Calabria: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Calabria
|Nome ufficiale = Regione Calabria
|Panorama = Confini della Calabria-var.
|Didascalia = La Calabria vista dal [[
|
|Voce stemma = Simboli della Calabria
|Stato = ITA
|Note stato =
|Grado amministrativo = 1
|Tipo = [[regione a statuto ordinario]]
|Capoluogo = [[Catanzaro]]<ref>La sede del Consiglio regionale è [[Reggio Calabria]]</ref>
|Amministratore locale = [[Roberto Occhiuto]]
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Data
|Lingue ufficiali =
|Data istituzione = [[1948]]<ref>operativa dal 1970</ref>
|Latitudine gradi = 38
|Latitudine minuti = 53
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|Longitudine secondi = 58.2
|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti = {{cita web|url=https://demo.istat.it/bilmens/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R18&Pro=P000&Com=&anno=2025&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico anno 2025 (dati provvisori)|sito=demo.istat.it|editore=[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]}}
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni = [[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]], [[Provincia di Cosenza|Cosenza]], [[Provincia di Crotone|Crotone]], [[Provincia di Vibo Valentia|Vibo Valentia]], [[Città metropolitana di Reggio Calabria|Reggio Calabria]]
|Sottosottodivisioni = [[Comuni della Calabria|404]]<ref>{{Cita web|url = https://www.istat.it/it/archivio/6789|titolo = CODICI STATISTICI DELLE UNITÀ AMMINISTRATIVE TERRITORIALI: COMUNI, CITTÀ METROPOLITANE, PROVINCE E REGIONI|autore =Istituto nazionale di statistica|wkautore = Istituto nazionale di statistica|sito = istat.it|data = 30 giugno 2023|formato = xls|accesso = 23 settembre 2023|urlmorto = no}}</ref>
|Divisioni confinanti =
|Lingue = [[Lingua italiana|Italiano]], ''[[Lingua arbëreshe|arbëresh]]'', [[Dialetto greco-calabro|grecanico]], [[Lingua occitana|occitano]]
|Fuso orario = [[UTC+1]]
|Codice ISO = [[ISO 3166-2:IT|IT-78]]
|Nome abitanti = calabresi
|Patrono = [[san Francesco da Paola]] e [[san Bruno di Colonia]] (compatrono)
|PIL = {{formatnum:35943}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]] <small>(2022)</small><ref name="dati.istat.it">{{Cita web|url=http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_PILT|titolo=Prodotto interno lordo lato produzione|sito=dati.istat.it|accesso=8 aprile 2024}}</ref>
|PIL PPA =
|PIL procapite =
|PIL procapite PPA = {{formatnum:20300}} [[Euro|€]] <small>(2022)</small><ref name="ec.europa">{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/TGS00005/default/table|titolo=Regional gross domestic product (PPS per inhabitant) by NUTS 2 regions|sito=ec.europa.eu|lingua=en|accesso=8 aprile 2024}}</ref>
|Parlamentari = 13 [[Deputato della Repubblica Italiana|deputati]]<br />10 [[Senato della Repubblica|senatori]]
|Raggruppamento = [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]
|Inno =
|Immagine localizzazione = Calabria in Italy.svg
|Mappa = Map of region of Calabria, Italy, with provinces-it.svg
|Didascalia mappa = Mappa della
<!--
|ISU = 0,839 (2017)
|Classifica ISU = 19° di 20
-->}}
La '''Calabria''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/kaˈlabrja/|it}};<ref>{{Dipi|Calabria}}</ref> ''Calabbria'' in [[Dialetti calabresi|calabrese]]; ''Καλαβρία'' (''Kalavrìa'') in [[Dialetto greco-calabro|grecanico]]; {{arbëreshe|Kalabrì}}{{efn|Tra gli [[Albanesi d'Italia|albanesi di Calabria]] è nota anche la variante non letterale di "Kalavrì -a".}}; {{occitano|Calàbria}}), ufficialmente '''Regione Calabria''', è una [[Regioni d'Italia|regione italiana a statuto ordinario]] dell'[[Italia meridionale]] di {{formatnum:1828026}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> con capoluogo [[Catanzaro]]. L'unico confine regionale si trova a nord, con la [[Basilicata]], a sud-ovest lo [[stretto di Messina]], la separa dalla [[Sicilia]], ed è bagnata a est dal [[mar Ionio]] e a ovest dal [[mar Tirreno]].<ref>[http://www.poro.it/monteporo/poroinvaticavo.htm Il Poro nei Musei Vaticani - Poro.it Calabria]</ref>
In Calabria ha origine il termine ''[[Italia]]'', con cui gli [[Antica Grecia|antichi Greci]] si riferivano un tempo all'[[istmo di Catanzaro]].
Abitata sin dal [[paleolitico]], grazie alla sua posizione strategica al centro del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ha visto il fiorire di numerose culture: [[enotri]]a, [[ausoni]]a, [[Antica Grecia|greca]], [[bruzi]]a, [[Antica Roma|romana]], [[Impero bizantino|bizantina]], [[Normanni|normanna]]. Quello greco rappresenta per la Calabria il periodo di massimo splendore, con la fondazione a partire dall'[[VIII secolo a.C.]] di numerose città che saranno per secoli fra le più ricche e culturalmente avanzate del loro tempo, costituendo il fulcro del territorio successivamente ribattezzato [[Magna Grecia]] dai conquistatori romani.
In epoca romana è parte della [[Regio III Lucania et Bruttii]], una regione dell'[[Regioni dell'Italia augustea|Italia augustea]]. Dopo la [[guerra greco-gotica]] diviene e rimane per ben cinque secoli un dominio [[Impero bizantino|bizantino]], recuperando pienamente il suo carattere ellenico. Fiorisce il [[cenobitismo]], col sorgere in tutto il territorio di innumerevoli chiese, eremi e monasteri in cui i [[monaci basiliani]] calabro-greci si dedicano alla trascrizione. A partire dal periodo bizantino la Calabria diventa la più importante area d'[[Europa]] per la produzione e lavorazione della [[seta]]. Nell'[[XI secolo]], l'[[conquista normanna dell'Italia meridionale|avvento dei normanni]] dà il via a un lento processo di latinizzazione della regione, che inizia a seguire le sorti del resto del [[Italia meridionale|Meridione]]: farà parte del [[Regno di Sicilia]], del [[Regno di Napoli]] e del [[Regno delle Due Sicilie]], prima di convergere nell'[[Risorgimento|Italia unita]].
Nell'area della [[Bovesìa]] esistono ancora delle comunità di [[dialetto greco-calabro|lingua grecanica]], variante locale della [[lingua greca]]. Nella parte centro-settentrionale della penisola sono invece numerosi i comuni di [[lingua arbëreshe]], variante locale della [[lingua albanese]]. Vi è inoltre a [[Guardia Piemontese]] una minoranza di [[lingua occitana]].
== Geografia fisica ==
{{vedi anche|Geografia della Calabria}}
[[File:Altimetria Calabria.svg|
La Calabria, punta dello ''[[Penisola italiana|stivale italiano]]'', è costituita da una penisola protesa nel [[Mediterraneo]]: la Penisola Calabrese. Per questo motivo, la regione ha uno sviluppo costiero di 788,92 km,<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/files2022/eventi/linea-costa/09-la-cartografia-della-linea-di-costa-ispra-2020-e-la-calabria.pdf|titolo=La cartografia della linea di costa Ispra 2020 come elemento per la gestione delle aree litoranee: l’esempio delle coste calabresi}}</ref> lungo di esso si alternano tratti rocciosi, promontori, [[Falesia|falesie]] e litorali sabbiosi.
Il territorio calabrese è occupato per buona parte da rilievi montuosi ([[Massiccio del Pollino|Pollino]], [[Sila]], [[Catena Costiera (Italia)|Catena Costiera]], [[Serre calabresi|Serre]] e [[Aspromonte]]), i quali costituiscono l'ossatura centrale della regione. Perciò, solo una piccola parte della superficie regionale è occupata da pianure; le principali in ordine di grandezza sono la [[Piana di Sibari]], la [[Piana di Gioia Tauro]] e la [[Piana di Sant'Eufemia]].
Alla Calabria appartengono anche due piccole isole, [[Dino (isola)|Dino]] (di dimensioni maggiori) e [[Isola di Cirella|Cirella]], entrambe ricadenti amministrativamente in provincia di Cosenza e bagnate dal Mar Tirreno. I punti estremi della regione sono a nord una porzione di territorio confinante con la Basilicata ricadente nel territorio comunale di [[Nocara]], ad est [[Capo Colonna]], a sud punta [[Palizzi]] e ad ovest la foce del [[Calopinace]]. Inoltre, il punto più vicino alla Sicilia è [[Punta Pezzo]], distante da [[Capo Peloro]] appena 3,2 km.
=== Orografia ===
{{vedi anche|Appennino calabro}}
[[File:Mountains of Calabria.jpeg|min|I gruppi montuosi della Calabria]]
La Calabria è costituita per il 49,2% del suo territorio da colline, per il 41,8% da montagne e per il restante 9% da pianure.
Il rilievo montuoso più a nord è il [[Massiccio del Pollino]], il quale possiede le vette più elevate della Calabria, il [[Serra Dolcedorme|Monte Serra Dolcedorme]] ({{formatnum:2267}} m) e il [[Monte Pollino]] ({{formatnum:2248}} m). Procedendo verso sud, separata dal Pollino tramite i [[Monti di Orsomarso]] dove la cima più alta è il [[Cozzo del Pellegrino]] ({{formatnum:1987}} m), si allunga sulla fascia tirrenica la [[Catena Costiera (Italia)|Catena Costiera]], la cui cima più elevata è il [[Monte Cocuzzo]] ({{formatnum:1541}} m).
Al centro della regione si eleva la [[Sila]], un vasto [[altopiano]] ricoperto da grandi foreste di aghifoglie, la cui vetta più alta è il [[Monte Botte Donato]] ({{formatnum:1928}} m). A sud-ovest la Sila si salda, attraverso la valle del [[Corace (fiume)|Corace]], al massiccio del [[Reventino]] ({{formatnum:1417}} m), che sovrasta il litorale tirrenico di Capo Suvero e la [[piana di Sant'Eufemia]].
Fra quest'ultima piana e quella di [[Piana di Gioia Tauro|Gioia Tauro]] si erge il gruppo del [[Monte Poro]] (710 m), il rilievo dalle dimensioni più modeste nella regione. Tra l'[[istmo di Catanzaro]] e il [[Passo della Limina|valico della Limina]] sorgono le [[Serre calabresi|Serre]], delle quali la vetta più elevata è il monte [[Monte Pecoraro]] ({{formatnum:1423}} m). A sud con le serre si congiungono con il rilievo montuoso più meridionale della regione ovvero l'[[Aspromonte]], il cui monte più elevato è il [[Montalto (Aspromonte)|Montalto]] ({{formatnum:1956}} m).
{{Monti della Calabria}}
=== Idrografia ===
[[File:Fiume Neto nei pressi di Santa Severina.jpg|min|Il fiume Neto nei pressi di [[Santa Severina]]]]
I fiumi della Calabria generalmente non presentano uno sviluppo significativo, in primis per la forma stretta e allungata della penisola calabrese, in secondo luogo per la particolare disposizione dei rilievi montuosi; pertanto, la maggior parte dei fiumi calabresi sono a carattere torrentizio, fanno eccezione il [[Crati]] e il [[Neto]] - i fiumi più lunghi - che sfociano nel [[mar Ionio]]. Tributano anch'essi allo [[Mar Ionio|Ionio]], ma con un corso di gran lunga più breve, il [[Coscile]] (che ha origine dal [[Massiccio del Pollino]], in cui sfocia il suo maggiore affluente, l'[[Esaro (affluente del Coscile)|Esaro]]), il [[Trionto]], il [[Tacina]] e il [[Corace (fiume)|Corace]]; questi ultimi fiumi, come peraltro il Neto, nascono dalla [[Sila]]. Dall'altopiano della Sila hanno origine anche l'[[Amato (fiume)|Amato]] e il [[Savuto (fiume)|Savuto]], che insieme al [[Lao (fiume)|Lao]] che scende dal [[Massiccio del Pollino]], sono i maggiori fiumi del versante tirrenico. Gli altri corsi d'acqua sono ancora più brevi e hanno le caratteristiche tipiche delle [[Fiumara (idrografia)|fiumare]] in quanto hanno regime torrentizio, scorrono incassati in stretti versanti a monte per poi riversarsi nelle pianure alluvionali in ampi alvei ciottolosi, asciutti per gran parte dell'anno, ma che possono riempirsi repentinamente in occasione di temporali o piogge violente. Inoltre esistono numerosi laghi che sono artificiali, soprattutto sull'altopiano della Sila, i principali sono l'[[Lago Ampollino|Ampollino]], l'[[Lago Arvo|Arvo]], il [[Lago Cecita|Cecita]], l'[[Lago Angitola|Angitola]] e il [[Lago Passante|Passante]].
=== Geologia ===
{{vedi anche|Geologia della Calabria}}
[[File:CentralMediterranean-GeotectonicMap.jpg|min|Carta geotettonica del Mediterraneo centrale e l'Arco Calabro<ref name="Ref-1"/>]]
Quando si parla della geologia della Calabria si riferisce generalmente all'[[Arco vulcanico calabro|Arco calabro]], detto anche "Arco Calabro-Peloritano". Si tratta di una [[catena montuosa]] semi-circolare che comincia a sud della Basilicata e comprende il settore nordorientale della [[Sicilia]], con i [[Monti Peloritani]].
Il basamento della Calabria è costituito principalmente da rocce cristalline e metamorfiche di età [[Paleozoico|Paleozoica]], coperte dai successivi sedimenti principalmente Neogenici. Le rocce del substrato sono costituite da diverse unità tettoniche ("falde") sovrapposte le une alle altre e sulle unità degli Appennini meridionali e delle Maghrebide siciliane.<ref name="Ref-1">van Dijk, J.P. (1992); "Late Neogene fore-arc basin evolution in the Calabrian Arc (Central Mediterranean). Tectonic sequence stratigraphy and dynamic geohistory. With special reference to the geology of Central Calabria". ''Geologica Ultrajectina'', 92, 288 pp.; si vedano i riferimenti nella lista bibliografica di quest'opera, e anche:
van Dijk, J.P., Bello, M., Brancaleoni, G.P., Cantarella, G., Costa, V., Frixa, A., Golfetto, F., Merlini, S., Riva, M., Toricelli, S., Toscano, C., and Zerilli, A. (2000); "A new structural model for the northern sector of the Calabrian Arc". ''Tectonophysics'', 324, 267-320.</ref>
L'evoluzione Neogenica del Mediterraneo è quella tipica dei sistemi Arco-Fossa di subduzione, caratterizzata da uno slittamento dell'Arco Calabro verso Sud-Est in concomitanza con l'apertura del bacino Tirrenico. Il cosiddetto avampaese di questo sistema è costituita dalla piattaforma Apula e dalla piattaforma Ibleo o "Ragusana". Il Tirreno rappresenta il bacino di retro-arco di questo sistema di [[subduzione]], dove le parti con affinità africana subducono al di sotto degli elementi di affinità Europea (Arco calabro).
La Calabria è una regione ad elevata pericolosità sismica.<ref>[http://zonesismiche.mi.ingv.it/ Zone sismiche - INGV<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Clima ===
[[File:CapoVaticano02.jpg|min|[[Capo Vaticano]]]]
[[File:Sila grande.jpeg|min|Sila]]
Il clima calabrese è di tipo [[Clima mediterraneo|mediterraneo]]. Il litorale ionico è più secco e arido di quello tirrenico, che si presenta con un clima più mite. In genere le temperature lungo le coste non scendono mai sotto i 10 °C e non salgono mai sopra i 40 °C, con punte di 42-44 °C nei mesi estivi. Lungo gli [[Appennini]] e nelle zone interne, dal [[Massiccio del Pollino|Pollino]], alla [[Sila]] fino all'[[Aspromonte]], il clima è montano appenninico (continentale freddo) con inverni freddi e nevosi, l'estate è tiepida e non mancano temporali. Da segnalare l'interessante escursione termica giornaliera, in inverno, nella [[valle del Crati]], dove anche a quote di pianura possono verificarsi abbondanti nevicate.
Le [[Stazione meteorologica|stazioni meteorologiche]] ufficialmente riconosciute dall'[[Organizzazione meteorologica mondiale]] presenti nel territorio regionale sono:
* [[Stazione meteorologica di Bonifati|Bonifati]]
* [[Stazione meteorologica di Calopezzati|Calopezzati]]
* [[Capo Spartivento (Calabria)|Capo Spartivento]]
* [[Stazione meteorologica di Catanzaro|Catanzaro]]
* [[Stazione meteorologica di Cosenza|Cosenza]]
* [[Stazione meteorologica di Crotone-Isola di Capo Rizzuto|Crotone-Isola di Capo Rizzuto]]
* [[Stazione meteorologica di Lamezia Terme Aeroporto|Lamezia Terme]]
* [[Stazione meteorologica di Monte Scuro|Monte Scuro]]
* [[Punta Alice]]
* [[Stazione meteorologica di Gioia Tauro (Fiume Budello)|Gioia Tauro]]
* [[Stazione meteorologica di Reggio Calabria Aeroporto|Reggio Calabria]]
* [[Stazione meteorologica di Vibo Valentia|Vibo Valentia]]
* [[Bianchi (Italia)|Bianchi]]
=== Flora ===
[[File:Pino Loricato sulle pendici meridionali di Monte La Caccia.jpg|min|Il pino loricato]]
Le differenti condizioni climatiche della regione favoriscono anche una diversa vegetazione da zona a zona. Dal livello del mare fino ai 600 metri (piano mediterraneo) predomina la macchia mediterranea con [[Olea europaea|ulivi]], [[Quercus ilex|lecci]] e altre piante tipiche del clima mediterraneo. Dai 700 metri fino ai 1000 metri (piano della bassa montagna appenninica), invece, cresce una vegetazione di transizione: [[Castanea sativa|castagni]] e altre [[Quercus|querce]] hanno la loro dominanza.
Dai 1000 metri in su (piano montano) dominano le specie tipiche del clima di montagna, composte da [[Fagus sylvatica|faggio]], [[Abies alba|abete bianco]] e [[Pinus nigra laricio|pino laricio]]. Sulle Serre calabresi il piano montano inizia, in alcuni punti, anche a 800 metri. Da citare il "pino loricato" (''[[Pinus heldreichii]]''), simbolo indiscusso del [[Parco nazionale del Pollino]]: questa antica reliquia vive solo sul [[Massiccio del Pollino|Pollino]], mentre fuori dal territorio italiano lo si trova sui [[Monti Balcani|Balcani]].
== Origini del nome ==
[[File:Colonie greche d'italia e sicilia.jpg|min|L'[[Italia]] secondo i greci, corrispondente all'attuale Calabria]]
Nell'era augustea dell'Impero romano l'attuale regione era conosciuta come ''Bruttium'', dalla [[Bruzi|popolazione]] che l'abitava. Ancora prima, attorno al XV secolo a.C., queste terre erano conosciute con il nome di [[Italia]], dalla popolazione degli [[Itali]], discendenti degli [[enotri]]. I Greci indicarono l'origine del nome in ''Ouitoulía'' dal vocabolo ''Italòi'' (plurale di ''Italós''), termine con il quale i coloni achei che giunsero nelle terre dell'attuale Calabria ambiguamente designavano sia i Vituli, una popolazione che abitava le terre a sud dell'istmo di Catanzaro, il cui [[etnonimo]] era etimologicamente relato al vocabolo indicante il toro, animale sacro ai Vituli e da loro divinizzato, che i tori stessi: il greco ''italós'' infatti è di derivazione italica, specificamente deriva dalla [[Lingue osco-umbre|osco-umbra]] ''uitlu'', toro appunto (vedasi il latino ''uitellus'', forma con suffisso diminutivo che significa vitello). ''Ouitoulía'' venne così a significare "terra dei Vituli" o "terra dei tori". A supporto di questa ipotesi, nella parte meridionale della penisola calabrese, laddove si sviluppò la più grande civiltà italica, prima dell'avvento di [[Roma]], esistono toponimi di origine magnogreca (alcuni tradotti in [[Lingua latina|latino]] dai [[Normanni]]) probabilmente facenti capo alla più antica etimologia di terra dei [[Bos taurus|tori]] (dei [[bovini]]): [[Bova (Italia)|Bova]], [[Bovalino]], [[Taurianova]], [[Gioia Tauro]], ecc.
Il nome ''Calabria'' designava in origine la [[penisola salentina]], che era compresa nella regione augustea [[Regio II Apulia et Calabria]], mentre l'odierna Calabria insieme all'attuale Basilicata formava la [[Regio III Lucania et Bruttii]]. Ma quando le due penisole dell'Italia meridionale furono unificate dai [[Bizantini]], il nome di Calabria fu usato per identificare anche la regione del [[Bruzio]]; successivamente, con la perdita dei possessi bizantini nel Salento in favore dei Longobardi, il nome fu utilizzato per designare soltanto l'attuale penisola calabrese, che mantiene tuttora il nome. Durante il basso Medioevo e l'età moderna il termine Calabria venne trasformato in ''Calabrie'', con lo sdoppiamento del territorio nelle due province napoletane di ''Calabria Ulteriore'' e ''Calabria Citeriore''.
