Mina (cantante): differenze tra le versioni
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{{Artista musicale
|nome = Mina
|tipo artista = Cantante
|nazione = ITA
|nazione2 = CHE
|genere =
|genere2 = Musica leggera
|nota genere = <ref name=IGM>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/1026191.html|titolo=Nel "Selfie" di Mina una lezione di eleganza pop|editore=[[Il Giornale]]|autore=[[Paolo Giordano (giornalista)|Paolo Giordano]]|data=10 maggio 2014|accesso=26 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708070449/http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/1026191.html|urlmorto=si}}</ref><ref name=Treccani>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/mina_res-3ad82c8c-477e-11dd-a3be-0016357f4ed7/|titolo=Mina nell'Enciclopedia Treccani|accesso=22 dicembre 2016}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=Sartori210>{{cita|Sartori|p. 210}}.</ref><ref name=S2O>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/03/mina-70-anni-regina-esilio.shtml?uuid=1586073e-31ee-11df-8501-945fa6a15627&DocRulesView=Libero|titolo=Tanti auguri a Mina, regina «in esilio» della musica leggera|editore=[[Il Sole 24 Ore]]|data=17 marzo 2010|accesso=26 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928045235/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/03/mina-70-anni-regina-esilio.shtml?uuid=1586073e-31ee-11df-8501-945fa6a15627&DocRulesView=Libero|urlmorto=no}}</ref><ref name=BC>{{cita libro|titolo=Superonda: Storia segreta della musica italiana|autore=Valerio Mattioli|editore=Baldini & Castoldi|anno=2016|pp=capitolo 1}}</ref>
|anno inizio attività = 1958
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|etichetta = [[Italdisc]], [[Ri-Fi]], [[PDU (casa discografica)|PDU]]
|immagine = Mina Teatro 10 f60.jpg
|didascalia = Mina, durante un'esibizione
|totale album = 134 (220 con raccolte non ufficiali)
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|colonne sonore = 0 ma 40 altrui con suoi brani
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}}
{{Bio
|Nome = Mina Anna
|Cognome = Mazzini
|PostCognome = <ref>Registrata presso la [[SIAE]] come '''Mazzini Mina Anna'' [https://servizionline.siae.it/it/archivioOpere/ Società Italiana degli Autori ed Editori]</ref>, nota come '''Mina'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Busto Arsizio
|GiornoMeseNascita = 25 marzo
|AnnoNascita = 1940
|
|Epoca2 = 2000
|Attività = cantante
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre = e [[attrice]]
|Nazionalità = italiana
|NazionalitàNaturalizzato = svizzera
}}<ref name=Treccani/> Soprannominata ''La Tigre di Cremona'',<ref>{{Cita web|url=https://www.youmovies.it/2020/03/23/la-tigre-di-cremona-perche-chiamano-cosi-mina/|titolo=La tigre di Cremona, perché chiamano così la cantante Mina?|autore=Susanna Mele|sito=YouMovies|data=23 marzo 2020|accesso=2 marzo 2022}}</ref> è considerata una delle più grandi voci nella storia della canzone italiana.<ref>{{Cita web|url=https://www.raicultura.it/speciali/mina|titolo=Speciale Mina - Buon compleanno alla Signora della Canzone|accesso=12 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=MINA|titolo=Biografia di Mina|autore1=[[Giorgio Dell'Arti]]|autore2=Massimo Parrini|sito=Corriere della Sera|data=5 ottobre 2008|accesso=3 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203062934/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=MINA|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/IGN/Speciali/Mina/Malgioglio-Per-i-70-anni-di-Mina-si-sono-scatenate-tutte-le-piu-grandi-star-mondiali_166070295.html |titolo=Malgioglio: "Per i 70 anni di Mina si sono scatenate tutte le più grandi star mondiali"|sito=[[Adnkronos]]|accesso=3 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121023094440/http://www1.adnkronos.com/IGN/Speciali/Mina/Malgioglio-Per-i-70-anni-di-Mina-si-sono-scatenate-tutte-le-piu-grandi-star-mondiali_166070295.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/03/Liza_Minnelli_Mina_piu_grande_co_9_081003126.shtml|titolo=Liza Minnelli: Mina la più grande cantante|editore=[[Corriere della Sera]]|data=3 ottobre 2008|accesso=18 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121111135102/http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/03/Liza_Minnelli_Mina_piu_grande_co_9_081003126.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
La vocalità di Mina è caratterizzata da grande ampiezza ed [[Estensione vocale|estensione]], nonché da notevoli potenza e duttilità, sostenute da una [[tecnica]] saldissima. Mina si distingue anche per le sue doti interpretative ed [[eclettismo]], che l'hanno portata spesso a confrontarsi con generi musicali diversi tra loro.<ref>{{Cita web|url=https://oaplus.oasport.it/musica/musica-italiana-le-ali-e-le-radici-del-jazz-al-femminile-nella-penisola-da-ornella-vanoni-a-simona-molinari/|titolo=Le ali e le radici del Jazz al femminile|autore=Fabrizio Testa|data=27 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191027150111/https://oaplus.oasport.it/musica/musica-italiana-le-ali-e-le-radici-del-jazz-al-femminile-nella-penisola-da-ornella-vanoni-a-simona-molinari/|urlmorto=sì|accesso=27 ottobre 2019}}</ref>
In costante attività dal 1958, con oltre 150 milioni di dischi venduti, è l'interprete musicale italiana con più dischi venduti nel mondo<ref>{{cita web|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/italian-super-diva-mina-new-album-1236065405/|titolo=Italian Super-Diva Mina Still Going Strong at 84|data=18 novembre 2024|accesso=5 dicembre 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/25/news/mina-pani-2888803/|titolo=E Mamma Mina cestinò i complimenti dei Beatles|data=25 marzo 2010|accesso=15 gennaio 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.hitparades.it/musica/i-10-artisti-italiani-con-piu-dischi-venduti/10/|titolo=I 10 artisti italiani con più dischi venduti|data=20 settembre 2022|accesso=16 ottobre 2022}}</ref>. In carriera Mina ha interpretato [[Brani musicali di Mina|più di 1 500 brani]], ottenendo diversi premi e riconoscimenti: vanta due partecipazioni al [[Festival di Sanremo]], tre alla [[Mostra internazionale di musica leggera|Mostra Internazionale di Musica Leggera]], una [[Targa Tenco]] e l'assegnazione dell'onorificenza di [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Ordine al merito della Repubblica italiana|al Merito della Repubblica Italiana]].
Mina è altresì nota per le sue conduzioni televisive in numerosi programmi [[Rai]] degli anni Sessanta e Settanta, tra i quali ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'', ''[[Canzonissima]]'', ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza Rete]]'' e ''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]''.
Sulla scena internazionale la cantante ha raccolto il plauso di artisti quali [[Frank Sinatra]],<ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/2010/03/15/mina-l-ultima-imperatrice-1.150177|titolo=Mina, l'ultima imperatrice|editore=[[Il Tempo]]|autore=Dario Salvatori|data=14 marzo 2010|accesso=26 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170720135211/https://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/2010/03/15/news/mina-l-ultima-imperatrice-736909/|urlmorto=sì}}</ref> [[Louis Armstrong]],<ref>{{cita web|url=http://www.radioitalia.it/artista/mina/4.php|titolo=Artista - Mina|editore=Radioitalia.it|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140424230019/https://www.radioitalia.it/artista/mina/4.php|urlmorto=no}}</ref> [[Antony and the Johnsons]],<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/sono-vero-outsider-amo-vostra-mina-886033.html|titolo=Sono un vero outsider ma amo la vostra Mina|autore=Paolo Giordano|editore=Il Giornale.it|data=15 febbraio 2013|accesso=12 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130302060946/http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/sono-vero-outsider-amo-vostra-mina-886033.html |urlmorto=no}}</ref> [[Mónica Naranjo]],<ref>{{cita web|url=http://www.cduniverse.com/search/xx/music/pid/1092655/a/minage.htm|titolo=Monica Naranjo - Minage Audio CD|lingua=en|editore=Cduniverse.com|accesso=26 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201182043/https://www.cduniverse.com/productinfo.asp?pid=1092655|urlmorto=no}}</ref> [[Liza Minnelli]],<ref>{{cita web|url=http://www.americaoggi.info/2008/10/03/7776-liza-minnelli-roma-mina-la-pi-grande|titolo=Liza Minnelli a Roma:"Mina è la più grande"|editore=[[America Oggi (quotidiano)|America Oggi]]|data=3 ottobre 2008|accesso=26 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140424230012/http://www.americaoggi.info/2008/10/03/7776-liza-minnelli-roma-mina-la-pi-grande |urlmorto=sì}}</ref> [[Céline Dion]],<ref>{{cita web|url=https://www.iodonna.it/spettacoli/musica/2020/03/25/mina-80-anni-le-parole-delle-star-che-lhanno-amata/|titolo=Mina, nel giorno del compleanno ecco le parole delle star che l’hanno amata|data=25 marzo 2020|accesso=12 luglio 2023}}</ref> [[Luciano Pavarotti]],<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2003/05_Maggio/05/pavarotti.shtml|titolo=Pavarotti: «Il mio sogno è un duetto con Mina»|editore=[[Corriere della Sera]]|autore=Claudia Provvedini|data=5 maggio 2003|accesso=26 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030813215545/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2003/05_Maggio/05/pavarotti.shtml|urlmorto=sì}}</ref> [[Plácido Domingo]]<ref>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=0000002219134|titolo=DOMINGO E LA SEDUZIONE POP: ORA SOGNO UN DUETTO CON MINA|autore=Giuseppina Manin|editore=Corriere della Sera|data=27 ottobre 2012|accesso=11 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911191729/http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=0000002219134|urlmorto=no}}</ref> e [[Sarah Vaughan]].<ref>{{Cita web|url=https://iltrovalibri.it/2020/08/17/se-non-avessi-la-mia-voce-vorrei-avere-quella-della-cantante-italiana-di-nome-mina-la-dichiarazione-e-di-sarah-vaughan-una-delle-maggiori-esponenti-dello-stile-jazzistico-bebop-del-vent/|titolo=MINA - Una voce universale|autore=Massimo De Muro - Luca Cerchiari|editore=Mondadori|data=17 agosto 2020|accesso=7 febbraio 2022}}</ref>
== Biografia ==
=== Infanzia e adolescenza ===
[[File:Mina Liberal.jpg|thumb|left|Una diciannovenne Mina nella sua casa a Cremona nel 1959]]
Mina nasce a [[Busto Arsizio|Busto Arsizio (VA)]] (città di cui è originaria la madre) il 25 marzo 1940: è figlia di Giacomo "Mino" Mazzini (industriale cremonese, 1905-1979) e Regina "Gina" Zoni (casalinga, 1915-2004). La permanenza nella città lombarda dura poco, perché agli inizi del 1943 Mina si trasferisce con la famiglia a Cremona, sua vera città adottiva. Lì nella primavera dello stesso anno, in aprile, nasce suo fratello minore, Alfredo Mazzini, anch'egli futuro cantante con lo pseudonimo di [[Geronimo (cantante)|Geronimo]], purtroppo destinato a una morte precoce nel 1965 in un tragico incidente stradale.
Quando Mina ha tredici anni, il padre la iscrive alla Canottieri Baldesio, società sportiva frequentata dalla borghesia cremonese. La ragazza diventa una discreta nuotatrice e partecipa a diverse gare, arrivando anche seconda in una competizione regionale.<ref name="nuotatrice">{{cita|Crotti, Bassi|pag. 73}}.</ref> Ed è proprio sul bordo della piscina che a circa sedici anni Mina conosce il suo primo fidanzato, Daniele Parolini, terzino della {{Calcio Cremonese|N}} e in seguito cronista sportivo per il ''[[Corriere della Sera]]''.<ref name="nuotatrice" />
A infonderle l'amore per la musica è invece sua nonna paterna Amelia, cantante lirica di origini spagnole e appassionata di Puccini, che dà alla nipote anche i primi rudimenti di spagnolo, allo stesso tempo spingendola a prendere lezioni di pianoforte (anche se l'approccio allo studio di uno strumento non si rivelerà congeniale per lei).<ref>{{cita|Romano|p. 4}}.</ref>
Dopo aver concluso le scuole medie presso il collegio delle Suore della Beata Vergine, Mina inizia a frequentare Ragioneria presso l'Istituto Tecnico Statale "Eugenio Beltrami" di Cremona; tuttavia, questo indirizzo scolastico non corrisponde alle sue vere inclinazioni, tanto che alla fine del quarto anno Mina abbandona gli studi, volgendosi a ciò che più la appassiona. Ha, infatti, altri interessi, tra cui la lettura (ama i libri di fantascienza) e soprattutto il canto, cui si dedica con grandi slancio e passione. Non a caso, su richiesta dei compagni di classe ha già trovato modo di esibirsi a scuola, ballando e cantando sui banchi durante la ricreazione.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/una-mina-a-sorpresa/|titolo=Una Mina a sorpresa|editore=[[Domenica del Corriere]]|autore=Alfredo Pigna|data=15 novembre 1960|accesso=30 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020223906/http://www.minamazzini.com/cronache/una-mina-a-sorpresa/}}</ref>
=== Gli anni Cinquanta ===
==== Gli esordi alla Bussola e con gli "Happy Boys" ====
[[File:Mina Donzelli f60.jpg|thumb|Mina con Nino Donzelli]]
Una notte d'estate del 1958, quando con la famiglia si trova in vacanza a [[Forte dei Marmi]], Mina viene sfidata dai suoi amici a salire sul palco del locale "La [[Bussola Versilia|Bussola]]" di [[Marina di Pietrasanta]], subito dopo una performance del noto interprete cubano [[Don Marino Barreto Junior|Don Marino Barreto jr]].<ref name="esordio">{{cita libro|autore=[[Sergio Bernardini]]|titolo=Non ho mai perso la bussola|editore=[[Garzanti Editore|Garzanti]]|anno=1987|isbn=978-88-11-93230-7|url=http://www.vocidivine.altervista.org/mina_sergio_bernardini.htm|accesso=3 febbraio 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130414005950/http://www.vocidivine.altervista.org/mina_sergio_bernardini.htm}}</ref> Lei accetta, riceve il microfono dallo stesso Barreto e attacca a cantare senza alcun imbarazzo. Nelle sere successive Il proprietario del locale, [[Sergio Bernardini]], faticherà a frenarla dal salire sul palco per esibirsi.<ref name="esordio" />
A quel tempo Mina viene descritta come una ragazza tranquilla, piuttosto solitaria e al contempo irrequieta, sensibile e piena di un entusiasmo che in realtà sembra celare una profonda timidezza.<ref>{{cita|Crotti, Bassi}}.</ref> È dotata di una voce e di una sensibilità musicale decisamente fuori dal comune, che ha saputo coltivare grazie all'ascolto di prestigiosi cantanti americani ([[Frank Sinatra]], [[Sarah Vaughan]], [[Ella Fitzgerald]], [[Elvis Presley]]) e di una gestualità stravagante unita a un innato senso del ritmo.<ref>{{cita|Belluso, Merkel|pag. 12}}.</ref>
Gli inizi della carriera di Mina si incrociano con un gruppo cremonese che al tempo sta riscuotendo un discreto successo. Si tratta degli Happy Boys<ref name="happy boys">{{cita|Crotti, Bassi|pag. 10}}.</ref>, una band fondata nel 1949 da Nino Donzelli e di cui fanno parte il fratello di questi, il chitarrista Renzo, il pianista Giorgio Levi, il cantante-bassista Giacomo "Micio" Masseroli e il batterista Fausto Coelli. Donzelli e i suoi sono diventati ben presto famosi nelle balere del cremonese, nonché nelle limitrofe provincie di [[Mantova]], [[Parma]], [[Piacenza]]. In un afoso pomeriggio di fine agosto 1958, il giorno dopo aver assistito a un'esibizione del gruppo al ''Circolo Filodrammatici di Cremona'' (e una sola settimana dopo la sua prima improvvisata esibizione alla Bussola), Mina si reca a casa di Nino e Renzo Donzelli, proponendosi come cantante. Basta giusto una dimostrazione delle sue doti vocali e i due fratelli sono lieti di accoglierla nel gruppo, già ingaggiato per alcune serate nelle balere locali.<ref name="happy boys" /> Desiderosa di parteciparvi, la ragazza prova per tutta la settimana e fa la sua prima apparizione con la band il 14 settembre del 1958 a Croce Santo Spirito, una frazione di [[Castelvetro Piacentino]]. Viene presentata con il nome di "Mina Georgi" e il pubblico ne rimane entusiasta.<ref>{{cita|Crotti, Bassi|pag. 49}}.</ref>
Il debutto vero e proprio avviene, tuttavia, qualche giorno più tardi, il 23 settembre 1958, a [[Rivarolo del Re ed Uniti|Rivarolo del Re]], comune del cremonese. Qui gli Happy Boys devono esibirsi alla serata finale di una rassegna canora insieme a due notissimi cantanti italiani dell'epoca, [[Natalino Otto]] e [[Flo Sandon's]], interpreti di molti brani famosi e reduci da una partecipazione di successo al [[Festival di Sanremo]].<ref>{{cita|Crotti, Bassi|pag. 53}}.</ref> L'esibizione di Mina è coinvolgente, al punto che il pubblico ne richiede a gran voce il [[Bis (musica)|bis]].<ref>{{Cita web|url=https://www.minamazzini.it/it/cronache/1950/la-provincia/|titolo=La Provincia|autore=La redazione|opera=[[La Provincia di Cremona]]|data=24 settembre 1958|editore=Mina Mazzini, sito ufficiale|accesso=20 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180421030714/https://www.minamazzini.it/it/cronache/1950/la-provincia/|urlmorto=no}}</ref> Tra gli organizzatori, se pur soddisfatti della performance, compare un certo imbarazzo: infatti, il bis è in realtà previsto per i soli [[Natalino Otto]] e [[Flo Sandon's]], i quali finiscono per lasciare il palco un po' risentiti.<ref name="p.57">{{cita|Crotti, Bassi|pag. 57}}.</ref> Un decennio più tardi la stessa [[Flo Sandon's]], ospite di Mina a ''[[Canzonissima]]'' 68, ricordando l'episodio le confiderà pubblicamente: «Quella volta tu, Mina, mi hai rovinato la serata». A sua volta, la Tigre di Cremona a distanza di mezzo secolo così narrerà quell'esperienza a Rivarolo del Re sul quotidiano ''[[La Stampa]]'' del 22 settembre 2008:
{{citazione|Cinquant'anni spaccati fa, una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera lombarda. Si ricorda che l'abito era blu e bianco. Lucido. Si ricorda che dopo aver cantato la prima canzone, il titolo? no, è troppo, si arrabbiò perché la gente applaudiva. «Io canto per me. Cosa c'entrano loro?». Non aveva le idee chiare. O forse era troppo lucida. Si ricorda che alla fine di quella primissima esperienza scappò via perché i genitori non sapevano... non volevano. A diciott'anni era d'obbligo ubbidire. Ma non l'aveva fatto. E doveva correre a rimettere l'abito a posto il più in fretta possibile. Si ricorda che poco dopo, dietro le sue insistenze, il padre aveva convinto la madre a lasciarla fare: «Tanto, cosa vuoi, durerà qualche settimana questa follia. Lasciamola fare». La lungagnona, invece, è ancora qui che rompe le scatole con quel piccolo meccanismo misterioso che sono le canzoni. Che lei ama e rispetta. E... e... e la lungagnona non si ricorda altro.|Mina<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2008/09/22/cultura/opinioni/editoriali/quando-rubai-il-vestito-a-mamma-LSCbRdmzKtHuBXeLbH4NII/pagina.html|titolo=Quando rubai il vestito a mamma|editore=[[La Stampa]]|data=22 settembre 2008|accesso=17 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150418165601/http://www.lastampa.it/2008/09/22/cultura/opinioni/editoriali/quando-rubai-il-vestito-a-mamma-LSCbRdmzKtHuBXeLbH4NII/pagina.html|urlmorto=sì}}</ref>}}
Ancora, sul settimanale ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]'' del 5 ottobre 2011, ricordando [[Flo Sandon's]] affermerà:
{{citazione|Ho un dolcissimo ricordo di Flo Sandon’s che ho visto la primissima volta che sono salita su un palco. Lei e il marito, il grande Natalino Otto, erano le star della serata. Io, sconosciutissima, cantavo con un gruppo cremonese, per la prima volta, appunto. Eravamo in una classica balera lombarda. Alla fine ricordo che mi dissero: "Lei farà strada". La prima cosa che mi stupì fu il fatto che mi dessero del lei e poi pensai: "... Questi due... son matti...".|Mina<ref>{{cita web|url=http://minapervoi.vanityfair.it/2011/10/04/il-navigante-tra-le-dive-del-passato/|titolo=Il navigante tra le dive del passato|editore=[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]|autore=Mina|data=4 ottobre 2011|accesso=17 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20200203030424/http://minapervoi.vanityfair.it/2011/10/04/il-navigante-tra-le-dive-del-passato/?refresh_ce=|urlmorto=no}}</ref>}}
Nel frattempo, gli Happy Boys sono davvero entusiasti di Mina e Nino Donzelli invita il titolare della casa discografica [[Italdisc]], Davide Matalon, ad assistere alla loro successiva esibizione, prevista a [[Casteldidone]].<ref name="p.57" />
==== "Baby Gate" e la Mina urlatrice ====
[[File:Mina e Davide Matalon.jpg|thumb|Mina e Davide Matalon (il suo primo discografico)]]
Davide Matalon all'inizio è un po' titubante, ma viene convinto dal suo consulente musicale e direttore d'orchestra [[Giulio Libano]], il quale è rimasto del tutto impressionato dall'esibizione della giovane cantante. Il manager, pertanto, si decide e le fa incidere quattro brani su due 45 girii: ''[[When/Be bop a lula|Be Bop a Lula]]'' e ''[[When/Be bop a lula|When]]'' con l'etichetta [[Broadway (etichetta discografica)|Broadway]] e il nome d'arte di "Baby Gate"; ''[[Malatia/Non partir|Non partir]]'' e ''[[Malatia/Non partir|Malatia]]'' con l'etichetta Italdisc come Mina. In attesa di capire quale delle due immagini artistiche riscuoterà il maggior successo di pubblico, in questa primissima fase della sua carriera Mina convive sul mercato discografico con il suo [[alter ego]] Baby Gate.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/05/Stregato_quella_voce_Cosi_lanciato_co_5_030405045.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140917000918/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/05/Stregato_quella_voce_Cosi_lanciato_co_5_030405045.shtml|titolo=«Stregato da quella voce Così ho lanciato Mina»|editore=[[Corriere della Sera]]|autore=Claudio Del Frate|data=5 aprile 2003|accesso=14 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Per saggiarne le potenzialità, Matalon la iscrive anche alla ''[[Sei giorni della canzone]]'', competizione canora milanese ripresa dalla televisione. Il 1º dicembre 1958, con il brano ''[[Proteggimi/L'ultima preghiera|Proteggimi]]'', Mina partecipa alla serata inaugurale al Teatro Smeraldo, con presentatore [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]] e ospite d'onore [[Mike Bongiorno]]. Arriva seconda (alle spalle di [[Wera Nepy]] e la sua ''Chiamami autunno'') e ottiene un successo travolgente.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1950/trionfante-finale-della-sei-giorni/|titolo=Trionfante finale della sei giorni|editore=[[Corriere Lombardo]]|data=9 dicembre 1958|autore=Casàlb|accesso=9 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161010124944/https://www.minamazzini.it/it/cronache/1950/trionfante-finale-della-sei-giorni/|urlmorto=no}}</ref>
Matalon offre quindi agli Happy Boys l'opportunità di una ''tournée'' in [[Turchia]], ma i genitori di Mina oppongono un netto rifiuto; è soprattutto il padre a dissentire, perché non vuole che la figlia abbandoni definitivamente la scuola. Contemporaneamente, anche Fausto Coelli decide di non partire per ragioni familiari. Rimasti a Cremona, Mina e Fausto decidono così di formare un nuovo gruppo e, insieme con Lino Pavesi al sax, Lamberto "Memo" Fieschi al piano, Ermanno Scolari al contrabbasso ed Enrico Grossi alla chitarra, fondano "I Solitari".<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/mina-la-diciannovenne-dassalto-dei-juke-box/|titolo=Mina la diciannovenne d'assalto dei juke box|editore=[[Sorrisi e Canzoni]]|data=26 luglio 1959|autore=Giorgio Mottola|accesso=23 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629214821/http://www.minamazzini.com/cronache/mina-la-diciannovenne-dassalto-dei-juke-box/}}</ref>
[[File:Mina e il padre.jpg|thumb|left|Mina e il padre Giacomo Mazzini, con il quale la cantante fonderà la propria casa discografica, la [[PDU (etichetta discografica)|PDU]] nel 1967, a [[Lugano]]]]
Il nuovo complesso debutta l'11 gennaio 1959 nella tavernetta dell{{'}}Hotel Continental di Cremona e, forte della crescente popolarità di Mina, riceve subito una serie di richieste non solo dai locali della zona, ma anche da quelli fuori provincia, come il night club El Maroco di [[Milano]] e l{{'}}Hotel Moresco di [[Ischia (Italia)|Ischia]].<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/la-mina-mezza-matta/|titolo=La Mina mezza matta|editore=[[Il Musichiere]]|autore=Franco Moccagatta|data=9 aprile 1959|accesso=23 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629214958/http://www.minamazzini.com/cronache/la-mina-mezza-matta/}}</ref> Nel frattempo i due dischi di Mina editi dalla [[Italdisc]] superano tutte le aspettative e, in un'epoca in cui vendere 70.000 copie è un'impresa, entrambi i [[45 giri]] ne superano la quota di 100.000.<ref>{{cita|Giannetti|pag. 14}}.</ref> Ecco quindi che Matalon ingaggia Mina con un contratto di tre anni (fino al 1961), impegnandola a incidere entro l'anno altri due 45 giri, per un totale di 4 canzoni. Come consuetudine di quel tempo, i pezzi da incidere vengono scelti tra quelli presentati al Festival di Sanremo di quell'anno. La scelta cade su ''[[Nessuno (brano musicale)|Nessuno]]'', brano melodico cantato da [[Wilma De Angelis]], che Mina, con grande ''verve'', letteralmente stravolge, interpretandolo in maniera [[Sincope (musica)|sincopata]] e in fortissimo.<ref>{{cita|Bufacchi|pag. 13}}.</ref> La prima performance pubblica da parte di Mina della nuova versione del brano in questione avviene poco tempo dopo nel corso una successiva edizione della ''Sei giorni della canzone'', in un affollatissimo Palazzo del Ghiaccio di Milano.<ref>{{Cita web|url=http://www.palazzodelghiaccio.it/it/storia/|titolo=Storia|accesso=30 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140316160843/http://www.palazzodelghiaccio.it/it/storia/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.citylifemilano.it/eventi-e-notizie/324/il-palazzo-del-ghiaccio-di-milano.html|titolo=Il Palazzo del ghiaccio di Milano|accesso=30 maggio 2017|urlarchivio=https://archive.is/20200203033353/https://www.citydoormilano.it/eventi-e-notizie/324/il-palazzo-del-ghiaccio-di-milano.html|urlmorto=no}}</ref>
Matalon trova finalmente uno spazio in televisione per un artista della sua scuderia, proprio grazie all'interesse suscitato da Mina. Quest'ultima fa il suo debutto in Rai il 1º marzo 1959 nella seguitissima trasmissione ''[[Lascia o raddoppia?]]'' condotta da [[Mike Bongiorno]], sempre con il brano ''Nessuno''<ref>{{Cita web|url=https://signorimina.blogspot.it/p/la-carriera_5.html|titolo=LA CARRIERA|sito=signorimina.blogspot.it|accesso=31 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911002353/https://signorimina.blogspot.com/p/la-carriera_5.html|urlmorto=no}}</ref>, che nei mesi successivi entrerà nella top-ten delle nostrane charts singoli di quell'anno, primo di una lunga serie.
