Marcello Malpighi: differenze tra le versioni

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[[File:Marcello Malpighi large.jpg|thumb|200px|Marcello Malpighi]]
 
{{Bio
|Nome = Marcello
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|GiornoMeseMorte = 29 novembre
|AnnoMorte = 1694
|Epoca = 1600
|Attività = medico
|Attività2 = anatomista
|Attività3 = fisiologo
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Marcello Malpighi by Carlo Cignani.jpg
}}
 
Viene considerato il padre dell'osservazione microscopica in anatomia, [[istologia]], fisiologia, [[embriologia]] e [[medicina]] pratica, il primo ad osservare i [[capillare|capillari]] negli [[animali]] e a scoprire il legame tra le [[arteria|arterie]] e le [[vena|vene]], il quale era sfuggito a [[William Harvey]].
 
L'uso del [[microscopio]] ha permesso a Malpighi di scoprire che gli [[insetti]] non utilizzano [[polmone|polmoni]] per respirare, ma dei piccoli fori nella loro pelle chiamati [[Apparato respiratorio degli insetti|trachee]]. Studiando l'anatomia del [[cervello]], ha confermato che l'organo è semplicemente una [[ghiandola]]. In termini di [[endocrinologia]] moderna, questa deduzione è corretta dato che l'[[ipotalamo]] del cervello è da tempo riconosciuto per la sua capacità di ormone secernente. Fu anche il primo ad osservare i [[globuli rossi]] al microscopio: il suo trattato ''De polypo cordis'' è stato importante per la spiegazione della composizione del [[sangue]].
 
Il [[Corpuscolo renale di Malpighi|corpuscolo di Malpighi]] del [[rene]] prende il nome da lui, così come la [[piramide del Malpighi]]. In [[entomologia]] prendono il suo nome i [[tubi malpighiani]], la più importante parte del [[sistema escretore]] degli [[insetti]] (involucri cilindrici derivanti dall'invaginazione dell'[[ectoderma]]): eliminano i cataboliti dall'[[emolinfa]] assorbendoli dalle pareti, riversandoli poi nel lume contenente urina, quindi nel [[proctodeo]] e infine all'esterno con le feci.
 
== Biografia ==
=== A Bologna ===
Marcello Malpighi nacque il 10 marzo 1628 a [[Crevalcore]], città a 30trenta chilometri da [[Bologna]], dove la famiglia, benestante ma none agiata, aveva dei possedimenti, tra cui un podere denominato "Bocchetta". ANella natia Crevalcore Malpighi studiò la grammatica e la retorica, oltre, naturalmente, al latino.<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|p. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag63}}.63</ref>
 
Nel gennaio del [[1646]] s'si iscrisse allo [[Università di Bologna|Studium di Bologna]], dove apprende dal professore e sacerdote [[Francesco Natali]] la filosofia, che studiò, come egli afferma per più anni, esercitandosi in frequenti e pubbliche disputazioni. La sua vita spensierata si spezzò quando, nel [[1649]], morirono entrambi i genitori ede il nonno paterno.
Da primogenito Malpighi dovette occuparsi anche dei suoi cinque fratelli e delle sue tre sorelle; decise così, sotto consiglio di Natali, di iscriversi a medicina. Si appassionò all'anatomia e frequentò il "Coro anatomico", un'accademia fondata da [[Bartolomeo Massari]] che si era dedicata alla dissezione di animali e, se disponibili, di cadaveri umani.<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|p. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag64}}.64</ref>
 
