Lingua greca antica: differenze tra le versioni
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{{Lingua
|colore = #ABCDEF
|nome = Greco antico
|nomenativo = Ἑλληνική (''Hellēnikḕ'')
|regione = [[Antica Grecia]]<br>[[Anatolia]] ([[Colonizzazione greca|colonie varie]])<br>[[Tracia]] (colonie varie)<br>[[Sicilia]] (colonie [[Sicelioti|siceliote]])<br>[[Italia meridionale]] (colonie [[Italioti|italiote]])<br>[[Illiria]] (colonie varie)<br>[[Antica Libia]] ([[Pentapoli cirenaica]])<br>[[Gallia Narbonense]] e [[Hispania]] ([[Massalia]] e sue relative sottocolonie)<br>[[Corsica]] ([[Aleria|Alalia]])<br>[[Cipro]] (lingua ufficiale)<br>[[Egitto tolemaico]] ([[lingua ufficiale]] e di corte)
|periodo = [[IX secolo a.C.|IX]]-[[IV secolo a.C.]]
|scrittura = [[Lineare B]], [[
|tipologia = {{SOV}}, flessiva
|fam1 = [[Lingue indoeuropee]]
|fam2 = [[Protogreco]]
|
|fam4 = '''''Greco antico'''''
<!-- Codici di classificazione -->|iso1 =
|iso2 = grc
|iso3 = grc
|sil =
|codice =
|mappa = Idioma griego antiguo.png
|didascalia = Diffusione della lingua greca antica (dopo [[Alessandro Magno]])
|estratto = {{lang|grc|Πάτερ ἡμῶν ὁ ἐν τοῖς οὐρανοῖς}}<br />
: {{lang|grc|ἁγιασθήτω τὸ ὄνομά σου·}}
: {{lang|grc|ἐλθέτω ἡ βασιλεία σου·}}
: {{lang|grc|γενηθήτω τὸ θέλημά σου,}}
: {{lang|grc|ὡς ἐν οὐρανῷ καὶ ἐπὶ τῆς γῆς·}}
: {{lang|grc|τὸν ἄρτον ἡμῶν τὸν ἐπιούσιον δὸς ἡμῖν σήμερον·}}
: {{lang|grc|καὶ ἄφες ἡμῖν τὰ ὀφελήματα ἡμῶν,}}
: {{lang|grc|ὡς καὶ ἡμεῖς ἀφίεμεν τοῖς ὀφειλέταις ἡμῶν·}}
: {{lang|grc|καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν,}}
: {{lang|grc|ἀλλὰ ῥῦσαι ἡμᾶς ἀπὸ τοῦ πονηροῦ.}}
: {{lang|grc|Ὅτι σοῦ ἐστιν ἡ βασιλεία καὶ ἡ δύναμις καὶ ἡ δόξα εἰς τοὺς αἰῶνας·}}
: {{lang|grc|ἀμήν.}}
|traslitterazione = ''Páter hēmôn ho-en-tôis ūranôis''<br />
: ''haghiasthḗtō tò ónomá-sū;''
: ''elthétō hē-basilèia-su;''
: ''genēthétō tò thélēmá-sū,''
: ''hōs en-ūranô, kài epì tês ghês;''
: ''tòn árton hēmôn tòn epiúsion dòs hēmîn sémeron;''
: ''kài áphes hēmîn tà ophelḗmata hēmôn,''
: ''hōs-kài hēmêis aphíemen tôis opheilétais hēmôn;''
: ''kài mè eisenénkēs hēmâs eis-peirasmón,''
: ''allà rhŷsai hēmâs apò tû ponērû.''
: ''Hóti sû estin hē-basiléia, kài hē-dýnamis, kài hē-dóxa eis-tùs-aiônas;''
: ''Amḗn.''