Nel frattempo, in quegli stessi anni si sta via via affermando una nuova generazione di cantanti, come [[Adriano Celentano]], [[Tony Dallara]], [[Giorgio Gaber]], [[Betty Curtis]], [[Joe Sentieri]], [[Little Tony]], che propongono in italiano un nuovo genere proveniente dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: il [[rock and roll]]; la stampa conia per loro il termine di [[urlatori]].<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/la-ragioniera-che-si-fatta-un-nome-con-gli-urli/|titolo=La ragioniera che si è fatta un nome con gli urli|editore=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|autore=Giuseppe Piazzi|data=27 agosto 1959|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427035140/http://www.minamazzini.com/cronache/la-ragioniera-che-si-fatta-un-nome-con-gli-urli/}}</ref> È così che Il 4 aprile 1959 Mina viene chiamata a partecipare a una puntata de ''[[Il Musichiere]]'' di [[Mario Riva]] dedicata appunto agli [[urlatori]]: al centro della scena televisiva spicca un ''[[juke-box]]'' dal cui retro escono i giovani cantanti e, al suo turno, Mina propone ancora una volta il suo successo del momento, ''Nessuno''.<ref>{{cita web|url=http://www.galleriadellacanzone.it/canzoni/anni50/schede/nessuno/tv.htm|titolo=Nessuno - In TV esplode Mina|editore=galleriadellacanzone.it|accesso=16 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20020811075536/http://www.galleriadellacanzone.it/canzoni/anni50/schede/nessuno/tv.htm|urlmorto=sì}}</ref>
L'ultimo 45 giri inciso come Baby Gate è ''[[Splish Splash/Venus/The Diary/Be bop a lula|Splish Splash]]'', presentato il 29 agosto 1959 nel programma ''Buone vacanze''. Successivamente quello pseudonimo viene abbandonato, vista l'irrefrenabile interesse suscitato dal fenomeno-Mina. Con ''Nessuno'' partecipa anche a ''[[Canzonissima 1959]]'', condotta da [[Delia Scala]], [[Paolo Panelli]] e [[Nino Manfredi]], in cui duetta tra gli altri con [[Wilma De Angelis]], (l'interprete originale della canzone) e successivamente con [[Tonina Torrielli]] nel brano ''Tua'', presentato al [[Festival di Sanremo 1959|Sanremo]] di quell'anno da [[Jula de Palma]]<ref>{{cita web|url= http://www.storiaradiotv.it/JULA%20DE%20PALMA.htm|titolo=Storia radiotv Jula de Palma|autore=Massimo Emanuelli|data=|accesso=21 maggio 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150121194247/http://www.storiaradiotv.it/JULA%20DE%20PALMA.htm|urlmorto =sì}}</ref> e dalla stessa Torrielli. Sempre nel 1959 arrivano per Mina i primi riconoscimenti: il "Juke Box d'oro" e il "Microfono d'oro".<ref name="cubovision.it">{{cita video|titolo=Mina e Tonye i juke box d'oro|url=http://www.cubovision.it/video/evidenza/cinecittluce/musica-leggera/mina-tonye-juke-box-d'oro|accesso=14 maggio 2013|editore=cubovision.it|urlmorto=sì}}</ref><ref name="europeana.eu">{{cita web|url=http://www.europeana.eu/portal/record/08602/FA08DAE3232FE10ABE999B47F5F9C457ADEF7E08.html|titolo=Mina e Joe Sentieri mostrano il premio del 'Microfono d'oro', tra loro un uomo - piano americano|editore=[[Istituto Luce Cinecittà|Cinecittà Luce]]|data=1º novembre 1959|accesso=14 maggio 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130701111607/http://www.europeana.eu/portal/record/08602/FA08DAE3232FE10ABE999B47F5F9C457ADEF7E08.html}}</ref>
=== Gli anni Sessanta ===
==== La "Tigre di Cremona" ====
Il 16 gennaio 1960, con ''[[Tintarella di luna]]'', canzone scritta da [[Franco Migliacci]] e [[Bruno De Filippi]], Mina raggiunge per la prima volta la prima posizione in ''hit-parade'':<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/schede/t/tintarella_di_luna.htm|titolo=Tintarella di luna|editore=hitparadeitalia.it|autore=R. Orlando|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060603090347/http://www.hitparadeitalia.it/schede/t/tintarella_di_luna.htm|urlmorto=sì}}</ref> il brano, dopo aver ottenuto un grandissimo successo anche all'estero, diventa un vero e proprio simbolo dell'epoca,<ref>{{cita web|url=http://italiadallestero.info/archives/15609|titolo=Pronto, sono Mina, mi dica|editore=italiadallestero.info|autore=Javier Valenzuela|data=15 giugno 2012|accesso=16 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121024124146/http://italiadallestero.info/archives/15609}}</ref> e viene inserito nei film ''[[Urlatori alla sbarra]]'' e ''[[Juke box - Urli d'amore]]'', tra i primi esempi di [[Musicarello|musicarelli]]. Presto le viene attribuito il soprannome con cui ancora oggi è nota anche fuori dai confini nazionali, "La Tigre di Cremona"; leggenda vuole che il soprannome sia stato coniato per lei dalla conterranea giornalista e amica [[Natalia Aspesi]],<ref>{{cita web|url=http://www.9colonne.it/adon.pl?act=doc&doc=25451#.UZKyXcpoN-w|titolo=Mina, la giovane Holden italiana|editore=9colonne.it|accesso=14 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210122257/http://www.9colonne.it/adon.pl?act=doc&doc=25451|urlmorto=no}}</ref> che però molto più avanti smentirà tutto.<ref>{{cita web|url=https://www.104news.it/2019/09/20/natalia-aspesi-a-radio-104-savonasound-non-ho-dato-io-a-mina-il-soprannome-di-tigre-di-cremona/|titolo=Natalia Aspesi a Radio 104 SavonaSound: "Non ho dato io a Mina il soprannome di Tigre di Cremona"|autore=Gianluca Firpo|data=20 settembre 2019|accesso=21 novembre 2019|urlarchivio=https://archive.is/20200203190038/https://www.104news.it/2019/09/20/natalia-aspesi-a-radio-104-savonasound-non-ho-dato-io-a-mina-il-soprannome-di-tigre-di-cremona/|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Mina San Remo '60.jpg|thumb|Mina a Sanremo nel 1960 con la canzone ''Non sei felice'']]
Nel 1960 partecipa alla [[Festival di Sanremo 1960|decima edizione del Festival di Sanremo]]: il 28 gennaio presenta ''Non sei felice'' in doppia esecuzione con [[Betty Curtis]]; il 29 gennaio propone invece ''È vero'' in doppia esecuzione con [[Teddy Reno]], brano da lei ripresentato anche il giorno seguente. La canzone si classifica al settimo posto, ma per Mina è comunque un successo: per la richiesta dei suoi dischi, la Italdisc è costretta infatti a pubblicare due o tre nuovi 45 giri al mese.<ref>{{cita|Bufacchi|pag. 14}}.</ref> Nello stesso anno è tra i protagonisti del film ''[[Urlatori alla sbarra]]'', insieme ad [[Adriano Celentano]], [[Brunetta (cantante)|Brunetta]], [[Chet Baker]], [[Joe Sentieri]] e altri ancora.
Nella primavera del 1960 Mina fa il suo (felice) debutto negli album: la Italdisc, infatti, pubblica una raccolta dei suoi successi in precedenza editati su EP e/o 45 giri. L'album (per altro ufficialmente considerato "in studio") non ha un vero e proprio titolo, ma nell'elenco dei brani in copertina "Tintarella di Luna" è l'unico ben evidenziato in neretto, cosicché questo LP viene generalmente così denominato. Il disco si rivela un vero successo e decreta il lancio della cantante nel nostro panorama musicale, arrivando a toccare la vetta per 4 settimane, primo di una serie da record di primi posti negli album per Mina.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.hitparadeitalia.it/|titolo=Hit Parade Italia - Classifiche dischi, charts, canzoni, musica leggera, box office italia, classifica film, discografie, festival sanremo|sito=www.hitparadeitalia.it|accesso=2025-09-15}}</ref>
Nella seconda metà del 1960 esce ''[[Il cielo in una stanza/La notte|Il cielo in una stanza]]'', brano epocale scritto da [[Gino Paoli]] e arrangiato da [[Tony De Vita]], che il 15 ottobre raggiunge la prima posizione, mantenuta per 14 settimane, e diventa il singolo più venduto di quell'anno. La canzone arriverà a sfiorare nel tempo i 2 milioni di copie vendute:<ref>Come dichiarato dalla stessa Mina in un'intervista a RadioMontecarlo diversi anni dopo.</ref> entrerà in classifica anche in [[Spagna]] (''Cielo en casa'') e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (''The World We Love in''), dove raggiungerà la posizione numero 90 di ''[[Billboard]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/schede/c/cielo_in_una_stanza.htm|titolo=Il cielo in una stanza|editore=hitparadeitalia.it|autore=Franco Gàbici|accesso=15 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190618233312/http://www.hitparadeitalia.it/schede/c/cielo_in_una_stanza.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.catalog-of-cool.com/newdigssounds.html|titolo=Mina|editore=catalog-of-cool.com|accesso=21 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080501210836/http://www.catalog-of-cool.com/newdigssounds.html|urlmorto=sì}}</ref> ''Il cielo in una stanza'' rimane in assoluto uno dei massimi successi di Mina e può considerarsi una prima evoluzione nella carriera della cantante, che oltreché urlatrice scanzonata (da lì a poco arriverà ''Una zebra a pois'') si rivela qui interprete sensibile e raffinata della canzone d'autore.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/lacrime-negli-occhi-di-mina-la-tigre/|titolo=Lacrime negli occhi di Mina "La Tigre"|editore=''[[Corriere Lombardo]]''|data=21 ottobre 1960|accesso=28 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714162915/http://www.minamazzini.it/cronache/lacrime-negli-occhi-di-mina-la-tigre/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/lurlo-in-declino|titolo=L'urlo è in declino|editore=Settimo Giorno|data=6 novembre 1960|accesso=17 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018215730/https://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/lurlo-in-declino|urlmorto=no}}</ref>
La Tigre di Cremona partecipa come ospite fissa alle sei puntate del [[programma televisivo]] ''Sentimentale'', dove propone la già citata ''Una zebra a pois'' e ''Briciole di baci''. Fa anche ritorno a ''Canzonissima'', dove nel corso delle varie puntate propone alcune tra le sue incisioni più recenti (''[[Tintarella di luna/Mai|Tintarella di luna]]'', ''[[Il cielo in una stanza (brano musicale)|Il cielo in una stanza]]'', ''Folle banderuola'' ed ''È vero'', in duetto con [[Umberto Bindi]]), unitamente a brani come ''Na sera 'e Maggio'' (con cui giunge alla finale), ''O Sarracino (di Carosone)'', ''Ma l'amore no'' e ''Violino tzigano'' (in duetto con [[Marino Marini (cantante)|Marino Marini]]); interpreta anche la sigla finale ''Due note''.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/primi-piani-di-canzonissima-mina/|titolo=Primi piani di Canzonissima: MINA|editore=[[Corriere di Sicilia]]|autore=Riccardo Mangano|data=20 novembre 1960|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629220143/http://www.minamazzini.com/cronache/primi-piani-di-canzonissima-mina/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/la-tigre-cremonese-sempre-in-testa-alle-graduatorie/|titolo=La Tigre cremonese è sempre in testa alle graduatorie|editore=Juke Box|data=1º dicembre 1960|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629212942/http://www.minamazzini.com/cronache/la-tigre-cremonese-sempre-in-testa-alle-graduatorie/}}</ref>
Il titolo della canzone di Gino Paoli ("Il cielo in una stanza", appunto) è anche l'unico ben nerettato sulla copertina del secondo LP di Mina (estate 1960), che come tale è così denominato. Come per il precedente 33 giri, si tratta di una compilation di singoli già pubblicati, e anche in questo caso, comunque, ufficialmente si parla di "album in studio". Il successo è travolgente: 7 settimane in testa nelle classifiche nostrane, per un totale di oltre metà anno in top-ten.<ref name=":0" />
Ormai famosa<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/regina-del-juke-box/|titolo=Regina del juke-box|editore=''[[Il Giorno]]''|data=10 ottobre 1960|accesso=17 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018230907/http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/regina-del-juke-box/|urlmorto=no}}</ref>, in questo periodo Mina inizia a conoscere anche i lati negativi della notorietà, primo su tutti l'interesse spesso assillante da parte della stampa, che è alla continua ricerca di relazioni sentimentali e ''[[flirt]]''(per lo più del tutto inventati), utili a favorire scandali.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/la-tigre-di-cremona/|titolo=La tigre di Cremona|editore=[[Grazia (periodico)|Grazia]]|autore=Alfredo Panicucci|data=16 ottobre 1960|accesso=28 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815202516/http://www.minamazzini.it/cronache/la-tigre-di-cremona/}}</ref> In questi anni e in quelli a venire, la cantante sarà uno dei personaggi più fotografati e richiesti dai giornalisti. Il noto settimanale ''[[TV Sorrisi e Canzoni]]'', per esempio, le dedicherà un gran numero di copertine: dalla prima del 1959, alla più recente del 2020 in occasione del suo ottantesimo compleanno.<ref>{{cita web|url=http://www.sorrisi.com/2013/03/25/tanti-auguri-mina-guarda-tutte-le-sue-copertine-di-sorrisi-dal-1959/|titolo=Tanti auguri Mina! Guarda tutte le sue copertine di sorrisi dal 1959|editore=[[TV Sorrisi e Canzoni]]|data=25 marzo 2013|accesso=19 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130330092134/http://www.sorrisi.com/2013/03/25/tanti-auguri-mina-guarda-tutte-le-sue-copertine-di-sorrisi-dal-1959/}}</ref>
==== 1961:
[[File:Mina le mille bolle blu bis.jpg
Nel 1961 Mina è nuovamente in gara al [[Festival di Sanremo 1961|Festival di Sanremo]] e in questa occasione stampa e mass media rivelano un atteggiamento a dir poco inconsueto, dandola per sicura vincente e adulandola, forse al fine di aumentare l'interesse verso l'evento.<ref name="rossi">{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/interviste/carlo-alberto-rossi/|titolo=Intervista a Carlo Alberto Rossi|editore=Minamazzini.com|data=9 luglio 2003|accesso=27 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160511055743/http://www.minamazzini.it/it/interviste/carlo-alberto-rossi/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/la-mina-esploder-a-sanremo/|titolo=La Mina esploderà a Sanremo|editore=Giornale del Mattino|data=22 gennaio 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180211072149/https://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/la-mina-esploder-a-sanremo/|urlmorto=no}}</ref> Il 26 gennaio si esibisce con ''Io amo tu ami'' in doppia esecuzione con [[Nelly Fioramonti]]. Il giorno seguente, colpita da una delle sue frequenti [[tonsillite|tonsilliti]], propone ''Le mille bolle blu'' in doppia esecuzione con [[Jenny Luna]].<ref name="tonsillite">{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/festival-duro-per-mina/|titolo=Festival duro per Mina|editore=[[Novella 2000|Novella]]|data=9 febbraio 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911044443/http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/festival-duro-per-mina/|urlmorto=no}}</ref> Quest'ultima canzone risulta, però, troppo all'avanguardia per il pubblico presente in sala, mentre il gesto delle sue dita che scivolano sulle labbra a ogni ritornello viene da molti interpretato come una sorta di sberleffo, una mancanza di rispetto nei confronti del pubblico stesso.<ref name="rossi" /><ref>{{cita web|url=https://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/la-cantante-ha-deluso/|titolo=La cantante ha deluso|editore=[[Il Messaggero]]|autore=Mario Rinaldi|data=29 gennaio 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180211072342/https://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/la-cantante-ha-deluso/ |urlmorto=no}}</ref> L'atmosfera si surriscalda quando i giornalisti raccolgono questo malcontento e contrappongono a Mina quella che diventerà per qualche tempo la sua rivale virtuale, [[Milva]].<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/come-nata-la-rivoluzione-contro-mina/|titolo=Com'è nata la rivoluzione contro Mina|editore=[[La Domenica del Corriere]]|autore=Alfredo Pigna|data=12 febbraio 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911044430/http://www.minamazzini.it/it/cronache/1960/come-nata-la-rivoluzione-contro-mina/ |urlmorto=no}}</ref> Il 28 gennaio Mina arriva in finale con entrambe le canzoni: si classifica al quarto posto con ''Io amo tu ami'' e al quinto con ''Le mille bolle blu''.<ref>{{cita web|url=http://www.festivaldisanremo.com/56class.asp?cat=1&anno=1961|titolo=Sanremo 1961 - Classifica del Festival di Sanremo|editore=festivaldisanremo.com|accesso=15 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505003833/http://www.festivaldisanremo.com/56class.asp?cat=1&anno=1961}}</ref> Dopo le premesse della vigilia, Mina subisce emotivamente un brutto colpo: viene colta da crisi di pianto e dichiara di non volere più partecipare a gare canore, Festival di Sanremo compreso.<ref name="tonsillite" /> Una promessa fatta a se stessa e sempre mantenuta.
Nonostante questa esperienza sanremese sia una doccia fredda che la cambia profondamente,<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Mina - Le immagini e la storia di un mito|editore=Eden|anno=1992|pp=14-18}}</ref> la popolarità di Mina non viene minimamente scalfita e ''Le mille bolle blu'' riscuote un notevole riscontro di vendite e ascolti (in quegli anni, infatti, la misura del successo di un brano viene evidenziata anche dalle sue "gettonature" nei juke-box).<ref name="vogue">{{cita web|url=http://www.vogue.it/encyclo/personaggi/m/mina|titolo=Mina|editore=[[Vogue (periodico)|Vogue]]|autore=Michela Tulli|accesso=26 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150604084545/http://www.vogue.it/encyclo/personaggi/m/mina|urlmorto=sì}}</ref> Al proposito scriverà Indro Montanelli: "Quel demonio di ragazza ce la faceva, anche con le bolle, o malgrado le bolle (...), interpreta alla perfezione il suo tempo, i suoi gusti, i suoi disgusti (...) c'è dentro fino ai capelli (...)".<ref>{{Cita news|autore=I. Montanelli|titolo=Il fragile segreto di Mina|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 febbraio 1961}}</ref>
==== Il successo internazionale ====
Nell'aprile del 1961, accompagnata dal suo impresario [[Elio Gigante]], Mina parte per la [[Spagna]], dove viene accolta nel migliore dei modi<ref name="spagna">{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/mina-ha-conquistato-dal-video-gli-spagnoli/|titolo=Mina ha conquistato dal video gli spagnoli|editore=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|data=1º febbraio 1962|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427075424/http://www.minamazzini.com/cronache/mina-ha-conquistato-dal-video-gli-spagnoli/}}</ref>; quindi, a maggio, accompagnata anche dal maestro [[Bruno Canfora]], intraprende un ''tour'' in [[Giappone]], paese in cui canzoni come ''Tintarella di luna'' e ''Il cielo in una stanza'' sono già popolarissime. Per l'occasione Canfora compone la ''hit'' ''Anata to watashi (Tu ed io)'', che Mina interpreta in giapponese insieme ad altri successi.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/banzai-mina-bentornata-mina/|titolo=Banzai Mina! Bentornata Mina!|editore=[[Musica e dischi]]|data=25 giugno 1961|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427055630/http://www.minamazzini.com/cronache/banzai-mina-bentornata-mina/}}</ref> A seguire, in agosto la Tigre debutta a [[Caracas]], dove partecipa al popolarissimo ''Renny show'' sul Canale 2 della TV venezuelana, riscuotendo anche in questa occasione un successo clamoroso.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/mina-ha-stregato-il-venezuela/|titolo=Mina ha stregato il Venezuela|editore=[[Gente (periodico)|Gente]]|data=25 agosto 1961|accesso=19 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130611061844/http://www.minamazzini.com/cronache/mina-ha-stregato-il-venezuela}}</ref>
[[File:Mina con Antonio Virgilio Savona.jpg|thumb|upright=1.1|Mina con [[Antonio Virgilio Savona]] (componente e leader del [[Quartetto Cetra]]) nel 1961]]
Il rientro in Italia coincide con la messa in onda del programma TV ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'', per la regia di [[Antonello Falqui]], che inaugura allo stesso tempo il Secondo Programma, l'attuale [[Rai 2]] (nel ventennale della nascita di questo nel.1981, Mina stessa interverrà durante la rubrica del [[TG2]] ''[[TG2|Spazio Sette]]''<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/variet-la-rentre-di-mina/|titolo=Varietà - La rentrée di Mina|editore=[[Radiocorriere TV]]|data=8 ottobre 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629213841/http://www.minamazzini.com/cronache/variet-la-rentre-di-mina/}}</ref>). Nella trasmissione non è previsto un vero e proprio conduttore: vari personaggi vi si avvicendano di volta in volta e tra questi ci sono [[Don Lurio]], il [[Quartetto Cetra]], [[Sandra Mondaini]] e le [[Gemelle Kessler]]<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/studio-1_2/|titolo=Studio 1|editore=Bolero Film|data=5 novembre 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629224423/http://www.minamazzini.com/cronache/studio-1_2/}}</ref>. Mina si esibisce alternando brani del suo recente repertorio (''Anata to watashi'', ''Bum, ahi! Che colpo di luna'' di [[Lelio Luttazzi]], ''Chi sarà'', ''Sciummo'', ''[[Moliendo café (brano musicale)|Moliendo café]]'', ''Cubetti di ghiaccio'', ''Un tale'', ''Giochi d'ombre'', ecc.) con fantasie musicali "a tema" (come la canzone napoletana) o dedicate a un singolo autore, come [[George Gershwin]], del quale inciderà una versione di ''[[Summertime (brano musicale)|Summertime]]'' dopo averla accennata in trasmissione.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/secondo-successo-per-studio-1/|titolo=Secondo successo per "Studio 1"|editore=[[L'Unità]]|data=29 ottobre 1961|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130629215651/http://www.minamazzini.com/cronache/secondo-successo-per-studio-1/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/tv-in-cerca-di-idee-studio-uno-si-d-a-gershwin/|titolo=TV: IN CERCA DI IDEE "Studio Uno" si dà a Gershwin|editore=[[Corriere della Sera]]|data=12 novembre 1961|accesso=30 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref> Molte delle canzoni presentate a ''Studio Uno'' troveranno spazio nell'[[Long playing|LP]] ''[[Moliendo café]]'' del 1962.
Agli inizi del 1962 Mina torna di nuovo in Spagna, dove appare anche in alcuni programmi televisivi.<ref name="spagna" /> Subito dopo si reca in [[Francia]], dove si esibisce con successo nel tempio francese della musica, il [[Olympia (teatro)|Teatro Olympia]] di [[Parigi]].<ref name="spagna" /> Gerhard Mendelson, produttore dell'etichetta discografica [[Polydor Records|Polydor]], le propone l'incisione di alcuni brani per il mercato tedesco: la cantante accetta, inaugurando una felice collaborazione col maestro Werner Scharfenberger. Insieme registrano a [[Vienna]] ''Wenn du an Wunder glaubst'' (versione tedesca de ''Il cielo in una stanza'') e ''[[Heißer Sand/Ein treuer Mann|Heißer Sand]]'', primo di una lunga serie di brani scritti per lei proprio dal maestro. Sempre a Vienna, Mina registra un varietà televisivo incentrato su di lei;<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/mina-show-a-vienna/|titolo=Mina-Show a Vienna|editore=[[Il Tempo]]|data=24 febbraio 1962|accesso=19 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505002734/http://www.minamazzini.com/cronache/mina-show-a-vienna/}}</ref> ad affiancarla uno dei più popolari cantanti tedeschi dell'epoca, [[Peter Kraus]], del quale Mina interpreta per l'occasione alcuni brani. Il 12 marzo 1962 appare anche alla tv tedesca nel programma ''Herzlichst Ihr Peter Kraus'', dove presenta ''Heißer Sand''.
