rilievo di nord-ovest, fu compreso nelle mura della città in epoca romana, sotto [[Vespasiano]], prendendo il nome di "Città Nuova".
* a sud-ovest c'è una grossa collina (detta "di Gareb") che raggiunge i 770 m [[Livello del mare|s.l.m.]], le cui falde meridionali e occidentali costituiscono la valle della [[Geenna]]. Il punto più basso di questa è alla confluenza col [[Cedron]], e risulta intorno ai 600 m di altitudine. A nord si trova la valle trasversale che divide la collina di Gareb dai promontori settentrionali. In questa fu costruito l'acquedotto superiore (V-VI secolo a.C.), che portava le acque alla piscina di Migdal o Amygdalon. Già in periodo [[Gebusei|gebuseo]] la collina di Gareb prende nome di ''Urusalim''.
* a sud-est si trova il complesso [[Sion (monte)|Sion]]-[[Ophel]]-[[Moriah|Moria]]: si tratta di un rilievo a forma di clava con asse nord-sud, la parte più grossa e alta (raggiunge i 750 m di altitudine) rivolta a nord. È individuato dalla [[valle del Cedron]] sul lato est, e dalla valle centrale del Tyropoeon a ovest. [[Sion (monte)|Sion]] è la parte più bassa, il manico di questa clava, e qui fu fondato il [[Città di David|nucleo originario]] della città. L'[[Ophel]], spesso chiamato "Sion" per estensione del termine, è il nome dato al pendio che sale al monte [[Moriah]], dov'è la spianata delle moschee (detta anche spianata del ''[[Monte del Tempio]]'').
Sebbene Sion e Ophel costituissero il [[città di David|nucleo originario]], si trovano al di fuori delle mura che individuano la cosiddetta [[Città Vecchia di Gerusalemme|Città Vecchia]].
=== Città moderna ===
La città moderna di Gerusalemme è composta da tutto il resto della cittadina, cioè anche la parte più estesa; si tratta di una zona fortemente antropica i cui confini naturali sono il [[Monte degli Ulivi]] e la [[valle di Giosafat]] a Est, la foresta della Pace a Sud, la foresta di Aminadav a Ovest e la foresta di Gerusalemme a Nord, che include anche il [[monte Herzl]].<ref>{{Cita web|autore=NWC|url=https://it.jerusalemmap360.com/mappa-di-gerusalemme|titolo=Mappa Gerusalemme: mappa fuori linea e mappa dettagliata di Gerusalemme città|sito=it.jerusalemmap360.com|accesso=23 gennaio 2025}}</ref>
La regione è fortemente industriale e moderna, con abitati molto densi come il cosiddetto "Downtown Triangle", composto dalla [[Via Giaffa|Giaffa Road]], Ben Yehuda Street e King George Street, o la Zion square.<ref>{{Cita web|url=https://www.itraveljerusalem.com/it/attraction/ben-yehuda-street|titolo=Ben Yehuda Street di Gerusalemme - iTravelJerusalem|sito=www.itraveljerusalem.com|accesso=23 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Cindy|url=https://signaturetouchtours.com/jerusalems-downtown-triangle/|titolo=Jerusalem’s Downtown Triangle|sito=Signature Touch Tours, Inc.|data=2 maggio 2017|accesso=23 gennaio 2025}}</ref>
==== Mea Shearim ====
{{Vedi anche|Mea Shearim}}
Mea Shearim è uno dei più antichi quartieri gerosolimitani al di fuori delle mura della Città Vecchia. È famoso per essere il quartiere dove vivono soltanto membri della comunità [[Charedì|haredi]].
=== Clima ===
{{tmp|ClimaAnnuale}}
Gerusalemme gode di un [[clima mediterraneo]], con estati calde e secche e inverni freschi e umidi (anche con innevamento sporadico tra gennaio e marzo). Il mese più freddo è gennaio secondo le serie storiche (temperatura media: 8 °C) ma con deciso e costante spostamento negli ultimi anni verso febbraio o addirittura la prima decade di marzo, i più caldi luglio e agosto (temperatura media: 23 °C);<ref name="eurometeo">{{Cita web |url=http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LLJR/id_GT/meteo_gerusalemme%20israele |titolo=Dati climatici di Gerusalemme |sito=eurometeo.com}}</ref> l'escursione termica tra giorno e notte è notevole: le sere sono tipicamente fresche anche in estate. Le precipitazioni annue medie toccano i 590 millimetri, concentrandosi tra ottobre e maggio (particolarmente tra gennaio e marzo).<ref name="eurometeo"/> Nei restanti mesi non è raro avere completa assenza di pioggia. Una grande percentuale delle case antiche è dotata di ''reservoir'' (cisterne sotterranee) per la raccolta e conservazione dell'acqua e la quasi totalità è dotata di serbatoi esterni sui tetti. La città pesca inoltre acqua fino a {{formatnum:2000}} m di profondità. Diffusa la tecnologia del solare, in espansione il fotovoltaico. L'inquinamento dell'aria, ampiamente mitigato dal clima collinare e dal vento costante, deriva principalmente dal traffico automobilistico (responsabile del pesante inquinamento acustico), indisciplinato ed eccessivo rispetto alla capacità di strade costruite in tempi antichi, e non tanto dall'industria.
== Origini del nome ==
Il nome di Gerusalemme (''Yerushalayim'') potrebbe avere diverse etimologie:
* Il nome sembrerebbe derivare dalle radici [[Lingue semitiche|semitiche]] ''yry'' e ''Shalem'', letteralmente "fondazione di [[Shalim]]" (quest'ultimo una divinità cananea). Dal nome della divinità derivano l'ebraico ''[[Shalom]]'' e l'arabo ''[[Salām|Salam]],'' "pace", quindi il nome potrebbe significare "Città della Pace" o "Dimora della Pace".<ref>{{Cita libro|nome=Stephen J.|cognome=Binz|titolo=Jerusalem, the Holy City|url=https://books.google.com/books?id=7zLuDlzdTFYC&pg=PA1|accesso=23 gennaio 2025|data=2005|editore=Twenty-Third Publications|lingua=en|pp=1-2|ISBN=978-1-58595-365-3}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://centre4conflictstudies.org/wanderingthoughts/category/denise-degarmo/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120426042313/http://centre4conflictstudies.org/wanderingthoughts/category/denise-degarmo/|urlmorto=sì|titolo="Abode of Peace"?|data=|accesso=23 gennaio 2025}}</ref> Il suffisso ''-ayim'' indica un [[Duale (linguistica)|duale]], il ché potrebbe riferirsi ai rilievi su cui era situata l'antica città.<ref>{{Cita libro|nome=George Adam|cognome=Cornell University Library|titolo=Jerusalem : the topography, economics and history from the earliest times to A.D. 70|url=https://archive.org/details/cu31924083674295/page/250/mode/2up|accesso=23 gennaio 2025|data=1907|editore=London : Hodder and Stoughton|pp=250-251}}</ref>
* Nelle lettere di [[Amarna]] si fa menzione di un insediamento chiamato dagli [[Antico Egitto|egizi]] ''rwšꜣlmm'', derivata dal [[Canaan|cananeo]] ''Urušalimum'', cioè altura della pace, questa rappresenta la prima menzione di Gerusalemme nella storia.<ref>{{Cita web|url=http://www.biu.ac.il/JS/rennert/history_2.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070117203409/http://www.biu.ac.il/JS/rennert/history_2.html|urlmorto=sì|titolo="History of Jerusalem from its Beginning to David"|pp=32-33|accesso=23 gennaio 2025}}</ref>
* Nella tradizione [[Bibbia|biblica]] e [[Ebraismo rabbinico|rabbinica]] deriverebbe da una combinazione delle parole ''Yireh'' ("luogo permanente", nome dato al [[Moriah|Monte Moriah]]) e ''Salem'', il nome di una città cananea fondata da [[Sem (Bibbia)|Sem]] e governata dall'enigmatico [[Melchisedec]]<ref>{{Cita web|url=https://www.swartzentrover.com/cotor/e-books/misc/Legends/Legends%20of%20the%20Jews.pdf|titolo=The Legends of the Jews - Volume I: The Akedah}}</ref>; in alternativa la città potrebbe essersi costituita dalla fusione tra la già citata Salem con la città di Gebus, eretta dal popolo dei [[Gebusei]], ma non tutti concordano con questa interpretazione.
