Montefiascone: differenze tra le versioni

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{{NNF|centri abitati del Lazio|ottobrefebbraio 20092018}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montefiascone
|Panorama = Montefiascone panorama.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Montefiascone-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montefiascone-Stemma.png
|Voce stemma = Montefiascone#Simboli
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Viterbo
|Amministratore locale =Luciano CimarelloGiulia De Santis
|Partito = [[ListaPartito Democratico civica(Italia)|PD]]
|Data elezione =16/05/2011 4-10-2021
|Data istituzione =
|Latitudine gradi = 42
|Latitudine minuti = 32
|Latitudine secondi = 25
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 12
|Longitudine minuti = 2
|Longitudine secondi = 13
|Longitudine EW = E
|Sottodivisioni = [[Le Coste]], [[Le Grazie (Montefiascone)|Le Grazie]], [[Le Mosse]], [[Zepponami]], [[I Fiordini]], [[I Cevoli]], [[La Commenda]], [[Il Lungolago]]
|Altitudine=590
|Divisioni confinanti = [[Marta (Italia)|Marta]], [[Bagnoregio]], [[Bolsena]], [[Viterbo]]
|Superficie=104.75
|Zona sismica = 2B
|Note superficie=
|Gradi giorno = 2467
|Abitanti=13712
|Nome abitanti = falisci o montefiasconesi
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Patrono = [[santa Margherita d'Antiochia]], [[Flaviano di Montefiascone|san Flaviano]]
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Festivo = 20 luglio
|Sottodivisioni=[[Le Coste]], Le Grazie, [[Le Mosse]], [[Zepponami]]
|PIL =
|Divisioni confinanti=[[Marta (Italia)|Marta]], [[Bagnoregio]], [[Bolsena]], [[Viterbo]]
|PIL procapite =
|Codice postale=01027
|Mappa = Map of comune of Montefiascone (province of Viterbo, region Lazio, Italy).svg
|Prefisso=[[0761]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montefiascone nella provincia di Viterbo
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=056036
|Codice catastale=F499
|Targa=VT
|Zona sismica=2B
|Gradi giorno=2467
|Diffusività=
|Nome abitanti=falisci o montefiasconesi
|Patrono=[[santa Margherita d'Antiochia]], [[Flaviano di Montefiascone|san Flaviano]]
|Festivo=[[20 luglio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.montefiascone.vt.it
}}
'''Montefiascone''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Viterbo]] nel [[Lazio]].
 
[[File:MontefiasconeBelvedere Vistadi aereaMontefiascone.JPGjpg|thumb|rightupright=3|300px|Vista aereaBelvedere di Montefiascone con il [[Lago di Bolsena]]]]
[[File:Monteflesi.JPG|thumb|Scorcio di Montefiascone da [[Castel Cellesi]]]]
'''Montefiascone''' è un [[comune italiano]] in [[provincia di Viterbo]] con oltre 13.600 abitanti, dista dal [[Viterbo|Capoluogo]] circa 15&nbsp;km ed è terra di produzione del [[vino]] [[Denominazione di Origine Controllata|DOC]] [[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone]]
[[File:san flaviano.jpg|thumb|[[Chiesa di San Flaviano (Montefiascone)]]]]
[[File:Rocca dei Papi (Montefiascone).jpg|thumb|[[Rocca dei Papi]]]]
[[File:Montefiascone5.jpg|thumb|[[Cattedrale di Santa Margherita]]]]
{{TOClimit|3}}
==Geografia fisica==
===Territorio===
Collocato sul versante sud-orientale della catena dei [[Monti Volsini]], Montefiascone è, in tutta la provincia di [[Viterbo]], il [[Comune (Italia)|comune]] con maggiore altitudine, superando i 600 [[m s.l.m.]] nella zona del "Belvedere" e della dominante [[Rocca dei Papi]] (633 m s.l.m.) da dove si può godere di un'ampia vista sul [[lago di Bolsena]] e la piana di Viterbo. In giornate terse è possibile notare gran parte dell'[[Appennino centrale]] e il [[mar Tirreno]].
 
Difatti, il colle su cui sorge la cittadina si affaccia direttamente sul [[lago di Bolsena|lago]], antica [[caldera]] poi riempitasi d'acqua, che ha avuto origine dall'esplosione di un possente vulcano in tempi preistorici. Il territorio, ricco di materiali di origine lavica come il [[tufo]], ha favorito lo sviluppo della coltivazione della vite. Grazie a questo, Montefiascone è conosciuto per la sua produzione enologica anche aldilà dei confini locali.
===Geografia e Clima===
 
Collocata sul versante sud-orientale della catena dei [[Monti Volsini]], la cittadina presenta generalmente un clima non troppo caldo d'estate grazie alla quota altimetrica e grazie a ciò sono frequenti d'inverno delle nevicate.
A livello geografico, Montefiascone si trova a nord rispetto a Viterbo, molto vicino all'Umbria ([[Orvieto]] dista solamente 40 minuti in macchina) e alla Toscana. Dal [[lago di Bolsena]] dista appena {{m|5|u=km}} e non è lontano dal [[monte Amiata]]. A livello amministrativo, il comune è diviso in sette frazioni principali: Coste, Grazie, Mosse, Zepponami, Fiordini e il Lungolago. La [[via Francigena]] attraversa parte del suo territorio.
Rappresenta il comune dell'intero comprensorio del [[lago di Bolsena]] con maggiore elevazione d'altitudine superando i 600 [[m. s.l.m.]] nella zona del "Belvedere" da dove si ha una splendida visuale sul [[lago di Bolsena|lago]].
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2467 GR/G
La cittadina è da sempre un centro di produzione agricola e vinicola, circondato da notevoli risorse paesaggistiche e naturali.
 
===Clima===
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2467 GR/G; la cittadina presenta un clima temperato, con una temperatura media annuale di 13,1&nbsp;°C. Le estati generalmente non sono mai troppo calde e afose mentre gli inverni sono di solito miti con qualche nevicata soprattutto nei mesi più freddi dell'anno (gennaio e febbraio).
 
== Origini del nome ==
Le radici del [[toponimo]] Monte Fiascone, dove "monte" è probabilmente dovuto alla natura collinare dell'abitato, mentre “fiasco” è termine medioevale di origine gotica<ref>Dal germ. ''flaskun''; cfr. lat. mediev. ''flasco'' -''onis,'' Dizionario Treccani</ref>; perché il termine fiasco sia stato associato al paese collinare vi sono varie ipotesi, ma rimane sostanzialmente sconosciuto.
 
Per almeno tre secoli, dal XVI al XIX, il nome d’origine di Montefiascone, il genuino già da sette secoli Monte del Fiasco- Monte Fiasco, apparso per la prima volta in un documento del IX secolo (mons Flasconis), venne gratuitamente associato, interpretato, per semplice similitudine del nome, da alcuni umanisti rinascimentali ([[Flavio Biondo]], [[Leandro Alberti]]<ref>-Biondo, Flavio, Roma ristaurata, et Italia illustrata, volgarizzamento di Lucio Fauno, Venetia 1543. Pag 89-bis- “..qui vicino è Toscanella, ricchissima terra della chiesa, e finalmente, su in un arduo colle è monte Fiascone, detto già dagli antichi, monte degli Falisci”
 
Leandro Alberti- Descrittione di tutta Italia et isole pertinenti ad essa…Venezia 1550 - Basilea 1596
 
- Pagg 123, 124 “..quel da Catone nominato Fiscone, et da gli altri monte de’ Falisci, imperò che questo Monte Fiscone, overo monte Fiascone, è fra la Città d’Etruria, e i Volsci, et quel fra Falari, et Flaviano, overo il primo è nell’Etruria, et l’altro ne’Veienti. Biondo (''Flavio Biondo'') col Volaterrano (''Raffaele Volterrano?''), dice che per ogni modo si dee tenere, esser questo luogo, quel da Strabone detto Faliscum, et da Plinio Colonia Falisca ab Argis, et che fosse capo de i Falisci, essendo posta sopra il colle (com’è detto) conciosia cosa che altro castello non si ritrova giacere sopra il monte de i Falisci, fuori di questo. Etiandio sono io di tale opinione,”
 
“Adunque per la dispositione del sito et per l’altre conditioni, quivi ritrovate pare per ogni modo, che si debba tenere esser questo quel luogo da Strabone, et da Plinio descritto.”</ref>, poi altri sull’esempio), come mons Faliscorum, cioè monte dei [[falisci]], identificando la città con l’antica [[Falerii]] (soprattutto l’Alberti), che invece era in loco dell’odierna [[Civita Castellana]]. È nel 1853 che per primo, l’illustre [[Francesco Orioli]], di madre montefiasconese, con un lungo articolo su una rivista culturale romana (L’Album, Giornale Letterario e di Belle Arti, anno XX<ref>L’Album, Giornale Letterario e di Belle Arti, anno XX- Roma- ''Montefiascone e la Chiesa e il Borgo di S. Flaviano.'', pp. 298-306 «Svarione di geografia nella prima parte del vocabolo, che pone lo spurio ''Falisco'' in luogo del legittimo e più modesto ''Fiasco'', il quale non so troppo perché abbia a vergognar tanto di se stesso, da non aver coraggio di mostrarsi al mondo a faccia scoperta»; «Lo stesso pertanto si fece quanto al genuino Mons Flasco, stato per lo indietro, a memoria d’uomini, il vero ed unico nome locale»</ref>) ridicolizzò energicamente tale derivazione, in quanto vezzo degli umanisti del periodo rinascimentale, quello attribuire antiche origini alle città, non solo italiane (“''Rispetto al Falisco l’errore è più radicato, come quello che ha radice vecchia di già quattro secoli, quando tutta Italia, per non dir mezza Europa cominciò ad essere infetta dalla mala epidemia per la quale non vi fu città, terra, o castello, che non volesse darsi ad ogni patto, anco nel nome, una origine classica.''”); confutazione ripresa poi sulle pagine dell’Illustrazione Italiana, nel 1898 dall’archeologo [[Luigi Savignoni]]<ref>Luigi Savignoni, Illustrazione Italiana nr 39, anno XXV 25 settembre 1898, p. 218. «La denominazione Mons Faliscus o Faliscodunum data all'odierno Montefiascone, non è più antica del Rinascimento e sembra una innovazione degli eruditi di quel tempo, cui non bene doea suonare il Mons Flasco, appellazione costante nelle carte del Medio Evo.»</ref>
 
