Ancona: differenze tra le versioni

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{{AvvisounicodeNota disambigua}}
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Ancona
|Panorama = AnkonPanorama.jpg
|Didascalia = Veduta del [[Porto di Ancona|porto]] e del centro città
|Didascalia=
|Voce bandiera =
|Bandiera=Flag of Ancona.svg
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=Ancona-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Marche
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Ancona
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = [[Daniele Silvetti]]
|Divisione amm grado 1=Marche
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Divisione amm grado 2=Ancona
|Data elezione = 29-5-2023
|Amministratore locale=[[Fiorello Gramillano]]
|Data rielezione =
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Pd]]
|Data elezioneistituzione =22/06/2009
|Note superficie = {{Cita web|url=http://www.comune.ancona.it/binaries/migrazione/ankonline/risorse/Atti_documenti/ambiti/Atti/statuto-comunale-aggionato-in-vigore-dal-18-luglio.pdf|titolo=Statuto approvato il 18 luglio 2010|accesso=28 luglio 2011|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205829/http://www.comune.ancona.it/binaries/migrazione/ankonline/risorse/Atti_documenti/ambiti/Atti/statuto-comunale-aggionato-in-vigore-dal-18-luglio.pdf}}
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Aspio, [[Candia di Ancona|Candia]], Casine di Paterno, Gallignano, Ghettarello, Massignano, Montacuto, [[Montesicuro]], [[Paterno (Ancona)|Paterno]], [[Poggio (Ancona)|Poggio di Ancona]], [[Sappanico]], [[Varano (Ancona)|Varano]].
|Latitudine gradi=43
|Divisioni confinanti = [[Agugliano]], [[Camerano]], [[Camerata Picena]], [[Falconara Marittima]], [[Offagna]], [[Osimo]], [[Polverigi]], [[Sirolo]]
|Latitudine minuti=37
|Codice postale = 60121-60131
|Latitudine secondi=00
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 1688
|Longitudine gradi=13
|Nome abitanti = anconetani, anconitani, dorici
|Longitudine minuti=31
|Patrono = [[Ciriaco di Gerusalemme]]
|Longitudine secondi=00
|Festivo = 4 maggio
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=16
|PIL procapite =
|Superficie=123.71
|Soprannome = [[Ankón#L'epiteto "Ancon Dorica"|Città dorica]]<ref>Sergio Sconocchia, ''Ancona greca nelle fonti antiche'', in {{Cita|''Ancona greca e romana e il suo porto'' 2015|pp. 21-45}}.</ref>
|Note superficie={{Cita web|url=http://www.comune.ancona.it/binaries/migrazione/ankonline/risorse/Atti_documenti/ambiti/Atti/statuto-comunale-aggionato-in-vigore-dal-18-luglio.pdf|titolo=Statuto approvato il 18 luglio 2010|accesso=28-07-2011|formato=PDF}}
|Mappa = Map of comune of Ancona (province of Ancona, region Marche, Italy).svg
|Abitanti=102997
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Ancona nel territorio dell'omonima provincia
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Aspio, Candia, Casine di Paterno, Gallignano, Ghettarello, Massignano, Montacuto, [[Montesicuro]], [[Paterno d'Ancona]], [[Poggio (Ancona)|Poggio di Ancona]], [[Sappanico]], Varano.
|Divisioni confinanti=[[Agugliano]], [[Camerano]], [[Camerata Picena]], [[Falconara Marittima]], [[Offagna]], [[Osimo]], [[Polverigi]], [[Sirolo]]
|Codice postale=60121-60131
|Prefisso=[[071 (prefisso)|071]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=042002
|Codice catastale=A271
|Targa=AN
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=1688
|Diffusività=
|Nome abitanti=anconetani, anconitani
|Patrono=[[san Ciriaco di Gerusalemme]]
|Festivo=[[4 maggio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Ancona (province of Ancona, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Ancona nel territorio dell'omonima provincia
|Sito=http://www.comune.ancona.it
}}
'''Ancona''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/anˈkona/}})<ref>{{dipi|ancona}}</ref> è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia di Ancona|provincia omonima]] e della regione [[Marche]].
 
È uno dei principali centri economici della regione e la maggiore città per dimensioni e popolazione. Affacciata sul [[mare Adriatico]], sorge su un promontorio che dà origine all'[[golfo di Ancona|omonimo golfo]] e protegge l'[[porto di Ancona|ampio porto naturale]], tra i maggiori d'Italia per traffico internazionale di passeggeri<ref name=porto>
[[File:Porto ancona.jpg|thumb|320px|Vista del [[porto di Ancona]]]]
*Anno 2010 - ''[[Il Sole 24 ore]]'', ''Intervista a Luciano Canepa, presidente dell'autorità portuale ell'Adriatico centrale'', 17 novembre 2010, da cui si cita: ''Ancona è il primo porto italiano per passeggeri e veicoli, con oltre 1,5 milioni di passeggeri e 200.000 TIR ogni anno''.
'''Ancona''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/anˈkona/}}, ''Ancona'' in [[dialetto anconitano|anconitano]]) è un [[comune italiano]] di 102.997 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia di Ancona|provincia omonima]] e delle [[Marche]].
*Anno 2012 - si veda: [http://www.consiglio.marche.it/ www.consiglio.marche.it], ''[http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf Documento della Giunta regionale Marche, p. 21]'', da cui si cita: ''Nel settore passeggeri, quindi, lo scalo marchigiano continua a segnare record di grande importanza quale primo porto per il traffico internazionale''.
*Anno 2021 - si veda: [http://dati.istat.it/ dati.istat.it], ''[http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=25765# Passeggeri per porto di imbarco e sbarco - forma di navigazione: internazionale]''.
*Anno 2022: si veda: [https://www.shipmag.it/ www.shipmag.it], ''[https://www.shipmag.it/boom-di-passeggeri-nel-porto-di-ancona-nel-week-end-di-ferragosto/ Boom di passeggeri nel porto di Ancona]'', da cui si cita: ''primo porto italiano per numero di destinazioni internazionali servite''</ref><ref>Per tutto l'incipit: Sito [https://porto.ancona.it/ porto.ancona.it], ''[https://porto.ancona.it/files/Porto%20di%20Ancona.pdf Porto di Ancona]''</ref>. La città si estende su numerose colline, a picco sul mare nel settore orientale del promontorio. La costa alta della città fa parte della [[Riviera del Conero]] e ricade nel [[Parco del Conero]].
 
La storia della città è legata alle attività portuali e di navigazione sin dal 387 a.C. quando divenne una [[Colonizzazione greca in Occidente|colonia greca]] di [[Syrakousai|Siracusa]], in contatto con i principali centri del levante mediterraneo; l'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo che le è attribuito comunemente: "[[Ankón#L'epiteto "Ancon Dorica"|città dorica]]". In età romana, sotto l'imperatore [[Traiano]] svolse il ruolo di ingresso d'Italia dai porti d'Oriente, anche se visse il suo periodo aureo nel [[Medioevo]], sia artisticamente sia economicamente, quando fu una florida [[repubbliche marinare|repubblica marinara]] e guadagnò l'appellativo di "porta d'oriente"<ref>Roberto Giulianelli, ''Porto e città...'', FrancoAngeli, 2022 (p. 186). ISBN 9788835134039</ref>.
Affacciata sul [[mare Adriatico]], possiede uno dei maggiori porti italiani<ref>"Ancona è il primo porto italiano per passeggeri e veicoli, con oltre 1,5 milioni di passeggeri e 200.000 TIR ogni anno" (intervista a Luciano Canepa, presidente dell'autorità portuale, pubblicata dal giornale "Il sole – 24 ore" del 17/11/2010)</ref>. Città d'arte con un [[Centro storico di Ancona|centro storico]] ricco di monumenti e con una [[Storia di Ancona|storia millenaria]], è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.
 
Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'[[Adriatico]] centrale. I Greci di [[Siracusa]], che fondarono la città nel [[387 a.C.]], notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Αγκών, "''ankon''", che in [[Lingua greca|greco]] significa gomito.
L'origine greca di Ancona è ricordata dall'epiteto con la quale è conosciuta: la "città [[dori]]ca".
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Vedi anche|Geografia di Ancona}}
=== Territorio ===
[[File:Ancona tramonto sul mare.JPG|thumb|left|Tramonto sul mare visto dal colle Guasco.]]
[[File:Ancona - Passetto - scogli del Quadrato e Seggiola del Papa.jpg|miniatura|Scogli del Passetto, con la Seggiola del Papa]]
La città di Ancona sorge nella costa dell'[[Adriatico]] centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali di [[monte Conero]] o monte d'Ancona (572 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]]). Questo promontorio dà origine ad un golfo, il [[golfo di Ancona]], nella cui parte più interna si trova il porto naturale.
La città di Ancona sorge sulla costa dell'Adriatico centrale, sulle pendici settentrionali del [[monte Conero]], che formano un promontorio di forma triangolare, con il colle del Duomo posto al vertice. Questo promontorio dà origine verso ovest a un golfo, il [[golfo di Ancona]], nella cui parte più interna si trova il porto naturale. La costa del golfo è bassa: le colline arrivano a ridosso del mare, ma non formano rupi; in questa zona si trova la spiaggia sabbiosa di [[Palombina Nuova]], bordata dalla linea ferroviaria.
Ad Ancona il sole sorge e tramonta sul mare; questo fenomeno è unico in tutto l'Adriatico italiano ed è dovuto alla forma a ''gomito'' del suo promontorio, bagnato dal mare sia ad est che ad ovest.
 
A sud del colle del Duomo la costa è alta e rocciosa, tanto che nel corso dei secoli la città non ebbe mai necessità di costruire mura di difesa verso est; tra le spiagge di questo tratto di litorale, si ricorda [[Passetto (Ancona)#Spiaggia del Passetto|quella del Passetto]], caratterizzata da grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa, uno dei simboli della città. Altre spiagge di costa alta si susseguono verso sud, tra le quali quelle di Mezzavalle e di [[Portonovo]].
La città possiede varie spiagge, sia di costa alta sia di costa bassa. Tra quelle del primo tipo la più centrale è quella del Passetto, con grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa (uno dei simboli della città) e lo scoglio del Quadrato. Altre spiagge rocciose raggiungibili con impervi sentieri si susseguono verso Sud; tra esse si deve ricordare almeno la lunga spiaggia libera di Mezzavalle. La più nota spiaggia a Sud di Ancona è [[Portonovo]], posta sotto il [[Monte Conero]], con tipici sassi bianchi e arrotondati, sede di attrezzature turistiche. A Nord del porto la costa è invece bassa; in questa zona è da ricordare la spiaggia attrezzatissima di Palombina, sabbiosa, di carattere urbano e con un'aria vivacemente popolare, con panorama sul [[Golfo di Ancona|golfo dorico]] e bordata dalla linea ferroviaria.
 
In corrispondenza della linea che congiunge il promontorio di Ancona e [[Promontorio di Piombino|quello di Piombino]] c'è la massima larghezza degli [[Appennini]] e della [[Penisola italiana]]: {{M|254|u=km}}<ref>Battista Melzi, Alfredo Comandini ''Il nuovissimo Melzi: dizionario italiano...'', A. Vallardi, 1920 (pagina 563).</ref>.
Dal punto di vista orografico il territorio urbano è contraddistinto da un'alternanza di fasce collinari e di vallate, qui descritte andando da nord a sud. La fascia di colline più settentrionale, affacciata direttamente sul mare, comprende il colle Guasco, il colle dei Cappuccini ed infine monte Cardeto. Più a sud si trova la vallata un tempo detta Piana degli Orti, oggi attraversata dai tre corsi principali e dal Viale della Vittoria.
Vi è poi la seconda fascia collinare, con il colle Astagno, il colle di Santo Stefano, monte Pulito, monte Pelago ed infine il monte Santa Margherita.
La vallata che si trova ancora a sud è costituita da valle Miano e dal Piano San Lazzaro, occupato dal quartiere omonimo, il solo pianeggiante della città.
A meridione di questa valle si estende quindi la fascia di colline periferiche; le ultime zone urbanizzate occupano la vallata dei Piani della Baraccola.
 
Dal punto di vista orografico il territorio urbano è contraddistinto da un'alternanza di fasce collinari e di vallate, che corrono da est ad ovest. Le colline dove sorgono i rioni più antichi sono cinque: il colle Guasco, con il [[Duomo di Ancona|Duomo]], monte Cappuccini, con il [[Faro di Ancona|Faro]], monte Cardeto, con [[Parco del Cardeto|il suo parco]], il colle Astagno, con la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], e il colle di Santo Stefano, con il [[Pincio di Ancona|Pincio]]. Lungo la vallata centrale corrono i tre corsi principali e il viale della Vittoria, che nel loro complesso permettono di attraversare tutto il promontorio percorrendo i due chilometri che separano le banchine del porto dal belvedere marino della pineta del Passetto.
Il luogo dove sorge Ancona rientra nella zona a [[Sismologia|sismicità]] medio-alta, è [[Classificazione sismica|classificata]] di livello 2 dalla [[Protezione civile]].<ref>{{Cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf |titolo=Classificazione sismica|editore=[[Protezione civile]]|accesso=20 marzo 2008|formato=[[Portable Document Format|PDF]]|pagine=7}}</ref>
 
Il luogo dove sorge Ancona rientra nella zona a [[Sismologia|sismicità]] medio-alta, è [[classificazione sismica dell'Italia|classificata]] di livello 2 dalla [[Protezione Civile]].<ref>{{Cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf|titolo=Classificazione sismica|editore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=20 marzo 2008|formato=PDF|p=7|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090418214305/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf}}</ref> La scossa maggiore verificatasi a partire dal secondo dopoguerra è quella del 14 giugno 1972, che raggiunse il X grado della scala Mercalli ed ebbe epicentro nel mare di fronte alla città.
 
==== Particolarità geografiche ====
{{doppia immagine|destra|Ancona - tramonto sul mare al Passetto - giugno 2005.JPG|200|Ancona - veduta sulla costa dalmata all'alba.JPG|200|Le due più note particolarità geografiche di Ancona: il tramonto sul mare (nella foto, visto dal Passetto) e la possibilità di vedere le montagne dalmate (nella foto, viste da via Panoramica)}}
La particolare forma del promontorio dà origine a due fenomeni naturali che sono sempre stati considerati caratteristiche distintive di Ancona: il sole che sorge e tramonta sul mare e la visibilità, in condizioni di tempo sereno, delle cime delle montagne dalmate.
 
La possibilità di vedere sia l'alba, sia il tramonto sul mare è dovuta al fatto che il promontorio cittadino è bagnato dall'Adriatico sia ad est che a ovest. Ciò è considerato particolare perché, mentre osservare il sole sorgere sul mare è tipico di tutta la costa adriatica occidentale, non è così per il tramonto<ref>* [[Curzio Maltese]], I padroni delle città, Feltrinelli Editore, 2007 (p. 88). ISBN 978-88-07-17137-6
* [[Guido Piovene]], ''Viaggio in Italia'', Arnoldo Mondadori Editore, 1957 - XI edizione - 1961 (p.403)</ref>.
 
Il fenomeno è visibile nella sua completezza per circa un mese, a cavallo del [[solstizio d'estate]], quando il sole cala direttamente nell'orizzonte marino; negli altri periodi il sole tramonta dietro ad una sottile striscia di terra.
 
Occasionalmente, nelle giornate molto serene, da alcuni punti della sommità delle varie colline cittadine, è possibile osservare ad occhio nudo le vette più alte delle [[Alpi Dinariche]], al di là dell'Adriatico<ref>* Nando Cecini, ''Le parole e la città'', Il Lavoro Editoriale, 2010 (capitolo ''Ancona'') - il testo raccoglie diverse testimonianze letterarie del fenomeno. ISBN 978-88-7663-469-7</ref>.
 
=== Clima ===
{{Vedi anche|Geografia di Ancona#Clima}}
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Ancona Monte Cappuccini|Stazione meteorologica di Ancona Falconara}}
[[File:Ancona-nebbia.jpg|miniatura|Nebbia in dissolvimento]]
Il clima di Ancona ([[classificazione climatica]]: zona D, 1688 GR/G) è caratterizzato dall'unione di elementi tipicamente continentali con altri spiccatamente mediterranei. Lo si può accomunare a quello di altre città del versante nord del [[Mediterraneo]] centro-orientale, quali [[Salonicco]] o [[Istanbul]]. Se dal punto di vista termico sono evidenti le influenze mediterranee, che stemperano i rigori invernali e la calura estiva, dal punto di vista pluviometrico la città non conosce la "secca" estiva tipica delle altre località a [[clima mediterraneo]] (l'andamento delle piogge è quantomai regolare, con addirittura un massimo assoluto proprio ad agosto<ref>http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Ancona</ref>).
In base alla [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione dei climi di Köppen-Geiger]], Ancona appartiene alla zona climatica [[Clima mediterraneo#Csa|Csa]] (clima mediterraneo)<ref>Per tutta la sezione: {{Cita web |url=http://www.ancona.climatemps.com/|titolo=Ancona Climate & Temperature|accesso=13 marzo 2022|urlmorto=no}}</ref>.
 
Gli inverni sono moderatamente freddi e piovosi: le temperature diurne raggiungono in media 9,3&nbsp;°C e la minima notturna è di 4&nbsp;°C; nevicate sono possibili in caso di irruzioni gelide che investono l'Italia dai quadranti settentrionali o orientali; il mese più freddo è gennaio, con una media di 6&nbsp;°C. In primavera la temperatura media diurna è di 16,3&nbsp;°C e la minima notturna di 10,7&nbsp;°C. Le estati sono calde e umide, con temperatura media diurna di 26&nbsp;°C e minima notturna di 19,3&nbsp;°C. In autunno la media diurna è di 18,7&nbsp;°C e la minima notturna di 14&nbsp;°C. I mesi più piovosi sono ottobre (98&nbsp;mm) e gennaio (66&nbsp;mm).
Gli inverni sono moderatamente freddi e umidi (media gennaio +5 °C), con precipitazioni e nebbie abbastanza frequenti (sebbene gennaio sia il mese meno piovoso dell'anno, con una media di 43&nbsp;mm). La neve cade raramente in città, mentre è meno infrequente nelle frazioni collinari che circondano il capoluogo.
In ogni caso le precipitazioni nevose sono probabili ogni qual volta si ha un'irruzione d'aria fredda dai quadranti settentrionali (nord Europa) o da quelli orientali ([[Russia]] e [[Balcani]]), in quanto le masse d'aria fredda o gelida si umidificano passando sopra il [[mare Adriatico]]. Il [[Anni 2000|decennio 2000-2010]] è stato comunque il meno nevoso della storia recente di Ancona, ma anche nell'ultima parte degli [[Anni 1990|anni novanta]] si è assistito a un drastico calo delle nevicate rispetto agli inverni precedenti. Basti pensare che tra il primo e il secondo dopoguerra la città aveva una media nivometrica di oltre 20&nbsp;cm annui, pari o superiore a quella di molte località di pianura del nord Italia, mentre negli ultimi anni non si segnala alcun fenomeno nevoso degno di menzione (almeno fino al dicembre del 2010, quando tra il 14 e il 19 del mese sono cadute punte di oltre 30&nbsp;cm. in centro)! Altre nevicate di rilievo, con accumuli da 20 ai 50&nbsp;cm., si sono comunque verificate nel gennaio 1985, nel dicembre 1996 e nel febbraio 1999. Le temperature negative sono abbastanza comuni (i giorni con gelate sono in media 35 nel corso di un anno – dati riferiti all'aeroporto di Ancona/Falconara) e in passato si sono avute minime fin sui -10 / -15 °C.
 
Il [[soleggiamento]] è buono, con 2.135 ore di sole all'anno. La massima temperatura del mare si ha in agosto (23,5&nbsp;°C) e la minima in febbraio (10&nbsp;°C).
Le stagioni intermedie sono assai variabili e presentano caratteristiche ora proprie della stagione precedente, ora di quella successiva (basti pensare ai colpi di coda invernali, possibili fino ad aprile inoltrato, o alle temperature estive riscontrabili ogni tanto sia ad ottobre che a novembre).
 
I venti caratteristici sono la [[Bora]] da N/E, che spira a volte con violenza e che è in grado di causare intense mareggiate, lo [[Scirocco]], da S/E, umido e spesso piovoso (afoso d'estate) e il [[Libeccio|Garbino]], da O–S/O, vento di caduta dall'[[Appennini|Appennino]] che spira con maggiore frequenza in autunno e in primavera<ref>S. Bugarini, R. Romagnoli, ''{{cita testo|url=https://www.lavoroeditoriale.com/estratti/Climatologia_estratto.pdf|titolo=Climatologia dell'area medio-adriatica}}'', Il Lavoro editoriale, 2014.</ref>.
L'estate è invece calda e piuttosto afosa (media agosto +22.5 °C), data la vicinanza del mare. I temporali sono frequenti specie ad agosto e inizio settembre, quando possono assumere le caratteristiche di veri e propri nubifragi. Picchi di caldo notevoli si hanno in concomitanza di avvezioni dal vicino nord-Africa.
 
Le stazioni meteorologiche sono due: quella [[Stazione meteorologica di Ancona Falconara|di Falconara]] e quella [[Stazione meteorologica di Ancona Monte Cappuccini|di Monte Pulito]].
I venti caratteristici di Ancona e della zona circostante sono i seguenti: la [[Bora]] da N-N/E, che spira a volte con violenza e che è in grado di causare rovinose mareggiate; il ''[[Burian (vento)|Burian]]'', vento proveniente dalle steppe russe che giunge sulla città carico di gelo e neve (questo vento è ormai sempre più una rarità nello scenario meteo-climatico cittadino){{citazione necessaria}}; lo [[Scirocco]] da S/E, umido e spesso piovoso (afoso d'estate); il ''[[Libeccio|Garbino]]'' da W – S/W, vento di caduta dall'[[Appennino]] che spira con maggiore frequenza in autunno e in primavera, ma possibile in ogni stagione. Questo vento provoca sbalzi termici notevoli, facendo impennare la temperatura e causando vistosi cali dell'umidità relativa (''[[effetto fohn]]''). D'inverno può portare a valori massimi anche di +20° e oltre, mentre d'estate fa sì che le temperature tocchino valori di oltre +35° (il record assoluto, di +40.8 °C, risale al luglio 1968).
 
== Origini del nome ==
Gli eventi meteorologici più significativi della storia di Ancona sono:
[[File:Golfo di Ancona (South).jpg|miniatura|Il golfo di Ancona visto dal faro vecchio]]
* l'alluvione del 5 settembre 1959, quando caddero oltre 200&nbsp;mm di pioggia in poche ore: la città fu sconvolta da una grave inondazione che colpì tutta la parte bassa, provocando 10 vittime e danni ingentissimi.
I [[greci]] di [[Siracusa (città antica)|Siracusa]], che fondarono la città nel [[387 a.C.]], notarono la forma particolare del promontorio, simile ad un triangolo o ad un gomito piegato, e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, ''[[Ankón]]'', che in [[Lingua greca|greco]] significa «gomito»<ref>Strabone, ''Geografia'', V, 4, 2.</ref>
* il ''nevone'' del 1929, quando cadde oltre un metro di neve nell'area urbana.
;Toponimi derivati
Come è avvenuto per altre città italiane anche il nome di Ancona è stato usato per denominare città di nuova fondazione nei vari continenti. Così abbiamo un'[[Ancona (Illinois)|Ancona]] nordamericana negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (nello Stato dell'[[Illinois]]), una sudamericana in [[Bolivia]] (nel dipartimento di [[Potosí]]) ed un'[[Ancona (Victoria)|Ancona]] oceaniana in [[Australia]] (nello Stato di [[Victoria (Australia)|Victoria]]).
 
La città di Ancona è chiamata ''Ancône'' in [[Lingua francese|francese]], ''Ankona'' in [[Lingua polacca|polacco]], [[Lingua lituana|lituano]], [[Lingua lettone|lettone]], [[Lingua albanese|albanese]], [[Lingua azera|azero]] e in [[Lingua turca|turco]], ''Jakin'' in [[Lingua croata|croato antico]], ''Ἀγκών'' (Ankón) in [[Lingua greca antica|greco antico]] e ''Ανκόνα'' (Ankona) in [[Lingua greca moderna|greco moderno]]; in [[Lingua latina|latino]] è detta ''Ancon'' o ''Ancona''. Nelle lingue che usano l'[[alfabeto cirillico]] diventa invece ''Анкона'' (Ankona).
 
Quattro località [[Croazia|croate]] derivano il loro nome dal nome di Ancona in croato antico, ''Jakin''. Esse sono: la baia di Jakišnica nell'[[Pago (isola)|isola di Pago]], la baia di Jakinska e il promontorio di Jakisnica nell'isola di [[Melada]] e infine la località di Jakin nell'isola di [[Brazza]]<ref>{{fr}}Vladimir Skračić, ''Noms des peuples non croates dans la toponymie adriatique''; Marche e Dalmazia tra umanesimo e barocco: atti del convegno internazionale di studio, Ancona, 1988.</ref>; in passato erano infatti molto frequentate da navigatori anconetani. In un noto canto popolare [[Bosnia ed Erzegovina|bosniaco]] si parla inoltre di un giovane ''jakinlija'' e di ragazze ''jakinke''<ref>Esperienze letterarie, Casa Editrice Napoletana; Giuseppe Cingolani, Ancona e il suo porto, Sala Stampa Edizioni, 2004.</ref>.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Ancona}}
=== Preistoria e Protostoria ===
Alcune costanti caratterizzano la storia bimillenaria della città: anzitutto il legame con il mare, poi un particolare attaccamento alla libertà e all'indipendenza, che condusse a ripetuti assedi, infine un disinteresse per l'espansione territoriale. In definitiva, Ancona fu una città che si difese spesso e con energia, non si impegnò mai in guerre di conquista, e dedicò le sue forze migliori alla navigazione e alle attività portuali. Questa unità di intenti della popolazione permise spesso di superare gli interessi di parte; perciò i conflitti sociali che in alcune epoche caratterizzarono la storia di altre città non furono mai significativi.
Il promontorio di Ancona era già abitato nell'[[Età del bronzo]]. I suoi abitanti entrarono presto in contatto con i navigatori [[civiltà micenea|micenei]], che frequentavano il porto naturale sottostante.
 
Nel periodo finale dell'Età del Bronzo, sul [[Geografia di Ancona#Monte Cappuccini|Monte Cappuccini]] esisteva un villaggio di [[cultura protovillanoviana]], che poi continuò a svilupparsi sino all'[[Età del ferro|Età del Ferro]], diventando un villaggio [[Piceni|piceno]]. Il suo porto era frequentato dai navigatori greci, fatto che lo rendeva un vero e proprio [[emporio]] marittimo greco-piceno<ref>Delia G. Lollini, ''La civiltà picena'' in ''Popoli e civiltà dell'Italia antica'', Roma, Biblioteca di Storia Patria, 1976, Vol. V.</ref>. Il centro era costituito da magazzini, strutture portuali e da una serie di edifici abitati da greci che conservavano le proprie tradizioni e, pur non avendo la sovranità del territorio, vivevano in piena autonomia. Gli abitanti autoctoni, dal canto loro, facevano da tramite tra i greci e i mercati dell'entroterra, dove infatti si ritrovano manufatti greci<ref>{{Cita|Sebastiani 1996|p. 21}}.</ref>.
 
=== Età antica ===
Contrariamente a ciò che succede in altre regioni, Ancona è capoluogo di regione non perché dominò in qualche epoca il territorio circostante (la [[Marca di Ancona]] fu una realtà più geografica che politica), ma perché, oltre ad essere da sempre il centro più importante, ha nella sua storia l'esempio più evidente dello spirito di autonomia e di indipendenza tipico di tutte le città delle [[Marche]], regione contraddistinta proprio dalla pluralità.
====Periodo greco====
{{Vedi anche|Ankón|Tempio di Afrodite (Ancona)}}
La definitiva grecizzazione risale al IV secolo a.C. Fu nel 387 a.C.<ref>Luca Antonelli, ''I Piceni: corpus delle fonti, la documentazione letteraria'', Roma, L'Erma di Bretschneider, 2003, ISBN 88-8265-242-4.</ref>, infatti, che un gruppo di greci provenienti da Siracusa, esuli dalla tirannide di [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio I]], sbarcarono ad Ancona e vi fondarono una propria colonia<ref>Strabone, ''Geografia'', capitolo 5, paragrafo 4, comma 2</ref>. La fondazione di Ancona rientrava nel piano di Dionisio I di espandere l'influenza siracusana nell'Adriatico, e fu accompagnata dalla nascita di altre colonie greche nella sponda orientale di questo mare.
 
Secondo la maggior parte degli storici, la colonia greca sorse sulle pendici del colle ora chiamato Guasco; sulla sommità del colle sorse l'acropoli, con il [[Tempio di Afrodite (Ancona)|tempio di Afrodite]]<ref>* Lidiano Bacchielli, ''Domus Veneris quam dorica sustinet Ancona'', in ''AC. XXXVII'', 1985 (pagine 106-137)
=== Periodo antico ===
* Nicola Bonacasa, Lorenzo Braccesi, E. De Miro, ''{{cita testo|url=http://books.google.it/books?id=YZVFgUgid0QC&dq=lidiano+bacchielli+ancona&source=gbs_navlinks_s|titolo=La Sicilia dei due Dionisî - atti della Settimana di studio,|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150328214726/http://books.google.it/books?id=YZVFgUgid0QC&dq=lidiano+bacchielli+ancona&source=gbs_navlinks_s }}'' Agrigento, 24-28 febbraio 1999, L'Erma di Bretschneider, 2002 (p. 120).</ref>. Dato che i siracusani fondatori della città erano greci di [[dori|stirpe dorica]], Ancona è fin dall'epoca antica chiamata «la città dorica». Una delle più importanti caratteristiche di questa [[polis]] è il suo persistente attaccamento al carattere greco e la sua resistenza culturale alla [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]]<ref>Alessandra Coppola, ''Ancona e la presenza greca nel Piceno'', in ''Piceni popolo d'Europa'', Roma, De Luca, 1999. ISBN 978-88-8016-355-8.</ref>.
I primi insediamenti sorsero nell'[[età del bronzo]] e nell'[[età del ferro]] Ancona fu un villaggio [[Piceni|piceno]]. Divenne una città nel [[387 a.C.]]: in quell'anno un gruppo di [[Grecia antica|Greci]] [[siracusa]]ni, esuli dalla tirannide di [[Dionisio di Siracusa|Dionisio]], desiderosi di ripristinare la democrazia e attratti dal grande porto naturale, fondò la città sulle pendici del colle ora chiamato Guasco; sulla sommità del colle sorse l'acropoli, con il tempio dedicato a [[Afrodite]].
 
====Periodo romano====
All'arrivo dei Romani nelle [[Marche]] Ancona attraversò un periodo di transizione tra la civiltà greca e quella romana. Dal [[113 a.C.]] Ancona può ormai dirsi città romana, e svolgeva per Roma la funzione di porto aperto verso l'Oriente; per questo l'imperatore [[Traiano]] ne ampliò il porto.
All'arrivo dei Romani nel [[Regio V Picenum|Piceno]], Ancona attraversò un periodo di transizione tra la civiltà greca e quella romana. Le tappe principali della romanizzazione sono due: il [[133 a.C.]], quando ci fu la deduzione di una colonia romana nell'agro anconitano in seguito alla [[Lex Sempronia Agraria]], e il [[90 a.C.]] quando fu istituito il municipio romano in seguito alla [[Guerra Sociale]]. Da quell'anno Ancona può dirsi città romana, pur rimanendo per alcuni decenni un'[[isola linguistica]] e culturale greca<ref>Maurizio Landolfi, ''Ancona greca e romana'', in ''Scultura nelle Marche'', a cura di Pietro Zampetti, Nardini editore, 1993.</ref>. In età imperiale svolse per Roma la funzione di collegamento marittimo con l'Oriente e per questo l'imperatore [[Traiano]] ne ampliò il porto.
 
=== Medioevo ===
{{vedi anche|Repubblica di Ancona}}
[[File:Repubbliche marinare - fondachi anconitani.png|thumb|500px|right|Vie commerciali, sedi di consolati e di fondachi anconitani all'inizio del XVI secolo]]Alla caduta dell'[[Impero Romano d'Occidente]] Ancona, come tutta la penisola, fu soggetta prima al dominio di [[Odoacre]] e poi degli [[Regno ostrogoto|Ostrogoti]] ([[493]]-[[553]]). Dopo la [[guerra gotico-bizantina]] fu tra i possessi dell'[[Impero Romano d'Oriente]] e dopo l'arrivo in Italia dei [[Longobardi]] rimase ancora possesso dell'Impero Bizantino, costituendo insieme a quattro altre città della [[Pentapoli bizantina|Pentapoli marittima]]. Nel [[774]] la città passò allo [[Stato della Chiesa]]. Con l'istituzione del [[Sacro Romano Impero]] la città fu posta a capo della [[Marca anconitana|Marca di Ancona]], che dopo aver assorbito le marche di [[Camerino]] e [[Marca fermana|di Fermo]], comprese quasi tutta l'odierna regione [[Marche]].
{{doppia immagine|destra|Repubbliche marinare - fondachi anconitani.png|300|Ciriaco d'Ancona di Benozzo Gozzoli.jpg|150|Repubblica di Ancona: le sue vie commerciali, i suoi consolati e fondachi e la sua figura più rappresentativa: Ciriaco Pizzecolli, padre dell'Archeologia}}
Alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], Ancona seguì la sorte del resto d'Italia. Dopo la [[guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] entrò tra i possessi dell'[[Impero bizantino]], costituendo insieme a quattro altre città la [[Pentapoli bizantina|Pentapoli marittima]]. Nel [[774]] la città passò allo [[Stato Pontificio]]. Con l'istituzione del [[Sacro Romano Impero]] la città fu posta a capo della [[Marca anconitana|Marca di Ancona]], che dopo aver assorbito le marche di [[Camerino]] e [[Marca fermana|di Fermo]], comprese quasi tutta l'odierna regione [[Marche]].
 
AllaUno finedei delperiodi più fiorenti di Ancona iniziò nell'[[XIIXI secolo]], Anconaquando iniziò a reggersi come [[Comune medievale|libero comune]] e [[repubblicheRepubbliche marinare|repubblica marinara]], la [[Repubblica di Ancona]]<ref>{{cita libro|autore-capitolo = Letizia Pani Ermini|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/l-europa-tardoantica-e-medievale-i-territori-entro-i-confini-dell-impero-l-italia-ancona_(Il-Mondo-dell'Archeologia)/|capitolo = L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ancona|titolo = Il Mondo dell'Archeologia|città = Roma|editore = [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|anno = 2004|accesso = 31 ottobre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150323152633/http://www.treccani.it/enciclopedia/l-europa-tardoantica-e-medievale-i-territori-entro-i-confini-dell-impero-l-italia-ancona_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/|urlmorto = no}}</ref>. Per difendere la propria indipendenza si scontrò sia con il [[Sacro Romano Impero]], che tentò ripetutamente di ristabilire il suo effettivo potere, sia con [[Venezia]]<ref>Cfr. Armando Lodolini, ''Le repubbliche del mare'', pagina 204.</ref>, che non accettava nell'Adriatico altre città marinare. Nell'[[Repubblica di Ancona#L'assedio del 1173|assedio del 1173]]<ref>[[1173Boncompagno da Signa]], ''Liber de obsidione Anconae'', Viella, 1999.</ref> da parte delle truppe imperiali, si distinguonodistinsero le gesta di [[Stamira]], l'eroina anconitana per eccellenza, e del sacerdote Giovanni di Chio. Tale assedio si concluse in favore dei difensori anconetani: una spedizione riuscì ad avvisare gli alleati, che arrivarono in aiuto della città ormai allo stremo, costringendo l'esercito imperiale a ritirarsi.
 
Figura di spicco del periodo della repubblica di Ancona fu [[Ciriaco Pizzecolli]] (detto Ciriaco d'Ancona), umanista, archeologo e navigatore, che viaggiò per tutto il Mediterraneo alla ricerca di testimonianze storiche, nel tentativo di salvarle dall'oblio e dalla distruzione; per questa sua attività era chiamato dai suoi stessi contemporanei ''pater antiquitatis'' ed è oggi considerato il fondatore in senso generale dell'[[Archeologia]]<ref>
===Periodo moderno===
* {{Cita libro |curatore = Edward W. Bodnar |curatore2 = Clive Foss |titolo = Cyriac of Ancona: Later travels |editore = Harvard University Press |città = Cambridge (Massachusetts) |anno = 2003 |isbn = 0-674-00758-1}} Bodnar chiama Ciriaco: «''the founding father of modern classical archeology''» ("il padre fondatore della moderna archeologia classica");
Agli inizi del XVI secolo, a causa della [[scoperta dell'America]] e della caduta di [[Costantinopoli]] nelle mani dei [[Impero ottomano|Turchi]], il centro dei commerci si era ormai spostato dal [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] all'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] e per tutte le città marinare italiane, compresa Ancona, iniziò un periodo di recessione che raggiunse il suo apice nel [[XVII secolo]].
* [[Ranuccio Bianchi Bandinelli|R. Bianchi Bandinelli]], [[Massimo Pallottino|M. Pallottino]], E. Coche de la Ferté - Treccani, alla voce {{Treccani|archeologia_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)|archeologia}}</ref>.
 
=== Età moderna ===
La perdita della libertà fu segnata dalla costruzione della [[cittadella di Ancona|Cittadella]] progettata da [[Antonio da Sangallo il giovane]] con il pretesto di offrire difesa da un imminente attacco da parte dei Turchi, ma in realtà realizzata per mantenere la città strettamente sotto il dominio papale. Il [[19 settembre]] [[1532]], infatti, [[papa Clemente VII]] vincolò Ancona alla Santa Sede
[[File:Schott, Franz – Itinerario overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia, nella quale si ha piena notitia di tutte le cose piu notabili, & degne d'esser vedute, 1649 – BEIC IE4226323 Ancona.jpg|miniatura|Ancona nell{{'}}''Itinerario'' di [[Franz Schott]], 1649]]
[[File:Claude-Joseph Vernet - Ancient Port of Ancona - The Hermitage Museum.jpg|miniatura|''Il porto di Ancona'', [[Claude-Joseph Vernet]], 1775-80, [[Museo dell'Hermitage]].]]
 
In seguito alla [[caduta di Costantinopoli]] e alla [[Colonizzazione europea delle Americhe|scoperta dell'America]], per tutte le città marinare italiane, compresa Ancona, iniziò un periodo di recessione che raggiunse il suo apice nel [[XVII secolo]].
La perdita della libertà condusse a partire dalla fine del 1500 ad una lenta decadenza che durò un secolo e che si interruppe solo con la concessione del [[porto franco]] da parte del [[papa Clemente XII]], nel [[1732]]. Oltre a dare alla città questo nuovo status, [[papa Clemente VII|Clemente VII]] incaricò l'architetto [[Luigi Vanvitelli]] di ampliare il porto. Grazie a queste misure, la città visse un nuovo momento di benessere, legato alla ripresa della grande navigazione.
 