In antichità era detta {{lang-grc|Ἱεροσόλυμα|Hierosólyma}}; e {{latino|Hierosolyma}} o ''Ierusalem''. Va inoltre notato che Gerusalemme ha avuto molti nomi alternativi come Sion (''Ṣīyyōn,'' dall'[[Sion (monte)|omonima altura]]), [[Città di David]] (''Ir David,'' oggi solo una sezione), Ierosolimna o Ierapoli ([[Lingua greca|greco]]), [[Colonia Aelia Capitolina|Aelia Capitolina]] ([[Lingua latina|latino]]), oppure ''Al-Quds'' ({{Arabo|القُدس}}, ''Il Santo''), tra i più importanti.<ref>{{Cita libro|nome=James|cognome=Carroll|titolo=Jerusalem, Jerusalem: How the Ancient City Ignited Our Modern World|url=https://books.google.it/books?id=yZvTLDOgc1EC&pg=PA117&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=23 gennaio 2025|data=9 marzo 2011|editore=HMH|lingua=en|p=117|ISBN=978-0-547-54905-7}}</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Gerusalemme}}
=== Età antica ===
{{Vedi anche|Gebusei|Regno Unito di Israele|Regno di Giuda|Tempio di Gerusalemme|Cattività babilonese|Asmonei|Colonia Aelia Capitolina}}
Le origini di Gerusalemme risalgono all'[[età della pietra]], ma viene menzionata per la prima volta in alcuni testi egiziani dei primi secoli del II millennio a.C. ([[testi di esecrazione]]) e successivamente in modo sicuro in alcune lettere di [[Amarna]] risalenti al 1425 a.C. In origine era conosciuta con il nome di Salem e il suo re era [[Melchisedec|Melchisedek]] ({{Passo biblico|Genesi|14:18}}).
[[File:Jerusalem Ugglan 1.jpg|min|Ricostruzione grafica del primo tempio.]]
La città rimase occupata dal clan [[Amorrei|amorrita]] dei Gebusei (1000 a.C. circa) fino alla conquista ebraica da parte di re [[Davide]], il quale fece di Gerusalemme la capitale del suo regno; David inoltre fece costruire sull'[[acropoli]] una reggia assieme a molti altri edifici e ordinò la ricostruzione delle mura di cinta. Successivamente il re [[Salomone]] fece erigere al posto della reggia il [[Tempio di Salomone|tempio di Dio]]; quest'ultimo fu distrutto nel 586 a.C. a seguito della violenta invasione dei [[Impero neo-babilonese|Babilonesi]] guidati dal re [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] che saccheggiarono la città e [[Cattività babilonese|deportarono la popolazione]] a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]].<ref>{{Treccani|palestina|Palestina|accesso=15 ottobre 2021}}</ref> Rientrati i Giudei in patria dopo l'editto di [[Ciro II di Persia|Ciro]] del 538 a.C., costruirono il [[Secondo tempio di Gerusalemme|Secondo Tempio]]; più tardi [[Neemia]] il primo governatore di Gerusalemme, elevò nuovamente le mura.
[[File:Kaulbach Zerstoerung Jerusalems durch Titus.jpg|min|sinistra|La distruzione di Gerusalemme operata da [[Tito (imperatore)|Tito]] ([[rappresentazione (arti figurative)|dipinto]] di [[Wilhelm von Kaulbach|W. Kaulbach]], del 1846).]]
Nel 331 a.C. Gerusalemme venne occupata da [[Alessandro Magno]] e in seguito occupata dai [[Dinastia tolemaica|Tolomei]] d'[[Egitto tolemaico|Egitto]] sino al 198 a.C., quando cadde sotto il dominio dei [[Dinastia seleucide|Seleucidi]] di [[Siria (regione storica)|Siria]]. Questi ultimi cercarono di ellenizzare la città, ma i tentativi furono vani e provocarono la rivolta ebraica dei [[Maccabei]] che, nel 165 a.C., si risolse con la vittoria di questi ultimi, l'instaurazione della dinastia degli [[Asmonei]] e il ritorno a una sovranità ebraica, destinata a durare fino alla conquista (63 a.C.) da parte di [[Gneo Pompeo Magno|Gneo Pompeo]]. Con la conquista romana Gerusalemme fu consegnata a [[Erode il Grande|Erode]] che la ricostruì secondo i criteri urbanistici greco-romani e fece ampliare il Tempio. Sotto il governatorato di [[Ponzio Pilato]] vi fu crocifisso [[Gesù]], sul monte [[Calvario|Golgota]].
I fermenti religiosi provocarono due gravissime rivolte nella città, la prima delle quali si protrasse dal 66 al 70, e per sedarla fu necessario l'intervento delle [[Legione romana|legioni]] comandate da [[Tito (imperatore)|Tito]]; quest'ultimo, soffocata la rivolta, distrusse la città e il Tempio; la seconda insurrezione, comandata da [[Simon Bar Kokheba]] nel 132, permise agli Ebrei la riconquista di Gerusalemme, seppure per breve tempo: i Romani infatti mobilitarono rapidamente le truppe di stanza al confine ed eliminarono ogni resistenza ribattezzando la città col nome di ''[[Colonia Aelia Capitolina|Aelia Capitolina]]'' e trasformandola in colonia romana. L'imperatore [[Costantino I]] e i suoi successori fecero restaurare e abbellire i luoghi legati alle storie evangeliche ed erigere la prima chiesa cristiana, la [[Basilica del Santo Sepolcro]].
[[File:Houghton WKR 10.2.7 - Registrum huius operis Libri cronicarum, XVII.jpg|min|sinistra|Panorama di Gerusalemme alla fine del XV secolo (Hartmann Schedel, [[Norimberga]] 1493).]]
Nel 614 Gerusalemme fu conquistata dai [[Impero sasanide|Sasanidi]] di [[Cosroe II]] che sconfissero [[Eraclio I]], fecero strage della popolazione e s'impadronirono della reliquia della [[Vera Croce]]; la città fu riconquistata dallo stesso Eraclio I nel 628. Nel 638 la città si arrese al [[califfo]] [[ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb]] e restò amministrata dai [[Califfi omayyadi di Damasco]] e da quelli [[Califfi abbasidi|abbasidi di Baghdad]].
=== Dominio arabo e selgiuchide ===
{{Vedi anche|Crociata|Stato crociato|Regno di Gerusalemme}}
Nel 972 fu conquistata dagli [[imām]] [[Ismailismo|ismailiti]] [[fatimidi]]
Il [[califfo]]-imām fatimide [[al-Ḥākim]] oppresse duramente gli abitanti cristiani (angariati al pari dei musulmani [[Sunnismo|sunniti]], giudicati eretici) e distrusse numerose chiese, fra le quali la basilica del Santo Sepolcro, suscitando lo sdegno in Occidente.
Nel 1071 la città fu presa dall'avventuriero turco [[Atsiz ibn Uvak]], costretto presto a chiedere l'aiuto del [[selgiuchide]] [[Malik Shah I]] per evitare la reazione dei [[Fatimidi]]. Lo ottenne, senza però poter evitare di essere ucciso nel 1079 dal sultano.
Nel confuso quadro istituzionale creato dalla guerra civile tra i vari pretendenti selgiuchidi, a seguito della morte del sultano Malikshāh a fine 1092, i Fatimidi riuscirono a riprendere la città e i territori che da essa dipendevano.
Fu quindi una guarnigione fatimide a tentare inutilmente di difendere la Città Santa dall'assedio vittorioso dei [[Crociati]] che, nel 1099, durante la [[Prima Crociata]], se ne impadronirono massacrando la popolazione musulmana ed ebraica, e quindi erigendola a capitale del loro [[Regno di Gerusalemme]].<ref>{{cita libro|wkautore=Claudio Lo Jacono|nome=Claudio|cognome=Lo Jacono|titolo=Storia del mondo islamico (VII-XVI secolo). I - Il Vicino Oriente''|città=Torino|editore=Einaudi|anno=2004|pp=303 e segg|ISBN=978-8806167868}}</ref>
Nel 1187 fu conquistata da [[Saladino]] e dopo un breve dominio cristiano dal 1229 al 1244 ([[Sesta Crociata]]), fu sotto la dominazione musulmana degli [[Ayyubidi]] e quindi dei [[Mamelucchi]] che però, nel 1516, furono sconfitti dal [[sultano ottomano]] [[Selim I]], che la annesse al suo Impero, allora esteso fino alla Siria e all'Egitto.
=== Periodo ottomano ===
{{S sezione|Asia|storia}}
Gerusalemme godette di un prospero periodo di rinnovamento sotto [[Solimano il Magnifico]], e testimoniò la ricostruzione delle mura intorno alla Città Vecchia. Per gran parte del dominio ottomano, Gerusalemme rimase un centro provinciale, anche se importante dal punto di vista religioso.
Tra le principali innovazioni introdotte dagli Ottomani si citano i moderni sistemi postali. A metà del XIX secolo, gli Ottomani costruirono la prima strada asfaltata, che collegava [[Giaffa]] a Gerusalemme e, nel 1892, il sistema ferroviario raggiunse la città.
Nel 1836, nel corso del periodo di dominazione egiziana, [[Ibrāhīm Pascià]], autorizzò la restaurazione di quattro delle più importanti sinagoghe, tra le quali la [[sinagoga Hurva]] e, a partire dagli anni 1860, la città cominciò ad espandersi al di fuori della [[Città Vecchia di Gerusalemme|Città Vecchia]].