Derivazione impropria solo di alcuni umanisti, poiché [[Raffaele Maffei|Raffaele Maffei-Il Volterrano]]<ref>Raphaelis Volaterrano, {{cita testo|url=https://archive.org/details/bub_gb_FuqTQHii3qYC|titolo=''Commentariorum urbanorum''|postscript=nessuno}}, 1552, p. 141: “Falerij & Falerium oppidum Faliscorum, cuius adhuc stant parva moenia simul cum prisco nomine. Fescennia Plinio, & Fescennium Straboni his propinquum ponitur, sive potius inter eos. Idem putaverim esse nunc Civitatem Castellanam”. (traduzione: Falerii e Falerium, città dei Falisci, le cui piccole mura sono ancora in piedi insieme all'antico nome. La Fescennia di Plinio e la Fescennia di Strabone sono poste vicino a queste, anzi tra di esse. Quello che penso sia ora Civita Castellana)</ref> (1552) vedeva correttamente i falisci a Civita Castellana e dintorni, cosi come {{cita testo|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-massa|titolo=(Dizionario-Biografico Antonio Massa|postscript=nessuno}}(1546)<ref>Antonij Massae Gallesij iurisconsulti, ''De origine et rebus Faliscorum liber'', Roma, A. Blado, 1546, p. 15. «Poterat igitur possideri a Faliscis haec regio fecundum Tyberim e conspectu superiorum Sabinorum & agri Amerini ad Ariniano ad Vadimonis lacum, longitudinis millium passuum plus minus vicintitrium, latitudinis ferme septem, ubi mininum quatuor, quo in spatio nune sunt Castrum sancti Silvestri in iugo Soractis, Stabia, Civitas Castellana, Fabrica, Corchianum, Burgu Sancti Leonardi, Gallesium, Bassanellum, Orta, Mugnanum, Polymartium.» (Traduzione: Era quindi possibile che i Falisci avessero questa regione, il fertile Tevere, dalla vista dei Sabini superiori e dalla terra dell’Amerino all'Ariniano al lago di Vadimone, la cui lunghezza è più o meno ventitré miglia, la larghezza quasi sette, dove quattro, nel quale trovano ora spazio il Castello di San Silvestro nel crinale del Soratte, Stabia, Civita Castellana, Fabrica, Corchiano, Borgo San Leonardo, Gallese, Bassano in Teverina, Orte, Mugnano, Bomarzo.)</ref>; derivazione peregrina facilitata dal fatto che le ricchissime archeologie dell’antica [[Falerii]] (Civita Castellana), non erano state ancora scoperte, cosa che comincerà nel XVIII secolo, e la classe ‘colta’ di Montefiascone impose alla popolazione tale origine senza alcun spirito critico (la famiglia di Falisco Falisci volle pregiarsi del cognome Falisci, dopo l’obbligo avere un cognome imposto dal [[Concilio di Trento]] 1563). Ma se gli storici antichi, come [[Tito Livio]] [[Ab Urbe condita libri|(Ad Urbe Condita]], libro V), [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] (negli [[Amores]]), parlano di Falerii, città conquistata definitivamente dai Roma nel 241, delle guerre e dei costumi dei [[falisci]], il geografo greco dello stesso periodo, [[Strabone]], nella sua [[Geografia (Strabone)]], libro V, identificò esplicitamente Falerii sulla [[via Flaminia]] tra [[Ocriculum|Orticoli]] e Roma<ref>Strabone- Geografia- Libro V. “Alcuni poi dicono che i Falerj non erano Tirreni, ma Falisci, nazione separata, e che Falisci sia una città di lingua propria, che Equo Falisco appellano, posta sulla via Flaminia fra Otricoli e Roma”</ref>, molto lontano da Montefiascone, [[Plinio il Vecchio|Plinio il vecchio]] ugualmente nella sua [[Naturalis historia|Naturalis Historia]], libro VII, li vede in quell’area circa i riti<ref>Plinio- Naturalis Historia, VII, 19 : “Non lontano dalla città di Roma, vivono nell’Ager Faliscus alcuni gruppi familiari chiamati Hirpi. Costoro durante le celebrazioni annue in onore di Apollo, sul Monte Soratte, pur camminando a piedi scalzi sui carboni ardenti, non si bruciano e pertanto, in base ad una legge del Senato, sono esenti dal servizio militare e da altri obblighi”.</ref> sul [[monte Soratte]]. Quindi gli errori, la superficialità, la gratuità degli umanisti in questione, e di chi gli diede credito, è più che evidente.
 
Sul finire del ‘700, lo storico montefiasconese Francesco Maria Pieri (1788), è ancora ostinatamente aggrappato all’idea di Montefiascone come capitale di vasto territorio falisco, mentre nel secolo successivo don Girolamo Delino De Angelis (1841), da una prima posizione equidistante, quasi riconosce poi Civita Castellana e Gallese come patria dei falisci<ref>Francesco Maria Pieri, ''La situazione trascimina degli antichi Falisci'', Montefiascone, 1788; Girolamo De Angelis, ''Comentario storico critico su l'origine di Montefiascone e della Cattedrale'', 1841, p. 86: «E se vi cale saper di preciso, quali ne furono gli antichi abitatori, giovi pur argomentarlo dal nome, che sebbene corrotto restò ai pochi ruderi della città da essi un di abitata, e lasciamo che Civitacastellana additi all'ospite nelle rovine del suo Faleri l'antica Faleria, e la caduta grandezza de' suoi avi, e che Gallese vanti a suo autore Aleso che appella Ovidio duce dei Falisci (la moglie era falisca), mentre noi siam lieti di abitar questo monte abitato dai nostri autori e di riconoscere nel nome stesso di Montefiascone non meno antica di quella dei Falisci la nostra origine dai Fisconi colonia greca, che da Fisca (città secondo Tolomeo posta in Macedonia) vennero a popolare e fortificare questo monte , il quale perciò nomossi Mons physcon ; ed a questa mirava (dice il citato Alberti) M. Porcio Catone, quando scrisse nel luogo di sopra citato, ''mons Coryti in jugis Cyminiis, e regione Mons Physcon et arx Iti"»</ref>. Nella sua ‘Storia di Montefiascone’ (1870) Luigi Pieri Buti, riduce le pretese, intravedendo il paese solo ‘inseminato’ da falisci, in fuga dopo la presa romana di Faleri nel 241 a.C., ma senza alcun riscontro; tesi dubitativa di Mercurio Antonelli (Montefiascone, 1863-1940), con due acritiche e brevi note del 1896 e 1931<ref>L’illustrazione Italiana, anno XXIII, n. 46, 15 novembre 1896, p. 30. «.. è ormai assodato, dietro le più recenti scoperte, che l’antica Faleria sorgeva nelle vicinanze dell’attuale Civita Castellana; Montefiascone (argomentando dal nome, ché altre memorie non esistono) sarà stato forse abitato da una colonia di falisci»; Latina Gens, numero speciale Roma, marzo 1931.«Lo ebbe fondato (tempio di san Flaviano) secondo una lapide del 1032, la gente di Montefiascone; ed è in questa una delle prime menzioni del nome, Mons Flascon o Flasconus, che si vorrebbe far derivare da Mons Faliscorum, dei Falisci una parte dei quali, dopo la distruzione di Faleria, sarebbe venuta a stabilirvisi.»</ref>. Risulta altresì improbabile che i romani, che già avevano conquistato l’area vent’anni prima (presa di Velzna 264 a.C.), concedessero ai potenti nemici di sempre, insediarsi su una rocca. Come è noto avevano invece deportato i falisci su un pianoro indifendibile, distante cinque chilometri da Falerii-Civita Castellana, dove fondarono una nuova grande città romana ([[Falerii|Falerii novi]]).
 
Più recentemente, gli storici locali contemporanei, dagli anni ’80 del novecento, Gabriele Bartolozzi Casti<ref>Gabriele Bartolozzi Casti, {{cita testo|url=https://www.bibliotecaviterbo.it/biblioteca-e-societa/1985-1986/Casti.pdf|titolo=''Montefiascone o Monte Falisco. Note di toponomastica e topografia|postscript=nessuno}}'', 1985-''</ref>, Giancarlo Breccola<ref>Giancarlo Breccola, {{cita testo|url=https://www.lacitta.eu/storia/36121-montefiasconesi-o-falisci.html|titolo=''Montefiasconesi o falisci?''|postscript=nessuno}}, da La Loggetta del 2005 n° 55.)</ref>, Marcello Mari<ref>Giancarlo Breccola, Marcello Mari, ''Montefiascone'', Centro Iniziative Culturali Montefiascone, 1979.</ref>, hanno in diverso modo definitivamente escluso l’esistenza di falisci a Montefiascone. Pur tuttavia termini come ‘Colle falisco’, Agro falisco’, continuano ancora ad essere impropriamente usati nel paese.
 