Gli elogi per la sua voce sono numerosi e in soli dieci giorni il disco vende 40.000 copie,<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/mina-incide-in-tedesco/|titolo=Mina incide in tedesco|editore=[[Musica e dischi]]|data=1º aprile 1962|accesso=19 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505003343/http://www.minamazzini.com/cronache/mina-incide-in-tedesco/}}</ref> attestandosi quindi al primo posto delle classifiche tedesche, mantenendone il vertice per nove settimane.<ref>{{cita web|url=http://hitparade.ch/showitem.asp?interpret=Mina&titel=Hei%DFer+Sand&cat=s|titolo=Mina - Heisser Sand|editore=hitparade.ch|accesso=26 maggio 2013}}</ref> Il successo di ''Heißer Sand'' porta Mina a realizzare numerose altre incisioni per il mercato tedesco<ref name="vogue" />, che entrano in classifica nel 1962 ''Fiesta brasiliana'' e ''Tabu'', seguite poi nel 1963 da ''Capitano'', ''Mister twist'', ''Bis zum nächsten Mal'', ''Ja, die Liebe lebe hoch'' e ''Fremdes Land''. ''Fiesta brasiliana'' viene anche inserita nel film ''[[Das haben die Mädchen gern]]'', sempre con Peter Kraus.
Nel frattempo la Tigre ritorna ai vertici dell'hit-parade italiana con ''Renato'', del sudamericano Alberto Cortez, sul retro del quale c'è ''Eclisse twist'', brano inserito nella colonna sonora del film ''[[L'eclisse]]'' di [[Michelangelo Antonioni]] (che segue scrupolosamente la realizzazione del brano). Contemporaneamente Mina, in veste di attrice, recita in ''[[Appuntamento in Riviera]]'', film sulla falsariga del precedente ''Appuntamento ad Ischia'', che riesce a ripeterne il grande successo.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-gira-accadde-in-riviera/|titolo=Mina gira "Accadde in Riviera"|editore=Bolero Film|data=20 maggio 1962|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815230100/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-gira-accadde-in-riviera/}}</ref> Nello stesso arco di tempo vanno in onda i [[Carosello|caroselli]] registrati per l'Industria Italiana della Birra, in cui Mina veste i panni di celebri attrici, tra cui [[Marilyn Monroe]], [[Rita Hayworth]], [[Judy Garland]], [[Joséphine Baker]], [[Anna Magnani]].<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/ecco-in-anteprima-nientepopodimeno-che-mina-trasformata-per-la-tv-in-tante-donne-famose/|titolo=Ecco in anteprima nientepopodimeno che... Mina trasformata per la tv in tante donne famose|editore=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|data=8 marzo 1962|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815220536/http://www.minamazzini.it/cronache/ecco-in-anteprima-nientepopodimeno-che-mina-trasformata-per-la-tv-in-tante-donne-famose/}}</ref>
[[File:Mina e Corrado Pani bis.jpg|thumb|upright=1.1|Mina e [[Corrado Pani]] nel camerino di un teatro (1963)]]
Nel maggio del 1962 la cantante debutta a [[Buenos Aires]], suscitando anche in questa occasione grande entusiasmo,<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/avvenimento-memorabile-per-i-patiti-di-canzonette/|titolo=Avvenimento memorabile per i patiti di canzonette|editore=Corriere di Buenos Aires|data=7 maggio 1962|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815205431/http://www.minamazzini.it/cronache/avvenimento-memorabile-per-i-patiti-di-canzonette/}}</ref> mentre a luglio, da un referendum tra gli appassionati di musica leggera in Germania, [[Austria]] e [[Svizzera]] tedesca, risulta la cantante più popolare;<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/m-i-n-a-ha-conquistato-la-germania/|titolo=Mina ha conquistato la Germania|editore=[[Grand Hotel (periodico)|Grand Hotel]]|data=14 luglio 1962|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427033252/http://www.minamazzini.com/cronache/m-i-n-a-ha-conquistato-la-germania/}}</ref> quasi certamente è poi la più pagata del momento in Europa.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/la-semana-mobil-en-caracas-it/|titolo=La semana mobil en Caracas|autore=Ruy De Santivañez|data=1º agosto 1962|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427105242/http://www.minamazzini.com/cronache/la-semana-mobil-en-caracas-it/}}</ref>
Il 5 agosto 1962 partecipa al programma di [[Antonello Falqui]] ''Eva ed io'', dove propone il nuovo 45 giri ''Chihuahua'', che confluisce insieme ad altri nel quinto LP [[Italdisc]], intitolato ''Renato''. Il 30 settembre si esibisce nel programma tv ''Alta pressione'', in cui presenta il fratello Alfredo che canta ''La gente ci guarda''. Il 12 ottobre va nuovamente in onda ''Canzonissima'' e partecipa a quattro delle dodici puntate, giungendo alla finale del 6 gennaio 1963 con ''[[Il cielo in una stanza/La notte|Il cielo in una stanza]]''. Inoltre canta (senza apparire) la sigla finale ''Stringimi forte i polsi'', scritta tra gli altri da [[Dario Fo]], co-conduttore del programma con la moglie [[Franca Rame]], entrambi in seguito estromessi dalla RAI causa la scomoda satira politica di lui e sostituiti dal duo [[Tino Buazzelli]]/[[Sandra Mondaini]].
==== La maternità e l'accanimento mediatico ====
Il 18 aprile 1963, alla Clinica Mangiagalli a Milano, Mina dà alla luce il suo primogenito, [[Massimiliano Pani|Massimiliano]], il cui padre è l'attore [[Corrado Pani]], all'epoca ancora legalmente sposato con l'attrice Renata Monteduro ma di fatto da lei separato da tempo. La maternità causa a Mina l'allontanamento dalla [[RAI|Televisione di Stato]], mentre una parte della stampa la addita come peccatrice pubblica per la sua relazione illecita.<ref name="aspesi">{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/it/cronache/1970/ecco-mina-pi-grassa-pi-bella-e-pi-brava/|titolo=Ecco Mina più grassa più bella e più brava|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|autore=Natalia Aspesi|data=4 luglio 1978|accesso=6 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181212162024/http://www.minamazzini.it/it/cronache/1970/ecco-mina-pi-grassa-pi-bella-e-pi-brava/|urlmorto=sì}}</ref> Il pubblico le dimostra comunque affetto e, quando riappare alla ''[[Bussola Versilia|Bussola]]'' di [[Le Focette|Focette]] in [[Versilia]] in alcuni concerti nell'agosto dello stesso anno, l'accoglienza per lei è davvero calorosissima e il suo successo supera ogni aspettativa.<ref>{{cita|Belluso, Merkel|p. 17}}.</ref> Durante tutto il 1963 le uniche apparizioni della cantante sul piccolo schermo sono in alcuni caroselli dell'Industria Italiana della Birra girati alla fine del 1962 e messi in onda da aprile ad agosto. Nove anni dopo Mina ricorderà questo periodo in un'intervista su ''[[Playboy (periodico)|Playboy]]'':
{{citazione|Il massimo è stata una foto su "Epoca" dove io ridevo con Corrado con il mio pancione, tranquilla, e sotto scritto "Cosa avrà da ridere?", guarda che è il massimo, me la ricorderò tutta la vita una cosa del genere. Per cui capisci tu l'atteggiamento della stampa: me ne hanno tirato addosso delle badilate e la gente non si è lasciata condizionare da questo fatto, l'ha superato.|Mina<ref name="playboy">{{cita web|url=http://minamazzinicremona.bravehost.com/gennaio73.html|titolo=Playboy intervista Mina|editore=[[Playboy (periodico)|Playboy]]|data=gennaio 1973|accesso=19 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071228113752/http://minamazzinicremona.bravehost.com/gennaio73.html|urlmorto=no}}</ref>}}
Oltre alla mera nota biografica, la vicenda di Mina contribuisce a una vera e propria evoluzione nel costume italiano: di fatto il pubblico non manca di esprimerle la propria solidarietà, chiedendo e aspettando il suo ritorno alle scene.<ref name="vogue"/> A tal proposito, ancora Mina su ''Playboy'':
{{citazione|...mai vista una serie così di regali da tutta Italia, di lettere, "Stai tranquilla", per la strada mi dicevano, "Non ti devi preoccupare".|Mina<ref name="playboy"/>}}
[[File:Mina
Dopo il successo estivo di ''[[Stessa spiaggia, stesso mare]]'' (incisa anche da [[Piero Focaccia]]), nell'ottobre 1963 la [[Italdisc]] pubblica un omonimo album e un 45 giri contenente un twist dal titolo ''Vulcano'', ma Mina è già passata alla [[Ri-Fi]], fino ad allora media etichetta discografica, nonché l'unica a darle fiducia in questo periodo di ostracismo. Nel dicembre 1963 esce un disco tris composto da ''[[Città vuota/È inutile/Valentino vale]]'': il 45 giri, grazie a ''Città vuota'', una delle sue più celebri canzoni, scala immediatamente la ''hit-parade'' arrivando alla posizione numero 3 nell'aprile dell'anno successivo.
Qualche tempo dopo la nascita di Massimiliano, la relazione con Pani entra in crisi, come lui stesso ricorda: «Era fatale che finisse così, io lavoravo molto, lei quasi più di me. Eravamo costretti a vederci raramente. Il momento magico si era spento. Mina inoltre, aveva conosciuto Martelli, così io mi ritirai». La relazione di [[Augusto Martelli]] con Mina si protrarrà fino alla fine degli anni Sessanta.<ref name="scandalosissima">{{cita libro|autore=Giulio Orecchia|titolo=50 anni con Mina|editore=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|capitolo=Brava, bravissima e scandalosissima|data=18 febbraio 2009|pp=10-19}}</ref>
==== Il periodo Ri-Fi e il ritorno in televisione ====
Il 10 gennaio 1964 Mina ritorna in [[televisione]] nel [[programma televisivo|programma]] di [[Mike Bongiorno]] ''[[La fiera dei sogni]]'', dove presenta ''Città vuota'' ed ''È inutile''.<ref name="vogue" /> Tre mesi dopo partecipa nuovamente al programma e qui lancia ''È l'uomo per me'', con cui riconferma la sua ''leadership'' in ''hit-parade'', rimanendo al primo posto per 9 settimane.
Il 2 maggio la [[Rai]] manda in onda ''Alla ribalta 2 - Speciale per Mina'', dove la cantante propone ''Prendi una matita'', ''Munasterio 'e Santa Chiara'' ed ''È l'uomo per me''.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-nuova-maniera/|titolo=Mina nuova maniera|editore=Bella|data=29 marzo 1964|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505002433/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-nuova-maniera/}}</ref> Esegue poi una fantasia di successi di [[Gigliola Cinquetti]], [[Rita Pavone]] e [[Ornella Vanoni]], le sue colleghe più popolari del momento. Allo show partecipano ospiti come [[Adriano Celentano]], [[Johnny Dorelli]], [[Gorni Kramer]], [[Lelio Luttazzi]], [[Ugo Tognazzi]]. Alla fine del mese esce il nuovo 45 giri ''Un buco nella sabbia'', un brano a tematica balneare, che ricalca lo stile della Mina prima maniera e che ottiene un notevole successo in [[Giappone]]: ''Suna ni kieta namida'', la versione in lingua locale, giunge al primo posto nella classifica nipponica. E proprio in Giappone alla fine dell'anno Mina viene eletta "migliore artista internazionale".<ref>{{cita|Fratarcangeli|pag. 87}}.</ref>
[[File:Mina e Dorelli.jpg|thumb|Mina e [[Johnny Dorelli]] durante la trasmissione ''Johnny 7'' (1964)]]
''Un buco nella sabbia'' viene cantato dal vivo assieme a ''È l'uomo per me'' nel programma di fine estate ''[[Teatro 10]]'', diretto da [[Antonello Falqui]] e con [[Lelio Luttazzi]]. Gli applausi scroscianti del [[Teatro delle Vittorie]] di Roma dimostrano l'affetto e il sostegno del pubblico nei confronti di Mina, ormai definitivamente riesplosa dopo lo "scandalo" della maternità. La cantante si esibisce seduta al pianoforte accanto a Luttazzi in una fantasia di canzoni scritte dal musicista triestino: alcune come ''Bum, ahi che colpo di luna'', ''Sentimentale'' e ''Una zebra a pois'', portate al successo da Mina qualche anno prima.
Nel settembre 1964 Mina si esibisce per la prima volta in Canada grazie al cantante fiorentino [[Narciso Parigi]], amico di [[Johnny Lombardi]], organizzatore di eventi musicali importanti.<ref>[https://www.google.it/search?q=mina+narciso+parigi&hl=it&prmd=minxv&sxsrf=AOaemvIiEze8PnaYxlAmTxhYx15ryZI4PQ:1632609270198&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiwju28l5vzAhXPg_0HHc7JBe8Q_AUIFigC&cshid=1632609726077&biw=360&bih=560&dpr=3#imgrc=sZAcWL5lgZ-TMM mina narciso parigi]</ref>
Nell'arco del 1964 escono poi per Mina due album pressoché in contemporanea ed entrambi andranno al primo posto in classifica, certificando una volta di più la sua notorietà e l'apprezzamento del pubblico. Il primo è editato dalla Italdisc, che recupera materiale inciso e già pubblicato dalla cantante e che si intitola "20 Successi di Mina": questo LP tocca la vetta per due settimane e riscuote un più che buon successo.<ref name=":0" />
Il secondo di questi due nuovi LP, il primo per la [[Ri-Fi]], è invece intitolato semplicemente ''[[Mina (1964)|Mina]]'' ed è quasi interamente composto da ''cover'' straniere: i suoi unici due brani in italiano sono ''E se domani'' e ''Non illuderti''. Va detto che ''E se domani'' è già stato presentato da [[Fausto Cigliano]] e [[Gene Pitney]] al [[Festival di Sanremo 1964|Festival di Sanremo di quell'anno]], con un buon successo di pubblico e critica, ma non è arrivato in finale; [[Carlo Alberto Rossi]], autore ed editore del brano, convince Mina a recuperarlo e inserirlo nel suo nuovo album, di cui rimane uno dei brani di punta. Il disco LP ''Mina'' viene eletto "migliore album dell'anno" dalla critica specializzata, riconoscimento che vale alla cantante l'"Oscar del disco '64", per altro videnziatoanche dalle 13 settimane al primo posto nelle nostre charts. ''E se domani, inoltre,'' verrà in seguito ricantato e proposto come retro di due singoli: ''[[Un anno d'amore/E se domani|Un anno d'amore]]'', uscito alla fine del 1964, e ''Brava'' (1965). Il 45 giri ''Un anno d'amore'' arriverà al primo posto in classifica per due settimane nella primavera 1965, mentre il suo lato B sarà a sua volta segnalato nelle vendite, giungendo a toccare la decima posizione.
Nel settembre 1964 esce quindi un altro 45 giri, che comprende le canzoni ''Io sono quel che sono'' e ''Tu farai'', presentate nel programma TV ''[[Il Macchiettario]]''.
==== ''Studio Uno'' e ''Sabato sera'' ====
[[File:Mina alberto sordi.jpg|left|thumb|Mina e [[Alberto Sordi]] a ''Studio Uno'' nel celebre duetto (1966)]]
Nel 1965 [[Antonello Falqui]] riporta Mina in TV come conduttrice di ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]''.<ref name="vogue" /> La formula è più o meno la stessa utilizzata in precedenza: in ogni puntata Mina esegue brani del proprio repertorio come ''Brava'' (un ''divertissement'' ideato dal maestro Bruno Canfora per evidenziare le sue doti di agilità ed [[estensione vocale]]), e fantasie musicali a tema, per esempio tratte dall'[[Festival di Sanremo 1965|ultimo Festival di Sanremo]], di cui incise su 45 giri ''Se piangi, se ridi'' di [[Bobby Solo]], canzone vincitrice. Nella rubrica ''L'uomo per me'', Mina ospita [[Nino Manfredi]], [[Vittorio Gassman]], [[Totò]], [[Walter Chiari]], [[Alberto Sordi]], [[Amedeo Nazzari]], [[Marcello Mastroianni]], [[Ugo Tognazzi]], [[Enrico Maria Salerno]], [[Peppino De Filippo]], [[Adriano Celentano]], [[Rossano Brazzi]], duettando e interpretando divertenti ''[[sketch]]'', da allora continuamente riproposti dalla Rai.<ref name="vogue" /> Al termine del programma, il ''cast'' al completo, composto da [[Luciano Salce]], le [[Gemelle Kessler]], [[Paolo Panelli]], [[Carla Mignone|Milly]] e Mina, propone una fantasia musicale abbinata a un quiz settimanale; la sigla finale cantata da Mina è ''Soli'', di [[Antonio Amurri]] e di [[Bruno Canfora]], direttore d'orchestra di questa e delle successive edizioni del programma. Viene pubblicato l'album ''[[Studio Uno (album)|Studio Uno]]'', ufficialmente considerato (anche dalla stessa Mina) un album in studio ma in realtà una raccolta dei suoi singoli di maggior successo del biennio '64/'65 (eccetto il successivo ''Ora o mai più''), che risulterà l'LP più venduto dell'anno, restando al primo posto nelle nostre charts per ben 15 settimane consecutive.
Inoltre, a partire da quell'anno, la cantante inizia a girare numerosi caroselli anche per la [[Barilla]], diretta da registi come [[Piero Gherardi]] e [[Valerio Zurlini]]: gli ''spot'' realizzati sono in tutto una sessantina e vengono girati fino alla fine del 1970. Molti anni dopo questi saranno riproposti in [[VHS]] e [[DVD]], dato l'immutato interesse per il personaggio, nonché per l'alta qualità di costumi, ''___location'' e canzoni presentate.
Nel luglio 1965 Mina partecipa alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera|Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia]] con la sua canzone per l'estate ''L'ultima occasione'', già cantata da [[Tony Del Monaco]] (che l'aveva scritta assieme a [[Jimmy Fontana]]), e in seguito ripresa anche da [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]]. In autunno partecipa a due puntate de ''[[La prova del nove (programma televisivo)|La prova del nove]]'', dove fra l'altro ripropone il successo ''Due note'', arrangiato dal maestro [[Gianni Ferrio]]. La sigla finale de ''La prova del nove'' è la già citata ''Ora o mai più'', ennesimo 45 giri che raggiunge i vertici della ''hit-parade''. Viene anche incluso come brano d'apertura nella raccolta ''[[Mina & Gaber: un'ora con loro]]'', realizzata dalla Ri-Fi con le incisioni più recenti dei due artisti, all'epoca compagni di scuderia: l'album che riscuoterà un discreto successo, arriverà a toccare il nono posto nelle classifiche nostrane.
[[File:Mina-studio uno 65.jpg|thumb|Mina nel 1970]]
Il 1966 si apre con la pubblicazione di un 45 giri che comprende due delle canzoni partecipanti a [[Festival di Sanremo 1966|Sanremo di quell'anno]]: ''Una casa in cima al mondo'' (presentata da [[Pino Donaggio]] e [[Claudio Villa]]) e ''Se tu non fossi qui'' (di [[Carlo Alberto Rossi]] e Marisa Terzi, presentata da [[Peppino Gagliardi]] e [[Pat Boone]]). Come ormai d'abitudine, Mina recupera i brani "festivalieri" che le sembrano più adatti, reinterpretandoli e portandoli nelle charts singoli italiane.
Nella primavera del 1966, dopo il successo dell'anno precedente, Mina viene riconfermata come conduttrice di ''Studio Uno''.<ref name="vogue" /> Inizialmente lo ''show'' prevede dodici puntate, tutte con Mina. La cantante, tuttavia, non sembra intenzionata ad assumere impegni per un tempo così lungo; pertanto, la trasmissione viene divisa in quattro cicli di cinque puntate ciascuno. Ogni ciclo viene affidato a una primadonna diversa: nei primi tre appaiono rispettivamente [[Sandra Milo]], [[Ornella Vanoni]] e [[Rita Pavone]]; nell'ultimo è la volta di Mina. L'accoglienza è talmente entusiastica che si decide per i programmi successivi di scegliere unicamente Mina. In ogni puntata la cantante è in compagnia di un ospite d'onore con cui duettare solamente, come [[Gilbert Bécaud]] o [[Romolo Valli]], oppure di personaggi comici destinati anche a farle da spalla, come [[Paolo Panelli]], [[Totò]], [[Alberto Sordi]], con i quali vengono messi in atto momenti comici, diventati poi spezzoni ''cult'' della televisione italiana. Ritornano inoltre le fantasie musicali, che quell'anno sono dedicate a [[Giovanni D'Anzi]], [[Carlo Alberto Rossi]], [[Gorni Kramer]], [[Armando Trovajoli]], e [[Bruno Canfora]].
Anche in questa nuova edizione di ''Studio Uno'', Mina lancia le sue più recenti incisioni: nella prima puntata si presenta con ''Sono qui per te'', scritta da [[Lina Wertmüller]] (coautrice del programma) e prosegue con ''[[Se telefonando]]'', scritta da [[Maurizio Costanzo]] e [[Ghigo De Chiara]] su musica di [[Ennio Morricone]]. ''Se telefonando'' si fermerà all'undicesimo posto in classifica, diventando però nel tempo un vero e proprio ''evergreen'' nonché una delle canzoni italiane più note in assoluto, votata nel 2010 come la preferita dal pubblico in un sondaggio-web.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/25/news/mina-setelefonando-2872530/|titolo=Lo stupore di "Se telefonando" - Tra leggende, note e parole|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|autore=Katia Riccardi|data=25 marzo 2010|accesso=14 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505003920/http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/25/news/mina-setelefonando-2872530/ |urlmorto=no}}</ref>
[[File:Mina minigonna 65.jpg|thumb|left|upright=1.6|Mina fu la prima artista in [[Italia]] a indossare la [[minigonna]] in spettacoli televisivi e nei concerti, qui durante il programma televisivo ''Doppia coppia'' (1970)]]
Nella seconda puntata della trasmissione Mina presenta ''[[Breve amore/Ta-ra-ta-ta|Ta-ra-ta-ta]]'', mentre nell'ultima (all'interno dello spazio dedicato ad [[Alberto Sordi]]) canta ''[[Breve amore/Ta-ra-ta-ta|Breve amore]]'' (''You Never Told Me''), colonna sonora scritta da [[Piero Piccioni]] e dallo stesso Sordi per il film ''[[Fumo di Londra (film)|Fumo di Londra]]''. Lo ''sketch'' di Sordi con Mina a ''Studio Uno '66'' resta uno dei più replicati della trasmissione stessa nel corso degli anni, assieme a quelli con [[Totò]], ospite d'onore in entrambe le edizioni. Il singolo contenente ''Ta-ra-ta-ta'' e ''Breve amore'' diventa il 45 giri di Mina più venduto del 1966. La sigla finale del programma è ''Mai così'', scritta da [[Lina Wertmüller]] e Bruno Canfora: la canzone che doveva essere pubblicata su 45 giri al posto di ''Breve amore'', viene inserita invece, in una differente versione, nell'album ''[[Studio Uno 66]]'', altro grande successo commerciale, che resta al primo posto in classifica per quattro settimane.
Nell'estate 1966 Mina riceve a [[Venezia]], alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]], la "Gondola d'oro" per le vendite dell'anno precedente. Esce l'album ''[[Mina 2]]'', che per scelta dei brani e stile interpretativo rimanda al precedente ''Mina''. In settembre la cantante lancia un altro dei suoi classici: ''Sono come tu mi vuoi'', sigla della trasmissione radiofonica ''[[Gran varietà (programma radiofonico)|Gran varietà]]'' (alla prima edizione), condotto da [[Johnny Dorelli]] con la partecipazione della stessa Mina (a distanza di quarant'anni ''[[Sono come tu mi vuoi]]'' verrà reinterpretata da [[Irene Grandi]]). ''[[Mi sei scoppiato dentro il cuore]]'', altro brano scritto da [[Lina Wertmüller]] e [[Bruno Canfora]], viene proposto dalla Tigre a ''Studio Uno'' ed editato come singolo più avanti, a dicembre.
[[File:Mina Falana f59.jpg|upright=1.2|thumb|Mina e [[Lola Falana]] a ''Sabato sera'' (1967)]]
[[File:Mina benvenuti tortora.jpg|upright=1.2|thumb|Mina a ''Sabato sera'' con [[Enzo Tortora]] e [[Nino Benvenuti]], che proprio quell'anno aveva vinto il titolo di campione del mondo dei pesi medi (1967)]]
Nel febbraio 1967 viene pubblicato un altro 45 giri con le versioni di Mina di due canzoni in gara alla [[Festival di Sanremo 1967|diciassettesima edizione del Festival di Sanremo]]: sul lato A ''L'immensità'', grande successo di [[Don Backy]] e [[Johnny Dorelli]], sul lato B ''Canta ragazzina'', brano cantato da [[Bobby Solo]] e [[Connie Francis]], riproposto nel 2008 come colonna sonora del film ''[[Il seme della discordia]]'', su autorizzazione della stessa Mina.
Nell'aprile 1967 inizia ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'', riedizione di ''Studio Uno'', diretto da [[Antonello Falqui]]. Mina, grazie al consenso di pubblico ottenuto l'anno precedente, è l'unica "padrona di casa", affiancata di volta in volta da un diverso co-conduttore ospite della trasmissione. Gli ospiti fissi del programma sono [[Lola Falana]], [[Rocky Roberts]] e [[Franca Valeri]]. Di puntata in puntata, invece, si susseguono, tra gli altri, anche [[Gino Bramieri]], [[Johnny Dorelli]], [[Armando Trovajoli]], [[Paolo Panelli]], [[Bice Valori]], [[Renato Rascel]], [[Rita Pavone]], [[Giancarlo Giannini]], [[Adriano Celentano]], [[Sandra Milo]], [[Giorgio Albertazzi]].