[[File:Mondino - Anathomia, 1541 - 3022668.tif|thumb|[[Mondino dei Liuzzi]], ''Anathomia'', 1541]]
In quegli anni, però, lo [[Università di Bologna|Studium di Bologna]] era entrato in un'età grigia e nella medicina bolognese, nonostante la tradizione anatomica risalente a [[Mondino dei Liuzzi]] e [[Giulio Cesare Aranzio]], l'autorità antica di [[Galeno]] era tuttora saldamente ancorata. Lo stesso Massari era un medico galenico e astrologico, cioè prima ancora di formulare una diagnosi studiava l'oroscopo del suo paziente e su questa base decideva la terapia. Malpighi trasse da Massari il meglio, cioè l'acutezza di anatomico e la sperimentazione su animali e cadaveri.
In quegli anni, però, lo Studium di Bologna era entrato in un'età grigia e nella medicina bolognese, nonostante la tradizione anatomica risalente a [[Mondino dei Liuzzi]] e [[Giulio Cesare Aranzi]], l'autorità antica di [[Galeno]] era tuttora saldamente ancorata. Lo stesso Massari era un medico galenico e astrologico, cioè prima ancora di formulare una diagnosi studiava l'oroscopo del suo paziente e su questa base decideva la terapia. Malpighi trasse da Massari il meglio, cioè l'acutezza di anatomico e la sperimentazione su animali e cadaveri.
 
Malpighi venne particolarmente perseguitato particolarmente durante l'ultimo anno di studi, probabilmente perché uno degli antagonisti, Tommaso Sbaraglia, era legato alla famiglia dei Malpighi da un vecchio e profondo odio nutrito da dissidi su un pezzo di terreno di confine tra le proprietà delle due famiglie, ma soprattutto a causa della sua frequentazione del ''Coro anatomico'' e del sospetto del suo allineamento alla teoria [[iatromeccanica]] piuttosto che ai dettami [[ippocrateIppocrate di Coo|ippocratici]] e galenici.
 
Le attività del Coro provocarono l'animosità di quasi l'intero corpo accademico. Avversari particolarmente accaniti furono i professori [[Agostino Cucchi]] e [[Ovidio Montalbani]] con il loro seguito di scolari e amici, che non si limitarono ad attacchi verbali o alle solite pubblicazioni di libelli polemici, ma giunsero addirittura a minacciare Malpighi di morte se non si fosse allineato alla medicina tradizionale. Montalbani arrivò ad approfittare della sua autorità nell'ateneo per introdurre nell'esame di dottorato una severa prova di fede alla medicina galenica.<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|pp. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag.65-66}}.</ref>
 
=== A Pisa ===
[[File:Raffaele Faccioli, Marcello Malpighi alla corte del granduca Ferdinando II di Toscana.jpg|miniatura|destra|[[Raffaele Faccioli]], ''Marcello Malpighi alla corte del granduca Ferdinando II di Toscana'' (sipario del [[teatro comunale (Crevalcore)|teatro comunale di Crevalcore]])]]
Così nel [[1656]], due anni dopo la laurea in "medicina e filosofia" e un anno dopo la morte del suo maestro (e cognato) Massari, il Senato di [[Bologna]] conferì la cattedra di Logica a Malpighi, da lui chiesta tre anni prima. Ma a novembre dello stesso anno accettò l'invito del granduca [[Ferdinando II de' Medici]] di insegnare Medicina teorica presso l'[[Università di Pisa]], conservando però il posto di lettore nell'[[Università di Bologna]]<ref>Giuseppe Minelli, All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag.67-68</ref>.
Così nel [[1656]], due anni dopo la laurea in "Medicina e Filosofia" e un anno dopo la morte del suo maestro (e cognato) Massari, il [[Famiglie senatorie bolognesi|Senato di Bologna]] conferì la cattedra di [[Logica]] a Malpighi, da lui chiesta tre anni prima. Ma a novembre dello stesso anno accettò l'invito del granduca [[Ferdinando II de' Medici]] di insegnare Medicina teorica presso l'[[Università di Pisa]], conservando però il posto di lettore nell'[[Università di Bologna]].<ref>{{Cita|Minelli|pp. 67-68}}.</ref>
 
Si recò quindi a [[Pisa]], dove divenne membro dell'[[Accademia del Cimento]], che si proponeva come erede della scienza [[Galileo Galilei|galileiana]] in Italia riunendo molti studiosi illustri, riniziandoricominciando così a sperimentare e a sezionare anche animali vivi.
 