==Storia==
=== I primi abitanti e gli Etruschi ===
===Nascita del borgo: il nome===
Al periodo [[Etruschi|etrusco]] risalgono due aree templari sacre, rispettivamente nella località di [[Cornos]] (in riva al lago e chiamata dai locali anche Cornosse) e alla Rocca. Tracce di civiltà più antiche sono state rinvenute tra Montefiascone e [[Viterbo]], più precisamente nella zona del [[Cultura del Rinaldone|Rinaldone]], sede della [[Civiltà eneolitica di Laterza|civiltà eneolitica]]. Nel luogo ove si trova la Rocca fortezza sono stati rinvenuti i resti di un insediamento [[Cultura protovillanoviana|protovillanoviano]], databile intorno al [[IX secolo a.C.]]-[[VIII secolo a.C.]]<ref>{{Cita web|url=https://tuscia.rgpsoft.it/2010/12/etruschi-romani-montefiascone.html|titolo=Insediamenti Etruschi e Romani a Montefiascone|accesso=30 aprile 2020|data=9 dicembre 2010}}</ref>
Le radici del [[toponimo]] Monte Fiascone (dovuto al fatto che si trova a 600 m [[s.l.d.m.]] e per via dell'EST! EST!! EST!!!) sono forse da far risalire a un ''mons faliscorum'', con riferimento ai [[falisci]], che sarebbero approdati da queste parti dopo la distruzione dei vari centri dell'''[[ager faliscus]]'' ad opera dei romani. C'è anche l'improbabile ipotesi di ''mons phisconis'', dal nome di una popolazione di origine greca, ma ciò è soltanto una pura casualità.
 
===Gli [[Etruschi]]I Romani ===
Montefiascone conobbe migliori fortune nel periodo romano, grazie ad un efficiente sistema viario (un esempio è la [[via Cassia]], costruita tra il [[170 a.C.|170]] e il [[150 a.C.]]), facilitato proprio dalla carenza di fenomeni urbani rilevanti da parte degli [[etruschi]]. Alcuni ritrovamenti nella zona della [[Chiesa di San Flaviano (Montefiascone)|basilica di San Flaviano]] farebbero pensare che il nucleo iniziale romano si trovasse proprio in questa area. Sono stati ritrovate tracce di [[Mausoleo romano|mausolei]], [[necropoli]] e numerose [[Lapidi di Enrico VI e Costanza d'Altavilla|lapidi]].
Al periodo [[Etruschi|etrusco]] risalgono due aree sacre templari a Cornos (in riva al lago) e alla Rocca. Tracce di civiltà più antiche sono state rinvenute nella zona tra Montefiascone e [[Viterbo]], dove fiorì la civiltà eneolitica di [[Cultura del Rinaldone|Rinaldone]].
 
Nella copia della [[Tabula Peutingeriana]] romana, della seconda metà del IV secolo (ca. 375 d.C.) evidenzia una tacca sulla Cassia proprio all’altezza della posizione di Montefiascone, come probabile stazione di posta di media grandezza.<ref>Gabriele Bartolozzi Casti, ''Montefiascone o Monte Falisco'', Biblioteca Consorziale Viterbo (Vol. XVI, n. , 1985-1986)- pag 1. (<nowiki>https://www.bibliotecaviterbo.it/biblioteca-e-societa/1985-1986/Casti.pdf)…</nowiki></ref>
===I [[Romani]]===
Montefiascone conobbe migliori fortune nel periodo romano, grazie ad un efficiente sistema viario (un esempio è la [[via Cassia]], costruita tra il [[170 a.C.|170]] e il [[150 a.C.]]), facilitato proprio dalla carenza di fenomeni urbani rilevanti da parte degli etruschi. Alcuni ritrovamenti nella zona della basilica di San Flaviano ci fanno pensare che il nucleo iniziale romano si trovasse proprio in questa area. Sono stati trovati mausolei, necropoli e numerose lapidi.
 
=== Alto medioevo. Primi documenti. ===
===Prime testimonianze===
Per avere un documento che identifichi il nome di un nucleo abitativo, bisogna arrivare al 801 dove nel documento no 169 del Regesto di Farfa compare la denominazione «Vicus» o «Burgus Sancti Flaviani» o «Burgus Flavianus» dove troviamo un Gulfario, figlio di Gumperto che abitava in Vico Flaviano, nella parte bassa del paese, dove è l’attuale chiesa del santo.
I primi documenti che citano Montefiascone, allora mons flasconis, risalgono all'[[853]], quando pare che [[Papa Leone IV|Leone IV]] confermava al vescovo di Tuscanica Virobono i possedimenti della diocesi alla quale il nostro territorio apparteneva. Abbiamo così notizie del convento di San Pietro "in Vico pergulata", sulla riva del lago di cui rimangono le tracce di fondazioni delle scomparse chiese di Santa Maria e Sant'Agnese, della chiesa di San Pancrazio in Nocerina e di Sant'Andrea, prima posta all'interno delle mura cittadine.
 
Nell'epistola di Leone IV al vescovo di Tuscania Virbonus dell'anno 853 troviamo, oltre il «burgus Beati Flaviani», la comparsa del toponimo «mons Flasconis», scritto con le due parole divise e la «m» di «mons» minuscola. Era iniziato un periodo di coesistenza dei due toponimi<ref>Gabriele Bartolozzi Casti, ''Montefiascone o Monte Falisco'', Biblioteca Consorziale Viterbo (Vol. XVI, n. , 1985-1986) (<nowiki>https://www.bibliotecaviterbo.it/biblioteca-e-societa/1985-1986/Casti.pdf</nowiki>)...</ref>, nei possedimenti della diocesi, alla quale il territorio della cittadina apparteneva<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpuntoquotidiano.it/alboscuole/le-perle-della-tuscia-montefiascone/|titolo=Le perle della Tuscia: Montefiascone|accesso=2 maggio 2020|data=10 giugno 2019}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da s. Pietro sino ai nostri giorni|autore=G. Moroni Romano|url=https://books.google.com.mt/books?id=yfcGogXq8r8C&pg=PA213&lpg=PA213&dq=montefiascone+853&source=bl&ots=CQVa4Gokkn&sig=ACfU3U2ZVwnhW5sjvCNoAgL3tGDMjOq9mw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiq0qWG2ZXpAhWZ7aYKHdSLAkYQ6AEwBXoECAoQAQ#v=onepage&q=montefiascone%20853&f=false|anno=1846|editore=Tipografia Emiliana|città=Venezia|p=213|volume=46}}</ref>. Abbiamo così notizie del convento di San Pietro "in Vico pergulata", delle scomparse chiese di Santa Maria e [[Sant'Agnese]], di cui rimangono le tracce di fondazioni, della chiesa di [[San Pancrazio in Nocerina]] e di Sant'Andrea, inizialmente posta all'interno delle mura cittadine.
===[[Medioevo]]===
 
Nel medioevo la piccola fortezza inizia ad avere importanza strategica. Nel [[1058]] vi si fermò il [[papa Stefano IX]] (per maggiori informazioni consultare l'apposita pagina sui papi a Montefiascone), e nel [[1065]] vi si stanzia l'esercito della contessa Matilde. Il [[15 giugno]] [[1074]] [[Papa Gregorio VII]] incontrò la stessa contessa Matilde e la madre Beatrice, sue preziose alleate, a [[Chiesa di San Flaviano|San Flaviano]] (vedi notizie sulle due chiese più importanti a Montefiascone). La fortezza venne messa sotto assedio nel [[1093]] da [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]], ma i conti Farnese, Ildibrandini e di Bisenzio la difesero energicamente. Nel [[1111]] [[Enrico V del Sacro Romano Impero|Enrico V]] passò con la sua corte al seguito mentre andava a Roma per la consacrazione della sua sovranità; secondo la leggenda [[Johannes Defuk]] era venuto con lui in Italia. L'imperatore Francesco Barbarossa venne a Montefiascone nel [[1185]], poiché aveva intuito l'importanza strategica della fortezza.
=== Basso Medioevo ===
Nel basso medioevo il centro, insieme con la sua piccola fortezza, inizia ad assumere notevole importanza strategica, in virtù della sua posizione dominante sulla vallata. Nel [[1058]] vi si reca il [[papa Stefano IX]]<ref>{{Cita web|url=http://tuscia.hausmd.com/i-comuni/montefiascone/|titolo=MONTEFIASCONE|accesso=2 maggio 2020|urlmorto=sì}}</ref>, e nel [[1065]] l'esercito della contessa Matilde. Il 15 giugno [[1074]] [[Papa Gregorio VII]] incontra la stessa contessa Matilde e la madre Beatrice, sue preziose alleate, a [[Chiesa di San Flaviano (Montefiascone)|San Flaviano]]<ref>{{Cita news|titolo=Montefiascone: A.D. 1074: grande successo delle giornate medievali di Montefiascone|pubblicazione=Occhio Viterbese|data=10 luglio 2017|url=http://occhioviterbese.it/occhioviterbese_v2/curiosita-id-39525-titolo-A-D--1074-grande-successo-delle-giornate-medievali-di-Montefiascone.html|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171101022549/http://www.occhioviterbese.it/occhioviterbese_v2/curiosita-id-39525-titolo-A-D--1074-grande-successo-delle-giornate-medievali-di-Montefiascone.html|urlmorto=sì}}</ref>. La fortezza viene messa sotto assedio nel [[1093]] da [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]], ma i conti [[Farnese]], [[Aldobrandini|Ildibrandini]] e [[di Bisenzio]] la difendono energicamente.
 
Nel [[1111]], [[Enrico V di Franconia|Enrico V]] e la sua corte passano per Montefiascone, diretti a [[Roma]] per la consacrazione papale del sovrano: secondo la leggenda, [[Johannes Defuk]] sarebbe proprio al suo seguito quando viene "conquistato" dalla bontà del vino locale.
 
Successivamente, anche l'imperatore [[Federico Barbarossa]] si reca a Montefiascone ([[1185]]), consapevole dell'importanza strategica della fortezza.
 