=== XX secolo ===
{{Vedi anche|Conflitto arabo-israeliano|Piano di partizione della Palestina|Gerusalemme Est|Guerra dei sei giorni|Accordi di Oslo|Insediamenti israeliani}}
Il dominio ottomano della città durò fino al novembre del 1917, allorquando fu occupata dai [[britannici]] comandati dal generale [[Edmund Allenby]], cui partecipò anche un [[Corpo di spedizione italiano in Sinai e Palestina|contingente italiano]]. Con il [[trattato di Versailles]], la città fu dichiarata capitale del [[Mandato britannico della Palestina]]. Nel 1949, l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] proclamò l'internazionalizzazione di Gerusalemme, sotto il controllo dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] per favorire la convivenza delle varie componenti religiose della città. La gran parte della [[Yishuv|componente ebraica pre-israeliana]] accettò il [[Piano di partizione della Palestina|piano generale di partizione della Palestina in due Stati]], uno ebraico e uno arabo, mentre la maggior parte della componente araba palestinese e il resto del mondo arabo e islamico lo respinsero. Entrambe le parti non erano tuttavia disposte in alcun modo a rinunciare alla Città Santa e per questo le forze ebraiche e quelle arabe giordane della [[Legione araba]] occuparono Gerusalemme: le prime il settore occidentale della città e le seconde la sua parte orientale. Nel dicembre 1949 Gerusalemme fu proclamata capitale del nuovo [[Israele|Stato israeliano]], che nel mese successivo vi trasferì gli uffici istituzionali.<ref>{{cita web|url=https://www.knesset.gov.il/docs/eng/bengurion-jer.htm|titolo=Statements of the Prime Minister David Ben-Gurion
Regarding Moving the Capital of Israel to Jerusalem|editore=[[Knesset]]|lingua=en|accesso=29 ottobre 2014}}</ref>
Nel corso della [[guerra dei sei giorni]] gli israeliani occuparono il settore giordano, suscitando la condanna da parte dell'Assemblea generale dell'
Tale proclamazione tuttavia suscitò il malcontento non solo degli arabi, ma anche della gran parte delle diplomazie mondiali, a causa del timore che il riconoscimento di tale status legittimasse l'uso della forza nella soluzione delle controversie internazionali.{{Senza fonte}}
{{vedi anche|Status di Gerusalemme}}
Lo status internazionale di Gerusalemme rappresenta un problema nodale complesso e di difficile risoluzione nel quadro dei [[conflitti arabo-israeliani]]. Svariati tentativi sono stati fatti negli ultimi decenni per definirne lo status giuridico internazionale, tramite risoluzioni
[[Israele]], dal
Secondo lo studioso [[Stephen Zunes]] la "comunità internazionale" in generale non avrebbe accettato di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.<ref>
Il ministero degli esteri israeliano in proposito afferma come sia "la maggioranza degli stati" a non aver accettato di riconoscere a Gerusalemme lo status di capitale<ref>"Most states have not respected Israel's sovereign right to determine its own capital city, and have refused to recognize Jerusalem as the capital of Israel [http://www.mfa.gov.il/MFA/MFAArchive/2000_2009/2003/11/Israel-%20the%20Conflict%20and%20Peace-%20Answers%20to%20Frequen Israel Ministry of Foreign Affairs]</ref>.
I tentativi di dare uno status definito alla città risalgono al periodo che seguì la fine del [[mandato britannico della Palestina]]. Il regime internazionale originariamente previsto dall'
La città fu proclamata capitale di Israele nel
Tali proclamazioni sono state condannate da Risoluzioni ONU e sentenze di corti internazionali, poiché la città di Gerusalemme comprende territori non riconosciuti come israeliani dal [[diritto internazionale]]. La [[Corte internazionale di giustizia]] ha confermato nel 2004 che i territori occupati dallo Stato di Israele oltre la "Linea Verde" del 1967 continuano a essere "territori occupati" e dunque con essi anche la parte est di Gerusalemme.
Il 7 ottobre 2002 il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] ha approvato la Risoluzione 1322 (2002) confermando le precedenti Risoluzioni [[Risoluzione 476 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|476]] e [[Risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|478]] del 1980, 672 del 1990 e 1073 del 1996 e «tutte le proprie altre Risoluzioni rilevanti».
La [[Corte internazionale di giustizia]] in una sua opinione ufficialmente espressa nel 2004<ref>{{Cita web |url=http://www.icj-cij.org/docket/index.php?pr=71&code=mwp&p1=3&p2=4&p3=6&case=131&k=5a |titolo=International Court of Justice |accesso=18 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090130054253/http://www.icj-cij.org/docket/index.php?pr=71&code=mwp&p1=3&p2=4&p3=6&case=131&k=5a}}</ref> ha confermato la validità di tali risoluzioni, in particolare della [[Risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Risoluzione 478]], affermando come sia (Ris. CdS 476) «inammissibile l'acquisizione di territorio con la forza» e che tutte le misure amministrative e legislative intraprese da Israele e volte ad alterare lo status di Gerusalemme, inclusa la "legge base" Israeliana che dichiara Gerusalemme quale propria capitale, costituiscono una «violazione del Diritto internazionale».
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha richiamato tutti i membri ONU a «(a) accettare tale decisione e (b) a ritirare le proprie missioni diplomatiche presso Israele che fossero presenti a Gerusalemme». Tale ritiro è effettivamente avvenuto, anche di quegli Stati che avevano proprie ambasciate presso Israele a Gerusalemme. Nella cartografia ONU, non è indicato alcun centro quale capitale d'Israele (Vedi: mappa di Israele,<ref>http://www.un.org/Depts/Cartographic/map/profile/israel.pdf</ref> mappa del Mediterraneo sudorientale,<ref>http://www.un.org/Depts/Cartographic/map/profile/semedite.pdf</ref> mappa del Medio Oriente).<ref>http://www.un.org/Depts/Cartographic/map/profile/mideastr.pdf</ref>
Tutti gli Stati che hanno rapporti diplomatici con Israele mantengono le proprie ambasciate fuori da Gerusalemme, in genere a [[Tel Aviv]] o nelle immediate vicinanze. Nel 2006 gli unici due Stati che avevano l'ambasciata a Gerusalemme, il [[El Salvador|Salvador]] e la [[Costa Rica]], hanno notificato al governo israeliano la decisione di spostare le proprie rappresentanze diplomatiche verso Tel Aviv.<ref>Il Jerusalem Post, dopo lo spostamento dell'ambasciata della Costa Rica, ha chiesto sarcasticamente ai suoi lettori di rispondere a un quiz: «Nomina l'unico paese al mondo che riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. Molti avrebbero difficoltà a indovinare, ma la sorprendente risposta alla domanda è: El Salvador». {{cita news |url=http://fr.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1154525889070 |titolo=Jerusalem Post |mese=08 |anno=2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716060951/http://fr.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull&cid=1154525889070 |dataarchivio=16 luglio 2011}} Poco dopo, anche El Salvador ha spostato la sua ambasciata nei pressi di Tel Aviv.</ref> Successivamente a tale notifica il Salvador l'ha spostata a [[Herzliya Pituach]] (un sobborgo di [[Herzliya]] che prende il nome da [[Theodor Herzl]]) e la Costa Rica a [[Ramat Gan]] (un sobborgo di Tel Aviv). Il Congresso degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ha richiesto da diversi anni lo spostamento dell'ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme, ma nessuno dei governi succedutisi ha messo in atto la decisione.
Su 83 ambasciate presenti nel 2008 in Israele, 64 (77%) si trovano a [[Tel Aviv]], 10 (12%) a [[Ramat Gan]] (città presso [[Tel Aviv]]), 5 (6%) a [[Herzliya]] (città presso [[Tel Aviv]]), 2 (2,4%) a Herzliya Pituah (sobborgo marino di Herzliya), 2 (2,4%) a [[Mevaseret Zion]] (un insediamento israeliano retto da un ''[[Consiglio locale (Israele)|Local council]]'', ente amministrativo territoriale - ve ne sono 144 in Israele - simile in struttura a un municipio, ma non ancora tale, non raggiungendo la popolazione minima necessaria per esserlo secondo la legge israeliana; si trova nel Distretto di Gerusalemme, a circa 10 km dalla città di Gerusalemme, lungo l'autostrada che la collega a [[Tel Aviv]]). In totale, 81 ambasciate su 83 (97,6%) si trovano nel Distretto di Tel Aviv e solo due (Paraguay e Bolivia) in quello di Gerusalemme, ma fuori dalla città di Gerusalemme.<ref>{{Cita web |url=https://www.science.co.il/Embassies.php |titolo=Foreign Embassies in Israel |accesso=14 maggio 2019}}</ref>
Oltre ai pronunciamenti in sede internazionale, particolarmente esplicita è la posizione ufficiale britannica su Gerusalemme,<ref>{{Cita web|url=http://www.fco.gov.uk/en/about-the-fco/country-profiles/middle-east-north-africa/israel/?profile=politics&pg=7|titolo=Country Profile: Israel|via=|data=26 ottobre 2008|accesso=14 maggio 2019|dataarchivio=26 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081026152339/http://www.fco.gov.uk/en/about-the-fco/country-profiles/middle-east-north-africa/israel/?profile=politics&pg=7}}</ref> che in proposito afferma come non sia possibile nessun riconoscimento, e che lo status definitivo della città sarà oggetto di negoziati.