Il nome ''Calabria'' viene da ''Calabrī'', da confrontare con i Γαλάβριοι (''Galábrioi'') della [[Penisola balcanica]] (dalla quale forse deriva anche l'[[Etnonimo|etnico]] ''Calabrī'').<ref>{{cita libro| titolo=Dizionario di toponomastica | anno=1990 | editore=UTET | città=Torino| p=138}}</ref> L'origine sembra essere una [[radice (linguistica)|radice]] preromana *''cal-/cala-''<ref>{{cita libro | titolo=Nomi d'Italia | editore=Istituto Geografico De Agostini | città=Novara | anno=2009 | p=70 }}</ref> o *''calabra-/galabra-'', che compare anche in [[galaverna|calaverna]] e [[calabrosa]], nonché in ''calabria'', nome comune della pernice di monte (''[[Lagopus muta]]''),<ref>{{cita libro | cognome=Battisti | nome=Carlo | coautori=Giovanni Alessio | titolo=Dizionario etimologico italiano | editore=Barbera | città=Firenze | anno=1950-57 | pagine=I, p. 665}}</ref> che significherebbe "roccia", "concrezione calcarea o ghiacciata". A sostegno di questa tesi Latham (1859)<ref>{{Cita libro|titolo=R. G. Latham. Descriptive ethnology of Europe, Asia, Africa|editore=John van Voorst, London 1859, vol. II .|p=34}}</ref> riporta tribù di Galabri o Calabri nelle regioni orientali dell'odierno Kossovo, ricche di giacimenti minerari di oro e di argento e afferma che Iapigi e Iapodi erano contigui ai Galabri e, “''for all pratical purposes''”, erano la stessa popolazione e che "''word for word''" Galabri è lo stesso che Calabri. Latham afferma inoltre che in Italia ci sono [[Iapigi]] chiamati Calabri, nei Balcani ci sono Iapodi anche detti Calabri. Con il nome di Iapigi venivano indicati anche i Messapi e i Calabri.<ref>{{Cita libro|titolo=Pagliaro Antonino. Enciclopedia Treccani.|editore=Istituto dell'Enciclopedia Treccani 1933|p=Lemma Galabri}}</ref>
Un'altra ipotesi vuole che il termine ''Calabria'' derivi invece dal greco antico ''kalón-bryōn'' ([terra] ''che fa sorgere il bene/il bello''), ad indicare la fertilità del suo territorio. Ne fa riferimento, ad esempio, il poeta e storico cinquecentesco Francesco Grano da [[Cropani]] nel suo poemetto ''De situ laudibusque Calabriae'',<ref>{{Google books|OEfiHj0umRYC&pg|Della Calabria illustrata, p. 463|pagina=463}}</ref> in cui, nell'elogiare le bellezze della Calabria, accenna anche alla presunta esistenza della suddetta origine etimologica ("[...] ''se è vero che nella lingua greca il termine kalon significa bello, e brio indica lo zampillare'' [...]"<ref>{{Google books|qfVfju8A0yUC&pg|Storia della Calabria, p. 283|pagina=283}}</ref>).
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Calabria}}
=== Preistoria ===
[[File:Grotta del romito2H.JPG|min|Graffito paleolitico di ''[[Bos primigenius]]'', [[Grotta del Romito]], [[Papasidero]]]]
Le prime tracce della presenza dell'uomo in Calabria risalgono al [[Paleolitico]] come testimoniano i ritrovamenti nelle grotte di [[Praia a Mare]], il graffito del ''[[Bos taurus primigenius|Bos primigenius]]'' della [[Grotta del Romito]] a [[Papasidero]], una figura di [[Bos taurus|bovide]] incisa nella roccia {{formatnum:12000}} anni fa, ma anche le attività minerarie nella Grotta della Monaca a [[Sant'Agata di Esaro]]. Durante l{{'}}''era dei metalli'' giunsero nuove popolazioni, uno degli insediamenti più importanti risalente a quel periodo è il complesso di Torre Galli nei pressi di [[Vibo Valentia]], inoltre, nei pressi di [[Roccella Ionica]], sul finire degli anni sessanta, furono condotti degli scavi che riportarono alla luce una necropoli risalente all'età del ferro, così come, negli anni cinquanta, in Contrada Ronzo a Calanna a poca distanza dall'abitato si scoprì la necropoli di un villaggio protostorico databile ai secoli XI- X a.C., importanti reperti ritrovati sono conservati a Reggio Calabria nel [[Museo nazionale della Magna Grecia]]. Nei pressi di [[Girifalco]], in contrada Carìa, fu rinvenuta una necropoli del [[Neolitico]] superiore durante gli ultimi anni del [[XIX secolo]] dallo storico e archeologo [[Armando Lucifero]] nella quale reperì il ''cranio di Carìa''.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/calabria_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=CALABRIA|accesso=2 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190902190156/http://www.treccani.it/enciclopedia/calabria_(Enciclopedia-Italiana)/|dataarchivio=2 settembre 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>[[Archivio storico]] del [[Comune di Crotone]], [[Deliberazione|Delibera di Giunta]] n°. 289 del 26 maggio [[1934]]</ref>
=== Mitologia ===
Secondo il mito
Più tardi, secondo il mito greco, circa 850 anni prima della [[guerra di Troia]], vi sarebbero dunque giunti ''
Secondo la leggenda [[Enotro|Enotrio]] avrebbe regnato per 71 anni e alla sua morte gli sarebbe succeduto il figlio ''[[Italo
=== Periodo italico ===
Tali popolazioni dunque (
=== Periodo greco antico ===
{{Vedi anche|Magna Grecia|Bruzi}}
[[File:Capo Colonna.png|
[[File:Reggio calabria mura greche lungomare.jpg|
Di fondamentale importanza è lo sbarco dei [[Antica Grecia|Greci]] sulle coste calabresi, i quali strapparono le terre ai [[Lucani]] (costretti a rifugiarsi nell'entroterra e nella parte settentrionale della Calabria), e si mescolarono con gli altri popoli autoctoni, dando vita ad una cultura meticcia, greco-italica, estremamente florida nei secoli successivi. I Greci fondarono fiorenti colonie, così magnificenti da guadagnarsi l'appellativo di ''[[Magna Grecia]]'' (Grande Grecia), così importanti da superare, in alcuni casi, la stessa madrepatria.
Tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] ed il [[IV secolo a.C.]] infatti fiorivano su tutta la costa numerose ed importanti città della [[Magna Grecia]], come [[Reggio Calabria|Rhegion]], [[Crotone|Kroton]], [[Locri
La
Proprio a Locri Epizefiri furono promulgate, ad opera di [[Zaleuco di Locri|Zaleuco]], le prime leggi scritte in Europa.
Successivamente, con la pressione delle popolazioni italiche dei [[Bruzi]] e dei [[Lucani]] (che conquistarono anche la gran parte delle poleis greche), e con l'avvento di [[Roma (città antica)|Roma]], la [[Magna Grecia]] iniziò il suo declino, dovuto anche ad una continua lotta per il predominio tra le ''poleis''.
=== Periodo romano ===
{{Vedi anche|Regio III Lucania et Bruttii}}
[[File:Locri Epizefiri Teatro Greco 02.jpg|min|Il teatro di Locri Epizefiri]]
[[File:Gioiosa Jonica Naniglio interno illuminato.jpg|min|Gioiosa Jonica Naniglio]]
Dopo la conquista da parte dei [[Roma (città antica)|Romani]], nel [[III secolo a.C.]], i territori assunsero la denominazione di ''"Brutium"'' ma, a parte alcune città alleate, dunque non sottomesse all'autorità di Roma, gran parte della regione non fu in grado di ritrovare la prosperità di un tempo. Le ''poleis'' magnogreche erano quindi destinate a perdere il proprio potere in favore di un'alleanza (come nel caso di Reggio) o di una colonizzazione romana (nel caso di Locri Epizefiri, Crotone e delle altre città minori). Colonie a diritto Latino furono Copia nel 194 a.C. e Vibo Valentia dedotta nel 192 a.C. Quest'ultima fu particolarmente importante durante il I secolo a.C. e nel secolo successivo, ospitò anche l'esercito e la flotta di Cesare e poi di Ottaviano, Appiano la ricorda come una delle città più importanti d'Italia. Unica roccaforte della lingua e cultura greca rimaneva infatti Reggio (tra l'altro sede del ''Corrector'', governatore della provincia ''Lucania et Bruttii''), che attraverso la [[Via Capua-Regium|Via Popilia]] collegava il suo porto con [[Roma]]; città abitate dai Bruttii erano le colonie di [[Cosenza]], [[Vibo Valentia]], [[Locri]], [[Crotone]] e [[Sibari]]. Tra le città più importanti troviamo [[Scolacium]] (nei presi dell'attuale [[Catanzaro]]) che nel 507 d.C. fu sede del ''Corrector'' (governatore) della provincia ''Lucania et Bruttii.''
=== Medioevo ===
==== Il ducato bizantino ====
{{Vedi anche|Ducato di Calabria}}
[[File:Thema di calabria anno mille.jpg|min|Il ''[[thema]]'' o ducato di Calabria]]
Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], la Calabria fu devastata dalle [[Guerra gotica (535-553)|guerre gotiche]], tra goti e [[bizantini]], i quali ebbero la meglio. Successivamente a causa dell'invasione [[longobardi|longobarda]] i Bizantini persero gran parte dell'Italia compresa anche parte della Calabria settentrionale, i territori rimasti del Bruzio furono aggregati con le terre possedute nel [[Salento]], formando il ducato di Calabria compreso nel [[Sikelia|thema di Sicilia]]. Successivamente il dominio bizantino in [[Italia meridionale]] fu diviso in: ''thema di Langobardia'', con capitale Bari, e, una volta caduta la Sicilia in mano agli arabi, in ''thema di Calabria'', con capitale Reggio. Quest'ultimo territorio aveva dunque ereditato il nome ''Calabria'', precedentemente usato per designare la penisola salentina; con l'estendersi delle conquiste bizantine fu organizzato anche il thema di [[Lucania (thema)|Lucania]] che comprendeva parte dell'odierna Calabria settentrionale.
Durante l'[[Alto Medioevo]] gli abitanti furono spinti verso l'interno della regione sia dalle pestilenze che dalle incursioni piratesche, una vera minaccia per gli insediamenti costieri, continuata fino alla fine del [[XVIII secolo]]. Numerose furono infatti le fortificazioni collinari e montuose nell'entroterra calabrese, costituita da villaggi arroccati in posizione sufficientemente arretrata e inaccessibile da poter avvistare in tempo le navi nemiche e sbarrare prontamente le vie d'accesso ai centri abitati.
In questo periodo storico fiorì il [[cenobitismo]], col sorgere in tutto il territorio di innumerevoli chiese, eremi e monasteri nei quali moltitudini di [[monaci basiliani]] calabro-greci si dedicarono alla trascrizione di testi classici e religiosi.
Nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]], la Calabria fu terra di confine tra i [[Bizantini]] e gli [[Arabi]] insediatisi in [[Sicilia]], che si contesero a lungo la penisola, soggetta a razzie e schermaglie, spopolata e demoralizzata, ma con gli importanti ''monasteri bizantini'', vere e proprie roccaforti della cultura del tempo, e patria di numerosissimi santi monaci (san [[Nilo da Rossano]], san [[Gregorio da Cerchiara]] ecc.).
Sotto il dominio bizantino, tra la fine del IX e l'inizio del X secolo, la Calabria fu una delle prime regioni d'Italia a introdurre la produzione di seta in Europa.<ref>{{Cita web|url=https://www.madeinitalyfor.me/info/lantica-e-nobile-arte-serica/|titolo=L'antica e nobile arte serica, MadeinItalyfor.me}}</ref>
Secondo [[André Guillou]],<ref>{{cita libro | autore-capitolo-nome=André | autore-capitolo-cognome=Guillou | autore-capitolo-nome2=Paolo| autore-capitolo-cognome2=Delogu |titolo=Storia d'Italia | volume=III| capitolo=Il mezzogiorno dai Bizantini a Federico II | anno=1983 | editore=UTET| }}</ref> i [[gelsi]] per la produzione di seta grezza furono introdotti nell'Italia meridionale dai bizantini alla fine del IX secolo. Intorno al 1050, il tema della Calabria contava {{formatnum:24000}} gelsi coltivati per le loro foglie e il loro numero tendeva ad espandersi.<ref>{{Cita libro|nome =Eleni|cognome=Sakellariou|titolo=Southern Italy in the Late Middle Ages: Demographic, Institutional Change in the Kingdom of Naples, c.1440-c.1530.|editore=Brill|anno=2011}}</ref>
Mentre la coltivazione del gelso muoveva i primi passi nel resto d'Italia, la seta prodotta in Calabria raggiunse il picco del 50% dell'intera produzione italo-europea. Poiché la coltivazione del gelso era difficile nell'Europa settentrionale e continentale, i commercianti acquistavano in Calabria materie prime per finire i prodotti e rivenderli a un prezzo migliore. Gli artigiani della seta [[Genova|genovese]] usavano la seta calabrese per la produzione di [[Velluto|velluti]].<ref>{{Cita libro|autore-capitolo-nome=Paolo|autore-capitolo-cognome=Malanima|capitolo=Le sete della Calabria|titolo=La seta. E oltre...|curatore=Fusco, Ida Maria| editore=Edizioni Scientifiche Italiane}}</ref>
==== Le corti normanne ed il Regno di Sicilia ====
Alla lunga contesa arabo-bizantina mette fine però la famiglia normanna degli [[Altavilla]]. L'anno [[1061]] sancisce infatti che la Calabria è dei [[Normanni]], suddivisa tra [[Roberto il Guiscardo]], ''Duca di Calabria'', e [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero]], ''Conte di Calabria''. Il governo così organizzato fu messo in atto dai locali magnati bizantini. Il dominio viene esteso alle Puglie e da questo momento ha termine ogni pertinenza bizantina.
* [[Roberto il Guiscardo|Roberto]] conferma in [[Reggio Calabria|Reggio]] la capitale del ''Ducato di Puglia e di Calabria'' e sede del ''giustizierato di Calabria'', nominandosi egli stesso Duca;
* In questo periodo [[Cosenza]] divenne capitale e sede del [[giustizierato]] Val di Crati e Terra Giordana e residenza di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], Duca di Calabria che iniziò la costruzione del [[Castello
* [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero]] è invece ''Conte di Calabria'', vassallo del fratello Roberto, con sede a [[Mileto (Italia)|Mileto]].
Roberto il Guiscardo fu investito Duca di Puglia, Calabria e Sicilia il 23 agosto 1059 da [[papa Niccolò II]] con la formula: ''per Grazia di Dio e di San Pietro duca di Puglia e Calabria e, se ancora mi assisteranno, futuro Signore della Sicilia''.
Nel [[1098]], [[Papa Urbano II]] investì Ruggero del ruolo di ''nunzio apostolico'' e gli [[Altavilla]] con la loro dinastia divennero precursori del [[Regno di Napoli]] o [[Regno delle Due Sicilie]] che dominò la Calabria fino all'[[unità d'Italia]].
Dal 1130 fino al 1194 la Calabria fece parte del [[Regno di Sicilia]] sotto la [[Altavilla#Re di Sicilia (1130-1194)|Dinastia Altavilla]]. L'imperatore del sacro romano impero, [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], conquistò il Regno iniziando la [[Regno di Sicilia#Il periodo della dinastia sveva|Dinastia Sveva]] (1194-1266), il cui massimo esponente fu [[Federico II di Svevia|Federico II]].
Nel 1147, durante la [[Seconda Crociata]], [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] attaccò [[Corinto (città antica)|Corinto]] e [[Tebe (città moderna)|Tebe]], due importanti centri di produzione della seta bizantina, catturando i tessitori e la loro attrezzatura e fondando i propri setifici in Calabria.<ref name="AM4">Muthesius, "Silk in the Medieval World", p. 331.</ref>
==== Periodo angioino e aragonese ====
[[File:Cartina Monteleone 1710.jpg|min|verticale=1.4|Cartina di Monteleone di Calabria (attuale Vibo Valentia) disegnata nel 1710, in alto a sinistra è visibile lo stemma dei Pignatelli duchi di Monteleone, sotto lo stemma della città e a destra di questo gli stemmi delle famiglie nobili di Monteleone.|sinistra]]
[[File:Gioiosa Jonica Castello e Teatro.JPG|min|Gioiosa Jonica Castello e Teatro]]
Con la conquista del Regno di Sicilia nel 1266 da parte [[Carlo I d'Angiò]], inizio la [[Regno di Sicilia#Il periodo della dinastia angioina|dominazione angioina]], con il trasferimento della capitale del [[Regno di Sicilia|regno]] da [[Palermo]] a [[Napoli]]. È di questo periodo la più ampia diffusione del sistema feudale. A causa della rivolta dei [[Vespri Siciliani]] ([[1282]]) il [[Regno di Sicilia]] si ritrova diviso in due parti: l'isola siciliana, in mano agli aragonesi, e la parte continentale, tenuta dagli [[angioini]]. L'inizio effettivo di tale suddivisione è con la [[pace di Caltabellotta]] del [[1302]], quando la Calabria entra a far parte del ''Regnum Siciliae citra Pharum'' (o [[Regno di Napoli]]).
La Dinastia dei d'Angiò, poi articolatasi negli [[Angiò-Durazzo]] e [[Angiò-Valois]], costituendo la cosiddetta [[Sovrani di Napoli#Capetingi (1282–1442)|Dinastia dei Capetingi]], resistette fino al 1442.
Nel frattempo, a Catanzaro, la [[tessitura]] assunse un'importanza considerevole. I progressi dell'arte della seta sono testimoniati dal dono di uno stupendo parato in [[velluto]] verde stellato in oro, che la città fece a [[Ladislao I di Napoli|Ladislao di Durazzo]] nel [[1397]], per gratitudine dell'esenzione da alcune gravezze sulla [[tintoria]]. Questo parato era di tanto merito che il re lo adoperò per far tappezzare la sala del trono in [[Castel Capuano]]. Da quel momento l'arte progredì sempre di più, al punto da meritare privilegi e pergamene da parte dei sovrani.<ref>{{cita libro | nome=Angela | cognome=Rubino | titolo=La seta a Catanzaro e Lione. Echi lontani e attività presente | anno=2007 | editore=Calabria Letteraria | città=Soveria Mannelli|isbn=88-7574-127-1}}</ref>
Alla Dinastia dei Capetingi fece seguito la Dinastia [[Trastámara d'Aragona di Napoli]]. Nel [[1442]] [[Alfonso V d'Aragona]], conquistando i territori degli [[Angioini]], assegnò il territorio di Reggio a Catanzaro, poiché Reggio aveva appoggiato il suo avversario [[Renato d'Angiò]], ma una ventina di anni dopo nel [[1465]] [[Ferrante d'Aragona|Ferdinando I d'Aragona]] (Ferrante) riassegnò il titolo di capoluogo a Reggio. Il periodo [[Sovrani d'Aragona|aragonese]] consacrò Cosenza come la più importante città del reame nel campo del diritto ([[1494]]-[[1557]]). Dopo [[Napoli]] diventa la seconda città ad avere una [[cartografia]] e nel [[1511]] nasce l'[[Accademia Cosentina]] fondata da [[Aulo Giano Parrasio]] e portata al suo massimo splendore da [[Bernardino Telesio]], il più grande dei cosentini illustri, definito da [[Francesco Bacone]] il primo degli uomini nuovi.
Nel [[XV secolo]], l'industria serica di [[Catanzaro]] riforniva quasi tutta l'Europa ed era venduta in grandi fiere a mercanti [[spagnoli]], [[venezia]]ni, genovesi, [[Firenze|fiorentini]] e [[olandesi]]. Catanzaro divenne la capitale europea della [[seta]] con un grande allevamento di [[Bombyx mori|bachi da seta]] che produceva tutti i pizzi e merletti utilizzati in [[Città del Vaticano|Vaticano]]. La città era famosa per la sua raffinata fabbricazione di sete, velluti, [[Damasco (tessuto)|damaschi]] e [[Broccato|broccati]].<ref name="Angela Rubino">{{cita libro| nome= Angela| cognome= Rubino| titolo= La seta a Catanzaro e Lione. Echi lontani e attività presente| anno= 2006| editore= Calabria Letteraria}}</ref>
Nel [[1519]], l'Imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] riconobbe formalmente la crescita dell'industria della seta catanzarese, consentendo alla città di istituire un consolato dell'artigianato della seta, incaricato di regolamentare e controllare le varie fasi di una produzione che fiorì per tutto il Cinquecento.<ref name="Angela Rubino"/>
Nel [[XVI secolo]], la Calabria fu caratterizzata da un forte sviluppo demografico ed economico, dovuto principalmente alla crescente domanda di prodotti serici e alla contemporanea crescita dei prezzi, e divenne uno dei più importanti mercati mediterranei per la seta.<ref>{{cita libro | cognome = Galasso | nome = Giuseppe | titolo = Economia e società nella Calabria del Cinquecento | anno = 1975 | editore = L'Altra Europa}}</ref>
In questo periodo in Calabria fu confermata la divisione nelle due province di ''Calabria Citeriore'' (o Citra) e ''Calabria Ulteriore'' (o ''Ultra'') governate inizialmente da un solo magistrato, poi dal [[1582]] le due province furono amministrate da due distinti governatori:
* uno a [[Cosenza]] per la [[Calabria Citeriore]]: il capoluogo nel XVI secolo attraversò un'impressionante fioritura umanistica e segnò una rinascita intellettuale, tanto che venne definita Atene della Calabria;<ref>Luigi Caruso, ''Storia di Cosenza'', Edizioni di Storia Patria, 1970</ref>
* uno a Reggio per 11 anni dal 1582 al 1592, poi a [[Catanzaro]] per oltre 220 anni dal 1593 al 1816 per la [[Calabria Ulteriore]].<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=OEfiHj0umRYC&pg=PA641&lpg=PA641&dq=calabria+ulteriore+catanzaro&source=web&ots=DI3Q2ctb33&sig=mZidBAXZCikjbojSwuaUWX0ZjYc&hl=it#PPA642,M1|titolo=Secondo}}</ref> Per un breve periodo fu capoluogo della provincia anche [[Vibo Valentia|Monteleone]].
