Isola di Panarea: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il film del 1997|Panarea (film)|Panarea}}
{{Avvisounicode}}
{{NN|Sicilia|ottobre 2013}}
{{Infobox isola
{{Isola
<!--template semplificato-->
|Nome = Isola di Panarea
|Immagine Nome_originale = Panarea-via.jpg
|DidascaliaImmagine = TipicaAerial viaimage diof Panarea (view from the southeast).jpg
|Mappa Didascalia = Aeolian Islands map.png
|Mappa = Mappa Eolie.PNG
|Mappa_localizzazione = Sicilia
|Localizzazione = [[Marmar Tirreno]]
|Latitudine_Gradi = 38
|Latitudine_Primi = 38
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|Longitudine_EW = E
|Arcipelago = [[Isole Eolie]]
|Superficie_km2 = 3,434
|Classifica =
|Dimensioni1_km = 3
|Dimensioni2_km = 2
|Coste_km = 8
|Altitudine = 421
|Classificazione =
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|Suddivisione2 = {{IT-ME}}
|Suddivisione3_nome =
|Suddivisione3 = [[File:Lipari-Stemma.png{{Band div|ITA|20px]] [[Lipari (comune)|Lipari]]3}}
|Centro = Ditella, Drauto, San Pietro
|AbitantiOrario = 241[[UTC+1]]
|Porti_principali = Scalo Ditella
|Abitanti = 280<ref name=abitanti>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m60G0c0I0&a2=m0a02048f8&n=1UH90009OG0&v=1UH07B07TL50000|titolo=Dati Istat 2001|accesso=12 dicembre 2012|dataarchivio=27 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927095012/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m60G0c0I0&a2=m0a02048f8&n=1UH90009OG0&v=1UH07B07TL50000|urlmorto=sì}}</ref>
|Anno_censimento = 2001
|Etnico = panarellesi
|Sito_web =
|Ref =
}}
{{Montagna
L''''Isola di Panarea''' {{IPA|/panaˈrɛa/}} è la più piccola (3,4 km²) e la meno elevata delle [[Isole Eolie]] (421 metri nella sua maggiore elevazione, il Timpone del Corvo) e con gli isolotti di [[Isola di Basiluzzo|Basiluzzo]], Spinazzola, [[Isola di Lisca Bianca|Lisca Bianca]], Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, forma un piccolo arcipelago fra [[Lipari (isola)|Lipari]] e l'[[isola di Stromboli]] posto su un unico basamento sottomarino.
|nomemontagna = Panarea
|immagine = Panarea südwest.JPG
|didascalia =
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|coord_titolo = no
}}
'''Panarea''' (''Panarìa'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un'[[Isole dell'Italia|isola italiana]] appartenente all'[[arcipelago]] delle [[isole Eolie]], in [[Sicilia]].
 
Amministrativamente appartiene a [[Lipari (Italia)|Lipari]], [[Comune (Italia)|comune italiano]] della [[città metropolitana di Messina]], di cui costituisce una [[Frazione (geografia)|frazione]] di 241 abitanti<ref name=abitanti/>, suddivisa nei centri di San Pietro (il principale approdo), Ditella e Drauto.
L'approdo più importante e scalo commerciale e turistico è nella località San Pietro, la principale contrada dove si concentra l'odierno abitato. Le altre contrade sono Ditella (o Iditella) a nord-est e Drautto, a sud-ovest.
 
È l'isola più piccola e la meno elevata dell'arcipelago eoliano, nonché la più antica, e con gli isolotti di [[Isola di Basiluzzo|Basiluzzo]], [[Scoglio Spinazzola|Spinazzola]], [[Isola di Lisca Bianca|Lisca Bianca]], [[Isola di Dattilo|Dattilo]], [[Bottaro]], [[Lisca Nera]] e gli scogli dei [[Panarelli]] e [[Le Formiche (Panarea)|delle Formiche]], costituisce un microarcipelago fra [[Lipari (isola)|Lipari]] e l'[[isola di Stromboli]] posto su un unico basamento sottomarino.
Nell'antichità si ritrovano diversi nomi [[greci]] per Panarea: ''Euṓnymos'', Εὐώνυμος ("di buon nome", prospera, però pure che sta a sinistra (cioè come i cattivi presagi) andando da Lipari verso la Sicilia) e ''Hikesía'', Ἱκεσία ("la supplice"). Poi, nella [[Cosmografia ravennate]] si legge il nome ''Pagnarea'', quindi poi ''Panarea''.
 
== GeologiaGeografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Panarea01.jpg|thumb|250px|left|Tipica casa di Panarea.]]
[[File:Panarea (1).jpg|thumb|upright|left|Casa di Panarea]]
Dal punto di vista geologico Panarea è la più antica isola delle Eolie, con gli isolotti circostanti quel che resta di fenomeni eruttivi di un unico bacino [[vulcano|vulcanico]], oramai quasi del tutto sommerso ed eroso dal mare e dal vento.<br />
Dal punto di vista geologico Panarea è la più antica isola delle Eolie, con gli isolotti circostanti è quel che resta di fenomeni eruttivi di un unico bacino [[vulcano|vulcanico]], oramai quasi del tutto sommerso ed eroso dal mare e dal vento. Divisa nel senso della lunghezza da un'elevata dorsale, rimane soltanto la parte orientale e meridionale dell'isola originaria, con coste relativamente limitate in altezza, caratterizzate da piccole spiagge e vaste zone pianeggianti, anticamente coltivate a vigne ed oliveti e di cui ancora oggi si notano i terrazzamenti che erano adibiti alle colture, oramai abbandonate. Il lato occidentale e settentrionale è caratterizzato da alte coste inaccessibili e molto frastagliate, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci e suggestive formazioni di [[lava]] solidificata.
 
Il lato occidentale e settentrionale è caratterizzato da alte coste inaccessibili e molto frastagliate, un continuo succedersi di terrazzamenti, crepacci e suggestive formazioni di [[lava]] solidificata. Il condotto principale dell'originario complesso vulcanico è situato all'incirca nel tratto di mare compreso tra lo [[scoglio La Nave]] e lo scoglio Cacatu. Sempre dal mare, sulla costa occidentale (Cala Bianca), sono invece visibili i resti di un camino vulcanico secondario dalla forma di grosso imbuto.
Sul lato nord-est dell'isola, sulla spiaggia della Calcara è tuttora possibile scorgere [[fumarole]] di vapori che si levano dalle fessure fra le rocce (dai suggestivi colori [[zolfo|sulfurei]]), ultime tracce di attività vulcanica con temperature fino ai 100&nbsp;°C. In alcuni punti fra i ciottoli in riva al mare, per effetto di queste sorgenti di calore, l'acqua ribolle fino ad essere ustionante.
Altri fenomeni eruttivi subacquei (recentemente alla ribalta della cronaca per un'improvvisa aumentata attività) sono evidenti nel ribollire delle acque fra l'isolotto di Bottaro e Lisca Bianca. Non sono invece più identificabili le sorgenti [[terme|termali]] segnalate sulla carta poco a nord della punta Peppe Maria "cementificate" (vedi oltre) dal "lungomare" costruito negli [[anni 1980|anni ottanta]].
 
Sul lato nord-est dell'isola, sulla spiaggia della Calcara è tuttora possibile scorgere [[fumarole]] di vapori che si levano dalle fessure fra le rocce (dai suggestivi colori [[zolfo|sulfurei]]), ultime tracce di attività vulcanica con temperature fino ai 100&nbsp;°C. In alcuni punti fra i ciottoli in riva al mare, per effetto di queste sorgenti di calore, l'acqua ribolle fino ad essere ustionante. Altri fenomeni eruttivi subacquei sono evidenti nel ribollire delle acque fra l'isolotto di Bottaro e Lisca Bianca. Non sono invece più identificabili le sorgenti [[terme|termali]] segnalate sulla carta poco a nord della punta Peppe Maria.
== Flora e fauna ==
[[File:Scoglio la Nave.jpg|thumb|250px|Scoglio la Nave]]
La [[macchia mediterranea]] di Panarea presenta [[Opuntia ficus-indica|fico d'India (''Opuntia ficus indica'')]], [[Pistacia lentiscus|lentisco (''Pistacia lentiscus'')]], [[Ginestra (vegetale)|ginestra]] (''Spartium junceum''), [[Capparis spinosa|cappero (''Capparis spinosa'')]] e piante di [[Olea europaea|olivo (''Olea europaea'')]] secolari, resti dell'antica vocazione agricola dell'isola (scomparsi i vigneti che esistevano fino agli [[anni 1970|anni settanta]]). La vegetazione originaria è poi contaminata da molte specie vegetali esogene, arrivate con il [[boom edilizio]] e turistico.
 