}}
Il '''greco antico''' è
== Storia ==
{{Storia della lingua greca}}
La forma più arcaica di greco che ci sia nota attraverso la scrittura è il [[lingua micenea|miceneo]] o acheo, la lingua parlata dalle classi dominanti nei centri palaziali della [[civiltà micenea]]; altre forme di greco, di cui alcune in parte note attraverso testimonianze, coesistevano accanto al miceneo. Alla fine del [[II millennio a.C.]] questa lingua regredì a causa del crollo della civiltà micenea, lasciando il posto al cosiddetto greco antico, ossia un insieme di varianti [[mutua intelligibilità|mutualmente intelligibili]] che prendono il nome di [[dialetti greci|dialetti]]; da uno di questi dialetti, lo ionico-attico, in età alessandrina si sviluppò il greco ellenistico, definito "[[koinè]]" (κοινή) o "greco biblico", la prima forma comune di greco; la sua evoluzione porterà al [[greco bizantino]] e infine al [[greco moderno]].
Il greco antico è stato indubbiamente una delle lingue più importanti nella storia della cultura dell'umanità: è stata la lingua di [[Omero]], dei primi filosofi e dei primi scrittori dell'occidente. Termini del greco antico sono stati
Si può pensare che il
La perdita dell'unità linguistica porta allo sviluppo di diverse varietà di greco,
La ''[[koinè]]'' ellenistica, il dialetto della lingua greca antica in cui è scritto il [[Nuovo Testamento]], è usata tuttora come [[lingua liturgica]] dalla [[Chiesa ortodossa greca]] e dalla [[Chiesa cattolica greca di rito bizantino]].
== Dialetti ==
{{vedi anche|Dialetti greci}}
[[File:AncientGreekDialects (Woodard) it.svg|thumb|upright=1.4|Diffusione dei vari dialetti del greco antico nell'[[Grecia classica|età classica]].]]
[[File:Magna Graecia ancient colonies and dialects-it.svg|thumb|upright=1.4|Diffusione dei vari dialetti del greco antico in [[Magna Grecia]] e [[Sicilia]].]]
La lingua greca antica (in [[greco moderno]]: Αρχαία ελληνική γλώσσα; {{lang-grc|Ἑλληνική γλῶσσα|wl=no}}) è una [[lingua flessiva]] a elevato grado di [[sinteticità]], di origine [[Lingue indoeuropee|indoeuropea]], i cui dialetti erano parlati nell'[[antica Grecia]], nelle [[Isole egee|isole dell'Egeo]] e nelle [[colonie greche]] sulle coste del [[Mediterraneo orientale]] e occidentale. Il greco antico è una lingua di grande rilevanza culturale, poiché in essa furono redatti i primi testi letterari, filosofici e scientifici della [[civiltà occidentale]].
Essa era articolata in sottogruppi linguistici, chiamati [[dialetti greci antichi]], che erano:
* il [[dialetto ionico]], parlato nelle isole egee, nella [[Ionia]] microasiatica, nelle colonie ioniche d'oltremare;
**il [[dialetto attico]], parlato in [[Attica]] (la regione di [[Atene]]), è strettamente connesso allo ionico, tanto da essere anche detto ionico-attico. Acquisterà grande importanza nella letteratura grazie all'egemonia ateniese;
* il [[dialetto dorico]], parlato nel [[Peloponneso]] di sud-est, a [[Creta (Grecia)|Creta]], nella [[Doride (Asia Minore)|Doride]] microasiatica. Il dorico era inoltre la lingua franca delle colonie italiote della [[Magna Grecia]];
* il [[dialetto eolico]], parlato in [[Tessaglia]], in [[Beozia]], nelle [[Isole Cicladi]] settentrionali e nell'isola di [[Lesbo]], nonché nell'[[Eolide]] microasiatica;
* Il [[greco nord-occidentale]], parlato nel Peloponneso di nord-ovest, nella Grecia centrale, in Macedonia (greco macedone), in [[Epiro]] (ma i Greci consideravano μιξοβάρβαρος, semibarbara, la lingua delle regioni periferiche di nord-ovest);
* il dialetto [[arcado-cipriota]], ultimo relitto del [[dialetto miceneo]], proprio dei discendenti dei profughi micenei scampati dai [[Popoli del Mare]], parlato in [[Arcadia]] e a [[Cipro]];
* il [[dialetto panfilio]], anch'esso considerato {{lang|grc|μιξοβάρβαρος}} dai Greci della madrepatria, parlato sulle coste della [[Panfilia]] ed effettivamente contaminato da influssi adstratici di lingue epicoriche non greche.
