Participio: differenze tra le versioni
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Il '''participio''' è un [[modo (linguistica)|modo]] verbale molto vicino all'[[aggettivo]] e al [[sostantivo]]. Deve il suo nome al fatto che ''partecipa'' (in [[lingua latina|latino]] ''partem capit'',
* Gli usi del participio presente come verbo (''volante'',
* Il passato (per esempio ''volato'', ''rimasto'', ''partito''), invece, è di importanza fondamentale per i loro sistemi verbali, il che è evidente nella formazione di tempi composti come il [[passato prossimo]].
* Diverse lingue come il [[lingua latina|latino]] o l'[[esperanto]] dispongono inoltre di una forma del futuro.
==Il participio presente==
In latino il participio presente era un tempo raramente irregolare, per cui questa regolarità è stata trasferita anche in italiano. Si forma in questo modo: le [[desinenza|desinenze]] del modo infinito vengono sostituite da quelle del participio presente ''(-ante, -ente, -ente
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| coniugazione
|| 1ª '''-are'''
|| 2ª '''-ere'''
|| 3ª '''-ire'''
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| participio presente || -'''ante''' (''
|}
* Le forme irregolari, come ''
* per le forme in ''-iente'', si rimanda alla voce sulla terza coniugazione: [[Terza coniugazione#Participi in -iente|''participi in -iente'']].
Questa forma verbale sostituisce in genere una [[proposizione relativa]], come mostrano gli esempi:
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* ''questa è una parola '''derivante''' dal latino'' ('che deriva').
Sotto forma di verbo vero e proprio
Il processo di derivazione può essersi originato tanto durante gli sviluppi della lingua italiana, quanto ai tempi del latino.
Sopravvivono, tra le eredità dirette dal latino, delle locuzioni del tipo '''''volente
* '''''assente''''', da ''absentem'', participio presente, vedi verbo latino ''abesse'' ('essere assenti')
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* '''''nonostante''''', composto da ''non'' e da ''obstantem'', participio presente, vedi verbo latino ''obstare'' ('essere contrari')
In questi casi
Ritornando all'uso più tipicamente verbale, va detto che in passato era riscontrabile molto più di frequente, come testimoniano varie fonti letterarie create durante la storia della letteratura italiana. L'uso sotto forma di verbo sopravvive principalmente in testi particolarmente articolati, prodotti in contesti spesso formali:
* ''I contribuenti '''aventi''' diritto ad un rimborso dovranno rivolgersi alla banca X''.
Laddove lo [[stile nominale]] viene portato alle estreme conseguenze (con estrema elaborazione dell'enunciato)
* ''saranno invitati i soci '''aventi partecipato''' alle sessioni dell'anno precedente''.
In questo caso
==Il participio passato==
Il participio
===Formazione del participio passato===
{{Vedi anche|Verbi irregolari italiani}}
In italiano il participio passato, assieme al [[passato remoto]] è il tempo più irregolare. Nelle forme regolari le [[desinenza|desinenze]] del modo infinito vengono sostituite da quelle del participio passato ''(-ato, -uto, -ito
{|
|- bgcolor=#f0ffff align=center
| coniugazione
|| 1ª '''-are'''
|| 2ª '''-ere'''
|| 3ª '''-ire'''
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|- align=center
| participio passato || -'''ato''' (''cantato'')|| -'''uto''' (''contenuto'') || -'''ito''' (''agito'')
|}
Il verbo ''essere'' è difettivo del participio passato e forma i tempi composti
Per quanto riguarda la posizione dei [[pronome|pronomi]] [[clitico|atoni]], vedi la sezione [[Participio#
====Prima coniugazione====
La quasi totalità dei verbi della [[prima coniugazione]] (''-are'') è regolare. L'unica eccezione è il verbo ''fare'', che apparteneva in origine alla seconda. La forma del participio passato è ''fatto'', che presentano anche parecchi suoi composti (''contraffare''>''contraffatto'').