L'[[Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia]] ritiene che l'attività vulcanica potrebbe non essere cessata del tutto, e considera il vulcano come quiescente,<ref>{{Cita web|url=https://ingvvulcani.com/panarea/|titolo=Panarea|sito=INGVvulcani|lingua=it|accesso=28 novembre 2020}}</ref> ed è per questo motivo presente nell'elenco dei vulcani italiani stilato dalla [[Servizio nazionale della protezione civile|Protezione Civile]].<ref>{{Cita web|url=https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/vulcanico/vulcani-italia/panarea|titolo=Panarea|sito=rischi.protezionecivile.gov.it|accesso=1º ottobre 2021}}</ref>
Per quanto riguarda la fauna è presente il [[Falco eleonorae|falco della regina (''Falco eleonorae'')]], il [[Corvus corax|corvo (''Corvus corax'')]], qualche [[Phalacrocorax carbo|marangone (''Phalacrocorax carbo'')]] e il [[Larus michahellis|gabbiano reale mediterraneo (''Larus michahellis'')]] che nidificano sulle inaccessibili pareti delle coste occidentali. Caratterizza la fauna isolana il [[Tarentola mauritanica|geco (''Tarentola mauritanica'')]], innocuo e utilissimo predatore di insetti.
 
[[File:San Pietro, Panarea.jpg|thumb|San Pietro, Panarea]]
=== Flora e fauna ===
La [[macchia mediterranea]] di Panarea presenta lentisco (''[[Pistacia lentiscus]]''), [[Genisteae|ginestra]] (''[[Spartium junceum]]''), cappero (''[[Capparis spinosa]]'') e piante di olivo (''[[Olea europaea]]'') secolari, resti dell'antica vocazione agricola dell'isola (scomparsi i vigneti che esistevano fino agli [[anni 1970|anni settanta]]). La vegetazione originaria è poi contaminata da molte specie vegetali esogene come il fico d'India (''[[Opuntia ficus-indica|Opuntia ficus indica]]''), e altre arrivate con il [[boom edilizio]] e turistico.
 
Per quanto riguarda la fauna è presente il falco della regina (''[[Falco eleonorae]]''), il corvo (''[[Corvus corax]]''), qualche marangone (''[[Phalacrocorax carbo]]'') e il gabbiano reale mediterraneo (''[[Larus michahellis]]'') che nidificano sulle inaccessibili pareti delle coste occidentali. La fauna isolana è caratterizzata dal [[Tarentola mauritanica|geco]] (''Tarentola mauritanica''), innocuo predatore d'insetti.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica dell'isola di Stromboli}}
 