* uno statuto a sé aveva invece il [[dialetto omerico]]. Mai effettivamente parlato da alcuna popolazione, era la lingua usuale della poesia epica e si basava sullo ionico, mescolato a significativi apporti eolici, con la sopravvivenza di corposi relitti fonetici, morfologici e lessicali del dialetto miceneo.
Per la grammatica e le particolarità linguistiche di questi dialetti, si rimanda alle voci indicate dai collegamenti. La grammatica di cui delineeremo gli aspetti fondamentali è improntata in larga parte al [[dialetto attico]], parlato ad [[Atene]], e impostosi dal [[V secolo a.C.]] in poi come lingua panellenica, a causa dell'egemonia militare, politica, economica, culturale di Atene; tale dialetto, insieme a una componente [[dialetto ionico|ionica]] più o meno forte a seconda dei luoghi, sarà alla base della {{lang|grc|κοινὴ διάλεκτος}}, la ''[[koinè]]'' di età ellenistica, la lingua franca del Mediterraneo nota anche come greco comune, greco alessandrino o greco ellenistico. Essa non coincide appieno con il [[dialetto attico]] puro.
== Fonologia ==
{{vedi anche|Fonologia della lingua greca antica}}
[[File:Colonie greche e fenicie in Italia.jpg|thumb|upright=1.4|Diffusione della lingua greca antica in [[Italia]], [[Albania]], [[Croazia]] e [[Francia]] fino al [[IV secolo a.C.]] (città segnate in rosso). I vari colori dei cerchi indicano i dialetti.]]
[[File:Beginning Odyssey.svg|thumb|upright=1.3|L'[[Proemio dell'Odissea|incipit dell'Odissea]] in lingua greca antica]]
La fonetica greca si distingue da quella delle [[lingue indoeuropee]] moderne.
Le sue caratteristiche sono:
* la natura dell'[[accentazione del greco antico|accento]], che è [[Accento (fonologia)#Accento musicale|musicale]] e non [[Accento tonico|tonica]]. Esistono tre accenti nella [[prosodia]] del greco antico: [[accento acuto]], [[accento grave|grave]] e [[accento circonflesso|circonflesso]];
* la presenza di [[Dittongo|dittonghi]], caratterizzati dall'incontro di una vocale aperta o semi-aperta, lunga o breve ('''α ε ο η ω'''), con una vocale chiusa breve ('''ι υ''');
* la [[contrazione vocalica]], ossia la riduzione a un dittongo o a una vocale lunga delle coppie di vocali consecutive che non formino dittongo. Tale contrazione è sistematica nel dialetto attico, che mostra spiccata avversione per lo [[iato]];
* l'[[assimilazione consonantica]].