Tuttavia, agli inizi del 1500, Ancona era ancora florida. Ciò destò la cupidigia del [[papa Clemente VII]], il quale, ansioso di reintegrare le casse vaticane, vuote dopo il [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma del 1527]], decise di impossessarsi della città, con un abile piano. Il primo passo fu la costruzione della [[cittadella di Ancona|Cittadella]], offerta dal papa alla città con il pretesto di fornirle difesa da un imminente attacco da parte dei turchi, ma in realtà realizzata per mantenere Ancona strettamente sotto il dominio papale: i cannoni della nuova fortezza erano puntati sulla città e sulle sue principali vie di accesso. Grazie a questo stratagemma, con un colpo di Stato, il 19 settembre [[1532]] [[papa Clemente VII]] vincolò Ancona alla Santa Sede<ref>[[Carisio Ciavarini]], ''{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=lrkynZM3p3EC&printsec=frontcover&dq=Carisio+Ciavarini&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiq64Ov-5nQAhVEzRQKHeCaD0IQ6AEIGzAA#v=onepage&q=Carisio%20Ciavarini&f=false|titolo=Sommario della storia d'Ancona raccontata al popolo anconetano|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161109022211/https://books.google.it/books?id=lrkynZM3p3EC&printsec=frontcover&dq=Carisio+Ciavarini&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiq64Ov-5nQAhVEzRQKHeCaD0IQ6AEIGzAA#v=onepage&q=Carisio%20Ciavarini&f=false }}'', Ancona, 1867, pagg.153-159</ref> e cedette il governo della città al cardinale [[Benedetto Accolti il Giovane|Benedetto Accolti]] in cambio di un'ingente somma di rendita annua, nominandolo legato pontificio della Marca di Ancona; il governo dell'Accolti fu segnato da violenze e persecuzioni.
=== Periodo contemporaneo ===
Nel [[1797]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] occupò la città e dopo poco venne proclamata la [[Repubblica Anconitana]], che nel [[1798]] venne annessa alla [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]]. Dopo alterne vicende ed assedi che la videro passare in mano francese ed austriaca, fu annessa nel [[1808]] al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico napoleonico]].
[[File:!0180ancona.jpg|thumb|300px|left|Mappa seicentesca di Ancona]]
Con la [[Restaurazione]], nel [[1815]], tornò a far parte dello Stato Pontificio. Ancona partecipò ai [[Moti del 1830-1831]] che vennero repressi con processi e condanne. Al termine della [[Prima guerra di indipendenza italiana#L'assedio e la resa di Ancona|Prima guerra di indipendenza]], nel [[1849]], Ancona si dichiarò libera dal dominio papale e appartenente alla [[Repubblica Romana (1849)#La seconda invasione delle Legazioni e l'assedio di Ancona|Repubblica Romana]]. Il papa allora chiamò gli [[Impero austriaco|austriaci]] per riprendere il possesso delle sue terre. Compagna di Venezia e di Roma, la città di Ancona per settimane resistette eroicamente all'assedio austriaco. Per l'eroismo e l'attaccamento agli ideali di libertà e di indipendenza dimostrati nel 1849 Ancona venne insignita della [[Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale"]].
 
Alla morte di Clemente VII, il nuovo [[papa Paolo III]] Farnese ordinò l'imprigionamento del cardinal Accolti, il riconoscimento dell'innocenza dei cinque nobili anconetani da lui giustiziati sommariamente ed il ritorno in città degli esiliati; ripristinò inoltre una qualche autonomia del Senato anconetano. Nonostante ciò, la realtà fu che la città non fu più libera di autodeterminarsi, rimanendo sotto lo stretto controllo dei legati pontifici.
Nel [[1860]], dopo la [[Battaglia di Castelfidardo#Epilogo: la presa di Ancona|sconfitta di Castelfidardo]], le truppe pontificie si rifugiarono ad Ancona per tentare l'ultima difesa dei territori pontifici. Seguì un difficile [[Battaglia di Castelfidardo#Epilogo: la presa di Ancona|assedio]] da parte delle truppe sarde. Il [[29 settembre]] le truppe dei generali [[Enrico Cialdini]] e [[Manfredo Fanti]] entrarono vittoriose ad Ancona, seguite dopo pochi giorni da [[Vittorio Emanuele II]]. Nel novembre dello stesso anno un [[plebiscito]] ufficializzò l'ingresso di Ancona, [[Marche]] ed [[Umbria]] nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
La perdita della libertà condusse a partire dalla seconda metà del Cinquecento ad una lenta decadenza, che durò oltre un secolo e che si interruppe solo nel [[1732]], quando [[papa Clemente XII]] concedette il ''[[Porto franco (economia)|porto franco]]'', ovvero dell'esenzione delle imposte doganali. Oltre a dare alla città questo nuovo ''status'', Clemente XII incaricò l'architetto [[Luigi Vanvitelli]] di restaurare ed ampliare il porto. Grazie a queste misure, la città visse un nuovo momento di benessere, legato alla ripresa della grande navigazione.
Nel decennio tra il [[1860]] e il [[1870]], a causa della situazione geopolitica nazionale, Ancona rivestì un ruolo militare di primo ordine e fu dichiarata ''[[piazzaforte]] di prima classe'' insieme a sole altre quattro città italiane. A cavallo della [[prima guerra mondiale]], due momenti diversi videro la città sulla ribalta nazionale: nel [[1914]] la [[Settimana Rossa]] e nel [[1920]] la [[Rivolta dei Bersaglieri]], episodio culminante del [[Biennio rosso]]. Nel periodo della [[prima guerra mondiale]] si ricordano il precoce [[bombardamento navale di Ancona (1915)|bombardamento navale di Ancona]] e le azioni della [[Regia Marina]] in [[Adriatico]].
 
===Età contemporanea===
[[File:Targa bombe 1943-Ancona.jpg|thumb|Targa a ricordo delle oltre 300 vittime di questo rifugio.]]
==== Il periodo napoleonico ====
{{vedi anche|Repubblica Anconitana|Assedio di Ancona (1815)}}
 
Nel [[1797]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] occupò la città e dopo poco venne proclamata la [[Repubblica Anconitana]], che nel [[1798]] venne annessa alla [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]]. Dopo alterne vicende ed assedi che la videro passare in mano francese ed austriaca, fu annessa nel [[1808]] al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico napoleonico]], all'interno del [[Dipartimento del Metauro]].
Durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]] la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico, con l'apertura del viale della Vittoria e la costruzione del quartiere Adriatico. Negli ultimi anni della [[seconda guerra mondiale]] Ancona, a causa della sua importanza strategica, subì numerosissimi bombardamenti da parte delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, il [[1º novembre]] [[1943]] fu uno dei più tragici; in pochi minuti migliaia di persone persero la vita, di cui trecento all'interno di un solo rifugio di fortuna, ed un intero rione della città storica (rione Porto) venne quasi cancellato. In seguito alla [[Battaglia di Ancona]], il [[18 luglio]] [[1944]] il generale [[Władysław Anders]] a capo dell'esercito polacco entrò ad Ancona e la liberò dai [[Germania nazista|tedeschi]].
Nel [[1815]] [[Assedio di Ancona (1815)|fu assediata]] dalle forze anglo-austriache e, con la [[Restaurazione]], nello stesso anno, tornò a far parte dello Stato Pontificio.
 
==== Il Risorgimento ====
Nel secondo dopoguerra Ancona si riprese velocemente dalle pur gravi ferite della guerra. Si sono abbattute poi sulla città subì tre gravi calamità naturali (un'alluvione nel [[1959]], un terremoto nel [[1972]] e una frana nel [[1982]]), ed anche questa volta la ripresa fu rapida.
Durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana#L'assedio e la resa di Ancona|Prima guerra di indipendenza]], nel [[1849]], Ancona si dichiarò libera dal dominio papale e aderì alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]]. Il papa allora chiamò gli [[Impero austriaco|austriaci]] per riprendere il possesso delle sue terre. Compagna di [[Venezia]] e di [[Roma]], la città di Ancona per settimane resistette eroicamente all'[[Storia di Ancona#L'assedio del 1849|assedio austriaco]], grazie anche ai volontari provenienti da varie regioni d'Italia. Si distinse nella lotta l'anconetano [[Antonio Elia]], che fu uno dei più strenui difensori della città<ref>Secondo il Santini "''la marina mercantile anconitana della quale era a capo Antonio Elia fece nella difesa del patrio suolo bravamente il suo dovere''" (cfr. G. Santini, ''Diario dell'assedio e difesa di Ancona nel 1849'', L'Aquila 1925, p. 108 e segg.).</ref> e che, dopo la resa dei patrioti e l'occupazione austriaca, venne arrestato con false accuse e fucilato.
 
Per l'eroismo e l'attaccamento agli ideali di libertà e di indipendenza dimostrati nel 1849 Ancona venne insignita della [[Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale"]].
Da segnalare negli ultimi anni vi è nel [[1959]] la fondazione dell'[[Università]] con l'apertura della prima delle attuali facoltà (Economia e Commercio), l'inaugurazione del grande [[Parco del Cardeto]] (dedicato nel [[2010]] al poeta [[Franco Scataglini]]), la riapertura del ristrutturato [[Teatro delle Muse]] nel [[2002]] (dedicato nel [[2010]] al tenore [[Franco Corelli]]) e l'intensificazione dei traffici del porto nelle comunicazioni con l'Europa balcanica e la [[Grecia]]. Nel [[2008]] il governo ha scelto Ancona come sede del Segretariato permanente dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]], nella storica [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] cinquecentesca.
 
==== L'adesione al Regno d'Italia ====
Nel [[2013]] Ancona celebrerà i suoi 2400 anni di storia, contati a partire dalla fondazione greca.
[[File:Porto di Ancona alla fine di Settembre 1860.png|miniatura|Il porto di Ancona dopo l'assedio del 1860 che permise l'unione al Regno d'Italia]]
Nel [[1860]], dopo la [[Battaglia di Castelfidardo|sconfitta di Castelfidardo]], le truppe pontificie si rifugiarono ad Ancona per tentare l'ultima difesa dei domini papali.
 
Seguì un difficile [[Battaglia di Castelfidardo#Epilogo: la presa di Ancona|assedio]] da parte delle truppe sarde.
 
Il 29 settembre le truppe dei generali [[Enrico Cialdini]] e [[Manfredo Fanti]] entrarono vittoriose ad Ancona, seguite dopo pochi giorni dal re [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]]. Il 4 novembre dello stesso anno un [[Plebisciti risorgimentali#Plebisciti del 1860|plebiscito]] ufficializzò l'ingresso di Ancona, Marche ed Umbria nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], poi [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Nel decennio tra il [[1860]] e il [[1870]], a causa della situazione geopolitica nazionale, Ancona rivestì un ruolo militare di primo ordine e fu dichiarata [[Storia di Ancona#Ancona piazzaforte del regno|piazzaforte di prima classe]] insieme a sole altre quattro città italiane.
 
Il nuovo ruolo fu alla base di un notevole sviluppo urbano e dell'introduzione di tutti i servizi pubblici che il progresso metteva a disposizione in quegli anni.
 
==== Dal Novecento ai giorni nostri ====
[[File:Ancona WW2 - Bombardamento (8092131320).jpg|miniatura|upright=0.8|Il bombardamento di Ancona.]]
A cavallo della [[prima guerra mondiale]], due momenti diversi videro la città sulla ribalta nazionale: nel [[1914]] per la [[Settimana rossa]] e nel [[1920]] per la [[Rivolta dei Bersaglieri]], episodio culminante del [[Biennio rosso in Italia|Biennio rosso]]. Nel periodo della [[prima guerra mondiale]] si ricordano il precoce [[Bombardamento della costa adriatica del 24 maggio 1915|bombardamento navale di Ancona]] e l'[[Impresa di Premuda]].[[File:Targa nuova rifugio AN.JPG|miniatura|upright=0.8|Targa a ricordo delle oltre 700 vittime perite nel rifugio durante i bombardamenti alleati|sinistra]]Durante il [[Storia del fascismo italiano|ventennio fascista]], la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico, con l'urbanizzazione lungo il viale della Vittoria e la costruzione del [[rione Adriatico]].
 
Negli ultimi anni della [[seconda guerra mondiale]], a causa della sua importanza strategica, Ancona subì numerosissimi [[Bombardamenti di Ancona del 1943|bombardamenti]] da parte delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, quello del 1º novembre [[1943]] fu uno dei più tragici; in pochi minuti migliaia di persone persero la vita, di cui settecento all'interno di un solo rifugio antiaereo, e un intero rione della città storica (il [[Centro storico di Ancona#Rione San Pietro|rione Porto]]) venne quasi cancellato.[[File:Wladyslaw Anders.jpg|miniatura|upright=0.8|Il gen. [[Władysław Anders]], comandante del II Corpo d'Armata polacco]]In seguito alla [[Battaglia di Ancona]], il 18 luglio [[1944]] il generale [[Władysław Anders]] liberò la città dai [[Germania nazista|nazisti]], a capo del [[II Corpo polacco]] e assieme alle formazioni partigiane ed ai militari italiani del [[Corpo Italiano di Liberazione|C.I.L.]].
 
In riconoscimento del comportamento solidale della popolazione durante l'occupazione tedesca e i bombardamenti alleati, Ancona fu insignita della [[medaglia d'oro al valor civile]].
 
Nel secondo dopoguerra Ancona si riprese velocemente dalle pur gravi ferite della guerra; tra l'altro, il [[1959]] vide la fondazione dell'[[Università di Ancona|Università]]. Si sono abbattute poi sulla città tre gravi calamità naturali: un'alluvione nel [[1959]], un [[Geografia di Ancona#Il sisma del 1972|terremoto]] nel [[1972]] e una [[Geografia di Ancona##La “grande frana” del 1982|frana]] nei rioni [[Circoscrizioni di Ancona#Rione di Posatora|Posatora]] e [[Circoscrizioni di Ancona#Rione della Palombella|Palombella]] nel [[1982]]. Anche in queste disastrose occasioni la ripresa della città fu rapida.
 
Da segnalare negli ultimi decenni sono: la riapertura del [[Teatro delle Muse]] (2002), l'inaugurazione del grande [[Parco del Cardeto]] (2005) e la notevole intensificazione dei traffici del porto nelle comunicazioni con l'[[Penisola balcanica|Europa balcanica]] e la [[Grecia]]. Nel [[2008]] il governo ha scelto Ancona come sede del Segretariato permanente dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]], nella storica [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] cinquecentesca.
 
Nel [[2013]] Ancona ha [[Ankón#Celebrazione dei 2400 anni dalla fondazione|celebrato i 2400 anni dalla fondazione]], contati a partire dalla data della fondazione della [[Ankón|colonia greca]].
 
=== Simboli ===
[[File:Ancona-Gonfalone.png|miniatura|upright=0.5|Il gonfalone]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 18 novembre 1934.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?181|titolo=Ancona, decreto 1934-11-18 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone|sito=Archivio Centrale dello Stato|accesso=2024-10-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/d98c2cdc-24e1-4530-a6fc-267bc32ee9dd/54-ancona|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Ancona|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=2024-10-16}}</ref>
Dallo Statuto<ref name="template divisione amministrativa-superficie" /> comunale si ricavano le descrizioni dello stemma, del bollo e del gonfalone.
;Stemma
 
{{Citazione|Scudo di rosso, al Capo d'Angiò e al Guerriero d'oro armato di spada sul cavallo corrente.
==== Stemma ====
{{Quote|Scudo di rosso, al Capo d'Angiò e al Guerriero d'oro armato di spada sul cavallo corrente.
Il Capo d'Angiò è d'azzurro, al lambello di rosso di quattro pendenti con tre gigli d'oro sottostanti allineati.
Lo scudo è sormontato da corona murale dalle cinque torri ed è affiancato da due ramoscelli (d'ulivo e di quercia rispettivamente a destra ede a sinistra di chi guarda) che si incrociano in basso, con nastro sovrapposto recante la scritta:
"ANCON DORICA CIVITAS FIDEI".}}
;Sigillo
 
{{Citazione|È tondo, conforme allo stemma, con fascia perimetrale entro la quale è la scritta:
==== Bollo ====
{{Quote|È tondo, conforme allo stemma, con fascia perimetrale entro la quale è la scritta:
"ANCON DORICA CIVITAS FIDEI" orientata in senso orario e preceduta in alto da una croce scorciata espansa fra due stelle.}}
;Gonfalone
 
{{Citazione|È di rosso alla croce scorciata (ovvero greca) d'oro, con soprastante scritta "COMUNE DI ANCONA"; termina in basso a guisa di scaglione con frangia d'oro guarnita agli estremi laterali di nappe pure dorate.
==== Gonfalone ====
[[File:Flag of Ancona.svg|thumb|La bandiera del libero comune di Ancona, usata come base del gonfalone.]]
{{Quote|È di rosso alla croce scorciata (ovvero greca) d'oro, con soprastante scritta "COMUNE DI ANCONA"; termina in basso a guisa di scaglione con frangia d'oro guarnita agli estremi laterali di nappe pure dorate.
Gli ornamenti esterni, dorati, sono costituiti da due cordoni laterali per parte, di differente lunghezza, con nappe terminali che si annodano prima all'asta trasversale pomellata e quindi a quella verticale, al cui incontro è un nastro azzurro con frange dorate, decorato agli estremi con il guerriero dorato come allo stemma.
L'asta è sormontata dal guerriero d'oro armato di spada sul cavallo corrente.}}
[[File:Flag of Ancona.svg|miniatura|La bandiera del libero comune di Ancona, usata come base del gonfalone]]
 
=== Onorificenze ===
La città di Ancona è la sedicesima tra le 27 [[città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]].
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza negli [[Storia di Ancona#L'assedio del 1849|episodi militari del 1849]]. Il riferimento è all'assedio di Ancona, dopo che la città aveva seguito le sorti della Repubblica Romana. Mentre Roma era stretta dai francesiFrancesi, Ancona sosteneva con soli 4.000 uomini l'attaccol’attacco di 11.000 austriaciAustriaci del maresciallo von Wimpffen, iniziato il 24 maggio 1849 e sostenuto da una squadra navale. Dopo una strenua resistenza, la città fu costretta a capitolare.|data = Roma, 18 maggio 1899 <ref>{{cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/17982|titolo=motivazione|accesso=1º dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061005061826/http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18396&iddecorato=17982|urlmorto=no}}</ref>
}}
|luogo = stata insignita il [[18 maggio]] [[1899]].<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18396&iddecorato=17982 motivazione]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione = In riconoscimento per il comportamento della popolazione durante l'[[Bombardamenti di Ancona del 1943|occupazione tedesca e i bombardamenti alleati.<ref>Anno giudiziario 2010, Distretto di Ancona. Relazione dr. Fabio Roia, Consiglio Superiore della Magistratura. 30 gennaio 2010.</ref> ]]
|luogodata = stata19 insignita il [[9 ottobre]]settembre [[1960]]<ref>La medaglia è stata conferita con decreto del Presidentepresidente della Repubblica il 19 settembre 1960, come riportato nel testo seguente: ''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volumevolume ''Marche'', Sansoni editore - Firenze e Istituto Geografico De Agostini - Novara (1963). Nel sito del Quirinale sono riportate le parole del presidente della repubblica in occasione della sua visita ad Ancona: «due volte medaglia d'oro, valorosa nelle lotte del Risorgimento, coraggiosa nel far fronte alle distruzioni provocate dalla seconda guerra mondiale, da cui seppe presto risorgere.»</ref><ref>{{cita web |url=http://www.istitutonastroazzurro.org/documents/21/calendario2011.pdf |titolo=Sito del Nastro Azzurro |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.giustiziaquotidiana.it/dblog/articolo.asp?articolo=2592|titolo=Relazione dr. Fabio Roia, Consiglio Superiore della Magistratura in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 del Distretto di Ancona|accesso=12 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150326061755/http://www.giustiziaquotidiana.it/dblog/articolo.asp?articolo=2592|urlmorto=sì}}</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Ancona
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Monumenti di Ancona}}
[[File:16AnconaSCiriaco.jpg|thumb|Il [[Duomo di Ancona|Duomo di San Ciriaco]].]]
I monumenti più importanti della città sorgono nei luoghi più significativi nel suo promontorio: il [[Duomo di Ancona|Duomo]], al suo vertice, l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]] e il [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]] nel porto, la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] sulle sommità di una collina a picco sul mare e il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai Caduti]] nel luogo in cui la vallata centrale della città sbocca sulla costa alta.
[[File:03AnconaMercanti.jpg|thumb|Via della Loggia]]
 
[[File:10PortaleSFrancesco.jpg|thumb|Chiesa di Francesco alle Scale]]
Le testimonianze storiche più importanti sono legate ai due periodi di massimo splendore della città e del suo porto: l'epoca del [[Repubblica di Ancona|repubblica marinara]] e quella del [[Porto franco (economia)|porto franco]] settecentesco.
[[File:Ancona z04.JPG|thumb|[[Chiesa di Santa Maria della Piazza]].]]
 
[[File:AnconaIII.JPG|thumb|Piazza del Papa]]
[[File:Le tredici cannelle.JPG|thumb|[[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle o del Calamo]].]]
[[File:29AnconaTraiano.jpg|thumb|[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]]]]
[[File:Faroancona.jpg|thumb|Il Faro vecchio al Colle dei Cappuccini]]
[[File:Passetto-Ancona.JPG|thumb|Monumento ai caduti al Passetto]]
[[File:Ancona -Corso Mazzini 2010.jpg|thumb|Scorcio di Corso Mazzini]]
=== Architetture religiose ===
[[File:Ancona - Duomo di San Ciriaco - veduta aerea.jpg|miniatura|Il duomo]]
{{vedi anche|:Categoria:Chiese di Ancona}}
[[File:Ancona, Chiesa di S.M. della Piazza, XI-XII secolo (5).JPG|miniatura|Particolare della facciata di [[Chiesa di Santa Maria della Piazza|Santa Maria della Piazza]]]]
I più importanti edifici religiosi della città sono:
[[File:San Francesco church-Ancona.jpg|miniatura|Il portale della [[Chiesa di San Francesco alle Scale]], di [[Giorgio da Sebenico]]]]
* [[Duomo di Ancona|Duomo di San Ciriaco]], svettante sul vertice del promontorio, uno dei simboli della città
{{vedi categoria|Chiese di Ancona}}
* [[Chiesa di Santa Maria della Piazza]], capolavoro di arte romanica
Il [[Duomo di Ancona|Duomo di San Ciriaco]] è uno dei simboli della città, sia perché con i suoi più di ventiquattro secoli ne riassume la storia, sia perché con la sua posizione, sulla sommità del colle Guasco e sulla punta più estrema del promontorio, domina il porto, il golfo e caratterizza i panorami della città: è visibile persino da alcuni quartieri periferici. È una fusione di [[arte romanica]] e [[Arte bizantina|bizantina]], quest'ultima presente nella pianta a [[croce greca]] e nelle sculture. I due leoni [[stilofori]] del portale sono essi stessi uno dei simboli cittadini<ref>AA. VV. San Ciriaco, la cattedrale di Ancona, Federico Motta Editore</ref>.
* [[Chiesa di San Francesco alle Scale]] (portale di [[Giorgio da Sebenico]] del [[1454]], interno del [[XVIII secolo]]) con i dipinti di [[Lorenzo Lotto]], [[Andrea Lilli]] e di [[Pellegrino Tibaldi]]
 
* [[Portonovo#La chiesa|Chiesa di Santa Maria di Portonovo]], situata nella contrada di Portonovo, è una chiesa romanica importante per la Storia dell'Arte a causa della sua pianta singolare; è costruita in posizione suggestiva sotto Monte Conero e quasi sulla spiaggia
Per il Medioevo, oltre al Duomo, sono notevoli altre due chiese. La prima è [[Chiesa di Santa Maria della Piazza|Santa Maria della Piazza]], che ha una facciata ad archetti di ispirazione bizantina e un portale ricco di figure simboliche; dal suo interno si accede ai resti della sottostante basilica [[Arte paleocristiana|paleocristiana]]<ref name=autogenerato1>Paolo Piva, Marche romaniche, Jaca Book D'auria editrice</ref>. La seconda è la chiesa monastica di [[Chiesa di Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]]; è situata nei dintorni della città, tra il bosco e la spiaggia di [[Portonovo]] e sotto le rupi di [[Monte Conero]]. Ha una singolare pianta, fusione tra una basilica a cinque navate e una croce greca<ref name=autogenerato1 />.
* [[Chiesa del Santissimo Sacramento (Ancona)|Chiesa del Santissimo Sacramento]] (interno del [[XVIII secolo]] di [[Francesco Ciaraffoni]], con statue di [[Gioacchino Varlè]])
 
* [[Chiesa del Gesù (Ancona)|Chiesa del Gesù]] ([[1743]]), di [[Luigi Vanvitelli]]
Nel Quattrocento, lo scultore e architetto dalmata [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]] ha lasciato in città tre notevoli esempi di [[Arte del Rinascimento#Rinascimento adriatico|Rinascimento adriatico]]: i portali della [[chiesa di San Francesco alle Scale]] e dell'ex [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|chiesa di Sant'Agostino]]<ref name=autogenerato3>Vincenzo Pirani, Le chiese di Ancona, Casa Editrice Nuove Ricerche, Ancona, 1998</ref> e la facciata di un edificio civile: la [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]]. Lo stesso artista è autore anche di [[Palazzo Benincasa]], palazzo nobiliare gotico.
* la [[sinagoga di Ancona|sinagoga]] di via Astagno
 
* il [[parco del Cardeto|Campo degli Ebrei]] ([[XV secolo|XV]] – [[XIX secolo]]), ampio e antico cimitero israelitico panoramicamente situato nei pressi dell'orlo della falesia;
Arrivando al Settecento, si ricordano: la [[Chiesa del Santissimo Sacramento (Ancona)|chiesa del Santissimo Sacramento]], con interno barocco ricco di sculture e originale campanile spiraliforme<ref name=autogenerato3 />, la [[chiesa del Gesù (Ancona)|Chiesa del Gesù]], di [[Luigi Vanvitelli]], con la cui facciata concava l'architetto completò il suo programma di ridisegno della città<ref>C. Mezzetti e F. Pugnaloni, ''Il Lazzaretto, un'opera dimenticata'' Cassa di risparmio di Ancona, Ancona 1980</ref>, la [[chiesa di San Domenico (Ancona)|Chiesa di San Domenico]], di [[Carlo Marchionni]], che domina scenograficamente [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]], e la [[Chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa|chiesa degli Scalzi]], notevole per cupola ricoperta di rame che svetta nel panorama della città visto dal porto<ref name=autogenerato3 />.
* [[Chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa]], detta ''degli Scalzi'' ([[XVIII secolo]]), a pianta centrale, con la grande cupola ricoperta di rame che domina il panorama della città.
 
* [[Chiesa di San Domenico (Ancona)|Chiesa di San Domenico]] ([[Carlo Marchionni]], [[1763]]), che conserva dipinti di [[Guercino]] e del [[Tiziano]]
Le due antiche sinagoghe di Ancona, quella levantina e quella italiana, sono alloggiate in un unico edificio, nel cuore dell'antico ghetto<ref>{{Cita web |url=http://www.morasha.it/zehut/mlm05_sinagoghemarche.html |titolo=: : Maria Luisa Moscati - Sinagoghe nelle Marche: :<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140805235009/http://www.morasha.it/zehut/mlm05_sinagoghemarche.html |urlmorto=no }}</ref>; suggestivo è inoltre l'antico e ampio cimitero israelitico, il [[Parco del Cardeto#Campo degli Ebrei|Campo degli Ebrei]], panoramicamente situato nei pressi dell'orlo della falesia<ref>Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli, Città di Castello, Unione arti grafiche, 1960</ref>.
 
Si segnala inoltre la presenza, in periferia, della piccola chiesa cinquecentesca di [[chiesa di Santa Maria Liberatrice (Ancona)|Santa Maria Liberatrice]] e della neogotica [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Ancona)|chiesa dei Cappuccini]], con dipinti di [[Augusto Mussini|fra Paolo Mussini]].
 
=== Architetture civili e militari ===
{{vedi anche|Palazzi e ville di Ancona}}
[[File:Ancona, Loggia dei Mercanti.JPG|miniatura|La [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]], con la facciata di [[Giorgio da Sebenico]]]]
[[File:0420025141 - Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) - Ancona (Italy).jpg|miniatura|Il [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]] e il [[Mandracchio]]]]
 
Testimonianza eccezionale dell'Età Antica è l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]], attribuito ad [[Apollodoro di Damasco]], che si erge sul molo che l'imperatore volle a protezione del porto. L'[[Anfiteatro romano di Ancona|Anfiteatro romano]] è stato completamente scavato nella zona dell'ingresso principale, detto "Arco Bonarelli", mentre la parte posteriore del monumento non è stata ancora completamente riportata alla luce e risulta dunque di difficile lettura per il profano.
Inoltre sono interessanti:
* [[Chiesa di Santa Maria della Misericordia]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Ancona)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], detta dei Cappuccini, eretta su disegno di Frà Angelo da Cassano d'Adda, con pale d'altare e decorazioni interne di [[Augusto Mussini|Frà Paolo Mussini]]
* [[chiesa di Santa Maria Liberatrice (Ancona)|Santa Maria Liberatrice]],la piccola chiesa cinquecentesca in Piazza Padella (Piazza Posatora), di pianta circolare, eretta per voto popolare dal Comune (come testimonia il civico stemma in pietra sopra la porta d'ingresso) in ringraziamento per la cessata epidemia di peste
* [[Chiesa di San Biagio]]
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Ancona)|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Ancona)|Chiesa di San Giovanni Battista]], con i dipinti di [[Andrea Lilli]] e di [[Federico Zuccari]]
* Chiesa della Santissima Annunziata, dall'interno ottocentesco, recentemente concessa alla locale comunità rumena ed adibita di conseguenza al rito cristiano-ortodosso (Parrocchia di San Dasio di Durostorum)
* [[Chiesa di San Gregorio Illuminatore]], {{chiarire|attualmente|quando?}} in restauro, dalla particolare ubicazione (è situata sopra l'[[anfiteatro romano di Ancona|anfiteatro romano]])
* [[Chiesa della Sacra Famiglia (Ancona)|Chiesa della Sacra Famiglia]]
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Ancona)|Chiesa del Sacro Cuore]]
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Ancona)|Chiesa del Santissimo Crocifisso]]
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Ancona)|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
* [[Chiesa di Santa Croce (Ancona)|Chiesa di Santa Croce]]
 
Tra Medioevo e Rinascimento, tre furono i palazzi in cui ebbe sede il governo della [[Repubblica di Ancona]]: il romanico [[Palazzo del Senato (Ancona)|Palazzo del Senato]], il gotico, altissimo [[Palazzo degli Anziani (Ancona)|Palazzo degli Anziani]], con la facciata principale rifatta nel Seicento, e il [[Palazzo del Governo (Ancona)|Palazzo del Governo]], a cui lavorò anche l'architetto [[Francesco di Giorgio Martini]], affiancato dalla torre che domina [[Piazza del Papa]].
Si segnala, per motivi di completezza, la presenza di resti di edifici distrutti dalla guerra o da cambi di destinazione:
* [[chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|chiesa di Sant'Agostino]] dal portale gotico-rinacimentale ([[1460]]) unico resto della sua costruzione
* ex [[chiesa di San Giuseppe degli Scolopi]]
* [[Chiesa di San Pietro (Ancona)|chiesa di San Pietro]] resti (base dell'[[abside]])
* [[Chiesa di San Giacomo (Ancona)|chiesa di San Giacomo]] i resti della settecentesca costruzione
* ex [[chiesa di San Francesco ad Alto]], dal [[1863]] con l'ex convento ridotta in sede di un ente militare.
 
Per il Rinascimento, si ricordano i due monumenti più significativi. Il primo è la poderosa [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], fortificazione a pianta di stella pentagonale, opera di [[Antonio da Sangallo il Giovane]], uno dei primissimi esempi di [[fronte bastionato all'italiana]]; è sede del Segretariato permanente della [[Iniziativa Adriatico Ionica]]. Il secondo è [[Palazzo Ferretti]], sede del [[Museo archeologico nazionale delle Marche]], con
=== Architetture civili ===
cortile pensile affacciato sul porto.
{{vedi anche|:Categoria:Palazzi di Ancona}}
 
Il Settecento vide una rinascita artistica della città, di cui fu protagonista [[Luigi Vanvitelli]], che oltre alla già citata Chiesa del Gesù lasciò in città il [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]], singolare e vastissima costruzione pentagonale, costruita all'interno del porto su un'isola artificiale; vanvitelliani sono anche l'[[Arco Clementino]] e il tratto di molo su cui sorge. Dopo i radicali interventi urbanistici di Vanvitelli, la città venne dotata di un nuovo ingresso monumentale, [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]], che fa da contraltare all'Arco di Traiano, sul lato opposto del porto.
Le più importanti costruzioni civili dal punto di vista storico-artistico sono:
* [[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]] ([[Apollodoro di Damasco]], [[115|115 d.C.]])
* [[Palazzo del Senato]], dalla facciata romanica del ([[XIII secolo]])
* [[Palazzo degli Anziani]], gotico del 1250, con l'imponente prospetto verso il porto che lo rendono quasi un grattacielo medievale, ha la facciata principale rifatta nel [[XVII secolo|Seicento]]; nel [[Medioevo]] era sede del libero Comune
* [[Palazzo Benincasa]], costruito nel XV secolo in stile gotico.
* [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]], gotica del 1451 ([[Giorgio da Sebenico]], con l'interno decorato nel [[XVI secolo|XVI]] e nel [[XVIII secolo]]
* [[Palazzo del Governo (Ancona)|Palazzo del Governo]], rinascimentale ([[Francesco di Giorgio Martini]], 1484), con la sua [[Torre civica]]
* [[Palazzo Ferretti]], tardo rinascimentale (1560), sede del [[Museo archeologico nazionale delle Marche]], progettato e affrescato da [[Pellegrino Tibaldi]], con dipinti anche di [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]
* [[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Palazzo Bosdari]] del XVII secolo, dal [[1973]] sede della Pinacoteca civica.
* [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]], costruito da [[Luigi Vanvitelli]] nel 1733 su un'isola artificiale pentagonale da lui stesso realizzata all'interno del porto
* [[Arco Clementino]] ([[Luigi Vanvitelli]], [[1733]])
* [[Teatro delle Muse]], neoclassico
* Palazzo delle Poste ([[Guido Cirilli]], [[1926]])
* Palazzo del Comune (Amos Luchetti Gentiloni, [[1931]]) che conserva la grande tela del ''Giuramento degli Anconitani'' ([[Francesco Podesti]], [[1850]])
* [[Mercato delle Erbe]], architettura di ghisa e vetro in [[stile liberty]] del [[1926]], che ancora accoglie un affollato e caratterisitico mercato; si affaccia sul tratto di Corso Mazzini che ospita l'altrettanto caratteristico mercato delle bancarelle
* [[Monumento ai caduti (Ancona)|monumento ai caduti]], al Passetto, ([[Guido Cirilli]], 1932), monumento relativamente recente, eppure diventato in breve uno dei simboli della città
* Sede della Regione Marche, di [[Vittorio Gregotti]], notevole esempio di architettura contemporanea costruita in armonia di volumi e di materiali con la vicina [[Cittadella di Ancona|Cittadella]]
* Palazzo Bonarelli,in via Pio II,resti di un antico palazzo cui faceva da fondamenta e cantina parte dell'anfiteatro romano,oggi sede del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Inoltre si segnala la presenza dei seguenti edifici:
* Domus gentilizia di [[palazzo Camerata]]
*Palazzo Bonarelli,in via Pizzecolli-20, dimora gentilizia del Settecento la cui facciata è attribuita al Ciaraffoni architetto anconetano
* [[Villa Favorita (Ancona)|Villa Favorita]], di influenze vanvitelliane, {{chiarire|recentemente|quando?}} restaurata dopo decenni di abbandono ed ora sede di rappresentanza dell'ISTAO
* Palazzo Jona, settecentesco, a cui lavorò lo stesso [[Vanvitelli]]
* Palazzo Ajò, settecentesco, esempio di dimora ebraica del ceto benestante
* Palazzo Malacari, la settecentesca dimora nobile in un rione popolare
* Palazzo Cresci Antiqui, settecentesco (con notevoli resti precedenti)
* Villa Ferretti, unica costruzione superstite dell'allora Piana degli Orti, ora sede del ristorante "Giardino", attribuita al [[Sangallo]]
 
Dell'Ottocento si ricorda il [[Teatro delle Muse]], con facciata [[Architettura neoclassica|neoclassica]] recante sul frontone gli altorilievi delle nove muse, di Apollo e di [[Palemone (divinità)|Palemone]], dio dei porti.
=== Architetture militari ===
* [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]] ([[Filippo Marchionni]], [[1787]]);
* la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] ([[Antonio da Sangallo il Giovane]], [[1532]]),
* Campo Trincerato, adiacente alla [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], ora adibito a parco pubblico
* [[caserma Villarey]], riconvertita a sede della Facoltà di economia del [[Università Politecnica delle Marche|Politecnico delle Marche]] ([[1868]])
* [[parco del Cardeto|Forte Cardeto]] ([[1798]]) e la polveriera Castelfidardo ([[1866]])
* Torre di Guardia ed il Fortino Napoleonico a [[Portonovo]]
* nei dintorni sono interessanti i [[castelli di Ancona]]: [[Sirolo]], [[Numana]], [[Falconara Marittima|Falconara]], [[Offagna]], [[Agugliano]], [[Polverigi]], [[Sappanico]], Cassero, [[Paterno]], Gallignano, [[Montesicuro]], Poggio, Massignano, [[Varano]], Rocca Priora, Castel d'Emilio, Bolignano. In particolare vanno segnalate le fortificazioni di Rocca Priora, Castel d'Emilio, [[Sirolo]] e [[Offagna]], con una rocca ben conservata, costruita su un colle panoramico dagli anconitani nel [[XV secolo]] per difendere il loro territorio. Ora Offagna, come altri castelli di Ancona, è comune a sé.
 