== Storia ==
[[File:DrautoVillaggio preistorico (2).jpg|thumb|250px|left|Drauto.Il villaggio preistorico di Capo Milazzese]]
=== Preistoria ===
Panarea fu abitata già in epoca [[preistoria|preistorica]] come testimonia il villaggio dell'[[età del Bronzo]] ([[XIV secolo a.C.]]) sul promontorio del [[Milazzo|milazzese]], a sud-ovest dell'isola. La particolare posizione del pianoro, proteso verso il mare e protetto da alte pareti a dirupo sul mare - dunque facilmente difendibile - ne fece un luogo ideale per l'insediamento: nel villaggio, di cui sono visibili e visitabili i resti di una ventina di capanne, sono stati ritrovati materiali d'origine [[Civiltà micenea|micenea]], a testimonianza del ruolo svolto, anche in antichità, dall'arcipelago eoliano, al centro delle principali rotte commerciali del [[Mar Mediterraneo]].
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo = Le origini del nome
|contenuto = Nell'antichità si ritrovano diversi nomi [[greci]] per Panarea: ''Euṓnymos'', Εὐώνυμος ("di buon nome", "prospera"); e ''Hikesía'', Ἱκεσία ("la supplice", forse per la presenza di luoghi di culto). Il nome ''Pagnarea'', di etimologia incerta, è attestato per la prima volta nella [[Cosmografia ravennate]] nel [[VI secolo|VI]]-[[VII secolo]].
}}
Panarea fu abitata già in epoca [[preistoria|preistorica]] come testimonia il [[Villaggio di Punta Milazzese|villaggio]] dell'[[età del bronzo]] ([[XIV secolo a.C.]]) sul promontorio di Capo Milazzese, a sud-ovest dell'isola (da cui prende il nome la [[cultura del Milazzese]]). La particolare posizione del pianoro, proteso verso il mare e protetto da alte pareti a dirupo sul mare - dunque facilmente difendibile - ne fece un luogo ideale per l'insediamento: nel villaggio, di cui sono visibili e visitabili i resti di una ventina di capanne, sono stati ritrovati materiali d'origine [[Civiltà micenea|micenea]], a testimonianza del ruolo svolto, anche in antichità, dall'arcipelago eoliano, al centro delle principali rotte commerciali del [[Mar Mediterraneo]]. Per il resto Panarea condivide la storia delle altre isole Eolie ed in particolare di Lipari.
 
=== Età antica ===
Per il resto Panarea condivide la storia delle altre isole Eolie ed in particolare di Lipari. Abitate fin dal [[neolitico]], nel periodo fra il [[VII secolo a.C.|VII]] e il [[VI secolo a.C.]] le isole furono preda di continue scorrerie [[Civiltà etrusca|etrusche]] fino a quando quest'ultimi non vennero sostituiti dalla colonizzazione [[Grecia antica|greca]].
Abitate fin dal [[neolitico]], nel periodo fra il [[VII secolo a.C.|VII]] e il [[VI secolo a.C.]] le isole furono preda di continue scorrerie [[Civiltà etrusca|etrusche]] fino a quando questi ultimi non vennero sostituiti dalla colonizzazione [[Grecia antica|greca]]. Nel [[264 a.C.]] Lipari è alleata di [[Cartagine]] e le isole devono quindi subire i continui attacchi della flotta romana. Nel [[252 a.C.]] Lipari e le sue isole passeranno sotto il dominio [[Storia di Roma|romano]]. Ne sono prova i resti di una villa romana sulla difficilmente accessibile sommità dell'isolotto di Basiluzzo, proprietà di un eccentrico possidente romano, evidentemente amante dell'asprezza e bellezza dei panorami panarellesi.
 
=== Età medievale ===
Nel [[264 a.C.]] Lipari è alleata di [[Cartagine]] e le isole devono quindi subire i continui attacchi della flotta romana. Nel [[252 a.C.]] Lipari e le sue isole passeranno sotto il dominio [[Storia di Roma|romano]]. Ne sono prova i resti di una villa romana sulla difficilmente accessibile sommità dell'isolotto di Basiluzzo, proprietà di un eccentrico possidente romano, evidentemente amante dell'asprezza e bellezza dei panorami panarellesi.
[[File:Tipico abitato di Panarea, sullo sfondo l'isola di Basiluzzo e lo Stromboli.jpg|thumb|Tipico abitato di Panarea, sullo sfondo [[Isola di Basiluzzo|Basiluzzo]] e più lontano [[Isola di Stromboli|Stromboli]]]]
[[File:Panarea vista da Basiluzzo al tramonto.jpg|thumb|Panarea vista da Basiluzzo al tramonto]]
Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] inizia un periodo di decadenza che aumenta con la dominazione [[bizantini|bizantina]] e diviene ancor più rapida con l'inizio dell'occupazione araba ([[827]]/[[1061]]). Con l'avvento dei [[Normanni]] e la nascita del [[Regno di Sicilia]] ricominciò lo sviluppo economico e demografico delle isole ([[1340]]-[[1544]] circa). A metà del [[XVI secolo|1500]] infatti gli arabi ricominciarono a insidiare le isole (ne resta traccia nella [[toponomastica]] isolana, specialmente nella baia e relativa contrada di Drautto, che prende il nome dal pirata [[Dragut]]). Per le scorrerie della pirateria arabo-turca l'isola rimase pressoché disabitata, gli abitanti infatti non superavano il centinaio. Verso la fine del [[XVII secolo]] i contadini di Lipari ripresero a coltivarla (senza portarvici però donne e bambini, per via del pericolo delle scorrerie piratesche).
 