In età medievale e nel primo [[Rinascimento]] predominava fra gli [[umanisti]] un'altra pronuncia, quella cosiddetta ''reuchliniana'' o ''roicliniana'', così chiamata poiché fu l'umanista [[Johannes Reuchlin]] a sostenerne la validità. Tale pronuncia, legata alla ''pronuncia [[itacismo|itacistica]]'' cosiddetta [[Greco bizantino|bizantina]], era la stessa che i bizantini applicavano al greco che parlavano (allo stesso modo in cui in Italia il latino e l'italiano sono prevalentemente pronunciati alla stessa maniera)<ref>Al tempo non si faceva alcuna differenza di pronuncia fra la lingua antica "di cultura" e la lingua parlata, né in Occidente, né in Oriente: la lingua antica era letta e pronunciata nello stesso modo in cui si parlava e si leggeva la lingua vernacolare. Le due forme, antica "scritta" e parlata, non venivano percepite come lingue diverse ma come semplici varianti dello stesso idioma con usi specifici differenti; i greci, in particolare, non hanno mai percepito un vero e proprio stacco nell'evoluzione della lingua e tutt'oggi considerano il greco antico indissolubilmente legato in un flusso continuo alla lingua che parlano.</ref> e risaliva ai mutamenti fonetici avvenuti in età [[età ellenistica]], le cui prime avvisaglie sono però in parte rivelate dalla realtà fonetica sottesa ad alcune riflessioni linguistiche dei dialoghi di [[Platone]].
La pronuncia itacistica fu importata in [[Italia]] dagli intellettuali bizantini scampati alla conquista e al saccheggio di [[Costantinopoli]] ([[1453]]) da parte dei [[Ottomani|Turchi]]. Quegli intellettuali (fra cui spiccavano il [[filosofo]] [[neoplatonismo|neoplatonico]] [[Emanuele Crisolora]] e il cardinale [[Giovanni Bessarione]]) impressero alla lettura dei classici greci il loro accento e la loro inflessione. Essi leggevano {{IPA |link=Vocale anteriore chiusa non arrotondata| /i/}} anche le lettere '''η''' e '''υ''', i dittonghi '''ει''', '''οι''' e '''υι''' e pronunciavano {{IPA |link=Vocale anteriore semiaperta non arrotondata| /ɛ/}} il dittongo '''αι'''; inoltre pronunciavano {{IPA |link=Fricativa labiodentale sonora| /v/}} la lettera υ nei dittonghi '''αυ''' ed '''ευ''' prima di vocale o consonante sonora e {{IPA |link=Fricativa labiodentale sorda| /f/}} prima di consonante sorda; come {{IPA |link=Fricativa labiodentale sonora| /v/}} era letta anche la '''β'''. Davano poi pronuncia fricativa a '''γ''' e '''δ''' (rispettivamente {{IPA|/ɣ/}} e {{IPA|/ð/}}), come anche alle aspirate '''φ''' {{IPA|/f/}}, '''χ''' {{IPA|/x/}} e '''θ''' {{IPA|/θ/}}.
Fu un altro grande umanista, l'olandese [[Erasmo da Rotterdam|Desiderio Erasmo da Rotterdam]] ad opporsi alla pronuncia itacistica del greco antico. Questi, studiando le [[figure di suono]] nei poeti comici, in particolare le [[onomatopee]], scoprì che la pronuncia antica era diversa da quella roicliniana: il belato della pecora in [[Cratino]], [[commediografo]] ateniese del V secolo a.C., è infatti imitato con '''{{lang|grc|βῆ βῆ}}''', il che denunciava il vero suono delle lettere greche che componevano questa particolare onomatopea: non {{IPA |/vi/}}, ma {{IPA |/bɛː/}}. Pertanto Erasmo scoprì e cercò di ripristinare la vera pronuncia classica, che da lui prende il nome di ''erasmiana''.