Del Novecento notevoli sono il [[Mercato delle Erbe (Ancona)|Mercato delle Erbe]], architettura di ghisa e vetro in [[Art Nouveau|stile liberty]], e il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]], con la sua scenografica scalinata conducente al mare sottostante, accolto in breve tra i simboli della città.
=== Piazze, strade e altri luoghi urbani ===
* Via XXIX Settembre – passeggiata affacciata sulle banchine portuali, dalla quale si ha una bella vista sugli arrivi e sulle partenze delle navi; da questa via si può ammirare uno dei più classici panorami della città, dominato dal [[Duomo di Ancona|Duomo]] e dal Faro che si specchiano sul mare e dominano dall'alto i vecchi rioni arrampicati sui colli del Guasco e dei Cappuccini.
* [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]] – Questa piazza, ufficialmente detta ''del Plebiscito'', è il cuore dei rioni più antichi della città; vi si trova la statua di [[Clemente XII]] ([[Agostino Cornacchini]], [[1738]]), il Palazzo del Governo, la chiesa di San Domenico e la Torre civica ([[1581]]); numerosi tavolini di bar all'aperto permettono di godere dell'atmosfera della piazza sorseggiando bibite.
* Piazza del Teatro – Questa piazza, ufficialmente detta "della Repubblica" è il punto di unione tra centro e porto; vi si ammira uno scorcio delle banchine, con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcanici; vi si affaccia il prospetto principale del [[Teatro delle Muse]] ([[Pietro Ghinelli]], [[1821]]).
* Pineta del Passetto – Affacciata sul mare, da essa si può ammirare un bel panorama sulla costa alta; lo sguardo spazia fino a [[Monte Conero|Conero]] e ai lontani scogli delle [[Sirolo|Due Sorelle]]; dalla Pineta si può raggiungere la riva del mare percorrendo la scalinata del [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]] oppure servendosi di un ascensore panoramico.
* costa rocciosa del Passetto – È caratterizzata da grandi scogli pittoreschi e dalla presenza, alla base delle rupi, di caratteristiche grotte, scavate dai pescatori fin dalla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] per usarle come ricovero per le barche.
* Viale della Vittoria, con begli esempi architettonici degli anni venti e trenta.
* Corso Garibaldi o Corso Nuovo, Piazza Roma e [[Piazza Cavour (Ancona)|Piazza Cavour]] ([[1865]]-[[1868]]), esempi di urbanistica post-unitaria
* Corso Mazzini o Corso Vecchio, che comprende un tratto di origine medievale sinuoso e pittoresco ed un tratto ottocentesco, rettilineo ed occupato da un amatissimo mercato di bancarelle; alla metà circa del Corso Vecchio sorge la [[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle]].
* [[Fontana del Calamo]] o ''delle Tredici Cannelle'' ([[Pellegrino Tibaldi]], [[1560]]). Secondo la tradizione chi deve partire ed ha bevuto l'acqua di questa fontana si assicura il ritorno in città.
* Piazza Roma, tradizionale luogo di incontro, con la [[fontana dei Cavalli]] (Lorenzo Daretti, [[1758]])
* via del Comune (Via Pizzecolli), antica e caratteristica salita verso il [[Duomo di Ancona|Duomo]], che ogni tanto si apre verso il porto con scorci panoramici
* via ad Alto, suggestiva scalinata che risale a margine del vecchio ghetto e arriva di fronte all'ex [[chiesa di San Francesco ad Alto]]
* il belvedere di Capodimonte (nei pressi di Piazza del Forte), il miglior punto di osservazione per vedere l'isola pentagonale del [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]]
* il Molo nord, da percorrere fino alla Lanterna Rossa, interessante per la presenza del forte dell'antica Lanterna ([[1774]]) e soprattutto per il panorama sul [[Porto di Ancona|porto]] e sulla città
* il [[Centro storico di Ancona|Ghetto ebraico]], con le sue strade strette che si arrampicano sul Colle Astagno
* il [[Faro di Ancona|Faro vecchio]] ([[1859]]), in un contesto panoramico e naturale davvero suggestivo
* di un certo interesse sono le ''pesche'' di Torrette, ovvero delle casette in legno sospese sul mare per mezzo di pali, che una volta servivano per la pesca di passo: versioni locali del [[trabucco]] del medio-basso adriatico
 
=== Siti archeologici ===
{{Vedi anche|Zone archeologiche di Ancona|}}
*[[Arco di Traiano (Ancona)|arco di Traiano]], uno dei simboli della città, non si può considerare inserito in un'area archeologica, in quanto esso è sempre stato visibile durante i secoli.
[[File:Traiano AN 2012.jpg|miniatura|L'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]]]]
*[[Anfiteatro romano di Ancona|anfiteatro romano]] ([[I secolo d.C.]]), con annessi spazi termali dai quali affiorano mosaici con epigrafe. Alcuni settori dell'anfiteatro sono ancora oggetto di scavi e dunque sono di difficile lettura per il profano. La zona dell'ingresso principale, visibile da Piazza del Senato, è invece godibile da tutti ed è comunemente detta "Arco Bonarelli" in quanto costituiva le cantine dell'omonimo palazzo.
[[File:Le tredici cannelle.JPG|miniatura|La [[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle o del Calamo]]]]
[[File:Ancona - Fontana dei Cavalli.jpg|miniatura|Piazza Roma e la [[Fontana dei Cavalli]]]]
[[File:Monumento Caduti Ancona dal Viale Vittoria.JPG|miniatura|Il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]] all'alba]]
[[File:Parco del Cardeto Ancona.JPG|miniatura|Veduta del [[Parco del Cardeto]]]]
[[File:Ancona - Villa S. Margherita - aranciera.JPG|miniatura|Aranciera di [[Parchi pubblici di Ancona#Giardini storici|Villa Santa Margherita]]]]
[[File:Ancona - Parco del CRASS.JPG|miniatura|Veduta del Parco del CRASS]]
 
Nell'area archeologica del [[Tempio di Afrodite (Ancona)|Tempio di Afrodite]], situata sotto al [[Duomo di Ancona|Duomo]], è visibile il basamento del tempio, studiando il quale è stato possibile ricostruire idealmente tutto l'edificio, che dall'alto del colle Guasco dominava l'Ancona greca e quella romana<ref>Lidiano Bacchielli, ''Domus Veneris quam dorica sustinet Ancon'', in Archeologia Classica volume XXXVII, 1985 (pagine 106-137); Mario Luni, in ''San Ciriaco: la cattedrale di Ancona: genesi e sviluppo'', Volume 1º, a cura di Maria Luisa Polichetti, F. Motta Editore, 2003 (pagine 49-93).</ref>. Lo scavo è accessibile dall'interno del Duomo, ma nonostante rivesta un notevole interesse è da anni precluso ai visitatori.
Si segnalano inoltre le seguenti altre zone:
* resti delle mura ellenistiche (Colle Guasco) (IV – III secolo a.C.)
* resti del tempio ellenistico – romano dedicato alla dea [[Venere (divinità)|Venere]] (sottostante Duomo S. Ciriaco) ([[I secolo a.C.]])
* resti di tombe ellenistico – romane (C.so Matteotti) ([[I secolo d.C.]])
* resti del [[Palazzo del Senato|foro romano]] (basamenti di colonne) (P.zza del Senato- Via Ferretti) ([[I secolo d.C.]])
* resti dei magazzini del porto romano (Lungomare Vanvitelli) ([[II secolo d.C.]])
* resti delle mura romane (Lungomare Vanvitelli) ([[II secolo d.C.]])
* resti di strade romane in basolato (Via degli Orefici, C.so Mazzini) ([[II secolo d.C.]])
* resti di impianto industriale romano (porporificio) con piscina ([[III secolo d.C.]]) e necropoli paleocristiana (P.zza Pertini – parcheggio sotterraneo)
* [[peristilio]] di un edificio romano (Vicolo Orsini, Via Matas) (I – II secolo d.C.)
* resti di una ''domus romana'' affioranti sotto il palazzo della Corte d'Appello (C.so Mazzini) (I – II secolo d.C.)
* resti della cosiddetta casa del Capitano del porto (Lungomare Vanvitelli) ([[XII secolo]] d.C.)
 
Degli scavi archeologici dell'[[Anfiteatro romano di Ancona|Anfiteatro romano]] si è già dato conto nella sezione ''[[#Architetture civili e militari|Architetture civili e militari]]''.
Si segnalano inoltre reperti archeologici di notevole pregio:
* monete del periodo ellenistico con marchio "ankon" (IV – III secolo a.C.) (Deposito Soprintendenza Archeologica delle Marche)
* lapide funeraria del periodo ellenistico (III – II secolo a.C.) (Museo della Città)
* frammento di [[capitello corinzio]] del tempio di Venere ([[I secolo a.C.]]) (Museo Diocesano di Ancona)
* testa della statua dell'[[Imperatore Augusto]] (analoga al reperto [[Augusto di via Labicana]]) ([[I secolo d.C.]]) (Deposito Soprintendenza Archeologica delle Marche)
* affreschi in stile pompeiano provenienti da ''domus romana'' di Via Fanti (I – II secolo d.C.) (Deposito Soprintendenza Archeologica delle Marche)
* mosaico con figure animali rinvenuto in Corso Garibaldi – Galleria Dorica (I – II secolo d.C.) (Deposito Soprintendenza Archeologica delle Marche)
* affresco raffigurante [[Oceano (mitologia)|Oceano]] rinvenuto in Corso Garibaldi (I – II secolo d.C.) (Deposito Soprintendenza Archeologica delle Marche)
 
Sotto la chiesa di Santa Maria della Piazza ci sono i [[Chiesa di Santa Maria della Piazza#Resti della basilica paleocristiana|resti della basilica paleocristiana]] che, secondo alcuni studi, sarebbe stata l'antica cattedrale di Santo Stefano, la prima della città. Si può accedere a questa zona archeologica dall'interno della chiesa, e si possono ammirare mosaici policromi con simbologia paleocristiana, resti delle absidi, dei colonnati, del fonte battesimale e della cattedra<ref>Maria Luisa Polichetti, ''Santa Maria della Piazza'', Sagraf, 1981</ref>.
=== Aree naturali ===
==== I giardini e i parchi urbani ====
La città è ben dotata di parchi, tipicamente panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline.
===== Parchi posti sulla costa alta =====
* il [[Parco del Cardeto]], il più vasto della città (circa 35 ettari) è caratterizzato da numerose testimonianze storiche e da un'elevata naturalità. Si estende lungo la falesia e occupa la sommità di due colline: Monte Cardeto e il Colle dei Cappuccini. Al suo interno zone di prato naturale, di boschetti sempreverdi, di macchie di [[Spartium junceum|ginestre]]; le fioriture spontanee (tra cui quelle di varie [[Orchidea|orchidee]] selvatiche) si susseguono lungo il corso dell'anno.{{vedi anche|Parco del Cardeto}}
* il Parco del [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere del Passetto|Passetto]], con piscina e sentiero che conduce al mare.
 
=== Altro ===
===== Parchi posti sulla dorsale collinare interna =====
;Strade
Tra essi i più interessanti sono:
Via XXIX Settembre è affacciata sulle banchine portuali, sugli arrivi e sulle partenze delle navi e su uno dei più classici panorami della città, dominato dal [[Duomo di Ancona|Duomo]], dal [[Faro di Ancona#Faro vecchio|Faro vecchio]] e dai vecchi rioni arrampicati sui colli. All'inizio della via si trova la [[statua di Traiano da Minturno#Via XXIX settembre, Ancona|statua bronzea di Traiano]], che ricorda l'ampliamento del porto deciso dall'imperatore.
* il Parco della Cittadella, frequentatissimo, cinto dalle mura del Campo Trincerato ed ancora mancante dell'area fortificata da cui prende il nome; recentemente quest'ultima è stata destinata a sede dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]] e ciò permetterà finalmente di restaurarla e quindi di estendere il parco anche nell'area della vera e propria [[Cittadella di Ancona]]<ref>Il presidente della Regione Marche Spacca in un'intervista riportata anche sul sito web "www.diariodelweb.it", ha annunciato l'intenzione del Governo di inserire il progetto di recupero della Cittadella (detta anche Fortezza) tra quelli finanziabili. «Un impegno assunto dal precedente Governo – ha dichiarato Spacca – e che ora entra nella fase operativa. Si aggiunge così – ha osservato – l'ultimo tassello per l'avvio dei lavori che restituiranno alla città di Ancona e alla comunità regionale un bene prezioso.</ref>. All'interno del parco le antiche strutture militari convivono con una vegetazione in gran parte spontanea; interessante la presenza di un percorso dedicato alla conoscenza tattile e olfattiva del mondo vegetale; esso è destinato a tutti, ma in particolar modo a coloro che hanno disturbi della vista;
* il Pincio, piccolo, ma di grande importanza storica dato che è il più antico della città, essendo sorto dopo la presa di [[Roma]] del [[1870]]. Il nome ricorda infatti il famoso [[Pincio]] della capitale, nel quale [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] fece porre le statue degli Italiani più celebri. Per rievocare il suo omonimo romano, il Pincio di Ancona è ricco di sempreverdi, ha un impianto geometrico dei sentieri ed ha un belvedere da cui si gode di un'ampia vista sulla città.
 
Via della Loggia è l'antica via del Porto, sulla quale si affacciano edifici che hanno visto la storia della città marinara, tra i quali la [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]] e il [[Palazzo Benincasa]].
===== Parchi dei quartieri periferici =====
Tra essi si ricordano:
* il [[Parco Belvedere]], a [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Posatora|Posatora]] (affacciato sul porto turistico)
* il Parco Unicef, a [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Montedago|Montedago]], recentissimo, ma con un certo valore paesaggistico.
* il Parco dell'ex Crass, al [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere del Piano San Lazzaro|Piano San Lazzaro]], che fu fondato nel [[1901]] come giardino dell'Ospedale Psichiatrico, ha gli alberi più rigogliosi della città, dato che da molti anni sono risparmiati dalle potature: [[Magnolia|magnolie]], [[Taxus baccata|tassi]], [[Platano|platani]], [[Tiglio|tigli]], [[Leccio|lecci]] sono dei veri monumenti naturali. È interessante anche per l'organizzazione degli spazi in grandi cortili verdi collegati da porticati coperti da capriate in legno. Questi camminamenti rendono il parco visitabile anche con la pioggia. Nonostante la presenza della sede del [[Corpo Forestale dello Stato]], ci si deve rammaricare per una preoccupante diffusione di gravi fitopatologie, specie sui tassi e sugli ippocastani.
* Il Parco degli Ulivi, che occupa un vecchio uliveto, è situato tra i quartieri di [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Collemarino|Collemarino]] e [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Palombina|Palombina]].
 
La passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del porto al belvedere del [[Passetto (Ancona)|Passetto]], permette di congiungere i due lati del promontorio sul quale sorge la città; è costituita dai tre corsi principali e dal Viale della Vittoria. I tre corsi, dedicati a Garibaldi (Corso Nuovo), Mazzini (Corso Vecchio) e a Stamira, attraversano paralleli i quartieri ottocenteschi della città e ne costituiscono il centro commerciale. Il Viale della Vittoria, attraversa invece l'espansione urbanistica del primo Novecento e presenta interessanti esempi di architettura eclettica e liberty.
===== Giardini storici =====
Tra essi si ricorda:
* Villa Santa Margherita, nella zona del [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere del Passetto|Passetto]], (nota anche con i nomi di Villa Almagià e di Villa Gusso); nata nel [[1889]], è organizzata come un [[Giardino all'inglese|giardino romantico]], con eleganti elementi architettonici, splendide [[Arecaceae|palme]], [[Ippocastano|ippocastani]], [[Taxus baccata|tassi]], un [[Ginkgo biloba|ginkgo]] secolare e un singolare viale di [[Tiglio|tigli]] potati a candelabro. Negli ultimi anni sono stai eliminati tutti i grandi vasi di [[agrumi]] che d'inverno trovavano ricovero nell'[[Giardino d'inverno|aranciera]]; potature malfatte hanno favorito l'insorgere di fitopatologie specie nel viale di tigli, che ha subito abbattimenti notevoli, senza alcuna sostituzione; i perimetri delle aiuole, prima realizzati in cristalli di [[Gesso (minerale)|gesso]], come tradizione della città, sono stati sostituiti con cordoli di pietra bianca completamente inadatti. Nota positiva è invece il restauro dell'[[Giardino d'inverno|aranciera]], del loggiato panoramico e del [[Belvedere (architettura)|belvedere]], elementi tipici dei giardini antichi.
 
Via del Comune (Via Pizzecolli), prima dell'apertura dei corsi ottocenteschi, fu per secoli la strada principale della città. Percorre in salita tutto l'antichissimo rione di San Pietro e conduce sulla sommità del Colle Guasco, dove sorge il [[Duomo di Ancona|Duomo]]; ha aspetto medievale ed è ricca di palazzi storici, di monumenti e di scorci panoramici sul porto.
===== Viali e piazze alberate =====
I viali cittadini più importanti sono: corso Carlo Alberto, via Giordano Bruno, via Torresi, via Tavernelle, via Marconi, viale Leonardo da Vinci, tutti alberati a [[Platano|platani]]. Il Viale della Vittoria, apprezzatissima passeggiata cittadina, è nel complesso la strada alberata nelle condizioni migliori: potature rispettose, piazzole ampie, manutenzione costante.
 
Via Astagno, con i vicoli limitrofi, costituiva l'antico [[Centro storico di Ancona|ghetto ebraico]], con i suoi alti palazzi e le strade strette e ripide.
Le piazze alberate storiche sono piazza Cavour, piazza Cappelli e piazza Stamira; sono nate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo scorso, ed ancora conservano i caratteri originali. Tipica del periodo è la presenza di [[cycas]] e di [[Arecaceae|palme]] di varie specie: [[Chamaerops humilis|palma di San Pietro]], [[Washingtonia filifera|della California]], [[Phoenix canariensis|delle Canarie]], [[Trachycarpus fortunei|della Cina]].
 
;Piazze
==== Il Parco del Conero ====
Le piazze centrali della città sono quattro.
{{vedi anche|Parco regionale del Conero|Monte Conero|Portonovo}}
[[File:Raggi sulla punta della Scalaccia.jpg|thumb|La costa alta anconitana rientra nel Parco del Conero. In lontananza la punta delle Due Sorelle e il Monte Conero.]]
Una gran parte del territorio comunale di Ancona rientra all'interno del [[Parco regionale del Conero]], caratterizzato da ampi boschi sempreverdi di [[macchia mediterranea]], da scogliere a picco sul mare, da spiagge raggiungibili solo a nuoto, da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la [[Lavandula|lavanda]], il miele, l'olio, i legumi.
 
[[Piazza della Repubblica (Ancona)|Piazza della Repubblica]], comunemente detta "del Teatro", è il punto di unione tra centro e porto; vi si scorgono le banchine, con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcanici; vi si affaccia il [[Teatro delle Muse]].
Peculiarità della città è il fatto che il [[Parco regionale del Conero|Parco del Conero]] comprende anche aree prettamente urbane: tra esse la zona del [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere del Passetto|Passetto]] (con le rupi, il parco, la spiaggia e le scogliere) e delle valli di [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Pietralacroce|Pietralacroce]], che dal centro abitato scendono verso il ciglio delle rupi e verso il mare.
 
[[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]], di forma singolarmente allungata, è il cuore dei rioni più antichi della città. Prende nome dalla statua di [[papa Clemente XII]], responsabile della rinascita settecentesca dei traffici portuali; è un ritrovo serale molto frequentato.
Il parco ha senz'altro fornito uno strumento prezioso di tutela della zona; d'altro canto esso ha provocato una valorizzazione economica di tutte le case coloniche, che si stanno trasformando in ville suburbane, con inevitabili conseguenze negative sulla fruibilità pubblica delle aree naturali e sulla stessa permanenza dei valori naturalistici<ref>Sono ormai tipici i casi di chiusura di sentieri o della loro trasformazione in strade carrabili (anche sugli itinerari ufficiali del Parco), di distruzione della vegetazione per realizzare giardini privati, di installazione di recinzioni che di fatto rendono inaccessibili aree verdi che da sempre erano di libero accesso, e ciò vale anche per zone di gran valore panoramico e naturalistico come quelle situate sul ciglio della falesia</ref>.
 
L'ottocentesca [[Piazza Cavour (Ancona)|piazza Cavour]] è la più vasta della città ed è sistemata a giardino, come la vicina piazza Stamira; in entrambe le piazze le aiuole sono caratterizzate da palme di varie specie.
Una delle caratteristiche più importanti del [[Parco regionale del Conero|Parco del Conero]] è il rapporto strettissimo tra boschi, campagna e il mare, raggiungibile percorrendo stretti e panoramici sentieri che scendono lungo le rupi. Si deve purtroppo registrare a questo proposito una nota dolente: la decisione dell'amministrazione comunale e della [[Capitaneria di Porto]] di chiudere, per motivi di sicurezza, tutti i sentieri che conducono al mare. Di fatto, quindi, oggi (2011) molte delle zone del Parco più caratteristiche ed importanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico sono precluse alla visita di turisti ed abitanti. La preoccupazione per la sicurezza sembra eccessiva alle associazioni naturalistiche, che ricordano che, seguendolo stesso criterio, si dovrebbero chiudere al pubblico tutte le coste alte e le zone montuose d'Italia, soggette agli stessi tipi di rischio.
 
[[Piazza Roma (Ancona)|Piazza Roma]], insieme al Corso Vecchio, ospita nei giorni feriali l'animato mercato di bancarelle ed è caratterizzata dalla [[Fontana dei Cavalli]]; a pochi passi c'è l'antica [[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle]]; secondo la tradizione chi deve partire può assicurarsi il ritorno in città bevendo l'acqua di questa fontana.
==== I fondali marini ====
Da anni è in discussione al [[Ministero dell'Ambiente]] l'ipotesi di istituire un [[Area marina protetta|parco marino]] nel mare che bagna la costa orientale della città e il [[Parco regionale del Conero|Parco del Conero]], motivata dalla presenza di fondali di grande ricchezza naturalistica: non è certo comune in Adriatico incontrare, ad esempio, [[Scleractinia|madrepore]], [[Gorgonia|gorgonie]] e tante specie di [[nudibranchi]]. In una costa così frequentata e nella quale il rapporto con il mare è intenso ed antico, si dovrà tutelare la zona senza impedire gli usi tradizionali e innocui per la natura, come la balneazione, la nautica a vela o a remi e la piccola pesca amatoriale.
 
;Luoghi panoramici
==== Orto Botanico Universitario e Selva di Gallignano ====
I luoghi panoramici più noti di Ancona sono<ref>''Marche'', Touring club, 2005 (pp. 94, 103, 112, 114)</ref>: il piazzale del Duomo, affacciato sul porto, sulla città e sulla costa, visibile sino a Pesaro; [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]], con vista su porto, Duomo e Faro, il belvedere di Capodimonte, da cui si può osservare l'isola pentagonale del [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]] circondata dal [[Mandracchio]], il [[Pincio di Ancona|Pincio]], con vista sulla città e sul porto, la pineta del Passetto, affacciata sulla costa alta, visibile sino a Monte Conero. A questi punti panoramici classici si aggiungono quelli aperti al pubblico negli ultimi decenni: la Lanterna Rossa, con vista completa sui rioni antichi disposti ad anfiteatro intorno al porto, e il [[Faro di Ancona|Faro]], alto sulle rupi e sui tetti della città antica<ref>Sito dell'ANSA, ''{{cita testo|url=https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/06/12/da-136-si-torna-alla-lanterna-rossa-del-porto-di-ancona_cdc2d5e3-ba33-44fd-97af-66d0d207303f.html|titolo=Si torna alla Lanterna Rossa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211028165632/https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/06/12/da-136-si-torna-alla-lanterna-rossa-del-porto-di-ancona_cdc2d5e3-ba33-44fd-97af-66d0d207303f.html }}''; {{en}} Sito Lonely Planet, ''{{cita testo|url=https://www.lonelyplanet.com/italy/umbria-and-le-marche/ancona/attractions/parco-del-cardeto/a/poi-sig/1401906/360075|titolo=Parco del Cardeto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211029171554/https://www.lonelyplanet.com/italy/umbria-and-le-marche/ancona/attractions/parco-del-cardeto/a/poi-sig/1401906/360075 }}''</ref>.
Nei pressi della frazione di [[Circoscrizioni di Ancona#Frazione di Gallignano|Gallignano]] si trova la selva omonima, interessante esempio del bosco [[autoctono]] di [[Deciduo|caducifoglie]] che una volta caratterizzava le colline marchigiane; nei secoli passati la messa a coltura di quasi tutto il territorio collinare delle [[Marche]] ha risparmiato solo questa selva, quella di [[Castelfidardo]] e quella dell'[[Abbadia di Fiastra]].
 
=== Aree naturali ===
La selva di [[Circoscrizioni di Ancona#Frazione di Gallignano|Gallignano]] è il cuore dell'[[Orto Botanico]] dell'Università di Ancona ed è anche la sua maggiore peculiarità, in quanto in altri [[Orto botanico|orti botanici]], normalmente, non ci sono zone di bosco [[autoctono]].
==== Parchi pubblici di Ancona ====
Le collezioni di piante, tipiche di ogni [[orto botanico]], si trovano negli ex terreni agricoli dai quali la selva era circondata. Alcune collezioni permettono di conservare ''ex-situ'' alcune [[Endemismo|specie endemiche]] adriatiche, specie alimentari spontanee e [[piante officinali]] locali.
{{vedi anche|Parchi pubblici di Ancona}}
La città è ben dotata di viali, piazze alberate e parchi, panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline; ha infatti {{M|52|ul=m2}} di verde per abitante<ref>{{Cita web |url=https://www.openpolis.it/il-verde-urbano-per-limitare-linquinamento-nelle-citta/ |titolo=Verde urbano |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210915143143/https://www.openpolis.it/il-verde-urbano-per-limitare-linquinamento-nelle-citta/ |urlmorto=no }}</ref>. Tra essi si elencano i più importanti dal punto di vista storico e paesaggistico.
 
; Parco del Cardeto
La Selva di Gallignano si estende su una superficie di circa cinque ettari ed è posta sul versante settentrionale del colle di [[Circoscrizioni di Ancona#Frazione di Gallignano|Gallignano]], tra 100 e 200 m di altezza. Essa è un'''area floristica protetta''<ref>Istituita dalla Regione [[Marche]] ai sensi della L.R.52/74</ref> ed è riconosciuta come ''emergenza botanico-vegetazionale di eccezionale interesse'' dal Piano Paesistico Ambientale Regionale; inoltre è un'''oasi faunistico-venatoria''<ref>Istituita dalla Provincia nel [[1998]]</ref> e sede di un ''centro di educazione ambientale''<ref>Istituito nel [[1999]] dalla Regione Marche</ref>.
Il [[Parco del Cardeto]] il più vasto della città (circa 35 ettari) è caratterizzato da interessanti testimonianze storiche, da un'elevata naturalità e da numerosi punti panoramici. È a picco sul mare ed occupa la sommità di due colline: Monte Cardeto e Monte Cappuccini. Al suo interno zone di prato naturale, di boschetti sempreverdi, di macchie di [[Spartium junceum|ginestre]]; le fioriture spontanee (tra cui quelle di varie [[orchidaceae|orchidee]] selvatiche) si susseguono lungo il corso dell'anno.
 
; Parco del Passetto
== Ricorrenze tradizionali ==
Il [[Passetto (Ancona)#Parco del Passetto|Parco del Passetto]] è situato a sud del Monumento ai Caduti. Si trova a picco sul mare, cui conduce un sentiero; è caratterizzato dalla presenza di tre laghetti artificiali, di una pista di pattinaggio e di una piscina pubblica e da terrazze affacciate sul mare. Per anni lasciato in degrado, il suo recente restauro è stato segnato da vicende giudiziarie che hanno rivelato una progettazione mal eseguita e mal realizzata<ref>{{Cita web |url=https://www.cronacheancona.it/2019/11/07/corruzione-in-comune-tra-gli-appalti-i-laghetti-del-passetto-perquisito-ufficio-dellassessore-manarini/199117/ |titolo=Corruzione in Comune |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211030015357/https://www.cronacheancona.it/2019/11/07/corruzione-in-comune-tra-gli-appalti-i-laghetti-del-passetto-perquisito-ufficio-dellassessore-manarini/199117/ |urlmorto=no }}</ref>.
[[File:Ancona Festa del mare 2009.jpg|thumb|Festa del mare del 2009]]
Tra gli appuntamenti tradizionali più importanti si segnalano i seguenti.
 
; Parco della Cittadella
=== Festa del mare ===
Il [[Parco della Cittadella di Ancona|Parco della Cittadella]] è cinto dalle mura del Campo Trincerato e confina con la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], da cui prende il nome. All'interno del parco le antiche strutture militari convivono con una vegetazione in gran parte spontanea; interessante la presenza di un percorso dedicato alla conoscenza tattile e olfattiva del mondo vegetale.
 
; Pincio
La festa del mare si tiene nella prima domenica di settembre e consiste in un'animatissima processione di centinaia di imbarcazioni che dal porto si recano al largo per onorare i caduti del mare con una cerimonia religiosa. A terra spettacoli, sfilate, concerti e la fiera "degli Archi", il rione marinaro della città. Conclude la giornata un attesissimo spettacolo di fuochi d'artificio, a specchio delle acque del porto.
Il [[Pincio di Ancona]], non molto esteso, è di grande importanza storica, dato che è il più antico della città, essendo sorto dopo il [[1870]] per celebrare la [[presa di Roma]]. Come il suo omonimo romano, il Pincio di Ancona è ricco di sempreverdi, ha un impianto geometrico dei sentieri ed ha un belvedere da cui si gode di un'ampia vista sulla città.
 
; Villa Santa Margherita
La festa del mare ha fatto da catalizzatore per altre iniziative più recenti, ma già molto seguite: intorno alla prima domenica di settembre si svolgono il festival musicale multiculturale "Adriatico Mediterraneo" (nato dalla trasformazione del festival di musica klezmer<ref>[http://www.comunedi ancona.it]</ref>) e la spettacolare regata del Conero.<ref>[http://www.regatadelconero.it Regata del Conero]</ref>
[[Villa Santa Margherita (Ancona)|Villa Santa Margherita]] risale all'Ottocento<ref group="A">È nota anche con i nomi di Villa Almagià, Giardino dei Frati e di Villa Gusso</ref> ed è organizzata come un [[Giardino all'inglese|giardino romantico]]: tra la vegetazione che imita il paesaggio naturale sorgono quinte architettoniche, un'[[Giardino d'inverno|aranciera]] e un edificio [[Belvedere (architettura)|belvedere]] immerso nel bosco, ricco di alberi monumentali. Per vent'anni fu sede del convento dei Frati Minori<ref>Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli, 1960, III volume (p. 522); {{cita testo|url=http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/243|titolo=Villa Santa Margherita (Almagià)|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913094811/http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/243 }}</ref>.
 
; Parco del Cras
=== La Venuta ===
Il [[Parchi pubblici di Ancona#Parco del Cras|Parco del Cras]] nacque nel [[1901]] come giardino dell'Ospedale Psichiatrico; ha gli alberi più rigogliosi della città, dato che per molti anni sono stati risparmiati dalle potature. È interessante anche per l'organizzazione degli spazi in grandi cortili verdi collegati da porticati coperti da capriate in legno, che rendono il parco visitabile anche con la pioggia<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/bilanciamo/wp-content/uploads/sites/17/2019/01/Percorsi-extraurbani-1.pdf |titolo=Bilancio partecipato 2018 |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913092648/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/bilanciamo/wp-content/uploads/sites/17/2019/01/Percorsi-extraurbani-1.pdf |urlmorto=no }}</ref>.
La festa della Venuta, che si tiene le sere dell'8 e del 9 dicembre accendendo grandi falò in varie parti della città ed anche in campagna; il [[10 dicembre]] infatti si festeggia la Madonna di [[Loreto]], e la tradizione vuole che i fuochi odierni ricordino quelli che nel [[1200]] servirono ad illuminare la strada alla Santa Casa che in volo stava giungendo nel vicino centro di Loreto<ref name="ReferenceA">AA.VV. Tradizioni e costumi d'Italia, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983</ref>. Nel [[1617]], grazie all'iniziativa del frate cappuccino anconitano fra Tommaso, l'usanza si diffuse capillarmente in tutte le Marche<ref>www.fuochidellavenuta.it</ref>.
 
==== Parco regionale del Conero ====
=== Carnevale ===
[[File:Raggi sulla punta della Scalaccia.jpg|miniatura|La costa alta anconitana rientra nel Parco del Conero. In lontananza la punta delle Due Sorelle e il Monte Conero]]
Il [[Carnevale]] è da secoli molto onorato in città<ref>dal libro Civiltà Anconitana, di F. M. Giochi – A. Mordenti</ref>. Dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] in poi viene festeggiato con sfilate di maschere nelle vie del centro ed è stato recentemente denominato "Carnevalò".
La maschera storica della città era ''Papagnoco'', nato nella metà dell'Ottocento dalla fantasia di un burattinaio anconitano. Dalla ribalta dei teatrini passò presto ad essere usato come maschera. Ne fu proibito l'uso, per decreto regio, nel [[1861]], probabilmente per la sua carica troppo trasgressiva. Papagnoco era il tipico contadino trasferitosi in città; dal contrasto fra le sue origini e l'ambiente urbano nascevano le situazioni comiche che lo caratterizzavano. Rozzo, ''paccó'' (spaccone), vestito di grigio con fazzoletto rosso al collo e cappello a larghe falde nero, era armato di un bastone con il quale minacciava i cittadini, che con la sua mentalità agreste accusava di malcostume. Nella ribalta dei burattini, spalla di ''Papagnoco'' era ''Burlandoto'', anch'esso poi diventato una maschera. Rappresentava la guardia della dogana papalina, sciocco e dalla divisa rappezzata e sudicia, burlato dai popolani e dai contrabbandieri<ref>Le notizie su Papagnoco e Burlandoto sono tratte da: Mario Panzini, ''Dizionario del Vernacolo Anconitano'' voce Papagnoco, editore Controvento, Ancona 2008</ref>.
 
Una gran parte della fascia costiera del territorio comunale di Ancona rientra all'interno del [[Parco regionale del Conero]], caratterizzato da ampi boschi sempreverdi di [[macchia mediterranea]], da scogliere a picco sul mare, da spiagge raggiungibili solo a nuoto o per impervi ''stradelli'', da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la [[Lavandula|lavanda]], il miele, l'olio, i legumi. Tra le località anconetane all'interno del Parco va citata [[Portonovo]], meta molto frequentata da anconetani e turisti, con i suoi boschi a ridosso delle spiagge e con i suoi antichi monumenti.
La nuova maschera carnevalesca anconitana, scelta nel 1999 con votazione popolare, è ''Mosciolino'', ideata dal grafico Andrea Goroni<ref>vedi il sito www.anconainforma.it/Eventi/art13033/26_febbraio_09/mosciolino_la_maschera_anconetana_compie_10_anni.html</ref>. Prende nome dalla conchiglia più amata dagli anconitani: il ''mosciolo'' ([[mitilo]]). Mosciolino ha l'aria di un ragazzino scanzonato, caratterizzato da orecchie a sventola, un po' a punta come quelle di un folletto, da uno sguardo birichino e dal naso a ''sgnaffarì'' (cioè "a patatina", un po' schiacciato e all'insù).
Porta maglia e calzamaglia di color giallo ocra scolorito dal sole. Sopra la maglia ha una casacca senza maniche, azzurra e due bande ondulate bianche e bordate di giallo oro. Questa casacca nei dieci anni di esistenza della maschera si è leggermente modificata: ora è decorata da alghe verdi, pezzi di rete da pesca e sul margine inferiore, da mezzi gusci di mosciolo (mitilo). Alghe si trovano anche tra i capelli. Sulla testa porta un cappuccio lungo, azzurro, con una banda simile a quella della casacca. sulla punta di questo cappuccio è attaccato un mosciolo intero oppure la figura di un pesciolino. Le scarpe sono con risvolto e appuntite. La storia di questa maschera è narrata nel paragrafo "Miti e leggende".
 
Peculiarità della città è il fatto che il [[Parco regionale del Conero|Parco del Conero]] comprende anche aree prettamente urbane: tra esse la zona del [[Passetto (Ancona)|Passetto]], con le rupi, la pineta e le scogliere, e quella delle [[Parco del Conero#Itinerario n° 13 - Le Valli di Pietralacroce|Valli di Pietralacroce]], che dal centro abitato scendono verso il ciglio delle rupi; quattro ''stradelli'' conducono al mare, attraversando boschi e prati. Queste zone sono ricche di punti panoramici sulle scogliere sottostanti e sulla città.
=== Fiera di maggio ===
La fiera di [[San Ciriaco di Gerusalemme|San Ciriaco]], o Fiera di Maggio, che si tiene in città fin dal [[XIV secolo]], si tiene dal [[1º maggio|1º]] al [[4 maggio]] in onore del Santo Patrono<ref name="Tuttitalia 1963">''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore – Firenze e Istituto Geografico De Agostini – Novara (1963)</ref>, vede i fedeli salire al [[Duomo di Ancona|Duomo]] per onorare il corpo del martire paleocristiano, esposto nella cripta solo nel mese di maggio.
Da un punto di vista più profano, centinaia di bancarelle invadono per l'occasione le strade del centro, cosa assai particolare per una città delle dimensioni di Ancona. Dagli anni [[Anni 1950|anni cinquanta]] in poi, la visita di un luna park accompagna sempre la settimana della fiera. A volte un certo numero di bancarelle viene localizzato in [[piazza del Plebiscito|piazza del Papa]], sede storica delle fiera insieme alle vie che conducono al [[Duomo di Ancona|Duomo]]. Il noto film di [[Luchino Visconti|Visconti]] [[Ossessione (film 1943)|Ossessione]] ha una scena in cui i protagonisti si aggirano sul piazzale del Duomo tra la bancarelle della Fiera di Maggio. La fiera, che è una delle più grandi del centro Italia per numero di bancarelle è frequentatissima da parte degli abitanti di tutta la provincia e di quelle limitrofe.
 
; I fondali marini
=== Festa della Madonna del mare ===
Da anni è in discussione al [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare|Ministero dell'Ambiente]] l'ipotesi di istituire un [[Area marina protetta|parco marino]] nel mare che bagna la costa orientale della città e il [[Parco regionale del Conero|parco del Conero]], motivata dalla presenza di fondali di grande ricchezza naturalistica: non è comune in Adriatico incontrare, ad esempio, [[Scleractinia|madrepore]], [[Alcyonacea|gorgonie]] e tante specie di [[nudibranchia|nudibranchi]]. In una costa molto frequentata e nella quale il rapporto con il mare è antico ed intenso<ref name=rapporto>{{Cita web |url=https://www.consiglio.marche.it/informazione_e_comunicazione/pubblicazioni/quaderni/pdf/228.pdf |titolo=Ancona e il mare |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210915103203/https://www.consiglio.marche.it/informazione_e_comunicazione/pubblicazioni/quaderni/pdf/228.pdf |urlmorto=no }}</ref>, si prevede di proteggere l'ambiente marino senza impedire gli usi tradizionali e innocui per la natura, come la balneazione, la nautica a vela o a remi e la piccola pesca amatoriale<ref>{{Cita web |url=http://www.legambiente.it/contenuti/mare/procedere-allistituzione-dell-area-marina-del-conero |titolo=Procedere all'istituzione dell'Area marina del Conero |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140821043228/http://www.legambiente.it/contenuti/mare/procedere-allistituzione-dell-area-marina-del-conero |urlmorto=no }}</ref>.
Nel giorno di [[Ferragosto]], da circa un secolo (ma le origini sono più antiche), gli abitanti del castello del [[Poggio (Ancona)|Poggio]], una delle frazioni di Ancona, festeggiano la "Madonna del mare". La festa si articola in una processione durante la quale i membri della confraternita di S. Lucia si recano dal Poggio a [[Portonovo]] accompagnando l'immagine della Madonna del pescatore<ref name="Tuttitalia 1963"/>; da qui la processione continua su imbarcazioni che raggiungono il largo dove si svolge il rituale delle corone gettate tra le onde in onore delle vittime del mare. La processione continua fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria di Portonovo, dove si svolge la funzione religiosa.<ref>Giuseppe Bartolucci – Miti e leggende del Conero Anconitano – edizioni Parco del Conero – 1997</ref>
 
==== Selva di Gallignano e Orto Botanico Universitario ====
=== Festival del dialetto ===
Ogni settembre dal 1970 si svolge nella frazione di [[Varano (Ancona)|Varano]] il Festival del Dialetto, che dal 1995 ospita anche compagnie teatrali di tutta la regione. In occasione della rassegna teatrale si svolge nel paese anche la mostra "Rosso Conero DOC", dedicata al noto vino prodotto da epoca immemorabile nell'area del Conero.
 
La [[Selva di Gallignano]], di circa 100 ettari, è una rara testimonianza del bosco [[autoctono (biologia)|autoctono]] di [[Deciduo|caducifoglie]] che una volta caratterizzava le colline marchigiane. È un{{'}}''area floristica protetta''<ref group="A">Istituita ai sensi della L.R.52/74</ref> ed è il cuore dell'[[Orto botanico Selva di Gallignano|Orto Botanico dell'Università di Ancona]], oltre che la sua maggiore peculiarità. Alcune collezioni permettono di conservare ''ex-situ'' alcune [[Endemismo|specie endemiche]] adriatiche, specie alimentari spontanee e [[pianta officinale|piante officinali]] locali.
=== La salita al monte ===
Un'antica tradizione (almeno vecchia di due secoli) vuole che in primavera gruppi di giovani partano quando ancora è notte per salire al [[Monte Conero|Monte d'Ancona]] (il Conero) a vedere l'alba sul mare, con la vista che spesso si allarga ai monti della opposta sponda dalmata<ref>AA.VV. ''Tradizioni e costumi d'Italia'', Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983; ''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore – Firenze e Istituto Geografico De Agostini – Novara (1963)</ref>. Dal dopoguerra in poi l'uso è cambiato, ma ancora centinaia di persone si recano al Monte in primavera o in estate, ma in macchina e non solo all'alba<ref>La forestiera – Impressioni di una signora inglese sulla vita nelle Marche nell'Ottocento – di G. Gretton – edizione Il lavoro editoriale – Ancona – 2003</ref>.
 