Nel 1995 il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso statunitense]] tentò di imporre all'amministrazione un riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele; l'entrata in vigore del provvedimento è stata però rimandata dai vari [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|Presidenti]]<ref>«Il Congresso americano, dal 1995, impone alla Casa Bianca di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferire il corpo diplomatico americano da Tel Aviv alla città santa, malgrado l'Amministrazione trovi sempre una scusa per non farlo». {{cita news|cognome=Rocca|nome=Camillo|url=http://www.camilloblog.it/archivio/2006/03/29/bush-e-gerusalemme/|titolo=Bush e Gerusalemme|pubblicazione=[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=29 marzo 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111128073158/http://www.camilloblog.it/archivio/2006/03/29/bush-e-gerusalemme/|dataarchivio=28 novembre 2011}}</ref> fino al 6 dicembre 2017, quando [[Donald Trump]] ha dichiarato il trasferimento dell'[[Ambasciata|Ambasciata USA]] nella Città Santa argomentandola come una scelta "necessaria per la pace".<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2017/12/06/trump-impegno-usa-per-facilitare-processo-pace-in-mo_ba9ffa6c-5c92-4d9c-9c16-084e337a9cf3.html|titolo=Trump, Gerusalemme capitale di Israele - Nord America|pubblicazione=[[ANSA]].it|data=6 dicembre 2017|accesso=6 dicembre 2017}}</ref>
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Gerusalemme}}Lo stemma di Gerusalemme è uno scudo con un [[leone di Giuda]] rampante, con lo sfondo di un murale (Muro del Pianto) e un ramo d'ulivo che rappresenta la pace, mentre il testo ebraico è il nome della città. Venne progettato negli anni '50.
[[File:Jerusalem emblem.svg|min|verticale|Stemma di Gerusalemme]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Holy sepulchre exterior.jpg|min|Entrata del [[Santo Sepolcro]].]]
[[File:Jerusalem Dome of the rock BW 13.JPG|min|Il [[Muro Occidentale]].]]
L'importanza storica di Gerusalemme la rende una delle città [[Vicino Oriente|medio-orientali]] più importanti dal punto di vista dei luoghi storicamente rilevanti.{{Senza fonte}} La concentrazione maggiore di siti storici e religiosi ha sede nella [[Città Vecchia di Gerusalemme]], [[Patrimonio dell'umanità]] dal 1981, circondata dalle mura costruite nel 1538 durante il regno del [[Sultani ottomani|sultano ottomano]] [[Solimano il Magnifico]]. La città vecchia è suddivisa in quattro sezioni, che prendono il nome dalla componente demografica che vi ha dominato nel corso dei secoli: il [[quartiere cristiano]], situato nella zona nord-occidentale, è confinante a sud-ovest con il [[quartiere armeno]], che sorge oltre la porta di [[Giaffa]]; il quartiere cristiano inoltre confina a nord con il [[quartiere musulmano]], il quale si estende in un'area compresa tra la [[porta di Damasco]], la [[Porta dei Leoni (Gerusalemme)|porta di Santo Stefano]] e la Porta Dorata (oggi murata), a est della quale si trovano il [[Monte degli Ulivi]] e l'orto del [[Getsemani]]. Il [[quartiere ebraico (Gerusalemme)|quartiere ebraico]], compreso tra le sezioni musulmana e armena, occupa il quadrante sud-orientale della Città Vecchia.
Numerosi sono i monumenti di Gerusalemme, tra questi: la [[Cupola della Roccia]], spesso considerata simbolo della città, realizzata in età [[Omayyadi|omayyade]] sul luogo dal quale, secondo il [[Corano]], il profeta [[Maometto]] [[Isrāʾ e Miʿrāj|ascese]] da vivo al cielo per grazia divina, la [[Basilica del Santo Sepolcro]], costruita su una preesistente basilica del IV secolo, a sua volta eretta sul luogo tradizionalmente considerato la tomba di [[Gesù|Cristo]], e il [[Muro Occidentale]] (conosciuto come "Muro del Pianto"), luogo sacro per eccellenza degli ebrei, residuo del [[Tempio di Gerusalemme]].
Il [[convento di San Salvatore]], fondato nel 1559 dai [[Ordine dei frati minori|francescani]], all'interno del complesso ancora oggi sede della [[Custodia di Terra Santa]].<ref>{{Cita web|url=https://bibliothecaterraesanctae.org/|titolo=Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa - Biblioteca dello Studium Biblicum Franciscanum|sito=bibliothecaterraesanctae.org|accesso=14 maggio 2019}}</ref> Dal 2008 è dotata del più importante [[Organo (strumento musicale)|organo a canne]] della città, opera di artigiani [[austria]]ci e dono della [[diocesi di Innsbruck]]. Nella struttura opera l'[[Istituto Magnificat]], dedicato all'insegnamento musicale in collegamento con il [[Conservatorio Arrigo Pedrollo]] di [[Vicenza]]. Il coro del Magnificat accompagna le celebrazioni cattoliche solenni del [[Santo Sepolcro]] e delle altre basiliche e santuari.
Nella Città Nuova sono situati il [[Museo d'Israele]] (con l'esposizione di alcuni rotoli originali od in riproduzione del Mar Morto), lo [[Yad Vashem]], il [[Cimitero nazionale del monte Herzl]], sede inoltre del [[Organizzazione sionista mondiale|Centro Sionistico Internazionale]], la [[Biblioteca nazionale di Israele|Biblioteca nazionale e universitaria ebraica]] e la sede della [[Knesset]], sia quella precedente che quella attuale. La città ospita nemerose sinagoghe storiche, come quella di rito italiano, trasportata e riassemblata da [[Conegliano]].
Il passeggio e lo shopping si praticano soprattutto nel triangolo tra [[Via Giaffa|Giaffa Road]], King George Street e Ben Yehuda Street oppure in Salah al-Din Street, la via principale di Gerusalemme Est.{{Senza fonte}} Un intero quartiere è dedicato al [[settore terziario]] e allo shopping (Talpiot), oltre al Malha Mall, nei pressi dell'omonima stazione ferroviaria. Il [[mercato di Mahane Yehuda]], il [[suq]] da Porta Damasco verso Nord, costituisce una popolare attrazione sia per i residenti che per i turisti, e raccoglie centinaia di venditori, in prevalenza di prodotti alimentari.<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=Mahane Yehuda - The Jerusalem Shuk (Outdoor Market)|url=https://www.fonerbooks.com/guide_30.htm|accesso=10 marzo 2021|dataarchivio=11 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210411010036/https://www.fonerbooks.com/guide_30.htm}}</ref> La parte moderna di Gerusalemme si è sviluppata attorno alla Città Vecchia anche con insediamenti di grandi dimensioni (quartiere di Ghilo).
Dal 1981 la Città Vecchia di Gerusalemme è inserita tra i patrimoni dell'umanità dell'[[UNESCO]].<ref>{{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/list/148|titolo=Scheda UNESCO}}</ref> L'anno seguente viene elencata tra i "patrimoni in pericolo" in seguito alla richiesta avanzata dalla [[Giordania]].
Si cita poi il [[Memoriale alle vittime di atti terroristici in Israele]].
== Società ==
[[File:Jerusalem vista.jpg|min|[[Sheikh Jarrah]], quartiere a maggioranza araba a [[Gerusalemme Est]].]]
[[File:Haredi Judaism.jpg|min|verticale|[[Charedì]] a Gerusalemme.]]