La pronuncia erasmiana pura, come Erasmo l'ha formulata, presenta tuttavia alcune imprecisioni: all'epoca, infatti, mancavano ancora tutti gli studi di [[linguistica storica]] sviluppati a partire dal XIX secolo. Grazie alle nuove informazioni, i linguisti hanno quindi perfezionato la ricostruzione, definendo i caratteri della vera pronuncia greca classica, del [[V secolo a.C.]]; questa pronuncia perfezionata è detta ''pronuncia scientifica'' ed è illustrata nelle pubblicazioni di [[Sidney Allen]]. La pronuncia nella prassi scolastica convenzionale italiana, tuttavia, pur avendo come base la forma erasmiana, differisce tuttavia per diversi aspetti:
* la pronuncia scolastica non distingue in modo sensibile le vocali brevi dalle lunghe, come invece andrebbe fatto;
* le consonanti '''φ θ χ''', che usualmente si pronunciano, rispettivamente, {{IPA |link=Fricativa labiodentale sorda|/f/}} (come la ''f'' italiana di ''fede''), {{IPA|link=Fricativa dentale sorda|/θ/}} come la ''th'' inglese di ''third'' (alcuni pronunciano il θ {{IPA|link=Approssimante palatale|/t͡s/}}, come la ''z'' aspra italiana di ''spazio'', ma ciò non ha alcuna giustificazione storica), e {{IPA|link=Fricativa velare sorda|/x/}} (come la ''ch'' tedesca di ''Bach'', come il ''c'' toscano lenito, in pratica), nel greco classico erano delle vere e proprie occlusive come {{IPA |link=Occlusiva bilabiale sorda| /p/}} {{IPA |link=Occlusiva alveolare sorda| /t/}} {{IPA |link=Occlusiva velare sorda| /k/}}, da cui si distinguevano perché accompagnate da un'aspirazione (come le occlusive sorde prevocaliche in tedesco e in inglese);
* la consonante '''ζ''' (zeta), che in età ellenistica già si pronunciava {{IPA|link=Fricativa alveolare sonora|/z/}} (come la ''s'' intervocalica italiana di ''rosa''), nel greco arcaico si pronunciava {{IPA|/zd/}} (e così ancora la pronunciavano nel V secolo i [[dialetto dorico|parlanti dorici]] e [[dialetto eolico|eolici]], che scrivevano direttamente σδ). In età classica, in [[Attica]], si cominciò a pronunciare questa lettera come {{IPA |link=Affricata alveolare sonora| /d͡z/}} e, dalla seconda metà del IV secolo, {{IPA|link=Fricativa alveolare sonora|/zː/}}, in seguito {{IPA|link=Fricativa alveolare sonora|/z/}}. Si ricordi peraltro che la [[z]]eta fu introdotta nell'[[alfabeto latino]] solo successivamente, per trascrivere le parole di origine greca.
== Grammatica ==
{{vedi anche|Grammatica del greco antico}}
Il greco, come molte altre [[lingue indoeuropee]], è una lingua flessiva. È fortemente arcaica nella conservazione delle forme dell'indoeuropeo.
La flessione nominale contempla:
* cinque [[caso (linguistica)|casi]]: [[nominativo]], [[genitivo]], [[dativo]], [[accusativo]] e [[vocativo]];
* tre [[genere (linguistica)|generi]]: maschile, femminile e neutro;
* tre [[numero (linguistica)|numeri]]: [[singolare]], [[Duale (linguistica)|duale]] e [[plurale]].
La flessione verbale comprende:
* tre [[persona (linguistica)|persone]]: prima (solo nel singolare e nel plurale), seconda e terza.
* tre [[numero (linguistica)|numeri]]: singolare, duale e plurale.
* sei [[Modo (linguistica)|modi]]: [[indicativo]], [[imperativo]], [[congiuntivo]], [[ottativo]], [[infinito (modo)|infinito]] e [[participio]], con l'aggiunta di due ''aggettivi verbali''.
* sette [[Tempo (linguistica)|tempi]]: [[presente indicativo|presente]], [[imperfetto indicativo|imperfetto]], [[aoristo]], [[futuro semplice|futuro]], [[perfetto]], [[trapassato prossimo|piuccheperfetto]], [[futuro perfetto]].
* tre [[diatesi]]: [[diatesi attiva|attiva]], [[diatesi media|media]] e [[diatesi passiva|passiva]].