È significativo come sopra il villaggio preistorico di Cala Junco esista il "Castello del Salvamento" (nella toponomastica eoliana "castello" sta per pinnacolo roccioso di notevole altezza), usato appunto come provvidenziale rifugio degli abitanti durante queste incursioni. In seguito, con il miglioramento della situazione politica nelle isole, la popolazione di Panarea aumentò sino a circa 1000 persone. Ma alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] diminuì nuovamente per via dell'[[emigrazione]], verso [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Sud America]] e [[Australia]].
Con la caduta dell'[[Impero romano]] inizia un periodo di decadenza che aumenta con la dominazione [[bizantini|bizantina]] e diviene ancor più rapida con l'inizio dell'occupazione araba ([[827]]/[[1061]]).
 
=== Età contemporanea ===
Con l'avvento dei [[Normanni]] ricominciò lo sviluppo economico e demografico delle isole ([[1340]]-[[1544]] circa). A metà del [[XVI secolo|1500]] infatti gli arabi ricominciarono a insidiare le isole (ne resta traccia nella [[toponomastica]] isolana nella baia e relativa contrada di Drautto, dal nome del pirata [[Dragut]].
Ai giorni nostri la popolazione è intorno ai 200 abitanti stabili (in inverno, nei mesi estivi con i turisti può facilmente decuplicare). Gli isolani vivono ora soprattutto del successo turistico dell'isola, esploso alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], ma iniziato alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], con la scoperta di queste isole da parte di villeggianti più avventurosi, alla ricerca di un'oasi di vita più semplice e a contatto diretto con la natura.
 
=== La festa di san Pietro ===
Per le scorrerie della pirateria arabo-turca l'isola rimase pressoché disabitata, gli abitanti infatti non superavano il centinaio. Verso la fine del [[XVII secolo]] i contadini di Lipari ripresero a coltivarla (senza portarvici però donne e bambini, per via del pericolo delle scorrerie piratesche).
[[File:Panarea-Chiesa di San Pietro (1).jpg|thumb|upright=0.7|La piccola chiesa di San Pietro]]
[[File:San Pietro in trionfo per le vie di Panarea per la festa del 29 giugno.jpg|thumb|San Pietro in trionfo per le vie di Panarea per la festa del 29 giugno|248x248px]]
[[File:Messa solenne al termine della processione.jpg|thumb|Messa solenne al termine della processione del 29 giugno]]
Il 29 giugno a Panarea si festeggia san Pietro, patrono dell'isola. La statua del Santo viene portata a spalla dai fedeli lungo le stradine principali dell'isola in una processione accompagnata dalla banda con intervalli di preghiera. La caratteristica di questa processione, che la rende affascinante e suggestiva, riguarda il momento in cui la statua viene messa su una barca e si prosegue via mare. Una processione suggestiva del patrono che protegge l'isola e il suo mare, che benedice i fedeli e le ricchezze naturali dell'isola. La processione via mare ricorda la passione degli abitanti dell'isola per la pesca, fonte primaria di lavoro, quasi fosse una vocazione naturale per chi nasce in questi luoghi. Da qui è possibile comprendere anche la forte devozione degli abitanti di Panarea a san Pietro, pescatore nella vita, prima di incontrare Gesù, pescatore di uomini dopo l'incontro con il figlio di Dio.
 