====Seconda coniugazione====
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*participio passato in ''-sto'' (''rimanere''>''rimasto'', ''vedere''>''visto'');
Per quanto riguarda i verbi in ''-ere'' con [[vocale tematica]] non accentata e quindi con accento sulla terzultima sillaba (come ''scrìv'''e'''re'') le forme regolari sono poche.<ref>per i verbi irregolari, rimandiamo alla lista essenziale qui proposta; alcune irregolarità:
''bere, bevuto; chiedere, chiesto; chiudere, chiuso; correggere, corretto; correre, corso; cuocere, cotto; decidere, deciso; dividere, diviso; essere, stato; leggere, letto; mettere, messo; nascere, nato; perdere, perduto/perso; piangere, pianto; prendere, preso; proporre, proposto; rimanere, rimasto; rispondere, risposto; rompere, rotto; scegliere, scelto; scrivere, scritto; scuotere, scosso; spingere, spinto; succedere, successo/succeduto
Le forme principali sono:
*participio passato in ''-so'' (''fondere''>''fuso'');
*participio passato in ''-sso'' (''concedere''>''concesso'');
*participio passato in ''-to'' (''vivere''>''vissuto'');
*participio passato in ''-tto'' (''rompere''>''rotto'');
*participio passato in ''-sto'' (''porre''>''posto'').
====Terza coniugazione====
I verbi della [[terza coniugazione]] (''-ire'') sono generalmente regolari. Le eccezioni sono:
*i verbi in ''-consonante+rire'' formano il participio passato in ''-erto'' (''aprire''>''aperto'', ''(s)offrire''>''(s)offerto'');
*i verbi in ''-vocale+rire'' formano il participio passato generalmente in ''-rso'' (''apparire''>''apparso'', ma ''preferire''>''preferito'')
*altri verbi sono totalmente irregolari (
====Verbi difettivi e casi particolari====
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* Il verbo ''succedere'' ha due forme con significati diversi, una regolare ''succeduto'' (=''subentrato'') e una irregolare ''successo'' (=''accaduto'').
* Allo stesso modo ''provvedere'' ha due participi di significato diverso: ''provvisto'' (=''fornito'') e ''provveduto'' (=che ha provveduto).
* Analogamente il verbo ''riflettere'' ha due participi di significato diverso: ''riflettuto'' (=''meditato'') e ''riflesso'' (=''rispecchiato'').
* Il verbo ''bisognare'' ha il participio passato (''bisognato''), ma la formazione dei tempi composti è in disuso, specie se usato in modo impersonale (es. ''è bisognato andare)''.
===Il participio passato nella coniugazione===
{{vedi anche|Passato prossimo}}
Il participio passato viene usato soprattutto per la formazione dei tempi composti come il [[passato prossimo]] o il [[trapassato prossimo]], in combinazione con gli
Combinate agli [[verbo ausiliare|ausiliari]] ''essere'' e ''venire'', le forme di participio passato dei verbi [[transitività (linguistica)|transitivi]] sono usate per la formazione del [[passivo]]: ''Il topo è stato mangiato; voi non siete stati criticati''. Anche in questo caso, le forme vanno accordate per genere e numero al soggetto.
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===Il participio passato nelle proposizioni subordinate===
Un uso specifico di questa forma verbale si ritrova inoltre nella [[
* '''''Uscita''' di casa, Sara si è guardata intorno''
equivale dunque a
* ''Dopo che '''era uscita''' di casa, Sara si è guardata intorno''.
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Il vantaggio di questo costrutto sta nell'enorme semplificazione dell'enunciato.
Le forme verbali del participio nella frase subordinata (''uscita di casa'') indicano anteriorità temporale rispetto al tempo indicato nella frase principale (l'azione indicata dal verbo ''uscire'' risulta dunque anteriore rispetto a quella di ''guardare'').<ref>
La funzione del participio nella subordinata è spesso quella di permettere la formazione di una [[proposizione temporale]], come indicato nell'esempio appena illustrato. Oltre che in questo tipo di frase secondaria, il participio passato può essere usato con altre accezioni; si ricorda innanzitutto la [[proposizione relativa]] implicita:
* ''Sono state ritrovate le scarpe della ragazza '''uccisa''' la settimana scorsa
La subordinata implicita verrebbe altrimenti esposta con un'intera subordinata esplicita (la ragazza ''che
Il participio passato ha un ruolo analogo tanto nelle relative esplicative quanto nelle relative limitative:<ref>Cfr. Serianni, ''Grammatica italiana'', cit., I.220e.</ref>
* ''La metro di Milano, '''inaugurata''' nel 1964, si compone oggi di quattro linee''. (esplicativa)
* ''La ragazza '''uccisa''' la settimana scorsa frequentava uno dei sospettati''. (limitativa)
Il participio passato viene inoltre usato nella [[proposizione causale]] implicita:
* '''''Provocata''', la scimmia ha morso l'ospite dello zoo'',
laddove ''provocata'' sta per ''siccome era stata provocata''.
Esiste inoltre una funzione del participio passato nella [[proposizione concessiva]]:
* ''Pur se '''provocata''' ripetutamente, la scimmia non ha morso l'ospite dello zoo''.