Una particolare amicizia lo legava al matematico [[Giovanni Alfonso Borelli]], che lo introdusse alla [[iatromeccanica]] ede alle sue idee improntate sull'osservazione dei fenomeni viventi basandosi sulle leggi della fisica e della matematica. Questo nuovo indirizzo cercava di applicare la filosofia meccanica di [[Cartesio|Descartes]] ai corpi viventi e di considerare, quindi, gli animali, complessi ingegni meccanici. Nell'ambito dell'Accademia, Malpighi conobbe anche un nuovo strumento che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua vita: il [[microscopio]].
 
=== Ritorno in patria ===
Il triennio pisano fu importantissimo per forgiare Malpighi come uomo e come scienziato, ma nel [[1659]] fece ritorno a Bologna per intercedere per suo fratello Bartolomeo, condannato a morte per aver ucciso durante una rissa il primogenito degli Sbaraglia, Tommaso. Una volta scagionatoottenuta la grazia per il fratello, grazie anche all'aiuto del [[CardinaleGirolamo Farnese|cardinale Farnese]], Malpighi decise di rimanere a Bologna, dove ricoprì la cattedra di Medicina teorica e facendo le sue prime importanti osservazioni microscopiche.
 
È proprio in questo periodo, precisamente nel [[1660]], che si colloca la prima vera grande scoperta fatta da Malpighi e che renderà il suo nome famoso in tutto il mondo. All'inizio di quell'anno infatti l'Anatomico attraverso lo studio e la sperimentazione sui polmoni, formula, per primo nel mondo, una un'ipotesi vicina alla realtà sulla loro funzione, suscitando così l'ira dei medici ippocratici-galenici. Nella medicina galenica i polmoni erano considerati costituiti di sangue coagulato e la loro funzione era quella di rifornire il cuore di [[pneuma]]. Malpighi non si mostrò solo seguace della filosofia meccanica e maestro di microscopia ma riuscì anche a penetrare con vari artifizi anatomici nell'interno delle strutture e a svelare il sottile meccanismo del loro funzionamento. La scoperta del funzionamento dei polmoni viene subito comunicato a Borelli con una lettera datata 4 gennaio.<ref>{{Cita|Minelli|p. 93}}.</ref>
Nella medicina galenica i polmoni erano considerati costituiti di sangue coagulato e la loro funzione era quella di rifornire il cuore di [[pneuma]] . Malpighi non si mostrò solo seguace della filosofia meccanica e maestro di microscopia ma riuscì anche a penetrare con vari artifizi anatomici nell'interno delle strutture e a svelare il sottile meccanismo del loro funzionamento. La scoperta del funzionamento dei polmoni viene subito comunicato a Borelli con una lettera datata [[4 gennaio]].<ref>Giuseppe Minelli, All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag.93</ref>
 
[[File:Polmoni-Malpighi.jpg|thumb|200pxupright=0.9|Tavola di ''De pulmonibus observationes anatomicae'', 1661]]
Con la descrizione degli [[Alveolo polmonare|alveoli]] Malpighi gettò le basi per una teoria della [[Respirazione (fisiologia umana)|respirazione]] e fornì un dato fondamentale alla nascente medicina moderna: nella sua famosa opera ''De motu cordis'' ([[1628]]), [[William Harvey]] aveva portato prove decisive contro il sistema galenico che vedeva il sangue prodotto nel [[fegato]] e poi consumato dalle varie parti del corpo. Al sistema harveiano della circolazione del sangue mancava tuttavia la dimostrazione che era effettivamente "chiuso". Fu proprio Malpighi, nell'anno successivo alla scoperta che lo rese famoso, a risolvere questo problema partendo dall'osservazione dei polmoni di una rana e, tramite l'utilizzo del [[microscopio]], dimostrò l'esistenza della rete di capillari delineando in maniera definitiva il ciclo della [[circolazione sanguigna]].<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|p. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag95}}.95</ref>.
 