I festeggiamenti si svolgono lungo le giornate del 28 e 29 giugno. In genere, la processione — ma dipende chiaramente dall'organizzazione annuale dell'evento — è organizzata a chiusura della festa, ovvero il 29 giugno. Il giorno della vigilia della festa è ricco di eventi che preparano al clima di festeggiamenti: gruppi folkloristici, balli, canti, prodotti tipici, bancarelle ricreano un quadretto pittoresco e delizioso che richiama l'attenzione e la curiosità di tanti turisti e risveglia la fede negli animi degli abitanti dell'isola che, attraverso queste ricorrenze, mostrano quanto sia bella la loro storia e quanto valore abbiano le tradizioni e la cultura autoctona. Anche il giorno in cui si svolge la processione non mancano momenti di arte e spettacolo. La chiusura della festa vede come protagonisti dei sorprendenti giochi pirotecnici sul mare.
[[File:Capo Milazzese.jpg|thumb|250px|Capo Milazzese]]
È significativo come sopra il villaggio preistorico di Cala Junco esista il "Castello del Salvamento" (nella toponomastica eoliana "castello" sta per pinnacolo roccioso di notevole altezza), usato appunto come provvidenziale rifugio degli abitanti durante queste incursioni.
In seguito, con il miglioramento della situazione politica nelle isole, la popolazione di Panarea aumentò sino a circa 1000 persone. Ma alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] diminuì nuovamente per via dell'[[emigrazione]], verso [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Sud America]] e [[Australia]] (gli eoliani nel mondo sono attualmente più di quelli residenti!).
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Ai giorni nostri la popolazione è intorno ai 200 abitanti stabili (in inverno, nei mesi estivi con i turisti può facilmente decuplicare). Gli isolani vivono ora soprattutto del successo turistico dell'isola, esploso alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], ma iniziato alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], con la scoperta di queste isole da parte di villeggianti più avventurosi, alla ricerca di un'oasi di vita più semplice e a contatto diretto con la natura.
=== Architetture religiose ===
Per il senso di straniamento, fascinazione e sensazione di "perdersi" nella natura, che procuravano questi luoghi nel dopoguerra si ricorda il film ''[[Stromboli terra di Dio]]'' di [[Roberto Rossellini]] ([[1950]]) o l'altrettanto famoso ''[[L'avventura]]'', di [[Michelangelo Antonioni]] ([[1960]]), ambientato in larga parte a Panarea, Basiluzzo e Lisca Bianca. Si ricordi anche il film di cassetta ''[[Panarea (film)|Panarea]]'' di [[Pipolo]], ambientato sull'isola stessa.
* Chiesa di San Pietro
* Chiesa dell'Assunta
 
=== TurismoArchitetture civili ===
{{Vedi anche|Architettura eoliana}}
[[File:Panarea.jpg|left|thumb|200px|Un'immagine di Panarea]]
Il successo turistico, che ha portato indubbi benefici economici e di qualità della vita alla popolazione dell'isola, ha (forse) inevitabilmente comportato aspetti negativi, quali una progressiva inesorabile cementificazione e speculazione edilizia (seppur in maniera minore e più controllata rispetto ad altre isole dell'arcipelago), una spersonalizzazione del carattere originario (le nuove case o quelle riadattate ad uso turistico stanno via via perdendo il carattere originario verso uno stile simil-eoliano senza radici o peggio verso un generico esotismo), una banalizzazione dell'offerta turistica non più dissimile da qualsiasi altra località balneare, un affollamento di massa nei mesi estivi, agosto in particolare, caratterizzato da un turismo "mordi e fuggi", quest'ultimo più attratto dalla nomea di "isola dei VIP", che dalle effettive bellezze paesaggistiche dell'isola.
Ciò nonostante resta inconfutabile che, al di fuori delle follie dell'alta stagione, è una delle isole più affascinanti di tutto il [[Mar Mediterraneo]].
 