Sono tante le canzoni di Mina presentate nel varietà: alcune appena pubblicate (''L'immensità'', ''[[La banda (brano musicale)|La banda]]'' di [[Chico Buarque de Hollanda]], ''Se c'è una cosa che mi fa impazzire'', ''Se tornasse caso mai'', ''Sabati e domeniche'', la sigla finale ''Conversazione'', ecc.), altre nei molti numeri musicali proposti con i vari ospiti. Una delle differenze sostanziali rispetto alle precedenti edizioni (oltre al ''cast'', la scenografia e l'esecuzione dei brani) è l'ambientazione esterna di alcuni momenti pre-registrati del programma. Imperdibile la parentesi musicale in cui Mina si esibisce con [[Severino Gazzelloni]] nella ''Fuga a due voci in do minore'' di [[Johann Sebastian Bach|Bach]]. Altrettanto epocale è la scenetta assieme ai quattro presentatori TV più popolari di quegli anni, e cioè [[Mike Bongiorno]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]], [[Enzo Tortora]] e [[Pippo Baudo]], in cui l'inedito quartetto canticchia con lei una parodia del brano ''Quando dico che ti amo''.
Come di consueto, sulla scia della trasmissione, la [[Ri-Fi]] pubblica un nuovo LP intitolato ''[[Sabato sera - Studio Uno '67|Sabato sera-Studio Uno '67]]'', in cui confluiscono le più recenti incisioni su 45 giri di Mina, unitamente ad altri inediti da lei appositamente incisi per l'album. Quest'ultimo replicherà il successo dei precedenti due, posizionadosi per due settimane in vetta alle nostre classifiche, per poi fare da "valletto" al secondo posto per tutta la seconda metà dell'anno all'inarrestabile "Sgt. Pepper's" dei Beatles.
==== Fondazione della PDU a Lugano ====
''[[La banda (brano musicale)|La banda]]'', grande successo dell'estate 1967, sarà l'ultimo singolo inciso per la [[Ri-Fi]]. Desiderosa di una propria autonomia artistica e progettuale, il 1º dicembre 1967 Mina fonda insieme al padre, a [[Lugano]], la [[PDU (casa discografica)|casa discografica PDU]], la sola etichetta discografica per la quale da allora in poi inciderá, cambiandone solamente la distribuzione.
Il primo disco pubblicato dalla PDU è un 45 giri che presenta sul lato A il brano ''[[Trenodia/I discorsi|Trenodia]]'', rilettura del famoso ''[[Concerto d'Aranjuez]]'' di [[Joaquín Rodrigo]] su testo di [[Giorgio Calabrese]], e sul lato B ''I discorsi'', testo firmato dalla stessa Mina su musica di Augusto Martelli. In tre giorni il disco vende {{formatnum:25000}} copie, ma viene subito ritirato dal mercato, poiché Joaquín Rodrigo non approva il lavoro di Martelli su ''Trenodia'', vale a dire su ''Concerto d'Aranjuez;'' stessa sorte del resto capiterà ad altre rivisitazioni del brano all'epoca realizzate da [[Richard Anthony]] e [[Fabrizio De André]] e giusto quella di [[Dalida]] (''Aranjuez la tua voce'') verrà "risparmiata" dall'autore. Il 45 giri di Mina viene quindi ristampato con il suo lato B invariato, e cioè ''I discorsi'' (scelta come sigla dei nuovi appuntamenti radiofonici con la cantante, i ben noti ''Pomeriggi con Mina''), e con una nuova facciata A, ''[[La canzone di Marinella (brano musicale)|La canzone di Marinella]]'' dell'allora sconosciuto [[Fabrizio De André]], che in seguito scriverà al riguardo:
{{citazione|Se una voce miracolosa non avesse interpretato nel 1967 "La canzone di Marinella", con tutta probabilità avrei terminato gli studi in legge per dedicarmi all'avvocatura. Ringrazio Mina per aver truccato le carte a mio favore e soprattutto a vantaggio dei miei virtuali assistiti.|[[Fabrizio De André]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/03/mina-la-canzone-di-marinella.shtml?uuid=223b92dc-31e4-11df-8501-945fa6a15627|titolo=La canzone di Marinella (1968)|editore=[[Il Sole 24 Ore]]|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20200203151238/https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/03/mina-la-canzone-di-marinella.shtml?uuid=223b92dc-31e4-11df-8501-945fa6a15627&refresh_ce=1|urlmorto=no}}</ref>}}
[[File:Dedicato a mio padre Mina 1967.jpg|left|thumb|Mina sulla copertina dell'album ''[[Dedicato a mio padre]]'' del 1967, primo LP pubblicato dalla [[PDU (etichetta discografica)|PDU]]]]
''I discorsi'' e ''La canzone di Marinella'' confluiscono anche nel primo LP edito dalla PDU e intitolato ''[[Dedicato a mio padre]]'': l'album comprende classici come ''[[Johnny Guitar]]'', ''[[Bésame mucho]]'', ''That Old Feeling'', ''The Man That Got Away'', tratti dal repertorio statunitense e sudamericano, come già capitato negli album ''[[Mina (1964)|Mina]]'' (1964) e ''[[Mina 2]]'' (1966). Successivamente la Tigre incide, come di consueto, un 45 giri con due canzoni presentate a [[Festival di Sanremo 1968|Sanremo '68]]: sul lato A c'è ''Canzone per te'', brano vincitore eseguito al Festiva rispettivamente dal suo autore, [[Sergio Endrigo]], e dal collega brasiliano [[Roberto Carlos Braga|Roberto Carlos]]; sul lato B si trova ''Che vale per me'' di [[Carlo Alberto Rossi]] e [[Marisa Terzi]] (già autori di ''Se tu non fossi qui'', incisa due anni prima da Mina), eliminata in gara nelle interprtazioni di [[Eartha Kitt]] e [[Peppino Gagliardi]]. Le due canzoni saranno in seguito incise da Mina anche in spagnolo, all'interno del primo 45 giri esportato in Spagna dalla PDU (''Canciòn para ti/De que servirà'').
Nel frattempo la [[Ri-Fi]] continua a sfruttare materiale d'archivio: nel settembre 1967, a contratto già scaduto, l'etichetta milanese pubblica il 45 giri con gli inediti ''Tu non mi lascerai'' e ''Cartoline'', incisi da Mina alcuni mesi prima (''Cartoline'' era stata presentata dalla cantante in uno ''sketch'' di ''[[Carosello]]'' per la [[Barilla]]). Altro inedito Ri-Fi è ''Nel fondo del mio cuore'': si tratta della seconda cover di Alberto Cortez nel repertorio della cantante, a cinque anni di distanza da ''Renato'' (1962), con testo italiano scritto dalla stessa Mina: Questo brano (nel 1968 pubblicato poi come singolo) viene dapprima editato nella fortunata raccolta ''[[4 anni di successi]],'' uscita verso il Natale 1967 e destinata a ottimi riscontri (tre settimane in vetta nelle nostre charts). Questo LP viene fatto ucire strategicamente dalla Ri-Fi in leggero anticipo rispetto a ''Dedicato a mio padre,'' che otterrà a sua volta un discreto successo, giungendo fino al quarto posto a inizio 1968.
Fino al 1969 la [[Ri-Fi]] continuerà a pubblicare altri 45 giri della cantante, spesso utilizzando suoi brani in precedenza apparsi solo su album. Si ripete così quanto già accaduto con la [[Italdisc]], che, come si è visto, dal 1964 al 1968 ha continuato a produrre una serie di 33 giri (''20 successi di Mina'', ''Mina n. 7'', ''Mina interpretata da Mina'', ecc.) e 45 giri (''A volte'', ''Rhapsodie'', ''Il cielo in una stanza'', ''Young at Love'', ''Due note'', ecc.), utilizzando materiale d'archivio edito e non, col chiaro intento di sfruttare le varie ondate di visibilità della cantante.
==== Dieci anni di carriera e il primo ''live'' alla Bussola ====
[[File:Mina1972.jpg|thumb|Mina nel 1969]]
Per festeggiare i dieci anni di carriera, il 14 aprile 1968 Mina registra il suo primo album ''live'' alla [[Bussola Versilia|Bussola]] di [[Marina di Pietrasanta]]. Il locale dei suoi esordi è del resto indissolubilmente legato a lei. Non a caso negli anni la Tigre vi si è esibita ripetutamente, riscuotendo sempre grande attenzione da parte di pubblico/critica e diventandone infine una vera e propria esclusiva: un'ospite fissa per intere stagioni, sempre in grado di far registrare il tutto esaurito. Il progetto legato all'album ''[[Mina alla Bussola dal vivo]]'' (che risulterà poi il secondo più segnalato dell'anno dietro al "Vol.1" di Fabrizio De André, con 11 settimane in cima alle nostre classifiche e mezzo milione di copie vendute), rappresenta uno sforzo apprezzabile e particolarmente ambizioso, inteso a celebrare dieci anni di immutato successo.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/sa-cantare-meglio-di-prima-ma-non-chiamatela-tigre/|titolo=Sa cantare meglio di prima ma non chiamatela tigre|editore=[[Il Giorno]]|autore=Carlo Giovetti|data=16 aprile 1968|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921060446/http://www.minamazzini.it/cronache/sa-cantare-meglio-di-prima-ma-non-chiamatela-tigre/}}</ref>
Nel maggio del 1968 Mina compare nella [[parodia]] [[western]] musicale per la televisione ''[[Non cantare, spara]]'', nei panni di Wilhelmina, una capricciosa cantante da [[saloon]] che si esibisce in ''Un uomo col cappello sugli occhi'' (del duo [[Leo Chiosso]]–[[Gianni Ferrio]]), accompagnata al pianoforte da [[Enrico Simonetti]]. Quindi, tra la primavera e l'estate1968 escono, pubblicati sempre dalla PDU, i singoli ''Un colpo al cuore/Allegria'' e ''Regolarmente/Fantasia,'' grazie ai quali la cantante spera di ritrovarsi nelle primissime posizioni della nostra hit-parade, cosa che invece non accade nonostante la massiccia promozione televisiva.
A giugno esce l'album ''[[Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina]]'', un allegato per gli abbonati delle riviste ''[[Amica (periodico)|Amica]]'', ''[[La Domenica del Corriere]]'' e ''[[La Tribuna illustrata]]'': le dodici canzoni del disco sono una scelta mirata dei lettori delle tre riviste su una rosa di ottanta brani fra i più popolari della musica leggera italiana. L'LP diverrà uno dei più ricercati dai collezionisti, anche se di per sé non entra in classifica proprio perché non reperibile nei negozi di dischi. Fra le riletture più famose dell'album, c'è ''[[La voce del silenzio (brano musicale)|La voce del silenzio]]'', brano composto da [[Elio Isola]] e presentato a [[Festival di Sanremo 1968|Sanremo '68]] da [[Tony Del Monaco]] e [[Dionne Warwick]], divenuto nel tempo un classico. È, questa, la prima canzone incisa da Mina firmata da [[Paolo Limiti]], suo amico e autore di fiducia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
A luglio Mina partecipa per la prima volta a ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza rete]]'', programma registrato all'Auditorium [[Rai]] di [[Napoli]], in cui canta una selezione dei suoi grandi successi, unitamente ad altri brani da lei recentemente incisi (''Cry'', ''Se stasera sono qui'', ''Deborah'', ''Un colpo al cuore''). Esegue inoltre ''Amore, amore, amore, amore'' accompagnata da [[Piero Piccioni]] al pianoforte, e duetta in ''Goganga'' con [[Giorgio Gaber]].
Il 28 settembre di quell'anno prende il via nella programmazione autunnale RAI un'edizione di ''[[Canzonissima 1968|Canzonissima]]'' destinata a diventare epocale, in cui Mina è co-conduttrice insieme alla coppia [[Walter Chiari]]-[[Paolo Panelli]] e dove ancora una volta dimostra tutte le sue capacità di interprete canoro e intrattenitrice. La sigla finale della trasmissione, ''[[Vorrei che fosse amore/Caro|Vorrei che fosse amore]]'' (composta ancora da Bruno Canfora), riporta la cantante nella top-ten della hit-parade, dopo gli esiti lusinghieri, ma non esaltanti dei suoi singoli ''Zum zum zum'' (famosissima sigla di quella ''Canzonissima''), ''Quand'ero piccola'' (colonna sonora del poliziesco ''[[A qualsiasi prezzo (film 1968)|A qualsiasi prezzo]]'', di [[Emilio P. Miraglia]]) e ''Né come, né perché...''
A scontato corredo dello spettacolo televisivo esce a dicembre anche l'LP ''[[Canzonissima '68]]'', con tutti i brani lanciati dalla Tigre nel corso della trasmissione nonché altre sue recenti incisioni su 45 giri: l'album registra - e non poteva essere altrimenti - un notevole successo e staziona per diverso tempo tempo al terzo posto nelle nostre charts, superata solo dal "White Album" dei Beatles e dal "Gianni 5" dell'onnipresente Morandi. ''Vorrei che fosse amore'' viene esportata dalla PDU anche in Spagna e in [[Francia]], paesi dove Mina è ospite in trasmissioni televisive di punta. In Francia la canzone diventa ''Si'', pubblicata su 45 giri insieme a ''Moi, je te regarde'' (''Io innamorata''), mentre in Inghilterra viene proposta col titolo di ''More than Strangers''. Al di là delle performance di Mina, va segnalata poi una vera chicca nel programma: in una delle puntate il regista [[Federico Fellini]], in collegamento dal set di ''[[Fellini Satyricon|Satyricon]]'', oltre a complimentarsi con la cantante, ne auspica una futura collaborazione come protagonista per il film (peraltro mai realizzato) ''Il viaggio di G. Mastorna''.<ref>{{YouTube|titolo=Federico Fellini e Mina|id=HTwvXG7nx7Y|data=22 aprile 2011|produttore=[[Teleromagna]]|accesso=20 aprile 2013}}</ref> Mina, ad ogni modo, declinerà l'invito.
==== Da ''Non credere'' a ''Bugiardo e incosciente'' ====
[[File:Mina Luttazzi f61.jpg|thumb|left|Mina e [[Lelio Luttazzi]] a ''[[Ieri e oggi (programma televisivo)|Ieri e oggi]]'' (1969)]]
A febbraio 1969 Mina pubblica l'ultimo 45 giri "sanremese" della sua discografia (''Ma che freddo fa''/''Un'ora fa''). In primavera esce invece l'LP ''[[I discorsi]]'', versione commercializzabile del precedente ''Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina'' non reperibile nei negozi in quanto legato - come si è detto - al concorso per i lettori delle riviste [[Rusconi Libri|Rusconi]]. Sarà un disco destinato all'ennesimo successo e il decimo album dell'artista ad andare al primo posto (9 settimane in quella estate). Rispetto al precedente LP, ''I discorsi'' annovera due brani (''La canzone di Marinella'' e la stessa ''I discorsi'') in sostituzione di ''E se domani'' e ''La musica è finita'', quest'ultima rimasta inspiegabilmente fuori catalogo per ben trentasei anni. Il nuovo 45 giri primaverile a sua volta comprende sul lato A ''[[Non credere/Dai dai domani|Non credere]]'' e sul lato B ''Dai dai domani'' (la brasiliana ''A praça'' di Carlos Imperial, tradotta in italiano da [[Paolo Limiti]]). ''Non credere'' diviene un grande successo, promosso non solo in moltissime trasmissioni radiofoniche e televisive (il [[telequiz]]-spettacolo ''[[A che gioco giochiamo?]]'', ma anche in show tradizionali come ''[[Doppia coppia (programma televisivo)|Doppia coppia]]'', ''È domenica ma senza impegno'', ''[[Ieri e oggi (programma televisivo)|Ieri e oggi]]''
A giugno 1969 Mina registra una seconda puntata di ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza rete]]'', affiancata ancora una volta da [[Giorgio Gaber]] (che più avanti la accompagna anche in tournée<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-e-giorgio-gaber-in-tourne/|titolo=Mina e Giorgio Gaber in tournée|editore=Bolero Teletutto|data=25 gennaio 1970|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140815210344/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-e-giorgio-gaber-in-tourne/}}</ref>), dove presenta i due brani del suddetto 45 giri di fronte a una calorosissima platea. ''Non credere'' rimane per tutta la stagione estiva ai vertici dell'hit-parade (ma senza mai toccare il primo posto), rivelandosi uno dei grandissimi successi dell'anno (3º tra i singoli più segnalati dell'anno), nonché il primo vero exploit commerciale della PDU con oltre {{formatnum:600000}} copie vendute.
Nel mese di luglio esce poi ''[[Mina for You]]'', album in inglese prodotto da James Nebb, del quale cinque brani su dodici sono già comparsi su ''Dedicato a mio padre'', mentre i rimanenti vengono pubblicati per la prima volta in Italia. Questo album è strettamente legato ai due LP ''Mina'' e ''More than strangers'' prodotti per il mercato d'Oltremanica dallo stesso Nebb, autore anche dell'evergreen ''No Arms Can Ever Hold You'' (in Italia ''Nessuno al mondo''), da Mina interpretato per l'occasione nella versione originale inglese. L'album non bissa il successo del precedente, ma ottiene comunque un ottimo riscontro, toccando un massimo di quarto posto nelle nostre charts. Successivamente, quindi, uscirà la raccolta ''[[Incontro con Mina]]'', che attinge soprattutto dal già citato ''I discorsi'' tanto quanto dalla produzione a 45 giri del 1968, e che guadegnerà un discreto ritorno di vendite, arrivando a un massimo di 17° posto nelle classifiche settimanali.
A novembre 1969 vengono pubblicati su singolo ''Un'ombra'' e ''I problemi del cuore'': entrambe le canzoni troveranno spazio (in una versione differente) anche nel nuovo LP ''[[...bugiardo più che mai... più incosciente che mai...]]'', edito a dicembre. Il titolo di quest'ultimo rimanda al suo brano principale, ''Bugiardo e incosciente'', cover de ''La tieta'' di [[Joan Manuel Serrat]] tradotta da [[Paolo Limiti]]: è, questa, senza dubbio una delle più rilevanti incisioni di Mina, che segna l'inizio di un suo ulteriore quanto notevole progresso come interprete canoro nonché un enorme successo commerciale (quasi un milione di copie, album in assoluto più venduto del 1970). A livello di classifiche italiane il disco risulta essere a tutt'oggi il più segnalato all-time di Mina: vanta, infatti, ben 25 settimane (non consecutive) in vetta, performance record per l'Italia che appaia quella di "Sgt. Pepper's" dei Beatles di tre anni prima. Ancora, l'album in questione detiene un altro record difficilmente eguagliabile: è rimasto nelle prime due posizioni delle nostre charts per l'incredibile cifra di 44 settimane consecutive (25 primi posti+19 secondi posti, da gennaio a novembre 1970, stando ai dati del sito specializzato www.hitparadeitalia.it).
[[File:Mina Gaber f59.jpg|upright=1.2|thumb|Mina e [[Giorgio Gaber]] a ''[[Teatro 10]]'' (1972)]]
[[File:Mina battisti.jpg|upright=1.2|thumb|Mina e [[Lucio Battisti]] durante le prove a ''Teatro 10'' (1972)]]
Risalgono a questo periodo le prime richieste da parte di [[Frank Sinatra]] per una collaborazione con Mina in una serie di spettacoli dal vivo (con la presenza anche di [[Dean Martin]]), intesa a sancirne il lancio nello show business [[Stati Uniti d'America|statunitense]]. È nota al proposito la rinuncia della Tigre, anche se i motivi della decisione non sono mai stati del tutto chiariti né dalla diretta interessata né dal suo staff. Sull'argomento si sono avanzate nel corso degli anni varie ipotesi, tra le quali, per lei, un improvviso panico per il volo transoceanico, problemi di salute, un forte disagio verso lo ''[[Divismo|star system]] americano (''molto più articolato e impegnativo rispetto a quello italiano), nonché la preoccupazione di restare a lungo distante dai propri cari.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/cronache/il-ritorno-di-mina/|titolo=Il ritorno di Mina|editore=[[Gente (periodico)|Gente]]|autore=R. Tamburello|data=7 giugno 1978|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130427071310/http://www.minamazzini.com/cronache/il-ritorno-di-mina/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/una-donna-eccezionale-una-vita-inaccessibile/|titolo=Una donna eccezionale, una vita inaccessibile|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|autore=Gino Castaldo|data=22 ottobre 1988|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815230639/http://www.minamazzini.it/cronache/una-donna-eccezionale-una-vita-inaccessibile/}}</ref> E, come già accennato, non va dimenticato che tra questi ultimi, oltre al piccolo Massimiliano, per Mina all'epoca c'è [[Augusto Martelli]] (compagno di vita e arrangiatore di molte sue canzoni), il matrimonio col quale verrà annunciato più di una volta dalle riviste di gossip, ma di fatto mai celebrato.<ref name="vogue" />
=== Gli anni Settanta ===
==== ''Grande, grande, grande'' e ispiratrice di Mogol / Battisti ====
Nel 1971 Mina sceglie come arrangiatore e direttore d'orchestra [[Pino Presti]], da tempo suo bassista, che diventerà il suo inseparabile arrangiatore/collaboratore musicale di quegli anni e lavorerà con lei fino ai suoi ultimi concerti del 1978.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/schede/e/e_poi.htm|titolo=E poi|editore=Hitparadeitalia.it|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060314083358/http://www.hitparadeitalia.it/schede/e/e_poi.htm|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Aldo Dalla Vecchia|titolo=Mina live! 23 agosto 1978|rivista=[[Sorrisi e Canzoni]]|data=25 agosto 2003}}</ref> I frutti di questa nuova collaborazione non si fanno attendere: i successi ''[[Grande, grande, grande/Non ho parlato mai|Grande grande grande]]'' (1972) e ''[[E poi.../Non tornare più|E poi...]]'' (1973), raggiungono la posizione numero 1 in Hit Parade, mantenendola saldamente per più settimane. Mina, poco più che trentenne, appare in splendida forma: languida, sensuale, accattivante,<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/baciala-anche-per-me/|titolo=Baciala anche per me|editore=[[Gente (periodico)|Gente]]|autore=Gaetano Saglimbeni|data=10 aprile 1971|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815205624/http://www.minamazzini.it/cronache/baciala-anche-per-me/}}</ref> fino a diventare la principale musa ispiratrice del celeberrimo duo di autori [[Mogol]]/[[Lucio Battisti]], che le affidano i successi ''[[Insieme (brano musicale)|Insieme]]'' (1970), ''Io e te da soli'', ''[[Amor mio/Capirò|Amor mio]]'' (1971) e ''La mente torna'' (1972).
Nel 1972 la cantante è nuovamente protagonista a ''[[Teatro 10]]'' con [[Alberto Lupo]],<ref name="ultimi show">{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-e-lorchestra-in-esclusiva-alla-bussola-1972-/|titolo=Mina e l'Orchestra in esclusiva alla Bussola 1972|editore=Mina e l'Orchestra live '72|autore=Lele Cerri|data=29 luglio 1972|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815223546/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-e-lorchestra-in-esclusiva-alla-bussola-1972-/}}</ref> con cui canta, in un'interpretazione famosa, la sigla finale ''[[Parole parole/Adagio|Parole parole]]'', altra sua grande hit contenuta nell'album ''[[Cinquemilaquarantatre]]''. D'estate, ancora alla [[Bussola Versilia|Bussola]] di Bernardini a [[Le Focette]], tiene una serie di concerti documentati da un disco e da uno "special" televisivo della [[Rai]] realizzato [[Televisione a colori|a colori]] ben cinque anni prima dell'avvio di trasmissioni analoghe da parte della nostra TV pubblica.<ref>{{cita|Belluso, Merkel|pag. 21}}.</ref> A fine anno esce il primo doppio album di Mina dal titolo ''1+1'', contenente ''[[Dalla Bussola]]'' (secondo ''live'' della cantante) e ''[[Altro (album)|Altro]]'' (album in studio abbinato al precedente, ma di molto meno impatto sul pubblico). Questo doppio album, a sua volta destinato a toccare la vetta nelle nostre charts, inagura per altro una vera e propria consuetudine per la Tigre: per diversi anni, infatti, continuerà a proporre album "doppi", che in realtà altro non sono che due album singoli accoppiati (ciascuno con un proprio titolo e un contenuto specifico) in un primo momento a livello di vendite (e di classifiche) e solo in seguito "scoppiati" e acquistabili separatamente.
==== Ultimi show televisivi e nuovi successi discografici ====
[[File:Mina Carrà 1.jpg|left|thumb|upright=1.1|Mina e [[Raffaella Carrà]] a ''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'' (1974)]]
In questo momento di grandissima popolarità arriva l'annuncio da parte di Mina di un suo probabile addio alle scene sempre nel 1972, anno in cui per tutta l'estate tiene una serie di concerti alla solita Bussola, accompagnata da una grande orchestra composta da musicisti di vaglia (tra i quali [[Gianni Basso]] e [[Oscar Valdambrini]]). E proprio lì, la sera del 16 settembre alla [[Bussola Versilia|Bussola]] di [[Marina di Pietrasanta]] viene registrato il video-live ''Dalla Bussola'', l'unico concerto di Mina di cui esiste una ripresa filmata.<ref name="ultimi show" />
Nel 1973 esce il doppio album ''[[Frutta e verdura]]''/''[[Amanti di valore]]'', il primo costituito da inediti (a eccezione de ''[[La pioggia di marzo]]'', brano composto da [[Antônio Carlos Jobim]]), il secondo "a tema", con brani scritti da [[Carlo Pes]] su testi di [[Franco Califano]]. Il successo arriva subito: come i precedenti, il disco scala, infatti, le classifiche di vendita fin dai primi giorni dalla pubblicazione e in seguito, soprattutto grazie a ''Frutta e verdura'' risulterà con quasi un milione di copie vendute uno degli album di maggior successo della cantante. Nello stesso anno Mina riappare nei caroselli per la [[Cedrata Tassoni]] e fa un'unica apparizione televisiva in ''Hai visto mai?'', dove presenta il singolo ''[[Lamento d'amore/Rudy|Lamento d'amore]]''.