=== A Messina ===
Le tensioni all'interno del corpo docente bolognese non si erano placate,quindi nel [[1662]] Borelli convinse Malpighi a lasciare la città per trasferirsi a [[Messina]] dove lui gli aveva procurato un posto molto ben remunerato all'università (quattro-cinque volte lo stipendio a Bologna). A [[Messina]] Malpighi proseguì la sua immane opera intesa a rivelare la struttura microscopica degli organi degli esseri viventi. Nel [[1665]] pubblicò i tre opuscoli: ''De lingua'', ''De cerebro'' e ''De externo tactus organo'', incentrate sul senso del [[gusto]], sul funzionamento del [[cervello]] e sul senso del [[tatto]].
Le tensioni all'interno del corpo docente bolognese non si erano placate, quindi nel [[1662]] Borelli convinse Malpighi a lasciare la città per trasferirsi a [[Messina]] dove lui gli aveva procurato un posto molto ben remunerato all'[[Università degli Studi di Messina|Università degli Studi]] (quattro-cinque volte lo stipendio a Bologna). A Messina Malpighi proseguì la sua immane opera intesa a rivelare la struttura microscopica degli organi degli esseri viventi. Nel [[1665]] pubblicò i tre opuscoli: ''De lingua'', ''De cerebro'' e ''De externo tactus organo'', incentrate sul senso del [[gusto]], sul funzionamento del [[cervello]] e sul senso del [[tatto]].
 
Un altro clamoroso successo per la iatromeccanica avvenne l'anno successivo quando uscì ''De viscerum structura'', nel quale Malpighi mise in evidenza il complesso sistema di [[follicolo linfatico|follicoli]], tubuli e vasellini dei [[reni]] e sviluppò un nuovo modello del processo della [[secrezione]]. Nel [[1663]] individuò in un vaso sanguigno dei [[globuli rossi]] che inizialmente interpretò come globuli di grasso.
 
Ma anche a Messina Malpighi non resistette a lungo, a causa dell'ambiente polemico del tutto simile a quello bolognese, e nel [[1666]] fece ritorno nella sua amata Bologna ottenendo l'insegnamento di Medicina pratica e diventando un medico richiesto e, per conseguenza, persona benestante.
 
=== L'apogeo ===
Gli anni a seguire furono di particolare importanza per la vita di Marcello Malpighi perché videro la rottura dell'amicizia con Borelli e l'inizio della collaborazione con la [[Royal Society]] di [[Londra]], che dal [[1669]] in poi pubblicherà tutte le sue opere. Entrambi gli eventi rafforzarono l'autonomia scientifica di Malpighi che, pur rimanendo sempre fedele alla microscopia e alla iatromeccanica, estese ulteriormente il suo campo di ricerca: agli insetti (''De bombyce'', [[1669]]), alle piante (''Anatomes plantarum'', [[1675]]/[[1679]]) e all'[[embriologia]] (''De formatione pulli in ovo'', [[16731672]])<ref ename=":0">{{Cita allelibro|nome=Giulio|cognome=Barsanti|titolo=Una piantelunga (''Anatomespazienza plantarum'',cieca. [[1675]]Storia dell'evoluzionismo|p=39}}</[[1679]])ref>, aprendo per ognuno di essi nuove strade. Solo davanti ai minerali si diede per vinto.
 