=== GalleriaSiti fotograficaarcheologici ===
* [[Villaggio di Punta Milazzese|Villaggio preistorico di Capo Milazzese]]
<gallery>
 
Immagine:Gallpana1.jpg|Veduta a Drautto.
=== Aree naturali ===
Immagine:Gallpana2.jpg|La Cala degli Zimmari.
L'isola di Panarea ricade all'interno della [[riserva naturale orientata Isola di Panarea e scogli viciniori]], istituita nel 1997, comprendente anche gli altri isolotti del miniarcipelago di Panarea<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/riserva.panarea/par.php|titolo=Riserva Naturale Orientata Isola di Panarea e Scogli Viciniori|accesso=13 dicembre 2012}}</ref>.
Immagine:Gallpana3.jpg|La ripida costa nordoccidentale dell'isola.
 
Immagine:Gallpana4.jpg|Agavi.
== Società ==
Immagine:Panarea_Castello_Tribunale.jpg|Punta "u castieddu" e "u tribunale".
=== Evoluzione demografica ===
Immagine:Gallpana6.jpg|Cala Junco e il villaggio preistorico.
<timeline>
Immagine:Gallpana7.jpg|Muro al villaggio preistorico.
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Immagine:Gallpana8.jpg|La spiaggia di Cala Junco.
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=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Lingua siciliana|Dialetto eoliano}}
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.jpg|thumb|Distribuzione del [[gruppo siciliano]]]]
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], a Panarea si parla la [[lingua siciliana]] nella sua [[Dialetto eoliano|variante eoliana]]. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
 
Nel ''[[Vocabolario Siciliano]]'' la parlata di Panarea è indicata con la sigla ME34b, afferente al gruppo dei dialetti messinesi orientali del versante tirrenico.
 
== Cultura ==
=== Cinema ===
Vanno ricordati almeno il celebre film ''[[Stromboli terra di Dio]]'' di [[Roberto Rossellini]] ([[1950]]) e l'altrettanto famoso ''[[L'avventura]]'', di [[Michelangelo Antonioni]] ([[1960]]), ambientato in larga parte a Panarea, Basiluzzo e Lisca Bianca. Anche il film di cassetta ''[[Panarea (film)|Panarea]]'' di [[Pipolo]] è ambientato sull'isola stessa. A Panarea è inoltre ambientata una scena del secondo episodio (''[[Caro diario#Le isole|Isole]]'') di ''[[Caro diario]]'', film del [[1993]] di [[Nanni Moretti]]<ref>{{Cita video|autore=|data=17 giugno 2012|titolo=NANNI MORETTI - BENVENUTI A PANAREA (da CARO DIARIO - 1993)|rivista=|numero=|accesso=2 gennaio 2018|url=https://www.youtube.com/watch?v=JXN_pDwas8M}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
{{immagine grande|Panarea 08-12.jpg|750px}}
 
Il centro abitato di Panarea costituisce una frazione di 241 abitanti<ref name=abitanti/> del comune di Lipari, nella città metropolitana di Messina, formata dai centri di Ditella, Drauto e San Pietro, collegate tra di loro e distribuite nella parte orientale dell'isola.
<!--
=== Ditella ===
 
=== Drauto ===
 
=== San Pietro ===-->
 
== Economia ==
=== Turismo ===
[[File:Bianco blu..... (5).jpg|left|thumb|Tipica via di Panarea]]
Il successo turistico, che ha portato indubbi benefici economici e di qualità della vita alla popolazione dell'isola, ha inevitabilmente comportato aspetti negativi, quali una progressiva inesorabile cementificazione e speculazione edilizia (seppur in misura minore e più controllata rispetto ad altre isole dell'arcipelago), una spersonalizzazione del carattere originario (le nuove case o quelle riadattate ad uso turistico stanno via via perdendo il carattere originario verso uno stile simil-eoliano, o peggio verso un generico esotismo), una banalizzazione dell'offerta turistica, non più dissimile da qualsiasi altra località balneare, un affollamento di massa nei mesi estivi, agosto in particolare, caratterizzato da un turismo "mordi e fuggi", quest'ultimo più attratto dalla nomea di sedicente "isola dei VIP", che dalle effettive bellezze paesaggistiche dell'isola.
 