Fin dal medioevo, la popolazione gerosolimitana risulta suddivisa in quattro gruppi principali: i [[Islam|musulmani]], gli [[arabi cristiani]], gli [[ebrei]] e gli [[Armeni in Palestina|armeni]]. Ognuna delle comunità era concentrata nel proprio quartiere in quella che è oggi la [[Città Vecchia di Gerusalemme|Città Vecchia]], che risulta suddivisa ancora oggi in gran parte secondo strutture etno-religiose. La comunità musulmana includeva anche una componente originaria del [[Maghreb]], concentrata fino al 1967 nel [[quartiere marocchino]], e una comunità [[Dom (gruppo etnico)|dom]]. La proporzione della componente ebraica rimase costante fino agli inizi del XIX secolo, per poi aumentare per opera di cospicui flussi migratori dall'[[Europa orientale]], che interessavano per la maggior parte gruppi spinti da motivi religiosi. Alla fine del XIX secolo, la [[Prima Aliyah]] portò nuovi immigrati dall'Europa orientale e dallo [[Yemen]]. Gli ebrei divennero la maggioranza assoluta della popolazione a partire dagli anni 1880. In seguito alla [[guerra arabo-israeliana del 1948]], buona parte degli arabi gerosolimitani, in particolare cristiani, abbandonarono la città, anche se alcuni fecero ritorno successivamente nella sezione orientale controllata dalla [[Giordania]]. In seguito al 1967, la crescita demografica accelerò; la proporzione della componente ebraica diminuì a partire dagli ultimi decenni del XX secolo, passando dal rappresentare i tre quarti della popolazione a meno di due terzi nei primi anni del XXI secolo, fenomeno da attribuirsi al maggiore tasso di fertilità della componente araba.<ref>{{Cita libro|lingua=en|url=https://www.britannica.com/place/Jerusalem|voce=Jerusalem|titolo=[[Enciclopedia Britannica]]}}</ref>
Nel 2016, Gerusalemme ospitava {{M|882700}} abitanti, componenti un decimo della popolazione israeliana, dei quali {{M|536600}} ebrei (poco più del 60% della popolazione), {{M|332600}} [[Palestinesi|arabi palestinesi]] (il 38% della popolazione, {{M|319800}} o il 96% dei quali musulmani, {{M|12600}} o il 4% [[Palestinesi cristiani|cristiani]] e 200 [[drusi]]), {{M|3200}} cristiani non arabi (dei quali circa un migliaio di armeni concentrati in gran parte nel [[quartiere armeno]]) e {{M|10300}} residenti non classificati.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Michal Korach|autore2=Maya Choshen|titolo=Jerusalem: Facts and Trends 2018|url=https://jerusaleminstitute.org.il/en/publications/jerusalem-facts-and-trends-2018/|editore=Jerusalem Institute for Policy Research|città=Gerusalemme|anno=2018}}</ref> Nel 2018, la popolazione aveva raggiunto i {{M|919400}} abitanti, {{M|354000}} ({{M|349700}} ebrei e {{M|4500}} arabi) dei quali residenti a [[Gerusalemme Ovest]] e {{M|565200}} ({{M|345000}} arabi e {{M|220200}} ebrei) a [[Gerusalemme Est]]. Benché riceva dall'estero alcune migliaia di immigrati ebrei ogni anno (nel 2018, il 10% dei {{M|28100}} immigrati in Israele si sono stabiliti in città), lasciano la città più persone di quante vi arrivino; nel 2018, {{M|18800}} gerosolimitani hanno abbandonato la città, di fronte a {{M|12800}} arrivi. Tuttavia l'alta natalità degli arabi e degli [[Haredi|ebrei ultra-ortodossi]] continua a far crescere la popolazione in linea con la media nazionale. Il tasso di fertilità e la dimensione familiare sono assai superiori alle medie nazionali. Il tasso di fertilità tra gli arabi è in costante diminuzione e nel 2018 si attestava al 3,2, più basso rispetto al 4,5 nel 2000, mentre tra gli ebrei è in aumento, soprattutto data l'espansione demografica del settore ebraico ultra-ortodosso; nel 2018 il tasso di fertilità tra gli ebrei era del 4,4, rispetto al 3,8 del 2000.<ref name="Jerusalem: Facts and Trends 2020">{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Michal Korach|autore2=Maya Choshen|titolo=Jerusalem: Facts and Trends 2020|url=https://jerusaleminstitute.org.il/wp-content/uploads/2020/05/2020-%D7%A2%D7%9C-%D7%A0%D7%AA%D7%95%D7%A0%D7%99%D7%99%D7%9A-%D7%90%D7%A0%D7%92%D7%9C%D7%99%D7%AA-%D7%93%D7%99%D7%92%D7%99%D7%98%D7%9C-%D7%A1%D7%95%D7%A4%D7%99-PUB_facts-and-trends.pdf|editore=Jerusalem Institute for Policy Research|città=Gerusalemme|anno=2020}}</ref>
Le diverse componenti vivono per la stragrande maggioranza segregate; gli arabi sono concentrati a Gerusalemme Est e gli ebrei a Gerusalemme Ovest e in alcuni [[insediamenti israeliani]] nel settore orientale. [[Abu Tor]] costituisce una delle poche eccezioni, essendo un quartiere misto.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=John Benzaquen|titolo=A tour of Abu Tor|url=https://www.jpost.com/in-jerusalem/city-front/a-tour-of-abu-tor|editore=[[The Jerusalem Post]]|data=26 maggio 2011}}</ref> Numerosi arabi si sono poi stabiliti in quartieri ebraici: nel 2007, erano arabi {{M|1300}} dei {{M|42000}} residenti di [[Pisgat Ze'ev]], un sesto dei {{M|7000}} abitanti di [[French Hill (gerusalemme)|French Hill]] e 600 dei {{M|20000}} di [[Neve Yaakov]].<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Ben Hubbard|titolo=Holy city twist: Arabs moving into Jewish areas|url=http://www.cjp.org/page.aspx?id=206230|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130730093730/http://www.cjp.org/page.aspx?id=206230}}</ref>
La stragrande maggioranza degli arabi gerosolimitani non possiede la [[cittadinanza israeliana]], anche se dispone della residenza permanente, che garantisce l'accesso ai servizi pubblici israeliani, quali l'istruzione e la sanità, il diritto di lavorare nel resto del Paese, il diritto di voto alle elezioni municipali (boicottate però dalla larga maggioranza degli arabi) e della possibilità di richiedere la cittadinanza israeliana. I servizi pubblici sono però distribuiti in modo ineguale, comportando vasti fenomeni di inefficienza e di disagio nei quartieri a maggioranza araba. In proporzione, agli arabi vengono poi forniti un minore numero di autorizzazioni per la costruzione edilizia, fenomeno che ha portato alla sovrappopolazione delle zone arabe e all'avvio di costruzioni edilizie abusive; circa {{M|93000}} residenti arabi corrono il pericolo di vedersi le proprie abitazioni demolite. Dal 1967, a oltre {{M|14000}} arabi è stata revocata la residenza permanente.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Nathan Thrall|titolo=Rage in Jerusalem|url=https://www.lrb.co.uk/the-paper/v36/n23/nathan-thrall/rage-in-jerusalem|editore=[[London Review of Books]]|volume=36|numero=23|data=4 dicembre 2014}}</ref> Al 2018, il numero di revoche si attestava a {{M|14643}}. Fino al 2011, {{M|10376}} revoche erano motivate da trasferimenti all'estero degli interessati.<ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Statistics on Revocation of Residency in East Jerusalem|url=https://www.btselem.org/jerusalem/revocation_statistics|editore=[[B'Tselem]]|data=11 gennaio 2011}}</ref> Mentre molti ebrei laici abbandonano la città, molti palestinesi sono attratti dalle opportunità economiche e dai servizi sociali che la città offre.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Greg Myre|titolo=Israeli Riddle: Love Jerusalem, Hate Living There|url=https://www.nytimes.com/2007/05/13/weekinreview/13myre.html|editore=[[The New York Times]]|data=13 maggio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Richard Boudreaux|titolo=Jerusalem: Clashing values alter a city’s face|url=https://www.latimes.com/world/la-fg-orthodox5jun05-story.html|editore=[[Los Angeles Times]]|data=5 giugno 2007}}</ref>
Il processo di acquisizione della cittadinanza israeliana per gli arabi gerosolimitani risulta complicato e richiede la piena padronanza della [[lingua ebraica]], la fedeltà allo Stato israeliano e la rinuncia alla [[cittadinanza giordana]]; la maggioranza delle richieste viene rigettata.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Dov Lieber|titolo=Israel almost entirely halts citizenship approvals for East Jerusalemites|url=https://www.timesofisrael.com/israel-almost-entirely-halts-citizenship-approvals-for-east-jerusalemites/|editore=[[The Times of Israel]]|data=26 settembre 2016}}</ref> A partire dai primi anni del XXI secolo, la proporzione degli arabi gerosolimitani che preferirebbe la cittadinanza israeliana a quella palestinese è aumentata.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Yitzhak Benhorin|titolo=Poll: Jerusalem Arabs prefer Israel|url=https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4013000,00.html|editore=[[Ynet]]}}</ref> A partire dal 2009, venivano avviate ogni anno quasi mille richieste, circa 400 delle quali venivano accolte. Nel 2019, {{M|1200}} residenti arabi hanno ottenuto la cittadinanza israeliana, il triplo rispetto al 2018, mentre {{M|1361}} richieste hanno avuto esito negativo.<ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Unprecedented 1,200 East Jerusalem Palestinians got Israeli citizenship in 2019|url=https://www.timesofisrael.com/unprecedented-1200-east-jerusalem-palestinians-got-israeli-citizenship-in-2019/|editore=[[The Times of Israel]]|data=13 gennaio 2020}}</ref>