== Sistema di scrittura ==
{{vedi anche|Alfabeto greco}}
L'alfabeto greco è formato da 24 lettere:
Riga 106 ⟶ 136:
! Maiuscola
! Minuscola
! Pronuncia
|-
| ἄλφα
àlfa
| Α
| α
| a {{IPA|/a/}}
|-
| βῆτα
bèta
|
|
| b; dalla tarda [[koinè]] {{IPA|/β/}}, in seguito {{IPA|/v/}}.
|-
| γάμμα
gàmma
|
| γ
| g (sempre velare, come in ''gatto'', ''ghiro''); se si trova prima di γ, κ, χ, e ξ (le velari) è detto ''gamma nasale'' e si pronuncia {{IPA|/ŋ/}}, come la nostra ''n'' di ''pa'''n'''ca''; dalla tarda koinè {{IPA|/ɣ/}}.
|-
| δέλτα
dèlta
|
|
| d {{IPA|/d/}}; dalla tarda [[koinè]] {{IPA|/ð/}}, sonora come ''th'' sonoro inglese di ''the''
|-
| ἒ ψιλόν
epsilòn (o, alla latina, ''epsìlon'')
|
|
| e (breve) {{IPA|/ɛ/}}
|-
| ζῆτα
zèta
|
|
| z (in origine ''sd'' {{IPA|/zd/}} come in ''sdentato''); in epoca postclassica dz {{IPA|/d͡z/}} come in ''zona, zaino''; dalla tarda [[koinè]] ''s'' sonora {{IPA|/z/}} come in ''rosa''
|-
| ἦτα
èta
|
|
| e (aperta e lunga) {{IPA|/ɛː/}}; dalla tarda [[koinè]] {{IPA|/i/}}
|-
| θῆτα
thèta
|
|
| th (''t'' seguito da aspirazione, {{IPA|/tʰ/}}); dalla tarda [[koinè]] {{IPA|/θ/}}, sordo come ''th'' inglese di ''path'')
|-
| ἰῶτα
iòta
|
|
| i {{IPA|/i/}}
|-
| κάππα
kàppa
|
|
| k (sempre velare) {{IPA|/k/}}
|-
| λάμβδα
làmbda
|
|
| l {{IPA|/l/}}
|-
| μῦ
my
|
|
| m {{IPA|/m/}}
|-
| νῦ
ny
|
|
| n {{IPA|/n/}}
|-
| ξεῖ (ξῖ)
xéi (o, più comunemente, ''xi'')
|
|
| ks {{IPA|/ks/}}
|-
| ὂ μικρόν
omicròn (o, alla latina, ''omìcron'')
|
|
| o (breve) {{IPA|/ɔ/}}
|-
| πεῖ (πῖ)
péi (o, più comunemente, ''pi'')
|
|
| p {{IPA|/p/}}
|-
| ῥῶ
rho (o, più comunemente, ''ro'')
|
|
| r {{IPA|/r/}}
|-
| σῖγμα
sìgma
| Σ
| σ/ς (''ς'' si usa solo se è finale di parola)
| s (sempre sorda come in ''sasso'') {{IPA|/s/}}
|-
| ταῦ
tàu
|
|
| t {{IPA|/t/}}
|-
| ὖ ψιλόν
hypsilòn (o, alla latina, ''hypsìlon'')
|
| υ
| ü (come la ''u'' francese, {{IPA|/y/}}); se è secondo elemento di dittongo è come la ''u'' italiana; intorno all'anno 1000 si evolve in {{IPA|/i/}}
|-
| φεῖ (φῖ)
phéi (o, più comunemente, ''phi'' o ''fi'')
|
|
| ph (''p'' seguito da aspirazione {{IPA|/pʰ/}}); dalla tarda [[koinè]] {{IPA|/ɸ/}}, poi {{IPA|/f/}}
|-
| χεῖ (χῖ)
khéi (o, più comunemente, ''khi'')
|
|
| kh (''k'' seguito da aspirazione, {{IPA|/kʰ/}}); dalla tarda [[koinè]] come ''ch'' tedesco {{IPA|/x/}}
|-
| ψεῖ (ψῖ)
pséi (o, più comunemente, ''psi'')
|
|
| ps {{IPA|/ps/}}
|-
| ὦ μέγα
omèga (o, alla latina, ''òmega'')
|
|
| o (aperta e lunga) {{IPA|/ɔː/}}
|}