=== Era moderna ===
Nel 1806, regnante [[Giuseppe Bonaparte]], fratello di Napoleone, Calabria e Basilicata insorsero contro il regime napoleonico, appoggiati dalla flotta e dalle truppe inglesi, dando luogo alla cosiddetta [[Insurrezione calabrese]]. Questa, nata contro i francesi e in sostegno ai borbonici, durò due anni e vide fra i vari capitani degli insorti filoborbonici sia militari di professione che banditi comuni. La repressione del moto antifrancese fu affidata, principalmente, ai generali [[Andrea Massena]] e [[Jean Maximilien Lamarque]], i quali riuscirono a frenare la ribellione, anche se con espedienti estremamente crudeli, come accadde ad esempio nel cosiddetto [[massacro di Lauria]], perpetrato dai soldati di Massena.
=== Ultimi secoli ===
{{Sequenza immagini
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|Immagine:Province Regno delle Due Sicilie.svg|Le province del [[Regno delle Due Sicilie]]
|Immagine:Compartimento delle Calabrie.svg|Il compartimento statistico della Calabria all'interno del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
}}
[[File:Anonimo - Garibaldi ferito - litografia acquerellata su carta legno - ca. 1870.jpg|min|Garibaldi ferito in [[Aspromonte]]]]
L'[[Aspromonte]], regione montana nel sud della Calabria, in provincia di [[Reggio Calabria|Reggio]], fu scenario di una [[Giornata dell'Aspromonte|famosa battaglia]] del [[Risorgimento]], in cui [[Giuseppe Garibaldi]] rimase ferito. È tuttora possibile ammirare l'albero cavo in cui secondo la tradizione [[Garibaldi]] si sedette per essere curato, nei pressi di [[Gambarie]], vicino a Reggio.
In questo periodo anche a [[Cosenza]] si manifestarono movimenti liberali e patriottici, il più noto è quello del 15 marzo [[1844]] che si concluse con uno scontro a fuoco nel Largo dell'Intendenza tra i soldati borbonici e 21 patrioti poi condannati a morte, e dei quali ne furono giustiziati soltanto sei.<ref>{{cita libro|Istituto di storia del Risorgimento italiano| Comitato cosentino | I martiri cosentini del 15 marzo 1844 : celebrazione ad iniziativa della consulta del comitato cosentino del Regio Istituto di storia del Risorgimento italiano: 15 marzo 1937 | 1937 | SCAT | Cosenza}}</ref> Da questa rivolta presero spunto i [[Fratelli Bandiera]], veneziani che vennero in soccorso ai fratelli calabresi e vennero fucilati presso il [[Vallone di Rovito]] insieme ad altri 7 ufficiali il 25 luglio [[1844]].<ref>{{cita libro|Felice | Venosta | I fratelli Bandiera e loro compagni martiri a Cosenza : notizie storiche | 1863 | C. Barbini | Milano}}</ref> In seguito i cosentini parteciparono a molte vicende del [[Risorgimento]], dalle guerre d'indipendenza fino alla [[spedizione dei Mille]]. [[Garibaldi]] fu a Cosenza il 31 agosto 1860; due mesi dopo, un plebiscito stabilì l'annessione al [[Regno d'Italia]].
Con il Regno d'Italia costituito nel 1861, la Calabria fu divisa amministrativamente nelle province di [[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]], [[Provincia di Cosenza|Cosenza]] e [[Provincia di Reggio Calabria|Reggio]], rimarcando esattamente le preesistenti province del [[Regno delle Due Sicilie]]. Nel 1947 la Calabria è una delle 19 regioni (divenute 20 nel 1963 a seguito dell'autonomia del [[Molise]] dall'[[Abruzzo]]) previste dall'art.131 della [[Costituzione della Repubblica Italiana]]. Nel [[1970]] venne infine definitivamente istituita la Regione Calabria con [[Catanzaro]] capoluogo di Regione.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Di seguito si riportano gli elenchi della popolazione<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2023&lingua=ita |titolo=Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2023 |accesso=28 maggio 2023 }}</ref> residente negli enti intermedi e nei 30 comuni più popolosi.
==== Enti intermedi ====
[[File:Cosenza Palazzo del Governo - panoramio.jpg|min|Il [[Palazzo del Governo (Cosenza)|Palazzo del Governo]] di Cosenza, sede della provincia più popolosa della regione]]
{|class="wikitable sortable"
!Pos.
!Provincia/Città metropolitana
!Abitanti
!Superficie (km²)
|-
|'''1'''
|{{IT-CS}}
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|-
|'''2'''
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|-
|'''3'''
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|-
|'''4'''
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|-
|'''5'''
|{{IT-VV}}
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|}
==== Comuni ====
{{vedi anche|Comuni della Calabria}}
[[File:Reggio calabria.jpg|min|Panorama di Reggio Calabria, città più popolosa della regione]]
{|class="wikitable sortable"
!Pos.
!Comune
!Provincia/Città metropolitana
!Abitanti
!Superficie (km²)
|-
|'''1'''
|{{simbolo|Reggio Calabria-Stemma.svg}} [[Reggio Calabria]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''2'''
|{{simbolo|Coat of arms of Catanzaro.svg}} [[Catanzaro]]
|{{IT-CZ}}
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|-
|'''3'''
|{{simbolo|Corigliano-Rossano-Stemma.svg}} [[Corigliano-Rossano]]
|{{IT-CS}}
|align=right| '''{{formatnum:73913}}'''
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|-
|'''4'''
|{{simbolo|Lamezia Terme-Stemma.png}} [[Lamezia Terme]]
|{{IT-CZ}}
|align=right| '''{{formatnum:67041}}'''
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|-
|'''5'''
|{{simbolo|Cosenza-Stemma.svg}} [[Cosenza]]
|{{IT-CS}}
|align=right| '''{{formatnum:63741}}'''
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|-
|'''6'''
|{{simbolo|Crotone-Stemma.svg}} [[Crotone]]
|{{IT-KR}}
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|-
|'''7'''
|{{simbolo|Rende-Stemma.png}} [[Rende]]
|{{IT-CS}}
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|-
|'''8'''
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|{{IT-VV}}
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|-
|'''9'''
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|{{IT-CS}}
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|-
|'''10'''
|{{simbolo|Montalto Uffugo-Stemma.svg}} [[Montalto Uffugo]]
|{{IT-CS}}
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|-
|'''11'''
|{{simbolo|Gioia Tauro-Stemma.svg}} [[Gioia Tauro]]
|{{IT-RC}}
| align="right" | '''{{formatnum:19184}}'''
| align="right" | {{formatnum:39.87}}
|-
|'''12'''
|{{simbolo|Acri-Stemma.svg}} [[Acri (Italia)|Acri]]
|{{IT-CS}}
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|-
|'''13'''
|{{simbolo|Palmi-Stemma.svg}} [[Palmi]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''14'''
|{{simbolo|Siderno-Stemma.svg}} [[Siderno]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''15'''
|{{simbolo|Isola di Capo Rizzuto-Stemma.svg}} [[Isola di Capo Rizzuto]]
|{{IT-KR}}
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|-
|'''16'''
|{{simbolo|Cassano all'Ionio-Stemma.png}} [[Cassano all'Ionio]]
|{{IT-CS}}
| align="right" | '''{{formatnum:16465}}'''
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|-
|'''17'''
|{{simbolo|San Giovanni in Fiore-Stemma.svg}} [[San Giovanni in Fiore]]
|{{IT-CS}}
|align=right| '''{{formatnum:15825}}'''
|align=right| {{formatnum:282.53}}
|-
|'''18'''
|{{simbolo|Taurianova-Stemma.png}} [[Taurianova]]
|{{IT-RC}}
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| align="right" | {{formatnum:48.55}}
|-
|'''19'''
|{{simbolo|Paola (Italia)-Stemma.png}} [[Paola (Italia)|Paola]]
|{{IT-CS}}
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|'''20'''
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|{{IT-RC}}
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|-
|'''21'''
|{{simbolo|Cirò Marina-Stemma.png}} [[Cirò Marina]]
|{{IT-KR}}
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|'''22'''
|{{simbolo|Amantea-Stemma.png}} [[Amantea]]
|{{IT-CS}}
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|-
|'''23'''
|{{simbolo|Villa San Giovanni-Stemma.png}} [[Villa San Giovanni]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''24'''
|{{simbolo|Locri-Stemma.png}} [[Locri]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''25'''
|{{simbolo|Scalea-Stemma.png}} [[Scalea]]
|{{IT-CS}}
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|-
|'''26'''
|{{simbolo|Melito di Porto Salvo-Stemma.png}} [[Melito di Porto Salvo]]
|{{IT-RC}}
|align=right| '''{{formatnum:10431}}'''
|align=right| {{formatnum:35.41}}
|-
|'''27'''
|{{simbolo|Polistena-Stemma.png}} [[Polistena]]
|{{IT-RC}}
| align="right" | '''{{formatnum:9885}}'''
| align="right" | {{formatnum:11.77}}
|-
|'''28'''
|{{simbolo|Cittanova (Italia)-Stemma.png}} [[Cittanova (Italia)|Cittanova]]
|{{IT-RC}}
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|-
|'''29'''
|{{simbolo|Crosia-Stemma.png}} [[Crosia]]
|{{IT-CS}}
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| align="right" | {{formatnum:21.10}}
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|'''30'''
|{{simbolo|Bisignano-Stemma.png}} [[Bisignano]]
|{{IT-CS}}
| align="right" | '''{{formatnum:9488}}'''
| align="right" | {{formatnum:86.20}}
|}
=== Etnie e minoranze straniere ===
{{Vedi anche|Arbëreshë|Minoranza linguistica greca d'Italia}}
I cittadini stranieri residenti in regione sono {{formatnum:92996}}<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2017/index.html# |titolo=Dato Istat al 31/12/2017 |accesso=10 settembre 2018 |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html |urlmorto=sì }}</ref>, circa il 5,0% della popolazione, così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle {{formatnum:2000}} unità):
{|class="wikitable sortable"
!Pos.
!Nazionalità
!Residenti
|-
|1
|{{ROU}}
|align=right| {{formatnum:25865}}
|-
|2
|{{MAR}}
|align=right| {{formatnum:15313}}
|-
|3
|{{UKR}}
|align=right| {{formatnum:5720}}
|-
|4
| {{BGR}}
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|-
|5
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|align=right| {{formatnum:4402}}
|-
|6
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|-
|7
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|align=right| {{formatnum:2707}}
|-
|8
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|align=right| {{formatnum:2568}}
|-
|9
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|align=right| {{formatnum:2563}}
|-
|10
|{{PAK}}
|align=right| {{formatnum:2436}}
|-
|11
|{{POL}}
|align=right| {{formatnum:2416}}
|}
===
{{vedi anche|Dialetti calabresi|Dialetto catanzarese|Dialetto cosentino|Dialetto reggino|Lingua arbëreshe|Dialetto greco-calabro|Guardiolo}}
{{Citazione|A voi fieri Calabresi<br />che accoglieste ospitali me straniero<br />nelle ricerche e indagini<br />infaticabilmente cooperando<br />alla raccolta di questi materiali<br />dedico questo libro che chiude nelle pagine<br />il tesoro di vita del vostro nobile linguaggio.|[[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]], [[Dizionario dialettale della Calabria]]}}
La popolazione calabrese presenta ancora oggi un'identità abbastanza variegata, per questo l'[[dialetti calabresi|insieme dei dialetti parlati nella regione]] rispecchia tali caratteristiche. Come la maggior parte dei [[dialetto|dialetti]] italiani, il calabrese meridionale come quello settentrionale non hanno alcuna ufficialità.
A causa delle molteplici radici storiche della regione, esistono zone della Calabria in cui si parlano ancora lingue e dialetti di diretta derivazione da altre lingue. Nel nord della regione si parla un dialetto derivante dalla [[Dialetti italiani meridionali|lingua napoletana]], mentre nel sud della regione si riscontrano numerose somiglianze del dialetto locale con la [[lingua siciliana]], ma complessivamente il vernacolo parlato in tutta la regione è spesso identificato come ''"calabrese"''.
Le minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dallo Stato italiano nella regione Calabria sono: il [[guardiolo]], il [[dialetto greco-calabro]] e l'albanese (''[[Lingua arbëreshe|arbërishtja]]''). In alcune di queste aree, specialmente quella albanofona dove la lingua è ancora molto viva, le vie dei vari paesi hanno una diffusa toponomastica bilingue.
Il guardiolo è una varietà dell'[[lingua occitana|occitano]], parlato nell'[[isola linguistica]] di [[Guardia Piemontese]].
[[File:Greco calabro.jpg|min|Diffusione della lingua greca di Calabria]]
La [[Dialetto greco-calabro|lingua greca di Calabria]] è parlata nel [[Bovesia|triangolo grecanico]] della [[città metropolitana di Reggio Calabria]], nei comuni di [[Amendolea]] (Amygdalia/Amiddalia), [[Bova (Italia)|Bova]] (Vua), [[Bova Marina]] (Fundaca, Jalò to Vua), [[Condofuri]], [[Roccaforte del Greco]] (Vunì), [[Roghudi]], e in alcuni quartieri della città di [[Reggio Calabria]] come [[San Giorgio (Reggio Calabria)|San Giorgio Extra]].
La [[lingua albanese]] in Calabria è una [[Varietà (linguistica)|varietà linguistica]] dell'albanese parlato nell'[[Albania]] meridionale. La comunità albanese (''[[arbëreshë]]'') è la minoranza più diffusa della regione (33 comuni linguisticamente attivi tra le province di [[Provincia di Cosenza|Cosenza]], [[Provincia di Crotone|Crotone]] e [[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]]). Degna di nota la produzione letteraria moderna e contemporanea, nota e studiata nella stessa [[Albania]] e negli stati [[Penisola balcanica|balcanici]] di lingua albanese.
=== Religione ===
[[File:Mappa delle Diocesi della Calabria.png|min|Carta delle diocesi della Calabria]]
Il [[cristianesimo]] è la religione più diffusa nella regione. La quasi totalità dei cristiani in Calabria appartiene al [[cattolicesimo]] di rito romano ed il territorio corrisponde alla [[Regione ecclesiastica Calabria]], suddivisa in 11 diocesi ed un'eparchia così ripartite:
* [[Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace]] ({{formatnum:585000}}), metropolitana, che ha come suffraganee:
** [[Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina]]
** [[Diocesi di Lamezia Terme]]
* [[Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano]] ({{formatnum:719000}}), metropolitana, che ha come suffraganee:
** [[Diocesi di Cassano all'Jonio]]
** [[Arcidiocesi di Rossano-Cariati]]
** [[Diocesi di San Marco Argentano-Scalea]]
* [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova]] ({{formatnum:735000}}), metropolitana, che ha come suffraganee:
** [[Diocesi di Locri-Gerace]]
** [[Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi]]
** [[Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea]]
* [[Eparchia di Lungro]] degli italo-albanesi
La comunità italo-albanese appartiene alla chiesa cattolica ma professa secondo il [[rito bizantino]] ([[Chiesa cattolica italo-albanese]]).
Le piccole minoranze cristiane di recente presenza comprendono [[Chiesa ortodossa|ortodossi]] (soprattutto tra gli immigrati dell'est Europa) e protestanti ([[Valdismo|valdesi]], [[Pentecostalismo|pentecostali]]).
Esistono anche sparute famiglie di [[Mormonismo|mormoni]] e [[testimoni di Geova]]. Praticano anche altre diverse religioni.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Sanità ====
{{Vedi anche|Servizio sanitario della Calabria}}
[[File:Aziende Sanitarie Calabria.png|min|Carta delle Aziende Sanitarie Provinciali e dei relativi Distretti Sanitari]]
[[File:Ospedali della Calabria.png|min|Carta degli ospedali al 2011]]
Il servizio sanitario della Calabria è organizzato in cinque "''aziende sanitarie provinciali''" e tre "''aziende ospedaliere''". Ciascuna delle cinque ASP è a sua volta suddivisa in zone-distretto. Tale organizzazione territoriale fu creata a seguito della Legge regionale n. 9 dell'11 maggio [[2007]]<ref>{{Cita web |url=http://www.regione.calabria.it/sanita/allegati/contesto_organizzativo_inserito_portale.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=30 novembre 2011 |dataarchivio=12 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112103054/http://www.regione.calabria.it/sanita/allegati/contesto_organizzativo_inserito_portale.pdf |urlmorto=sì }}</ref>, che accorpò le 11 "Aziende Sanitarie Locali" in cinque Aziende Sanitarie Provinciali. Questo è l'elenco delle ASP:
* Azienda Sanitaria Provinciale [[Catanzaro]] (distretti di Catanzaro, [[Lamezia Terme]], [[Soverato]]);
* Azienda Sanitaria Provinciale [[Cosenza]] (distretti di [[Paola (Italia)|Paola]], [[Castrovillari]], [[Corigliano Calabro]], [[Rossano (Italia)|Rossano]], Cosenza, [[Rende]]);
* Azienda Sanitaria Provinciale [[Crotone]] (distretti di Crotone, [[Cirò Marina]], [[Mesoraca]]);
* Azienda Sanitaria Provinciale [[Vibo Valentia]] (distretti di Vibo Valentia, [[Serra San Bruno]], [[Tropea]]);
* Azienda Sanitaria Provinciale [[Reggio Calabria]] (distretti di Reggio Calabria 1, Reggio Calabria 2, [[Palmi]], [[Locri]]).
Le quattro aziende ospedaliere sono invece le seguenti:
* Azienda Ospedaliera-universitaria "''Renato Dulbecco''" di Catanzaro;
* Azienda Ospedaliera di Cosenza;
* [[Ospedali Riuniti di Reggio Calabria|Azienda Ospedaliera "''Bianchi - Melacrino - Morelli''" di Reggio Calabria]].
Inoltre in tutto il territorio regionale sono presenti 30 ospedali pubblici così ripartiti:
* ASP Catanzaro: P.O. di Lamezia Terme, P.O. di Soveria Mannelli, P.O. di Soverato e "''San Biagio''" di Chiaravalle Centrale (convertita in casa della salute);
* ASP Cosenza: P.O. di Castrovillari, P.O. di Lungro, P.O. di Mormanno, P.O. di San Marco Argentano, "''Nicola Giannettasio''" di Rossano, "''Guido Campagna''" di Corigliano Calabro, P.O. di Cariati, "''Guido Chidichimo''" di Trebisacce, "''San Francesco''" di Paola, P.O. di Praia a Mare, P.O. di Cetraro, P.O. di San Giovanni in Fiore, "''Beato Angelo''" di Acri;
* ASP Crotone: [[Ospedale San Giovanni di Dio (Crotone)|"''San Giovanni di Dio''" di Crotone]];
* ASP Vibo Valentia: P.O. di Vibo Valentia, P.O. di Serra San Bruno, P.O. di Soriano Calabro, P.O. di Tropea;
* ASP Reggio Calabria: [[Ospedale Civile Francesco Pentimalli (Palmi)|"''Francesco Pentimalli''" di Palmi]], [[Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena|"''Santa Maria degli Ungheresi''" di Polistena]], "[[Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII di Gioia Tauro|''Giovanni XXIII''" di Gioia Tauro]], P.O. di Locri, "''Tiberio Evoli''" di Melito Porto Salvo, "''Maria Pia di Savoia''" di Oppido Mamertina, "''Scillesi d'America''" di Scilla e "''Principessa di Piemonte''" di Taurianova.
=== Criminalità organizzata ===
{{vedi anche|'Ndrangheta}}
L'organizzazione criminale [['Ndrangheta]] controlla vaste parti del territorio e dell'economia e rappresenta almeno il tre per cento del [[Prodotto interno lordo|PIL]] italiano attraverso il traffico di droga, le estorsioni e l'usura. Il suo fatturato annuo globale è attorno ai 60 miliardi di euro o circa il doppio del PIL regionale e in Europa gestisce quasi in esclusiva il [[narcotraffico]], grazie anche a rapporti privilegiati con le mafie sudamericane, soprattutto attraverso il [[porto di Gioia Tauro]].<ref>{{cita web|url=https://www.articolo21.org/2019/02/le-nostre-mafie-sono-tra-le-prime-dieci-piu-potenti-al-mondo/|titolo=Le nostre mafie sono tra le prime dieci più potenti al mondo|editore=articolo21.org}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2018/02/21/ndrangheta-mafia-piu-potente_DL9zdiKgmZtcwZV4TzqH1M.html?refresh_ce|titolo=Ndrangheta è la mafia più potente|editore=adnkronos.com|data=21 febbraio 2018}}</ref>
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Giunta regionale della Calabria|Consiglio regionale della Calabria|Presidenti della Calabria}}
[[File:Palazzo degli Itali - Catanzaro.jpg|alt=|min|Catanzaro - Palazzo degli Itali, sede della [[Giunta regionale della Calabria]]]]
[[File:Palazzo Campanella.jpg|min|Reggio Calabria - [[Palazzo Campanella]], sede del [[Consiglio regionale della Calabria]]]]
Sin dall'istituzione del regionalismo, avvenuta nel 1970, la Calabria è stata amministrata da governi costruiti sull'accordo predominante tra la [[Democrazia Cristiana]] e il [[Partito Socialista Italiano]], con una prima fase a prevalente guida democristiana e una seconda a prevalente guida socialista.
Il primo presidente della Giunta regionale è stato [[Antonio Guarasci]], seguito, nell'ultimo anno di legislatura, da Aldo Ferrara, che ritornerà presidente anche nella legislatura seguente, seppure con un distacco di circa un anno guidato da [[Pasquale Perugini]].