Tra il 2006 e il 2008 gli ebrei gerosolimitani ultraventenni erano suddivisi tra un 20% di [[Laico|laici]] (dato molto più basso rispetto alla media nazionale del 43%), un 33% di tradizionalisti (il 14% dei quali definitisi religiosi), un 18% di religiosi e un 29% di ultra-ortodossi. Tra i musulmani e i cristiani ultraventenni il 7% si è identificato come molto religioso, il 58% come religioso, il 26% come non molto religioso e il 9% come non religioso.<ref>{{Cita|Choshen-Korach|pp. 28-29}}.</ref> Una forte contrapposizione sussiste in particolare tra gli ebrei laici e quelli ultra-ortodossi. Le principali controversie tra le due comunità sono relative all'indisponibilità dei servizi pubblici e privati durante lo [[Shabbat]], al dominio della cucina [[casherut]] (situazioni contestate dai laici e sostenute dagli ultra-ortodossi) e alla sempre maggiore ingerenza degli ultra-ortodossi nei quartieri laici. Le prime significative manifestazioni di disaccordo tra le due componenti emersero già negli anni del [[Mandato britannico della Palestina|mandato britannico]]. La gran parte degli ultra-ortodossi sono concentrati in quartieri dove costituiscono la maggioranza assoluta e dove la vita pubblica viene vissuta in accordo con la legge religiosa. Molti di questi quartieri, in particolare [[Mea Shearim]], sono chiusi al traffico durante lo Shabbat e appongono avvisi che raccomandano la modestia nel vestiario. Fenomeno notevole è la progressiva evoluzione demografica e sociale vissuta da molti quartieri, che dall'essere dominati dai laici si sono trasformati in quartieri a maggioranza ultra-ortodossa. Molti ebrei laici abbandonano la città, considerata sempre più conservatrice e religiosa, per trasferirsi nelle città della costa, considerate sedi di ambienti più liberali e più vitali dal punto di vista economico.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Nir Hasson|titolo=When Haredi and Secular Jerusalem Went to War Every Friday Night|url=https://www.haaretz.com/jewish/.premium-when-haredi-and-secular-jerusalem-went-to-war-1.5385056|editore=[[Haaretz]]|data=10 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Nir Hasson|titolo=Bar Fight in Jerusalem Neighborhood at Heart of Israel’s Religious-secular War|url=https://www.haaretz.com/israel-news/.premium-how-ultra-orthodox-slayed-the-secular-monster-in-jerusalem-1.5450942|editore=[[Haaretz]]|data=20 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Lauren E. Bohn|titolo=Jerusalem’s secular minority battles to hold its own|url=https://www.timesofisrael.com/jerusalems-secular-minority-battles-to-hold-its-own/|editore=[[The Times of Israel]]|data=11 novembre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Daniel K. Eisenbund|titolo=Young, secular exodus spurring Jerusalem population loss|url=https://www.jpost.com/Israel-News/Young-secular-exodus-spurring-Jerusalem-population-loss-481331|editore=[[The Jerusalem Post]]|data=12 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Jerusalem: Communities up close|url=https://www.bbc.com/news/world-middle-east-24567567|editore=[[BBC News]]|data=21 ottobre 2013}}</ref>
Il tasso di povertà è molto più alto rispetto alla media nazionale: nel 2018, il 59% degli arabi e il 27% degli ebrei gerosolimitani (in particolare gli ultra-ortodossi) vivevano sotto la soglia di povertà, mentre la dimensione familiare si attestava a una media di 3,4 persone per gli ebrei e a 5,3 per gli arabi. Il 64% delle famiglie gerosolimitane disponevano di un computer (di fronte a una media nazionale del 77%) e il 56% di un'automobile (media nazionale del 72%). I tassi di disoccupazione sono più alti rispetto alla media nazionale. Sempre nel 2018, l'81% delle donne e il 74% degli uomini ebrei e il 25% delle donne e il 79% degli uomini arabi ricoprivano un'occupazione lavorativa. I principali settori lavorativi in città sono nell'ambito dell'educazione, della sanità, dell'amministrazione, del commercio, del turismo e dell'edilizia.<ref name="Jerusalem: Facts and Trends 2020"/>
Le maggiori proporzioni degli ebrei ultra-ortodossi e degli arabi nella componente più giovane della popolazione sono evidenti nell'ambito dell'istruzione: nel 2018, dei {{M|286900}} studenti gerosolimitani, {{M|110400}} risultavano iscritti a scuole del settore arabo, {{M|110000}} a scuole ultra-ortodosse, di fronte ai {{M|66500}} frequentanti il sistema educativo pubblico israeliano ({{M|31700}} dei quali seguivano un programma religioso).<ref name="Jerusalem: Facts and Trends 2020"/>
=== Evoluzione demografica ===
La presente tabella mostra l'evoluzione demografica, con attenzione a quella ebraica. Confronti fra anni vanno effettuati con cautela perché le aree coperte variano con il variare dei confini della città e del distretto.<ref>Salo Baron, ''A Social and Religious History of the Jews'', Columbia University Press, 1983.</ref><ref>Manashe Harrel, ''The Jewish Presence in Jerusalem through the Ages'', in Sinai e Oestericcher (a cura di), ''Jerusalem'', John Day, 1974.</ref><ref>Bruce Masters, ''Christians And Jews In The Ottoman Arab World'', [[Cambridge University Press]], 2004.</ref><ref>Avraham Yaari, ''Igrot Eretz Yisrael'', Tel Aviv, 1943, p. 98.</ref><ref>{{Cita web |titolo=International Conference on the Question of Palestine—The Status of Jerusalem |data=1983 |accesso=26 febbraio 2006 |url=http://domino.un.org/unispal.nsf/9a798adbf322aff38525617b006d88d7/dd53e072b16b507485257003004fe1fa%21OpenDocument |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070213095518/http://domino.un.org/unispal.nsf/9a798adbf322aff38525617b006d88d7/dd53e072b16b507485257003004fe1fa%21OpenDocument |sito=United Nations Information System on the Question of Palestine.}}</ref><ref>''Tahrir'' (registro fiscale turco) [https://web.archive.org/web/20070513102025/http://www.jewishhistory.com/jh.php?id=Timeline&content=Timeline%23 Jewish history timeline; Turkish/Ottoman Rule, 1517—1917]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.jiis.org/?cmd=statistic.424|titolo=The Statistical Yearbook of Jerusalem|anno=2011 Edition}}</ref>
{| class="wikitable"
|+'''Popolazione di Gerusalemme'''
! Anno!! Ebrei!! Musulmani!! Cristiani!! Totale!! Fonte
|- align="right"
| 1471|| 250f ||
|- align="right"
| 1488|| 76f || ? || ? || ? || (f=n° famiglie); Baron, 1983
|- align="right"
| 1489 || 200f || ? || ? || ? || (f=n° famiglie); Yaari, 1943
|- align="right"
| 1525 || 199f || 616f || 119f || ? || (f=n° famiglie); Baron, 1983
|- align="right"
| 1539 ||
|- align="right"
| 1553 ||
|- align="right"
| 1556 ||
|- align="right"
| 1563 ||
|- align="right"
| 1568 ||
|- align="right"
| 1597 || 11f || ? || ? || ? || (f=n° famiglie); Tahrir
|- align="right"
| 1640 ||
|- align="right"
| 1723 ||
|- align="right"
| 1844 ||
|- align="right"
| 1850 ||
|- align="right"
| 1869 ||
|- align="right"
| 1876 ||
|- align="right"
| 1896 ||
|- align="right"
| 1922 ||
|- align="right"
| 1931 ||
|- align="right"
| 1944 ||
|- align="right"
| 1947 ||
|- align="right"
| 1948 ||
|- align="right"
| 1967 ||
|- align="right"
| 1980 ||
|- align="right"
| 1985 ||
|- align="right"
| 1987 ||
|- align="right"
| 1990 ||
|- align="right"
| 1995 ||
|- align="right"
| 1996 ||
|- align="right"
| 2000 ||
|- align="right"
| 2004 ||
|- align="right"
| 2005 ||
|- align="right"
| 2006 || {{formatnum:481000}} || ? || ? || {{formatnum:733400}} || Città di Gerusalemme
|- align="right"
| 2007 || {{formatnum:487100}} || ? || ? || {{formatnum:747600}} || Città di Gerusalemme
|- align="right"
| 2008 || {{formatnum:492200}} || ? || ? || {{formatnum:760400}} || Città di Gerusalemme
|- align="right"
| 2009 || {{formatnum:497000}} || ? || ? || {{formatnum:772900}} || Città di Gerusalemme
|- align="right"
| 2010 || {{formatnum:504000}} || ? || ? || {{formatnum:789000}} || Città di Gerusalemme
|- align="right"
| 2012 || || ? || ? || {{formatnum:933113}} || Città di Gerusalemme
|}
=== Una città "santa" ===
[[File:Western wall jerusalem night.jpg|min|Il [[Muro Occidentale]]]]
{{Citazione|Quale gioia, quando mi dissero:<br />"Andremo alla casa del Signore".<br />E ora i nostri piedi si fermano<br />alle tue porte Gerusalemme!|[[Salmi|Salmo]] 121 (122)}}
Ciò che rende davvero unica Gerusalemme è l'essere città santa per le tre più grandi religioni monoteiste del mondo.