===Il periodo di splendore===
Negli anni seguenti Montefiascone divenne uno dei più importanti centri della [[Stato pontificio|chiesa]]. [[Papa Innocenzo III]] costruì, nel XIII secolo, costituì il [[patrimonio di San Pietro (provincia pontificia)|patrimonio di San Pietro]], facendosi forte delle promesse incompiute di [[Pipino III|Pipino]] e [[Carlo Magno]]. Innocenzo IIIvisitò venneMontefiascone per la prima volta a Montefiascone nel [[1207]]. RinforzòEgli ne rinforzò la Rocca, munendola di un muro di cinta. Tre anni dopo la venuta del papa, [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]] occupò Montefiascone e vi instaurò il suo quartier generale. Nel [[1222]] passò di qui [[San Francesco]], e vi lasciò uno dei suoi seguaci, [[frate [[Morico da Viterbo]], affinché iniziasse i cittadini al suo modo di intendere e vivere il [[Vangelo]].

Nel [[1267]], per un breve periodo il paese fu invaso per un breve periodo dai [[ghibellini]]. [[Papa Martino IV]] soggiornò ininterrottamente alla Rocca, e la abbellì tanto da farla diventare una reggia. EgliSembra erache ghiottoil pontefice fosse estremamente goloso delle [[Anguilla (zoologia)|anguille]] delpescate nel [[lago di Bolsena]], e per questo motivo [[Dante Alighieri|Dante]] lo pose in [[Purgatorio]], nella cornice dei golosi. Nel [[1315]] la fortezza fu messa sotto assedio a causa di una disputa con un [[vicario]] rettore di San Pietro. I ghibellini (sostenitori dell'imperatore) vinsero, e derisero gli sconfitti. La vigilia di Natale fu tenuto un processo a carico dei prigionieri, e ci furono condanne pesanti.

Nel [[1321]] [[papa Giovanni XXII]], da [[Avignone]], ordinò che si coniasse nella Rocca una nuova moneta, la "papalina" o "paparina". Nel periodo della [[cattività avignonese]] non abbiamo pontefici a Montefiascone, ma vi soggiornano per anni e anni i loro legati, che li sostituivano alla guida del governo. Uno di essi fu il [[cardinale]] [[Spagna|spagnolo]] [[Egidio Albornoz]]. Nelle sue missioni in Italia neldal [[1353-57]] al [[1357]] e neldal [[1358-67]] al [[1367]] risedetterisiedette in prevalenza a Montefiascone. PassòTrascorse tutto il suo primo inverno totalmentein Italia all'interno della roccaRocca, predisponendo i piani di battaglia ede accattivandosi più alleati possibili. InSi dice che in questo periodo la fortezza si poteva ritenerefosse inespugnabile.
 
Quando [[papa Urbano V|Urbano V]] salì al soglio pontificio, l'Albornoz aveva quasi del tutto restaurato lo stato pontificio. Il [[30 aprile]] [[1367]] riportò la sede da Avignone a Roma. Furono intrapresi dei lavori per abbellire ulteriormente la Rocca, ed Urbano V vi risedette nelle estati del [[1368]], [[1369|69]], [[1370|70]]. Il [[9 ottobre]] [[1368]] ritornò a Roma per incoronare [[Carlo IV del Sacro Romano Impero|Carlo IV]].
Quando [[papa Urbano V|Urbano V]] salì al soglio pontificio, l'Albornoz aveva quasi del tutto restaurato lo stato pontificio. Il 30 aprile [[1367]] la sede papale fu riportata da [[Avignone]] a Roma. In seguito, furono intrapresi dei lavori per abbellire ulteriormente la Rocca, ed Urbano V vi risiedette nelle estati del [[1368]], [[1369|69]], [[1370|70]]. Il 9 ottobre [[1368]] ritornò a Roma per incoronare [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]].
Nel [[1463]] la Rocca aveva ormai perso il suo prestigio, poiché la sede del regno pontificio era stata spostata prima a [[Viterbo]], e poi definitivamente a Roma. Il [[papa Pio II]], visitandola, la descrive: "...il palazzo fu costruito come una fortezza, con saloni, sale da pranzo, stanze da letto convenienti alla dignità di un papa, ma ora è in parte cadente, sia per vecchiaia che per incuria...".
 
Il [[2 settembre]] [[1471]] vennero approvati degli statuti da [[Papa Sisto IV|Sisto IV]], tra i quali vi era anche l'ordine in cui si doveva entrare in chiesa: prima il podestà, i priori e i notai; poi i mercanti, i calzolai e gli osti; i marmisti, i fabbri e i carpentieri; i lavoratori, i pastori e gli albergatori, dopodiché era il turno dei bifolchi e dei vetturali, seguiti da pescatori, vagliatori e macellai. Ultimi erano i barbieri.
Nel [[1463]] la Rocca aveva ormai perso il suo prestigio, poiché la sede del [[Stato pontificio|regno pontificio]] era stata spostata prima a [[Viterbo]], e poi definitivamente a Roma. [[Papa Pio II]], visitandola, la descrive: "...il palazzo fu costruito come una fortezza, con saloni, sale da pranzo, stanze da letto convenienti alla dignità di un papa, ma ora è in parte cadente, sia per vecchiaia che per incuria...".
 
===Il Rinascimento e il declino===
[[File:Rogissart, Alexand de – Delices de l'Italie, 1709 – BEIC 8970907 Montefiascone.jpg|miniatura|Montefiascone. Tavola tratta da ''Delices de l'Italie'', 1709]]
Nel [[1534]] [[Papa Paolo III|Paolo III]], conosciuto come Alessandro Farnese, venne eletto papa. Egli fu un abile diplomatico, e seguì una politica di pacificazione, diretta alle autorità della chiesa.
Nel [[1534]] Alessandro Farnese, conosciuto poi come [[Papa Paolo III|Paolo III]], venne eletto papa. Egli fu un abile [[Diplomazia|diplomatico]], che cercò di perseguire una politica di pacificazione tra le varie autorità ecclesiastiche.
Nel [[1590]] la rocca cadeva a pezzi, ma non fu mai restaurata. I papi non vennero più se non occasionalmente e per decenni Montefiascone rimase nell'anonimato. Nel [[1657]] la città fu colta dalla peste, ed ogni precauzione risultò vana. Morirono in circa 1200: 1/3 della popolazione di allora. Nel [[1695]] vi fu un grande terremoto, che atterrò quasi totalmente la vicina Civita di [[Bagnoregio]]. I danni furono notevoli, ma tuttavia non morì nessuno. Fu provvidenziale la venuta nel [[1687]] del cardinale [[Marco Antonio Barbarigo]]. Trovatovi un [[seminario]], lo riadattò fino a farlo diventare uno dei più grandi centri di cultura in Italia. Lentamente però anche il seminario perse importanza, e il [[26 maggio]] [[1706]] il cardinale morì.
Il [[1º settembre]] [[1719]] il vescovo cardinal Pompilio Bonaventura celebrò le nozze tra la principessa polacca Clementina Sobiesky e Giacomo Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra. Non diverranno, tuttavia, sovrani. Nel [[1731]] la principessa donò un parato con ricami d'oro. Nel [[1797]] [[papa Pio VI|Pio VI]] passò a Montefiascone in veste d'esiliato. Nel [[1798]] i repubblicani francesi invasero lo stato pontificio, e, entrando a Montefiascone, manomisero il giardino del vescovato, distruggendo le cento statue di marmo che l'adornavano. Nel [[1860]] i "Cacciatori del Tevere" la assalirono, ma le truppe papaline ripresero immediatamente il controllo della città. Gioacchino Rossini vi ambientò la sua cenerentola.
Nel [[1870]] [[Nino Bixio]] occupò la città senza trovare resistenza. La votazione per l'annessione al Regno D'Italia fu unanime: su 1473, 1469 furono per l'annessione, 4 votarono contro e 491 si astennero. Dopo otto secoli cessava di esistere il patrimonio di San Pietro in [[Tuscia]]. Con i nuovi amministratori venne ricostruita gran parte degli edifici e palazzi, costruite fogne, strade e l'acquedotto del Cimino. Montefiascone venne definita da molti la "perla dell'Alto Lazio", e fu un'ambita meta di villeggiatura per i primi decenni del nostro secolo. Pagò il suo contributo di caduti nella [[prima guerra mondiale]]: 20 caduti, tra cui il sindaco Oreste Borghesi. Nel [[1930]] venne resa [[santa Lucia Filippini]], nata nel [[1672]], che aveva fatto da maestra in moltissime scuole che nascevano nelle diocesi. La città venne visitata da [[Benito Mussolini|Mussolini]] negli anni trenta accompagnato da [[Italo Balbo]]. Durante la [[seconda guerra mondiale]] la città subì due bombardamenti aerei da parte delle truppe alleate nel maggio del [[1944]]. Vi furono numerose vittime ed ingenti danni. Nel [[1958]] venne istituita la Fiera del Vino, che ancora rimane la punta di diamante del turismo locale.
 
Nel [[1590]] la rocca cadeva a pezzi, ma non venne mai restaurata. I papi avevano iniziato a recarsi sempre meno in quella che era stata la loro residenza estiva, e per decenni Montefiascone rimase nell'anonimato. Nel [[1657]] la città fu colta dalla [[Peste Nera|peste]], ma ogni precauzione risultò vana, tanto che la città perse {{formatnum:1200}} abitanti, ovvero circa 1/3 della popolazione di allora.
===In tre monumenti, la storia di un borgo che divenne città===
 
[[File:san flaviano.jpg|thumb|left|200px|<center>San Flaviano]]
Nel [[1695]] la zona fu colpita da un sisma di notevole entità, che distrusse quasi completamente la vicina [[Civita (Bagnoregio)|Civita]]. Anche a Montefiascone i danni furono notevoli, ma non si contarono vittime.
Nei primi anni del medioevo le case cominciano a raggrupparsi sulle pendici del colle,primo atto di una graduale espansione che giunge nel XIV secolo all'acquisizione del titolo di città e della dignità di sede vescovile.
 