La ''Dissertatio epistolica de bombyce'' (1669), dedicata al baco da seta, costituisce la prima monografia scientifica interamente dedicata all'anatomia interna di un insetto.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Pascal|cognome=Duris|nome2=Gabriel|cognome2=Gohau|titolo=Storia della biologia|p=13}}</ref> Duris e Goahu, nella loro ''Storia della biologia'', discutendo di quest'opera, ne giudicano l'autore «il fondatore dell'anatomia microscopica animale e vegetale», e ricordano che nelle sue pagine si trova la descrizione e la rappresentazione dell'apparato buccale del baco da seta, l'apparato respiratorio, di cui per primo Malpighi descrisse stigmi e trachee, l'apparato circolatorio, in cui scoprì il vaso dorsale, quello escretore, in cui si trovano i già menzionati tubi malpighiani, l'apparato riproduttore della femminile, la catena nervosa gangliare e il tubo digerente, il tutto corredato da incisioni in rame realizzate dallo stesso Malpighi<ref name=":1" />.
Nel [[1687]] la Royal Society pubblicò l'''Opera omnia'' di Malpighi, ma nonostante la sua crescente fama a livello internazionale, l'opposizione bolognese non si attenuò. Nel [[1676]] il valore dei lavori di Malpighi venne messo in dubbio e ridicolizzato dal botanico [[Giovanni Battista Trionfetti]], dall'arcidiacono Anton Felice Marsili e dagli eterni nemici Paolo Mini, allievo dello stesso Malpighi,<ref>Giuseppe Minelli, All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag.77</ref> e Giovanni Girolamo Sbaraglia. Per di più, un incendio, che nel [[1683]] distrusse la sua casa di città insieme a tutti i suoi strumenti e manoscritti, e i crescenti problemi di salute contribuirono a offuscare la sua vita.
 
Da parte sua, la ''Dissertatio epistolica de formatione pulli in ovo'' (1672) fu una delle opere che più contribuì al radicamento dell'[[ovismo]] nella comunità scientifica. Nella ''Dissertatio'', Malpighi sostenne di aver ottenuto una verifica sperimentale della [[Preformismo|preformazione]] del pulcino nell'uovo, e suggerì, sulla base di tali osservazioni, l'idea di "germi" preformati incapsulati l'uno nell'altro e progressivamente miniaturizzati, tutti dunque contenuti già dal primo individuo femminile di ogni specie.<ref name=":0" />
Nel [[1688]] Malpighi raccontò in una lettera i dettagli di una violenta incursione da parte di Sbaraglia che semidistrusse con alcuni suoi studenti la sua villa a [[Corticella]], alle porte di Bologna. Dell'assalto alla villa e dello scempio di cose preziose vi è un'accurata descrizione in una lettera di Malpighi al suo amico pisano, Bellini. Ma l'episodio è doppiamente assurdo: non solo è anomalo il comportamento di due professori universitari, che a cavallo e camuffati distruggono le apparecchiature e le opere di un collega, ma anche il fatto che non furono presi provvedimenti contro di loro.<ref>Giuseppe Minelli, All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag.83</ref>
 
[[File:Opera omnia V00254 00000008.tif|thumb|Marcello Malpighi, Frontespizio dell{{'}}''Opera omnia,'' Leida 1687]]
Nel [[1687]] la Royal Society pubblicò l'''Opera omnia'' di Malpighi, ma nonostante la sua crescente fama a livello internazionale, l'opposizione bolognese non si attenuò. Nel [[1676]] il valore dei lavori di Malpighi venne messo in dubbio e ridicolizzato dal botanico [[Giovanni Battista Trionfetti]], dall'arcidiacono [[Anton Felice Marsili]] e dagli eterni nemici Paolo Mini, allievo dello stesso Malpighi,<ref>{{Cita|Minelli|p. 77}}.</ref> e [[Giovanni Girolamo Sbaraglia]]. Per di più, un incendio, che nel [[1683]] distrusse la sua casa di città insieme a tutti i suoi strumenti e manoscritti, e i crescenti problemi di salute contribuirono a offuscare la sua vita.
 
Nel 1689 apparve un libro anonimo intitolato ''De recentiorum medicorum studio dissertatio epistolaris ad amicum'', ma del quale non si faticava a riconoscere come autore lo Sbaraglia, che attaccava violentemente le ricerche anatomiche malpighiane. Malpighi ne scrisse a Lorenzo Bellini sotto forma di burlesca allegoria fingendo un assalto da parte di Sbaraglia e dei suoi accoliti alla sua villa di Corticella con conseguente rogo da parte degli assalitori delle sue carte, dei microscopi e altri strumenti scientifici. L’assalto fu ritenuto reale, fino ad Adelmann, dai biografi dello scienziato.<ref>Adelman , ''Marcello Malpighi and the evolution of embriology'', vol. I, p. 541</ref>
 