=== Festa del Covo ===
La Festa del Covo, sorta di santificazione della vita dei campi, è un'antica tradizione della frazione di [[Circoscrizioni di Ancona|Candia]]. Si tiene alla fine di agosto almeno dalla fine del [[XIX secolo]] fu interrotta solo durante le due guerre mondiali e dal [[1955]] al [[1988]]. Il Covo è un modellino di un tempietto o di una chiesa realizzato con un'impalcatura di legno e ricoperto di spighe di grano e paglia; posto su un tipico biroccio<ref>un carro di lavoro usato nei campi, vedi anche [[Museo del Biroccio]]</ref> marchigiano, viene trainato da mucche o da buoi scelti tra i più belli ed ornati con fiocchi, campanelli e specchietti. Il biroccio è seguito da contadini vestiti con i vecchi abiti tradizionali, che dopo aver sfilato per le vie di Candia giungono al centro della città.
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
 
{| {{prettytable|alignclass=right|text-align"wikitable" style=center|"font-size=:90%}};text-align:right;"
|+ Evoluzione della popolazione di Ancona<ref>P. Burattini. ''Stradario – GuidaStradario–Guida della città di Ancona''. Ancona, 1951. Per gli anni successivi si fa riferimento ai dati ISTAT</ref>
! Anno || centro urbano || frazioni e<br /> case sparse || totale
|-
| 1174 || 11&nbsp;000{{formatnum:11000}} || - || -
|-
| 1565 || 18&nbsp;435{{formatnum:18435}} || - || -
|-
| 1582 || 20&nbsp;500{{formatnum:20500}} || 7&nbsp;270{{formatnum:7270}} || 27&nbsp;770{{formatnum:27770}}
|-
| 1656 || 10&nbsp;326{{formatnum:10326}} || 6&nbsp;707{{formatnum:6707}} || 17&nbsp;033{{formatnum:17033}}
|-
| 1701 || 8&nbsp;644{{formatnum:8644}} || 7&nbsp;568{{formatnum:7568}} || 16&nbsp;212{{formatnum:16212}}
|-
| 1708 || 8&nbsp;274{{formatnum:8274}} || 7&nbsp;920{{formatnum:7920}} || 16&nbsp;194{{formatnum:16194}}
|-
| 1725 || 7&nbsp;000{{formatnum:7000}} || - || -
|-
| 1763 || 13&nbsp;828{{formatnum:13828}} || - || -
|-
| 1769 || 10&nbsp;078{{formatnum:10078}} || 12&nbsp;950{{formatnum:12950}} || 23&nbsp;028{{formatnum:23028}}
|-
| 1770 || 14&nbsp;000{{formatnum:14000}} || - || -
|-
| 1809 || 17&nbsp;072{{formatnum:17072}} || 14&nbsp;159{{formatnum:14159}} || 31&nbsp;231{{formatnum:31231}}
|-
| 1816 || 18&nbsp;776{{formatnum:18776}} || 13&nbsp;860{{formatnum:13860}} || 32&nbsp;636{{formatnum:32636}}
|-
| 1828 || 22&nbsp;697{{formatnum:22697}} || 14&nbsp;119{{formatnum:14119}} || 36&nbsp;816{{formatnum:36816}}
|-
| 1844 || 22&nbsp;757{{formatnum:22757}} || 20&nbsp;460{{formatnum:20460}} || 43&nbsp;217{{formatnum:43217}}
|-
| 1846 || 22&nbsp;704{{formatnum:22704}} || 21&nbsp;249{{formatnum:21249}} || 43&nbsp;953{{formatnum:43953}}
|-
| 1853 || 22&nbsp;999{{formatnum:22999}} || 21&nbsp;834{{formatnum:21834}} || 44&nbsp;833{{formatnum:44833}}
|-
| 1861 || 17&nbsp;403{{formatnum:17403}} || 29&nbsp;827{{formatnum:29827}} || 47&nbsp;230{{formatnum:47230}}
|-
| 1871 || 28&nbsp;031{{formatnum:28031}} || 17&nbsp;650{{formatnum:17650}} || 45&nbsp;681{{formatnum:45681}}
|-
| 1881 || 28&nbsp;557{{formatnum:28557}} || 20&nbsp;331{{formatnum:20331}} || 48&nbsp;888{{formatnum:48888}}
|-
| 1901 || 34&nbsp;159{{formatnum:34159}} || 27&nbsp;443{{formatnum:27443}} || 58&nbsp;602{{formatnum:58602}}
|-
| 1911 || 38&nbsp;978{{formatnum:38978}} || 26&nbsp;410{{formatnum:26410}} || 65&nbsp;388{{formatnum:65388}}
|-
| 1921 || 46&nbsp;395{{formatnum:46395}} || 22&nbsp;126{{formatnum:22126}} || 68&nbsp;521{{formatnum:68521}}
|-
| 1931 || 48&nbsp;670{{formatnum:48670}} || 26&nbsp;702{{formatnum:26702}} || 75&nbsp;372{{formatnum:75372}}
|-
| 1936 || 56&nbsp;065{{formatnum:56065}} || 22&nbsp;574{{formatnum:22574}} || 78&nbsp;639{{formatnum:78639}}
|-
| dicembre 1939 || 62&nbsp;313{{formatnum:62313}} || - || -
|-
| luglio 1944 || 4&nbsp;000{{formatnum:4000}} || - || -
|-
| novembre 1946 || 44&nbsp;779{{formatnum:44779}} || - || -
|-
| marzo 1950 || 57&nbsp;022{{formatnum:57022}} || - || -
|-
| dicembre 1950 || 59&nbsp;630{{formatnum:59630}} || - || -
|-
| 1951 || 61&nbsp;99661996 || 23&nbsp;767{{formatnum:23767}} || 85&nbsp;763{{formatnum:85763}}
|-
| 1961 || 75&nbsp;019{{formatnum:75019}} || 25&nbsp;466{{formatnum:25466}} || 100&nbsp;485{{formatnum:100485}}
|-
| 1971 || 88&nbsp;410{{formatnum:88410}} || 21&nbsp;379{{formatnum:21379}} || 109&nbsp;789{{formatnum:109789}}
|-
| 1981 || - || - || 106&nbsp;432{{formatnum:106432}}
|-
| 1991 || - || - || 101&nbsp;285{{formatnum:101285}}
|-
| 2001 || 90&nbsp;565{{formatnum:90565}} || 9&nbsp;942{{formatnum:9942}} || 100&nbsp;507{{formatnum:100507}}
|-
| 2011 || || || {{formatnum:101497}}
|}
 
{{Demografia/Ancona}}
 
Per la corretta lettura dei dati si ricorda che nel 1928 vennero accorpati ad Ancona i comuni di Paterno, [[Montesicuro]] e [[Falconara Marittima]]; quest'ultimo nel 1948 ritorna ad essere autonomo.
 
Nella storia dell'evoluzione demografica di Ancona si nota il brusco calo avvenuto nel 1944 per lo sfollamento della popolazione verso le città e le campagne limitrofe a causa dei numerosi bombardamenti durante la [[seconda guerra mondiale]]. Altre cause del calo di popolazione sono la grave [[epidemia]] del [[XVIII secolo]], il [[terremoto]] del [[1972]] e, in misura minore, la frana del [[1982]].
 
Ancona ha avuto il massimo degli abitanti nel 1971. Da allora si è assistito ad un lieve calo, favorito dai [[Saldo naturale|saldi naturale]] (differenza fra nati e morti) e [[Saldo migratorio|migratorio]] (differenza fra immigrati ed emigrati) entrambi negativi dal 1979.<ref>[{{cita web|url=http://www.comune.ancona.it/ankonline/contesti/Statistica/Stradario_Storico/2185_Note_sulla_popolazione.html |titolo=Ufficio di Statistica del comune di Ancona]|urlmorto=sì|accesso=1º giugno 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927210405/http://www.comune.ancona.it/ankonline/contesti/Statistica/Stradario_Storico/2185_Note_sulla_popolazione.html}}</ref>
Dopo un minimo di {{formatnum:98000}} abitanti, registrato nel 1999, si è registrato un progressivo incremento della popolazione, grazie soprattutto al consistente flusso migratorio, che ha riportato la città a superare di nuovo le centomila unità, attestandosi a più di 102.000{{formatnum:102000}} abitanti nel rilevamento anagrafico di dicembre 2008.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di {{formatnum:14629}}, pari al 14,67% della popolazione.<ref name=":0">{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso|accesso=16 luglio 2025}}</ref>
Ad Ancona il fenomeno della presenza di cittadini stranieri in città non è nuovo, in quanto la presenza del porto ha sempre richiamato folti gruppi di persone da paesi anche lontani, che spesso si organizzavano in comunità vere e proprie. Le principali nei secoli furono: l'[[ebrei|ebraica]] (con i due rami levantino ed italiano, ognuno fornito di propria [[sinagoga]]); l'[[Albania|albanese]]; la [[Ragusa (Croazia)|ragusea]] (aveva il suo riferimento nella chiesa di San Biagio); la [[Grecia|greca]] (aveva il suo riferimento nella chiesa di Sant'Anna dei Greci); l'[[Armenia|armena]] (la cui chiesa era San Gregorio illuminatore). Anche i [[Islam|musulmani]] hanno sempre frequentato la città, tanto che nel periodo medievale ad essi erano stati assegnati alcuni locali nel palazzo del Comune.
==== Nei secoli passati ====
La presenza in città di varie etnie è testimoniata anche dall'esistenza, all'indomani dell'Unità d'Italia, di tre cimiteri: quello ortodosso (il Campo de' Greci, {{chiarire|oggi|quando?}} scomparso), quello protestante (il Campo degli Inglesi, ancora visitabile), quello ebraico (il Campo degli Ebrei, recentemente sistemato).
Ad Ancona il fenomeno della presenza di cittadini stranieri in città non è nuovo, in quanto l'esistenza del porto ha sempre richiamato folti gruppi di persone da paesi anche lontani, che spesso si organizzavano in comunità vere e proprie.
 
Le principali nei secoli furono: l'[[ebrei|ebraica]] (con i due rami levantino ed italiano, ognuno fornito di propria [[sinagoga]]); l'[[Albania|albanese]]; la [[Ragusa (Croazia)|ragusea]] (aveva il suo riferimento nella chiesa di San Biagio); la [[Grecia|greca]] (aveva il suo riferimento nella [[chiesa di Sant'Anna dei Greci]]); l'[[Armenia|armena]] (la cui chiesa era San Gregorio illuminatore). Anche i [[Islam|musulmani]] hanno sempre frequentato la città, tanto che nel periodo medievale ad essi erano stati assegnati alcuni locali nel palazzo del Comune.
Oggi la presenza di cittadini stranieri è rimarchevole, e caratterizzata da un buon inserimento. Nelle tabelle sottostanti si riassume la situazione degli ultimi anni.
 
La presenza in città di varie etnie è testimoniata anche dall'esistenza, all'indomani dell'Unità d'Italia, di tre cimiteri: quello ortodosso (il ''Campo de' Greci'', chiuso dopo L'Unità e non più esistente), quello protestante (il ''Campo degli Inglesi'', ancora visitabile), quello ebraico (il ''Campo degli Ebrei'').
{| {{prettytable|align=left|text-align=center|font-size=90%|width=50%}}
|+ Popolazione straniera residente in Ancona<ref name="ISTAT stranieri">[http://demo.istat.it/ Statistiche ISTAT popolazione straniera.] Dati al [[1º gennaio]] di ogni anno.</ref>
! Anno!! Totale!! Maschi!! Femmine!! Minorenni!! Acquisizioni di cittadinanza italiana
|-
| 2002 || 3&nbsp;506 || 1&nbsp;724 || 1&nbsp;782 || &nbsp; || 36
|-
| 2003 || 3&nbsp;989 || 2&nbsp;030 || 1&nbsp;959 || 803 || 39
|-
| 2004 || 5&nbsp;292 || 2&nbsp;609 || 2&nbsp;683 || 564 || 63
|-
| 2005 || 6&nbsp;086 || 2&nbsp;959 || 3&nbsp;127 || 929 || 140
|-
| 2006 || 6&nbsp;780 || 3&nbsp;341 || 3&nbsp;439 || 1&nbsp;502 || 119
|-
| 2007 || 7&nbsp;345 || 3&nbsp;687 || 3&nbsp;658 || 1&nbsp;648 <small>(892 nati in Italia)</small> || 167
|-
| 2008 || 8&nbsp;245 || 4&nbsp;153 || 4&nbsp;092 || 1&nbsp;840 <small>(996 nati in Italia)</small> || 167
|-
| 2009 || 9&nbsp;603 || 4&nbsp;792 || 4&nbsp;811 || 2&nbsp;098 <small>(1&nbsp;197 nati in Italia)</small> || 134
|-
| 2010 || 10&nbsp;708 || 5&nbsp;361 || 5&nbsp;347 || 2&nbsp;364 <small>(1&nbsp;372 nati in Italia)</small> || 163
|}{{Clear left}}
 
; La comunità ebraica
Al [[31 dicembre]] [[2007]] in Ancona risiedevano 4&nbsp;147 famiglie con almeno uno straniero, di cui 3&nbsp;800 con capofamiglia straniero.<ref name="ISTAT 2007 stranieri">[http://demo.istat.it/str2007/index.html Dati ISTAT popolazione straniera 2007].</ref>
Dal 2003 al 2008 anni si è avuto un raddoppio della presenza degli stranieri in città, che nel 2010 ha superato il 10% del totale degli abitanti. La maggior parte degli stranieri vive nei quartieri di Piano San Lazzaro, degli Archi e nella zona della Stazione centrale; a testimoniare questo fatto l'elevato numero di negozi e ristoranti etnici presenti in questi quartieri.
 
{{Vedi anche|Comunità ebraica di Ancona}}
{| {{prettytable|align=left|text-align=center|font-size=90%|width= 40%}}
|+ Maggiori paesi di provenienza stranieri<ref name="ISTAT stranieri" />
! Paese!! 2004 !! 2005 !! 2006 !! 2007 !! 2008 !! 2009 !! 2010
|-
|align="left"| {{ALB}} || 790 || 1&nbsp;021 || 1&nbsp;176 || 1&nbsp;367 || 1&nbsp;406 || 1&nbsp;535 || 1&nbsp;619
|-
|align="left"| {{ROU}} || 338 || 451 || 531 || 591 || 1&nbsp;042 || 1&nbsp;485 || 1&nbsp;754
|-
|align="left"| {{BGD}} || 311 || 406 || 531 || 628 || 753 || 984 || 1&nbsp;194
|-
|align="left"| {{TUN}} || 413 || 461 || 476 || 517 || 531 || 578 || 602
|-
|align="left"| {{PER}} || 332 || 410 || 470 || 498 || 524 || 588 || 670
|-
|align="left"| {{PHL}} || 404 || 446 || 467 || 476 || 487 || 522 || 565
|-
|align="left"| {{CHN}} || 303 || 349 || 381 || 370 || 355 || 373 || 396
|-
|align="left"| {{UKR}} || 178 || 260 || 292 || 319 || 348 || 398 || 426
|-
|align="left"| {{MAR}} || 160 || 165 || 181 || 211 || 227 || 269 || 309
|-
|align="left"| {{POL}} || 75 || 114 || 142 || 174 || 206 || 238 || 257
|-
|align="left"| {{DOM}} || 132 || 144 || 152 || 158 || 180 || 193 || 214
|-
|align="left"| {{GHA}} || 102 || 116 || 137 || 141 || 156 || 173 || 191
|-
|align="left"| {{MDA}} || 34 || 53 || 85 || 104 || 150 || 213 || 252
|-
|align="left"| {{NGA}} || 85 || 97 || 110 || 120 || 125 || 135 || 144
|-
|align="left"| {{IRN}} || 103 || 89 || 91 || 99 || 97 || 98 || 95
|-
|align="left"| {{HRV}} || 86 || 82 || 95 || 83 || 78 || 72 || 65
|-
|align="left"| {{GRC}} || 265 || 163 || 119 || 79 || 70 || 72 ||71
|}{{Clear left}}
 
Tra le varie comunità, quella ebraica è quella che ha lasciato più il segno nella storia della città e che tuttora è significativa. È una delle più antiche e significative comunità ebraiche d'Italia. A testimonianza della sua storia rimangono l'antico ghetto con le [[Sinagoghe di Ancona|due sinagoghe]] e il suggestivo cimitero (uno dei più vasti ed antichi d'Italia): il [[Parco del Cardeto#Il Campo degli ebrei|Campo degli Ebrei]].
La maggior parte degli stranieri di Ancona provengono dall'[[Albania]], dalla [[Romania]] e dal [[Bangladesh]]. Il numero degli Albanesi è in costante crescita; il fenomeno è dovuto alla vicinanza e la facilità di arrivo dovuto al continuo transito di traghetti fra il [[porto di Ancona]] e l'Albania.
Il paese che ha avuto il maggior incremento, in termini relativi, negli ultimi anni è stata la Moldavia (+23%); mentre come popolazione assoluta è stata la Romania (+704), seguita dal Bangladesh.
Al contrario la popolazione greca ha subito un fortissimo calo (-26%).
 
==== ComunitàNel ebraicaXXI di Anconasecolo ====
Le comunità nazionali più numerose al 31 dicembre 2023 erano:<ref name=":0" />
{{Vedi anche|Comunità ebraica di Ancona}}
 
Ancona è sede di una delle più antiche e significative comunità ebraiche d'Italia. A testimonianza della sua storia rimangono l'antico ghetto con le [[Sinagoghe di Ancona|due sinagoghe]] e il suggestivo cimitero (uno dei più vasti ed antichi d'Italia) nel [[Parco del Cardeto]]: il Campo egli Ebrei.
* [[Bangladesh]] {{formatnum:2885}}
* [[Romania]] {{formatnum:2320}}
* [[Albania]] {{formatnum:1336}}
* [[Perù]] 977
* [[Filippine]] 683
* [[Ucraina]] 625
* [[Tunisia]] 599
* [[Pakistan]] 428
* [[Nigeria]] 422
* [[Marocco]] 319
 
[[File:Ancona cimitery ebreo 333.JPG|miniatura|Campo degli Ebrei, Ancona]]
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Poesia vernacolare anconetana|Dialetto anconitano|Dialetti marchigiani}}
Il dialetto cittadino, che alcuni considerano un vernacolo vista la limitata zona di suo utilizzo (circoscritta praticamente alla sola città) viene quasi unanimemente considerato il dialetto più settentrionale del gruppo umbro-laziale-marchigiano (secondo la linea [[Roma]]-[[Perugia]]-Ancona), poiché già a [[Senigallia]], che dal capoluogo dista solo 25&nbsp;km, l'accento [[gallo-italico]] è molto forte. Secondo la tradizione il vernacolo anconitano sarebbe nato nel rione Porto, in una piccola piazza ora non più esistente, detta ''la Chioga'', nella quale si mescolavano tre parlate: quella locale dei ''purtulòti'' (portolotti), lavoratori portuali, quella dei marinai levantini (provenienti dall'Oriente) stabilitisi in città e quella dei [[Burano|''Buranèli'']], ovvero le famiglie originarie dalla [[laguna veneta]], trasferitesi ad Ancona in cerca di fortuna e dedite alla pesca come attività e sussistenza<ref>Armando Angelucci, sulle riviste ''L'onda - L'eco dei bagnanti'' e ''Flik & Flok''; Palermo Giangiacomi ''Il vernacolo anconitano'' 1932; Saturno Schiavoni, nella rivista ''Riguleto''; Mario Panzini nel ''Dizionario del vernacolo anconitano'', Controvento editore 2008, vol. I, alla voce "La Chioga"</ref> Nel corso del tempo si è modificato e reso assai singolare dagli influssi dovuti agli scambi del porto.
Nel dialetto anconetano convivono elementi di tre parlate dell'Italia peninsulare: infatti malgrado la già citata appartenenza al gruppo dialettale umbro-laziale-marchigiano, non è difficile accorgersi di influssi sia galloitalici (e dunque settentrionali), sia meridionali, per quanto questi ultimi siano piuttosto limitati. Le caratteristiche gallo-italiche più evidenti nel vernacolo di Ancona sono lo sdoppiamento di tutte le consonanti geminate tranne la ''s'' e l'utilizzo dell'articolo ''el'' anche davanti alla ''s'' impura e alla ''z'', fenomeni comuni anche ai dialetti veneti, romagnoli e lombardi.
 
{{Citazione|Io guardo 'sta cruceta sbuzolosa
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
cun 'st'anima gentile; cià qualcosa
Tra le istituzioni di cui Ancona è sede vi sono:
del caratere nostro anconità;
* [[Consiglio regionale]] delle [[Marche]]
rozo de fora, duro, un po' vilà
* [[Università Politecnica delle Marche|Università Politecnica]] delle [[Marche]]
ma drento bono, un zuchero, 'n'amore,...
* [[Soprintendenze|Soprintendenza archeologica]] delle [[Marche]]
ché nun conta la scorza, conta el core|dalla poesia" Cume se magna le crucete in porcheta" di [[Eugenio Gioacchini]]}}
* [[Soprintendenze|Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici]] delle [[Marche]]
Il dialetto cittadino, secondo la tradizione sarebbe nato nel rione Porto, in una piccola piazza ora non più esistente, detta ''la Chioga'', nella quale si mescolavano tre parlate: quella locale dei ''purtulòti'' (portolotti), lavoratori portuali, quella dei marinai levantini (provenienti dall'Oriente) stabilitisi in città e quella dei ''[[Burano|buranèli]]'', ovvero le famiglie originarie dalla [[laguna di Venezia|laguna veneta]], trasferitesi ad Ancona in cerca di fortuna e dedite alla pesca.<ref>Armando Angelucci, sulle riviste ''L'onda - L'eco dei bagnanti'' e ''Flik & Flok''; Palermo Giangiacomi ''Il vernacolo anconitano'' 1932; Saturno Schiavoni, nella rivista ''Riguleto''; Mario Panzini nel ''Dizionario del vernacolo anconitano'', Controvento editore 2008, vol. I, alla voce "La Chioga".</ref> Nel corso del tempo si è modificato e reso assai singolare dagli influssi dovuti agli scambi del porto.
* [[Soprintendenza archivistica]] delle [[Marche]]
* Segretariato permanente dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]] (emanazione del [[Ministero degli Esteri]])
* Direzione Regionale Marche della [[Trenitalia|Trenitalia S.p.A.]];
* [[Tribunale]] di Ancona
* [[Tribunale dei minori]] di Ancona
* [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] di Ancona;
* [[Carcere]] di Montacuto
* [[Carcere minorile]] di Ancona;
* [[Provincia ecclesiastica]] di Ancona, che comprende:
** [[Arcidiocesi di Ancona|Arcidiocesi metropolita di Ancona-Osimo]], e le diocesi suffraganee:
** [[Diocesi di Fabriano-Matelica]];
** [[Diocesi di Jesi]];
** [[Diocesi di Senigallia]];
** [[Prelatura territoriale di Loreto]]
 
L'anconitano appartiene ai [[dialetti italiani mediani]] (subarea ''perimediana''), e ha influssi [[Lingue gallo-italiche|gallo-italici]] e [[Lingua veneta|veneti]], per cui è spesso considerato di transizione tra i dialetti centrali e quelli gallo-italici.
==== Sedi diplomatiche ====
* {{Bandiera|Belgio}} Consolato del [[Belgio]]
* {{Bandiera|Bulgaria}} Consolato della [[Bulgaria]]
* {{Bandiera|Danimarca}} Consolato della [[Danimarca]]
* {{Bandiera|Francia}} Consolato della [[Francia]]
* {{Bandiera|Grecia}} Consolato della [[Grecia]]
* {{Bandiera|Messico}} Consolato del [[Messico]]
* {{Bandiera|Paesi Bassi}} Consolato dei [[Paesi Bassi]]
* {{Bandiera|Repubblica Ceca}} Consolato della [[Repubblica Ceca]]
* {{Bandiera|Repubblica Dominicana}} Consolato della [[Repubblica Dominicana]]
* {{Bandiera|Romania}} Consolato della [[Romania]]
* {{Bandiera|Russia}} Consolato della [[Russia]]
 
Il [[dialetto anconitano]] è usato nella [[poesia vernacolare anconetana]], nel teatro e nelle canzoni popolari. Il poeta che ha reso il dialetto cittadino lingua letteraria è stato [[Duilio Scandali]], a cui sono seguiti molti altri, fino al contemporaneo [[Franco Scataglini]], la cui lingua non è però il dialetto popolare, ma quello trasfigurato dalla poesia. Da più di un secolo numerose compagnie di teatro dialettale si sono susseguite, creando una buona tradizione e l'annuale festival del dialetto di [[Circoscrizioni di Ancona|Varano]]. Tra le canzoni più note ci sono: l'"''[[Duilio Scandali|Inno del portoloto]]''", "''Erane tre surele''", "''Alba''", "''El carnevale''".
==== Strutture sanitarie ====
[[File:Ospedale nuovo (AN).jpg|220px|thumb|Ospedale regionale di Torrette]]
La sanità ad Ancona è gestita principalmente dall'"Azienda Ospedaliero Universitaria – Ospedali Riuniti", che si trova accanto alla facoltà di medicina dell'[[Università Politecnica delle Marche]] con cui è presente una forte collaborazione, ma sono inoltre presenti anche strutture autonome ed alcune cliniche private.
 
; Isola linguistica gallica del Conero
I dipartimenti sanitari si sviluppano principalmente attorno al polo regionale di Torrette, a cui, tra il 2002 ed il 2004, sono stati accorpati anche l'ospedale "Umberto I" ed il cardiologico "G. M. Lancisi". Sono presenti altri due presidi ospedalieri specialistici, uno in [[pediatria]] "G. Salesi" che si trova nel centro della città, l'altro in [[geriatria]] "U. Sestilli" sede locale dell'[[INRCA]]. È presente anche la casa di cura privata "Villa Igea", nel quartiere Pinocchio.
 
Le frazioni anconitane del [[Monte Conero|Conero]], ossia [[Poggio (Ancona)|Poggio]] e [[Massignano (Ancona)|Massignano]], insieme a [[Camerano]], formano l'area dell'[[Dialetti marchigiani#Sub-area del Cònero|isola linguistica gallica del Conero]]. I dialetti di questi centri non sono varianti del dialetto anconitano, ma costituiscono un nucleo gallico, simile a quello parlato a nord dell'[[Esino (fiume)|Esino]]. Nei versi riportati sotto si dà un esempio del dialetto del [[Poggio (Ancona)|Poggio]].
=== Qualità della vita ===
{{Citazione|Pett' al Mont' d'Ancona sorg' el Poy
Ancona era decima nella classifica [[2001]] sulla qualità della vita stilata da [[Il Sole 24 Ore]] e [[Italia Oggi]]: una delle città dove è più piacevole vivere. Nel [[2005]] è risultata invece 33ª, e nel [[2006]] risulta 20ª. Il peggioramento della posizione è dovuto in gran parte al peso negativo che hanno avuto i parametri relativi all'inquinamento dell'aria. Ogni giorno arrivano infatti in città migliaia di pendolari provenienti dai popolosi paesi circostanti, e perciò il problema del traffico è assai rilevante. I quartieri che più soffrono di questa situazione sono soprattutto quello delle Torrette, della Palombina e di Vallemiano, ma la situazione è grave anche al Piano San Lazzaro.<ref>{{Cita news|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/politica/2010/01/18/281805-maglia_nera_ancona.shtml|titolo=Maglia nera ad Ancona per la qualità dell'aria.|editore=[[Il Resto del Carlino]]|data=18 gennaio 2010|accesso=18 gennaio 2010}}</ref>
bellu ch' par un fior' 'n cima a un scoy
Un problema di difficile soluzione è l'assenza di una strada che conduce direttamente dal porto alla rete autostradale. Questa assenza pesa notevolmente sulla qualità della vita, dato che il traffico in uscita dal porto deve attraversare alcuni quartieri cittadini, con le conseguenze immaginabili. Sono anni che le varie amministrazioni discutono sull'itinerario da scegliere per la realizzazione dell'importante arteria, ma ancora non si è giunti ad un accordo.
su pr' fianchi del mont' s' rampigna
Nel [[2010]] e [[2011]] alla spiaggia di [[Portonovo]] vien assegnata la [[bandiera blu]].
e tutta t'ariscopr' la campagna
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center}}
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della vita ([[Il Sole 24 Ore]])
! Qualità della vita ([[Italia Oggi]])
! Rapporto ecosistema urbano ([[Legambiente]])<ref>[http://www.legambiente.eu/documenti/2007/0925_ecosistemaUrbano2008/index.php Legambiente - Ecosistema urbano]</ref>
|-
| [[1994]] || || - || 28 <small>(prima pubblicazione)</small>
|-
| [[1995]] || || - || 35 <small>(- 7)</small>
|-
| [[1996]] || || - || 36 <small>(- 1)</small>
|-
| [[1997]] || || - || 25 <small>(+ 11)</small>
|-
| [[1998]] || || - || 28 <small>(- 3)</small>
|-
| [[1999]] || || 11 <small>(prima pubblicazione)</small> || 14 <small>(+ 14)</small>
|-
| [[2000]] || 19 || 7 <small>(+ 4)</small> || 20 <small>(- 6)</small>
|-
| [[2001]] || 10 <small>(+ 9)</small> || 10 <small>(- 3)</small> || 16 <small>(+ 4)</small>
|-
| [[2002]] || || 17 <small>(- 7)</small> || non pubblicato
|-
| [[2003]] || || 11 <small>(+ 6)</small> || 61 <small>(- 45)</small>
|-
| [[2004]] || 29 || 23 <small>(- 12)</small> || 34 <small>(+ 27)</small>
|-
| [[2005]] || 33 <small>(- 4)</small> || 43 <small>(- 20)</small> || 39 <small>(- 5)</small>
|-
| [[2006]] || 20 <small>(+ 13)</small> || 37 <small>(+ 6)</small> || 40 <small>(- 1)</small>
|-
| [[2007]] || 30 <small>(- 10)</small> || 52 <small>(- 15)</small> || 50 <small>(- 10)</small>
|-
| [[2008]] || 23 <small>(+ 7)</small> || 33 <small>(+ 19)</small> || 53 <small>(- 3)</small>
|-
| [[2009]] || 18 <small>(+ 5)</small> || 33 <small>(0)</small> || 34 <small>(+ 19)</small> / XVI edizione: 24 <small>(+ 10)</small>
|-
| [[2010]] || 25 <small>(- 7)</small> || 20 <small>(+ 13)</small> || XVII edizione: 39 <small>(- 15)</small>
|-
| [[2011]] || || || XVIII edizione: 19 <small>(città medie)</small>
|}
 
Tutta la gent' ch passa l'arimira
== Tradizioni ==
ch'achì par' ch' č' god' la natura
[[File:Mascherone-fontana-calamo.JPG|thumb|Un mascherone della Fontana del Calamo]]
sal ben d' la marina e quel del mont'
Antichissima credenza, attestata fin dal [[1500]], è quella di bere l'acqua della [[Fontana del Calamo]] (comunemente chiamata ''le Tredici Cannelle'') per assicurarsi il ritorno in città<ref name="ReferenceA"/>.
sa i camp' verdi e pîni sempr' d' piant'|Giuseppe Bartolucci, da "Biagin cucal e altri versi"}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
Assai singolare e prova di amore per il mare è la presenza di tre associazioni di "grottaroli", cioè di coloro che usufruiscono delle più di quattrocento grotte artificiali scavate alla base della rupe per ricoverare le barche. Le associazioni sono: "Grotte di Monte Cardeto", "Grotte del Passetto" e "Ginestra del Conero", che interessa tutte le altre spiagge a Sud del Passetto.
{{vedi anche|Miti e leggende di Ancona}}
 
[[File:Mascherone-fontana-calamo.JPG|miniatura|Un mascherone della Fontana del Calamo]]
Ricorrenze molto sentite in città sono la Festa del Mare, che si tiene la prima domenica di settembre, e la festa della Venuta, che ha luogo tra l'otto e il dieci dicembre. Per maggiori dettagli su di esse vedi al capitolo "ricorrenze".
 
Antichissima credenza, attestata fin dal [[XVI secolo|Cinquecento]], è quella di bere l'acqua della [[Fontana del Calamo]] (comunemente chiamata ''le Tredici Cannelle'') per assicurarsi il ritorno in città<ref name="ReferenceA">AA.VV. Tradizioni e costumi d'Italia, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983</ref>.
In città si usano tradizionalmente le [[carte da gioco]] piacentine, e ciò è dovuto al fatto che nello [[Stato della Chiesa]], del quale Ancona fece parte dal [[1532]] al [[1860]], la città di Piacenza aveva l'esclusiva per la fabbricazione delle carte. In città il gioco di carte più caratteristico è la "[[petrangola]]", specie durante le festività natalizie; questo gioco è praticato anche nel resto della regione e in [[Emilia-Romagna]].
 
Assai singolari e prova di uno stretto rapporto con il mare sono le [[grotte del Passetto]], cinquecento cavità scavate sin dalla metà dell'Ottocento alla base della rupe, per servire come ricovero di barche ed appoggio estivo; i fruitori, i "grottaroli", sono riuniti in tre associazioni<ref name=rapporto/><ref>* Sergio Anselmi, Gianni Volpe, ''Marche'', volume della collana ''L'architettura popolare in Italia'', Edizioni Laterza, 1987 - ISBN 978-88-4202-819-2;
=== Canzoni, Teatro e Poesia ===
* ''{{cita testo|titolo=Variante generale al Piano del Parco del Conero - APS 20 - azione 2|url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sui/wp-content/uploads/sites/9/Edilizia/parco_conero/quaderno02_appr.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211022080803/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sui/wp-content/uploads/sites/9/Edilizia/parco_conero/quaderno02_appr.pdf}}'';
Il [[dialetto anconitano]] è usato in poesia, nel teatro e in alcune canzoni popolari. Il poeta che ha reso il dialetto cittadino lingua letteraria è stato [[Duilio Scandali]], a cui sono seguiti molti altri, fino al contemporaneo [[Franco Scataglini]], la cui lingua non è però il dialetto popolare, ma quello trasfigurato dalla poesia. Da più di un secolo numerose compagnie di teatro dialettale si sono susseguite, creando una buona tradizione e l'annuale festival del dialetto di [[Circoscrizioni di Ancona|Varano]], frazione cittadina che sorge sulle pendici del [[Monte Conero|Conero]]. Tra le canzoni più note ci sono: l'"[[Duilio Scandali|Inno del portoloto]]", "Erane tre surele", "Alba", "El carnevale".
* Emilio D'Alessio, ''Le grotte del Passetto: architettura e natura del litorale di Ancona'', ARS Books, 1990.</ref>.
 
In città si usano tradizionalmente le [[carta da gioco|carte da gioco]] piacentine, e ciò è dovuto al fatto che nello [[Stato Pontificio]], del quale Ancona fece parte dal [[1532]] al [[1860]], la città di Piacenza aveva l'esclusiva per la fabbricazione delle carte<ref>Giampaolo Dossena, ''Solitari con le carte'', A. Mondadori editore, 1979 (cap. ''Carte regionali italiane'', pp. 17-19)</ref>.
=== Miti e leggende ===
==== Il mito di [[Diomede (Tideo)|Diomede]] ====
Il mito di Diomede riguarda Ancona nella sua parte centrale, compresa tra la fine della [[Guerra di Troia]] e il suo definitivo stabilirsi in Italia; per le parti restanti del mito vedi alla voce [[Diomede (Tideo)|Diomede]]. Dopo la distruzione di Troia Diomede tornò velocemente nella città di [[Argo (città)|Argo]], della quale era il re. Diomede scoprì però ben presto che nessuno si ricordava di lui: né i suoi sudditi, né sua moglie. Diomede non voleva cedere alla disperazione, ma ormai non aveva più senso rimanere. Abbandonò perciò le sue armi ed il suo scudo sull'altare del tempio di [[Era (mitologia)|Era]] e decise di riprendere le vie del mare insieme a sei compagni, ai quali era legato fin dall'infanzia: Akmon, Likos, Abas, Ida, Rexenor e Niktis. Navigarono verso Ovest, entrando in Adriatico. Durante la navigazione Diomede ripensò alla guerra e capì che ciò che gli era capitato ad Argo era opera di [[Afrodite]], che si era vendicata dell'affronto ricevuto durante la guerra: Diomede infatti l'aveva ferita ed offesa; aver perso il trono e la moglie era la diretta conseguenza della sua ''[[hýbris]]'' (tracotanza). Ora poteva fare solo una cosa: cercare di ottenere il perdono della dea. Trasformò così il suo navigare in un'opera di diffusione dell'arte della navigazione, per onorare Afrodite, che come è noto oltre ad essere la dea della bellezza e dell'amore, sotto l'epiteto di "euplea" era anche considerata la divinità della buona navigazione. L'eroe si fermava con le sue navi ovunque ci fosse un porto naturale e istruiva le popolazioni sull'arte di viaggiare per mare. Oltre a ciò, insegnava ad addomesticare i cavalli, altra sua grande passione. Si fermò così in un punto della costa dove un gomito di roccia proteggeva un porto naturale: era il luogo dove più tardi sarebbe sorta Ancona. Insegnò agli abitanti l'arte di costruire le navi e di orientarsi con le stelle. Diomede sentì infine di avere ottenuto il perdono di Afrodite, e si stabilì in terra italiana, fondando città e diffondendo la civiltà greca. Alla sua morte, ad Ancona venne eretto sulla riva del mare un tempio in suo onore, sulla cui facciata si leggeva: "Al nostro benefattore"
Le fonti di questo mito sono l'[[Iliade]], vari mitografi greci, l'[[Eneide]] e alcuni passi di Scilace.
 
==== GliIstituzioni, specchienti ustorie associazioni ====
La leggenda trae spunto da dati storici, come la fondazione di Ancona da parte dei [[Greci]] di [[Siracusa]], l'assedio e la conquista romana di questa città, avvenuta nel [[212 a.C.]] e si sofferma sulla figura del celebre scienziato siracusano [[Archimede]]. Egli aveva partecipato alla difesa della sua città inventando nuove e straordinarie armi per respingere i Romani, nuovi tipi di fortificazioni, e soprattutto avendo ideato gli [[specchi ustori]], in grado di concentrare i raggi del sole e di rifletterli potenziati verso le navi nemiche per incendiarle. Durante il saccheggio Archimede venne ucciso, e i suoi discepoli, addolorati per la morte del loro grande maestro, cercarono almeno di non far cadere nelle mani dei nemici le sue geniali invenzioni. Pensarono così di inviarli clandestinamente ad Ancona, città fondata proprio dai Siracusani, di lingua e cultura greca e in ottimi rapporti con la propria città madre.
Dato che i Romani minacciavano di conquistare anche Ancona gli specchi sarebbero serviti ancora, e vennero nascosti in una grotta che il mare aveva scavato alla base delle rupi sulle quali sorge la città. La città di Ancona però non diventò romana con un atto di forza, ma lentamente e senza colpo ferire. Secondo la leggenda gli specchi ustori sono così ancora nascosti sotto la città, in una cavità delle rupi della quale nessuno ricorda più l'accesso. A volte, però, all'alba, per brevi istanti un raggio di sole riesce a penetrare all'interno della grotta e si riflette sugli antichissimi specchi. Se qualcuno, in quel momento, da una barca guarda verso le rupi, vede un bagliore, quasi un incendio, che poco dopo, quando il sole si solleva dall'orizzonte, svanisce.<ref>La leggenda, di antica tradizione orale, è riportata nel libro di [[Joyce Lussu]] "Anarchici e siluri"</ref>
 
Ancona è sede delle seguenti istituzioni di importanza superiore alla provinciale.
==== La campana sommersa ====
Sotto lo sperone del Guasco ci sono ancora i resti di un'antichissima roccia sulla quale sorgeva la chiesa di [[San Clemente]]: con il nome della chiesa è infatti indicato lo scoglio. La chiesa non esiste più, crollata secoli or sono in mare a causa dell'erosione delle onde. Secondo la leggenda la campana della chiesa è ancora nascosta sul fondo del mare, e durante le tempeste ancora si può sentire il suo suono, in mezzo al fragore delle onde. Non sono però più i fedeli ad essere richiamati, ma le creature del mare, che accorrono a frotte sotto l'antico scoglio. Una variante localizza la campana sommersa al largo di un altro scoglio, quello del Trave. Secondo alcuni il compositore [[Ottorino Respighi]] si ispirò a questa leggenda quando compose "La campana sommersa"<ref>La fonte di questa leggenda è orale, ma è riportata i vari libri di [[Sanzio Blasi]]</ref>
 
* Giunta Regionale delle Marche.
==== I leoni del Duomo e la leggenda del Calmucco ====
* [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio regionale]] delle [[Marche]].
* [[Università Politecnica delle Marche]].
* [[Consiglio Nazionale delle Ricerche#Gli istituti|Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche]]<ref group="A">Il primo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche fu l'anconitano [[Vito Volterra]]</ref>
* Organi periferici del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]:
** [[Soprintendenze|Soprintendenza archeologica]] delle [[Marche]],
** [[Soprintendenze|Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici]] delle [[Marche]],
** [[Soprintendenza archivistica]] delle [[Marche]].
* Organi periferici del [[Ministero della giustizia]]:
** [[Tribunale]] di Ancona,
** [[Tribunale per i minorenni]] di Ancona,
** [[Corte d'appello di Ancona]],
** [[Prigione|Carcere]] di Montacuto,
** [[Carcere minorile]] di Ancona.
* Organi periferici del [[Ministero dell'interno]]:
** [[Prefettura italiana|Prefettura]] di Ancona,
** [[Questura]] di Ancona,
** Direzione Regionale dei [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco|Vigili del Fuoco]] del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
* Organi periferici del [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]]:
** Ufficio delle [[Dogana|Dogane]] di Ancona,
** Direzione regionale Marche dell'[[Agenzia delle entrate]],
** Direzione regionale Marche ed Umbria dell'[[Agenzia del territorio]].
* Segretariato permanente dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]], emanazione del [[Ministero degli Affari Esteri]].
* Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, ufficio periferico del [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca]].
* Direzione delle Poste per le Marche e l'Umbria, organo periferico del [[Ministero dello sviluppo economico]].
* Direzione Regionale Marche della [[Trenitalia|Trenitalia S.p.A.]];
* [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo|Arcidiocesi metropolita di Ancona-Osimo]], facente parte della [[Provincia ecclesiastica]] di Ancona.
 