Il costrutto risulta molto semplificato rispetto a strutture del tipo ''malgrado fosse stata provocata ripetutamente, la scimmia non ha morso l'ospite dello zoo
Infine, la forma implicita può figurare nella protasi del [[periodo ipotetico]] e il participio passato è uno dei modi indefiniti possibili:
* ''Questa tosse, non '''curata''' in tempo, potrebbe diventare cronica''.
In questo costrutto, ''non curata in tempo'' sostituisce ''se non venisse curata in tempo''<ref>Serianni, ''Grammatica italiana'', cit., XIV.170b.</ref>.
===Il participio passato nella formazione di parole===
Il participio si avvicina di molto alle categorie di aggettivo e verbo: sotto forma di aggettivo, il participio passato è molto diffuso. Può avere significato passivo (una risposta ''sbagliata''; un progetto ''fallito''; una domanda ''scritta'') oppure attivo (il topo ''morto'').
Il participio passato è abbastanza comune anche nella [[formazione delle parole|formazione dei sostantivi]]: ''la scossa, la sgridata, il delegato, il fatto, la messa, lo stato, la corsa, il corso'' ([[derivazione (linguistica)|derivazione]] da verbo a sostantivo).
Spesso
Dal participio passato derivano inoltre i [[suffissi]] -''ata'' ed ''-ato'', utilizzati per la formazione di parole da sostantivo a sostantivo. Per esempio, accanto al sostantivo ''pagliaccio'' troviamo ''la pagliacciata'': al femminile, si tratta di derivati che indicano per lo più un'azione (''la gomitata, la porcata'') oppure il suo risultato (''la spaghettata, la peperonata''); indicano invece piuttosto uno stato o una carica i sostantivi maschili formati con il suffisso -''ato'' (''marchesato, celibato, protettorato'').
==Il participio futuro==
Alcune parole danno un'idea di quello che è stato, fondamentalmente, il participio futuro latino:
* ''nascituro'' (che sta per nascere)
* ''venturo'' (che verrà).
* ''duraturo'' (originariamente, "che durerà"; negli sviluppi della lingua ha assunto il significato corrente di "destinato a durare")
Si tratta di forme che indicano un'azione che si avvererà nel futuro: infatti, anche la stessa parola ''futuro'' deriva dal participio futuro del verbo essere latino: ''futurus'', ossia ''che sarà''.
==Il participio in alcune lingue==
===Francese===
{{vedi anche|passé composé}}
Il participio presente [[lingua francese|francese]], simile a quello italiano, si forma con la terminazione -''ant'': (da ''chanter'' abbiamo ''chantant'' = 'che canta'; da ''voir'' abbiamo ''voyant'' = 'che vede, vedente'; da ''croire'' si ottiene ''croyant'' = 'che crede, credente'). L'uso come aggettivo o sostantivo è il più normale:
* ''Voilà un '''étudiant''''' ('ecco uno studente')
Quando viene utilizzato come aggettivo o sostantivo si coniuga (come è normale) in genere e numero.
In francese, il participio passato si forma, come in italiano, secondo le varie coniugazioni ed ha funzioni analoghe:
* ''Je suis '''parti''''' ('sono partito/andato via', passato prossimo)
* ''Il a été '''assassiné''''' ('è stato assassinato', formazione del passivo)
* ''Un livre '''perdu''''' ('un libro perduto', aggettivo passivo)
* ''Une langue '''morte''''' ('una lingua morta', aggettivo attivo)
* ''Les mots et les '''faits''''' ('le parole e i fatti', sostantivo)
I verbi della prima coniugazione, quelli che terminano in -''er'', formano il participio passato con la [[desinenza]] -''é'', per cui da ''assassiner'' si avrà ''assassiné''. I verbi che terminano in -''ir'' cambiano la desinenza in -''i''; da ''partir'' si ottiene ''parti''. I verbi del terzo gruppo, che terminano in -''re'' e ''oir'', sono spesso irregolari: l'esito più comune è comunque in ''-u'' (ad esempio ''perdu'' come nel verbo ''perdre'').
Il participio può essere usato in forma composta, prendendo le veci del [[gerundio]] passato italiano (oppure della forma composta del participio presente italiano):
{{citazione|La cicala, avendo cantato<br />per tutta l'estate,<br />si trovò senza provviste<br />quando l'inverno arrivò|[[Jean de La Fontaine]], ''La cicala e la formica''|La Cigale, ayant chanté<br />
Tout l'été,<br />
Se trouva fort dépourvue<br />
Quand la bise fut venue|lingua=fr}}
=== Greco antico ===
{{vedi anche|Sistema verbale del greco antico}}
===Inglese===
Per quanto riguarda il participio presente la terminazione in [[lingua inglese|inglese]] è -''ing''.