=== A Roma ===
Nel [[1691]] muore [[papa Alessandro VIII]] e gli succede al trono di Pietro [[Antonio Pignatelli]], cardinale legato di Bologna, con il nome di [[Innocenzo XII]]. Egli volle avere l'amico bolognese Malpighi come [[archiatra]] a [[Roma]]. Infatti, tramite il [[CardinaleFabrizio Spada|cardinale Spada]], il Papapapa fafece pervenire all'anatomicoanatomista un invito a trasferirsi ina Roma. Nonostante Malpighi fosse riuscito a rifiutare un analogo invito pochi anni prima, questa volta non riuscì a lungo a sottrarsi a tale richiesta, per cui dovette abbandonare l'amata [[Bologna]] per recarsi a Romanell'Urbe.<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|p. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag85}}.85</ref>
 
Il Papa, inoltre, lo nominò "[[Cameriere pontificio|Cameriere Segreto Partecipante]]", titolo che equivalsecomporta allolo status clericale di monsignore, e gli consentì di esercitare liberamente in Roma la professione di medico. liberamenteNonostante ciò, Malpighi visse il trasferimento forzato con amarezza e tristezza. L'unica soddisfazione per l'anatomista fu la conseguente clamorosa sconfitta dei suoi detrattori che non si poterono più permettere di offendere e aggredire l'[[Archiatra pontificio]]. Anzi, furono praticamente costretti ad un atto di umiliazione.
Nonostante ciò, Malpighi visse il trasferimento forzato con amarezza e tristezza. L'unica soddisfazione per l'anatomico fu la conseguente clamorosa sconfitta dei suoi detrattori che non si potevano più permettere di offendere ed aggredire l'Archiatra pontificio. Anzi, furono praticamente costretti ad un atto di umiliazione.
 
La morte si preannunciò tre anni più tardi, il 25 luglio [[1694]], con un colpo di [[Ictus|apoplessia]] che gli paralizzò la parte destra del corpo. Dopo 40 giorni, grazie alle cure della moglie e dei medici del luogo, recuperò la sensibilità e la mobilità, ma non la memoria che in lui era sempre stata portentosa. Mentre procedeva però la convalescenza, morì improvvisamente la moglie. Anche a causa di ciò lo stato di salute di Malpighi andò peggiorando sempre più rapidamente, ma senza mai perdere la lucidità che lo caratterizzava. Nel mattino del 29 novembre 1694 un secondo colpo apoplettico lo uccise in quattro ore. Le sue spoglie riposano nella [[Chiesa dei Santi Gregorio e Siro]] a Bologna. Tre anni dopo, grazie al fratello Bartolomeo, apparve la sua ''Opera posthuma''.<ref>Giuseppe {{Cita|Minelli,|p. All'origine della biologia moderna, Milano, Jaca Book, 1987; pag87}}.87</ref>
 
Niente descrive l'opera innovatrice di Malpighi meglio del giudizio di un suo contemporaneo:
{{quote|Un altro Colombo del microcosmo, scoprì non uno solamente, ma invero numerosi nuovi mondi nella sola struttura delle viscere.|lingua=it|<ref>[http://www.scienzagiovane.unibo.it/scienziati/malpighi-3.html scienzagiovane.unibo.it: Marcello Malpighi]</ref>|Alter microcosmi Columbus, non unum tantum, verum innumeros novos orbes in sola viscerum structura detexit.|lingua=la|}}
 