==== Strutture sanitarie ====
La leggenda del Calmucco è alla base di un'usanza tuttora molto diffusa in città: quella che hanno i bambini di introdurre le mani all'interno delle fauci dei leoni di pietra posti ai lati del portale del [[Duomo di Ancona|Duomo]]. A causa di questa antica usanza le fauci dei leoni sono levigatissime, così come la groppa, sulla quale i bambini montano a cavallo; la finitura originale della pietra è invece ruvida. La leggenda dice che durante la notte di luna piena d'agosto, nel tempo della canicola, c'è sempre la possibilità che torni il Calmucco, sotto forma di spirito. Egli era stato uno dei più temibili pirati, di quelli che nei tempi più bui del [[Medioevo]] provavano ad assaltare la città. Secoli fa, questo Calmucco, sbarcato al porto proprio durante la luna piena d'agosto, era penetrato all'interno delle mura con l'intento di commettere un furto tanto ardito quanto sacrilego: voleva impadronirsi dei leoni del [[Duomo di Ancona|Duomo]], anche in segno di sfregio nei confronti di Ancona, che da sempre considera queste statue uno dei suoi simboli più preziosi. Quando il pirata cominciò a manomettere le sculture, però, esse si animarono e gli azzannarono le mani staccandogli tre dita. Preso da terrore, il Calmucco fuggì via a perdifiato, perdendo anche le sue babbucce d'oro. I ragazzini di Ancona allora, nella ricorrenza del tentato furto, nottetempo si recano in gruppo sul piazzale del [[Duomo di Ancona|Duomo]] e stando bene attenti a non farsi scorgere dai leoni, salgono le scale che conducono al portale del [[Duomo di Ancona|Duomo]] e pronunciano le parole di rito:[[File:Mosciolino.jpg|thumb|Il bozzetto originale della maschera di Mosciolino]]
{{Quote|Semo qui tuti in grupo pe' la prova<br />
Calmuco, se va be' face un segno<br />
Semo pronti c'un pegno.}}
 
La sanità ad Ancona è gestita principalmente dall'"Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti", che accorpa l'Ospedale "Umberto I", il cardiologico "G. M. Lancisi" e l'Ospedale dei Bambini "G. Salesi". I primi due sono situati in un unico polo, nel quartiere delle [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Torrette|Torrette]], mentre il terzo è localizzato al [[Circoscrizioni di Ancona#Rione del Passetto|Passetto]]. È presente una forte collaborazione con la facoltà di medicina dell'[[Università Politecnica delle Marche]].
La prova serve ad avere conferma di essere "buoni", il segno è una "stella filante" (stella cadente), il pegno è un bottone o un altro piccolo oggetto che abbia un valore, sia pur minimo. Quando qualcuno del gruppo vede una stella cadente, uno alla volta i ragazzini poggiano il bottone per terra e, velocemente, passano la mano nelle fauci di un leone. Il fatto che i leoni lasciano integre le mani dà ai ragazzini la conferma di essere buoni. A questo punto tutti si allontanano di corsa, passando per lo scalone che riporta verso la base della collina del [[Duomo di Ancona|Duomo]]<ref>La leggenda è riportata anche nel libro "Ancona ieri – un occhiodoro sulla vecchia Ancona" di Giorgio Occhiodoro, volume I</ref>.
 
Sono presenti anche l'[[geriatria|ospedale geriatrico]] "U. Sestilli", sede locale dell'[[Istituto nazionale ricovero e cura anziani|INRCA]] e la casa di cura convenzionata "Villa Igea".
==== La storia di Mosciolino ====
Questa è una leggenda moderna, nata in seguito all'adozione di Mosciolino come maschera del [[Carnevale]] anconitano, nel febbraio del 1999 grazie ad un concorso ideato da Andrea Chiappa per conto dell'Associazione Ristoratori della Provincia di Ancona e della Confcommercio di Ancona. Il vincitore e ideatore fu il grafico Andrea Goroni. Prende nome dal "mosciolo", nome locale del [[mitilo]]. Mosciolino era un ragazzo senza famiglia ed era chiamato così perché lo si vedeva sempre nei pressi del mare e perché spesso si sfamava con i moscioli.
Sembrava che fosse nato proprio lì, in mezzo ai bianchi scogli della spiaggia del Passetto, con il retino per la pesca dei frutti di mare in mano.
Era amico di tutti gli animaletti del mare.
I suoi vestiti erano sbiaditi dal sole e qualche pezzo di rete e qualche guscio di mosciolo spesso rimanevano tra le tasche e le cuciture. I suoi capelli, pieni di sale erano diventati durissimi, e se si guardava bene, tra le ciocche c'era sempre qualche alga.
Un giorno mentre era sulla spiaggia sentì un gran chiasso provenire dalla città: musica, risate, trombette e urla di allegria. Incuriosito volle andare a vedere. Si festeggiava il Carnevale, e tutti erano in maschera. Lui si nascose per osservare senza essere visto. Era stata indetta una gara per la mascherina più bella, ma ancora non si era riusciti a trovare una maschera degna della vittoria.
Mosciolino osservava tutto incuriosito quando vide un carro che gli sembrò meraviglioso: riproduceva, con grandi figure di cartapesta, [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], re del mare, con un grande tridente e con tutto il corteo. Senza pensarci uscì dal suo nascondiglio per seguire il carro di Nettuno. Così lo videro e rimasero tutti a bocca aperta: non si era mai vista una maschera così bella e fantasiosa. Quando Mosciolino si accorse di essere stato scoperto, si spaventò, ma ormai era troppo tardi, perché lo stavano trascinando verso il palco. Le persone intorno lo tranquillizzarono spiegandogli che aveva vinto un premio per la sua bella maschera. Mosciolino scoppiò a ridere e disse che la sua non era una maschera, ma il suo vestito normale. Vollero premiarlo ugualmente, ma Mosciolino non volle il premio previsto, chiedendo invece di poter fare un giro sul carro di Nettuno. Lo accontentarono volentieri.
Così Mosciolino salì sul carro di Nettuno e girò tutta la città. La gente vedendolo passare lo ammirava e gridava: “è nata una nuova [[maschera]]!"
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
 
==== Biblioteche ====
* [[Biblioteca comunale Luciano Benincasa]], fondata nel [[1669]], con più di 100.000 volumi è la più importante della città; è annessa un'emeroteca. Chiusa per lavori di restauro della sede, nel 2012 è stata riaperta solo parzialmente.
* Biblioteca dell'Archivio di Stato, fondata nel 1871, conserva, tutela e valorizza circa diciassette chilometri lineari di materiale documentario;
*[[Biblioteca della Soprintendenza archeologica di Ancona|Biblioteca della Soprintendenza Archeologicaarcheologica]], specializzata in archeologia e storia locale;
* Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici.
*Biblioteche di istituzioni culturali:
* Biblioteca dell'Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti
**della [[Deputazioni di storia patria#Deputazioni|Deputazione di storia patria per le Marche]];
* Biblioteca del Pontificio Seminario Regionale Pio XI;
**dell'Accademia marchigiana di scienze, lettere ed arti;
* Biblioteca dei Frati Cappuccini;
**dell'Istituto per la storia del movimento di liberazione delle Marche.
* Biblioteca dei Frati Minori Conventuali;
*Biblioteche di istituzioni religiose:
* Biblioteca dell'Opera Salesiana
**del Pontificio Seminario Regionale Pio XI;
* Biblioteca universitaria dell'Istituto Teologico Marchigiano;
**dell'Opera Salesiana;
* Biblioteca universitaria della facoltà di Economia;
**Biblioteca diocesana.
* Biblioteca universitaria della facoltà di Medicina e Chirurgia;
*Biblioteche universitarie:
* Biblioteca universitaria della facoltà di Ingegneria;
**dell'Istituto Teologico Marchigiano;
* Biblioteca universitaria della facoltà di Scienze
**della facoltà di Economia;
* Biblioteca universitaria del Dipartimento di Elettronica ed Automatica;
**della facoltà di Medicina e Chirurgia;
* Biblioteca universitaria del Dipartimento di Energetica;
**della facoltà di Ingegneria;
* Biblioteca diocesana;
**della facoltà di Scienze
* Emeroteca, conserva copie di 12 quotidiani attuali e gli archivi del [[Corriere Adriatico]] (dal 1951) e de [[Il Resto del Carlino]] (dal 1953) ed altre testate nazionali.
*Biblioteca del [[Consiglio regionale delle Marche]];
*Biblioteca privata Franco Amatori, aperta al pubblico dal 2008 nello storico [[Palazzo Benincasa]].
 
Nel luglio 2020 Ancona ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Università politecnica delle Marche ====
[[File:UnivPM-Rettorato.jpg|miniatura|Il Rettorato, ex-sede della [[Provincia di Ancona]], sul lato sud di piazza Roma]]
Nel 1562 venne aperta ad Ancona l{{'}}''Universitas studii generalis cuiuscum scientiae et facultatis'', con le facoltà di diritto e di teologia e la possibilità di apertura anche di facoltà scientifiche<ref>{{Cita|Gian Paolo Brizzi e Jacques Verger (a cura di), ''Le università minori in Europa''}}.</ref> L'università anconitana si ricollegava alla scuola di diritto attiva in città nel Medioevo, dal 1300 in poi.<ref>{{Cita|Giancarlo Galeazzi (a cura di), ''Benvenuto Stracca nel quarto centenario della morte''}}.</ref>
 
Gli studi universitari moderni ad Ancona iniziano nel [[1959]] con l'apertura della facoltà di Economia. Nel [[1969]] viene fondata l'Università degli Studi di Ancona, dal [[2003]] denominata "[[Università politecnica delle Marche]]", che conta quaranta corsi di laurea e cinque facoltà: Agraria, Economia, Ingegneria, Medicina e Scienze. Gli studenti sono più di 16.000<ref>Dati tratti da ''Marchedomani'' di maggio 2012</ref>.
==== Università e Istituto Superiore di Studi Musicali ====
{{vedi anche|Università politecnica delle Marche}}
[[File:UnivPM - engineering (2).jpg|thumb|240px|Facoltà di ingegneria dell'Università politecnica delle Marche]]
Gli studi universitari moderni ad Ancona iniziano nel [[1959]] con l'apertura della facoltà di Economia. Nel [[1969]] viene fondata l'Università degli Studi di Ancona, nel [[2003]] denominata "Università Politecnica delle Marche". Ha inoltre sede in città l'Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Facoltà di Sacra Teologia della [[Pontificia Università Lateranense]].
 
Hanno inoltre sede in città l'Istituto Teologico Marchigiano e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose «Lumen gentium», aggregati alla Facoltà di Sacra Teologia della [[Pontificia Università Lateranense]], e la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici.
* [[Università Politecnica delle Marche]]
** facoltà di [[Ingegneria]]
** facoltà di [[Economia]] "[[Giorgio Fuà]]"
** facoltà di [[Facoltà di Agraria|Agraria]]
** facoltà di [[Medicina]] e [[Chirurgia]]
** facoltà di [[Scienze]].
* [[Pontificia Università Lateranense]]
** facoltà di [[Teologia]]
 
Per ciò che riguarda gli studi musicali, in città svolgesvolgeva la funzione di [[Conservatorio]] l'Istituto Superiore di Studi Musicali "G.B. Pergolesi", attivo dal [[1924]] eal [[2014]], dal [[2001]] pareggiato a tutti gli effetti di legge ai conservatori di musica statali. EssoNel comprende2014 iil corsiComune accademicidecise di Chitarra,chiudere Clarinetto,l'istituto<ref>{{Cita Fisarmonica,web Flauto,|url=https://www.anconatoday.it/politica/chiusura-pergolesi-ancona-opposizioni-insorgono-17-settembre-2014.html Strumenti|titolo=Addio aal percussione,Pergolesi: Pianoforte,il CulturaComune musicalenon generale,stanzierà Storiai dellafondi. Musica,L'opposizione Teoriainsorge e|accesso=13 solfeggio,settembre Pianoforte2021 Complementare,|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913171953/https://www.anconatoday.it/politica/chiusura-pergolesi-ancona-opposizioni-insorgono-17-settembre-2014.html Musica|urlmorto=no di insieme per fiati.}}</ref>
 
==== Musei ====
{{vedi anchecategoria|:Categoria:Musei di Ancona}}
===== Pinacoteca civica Francesco Podesti =====
La [[Pinacoteca civica Francesco Podesti]] è situata all'interno di palazzo Bosdari, in via Pizzecolli. Tra le altre possiamo trovare opere di [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], del [[Tiziano]], di [[Lorenzo Lotto]], del [[Il Guercino|Guercino]], di [[Sebastiano del Piombo]], di [[Orazio Gentileschi]], di [[Andrea Lilli]], di [[Francesco Podesti]].
 
* [[Museo archeologico nazionale delle Marche]]: è ospitato all'interno del cinquecentesco [[palazzo Ferretti]] e permette un interessante viaggio nel tempo grazie alle testimonianze ricchissime di tutte le civiltà della regione. Conserva una completa documentazione sull'arte e sulla vita quotidiana del [[Piceni|popolo piceno]]; notevoli sono anche le testimonianze dell'invasione [[galli]]ca del VI secolo a.C. e della [[Ankón|fase greca di Ancona]].
===== Museo tattile statale Omero =====
* [[Museo della città di Ancona]]: è un museo di storia urbana; si segnalano le vedute della città di [[Luigi Vanvitelli]] e un grande plastico in legno che ricostruisce la città di Ancona nel [[1844]].
Il [[Museo Omero]] ha sede nei pressi del palazzo della Regione, ma presto troverà la sua definitiva collocazione all'interno del [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]]. È uno dei pochi al mondo, e l'unico in Italia, che permette anche ai non vedenti di avvicinarsi all'arte facendo toccare calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti, ma anche reperti archeologici e sculture di artisti contemporanei originali. La visita è piacevole e istruttiva per tutti coloro che amano l'arte.
*[[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Pinacoteca civica "Francesco Podesti"]]: tra le opere più notevoli, quelle di [[Carlo Crivelli]], del [[Tiziano]], di [[Lorenzo Lotto]], del [[Guercino]], di [[Sebastiano del Piombo]], di [[Orazio Gentileschi]], di [[Andrea Lilli]], di [[Francesco Podesti]]. Conserva anche opere di autori contemporanei. Nel 2016 è stata parzialmente riaperta con nuovo allestimento.
* [[Museo Omero|Museo tattile statale Omero]]: È uno dei più importanti musei tattili in Italia<ref>{{Cita web |url=https://www.quotidiano.net/magazine/tempo%20libero/musei-tattili-italiani-1.3323540 |titolo=Musei tattili italiani |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914110733/https://www.quotidiano.net/magazine/tempo%20libero/musei-tattili-italiani-1.3323540 |urlmorto=no }}</ref>, e permette di avvicinarsi all'arte toccando calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti, reperti archeologici e sculture originali di artisti contemporanei.
* [[Museo diocesano (Ancona)|Museo diocesano di Ancona]]: è una collezione di arte sacra; notevoli sono i sarcofagi paleocristiani e gli arazzi dai colori vivissimi di [[Peter Paul Rubens|Rubens]].
* Museo diffuso urbano: è un museo a cielo aperto che si snoda tra i luoghi dell'antica comunità ebraica anconitana. È attualmente chiuso.
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sala museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi]]: è un museo di storia delle telecomunicazioni, con una collezione di radio antiche e attrezzature per esperimenti. È attualmente chiuso.
* [[Museo di scienze naturali Luigi Paolucci]]: nato nel 1864 grazie all'opera del noto scienziato anconitano [[Luigi Paolucci]], ha avuto sede in città per 80 anni e poi è stato chiuso per i danni di guerra; nel 1997 è stato trasferito nella vicina [[Offagna]], uno dei [[castelli di Ancona]]. Sono esposti fossili, minerali, materiali didattici storici e animali impagliati.
* Museo del giocattolo e del bambino<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/marche-musei-monumenti/ancona-muusei|titolo=Museo del Giocattolo e del Bambino}}</ref>.
 
===== MuseoMedia diocesano =====
==== Stampa ====
Il [[Museo diocesano di Ancona]] è allestito nel vecchio Episcopio situato nel piazzale del [[Duomo di Ancona|Duomo]], alla sua sinistra. Ricco delle testimonianze di una fede che ha origini antichissime, essendo legato l'arrivo del Cristianesimo al protomartire [[Santo Stefano (martire)|Santo Stefano]], comprende una collezione di sculture, di dipinti, di oggetti sacri e i resti delle chiese abbattute o bombardate (tra tutte le parti recuperate, suggestive quelle della storica chiesa di San Pietro). Tra i pezzi più celebri non possono non essere citati quattro arazzi dai colori vivissimi, tratti da cartoni del [[Rubens]].
Due sono i giornali che pubblicano la cronaca cittadina:
* ''[[Corriere Adriatico]]'' (edito ad Ancona);
* ''[[Il Resto del Carlino]]''.
 
Viene pubblicato anche il quotidiano [[Gazzetta aste ed appalti pubblici]], su [[Asta (compravendita)|aste]], bandi e appalti pubblici.
===== Museo archeologico nazionale delle Marche =====
Il [[Museo archeologico nazionale delle Marche]] è ospitato all'interno del cinquecentesco [[palazzo Ferretti]] e permette un interessante viaggio nel tempo grazie alle testimonianze ricchissime di tutte le civiltà della regione. Comprende le seguenti sezioni.
* Sezione Preistorica, con reperti che vanno dal Paleolitico, all'età del Bronzo; tra essi i manufatti più antichi delle Marche, ritrovati a [[Monte Conero]] e risalenti a circa 200.000 anni fa
* Sezione Protostorica, sezione caratterizzante il museo, grazie alla eccezionale e completa documentazione sull'arte e sulla vita quotidiana del [[Piceni|popolo piceno]], che abitava nelle Marche nell'età del Ferro; la sezione comprende anche testimonianze dell'invasione [[galli]]ca del VI secolo a.C., tra cui alcune raffinatissime corone d'oro composte da elementi vegetali
* Sezione Greca, che espone i reperti della necropoli ellenistica di Ancona, con stele funerarie scolpite, oggetti in vetro, gioielli e un modellino ricostruttivo del tempio di Afrodite che sorgeva sull'acropoli della città
* Sezione Romana, ricchissima, la cui riapertura si attende sin dal [[1972]]
* Sezione Medievale, la cui riapertura si attende sin dal [[1972]]
* Collezione numismatica, notevolissima e ancora preclusa al pubblico.
 
===Arte===
Irrisolta è ancora la questione dei [[Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola]], statue di epoca romana di eccezionale valore: si tratta dell'unico gruppo equestre in bronzo dorato rimastoci dall'antichità. Trovati nel [[1946]] a Cartoceto di [[Pergola]], salvati da un emissario della soprintendenza dalla vendita all'estero, furono esposti al Museo nazionale fino al [[1972]], quando a causa del terremoto il museo chiuse. Alla riapertura del Museo si aprì un contenzioso con [[Pergola]], comune nel cui territorio il reperto era stato trovato. Dopo alterne vicende si giunse ad un compromesso alla cui formulazione parteciparono il [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali|Ministero]], la regione Marche e la Soprintendenza archeologica: vennero eseguite delle copie conformi del gruppo bronzeo, e si decise di esporre alternativamente a Pergola e ad Ancona gli originali e le copie. Il patto venne rotto dal Ministero ed attualmente (2011) le statue originali sono a [[Pergola]], in un museo appositamente istituito. Sul tetto del Museo nazionale svettano le copie ricostruttive delle statue, realizzate in bronzo dorato.
==== Arte ad Ancona ====
{{vedi anche|Arte ad Ancona}}
L'arte di ogni epoca ha lasciato in città testimonianze significative, ma Ancona è particolarmente ricca di opere d'arte dei suoi periodi di massima fioritura: quelli dell'impero di [[Traiano]] (II secolo a.C.), della [[repubbliche marinare|repubblica marinara]] (dall'XI al XVI secolo), e del [[Porto franco (economia)|porto franco]] (XVIII secolo).
 
In particolare, la città fu uno dei centri principali del [[Rinascimento adriatico]], fenomeno artistico in cui la riscoperta dell'arte classica è accompagnata da una certa continuità formale con l'arte gotica. Coinvolse pittura, scultura e architettura ed è un tipo di Rinascimento in cui non si rinnega il gotico, ma lo si svuota di significato utilizzandolo solo come decorazione, mentre la sostanza delle opere artistiche accoglie le novità legate alla riscoperta dell'arte greca e romana<ref>Pietro Zampetti, ''Pittura nelle Marche'', Nardini editore, Firenze, 1988 (pagina 333)</ref>.
===== Museo della città =====
;Testimonianze archeologiche di arte picena e greca
Il [[Museo della città di Ancona]] è un museo di storia urbana, situato in [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]]. Tra i pezzi da segnalare le vedute della città di [[Luigi Vanvitelli]] e un grande plastico in legno che ricostruisce la città di Ancona nel [[1844]].
L'arte picena e quella [[arte greca|greca]] sono testimoniate dai reperti ritrovati nelle antiche [[necropoli]] ed esposti al [[Museo archeologico nazionale delle Marche]].
 
;Architettura
===== Galleria d'Arte Moderna =====
Tra gli architetti che lavorarono ad Ancona si ricordano per l'Età Antica [[Apollodoro di Damasco]], per il Medioevo [[Margaritone d'Arezzo]], [[Mastro Filippo]] e [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]]. Per il Rinascimento [[Antonio da Sangallo il Giovane]] e [[Francesco di Giorgio Martini]], per il Settecento [[Luigi Vanvitelli]] e [[Carlo Marchionni]], per l'Età Contemporanea [[Guido Cirilli]], [[Pietro Belluschi]] e [[Vittorio Gregotti]].
La [[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Galleria d'Arte Moderna]] è provvisoriamente allestita in due piccole sale all'ultimo piano di palazzo Bosdari, sede della Pinacoteca. Nonostante la mancanza di spazio, presenta opere di autori contemporanei marchigiani e non solo, come [[Carlo Levi]], [[Ivo Pannaggi]], [[Luigi Veronesi]], [[Corrado Cagli]], [[Valeriano Trubbiani]] ed [[Enzo Cucchi]].
 
;Scultura
===== Museo diffuso urbano =====
Tra gli scultori che hanno lasciato le loro opere in città si ricordano per il Medioevo [[Margaritone d'Arezzo]], [[Mastro Filippo]] e [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]], già citati come architetti. Per il Rinascimento, sono presenti opere di [[Giovanni Dalmata]], per l'Età Moderna di [[Gioacchino Varlè]], per l'Età Contemporanea di [[Vittorio Morelli]], [[Filandro Castellani]], [[Pericle Fazzini]], [[Valeriano Trubbiani]], [[Aligi Sassu]] e [[Arnaldo Pomodoro]].
Il [[Parco del Cardeto|Museo diffuso urbano]] è un vero e proprio museo a cielo aperto all'interno del [[parco del Cardeto]]. “Chayim” è il primo itinerario di questo particolare ed originale museo, un percorso tra i luoghi della presenza ebraica che mette in luce l'importanza sociale e culturale di questa comunità per la città di Ancona.
 
;Pittura
===== Sala museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi =====
Per il Medioevo, si deve ricordare la scuola di pittura gotica, la ''Scuola di Ancona'', attiva in città tra Trecento e Quattrocento; [[Olivuccio di Ciccarello]] ne era il maestro<ref>Pietro Zampetti, in ''Francesco Podesti'', Electa editrice, Milano 1996, pagina 34</ref><ref>Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, ''Pittori ad Ancona nel Quattrocento'', Federico Motta editore, Milano 2008, ISBN 978-88-7179-607-9</ref>.
La [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sala museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi]] è un museo di storia dedicato alle telecomunicazioni ed in particolare alla radio; ha sede nei locali della ex chiesa di Sant'Agostino. Aperto al pubblico solo su prenotazione, ha visto la luce nel maggio del 2009.
 
Per il Rinascimento, il pieno Quattrocento è segnato dall'anconitano [[Nicola di Maestro Antonio d'Ancona|Nicola di Mastro Antonio]]. Altri protagonisti della pittura rinascimentale ad Ancona furono [[Carlo Crivelli]], [[Tiziano]] e [[Lorenzo Lotto]], che aprì una scuola di pittura in città. I capolavori di questi artisti sono conservati nelle chiese e nella pinacoteca. [[Tiziano]], in particolare lasciò in città la sua prima opera datata e uno dei suoi ultimi dipinti, ciò che permette di seguire la sua evoluzione artistica.
===== Museo di scienze naturali =====
Il [[Museo di scienze naturali Luigi Paolucci]], pur essendo un museo nato e cresciuto in città grazie all'opera del noto scienziato anconitano [[Luigi Paolucci]], ha ora sede nel vicino e suggestivo centro di [[Offagna]], uno degli storici castelli di Ancona. Il museo espone una piccola ma significativa parte delle ricchissime collezioni naturalistiche di sua proprietà: fossili, minerali, materiali didattici storici, esemplari impagliati di animali; testimonia i vari aspetti degli ambienti naturali delle Marche.
 
Nel periodo manierista si distinguono i nomi di [[Pellegrino Tibaldi]] e di [[Andrea Lilli]], mentre testimonianze della pittura del Seicento sono i dipinti di [[Orazio Gentileschi]], di [[Carlo Maratta]] e del [[Guercino]].
==== Teatri ====
{{vedi anche|Teatro delle Muse|Teatro sperimentale Lirio Arena}}
[[File:Teatro delle Muse-Ancona.jpg|thumb|240px|La facciata del Teatro delle Muse]]
* [[Teatro delle Muse]]. Costruito nel [[1827]] su progetto di [[Pietro Ghinelli]], ha conservato soltanto la struttura esterna e la neoclassica facciata a colonne ioniche. Durante la [[seconda guerra mondiale]] il tetto fu parzialmente danneggiato da uno spezzone incendiario d'aereo, cosa che suggerì agli amministratori un'assai discussa demolizione e ricostruzione degli interni in stile moderno, avviando una ristrutturazione durata decenni. Capace di accogliere più di mille spettatori, ospita {{chiarire|oggi|quando?}} una stagione lirica di livello internazionale, una stagione sinfonica, una di prosa ed una di musica jazz. Da segnalare il sipario tagliafuoco del palcoscenico, decorato da un'opera dell'artista [[Valeriano Trubbiani]].
* [[Teatro sperimentale Lirio Arena]]. Inaugurato nel [[maggio]] [[1960]] per far rinascere ad Ancona il teatro drammatico, in attesa della riapertura del Teatro delle Muse, divenne il teatro cittadino e per finanziarne le spese di gestione fu costituito un comitato di sostenitori, che diede solidità finanziaria consentendo alle migliori compagnie italiane di esibirvisi. Nel [[1967]] si decise l'ampliamento che fu completato solo tra il [[1974]] e [[1979]].
* Teatro Metropolitan, gioiello del [[XIX secolo]] ubicato nel corso principale, è attualmente (2011) oggetto di complesse opere di ristrutturazione ad uso ricettivo-commerciale, ne rimarrà dell'originale il solo involucro esterno.
* Teatro Goldoni, altro teatro storico realizzato a metà Ottocento. Pur essendo originariamente di notevole valore architettonico, con architettura Liberty e interessanti strutture in ghisa, purtroppo recentemente è stato sventrato per realizzare un cinema multisala.
 
Nell'Ottocento spicca la figura del pittore anconitano [[Francesco Podesti]], che tra accademismo, pittura storica e [[romanticismo]] raggiunse fama internazionale. Fu uno degli ultimi grandi maestri dell'[[affresco]], e con tale tecnica dipinse in [[Città del Vaticano|Vaticano]] la [[sala dell'Immacolata|sala dell'Immacolata Concezione]]. Uno dei suoi capolavori, il ''[[Giuramento degli Anconetani]]'', è uno dei simboli della città.
==== Sedi espositive ====
Le mostre d'arte si tengono in genere all'interno del settecentesco [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]], splendida isola pentagonale all'interno del porto.
==== Altre istituzioni culturali ====
* Soprintendenza per i beni artistici, storici ed architettonici delle Marche;
* Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche;
* Soprintendenza per i beni archivistici delle Marche;
* Soprintendenza Regionale;
* Deputazione di storia patria per le Marche, con relativa biblioteca;
* Accademia marchigiana di scienze, lettere ed arti, con relativa biblioteca;
* Istituto per la storia del movimento di Liberazione delle Marche, con relativa biblioteca;
 
A inizio [[Novecento]], nel periodo tra [[Divisionismo]] e [[Simbolismo (arte)|Simbolismo]], lavorò in città [[Augusto Mussini|Fra' Paolo Mussini]]; durante gli anni Trenta del secolo, lasciò le sue opere in città [[Pio Pullini]].
=== Stampa ===
* [[Corriere Adriatico]]
* [[Gazzetta aste ed appalti pubblici]]
 
=== =Ancona nell'arte ====
In questa sezione si elencano le principali opere che, nel corso dei secoli hanno rappresentato Ancona nella scultura, nella pittura, nella letteratura e nel cinema.
La città di Ancona è stata nel corso dei secoli fonte di ispirazione ed oggetto di attenzione da parte di pittori, registi, scrittori, poeti. Riportiamo qui gli episodi più significativi di questo fenomeno.
;Ancona nella pittura e nella scultura
{{vedi anche|Ancona nell'arte#Ancona nella pittura e nella scultura}}
[[File:058 Conrad Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, Tafel LVIII.jpg|thumb]]
[[File:Domenichino - A Triumphal Arch of Allegories - WGA06409.jpg|miniatura|L'Arco di Traiano di Ancona in un dipinto del [[Domenichino]]]]
[[File:Pinturicchio - No. 10 - Pope Pius II Arrives in Ancona - WGA17807.jpg|miniatura|Pio II arriva ad Ancona, del [[Pinturicchio]]]]
 
Il più antico panorama di Ancona risale al ⅠⅠ secolo, si trova a Roma ed è scolpito nelle pietre della [[Colonna Traiana]]. Si tratta della [[Rilievi della colonna Traiana#Campagna del 105|scena 58]], raffigurante la ''Partenza da Ancona dell'Imperatore Traiano per la [[Storia della Dacia|Seconda Guerra Dacica]]''<ref>{{Cita libro |autore=Fiorella Festa Farina |titolo=Tra Damasco e Roma. L'architettura di Apollodoro nella cultura classica |editore=L'Erma di Bretschneider |città=Roma |anno=2001}}</ref>. In questa raffigurazione Ancona è riconoscibile attraverso i monumenti più rappresentativi dell'epoca: il [[Tempio di Afrodite (Ancona)|tempio di Venere]], i cui resti sono visibili al di sotto dell'attuale [[Duomo di Ancona|duomo]]; il [[Ankón#Il tempio di Diomede|tempio di Diomede]], colpito dalle onde<ref>A. Coppola, ''I due templi greci di Ancona'', in ''Esperia'', nº 3 pubblicato nell'anno 1993 (pagg. 189-192)</ref>; il molo e l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]], ancora ottimamente conservati nel porto attuale. È interessante notare che, nonostante siano passati diciannove secoli, ancor oggi i luoghi rappresentativi della città siano rimasti gli stessi: il tempio sul colle Guasco, il porto, l'Arco di Traiano.
==== Cinema ====
Tra i titoli più significativi si citano i seguenti.
* ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'', di [[Luchino Visconti]] ([[1943]]). Il capolavoro di Visconti, considerato il primo film [[neorealismo|neorealista]], nelle sequenze centrali è stato girato ad Ancona, che qui rappresenta la città portuale, nella quale, grazie alle navi che salpano ogni giorno, è possibile sognare un nuovo destino per la propria vita. La [[duomo di Ancona|cattedrale]], la fiera di San Ciriaco, le salite e le scalinate della città sono rappresentate con vera maestria. In particolare si riconoscono: il cavalcavia di via Marconi, il molo S. Maria, via Cialdini, il Duomo, il porto visto dal colle Guasco, lo scalone Nappi. Alcuni dei luoghi in cui è stato girato il film saranno di lì a poco sconvolti nel tragico bombardamento del 1º novembre [[1943]], per cui il film è anche una preziosa testimonianza della città d'anteguerra.
* ''[[Un'anima divisa in due]]'', di [[Silvio Soldini]] ([[1993]]). Anche in questa pellicola Ancona rappresenta per i protagonisti, fuggitivi da [[Milano]], il desiderio di una vita migliore. In questo caso non è la presenza del porto, ma la dimensione a misura d'uomo e la vicinanza con la natura a far assumere alla città questo ruolo. Ben presto si accorgeranno però che la vita moderna non risparmia alcun luogo dove ogni apertura al "diverso" viene pagata con l'isolamento e la solitudine.
* ''[[La regina degli scacchi]]'' di [[Claudia Florio]] ([[1998]]). Ancona in questo film è nebbiosa, inquietante e, con le sue vie in salita, le sue antiche scalinate, le sue spiagge invernali, fa da sfondo perfetto alla difficile e combattuta introspezione di una giovane ragazza.
* ''[[La stanza del figlio]]'' di [[Nanni Moretti]] ([[2001]]). Vincitore della Palma d'oro al 54º [[Festival di Cannes]], è stato girato interamente in città; qui Ancona è usata senza citarla per rappresentare una tipica città dell'Italia di oggi.
 
Nel Rinascimento, Ancona è stata rappresentata varie volte nei dipinti di noti artisti.
Ci sono altri film, o parti di essi, che sono stati girati in città. Ne diamo un elenco decennio per decennio.
 
[[Vittore Carpaccio]] raffigura Ancona nel ''[[Ritratto di cavaliere]]'' (rione di Capodimonte), nel ''[[San Giorgio e il drago (Carpaccio)|San Giorgio e il drago]]''
* Negli [[Anni 1960|anni sessanta]], curiosamente, Ancona è stata usata in vari film, poi proiettati nelle sale di tutta [[Europa]], per rappresentare i luoghi più disparati ed esotici. Ne ''[[Il Giustiziere dei Mari]]'' ([[1961]], per la regia di [[Domenico Paolella]]) le spiagge rocciose di Ancona rappresentano la [[Australia|costa australiana]] e ne ''[[Le prigioniere dell'Isola del Diavolo]]'' ([[1962]], sempre di [[Domenico Paolella]]), rappresentano invece l'[[Isola del Diavolo]] della [[Guyana francese]]. A queste due pellicole va il merito di aver conservato le immagini della [[Monte Conero|Riviera del Cònero]] prima dell'antropizzazione a scopo turistico avvenuta a partire dalla metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]]. È possibile, in particolare, apprezzare gli scogli del Passetto e la spiaggia di [[Portonovo]] nella sua naturalità quasi intatta, costellata dalle rare capanne dei pescatori (demolite appunto a metà degli anni sessanta) e dalle rovine del fortino napoleonico, allora in abbandono. Ne ''[[La ragazza con la pistola]]'', ([[1968]], di [[Mario Monicelli]]) il molo nord di Ancona, nonostante il [[Duomo di Ancona|Duomo]] che si intravede sullo sfondo, serve per rappresentare il porto di [[Brighton]], in [[Inghilterra]]. Al largo della lanterna rossa la protagonista [[Monica Vitti]] fugge dal [[Regno Unito]] con il traghetto. La scena doveva essere girata realmente a [[Brighton]], come gran parte del resto del film, ma il mare proibitivo nella località inglese ed impegni già presi in Italia subito dopo il film dall'altro protagonista [[Carlo Giuffrè]], spinsero la regìa a ripiegare sullo scalo adriatico, focalizzando la scena sulla corsa sul molo e la nave in partenza.
(Duomo) e nella ''[[Predica di santo Stefano]]'' (Arco di Traiano)<ref name="duomo">{{Cita libro |titolo=San Ciriaco, la cattedrale di Ancona |editore=Motta editore |città=Milano |anno=2003 |ISBN=88-7179-353-6}}</ref><ref name=itinerari>Pietro Zampetti, ''Itinerari per le Marche'', Editoriale L'Espresso, 1980.</ref>.
 
[[Giovanni Bellini]] rappresenta il Duomo e il colle Guasco nella ''Crocifissione'' di Prato, e il rione di Capodimonte nella ''Sacra Conversazione'' 'Giovannelli'<ref name=duomo/><ref name=autogenerato4>{{Cita libro |autore=Fabio Bronzini |autore2=Angela Bedini |autore3=Stefano Sanpaolesi |titolo=Il profumo della città |editore=Il lavoro Editoriale |città=Ancona |anno=2009 |p=48}}</ref>, mentre nel ''Martirio di San Marco'', eseguito insieme a [[Vittore Belliniano]] e [[Lorenzo Lotto]], raffigura ancora una volta il Duomo e il colle Guasco, anche se Ancona qui serve per rappresentare [[Alessandria d'Egitto]]<ref name=duomo/>.
* Negli [[Anni 1970|anni settanta]] alcune scene del film di [[Valerio Zurlini]] ''[[La prima notte di quiete]]'' ([[1972]]) sono state girate all'interno, allora in rovina, della storica Villa Favorita, restaurata nel [[1998]]. Altro film girato in città negli [[Anni 1970|anni settanta]] è stato ''[[La belva col mitra]]'' ([[1977]]) del regista [[Sergio Grieco]], del genere [[poliziottesco]]; esso documenta l'aspetto della città negli anni settanta, (zona della Stazione, Largo XXIV Maggio, [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]], spiaggia del Passetto) la vicenda di un criminale evaso con l'intenzione di vendicarsi dei suoi ex complici, che alla fine verrà catturato.
 
Il [[Pinturicchio]], nel ''Papa Pio II arriva per la Crociata al porto di Ancona'', raffigura una veduta della città<ref name=duomo/>.
* Negli ultimi cinque anni sono stati girati ad Ancona due film a distribuzione nazionale: nel [[2007]] ''[[Alma]]'', regia [[Massimo Volponi]], che narra la reale vicenda umana dell'equipaggio dell'omonima nave russa, abbandonata dal suo armatore nel porto di Ancona; nel [[2010]] è uscito nelle sale ''[[La Polinesia è sotto casa]]'', regia di [[Saverio Smeriglio]] e [[Andrea Goroni]], girato soprattutto nella spiaggia di [[Portonovo]], che ha per argomento la passione per il [[surf]].
 