Nella terza e nella quarta legislatura, ossia dal 1980 al 1990, la presidenza è assunta dal PSI dapprima con [[Bruno Dominijanni]], poi con [[Francesco Principe]] e, infine, con [[Rosario Olivo]].
Nella quinta legislatura, che va dal 1990 al 1995, nella fase di passaggio, a livello nazionale, tra la ''Prima'' e la cosiddetta ''Seconda Repubblica'', il governo torna ad avere una guida democristiana con [[Guido Rhodio]] e [[Donato Veraldi]], esponenti della transizione verso il [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]].
Nel 1995, quando la situazione politica ed elettorale è ormai improntata al bipolarismo, a vincere le elezioni è la coalizione di centrodestra, che indica come presidente [[Giuseppe Nisticò]] (1995-1998) e poi [[Giovambattista Caligiuri]] (1998-1999), esponenti di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]. Sul finire della legislatura, tuttavia, per un ribaltone cambia la maggioranza in Consiglio regionale e la giunta passa in mano al centrosinistra, che esprime la presidenza di [[Luigi Meduri]], esponente del Partito Popolare.
Nel 2000, con l'istituzione del nuovo sistema elettorale che prevede l'elezione diretta del Presidente della Regione e la presentazione di coalizioni già costituite all'appuntamento elettorale, a prevalere è il Polo di centro destra guidato da [[Giuseppe Chiaravalloti]], magistrato, indicato da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], che governa la regione per l'intero quinquennio.
Nel 2005 la carica di presidente è assunta da [[Agazio Loiero]], originariamente esponente della [[democrazia è Libertà - La Margherita|Margherita]] che guida la coalizione di centro sinistra. Loiero è stato indicato candidato presidente dal suo schieramento per mezzo di una consultazione fra gli iscritti dei partiti della coalizione.
Nel 2010 Loiero viene sconfitto dal sindaco di Reggio [[Giuseppe Scopelliti]], del [[il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]], che guida una Giunta regionale di centrodestra fino alle dimissioni del 2014, quando le elezioni anticipate sono vinte da [[Mario Oliverio]] del centrosinistra.
Nel 2020 le elezioni regionali sono vinte dalla candidata del centrodestra [[Jole Santelli]], esponente di [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], che diventa la prima donna presidente della regione, nonché la seconda presidente donna di una regione dell'Italia meridionale.
Il 15 ottobre 2020 [[Jole Santelli]] viene improvvisamente a mancare, pertanto le funzioni presidenziali vengono assunte dal vicepresidente, il [[Lega Nord|leghista]] Antonino Spirlì, fino alle elezioni del 3 e del 4 ottobre 2021, che vedono la vittoria del forzista [[Roberto Occhiuto]].
La sede della Giunta regionale è Palazzo degli Itali, nella Cittadella regionale Jole Santelli<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?20390|titolo=La Cittadella regionale intitolata a Jole Santelli - FOTO E VIDEO|lingua=it|accesso=18 ottobre 2021}}</ref> in viale Europa a [[Catanzaro]] ([[Germaneto|area direzionale]]), mentre la sede del Consiglio regionale è Palazzo Campanella, in via Cardinale Portanova a [[Reggio Calabria]].
L'attuale giunta regionale è così composta:
{| class="wikitable" style="font-size:90%"
|+'''XII Legislatura - Giunta Occhiuto'''
|-
! Nome
!Partito
!Carica
!Competenze/Deleghe
!Provincia
|-
|[[Roberto Occhiuto]]
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Forza Italia (2013)|FI]]
|Presidente della Giunta
|
|Cosenza
|-
|-
|[[Giuseppina Princi]]
| style="text-align:left;" scope="row" | [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Vice Presidente della Giunta
|Istruzione, università, ricerca; lavoro e formazione professionale; Bilancio; Azioni di sviluppo per la città Metropolitana di Reggio Calabria.
|Reggio Calabria
|-
|-
|Gianluca Gallo
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Forza Italia (2013)|FI]]
|
|Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione; aree rurali.
|Cosenza
|-
|-
|Giovanni Calabrese
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]
|
|Turismo, Marketing territoriale e Mobilità.
|Reggio Calabria
|-
|-
|Emma Staine
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Lega per Salvini Premier|Lega]]
|
|Politiche Sociali
|Reggio Calabria
|-
|Rosario Varì
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Forza Italia (2013)|FI]]
|
|Sviluppo Economico e attrattori Culturali
|Vibo Valentia
|-
|Filippo Pietropaolo
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]
|
|Organizzazione della burocrazia regionale e Risorse Umane.
|Catanzaro
|-
|-
|Mauro Dolce
| style="text-align:left;" scope="row" |[[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|
|Infrastrutture e Lavori Pubblici
|
|-
|}
=== Suddivisioni amministrative ===
Dal 1º gennaio [[1948]], ex art. 131 della nostra vigente [[Costituzione]], la Calabria è una [[Regioni d'Italia|regione]] ad autonomia ordinaria della [[Repubblica Italiana]], ma solo con la [[Legge 16 maggio 1970, n. 281|legge n. 281 del 1970]] furono attuate le sue funzioni.
{|class="wikitable center" style="text-align:center; width:50%;"
|-
!Stemma
!Provincia
!Numero Comuni
!Abitanti
!Superficie (km²)
!Mappa
!Panorama
!Sito istituzionale
|-
|[[File:Coat of Arms of the Province of Catanzaro.svg|100px|destra]]
|[[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]]
|80
|340.679
|2415,45
|[[File:Map of province of Catanzaro (region Calabria, Italy).svg|100px|destra]]
|[[File:Provincia di Catanzaro - Palazzo di Vetro01.jpg|100px|destra]]
|http://www.provincia.catanzaro.it
|-
|[[File:Provincia di Cosenza-Stemma.svg|100px|destra]]
|[[Provincia di Cosenza|Cosenza]]
|150
|668.992
|6709,75
|[[File:Map of province of Cosenza (region Calabria, Italy).svg|100px|destra]]
|[[File:Palazzo del governo - Cosenza.jpg|100px|destra]]
| http://www.provincia.cosenza.it {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050206232946/http://www.provincia.cosenza.it/ |data=6 febbraio 2005 }}
|-
|[[File:Italy.Province.Crotone.COA.png|100px|destra]]
|[[Provincia di Crotone|Crotone]]
|27
|160.775
|1735,68
|[[File:Map of province of Crotone (region Calabria, Italy).svg|100px|destra]]
|[[File:Palazzo della Provincia, Crotone (1).jpg|100px|destra]]
|http://www.provincia.crotone.it
|-
|[[File:Coat of Arms of the Province of Reggio-Calabria.svg|100px|destra]]
|[[Città metropolitana di Reggio Calabria|Reggio Calabria]]
|97
|516.601
|3210,37
|[[File:Map of province of Reggio Calabria (region Calabria, Italy).svg|100px|destra]]
|[[File:Reggio Calabria-Palazzo Foti.jpg|100px|destra]]
|https://www.cittametropolitana.rc.it
|-
|[[Provincia di Vibo Valentia|Vibo Valentia]]
|50
|149.899
|1150,64
|[[File:Map of province of Vibo Valentia (region Calabria, Italy).svg|100px|destra]]
|[[File:Vibo panorama.JPG|100px|destra]]
|http://www.provincia.vibovalentia.it/
|-
|'''Calabria'''
|'''404'''
|'''1.836.946'''
|'''15221,90'''
|[[File:Map of region of Calabria, Italy, with provinces-it.svg|100px|destra]]
|[[File:Calabria.jpg|100px|destra]]
|http://www.regione.calabria.it
|}
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Simboli della Calabria}}
{|align=right
|-
|<gallery>
Immagine:Coat of arms of Calabria.svg|Stemma
Immagine:Calabria-Gonfalone.svg|Gonfalone
Immagine:Flag of Calabria.svg|Bandiera
</gallery>
|}
Lo stemma della ''Regione Calabria'' (approvato ed adottato in versione definitiva con Legge regionale 15 giugno 1992, n. 6) racchiude in cornice ovale quattro dei simboli che rappresentano la Calabria:
# il pino laricio (''[[Pinus nigra laricio]]'')
# il [[Capitello#Capitello dorico|capitello dorico]]
# la [[croce greca]]
# la [[croce potenziata]].
{{Onorificenze
|immagine = ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza = Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
|collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza
|luogo = Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010<ref>https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf</ref>
}}
La Calabria è una delle regioni italiane più povere, nonostante l'alto tasso di economia nascosta renda inquantificabile l'effettiva ricchezza della Regione. La presenza di una delle principali organizzazioni criminali, la lontananza dei mercati e la carenza cronica di infrastrutture infatti rende il tessuto economico calabrese notevolmente fragile e troppo legato alle variazioni economiche congiunturali.
Varie zone della regione basano gran parte della loro economia sul turismo estivo soprattutto lungo la [[Mar Ionio|costa Ionica catanzarese]], [[Mar Tirreno|nell'area tirrenica reggina]] e [[Mar Tirreno|nell'area tirrenica cosentina]], su tutto il versante costiero della [[provincia di Vibo Valentia]]. Discretamente sviluppato, nonostante le potenzialità, il turismo invernale in [[Sila]].
=== Agricoltura ===
[[File:Distribuzione demografica e sfruttamento del territorio in calabria.jpg|min|Sfruttamento del territorio calabrese ed insediamenti urbani]]
Nel settore primario, l'agricoltura è sviluppata soprattutto nella coltivazione di [[ulivi]] (la regione è al secondo posto in [[Italia]] per la produzione di olio, dopo la [[Puglia]]), di viti e di [[agrumi]].
La Calabria produce circa un quarto della produzione nazionale di agrumi;<ref>{{Cita web|url=http://www.portalecalabria.eu/site/enogastronomia/agrumi/agrumi.asp|titolo=Agrumi di Calabria|accesso=3 dicembre 2020}}</ref> in particolare, nella regione si concentra circa il 62% della produzione totale di [[Citrus × clementina|clementine]]<ref>{{cita web|url=http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCSP_COLTIVAZIONI|titolo=ISTAT. Istituto Nazionale di Statistica. Statistical Database. 2018}}</ref>, e la quasi totalità delle produzioni di [[bergamotto]]<ref>https://www.bergamotto.live/</ref> e [[Citrus medica|cedro]] (98% del totale).<ref>{{Cita web|url=https://www.profumidellacalabria.it/cedro.html|titolo=Profumi della Calabria - Il cedro|accesso=3 dicembre 2020}}</ref> Quest'ultimo è coltivato nel tratto di costa tirrenica cosentina, tra i comuni di [[Tortora (Italia)|Tortora]], [[Santa Maria del Cedro]] e [[Diamante]], che per questo motivo è nota come [[Riviera dei Cedri]]; il bergamotto si produce quasi esclusivamente nella fascia costiera della provincia di [[Reggio Calabria|Reggio]].<ref>{{Cita web|url=http://www.consorziodituteladelbergamotto.it/|titolo=Consorzio della Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria}}</ref> Le [[clementine di Calabria]] sono, invece, coltivate nelle zone di pianura esistenti nella regione: la Piana di [[Sibari]] e [[Corigliano-Rossano|Corigliano]] nel cosentino, la Piana di [[Lamezia Terme|Lamezia]] nel catanzarese, la [[Piana di Gioia Tauro]] e la [[Locride (Calabria)|Locride]] nel reggino<ref>{{Cita web|url=http://www.igpclementinedicalabria.it/?page_id=75|titolo=Le Clementine di Calabria IGP|accesso=3 dicembre 2020}}</ref> e sono ormai diventate un prodotto ortofrutticolo italiano a [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|indicazione geografica protetta]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledelcibo.it/clementina-di-calabria-igp/|titolo=Clementina di Calabria IGP|accesso=3 dicembre 2020}}</ref> Nella zona di [[Rocca Imperiale]] viene prodotto il [[Citrus limon|Limone IGP]].<ref>{{Cita web|url=http://www.roccaimperiale.info/eccellenze/limone-igp-di-rocca-imperiale|titolo=Limone di Rocca Imperiale IGP|accesso=9 dicembre 2020}}</ref>
Con il 29% delle aree sul totale della superficie agricola, la Calabria si piazza al terzo posto tra le regioni [[Unione europea|UE]] che hanno più terreni coltivati con [[Agricoltura biologica|metodo biologico]].<ref>{{Cita news|url=https://www.ansa.it/europa/notizie/agri_ue/ambiente/2019/10/16/eurostat-calabria-terza-regione-ue-per-aree-a-biologico_914572f9-0439-4457-9a04-fb0c27280b0a.html|pubblicazione=[[ANSA]]|titolo=Eurostat, Calabria terza regione Ue per aree a biologico|accesso=11 febbraio 2021}}</ref>
Lungo la fascia [[Mar Tirreno|tirrenica]], tra le provincie di [[Vibo Valentia]], [[Catanzaro]] e [[Cosenza]], è coltivata la famosa [[Cipolla rossa di Tropea]], che nel 2008 ha ottenuto la certificazione IGP.<ref>{{Cita web|url=http://www.consorziocipollatropeaigp.com/comunicazione/dal-consorzio/255-cipolla-rossa-di-tropea-un-tripudio-di-proprieta-benefiche.html|titolo=Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP|accesso=3 dicembre 2020}}</ref>
In Calabria sono coltivate diverse varietà di [[Ficus carica|fichi]], tra i quali il [[fico dottato]] di [[Cosenza]] che ha ottenuto il riconoscimento DOP.<ref>{{Cita web|url=http://www.fichidicosenza.com/|titolo=Fichi di Cosenza - Consorzio Fico Essiccato del Cosentino|accesso=3 dicembre 2020}}</ref> Il Dottato viene coltivato per l'essiccazione e utilizzato per i dolci tipici della tradizione locale. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del DDG 19253 del 30/04/19 (Modifiche del Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto: elenco nuove accessioni idonee per il Servizio Nazionale di Certificazione Volontaria) il Fico Dottato Bianco di Cosenza è stato iscritto come prodotto di eccellenza.<ref>[http://www.ansa.it/calabria/notizie/speciali/2019/06/29/cartellino-blu-fico-dottato-bianco_f42135a5-49b5-41c0-a3bc-1f6731f0ae41.html ANSA.it]</ref>
Le [[Prunus Persica|pesche]] e le nettarine calabresi sono notevolmente migliorate in termini di sapore, qualità, sicurezza e servizio. Una parte della produzione viene venduta sul mercato interno, principalmente ai rivenditori al dettaglio. Il restante viene esportato in [[Nord Europa]], principalmente [[Scandinavia]] e [[Germania]].<ref>{{Cita web|url=https://www.freshplaza.com/article/2137774/italy-peaches-and-nectrarines-from-calabria-to-northern-europe/|titolo=Italy: Peaches and nectrarines from Calabria to Northern Europe|lingua=en| accesso=22 febbraio 2021}}</ref> In Calabria, viene coltivata una varietà pregiata di pesca nettarina, nota come [[sbergia|''merendella'']].<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriamagnifica.it/agricoltura/il-frutto-del-paradiso-la-merendella/|titolo=Il frutto del paradiso: la merendella|accesso=22 febbraio 2021}}</ref> La superficie stimata di merendelle si aggira intorno ai 60 ettari, di cui oltre cinquanta si trovano nell'area della piana di [[Lamezia Terme|Lamezia]], e la restante parte sulla fascia ionica catanzarese.<ref>{{cita web|url=https://ilcalicediebe.com/2017/06/10/tutti-i-colori-della-merendella/|titolo=Verde, rosa e bianca: tutti i colori della merendella|accesso=22 febbraio 2021}}</ref>
Ad [[Acconia]], ogni anno vengono prodotte oltre 20.000 tonnellate di [[fragole]]. Il 70% della produzione locale viene esportato nei mercati del [[Italia settentrionale|nord]] dove il prodotto è molto richiesto e apprezzato, mentre un quinto circa varca anche i confini esteri.<ref>{{Cita news|URL=https://www.ansa.it/calabria/notizie/terraegusto/2014/05/29/fragole-di-acconia-un-tesoro-calabrese_5986a094-4da7-4c02-904b-a504d64c8cbf.html|titolo=Fragole di Acconia, un tesoro calabrese|pubblicazione=[[ANSA]]|accesso=28 febbraio 2021}}</ref>
[[Longobardi (Italia)|Longobardi]] è nota per le coltivazioni di una varietà particolare di [[melanzana]] originaria del territorio, la Melanzana Violetta, che ha ottenuto il marchio [[Denominazione comunale d'origine|De.C.O.]].<ref>{{Cita web|URL=https://www.freshplaza.it/article/9210627/melanzana-violetta-di-longobardi-l-unicita-che-si-lega-al-territorio/|titolo=Melanzana violetta di Longobardi: l'unicità che si lega al territorio|accesso=4 marzo 2021}}</ref><ref>{{Cita news|URL=https://www.repubblica.it/sapori/2019/09/05/news/calabria_longobardi_cosenza_paese_melanzana_violetta_turismo_slow-234552289/|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo=Il piccolo borgo calabrese salvato da una melanzana|accesso=4 marzo 2021}}</ref>
Essendo una regione piuttosto montuosa e con un'ampia superficie boschiva, la Calabria è la prima regione esportatrice di [[Porcino|funghi porcini]].<ref>{{Cita news|autore=Francesca Ciancio|url=https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/dove-cercare-funghi-dal-nord-al-sud-italia/|titolo=Andar per funghi: i posti migliori dove cercarli in Italia|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=3 novembre 2017|accesso=7 dicembre 2020}}</ref>
Sull'[[Sila|altopiano silano]] è coltivata la [[patata della Sila|patata della Sila IGP]],<ref>{{Cita web|url=https://www.qualigeo.eu/prodotto-qualigeo/patata-della-sila-igp/|titolo=Patata della Sila IGP|accesso=5 dicembre 2020}}</ref> che ha origini antiche e ha da sempre svolto un ruolo importante nell'economia locale. Nei boschi delle montagne calabresi è molto diffusa anche la produzione di [[castagne]].<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriaportal.com/castagne-calabresi.html|titolo=Castagne calabresi}}</ref>
Tra i comuni di [[Cardinale (Italia)|Cardinale]], [[Simbario]] e [[Torre di Ruggiero]] è ampiamente diffusa la coltivazione di [[nocciole]].<ref>{{Cita web|url=https://www.arsacweb.it/la-nocciola-calabrese/|titolo=La Nocciola Calabrese| accesso=4 gennaio 2021}}</ref> La cultivar prevalente sul territorio regionale è la Tonda Calabrese, ma non mancano piccole superfici coltivate con Tonda Romana e [[Nocciola di Giffoni|Tonda di Giffoni]].
La Calabria vanta una centenaria tradizione nella produzione di liquirizia e ne è la maggior produttrice in Italia. La [[liquirizia di Calabria]] dal 2011 è protetta dal marchio [[Denominazione di origine protetta|DOP]].<ref>{{Cita web|url=http://liquiriziadicalabriadop.it/|titolo=Benvenuti nel sito della liquirizia di Calabria!|accesso=4 agosto 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201201085412/http://liquiriziadicalabriadop.it/|dataarchivio=1º dicembre 2020|urlmorto=sì}}</ref>
Nella provincia di Cosenza e in quella di Reggio Calabria viene coltivato lo [[Crocus sativus|zafferano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriamagnifica.it/ultime-notizie/lo-zafferano-di-calabria/|titolo=Lo zafferano di Calabria|accesso=23 gennaio 2021}}</ref>
Nella provincia di Catanzaro, fra i comuni di [[San Floro]] e [[Cortale]],<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.cortale.cz.it/index.php?action=index&p=76|titolo=Comune di Cortale|accesso=29 gennaio 2021}}</ref> è ancora praticata l'antica tradizione della [[bachicoltura|gelsibachicoltura]], l'allevamento del [[Bombyx mori|baco da seta]] abbinato alla coltivazione del [[Morus (botanica)|gelso]].
Il principale mercato agricolo è Catanzaro, sede del [[COMALCA]], il principale mercato agro-alimentare della Calabria. Molto praticato anche l'allevamento, soprattutto di ovini e caprini nelle aree dell'entroterra. Numerosi sono gli allevamenti di bovini tra cui spicca la razza [[podolica]]. Troviamo forme di allevamento semi-intensivo, brado e semibrado. Nell'allevamento brado, i bovini pascolano per tutto l'anno all'aperto e nei periodi estivi avviene il fenomeno della [[transumanza]] delle mandrie verso i monti di Sila e Pollino ricchi di pascoli freschi. Nel periodo di ottobre inizia la demonticazione verso i pascoli collinari marini. Anche la pesca è discretamente sviluppata.
=== Artigianato ===
L'arte della [[tessitura]], in Calabria, è tra le più antiche e radicate nel territorio e, nonostante il notevole ridimensionamento economico e geografico del suo ambito, rimangono attivi alcuni centri d'eccellenza in cui si riproducono pregiati manufatti in [[seta]], [[lana]], [[Cotone (fibra)|cotone]], [[Lino (fibra)|lino]], [[Genisteae|ginestra]] e [[Canapa (tessile)|canapa]], secondo i più antichi dettami della tradizione.<ref>{{Cita web|url=http://progettoaracne.ipsiasiderno.it/tessitura-in-calabria/|titolo=Tessitura in Calabria|accesso=10 febbraio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aical.it/artigianato_calabria.htm|titolo=L'artigianato in Calabria|accesso=10 febbraio 2021}}</ref> Diffusa ancora oggi su tutto il territorio regionale, con caratterizzazioni che variano da zona a zona, è forse la produzione artigianale che meglio di altre rappresenta le diverse "anime" culturali della regione.