La scrittura greca antica non è tuttavia quella oggi utilizzata per riportare i testi greci. La distinzione tra lettera maiuscole e minuscole, ad esempio, non si può far risalire a prima del [[Medioevo]], mentre un sistema di accentazione completo risale all'[[XI secolo]]. Così la nostra lettera "S" corrispondeva solo a "Σ" e, dall'età alessandrina, "Ϲ" (il cosiddetto ''sigma lunato''): il sigma finale, "ς", risale infatti al Medioevo. Anche la punteggiatura è una introduzione moderna. Così [[Barry P. Powell]]<ref name=":0">{{cita libro|autore=Barry P. Powell|titolo=Omero|città=Bologna|editore=il Mulino|anno=2004|p=18}}</ref> ricorda: «Nelle più antiche attestazioni di scrittura greca, quali possiamo ricostruire sulla scorta delle poche iscrizioni superstiti, non c'è alcuna distinzione grafica tra ''omicron'' (= ''o'' breve) e ''omega'' (= ''o'' lungo), oppure tra ''epsilon'' (''e'' breve) ed ''eta'' (''e'' lungo) e le consonanti doppie sono scritte come quelle semplici. Le parole non vengono separate l'une dalle altre, sono assenti segni diacritici quali l'accento [...]». Nelle testimonianze più antiche, la scrittura era di tipo "[[Scrittura bustrofedica|bustrofedico]]" (=segue il movimento del bue) ovvero dapprima da destra verso sinistra per risultare da sinistra verso destra al rigo successivo. La lettura rappresentava quindi un flusso continuo di suoni e veniva decodificata per mezzo delle orecchie e non per mezzo degli occhi come per i moderni.<ref name=":0" />
==Didattica del greco antico==
Il greco antico è insegnato nelle scuole secondarie di numerosi Paesi europei:<ref>{{cita web|url=https://www.orizzontescuola.it/perche-studiare-il-greco-antico-sviluppa-il-pensiero-critico-e-analitico-intervista-al-prof-francesco-mercadante-facciamolo-fin-dalla-scuola-primaria/?amp|titolo=Perché studiare il Greco antico? “Sviluppa il pensiero critico e analitico”. INTERVISTA a Francesco Mercadante. Facciamolo fin dalla scuola primaria, una UDA|autore=Antonio Fundarò|data=16 maggio 2024}}</ref>
* [[Grecia]]: è materia obbligatoria in tutte le scuole superiori.
* [[Cipro]]: è materia obbligatoria in tutte le scuole superiori.
* [[Italia]]: è una materia cardine, assieme alla [[lingua latina]], del [[liceo classico]].
*[[Regno Unito]]: si studia nelle scuole che offrono corsi classici, spesso in combinazione con il latino.
*[[Germania]]: è disponibile in molti ''[[Gymnasium (Germania)|Gymnasien]]'' (scuole secondarie simili al liceo classico italiano), in particolare in quelle con un forte enfasi sulle discipline umanistiche.
*[[Francia]]: è offerto come materia opzionale in alcuni licei, specialmente nelle “classi preparatorie” per le [[grande école]].
*[[Spagna]]: è scelto da pochi studenti come materia a scelta in alcuni licei<ref>{{Cita web|url=https://educagob.educacionfpydeportes.gob.es/curriculo/curriculo-lomloe/menu-curriculos-basicos/bachillerato/materias/griego/desarrollo.html|titolo=Portal del Sistema Educativo Español - Griego}}</ref>.
== Note ==
<references/>
==
=== Didattica e testi di riferimento ===
* [[Dino Pieraccioni]], ''Morfologia storica della lingua greca'', D'Anna, Messina-Firenze, 1975.
* Dino Pieraccioni, ''Grammatica greca'', Firenze, 1976.