[[Carlo Crivelli]], nella ''Visione del Beato Gabriele Ferretti'', ci offre una veduta della campagna nei pressi della Chiesa di San Francesco ad Alto<ref>{{cita web |url=http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-the-vision-of-the-blessed-gabriele |titolo=Carlo Crivelli, “The Vision of the Blessed Gabriele” |editore=Galleria Nazionale di Londra |lingua=en |accesso=3 luglio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190703131905/https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-the-vision-of-the-blessed-gabriele |urlmorto=no }}</ref>.
==== Pittura e scultura ====
Nell'elenco sottostante sono riportate le opere di artisti che rappresentano Ancona. Non sono segnalate le opere di artisti locali; tra queste opere locali si ricordano soprattutto la ''Veduta della città'' di [[Andrea Lilli]] ([[XVI secolo]]) conservata in [[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Pinacoteca]], probabile lacerto di una [[pala d'altare]] smembrata dopo il [[1860]], il ''Giuramento degli Anconitani'' ([[XIX secolo]]), di [[Francesco Podesti]], elemento caratterizzante la Sala Consiliare del Comune<ref>Il dipinto era stato realizzato per la sala consiliare del Municipio, che fino al 1945 aveva sede nel Palazzo degli Anziani; dopo tale anno, con il trasferimento della sede comunale a Palazzo del Popolo anche il dipinto fu spostato. Nel decennio 2000-2010 il Consiglio comunale decise di riportare la propria sede nel Palazzo degli Anziani, dove verrà nuovamente trasferito il dipinto del Podesti</ref> , e varie vedute urbane della metà del [[secolo XIX]] dei coevi locali Filippo Boni e Barnaba Mariotti.
* Maestro delle imprese di Traiano [[115|115 d.C.]]: Scena 79 della [[colonna Traiana]], (Roma): Partenza da Ancona dell'Imperatore Traiano per la [[Dacia (storia)|Seconda Guerra Dacica]]
* [[Antonio Danti]], [[1589]] (Musei Vaticani, Galleria delle Carte Geografiche, Roma), Veduta della città e del porto di Ancona;
* [[Vittore Carpaccio]], [[1460]] (Collezione Tyssen, [[Madrid]]), ''Ritratto di [[Francesco Maria II della Rovere]]'', con veduta del rione di Capodimonte;
* [[Vittore Carpaccio]], [[1526]] (Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, Venezia), ''[[San Giorgio]] e il drago''; nello sfondo è rappresentato il duomo; Ancona qui serve per rappresentare [[Silene]] di [[Libia]];
* [[Vittore Carpaccio]], [[1530]] ([[Museo del Louvre]], [[Parigi]]), ''La predica di Santo Stefano''; sullo sfondo una bella rappresentazione dell'Arco di Traiano;
* [[Giovanni Bellini]], [[1430]] (Collezione della Cassa di Risparmio, Prato), ''Crocifissione''; sullo sfondo il Duomo e panorama fantastico del colle Guasco;
* [[Giovanni Bellini]], [[1516]] (Galleria dell'Accademia, [[Venezia]]) Sacra Conversazione 'Giovannelli'; sullo sfondo c'è Capodimonte vista dal porto;
* [[Vittore Belliniano]], [[1526]] (Scuola Grande di San Marco, Venezia), ''Martirio di [[San Marco Evangelista|San Marco]]''; sullo sfondo il Duomo e il colle Guasco; Ancona qui serve per rappresentare [[Alessandria d'Egitto]];
* [[Pinturicchio]], [[1454]]-[[1513]] (Libreria Piccolomini, [[Siena]]), [[Papa Pio II]] parte per la [[Crociata]] dal porto di Ancona;
* [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], [[1435]]-[[1494]] (Galleria Nazionale, [[Londra]]), ''Visione del Beato Gabriele Ferretti'', con veduta della campagna nei pressi della Chiesa di San Francesco ad Alto;
* [[Tiziano Vecellio]], [[1502]] circa (Galleria Nazionale di Londra), Noli me tangere; è rappresentata Porta Capodimonte.
* [[Domenichino]], (galleria del Prado, Madrid) Arco di Traiano.
* [[Giovanni Battista Piranesi]], Arco di Traiano.
* [[Girolamo Gambarato]], (attivo dal [[1561]] al [[1628]]) (Venezia, Sala Maggiore del Palazzo Ducale), La storia di Ancona (il papa giunge ad Ancona accompagnato dall'Imperatore Federico Barbarossa e dal doge e dona a questo un ombrello d'oro).
* [[Jakob Philipp Hackert]], [[1780]] circa, Veduta del porto di Ancona con l'Arco di Traiano, unica dell'elenco presente in Pinacoteca.
 
[[Tiziano]], nel ''Noli me tangere'', rappresenta Porta Capodimonte<ref name=autogenerato4 /><ref>In questo caso l'identificazione non è condivisa da tutti: vedi Mario Tarelli ''Porta Capodimonte in una tela di Tiziano?'' Ancona 1945.</ref>.
==== Letteratura ====
* [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] (Carmina, 36) cita Ancona parlando dei più celebri luoghi di culto di Venere
* [[Giovenale]] (Satire, libro IV) in una celebre immagine parla del "tempio di Venere sorretto dalla dorica Ancona"; è dall'epoca romana, dunque che Ancona viene definita dorica
* [[Dante Alighieri]], nel canto [[Paradiso - Canto ventunesimo|XXI del Paradiso]], dice:
{{quote|In quel loco fu' io Pier Damiano, <br /> e Pietro Peccator fu' nella casa <br /> di Nostra Donna in sul lito adriano".}}
 
Il [[Domenichino]] nel dipinto ''Arco di Traiano'' ci ha lasciato una interpretazione rinascimentale dell'antico monumento romano<ref>{{Cita libro |autore=Evelina Borea |autore2=Carlo Gasparri |titolo=L'idea del bello: viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori |editore=Ed. de Luca |anno=2000 |p=326}} Nel dipinto l'iscrizione è modificata.</ref>.
È san [[Pier Damiani]] a parlare nei versi del Poeta. Il "loco" di cui il santo parla all'inizio è l'eremo di Fonte Avellana, mentre l'identificazione della dimora di nostra Signora sul lido adriatico ha fatto molto discutere. Secondo alcuni si tratterebbe della chiesa di Santa Maria in Porto di [[Ravenna]], secondo altri invece di [[Portonovo#Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]], presso Ancona. Per ciò che riguarda gli argomenti a favore dell'una o dell'altra ipotesi, si veda la voce "[[Portonovo#Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]]". Nella chiesa di Portonovo è presente una targa con i versi di Dante.
* [[Michel de Montaigne]], dal "Giornale di viaggio in Italia", ove viene descritta come "molto abitata, e in ispecie da greci, turchi e schiavoni, importante per commerci, ben costruita, limitata da due capi montuosi che si protendono verso il mare, su uno dei quali sorge un'ampia fortezza, attraverso cui giungemmo in città, mentre sull'altro – molto vicino – c'è una chiesa. Fra questi due promontori e sulle pendici, sia da un lato sia dall'altro, è sita la città: però la parte principale giace nell'avvallamento e lungo il mare, dove esiste un buonissimo porto, e qui sorge tuttora un grande arco dedicato all'imperatore Traiano, a sua moglie e a sua sorella"<ref>Michel Montaigne ''Viaggio in Italia'', Bari, Laterza 1972</ref>.
* [[Giacomo Casanova]] nei suoi diari si sofferma a lungo a proposito del suo soggiorno ad Ancona (nel vecchio lazzaretto), e ci racconta belle ed intriganti avventure capitategli con due donne incontrate qui<ref>Giacomo Casanova, ''Storia della mia vita'', Mondadori, Milano, 1983-1989</ref> .
* [[Madame de Stael]] nel romanzo "Corinna ou l'Italie" dà una bella descrizione dell'atmosfera cosmopolita della città nei primi anni dell'Ottocento<ref>Madame de Stael, ''Corinne ou l'Italie'', Parigi 1807</ref>.
* [[Victor Hugo]] ne [[I Miserabili]] parla dell'ideale di libertà che da [[Parigi]] arriva ''all'orecchio dei patrioti di Ancona radunati nell'ombra degli Archi, davanti all'albergo Gozzi, in riva al mare''<ref>Victor Hugo, I Miserabili, 11º capitolo II volume</ref>
* [[Robert Musil]] ambienta in Ancona le vicende dei protagonisti del romanzo "Viaggio in Paradiso", prefigurazione de "[[L'uomo senza qualità]]"; in particolare si ricordano le descrizioni delle vele nel porto e delle piccole spiagge sotto le rupi<ref>Nando Necini, ''Le Parole e la città'', Il Lavoro editoriale, 2010 ISBN 9788876634697; Robert Musil, ''Viaggio in Paradiso'', in ''L'uomo senza qualità'', Einaudi 1972</ref>.
* [[Joyce Lussu]] nel romanzo "Anarchici e Siluri" ci riporta indietro nel tempo, facendoci immergere nell'Ancona degli [[anni 1910]], che nella finzione letteraria ospitava [[Sherlock Holmes]] alle prese con spie, ricevimenti alle Muse e passeggiate nei boschi del Conero<ref>Joyce Lussu, ''opere scelte'', Il lavoro Editoriale, Ancona, 2008</ref>.
 
Nella [[Galleria delle carte geografiche]], ai [[Musei vaticani]], c'è il più completo panorama dell'Ancona cinquecentesca: ''Veduta della città e del porto di Ancona'', di [[Antonio Danti]]<ref>{{cita libro |autore=AA.VV. |titolo=Roma |editore=Touring Editore |città=Milano |anno=2008 |ISBN=978-88-365-4134-8}}</ref> accompagnata dalle vedute prospettiche degli altri tre porti più importanti dell'epoca.
===== Autori odierni =====
* [[Pelagio D'Afro]] trasfigura Ancona nella ''Gomitona'' de "I ciccioni esplosivi", romanzo in cui la calma della città marchigiana viene turbata da omicidi, esplosioni e trame internazionali, in una cornice grottesca ambientata all'inizio del XXI secolo.
* [[Riccardo Carmenati]] ambienta nell'Ancona contemporanea "L'occhio della Favorita" (anno 2011, Edizioni 0111), un intrigo fantapolitico che nell'anno [[2012]] dovrebbe portare tramite un ordine para-massonico, il cosiddetto ''Ordine della Rosa d'Oro'', al ritorno della monarchia in Italia tramite un non meglio specificato Principe di [[Casa Savoia]]. Ambientazioni come la [[Villa Favorita]], [[Forte Altavilla]] ed il Viale della Vittoria, oltre che un ritmo incalzante con i ''Cavalieri della Repubblica'' identificati come agenti lealisti dello ''status quo'' repubblicano, coinvolgendo il giovane protagonista Ottavio, l'amico Samuele ed una ragazza di nome Elena, di cui Ottavio si è invaghito, contribuiscono a fare della città uno sfondo quale sede di un tentativo di ''golpe'' che dovrebbe riportare indietro di oltre un sessantennio la forma di governo in [[Italia]].
 
Passando al Settecento, si ricordano soprattutto due opere di [[Luigi Vanvitelli]]: ''Veduta del Molo nuovo dal Lazzaretto'' e la speculare ''Veduta del Lazzaretto dal Molo Nuovo''<ref name="immagine">{{Cita libro |autore=Fabio Mariano |titolo=L'immagine delle città |editore=Il lavoro editoriale |città=Ancona |anno=2001 |ISBN=88-7663-317-0}}</ref>. Tra incisori di questo secolo che hanno raffigurato Ancona, si ricordano [[Giovanni Battista Piranesi]] (''Arco di Traiano'') e [[Jakob Philipp Hackert]] (''Veduta del porto di Ancona con l'Arco di Traiano'')<ref>G. Piranesi, ''Alcune Vedute di Archi Trionfali ed altri monumenti innalzati da Romani parte de quali se veggono in Roma e parte per l'Italia'', 1748; Paolo Bembo, ''{{cita testo|url=http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripdf/hackert.pdf|titolo=Jacob Philipp Hackert pittore di marina|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140822213936/http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripdf/hackert.pdf }}''.</ref>.
=== Storia dell'Arte ===
==== Arte Antica ====
L'arte picena e quella greca sono testimoniate dai reperti, anche di eccezionale qualità, ritrovati nelle antiche [[necropoli]] ed esposti al [[Museo archeologico nazionale delle Marche|museo archeologico]] e al [[Museo della città di Ancona|museo della città]]. L'arte greca ha un interessante esempio nei resti del tempio dorico dedicato ad [[Afrodite]], visibili sotto il [[Duomo di Ancona|Duomo]], oltre ad un lacerto murario a blocchi regolari nei pressi del lungomare [[Vanvitelli]].
 
Nell'Ottocento, il pittore anconitano di fama nazionale [[Francesco Podesti]], nel ''[[Giuramento degli Anconitani]]'', ricostruisce una ricchissima scena di vita medievale della città durante l'[[Repubblica di Ancona#L'assedio del 1173|assedio del 1173]].
L'arte romana è ben rappresentata dall'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]], di proporzioni slanciate, su un molo anch'esso di epoca [[Traiano|traianea]]. L'anfiteatro, il cui scavo non è ancora completato, è comunque notevole per la ''porta pompae'', detta Arco Bonarelli, e per l'annessa palestra gladiatoria. Il busto dell'imperatore [[Augusto]] in veste di pontefice massimo, ritrovato nell'area dell'antico foro, è di pregevole fattura.
 
;Ancona nella letteratura
==== Arte medievale ====
{{vedi anche|Ancona nell'arte#Ancona nella letteratura}}
L'arte paleocristiana e bizantina trova testimonianza soprattutto nella pianta del Duomo a croce greca, nella basilica inferiore di Santa Maria della Piazza, nei sarcofagi del [[Museo diocesano di Ancona|museo diocesano]].
In letteratura, il nome di Ancona compare per la prima volta nell'età classica: [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] nel ''Carmina'', 36, la cita parlando dei più celebri luoghi di culto di Venere, mentre [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]] nel libro IV delle ''Satire'', parla del ''tempio di Venere sorretto dalla dorica Ancona''; è la prima attestazione dell'epiteto di dorica riferito alla città.
 
Arrivando al Medioevo, [[Dante Alighieri]], nel ''canto [[Paradiso - Canto ventunesimo|XXI del Paradiso]]'', dice: ''In quel loco fu' io Pier Damiano /e Pietro Peccator fu' nella casa / di Nostra Donna in sul lito adriano''. È san [[Pier Damiani]] a parlare nei versi del Poeta e la dimora di nostra Signora sul lido adriatico, secondo alcuni studiosi, sarebbe la chiesa di [[Portonovo#Chiesa di Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]].
Ad Ancona l'arte ebbe un notevole sviluppo durante i secoli della [[Repubblica di Ancona|Repubblica marinara]]. Per ciò che riguarda l'architettura romanica si ricorda soprattutto il grande cantiere della [[Duomo di Ancona|cattedrale di San Ciriaco]], una delle più importanti chiese [[Arte romanica|romaniche]] d'Italia che sorge sulle fondamenta di un tempio pagano dedicato a [[Venere (divinità)|Venere]], pregevole anche per le sculture dell'interno e del portale, tra cui i leoni stilofori, tra i simboli della città e per la cupola orientaleggiante. Chiese note a livello nazionale sono anche [[Chiesa di Santa Maria della Piazza|Santa Maria della Piazza]], costruzione romanica (con le interessantissime sculture della facciata e un pregevole portale in stile gotico) e la [[Portonovo#La chiesa|chiesa di Santa Maria di Portonovo]]. L'architettura gotica è rappresentata dal Palazzo degli Anziani al quale lavorò [[Margaritone d'Arezzo]]. [[Giorgio di Matteo|Giorgio Orsini]] da [[Sebenico]] fu artista di transizione tra [[Gotico (arte)|Gotico]] e [[Rinascimento]] e lasciò in città le facciate della [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]], di [[chiesa di San Francesco alle Scale|San Francesco alle Scale]] e di [[chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sant'Agostino]], ricche di sue sculture.
 
Nel Rinascimento, [[Michel de Montaigne]], nel suo ''Giornale di viaggio in Italia''<ref>Michel Montaigne ''Viaggio in Italia'', Bari, Laterza 1972</ref>, ci lascia una accurata descrizione di Ancona, mentre [[Torquato Tasso]]<ref>Nel sonetto 319</ref> ce ne fornisce un'immagine poetica.
==== Rinascimento e Manierismo ====
Per l'architettura rinascimentale va segnalato il [[Piazza del Plebiscito|Palazzo del Governo]], alla cui realizzazione partecipò anche [[Francesco di Giorgio Martini]]. Da ricordare anche la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], uno dei più interessanti esempi europei di [[fortificazione alla moderna]], opera di [[Antonio da Sangallo il Giovane]]. La scultura del Quattrocento è ben rappresentata da [[Giovanni Dalmata]]. Una scuola di pittura era attiva in città tra [[XIV secolo|Trecento]] e [[XV secolo|Quattrocento]], e [[Olivuccio di Ciccarello]] ne era il maestro. Il pieno Quattrocento in pittura è segnato dall'anconitano Nicola di Mastro Antonio. Pittori rinascimentali di altre regioni che lavorarono ad Ancona furono [[Piero della Francesca]], [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], [[Melozzo da Forlì]] e [[Lorenzo Lotto]], mentre [[Tiziano]] inviò in città due grandi pale d'altare. Nel periodo manierista si distinguono i nomi di [[Pellegrino Tibaldi]] e dell'anconitano [[Andrea Lilli]], che lavorò molto in tutta [[Italia]].
 
Nel Settecento, [[Giacomo Casanova]] nei suoi diari si sofferma a lungo a proposito dei suoi due soggiorni ad Ancona e ci racconta belle ed intriganti avventure capitategli con due donne incontrate qui<ref>Giacomo Casanova, ''Storia della mia vita'', Mondadori, Milano, 1983-1989</ref>.
[[File:Ancona Mole Vanvitelliana.JPG|thumb|Il Lazzaretto, isola pentagonale all'interno del porto]]
 
Nell'Ottocento, [[Stendhal]] riferisce nei suoi diari della sua permanenza ad Ancona<ref>Stendhal, ''Diario'', Einaudi, Vol. 2, pag. 427 - 428.</ref>, mentre [[Madame de Staël]] nel romanzo ''Corinna ou l'Italie'' dà una bella descrizione dell'atmosfera cosmopolita della città nei primi anni del secolo<ref>Madame de Stael, ''Corinne ou l'Italie'', Parigi 1807</ref>. Nello stesso secolo, [[Victor Hugo]] ne ''[[I miserabili]]'' parla dell'ideale di libertà che da [[Parigi]] arriva all'orecchio dei patrioti di Ancona radunati nel rione degli Archi<ref>Victor Hugo, I Miserabili, 11º capitolo II volume</ref>, e [[Ippolito Nievo]], nelle ''[[Confessioni di un italiano]]'', rievoca i giorni dell'[[Storia di Ancona#La parentesi francese|assedio austro-russo-turco]] alla città e l'affascinante figura del giovane generale [[Giuseppe Lahoz Ortiz|Giuseppe Lahoz]].
==== Barocco e Neoclassicismo ====
L'arte del [[XVIII secolo]] è contraddistinta dall'importante figura di [[Luigi Vanvitelli]]. Come ricordato nel paragrafo dedicato alla [[Storia di Ancona|storia]], egli progettò il nuovo [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]] su di un'isola artificiale di forma pentagonale. Inoltre prolungò il molo realizzato secoli prima dall'imperatore [[Traiano]] e vi edificò l'[[Arco Clementino]]. Queste opere, al di là dei pregevoli aspetti formali anticipanti il [[neoclassicismo]], sono notevoli per il perfetto inserimento nell'ambiente naturale e per gli aspetti tecnici e costruttivi. In città il Vanvitelli realizzò anche la [[chiesa del Gesù (Ancona)|chiesa del Gesù]], con la facciata concava che domina il porto dall'alto, seguendone la naturale curvatura. Dopo l'istituzione del porto franco e la ripresa dei traffici, in città ci fu un periodo di fioritura artistica, testimoniato ancora dalle [[chiesa del Santissimo Sacramento (Ancona)|chiese del Santissimo Sacramento]] di [[Francesco Maria Ciaraffoni]] (con le statue di [[Gioacchino Varlè]]) e di [[Chiesa di San Domenico (Ancona)|San Domenico]] (di [[Carlo Marchionni]]), dai tanti palazzi nobiliari affrescati e rinnovati nelle facciate, da [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]] (il nuovo ingresso monumentale della città), dalle statue dei continenti all'interno della [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]], segno delle nuove correnti di traffico marittimo.
 
Arrivando al Novecento, [[Robert Musil]] ambienta ad Ancona le vicende dei protagonisti del romanzo ''Viaggio in Paradiso'' e descrive l'atmosfera del porto e delle piccole spiagge sotto le rupi<ref>Robert Musil, ''Viaggio in Paradiso'', in ''L'uomo senza qualità'', Einaudi 1972</ref>. [[Joyce Lussu]] nel romanzo "''Anarchici e Siluri''" ci riporta indietro nel tempo, facendoci immergere nell'Ancona degli [[anni 1910]], che nella finzione letteraria ospitava [[Sherlock Holmes]] alle prese con spie, ricevimenti alle [[Teatro delle Muse|Muse]] e passeggiate nei boschi del Conero assieme al celebre naturalista anconetano [[Luigi Paolucci]]<ref>Joyce Lussu, ''Opere scelte'', Il lavoro Editoriale, Ancona, 2008</ref>. [[Pier Paolo Pasolini]], in ''La lunga strada di sabbia'', lascia una acuta descrizione della città<ref>''La lunga strada di sabbia'', Milano, Contrasto, 2005. ISBN 978-88-235-1467-6</ref>.
Testimonianze del periodo napoleonico sono soprattutto alcune fortificazioni: la Lunetta di Santo Stefano, [[Parco del Cardeto|Forte Cardeto]] e il [[Portonovo#La torre ed il fortino|fortino di Portonovo]].
 
;Ancona nel cinema
==== Ottocento e Novecento ====
{{vedi anche|Cinema ad Ancona}}
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] spicca la figura del pittore [[Francesco Podesti]], che tra accademismo, pittura storica e [[romanticismo]] raggiunse la fama internazionale. Fu uno dei ultimi grandi maestri dell'[[affresco]], e con tale tecnica dipinse in [[Vaticano]] la sala dell'Immacolata Concezione. Uno dei suoi capolavori, il Giuramento degli Anconitani, è uno dei simboli della città ed è esposto nella sala consiliare del Comune. Il [[Teatro delle Muse]] di [[Pietro Ghinelli]] ben rappresenta l'architettura neoclassica del primo Ottocento.
[[File:Ancona, cattedrale di S. Ciriaco - fotogramma del film OSSESSIONE di Luchino Visconti2.jpg|miniatura|Il piazzale del Duomo in ''Ossessione'' di Visconti]]
Si citano solo i titoli più significativi.
* ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'', di [[Luchino Visconti]] (1943). Il capolavoro di Visconti, considerato il primo film [[neorealismo (cinema)|neorealista]], nelle sequenze centrali è stato girato ad Ancona, rappresentata dal regista come luogo in cui il protagonista, osservando le navi lasciare il porto, spera di partire e di lasciarsi tutto dietro alle spalle.
* ''[[Un'anima divisa in due]]'', di [[Silvio Soldini]] (1993). Anche in questa pellicola Ancona rappresenta per i protagonisti, fuggitivi da [[Milano]], il desiderio di una vita migliore. In questo caso non è la presenza del porto, ma la dimensione a misura d'uomo e la vicinanza con la natura a far assumere alla città questo ruolo.
* ''[[La regina degli scacchi (film)|La regina degli scacchi]]'' di [[Claudia Florio]] (1998). Ancona in questo film è nebbiosa, inquietante e, con le sue vie in salita, le sue antiche scalinate, le sue spiagge invernali, fa da sfondo perfetto alla difficile e combattuta introspezione di una giovane ragazza.
* ''[[La stanza del figlio]]'' di [[Nanni Moretti]] (2001). Vincitore della Palma d'oro al 54º [[Festival di Cannes]], è stato girato interamente in città; qui Ancona è usata senza citarla, pur con notevoli riferimenti, per rappresentare una tipica città dell'Italia di oggi.
* Nel film ''[[La prima notte di quiete]]'', di [[Valerio Zurlini]] (1972) alcune scene sono state girate all'interno, allora in rovina, della storica Villa Favorita, restaurata nel [[1998]].
* In ''[[Corpo estraneo (film)|Corpo estraneo]]'', di [[Krzysztof Zanussi]], (2013) sono state girate ad Ancona alcune scene, in cui la città rappresenta la solare realtà iniziale della vicenda narrata, che poi si perde in una lunga e faticosa ricerca esistenziale<ref>{{cita testo|url=http://www.filmneweurope.com/news/poland/105382-production-zanussi-begins-shooting-the-foreign-body/menu-id-158|titolo=Dal sito ''filmneweurope.com''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130414074525/http://www.filmneweurope.com/news/poland/105382-production-zanussi-begins-shooting-the-foreign-body/menu-id-158 }}</ref>.
*''[[Andrej Andreevič Tarkovskij#Andrej Tarkovskij - il cinema come preghiera|Il cinema come preghiera]]'', di [[Andrej Andreevič Tarkovskij]] (2020), racconta la vita e i lavori di [[Andrej Tarkovskij]] ed è opera del figlio del grande regista russo<ref>{{Cita web |url=https://www.marcheteatro.it/event/andrej-tarkovskij-il-cinema-come-preghiera/ |titolo=Il cinema come preghiera |accesso=7 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210907181706/https://www.marcheteatro.it/event/andrej-tarkovskij-il-cinema-come-preghiera/ |urlmorto=no }}</ref>, che ha scelto di girare alcune scene a [[Santa Maria di Portonovo]], chiesa alla quale il padre era particolarmente legato e che aveva citato nel suo diario.
*''Gli anni folli della velocità - Vite Straordinarie'' (2020) di Gabriele Ogiva e Federica Biondi. Un racconto che accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso l'anconetano dell'immediato dopoguerra, terra di motori e di piloti. Il lungometraggio contiene il più vecchio ed inedito filmato sulla città dorica, risalente al 1932.
*''Addio in Febbraio - Precordi'' (2022) di Gabriele Ogiva. Il film ripercorre l'avventurosa vita di Bruno, italiano emigrato in Argentina e l'ossessione amorosa di quest’ultimo per la giovane cugina argentina Delia, per la quale lascerà tutto.
 
=== Teatro ===
Nel periodo post-unitario la città si ingrandì e si rinnovò completamente; interessante dal punto di vista artistico ed urbanistico è tutta la zona della spina dei Corsi, ma sono notevoli anche le tante fortificazioni risalenti al periodo in cui la città era piazzaforte di prima classe.
[[File:Teatro delle Muse-Ancona.jpg|miniatura|La facciata del Teatro delle Muse]]
* [[Teatro delle Muse]]. Costruito nel [[1827]] su progetto di [[Pietro Ghinelli]], ha conservato soltanto la struttura esterna e la neoclassica facciata a colonne ioniche. Durante la [[seconda guerra mondiale]] il tetto fu parzialmente danneggiato da uno spezzone incendiario d'aereo, cosa che suggerì agli amministratori un'assai discussa demolizione e ricostruzione degli interni in stile moderno, avviando una ristrutturazione durata decenni e terminata nel 2002. Capace di accogliere più di mille spettatori, ospita una stagione lirica di livello internazionale, una stagione sinfonica, una di prosa ed una di musica jazz. È la sede del Teatro Stabile delle Marche.
* [[Teatro sperimentale Lirio Arena|Teatro sperimentale "Lirio Arena"]]. Inaugurato nel maggio [[1960]] per far rinascere ad Ancona il teatro drammatico dopo le distruzioni della guerra, in attesa della riapertura del Teatro delle Muse. Fu per anni l'unico teatro cittadino pubblico.
* Teatro Metropolitan (già Teatro "Vittorio Emanuele II"), gioiello del [[XIX secolo]] ubicato nel corso principale, è stato oggetto di complesse opere di ristrutturazione ad uso ricettivo-commerciale e dell'originale è rimasto il solo involucro esterno.
* Teatro Goldoni, altro teatro storico realizzato a metà Ottocento. Pur essendo originariamente di notevole valore architettonico, con architettura Liberty e interessanti strutture in ghisa, con un progetto del [[1995]]<ref>rivista ''Il Comune di Ancona'', aprile-maggio 1996</ref> è stato sventrato per realizzare un cinema multisala.
 
===Musica===
Durante il ventennio [[Fascismo|fascista]] si aprì il Viale della Vittoria e si completò Corso Stamira. Su questo itinerario, ricco di edifici [[Eclettismo|eclettici]] e in stile [[XX secolo|Novecento]], ma anche di esempi di tardo [[liberty]], [[Guido Cirilli]] realizzò il Palazzo delle Poste e il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]]; Amos Luchetti Gentiloni progettò il Palazzo del Popolo (dal dopoguerra sede del municipio) e [[Pio Pullini]] ne decorò l'interno con i suoi dipinti; [[Eusebio Petetti]] progettò invece il Palazzo del Mutilato.
Ancona è sede dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana, una delle tredici Istituzioni Concertistiche Orchestrali italiane (ICO) riconosciute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali<ref>{{Cita web |url=https://www.filarmonicamarchigiana.com/ |titolo=Fondazione Orchestra Regionale delle Marche |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914105618/https://www.filarmonicamarchigiana.com/ |urlmorto=no }}</ref>.
 
Ha sede in città anche il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini", fondato nel 1887, che sino alla Seconda guerra mondiale è stato il coro stabile del [[Teatro delle Muse]], con il quale adesso collabora stabilmente, così come con i principali teatri regionali<ref>{{Cita web |url=http://www.corobellini.it/ |titolo=Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914105619/http://www.corobellini.it/ |urlmorto=no }}</ref>.
La seconda guerra mondiale, con i suoi bombardamenti fece sparire importanti testimonianze artistiche della città. Tra queste la chiesa romanica di S. Pietro, la chiesa gotica della Misericordia, la chiesa seicentesca di S. Primiano, la [[Chiesa di Sant'Anna (Ancona)|chiesa greca di Sant'Anna]] in origine intitolata a Santa Maria in Porta Cipriana, edificata nel [[XIII secolo]] sulle fondamenta delle antiche mura greche di Ancona, poco prima dell'ampliamento delle nuove mura delle città nel [[1221]]. Si conservano dell'originario arredo alcune icone tardo-bizantine dell'[[iconostasi]], custodite nel [[museo diocesano (Ancona)|museo diocesano della città]].
 
L'Orchestra di Fiati, fondata a fine Ottocento, è l'istituzione musicale più antica della città, derivando dalla banda musicale cittadina<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/orchestra-fiati-di-ancona/ |titolo=Orchestra Fiati di Ancona |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914112623/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/orchestra-fiati-di-ancona/ |urlmorto=no }}</ref>.
==== L'arte dei nostri giorni ====
L'[[arte contemporanea]] si distingue per il monumento alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] con la scultura di [[Pericle Fazzini]], la scultura di [[Valeriano Trubbiani]] "Mater amabilis", detta popolarmente "i Rinoceronti", situata in piazza Pertini, per la statua a Pinocchio di [[Vittorio Morelli]], che sorge nell'omonimo quartiere ed è molto amata dai cittadini. Inoltre si segnala il bel cavallo di [[Aligi Sassu]] in corso Stamira. Per ciò che riguarda l'architettura è notevole la nuova sede della Regione, di [[Vittorio Gregotti]]. Dal punto di vista urbanistico si ricordano le realizzazioni, assai criticate, della "stecca" di unità abitative in Via Scosciacavalli (arch. [[Sergio Lenci]]), di Piazza Pertini e dei "toroidi" di Piazza [[Ugo Bassi]], importante snodo del trasporto pubblico urbano.
 
La Banda Musicale Torrette di Ancona, Fondata nel 1930 nasce all'interno delle attività della Società di Mutuo Soccorso del quartiere di Torrette di Ancona. Il precipitare degli eventi del 2º conflitto bellico del novecento obbligarono a sospendere le attività. Grazie alla sensibilità di alcuni musicisti (alcuni dei quali ancora attivi componenti dell'organico), il 19 gennaio 1997, la ricostruita Banda Musicale di Torrette tiene il suo primo servizio pubblico in occasione della festa di Sant'Antonio. In particolare la Banda è presente nelle ricorrenze Civiche (25 aprile, 2 giugno, 2 e 4 novembre) in quelle religiose quali la processione del Corpus Domini e molte altre. Nel 2014, in occasione della festa di San Ciriaco, Patrono della Città - Il Comune di Ancona ha conferito alla Banda la Cittadinanza Benemerita, per meriti nella diffusione della musica e quale esempio di volontariato Civico e Culturale.
== Cucina ==
Il simbolo universalmente riconosciuto delle tradizioni gastronomiche di Ancona è lo [[stoccafisso all'anconetana]], celebrato da manifestazioni ricorrenti nell'anno e tutelato da un'apposita accademia. Caratterizzato da un delizioso profumo, da una lunghissima cottura, dalla presenza di patate in pezzi grossi e da una grande abbondanza di vino ed olio di frantoio<ref>vedi il volume Stoccafissando – di Bruno Bravetti e il sito www.accademiadellosoccafisso.com</ref>.
 
=== Cucina ===
[[File:Cozze-anemoni.jpg|thumb|right|200px|Mitili e anemoni sul fondale di [[Portonovo]] (Ancona).]]
{{vedi anche|Cucina anconitana}}
Il simbolo universalmente riconosciuto delle tradizioni gastronomiche di Ancona è lo [[stoccafisso all'anconitana]], celebrato da manifestazioni ricorrenti nell'anno e tutelato dall'Accademia dello Stoccafisso<ref>{{Cita web |url=http://www.accademiadellostoccafisso.com/ |titolo=Accademia dello stoccafisso |accesso=9 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120618182258/http://www.accademiadellostoccafisso.com/ |urlmorto=no }}</ref>.
[[File:Stoccafisso all'anconetana.tif|thumb|Stoccafisso all'anconetana]]
[[File:Cozze-anemoni.jpg|thumb|Mitili e anemoni sul fondale di [[Portonovo]] (Ancona)]]
Insieme allo stoccafisso, l'altro re della cucina anconitana è il ''[[Mytilus galloprovincialis#Denominazioni e tradizioni nelle regioni italiane|mosciolo]]'', nome locale del [[Mytilus galloprovincialis|mitilo]] non allevato, ma pescato sulle scogliere naturali, riconosciuto come "prodotto di origine protetta"<ref>{{cita testo|url=http://www.fondazioneslowfood.it/ita/presidi/dettaglio.lasso?cod=243|titolo=Presidio "Mosciolo selvatico di Portonovo"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927065822/http://www.fondazioneslowfood.it/ita/presidi/dettaglio.lasso?cod=243 }}</ref>. Durante l'estate, i ''[[Passetto (Ancona)#Le grotte del Passetto|grottaroli]]'' anconitani pescano i mitili in apnea, li puliscono sulla riva con attrezzi fabbricati artigianalmente, li cucinano in vario modo (ci si fanno sughi per la pasta, si preparano impanati alla griglia, o semplicemente "alla marinara" (conditi con aglio prezzemolo e limone), li gustano in grandi tavolate fuori dalla grotta<ref>{{Cita web |url=http://www.speakitalian.org/moscioli-soluzioni.html |titolo=Moscioli soluzioni |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914150910/http://www.speakitalian.org/moscioli-soluzioni.html |urlmorto=no }}</ref>.
 
Gli antipasti più tipici sono a base di frutti di mare, preparati e venduti anche in piccoli chioschi nel centro della città. I più tipici sono le ''[[Aporrhais pespelecani|crocette]]'' e i ''[[Nassarius mutabilis|bombetti]]'' in porchetta, ossia con aglio, pomodoro e finocchio selvatico.
Dopo lo stoccafisso l'altro re della cucina anconitana è il ''mosciolo'', nome locale del [[Mytilus galloprovincialis|mitilo]] o cozza, che da queste parti non si alleva, ma si pesca sulle scogliere naturali. Recentemente il "mosciolo di Portonovo" è stato riconosciuto come "prodotto di origine protetta"<ref>[http://www.fondazioneslowfood.it/ita/presidi/dettaglio.lasso?cod=243 Presidio "Mosciolo selvatico di Portonovo"]</ref>. Durante l'estate uno spettacolo tipico della costa alta anconitana è costituito dal gran numero di persone che pescano i mitili in apnea, li puliscono sulla riva con attrezzi fabbricati artigianalmente, li cucinano in vario modo (ci si fanno sughi per la pasta, si preparano impanati alla griglia, o semplicemente alla marinara (alla ''tarantina''), con aglio prezzemolo e limone, li gustano in grandi tavolate sulla spiaggia con amici e parenti.
 
Come primi piatti si ricordano i [[vincisgrassi]], preparati soprattutto in occasioni festive, e le paste al sugo di pesce: alla pescatora (con il pomodoro) o alla marinara (in bianco) e allo scoglio (con mitili, vongole, gamberetti e calamari).
====Antipasti====
Gli antipasti più tipici sono a base di frutti di mare, preparati e venduti nei bar più attrezzati ed anche in piccoli chioschi nel centro della città. I più celebri sono: le crocette in porchetta (conchiglie dette in Italiano "[[Aporrhais pespelecani|piede di pellicano]]"), i bombetti in porchetta ("in porchetta" significa con aglio, pomodoro e finocchietto selvatico) e i tartufi di mare (nome locale delle uova di mare). Gli antipasti a base di affettati sono accompagnati, specie nel periodo pasquale, dalla pizza di formaggio detta anche pizza di Pasqua, caratterizzata dalla forma a panettone e da grandi pezzi di pecorino nell'impasto.
 
Oltre allo stoccafisso e ai ''móscioli'', altri secondi tipici sono il [[brodetto all'anconetana]], una variante della zuppa di pesce adriatica, e vari tipi di [[pesce azzurro]] ''a scottadeto'', ossia alla brace.
====Primi piatti====
Come primi piatti sono da ricordare i [[Vincisgrassi (gastronomia)|vincisgrassi]], una sorta di lasagne particolarmente ricche di ingredienti, preparate in occasioni festive. Tutti i privati cittadini, nonché i ristoranti e le trattorie, preparano spessissimo durante l'estate i due primi piatti che celebrano l'amatissimo "mosciolo", cioè il mitilo, insieme ad altri frutti di mare; questi piatti sono gli spaghetti alla pescatora (con il pomodoro) e alla marinara (in bianco). Tra le paste asciutte sono da ricordare anche i ciavattoni allo scoglio (dei grandi maccheroni di produzione locale conditi con frutti di mare e crostacei). La tradizione di preparare in casa la pasta all'uovo è secolare in Ancona e in tutte le Marche. I formati tradizionali il cui consumo è quasi d'obbligo nei giorni festivi sono: le [[tagliatelle]], i [[cannelloni]], i [[quadrelli]], i [[cappelletti]] e i [[ravioli]] (questi ultimi due ripieni di carne o di ricotta e spinaci). Oggi, però, specie in città, la pasta fresca non si prepara più in casa, ma si acquista nei tanti negozi specializzati. Un altro primo piatto da sempre assai diffuso sono gli [[gnocchi]] di patate conditi con il sugo di pomodoro o con il ragù di papera. Essi sono sempre presenti, almeno una volta alla settimana, in ristoranti e trattorie.
 
Un contorno tipico di Ancona sono i ''[[Crithmum maritimum|paccasassi]]'', un'erba succulenta che, come dice il nome, vive nelle spaccature degli scogli marini; sono utilizzati per accompagnare il pesce, per arricchire la pasta all'aglio e olio e per preparare la "pizza dorica"<ref>Guida gastronomica d'Italia - Introduzione alla Guida gastronomica d'Italia, Touring Editore, 1931, ristampa anastatica del 2001 (p. 290).</ref>.
====Secondi piatti====
Oltre allo stoccafisso e ai ''moscioli'', altri secondi tipici sono il [[brodetto|brodetto all'anconitana]], che è appena meno famoso dello stoccafisso, ed è una delle succulenti varianti della zuppa di pesce adriatica. Da citare anche la ''saraghina a scottadeto'', ossia cotta sulla brace e mangiata caldissima. Altri piatti di pesce tipici sono le seppie con i piselli e il ''varolo'' (nome locale della spigola) al forno. Tra le pietanze di carne si ricorda il pollo e il coniglio cucinati in potacchio, cioè con rosmarino, aglio, vino e pochissimo pomodoro. La [[porchetta]], che secondo alcuni sarebbe nata nelle Marche ed è un piatto tipico di tutta la regione, anche ad Ancona è molto apprezzata.
 