Le forme del gerundio si confondono con quelle del participio presente. Mentre il gerundio viene usato per i verbi sostantivati la forma usata per costruire la perifrasi progressiva è considerata in inglese come participio. Seguono alcuni esempi di participio presente inglese:
* [[Perifrasi progressiva]]: ''Jim was '''sleeping''''' ('Jim stava dormendo')
* Funzione di aggettivo: '''''Sleeping''' beauties'' ('Bellezze dormienti/che dormono')
* Modificazione della frase, [[proposizione subordinata]]: ''John went on, '''speaking''' very slowly'' ('John continuò, parlando molto lentamente').
In inglese il participio passato si forma con la terminazione -''ed'', tranne che per i verbi irregolari. Si riportano alcuni esempi:
* Forma verbale composta, del passato, [[Tempi verbali inglesi#Present perfect|present perfect]]: ''Mary has '''accepted''''' ('Maria ha accettato')
* Formazione del [[passivo]]: ''Mary was '''accepted''''' ('Maria era/è stata/fu accettata')
* Funzione di [[aggettivo]], in senso attivo: ''our '''fallen''' comrades'' ('i nostri camerati caduti')
* Funzione di aggettivo, in senso passivo: ''the '''United States''' '' ('gli stati Uniti')
===Latino===
Il participio presente (''portāns'')
* ''Puer portāns'', 'Il ragazzo che porta' (presente)
* ''Puer portātus'', 'Il ragazzo portato' (perfetto)
* ''Puer portātūrus'', 'Il ragazzo che sta per portare' (futuro).
Mentre tra queste forme quelle presente e futura sono attive, quella passata (perfetto) è invece passiva.
Per quanto riguarda i tempi composti, voci verbali paragonabili per forma al passato prossimo in latino non esistono, ma il participio perfetto viene usato per il passivo dei tempi [[aspetto verbale|perfettivi]], come il [[perfetto]]
* ''Laudātus sum'', 'Sono stato lodato'
* ''Laudātus eram'', 'Ero stato lodato'.
Si ricorda inoltre che il [[participio latino]] offre ampie possibilità di formazione della frase grazie all'[[ablativo assoluto]], una costruzione assai diffusa per la [[frase subordinata|subordinazione]] implicita.
Per concludere una tabella con alcuni esempi. Le forme latine hanno caratteristiche aggettivali e sono quindi variabili.
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|-bgcolor="#EFEFEF"
!rowspan="2"|
!colspan="8"| '''Verbi'''
|-bgcolor="#EFEFEF"
!colspan="1"| '''portāre'''
Riga 187 ⟶ 244:
!colspan="1"| '''audīre'''
|-
!bgcolor="#EFEFEF" | '''
| portāns, –antis || terrēns, –entis || petēns, –entis || audiēns, –entis
|-
Riga 197 ⟶ 254:
|}
Il participio futuro, infine, unito alla forma del verbo ''esse'' (essere) coniugato forma una costruzione detta [[perifrastica attiva]], che in italiano si traduce con locuzioni diverse a seconda del contesto (imminenza o intenzionalità di un'azione); le più comuni sono ''stare per'', ''avere intenzione di'', ''essere sul punto di''.
* ''Predicaturus sum'': 'Sto per predicare'
* ''Venturi sumus'': 'Abbiamo intenzione di venire'
* ''Moriturus erat'': 'Era sul punto di morire'
===Tedesco===
Nella [[lingua tedesca]]
Il participio presente si forma sostituendo la terminazione ''-en'' dell infinito con ''-end''. Esempio:
:''fliegen'' ('volare') - ''fliegend''.
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* ''Das Kind wird '''geliebt''''' ('il bambino viene amato')
Esistono degli usi aggettivali (''die verkaufte Braut
== Note ==
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==Bibliografia==
* AA.VV., ''Grammaire du français'', Paris, Hachette 1991. ISBN 2-01-015601-3
* Katerinov, K., ''La lingua italiana per stranieri, corso superiore
* Serianni, L., ''Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria
* Schmecken, H. ''Orbis Romanus'', Paderborn, Schöningh 1975, ISBN 3-506-10330-X.
==Altri progetti==
{{interprogetto|b=Italiano/Participio|b_etichetta=participio in italiano|b_preposizione=sul}}
{{modi e tempi in italiano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|linguistica}}
[[Categoria:Modi verbali]]
[[Categoria:Tempi verbali]]
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