{{Citazione
== Opere (selezione) ==
|Un altro Colombo del microcosmo, scoprì non uno solamente, ma invero numerosi nuovi mondi nella sola struttura delle viscere.
* Marcello Malpighi, ''Dissertatio epistolica de bombyce, Societati Regiae, Londini ad scientiam naturalem promovendam institutae, dicata'', Londini: apud Joannem Martyn & Jacobum Allestry, 1669 [http://books.google.it/books?id=-yIOAAAAQAAJ&pg=PA89&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPP9,M1]
|<ref>{{Cita web
* Marcello Malpighi, ''Marcelli Malpighi Consultationum medicinalium centuria prima, quam in gratiam clinicorum evulgat Hieronymus Gaspari...'', Patavii: ex Typographia Seminarii: apud Jo. Manfre, 1713 [http://books.google.it/books?id=e2kFAAAAQAAJ&pg=PA174&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPA1,M1]
|titolo = Marcello Malpighi
* Marcello Malpighi, ''Marcelli Malpighii ... Anatomes plantarum pars altera. Regiae Societati, Londini ad scientiam naturalem promovendam institutae, dicata'', Londini: impensis Johannis Martyn, Regiae Societatis typographi, ad insigne campanae in coemeterio divi Pauli, 1679 [http://books.google.it/books?id=nSEOAAAAQAAJ&pg=RA1-PA81&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPR8,M1]
|autore = Ariane Dröscher
* Marcello Malpighi, '' Marcelli Malpighii Opera omnia, seu Thesaurus locupletissimus botanico-medico-anatomicus, viginti quatuor tractatus complectens et in duos tomos distributus'', Lugduni Batavorum: apud Petrum Vander Aa, bibliopolam, 1687 [http://books.google.it/books?id=nVhCwzjBZj0C&pg=PT150&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPT2,M1]
|url = http://www.scienzagiovane.unibo.it/scienziati/malpighi-3.html
|sito = Scienza giovane - Università di Bologna
|data = 28 aprile 2005
|accesso = 14 settembre 2005
}}</ref>
|Alter microcosmi Columbus, non unum tantum, verum innumeros novos orbes in sola viscerum structura detexit.
|lingua=la
}}
 
== OnorificenzeOpere ==
[[File:Frontespizio Marcelli malpighi Opera omnia Londinii 1696-2.jpg|alt=|miniatura|''Frontespizio dell'Opera Omnia'', Londra 1686]]
A Malpighi è dedicato l'[[asteroide]] [[11121 Malpighi]].
 
* {{Cita libro|lingua=la|editore=apud Joannem Martyn & Jacobum Allestry|titolo=Dissertatio epistolica de bombyce, Societati Regiae, Londini ad scientiam naturalem promovendam institutae, dicata|città=Londini|anno=1669|url=http://books.google.it/books?id=-yIOAAAAQAAJ&pg=PA89&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPP9,M1}}
* {{Cita libro|lingua=la|editore=ex Typographia Seminarii: apud Jo. Manfre|titolo=Marcelli Malpighi Consultationum medicinalium centuria prima, quam in gratiam clinicorum evulgat Hieronymus Gaspari...|città=Patavii|anno=1713|url=http://books.google.it/books?id=e2kFAAAAQAAJ&pg=PA174&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPA1,M1}}
* {{Cita libro|lingua=la|editore=impensis Johannis Martyn, Regiae Societatis typographi, ad insigne campanae in coemeterio divi Pauli|titolo=Marcelli Malpighii ... Anatomes plantarum pars altera. Regiae Societati, Londini ad scientiam naturalem promovendam institutae, dicata|città=Londini|anno=1679|url=http://books.google.it/books?id=nSEOAAAAQAAJ&pg=RA1-PA81&dq=inauthor:Malpighi&lr=&as_brr=1#PPR8,M1}}
* {{Cita libro|lingua=la|editore=apud Petrum Vander Aa, bibliopolam|titolo=Marcelli Malpighii Opera omnia, seu Thesaurus locupletissimus botanico-medico-anatomicus, viginti quatuor tractatus complectens et in duos tomos distributus|città=Lugduni Batavorum|anno=1687|url=http://books.google.it/books?id=nVhCwzjBZj0C}} ([https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=3053086 Altra versione])
* {{Cita libro|curatore=Luigi Belloni|titolo=Opere scelte|collana=Classici della scienza|anno=1967|editore=UTET|città=Torino|OCLC=875191575}}
* {{Cita libro|curatore=Howard Bernhardt Adelmann|titolo=The Correspondence of Marcello Malpighi|collana=Cornell publications in the history of science|anno=1975|editore=Cornell University Press|lingua=it,en|OCLC=470576621|LCCN=73009867|ISBN=9780801408021}}
[[File:Barberi Malpighi Crevalcore.jpg|thumb|Crevalcore, Piazza Malpighi. [[Enrico Barberi]], 1897. Monumento a Marcello Malpighi.]]
 