Nel periodo della vendemmia si preparano le ciambelle al mosto, che, tagliate e tostate, danno origine alle fette al mosto. Nelle case si preparano, con mosto e farina, una crema da arricchire poi con noci e pinoli: si tratta dei ''sughetti'' (in anconetano ''sciugheti'') d'uva<ref name="dolcidellefeste">''I dolci delle feste'', capitolo ''Sughetti'' Touring Editore, 2004 (p. 187).</ref>.
====Contorni====
Un contorno davvero tipico di Ancona è costituito dai paccasassi ([[Crithmum maritimum|finocchi marini]]), un'erba succulenta che, come dice il nome, vive nelle spaccature degli scogli marini. I paccasassi sono adatti ad accompagnare il pesce, ma anche per arricchire la pasta all'aglio e olio e, uniti a pezzetti di pecorino fresco, per preparare la pizza dorica. La raccolta dei paccasassi spontanei è proibita, ma basta raccogliere e mettere i semi in terra per ottenere delle piante da "tosare" ogni tanto. Un altro contorno caratteristico è l'insalata di ''mistiganza'', preparata cioè con erbe di campo miste tra cui ''caccialepri'' ([[Reichardia picroides|grattalingua]]), ''grugnetti'' ([[Cicoria|cicoria selvatica]]), [[Poterium sanguisorba|pimpinella]] e ''rùgola'' ([[rucola]]). Molto usata è anche la ''cucina'', un insieme di erbe di campo ''straginate'', cioè lessate e poi passate in padella con aglio, olio, olive nere e una patata lessa. Tra le specie che entrano a far parte della ''cucina'', si ricordano i ''grispigni'' ([[Sonchus asper|grespini]]) e le ''pappòle'' ([[Papaver rhoeas|papaveri]] non ancora andati in cima). In primavera nei mercati rionali si trovano i ''pincigarelli'', cioè i fiori di [[Silybum marianum|cardo selvatico]], deliziosi se cotti in padella con le patate.
 
A Carnevale il quintetto dei [[dolci carnevaleschi]] preparati ad Ancona è costituito dalla [[cicerchiata]], dagli [[Arancino (dolce)|arancini]], dalle [[zeppola|zéppole]], dalle [[Chiacchiere|frappe]] e dalle [[Castagnole (dolce)|castagnole]].
====Dolci====
[[File:Pastarelle-Polacche.jpg|thumb|right|200px|Nei più forniti bar anconitani si possono gustare le "polacche"]]
Tra i dolci che si trovano tutto l'anno si ricordano i ciambelloni, con uvetta e, a volte, ripieni di crema. Durante il periodo della vendemmia sono da assaggiare le ciambelle al mosto, che, tagliate e tostate, danno origine alle fette al mosto. Nelle case si prepara con il mosto e la farina una crema da arricchire poi con noci e pinoli: si tratta dei deliziosi [[sciughetti]] d'uva. Specie nell'area del Conero, frutti ottobrini molto apprezzati sono le giuggiole e i corbezzoli. A Carnevale il dolce tipico è la [[cicerchiata]]. È composto di piccole sfere (del diametro di un grano di cicerchia) realizzate con un impasto a base di farina, uova, zucchero ed anice, che poi vengono fritte e ricoperte di miele e mandorle. Molto usati in città a Carnevale anche le [[zéppole]], le [[frappe]], le [[castagnole]] e gli [[Arancino (dolce)|arancini]]. Tradizionale e collegata all'antichissima ma ormai scomparsa festa del [[Arbutus unedo|corbezzolo]] è la preparazione casalinga dei corbezzoli sotto spirito.
 
NeiI bartradizionali più forniti si trovano i tradizionali[[Cornetto (pasticceria)|cornetti]] anconetani: sono le [[polaccaCornetto (dolcepasticceria)#Polacca anconitana|polacche]]. Abbastanza grandi, ail pastacui giallanome conricorda uni sottilesoldati stratodel diII marzapaneCorpo epolacco ricopertiche, dadopo unaaver leggeraliberato glassa:Ancona unnell'agosto ottimo1944, iniziorimasero diqualche giornatatempo perin chicittà fae colazioneapprezzavano alquesti bardolci<ref name="ReferenceB">Francesca Alfonsi, ''Le abitudini anconetane'', in ''Guida di Ancona'' – Il Lavoro Editoriale, 1991 (pag. 16)</ref>.
 
Un altro simbolo della cucina anconitana è il ''pà cu l'ojo'' (pane con l'olio), una semplice bruschetta che la popolazione locale mangia nei diversi orari della giornata. L'uso anconitano di cibarsi di questa semplice vivanda è conosciuta in tutte le [[Marche]], tanto che gli abitanti delle altre zone della regione usano burlescamente il termine ''pà cu l'ojo'' per indicare ogni abitante di Ancona.
I gelati al cono artigianali sono molto diffusi e sono generalmente di ottima qualità<ref name="ReferenceB"/>.
 
Il vino cittadino per eccellenza è il [[Rosso Conero]], un DOC di antichissima tradizione, che ha come base il [[Montepulciano (vitigno)|vitigno Montepulciano]]<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/parco.conero/prodotti.tipici/rossoconero/rossoind.html|titolo=Vedi la pagina|accesso=9 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120815202210/http://www.parks.it/parco.conero/prodotti.tipici/rossoconero/rossoind.html|urlmorto=no}}</ref>.
====''Pa' cu l'oio'' e crescia====
La semplicità e la genuinità della cucina anconitana si esprime in una pietanza molto nota nella regione, il cosiddetto ''pà cu l'ojo'' (pane con l'olio), una semplice bruschetta che la popolazione locale mangia nei diversi orari della giornata. Vi è anche una versione estiva e più "povera" fatta con il pane raffermo bagnato con dell'acqua ed uno spruzzo di aceto, insaporito oltre che con l'olio anche con [[maggiorana]] fresca, pepe e sale. L'uso anconitano di cibarsi di questa semplice vivanda è conosciuta in tutte le [[Marche]], tanto che gli abitanti delle altre zone della regione usano burlescamente il termine ''pà cu l'ojo'' per indicare ogni abitante di Ancona.
 
Nei momenti più freddi dell'anno si usa bere il [[Turchetto (bevanda)|turchetto]], un caffè molto lungo rinforzato con rum, buccia di limone ed anice: una energetica la cui origine è legata al modo in cui i marinai anconetani correggevano il caffè lungo che si vedevano servire in [[Grecia]] e in [[Turchia]], al loro gusto troppo leggero<ref name="ReferenceB" />. Il noto [[Caffè Borghetti]], o Caffè Sport, trova la sua origine proprio in questa città.
La pizza al taglio che dal dopoguerra in poi si è diffusa dappertutto in città è l'erede dell'antica [[crescia]], con la quale ha in comune la presenza di strutto nell'impasto. Sono numerosissimi i negozi specializzati nella preparazione di pizza al taglio che poi vendono al pezzo e non a peso. Le varianti tradizionali sono: bianca con il rosmarino, bianca alla cipolla, rossa semplice e rossa con la mozzarella. A volte lo strutto è sostituito dall'olio di oliva.
 
====Bevande=Eventi===
[[File:Ancona Festa del mare 2009.jpg|miniatura|Festa del mare del 2009]]
Il vino bianco più usato in città è senz'altro il Verdicchio, un [[Denominazione di Origine Controllata|DOC]] ottenuto dal vitigno omonimo proveniente dai [[Verdicchio dei Castelli di Jesi|castelli di Jesi]] o dalla [[Verdicchio di Matelica|zona di Matelica]]. Il rosso cittadino naturalmente è il [[Rosso Conero]], un DOC di antichissima tradizione, che ha come base il vitigno Montepulciano. Le vigne che producono il Rosso Conero sentono l'aria del mare: sono dislocate nelle colline del Parco del Conero. Visitatori e cittadini che vogliono assaporare il rosso di Ancona direttamente nelle cantine di produzione, possono seguire la "strada del Rosso Conero".
Tra gli appuntamenti tradizionali più importanti si segnalano i seguenti.
;{{anchor|Festa del mare ed eventi collegati}}Festa del mare ed eventi collegati
La [[festa del mare]] di Ancona si tiene nella prima domenica di settembre e consiste in un'animatissima processione di centinaia di imbarcazioni che dal porto si recano al largo per onorare i caduti del mare con una cerimonia religiosa. A terra si tengono spettacoli, sfilate, concerti e la "fiera degli Archi", nel rione marinaro della città. Conclude la giornata uno spettacolo di fuochi d'artificio, a specchio delle acque del porto<ref>{{Cita web |url=http://www.visitancona.com/festa-del-mare/ |titolo=La festa del mare di Ancona |accesso=24 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927075240/http://www.visitancona.com/festa-del-mare/ |urlmorto=no }}</ref>.
 
La festa del mare ha fatto da catalizzatore per altre iniziative più recenti: intorno alla prima domenica di settembre si svolgono il festival musicale multiculturale "Adriatico Mediterraneo"<ref>{{cita web|url=http://www.adriaticomediterraneo.eu/|titolo=Sito ufficiale del festival|accesso=7 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918035129/http://www.adriaticomediterraneo.eu/|urlmorto=no}}</ref> e, dal 1999, la "Regata del Conero".<ref>{{cita web|url=http://www.regatadelconero.it|titolo=Regata del Conero|accesso=2 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190501055908/http://www.regatadelconero.it/|urlmorto=sì}}</ref>
Come in tutta la regione molto apprezzati sono il vino di vìsciole (ciliegie selvatiche), ideale per il dopocena e per accompagnare pasticceria secca, e il [[vin cotto]], una specie di [[brandy]] di antichissima tradizione contadina.
 
La festa del mare ha avuto origine nel 1982, da un'idea del frate cappellano del porto Padre Francesco Catani, come un "''riconoscimento per tutti coloro che lavorano in mare e per il mare e al contempo un invito spirituale a rapportarsi al mare e alle genti che lo percorrono con cura, rispetto e sensibilità''"<ref>{{cita testo|titolo=www.comuneancona.it|url=https://www.comuneancona.it/|accesso=14 agosto 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220207045740/https://www.comuneancona.it/|dataarchivio=7 febbraio 2022|urlmorto=sì}}, ''[https://www.comuneancona.it/ankonline/ankonmagazine/2023/08/29/raccontaancona-storia-e-significato-della-festa-del-mare/]''</ref>.
Nei momenti più freddi dell'anno si usa bere il turchetto, un caffè molto lungo rinforzato con rum, buccia di limone ed anice: una vera carica di energia la cui origine è legata al modo in cui i marinai anconetani correggevano il caffè lungo che si vedevano servire in [[Grecia]] e in [[Turchia]], al loro gusto troppo leggero<ref name="ReferenceB"/>.
 
Non collegata direttamente alla festa del mare, è la manifestazione sportiva "Miglio del Passetto", nata negli anni settanta del Novecento grazie a Luigi Stefanelli, fondatore e presidente per tanti anni della Società sportiva Garibaldina, dapprima consistente nella traversata del porto e trasferita nel 1984 nelle acque del Passetto<ref>{{Cita web|url=https://www.corriereadriatico.it/sport/news/nuoto_ancona_ritorno_miglio_passetto_umbro_gara_emozione_ultime_notizie-6818786.html|titolo=Il Miglio del Passetto è tornato dopo due anni}}</ref>.
Tra i prodotti tipici che rischiano di scomparire si ricorda il ''vinello'', ottenuto facendo fermentare il succo dei [[Arbutus unedo|corbezzoli]] di Monte Conero, da queste parti detti "cocomeri" o "cocomerini".
 
;La Venuta
Non dimentichiamo inoltre che il celebre [[Caffè Borghetti]] trova la sua origine proprio in questa città.
{{Vedi anche|Festa della Venuta}}
La festa della Venuta, che si tiene le sere dell'8 e del 9 dicembre accendendo grandi falò in varie parti della città ed anche in campagna<ref>{{Cita web |url=http://www.pellegrinaggio.org/pellegrinaggio/610-il-fal%C3%B2-per-la-venuta |titolo=Il Falò per la Venuta |accesso=24 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927141941/http://www.pellegrinaggio.org/pellegrinaggio/610-il-fal%C3%B2-per-la-venuta |urlmorto=no }}</ref>; il 10 dicembre infatti si festeggia la Madonna di [[Loreto]], e la tradizione vuole che i fuochi odierni ricordino quelli che nel [[1200]] servirono ad illuminare la strada alla Santa Casa che in volo stava giungendo nel vicino centro di Loreto<ref name="ReferenceA" />. Nel [[1617]], grazie all'iniziativa del frate cappuccino anconitano fra Tommaso, l'usanza si diffuse capillarmente in tutte le Marche<ref>{{Cita web|url=http://www.fuochidellavenuta.it/|titolo=Copia archiviata|accesso=5 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170916132510/http://www.fuochidellavenuta.it/|urlmorto=sì}}</ref>. Una curiosità: alla festa della Venuta del 1849 assistette Garibaldi, in città per chiedere sostegno ai circoli patriottici<ref>{{cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/gabriele.talevi/storia_famiglia_elia.htm|titolo=Garibaldi ad Ancona|accesso=3 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131001124239/http://xoomer.virgilio.it/gabriele.talevi/storia_famiglia_elia.htm|urlmorto=no}}</ref>.
 
;Carnevale
== Curiosità legate al nome ==
[[File:Maschera di carnevale - Mosciolino - Ancona.jpg|miniatura|La maschera di [[Mosciolino]]]]
Il [[Carnevale]] è da secoli molto onorato in città<ref>Filippo M. Giochi, Alessandro Mordenti ''Civiltà Anconitana'', edito da Il Lavoro Editoriale, 2005</ref>. Dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] in poi viene festeggiato con sfilate di maschere nelle vie del centro ed è stato denominato "Carnevalò".
 
La maschera storica della città era ''Papagnoco'', nato nella metà dell'Ottocento dalla fantasia di un burattinaio anconitano. Dalla ribalta dei teatrini passò presto ad essere usato come maschera. Ne fu proibito l'uso, per decreto regio, nel [[1861]], probabilmente per la sua carica troppo trasgressiva. Papagnoco era il tipico contadino trasferitosi in città; dal contrasto fra le sue origini e l'ambiente urbano nascevano le situazioni comiche che lo caratterizzavano. Rozzo, ''paccó'' (spaccone), vestito di grigio con fazzoletto rosso al collo e cappello a larghe falde nero, era armato di un bastone con il quale minacciava i cittadini, che con la sua mentalità agreste accusava di malcostume. Nella ribalta dei burattini, spalla di ''Papagnoco'' era ''Burlandoto'', anch'esso poi diventato una maschera. Rappresentava la guardia della dogana papalina, sciocco e dalla divisa rappezzata e sudicia, burlato dai popolani e dai contrabbandieri<ref>Mario Panzini, ''Dizionario del Vernacolo Anconitano'' voce ''Papagnoco'', editore Controvento, Ancona 2008</ref>.
Come è avvenuto per altre città italiane (come [[Roma]], [[Siracusa]], ecc.) anche il nome di Ancona è stato usato per denominare città di nuova fondazione nei vari continenti. Così abbiamo un'[[Ancona (Illinois)|Ancona]] nordamericana negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (nello stato dell'[[Illinois]]), un'[[Ancona (Bolivia)|Ancona]] sudamericana in [[Bolivia]] (cantone del municipio di [[Tacobamba]], nel dipartimento di [[Potosì]]) ed un'[[Ancona (Victoria)|Ancona]] oceaniana in [[Australia]] (nello stato di [[Victoria]]).
 
La nuova maschera carnevalesca anconitana, scelta nel 1999 con votazione popolare, è Mosciolino, ideata dal grafico Andrea Goroni, simile ad un folletto marino. Le caratteristiche e la storia di questa maschera sono narrate nel paragrafo "[[Miti e leggende di Ancona#La storia di Mosciolino|La storia di Mosciolino]]".
La città di Ancona è chiamata ''Ancône'' in [[Lingua francese|Francese]], ''Ankona'' in [[Lingua polacca|Polacco]], in [[Lingua albanese|Albanese]], in [[Lingua lituana|Lituano]] e (non sempre) in [[Lingua turca|Turco]], ''Jakin'' in [[Lingua croata|croato antico]], ''Αγκῶν'' (Ankòn) in [[Greco antico]] e ''Ανκόνα'' (Ankona) in [[Greco moderno]]; in [[Lingua latina|latino]] è detta ''Ancon'' o ''Ancona''. Nelle lingue che usano l'[[alfabeto cirillico]] diventa invece ''Анкона'' (Ankona).
 
;Fiera di maggio
A proposito del nome di Ancona in antico croato, ossia ''Jakin'', è interessante ricordare che esistono in [[Croazia]] quattro località che derivano il loro nome da questo toponimo, in quanto nel passato erano molto frequentate da navigatori anconitani; esse sono: la baia di Jakišnica nell'isola di [[Pago]], la baia di Jakinska e il promontorio di Jakisnica nell'isola di [[Melada]] e infine la località Jakin nell'isola di [[Brazza]]<ref>Vladimir SKRAČIĆ, Noms des peuples non croates dans la toponymie adriatique; Marche e Dalmazia tra umanesimo e barocco: atti del convegno internazionale di studio, Ancona 1988</ref>. In un noto canto popolare bosniaco si parla inoltre di un giovane ''jakinlija'' e di ragazze ''jakinke''<ref>Esperienze letterarie, Casa Editrice Napoletana; Giuseppe Cingolani, Ancona e il suo porto, sala stampa edizioni, 2004 </ref>.
La fiera Fiera di maggio si tiene in città fin dal [[XIV secolo]], dal 1º al 4 maggio, in onore del santo patrono [[Ciriaco di Gerusalemme|San Ciriaco]]<ref name="Tuttitalia 1963">''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore–Firenze e Istituto Geografico De Agostini–Novara (1963)</ref>. Nell'occasione, i fedeli salgono al [[Duomo di Ancona|Duomo]] per onorare il corpo del martire paleocristiano, esposto nella cripta solo nel mese di maggio. Centinaia di bancarelle invadono per l'occasione le strade del centro. Dagli anni cinquanta, un luna park staziona in città durante la settimana della fiera. [[piazza del Plebiscito|Piazza del Papa]] e le vie che conducono al Duomo erano la sede storica della fiera, rappresentata nel noto film di [[Luchino Visconti|Visconti]] ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]''. La fiera è una delle più grandi del centro Italia per numero di bancarelle richiama visitatori da tutta la provincia<ref>{{cita web|url=http://www.blunautilus.it/index.php/main/eventi.dettaglio/id/9/data/2011-05-01/cols/2|titolo=Fiera di San Ciriaco|accesso=24 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927135452/http://www.blunautilus.it/index.php/main/eventi.dettaglio/id/9/data/2011-05-01/cols/2|urlmorto=no}}</ref>.
 
;La salita al Monte
== Personalità legate ad Ancona ==
Un'antica tradizione (almeno vecchia di due secoli) vuole che in primavera gruppi di giovani partano quando ancora è notte per salire al [[Monte Conero|Monte d'Ancona]] (il Conero) a vedere l'alba sul mare, con la vista che spesso si allarga ai monti della opposta sponda dalmata<ref>AA.VV. ''Tradizioni e costumi d'Italia'', Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983; ''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore–Firenze e Istituto Geografico De Agostini–Novara (1963)</ref>. Dal dopoguerra in poi l'uso è cambiato, ma ancora centinaia di persone si recano al Monte in primavera o in estate, ma in macchina e non solo all'alba<ref>La forestiera–Impressioni di una signora inglese sulla vita nelle Marche nell'Ottocento–di G. Gretton–edizione Il lavoro editoriale–Ancona–2003</ref>.
{{vedi anche|:Categoria:Personalità legate ad Ancona{{!}}Personalità legate ad Ancona}}
<!--in ordine cronologico-->
Tra gli anconetani noti il primato va senz'altro al navigatore [[Ciriaco Pizzecolli]] o Ciriaco di Ancona (1391 – 1452) e a [[Stamira]], gli unici ad avere in tutta Italia piazze e vie a loro intitolati.
In particolare Ciriaco, vissuto a cavallo del [[XIV secolo|XIV]] e del [[XV secolo]], è noto anche a livello internazionale, nell'ambito degli studiosi, come padre dell'[[archeologia]], per il suo ruolo centrale negli anni dell'Umanesimo e per le sue attività di ricerca storica e documentaria. Il fatto che Ciriaco navigò avventurosamente in lungo e in largo per l'oriente mediterraneo alla ricerca di tesori archeologici fa di questo umanista il simbolo del legame tra Ancona, la storia e la navigazione.
Quindi, avendo già citato [[Ciriaco Pizzecolli]] e [[Stamira]], tra le personalità del passato si ricordano:
 
;Festa della Madonna del mare, Festival del Dialetto, Festa del Covo
* [[Grazioso Benincasa]], importante esponente della [[cartografia nautica]] del XV secolo.
{{vedi anche|Poggio (Ancona)#Festa della Madonna del mare|Varano (Ancona)#Festival del dialetto|Candia di Ancona#La Festa del Covo}}
* [[Carlo Rinaldini]] (1615 – 1698), matematico, ingegnere militare, accademico, filosofo e metrologo.
Si tratta di tradizioni tipiche delle frazioni del Poggio, di Varano e di Candia.
* [[Gabriele Ferretti]] (1795 – 1860) cardinale e beato del [[XIX secolo]]
* [[Angelo Pichi]] (1796 – 1882) generale, patriota e garibaldino
* [[Benvenuto Stracca]] (1509 – 1578) economista, fondatore del [[diritto commerciale]]
* [[Francesco Podesti]] (1800 – 1895) pittore del [[XIX secolo]] principale esponente della pittura romana della prima metà dell'Ottocento, lavorò per varie corti d'Europa; in Vaticano, nella [[sala dell'Immacolata|sala dell'Immacolata Concezione]], realizzò gli affreschi celebranti il dogma.
* [[Godeardo Bonarelli]] (1806-1895) pittore contemporaneo del Podesti.
* [[Mariano Bonarelli]] (1812-1862) paesaggista, suoi sono molti arredi dei teatri delle Marche.
* [[Antonio Elia|Antonio]] (1803 – 1849) ed [[Augusto Elia]] (1829 – 1919) patrioti del [[Risorgimento]], furono in rapporti strettissimi con [[Giuseppe Garibaldi]]
* [[Lorenzo Bucci]] (1819 - 1849) nobile insurrezionalista e patriota del [[Risorgimento]].
* [[Giacomo Acqua]] (1834 - 1874), tenente dei Carabinieri Pontifici e Reali
* [[Riccardo Zanni]] (Ancona, 6 dicembre 1835), garibaldino e fornaciaio.
* [[Vito Volterra]] (1860 – 1940) matematico noto a livello internazionale, è uno dei principali fondatori dell'analisi funzionale e della connessa teoria delle equazioni integrali.
* [[Guido Bonarelli]] (1871-1951), geologo, esploratore e naturalista conosciuto a livello mondiale per l'individuazione del livello di collocamento del petrolio definito "[[livello Bonarelli]]"
* [[Luigi Albertini]] (1871 – 1941), dal 1900 al 1925 direttore de [[Il Corriere della Sera]], che sotto la sua direzione diventò il più venduto giornale italiano.
* [[Duilio Scandali]] (1876 – 1945) poeta del [[XIX secolo]], considerato il padre della poesia dialettale anconitana
* [[Guglielmo Barnabò]] (1888 - 1954) attore
* [[Luigi Gerbella]] (1892 - ?), ingegnere minerario, presidente della [[Società Geologica Italiana]] e direttore generale dell'[[Agip]].
 
Tra le personalità di tempi più recenti si ricordano invece:
* [[Vittoria Nenni]] (1915 - 1943) martire antifascista
* [[Giorgio Fuà]] (1919 – 2000) economista
* [[Ave Ninchi]] (1915 – 1997) nome d'arte di Ave Maria Ninchi – è stata un'attrice italiana di teatro e cinema, nonché conduttrice televisiva.
* [[Franco Corelli]] (1921 – 2003) cantante lirico di fama mondiale
* [[Emanuele Naspetti]] (1968) ex pilota di formula 1, campione italiano di formula 3
* [[Emilio Ferretti]] (1923 – 2007) comandate partigiano, sindacalista, politico, presidente ANPI Marche
* [[Galliano Rossini]] (1927) campione olimpico [[Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne 1956]]
* [[Franco Scataglini]] (1930 – 1994) poeta che portò a fama nazionale il [[dialetto anconitano]], trasfigurato dalla poesia
* [[Virna Lisi]] (1937) attrice
* [[Gaetano Pellegrini]] (1941 - 2007) campione europeo di pugilato [[Mondiali boxe pesi medi|Milano 1968]]
* [[Geminello Alvi]] ([[1952]]) scrittore ed economista
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Ancona è una tipica città policentrica, dato che sono quattro le piazze che giocano un ruolo centralecentrali: [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del PlebiscitoPapa]] (conosciuta come Piazza del Papa), il cuore dei rioni più antichi; [[Piazza deldella TeatroRepubblica (ufficialmenteAncona)|Piazza dettadel "della Repubblica")Teatro]], punto di unione tra il centro e il porto; [[Piazza Roma (Ancona)|Piazza Roma]], il centro della zona dei mercati all'aperto e al coperto; [[Piazza Cavour (Ancona)|Piazza Cavour]], la più vasta e alberata, centro dei rioni ottocenteschi. Le ultime tre piazze sono unite da un tridente di corsi paralleli: corso Mazzini (corso vecchio), corso Garibaldi (corso nuovo) e corso Stamira; sono considerati i corsi principali e la zona commerciale tra essi compresa è nota con il nome di "Spina dei corsi".
[[File:Ancona01.jpg|miniatura|sinistra|Scorcio del Colle Guasco di Ancona dal porto]]
 
Se quattro sono le piazze centrali e tre sono i corsi principali, uno solo è il vertice di questa città circondata per due lati dal mare: la sommità del colle Guasco, sul quale sorge il [[Duomo di Ancona|Duomo]], punto di riferimento nei panorami e primo segno inconfondibile della città per chi proviene dal nord o dal mare.
[[File:Ancona01.jpg|thumb|left|250px|Scorcio di Ancona dal porto]]
 
Anche la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] caratterizza i panorami della città, essendo posta sulla cima del Colle Astagno, affacciato sul porto. Dagli anni cinquanta è immersa in un bosco di pini piantato in occasione di una festa dell'albero per scongiurare le frane che interessavano il versante e dotare la città di una zona di fresca ombra.
Se quattro sono le piazze centrali e tre sono i corsi, uno solo è il vertice di questa città circondata per due lati dal mare: la sommità del colle Guasco, sul quale sorge il [[Duomo di San Ciriaco|Duomo]], vero punto di riferimento, dato che esso è visibile non solo dal porto e dal centro, ma anche da tutte le colline di periferia; la collina della cattedrale è il primo segno inconfondibile della città per chi proviene dal nord o dal mare.
 
Caratteristica è la presenza di un asse stradale che attraversa tutto il promontorio da ovest ad est, detto "da mare a mare": dalle banchine del porto al belvedere sulle rupi del [[Passetto (Ancona)|Passetto]].
Anche la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], progettata da [[Antonio da Sangallo il Giovane]], costituisce un caposaldo scenico di grande effetto per la città; infatti è posta sulla cima del Colle Astagno, affacciato sul porto. Dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] è immersa in un bosco di pini piantato in occasione di una festa dell'albero per scongiurare le frane che interessavano il versante e dotare la città di una zona di fresca ombra. Il bosco forse sarà oggetto di uno moderato sfoltimento per recuperare una parziale visibilità della fortezza cinquecentesca.
Caratteristica è la presenza di un asse stradale che attraversa tutto il promontorio da Ovest ad Est, da mare a mare: dalle banchine del porto al belvedere sulle rupi del Passetto. Questa direttrice urbana assume vari nomi: nel tratto iniziale è costituita dai tre corsi paralleli già citati, nel tratto finale invece prende il nome di viale della Vittoria.
 
Dato che la città si adagia su numerose colline e si affaccia sulla costa alta, altra caratteristica è la frequenza con la quale si incontrano salite, scalinate, belvedere e punti panoramici. Tra questi ultimi, i più rinomati sono il piazzale del Duomo, Piazza del Comune (B. Stracca), la pineta e lasentieri scalinata del Passetto, il belvedere di Capodimonte, quello del Pincio, la lanterna rossa del porto, il faro vecchio, gli spalti di Forte Cardeto, e per finire tutti gli "stradelli"impervi che portanoscendono al mare da via Panoramica, dalla piscina del Passetto e dal quartiere di Pietralacroce. Anche i quartieri periferici sono interessanti per i panorami, ad esempio Posatora (dal parco Belvedere).
 
====Area urbana e area metropolitana====
A nord, la conurbazione di Ancona si estende fino a [[Falconara Marittima]], con la quale c'è una continuità di insediamento lungo la via Flaminia.
A nord, la conurbazione di Ancona si estende fino a [[Falconara Marittima]], con la quale c'è una continuità di insediamento lungo la via Flaminia. L'area urbana di Ancona supera i {{formatnum:200000}} abitanti e comprende i comuni confinanti che sotto molti punti di vista orbitano intorno ad essa<ref>{{cita testo|url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/urbanistica/wp-content/uploads/sites/14/2016/10/DOCPROG_201002.pdf|titolo=Area urbana di Ancona|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913110632/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/urbanistica/wp-content/uploads/sites/14/2016/10/DOCPROG_201002.pdf }}, da cui: 210.729 abitanti; comprende i comuni di Ancona, Falconara, Montemarciano, Sirolo, Numana, Camerano, Osimo, Offagna, Agugliano, Polverigi, Camerata Picena, Monte San vito.</ref>
Considerando anche i comuni confinanti, con alcuni dei quali c'è continuità d'insediamento, l'area metropolitana di Ancona supera i 200.000 abitanti.<ref>[http://www.urbanaudit.org/CityProfiles.aspx Urban Audit]</ref>
 
L'[[area metropolitana]] di Ancona, definita in base al pendolarismo diretto verso la città, alla densità di popolazione e al continuum edilizio, ha una popolazione di {{formatnum:283926}} abitanti; comprende 16 comuni, ha un'area di {{M|593|u=km²}} ed una densità di 460 abitanti al km²<ref>{{cita testo|url=http://www.ibs.it/code/9788833919966/bartaletti-fabrizio/aree-metropolitane-in-italia.html|titolo=Studio e monitoraggio sistematico - Università di Genova (1996-2000-2009)|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091024071024/http://www.ibs.it/code/9788833919966/bartaletti-fabrizio/aree-metropolitane-in-italia.html }}</ref>.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Circoscrizioni di Ancona}}
[[File:Ancona - panorama e rioni della città.jpg|miniatura|Rioni della città (veduta parziale)]]
Dalle elezioni amministrative del giugno 2009, il territorio è diviso in tre circoscrizioni. In precedenza erano cinque.
I quartieri e i rioni di Ancona sono ventisette, mentre le [[Frazione (geografia)|frazioni]] sono dodici. Dal 2017, i rioni, i quartieri e le frazioni della città sono raggruppati in nove "Consigli di partecipazione".
 
== Economia ==
Come il resto della regione, Ancona haè {{chiarire|oggi|quando?}}caratterizzata da un tessuto industriale costituito da numerose piccole aziende; la specificità economica della città è la presenza di elevatoun livello,porto internazionale e puntadi moltodiversi sulcantieri [[commercio]]navali, grazietra soprattuttocui alspicca la [[portoCantiere navale di Ancona|porto]]sede edi sulAncona [[turismodella Fincantieri]]; grazienel alloro climacomplesso, allai natura,lavoratori aiportuali suoisono chilometricirca di spiagge6.000, ed al patrimonio storico-artistico-archeologico chedi raccontacui più di 34.000 anniaddetti dialla storia.costruzione Inoltredi navi, graziepiù di 1.700 al climatraffico mitepasseggeri e tipicamentemerci mediterraneo,e eccelle750 incirca alcunialla settoripesca<ref>{{cita web|url=https://porto.ancona.it/it/news/1262-lavoro-oltre-9-mila-persone-occupate-nel-sistema-portuale-dell'agricoltura-adriatico-centrale|titolo=Addetti 2017/2018}}</ref>.
 
=== IndustriePesca ===
Il porto peschereccio di Ancona, accolto nel [[mandracchio]], è uno dei maggiori italiani; i mercati ittici di Ancona sono nel loro insieme al secondo posto nell'Adriatico<ref group="A">Dopo Chioggia</ref> e al sesto posto in ambito nazionale<ref>{{Cita web |url=http://associazionebartola.univpm.it/ |titolo=associazione "bartola": indice generale |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210510083457/https://associazionebartola.univpm.it/ |urlmorto=no }}</ref>.
Tipica della città è l'industria dei [[cantiere navale|Cantieri Navali]], che, di origine antichissima, ancora può contare su un'importante sede dello [[Cantiere navale di Ancona|Stabilimento]] [[Fincantieri]] e su diversi cantieri privati tra i quali gli stabilimenti [[CRN S.p.A.]] del [[Ferretti Yachts|"Gruppo Ferretti"]], uno dei principali produttori mondiali di [[yacht]] di lusso, che fanno di Ancona un centro importante della cantieristica italiana. Molto importanti sono le industrie metalmeccaniche, chimiche, farmaceutiche.
 
=== Artigianato ===
Tradizionale la produzione di [[strumenti musicali]], tra i quali la [[concertina]] e i [[mandolini|mandolini elettrici]].<ref name="Aci">{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|anno=1985|editore=ARomania 2320.C.I.|città=Roma|p=10|volume=2}}</ref> Diffusa è anche la lavorazione del [[rame]], oltreché quella [[oreficeria|orafa]] e quella della [[ceramica]].
 
=== Industria ===
L'industria dei [[cantiere navale|cantieri navali]], storicamente rilevante in città, ruota intorno al [[Cantiere navale di Ancona]] di [[Fincantieri]] e diversi cantieri privati, tra i quali gli stabilimenti [[CRN (azienda)|CRN]], che fanno di Ancona un centro importante della cantieristica italiana. Molto importanti sono le industrie metalmeccaniche, chimiche, farmaceutiche; ad Ancona nacque il [[Gruppo Angelini]] farmaceutici, il quale è presente con uno stabilimento di produzione in zona Baraccola.
=== Servizi e commercio ===
Il commercio è l'attività principale della città, per la grande rilevanza che ha il [[porto di Ancona|porto]], tra i primi porti italiani per traffico internazionale, con oltre un milione di passeggeri annui<ref>"Il Sole - 24 ore", ''{{cita testo|url=http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=centronord-CN20101117013AAA|titolo=Porto di Ancona da primato|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912020554/http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=centronord-CN20101117013AAA }}'', articolo del 17/11/2010. Si escludono da questa classifica, naturalmente, i porti interessati al traffico interno, come Ischia, Reggio Calabria o Messina</ref>, e uno dei primi dell'Adriatico per le merci, con il transito di circa 200.000 TIR ogni anno. Dal [[2005]] Ancona è il porto d'imbarco per le crociere.
Il commercio è l'attività principale della città, per la grande rilevanza che ha il [[Porto (struttura)|porto]] con un notevole traffico di merci (tra i primi dell'Adriatico), ma anche di persone; è infatti al primo posto per numero di passeggeri annui (1.500.000). Il porto è al primo posto nell'Adriatico e tra i primi d'Italia anche per le attività della [[Pesca commerciale|pesca]]; considerevole è infatti il mercato ittico della città e la Fiera Internazionale della Pesca, che si tiene in città fin dal [[1933]]. Dall'estate [[2005]] anche alcune crociere fanno scalo nella città dorica.
 
MoltissimiDato il ruolo di capoluogo regionale, in città sono moltissimi i cittadini impiegati nei servizi, in particolar modo quelli pubblici, mentre il settore del commercio è particolarmente attivo sia nelle strade del centro cittadino, dove lanella zona dei tre corsi [[Garibaldi]]principali, [[Mazzini]] e [[Stamira]] è tradizionalmente ilstorico centro commerciale della città, sia nelle periferie, dove, negli ultimi anni, sono sorti numerosi centri commerciali di grandi dimensioni (Auchan, Carrefour, Ikea, per citarne alcuni), che attirano visitatori e acquirenti da fuori città e fuori provincia.
 
Il quartiere fieristico di Ancona è stato dismesso. Sin dal 1933 vi si teneva la "Fiera Adriatica della Pesca" che diventò presto "[[Porto di Ancona#Fiera Internazionale della Pesca|Fiera Internazionale della Pesca]]". Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu interamente distrutto. Ricostruito in breve tempo, venne inaugurato nel [[1948]] alla presenza del Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]]; la fiera assunse di nuovo carattere internazionale nel 1955. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] il quartiere fieristico fu rinnovato e, con {{M|12000|u=m²}} di superficie espositiva divisi in due padiglioni ed un centro congressi, iniziò ad ospitare esposizioni di molteplici settori: circa 30 manifestazioni e 250 convegni annui. Dopo più di settant'anni di vita, la Fiera della Pesca non viene più allestita dal 2012.
=== Fiere ===
Il quartiere fieristico di Ancona si trova nella zona portuale della città, nel largo Fiera della Pesca, infatti sin dal 1933 si teneva la "Fiera Adriatica della Pesca" che assunse sempre maggior importanza, fino a diventare l'odierna "Fiera Internazionale della Pesca". Durante la [[seconda guerra mondiale]] il quartiere fieristico fu interamente distrutto. Ricostruito in breve tempo, venne inaugurato il [[25 luglio]] [[1948]] alla presenza del Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]] e assume, di nuovo, carattere internazionale nel 1955.
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] si rinnovano i locali e l'ente fieristico inizia ad ospitare esposizioni di molteplici settori, iniziando la sua rinascita. Con 12&nbsp;000 m² di superficie espositiva divisi in due padiglioni ed un centro congressi, ospita circa 30 manifestazioni e 250 convegni annui (dati 2002). Dal 1995, assieme al quartiere fieristico di [[Civitanova Marche]], è gestito dall'"ente regionale per le manifestazioni fieristiche".
 
=== Turismo ===
Il [[turismo]] ha una sua importanza, nonsia tantoquello perdi transito, visto l'alto numero di persone che si imbarcano sui traghetti, (circapiù di 1.500000.000 all'anno), chesia inquello realtàbalneare, spessodiretto nonsoprattutto escono dall'area portuale, ma perverso la spiaggia di [[Portonovo]], dotata di alberghi e campeggi.
 
Il settore alberghiero, ha infatti, aperto la strada ad un concreto sviluppo nel settore turismo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma e ricchezza nell'offerta storico-culturale, naturalistica, balneare, e dell'intrattenimento che già la sola città può offrire, e che comporta ogni anno la presenza di un gran numero di turisti da tutto il mondo.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Strade ===
Ancona è collegata a [[Padova]] e [[Bari]] dalla [[strada statale 16 Adriatica]], mentre l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14 Adriatica]] (caselli di Ancona Nord e Ancona Sud) fornisce un collegamento rapido stradale fino a [[Bologna]] e a [[Taranto]]. Il collegamento con l'Umbria e con [[Roma]] è assicurato da una superstrada: la [[strada statale 76 della Val d'Esino]].
[[File:SS16map.png|thumb|250px|Percorso della strada statale [[SS16]]]]
Una strada di attraversamento della città, chiamata ''bretella'' o [[Asse Nord-Sud]], in parte sopraelevata, collega il centro cittadino con i rioni periferici e il casello autostradale Ancona sud. Il porto è servito dalla [[Strada statale 681 Asse Attrezzato del Porto di Ancona|SS 681]].
Notevoli sono le infrastrutture viarie: per andare verso Nord ci si può servire della [[Strada Statale 16 Adriatica]] e del casello di Ancona Nord (a Castelferretti) dell'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] Adriatica. Per andare verso Ovest si prende la statale [[Strada Statale 76 della Val d'Esino|SS76]], quasi interamente [[superstrada]], che confluendo nella Statale [[Via Flaminia|SS3 Flaminia]] poco oltre il confine con l'[[Umbria]] porta sino a [[Roma]]. Il casello di Ancona Sud (all'Aspio) serve invece per recarsi nel Mezzogiorno d'[[Italia]]. La variante alla SS16, svolge funzioni di [[tangenziale]]. È stata completata alcuni anni fa la strada di attraversamento della città, in parte sopraelevata, che dal casello di Ancona Sud giunge in prossimità del centro; quest'ultima strada è chiamata bretella o Asse Nord-Sud. Da anni è in discussione una strada a scorrimento veloce che conduca dal porto all'autostrada; sono state proposte diverse soluzioni, come l'uscita a Sud, che ha portato alla realizzazione della [[Strada Statale 681 Asse Attrezzato del Porto di Ancona|SS 681]], o l'uscita a Ovest, favorita dall'amministrazione comunale, ma ancora in fase di progettazione.
 