La città è sacra infatti per gli ebrei, in quanto storico simbolo della patria ebraica, luogo dove fu eretto il [[Tempio di Gerusalemme]] (l'edificio sacro più importante per l'[[ebraismo]]), nonché capitale del [[Regno Unito di Israele|Regno di Giuda e Israele]] dal 1000 a.C. circa e del [[Regno di Giuda]] dal 933 a.C. al 597 a.C.; allo stesso modo sacra per i cristiani poiché luogo in cui [[Gesù]] ha vissuto gli ultimi momenti della propria vita e dove, secondo la tradizione cristiana, è stato sepolto e soprattutto, secondo il culto, è risorto; altrettanto sacra per i musulmani in quanto essi sostengono che [[Maometto]] vi sia giunto al termine d'un miracoloso viaggio notturno (''[[Isrāʾ e Miʿrāj|isrāʾ]]'') per ascendere poi al cielo pur rimanendo vivo (''[[Isrāʾ e Miʿrāj|miʿraj]]'').
[[File:Knesset front side - 2022.jpg|min|La facciata della [[Knesset]].]]
=== Cinema ===
* ''[[La Gerusalemme liberata (film
* ''[[La Gerusalemme liberata (film
* ''[[
=== Arti e lettere ===
Nell'[[escatologia]] dell'[[Ebraismo]] e del [[Cristianesimo]] (''[[Apocalisse di Giovanni]]'') è presente l'immagine della [[Gerusalemme celeste]]. Inoltre il tema dell'avvenire escatologico urbano si apre dal veterotestamentario ''[[libro di Isaia]]'' (II). La nuova Gerusalemme aprirà il suo seno ed offrirà la salvezza eterna non solo ad Israele, ma a tutte le nazioni. Gerusalemme, divenuta sotto David la capitale politica e religiosa d'Israele, la dimora di [[Yahweh|Jahvé]] (''[[Salmi]]'' LXXIII, 2), sarà alla fine dei tempi luogo di incontro delle nazioni (''Libro di Isaia'', LIV, 11 e LX).
[[Dante Alighieri]] nella ''[[Divina Commedia]]'', costruita sulla [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]] [[Sistema geocentrico|geocentrica]] [[Aristotele|aristotelico]]-[[Claudio Tolomeo|tolemaica]], dispone [[Inferno|l'oltretomba]] intorno ad un asse ideale che parte dal centro di Gerusalemme e giunge al centro della Terra attraverso la voragine infernale aperta sotto la città in seguito alla caduta di [[Lucifero]] dal cielo. Da qui l'asse si prolunga sino all'altro [[emisfero]] ([[emisfero australe]]) e diventa l'asse di un tronco di cono (''[[Purgatorio]]'') che va a finire al centro di un piano, il ''[[Giardino dell'Eden|Paradiso terrestre]]'', dove termina, che è di conseguenza diametralmente opposto a Gerusalemme. L'asse ideale si prolunga poi ancora di cielo in cielo fino all'[[Empireo]]. Gerusalemme è posta da Dante al centro dell'[[ecumene]], come sta scritto nel veterotestamentario ''[[libro di Ezechiele]]'' (5, 5): «Così dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri».
Tra il 1559 e il 1575 [[Torquato Tasso]] scrisse la ''[[Gerusalemme liberata]]'', un [[poema epico]]-[[Letteratura cavalleresca|cavalleresco]] ambientato all'epoca delle [[Crociata|Crociate]] in [[Ottava rima|ottave]] e in 20 canti (raggruppati in cinque parti corrispondenti ai 5 atti della tragedia classica),<ref>Tasso scrisse poi anche il poema ''[[Gerusalemme conquistata]]''.</ref> mentre lo scrittore e drammaturgo spagnolo [[Lope de Vega]], vissuto fra XVI e XVII secolo, scrisse la ''Gerusalemme conquistata, epopea tragica'' (''Jerusalén conquistada, epopeya trágica'', 1609) in cui narra di una crociata in [[terra santa]].
Sono ambientati a Gerusalemme anche il dramma ''[[Nathan il saggio]]'', opera di [[Gotthold Ephraim Lessing]], e il romanzo ''[[Il manoscritto ritrovato ad Accra]]'' di [[Paulo Coelho]].
Nel 1931 [[Marc Chagall]] ha dipinto a olio un quadro intitolato a [[Gerusalemme (Chagall)|Gerusalemme]].
Nel 1967 [[Naomi Shemer]] ha scritto e musicato la canzone ''[[Gerusalemme d'oro]]'' (ירושלים של זהב, ''Yerushalayim shel zahav'', {{IPA|/jəʀuʃaˈlajim ʃɛlzaˈhav/}}), il cui ritornello è uno dei più famosi in Israele e nel mondo ("Jerusalem of Gold") e compare, incongruamente, alla fine del film ''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]''.
===
Il sistema di istruzione pubblica è suddiviso fra il settore ebraico e quello arabo. Nel settore ebraico le scuole pubbliche sono affiancate da numerose scuole religiose (che seguono un programma che include anche materie religiose); oltre a queste vi sono poi le scuole [[Charedì|ultra-ortodosse]], i cui programmi sono in genere incentrati esclusivamente su materie religiose e non consentono quindi di sostenere l'esame di maturità (il ''[[Bagrut]]'') né quindi di accedere all'università.{{Senza fonte}}
Le scuole del settore arabo, tendenzialmente sotto-finanziato, offrono un'istruzione considerata di qualità inferiore, come sembrerebbero dimostrare gli esiti al ''Bagrut''.<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=I. SUMMARY|url=https://www.hrw.org/reports/2001/israel2/ISRAEL0901-01.htm}}</ref> Per contrastare il sovraffollamento e l'inefficienza delle scuole arabe, nel 2007 il governo israeliano ha approvato un piano quinquennale per aumentare il numero delle classi.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Or Kashti|titolo=8,000 new classrooms to be built in Arab, ultra-Orthodox schools|editore=[[Haaretz]]|data=18 marzo 2007|url=http://www.haaretz.com/hasen/spages/839099.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080607102540/http://www.haaretz.com/hasen/spages/839099.html}}</ref>
Nel 2018, dei {{M|286900}} studenti gerosolimitani, {{M|110400}} erano iscritti a scuole del settore arabo, {{M|110000}} a scuole ultra-ortodosse e {{M|66500}} a scuole pubbliche israeliane ({{M|31700}} di questi erano iscritti a scuole pubbliche che seguivano un programma religioso). La popolazione universitaria comprendeva {{M|37000}} studenti, {{M|19800}} dei quali frequentanti l'Università Ebraica di Gerusalemme.<ref name="Jerusalem: Facts and Trends 2020"/>
==== Università ====
Gerusalemme è sede di varie università, che offrono un'istruzione in [[Lingua ebraica|ebraico]], [[Lingua araba|arabo]] e [[Lingua inglese|inglese]]:
* l'[[Università Ebraica di Gerusalemme]], fondata nel 1925, rappresenta una delle due istituzioni più prestigiose in Israele. Inclusa nella classifica delle 100 migliori università del mondo,<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=Times Higher Education|url=http://www.timeshighereducation.co.uk/hybrid.asp?typeCode=243&pubCode=1|accesso=10 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110414230850/http://www.timeshighereducation.co.uk/hybrid.asp?typeCode=243&pubCode=1|dataarchivio=14 aprile 2011}}</ref> è patria di svariati [[Premio Nobel|premi Nobel]], tra i quali [[Avram Hershko]], [[David Gross]], e [[Daniel Kahneman]]. L'università è sede della Biblioteca Universitaria e Nazionale Ebraica, ricca di oltre cinque milioni di volumi e aperta già nel 1892, situata in tre campus: [[Monte Scopus]] (Gerusalemme), [[Givat Ram]] e [[Ein Kerem]] (Ospedale Hadassah), sede delle facoltà di area medico-sanitaria;
* l'[[Università Al-Quds]], fondata nel 1984 come simbolo arabo-palestinese, in un campus a sud-est della città;
* la ''[[Accademia di belle arti Bezalel|Bezalel Academy of Arts and Design]]'', aperta nel 1906 e la ''[[Jerusalem Academy of Music and Dance]]'', aperta nel 1958, i cui edifici sono situati nei campus dell'Università Ebraica (a Monte Scopus e a Givat Ram, rispettivamente);
* il ''[[Jerusalem College of Technology]]'', fondato nel 1969 e con sede a [[Givat Mordechai]], una di molte istituzioni che combinano studi laici (ingegneria dell'alta tecnologia e gestione aziendale, nel caso del JCT) e studi religiosi ([[ebraismo]]);
Altre istituzioni includono lo [[Studium Biblicum Franciscanum]], fondato a Gerusalemme nel 1924, numerose ''[[Yeshivah|Yeshivot]]'', l'[[Istituto Polis]] e l'[[Israel Arts and Science Academy|Accademie di scienze e arti di Israele]].