Le fasi più significative di questo processo storico si possono identificare in tre monumenti,simboli della [[città]]
Nel [[1687]], la venuta del cardinale [[Marco Antonio Barbarigo]] fu provvidenziale. Egli riadattò il [[seminario]] di Montefiascone fino a farlo diventare uno dei più importanti del centro Italia. Lentamente però anche il seminario perse importanza, e il 26 maggio [[1706]] il cardinale morì.
Il primo di essi è la già ricordata chiesa di [[Chiesa di San Flaviano|San Flaviano]], centro del primo insediamento,che si concluse con la sua distruzione subita nel XII secolo. Confinata ai margini dell'abitato dal suo progressivo spostamento verso la sommità del colle, la chiesa continuò a vivere le vicende del castrum falisco. All'inizio del XIV secolo alla chiesa romanica venne aggiunto un prolungamento ed una ed una nuova facciata in stile gotico, inoltre vennero rialzate le navate laterali: successivamente vennero costruite anche le cappelle che si aprono oggi sul lato sinistro della chiesa. Al suo interno sono gelosamente conservati alcuni affreschi di scuola romana e toscana risalenti al XIV secolo, altri di scuola umbra del secolo successivo e la Cattedra di Urbano IV. È presente, inoltre, la tomba del Fugger, prelato tedesco che pare sia morto per il troppo bere.
 
[[File:rocca dei papi.jpg|thumb|left|200px|<center>Rocca dei Papi]]
[[File:MONTEFIASCONE108864.jpg|left|thumb|Stendardo di Montefiascone]]
Segue in successione storica la rocca, che lega la sua genesi,il suo sviluppo e anche la sua decadenza ai rapporti di Montefiascone con vari pontefici. Nel periodo che risale alle invasioni barbariche il paese si vide costretto a rafforzare le difese ambientali con opere murarie che impedissero a chicchessia di introdursi all'interno del centro abitato. Venne cosi eretta una grande e possente rocca con alte mura, all'interno delle quali si riversarono anche gli abitanti delle campagne. Presto essa divenne meta privilegiata di papi che, costretti a scappare dalla Roma assediata, la scelsero quale meta del loro esilio. Questa assidua presenza di personalità ecclesiastiche fece ben presto di Montefiascone una Sede Vescovile. La zona della Rocca rappresenta ancor oggi una delle principali attrattive del luogo, ma non è l'unico punto di orgoglio del paese: non dimentichiamo infatti l'ottimo vino.
 
[[File:Montefiascone5.jpg|thumb|left|200px|<center>Santa Margherita]]
Il 1º settembre [[1719]] il vescovo cardinal [[Pompilio Bonaventura]] celebrò a Montefiascone le nozze tra la principessa [[Polonia|polacca]] [[Maria Clementina Sobieska]] e [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart|Giacomo Stuart]], pretendente al trono d'[[Inghilterra]]. Non diverranno, tuttavia, sovrani. Nel [[1731]] la principessa donò un parato con ricami d'oro.
Al terzo posto, l'ordine cronologico colloca il maestoso tempio della cattedrale di Santa Margherita, che insieme alla rocca costituisce l'elemento caratteristico del panorama di Montefiascone; la cattedrale dedicata ad una giovinetta le cui spoglie erano giunte fortunosamente sul colle falisco dalla remota terra di Antiochia dove era vissuta e morta per la fede cristiana.
 
I lavori furono avviati intorno al secolo XV su ordine di Alessandro Farnese, poi Paolo III, su una chiesa già esistente e vi presero parte artisti quali il Bramante e Antonio Sangallo il Giovane. Sembra sia stato proprio il Bramante a disegnare la pianta ottagonale, prendendo spunto dalla forma originale della vecchia costruzione. A causa di ostacoli imprevisti però, quali la peste e le varie guerre, vennero portati a termine molto più tardi.. Fatalità volle che a causa dei carboni usati per sciogliere la cera che serviva per l'organo, lasciati sembra proprio dall'organista, nel 1670 la grande chiesa si incendiasse irrimediabilmente. La ricostruzione iniziò immediatamente su ordine del card. Albertoni Altieri, vescovo della città, il quale sopportò tutte le spese, e in 4 anni l'edificio era completato più grande e sontuoso di prima, dominato da una maestosa cupola, simbolo della città.
Nel [[1797]] [[papa Pio VI|Pio VI]] passò a Montefiascone in veste d'esiliato.
 
Nel [[1798]] i [[Repubblica francese|repubblicani francesi]] invasero lo stato pontificio, e, entrando a Montefiascone, razziarono il giardino del vescovato, distruggendo le cento statue di marmo che l'adornavano.
 
Nel [[1860]] Montefiascone fu assalita dai "[[Cacciatori del Tevere]]", ma le [[Esercito pontificio|truppe papaline]] ripresero immediatamente il controllo della città. [[Gioachino Rossini]] vi ambientò la sua [[La Cenerentola|Cenerentola]].
 
Nel [[1870]] [[Nino Bixio]] occupò la città senza trovare resistenza. La votazione per l'annessione al [[Regno d'Italia (1861–1946)|Regno d'Italia]] fu unanime: su 1473, 1469 furono per l'annessione, 4 votarono contro e 491 si astennero. Dopo otto secoli cessava di esistere il [[Stato Pontificio#Il Patrimonium Sancti Petri|patrimonio di San Pietro]] in [[Tuscia]]. Con i nuovi amministratori venne ricostruita gran parte degli edifici e palazzi, costruite [[Fogne di Parigi|fogne]], strade e l'[[acquedotto del Cimino]]. Montefiascone venne definita da molti la "perla dell'Alto [[Lazio]]", e fu un'ambita meta di villeggiatura per i primi decenni del Novecento.
 
Come molte altre città, anche Montefiascone pagò il suo contributo alla [[prima guerra mondiale]]: 20 caduti, tra cui il [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]] [[Oreste Borghesi]].
 
Nel [[1930]] [[santa Lucia Filippini|Lucia Filippini]], fondatrice dell'ordine omonimo e grande benefattrice delle scuole locali, viene santificata. Le sue spoglie sono ancora oggi custodite nella cripta soggiacente la principale basilica di Montefiascone, Santa Margherita.
 
Negli anni trenta, la città fu anche oggetto di visita da parte di [[Benito Mussolini|Mussolini]], accompagnato da [[Italo Balbo]].
 
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]], Montefiascone subì due bombardamenti aerei da parte delle [[Alleati (Seconda guerra mondiale)|truppe alleate]], avvenuti nel maggio del [[1944]]. Vi furono numerose vittime ed ingenti danni.
 
Nel [[1958]] venne istituita la [[Fiera del Vino]]. La fiera, ancora oggi uno degli eventi principali dell'estate montefiasconese (si tiene ogni anno ad agosto), celebra la storica vocazione agro-vinicola della città e il suo rinomato vino [[Denominazione di origine controllata|d.o.c.]] [[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone|Est! Est!! Est!!!]].
 
===Simboli===
Lo stemma cittadino venne riconosciuto con [[decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri]] del 24 luglio 1953.<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/0cfd183a-0db6-4c5f-9867-cad77108617b/1074-montefiascone|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Montefiascone|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref> La sua [[blasonatura]] ufficiale è:
{{Citazione|D'[[azzurro (araldica)|azzurro]], al monte all'italiana (6) d'[[oro (araldica)|oro]], al fascio romano dello stesso, con la scure d'[[argento (araldica)|argento]], poggiante [[in sbarra]] sul colle più alto.<ref name="AC">{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/pagina-speciale/?id=4345|titolo=Scheda sullo stemma di Montefiascone|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150614080609/http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/pagina-speciale/?id=4345|accesso=23 settembre 2014 }}</ref>}}
Con [[decreto del Presidente della Repubblica]] del 19 maggio 1954 veniva invece concesso il gonfalone civico consistente in un drappo di azzurro.<ref>{{Cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2256 | sito= ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali | titolo = Montefiascone | accesso = 6 ottobre 2024 }}</ref>
 
Il ''[[Monte (araldica)|monte]] all'italiana'' è un tipico [[Arma parlante|elemento parlante]], mentre il [[Fascio littorio|fascio]], di probabile origine [[etrusca]], indica che Montefiascone è uno dei luoghi in cui potrebbe essere sorto anticamente il ''[[Fanum Voltumnae]]'', santuario della Lega che raccoglieva le dodici città etrusche; questo stemma sarebbe stato «in uso da età imprecisata».<ref name=AC />
 
Il Comune non fa uso dello stemma ufficiale bensì di un'arma:
{{Citazione|D'oro, al monte all'italiana di sei cime di [[verde (araldica)|verde]], sostenente un barilotto di [[rosso (araldica)|rosso]].|Art. 2 dello Statuto comunale<ref>{{Cita testo|autore=Comune di Montefiascone|titolo=Statuto|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-vt-montefiascone.pdf|posizione=Art. 2 ''Sede stemma gonfalone''}}</ref>}}
In questo caso entrambi gli elementi hanno una funzione parlante, la ''[[botte]]'' richiama in maniera più elegante il ''fiascone'' presente nella seconda parte del nome e la produzione di vino [[Denominazione di origine controllata|d.o.c.]] [[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone|Est! Est!! Est!!!]] tipica della zona; anche con questo stemma si usa quale gonfalone un drappo di azzurro.<ref name=AC />
 