Nel [[2011]] è stata descritta dalla rivista ''[[W (rivista)|W]]'' come "l'epicentro della scena estiva più chic nel Mediterraneo"<ref>{{cita news|url=http://www.wmagazine.com/travel/2011/08/panarea-island|titolo=Fantasy Island|lingua=en|accesso=13 dicembre 2012|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111004152229/http://www.wmagazine.com/travel/2011/08/panarea-island|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Porti ===
L'unico approdo possibile a Panarea è permesso dallo scalo Ditella, nel borgo di San Pietro.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed" heights="150">
File:07 - ITALY - Gallpana Aeolian Islands.jpg|Scorcio di Drauto
File:Gallpana2.jpg|La Cala degli Zimmari
File:Gallpana3.jpg|La ripida costa nordoccidentale dell'isola
File:Gallpana4.jpg|Agavi
File:Panarea Castello Tribunale.jpg|Punta "u castieddu" e "u tribunale"
File:Gallpana6.jpg|Cala Junco e il villaggio preistorico
File:Gallpana7.jpg|Muro al villaggio preistorico
File:Gallpana8.jpg|La spiaggia di Cala Junco
File:Scala coeli.jpg
File:Isola di Panarea - Basiluzzo - Lisca bianca e nera Dattilo e Stromboli visti dal mare by Stephen Kleckner.jpg|alt=Isola di Panarea - Basiluzzo - Lisca bianca e nera Dattilo e Stromboli visti dal mare|Isola di Panarea - Basiluzzo - Lisca bianca e nera Dattilo e Stromboli visti dal mare
</gallery>
 
== Altri progettiNote ==
<references/>
{{interprogetto|commons=Panarea}}
 
== Voci correlateBibliografia ==
* ''Sicilia-Isole'', [[Meridiani (mensile)|Meridiani]], 2000, anno XIII, n. 89.
* {{cita libro|Mimmo|Martinucci|Sognando le isole italiane. Guida per radioamatori. Vol. 3 - Tutte le isole della Sicilia|2007|Sandit Libri|Albino|cid=Martinucci, 2007|isbn=978-88-89150-57-3}}
* {{cita libro|Touring Club|Italiano|wkautore=Touring Club Italiano|Isole siciliane. Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria, Ustica|2007|Touring Club Italiano|Milano|cid=TCI|isbn=978-88-365-3045-8}}
* {{cita libro|Pietro|Lo Cascio|coautori=Enrico Navarra|Guida naturalistica alle Isole Eolie|2003|L'Epos|Palermo|cid=Lo Cascio-Navarra, 2003|isbn=978-88-8302-213-5}}
* {{cita libro|Delia|Parrinello|coautori=Melo Minnella|Isole di Sicilia|2011|Pielle edizioni|Palermo|cid=Parrinello-Minnella, 2011|isbn=88-7508-026-7}}
 
== Voci correlate ==
* [[Isole Eolie]]
* [[Lipari (Italia)]]
* [[Lipari (isola)]]
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* http://www.panarea.com da cui la prima versione di questa voce è tratta
* N. Famoso, ''Mosaico Sicilia''. ed. C.u.e.c.m. 2005
* L. Mulassano, G.Vanni, ''Arcipelago siciliano'' (Mondadori)
* Gin Racheli, ''Eolie di vento e di fuoco. Natura, storia, arte, turismo'' (1999, Mursia)
* Enciclopedia ''Il mare'' (1977, Istituto Geografico De Agostani)
* Pino Paino, ''Le Isole Lipari'', Panarea, 4° volume.
* F. Longo, ''Il mare di pietra. Eolie o i 7 luoghi dello spirito'', Laterza 2009
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Sicilia/Provincia_di_Messina/Isole_Eolie/Panarea/}}
{{Isole della Sicilia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|geografia|isole|Sicilia}}
{{Portale|isole|Sicilia}}
 
[[Categoria:Eolie|Panarea]]
[[Categoria:Frazioni di Lipari|Panarea]]
 
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[[Categoria:Frazioni di Lipari]]
 
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