Nell'ottobre di quell'anno, poi, si verifica un altro evento tragico per la sua vita privata a distanza di otto anni e mezzo dalla scomparsa del fratello Alfredo: [[Virgilio Crocco]], suo ex-marito (sposato nel febbraio 1970) e padre di [[Benedetta Mazzini|Benedetta]], viene purtroppo investito da un'auto a [[La Crosse (Wisconsin)|La Crosse]], nel [[Wisconsin]], mentre rientra in albergo in compagnia di un amico. Le circostanze della vicenda non verranno mai chiarite del tutto: tra le varie ipotesi si parlerà di gesto di un pirata della strada e non verrà nemmeno esclusa una sorta di vendetta a seguito di alcune recenti indagini da parte del giornalista romano su fatti scottanti.
Nel 1974 Mina pubblica un altro doppio album costituito da ''[[Baby Gate (album)|Baby Gate]]'' (abbinato a ''[[Mina®]]''), che ripropone nel titolo il nome dei suoi esordi. Questo disco raccoglie una selezione di brani degli anni Cinquanta per la più parte americani, da sempre amati dalla cantante. Particolare cura viene riservata agli arrangiamenti, allo scopo di mantenere intatte atmosfere e sonorità d'epoca. Grandi vendite anche per questo doppio album, che raggiungerà quota {{formatnum:600000}} copie.
Il 1974 è anche l'anno del suo ultimo show televisivo della Tigre, ''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', da lei condotto insieme a [[Raffaella Carrà]]: le due formano uno storico duo di star. Poco tempo prima della trasmissione Mina dichiara in un'intervista: «Sono stata molto male, dopo ''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'' non canterò più» e non a caso nel testo della sua sigla finale della trasmissione, ''Non gioco più'', sembra quasi percepirsi il presagio del suo imminente ritiro.<ref>{{Cita web|url=https://www.rockol.it/artista/mina/biografia?refresh_ce=|titolo=Biografia di Mina|sito=Rockol|accesso=9 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191209115601/https://www.rockol.it/artista/mina/biografia|urlmorto=no}}</ref> L'addio televisivo avviene comunque in grande stile: il programma, infatti, verrà definito come l'ultimo grande show della televisione italiana.<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2010/11/19/Spettacolo/Televisione/Rai1-dedicato-a-Mina-Memorie-dal-bianco-e-nero_114852.php/|titolo=Rai1: dedicato a Mina ''Memorie dal bianco e nero''i|editore=Adnkronos|data=19 novembre 2010|accesso=19 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180208004528/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2010/11/19/Spettacolo/Televisione/Rai1-dedicato-a-Mina-Memorie-dal-bianco-e-nero_114852.php/|urlmorto=no}}</ref>
Il ritiro dal piccolo schermo appare definitivo, anche se la radio la vedrà ancora partecipare a ''[[Gran varietà (programma radiofonico)|Gran Varietà]]'' nel 1979.<ref>{{cita|Belluso, Merkel|pag. 22}}.</ref>
Il primo quinquennio degli anni Settanta (quello antecedente il ritiro dai programmi in TV da parte di Mina) rappresenta per la Tigre di Cremona uno degli apici della sua carriera: ben 6 suoi album stazionano stabilmente al primo posto nelle classifiche nostrane e altrettanto fanno 3 suoi singoli di grande successo (si vedano al proposito le relative schede in Discografia), con riscontri da record nelle vendite. Tutto ciò non fa che testimoniare l'enorme popolarità raggiunta dalla cantante in quell'arco di tempo, che va a consacrarla ormai come una vera icona nel panorama canoro italiano.
Nel 1975, primo anno dal suddetto ritiro, Mina incide un brano considerato a tutt'oggi tra i più rappresentativi della sua discografia: ''[[L'importante è finire]]''. Quando viene pubblicato incontra subito degli ostacoli, a causa del testo scritto da [[Cristiano Malgioglio]], troppo osé per i dirigenti della Rai che lo censurano per qualche tempo.<ref>{{cita pubblicazione|data=1976|titolo=L'importante è finire censurata|rivista=[[Il Borghese]]|volume=27|numero=1-13|url=http://books.google.fr/books?id=l6wxAQAAIAAJ&q=l%27importante+%C3%A8+finire+censurata&dq=l%27importante+%C3%A8+finire+censurata&hl=it&sa=X&ei=AUSBUfjwKMbvsgbt5YGgDQ&ved=0CEIQ6AEwCQ|accesso=1º maggio 2013}}</ref> Il suo successo, comunque, non si farà attendere.
Nel 1976, in diretta da uno studio di registrazione di Roma, Mina presenta ''Colpa mia'' nel corso della trasmissione della [[Svizzera Italiana]] ''Dal Ticino con simpatia''.<ref>{{YouTube|id=Z2vQCpQ5sq0|titolo=Mina Colpa mia (1976)|accesso=20 aprile 2013}}</ref> Due anni dopo, nell'estate 1978, la sigla finale (registrata) del programma ''[[Mille e una luce]]'', e cioè ''[[Città vuota (It's a Lonely Town)/Ancora ancora ancora|Ancora ancora ancora]] -'' sempre su testo di Malgioglio - propone il filmato di una Mina piuttosto appesantita, ben lontana dal fisico asciutto di qualche anno prima. Questa volta è la sua interpretazione particolarmente languida a provocare l'intervento della censura (con il taglio di alcune immagini delle sue sensuali labbra) e costituisce di fatto la sua ultima apparizione televisiva.
==== L'addio alle scene ====
[[File:MinaLive78 2.jpg|left|thumb|upright=1.1|Mina durante il suo ultimo concerto dal vivo a [[Bussola Versilia|Bussoladomani]] nel 1978]]
{{citazione|''Mina di nuovo alla Bussola, anzi a Bussoladomani. Questo era l'evento dell'anno, perché Mina tornava alle esibizioni dal vivo dopo qualche tempo e quando Mina sale sul palco e prende il microfono, inizia lo spettacolo che non puoi perdere. E ad ogni concerto... è un trionfo''.|[[Rete 4]], da ''Vite Straordinarie''}}
Il 1978 è l'anno del ritorno di Mina alle esibizioni dal vivo. I concerti si svolgono non solo nella nuova ___location del teatro-tenda [[Bussoladomani]] in [[Versilia]] a Lido di Camaiore (LU), introdotti ogni sera da monologhi di attori comici, tra cui [[Walter Chiari]], [[Gino Bramieri]] e il trio [[La Smorfia (cabaret)|La Smorfia]] di [[Massimo Troisi]], [[Enzo Decaro]] e [[Lello Arena]]. Gli spettacoli, inizialmente previsti come un totale di quindici e poi ridotti a undici per un'infezione polmonare della cantante, riscuotono un successo molto lusinghiero in termini di coinvolgimento popolare.<ref name="aspesi" /><ref name="Mina canta con rabbia e malinconia - Un trionfo">{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-canta-con-rabbia-e-malinconia-un-trionfo/|titolo=Mina canta con rabbia e malinconia - Un trionfo|editore=[[Il Giorno]]|autore=Nantas Salvalaggio|data=26 giugno 1978|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203015454/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-canta-con-rabbia-e-malinconia-un-trionfo/}}</ref>
[[File:Mina & Pino Presti Orchestra.png|thumb|upright=1.4|Mina e [[Pino Presti]], bassista, arrangiatore e leader della band di 14 musicisti che accompagnarono la cantante durante i suoi ultimi concerti. Fu definita dalla stampa "''Un'orchestra da grande show di Las Vegas''"<ref>{{cita web|url=https://www.spettakolo.it/2018/08/23/mina-lultima-zampata-live-della-tigre/|titolo=L'ultima zampata live della Tigre|autore=Chiara RiPers|editore=SPETTAKOLO|data=23 agosto 2018|accesso=8 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180909075238/https://www.spettakolo.it/2018/08/23/mina-lultima-zampata-live-della-tigre/|urlmorto=no}}</ref>]]
L'ultimo di questi concerti prevede anche una ripresa televisiva e la registrazione di un terzo disco dal vivo, poi ugualmente ricavato da una prova audio che il tecnico [[Nuccio Rinaldis]] (in accordo con il direttore d'orchestra Pino Presti) predispone proprio la sera dell'ultimo concerto di Mina in assoluto, il 23 agosto 1978. Il disco sarà intitolato semplicemente ''[[Mina Live '78]]'' doppio album ''cult''<ref>{{cita web|url=http://www.lanotiziagiornale.it/75-anni-di-mina-sempre-grande-grande-grande-lultima-esibizione-sul-palcoscenico-risale-al-1978-un-disco-lanno-per-comunicare-con-milioni-di-fan/|titolo=I 75 anni di Mina, sempre Grande Grande Grande|editore=LANOTIZIAgiornale.it|data=25 marzo 2015|accesso=21 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180909073749/http://www.lanotiziagiornale.it/75-anni-di-mina-sempre-grande-grande-grande-lultima-esibizione-sul-palcoscenico-risale-al-1978-un-disco-lanno-per-comunicare-con-milioni-di-fan/|urlmorto=no}}</ref> inserito dalla rivista Rolling Stone tra "i 100 dischi italiani più belli di sempre";<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/01/30/i-100-dischi-italiani-piu-belli-di-sempre-per-rolling-stone/|titolo=I 100 dischi italiani più belli di sempre per Rolling Stone|editore=ilpost.it|autore=MINI|data=30 gennaio 2012|accesso=21 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120402041907/http://www.ilpost.it/2012/01/30/i-100-dischi-italiani-piu-belli-di-sempre-per-rolling-stone/ |urlmorto=no}}</ref> in quell'occasione la Tigre concede quella che sarà la sua ultima intervista<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/special-tv-lultima-volta-che-lei-parlo/|titolo=Special tv: L'ultima volta che lei parlò|editore=[[La Stampa]]|autore=Marinella Venegoni|data=18 settembre 1996|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109010034/http://www.minamazzini.it/cronache/special-tv-lultima-volta-che-lei-parlo/}}</ref> a Rita Madaro, dell'emittente privata ''Radio Taranto''. Si tratta per altro di una conversazione difficilmente reperibile<ref>Rintracciabile però su YouTube postata dal 7 febbraio 2021 al titolo: "Mina intervistata a Radio Taranto - 1978" https://www.youtube.com/watch?v=r8XDdx2OTjo</ref>, poiché Mina, poche ore dopo la pubblicazione, chiede per favore alla stessa Madaro di trasmetterla solo parzialmente in radio per rispettare quel forte senso di privacy che da quel momento in poi verrà a contraddistinguerla.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mazzini-chi-era-costei/|titolo=Mazzini, chi era costei?|editore=[[L'Espresso]]|autore=Roberto D'Agostino|data=11 novembre 1985|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109010016/http://www.minamazzini.it/cronache/mazzini-chi-era-costei/}}</ref>
Sul finire degli [[Anni 1970|anni Settanta]] Mina si lega sentimentalmente al cardiochirurgo Eugenio Quaini, anch'egli cremonese, suo amico da sempre e di alcuni anni più giovane di lei. Il 10 gennaio 2006 i due convolano a nozze a [[Lugano]] e sarà la stessa Mina in un articolo su ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]'' a darne la notizia. Nell'occasione la cantante assume legalmente il cognome del marito, mantenendo comunque assieme a questo il proprio cognome Mazzini.
L'ultima esibizione dal vivo di Mina verrà commemorata dal [[Venerdì di Repubblica]] del 17 agosto 2018 con un articolo dal titolo ''Quaranta estati fa, l'ultimo concerto di Mina''. L'immagine di copertina è dedicata alla cantante ripresa sul palcoscenico, corredata da un articolo a firma Marco Cicala, che contestualizza l'evento ponendolo tra quelli più significativi in Italia nel 1978.<ref>{{cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/venerdi/2018/08/14/news/copertina_40_estati_fa-204118883/|titolo=Quaranta estati fa, l'ultimo concerto di Mina|editore=Il Venerdì di Repubblica|autore=Marco Cicala|data=14 agosto 2018|accesso=19 agosto 2018|urlarchivio=https://archive.is/20200204145944/https://rep.repubblica.it/pwa/venerdi/2018/08/14/news/copertina_40_estati_fa-204118883/?refresh_ce|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/venerdi/2018/08/16/news/quarant_anni_fa_l_ultimo_concerto_di_mina-204246433/|titolo=L'ultimo concerto di Mina. quarant'anni fa|sito=il venerdì-Repubblica|data=16 agosto 2018|accesso=4 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181005004810/https://www.repubblica.it/venerdi/2018/08/16/news/quarant_anni_fa_l_ultimo_concerto_di_mina-204246433/|urlmorto=no}}</ref>
{{citazione|''La "Tigre di Cremona" ha segnato dalla fine degli anni '50 lo spettacolo italiano, con canzoni memorabili, trasmissioni tv entrate nella storia e una voce che ancora oggi è termine di paragone per chi vuole cantare''.|[[TGcom24]], 23 agosto 2018<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/mina-40-anni-fa-l-ultima-apparizione-pubblica-a-bussoladomani_3159418-201802a.shtml|titolo=Mina, 40 anni fa l'ultima apparizione pubblica a Bussoladomani|editore=TGcom24|data=23 agosto 2018|accesso=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181212141228/http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/mina-40-anni-fa-l-ultima-apparizione-pubblica-a-bussoladomani_3159418-201802a.shtml|urlmorto=no}}</ref>}}
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Nonostante il ritiro dalle scene, anche in seguito varie canzoni di Mina diventano più che buoni successi (anche se non più ai livelli dei due decenni precedenti). Tra queste si segnalano qui: ''[[Anche un uomo]]'' (1979), sigla della riedizione del quiz ''[[Lascia o raddoppia?]]''; ''Morirò per te'', che nel 1982 entra tra i primi 100 singoli della classifica ''[[dance]]'' americana di [[Billboard]]; ''Rose su rose'', scritta dal figlio [[Massimiliano Pani]] (1984); ''[[Questione di feeling]]'' (1985), duetto con [[Riccardo Cocciante]]; ''[[Via di qua/Cosa manca|Via di qua]]'' (1986), duetto con [[Fausto Leali]]; ''Lui, lui, lui'' (1988); ''Neve'' (1992); ''Amore'' (1994), secondo duetto con [[Riccardo Cocciante]]; ''Noi ''(1994) duetto con [[Massimo Lopez]]; ''Volami nel cuore'' (1996) che dopo oltre un decennio avrebbe dato il titolo a un [[Volami nel cuore|programma televisivo]]; nonché tutto l'album ''[[Mina Celentano]]'', realizzato nel 1998 con [[Adriano Celentano]].
Proseguendo l'elenco al decennio successivo, vanno altresì citate ''Grande amore'' (1999), ''[[Oggi sono io]] -'' cover di un noto brano di [[Alex Britti]] (2001) -, ''Vai e vai e vai'', ''Portati via'' (2005), ''Mogol-Battisti'' (2006), duetto con [[Andrea Mingardi]] e ''Adesso è facile'' (2009), con il gruppo degli [[Afterhours]]. Quest'ultimo è uno dei pochissimi brani (insieme a ''Volami nel cuore'', ''Che t'aggia dì'' e ''Alibi)'' a essere supportato da un [[videoclip]] promozionale, questa volta realizzato con persone reali (la protagonista è infatti la figlia di Mina, [[Benedetta Mazzini]]); i precedenti video, infatti, vengono realizzati o con immagini di repertorio o sotto forma di cartoni animati oppure completamente al computer. Il tema della canzone ''Canto largo'', contenuta nell'album ''[[Olio (album)|Olio]]'', diventerà a sua volta la sigla della [[soap opera]] di [[Canale 5]], ''[[Vivere (soap opera)|Vivere]]''.
Sempre per quanto riguarda gli anni Ottanta, nel quadriennio 1983-1986 vengono editati i quattro doppi album con le sigle del programma TV di [[Rai 1]] ''30 anni della nostra storia'', (con arrangiamenti di [[Victor Bach]]). A seguire, fino al 1995, Mina pubblicherà un doppio disco all'anno, alternando ''cover'' a brani inediti. A partire dal 1992 inizierà per la cantante una lunga e fruttuosa collaborazione con gli [[Audio2]], lanciati da Massimiliano Pani in veste di [[produttore discografico]] attraverso la PDU: da loro, infatti, saranno firmati alcuni del brani di maggiore successo della Tigre fino al 2003.
Nel 1996, dopo ''[[Pappa di latte]]'' (doppio album in cui duetta, tra gli altri, con i propri figli Massimiliano e Benedetta, rispettivamente nelle canzoni ''If I Fell'' dei [[Beatles]] e ''[[More Than Words]]'' degli [[Extreme]]),<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-fragile-come-un-biscotto/|titolo=Mina fragile come un biscotto|editore=[[La Stampa]]|autore=Marinella Venegoni|data=18 ottobre 1995|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815210222/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-fragile-come-un-biscotto/}}</ref> Mina ritorna alle pubblicazioni di album singoli con un grande successo commerciale, ''[[Cremona (album)|Cremona]]'', omaggio alla sua città adottiva.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-il-ritorno/|titolo=Mina, il ritorno|editore=[[L'Espresso]]|autore=Alberto Dentice|data=26 settembre 1996|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815224132/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-il-ritorno/}}</ref> Da questo momento in poi la sua produzione si diversifica e vi si alternano album di brani inediti a monografie dedicate a specifici generi musicali (canzone napoletana, musica sacra) o autori/artisti celebri ([[Beatles]], [[Frank Sinatra]], [[Lucio Battisti]], [[Domenico Modugno]], [[Renato Zero]], [[Enzo Jannacci]]).<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mezza-italia-sospira-per-il-ritorno-dimina-trad-italiano/|titolo=Mezza Italia sospira per il ritorno di Mina|editore=[[El País]]|autore=José Solís|data=5 aprile 2000|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815224130/http://www.minamazzini.it/cronache/mezza-italia-sospira-per-il-ritorno-dimina-trad-italiano/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/mina-una-grande-voce-nel-vento/|titolo=Mina, una grande voce nel vento|editore=[[La Nazione]]|autore=Marco Mangiarotti|data=31 ottobre 2000|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815205649/http://www.minamazzini.it/cronache/mina-una-grande-voce-nel-vento/}}</ref> Nel frattempo chiude la sua lunga, proficua collaborazione con ''l'art director'' Luciano Tallarini e per le copertine si affida a Mauro Balletti.
Sempre nel 1996 anche la musica "colta" rende omaggio a Mina: il maestro [[Adriano Guarnieri (compositore)|Adriano Guarnieri]], uno dei più significativi compositori contemporanei, presenta al [[Maggio Musicale Fiorentino]] una propria composizione, e cioè ''Omaggio a Mina, sei canzoni per voce leggera, soprano e orchestra,'' basata su un testo di [[Euripide]].
=== Anni 2000 ===
Esce Il 6 ottobre 2000 il primo album di Mina del nuovo millennio, e cioè ''Dalla terra,'' un [[album in studio]] (nel 2010 ristampato in vinile, come [[picture disc]] con tiratura limitata), una raccolta di dodici brani sacri.
Inaspettatamente, nel 2001 la cantante riappare in pubblico, attraverso [[Internet]], sul portale [[Wind Telecomunicazioni|Wind]], dove vengono trasmesse le riprese di alcune sue sessioni di registrazione. Dalle riprese viene tratto il [[DVD]] ''Mina in studio'', con vendite record che superano le {{formatnum:50000}} copie (in un periodo in cui la media dei DVD è di {{formatnum:3000}} copie vendute per titolo). L'evento, con un record di 20 milioni di contatti, è stato tra i più seguiti di tutti i tempi in Italia.<ref name="autogenerato1">{{cita web|url=http://www.minamazzini.com/biografia/|titolo=Mina - Biografia|editore=Minamazzini.it|accesso=20 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111019134147/http://www.minamazzini.com/biografia}}</ref>
Nel 2002 arriva l'album ''[[Veleno (album)|Veleno]],'' all'interno del quale viene proposta una collaborazione di Mina con [[Zucchero Fornaciari]], coautore del brano ''[[Succhiando l'uva]]''.
Nel 2004 (dopo un anno di pausa) il pubblico accoglie trionfalmente ''[[Platinum Collection (Mina)|The Platinum Collection]]'', tripla raccolta di successi della Tigre, con risultati superiori alle più ottimistiche previsioni, in un momento in cui l'industria discografica comincia a lamentare una sensibile flessione delle vendite dei [[CD]]: l'album supera le {{formatnum:600000}} copie vendute, comparendo regolarmente in classifica anche nell'anno successivo. Sempre nel 2004 Mina canta un breve jingle ironico per la [[Gialappa's Band]].<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/31/gialappa-con-mina-trio.html|titolo=Gialappa' s con Mina e trio - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=25 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190925180230/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/31/gialappa-con-mina-trio.html|urlmorto=no}}</ref>
Il 31 gennaio 2005 esce ''[[Bula Bula]]'', con i due singoli (''Vai e vai e vai'' e ''Portati via''), e la ''[[ghost-track]]'' ''Fever'', sigla di apertura della trasmissione sportiva ''[[Quelli che il calcio]]''. L'11 novembre dello stesso anno è poi la volta di un album-tributo a [[Frank Sinatra]] intitolato ''[[L'allieva (Mina)|L'allieva]]:'' qui, ancora una volta, Mina dimostra la sua propensione verso un genere musicale di non facile lettura come il [[jazz]]. Sempre nel 2005 concede di campionare la sua voce (fatto di per sé senza precedenti) per il ''[[remake]]'' in chiave ''[[house]]'', di ''[[Amante amore]]'' (contenuta in ''[[Mina con bignè]]'' e ''[[Mina Live '78]]''). La nuova versione, dal titolo ''Feel Like a Woman (''di Gardner) nasce da un'idea di Pino Presti, autore dell'originale con Cristiano Malgioglio: il brano viene realizzato su più tracce, dalla electro-dance al nu-brazil, con la collaborazione di Stefano Colombo, Melodica Records e della cantante Joanna Cassini.
Nel 2006 la Tigre pubblica l'album di inediti ''[[Bau (album)|Bau]]'', anticipato dal singolo ''Mogol-Battisti'' (un omaggio alla celebre coppia della musica pop italiana) da lei cantato in duetto con [[Andrea Mingardi]], che è anche autore di numerose canzoni del disco stesso.
Nel 2007, in occasione dell'uscita del CD di [[Miguel Bosé]] ''[[Papito]] (''celebrativo per il trentennale di carriera dell'artista spagnolo) Mina duetta con lui rivisitando in lingua spagnola una delle proprie canzoni più famose: ''Acqua e sale'' (''Agua y sal''), da lei già cantata un italiano in coppia con Adriano Celentano. Il 21 settembre esce, come da programma, il nuovo album di Mina, ''[[Todavía]]:'' contiene 14 tracce in spagnolo, 12 delle quali sono versioni di alcuni suoi recenti singoli, eccezion fatta per le ormai storiche ''Un año de amor'', ''Cuestion de feeling'' (duetto con [[Tiziano Ferro]]) e ''Parole parole'', quest'ultima cantata con [[Javier Zanetti]], terzino e capitano argentino dell'{{Calcio Inter|N}}, da sempre la squadra preferita dalla cantante. Il disco debutta direttamente al numero 1 della [[FIMI|classifica degli album più venduti]]. A novembre esce un duetto con [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]], ''[[Poche parole]]'', inserito all'interno di ''[[Stonata]]'', album della cantante romana. L'incontro si rivela molto importante per quest'ultima, prima interprete femminile a duettare con Mina, la quale a sua volta includerà la canzone nel suo album ''[[Caramella]]''.
[[File:Sulla tua bocca lo dirò.jpg|thumb|''[[Sulla tua bocca lo dirò]]'', album di musica classica di Mina del 2009, con arrangiamenti di [[Gianni Ferrio]]]]
Il 24 giugno 2008 ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' riporta la notizia che Mina e [[Ornella Vanoni]] hanno inciso insieme un brano inedito, scritto da [[Andrea Mingardi]]: ''Amiche mai'', la prima collaborazione tra le due cantanti.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/mina-vanoni/mina-vanoni/mina-vanoni.html?ref=search|titolo=La Vanoni canta con Mina: è la prima volta insieme|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|autore=Rory Cappelli, Gino Castaldo|data=24 giugno 2008|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090114111046/http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/mina-vanoni/mina-vanoni/mina-vanoni.html?ref=search|urlmorto=no}}</ref> Sempre in quell'anno, in occasione dei cinquant'anni di carriera della Tigre, la RAI realizza una collana di 10 DVD (''Mina - Gli anni Rai'') col meglio delle sue apparizioni televisive, dagli esordi al 1978, ma di per sé Mina spiazzerà un po' i suoi appassionati non pubblicando assolutamente nulla per questa ricorrenza.