[[San Giovanni in Fiore]] e [[Longobucco]], antiche cittadine silane, sono rinomate per i loro tappeti, coperte e arazzi artistici, realizzati con tecniche e attrezzature simili a quelli usati dai fabbricanti orientali.<ref name="tessituralongobucco.it">{{Cita web|url=http://www.tessituralongobucco.it/la%20tessitura%20in%20calabria.htm|titolo=La tessitura in Calabria|accesso=11 febbraio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.tessituralongobucco.it/l'arte%20tessile%20a%20Longobucco.htm|titolo=L'arte tessile a Longobucco|accesso=11 febbraio 2021}}</ref> L'"ozaturu" è il copriletto tipico, variopinto, presente in tutti i corredi da sposa e derivante dalla tradizione dei [[Telaio (tessitura)|telai]] diffusi in ogni casa del paese.
La provincia di Catanzaro vanta una grande tradizione nel campo della lavorazione di tessuti e ricami, soprattutto di seta. Recentemente, diversi giovani hanno dato nuova linfa a quest'attività, sviluppando progetti di [[economia sostenibile]] e solidale.<ref>{{Cita web|url=https://initalia.virgilio.it/in-calabria-rinasce-la-vita-della-seta-grazie-ai-giovani-16700|titolo=In Calabria rinasce la via della seta grazie ai giovani|accesso=11 febbraio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.catanzaroinforma.it/arte-e-cultura/2021/02/09/lantica-arte-della-tessitura-recuperata-da-un-giovanissimo-artigiano/186399/|titolo=L’antica arte della tessitura recuperata da un giovanissimo artigiano|accesso=11 febbraio 2021}}</ref> [[Tiriolo]] e [[Badolato]] sono note soprattutto per la lavorazione del “vancale”,<ref name="tessituralongobucco.it"/> il tipico scialle calabrese, realizzato in lana o in seta, indossato anticamente sui costumi tradizionali dalla donne per ballare la [[tarantella]], o come decoro ornamentale delle abitazioni. Tipica a Tiriolo è anche la lavorazione dei pizzi lavorati finemente al [[tombolo (merletto)|tombolo]].
A [[Bisignano]] viene tramandata dal XVII secolo una tradizionale industria locale di produzioni di [[Liuto|liuti]],<ref>{{Cita web|url=https://nuvola.corriere.it/2017/12/06/andrea-e-luca-e-la-secolare-tradizione-liutaria/|titolo=Andrea e Luca e la secolare tradizione liutaria|sito=nuvola.corriere.it|accesso=9 febbraio 2021}}</ref> e nei centri di [[Seminara]], [[Squillace]] e [[Gerace]] la tradizionale produzione di [[ceramiche]] artistiche risale al periodo della [[Magna Grecia]].<ref>{{Cita web | url= http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/percorsi/percorso47/index.html?language=it | titolo= Un viaggio nella storia della ceramica calabrese | sito= Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC) | data=13 dicembre 2007 | accesso=12 marzo 2023 | urlarchivio= https://archive.is/20221103231045/http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/percorsi/percorso47/index.html?language=it | dataarchivio=3 novembre 2022 | urlmorto= no }}</ref>
A [[Crotone]] si conserva un'arte antica legata alla lavorazione dell'[[oro]]. Numerosi sono i maestri orafi, come [[Gerardo Sacco]] e [[Michele Affidato]], che realizzano preziosi manufatti in oro e [[argento]]. Le origini dell'arte orafa crotonese sono anch'esse legate alla [[colonizzazione greca in Occidente|colonizzazione greca]], che ha lasciato un'enorme eredità culturale. L'[[oreficeria|arte orafa]] artigiana è rimasta ancorata alle tradizioni come dimostra la tipica lavorazione della [[Filigrana (oreficeria)|filigrana]] che, tutt'oggi, ricalca lo stile e le forme dei monili del passato, cari alle popolazioni che nei secoli popolarono l'area.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/il-distretto-gioiello-cresce-l-antica-arte-orafa-calabrese-ADQpohz|titolo=Il distretto del gioiello cresce con l’antica arte orafa calabrese|accesso=9 febbraio 2021}}</ref>
A [[Brognaturo]] le botteghe artigiane si distinguono per l'arte dell'intaglio del [[legno]], finalizzata alla realizzazione di pregevoli [[Pipa|pipe]].<ref>{{Cita web|url=http://www.sudsenzaeta.it/2017/11/24/la-pipa-calabrese/|titolo=La pipa calabrese|accesso=9 febbraio 2021|dataarchivio=14 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210414070658/http://www.sudsenzaeta.it/2017/11/24/la-pipa-calabrese/|urlmorto=sì}}</ref>
[[Stilo (Italia)|Stilo]] è conosciuta sul territorio per la presenza di diverse tipologie di artigiani, tra cui i tessitori, i ricamatori artistici e i lavoratori di [[metallo]]. Ancora oggi si lavorano al telaio tovaglie e "pezzare" che vengono acquistate nelle fiere estive dell'artigianato. I giacimenti minerari del luogo, invece, sono stati largamente sfruttati dai [[Borboni]]. Negli anni Trenta e Quaranta, nel periodo precedente la [[Seconda Guerra Mondiale]], a [[Bivongi]], un comune reggino, il [[rame]] veniva ancora estratto per uso bellico. Di questa attività rimangono notevoli testimonianze di cui si interessa l'Ecomuseo della [[Vallata dello Stilaro]].<ref>{{Cita web|url=https://m.lacnews24.it/62573/cultura/sei-tipologie-artigianato-sopravvivono-calabria.html|titolo=Artigianato: sei antichi mestieri che ancora sopravvivono in Calabria|accesso=9 febbraio 2021|dataarchivio=14 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210214125810/https://m.lacnews24.it/62573/cultura/sei-tipologie-artigianato-sopravvivono-calabria.html|urlmorto=sì}}</ref>
=== Industria ===
A [[Maierato]] ha sede lo stabilimento della storica impresa [[Callipo]], rinomata produttrice di [[tonno]] in scatola e in contenitori di vetro, esportato in diversi Paesi.
Significativa nello stesso comparto è la presenza della Intertonno Sardanelli a [[Pizzo Calabro]].
A [[Rossano (Corigliano-Rossano)|Rossano]] produce lo stabilimento della storica azienda Liquirizia [[Amarelli]], esistente sin dal [[1731]], uno dei maggiori produttori al mondo di liquirizia.
A [[Soveria Mannelli]] ha sede il Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile calabrese, fondata nel 1873, che conserva attivo un monumentale parco macchine di fine [[Ottocento]] con cui ancora oggi si realizza la produzione.<ref>{{Cita web|url=https://www.eccellenzecalabresi.it/lanificio-leo/|titolo=Eccellenze Calabresi - Lanificio Leo|accesso=10 febbraio 2021}}</ref>
A [[Limbadi]] si trova la [[Distilleria Caffo]] che dal [[1915]] si occupa della produzione e distribuzione di bevande alcoliche, tra cui il famoso [[Vecchio Amaro del Capo]].
Di rilievo è la presenza anche di altre industrie agroalimentari, fra le quali emergono [[Mangiatorella]] e [[Acqua Fontenoce|Fontenoce]], entrambe produttrici di [[acqua minerale|acque minerali]].<ref>{{Cita news|url=https://www.panorama.it/economia/calabria-tutti-i-settori-industriali-che-trainano-il-territorio|titolo=Calabria, tutti i settori industriali che trainano il territorio|pubblicazione=[[Panorama (rivista)|Panorama]]|accesso=9 febbraio 2021}}</ref>
Nel territorio di [[Pianopoli]], si trova la Fornace Dipodi, fondata nel [[1929]], i cui prodotti comprendono tutti i tipi di [[laterizi]] tradizionali, blocchi portanti per zone sismiche, blocchi termici alveolati e blocchi per solaio.
A [[Caraffa di Catanzaro|Caraffa]] ha sede il grande stabilimento per produzioni grafiche e servizi di logistica del Gruppo Abramo, attivo anche nel comparto dei call center con circa 3.000 addetti complessivi.
A [[Girifalco]] ha sede un grande centro di imbottigliamento di acque oligominerali Acqua Calabria per la grande rilevanza delle sorgenti di acque minerali che sgorgano sul [[monte Covello]] e dove viene prodotta la bibita al caffè [[Brasilena]].<ref>{{Cita web|url=https://www.galserrecalabresi.it/girifalco/|titolo=Gal Serre Calabresi - Girifalco}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vetrinedicalabria.it/listing/calabria-acqua-minerale/|titolo=Calabria Acqua Minerale|sito=Vetrine di Calabria|lingua=it|accesso=20 ottobre 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gamberorosso.it/notizie/storie/brasilena-storia-e-ingredienti-della-bibita-al-caffe-di-acqua-calabria/|titolo=Storia della gazzosa calabrese al caffè che vende più della Coca Cola|autore=articoliGambero Rosso|sito=Gambero Rosso|data=18 ottobre 2020|lingua=it|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>
A [[Rogliano (Italia)|Rogliano]] opera la IOM, industria ottica multiservice leader nella produzione di lenti oftalmiche.
Nelle zone di [[Crotone]], [[Vibo Valentia]] e [[Reggio Calabria]] sono sorte industrie petrolchimiche, metalmeccaniche e chimiche, farmaceutiche, boschive, conserviere, dolciarie, termoelettriche e energetica.
=== Servizi ===
Il settore terziario è molto sviluppato a [[Catanzaro]], mentre sono importanti centri commerciali [[Lamezia Terme]] e [[Cosenza]].
La Calabria è la regione italiana con maggior concentrazione di avvocati, con una media regionale di 6,8 avvocati ogni mille abitanti.<ref>{{Cita news|url=https://www.versari.it/infografiche/distribuzione-numero-avvocati-italia-infografica/|titolo=Distribuzione degli avvocati in Italia - Versari Studio|pubblicazione=Versari Studio|data=16 febbraio 2016|accesso=27 dicembre 2016}}</ref>
=== Turismo ===
[[File:Panorama (Tropea) 27 06 2021 09.jpg|min|verticale=1.1|Un angolo di [[Tropea]]]]
[[File:Castello di Scilla 02 (cropped).jpg|min|verticale=1.1|Il borgo di [[Scilla (Italia)|Scilla]]]]
[[File:ITALY SILA2.jpg|min|verticale=1.1|La Sila innevata]]
[[File:Monte Pollino.JPG|min|verticale=1.1|[[Parco nazionale del Pollino]]]]
La principale risorsa turistica calabrese è il mare, con una costa di 780 chilometri affacciata sui mari [[Mar Tirreno|Tirreno]], [[Mar Ionio|Ionio]] e [[Stretto di Messina]]. Lo scarso sviluppo industriale e l'assenza di grandi città sulla gran parte del territorio hanno permesso di preservare in molti casi l'ambiente marittimo. Le presenze turistiche nel 2007, composte dall'arrivo di 1.325.825 italiani e 242.694 stranieri<ref>{{cita web|url=http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf|titolo=Dati Istat 2007|accesso=31 gennaio 2011|dataarchivio=13 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101113191200/http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf|urlmorto=sì}}</ref>, sono collegate anche alla presenza sul territorio di numerosi resti archeologici, come nei casi di [[Siti archeologici a Reggio Calabria|Reggio Calabria]], [[Locri Epizefiri|Locri]], [[Parco archeologico dei Tauriani|Palmi]], [[Gioia Tauro]], [[Area archeologica di Capo Colonna|Crotone]], [[Parco archeologico di Sibari|Sibari]] e [[Scolacium|Roccelletta di Borgia]].
Tra le città dell'entroterra regionale, [[Cosenza]] conserva un considerevole patrimonio storico e artistico-culturale.<ref>[http://www.asca.it/moddettregione.php?id=323390&img=&idregione=&nome=&articolo=COSENZA/COMUNE:%20PERUGINI%20SOTTISFATTO%20PER%20 ''CITTA'%20D'ARTE'' ASCA (agenzia stampa quotidiana nazionale)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110609211334/http://www.asca.it/moddettregione.php?id=323390&img=&idregione=&nome=&articolo=COSENZA%2FCOMUNE%3A%20PERUGINI%20SOTTISFATTO%20PER%20 |data=9 giugno 2011 }}</ref>
Il turismo montano si sviluppa soprattutto nei rilievi e nei parchi nazionali della [[Sila]], dell'[[Aspromonte]] e del [[Massiccio del Pollino|Pollino]], dove sono presenti le stazioni sciistiche di [[Camigliatello Silano|Camigliatello]], [[Lorica (San Giovanni in Fiore)|Lorica]], [[Gambarie]] e [[Zomaro]].
La provincia di Cosenza secondo il XV rapporto sul turismo in Calabria è il territorio calabrese che occupa la posizione maggioritaria della domanda turistica regionale con il 38,3% degli arrivi e il 37% delle presenze registrate nel 2017.<ref>{{cita web|url=http://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?8471|titolo=Portale Regione Calabria |data= |accesso= }}</ref>
Nel Report su andamento turistico del 2019 promosso dalla regione Calabria sono 8.820.489 le presenze, 1.646.671 gli arrivi, il cui 42,6% hanno soggiornato nella provincia di Cosenza. Il 22% delle presenze sono straniere; il primo paese di provenienza si conferma la Germania, seguito dalla Francia e dalla Russia. Un dato rilevante, quello del 2019, soprattutto in un'ottica di analisi storica che ha messo a confronto questa annualità con il 2014. Rispetto a cinque anni fa, infatti, si sono registrati 400.000 arrivi in più.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?15887|titolo=Portale Regione Calabria |data= |accesso= }}</ref>
Secondo un report realizzato nel 2022 da Isnart e Unioncamere Italiana per analizzare dal punto di vista turistico-territoriale la Calabria, [[Cosenza]] risulta la città con la maggiore presenza turistica regionale con il 40% del totale.<ref>[https://calabria.live/turismo-cosenza-e-la-citta-piu-visitata-e-il-60-dei-turisti-sceglie-la-calabria/ calabria.live]</ref>
=== PIL ===
Di seguito la tabella che riporta il [[Prodotto interno lordo|PIL]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=ISTAT|titolo=Contesto Macroeconomico|url=http://www.istat.it/storage/politiche-sviluppo/Contesto_Macroeconomico.xls}}</ref> e il PIL [[pro capite]] nelle città capoluogo<ref name="Dati Istat - Tavole regionali">{{Cita web |url= http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00 |titolo=Dati Istat - Tavole regionali |accesso=5 gennaio 2008 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101121120855/http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00/ |dataarchivio=21 novembre 2010 |urlmorto=sì }}</ref> prodotto in Calabria dal 2000 al 2006 e 2017:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{|class="wikitable"
|-
!|| [[2000]] || [[2001]] || [[2002]] || [[2003]] || [[2004]] || [[2005]] || [[2006]]
!...
![[2017]]
!2018
|-
|align=left| '''Prodotto Interno Lordo'''<br />(Milioni di Euro)|| 26.344,4 || 27.680,0 || 28.574,7 || 29.685,4 || 31.073,3 || 31.616,7 || 32.507,7
|...
|33.435
|33.197
|-
|align=left| '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 13.019,9 || 13.742,4 || 14.226,9 || 14.773,2 || 15.457,0 || 15.754,8 || 16.244,1
|...
|N.D.
|N.D.
|}</div>
Di seguito la tabella che riporta il PIL<ref name="Dati Istat - Tavole regionali"/>, prodotto in Calabria ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{|class="wikitable"
|-
|align=left| '''Macro-attività economica''' || '''PIL prodotto''' || '''% settore su PIL regionale''' || '''% settore su PIL italiano'''
|-
|align=left|Agricoltura, silvicoltura, pesca|| € 1.341,2 || 4,13% || 1,84%
|-
|align=left|Industria in senso stretto|| € 2.851,8 || 8,77% || 18,30%
|-
|
|-
|align=left|Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni|| € 6.301,6 || 19,39% || 20,54%
|-
|align=left|Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali|| € 6.856,6 || 21,09% || 24,17%
|-
|align=left|Altre attività di servizi|| € 9.408,7 || 28,94% || 18,97%
|-
|align=left|Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni|| € 3.734,5 || 11,49% || 10,76%
|-
|align=left|'''PIL Calabria ai prezzi di mercato'''|| '''€ 32.507,7''' || ||
|-
|}</div>
È [[Catanzaro]] la prima città calabrese per quanto riguarda il [[reddito pro capite]] denunciato al fisco. Il dato emerge dalla classifica stilata dal [[Dipartimento delle finanze]] del [[Ministero dell'economia e delle finanze|Ministero dell'Economia]] sulla base delle dichiarazioni fiscali del 2019.<ref>[http://www.ilquotidianoweb.it/news/719153/I_redditi_medi_dei_comuni_calabresi.html La classifica dei redditi nei comuni calabresi stilata dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia 2011] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131113223345/http://www.ilquotidianoweb.it/news/719153/I_redditi_medi_dei_comuni_calabresi.html |data=13 novembre 2013 }}</ref> A Catanzaro la media pro capite di reddito è di 19.423 euro, seguono [[Cosenza]], [[Vibo Valentia]], [[Reggio Calabria]] e [[Crotone]]. La regione presenta un alto tasso di evasione fiscale e di lavoro nero, sempre secondo i dati del [[Ministero dell'economia e delle finanze]] le città di Catanzaro e Reggio guidano la classifica regionale con tassi che sfiorano il 50%.
Di seguito la tabella con i relativi redditi medi delle città capoluogo nel 2021:
{|class="wikitable"
|-style="background:#EFEFEF"
!Stemma
!Capoluogo
!Provincia/Città metropolitana
!Reddito annuo pro-capite in Euro<ref>{{Cita web |url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2023/07/18/scopri-dove-vivono-in-italia-i-ricchi-che-pagano-le-tasse/ |titolo=Reddito pro capite degli italiani nel 2021 - Il Sole 24 ORE |accesso=28 febbraio 2024 }}</ref>
|-
|align=center| {{simbolo|Cosenza-Stemma.svg|30}}
|align=center| [[Cosenza]]
|
|align=center| 20.064
|-
|align=center| {{simbolo|Coat of arms of Catanzaro.svg|30}}
|
|align=center| [[Provincia di Catanzaro]]
|align=center| 20.494
|-
|align=center| {{simbolo|Vibo Valentia-Stemma.svg|30}}
|
|align=center| [[Provincia di Vibo Valentia]]
|align=center| 19.240
|-
|align=center| {{simbolo|Reggio Calabria-Stemma.svg|30}}
|
|align=center| [[Città metropolitana di Reggio Calabria]]
|align=center| 19.380
|-
|align=center| {{simbolo|Crotone-Stemma.svg|30}}
|
|align=center| [[Provincia di Crotone]]
|align=center| 17.317
|}
=== Disoccupazione ===
La Calabria è la regione italiana con il terzo tasso di disoccupazione più alto, pari al 14,6% nel 2022.<ref>{{Cita web|titolo=Unemployment rate by NUTS 2 regions |url=https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/tgs00010/default/map?lang=en |sito=ec.europa.eu |editore=Eurostat |accesso=28 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Tasso di disoccupazione - livello regionale |url=http://dati.istat.it/index.aspx?queryid=25400 |sito=dati.istat.it |accesso=28 febbraio 2024 }}</ref>
Di seguito la tabella con i dati dal 2006 al 2022.
{| class="wikitable"
!Anno
!2006
!2007
!2008
!2009
!2010
!2011
!2012
!2013
!2014
!2015
!2016
!2017
!2018
!2019
!2020
!2021
!2022
|-
|'''Disoccupazione'''<br />(in %)
|12,8%
|11,1%
|12,0%
|11,3%
|11,9%
|12,7%
|19,4%
|22,3%
|23,4%
|22,9%
|23,2%
|21,6%
|21,6%
|21,0%
|20,1%
|17,9%
|14,6%
|}
== Infrastrutture e trasporti ==
{{vedi anche|Trasporti in Calabria}}
La Calabria è collegata al resto dell'Italia tramite ferrovie, autostrade e aeroporti.
=== Strade e Autostrade ===
La regione è attraversata da un'unica autostrada fungente da asse stradale fondamentale della Calabria
[[File:Mappa strade principali in Calabria.png|min|L'autostrada A2 e le principali strade statali della Calabria con legenda]]
* L'[[Autostrada A2 (Italia)|Autostrada A2 del Mediterraneo o Salerno-Reggio Calabria]], è l'arteria stradale principale della regione, naturale prolungamento dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] e [[Autostrada A30 (Italia)|A30]], collega la Calabria con il resto d'Italia percorrendo l'itinerario tirrenico da Reggio Calabria verso nord ([[Basilicata]]), passando per [[Vibo Valentia]] e [[Cosenza]].
La regione è poi attraversata da due [[Strada statale|strade statali]] che collegano le principali città e i centri minori:
* [[Strada statale 18 Tirrena Inferiore|SS 18 Tirrena Inferiore]], che attraversando la Calabria tirrenica, la [[Basilicata]] e la [[Campania]], collega [[Reggio Calabria]] con [[Napoli]];
* [[Strada statale 106 Jonica|SS 106 Jonica]], che attraversando la Calabria jonica, la [[Basilicata]] e la [[Puglia]], collega Reggio Calabria con [[Taranto]].
Il territorio calabrese è collegato con strade trasversali che collegano facilmente la fascia jonica con l'[[Autostrada A2 (Italia)|Autostrada A2 del Mediterraneo]] e la fascia tirrenica:
* [[Strada statale 283 delle Terme Luigiane|SS 283 delle Terme Luigiane]] che collega [[Guardia Piemontese]] a [[Spezzano Albanese]] sulla [[Strada statale 534 di Cammarata e degli Stombi|SS534]], connette le costiere cosentine dei due mari;
* [[Strada statale 534 di Cammarata e degli Stombi|SS 534 di Cammarata e degli Stombi]], che collega la [[Autostrada A2 (Italia)|A2 del Mediterraneo]] allo svincolo di Sibari e la [[Strada statale 106 Jonica|SS106 Jonica]] nei pressi di Sibari.