=== FerroviaFerrovie ===
Dalla [[stazione di Ancona Centrale]] partono treni che percorrono tre diverse linee: la [[ferrovia Bologna-Ancona|Bologna-Ancona]], l'[[ferrovia Adriatica|Adriatica]] e la [[ferrovia Roma-Ancona|Roma-Ancona]]; è servita da collegamenti operati da [[Trenitalia]], sia a lunga percorrenza, sia regionali, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Marche]].
La [[stazione di Ancona|stazione centrale]] è di transito per la direttrice ferroviaria passeggeri [[Trenitalia]] Adriatica ([[Milano]] – [[Bologna]] – Ancona – [[Pescara]] – [[Bari]] – [[Lecce]]), la quale utilizza le storiche [[ferrovia Bologna-Ancona|Bologna-Ancona]] ed [[ferrovia Adriatica|Adriatica]]. È inoltre stazione di testa per la transappenninica [[Ferrovia Roma-Ancona|Ancona&nbsp;– Foligno&nbsp;– Orte&nbsp;– Roma]].
 
Già sede di uno dei 13 dipartimenti ferroviari italiani, laLa città è inoltre servita anche dalla [[stazione di Ancona MarittimaVarano]], usata soprattutto dai pendolari, e dadalle quellefermate [[Stazione di Ancona-Varano, Torrette|Ancona- Torrette]], [[Stazione di Ancona- Stadio|Ancona Stadio]] e [[Stazione di Palombina|Palombina]], destinatededicate anch'esse al servizio passeggeri regionale.
 
La [[stazione di Ancona Marittima]], situata nel centro storico, era stata per questo destinata dal Piano Provinciale dei Trasporti (approvato nel 1998) a costituire il capolinea della [[Metropolitana leggera|metropolitana di superficie]] del capoluogo marchigiano. Per realizzare il progetto furono aperte le stazioni di [[Ancona Torrette|Ancona-Torrette]], [[Stazione di Ancona Stadio|Ancona Stadio]], [[Stazione di Camerano-Aspio|Camerano-Aspio]] e [[Stazione di Falconara Stadio|Falconara Stadio]]<ref>{{cita web|url=http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|titolo=Metropolitana di superficie di Ancona|lingua=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913172649/http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|urlmorto=no}}</ref>; sarebbe stata utilizzata anche la [[Stazione di Castelferretti-Falconara Aeroporto delle Marche|Stazione Aeroporto delle Marche]], che avrebbe collegato il centro cittadino allo scalo aereo. Dopo un denso dibattito politico e proteste di piazza, nel 2015 l'amministrazione decise di chiudere la stazione<ref>{{cita web|url=https://www.corriereadriatico.it/ancona/ancona_marittima_chiude_stazione_ferroviaria-1381042.html|titolo=Ancona Marittima chiude|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210201225555/https://www.corriereadriatico.it/ancona/ancona_marittima_chiude_stazione_ferroviaria-1381042.html}}</ref>.
 
=== Porto ===
[[File:Porto Ancona navi.jpg|miniatura|Traghetti al porto]]
{{vedi anche|Porto di Ancona}}
Il [[porto di Ancona]] è tra i primi porti italiani per traffico internazionale di veicoli e passeggeri<ref name=porto/>, mentre per le merci è tra i primi dell'[[Adriatico]]. Per ciò che riguarda la pesca, è al terzo posto in [[Italia]] per [[Tonnellata di stazza|TSL]]<ref>Documento della Giunta regionale Marche, {{cita testo|url=http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf|titolo=pagina 9|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190517045931/http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf }}</ref>.
La stazione marittima, già situata nel molo Santa Maria, è situata in via Einaudi, nella zona industriale del porto. I collegamenti dal [[porto di Ancona]] sono regolari con la [[Croazia]], con l'[[Albania]], con il [[Montenegro]], con la [[Grecia]] e con la [[Turchia]].
 
=== Aeroporto ===
L'[[Aeroporto di Ancona-Falconara]], situato a [[Falconara Marittima]], offre sia voli di collegamento con hub internazionali ([[Monaco di Baviera|Monaco]]), che diversi voli low-cost (ad esempio per Londra, Catania, Tirana, Düsseldorf, Bruxelles).
{{vedi anche|Aeroporto di Ancona-Falconara}}
L'[[Aeroporto di Ancona-Falconara|aeroporto ''Raffaello Sanzio'']], situato a [[Falconara Marittima]], ha voli regolari con [[Roma]], [[Monaco di Baviera|Monaco]] ed alcune città europee.
 
=== Trasporto intermodale ===
{{vedi anche|Interporto di Jesi}}
 
=== Mobilità urbana ===
Il servizio di trasporto urbano è operato dalla [[Conerobus]], che gestisce la [[rete filoviaria di Ancona]], le autolinee urbane ed extraurbane nonché l'ascensore panoramico del Passetto.
{{Vedi anche|Stradario di Ancona}}
La storia del trasporto pubblico in Ancona inizia nel 1883, quando fu costruita in città una linea di [[tram]] a cavalli, sostituita nel 1909 con la trazione elettrica.<ref>[http://www.anconanostra.com/vernaculo/monografie/tranve/tranve.htm Foto dei tram in città.]</ref> Dopo la [[seconda guerra mondiale]] a causa dei danni subiti dai bombardamenti le linee tranviarie furono smantellate completamente e sostituite da un [[Rete filoviaria di Ancona|impianto filoviario]] completato nel 1949 e che ancora caratterizza la città<ref>Sandro Censi e Giorgio Occhiodoro. ''C'era 'na volta el tranve''. Falconara Marittima, Sagraf, 1996.</ref>; la rete filoviaria è stata pesantemente ridimensionata dopo il sisma del [[1972]]; negli anni ottanta si tornò a sviluppare le linee filoviarie e ai giorni d'oggi ripetutamente di parla di tornare al numero di linee del dopoguerra.
 
Caratteristica era la regolare linea di trasporto marittimo effettuata con la motonave Gloria che dal 1959 al 1965 effettuava servizio dal porto a [[Portonovo]].
 
Oggi il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana è costituito dalla rete di [[filobus]] e di [[autobus]] gestita dalla [[Conerobus]], associata dal luglio [[2007]] all'A.T.M.A. Azienda Trasporti e Mobilità di Ancona e provincia, che gestisce larghissima parte del trasporto pubblico urbano ed extraurbano ricadente nel territorio della [[Provincia di Ancona]].
 
La forte presenza di autoveicoli negli ultimi decenni ha portato ad una regolamentazione del traffico con l'istituzione dei parcheggi a pagamento nelle zone centrali e semicentrali dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali.
 
Nel 1994 sono iniziati i lavori per la [[Metropolitana leggera|metropolitana di superficie]], sistema di integrazione tra autobus treno nell'area urbana di Ancona. Alcune stazioni ferroviarie già esistenti ([[Stazione di Ancona Marittima|Ancona marittima]], [[Stazione di Varano|Varano]], [[Stazione di Palombina|Palombina]], [[Stazione di Falconara Marittima|Falconara Marittima]] e [[Stazione di Castelferretti-Falconara Aeroporto delle Marche|Castelferretti - Aeroporto]]) sono state affiancate da fermate ferroviarie realizzate appositamente per il progetto: [[Ancona Torrette]], di [[Stazione di Ancona Stadio|Ancona Stadio]], di [[Stazione di Camerano-Aspio|Camerano - Aspio]] e di [[Stazione di Falconara Stadio|Falconara Stadio]], con una spesa di due milioni di euro. Erano previsti punti di smistamento dei bus in corrispondenza delle stazioni e delle fermate ferroviarie. Il progetto è stato poi abbandonato dalle istituzioni: la [[stazione di Ancona Marittima]], che sarebbe dovuta essere il capolinea della metropolitana, nel 2015 è stata addirittura soppressa e le stazioni realizzate ex-novo, dopo i treni inaugurali, non sono mai entrate in funzione (tranne quella di Camerano-Aspio)<ref>{{cita web|url=http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|titolo=Metropolitana di superficie di Ancona |lingua= |data= |accesso= }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/due-milioni-di-euro-per-a35ed2a0?live|titolo=Due milioni di euro per fare|autore=Andrea Massaro|accesso=15 luglio 2025}}</ref>.
La situazione del traffico cittadino è comunque difficile per molte cause, come ad esempio:
* la presenza di un [[Porto di Ancona|porto internazionale]] a contatto con il centro cittadino, porto non ancora collegato alla rete autostradale, nonostante i decenni di dibattiti a proposito;
* la mancata realizzazione della rete di trasporto pubblico su ferro (sempre annunciata e mai realizzata) e, secondo alcuni, anche per decenni di mancanza di investimenti nel [[trasporto pubblico]];
* l'altissima densità di automobili; nella città ogni giorno entrano decine di migliaia di veicoli, e ciò che comporta problemi di [[parcheggio|parcheggi]] e di ingorghi; l'intessissimo pendolarismo è alimentato anche da famiglie anconitane che, non abitando in città per via dei prezzi degli alloggi, sono andate ad abitare nei comuni limitrofi ma fanno riferimento per scuola, lavoro, tempo libero alla propria città di origine;
* l'oggettiva situazione geografica ed urbanistica di Ancona, costruita su un promontorio triangolare e quindi circondata dal mare su due lati.
 
Nel 2024 il sindaco ha dichiarato che, in accordo con [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI) e Regione, la stazione di Ancona marittima sarà riattivata, ritornando al progetto di farne il punto terminale del percorso di una metropolitana di superficie che collegherà l'[[Aeroporto di Ancona|aeroporto]] con la [[Stazione di Ancona Centrale|stazione centrale]], il porto e il centro cittadino<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/marche/notizie/2024/12/30/sindaco-ancona-nel-2025-solide-basi-per-stazione-fs-marittima_b78222fd-a2bf-4352-a0c8-47bee1fe176d.html|titolo=Sindaco Ancona, 'nel 2025 solide basi per Stazione Fs marittima'|accesso=31 dicembre 2024}}</ref>. A tal fine, sin dal 2022, Ancona Marittima è inserita nel documento strategico della mobilità ferroviaria del Ministero delle Infrastrutture<ref>[https://www.anconatoday.it/ www.anconatoday.it], ''[https://www.anconatoday.it/attualita/ancona-stazione-marittima.html Mobilità, Ankon nostra: «Scelte errate, fondamentale la stazione marittima»]''.</ref>.
Il progetto di una metropolitana di superficie è stato presentato a più riprese a partire dal 1994 e potrebbe rappresentare una soluzione al problema del traffico cittadino e potrebbe anche incrementare la sinergia con i comuni limitrofi. Nel gennaio 2005 è diventata operativa la fermata di Falconara-Stadio a cui si è aggiunta quella di Ancona-Torrette che serve il polo ospedaliero e la facoltà di Medicina.
A partire dal 13 giugno 2010 è diventata operativa la fermata di Camerano-Aspio, a sud del capoluogo, finanziata in parte dal colosso [[IKEA]] il cui punto vendita sorge nei pressi della fermata stessa. Sono previste 12 fermate al giorno (ridotte nei festivi) dei treni regionali da Ancona centrale – Aspio ed altrettanti nel tragitto Aspio – Ancona Centrale. La durata del viaggio è di soli 9 minuti per coprire i circa 15&nbsp;km di percorso ed il costo è di euro 1.75. La stazione, quindi, serve anche come centro scambiatore per quanti da sud devono recarsi in centro del capoluogo marchigiano, lasciando l'auto negli ampi parcheggi disponibili.<ref>{{Cita news|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/cronaca/2010/06/15/345752-camerano_aspio_inaugurata.shtml|titolo=Camerano Aspio, inaugurata la nuova stazione ferroviaria.|editore=[[Il Resto del Carlino]]|data=15 giugno 2010|accesso=17 giugno 2010}}</ref>
Devono ancora iniziare i lavori di adeguamento per le stazioni di Ancona-Palombina, Ancona-Varano, Senigallia-Marzocca e dell'aeroporto Raffaello Sanzio. Già esistenti le stazioni di Loreto-Porto Recanati, Osimo, Senigallia, Chiaravalle, Jesi, Ancona-Marittima ed Ancona-Stadio.<ref>{{Cita news|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/cronaca/2010/06/10/343755-camerano_martedi_inaugura_nuova_stazione_ferroviaria.shtml|titolo=Camerano, martedì inaugura la nuova stazione ferroviaria.|editore=[[Il Resto del Carlino]]|data=10 giugno 2010|accesso=17 giugno 2010}}</ref>
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Ancona}}
 
{{ComuniAmministrazione
=== Consolati ===
|NomeSindaco= [[Fiorello Gramillano]]
* [[Albania]] (Via G. Matteotti, 110)
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Pd]]
* [[Belgio]] (Via dell'Industria, 2/F)
|DataElezione = 22/06/2009
* [[Bulgaria]] (via F. Rismondo 1)
|Indirizzo = Largo XXIV maggio, 1
* [[Danimarca]] (via E. Cialdini 57)
}}
* [[El Salvador]] (viale della Vittoria 24)
* [[Francia]] (corso G. Mazzini 107)
* [[Grecia]] (via L. Einaudi, 4)
* [[Messico]] (piazza Cavour 29)
* [[Paesi Bassi]] (corso Stamira 49)
* [[Polonia]] (via Montebello 58)
* [[Repubblica Ceca]] (via G. Pastore 1)
* [[Repubblica Dominicana]] (piazza Stamira 10)
* [[Romania]] (via M. Fanti, 9)
* [[Russia]] (via Palestro, 46)<ref>{{Cita web|url=https://genova.mid.ru/it/general-consulate/contacts_consolati/|titolo=Consolati della Federazione Russa}}</ref>
* [[Turchia]] (via XXIX Settembre 2)
 
=== Gemellaggi ===
* {{BandieraGemellaggio|Croazia}} [[|Spalato]], [[Croazia]], dal [[|1970]]}}<ref group="A">Siglato il [[15 luglio]] [[1970]] al Palazzo degli Anziani di Ancona dai due sindaci Alfredo Trifogli e Milicic.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.split.hr/o-splitu/gradovi-prijatelji|titolo=Gradovi prijatelji|lingua=hr|accesso=23 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210304145300/https://www.split.hr/o-splitu/gradovi-prijatelji|urlmorto=no}}</ref>
* {{BandieraGemellaggio|Turchia|Smirne}} [[Izmir]], [[Turchia]]
* {{Gemellaggio|Ungheria|Nagykanizsa}}
* {{Bandiera|Romania}} [[Galaţi]], [[Romania]]
* {{BandieraGemellaggio|Slovenia|Ribnica}} [[Ribnica]], [[Slovenia]]
* {{BandieraGemellaggio|Norvegia|Svolvær}} [[Svolvær]], [[Norvegia]]
* {{BandieraGemellaggio|Irlanda|Castlebar}} [[Castlebar]], [[Irlanda]]
 
== Sport ==
{{F|centri abitati delle Marche|settembre 2021}}
=== Calcio ===
;Atletica
L'[[Associazione Calcio Ancona]], fondata nel [[1905]], vanta due presenze in [[Serie A]] (più una terza nel campionato misto di Serie A-B), 27 presenze in serie B, ed ha disputato una finale di [[Coppa Italia]] (edizione 1993/1994) persa contro la [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]].
La società anconitana di atletica è dal 1908 la S.E.F. Stamura. Campioni olimpici anconitani sono [[Gianmarco Tamberi]], medaglia d'oro nel salto in alto, e [[Gastone Pierini]], medaglia di bronzo nel sollevamento pesi.
;Arti marziali
Il taekwondo è presente nella città di Ancona già dalla metà degli anni settanta. Le società sono: dal 1986 il Taekwondo Club Ancona, dal 1996 l'Accademia Dorica e dal 2009 il Taekwondo Olympic Ancona. Tutte e tre le società sono affiliate alla FITA.
 
La società sportiva S.E.F. Stamura ha una sezione di judo ed una di aikido.
Dopo il fallimento e l'esclusione dell'AC Ancona da tutti i campionati, dal 2010 la principale squadra calcistica della città è l'[[US Ancona 1905]], nata nel 1948 come S.S. Piano San Lazzaro, che milita nel campionato di [[Serie D]].
;Calcio
La [[Società Sportiva Calcio Ancona]] è l'erede della [[tradizione sportiva]] iniziata nel [[1905]] con l'istituzione dell{{'}}''Unione Sportiva Anconitana''; vanta due presenze in [[Serie A]], una nel campionato misto di Serie A-B, ventisette presenze in [[Serie B]] e ventisette in [[serie C]], dove milita nel 2021. Ha disputato una finale di [[Coppa Italia]] ([[Coppa Italia 1993-1994|edizione 1993-1994]])<ref>Il Resto del Carlino, 16 giugno 2021, ''{{cita testo|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/sport/la-figc-dice-si-bentornata-us-ancona-1.7842978|titolo=La Figc dice sì: "Bentornata U.S. Ancona"}}, di Niccolò Severini.</ref>.Attualmente la Squadra milita in Serie D il quarto campionato italiano di calcio
 
Squadre che rappresentano vari quartieri o frazioni doriche sono Colle 2006, Ankon Dorica, Nuova Folgore, Pietralacroce, Ponterosso, Portuali Ancona, Candia Baraccola, Dorica Torrette, Juvenilia, Nuova Aquila e Varano. Hanno tutte disputato campionati dilettantistici regionali.
=== Calcio a 5 ===
;Calcio a 5
Le squadre principali sono il [[Cus Ancona|Cus Ancona Calcio a 5]] e la [[Chevrolet Tre Colli]] che partecipano al campionato di serie B.
La squadra principale è il Cus Ancona, che partecipa al campionato di serie B. Numerose sono anche le squadre di Serie C1 (Pietralacroce), C2 (Mantovani, Verbena e Aspio 2005) e D (Ankon, Futsal Ancona, Circolo Collodi e Nuova Folgore).
 
;Canottaggio
=== Pugilato ===
Il Gruppo Sportivo "Armando Maggi" del [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] negli anni novanta ha assunto notorietà grazie alle imprese di [[Alessandro Corona]], tra le quali spiccano la conquista di cinque titoli mondiali e la partecipazione consecutiva a quattro edizioni olimpiche<ref name=cerchi/>.
Storicamente una delle attività sportive più amate in città, ancor {{chiarire|oggi|quando?}} praticato con successo.
;Ciclismo
 
=== Canottaggio ===
Il Gruppo Sportivo "Armando Maggi" dei [[Vigili del Fuoco]] di Ancona vanta la conquista di numerosi titoli italiani. La società negli [[Anni 1990|anni novanta]] è divenuta famosa grazie alle imprese di [[Alessandro Corona]], tra le quali spiccano la conquista di 5 titoli mondiali e la partecipazione consecutiva a quattro edizioni olimpiche ([[Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]], [[Giochi della XXVI Olimpiade|Atlanta 1996]], [[Giochi della XXVII Olimpiade|Sydney 2000]], [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Atene 2004]]).
 
Tra il finire degli anni novanta e l'inizio del nuovo millennio sono inoltre da ricordare i risultati ottenuti dai tre anconetani Marco Ciavattini, Tommaso Filippi e Daniele Lo Iacono: titoli italiani e partecipazioni a campionati mondiali nelle categorie Juniores e Under 23.
 
=== Ciclismo ===
Ancona è stata per nove volte sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1911]], l'ultima nel [[1999]], quando ospitò una cronometro individuale con partenza e arrivo ad Ancona. La città fu inoltre sede di partenza di una tappa nel 1961.
 
;Tappe del* [[Giro d'Italia con1911|1911]] arrivo- ad8ª tappa [[Bologna]]- Ancona: vinta da [[Lauro Bordin]]
* [[Giro d'Italia 1930|1930]] - 10ª tappa [[Teramo]] - Ancona: vinta da [[Michele Mara]]
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
* [[Giro d'Italia 1934|1934]] - 10ª tappa [[Teramo]] - Ancona: vinta da [[Learco Guerra]]
!Anno
* [[Giro d'Italia 1937|1937]] - 13ª tappa [[Pescara]] - Ancona: vinta da [[Aldo Bini]]
!Tappa
* [[Giro d'Italia 1946|1946]] - 5ª b tappa [[Cesena]] - Ancona: vinta da [[Aldo Bini]]
!Partenza
* [[Giro d'Italia 1952|1952]] - 8ª tappa [[Roccaraso]] - Ancona: vinta da [[Rino Benedetti]]
!km
* [[Giro d'Italia 1955|1955]] - 13ª tappa [[Scanno]] - Ancona: vinta da [[Giorgio Albani]]
!Vincitore di tappa
* [[Giro d'Italia 1975|1975]] - 2ª tappa [[Modena]] - Ancona: vinta da [[Patrick Sercu]]
!Maglia rosa
* [[Giro d'Italia 1999|1999]] - 9ª tappa Ancona ''(cron. individuale)'' vinta da [[Laurent Jalabert]]
|-
;Football americano
| align="center" | [[Giro d'Italia 1911|1911]] || align="center" |8ª || [[Bologna]] || align="center" | 283 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Lauro Bordin]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carlo Galetti]]
Nel [[football americano]] sono attivi i [[Dolphins Ancona Football Team|Dolphins Ancona]], che partecipano all'[[Italian Football League]].
|-
;Lotta greco-romana
| align="center" | [[Giro d'Italia 1930|1930]] || align="center" |10ª || [[Teramo]] || align="center" | 185 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Michele Mara]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Marchisio]]
La [[lotta greco-romana]] si pratica ad Ancona dagli inizi del [[XX secolo]]. Attualmente è attiva l'A.S.D. Pro Patria.
|-
;Nuoto
| align="center" | [[Giro d'Italia 1934|1934]] || align="center" |10ª || [[Teramo]] || align="center" | 214 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
La società cittadina è la Vela Nuoto Ancona, nata nel 1902. Ha avuto diversi atleti nelle squadre nazionali, per un totale di sette presenze a campionati mondiali e sei ai campionati europei, oltre a incontri internazionali giovanili e assoluti. È scuola di nuoto federale per l'avviamento al nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato. L'anconitano [[Sauro Nicolini]] è campione paralimpico (una medaglia d'argento, due di bronzo) <ref name=cerchi/>. Svolge attività di nuoto agonistico, nuoto sincronizzato, pallanuoto e nuoto master. È la più antica società sportiva del capoluogo.
|-
;Pallacanestro
| align="center" | [[Giro d'Italia 1937|1937]] || align="center" |13ª || [[Pescara]] || align="center" | 194 || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Aldo Bini]] || {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
La squadra maschile della città, la [[Stamura Basket Ancona]], ha disputato il campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] nella stagione [[Serie A 1950-1951 (pallacanestro maschile)|1950-1951]] ed attualmente milita in [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]]. La squadra femminile, l'[[Ancona Basket]], milita in [[Serie B (pallacanestro femminile)|Serie B]]. Hanno giocato le proprie partite interne al [[PalaRossini]] la [[Sutor Basket Montegranaro]] e l'[[Unione Sportiva Basket Recanati]], rispettivamente per il campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] (dal 2011 al 2013) e per quello di [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] (2016-2017). I cestisti anconitani [[Achille Polonara]] e [[Alessandro Pajola]] sono atleti olimpici cresciuti nelle file della Stamura<ref>Il Resto del Carlino, 6 luglio 2021, ''Polonara e Pajola, un'impresa per Tokyo "Dalla Stamura al mondo'', di Giuseppe Poli.</ref>.
|-
;Pallamano
| align="center" | [[Giro d'Italia 1946|1946]] || align="center" |5ª b || [[Cesena]] || align="center" | 128 || {{bandiera|ITA}} [[Aldo Bini]] || {{bandiera|ITA}} [[Fermo Camellini]]
La principale società della città è la [[Dorica Pallamano Ancona]], che partecipa al campionato di serie A di élite.
|-
;Pallanuoto
| align="center" | [[Giro d'Italia 1952|1952]] || align="center" |8ª || [[Roccaraso]] || align="center" | 224 || {{bandiera|ITA}} [[Rino Benedetti]] || {{bandiera|ITA}} [[Giancarlo Astrua]]
La società cittadina è la Vela Nuoto Ancona, nata nel 1902. La squadra maschile è ormai in pianta stabile in serie A2. La squadra femminile è stata promossa in serie A1 nella stagione 2018-19 e nella stagione 2023-24.
|-
;Pallavolo
| align="center" | [[Giro d'Italia 1955|1955]] || align="center" |13ª || [[Scanno]] || align="center" | 251 || {{bandiera|ITA}} [[Giorgio Albani]] || {{bandiera|FRA}} [[Raphaël Géminiani]]
Nella pallavolo femminile la squadra principale è la [[Conero e Ponterosso Volley Club Ancona]] che partecipa al campionato di B1. L'anconitano [[Samuele Papi]] ha giocato in [[Nazionale di pallavolo maschile dell'Italia|Nazionale]], con cui ha vinto due campionati mondiali, ed è campione olimpico (due medaglie d'argento, una di bronzo)<ref>Sito del CONI, ''{{cita testo|url=https://www.coni.it/it/italia-team/atleti/scheda-atleta/scheda_atleta/520|titolo=scheda di S. Papi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210730041901/https://www.coni.it/it/italia-team/atleti/scheda-atleta/scheda_atleta/520 }}''.</ref>.
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1975|1975]] || align="center" |2ª || [[Modena]] || align="center" | 249 || {{bandiera|BEL}} [[Patrick Sercu]] || {{bandiera|NOR}} [[Knut Knudsen]]
|-
| align="center" | [[Giro d'Italia 1999|1999]] || align="center" |9ª || Ancona ''(cron. individuale)'' || align="center" | 32 || {{bandiera|FRA}} [[Laurent Jalabert]] || {{bandiera|FRA}} [[Laurent Jalabert]]
|-
|}
 
Ancona ha ospitato partite del [[campionato mondiale di pallavolo maschile]] per due tornei: nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 1978|1978]] e nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 2010|2010]]<ref>{{Cita news|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/sport/volley/2010/09/27/390799-mondiali_pallavolo_ancona_dopo_quelli_1978.shtml|titolo=Mondiali di pallavolo: Ancona fa il bis dopo quelli del 1978.|editore=[[Il Resto del Carlino]]|data=27 settembre 2010|accesso=28 settembre 2010|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120118183026/http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/sport/volley/2010/09/27/390799-mondiali_pallavolo_ancona_dopo_quelli_1978.shtml|urlmorto=no}}</ref>.
=== Football americano ===
;Pugilato
Nel [[football americano]] sono attivi i [[Dolphins Falconara|Dolphins Ancona]] che partecipano all'[[Italian Football League]].
Storicamente una delle attività sportive più amate in città. L'associazione sportiva di riferimento è l'Unione Pugilistica Anconetana "Umberto Pittori" (UPA), che prende il nome dal pugile, triestino di nascita ed anconitano d'adozione, che ha vinto tre campionati italiani (1935, 1936 e 1938) e partecipato alle [[Olimpiadi 1936|Olimpiadi del 1936]] per la categoria dei pesi Welter<ref name=cerchi>Andrea Carloni, ''Le Marche a 5 cerchi'', Regione Marche, 2011 {{cita testo|url=https://issuu.com/giocom-comunicazione/docs/marche_a_5_cerchi_2011|titolo=pp.59 - 61; 134; 228|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226183506/https://issuu.com/giocom-comunicazione/docs/marche_a_5_cerchi_2011 }}</ref>.
 
;Rugby
=== Lotta greco-romana ===
Nel Rugby, il CUS Ancona Rugby partecipa al campionato di C. Nel novembre 2020 lo [[Stadio del Conero]] ha ospitato la prima partita ufficiale della [[Nazionale di rugby a 15 dell'Italia|nazionale italiana]], contro le [[Nazionale di rugby a 15 delle Figi|Isole Figi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.cronacheancona.it/2020/11/09/allo-stadio-del-conero-arriva-litalia-del-rugby/270805/|titolo=Allo Stadio del Conero arriva l'Italia del rugby|sito=Cronache Ancona|data=9 novembre 2020|lingua=it|accesso=10 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210126151929/https://www.cronacheancona.it/2020/11/09/allo-stadio-del-conero-arriva-litalia-del-rugby/270805/|urlmorto=no}}</ref>
La [[lotta greco-romana]] si pratica ad Ancona dagli inizi del [[XX secolo]]. Attualmente è attiva l'A.S. Propatria Ancona.
;Scherma
 
La società cittadina è il Club Scherma Ancona.
=== Pallacanestro ===
;Tennis
Nella pallacanestro abbiamo nel campo maschile la [[Stamura Basket Ancona]] che partecipa al campionato
La società di riferimento è l'A.S.D. Tennis Club Ancona.
di [[Serie B Dilettanti]], mentre nel femminile è presente l'[[Ancona Basket]] che partecipa con ottimi risultati al campionato di A2.
;Vela
 
Nel porto turistico di Marina Dorica, fanno base diversi circoli velici; tra questi il sodalizio ultracentenario della S.E.F. Stamura, l'Ancona Yacht Club e la sezione locale della Lega Navale. Atleti e imbarcazioni di questi circoli partecipano a regate di ogni livello, compresi i campionati del mondo. Le manifestazioni più importanti sono la Regata del Conero (per la vela d'altura, nella seconda domenica di settembre) e il trofeo dell'Ammiragliato (per le derive).
=== Pallamano ===
La principale società della città è la [[Handball Ancona]] che partecipa al campionato di serie A di élite.
 
=== Pallavolo ===
Nella pallavolo femminile la squadra principale è la [[Conero e Ponterosso Volley Club Ancona]] che partecipa al campionato di B1, mentre in quella maschile è attiva la [[Dorica Pallavolo Ancona]].
Nel settore femminile/giovanile, la Quartiere Ponterosso Volley, è la società più importante con circa 200 iscritte dai 5 ai 18 anni.
 
Ancona ha ospitato partite del [[campionato mondiale di pallavolo maschile]] per due tornei: nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 1978|1978]] e nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 2010|2010]], quest'ultimo al [[PalaRossini]].<ref>{{Cita news|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/sport/volley/2010/09/27/390799-mondiali_pallavolo_ancona_dopo_quelli_1978.shtml|titolo=Mondiali di pallavolo: Ancona fa il bis dopo quelli del 1978.|editore=[[Il Resto del Carlino]]|data=27 settembre 2010|accesso=28 settembre 2010}}</ref>
 
=== Rugby ===
Nel rugby la [[SEF Stamura Rugby Ancona]] partecipa al campionato di C.
 
=== Vela ===
Nella città, nel porto turistico di Marina Dorica, fanno base diversi circoli velici, tra questi il sodalizio ultrecentenario della Sef Stamura, l'Ancona Yacht Club e la sezione locale della Lega Navale. Atleti e imbarcazioni di questi circoli partecipano a regate di ogni livello compresi i campionati del mondo. La manifestazione più importante per la vela d'altura è la Regata del conero, la seconda domenica di settembre e per le derive il trofeo dell'Ammiragliato.
 
=== Atletica ===
La città di Ancona, oltre ad ospitare diversi impianti sportivi dedicati all'[[atletica leggera]], ha il privilegio di offrire ai suoi atleti il "Banca Marche Palas", o "[[Palaindoor di Ancona|Palaindoor]]". Inaugurato nel febbraio 2005, il Palaindoor rappresenta {{chiarire|attualmente|quando?}} l'unico impianto permanente al coperto interamente dedicato all'atletica Leggera. Si tratta dell'unica struttura di questa tipologia in Italia ed una delle poche in tutta Europa.<ref>[http://www.fidalmarche.com/palaindoor.php Scheda del Banca Marche Palas sul sito del Comitato regionale Fidal Marche]</ref>
 
=== Pallanuoto ===
La società cittadina è la Vela Nuoto Ancona. la squadra maschile,dopo una promozione in A2 e un'immediata retrocessione, ora milita nel girone 3 della serie B. anche la femminile milita nella serie B ed anche lei ha fatto l'esperienza dellla serie A2
 
=== Impianti sportivi ===
*[[Stadio Del Conero]], dal 1992 il principale della città
[[File:Palarossini-Ancona.jpg|thumb|right|Il PalaRossini visto dall'esterno]]
* [[Stadio delDorico]], Conero|Stadiodal comunale1931 Delal Conero]],1992 il principale della città
*Palazzo dello sport "[[PalaRossini]]", il principale della città, dedicato al campione olimpico anconitano [[Liano Rossini]], una medaglia d'oro e una d'argento nel tiro a volo.
* [[Stadio Dorico]]
* Palazzo dello sport per l'atletica "[[PalaRossiniPalaindoor di Ancona]]", il principale della città
*Pista di atletica leggera "Italico Conti"
* Palazzo dello sport "PalaVeneto"
*Campo di rugby delle Palombare
* Palazzo dello sport "[[Palaindoor di Ancona|Palaindoor]]"
*Diamante comunale "Conero" di Montedago
* Palazzo dello sport "PalaSabbatini" (''Panettone'')
*Centri Tennis
* Pista di atletica leggera "Italico Conti"
**"Riviera del Conero" di Pietralacroce
* Palazzo dello sport di Collemarino
**"Dorico" allo Stadio Dorico
* Piscina comunale del Passetto
**di Ponterosso
* Piscina comunale di Vallemiano
**della Montagnola
* Piscina comunale di Ponterosso
**UISP a Varano
* Piscina comunale "Domenico Savio"
*Altri palazzi dello sport
* Diamante comunale "Conero" in zona Montedago
**"PalaVeneto", sino al 1992 il principale della città
* Palascherma comunale di Pietralacroce
**"PalaSabbatini" (''Panettone'')
* Palajudo comunale di Ponterosso
**"PalaMassimo Galeazzi"
 
**di Collemarino
== Galleria fotografica ==
**Palascherma comunale di Monte Pelago
<gallery>
**Palajudo comunale di Ponterosso
File:Tramonto Portonovo (AN).jpg|Tramonto a [[Portonovo]]
*Piscine comunali
File:Passetto-Ancona.JPG|Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, situato nella zona del Passetto
**del Passetto
File:Ancona_Spiaggia_del_Passetto.jpg|Grotte e scali a mare della spiaggia del Passetto
**di Vallemiano
File:Ancona_statua_di_Traiano.JPG|Statua di Traiano
**di Ponterosso
File:Ancona_Mole_Vanvitelliana.JPG|[[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]]
**"Domenico Savio"
File:Ancona_arco_di_Porta_Pia.JPG|Arco di [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]]
File:Le_tredici_cannelle.JPG|La [[fontana del Calamo]]
File:La_fontana_dei_Cavalli.JPG|La [[fontana dei Cavalli]]
File:Ancona_arch_of_Traiano_and_Clementino.JPG|[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]] e Clementino
File:Ancona_palace_of_seniors.JPG|[[Palazzo degli Anziani]]
File:Ancona_church_of_S._Francesco_of_stairs.JPG|[[Chiesa di San Francesco alle Scale]]
File:AnconaDaFalconara.JPG|Ancona vista da [[Falconara Marittima]]
File:Stazione Ancona.jpg|La [[Stazione di Ancona]]
File:Targa_liberazione_1944-Ancona.jpg|Targa-ricordo in onore della liberazione del [[1944]]
</gallery>
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references />
{{div col|3}}
<references group="A"/>
{{div col end}}
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Mario Natalucci]]., ''Ancona attraverso i secoli'', 3 tomi, Unione arti grafiche, Città di Castello, 1960.
* AA. VV. ''Ankòn. Una civiltà fra Oriente ed Europa''., Adriatica, Ancona, 1992.
* M. Ciani, E. Sori, ''Ancona contemporanea (1860-1940)'', Clua, Ancona, 1992, ISBN 88-85902-50-2.
* RF. GiulianelliM. Giochi, ArsenalottiA. Mordenti, ''Il Cantiere navale di Ancona dalla barriera gregoriana alla seconda guerraCiviltà mondialeanconitana'', ilIl lavoro editoriale, Ancona, 20002005, ISBN 88-7663-292397-19.
* F. M. Giochi, A. Mordenti, ''Civiltà anconitana'', il lavoro editoriale, Ancona 2005, ISBN 88-7663-397-9.
* R. Giacomini, ''La rivolta dei bersaglieri e le Giornate Rosse'', Assemblea legislativa delle Marche, Ancona 2010.
 
== Voci correlate ==
{{Colonne}}
* [[Storia di Ancona]]
** [[Settimana:Categoria:Storia Rossadi Ancona]]
** [[Ankón]]
* [[Centro storico di Ancona]]
** [[CorsariRepubblica anconetanidi Ancona]]
** [[ArcidiocesiRepubblica di Ancona-Osimoanconitana]]
** [[DuomoCastelli di San CiriacoAncona]]
** [[Marca anconitana]]
* [[Miracolo mariano di San Ciriaco]]
** [[AssociazioneCorsari Calcio Anconaanconetani]]
* [[StadioGeografia deldi ConeroAncona]]
** [[Aeroporto:Categoria:Frazioni di Ancona-Falconara]]
** [[Porto:Categoria:Trasporti diad Ancona]]
** [[GolfoRete filoviaria di Ancona]]
** [[MonteRete Conerotranviaria di Ancona]]
** [[Circoscrizioni di Ancona|Rioni, quartieri, frazioni, consigli territoriali di Ancona]]
* [[Parco regionale del Conero]]
** [[Cittadella diPassetto (Ancona)|Passetto]]
** [[18ªCentro Divisionestorico fanteriadi "Messina"Ancona]]
** [[Golfo di Ancona]]
* [[93º Reggimento fanteria "Messina"]]
** [[Monte Conero]]
** [[Portonovo]]
** [[Porto di Ancona]]
** [[Parco regionale del Conero]]
** [[Stazione meteorologica di Ancona Falconara]]
** [[Stazione meteorologica di Ancona Monte Cappuccini]]
* [[Dialetto anconitano]]
** [[Poesia vernacolare anconetana]]
{{Colonne spezza}}
* Arte, cultura, tradizioni
** [[:Categoria:Musei di Ancona]]
** [[:Categoria:Dipinti ad Ancona]]
** [[:Categoria:Architetture di Ancona]]
** [[Arte ad Ancona]]
** [[Ancona nell'arte]]
** [[Cinema ad Ancona]]
** [[Monumenti di Ancona]]
** [[Siti archeologici ad Ancona]]
** [[Scavi archeologici di Ankón]]
** [[Biblioteca comunale Luciano Benincasa]]
** [[Università Politecnica delle Marche]]
** [[Comunità ebraica di Ancona]]
** [[Miti e leggende di Ancona]]
** [[Festa della Venuta]]
** [[Cucina anconitana]]
* [[Parchi pubblici di Ancona]]
** [[Pincio di Ancona]]
** [[Parco del Cardeto]]
** [[Parco della Cittadella di Ancona|Parco della Cittadella]]
** [[Parco Belvedere ed Eraclio Fiorani]]
** [[Villa Santa Margherita (Ancona)|Villa Santa Margherita]]
** [[Orto botanico Selva di Gallignano]]
* Altre voci correlate:
** [[:Categoria:Persone legate ad Ancona]]
** [[Sindaci di Ancona]]
** [[Iniziativa Adriatico Ionica]]
** [[Cantiere navale di Ancona]]
** [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo]]
** [[Miracolo mariano di San Ciriaco]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Marche/Provincia_di_Ancona/Località/Ancona|Ancona}}
 
{{StatiComuni italianidella alla Paceprovincia di LodiAncona}}
{{Stati italiani nel 1492}}
{{Provincia di Ancona}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio V Picenum}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Marche}}
 
[[Categoria:Ancona| ]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Ancona]]
[[Categoria:Città benemerite del Risorgimento italiano]]
[[Categoria:Città romane delle Marche]]
 
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