Il 17 febbraio 2009 Mina torna sui teleschermi con un video (collage della sua apparizione nel 2001), come sigla di apertura e poi di chiusura del [[Festival di Sanremo 2009|59º Festival di Sanremo]]. Questo filmato intende rappresentare l'evoluzione della musica italiana nel corso degli anni ed è accompagnato dalla voce di Mina che interpreta il ''Nessun dorma'' dalla ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]]. La [[romanza]] fa parte dell'album di arie classiche uscito il 20 febbraio 2009 intitolato ''[[Sulla tua bocca lo dirò]],''pubblicato in tutto il mondo su etichetta [[Sony BMG|Sony Classical]]. A distanza di poco più di otto mesi, il 30 ottobre 2009 esce come da copione il nuovo album di inediti ''[[Facile (Mina)|Facile]]'', anticipato dal singolo ''Il frutto che vuoi'', scritto da Axel Pani, nipote di Mina. Nell'album è contenuto anche il brano ''Carne Viva'' che segna il ritorno di [[Cristiano Malgioglio]] tra gli autori della Tigre, la quale a sua volta, sempre nel 2009, a distanza di un quarantennio torna a farsi testimonial della nuova campagna pubblicitaria Barilla, prestando la voce a una serie di spot televisivi. Ancora, Mina collabora con altri settanta colleghi al nuovo doppio album di [[Claudio Baglioni]], ''[[Q.P.G.A.]]'', in cui canta il brano ''L'arcobaleno''.
Oltre alla sua attività canora, dal febbraio 2000 al febbraio 2011 Mina scrive sulla prima pagina de ''[[La Stampa]]'' in qualità di opinionista, mentre dall'ottobre 2003 al febbraio 2015 tiene una rubrica sul settimanale ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]],'' in cui risponde alle numerose mail dei lettori.
=== Gli anni 2010 ===
Nel 2010, in occasione del settantesimo compleanno di Mina, sono molte le emittenti tv e web che la celebrano, dedicandole trasmissioni e omaggi. A marzo va in onda uno spot [[Barilla]], diffuso anche in Germania, in cui Mina accenna alla canzone ''[[Nel blu dipinto di blu]]'' di [[Domenico Modugno]]. Il gruppo editoriale [[Finelco]], a cui aderiscono diverse radio, organizza ''Mina ieri, oggi, domani'', una web radio attiva 24 ore su 24 (temporanea dal 19 al 31 marzo, ma poi prorogata a tempo indeterminato), con una programmazione esclusiva sulle canzoni di Mina, dai più grandi successi alle meno conosciute. Il 29 marzo [[Paolo Limiti]] conduce ''Minissima 2010'', trasmissione-tributo alla cantante cremonese, in cui vengono riproposte alcune tra le sue più celebri interpretazioni arricchite da filmati di repertorio.
[[File:Caramella.jpg|left|thumb|Copertina dell'album ''[[Caramella (album)|Caramella]]'' (2010)]]
Il 25 maggio 2010 a distanza di pochi mesi dall'uscita di ''[[Facile (Mina)|Facile]]'' vede la luce un nuovo album di inediti, ''[[Caramella (album)|Caramella]]'', prodotto da Massimiliano Pani e a cui collabora (come già in ''[[Bau (album)|Bau]]'' e ''Facile'') anche il primo nipote di Mina, Axel Pani. Il disco comprende quattordici tracce, tra le quali ''You Get Me'', brano di punta per il lancio radiofonico in cui la Tigre si cimenta in un duetto a distanza con il cantante anglo-nigeriano [[Seal]]. Tre delle quattordici tracce sono già state registrate da Mina nel corso dell'ultimo decennio: si tratta di ''Così così'' (già inserita nel 2001 nell'album ''D'improvviso'' del contrabbassista Massimo Moriconi), ''Amore disperato'', duetto con [[Lucio Dalla]] (inserito nell'album ''Lucio'' del 2003) e ''Poche parole'', duetto con [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]] (già incluso nell'album di costei, il già citato ''[[Stonata]]'' del 2007).
Il 10 novembre 2010, durante la puntata finale di ''[[Ti lascio una canzone]]'', Mina riceve un omaggio alla carriera come segno d'affetto: il microfono con cui durante lo show TV ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza rete]]'' il 21 giugno di quarant'anni prima si è esibita dal vivo per l'ultima volta all'[[Auditorium Rai di Napoli]] (stesso luogo della trasmissione in corso). Per l'occasione viene diffuso un filmato di repertorio proprio del famoso show del 1970, nel quale la cantante interpreta la sua famosa ''Non credere'' scritta da [[Mogol]] e [[Roberto Soffici]]. Massimiliano Pani, giudice di ''Ti lascio una canzone'', ritira il gradito omaggio per la madre. Il 30 novembre, come seguito dell'album ''Caramella'', esce l'EP ''[[Piccola strenna]]'', un CD con quattro brani appositamente interpretati da Mina per le imminenti festività natalizie e preceduto dieci giorni prima dal singolo ''[[Mele Kalikimaka]]'', cover del singolo di [[Bing Crosby]] e delle [[The Andrews Sisters|Andrews Sisters]] del 1950. Le stesse canzoni faranno da colonna sonora a ''[[La banda dei Babbi Natale]]'', film natalizio del 2010 del trio [[Aldo Giovanni e Giacomo]]. Il secondo e ultimo singolo dell'EP, pubblicato il 21 gennaio 2011, è ''[[Walking the Town]]''.
[[File:Piccolino.jpg|thumb|Copertina dell'album ''[[Piccolino (Mina)|Piccolino]]'' del 2011]]
Il 17 ottobre 2011, Mina mette in rete il brano ''[[Questa canzone]]'', che anticipa il nuovo album di inediti ''[[Piccolino (Mina)|Piccolino]], in'' uscita il 22 novembre. Secondo quanto scritto in un comunicato, il brano si basa su un demo inviato alla cantante in forma anonima e viene quindi affidato al web affinché chi l'autore possa riconoscerlo e farsi vivo.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2011/10/17/blogs/on-the-road/mina-questa-canzone-ha-anni-testo-di-limiti-musica-di-nobile-z6sZOMO29HB68VhQj2MHNL/pagina.html|titolo=Mina, "Questa canzone" ha 15 anni - Testo di Limiti, musica di Nobile|editore=[[La Stampa]]|autore=Marinella Venegoni|data=17 ottobre 2011|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130420022026/http://www.lastampa.it/2011/10/17/blogs/on-the-road/mina-questa-canzone-ha-anni-testo-di-limiti-musica-di-nobile-z6sZOMO29HB68VhQj2MHNL/pagina.html|urlmorto=sì}}</ref> Qualche giorno dopo sulla rivista ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]].''viene rivelata l'identità degli autori del brano, che risalirebbe addirittura al 1971: Mario Nobile (musica) e [[Paolo Limiti]] (testo).<ref>{{cita web|url=http://www.vanityfair.it/show/musica/2011/10/20/mina-questa-canzone-sito-facebook|titolo=«Gli autori del brano di Mina siamo noi»|editore=[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]|data=20 ottobre 2011|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111123134603/http://www.vanityfair.it/show/musica/2011/10/20/mina-questa-canzone-sito-facebook |urlmorto=no}}</ref> Alcuni opinionisti avanzano tuttavia il sospetto che si sia trattato di un'operazione commerciale per pubblicizzare sia il nuovo disco sia la pagina [[facebook]] dell'artista.<ref>{{cita web|autore=|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2011/10/17/AOD5VVEB-autore_caccia_canzone.shtml|titolo=Mina e la canzone senza autore, sul Web è partita "la caccia"|editore=[[Il Secolo XIX]]|data=17 ottobre 2011|accesso=21 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111019192032/http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2011/10/17/AOD5VVEB-autore_caccia_canzone.shtml |urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|autore=Massimo Giuliano|url=http://www.newsmag.it/11050/musica/il-web-insorge-contro-mina-con-questa-canzone-ci-sta-prendendo-in-giro|titolo=Il web insorge contro Mina: "Con 'Questa canzone' ci sta prendendo in giro"|editore=News mag|data=18 ottobre 2011|accesso=21 ottobre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111020142521/http://www.newsmag.it/11050/musica/il-web-insorge-contro-mina-con-questa-canzone-ci-sta-prendendo-in-giro}}</ref> L'8 novembre 2011 viene resa nota la nuova canzone scritta da [[Enzo Iacchetti]], ''Buon Natale'', in cui Mina canta insieme a [[Claudio Baglioni]], [[Lucio Dalla]], [[Enrico Ruggeri]] e [[Roberto Vecchioni]] per sostenere l'Amref nella realizzazione di una diga in Kenya.<ref>{{cita web|autore=Marco Mangiarotti|url=http://www.ilgiorno.it/spettacoli/musica/2011/11/10/617322-enzo_iacchetti_canta.shtml|titolo=Enzo Iacchetti canta con Mina, Baglioni e Dalla per l’Africa|editore=[[Il Giorno]]|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419031837/https://www.ilgiorno.it/spettacoli/musica/2011/11/10/617322-enzo_iacchetti_canta.shtml |urlmorto=no}}</ref>
Il 3 aprile 2012 viene pubblicato un altro album: ''Dalla Bussola'', seguito il 4 dicembre da ''[[12 (American Song Book)]]''. Il disco, composto da dodici standard della canzone americana, viene offerto con dodici copertine differenti, una per traccia.<ref>{{cita web|autore=Pippo Augliera|url=http://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=24391&sz=2|titolo="12 (american song book)" il nuovo disco di Mina con classici da Cole Porter a James Taylor|editore=Musicalnews.com|data=13 novembre 2012|accesso=13 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181015042028/http://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=24391&sz=2|urlmorto=sì}}</ref>
Il 7 novembre 2013 in prima serata su [[Rai 2]] va in onda ''[[Unici (programma televisivo)|Unici]] - Mina - D'altro canto'', nuovo speciale su Mina con interviste a [[Plácido Domingo]], [[Giorgio Faletti]], [[José Feliciano]], [[Luca Ronconi]], [[Piero Pelù]], [[Zucchero Fornaciari]], [[Miguel Bosé]], [[Marco Mengoni]], Emma Marrone, [[Aldo, Giovanni e Giacomo]], il giornalista [[Fernando Fratarcangeli]], [[Giuliano Sangiorgi]] e tanti altri.<ref>[http://www.unici.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5437f462-29fc-420c-abf0-b185353eeabd.html?refresh_ce “UNICI” MINA – D'ALTRO CANTO] unici.rai.it</ref>
Il 19 novembre 2013 esce ''[[Christmas Song Book]]'', un album che per le scelte stilistiche e le sonorità può essere considerato il ''gemello'' di ''12 American Song Book'' dell'anno precedente, differenziandosi da quest'ultimo per l'unicità della tematica, quella natalizia. A sole due settimane dall'uscita il nuovo concept natalizio è certificato, come il precedente, disco d'oro.
A febbraio 2014 esce sulla piattaforma digitale [[iTunes]] ''Itaca'', un nuovo brano della cantante, che è diventato singolo. Il brano è presentato per la prima volta nel programma televisivo ''[[The Voice of Italy]]'', dov'è portato in scena con la coreografia della compagnia Kitonb.<ref>[http://velvetmusic.it/2013/06/06/mina-linedito-e-itaca-nuovo-album-nel-2014-video/ Mina: l'inedito è “Itaca”, nuovo album nel 2014 [VIDEO]]</ref>
Il 15 aprile [[2014]] per [[Universal Music Italia]] esce l'album di [[Mondo Marcio]], rapper milanese, che si intitola ''[[Nella bocca della tigre]]'' in onore di Mina. In ogni canzone (in tutto sono dodici) c'è un campione musicale di un brano della cantante autorizzato dalla stessa Mina.
Il 10 giugno 2014,<ref>{{cita web|url= http://www.sorrisi.com/2014/06/03/mina-selfie-album/|titolo= Mina, il nuovo album si intitola "Selfie" e uscirà (a sorpresa) il 10 giugno|sito= sorrisi.com|data= 3 giugno 2014|accesso= 3 giugno 2014|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140606215022/http://www.sorrisi.com/2014/06/03/mina-selfie-album/}}</ref> a tre anni dall'ultimo album di inediti, la cantante pubblica ''[[Selfie (Mina)|Selfie]]'', disco composto da 13 nuove tracce, tra cui ''La palla è rotonda'', brano scelto dalla Rai come sigla per le sue trasmissioni sul [[campionato mondiale di calcio 2014]].<ref>{{cita web|autore=|url= http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/samba-di-mina-per-sigla-mondiali-calcio-in-onda-su-rai-f3464895-c164-48da-bc7c-3cdd778f64ca.html|titolo= Un samba inedito di Mina per la sigla Rai dei mondiali di calcio|editore= RaiNews|data= 12 maggio 2014|accesso= 3 giugno 2014}}</ref> Per la seconda volta nella sua carriera, la cantante sceglie come immagine di copertina una scimmia (un [[macaco]], per l'esattezza), come era già successo nel 1971 per l'album ''[[Mina (1971)|Mina]]''.
Il 30 settembre 2016 esce il singolo di [[Fausto Leali]] ''[[A chi mi dice (Blue)|A chi mi dice]]'', cover del brano dei [[Blue (gruppo musicale)|Blue]], a cui prende parte come ospite la stessa Mina.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/09/22/fausto-leali-duetta-con-mina_db52f634-e289-490e-87fe-2f996da2d65e.html|titolo=Fausto Leali duetta con Mina - In album Non solo Leali anche Baglioni, Britti, De Gregori|sito=ANSA.it|data=22 settembre 2016|accesso=4 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160923171218/http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/09/22/fausto-leali-duetta-con-mina_db52f634-e289-490e-87fe-2f996da2d65e.html|urlmorto=no}}</ref>
L'11 novembre 2016 esce ''[[Le migliori]]'' di Mina e Celentano; l'album è anticipato dal singolo ''Amami amami'', in rotazione radiofonica a partire dal 21 ottobre 2016.<ref>{{cita web|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2016/10/16/e-in-arrivo-il-nuovo-album-di-mina-e-celentano-esce-l11-novembre_a1fd8be9-e911-4da9-a150-bfa4cfa62d68.html|titolo = È in arrivo il nuovo album di Mina e Celentano, esce l'11 novembre|sito = ANSA|data = 16 ottobre 2016|accesso = 16 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161019170920/http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2016/10/16/e-in-arrivo-il-nuovo-album-di-mina-e-celentano-esce-l11-novembre_a1fd8be9-e911-4da9-a150-bfa4cfa62d68.html |urlmorto=no}}</ref> La canzone è la cover integrale di ''Ma'agalim (Circles)'', realizzata nel [[2015]] dal cantante-compositore [[Israele|israeliano]] [[Idan Raichel]].
Il secondo singolo estratto è ''Ad un passo da te'', pubblicato il 6 gennaio 2017. L'album, sebbene uscito a novembre, è il più venduto del 2016, ottenendo a fine anno, tre dischi di platino, con oltre {{formatnum:150000}} copie vendute. A febbraio 2017 il disco ha venduto oltre {{formatnum:250000}} copie. L'album ''Le Migliori'' è seguito dall'uscita del altro singolo ''Ma che ci faccio qui'', pubblicato il 1º aprile 2017. Infine, come quarto ed ultimo singolo, esce ''[[Se mi ami davvero]]'' scritta dal rapper [[Mondo Marcio]]. A metà 2018 il disco conquista il settimo disco di platino con oltre {{formatnum:350000}} copie vendute.
Durante il 2017 sono trasmessi una serie di video promozionali del Festival di Sanremo di quell'anno dello sponsor unico del Festival [[TIM]]: la musica dei video è il remake realizzato da Mina della canzone ''[[All Night (Parov Stelar)|All Night]]'' di [[Parov Stelar]].<ref>{{Cita web|url=http://www.today.it/media/sanremo-2017-mina.html/|titolo=Sanremo 2017, il ritorno di Mina: la sua voce sul palco dell'Ariston|sito=Today.it|data=7 febbraio 2017|accesso=13 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170513024901/http://www.today.it/media/sanremo-2017-mina.html/|urlmorto=no}}</ref>
Il 10 novembre 2017 viene diffuso in radio e in digitale l'inedito ''Eva'', cantato in coppia con Adriano Celentano. La canzone è inserita nel cofanetto ''[[Tutte le migliori]]'', in uscita il 1º dicembre. Il cofanetto include un [[Compact disc|CD]] con alcune canzoni tratte dal primo e dal secondo disco incisi da Mina e Celentano, e un CD con una compilation di canzoni dei due artisti incise durante la loro lunga carriera.<ref>{{cita web|url=http://www.radiomontecarlo.net/news/news-musica/241114/mina-celentano-ecco-la-tracklist-di-tutte-le-migliori.html|titolo=Mina Celentano: ecco la tracklist di "Tutte le migliori"|accesso=14 novembre 2017|urlarchivio=https://archive.is/20171114202739/http://www.radiomontecarlo.net/news/news-musica/241114/mina-celentano-ecco-la-tracklist-di-tutte-le-migliori.html}}</ref>
[[File:Maeba.jpg|thumb|Copertina dell'album ''[[Maeba (album)|Maeba]]'' del 2018]]
La sponsorizzazione TIM prosegue nell'edizione 2018 di Sanremo, attraverso l{{'}}''Opera Digitale Intergalattica in 5 atti'', composta da 5 brevi [[Pubblicità televisiva|spot pubblicitari]], che hanno accompagnato tutte le puntate del festival per promuovere la propria rete superveloce. I video, della durata di 75 secondi ciascuno, mostrano una versione digitale di Mina nelle vesti di comandante della nave spaziale Opera (a cui ha prestato la voce [[Platinette]]), in viaggio verso la [[Terra]] e il [[Festival di Sanremo]].<ref>[http://www.smartworld.it/tecnologia/opera-digitale-intergalattica-in-5-atti.html Opera Digitale Intergalattica in 5 atti: la pubblicità di TIM a Sanremo tra il geniale e il kitsch|SmartWorld]</ref> Durante la serata finale del festival, è stato proiettato uno spot televisivo che mostra la versione digitalizzata di Mina che interpreta ''[[Another Day of Sun]]'', una cover dell'omonimo brano tratto dalla colonna sonora del [[musical]] ''[[La La Land]]''. In aggiunta allo spot pubblicitario, sul palco dell'[[Teatro Ariston|Ariston]] è stato proiettato un [[ologramma]] [[Computer grafica 3D|tridimensionale]] del Comandante Mina mentre esegue il brano, grazie a un complesso sistema di ventole e micro [[LED]] che hanno fatto percepire agli spettatori un'immagine dinamica 3D fluttuante nell'aria.<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Sanremo-2018-ologramma-Mina-spot-Tim-ad771b7a-c49b-4ef5-91ca-d9159753df61.html#foto-1 |titolo=Sanremo 2018, Mina torna all'Ariston: il suo ologramma canta un brano di "La La Land"|sito=RaiNews|data=10 febbraio 2018|accesso=4 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819114114/http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Sanremo-2018-ologramma-Mina-spot-Tim-ad771b7a-c49b-4ef5-91ca-d9159753df61.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-685816/mina-aliena-video-tim-sanremo |titolo=Sanremo 2018: Mina l'aliena nel filmato della TIM, ecco come è stata creata|sito=Rockol.it|accesso=4 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190428092650/https://www.rockol.it/news-685816/mina-aliena-video-tim-sanremo|urlmorto=no}}</ref>
Il 2 marzo 2018 vengono pubblicati titolo, copertina e tracklist del nuovo album in uscita il 23 marzo: si intitola ''[[Maeba (album)|Maeba]]'', contiene 12 tracce (tra cui due cover, ''[[Last Christmas]]'' dei [[Wham!]] e ''[[Heartbreak Hotel (Elvis Presley)|Heartbreak Hotel]]'' di [[Elvis Presley]]), in vendita in tre edizioni differenti (cd digipack, vinile nero in edizione limitata, e un secondo vinile esclusivo per Amazon).<ref>{{cita web |autore = |url = http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2018/03/02/torna-mina-marzo-esce-maeba_fbinadVLR94fwvSRdyriVK.html |titolo = Torna Mina, a marzo esce 'Maeba' |editore = Adnkronos |data = 2 marzo 2018 |accesso = 2 marzo 2018}}</ref> L'album è stato anticipato dal singolo ''Volevo scriverti da tanto'', traccia d'apertura dell'album, in rotazione radiofonica a partire dal 9 marzo 2018.<ref>{{cita web |autore = |url = https://www.minamazzini.it/it/news/aggiornamenti/volevo-scriverti-da-tanto/ |titolo = Volevo scriverti da tanto |editore = minamazzini.it |data = 2 marzo 2018 |accesso = 2 marzo 2018 |dataarchivio = 2 marzo 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180302225423/https://www.minamazzini.it/it/news/aggiornamenti/volevo-scriverti-da-tanto/ |urlmorto = sì }}</ref>
Il 30 novembre 2018 esce l'album di cover ''[[Paradiso (Lucio Battisti Songbook)]]'' in cui canta brani di [[Lucio Battisti]] con la partecipazione di alcuni tra i più rappresentativi arrangiatori, definiti il ''"who`s who" della categoria''.<ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/mina-incanta-col-suo-paradiso-e-scala-le-classifiche-cantare-battisti-e-un-esperienza-celestiale-_3180073-201802a.shtml|titolo=Mina incanta col suo "Paradiso" e scala le classifiche: "Cantare Battisti è unʼesperienza celestiale"|data=12 dicembre 2018|accesso=15 dicembre 2022}}</ref> A maggio 2022 l'album viene certificato [[Certificazione delle vendite di dischi musicali|disco di platino]].
Per l'[[Festival di Sanremo 2019|edizione 2019 del Festival di Sanremo]] gli spot TIM includono versioni di ''Kiss the sky'' di [[Jason Derulo]] e ''Tintarella di luna''. Nello stesso anno duetta con il rapper [[Mondo Marcio]] nella canzone ''Angeli e demoni''.
Il 22 novembre 2019 è stato pubblicato ''[[Mina Fossati]]'', nuovo album di inediti realizzato in coppia con [[Ivano Fossati]].<ref>{{cita web |autore = Rafaella Oliva |url = https://www.iodonna.it/spettacoli/musica/2019/10/02/mina-fossati-e-lalbum-di-inediti-ecco-tutto-quello-che-sappiamo-della-coppia-musicale-piu-attesa-dellanno/ |titolo = Mina, Fossati e l'album di inediti: ecco tutto quello che sappiamo della coppia musicale più attesa dell’anno|editore = iodonna.it |data = 2 ottobre 2019 |accesso = 18 novembre 2019}}</ref>
=== Anni 2020 ===
Il 4 agosto 2020, in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo Viadotto Genova San Giorgio, viene diffusa la nuova versione di ''Crêuza de mä'', originariamente eseguita da Fabrizio De Andrè, cantata da 18 artisti italiani, tra i quali Mina, su progetto di [[Dori Ghezzi]].
Il 27 novembre 2020 esce ''[[Italian Songbook]]'', una delle prime raccolte che usciranno nei mesi a seguire. Oltre a contenere tutti i più grandi successi, contiene anche delle cover (registrate sempre dalla stessa Mina).
La sera del 31 dicembre 2020 esordisce il nuovo spot [[Gruppo TIM|TIM]], trasmesso per la prima volta su [[Rai 1]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/01/01/musica-boom-visualizzazioni-per-spot-tim-cantato-da-mina_5fd05837-7d49-456c-83c8-c3ad94eaf5b9.html|titolo=Musica: boom visualizzazioni per spot Tim cantato da Mina - Lombardia|sito=Agenzia ANSA|data=1º gennaio 2021|accesso=2 gennaio 2021}}</ref> dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]]. In esso Mina interpreta una versione italiana<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Mina – Questa è TIM|lingua=en|accesso=2 gennaio 2021|url=https://genius.com/Mina-questa-e-tim-lyrics}}</ref> del brano ''[[This Is Me (Keala Settle)|This is me]]'' (dalla [[The Greatest Showman (colonna sonora)|colonna sonora]] del film musicale ''[[The Greatest Showman]]'').
Nel novembre 2021 viene annunciato il singolo inedito ''Niente è andato perso'', che anticipa la raccolta ''[[MinaCelentano - The Complete Recordings]]'', comprendente anche i brani dei dischi ''[[Mina Celentano]]'' (1998) e ''[[Le migliori]]'' (2017).<ref>{{cita web|url=https://www.earone.it/news/minacelentano_niente_e_andato_perso_radio_date_26_11_2021_55969971/|titolo=MINACELENTANO - Niente è andato perso (Radio Date: 26-11-2021)|autore=Eleonora Romanò|sito=Earone|data=22 novembre 2021|accesso=23 novembre 2021}}</ref>
Il 3 febbraio 2022, in apertura della terza serata del Festival di Sanremo, [[Amadeus (conduttore televisivo)|Amadeus]] ha reso omaggio al presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]], sulle note di ''Grande, grande, grande'' di Mina eseguita dalla grande orchestra, ricordando anche che nel 1978 Mattarella era presente all'ultimo concerto pubblico di Mina al teatro tenda [[Bussoladomani]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2022/02/per-il-festival-il-presidente-mattarella--grande-grande-grande--1f12b513-492f-4245-a1cf-7e60bb4668ca.html|titolo=La terza serata del Festival si apre con un omaggio a Mattarella: "Grande, grande, grande"|autore=|editore=|data=3 febbraio 2022|accesso= 4 febbraio 2022}}</ref>
Sua è la voce nella colonna sonora de ''[[Le fate ignoranti (serie televisiva)|Le fate ignoranti]]'' dal titolo ''Buttare l'amore''.<ref>{{Cita web|url=https://www.comingsoon.it/serietv/news/le-fate-ignoranti-di-ferzan-ozpetek-disney-piu-svela-il-poster-della-serie/n137931/|titolo=Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek: Disney+ svela il poster della serie tv|sito=[[Comingsoon.it]]|accesso=2 aprile 2022}}</ref>
Il 21 aprile 2023 viene pubblicato il nuovo album ''[[Ti amo come un pazzo]]'', mentre il singolo realizzato con [[Blanco (cantante)|Blanco]], dal titolo ''[[Un briciolo di allegria]]'', è stato anticipato al 14 aprile, in concomitanza con l'uscita del nuovo album del cantante.<ref>{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-736134/mina-oggi-annuncia-nuovo-album-ti-amo-come-un-pazzo-esce-21-aprile|titolo=Mina: esce il nuovo album di inediti "Ti amo come un pazzo"|sito=[[Rockol]]|accesso=23 marzo 2023}}</ref> Il singolo raggiunge la prima posizione della classifica FIMI.