== Riconoscimenti ==
 
A Malpighi è dedicato l'[[asteroide]] [[11121 Malpighi]]<ref>{{Cita pubblicazione
|url = http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2000/MPC_20000726.pdf
|titolo = (11121) Malpighi = 1996 RD1
|p = 41030
|giorno = 26
|mese = luglio
|anno = 2000
|rivista = M.P.C. = Minor Planet Circular / Minor Planets and Comets
|lingua = en
}}</ref>.
 
A [[Bologna]] gli è stata intitolata [[Piazza Malpighi|una delle piazze principali]] del centro storico.
 
A [[Roma]] gli è intitolata una strada nel [[Nomentano|quartiere Nomentano]] e a [[Milano]] una strada in zona [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]
 
Nella nativa [[Crevalcore]] gli è intitolata la piazza principale del paese, al centro della quale troneggia una statua bronzea, opera di [[Enrico Barberi]], a lui dedicata nel 1897.
 
Nell'[[Archiginnasio di Bologna]], già sede dell'Università, un affresco ricorda Marcello Malpighi: vi si scorge la Medicina che consegna all'Eternità una pergamena contenente il nome di Marcello Malpighi, alla scena assiste anche [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], messaggero degli dèi. Una scritta in latino sotto l'affresco, polemicamente, afferma che un nome illustre non ha bisogno d'altro, in polemica con la tendenza dell'epoca di dedicare monumenti all'interno dell'Archiginnasio a personaggi famosi, ma contornarli di stemmi e di dediche agli sponsor (normalmente studenti e professori ricchi).
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
{{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=malpig}}
=== Opere di Marcello Malpighi ===
 
* {{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Malpighi|curatore=Luigi Belloni|titolo=Opere scelte|collana=Classici della scienza|anno=1967|editore=UTET|città=Torino|OCLC=875191575|SBN=NAP0131372}}
 
=== Bibliografia critica ===
* {{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=malpig}}
* {{Cita libro|nome=Howard Bernhardt|cognome=Adelmann|titolo=Marcello Malpighi and the Evolution of Embriology|url=https://archive.org/details/marcellomalpighi0001adel|accesso=30 dicembre 2024|collana=Cornell Publications in the History of Science|anno=1966|editore=Cornell University Press|cid=Adelmann|lingua=en|LCCN=63013911|OCLC=875914803}}
* {{Cita libro|editore=Jaca Book|nome=Giuseppe|cognome=Minelli|titolo=All'origine della biologia moderna. La vita di un testimone e protagonista: Marcello Malpighi nell'Università di Bologna|città=Milano|accesso=30 dicembre 2024|collana=Di Fronte e Attraverso|anno=1987|ISBN=88-16-40200-8|url=https://books.google.it/books?id=AGcV7exiwuAC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|cid=Minelli}}
* {{Cita libro|nome=Pascal|cognome=Duris|nome2=Gabriel|cognome2=Gohau|traduttore=Pier Daniele Napolitani|titolo=Storia della biologia|titolooriginale=Histoire des sciences de la vie|collana=Piccola Biblioteca Einaudi|anno=1999|editore=Einaudi|città=Torino|cid=Duris & Gohau|ISBN=9788806151713}}
* {{Cita libro|nome=Giulio|cognome=Barsanti|titolo=Una lunga pazienza cieca. Storia dell'evoluzionismo|collana=Piccola Biblioteca Einaudi|anno=2005|editore=Einaudi|città=Torino|cid=Barsanti|ISBN=9788806173296}}
 
== Voci correlate ==
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* [[Anatomia]]
* [[Piramide del Malpighi]]
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