* [[Strada statale 107 Silana Crotonese|SS 107 Silana Crotonese]], che collega [[Paola (Italia)|Paola]] a [[Crotone]] passando per [[Cosenza]];
* [[Strada statale 280 dei Due Mari|SS 280 dei Due Mari]], che innesta la [[Strada statale 18 Tirrena Inferiore|SS 18]] da [[Lamezia Terme]] per [[Catanzaro]];
* [[Strada statale 182 delle Serre Calabre|SS 182 delle Serre Calabre]], collega la tirrenica alla jonica da [[Vibo Marina]] passando per [[Vibo Valentia]], percorrendo le zone montuose delle Serre termina a [[Soverato]]. La SS 182, viene rinnovata con la nuova arteria [[Strada statale 713 Trasversale delle Serre|SS 713 Trasversale delle Serre]], attualmente in fase di realizzazione;
* [[Strada statale 682 Jonio-Tirreno|SS 682 Jonio-Tirreno (Gioiosa-Rosarno)]], collega partendo dallo svincolo [[Rosarno]] della [[Autostrada A2 (Italia)|A2]] per [[Marina di Gioiosa Ionica]] collegando le costiere reggine dei due mari.
=== Ferrovie ===
[[File:Rete calabria.JPG|min|Rete ferroviaria della Calabria]]
'''[[Ferrovie dello Stato Italiane]]''':
* [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]] (da [[Battipaglia]] a [[Reggio Calabria]]);
* [[Ferrovia Jonica]] (da [[Taranto]] a [[Reggio Calabria]]);
* [[Ferrovia Lamezia Terme-Catanzaro Lido|Lamezia Terme–Catanzaro]];
* [[Ferrovia Paola-Cosenza|Paola–Cosenza]];
* [[Ferrovia Cosenza-Sibari|Sibari–Cosenza]].
'''[[Ferrovie della Calabria]]''':
* [[Ferrovia Cosenza-Catanzaro Lido|Cosenza–Catanzaro]] (''esercizio sospeso fra Soveria e Gimigliano'');
* [[Ferrovia Cosenza-Camigliatello-San Giovanni in Fiore|Cosenza–San Giovanni in Fiore]] (''esercizio sospeso'');
* [[Ferrovia Gioia Tauro-Cinquefrondi|Gioia Tauro–Cinquefrondi]] (''esercizio sospeso'');
* [[Ferrovia Gioia Tauro-Palmi-Sinopoli|Gioia Tauro–Sinopoli]] (''esercizio sospeso'').
=== Porti ===
[[File:Gioiatauro seaport.jpg|min|Il [[porto di Gioia Tauro]], il più grande d'Italia e il decimo d'Europa.]]
[[File:Port of Reggio Calabria.jpg|min|Il [[porto di Reggio Calabria]]]]
[[File:Villa san giovanni.jpg|min|verticale=0.9|[[Porto di Villa San Giovanni]]]]
* [[Porto di Gioia Tauro]] (I classe): infrastruttura commerciale, è principalmente un centro di [[trasbordo]] ed il primo porto italiano e il decimo in Europa per traffico merci<ref>{{Cita web|url=https://www.accademiadellavoro.it/porto-di-rotterdam-porti-piu-grandi-al-mondo/|titolo=Rotterdam, uno dei porti più grandi al mondo|autore=Accademia del Lavoro|sito=Accademia del Lavoro|data=8 novembre 2017|lingua=it|accesso=1º novembre 2023}}</ref>. Ha anche una funzione turistica<ref>{{Cita web|url=https://www.viviporto.it/listing/porto-di-gioia-tauro-porto-di-gioia-tauro/|titolo=Porto di Gioia Tauro – - ViviPorto.it|lingua=it|accesso=1º novembre 2023}}</ref>.
* [[Porto di Reggio Calabria]] (II classe): sede della direzione marittima della regione è un'infrastruttura a carattere commerciale/industriale con una parte dedicata alla nautica da diporto, è collegato prevalentemente con [[Messina]], con le [[Isole Eolie]] e con [[Malta]]. Con oltre 10 milioni di passeggeri trasportati all'anno, è il primo della regione e il secondo in Italia nel settore;<ref>dati Istat 2006, vedi [[Porti d'Italia per flusso di passeggeri]].</ref>
* [[Porto di Villa San Giovanni]] (II classe): è una struttura orientata esclusivamente ai trasporti, collega infatti il traffico ferroviario ed il grande traffico stradale tra Calabria e [[Sicilia]];
* Porto di [[Vibo Marina]] (II classe): a funzione turistica, commerciale e industriale;
* [[Porto di Crotone]] (II classe): con un bacino mercantile e uno per la pesca e il diporto;
* [[Porto di Corigliano Calabro]] (II classe): grande scalo, commerciale-peschereccio;
* [[Porto di Palmi]] (II classe): scalo turistico peschereccio e porto rifugio della [[Costa Viola]], sorge nel litorale della Tonnara;
* [[Porto di Catanzaro]] (IV classe): a funzione prevalentemente turistica;
* Porto di [[Cirò Marina#Porti|Cirò Marina]] (IV classe): scalo turistico peschereccio, è destinato alla pesca locale e al diporto;
* Porto di [[Tropea]] (IV classe): a funzione prevalentemente turistica;
* Porto di [[Cariati]]: Turistico e peschereccio;
* Porto di [[Roccella Ionica]]:
* Porto di [[Bagnara Calabra]]: peschereccio;
* [[Porto di Scilla]]: Turistico e peschereccio;
* Porto di [[Isola di Capo Rizzuto|Isola Capo Rizzuto]]:
* Porto di [[Cetraro]]: a funzione turistica.
=== Aeroporti ===
[[File:Lamezia Airport.jpg|min|L’[[aeroporto di Lamezia Terme]]]]
[[File:Pista Aeroporto Reggio Calabria.jpg|min|[[Aeroporto di Reggio Calabria]]]]
[[File:Aeroporto di Crotone 2.jpg|min|[[Aeroporto di Crotone]]]]
La regione è dotata di tre aeroporti civili ([[Aeroporto dello Stretto|aeroporto dello stretto]], [[aeroporto di Lamezia Terme]] e l'[[aeroporto di Crotone]]) un [[Base militare|aeroporto militare]], e sei [[Aviosuperficie|aviosuperfici]].
;Aeroporti civili
* [[Aeroporto di Lamezia Terme]] (SUF): è il principale scalo della Calabria e uno dei primi del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] per [[Aeroporti d'Italia per traffico passeggeri|traffico passeggeri]]. Lo [[Aeroporto di Lamezia Terme|scalo lametino]] effettua [[Volo di linea|collegamenti di linea]] sia per voli nazionali che per voli internazionali e [[Volo charter|collegamenti charter]] organizzati dai [[Operatore turistico|tour operator]] per voli intercontinentali. Grazie alla sua posizione geografica centrale nella regione, e quindi facilmente raggiungibile, serve tutta la Calabria e anche alcuni comuni delle vicine regioni;
* [[Aeroporto di Reggio Calabria]] (REG): è il secondo aeroporto calabrese per numero di passeggeri, serve le [[Città metropolitana|città metropolitane]] di Reggio Calabria e Messina;
* [[Aeroporto di Crotone]] (CRV): è il terzo aeroporto calabrese per numero di passeggeri, serve la [[provincia di Crotone]].
Di seguito si riporta la tabella con i dati complessivi del traffico passeggeri dei tre aeroporti negli ultimi dieci anni:
{|class="wikitable sortable"
!Anno
!Passeggeri
|-
|align=center| 2017
|
|-
|align=center| 2016
|
|-
|align=center| 2015
|align=center| 2.835.064
|-
|align=center| 2014
|align=center| 2.933.519
|-
|align=center| 2013
|align=center| 2.772.029
|-
|align=center| 2012
|align=center| 2.934.326
|-
|align=center| 2011
|align=center| 2.985.389
|-
|align=center| 2010
|align=center| 2.568.663
|-
|align=center| 2009
|align=center| 2.208.460
|}
;Aeroporti militari
* [[Aeroporto ed eliporto militare di Vibo Valentia]].
;Aviosuperfici
* Aviosuperficie Alicalabria - [[Rombiolo]];
* Aviosuperficie Cosenza - [[Bisignano]];
* Aviosuperficie Franca - [[Cotronei]];
* Aviosuperficie Pasquale Domestico - [[Castrovillari]];
* [[Aeroporto di Scalea|Aviosuperficie Scalea]] - [[Scalea]];
* Aviosuperficie Sibari Fly - [[Cassano all'Ionio]].
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Università
===== Università pubbliche =====
[[File:Simbolo dell'unical.jpg|min|Simbolo dell'Università della Calabria]]
[[File:Logo Unicz.gif|min|Simbolo dell'Università di Catanzaro]]
[[File:Logo-unirc.png|min|Simbolo dell'Università di Reggio Calabria]]
; [[Università della Calabria]]
: Fondata nel 1972, è la prima università calabrese per numero di iscritti con 24.185 studenti.<ref>{{Cita web|url=http://ustat.miur.it/dati/|titolo=Esplora i dati|autore=USTAT|sito=USTAT|accesso=22 gennaio 2023}}</ref> Ha sede a [[Rende]] (comune dell’area urbana di [[Cosenza]]), più precisamente nella frazione di [[Arcavacata]].
; [[Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro]]
: Venne fondata nel 1998. Attualmente conta 10.889 iscritti, rendendola la seconda università calabrese per numero di studenti. Il campus, intitolato a [[Salvatore Venuta]], è situato a Catanzaro in località [[Germaneto]] ed è operativo dal 2004.<ref>{{Cita web|url=https://web.unicz.it/it/page/il-campus|titolo=Il Campus|data=16 novembre 2015|accesso=13 novembre 2019}}</ref>
; [[Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria]]
Fondata nel 1968, è la prima università calabrese per anno di fondazione. Il numero di iscritti è pari a 4.854.
=====Università
; [[Università per stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria|Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria]]
: Istituita su iniziativa del comitato locale della società ''Dante Alighieri'' e del ''Consorzio per l'Università per Stranieri di Reggio Calabria'' con decreto ministeriale del 17 ottobre 2007, conta attualmente 602 iscritti.
;Istituti artistici
* [[Accademia di
*
* [[Accademia di belle arti di Reggio Calabria]] ([[1968]]);
* Conservatorio "Fausto Torrefranca" di [[Vibo Valentia]] con sede distaccata di [[Catanzaro]]; * Conservatorio di
* Conservatorio di
* [[Conservatorio Francesco Cilea|Conservatorio di
;Istituti di alta formazione artistica riconosciuti ex lege 508/99
* Accademia di Belle Arti di Catanzaro;<ref>{{Cita web | url= https://www.abacatanzaro.it/storia/ | titolo= Accademia di Belle Arti di Catanzaro | accesso=12 marzo 2023 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20221204053522/https://www.abacatanzaro.it/storia/ | dataarchivio=4 dicembre 2022 | urlmorto= no }}</ref>
* Politecnico universitario internazionale "Scientia et ars" di [[Vibo Valentia]].<ref>[http://www.polisa.it
;Istituti di formazione religiosa
* [[Pontificio
* Università
* Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Francesco di Sales" (1963), a [[Cosenza]]<ref>{{cita web|url=http://www.issr-cs.it|titolo=Istituto Superiore di Scienze Religiose}}</ref>;
* Seminario arcivescovile "Pio XI" ([[1565]]) a [[Reggio Calabria]];
* [[Istituto superiore di scienze religiose]] "Monsignor Vincenzo Zoccali" (ISSR) ([[1975]]), a [[Reggio Calabria]]. === Ricerca ===
; Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) di Cosenza
: Parte del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] (CNR), Unità Organizzativa di Supporto (UOS) di Cosenza,<ref>{{Cita web |url=http://www.area.cs.cnr.it/irpi-cs/it-it/home.aspx |titolo=Sito dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) di Cosenza |accesso=13 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130629190259/http://www.area.cs.cnr.it/irpi-cs/it-it/home.aspx |dataarchivio=29 giugno 2013 |urlmorto=sì }}</ref> siculo dello sviluppo di conoscenze e tecnologie, servizi e prodotti innovativi utili alla definizione, alla previsione e alla mitigazione dei rischi, alla corretta pianificazione territoriale, e per una gestione del territorio e dell’ambiente efficace e sostenibile<ref>{{Cita web|url=https://www.cnit.it/chi-siamo/udr/istituto-di-ricerca-per-la-protezione-idrogeologica-irpi-cnr/|titolo=Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI-CNR) – CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni|lingua=it|accesso=22 gennaio 2023}}</ref>
; Istituto per gli Studi Storici (ISS) di Cosenza
: Fu fondato l’11 luglio 1970 con lo scopo di "suscitare e sviluppare l'interesse per gli studi storici, nel presupposto che attraverso una maggiore conoscenza dei fatti trascorsi e delle loro cause, si possano meglio comprendere i fenomeni politici, economici, sociali, letterali ed artistici attuali, al fine di contribuire alla elevazione morale e civile della Società"<ref>Articolo 2 dello statuto</ref><ref>[http://istitutostudistorici.it/ Istituto studi storici.it]</ref>
; Istituto per la tecnologia delle membrane (ITM) di Rende
: Lo scopo dell’istituto è la ricerca e lo sviluppo della scienza e dell'ingegneria delle membrane. L'ITM ha sede nel Campus dell'Università della Calabria<ref>{{Cita web|url=https://www.itm.cnr.it/index.php/it/|titolo=Home|sito=www.itm.cnr.it|lingua=it|accesso=22 gennaio 2023}}</ref>
; Centro di Ricerca Agroalimentare della Calabria di [[Lamezia Terme]]
; Istituto di ricerca regionale educativa di [[Catanzaro]]
===
{{vedi anche|Musei della Calabria}}
[[File:Reggio calabria, museo archeologico nazionale, esterno 00.jpg|min|Il [[museo nazionale della Magna Grecia]] di Reggio Calabria]]
[[File:Facciata del Museo Diocesano e del Codex.jpg|min|Il [[museo diocesano e del Codex]] di Rossano]]
Numerosi sono i musei di vario genere diffusi nel territorio calabrese, testimonianze di varie epoche, [[Magna Grecia|magno greca]], [[Storia romana|romana]], [[Medioevo|medievale]], [[Rinascimento|rinascimentale]] e [[Storia contemporanea|contemporanea]]. Alcuni di questi sono:
* [[Scolacium|Museo archeologico nazionale di Scolacium]] - [[Borgia (Italia)|Borgia]];
* [[Museo archeologico nazionale della Sibaritide]] - [[Cassano all'Ionio]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano d'arte sacra]] - [[Cassano all'Ionio]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano d'arte sacra]] - [[Catanzaro]];
* [[Museo delle arti di Catanzaro|Museo delle arti (MARCA)]] - [[Catanzaro]];
* [[Museo storico militare Brigata Catanzaro]] - [[Catanzaro]];
* [[Museo diocesano e del Codex]] - [[Corigliano-Rossano]];
* BoCs Art Museum - [[Cosenza]];
* [[Galleria nazionale di Cosenza|Galleria nazionale]] - [[Cosenza]];
* Galleria provinciale Santa Chiara - [[Cosenza]];
* [[Museo all'aperto Bilotti]] - [[Cosenza]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano]] - [[Cosenza]];
* [[Museo dei Brettii e degli Enotri]] - [[Cosenza]];
* Museo del Fumetto - [[Cosenza]];
* Museo Multimediale di Piazza Bilotti - [[Cosenza]];
* Museo Consentia Itinera - [[Cosenza]];
* Museo delle Rimembranze - [[Cosenza]];
* Museo storico all'aperto - [[Cosenza]];
* [[Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia di Cosenza]] - [[Cosenza]];
* Museo Interattivo di Archeologia Informatica - [[Cosenza]];
* [[Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna|Museo archeologico nazionale di Capo Colonna]] - [[Crotone]];
* [[Museo archeologico nazionale di Crotone|Museo archeologico nazionale]] - [[Crotone]];
* [[Museo civico di Crotone|Museo civico]] - [[Crotone]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano]] - [[Gerace]];
* [[Museo Metauros|Museo archeologico Metauros]] - [[Gioia Tauro]]<ref>{{cita web|url=http://musei.beniculturali.it/musei?mid=1363&nome=museo-archeologico-metauros|titolo=Copia archiviata|accesso=3 ottobre 2020|dataarchivio=19 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160219120902/http://museometauros.it/home.html|urlmorto=sì}}</ref>;
* [[Museo archeologico lametino]] - [[Lamezia Terme]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano d'arte sacra]] - [[Lamezia Terme]];
* [[Museo nazionale di Locri|Museo nazionale di Locri Epizefiri]] - [[Locri]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano]] - [[Lungro]];
* [[Salina di Lungro#Museo Storico della Miniera di Salgemma|Museo storico della Miniera di Salgemma]] - [[Lungro]];
* Museo dei Saperi e del Gusto - [[Sant'Agata di Esaro]]
* [[Monastero di Santa Barbara|Parco Museo Santa Barbara]] - [[Mammola (Italia)|Mammola]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo statale e diocesano]] - [[Mileto (Italia)|Mileto]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano d'arte sacra]] - [[Nicotera]];
* [[Museo diocesano di Oppido Mamertina|Museo diocesano]] - [[Oppido Mamertina]];
* [[Casa della cultura (Palmi)|Casa della cultura Leonida Repaci]] - [[Palmi]];
* [[Museo diocesano della cattedrale di Reggio Calabria|Museo diocesano Mons. Aurelio Sorrentino]] - [[Reggio Calabria]];
* [[Museo nazionale della Magna Grecia]] - [[Reggio Calabria]];
* [[Museo San Paolo]] - [[Reggio Calabria]];
* [[Museo archeologico di Medma]] - [[Rosarno]];
* [[Museo demologico dell'economia, del lavoro e della storia sociale silana]] - [[San Giovanni in Fiore]];
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano]] - [[San Marco Argentano]];
* [[Museo diocesano d'arte sacra (Santa Severina)|Museo diocesano d'arte sacra]] - [[Santa Severina]];
* Museo civico e pinacoteca Mattia Preti - [[Taverna (Italia)|Taverna]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.taverna.cz.it/index.php?action=index&p=1&art=77|titolo=Museo Civico e Pinacoteca Mattia Preti}}</ref>;
* [[Musei diocesani italiani#Calabria|Museo diocesano]] - [[Tropea]];
* Museo della Certosa - [[Serra San Bruno]];
* [[Museo archeologico statale Vito Capialbi]] - [[Vibo Valentia]].
===
[[File:Gesta Theodorici - Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus (c 485 - c 580).jpg|min|Cassiodoro]]
Convenzionalmente il punto di partenza della letteratura calabrese è [[Cassiodoro]],<ref>{{Cita web|url=http://www.unistrada.it/docenti/LinguaItaliana/19/ProgrammiDidattici/20/Storia%20della%20Letteratura%20Calabrese.pdf|titolo=Storia della letteratura calabrese}}</ref> storico e politico vissuto a Squillace tra il V e il VI secolo d.C.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/cassiodoro|titolo=Cassiodòro nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>
Durante il corso del medioevo la Calabria fu terra di importanti studiosi e intellettuali come [[Gioacchino da Fiore]], [[Barlaam di Seminara]], maestro di [[Francesco Petrarca]] e [[Giovanni Boccaccio]], e [[Leonzio Pilato]].
Nel duecento la poesia si sviluppò soprattutto attorno alla corte di [[Federico II di Svevia]], in particolare il poeta [[Folco di Calavra|Folco Ruffo di Calavra]] (autore della canzone ''D’amor distretto vivo doloroso'') fece parte della [[scuola siciliana]].<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/folco-ruffo_(Dizionario-Biografico)|titolo=RUFFO, Folco in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>
I primi testi in volgare calabrese risalgono al quattrocento: il primo in assoluto di cui abbiamo traccia è un contratto di pignoramento della Motta di San Quirico redatto a Reggio Calabria nel 1422,<ref>{{Cita web|url=https://www.letteraturacalabrese.it/capitolo/ii-dai-primordi-allumanesimo/|titolo=La letteratura calabrese - II. Dai primordi all’Umanesimo|autore=admin|sito=La letteratura calabrese|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref> ma le prime composizioni letterarie vere e proprie sono alcune poesie religiose del vescovo di Rossano Sergentino Roda e il ''Lamento per la morte di don Enrico D'Aragona'' di [[Joanni Maurello]].<ref>{{Cita web|url=http://www.excursus.org/la-letteratura-volgare-calabria-anna-panzera/|titolo=La letteratura volgare in Calabria – Anna Panzera|autore=Anna Panzera|sito=Excursus|data=1º ottobre 2014|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>
Il cinquecento vide uno stretto legame con la filosofia, grazie alla presenza di [[Bernardino Telesio]] e [[Tommaso Campanella]].
[[File:Gian Vincenzo Gravina.JPG|min|Gian Vincenzo Gravina]]
Il seicento fu il secolo della [[letteratura barocca]] e in Calabria furono soprattutto due i maggiori esponenti di questo movimento<ref>{{Cita libro|autore=Pasqualino Crupi|titolo=Lezioni di letteratura calabrese dalle origini ai giorni nostri|annooriginale=2011}}</ref>: [[Francesco Della Valle]] e Cesare Monizio. Nello stesso secolo va annoverato anche [[Gian Vincenzo Gravina]], fondatore e ideologo nel 1690 dell'[[Accademia dell'Arcadia]], creata con l'intento di riformare la poesia mettendo al bando il Barocco e l'eccesso poetico per abbracciare più razionali modelli classici.<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/il_settecento_/a1_un_nuovo_orizzonte_storico/L-Arcadia.html|titolo=L'Arcadia: Un nuovo orizzonte storico - StudiaFacile {{!}} Sapere.it|sito=www.sapere.it|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>
Nel corso del settecento si diffuse l'[[illuminismo]] e molti furono coloro i quali aderirono a questo movimento non solo letterario ma anche e soprattutto sociale, culturale e filosofico. Fra gli autori calabresi si ricordano [[Francesco Saverio Salfi]] e i fratelli [[Domenico Grimaldi|Domenico]] e [[Francescantonio Grimaldi (giurista)|Francescantonio Grimaldi]].