<gallery>
File:Montefiascone-Stemma2.png|Stemma secondo il decreto ufficiale<ref name="Bozzetti"/>
File:Montefiascone-Gonfalone2.png|Gonfalone secondo il decreto ufficiale
File:Montefiascone-Stemma.png|Stemma in uso
File:Montefiascone-Gonfalone.png|Gonfalone in uso
File:Montefiascone-Stemma3.png|Stemma in uso sul gonfalone
</gallery>
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
* [[Chiesa di S. Maria di Montedoro]]
* [[Chiesa di San Flaviano (Montefiascone)|Chiesa di San Flaviano]]: confinata ai margini dell'abitato dal suo progressivo spostamento verso la sommità del colle, la chiesa continuò a vivere le vicende del ''castrum falisco''. All'inizio del XIV secolo, alla chiesa romanica venne aggiunto un prolungamento ed una nuova facciata in stile gotico, inoltre vennero rialzate le navate laterali: successivamente vennero costruite anche le cappelle che si aprono oggi sul lato sinistro della chiesa. Al suo interno sono gelosamente conservati alcuni affreschi di [[Scuola romana (musica)|scuola romana]] e [[Scuola toscana|toscana]] risalenti al [[XIV secolo a.C.|XIV secolo]], altri di [[scuola umbra]] del secolo successivo e la Cattedra di [[Urbano IV]]. È presente, inoltre, la tomba di [[Johannes Defuk]], prelato [[Germania|tedesco]] al centro della leggenda dell'[[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone|Est! Est!! Est!!]].
* [[Cattedrale di Santa Margherita]]: insieme alla rocca costituisce l'elemento caratteristico del panorama di Montefiascone; la [[cattedrale]] è dedicata ad una giovinetta le cui spoglie erano giunte fortunosamente sul colle falisco dalla remota terra di Antiochia, dove era vissuta e morta per la fede cristiana. I lavori furono avviati intorno al secolo XV su ordine di Alessandro Farnese, poi [[Paolo III]], su una chiesa già esistente, e vi presero parte artisti quali il [[Bramante]] e [[Antonio Sangallo il Giovane]]. Sembra sia stato proprio il Bramante a disegnare la pianta ottagonale, prendendo spunto dalla forma originale della vecchia costruzione. Tuttavia, a causa di ostacoli imprevisti quali la peste e le varie guerre, la costruzione venne portata a termine molto più tardi. Fatalità volle che a causa dei carboni usati per sciogliere la cera che serviva per l'organo, lasciati, sembra, proprio dall'organista, nel [[1670]] la grande chiesa si incendiasse irrimediabilmente. La ricostruzione iniziò immediatamente su ordine del cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni|Albertoni Altieri]], [[vescovo]] della città, il quale sostenne tutte le spese. In quattro anni l'edificio venne completato di nuovo, e appariva ora più grande e sontuoso, grazie anche alla maestosa cupola, divenuta oggi simbolo della città.
*Chiesa di Sant'Andrea<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.montefiascone.vt.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/5|titolo=COMUNE DI MONTEFIASCONE|accesso=15 novembre 2020}}</ref>.
*Chiesa di Santa Maria delle Grazie<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.montefiascone.vt.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/6|titolo=COMUNE DI MONTEFIASCONE|accesso=15 novembre 2020}}</ref>
 
===Architetture civili===
* La [[Rocca dei Papi]], che lega la sua genesi, il suo sviluppo e anche la sua decadenza ai rapporti di Montefiascone con vari pontefici. Nel periodo che risale alle [[invasioni barbariche]] il paese si vide costretto a rafforzare le difese ambientali con opere murarie che impedissero a eventuali aggressori di introdursi all'interno del centro abitato. Venne così eretta una grande e possente rocca con alte mura, all'interno delle quali si riversarono anche gli abitanti delle campagne. Presto essa divenne meta privilegiata di papi che, costretti a scappare dalla Roma assediata, la scelsero quale meta del loro esilio. Questa assidua presenza di personalità ecclesiastiche fece ben presto di Montefiascone una [[sede vescovile]]. La zona della Rocca rappresenta ancor oggi una delle principali attrattive del luogo.
[[File:La Rocca dei Papi vista dal parcheggio.jpg|thumb|Rocca dei Papi]]
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Montefiascone}}
[[File:Ospedale-montefiascone-1.jpg|thumb|[[Azienda sanitaria locale]] di [[Viterbo]], Ospedale di Montefiascone<ref>{{Cita web|url=https://www.ontuscia.it/montefiascone/sin-paolini-a-dir-asl-donetti-ospedale-di-montefiascone-puo-essere-utilizzato-per-fronteggiare-coronavirus-312381|titolo=Sin. Paolini a Dir. ASL Donetti: “Ospedale di Montefiascone può essere utilizzato per fronteggiare coronavirus”|autore=Ontuscia|sito=OnTuscia Quotidiano Viterbo e provincia|data=12 marzo 2020|lingua=it|accesso=1º dicembre 2020}}</ref>]]
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 975 persone, pari al 7,53% degli abitanti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
 
===Tradizioni Istituzioni, enti e folkloreassociazioni ===
* Azienda Sanitaria Locale Di [[Viterbo]] - Ospedale Civile di Montefiascone<ref>{{Cita web|url=http://www.asl.vt.it/Ospedaliera/DirSanPOC/Struttura/strutturamotefiascone.php|titolo=Montefiascone Struttura|accesso=15 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200804044128/http://www.asl.vt.it/Ospedaliera/DirSanPOC/Struttura/strutturamotefiascone.php|urlmorto=sì}}</ref>.
Attorno all'anno 1111 Giovanni Deuc detto Defuk, un principe prussiano amante del buon vino, incaricò il fedele servo Martino di cercare per lui il migliore.
* Villa Margherita, Provincia Italiana Congregazione Figli Immacolata Concezione<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionefirmo.com/content/cdr-villa-s-margherita|titolo=C.d.r. Villa S. Margherita|sito=Fondazione Firmo|data=25 settembre 2018|lingua=it|accesso=15 novembre 2020}}</ref>.
Martino partì per questa ricerca e per far capire al suo padrone che era stato in quel paese e che vi si trovava del buon vino, scriveva sulla porta della locanda Est! Che stava per c'è.
* Casa di Riposo Villa Serena<ref>{{Cita web|url=http://www.villaserenarsa.eu/|titolo=Villa Serena|accesso=15 novembre 2020}}</ref>.
Defuk, passando per i paesi visitati dal servo, si fermava dove trovava la scritta. Martino arrivato a Montefiascone rimase talmente colpito da questo vino da scrivere [[Est! Est!! Est!!!]]
Quando Defuk assaggiò quel vino non poté più smettere di gustarlo così che il troppo bere lo portò alla morte. Il principe prussiano venne sepolto nelle basilica di San Flaviano, dove ancora oggi si trova la sua tomba, e prima di morire espresse il desiderio che ogni anno nella ricorrenza della sua morte venisse versato del vino sulla sua tomba.
Da questa vicenda nasce il Corteo Storico falisco e viene tratta la manifestazione “Fiera del Vino”, che si svolge ogni anno nel mese di agosto.
 
==Cultura==
[[File:Dallachiesa esterno.jpg|miniatura|Istituto secondario Carlo Alberto Dalla Chiesa.]]
===Chiese===
* [[Chiesa di S. Maria di Montedoro]]
* [[Chiesa di San Flaviano]]
* [[Cattedrale di Santa Margherita]]
 
===Istruzione===
====Scuole secondarie di secondo grado====
Le scuole secondarie di secondo grado presenti a Montefiascone sono sia statali sia non statali paritarie.
 
* L'IISS "Carlo Alberto Dalla Chiesa"<ref>{{cita testo|titolo=ISIS "Carlo Alberto Dalla Chiesa|url=https://www.dallachiesa.edu.it/}}</ref>, scuola statale, Istituto Tecnico Economico e Tecnologico unito con Liceo Classico, Scientifico (tradizionale e opz. Scienze Applicate) e Linguistico.
Scuola Statale:
'''Università'''
 
* IPU Istituto Universitario Progetto Uomo<ref>{{Cita web|url=https://istitutoprogettouomo.it/|titolo=IPU|autore=redazione|sito=Istituto Universitario Progetto Uomo|lingua=it|accesso=15 novembre 2020}}</ref>.
L'[http://nuke.dallachiesa.it/ ISIS "C.A. Dalla Chiesa"] nasce all’inizio dell’anno scolastico 2009-2010 dall’accorpamento dell’ITCG “C.A. Dalla Chiesa”, istituto per ragionieri e geometri (via [[Aldo Moro]],1), con la sede distaccata di Montefiascone del liceo classico e scientifico “[[Leonardo da Vinci]]” di [[Acquapendente]] (via Cardinal Salotti,1, Montefiascone).</br> Dall’inizio dell’anno scolastico 2011-2012 tutti gli indirizzi sono stati concentrati nella sede di via Aldo Moro,1. L’istituto, all’anno scolastico 2011-2012, conta 749 studenti divisi negli indirizzi di [[liceo classico]], [[liceo scientifico]], [[istituto tecnico#Amministrazione, Finanza e Marketing|istituto tecnico ad indirizzo economico (amministrazione, finanza e marketing)]] e un [[istituto tecnico#Costruzioni, Ambiente e Territorio|istituto tecnologico ad indirizzo costruzione, ambiente e territorio]]. I P.E.CU.P. (Profili Educativi CUlturali e Professionali) in uscita hanno caratteristiche diverse essendo l’indirizzo liceale maggiormente orientato verso gli approfondimenti disciplinari, mentre quello tecnologico garantisce lo sviluppo di competenze prassiche e organizzative. Sono possibili, ed anche richiesti da studenti e professori, insegnamenti di discipline non presenti nel curricolo di indirizzo, per ampliare lo spettro delle possibilità formative. </br>
[[File:ISIS "C.A. Dalla Chiesa" Montefiascone - Interno.jpg|thumb|right|Veduta interna dell'istituto]]
</br>
Tra queste:
 
===Cucina===
*educazione ambientale
*Montefiascone è il luogo d'origine dell'[[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone]], un [[vino bianco]] italiano a [[Denominazione di Origine Controllata|Denominazione di Origine Controllata (DOC)]].
*educazione alla salute
*educazione alla cittadinanza
*educazione stradale
*educazione alla legalità.
</br>
Corsi aggiuntivi per tutte le classi di:
*[[ECDL]]
*[[Autocad|CAD]]
*[[Preliminary English Test|PET]]
</br>
 
===Eventi===
* Fiera del Vino (agosto); attorno all'anno 1111 [[Johannes Defuk|Giovanni Deuc detto Defuk]], alto prelato germanico amante del buon vino, incaricò il fedele servo Martino di cercare per lui il migliore. Martino partì per questa ricerca e per far capire al suo padrone che era stato in quel paese e che vi si trovava del buon vino, scriveva sulla porta della locanda Est! Che stava per c'è. Defuk, passando per i paesi visitati dal servo, si fermava dove trovava la scritta. Martino arrivato a Montefiascone rimase talmente colpito da questo vino da scrivere [[Est! Est!! Est!!!]]. Quando Defuk assaggiò quel vino non poté più smettere di gustarlo così che il troppo bere lo portò alla morte. Il prelato venne sepolto nelle [[chiesa di San Flaviano (Montefiascone)|basilica di San Flaviano]], dove ancora oggi si trova la sua tomba, e prima di morire espresse il desiderio che ogni anno nella ricorrenza della sua morte venisse versato del vino sulla sua tomba, lasciando una grossa somma di denaro in lascito alla città affinché il rito venisse officiato. Da questa vicenda nasce il Corteo Storico falisco e viene tratta la manifestazione "Fiera del Vino", che si svolge ogni anno nel mese di agosto.
*"Est Film Festival", luglio.
 