Il 20 aprile 2024 viene confezionato e pubblicato da [[Warner Music Italy]], il triplo album live ''Mina Live alla Bussola 1968-1978'', costituito da un box in edizione limitata e numerata contenente i 4 LP incisi dal vivo da Mina, gli unici live della sua carriera, registrati alla [[Bussola Versilia|Bussola]] di [[Marina di Pietrasanta]] negli anni 1968 (''[[Mina alla Bussola dal vivo]]''), 1972 (''[[Dalla Bussola]]'') e 1978 (''[[Mina Live '78]]'').<ref>{{Cita web|url=https://www.exitmusic.it/prodotto/mina-live-alla-bussola-1968-1978-box-4-x-vinili-lp-limited-edt-rsd-2024/|titolo=Mina Live Alla Bussola 1968-1978|data=20 aprile 2024|accesso=22 aprile 2024}}</ref> Il 1 novembre 2024, esce ''[[Buttalo via]]'' primo singolo del nuovo album della cantante ''[[Gassa d'amante (album)|Gassa d'amante]]''.
== Vita privata ==
[[File:Mina con Massimiliano Pani da piccolino.jpg|left|thumb|Mina tiene tra le braccia il figlio di tre anni [[Massimiliano Pani]] (1966)]]
La figura di Mina ha sempre suscitato grande curiosità e interesse non solo per la sua carriera, ma anche per le vicende che ne hanno caratterizzato la vita privata.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/26/Mina_prima_femminista_anche_non_co_8_100326047.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120802020243/http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/26/Mina_prima_femminista_anche_non_co_8_100326047.shtml|titolo=Mina, la prima femminista (anche se non lo sapeva)|editore=[[Corriere della Sera]]|autore=Maria Luisa Agnese|data=26 marzo 2010|accesso=31 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
In seguito alla nascita del primogenito, la storia di Mina con Pani entra in crisi, complici gli impegni lavorativi di entrambi e i conseguenti lunghi periodi di lontananza fra i due. È così che la cantante inizia una nuova relazione con il compositore e arrangiatore [[Augusto Martelli]], con il quale conviverà fin verso la fine degli anni Sessanta.<ref>{{cita web|url=http://www.minamazzini.it/cronache/vi-dico-chi-questa-pazza-mina/|titolo=Vi dico chi è questa pazza Mina|editore=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|autore=Sandro Mayer|data=19 marzo 1969|accesso=5 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203023646/http://www.minamazzini.it/cronache/vi-dico-chi-questa-pazza-mina/}}</ref>
Nell'aprile1965 un grave lutto colpisce la cantante: a soli 22 anni d'età muore nottetempo in un tragico incidente stradale suo fratello Alfredo, anch'egli interprete canoro con lo pseudonimo di [[Geronimo (cantante)|Geronimo]], soprannome scelto per lui dalla stessa Mina per via del suo naso aquilino simile a quello dell'[[Geronimo|omonimo capo apache.]]
Nel [[1966]] la cantante si trasferisce a [[Lugano]], in [[Svizzera]], paese del quale nel novembre 1989 acquisirà insieme alla figlia Benedetta (nata nel 1971) la cittadinanza<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/07/da-ieri-mina-diventata-cittadina-svizzera.html|titolo=Da ieri Mina è diventata cittadina svizzera|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=7 novembre 1989|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120401102150/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/07/da-ieri-mina-diventata-cittadina-svizzera.html|urlmorto=no}}</ref>, pur mantenendo comunque quella italiana.
Risale all'inizio del 1970 l'incontro di Mina con il suo futuro primo marito, il giornalista romano [[Virgilio Crocco]]: i due si conoscono nel camerino della cantante dopo una sua esibizione a [[Terni]] e tra di loro scatta il classico colpo di fulmine, soprattutto per i modi garbati ed eleganti di lui. Le nozze arrivano improvvise il 25 febbraio 1970 a [[Trevignano Romano]], sul [[lago di Bracciano]]; purtroppo, però, gli impegni professionali dividono subito gli sposi: infatti, la coppia non vive sotto lo stesso tetto e dopo non molti mesi il matrimonio naufraga. I due sono già separati quando l'11 novembre 1971, sempre alla clinica Mangiagalli di [[Milano]], Mina dà alla luce (con circa tre settimane di anticipo) la sua secondogenita, Benedetta Crocco. Quest'ultima, anni dopo, deciderà di aggiungere legalmente il cognome materno a quello paterno, per poi farsi conoscere solo come [[Benedetta Mazzini]]. Mina rimarrà comunque in buoni rapporti con l'ex-marito fino alla morte di lui, avvenuta il 18 ottobre 1973 a [[La Crosse (Wisconsin)|La Crosse]], nel [[Wisconsin]], investito da un'auto in circostanze mai del tutto chiarite.
Dopo la nascita della figlia, Mina inizia a frequentare [[Alfredo Cerruti]], discografico napoletano e componente del gruppo satirico-demenziale degli [[Squallor]]. La loro relazione durerà circa tre anni.
Infine, sul finire degli [[anni 70|anni Settanta]] Mina reincontra un amico di vecchia data, Eugenio Quaini, cardiochirurgo cremonese di sette anni più giovane di lei, con cui inizia una nuova e lunga relazione. Quando il 10 gennaio 2006 si sposa con lui, la cantante ne prende il cognome secondo le consuetudini elvetiche,<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/02/Mina_sposato_Quaini_dopo_anni_co_9_060302269.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120802041811/http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/02/Mina_sposato_Quaini_dopo_anni_co_9_060302269.shtml|titolo=Mina ha sposato Quaini dopo 25 anni|editore=[[Corriere della Sera]]|data=2 marzo 2006|accesso=20 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref> anche se rimane comunque legata al proprio cognome da nubile, come dimostra la denominazione da lei scelta per il suo sito internet.<ref>{{Sito ufficiale}}</ref>
Mina è nonna dei due figli avuti dal primogenito [[Massimiliano Pani|Massimiliano]], Axel ed Edoardo Pani, nati rispettivamente nel 1986 e nel 2004.<ref>{{cita web|url=https://popcorntv.it/curiosita/chi-e-mina-biografia-e-vita-privata-della-cantante-oggi-curiosita/43045?refresh_ce-cp|titolo=Mina: la Tigre di Cremona che ha conquistato tutti con la sua voce |editore=popcorntv|data=|accesso=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200205113624/https://popcorntv.it/curiosita/chi-e-mina-biografia-e-vita-privata-della-cantante-oggi-curiosita/43045?refresh_ce|urlmorto=no}}</ref> Il 9 maggio 2018 diventa bisnonna di Alma, primogenita di Axel<ref>{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/05/14/news/mina_e_diventata_bisnonna_e_nata_alma_pani-196407545/|titolo=Mina è diventata bisnonna: è nata Alma Pani|sito=la Repubblica|data=14 maggio 2018|accesso=30 marzo 2022}}</ref> e nel 2021 di Corrado, secondogenito di Axel.
== Stile musicale ==
Mina ha utilizzato la sua voce plurivalente<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/plurivalente|titolo=Plurivalente|accesso=24 settembre 2023}}</ref> ed espressiva in modo molto personale, facendo sovente leva sui virtuosismi.<ref name=Treccani/><ref name=GT>{{cita libro|titolo=Il dizionario del pop-rock|autore=Enzo Gentile, Alberto Tonti|editore=Zanichelli|anno=2014|pp=1078-1081}}</ref> Viene soprattutto individuata come artista pop<ref name=Treccani/>, tanto quanto ritenuta uno dei principali esponenti della [[musica leggera]] italiana,<ref name=IGM/><ref name=S2O/><ref name=BC/> che sa proporre in maniera raffinata ed elegante, non di rado arricchita dagli [[jazz standard|standard del jazz]] e della [[bossa nova]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/cronache/mina-e-celentano-due-monumenti-disco-solo-1321610.html|titolo=Mina e Celentano, due monumenti in un disco solo|autore=Paolo Giordano|wkautore=Paolo Giordano (giornalista)|sito=il Giornale.it|data=21 ottobre 2016|accesso=5 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161203014212/http://www.ilgiornale.it/news/cronache/mina-e-celentano-due-monumenti-disco-solo-1321610.html |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2012/12/03/mina-american-book-song_n_2231746.html|titolo=Mina: mi sono proprio divertita a registrare "12 (American Song Book)"|sito=[[Huffington Post]] ([[ANSA]])|data=4 dicembre 2012|accesso=5 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130110061314/http://www.huffingtonpost.it/2012/12/03/mina-american-book-song_n_2231746.html|urlmorto=no}}</ref>
Grazie a una simile versatilità vocale, Mina è stata e resta in grado di immedesimarsi in pressoché tutti gli stili musicali<ref name="Treccani" /><ref name="GT" /> come confermano, dopo i suoi esordi da "urlatrice",<ref name="GT" /> le registrazioni storiche degli anni [[Anni 1960|Sessanta]] e [[Anni 1970|Settanta]],<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/15/news/lista-mina-2667661/|titolo=Le mile bolle blu di Mina - Votate la vostra canzone|editore=la Repubblica.it|autore=Katia Riccardi|data=15 marzo 2010|accesso=3 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140505035923/http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/15/news/lista-mina-2667661/ |urlmorto=no}}</ref> il pop e rock di ''Attila'' (1979),<ref name="GT" /> il rock, [[swing]] e [[calypso (genere musicale)|calypso]] di ''Catene'' (1984),<ref name="GT" /> nonché la[[canzone napoletana]] degli album ''Mina canta Napoli'' (1966), ''Napoli'' (1996) e ''Napoli secondo estratto'' (2003),<ref name="GT" /><ref>{{cita web|url=http://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/mina_vacalebre_pani_palomba_nouvelle_vague_pino_daniele-273139.html|titolo=Mina e Napoli, storia d'amore e melodia: il racconto di Massimiliano Pani|editore=Il mattino|autore=Federico Vacalebre|data=28 gennaio 2014|accesso=7 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170522043937/http://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/mina_vacalebre_pani_palomba_nouvelle_vague_pino_daniele-273139.html|urlmorto=no}}</ref> la [[musica sacra]] di ''Dalla terra'' (2000)<ref name="GT" /> e quella colta di ''Sulla tua bocca lo dirò'' (2009).<ref name="GT" />
Innumerevoli sono i suoi omaggi ad altri interpreti italiani e stranieri, quali i [[Beatles]] (''[[Mina canta i Beatles]]'', 1993), [[Lucio Battisti]] (''[[Minacantalucio]]'', 1975, ''[[Mazzini canta Battisti]]'', 1994 e ''[[Paradiso (Lucio Battisti Songbook)|Paradiso]]'', 2018), [[Enzo Jannacci]] (''[[Mina quasi Jannacci]]'', 1977) e altri celebri cantautori italiani (''[[Canzoni d'autore]]'', 1996).<ref name="GT" />
Oltre a essere ritenuta una paradigmatica esponente di diversi stili di musica pop, Mina viene anche inserita dalla rivista specializzata ''AllMusic'' fra gli artisti canori [[adult contemporary music|adult contemporary]].<ref>{{Allmusic|accesso=24 dicembre 2009}}</ref>
== Collaborazioni artistiche ==
[[File:Grande grande grande.jpg|thumb|''[[Grande, grande, grande]]'', uno dei grandi successi dell'etichetta PDU]]
=== Etichette discografiche ===
* 1958 - 1963: [[Italdisc]]
* 1963 - 1967: [[Ri-Fi]]
* 1967 - presente: [[PDU (etichetta discografica)|PDU]]/GSU - distribuita dalla [[Durium]] fino al 1970; dalla [[EMI Italiana]] fino al 1996; dalla [[RTI Music]] (attuale S4) dal 1997 al 1999. A partire dall'album ''[[Mina Nº 0]]'' del 1999, la PDU/GSU inizia il suo contratto di distribuzione con [[Sony Music]], che durerà fino al 2012 con l'album ''[[12 (American Song Book)]]''; Nel 2016, grazie alla collaborazione con [[Adriano Celentano]] e al loro album ''[[Le migliori|Le Migliori]]'', Mina torna ad essere distribuita da Sony Music fino alla pubblicazione nel 2018 dell'album ''[[Paradiso (Lucio Battisti Songbook)]]'' con cui stringe temporaneamente un contratto di distribuzione con [[Warner Music Group]], dopodiché con l'album ''[[Mina Fossati]]'' ritorna nuovamente alla Sony.
Dal 2023 PDU conclude un accordo di licenza e un mandato per l'incasso dei diritti connessi con [[Pirames International]], con la quale inizia la distribuzione digitale dell’intero catalogo, precedentemente diviso tra [[Warner Music Group]] e [[Sony Music]]<ref>[https://musicbiz.rockol.it/news-736766/mina-a-pirames-la-distribuzione-del-catalogo-pdu Rockol – Mina, a Pirames la distribuzione del catalogo PDU]</ref>.
Il 14 marzo 2023 viene pubblicato il singolo '''Un briciolo di allegria''' in collaborazione con [[Blanco (cantante)|Blanco]], che ottiene cinque dischi di platino in Italia<ref>[https://www.fimi.it/ FIMI – Certificazioni singoli]</ref> e viene incluso nel primo album di inediti di Mina distribuito da Pirames International, ''[[Ti amo come un pazzo]]''.
Nello stesso anno escono per la prima volta in digitale le raccolte ''Dilettevoli eccedenze'' Vol. 1 e Vol. 2.
A novembre 2024 esce il nuovo album ''[[Gassa d’amante (album)|Gassa d’amante]]'', anch’esso distribuito digitalmente da Pirames International.
=== Arrangiatori e direttori d'orchestra ===
Mina ha avuto al suo fianco, nel corso degli anni, un buon numero di arrangiatori e direttori d'orchestra. Tre l'hanno accompagnata in più occasioni al primo posto dei singoli più venduti nella Hit Parade italiana:
* [[Tony De Vita]] (''[[Tintarella di luna]]'', ''[[Il cielo in una stanza/La notte|Il cielo in una stanza]]''), ''[[Moliendo café]]'')
* [[Augusto Martelli]] (''[[È l'uomo per me/So che non è così|È l'uomo per me]]'', ''[[Un anno d'amore/E se domani|Un anno d'amore]]'')
* [[Pino Presti]] (''[[Grande, grande, grande]]'', ''[[E poi.../Non tornare più|E poi...]]'').
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immagine:Tony De Vita.jpg|Tony De Vita
immagine:Augusto Martelli.jpg|Augusto Martelli
immagine:Pino-presti lugano 90s croped.jpg|Pino Presti
</gallery>
=== Duetti su Disco ===
* Con [[Adriano Celentano]]:
** ''[[Acqua e sale]]'' + ''[[Brivido felino]]'' + ''Che t'aggia di'' + ''Dolce fuoco dell'amore'' + ''Io non volevo'' + ''Messaggio d'amore'' + ''Sempre sempre sempre'' + ''Specchi riflessi'' - (''[[Mina Celentano]]'', 1998)
** ''[[Amami amami|Amami amami (Ma'agalim)]]'' + ''È l'amore'' + ''[[Se mi ami davvero]]'' + ''Ti lascio amore'' + ''[[A un passo da te (Mina e Adriano Celentano)|A un passo da te (Ragione e sentimento)]]'' + ''Non mi ami'' + ''[[Ma che ci faccio qui (singolo)|Ma che ci faccio qui]]'' + ''Sono le tre'' + ''Come un diamante nascosto nella neve'' + ''[[Prisencolinensinainciusol/Disc Jockey|Prisencolinensinainciusol]]'' - (''[[Le migliori]]'', 2016)
** ''[[Eva (Mina e Adriano Celentano)|Eva]]'' - (''[[Tutte le migliori]]'', 2017)
**''[[Niente è andato perso]]'' - (''[[MinaCelentano - The Complete Recordings]]'',2021)
* Con [[Alberto Lupo]]: ''[[Parole parole]]'' - (''[[Cinquemilaquarantatre]]'', 1972)
* Con Alfredo Golino e [[Danilo Rea]] (Pianoforte): ''Resta Cu' Mme'' - (''[[Sconcerto]]'', 2001)
* Con [[Andrea Mingardi]]: ''Mogol Battisti'' - (''[[Bau (album)|Bau]]'', 2006)
* Con Angel "Pato" Garcia:
** ''Contigo en la distancia'' - (''[[Salomè (album)|Salomè]]'', 1981)
** ''Chitarra suona più piano'' - (''[[Uiallalla]]'', 1989)
* Con [[Audio 2]]:
** ''Raso'' - ''Sì Che Non Sei Tu'' - (''[[Lochness (album)|Lochness]]'', 1993)
** ''Rotola la vita'' - (''[[Canarino mannaro]]'', 1994)
** ''Naufragati'' - (''[[Pappa di latte]]'', 1995)
** ''Dentro ad ogni cosa''<ref name=maipubblicato>Brano non inserito in un album di Mina.</ref> - (''[[E=mc² (Audio 2)|E=mc²]]'', 1995) (Mina interviene nel finale)
** ''Da vueltas la vida (Rotola la vita)'' - (''[[Nostalgias (Mina)|Nostalgias]]'', 1998)
* Con [[Augusto Martelli]] (sotto pseudonimo di "Bob Mitchell): ''Plus Fort Que Nous'' (Vocalizzi di Mina e Augusto Martelli) - (''[[Notre étoile]]'', 1966) - (''Caro'', singolo del 1968)
* Con [[Benedetta Mazzini]]: ''[[More Than Words]]'' - (''[[Pappa di latte]]'', 1995)
* Con [[Beppe Cantarelli]]: ''Sei metà'' - (''[[Attila (album)|Attila]]'', 1979)
* Con [[Beppe Grillo]]: ''Dottore'' - (''[[Cremona (album)|Cremona]]'', 1996)
* Con [[Blanco (cantante)|Blanco]]: ''[[Un briciolo di allegria]]'' - (''[[Innamorato (Blanco)|Innamorato]]'', 2023) - (''[[Ti amo come un pazzo]]'', 2023)
* Con [[Celso Valli]]: ''O qué será (O que será (À flor da pele))'' - (''[[Italiana (album)|Italiana]]'', 1982)
* Con [[Chico Buarque]]: ''Valsinha'' - (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con [[Claudio Baglioni]]: ''Buon Natale''<ref name=maipubblicato /> - (''[[Acqua di Natale]]'', 2011) nello stesso brano anche: [[Enzo Iacchetti]], [[Lucio Dalla]], [[Enrico Ruggeri]], [[Roberto Vecchioni]]
* Con Diego "El Cigala": ''Un año de amor ([[Un anno d'amore/E se domani|Un anno d'amore]])'' - (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con [[Diego Torres]]: ''Corazón felino ([[Brivido felino]])'' - (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con [[Enrico Ruggeri]]: ''Buon Natale''<ref name=maipubblicato /> - (''[[Acqua di Natale]]'', 2011) nello stesso brano anche: [[Enzo Iacchetti]], [[Claudio Baglioni]], [[Lucio Dalla]], [[Roberto Vecchioni]]
* Con [[Enzo Iacchetti]]: ''Buon Natale''<ref name=maipubblicato /> - (''[[Acqua di Natale]]'', 2011) nello stesso brano anche: [[Claudio Baglioni]], [[Lucio Dalla]], [[Enrico Ruggeri]], [[Roberto Vecchioni]]
* Con [[Enzo Jannacci]]: ''E l'era tardi'' - (''[[Mina quasi Jannacci]]'', 1977)
* Con Eugenio Quaini: ''Si, l'amore'' - (''[[Lochness (album)|Lochness]]'', 1993)
* Con [[Fabrizio De André]]: ''[[La canzone di Marinella (brano musicale)|La canzone di Marinella]]'' - (''[[In duo]]'', 2003)
* Con [[Fausto Leali]]:
**''[[Via di qua/Cosa manca|Via di qua]]'' - (''[[Sì, buana]]'', 1986)
** ''[[A chi mi dice (Blue)|A chi mi dice]]''<ref name=maipubblicato /> - (''[[Non solo Leali]]'', 2016)
* Con Lele Cerri: ''[[You Make Me Feel Brand New]]'' - (''[[Rane supreme]]'', 1987)
*Con Filippo Trojani: ''Per te che mi hai chiesto una canzone'' - (''[[Pappa di latte]]'', 1995)
* Con [[Fiorello]]: ''[[Baby, It's Cold Outside]]'' - (''[[Christmas Song Book]]'', 2013)
* Con Francesco Donadelli: ''[[Buonasera dottore]]'' - (''[[Sì, buana]]'', 1986)
* Con [[Giorgia (cantante 1971)|Giorgia]]: ''[[Poche parole]]'' - (''[[Caramella (album)|Caramella]]'', 2010)
* Con [[Giorgio Gaber]]: ''Pieni di sonno'' - (''[[Mina & Gaber: un'ora con loro]]'', 1965)
* Con [[Ivano Fossati]]:
** ''Notturno delle tre'' - (''[[Veleno (album)|Veleno]]'', 2002)
** ''[[L'infinito di stelle]]'' + ''Farfalle'' + ''Ladro'' + ''Come volano le nuvole'' + ''La guerra fredda'' + ''[[Luna diamante]]'' + ''[[Tex-Mex (Mina e Ivano Fossati)|Tex-Mex]]'' + ''Amore della domenica'' + ''Meraviglioso è tutto qu''i + ''L'uomo perfetto'' + ''Niente meglio di noi due'' - (''[[Mina Fossati]]'', 2019)
* Con [[Javier Zanetti]]: ''[[Parole parole]]'' - (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con John H. Adams: ''[[Sweet Transvestite]]'' - (''[[Italiana (album)|Italiana]]'', 1982)
* Con [[Joan Manuel Serrat]]: ''Sin piedad'' - ([[Todavía]], 2007)
* Con [[Le Voci Atroci]]: ''Suona ancora'' - (''[[Leggera]]'', 1997)
* Con [[Lelio Luttazzi]]: ''Chi mai sei tu (L'unica donna)''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Signori... Mina! vol. 3]]'') - (''Per amore - Omaggio a Lelio Luttazzi'', 2006)
* Con [[Lucio Dalla]]:
**''Amore Disperato'' - (''[[Caramella (album)|Caramella]]'', 2010)
**''Buon Natale''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Acqua di Natale]]'', 2011) nello stesso brano anche: [[Enzo Iacchetti]], [[Claudio Baglioni]], [[Enrico Ruggeri]], [[Roberto Vecchioni]]
* Con [[Manuel Agnelli]] e [[Afterhours]]: ''Adesso è facile'' - (''[[Facile (Mina)|Facile]]'', 2009)
* Con [[Massimiliano Pani]]:
**''Come stai'' - (''[[Sorelle Lumière]]'', 1992)
**''[[If I Fell]]'' - (''[[Pappa di latte]]'', 1995)
* Con [[Massimo Lopez]]: ''Noi'' - (''[[Canarino mannaro]]'', 1994)
* Con [[Mick Hucknall]] ([[Simply Red]]): ''Someday in My Life'' - (''[[Leggera]]'', 1997)
* Con [[Miguel Bosé]]: ''Agua y sal'' (''[[Acqua e sale]]'') (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con [[Mondo Marcio]]:
**''Intero Album''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Nella bocca della tigre]]'', 2014)
**''Angeli e demoni''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Uomo!]]'', 2019)
* Con [[Mónica Naranjo]]: ''El se encuentra entre tú y yo''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Minage]]'', 2000)
* Con [[New Trolls]]:
**''Una Canzone'' + ''Uh Uh'' - (''[[Salomè (album)|Salomè]]'', 1981)
**''C'Est Une Chanson (Una Canzone)'' - (''[[Je suis Mina]]'', 2011)
* Con [[Niccolò Fabi]]: : ''[[Parole parole]]''<ref name="maipubblicato" /> - (CD Singolo allegato al DVD ''Parole di Lulù'', 2010)
* Con [[Ornella Vanoni]]: ''Amiche Mai''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Più di me]]'', 2008)
* Con [[Paolo Conte]]: ''A minestrina'' - (''[[Maeba (album)|Maeba]]'', 2018)
* Con [[Piero Pelù]]: ''Stay with me (Stay)'' - (''[[Olio (album)|Olio]]'', 1999)
* Con [[Pino Daniele]]: ''[[Napule è (singolo)|Napule è]]''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Boogie Boogie Man]]'', 2010)
* Con [[Renato Zero]]:
**''[[Neri (brano musicale)|Neri]] + Profumi, Balocchi E Maritozzi'' - (''[[Mina Nº 0]]'', 1999)
**''[[Tutti gli zeri del mondo (singolo)|Tutti gli zeri del mondo]]''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Tutti gli zeri del mondo (singolo)|Tutti gli zeri del mondo]]'', 2000)
* Con [[Riccardo Cocciante]]:
**''Amore'' - (''[[Canarino mannaro]]'', 1994)
**''Amore'' (versione in spagnolo) - (''[[Riassunti d'amore - Mina straniera]]'', 2009)
**''Bella senz'anima'' - (''[[Sì, buana]]'', 1986)
**''[[Questione di feeling]]'' - (''[[Finalmente ho conosciuto il conte Dracula...]]'', 1985)
* Con [[Roberto Costa (bassista)|Roberto Costa]]: ''Ancora un po' '' - (''[[Sorelle Lumière]]'', 1992)
* Con [[Roberto Vecchioni]]:
**''[[Luci a San Siro]]''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[I colori del buio]]'', 2010)
**''Buon Natale''<ref name="maipubblicato" /> - (''[[Acqua di Natale]]'', 2011) nello stesso brano anche: [[Enzo Iacchetti]], [[Claudio Baglioni]], [[Lucio Dalla]], [[Enrico Ruggeri]]
* Con [[Seal]]: ''You get me '' - (''[[Caramella (album)|Caramella]]'', 2010)
* Con [[Simon Luca]]: ''Tra Napoli e un bicchiere '' - (''[[Kyrie (album)|Kyrie]]'', 1980)
* Con [[Tiziano Ferro]]: ''Cuestión de feeling ([[Questione di feeling]])'' - (''[[Todavía]]'', 2007)
* Con [[Toots Thielemans]]: ''Una lunga storia d'amore'' + ''Il plaid '' - (''[[Uiallalla]]'', 1989)
===Duetti televisivi===
''Alcuni duetti sono stati incisi su CD. Dopo i riferimenti dello spettacolo, è indicato il disco di riferimento.''