L'Ottocento fu invece il secolo che vide l'affermarsi del [[neoclassicismo]], del [[romanticismo]] e del [[verismo]], perciò molti furono i letterati che si susseguirono nei vari decenni. Per citarne alcuni: [[Vincenzo Padula]], autore di numerose opere e drammi, [[Biagio Miraglia]], [[Domenico Mauro]] e [[Nicola Misasi]]; inoltre, da menzionare è anche il filosofo [[Pasquale Galluppi]], al quale si deve l'introduzione in Italia dello studio e della conoscenza della filosofia europea (in particolare quella [[Immanuel Kant|kantiana]]). Il XIX secolo vide inoltre la diffusione della letteratura dialettale, grazie anche alla delusione post-risorgimentale.<ref>{{Cita web|url=https://www.letteraturacalabrese.it/capitolo/vii-la-letteratura-della-delusione-storica/|titolo=La letteratura calabrese - VII. La letteratura della delusione storica|autore=admin|sito=La letteratura calabrese|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>
[[File:Corrado alvaro.jpg|min|Corrado Alvaro]]
Nel novecento i principali autori furono [[Corrado Alvaro]], vincitore del [[premio Strega]] nel 1951<ref>{{Cita web|url=https://premiostrega.it/PS/autore/corrado-alvaro/|titolo=Corrado Alvaro – Premio Strega 2022|sito=premiostrega.it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref>, [[Leonida Repaci]], tra i fondatori del [[premio Viareggio]],<ref>{{Cita web|url=https://premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/premio-letterario-viareggio-repaci/|titolo=Premio Letterario Viareggio Rèpaci - Premio Letterario Viareggio Rèpaci|data=26 maggio 2022|lingua=it|accesso=21 gennaio 2023}}</ref> [[Francesco Perri]], [[meridionalista]] e [[antifascista]], [[Saverio Montalto]], [[Fortunato Seminara]], [[Mario La Cava]] e [[Saverio Strati]].
=== Musica ===
{{vedi anche|Musica della Calabria}}
Nel panorama della musica sinfonica e operistica grande ruolo ricoprono tra gli artisti calabresi i due nomi di [[Francesco Cilea]] (autore tra le altre dell'[[Adriana Lecouvreur (opera)|Adriana Lecouvreur]]) e [[Nicola Manfroce]], entrambi nati a [[Palmi]].
Nel panorama moderno e contemporaneo vi sono diversi artisti calabresi che hanno legato il proprio nome alla tradizione cantautorale italiana, quali [[Mino Reitano]], [[Mia Martini]] e la sorella [[Loredana Bertè]], [[Rino Gaetano]], [[Sergio Cammariere]], [[Eman]] e [[Brunori Sas]], mentre nella musica rock hanno avuto riscontro anche internazionale le formazioni dei [[JetLag]] (autori di un ricercato [[Jazz rock]] di matrice [[Rock progressivo|progressive]]) e [[Il Parto delle Nuvole Pesanti]] (creatori di un genere definibile "rock calabrese").
La Calabria inoltre vanta una lunga tradizione popolare legata alle diverse sfaccettature della sua cultura, direttamente legata alle molteplici popolazioni che su questa terra hanno lasciato traccia, i grecofoni di [[Gallicianò]] con il menestrello Attilio Nucera che vanta di essere il più anziano a portare avanti le antiche tradizioni e la lingua stessa dal 1959, il primo a diffondere la cultura greco e calabrese nel paese elvetico e anglosassone. Altre tradizioni sono state portate alla ribalta dai [[Re Niliu]] negli [[anni 1980|anni ottanta]], mentre oggi dai [[QuartAumentata]], dai [[Mattanza]], dai [[Kalamu]], dai Totarella, da Mimmo Cavallaro e i [[TaranProject]] con la partecipazione di Cosimo Papandrea e dalla cantante folk Marinella Rodà.<ref>{{Cita web|url= http://ildispaccio.com/reggio-calabria/101053-reggio-il-5-marzo-la-presentazione-del-disco-di-marinella-roda-traguda|titolo= Reggio, il 5 marzo la presentazione del disco di Marinella Rodà: "Traguda"|data= 1º marzo 2016|accesso= |urlmorto= sì}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Antonino Lugarà|url=https://www.ntacalabria.it/reggio-calabria/marinella-roda-presenta-il-suo-primo-disco.html|titolo=Reggio Calabria, Marinella Rodà presenta il suo primo disco|sito=Ntacalabria.it|data=2 marzo 2016|accesso=4 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160407134513/http://www.ntacalabria.it/reggio-calabria/marinella-roda-presenta-il-suo-primo-disco.html|dataarchivio=7 aprile 2016|urlmorto=no}}</ref>
A partire dalla fine degli [[anni 1970|anni settanta]] si cominciò a incidere anche la musica folkloristica calabrese, genere spesso intriso della satira tipica dei diversi artisti, prevalentemente sotto l'etichetta [[Elca Sound]], che hanno portato il [[Musica tradizionale|folk]] calabro in giro per il mondo, tra cui [[Otello Profazio]] e i [[Calabruzi]].
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Varia di Palmi 2013 - 004.jpg|min|verticale|La [[Varia di Palmi]], patrimonio dell'umanità [[UNESCO]] dal 2013]]
; [[Varia di Palmi]]
: Ha luogo a [[Palmi]] in onore di [[Madonna della Lettera|Maria Santissima della Sacra Lettera]], patrona e protettrice della città.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Lovecchio|pag. 34|Francesco Lovecchio, 2000}}.</ref> L'evento accade l'ultima [[domenica]] di [[agosto]] con cadenza pluriennale. Considerata come uno dei simboli della regione, seguita da centinaia di migliaia di persone<ref name="strettoweb.com">{{Cita web|url=https://www.strettoweb.com/2023/08/varia-palmi-2023-rito-spettacolare-foto/1579241/|titolo=Varia di Palmi: che spettacolo, in 150 mila per la storica celebrazione “patrimonio dell’umanità”|autore=Danilo Loria|sito=StrettoWeb|data=27 agosto 2023|lingua=it|accesso=9 settembre 2023}}</ref><ref name="FEDC">{{cita web|url= http://www.cn24tv.it/news/94167/caligiuri-scrive-ai-sindaci-la-processione-della-varia-di-palmi-festa-della-calabria.html |titolo= Caligiuri scrive ai sindaci: “La Processione della Varia di Palmi festa della Calabria” |accesso=2 agosto 2014 }}</ref> rientra nella [[Feste delle grandi macchine a spalla|Rete delle grandi macchine a spalla italiane]], e dal 2013 è [[Patrimoni orali e immateriali dell'umanità|Patrimonio orale e immateriale dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].<ref>{{cita web|url=http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=57095|titolo=RICONOSCIMENTO UNESCO: UN PO' DI INFORMAZIONI SULLA RETE ITALIANA DELLE GRANDI MACCHINE A SPALLA|accesso=2 agosto 2014 }}</ref> Il termine ''Varia'' designa un enorme carro sacro rappresentante l'[[universo]] e l'[[assunzione di Maria|assunzione]] in [[cielo]] della [[Maria di Nazareth|Vergine Maria]].<ref name="NUOVA">{{Cita|Guida Touring 2003|pag. 154|GT, 2003}}.</ref> Sopra il carro, di altezza circa a 16 metri<ref name="MI" />, e trasportato a spalla da 200 ''Mbuttaturi'' (portatori), trovano posto figuranti umani che rappresentano la [[Maria di Nazareth|Madonna]], il [[Dio|Padreterno]], gli [[Apostoli]] e gli angeli.<ref name="MI">{{cita web|url=http://www.meravigliaitaliana.it/index.php?action=index&p=14&meraviglia=115|titolo="Meraviglia Italiana" - La Varia di Palmi|accesso=12 aprile 2013|dataarchivio=10 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150610210132/http://www.meravigliaitaliana.it/index.php?action=index&p=14&meraviglia=115|urlmorto=sì}}</ref> Un altro momento importante di fede è la [[processione]] per le vie cittadine, il giorno precedente il trasporto della Varia, del [[dipinto|quadro]] di [[Madonna della Lettera|Maria Santissima della Sacra Lettera]] e del [[reliquiario]] del [[Sacro Capello]]. Nel 2023 si stima che ci siano stati tra i 150.000 spettatori e i 250.000<ref name=":0">{{Cita web|url=https://calabria7.it/varia-di-palmi-da-record-oltre-250-mila-presenti-e-milioni-di-spettatori-hanno-seguito-la-diretta-da-tutta-italia/|titolo=Varia di Palmi da record, oltre 250 mila presenti e milioni di spettatori hanno seguito la diretta da tutta Italia|autore=Gianpaolo Lanzellotti|sito=Calabria7 - L'informazione libera|data=28 agosto 2023|lingua=it|accesso=9 settembre 2023}}</ref> in città a vedere con i propri occhi l'evento<ref name="strettoweb.com" />, ed altri milioni a seguire l'evento in [[televisione]]<ref name=":0" />.
; [[Affruntata]]
: Si svolge in varie zone della Calabria meridionale la domenica di Pasqua, il lunedì dell’Angelo o il martedì dopo Pasqua. Questo rito consiste nella rappresentazione delle varie scene resurrezione l’apice della cerimonia è l’incontro fra Gesù e la Madonna, la quale vedendo il proprio figlio corre verso di lui e si “toglie” il velo del lutto.
; Giudaica di [[Laino Borgo]]
: Risalente al XVII secolo, è una rappresentazione con oltre cento figuranti dei vari momenti del processo di Gesù. Si svolge il venerdì santo.
; Il cavallo di fuoco di [[Pedace]]
: La vigilia della festa patronale (''Pecorella''), l’ultima domenica di settembre, sfila per le strade del paese un cavallo in cartapesta montato da un cavaliere dalla cui bocca escono fulmini frutto di giochi pirotecnici, accompagnato dal suono dei tamburi che imita i tuoni.
; Naca di Catanzaro
: È un particolare tipo di processione che si svolge il venerdì santo. Al centro del rito vi è la naca (termine dialettale derivante dal greco νάκη (náke), ''vello lanoso''), sulla quale è adagiato il corpo di Gesù appena crocifisso.
; Vattienti di [[Nocera Terinese]]
: I ''vattienti'' (battenti) sono uomini che si sottopongono all’[[autoflagellazione]] per testimoniare, attraverso il dolore, la propria fede in Cristo. Il rito si svolge il sabato santo.
; Fiaccolata dei Zigni di [[Verbicaro]]
: La sera del primo luglio, vigilia della festa patronale della Madonna delle Grazie, vengono portate in processione fino alla piazza del paese delle enormi fiaccole realizzate in legno resinoso portate in spalla dai devoti.
[[File:Giganti di Palmi (RC).jpg|min|I giganti Mata e Grifone]]
; I [[Giganti (folclore)|giganti]]
: I giganti '''Mata''' e '''Grifone''' sono due alti fantocci di cartapesta che vengono portati a spalla o trainati, danzando al ritmo di tamburi, per le vie di numerose località della Calabria meridionale in occasione di feste patronali o di altre ricorrenze.
; [[Carnevale di Castrovillari]]
: Attestato per la prima volta nel 1635 ma “rinato” ufficialmente nel 1959, è una delle manifestazioni più note della regione e si svolge tradizionalmente tra l'ultima domenica di Carnevale ed il martedì grasso. Contestualmente alle tradizionali sfilate in maschera si tengono numerose manifestazioni, iniziative culturali e di intrattenimento collegate all'evento principale.
; Djelzit di [[San Demetrio Corone]]
: Nel periodo di [[Carnevale]] per le vie del paese sfilano i Djelzit (''diavoli''), i quali hanno il volto dipinto di nero, indossano un paio di corna taurine sulla testa e si vestono con foltissime pellicce. Una volta travestiti, i Djelzit girano nottetempo per le vie del borgo facendo un gran fracasso con i campanacci, rincorrendo i passanti e bussando ai portoni delle case; la loro presenza cessa il mercoledì delle ceneri quando viene celebrato il cosiddetto ''funerale di Zu Nicola'', che scaccia via tutti i mali.
; Palio di Ribusa di [[Stilo (Italia)|Stilo]]
: Il Palio di Ribusa, che si svolge il primo fine settimana di agosto, consiste in una sfida fra i sei casali che costituivano un tempo la Contea di Stilo ovvero la stessa Stilo, Camini, Guardavalle, Pazzano, Riace e Stignano. I rappresentanti dei sei paesi si sfidano attraverso varie prove tra artisti, spettacoli di strada, rievocazioni storiche, saltimbanchi, giocolieri e danze. La prova finale, che si tiene la domenica, è la giostra dell'anello, nella quale gli sfidanti si contendono il ''Pallium'', un drappo finemente lavorato.
; Torneo dei Rioni di [[Cetraro]]
: L'ultima domenica di luglio i numerosi rappresentanti degli otto rioni della città si sfidano nella centrale Piazza del Popolo attraverso prove di vario genere.
=== Eventi ===
* "Calabria Fest - RAI Radio Tutta Italiana", festival della nuova Musica Italiana;
* [[Fatti di Musica]], festival-premio del Miglior Live d'Autore, ideato e diretto dal promoter Ruggero Pegna dal 1987 (Premio Riccio d'Argento di [[Gerardo Sacco]], Oscar del Live)
* "Magna Graecia Film Festival" - [[Catanzaro]] (luglio): il festival delle opere prime del cinema italiano;
* ''Fiera di San Giuseppe'' - [[Cosenza]] A marzo, per una decina di giorni, alcune strade della città vicino al centro storico e i lungofiumi accolgono la ''Fiera di San Giuseppe''; questa che registra ogni anno migliaia di visitatori, si sviluppa partendo dalle strade ai piedi del centro storico fino ad arrivare al Viale Parco di recente costruzione (ora ''viale [[Giacomo Mancini]]''). Nel [[2006]] si è avuto un record del numero di espositori con la presenza di circa 750 bancarelle; il 2013 invece ha registrato lungo i 6 km di percorso fieristico<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_13216_12_4.html |titolo=Comunicato stampa Comune di Cosenza |accesso=27 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714184453/http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_13216_12_4.html |dataarchivio=14 luglio 2014 |urlmorto=sì }}</ref> la presenza di 726 espositori provenienti da 27 province italiane e da 15 nazioni<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_13197_0_1.html |titolo=Comunicato stampa Comune di Cosenza |accesso=27 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140527225952/http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_13197_0_1.html |dataarchivio=27 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>. L'istituzione della Fiera affonda le sue radici nel 1234, periodo di dominazione sveva e venne istituita da [[Federico II di Svevia]], l'imperatore profondamente innamorato della città;
* "[[Reggio Calabria Filmfest]]" - [[Reggio Calabria]] (primavera): retrospettiva sul cinema italiano;
* "Festival della Cultura" - Reggio Calabria (11 febbraio);
* "[[Festival dello Stretto]]" - Reggio Calabria (agosto);
* "Il Sabato del Villaggio" - [[Lamezia Terme]] (gennaio/giugno): incontri tra [[letteratura]] e [[filosofia]] con personalità della cultura italiana e internazionale;
* "[[Trame|Trame. Festival dei libri sulle mafie]]" - Lamezia Terme (giugno);
* "[[Premio Palmi|Premio Letterario Internazionale Città di Palmi]]" - [[Palmi]] (settembre/ottobre);
* "[[Paleariza]]" - [[Bovesia]] (agosto): festival internazionale etno-culturale-musicale itinerante che si svolge annualmente nell'area grecanica della città metropolitana di Reggio Calabria;
* "Roccella Jazz Festival" - [[Roccella Jonica]]: Numerosi concerti, con la presenza di grandi jazzisti (Agosto);
* "Rievocazione Storica dell'eroe albanese [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Giorgio Castriota Skanderbeg]]" - Lungro: Evento etno-culturale che si svolge nel centro storico nel periodo del carnevale, precisamente intorno alla metà di febbraio;
=== Cucina ===
{{vedi anche|Prodotti agroalimentari tradizionali calabresi}}
{{vedi anche|Cucina calabrese}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il territorio calabrese ospita molti monumenti e luoghi d'interesse storico, artistico e culturale, alcuni dei quali tra i [[Monumenti nazionali (Italia)|monumenti nazionali italiani]].
=== Architetture religiose ===
La Calabria fu, agli inizi del Cristianesimo, un'importante terra di arrivo di religiosi, monaci e asceti provenienti dall'Oriente. In particolare, i monaci [[Basiliani]] di rito Greco dapprima si stabilirono in alcuni luoghi naturali come le grotte costituendo le cosiddette [[Laura (monachesimo)|laure]] e successivamente iniziarono ad edificare i primi veri e propri luoghi di culto.<ref name="centro cultura e arte 26">{{Cita web|url=http://www.arte26.it/chiese_calabria.htm|titolo=Centro Cultura e Arte 26 - Chiese di Calabria|sito=www.arte26.it|accesso=9 luglio 2022}}</ref>
[[File:Stilocattolica.jpg|min|La Cattolica di Stilo]]
Essendo quindi soggetta all'[[Impero bizantino]], nella regione sono presenti numerose testimonianze dell'arte Orientale: esempi sono la [[Cattolica di Stilo]] (edificata attorno ai secoli XI e X), la [[Oratorio di San Marco (Rossano)|chiesa di San Marco]] e l'[[Abbazia di Santa Maria del Patire]] (Pathirion) a [[Rossano (Corigliano-Rossano)|Rossano]], il [[Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis]] a [[Bivongi]] (in cui ancora oggi risiede una comunità monastica ortodossa), il monastero greco-ortodosso dei Santi Elia e Filarete a [[Seminara]] e la chiesa di Santa Filomena (detta chiesa “del Pozzoleo”) a [[Santa Severina]]. Un altro esempio è dato dal [[Duomo di Gerace]] che, edificato dopo la conquista [[normanni|normanna]] della Calabria, costituisce uno degli edifici religiosi più grandi della regione<ref>Paolo Orsi, ''Le chiese Basiliane della Calabria'', Firenze, Vallecchi, 1929, p. 68.</ref>
[[File:Abbazia Florene - Abside e campanile.jpg|min|sinistra|Abbazia Florense, San Giovanni in Fiore]]
[[File:Cosenza, duomo, esterno, facciata del xiii secolo, 01.jpg|min|Il Duomo di Cosenza]]
[[File:Altomonte (Cs) - Chiesa di Santa Maria della Consolazione.JPG|min|Chiesa di Santa Maria della Consolazione, Altomonte]]
Dalla costruzione dell'[[Abbazia di Santa Maria della Sambucina|abbazia della Sambucina]] (situata nei pressi di [[Luzzi]]) avvenuta attorno al 1087, si diffondono in Calabria gli stili romanico e gotico. Esempi sono l'[[abbazia Florense]] a [[San Giovanni in Fiore]] (uno degli edifici religiosi più grandi della regione, fondata dall'Abate e teologo [[Gioacchino da Fiore]] che fu una delle figure più importanti del Medioevo<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/gioacchino-da-fiore_(Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale)|titolo=GIOACCHINO da Fiore in "Enciclopedia dell' Arte Medievale"|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=9 luglio 2022}}</ref>), il [[Duomo di Cosenza]], la [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Altomonte)|chiesa di Santa Maria della Consolazione]] ad [[Altomonte]], la [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Cropani)|chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Cropani]] e la [[Cattedrale di Maria Santissima di Romania]] a [[Tropea]]. Da ricordare è anche la [[Certosa di Serra San Bruno]].
Dal XVI secolo le chiese calabresi vennero notevolmente arricchite da numerose opere, realizzate da artisti quali [[Pietro Bernini]], [[Mattia Preti]], [[Antonello Gagini]], [[Giovan Battista Mazzolo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alessandra|cognome=Migliorato|data=1º gennaio 2000|titolo=Tra Messina e Napoli: la scultura del Cinquecento in Calabria: da Giovan Battista Mazzolo a Pietro Bernini|accesso=9 luglio 2022|url=https://www.academia.edu/24047956/Tra_Messina_e_Napoli_la_scultura_del_Cinquecento_in_Calabria_da_Giovan_Battista_Mazzolo_a_Pietro_Bernini}}</ref> e varie maestranze scultoree, fra le quali spiccano quelle di scuola napoletana.<ref name="centro cultura e arte 26" />
[[File:Wlm2017porta-2439.jpg|min|Facciata del Santuario di San Francesco di Paola, Paola]]
[[File:Chies dell'Addolorata.jpg|min|Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori, Serra San Bruno]]
Dal XVI secolo (in seguito alla [[Controriforma]] sancita dal [[Concilio di Trento]]) fino al XVIII secolo si diffonde lo stile [[barocco]], presente in tutta la Calabria sotto varie declinazioni di stile. Esempi di chiese in stile barocco sono il [[Santuario di San Francesco di Paola (Paola)|Santuario di San Francesco di Paola]] a [[Paola (Italia)|Paola]], la [[Basilica dell'Immacolata Concezione (Catanzaro)|Basilica dell’Immacolata Concezione]] a Catanzaro, la [[Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori (Serra San Bruno)|Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori]] a [[Serra San Bruno]], la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Crotone)|Cattedrale di Santa Maria Assunta]] a [[Crotone]] e il [[Chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca|Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca]] a [[Vibo Valentia]].