=== Biblioteche ===
A Gerusalemme ha sede la [[Biblioteca nazionale di Israele]].
=== Musei ===
Gerusalemme ospita importanti musei, come il [[Museo d'Israele]], il [[Bible Lands Museum|Museo delle terre bibliche]], il museo dell'[[L'Istituto del Tempio|Istituto del Tempio]], [[L'Istituto del Tempio]] ed il memoriale di [[Yad Vashem]]. Il [[Bible Lands Museum]] esplora la cultura dei popoli e delle terre citati nella [[Bibbia]], fra cui gli antichi [[Antico Egitto|Egizi]], i [[Canaan|Cananei]], [[Filistei]], [[Aramei]], [[Ittiti]], [[Elam]]iti, [[Fenici]] e [[Persiani]].
== Economia ==
Storicamente, l'economia di Gerusalemme, città lontana dai porti e dalle vie commerciali ([[Giaffa]]
L'urbanistica favorisce il turismo ma scoraggia lo sviluppo economico:{{Senza fonte}} una legge approvata durante il [[Mandato britannico della Palestina|Mandato britannico]] per conservare l'estetica della città impone che ogni edificio sia costruito in pietra di Gerusalemme; inoltre, solo il 2,2% della superficie della città è destinabile a industria e infrastrutture (la metà di [[Tel Aviv]], un settimo di [[Haifa]]), in gran parte ad [[Atarot]].
Di conseguenza, solo l'8,5% della forza lavoro è impiegata nell'industria manifatturiera (in Israele 15,8%), anche se un numero crescente di imprese ''high-tech'' internazionali si sta localizzando nel parco industriale di Har Hotzvim, periferia nord della città.
In quanto polo religioso e culturale, ma anche in quanto città afflitta da una non trascurabile povertà (vedi sotto), la quota di addetti nell'istruzione (17,9%), nella sanità (12,6%), nei servizi sociali (6,4%), è ampiamente superiore alla media nazionale.{{Senza fonte}}
In quanto capitale dello Stato di Israele, Gerusalemme è sede anche di una quota importante di posti di lavoro pubblici (8,2% del totale, contro una media nazionale del 4,7%), in misura crescente dopo l'unificazione della città sotto controllo israeliano in seguito alla [[guerra dei sei giorni]]{{Senza
Dal 1967 (ma in realtà già dalla divisione del 1948) la parte araba fino al 1967 (Gerusalemme Est) si è sviluppata a ritmi più lenti della parte israeliana dal 1948 (Gerusalemme Ovest).{{Senza fonte}} Ciononostante, le famiglie con persone occupate sono il 76% a est e solo il 67% a ovest, a causa del gran numero di ebrei ultra-ortodossi (Haredi) maschi che non entrano nella forza lavoro. Il tasso di disoccupazione (2007) è leggermente migliore a Gerusalemme (8,3%) che nel resto di Israele (9,0%), anche se in gran parte a causa del relativamente basso tasso di attività. Per queste ragioni, oltre che per la [[seconda
== Infrastrutture e trasporti ==
L'[[aeroporto
L'unica linea ferroviaria è la [[Tel Aviv]]
La cooperativa [[Egged]], la seconda più grande società di trasporto pubblico del mondo, gestisce dal
== Amministrazione ==
La municipalità di Gerusalemme fu istituita sotto l'[[Impero
Dal
La città, divisa in seguito alla [[guerra arabo-israeliana del 1948]], è stata riunificata nel 1967, dopo la [[guerra dei sei giorni]] e l'azione dei paracadutisti israeliani in Città Vecchia. Il camminamento delle mura conserva alcune indicazioni delle postazioni giordane durante il conflitto.
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=== Sindaci ===
* [[Teddy Kollek]] (1965-1993) Laburisti
* [[Ehud Olmert]] (1993-2003) Likud
* [[Uri Lupolianski]] (2003-2008) Giudaismo Unito della Torah
* [[Nir Barkat]] (2008-2018) Indipendente (ex Kadima)
* [[Moshe Lion]] (2018-) Likud
===
* {{Bandiera|
* {{Bandiera|
* {{Bandiera|
* {{Bandiera|
== Sport ==
Come nel resto d'Israele, lo sport più popolare è il [[calcio (sport)|calcio]], seguito dalla [[pallacanestro]].
A Gerusalemme è attiva una polisportiva, l'Hapoel Gerusalemme, attiva nel [[calcio (sport)|calcio]], nella [[pallacanestro]], nel [[nuoto]] e nel [[calcio a 5]].
=== Calcio ===
Le squadre principali della città sono:
* Il [[Moadon Kaduregel Beitar Yerushalayim]], fondato nel 1936 e militante nella massima serie israeliana, che ha nel suo palmarès ben 6 [[Ligat ha'Al|campionati israeliani]], 7 [[Coppa d'Israele|Coppe d'Israele]] e 2 [[Coppa Toto|Coppe Toto]].
* Il [[Moadon Kaduregel Hapoel Yerushalayim]], sezione calcistica dell'omonima polisportiva, fondata nel 1926 e militante nella [[Liga Leumit (calcio)|seconda serie israeliana]], che ha nel suo palmarès 1 [[Coppa d'Israele]].
=== Pallacanestro ===
Nel settore maschile la squadra principale è l'[[Hapoel Gerusalemme B.C.|Hapoel]], fondata nel 1943, che nel corso della sua storia ha conquistato sei coppe nazionali (quattro [[Coppa di Israele di pallacanestro maschile|Coppe d'Israele]] e due [[Coppa di Lega israeliana di pallacanestro maschile|Coppe di Lega]]) e a livello europeo la [[ULEB Cup]] nella stagione 2003-2004.
Nel settore femminile la squadra principale è l'ASA Gerusalemme, che milita nella massima serie nazionale.
=== Ciclismo ===
L'[[Giro d'Italia 2018|edizione 2018]] del [[Giro d'Italia]] ha avuto come partenza la città di Gerusalemme.
== Galleria d'immagini ==
{{Immagine grande|Panorámica de Jerusalén desde el Monte de los Olivos.jpg|1300px|Panoramica dal [[Monte degli ulivi]]}}
<gallery>
Elyon.JPG|[[Corte suprema d'Israele]]
Hutz.JPG|[[Ministero degli affari esteri (Israele)|Ministero degli affari esteri]]
Jerusalem Schrein des Buches BW 1.JPG|[[Israel Museum]]
Mount Herzl IMG 1149.JPG|[[Monte Herzl]]
Binyanei-HaUmah.JPG|[[International Convention Center (Gerusalemme)|International Convention Center]]
AlbertEinsteinStatue-InIsraelAcademyOfSciencesAndHumanities-ByRobertBerks.JPG|[[Accademia israeliana delle scienze e delle lettere]]
Academy of the Hebrew Language.JPG|[[Accademia della lingua ebraica]]
IBA office.jpg|Sede della [[IBA (azienda)|IBA]]
Bezalel.jpg|[[Accademia di belle arti Bezalel|Accademia delle Belle Arti e Design "Bezalel"]]
Jerozolima, 23 X 2007 r., zachodnie zbocze Góry Oliwnej..JPG|Cimitero ebraico
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== Note ==
;Annotazioni
{{gruppo di note}}
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|lingua=en|curatore=Madelaine Adelman|curatore2=Miriam Fendius Elman|titolo=Jerusalem: Conflict and Cooperation in a Contested City|url=https://www.google.it/books/edition/Jerusalem/GOnqBQAAQBAJ?hl=it&gbpv=1|editore=Syracuse University Press|anno=2014|ISBN=9780815652526|cid=Adelman-Elman}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Maya Choshen|autore2=Michal Korach|titolo=Jerusalem: Facts and Trends 2009/2010|url=https://www.google.it/books/edition/Jerusalem_Facts_and_Trends_2009_2010/DzQIYJ0hAwoC?hl=it&gbpv=1|editore=Jerusalem Institute Israel|anno=2010|cid=Choshen-Korach}}
== Voci correlate ==
* [[Storia di Gerusalemme]]
* [[
* [[Città Vecchia di Gerusalemme]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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=== Status della città ===
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