=== Musei ===
* Museo [[Antonio da Sangallo il Giovane]] all'interno dell'imponente [[Rocca dei Papi]] in Piazza Urbano V.
 
==Geografia antropica==
Scuola paritaria:
[[File:Zepponami 1.jpg|thumb|upright=1.2|La [[Strada statale 2 Via Cassia]] a [[Zepponami]].]]
*[http://www.barbarigo.org/ Ist. Scolastico "Cardinal Barbarigo" Ex-Istituto e Scuola Magistrale] - Legalmente Riconosciuta Via Trento 57, Cap 01027, Telefono 0761-834136, Fax 0761-826070
[[File:Le coste.jpg|thumb|upright=1.2|La frazione [[Le Coste]].]]
 
===Frazioni===
===Personalità legate a Montefiascone===
====Le Mosse====
*[[Lucia Filippini]], santa, fondatrice della [[Maestre Pie Filippini|Congregazione della Maestre Pie]]
La frazione di ''[[Le Mosse]]'' si è sviluppata intorno alla [[via Verentana]], sul versante occidentale del colle falisco. La chiesa parrocchiale è quella di [[San Giuseppe Lavoratore|San Giuseppe lavoratore]], al centro della frazione. In questa frazione si trova la pregevole [[Chiesa di S. Maria di Montedoro]], progettata da [[Antonio da Sangallo il giovane]].
*[[Giovanni Battista Casti]], librettista, poeta
*[[Antonella Steni]], attrice e doppiatrice
*[[Giorgio Cantarini]], attore
*[[Livio Trapè]], ciclista
 
==Sport==Zepponami====
''[[Zepponami]]'' è situata sulla via Cassia, in direzione di [[Viterbo]], a circa {{M|2|u=km}} dal centro di Montefiascone. Si trova qui la [[stazione ferroviaria]] che inserisce la cittadina sulla [[FL3 (ferrovia regionale del Lazio)|linea Viterbo-Roma]], consentendone il collegamento con la capitale.
Montefiascone fu nel [[1983]] punto di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia 1983|66° Giro d'Italia]].
 
====Le Coste====
''[[Le Coste]]'' sono situate a poca distanza dal centro di Montefiascone, in direzione di [[Bolsena]]. È una delle frazioni più grandi insieme alle altre sopra menzionate, sede di uno dei due cinema di Montefiascone
 
== Economia ==
;Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Montefiascone
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso=20 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/ |urlmorto=sì }}</ref>
{| {{prettytable|font-size=95%|width=700px}}
{| class="wikitable"
!Anno
|+
!Tappa
!
!Partenza
!2015
!km
!
!Vincitore di tappa
!
!Maglia rosa
!
!
!
!2014
!
!2013
!
|-
|
| align="center" | [[Giro d'Italia 1983|1983]] || align="center" |9ª || [[Terracina]] || align="center" | 225 || {{bandiera|ITA}} [[Riccardo Magrini]] || {{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]
|Numero imprese attive
|% Provinciale Imprese attive
|% Regionale Imprese attive
|Numero addetti
|% Provinciale Addetti
|% Regionale Addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|-
|Montefiascone
|1.012
|4,33%
|0,22%
|2.250
|3,79%
|0,15%
|1.026
|2.319
|1.034
|2.323
|-
|Viterbo
|23.371
|
|5,13%
|59.399
|
|3,86%
|23.658
|59.741
|24.131
|61.493
|-
|Lazio
|455.591
|
|
|1.539.359
|
|
|457.686
|1.510.459
|464.094
|1.525.471
|}
Nel 2015 le 1.012 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 4,33% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 2.250 addetti, il 3,79% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,22).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Geografia antropica==
===Frazioni Ferrovie ===
La [[stazione di Montefiascone]] è collocata sulla [[Ferrovia Viterbo-Attigliano-Orte]]. Vi effettuano fermata treni regionali in servizio navetta tra [[Stazione di Viterbo Porta Fiorentina|Viterbo]] e [[stazione di Orte|Orte]] e tutte le coppie di treni [[Treno regionale veloce|regionali veloci]] [[Stazione di Viterbo Porta Fiorentina|Viterbo Porta Fiorentina]]-[[Stazione di Orte|Orte]]-[[Stazione di Roma Termini|Roma Termini]] che, transitando sulla Ferrovia "[[Direttissima Roma-Firenze|Direttissima]]", offrono la possibilità di raggiungere la mattina Roma e la sera Montefiascone da [[Roma Termini]] in circa 1 ora e 20 minuti senza cambio.
====Le Mosse====
La frazione de "[[Le Mosse]]" si è sviluppata intorno alla via Verentana, sul versante occidentale del colle falisco. La chiesa parrocchiale è quella di San Giuseppe lavoratore, al centro della frazione. In questa frazione si trova la pregevole [[Chiesa di S. Maria di Montedoro]], progettatta da [[Antonio da Sangallo il giovane]].
 
===Strade===
[[File:Zepponami1.JPG|thumb|left|200px|<center>Zepponami]]
Montefiascone è attraversata dalla [[Strada statale 2 Via Cassia|SS2 Cassia]];
è collegata tramite la [[Strada Provinciale]] 8 ''Verentana'', a [[Marta (Italia)|Marta]] e [[Capodimonte (comune)|Capodimonte]].
Ha origine a Montefiascone la [[Strada statale 71 Umbro Casentinese Romagnola]] che collega la città a [[Ravenna]].
 
A {{M|25|u=km}} di distanza dal centro è presente lo svincolo Montefiascone - [[Bagnaia (Viterbo)]], della [[Strada statale 675 Umbro-Laziale]]. La tratta attualmente in esercizio collega [[Terni]], [[Orte]] e [[Viterbo]] per terminare nei pressi di [[Monte Romano]], mentre il tratto ancora in fase di realizzazione condurrà fino all’[[Autostrada A12 (Italia)|Autostrada Tirrenica]], innestandosi tra [[Tarquinia]] e [[Civitavecchia]]. Essa presenta caratteristiche di [[superstrada]] per tutto il suo percorso, quindi con carreggiate separate e due corsie per senso di marcia.
====Zepponami====
[[File:Piazzale Roma, Capolinea delle linee urbane cittadine.jpg|miniatura|Piazzale Roma, capolinea delle linee urbane cittadine]]
[[Zepponami]] è una delle frazioni di Montefiascone, situata tra [[Viterbo]] e il capoluogo. La popolazione è costituita da 1660 abitanti e dista circa 2&nbsp;km dal centro di Montefiascone. A Zepponami è presente una stazione ferroviaria che consente il collegamento con la linea Viterbo-Roma. Nella frazione vengono celebrate diverse feste paesane tra cui la più conosciuta è la sagra della [[castagna]] che si svolge nel mese di ottobre.
 
=====La nascitaMobilità dellaurbana contrada=====
La mobilità urbana è gestita da Italviaggi s.r.l. Gruppo Polidori<ref>{{Cita web|url=https://italviaggi.it/trasporto-pubblico-orario-montefiascone/|titolo=Orari Trasporto Urbano Montefiascone – Trasporto Pubblico Urbano Italviaggi srl|autore=da|lingua=it|accesso=15 novembre 2020}}</ref>, i trasporti interurbani invece, vengono svolti con servizi regolari di autobus gestiti dalla [[COTRAL]].
Per affrontare la nascita di Zepponami è necessario fare riferimento alle innovazioni ecclesiastiche seguite al [[Concilio di Trento]] (1545/63). Dopo questa riunione si era deciso che tutti i Vescovi erano obbligati a risiedere nelle proprie diocesi e che potevano effettuare Visite Pastorali per prendere nota dei beni della Chiesa. È dalla conoscenza e dall'analisi di quei documenti che scaturiscono elementi per la datazione di questa contrada.
[[File:Zepponami 1.jpg|thumb|right|300px|La via Cassia di Zepponami]]
Da un documento di [[Don Curzio Franceschini]] emergono due importanti informazioni: la prima, che una posizione del territorio era già definita “[[contrada]]” implicando così un agglomerato abitativo, l'altra che già nel 1630 c'era un luogo conosciuto già come Montisole.
Verso gli inizi del Settecento dall'isolata famiglia patriarcale si passò alla condivisione di costruzioni ravvicinate o attaccate, moltiplicandosi, costruirono un aspetto difensivo e la nascita di alcuni agglomerati che divennero mano a mano dei piccoli villaggetti. Si può dire quindi che in questi anni il villaggio di [[Zepponami]] cominciò un lento processo di crescita.
Altre informazioni sulla crescita di [[Zepponami]] vengono dalla [[Visita Pastorale]] del 1754-1755, dove si dice che gli abitanti della zona volevano cominciare ad essere autonomi e non recarsi sempre in città per assistere alle Sante Messe. Per questo risulta che nel 1734 i contadini e i pastori della zona avevano raccolto elemosine ed eretto una piccola Chiesa che fu dedicata alla [[Beata Maria Vergine del Giglio]].
Gli abitanti del territorio che poi diverrà [[Zepponami]], vivevano direttamente del lavoro dei campi e pochi erano gli artigiani e i negozianti.Come narrano alcune storie, i contadini del territorio di Montefiascone, dovevano sottostare a un padrone e raccomandarsi a lui per essere autorizzati a zappare e a seminare i suoi appezzamenti di terreno per poi dividere a metà il magro raccolto.
Le condizioni igieniche erano pessime: infatti nelle scuole Elementari erano presenti bambini malati di [[scabbia]]; anche il bestiame suino di un contadino era malato di angina carbonchiosa. Le persone erano anche molto malnutrite, la mortalità infantile era elevata, l'indebolimento fisico degli uomini diventò cronico perché lavoravano sette giorni su sette senza mai fare riposo né settimanale né festivo. La mancanza di aiuti fisici e psicologici non agevolava molto la vita nelle contrade; c'era la presenza di un solo ospedale in città e qui ci si andava solo in casi di estrema necessità perché si teneva conto dei costi, che non erano sostenibili da tutti, la lontananza dal centro, e l'età del malato dove i bambini avevano la precedenza sugli anziani che venivano lasciati alla sorte della natura.
 