[[File:Il prospetto principale del duomo (enhanced).jpg|min|sinistra|Il Duomo di Reggio Calabria]]
La chiesa più grande della Calabria, è invece il maestoso [[Duomo di Reggio Calabria]], il cui attuale edificio è frutto della ricostruzione avvenuta in seguito al [[Terremoto di Messina del 1908|terremoto dello stretto di Messina del 28 dicembre 1908]].<ref>{{Cita web|url=http://www.cattedralereggiocalabria.it/la-cattedrale/la-cattedrale-di-reggio-calabria-in-sintesi|titolo=Cattedrale di Reggio Calabria|sito=www.cattedralereggiocalabria.it|accesso=9 luglio 2022}}</ref>
=== Architetture militari ===
In Calabria sono presenti vari tipi di architetture militari, tra cui numerosi castelli (anche questa regione subì il processo dell'[[incastellamento]]), fortificazioni e torri di avvistamento costiere.
[[File:Il castello tra le case.jpg|min|verticale=1.1|Il [[Castello di Corigliano Calabro|castello di Corigliano]] svettante sulla città]]
Tra i castelli spicca [[castello di Corigliano Calabro|quello di Corigliano]] definito come uno "fra i castelli più belli e meglio conservati esistenti nell'Italia meridionale".<ref>[http://www.castellodicorigliano.net/la_storia-1.html Storia del castello di Corigliano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121129231533/http://www.castellodicorigliano.net/la_storia-1.html |data=29 novembre 2012 }}</ref> Edificato a partire dalla seconda metà del XI secolo su volere del re normanno [[Roberto il Guiscardo]], fa parte di una fitta reti di fortificazione voluta dagli stessi Normanni per controllare il territorio; nei secoli venne rimaneggiato internamente per trasformarlo in una ricca residenza nobiliare, ma l'impianto originario è ancora perfettamente distinguibile.<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriatours.org/heritage/castello-di-corigliano.html|titolo=Castello di Corigliano|sito=Calabriatours.org|lingua=it|accesso=9 luglio 2022}}</ref>
[[File:Fortezza Aragonese Le Castella (KR).jpg|min|verticale=1.1|Castello Aragonese di [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]]]]
Degna di nota è la fortezza aragonese di [[Le Castella (Isola di Capo Rizzuto)|Le Castella]], situata su un isolotto collegato alla terraferma da un cordone di sabbia.
Altri importanti castelli sono il [[Castello normanno-svevo (Cosenza)|castello normanno-svevo]] a Cosenza, il [[Castello di Carlo V (Crotone)|castello di Carlo V]] a [[Crotone]], il castello di [[Vibo Valentia]], il [[Castello Aragonese (Reggio Calabria)|castello Aragonese]] a [[Reggio Calabria]], il [[castello di Santa Severina]], il [[castello di Pizzo]] (detto anche castello Murat in virtù del fatto che fu il luogo in cui venne rinchiuso e fucilato [[Gioacchino Murat]]), il [[Castrum Petrae Roseti]] sulla costa di [[Roseto Capo Spulico]] (di epoca normanna ma ricostruito dall'Imperatore [[Federico II di Svevia]]) ed il [[castello Ruffo di Scilla]].
Nella regione sono presenti anche numerose torri di avvistamento costiere, tra le quali la [[Torre Talao]] di [[Scalea]], la [[Torre Aragonese (Torre Melissa)|Torre Aragonese]] di [[Melissa (Italia)|Melissa]] e la [[Torre Sant'Antonio|Torre di Sant'Antonio]].
=== Altro ===
* Complesso di San Giovanni a [[Catanzaro]]
* [[Ospedale psichiatrico di Girifalco|Complesso monumentale di Girifalco]];
* Fontana degli Specchi di Villa Caristo di [[Stignano]];
* [[Fontana della Palma]] a [[Palmi]];
*[[Fontana barocca di Girifalco]];<ref>{{Cita web|url=https://calabrialanostracultura.net/2016/10/08/girifalco-un-crocevia-di-leggende-e-misteri-tra-sacro-e-profano/|titolo=Fontana Barocca di Girifalco|accesso=6 novembre 2018|dataarchivio=17 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190617212658/https://calabrialanostracultura.net/2016/10/08/girifalco-un-crocevia-di-leggende-e-misteri-tra-sacro-e-profano/|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Mausoleo di Francesco Cilea]] a [[Palmi]];
* Ponte romano di [[Scigliano]];<ref>{{Cita web|url=http://ilreventino.it/alla-scoperta-del-ponte-romano-di-scigliano/|titolo=Ponte Romano di Scigliano}}</ref>
* [[Villa Vecchia]] di [[Cosenza]]
* [[Villa comunale di Cittanova]];<ref>{{Cita web|url=https://www.yescalabria.com/it/la-villa-monumentale-di-cittanova-un-mix-di-scienza-e-bellezza/|titolo=Villa Comunale di Cittanova}}</ref>
* [[Villa comunale Giuseppe Mazzini]] di [[Palmi]].
* Villa comunale di Catanzaro.
=== Siti archeologici ===
{{vedi anche|Siti archeologici in Calabria|Magna Grecia|Museo Nazionale della Magna Grecia}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 400px
|titolo = Magna Calabria
|contenuto = [[File:Reggio calabria museo nazionale bronzi di riace.jpg|I [[Bronzi di Riace]], un simbolo del turismo calabrese.|100px|destra]]
[[File:Reggio calabria museo nazionale dioscuri da locri statua sinistra.jpg|Uno dei Dioscuri da Locri Epizephiri.|100px|destra]]
[[File:Kouros di reggio calabria.jpg|Il Kouros di Reggio|100px|destra]]
[[File:Reggio calabria testa del filosofo.jpg|La [[Testa del Filosofo]] da Porticello|100px|destra]]
Con la [[colonizzazione greca]] avvenuta tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[V secolo a.C.]], vi fu in Calabria uno sviluppo socioeconomico notevole; fu questo un periodo in cui venne raggiunta la massima ricchezza economica per i discendenti delle genti greche stabilitesi nella penisola, unitamente allo splendore culturale ed artistico in letteratura, filosofia e arte, spesso superiore alla stessa madrepatria.
Conseguenza di questa realtà ne fu l'appellativo di ''[[Magna Grecia]]'' (Megàle Hellàs), che volle testimoniare l'orgoglio per aver dato vita lontano dalla Grecia ad una comunità che aveva raggiunto in campo sociale, culturale ed economico, livelli tali da poter essere considerata più grande della stessa madrepatria; tale riferimento infatti si presume sia stato coniato nelle colonie stesse, per mostrare la loro grandezza in relazione alla ''vecchia Grecia''.
Le genti di civiltà greca approdarono in Calabria nell'ambito di un flusso migratorio motivato dall'interesse per lo sviluppo commerciale e da una sovrappopolazione in madrepatria: così tra il [[743 a.C.]] ed il [[730 a.C.]] gente originaria della città di [[Calcide]] fondò, sullo [[Stretto di Messina|Stretto]] tra Calabria e [[Sicilia]], le due città di ''[[Rhegion]]'' ([[Reggio Calabria|Reggio]]) e ''Zancle'' ([[Messina]]), ponendo sotto il controllo della medesima popolazione la via marittima più importante per i commerci con l'Italia tirrenica. Negli anni successivi Greci di [[achei|stirpe achea]] diedero vita prima a ''Sybaris'' ([[Sibari]], [[720 a.C.]]) e poi a ''Kroton'' ([[Crotone]] [[710 a.C.]]), spinti dalla necessità di sfuggire carestie e sovrappopolazione. Fra il [[710 a.C.]] e il [[690 a.C.]], un gruppo di servi provenienti dalle regioni della Grecia chiamate ''Locride'', fondarono [[Locri Epizefiri]].
Successivamente per nuove ragioni di sovrappopolazione, commerciali e di controllo del territorio, le nuove città fondarono delle subcolonie che allargarono la presenza greca nella regione, quali: ''[[Medma]]'' ([[Rosarno]]), ''[[Metauros]]'' ([[Gioia Tauro]]), ''[[Tauriana|Taurianum]]'' ([[Taureana]] di [[Palmi]]), ''Hipponion'' ([[Vibo Valentia]]), ''Laos'', ''Skydros'', ''Terina'', ''Skylletion'', ''Kaulon'' (vicino [[Monasterace]] marina).
}}
Le molteplici dominazioni in Calabria hanno fatto sì che la Calabria sia piena di luoghi d'interesse [[archeologia|archeologico]]. Questa è una breve lista delle aree archeologiche divise per provincia:
*'''[[Provincia di Cosenza]]''':
** Ruderi archeologici d'epoca romana e pre-romana di Piazzetta Antonio Toscano nel centro storico di [[Cosenza]]
** Scavi delle antiche città di ''[[Thurii]]'' e ''[[Sibari]]''
** Scavi di ''Laos'', nei pressi di [[Santa Maria del Cedro]]
** [[ruderi]] antica [[Salina di Lungro|Miniera di Salgemma]] di [[Lungro]]
** [[Grotta del Romito]] a [[Papasidero]]: caverna preistorica con incisioni risalenti al paleolitico superiore
** Grotta della Monaca a [[Sant'Agata di Esaro]], caverna e miniera preistorica, uno dei siti minerari preistorici più antichi e meglio conservati d'[[Europa]]
** [[Blanda]] antica città rupestre, cui restano alcuni ruderi e testimonianze del luogo, alle porte di [[Tortora (Italia)|Tortora]]
** [[Temesa]], scavi nel territorio di Serra d'Aiello e Campora San Giovanni, luoghi di testimonianza dalla protostoria all'età medievale. Nel comune di Serra d'Aiello si trova il Parco Archeologico di Cozzo Piano Grande, dove è stata rinvenuta un'abitazione d'età brettia. Aperto al pubblico, durante tutto l'anno, l'Antiquarium archeologico comunale.
*'''[[Provincia di Crotone]]''':
** ''Kroton'', oggi [[Crotone]]: [[Museo archeologico nazionale di Crotone]] dove sono conservati lo straordinario Tesoro di Hera con un eccezionale diadema d'oro, due vasi bronzei a forma di Sirena, la stele marmorea di Hera
** [[Area archeologica di Capo Colonna]]: Tempio di Hera Lacinia, Museo e Parco archeologico
** Scavi del Tempio di Apollo Alaios, a Punta Alice, nei pressi di [[Cirò Marina]].
* '''[[Provincia di Catanzaro]]''':
** ''[[Scolacium]]'', situato in località [[Borgia (Italia)|Roccelletta di Borgia]], confinante col quartiere [[Catanzaro Lido|Lido]] del comune di [[Catanzaro]]: Parco archeologico Scolacium
** ''[[Terina]]'' nei pressi di [[Sant'Eufemia Lamezia|Sant'Eufemia Vetere]] nel comune di [[Lamezia Terme]].
** Parco Archeologico Urbano Giammartino nel comune di [[Tiriolo]].
** [[Ruderi]] dell'[[Abbazia di Santa Maria di Corazzo]] nel comune di [[Carlopoli]].
* '''[[Provincia di Vibo Valentia]]''':
** ''Hipponion'', oggi [[Vibo Valentia]]: mura della città greca in più punti, resti di un tempio dorico sul colle del telegrafo, resti di un tempio ionico sull'altura del Cofino, resti di un tempio dorico presso la Cava Cordopatri, resti di abitato romano in via XXV aprile e di un impianto termale nella contigua località Sant'Aloe; Dietro la Chiesa della B.M.V. del Rosario sono stati individuati i resti del teatro greco-romano; palazzo Inam resti di abitazioni romane e Necropoli greca (VII-III sec. a.C.); attuale oratorio Salesiano e Viale Kennedy palazzo Muschella: Necropoli greca (VII-IV sec. a.C.) e fornaci ellenistico-romane; altri rinvenimenti dalla preistoria al tardoantico in tutta la città
** Altri siti nella provincia: resti di un santuario extra-urbano individuato nell'area aeroportuale militare nel comune di Vibo Valentia, tracce di una villa romana in località Trainiti, presso Briatico; Santuario rurale in contrada Passo Murato sul Poro; Altri innumerevoli insediamenti di età protostorica e Classica sono stati localizzati ma sono tuttora da scavare.
** Torre Galli di Drapia: insediamento protostorico abitato fino al VI sec. a.C. Orsi portò alla luce parte della necropoli dell'età del Ferro e Arcaica
** [[Tropea]]: tracce d'insediamento preistorico e protostorico; luogo di culto paleocristiano sotto la cattedrale; piazza duomo: tombe V-VI sec., fase con mura di un insediamento greco (Phroyrion), materiale protostorico; loc. Torre Lunga: luogo di culto e di sepolture paleocristiane; contrada Tondo: necropoli romana; contrada Cuntura tombe dell'età del ferro e del V-IV sec.a.C.
** [[Nicotera]]: insediamenti greci, romani e tardo antichi nelle località: Colle Diale, San Faustina, Comerconi, piano dei Greci, San Francesco, Pugliesa, Sovereto, Casino Mortelletto.
* '''[[Città metropolitana di Reggio Calabria]]''':
** ''[[Siti archeologici a Reggio Calabria|Rhegion]]'' oggi [[Reggio Calabria|Reggio]]: parco archeologico Griso-LaBoccetta con resti di templi arcaici, mura greche sul [[lungomare Falcomatà]], mura greche sulla collina del Trabocchetto, mura greche sulla collina degli angeli, agorà/foro in [[Piazza Italia (Reggio Calabria)|piazza Italia]], varie necropoli ellenistiche tra [[Santa Caterina (Reggio Calabria)|Santa Caterina]] e [[San Giorgio (Reggio Calabria)|San Giorgio Extra]], resti dell'[[Odeon di Reggio Calabria|Odéon di Reggio]] in via XXIV maggio, tomba ellenistica di via Tripepi, resti di un Athenaion sotto un bar del lungomare Falcomatà, resti di un grande impianto termale d'epoca romana sul lungomare Falcomatà
** ''[[Locri Epizefiri]]'', a sud dell'odierna [[Locri]]: tempio ionico in contrada Marasà, abitato in Centocamere, tempio di Zeus, Santuario di Persefone in contrada Mannella, necropoli in contrada Lucifero, necropoli in contrada Parapezza, necropoli in Contrada Faraone, Teatro greco in contrada Pirettina
** ''[[Kaulon]]'', nei pressi di [[Monasterace|Monasterace marina]]: base di un tempio dorico ai piedi del promontorio Cocinto vicino al mare
** Scavi di ''[[Medma]]'', presso [[Rosarno]]
** Scavi di [[Metauros]], presso [[Gioia Tauro]]
** Scavi di ''[[Tauriana|Taurianum]]'', presso [[Taureana di Palmi]]
** Scavi di una villa romana in contrada Palazzi a [[Casignana]]
** Scavi di una villa romana Il Naniglio a [[Gioiosa Ionica]]
** Scavi di un teatro greco a [[Marina di Gioiosa Ionica]]
** Scavi in contrada Mella ed in contrada Palazzo ad [[Oppido Mamertina]]
** [[Museo e parco archeologico Archeoderi|Parco archeologico ArcheoDeri]] della vallata del San Pasquale a [[Bova Marina]].
===
{{vedi anche|Aree naturali protette della Calabria|Siti di interesse comunitario della Calabria|Zone di protezione speciale della Calabria}}
[[File:Monte Pollino e Serra del Prete dal contrafforte ovest di Serra delle Ciavole..PNG|min|Parco nazionale del Pollino]]
La natura montagnosa del territorio e lo scarso tasso di [[antropizzazione]] di molte zone interne della regione hanno permesso di preservare la maggior parte delle bellezze naturalistiche.
[[File:VaticanoC0987jpg (cropped).jpg|min|Costa nei pressi di Capo Vaticano]]
In Calabria sorgono tre parchi nazionali ([[Parco nazionale del Pollino]], [[Parco nazionale della Sila]] e [[Parco nazionale dell'Aspromonte]]), un parco regionale ([[Parco naturale regionale delle Serre]]), un'area marina protetta ([[Area naturale marina protetta Capo Rizzuto]]), sedici riserve statali, tre riserve regionali e, nell'ambito della rete [[Natura 2000]] dell'[[Unione europea]], 179 [[Siti di Importanza Comunitaria]] e sei [[Zone di Protezione Speciale]].
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport in Calabria}}
Lo sport in Calabria è praticato in molti settori, sia a livello [[agone (antica Grecia)|agonistico]] che [[Dilettante|amatoriale]], sia per quanto riguarda gli sport più comuni che quelli meno diffusi a livello nazionale.
=== Principali impianti sportivi ===
[[File:Stadio Oreste Granillo Panoramic.jpg|min|verticale=0.8|[[Stadio Oreste Granillo]]]]
[[File:Stadio EZIO SCIDA.jpg|min|verticale=0.8|[[Stadio Ezio Scida]]]]
[[File:Stadionceravolo.jpg|min|verticale=0.8|[[Stadio Nicola Ceravolo]]]]
[[File:Palacalafiore.jpg|min|verticale=0.8|[[PalaCalafiore]]]]
==== Stadi ====
Di seguito si riporta l'elenco degli stadi calabresi con più di 2.000 posti, in ordine decrescente di capienza:
{|class="wikitable sortable"
!Pos.
!Stadio
!Città
!Capienza
|-
|
|align=center| [[Stadio Oreste Granillo|Oreste Granillo]]
|align=center| [[Reggio Calabria]]
|align=center| {{formatnum:22868}}
|-
|
|align=center| [[Stadio San Vito|Stadio San Vito-Gigi Marulla]]
|align=center| [[Cosenza]]
|align=center| {{formatnum:20987}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Ezio Scida|Ezio Scida]]
|align=center| [[Crotone]]
|align=center| {{formatnum:16108}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Nicola Ceravolo|Nicola Ceravolo]]
|align=center| [[Catanzaro]]
|align=center| {{formatnum:14650}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Pasquale Stanganelli]]
|align=center| [[Gioia Tauro]]
|align=center| {{formatnum:7000}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Luigi Razza|Luigi Razza]]
|align=center| [[Vibo Valentia]]
|align=center| {{formatnum:6000}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Guido D'Ippolito|Guido D'Ippolito]]
|align=center| [[Lamezia Terme]]
|align=center| {{formatnum:5842}}
|-
|
|align=center| [[Stadio Marco Lorenzon|Marco Lorenzon]]
|align=center| [[Rende]]
|align=center| {{formatnum:5000}}
|-
|
|align=center| [[Stadio comunale Città di Locri|Città di Locri]]
|align=center| [[Locri]]
|align=center| {{formatnum:4500}}
|-
|
|align=center| Stefano Rizzo
|align=center| [[Corigliano-Rossano]]
|align=center| {{formatnum:4500}}
|-
|align=center| 11
|align=center| Mimmo Rende
|align=center| [[Castrovillari]]
|align=center| {{formatnum:4000}}
|-
|align=center| 11
|align=center| Pasquale Castrovillari
|align=center| [[Acri (Italia)|Acri]]
|align=center| {{formatnum:4000}}
|-
|align=center| 13
|align=center| Città di Corigliano
|align=center| [[Corigliano-Rossano]]
|align=center| {{formatnum:3500}}
|-
|align=center| 13
|align=center| Filippo Raciti
|align=center| [[Siderno]]
|align=center| {{formatnum:3500}}
|-
|align=center| 15
|align=center| Sant'Antonio
|align=center| [[Isola di Capo Rizzuto]]
|align=center| {{formatnum:3200}}
|-
|align=center| 16
|align=center| [[Stadio Giuseppe Lopresti|Giuseppe Lopresti]]
|align=center| [[Palmi]]
|align=center| {{formatnum:1500}}
|}
====
Di seguito si riporta l'elenco dei palasport calabresi con più di 2.000 posti, in ordine decrescente di capienza:
{|class="wikitable sortable"
!Pos.
!Palasport
!Città
!Capienza
|-
|align=center| 1
|align=center| [[PalaCalafiore]]
|align=center| [[Reggio Calabria]]
|align=center| {{formatnum:8450}}
|-
|align=center| 2
|align=center| PalaMaiata
|align=center| [[Vibo Valentia]]
|align=center| {{formatnum:5000}}
|-
|align=center| 3
|align=center| PalaGallo
|align=center| [[Catanzaro]]
|align=center| {{formatnum:3500}}
|-
|align=center| 4
|align=center| [[PalaCorigliano]]
|align=center| [[Corigliano-Rossano]]
|align=center| {{formatnum:3000}}
|-
|align=center| 4
|align=center| PalaGreco
|align=center| [[Catanzaro]]
|align=center| {{formatnum:3000}}
|-
|align=center| 4
|align=center| [[PalaMilone]]
|align=center| [[Crotone]]
|align=center| {{formatnum:3000}}
|-
|align=center| 5
|align=center| Palazzetto dello Sport di Acri
|align=center| [[Acri (Italia)|Acri]]
|align=center| {{formatnum:3000}}
|-
|align=center| 6
|align=center| [[PalaBotteghelle]]
|align=center| [[Reggio Calabria]]
|align=center| {{formatnum:2500}}
|-
|align=center|7
|align=center| [[PalaValentia]]
|align=center| [[Vibo Valentia]]
|align=center| {{formatnum:2500}}
|}
== Note ==
;Annotazioni
{{gruppo di note}}
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa ITALIA, Enciclopedia delle Regioni, CALABRIA,'' Milano, Edizioni Aristea, 1978
== Voci correlate ==
* [[
* [[Dialetti calabresi]]
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[Regio III Lucania et Bruttii]]
* [[Regioni d'Italia]]
* [[Simboli della Calabria]]
* [[
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons
{{interprogetto|s=:Statuto della Regione Calabria|s_oggetto=il testo|s_preposizione=dello|s_etichetta=Statuto della Regione Calabria}}
<!-- lavori in corso...
|testo = Statuto della Regione Calabria
-->
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Suddivisioni dell'Italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria}}
[[Categoria:Calabria| ]]
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