* Carmelo Restifo, ''Nuovo corso di greco'', vol. 1, ''Grammatica'', Firenze, Le Monnier, 2001
* Angelo Cardinale, ''I Greci e noi'', Ferraro, Napoli, 1990.
* Pierangelo Agazzi, Massimo Vilardo, ''Ἑλληνιστί - Grammatica della lingua greca'', Zanichelli, 2002.
* Carlo Campanini, Paolo Scaglietti, ''Greco - terza edizione'', vol. ''Grammatica descrittiva'', [[Sansoni]] per la scuola, 2010
* Giacinto Agnello, Arnaldo Orlando, ''Manuale del greco antico - con un profilo di greco moderno'', teoria, Palumbo, 1998, ISBN 978-88-8020-206-6
* Giacinto Agnello, Arnaldo Orlando, ''Manuale del greco antico - con un profilo di greco moderno'', esercizi, Palumbo, 1998, ISBN 978-88-8020-229-5
* Nicola Basile, ''Sintassi storica del greco antico'', Levante, 1998-2001, ISBN 8879492489
* Valeria Tusa Massaro, ''Sintassi del greco antico e tradizione grammaticale '', L'Epos, 1993
=== Saggistica ===
* {{Cita libro|nome=Maria Libera|cognome=Garabo|titolo=Il greco antico|url=https://www.worldcat.org/oclc/635803761|data=2008|anno=|editore=Carocci|città=|p=|pp=|OCLC=635803761|ISBN=9788843046362}}
* {{Cita libro|nome=Monique|cognome=Trédé|titolo=Piccole lezioni sul greco antico|url=https://www.worldcat.org/oclc/800521690|data=1º gennaio 2009|anno=|editore=Il melangolo|città=|p=|pp=|OCLC=800521690|ISBN=9788870187489}} (edizione originale {{cita libro|lingua=fr|titolo=Petites leçons sur le grec ancien|editore=Editions Stock|anno=2008}})
* {{cita libro|autore=Barry P. Powell|titolo=Omero|città=Bologna|editore=il Mulino|anno=2004|cid=Powell}}
== Voci correlate ==
{{Div col}}
* [[Grammatica del greco antico]]
* [[Dialetti greci antichi]]
* [[Lingua greca bizantina|Greco bizantino]]
* [[Linea Jireček]]
* [[Letteratura greca]]
* [[Autori greci antichi]]
* [[Filosofia greca]]
* [[Hermeneumata Pseudodositheana]]
* [[Koinè]]
* [[Lingua greca]]
* [[Lingua omerica]]
* [[Lista delle lingue più antiche per prima attestazione scritta]]
* [[Onomata Kechiasmena]]
* [[Ellenista (studioso)|Lista di studiosi del greco antico]]
* [[Verbi protoindoeuropei]]
* [[Pronuncia scolastica del greco antico]]
{{Div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul|incubator=grc}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://
* [http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/ sito inglese molto dettagliato per apprendere il greco antico]
* [https://web.archive.org/web/20130320124722/http://www.tododiccionarios.com/rosetta/griego.html Online Greek resources] elenco di siti utili per l'approfondimento della lingua]
* [http://www.
* [http://www.grecoantico.com/ dizionario online di greco antico-italiano e viceversa]
* [http://www.enricopantalone.com/lagrammaticaelasuautilita.pdf ''La grammatica e la sua utilità secondo gli antichi''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123170728/http://www.enricopantalone.com/lagrammaticaelasuautilita.pdf |data=23 gennaio 2015 }}, articolo di Giovanni Costa sul sito [http://www.enricopantalone.com/index.html ''Storia e società''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123160954/http://www.enricopantalone.com/index.html |data=23 gennaio 2015 }} di Enrico Pantalone
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Antica Grecia|lingua greca antica|Linguistica}}
[[Categoria:Lingua greca antica|
[[Categoria:Lingue estinte|Greco antico]]
[[Categoria:Lingue e dialetti della Sicilia|Greca antica]]
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