====Le Coste====
[[File:Le coste.jpg|thumb|left|200px|<center>Le Coste]]
[[Le Coste]] sono situate intorno alla via Cassia tra Montefiascone e Bolsena. La popolazione è costituita da 1200 abitanti. Luoghi significativi della frazione sono la moderna chiesa del Corpus Domini, un antico lavatoio, detto del Cunicchio, e l'originaria chiesa del patrono San Pancrazio, immersa nel verde della Valle Perlata che circonda il lago di Bolsena. La chiesa è una delle più antiche di Montefiascone. Di origine romanica, ha un'unica navata e conserva l'affresco di un pregevole crocifisso ai cui lati sono raffigurati San Pancrazio e Santa Margherita.
{{citazione necessaria|La tradizione popolare vuole che nella "Buca de la Strega" vivessero delle temutissime streghe che si riunivano nella "Casa del Cémpene" per ricevere ordini dal demonio, chiamato "Crapione"; quest'ultimo portava dall'inferno il fuoco malefico per i suoi sortilegi che San Pancrazio avrebbe spento con le sue urine, lasciando il demonio e le streghe al buio più completo.}}
 
== Amministrazione ==
[[File:Largo del Plebiscito, Con la Sede Comunale di Montefiascone.jpg|miniatura|Largo del Plebiscito, con la sede comunale di Montefiascone]]
{{ComuniAmministrazione
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del [[governo fascista]], quando venne istituita la [[provincia di Viterbo]], Montefiascone passò dalla [[provincia di Roma]] a quella di Viterbo.
|NomeSindaco=Luciano Cimarello
|DataElezione=16/05/2011
|partito=[[Lista civica]]
}}
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
==Galleria Fotografica==
{{ComuniAmminPrec|3=Renato Belardi|[[1988]]|[[1990]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Democrazia Cristiana]]}}
<gallery>
{{ComuniAmminPrec|3=Maurizio Minciotti|[[1990]]|[[1994]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Democrazia Cristiana]]}}
Immagine:Chiesa di San Flaviano.jpg|La chiesa di San Flaviano
{{ComuniAmminPrec|3=Mario Trapè|[[1994]]|[[1995]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Democrazia Cristiana]]}}
Immagine:Monteflesi.JPG|Scorcio di Montefiascone da [[Castel Cellesi]]
{{ComuniAmminPrec|3=Mario Trapé|[[1995]]|[[2004]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[centrosinistra]]}}
</gallery>
{{ComuniAmminPrec|3=Fernando Fumagalli|[[2004]]|[[2009]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[centrosinistra]]}}
{{ComuniAmminPrec|3=Andrea Danti|[[2009]]|[[2010]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Il Popolo delle Libertà]]}}
{{ComuniAmminPrec|3=Francesco Tarricone|[[2010]]|[[2011]]|5=[[Commissario straordinario]]|4=}}
{{ComuniAmminPrec|3=Luciano Cimarello|[[2011]]|[[2016]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|6=}}
{{ComuniAmminPrec|3=Massimo Paolini|[[2016]]|[[2020]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|4=[[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]|6=}}
{{ComuniAmminPrec|3=Anna De Luna|[[2020]]|[[2021]]|5=[[Commissario straordinario]]|4=}}
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|''in carica''|Giulia De Santis|[[lista civica]] di [[centrosinistra]] Montefiascone merita|[[Sindaco (Italia)|Sindaca]]}}{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Malta|Sannat (Gozo){{!}}Sannat|2016}}<ref>{{Cita web|url=https://www.tusciaup.com/gemellaggio-tra-montefiascone-e-la-citta-maltese-di-ta-sannat/118243|titolo=Gemellaggio tra Montefiascone e la città maltese di Ta’ Sannat|accesso=24 aprile 2020|data=22 settembre 2018}}</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Ergoldsbach|2006}}<ref>{{Cita web|url=http://www.tusciaweb.eu/2015/08/montefiascone-festeggia-gemellaggio-markt-ergoldsbach/|titolo=Montefiascone festeggia il gemellaggio con Markt Ergoldsbach|sito=Tusciaweb.eu|data=8 agosto 2015|lingua=it|accesso=7 novembre 2020}}</ref>
 
==Sport==
=== Baseball ===
* Montefiascone Baseball Club 1967.
 
===Calcio===
* ''A.S.D. Montefiascone'' (colori sociali giallo verde) che, nel campionato 2021-22, milita nel campionato maschile di [[Promozione]].<ref>{{cita testo|url=https://www.tuttocampo.it/Lazio/Promozione/GironeA/Squadra/Montefiascone/62816/Scheda|titolo=La squadra sul sito Tuttocampo}}</ref>
 
===Ciclismo===
A luglio ospita la ''Granfondo dell'Est! Est!! Est!!!'', competizione di mountain bike che si svolge tra Montefiascone, Bagnaia e il lago di Bolsena.<ref>{{cita testo|url=http://montefiasconegranfondo.it/|titolo=Grand Fondo}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
* Campo sportivo comunale.<ref>{{cita testo|url=http://www.fidal.it/impianto/CAMPO-SPORTIVO-COMUNALE/1281|titolo=L'impianto sul sito della Fidal}}</ref>
* Il [[Palazzetto dello Sport (Montefiascone)|Palazzetto dello Sport]].<ref>{{Cita web|url=http://www.tuscaniavolley.it/wp/biglietteria/palamale/|titolo=Tuscania Volley|sito=Tuscania Volley|lingua=it|accesso=7 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201128171712/http://www.tuscaniavolley.it/wp/biglietteria/palamale/|urlmorto=sì}}</ref>
*Campo da Baseball comunale<ref>{{Cita web|url=http://www.montefiasconebaseball.it/Il_Campo.html|titolo=Montefiascone Baseball|accesso=7 novembre 2020}}</ref>
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Cattedrale di Santa Margherita]]
 
* [[Chiesa di San Flaviano (Montefiascone)]]
* [[Est Film Festival]]
* [[Chiesa di San Flaviano]]
* [[Chiesa di S. Maria di Montedoro]]
* [[Rocca dei Papi]]
* [[Diocesi di Montefiascone]]
* [[Itinerario di Sigerico]]
* [[Lago di Bolsena]]
* [[Via Francigena]]
* [[Est! Est!! Est!!! di Montefiascone]]
* [[Johannes Defuk]]
* [[Viterbo]]
* [[Tuscia]]
* [[Etruria]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Montefiascone}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.estfilmfestival.it Est Film Festival]
* {{Cita web | url = http://www.montefiascone1.it | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171009023712/http://www.montefiascone1.it/ | autore = Sabina Bracaccini | titolo = Montefiascone Medievale | sito = Montefiascone Medievale | urlmorto = sì}}
* [http://www.montefiascone1.it Montefiascone medievale]
 
{{box successione
|tipologia = oggetto
|carica = Tappa dell'[[itinerario di Sigerico]]
|immagine =
|precedente = ''Mansio VI – Sce Valentine'' ([[Bullicame]])
|periodo = ''Mansio VII – Sce Flaviane''
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}}
 
{{Provincia di Viterbo}}
{{Via Francigena}}
{{Comuni della provincia di Viterbo}}
{| style="margin:2 auto;" align="center" width="70%" class="toccolours itwiki_template_toc"
{{Vie romee}}
<td width="10%" align="center" style="background: #efefef">'''Tappa Precedente'''<br />- ''da [[Roma]]'' -
<td width="13%" align="center" style="background: #efefef">'''[[Itinerario di Sigerico]]'''<br /> ''[[Via Francigena]]''
<td width="10%" align="center" style="background: #efefef">'''Tappa Successiva'''<br />- ''verso [[Canterbury (Regno Unito)|Canterbury]]'' -
|- align=center
| width=10% |''Mansio VI'' - ''Sce Valentine''<br /> '''[[Bullicame]]'''
| width=13% |'''Mansio VII''' - '''Sce Flaviane'''<br />'''Montefiascone'''<br />[[Immagine:Via-Francigena-sign.jpg|70px]]
| width=10% |''Mansio VIII'' - ''Sca Cristina''<br /> '''[[Bolsena]]'''
|}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Montefiascone]]
{{Portale|Lazio}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Viterbo]]
[[Categoria:Itinerario di Sigerico]]
 
[[bclCategoria:Montefiascone| ]]
[[Categoria:Città murate del Lazio]]
[[de:Montefiascone]]
[[en:Montefiascone]]
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[[la:Mons Faliscorum]]
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