* Con [[Adriano Celentano]]:
** Medley: ''E se domani + ''Ciao ragazzi'' + ''Un anno d'amore'' + ''Il problema più importante'' ([[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]], [[1965]])
**''What'd I Say'' ([[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]], [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 3]]'' ([[1993]])
* Con [[Adriano Celentano]] e [[Alberto Lupo]]: ''Parole parole'' ([[Teatro 10]], 6 maggio [[1972]]) - ''[[I duetti di Teatro 10]]'' ([[1997]])
* Con [[Alberto Lupo]]: ''Parole parole'' ([[Teatro 10]], sigla finale [[1972]])
* Con [[Alberto Rabagliati]]: ''Il primo pensiero - Quando canta Rabagliati - Ba, ba, baciami piccina'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 16 marzo [[1974]])
* Con [[Alberto Sordi]]: ''Breve amore (You never told me)'' (Studio Uno, 25 giugno [[1966]])
* Con [[Armando Trovajoli]]: ''Sette uomini d'oro'' ([[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]], 1º aprile [[1967]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 4]]'' ([[1993]])
* Con [[Astor Piazzolla]]: ''Balada para mi muerte'' ([[Teatro 10]], 13 maggio [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 3]]'' ([[1993]])
* Con [[Caterina Valente]]: ''Da-da-un-pa'' (Studio Uno, 16 dicembre [[1961]])
* Con [[Franco Cerri]]: ''Corcovado'' ([[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]], 8 aprile [[1967]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 2]]'' ([[1993]])
* Con [[Fred Bongusto]]: Medley: ''Quando Mi Dici Così + Frida + Sei tu, sei tu + Doce doce + Spaghetti... a Detroit'' ([[Teatro 10]]) [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 1]]'' ([[1993]])
* Con [[Giancarlo Giannini]]: ''La duchessa del Bal Tabarin'' ([[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]], 5ª puntata [[1967]])
* Con [[Gianni Morandi]]: Medley: ''Reggio Emilia + Meglio Sarebbe + L'Uva Fogarina + Come Porti I Capelli Bella Bionda'' ([[Teatro 10]], 11 marzo [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 4]]'' ([[1993]])
* Con [[Giorgio Gaber]]:
** Medley: ''Sacumdì sacumdà + La canzone di Marinella + Barbera e champagne + Le strade di notte + Quand'ero piccola + Il cielo in una stanza + Le nostre serate + Goganga'' ([[E noi qui (programma televisivo)|E noi qui]], 3 ottobre [[1970]])
** Medley: ''Io mi chiamo G + Porta romana + La ballata del Cerutti + Trani a go-go + Barbera e champagne + Il Riccardo'' ([[Teatro 10]], 1º aprile [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 3]]'' ([[1993]])
* Con [[Johnny Dorelli]]:
** ''Per chi (I can't live)'' + Medley: ''Che Gelida Manina + Mi Chiamano Mimì'' ([[Teatro 10]] [[1972]]) - ''[[I duetti di Teatro 10]]'' ([[1997]])
** ''Tonight'' ([[Johnny Sera]], [[1966]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 2]]'' ([[1993]])
* Con [[Johnny Dorelli]] e [[Renato Carosone]]: Medley: ''Scapricciatiello + Pigliate 'na pasticca + Pasqualino Marajà + 'Na voce e 'na chitarra''
* Con [[Lelio Luttazzi]]: ''Chi mai sei tu (L'unica donna)'' (Studio Uno, [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 3]]'' ([[1993]])
* Con [[Luciano Salce]]: ''O vagabundo'' ([[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]], 6ª puntata [[1967]])
* Con [[Lucio Battisti]]: Medley: ''Insieme + Mi ritorni in mente + Il tempo di morire + E penso a te + Io e te da soli + Eppur mi son scordato di te + Emozioni'' ([[Teatro 10]], 23 aprile [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 1]]'' ([[1993]])
* Con [[Marcello Mastroianni]]: Medley: ''Mia + Pinocchio + Se piangi, se ridi'' (Studio Uno, 6ª puntata [[1965]])
* Con [[Milva]]: ''Motherless child + Non arrenderti mai, uomo (Keep Your Hand On The Plow)'' ([[Teatro 10]], 18 marzo [[1972]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 1]]'' ([[1993]])
* Con [[Nilla Pizzi]]: ''Papaveri e papere'' (Milleluci, 16 marzo [[1974]])
* Con [[Nino Manfredi]]: ''Roma, nun fa la stupida stasera + E se domani'' ([[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]], 13 febbraio [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 3]]'' ([[1993]])
* Con [[Paolo Stoppa]]: ''Roma, nun fa la stupida stasera'' (Sabato sera, 9ª puntata [[1967]])
* Con [[Peppino De Filippo]]: ''Lariulà'' (Studio Uno, 9ª puntata [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 2]]'' ([[1993]])
* Con [[Peter Kraus]]:
** Medley: ''Marina'' + ''Va Bene'' + ''Pigalle'' + ''Romantica'' + ''La Paloma'' + ''Tintarella di luna'' + ''Da Sprach Der Alte Häuptling'' + ''Nel blu dipinto di blu'' + ''Schwarze Rose, Rosemarie'' + ''Piove'' (Programma TV Austria, [[1960]]) - ''Herzlichst Ihr Peter Kraus'' ([[2013]])
** ''Laben sie vom Italienischen fernsehen'' (Programma TV Austria, [[1962]])
* Con [[Pippo Baudo]], [[Mike Bongiorno]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]], e [[Enzo Tortora]]: ''Quando dico che ti amo'' (Sabato Sera 10ª puntata [[1967]])
* Con il [[Quartetto Cetra]]: Medley: (Studio Uno, 8ª puntata [[1961]]), ''Ricetta di una torta'' (''[[Jolly (programma televisivo)|Jolly]]'', 1971)<ref>{{cita web|url=https://www.discogs.com/it/release/11221709-Quartetto-Cetra-Jolly-Un-Talk-Show-Tra-Ospiti-E-Canzoni|titolo=Quartetto Cetra - Jolly - Un talk show tra ospiti e canzoni|sito=discogs.com|accesso=23 luglio 2023}}</ref>
* Con [[Raffaella Carrà]] e [[Gemelle Kessler]]: ''So quel che sempre piacerà'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 6 aprile [[1974]])
* Con [[Raffaella Carrà]] e [[Gorni Kramer]]: ''Crapa pelada'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 16 marzo [[1974]])
* Con [[Raffaella Carrà]] e [[Jula de Palma]]: ''Tuli tuli pan'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 16 marzo [[1974]])
* Con [[Raffaella Carrà]], [[Jula de Palma]], [[Quartetto Cetra]] ed [[Ernesto Bonino (cantante)|Ernesto Bonino]]: ''Un bacio a mezzanotte'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 16 marzo [[1974]])
* Con [[Raffaella Carrà]] e [[Erminio Macario|Macario]]: ''Tirami la gamba'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', 30 marzo [[1974]])
* Con [[Rita Pavone]]: Medley: ''Amore twist + Il cielo in una stanza + Che m'importa del mondo + Una zebra a pois + La partita di pallone + Moliendo cafè + Come te non c'è nessuno + Città vuota + Pel di carota + Due note + Stasera con te + Ciao Ciao (Downtown)'' (Stasera, Rita!, 20 novembre [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 4]]'' ([[1993]])
*Con [[Toots Thielemans]]: ''Non Gioco Più'' (''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'', sigla finale [[1974]])
* Con [[Totò]]: ''Baciami'' (Studio Uno, 27 febbraio [[1965]])
* Con [[Ugo Tognazzi]]: ''Bewitched'' (Studio Uno, 7ª puntata [[1965]]) - ''[[Signori... Mina! vol. 2]]'' ([[1993]])
* Con [[Vittorio De Sica]]: ''Amarsi quando piove'' (Studio Uno, 12ª puntata [[1965]])
* Con [[Vittorio Gasman]]: ''Non parliamoci'' (Studio Uno, 20 febbraio 1965)
* Con [[Wilma De Angelis]]: ''Nessuno'' ([[Canzonissima]] (21 ottobre [[1959]])
* Con [[Walter Chiari]] e [[Paolo Panelli]]:
** ''Centocinquanta milioni per te'' (Canzonissima Pre-Sigla finale [[1968]])
** ''Zum zum zum'' (Canzonissima 19 ottobre [[1968]])
== Riconoscimenti ed eredità culturale ==
[[File:Mina Mazzini & George Aghedo 1978.jpg|miniatura|Mina e [[George Aghedo]] nel 1978
]]
Da quando, alla fine del 1978, Mina ha scelto di non apparire più in pubblico, il suo percorso professionale prosegue quasi esclusivamente attraverso la sua voce. La cantante, infatti, incide dischi con cadenza annuale, conduce programmi radiofonici, collabora da opinionista con riviste/quotidiani e presta la propria voce in spot pubblicitari. In questo contesto, una vera e propria eccezione si è comunque verificata nel 2001: Mina si è fatta riprendere nel suo studio di registrazione di [[Lugano]] ([[PDU (etichetta discografica)|GSU]]), facendo felici fans e curiosi, che hanno così potuto rivederla fisicamente dopo oltre un ventennio, nonché assistere alla nascita di un suo disco. Il filmato, diffuso in streaming, ha registrato un record di oltre 50 milioni di connessioni.<ref>{{cita web|url=http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=139228|titolo=Buon compleanno|editore=Rainews24.rai.it|accesso=28 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Sempre nel 2001 Mina è stata insignita dell'onorificenza di [[Grande ufficiale|Grande Ufficiale]] [[Ordine al merito della Repubblica italiana|al Merito della Repubblica]] Italiana dal [[Presidente della repubblica|presidente]] [[Carlo Azeglio Ciampi]].<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=48984 Scheda del riconoscimento] conferito a Mina sul sito del Quirinale</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/02/mina-diventa-grandufficiale-onorificenze-per-artisti-intellettuali.html|titolo=Mina diventa grand'ufficiale onorificenze per artisti e intellettuali|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=2 giugno 2001|accesso=28 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140101100723/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/02/mina-diventa-grandufficiale-onorificenze-per-artisti-intellettuali.html|urlmorto=no}}</ref>
Nel corso della sua lunga carriera Mina ha inciso più di {{formatnum:1500}} brani e venduto oltre 150 milioni di dischi fino al 2010.<ref name="vendite">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/25/news/mina-pani-2888803/|titolo="E Mamma Mina cestinò i complimenti dei Beatles"|autore=Gino Castaldo|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=25 marzo 2010|accesso=26 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100331202106/https://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/03/25/news/mina-pani-2888803/ |urlmorto=no}}</ref> Dagli esordi nel 1958, il 2004 e il 2008 (cinquantenario della sua attività) sono stati gli unici anni in cui non ha pubblicato alcun brano. Il suo album finora più venduto risulta essere ''[[Mina Celentano]]'' (1998) con una cifra stimata di oltre 1.600.000 copie, realizzato in duo con il "Molleggiato".<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/schede/a/acqua_e_sale.htm|titolo=Acqua e sale|editore=Hitparadeitalia.it|accesso=4 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090304202633/http://www.hitparadeitalia.it/schede/a/acqua_e_sale.htm|urlmorto=no}}</ref> Sempre a livello di vendite, la sua raccolta ''[[Del mio meglio]]'' (1970) ha superato il milione di copie, mentre poco sotto questa soglia tra i suoi album in studio vanno segnalati ''Studio Uno'' del 1965 (in realtà un'altra raccolta), ''Bugiardo più che mai...più incosciente che mai, di fine 1969, [[Frutta e verdura]]/Amanti di Valore'' del 1973 (trainato soprattutto dal primo dei due LP) e ''[[Attila (album)|Attila]]'' del 1979 (primo album pubblicato dopo il suo ritiro dalle scene, con il debutto del figlio [[Massimiliano Pani|Massimiliano]], allora sedicenne).
Svariati brani interpretati da Mina si posizionano molto bene nella classifica ''all-time'' dei singoli più venduti in Italia, stilata dal sito Hitparadeitalia.it. Tra questi spiccano ''E poi (1973)'', ''Grande grande grande (1972)'' e ''Il cielo in una stanza (1960)'', che occupano rispettivamente la quinta, la sesta e la decima posizione.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/classifiche/scat/scat01.htm|titolo=Super Classifica All Time (1-100)|editore=Hitparadeitalia.it|accesso=4 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051229170518/http://www.hitparadeitalia.it/classifiche/scat/scat01.htm|urlmorto=no}}</ref>
Mina ha cantato in [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua siciliana|siciliano]], [[Lingua napoletana|napoletano]], [[Lingua genovese|genovese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua portoghese|portoghese]], [[Lingua catalana|catalano]], [[Lingua turca|turco]], [[lingua giapponese|giapponese]] e [[Dialetto cremonese|cremonese]] (''[[Mina in the world]]'', [[2000]]).
Nonostante i vari [[musicarelli]] da lei interpretati agli inizi della sua attività canora, Mina non ha mai voluto abbracciare seriamente la carriera cinematografica. Per altro, in tal senso non le sono mancate proposte rilevanti, quali quelle di [[Federico Fellini]] per i film ''[[Fellini Satyricon|Satyricon]] '' e ''[[Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet|Il viaggio di G. Mastorna]] (''mai realizzato proprio per il rifiuto della cantante<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/multimedia/video/29283772/1|titolo=Fellini: 'Avrei voluto dirigere Mina'|editore=[[L'Espresso]]|data=6 maggio 2011|accesso=28 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111117011136/http://espresso.repubblica.it/multimedia/video/29283772/1}}</ref>) e quella di [[Francis Ford Coppola]] per ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'', per il ruolo della protagonista femminile, poi affidato a [[Diane Keaton]].<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2013/03/18/Mina-grande-schermo-Quel-twist-Antonioni-_8421502.html|titolo=Mina e il cinema, quel twist per Antonioni|autore=Elisabetta Malvagna|editore=[[ANSA|Ansa]]|data=19 marzo 2013|accesso=28 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130321011804/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2013/03/18/Mina-grande-schermo-Quel-twist-Antonioni-_8421502.html|urlmorto=no}}</ref>
Una particolare attestazione dell'importanza rivestita dal personaggio Mina si trova a [[Forlì]], dove il prof. Franco Ghetti ha costruito negli anni una casa-museo interamente a lei dedicata<ref>[https://www.forlitoday.it/attualita/casa-museo-dedicata-mina-forli.html ''A pochi passi da Piazza Saffi c'è una "casa museo" dedicata a Mina'']</ref>.
== Premi, candidature e onorificenze ==
;1958
* Partecipazione e 2º posto nel concorso musicale ''[[Sei giorni della canzone]]'' con il brano ''Proteggimi''
;1959
* Partecipazione alla gara di ''[[Canzonissima]]'' con i brani ''[[Nessuno (brano musicale)|Nessuno]]'' e ''Tua''
* Premio ''Juke Box d'oro''"<ref name="cubovision.it" />
* Premio ''Microfono d'oro''<ref name="europeana.eu" />
;1960
* Partecipazione al [[Festival di Sanremo 1960|Festival di Sanremo]] con i brani ''Non sei felice'' ed ''È vero'' (7º posto)
* Partecipazione alla gara di ''Canzonissima'' con i brani ''[[Tintarella di luna]]'' (che si aggiudica la finale), ''[[Il cielo in una stanza/La notte|Il cielo in una stanza]]'', ''Folle banderuola'', ''È vero'', ''Na sera 'e maggio'' (che si aggiudica la finale), ''O Sarracino'', ''Ma l'amore no'', ''Violino tzigan'' e ''Due note''
;1961
* Partecipazione al [[Festival di Sanremo 1961|Festival di Sanremo]] con i brani ''Io amo tu ami'' (4º posto) e ''Le mille bolle blu'' (5º posto)
;1963
* Partecipazione alla gara di ''Canzonissima'' con i brani ''Il cielo in una stanza'' (che si aggiudica la finale), ''Stringimi forte i polsi''
;1964
* Premio ''Migliore artista internazionale'', assegnatole in Giappone
* Premio della critica musicale specializzata nella categoria ''Migliore album dell'anno'' per l'album ''[[Mina (1964)|Mina]]''
* Premio della critica musicale specializzata ''Oscar del disco '64'' per l'album ''[[Mina (1964)|Mina]]''
;1965
* Partecipazione e candidatura alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] con il brano ''L'ultima occasione''
;1966
* Partecipazione e candidatura alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] con il brano ''Ta-ra-ta-ta''
* Premio ''Gondola d'oro'' per le vendite alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]]
;1968
* Partecipazione e candidatura alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] con il brano ''Un colpo al cuore''
;1969
* Partecipazione alla manifestazione ''Un disco per l'Europa'' con il brano "Non Credere"
;1987
* [[Targa Tenco]] categoria ''Interprete dell'anno'' con l'album ''[[Rane supreme]]''
;2001
{{Onorificenze
|immagine = ITA_OMRI_2001_GUff_BAR.svg
|nome_onorificenza = Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica
|motivazione =
|luogo =
}}
[[File:Mina Celentano 1998.jpg|thumb|upright=1.2|Copertina del disco ''[[Mina Celentano]]'', che, con 2.000.000 di copie, è l'album più venduto in assoluto della cantante (anche se di fatto è accreditato ad entrambi gli interpreti, Mina e [[Adriano Celentano]])]]
=== Primati ===
* Con una stima di oltre 150 milioni di dischi venduti Mina è, a pari merito con [[Adriano Celentano]], l'interprete Italiano di musica leggera dal maggior successo commerciale, nonché la miglior interprete femminile italiana con maggiori vendite.<ref name="vendite" />
* L'evento [[web]], in diretta sul portale [[Wind Telecomunicazioni|Wind]], che l'ha mostrata dal vivo in sala di registrazione, ha registrato oltre 50 milioni di contatti, risultando uno dei più seguiti di tutti i tempi in Italia.<ref name=autogenerato1 />
* È l'artista più presente nelle classifiche italiane, con un totale, tra album e singoli, di 35 numero uno, di cui 25 negli album (record italiano assoluto, incalzata da Vasco Rossi con 24) e 10 nei singoli.
==== Primati degli album in Italia ====
Nella tabella sono riportati il numero di album di Mina che hanno ottenuto il primo posto, o le prime tre, cinque, dieci, venti, trenta e cento posizioni nella classifiche settimanale, annuale e generale italiana. Nessun altro interprete italiano o straniero (cantanti singoli o gruppi) ha finora ottenuto risultati simili nelle suddette statistiche album.
Mina è riuscita a piazzare album al primo posto nelle classifiche italiane in 5 diversi decenni (non consecutivi), come Vasco Rossi, che lo ha fatto in tutti e 5 i decenni di quest'ultimo mezzo secolo; entrambi, perô, sono in tale statistica all-time secondi ad Adriano Celentano, che ha realizzato un'analoga performance in 6 decenni consecutivi, dagli anni 60 alla fine del decennio 2010.<ref>{{Cita web|url=https://www.hitparadeitalia.it/|titolo=Hit Parade Italia - Classifiche dischi, charts, canzoni, musica leggera, box office italia, classifica film, discografie, festival sanremo|sito=www.hitparadeitalia.it|accesso=2025-10-07}}</ref>
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! colspan="6" |Classifica settimanale<ref name="hitparade">Dati forniti da [http://www.hitparadeitalia.it www.hitparadeitalia.it] con licenza [https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ Creative Commons by-nc-nd 2.5]</ref>
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| 25 || 49 || 72 || 89 || 99 || 102 || 4 || 7 || 10 || 20 || 36 || 72 || 16 || 37 || 56 || 70 || 74 || 79
|-
|}
==== Primati dei singoli in Italia ====
Nella tabella sono riportati il numero di singoli che hanno ottenuto il primo posto, o le prime tre, cinque, dieci, venti, trenta e quaranta posizioni nella classifiche settimanale, annuale e generale italiana. Per i singoli piazzati al primo posto, Mina è preceduta in questa statistica da Madonna (18), Celentano (17), Morandi (13), Battisti (11) ed è ex-aqueo con Vasco Rossi (10).<ref>{{Cita web|url=https://www.hitparadeitalia.it/|titolo=Hit Parade Italia - Classifiche dischi, charts, canzoni, musica leggera, box office italia, classifica film, discografie, festival sanremo|sito=www.hitparadeitalia.it|accesso=2025-10-07}}</ref>
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== Discografia ==
{{Vedi anche|Discografia di Mina|Discografia di Mina fuori dall'Italia}}
{{vedi anche|Brani musicali di Mina}}
==
*
*
*
*
*2013 - ''InDVDbile''
*2014 - ''I miei preferiti (Gli anni Rai)'' (DVD e CD)
== Programmi televisivi ==
* ''Sentimentale'', varietà di [[Dino Verde]], [[Marcello Ciorciolini]] e [[Aldo Nicolaj]], con Mina e [[Nicola Arigliano]], presentato da [[Riccardo Garrone (attore)|Riccardo Garrone]] e [[Cristina Gajoni]], orchestra L. Luttazzi regia di [[Anton Giulio Majano]], giugno 1960
* ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1961-1962, 1965, 1966)
* ''Alla ribalta: Speciale Mina'' (Programma Nazionale, 1964)
* ''[[Sabato sera (programma televisivo)|Sabato sera]]'' (Programma Nazionale, 1967)
* ''[[Senza rete (programma televisivo)|Senza rete]]'' (Programma Nazionale, 1968, 1969, 1970)
* ''[[Canzonissima 1968|Canzonissima]]'' (Programma Nazionale, 1968-1969)
* ''[[Teatro 10]]'' (Programma Nazionale, 1972)
* ''[[Milleluci (programma televisivo)|Milleluci]]'' (Programma Nazionale, 1974)
== Programmi radiofonici Rai ==
* ''Canzonissime dell'altro ieri'', presentate da [[Wilma De Angelis]], orchestra di [[Angelo Giacomazzi]], con [[Nicola Arigliano]], Mina e [[Johnny Dorelli]], 17 febbraio 1960
* ''Gran Gala'', panorama di varietà presentato da Mina, con l'orchestra di [[Marcello De Martino]] regia di [[Riccardo Mantoni]] (1960)
* ''Pomeriggio con Mina'', programma della domenica dedicato alla musica presentato da Mina, a cura di [[Giorgio Calabrese]] (1967)
* ''Incontri musicali del mio tipo'', testi di [[Nino Romano]] (anni 70)<ref>{{Cita web|url=https://www.raiplaysound.it/audio/2020/03/Mina-presenta-Incontri-musicali-del-mio-tipo-f8d75c54-bfd7-4799-8420-0e960e30bd3b.html|titolo=Mina presenta: Incontri musicali del mio tipo|data=30 marzo 2020|accesso=23 aprile 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lavitafelice.it/autore-nino-romano-398838.html|titolo=Nino Romano|accesso=23 aprile 2023 }}</ref>
* ''[[Gran varietà (programma radiofonico)|Gran Varietà]]'', ospite fissa (1974-1976-1978)
== Filmografia ==
=== Cinema ===
* ''[[Juke
* ''[[I Teddy boys della canzone]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Das haben die Mädchen gern]]'', regia di [[Kurt Nachmann]] (1963) (Film Austriaco; Mina vi appare mentre canta "Fiesta Brasiliana")
* ''[[
* ''[[
* ''[[Per amore... per magia...]]'', regia di [[Duccio Tessari]] (1967)
=== Televisione ===
*
* ''[[Tutto Totò]]'' – serie TV, episodio [[Episodi di Tutto Totò#Totò Ye Ye|1x09]] (1967)
* ''[[Non cantare, spara]]'', regia di [[Daniele D'Anza]] – miniserie TV (1968)
====
Mina partecipò a numerose serie della rubrica pubblicitaria televisiva ''[[Carosello]]'':<ref>[[Marco Giusti]], ''Il grande libro di Carosello'', II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7</ref>
* nel 1959, con [[Silvio Noto]], [[Giovanni D'Anzi]] e le nuove voci, pubblicizzò i frigoriferi Atlantic Electric;
* nel 1961 la birra per l'Industria Italiana della Birra; il grissino Kim per la Pasta Combattenti;
* nel 1962, con [[Franco Giacobini]], [[Jacques Stany]] e [[Angelo Simula]], ancora la birra per l'Industria Italiana della Birra;
* nel 1963 sempre la birra per l'Industria Italiana della Birra;
* dal 1965 al 1970, con [[Bruno Canfora]] e [[Renzo Arbore]], la pasta [[Barilla]];
* dal 1973 al 1976 la [[cedrata Tassoni]].
=== Videoclip ===
* 1996 - ''Volami nel cuore''
* 1998 - ''Che t'aggia dì''
* 2007 - ''Alibi''
* 2009 - ''Adesso è facile''
*
== Doppiatrici ==
* [[Luisella Visconti]] in: ''Urlatori alla sbarra'', ''Mina... fuori la guardia'', ''Io bacio, tu baci'', ''Appuntamento in Riviera'' (in tutti i casi è doppiata solo nei dialoghi, mentre nelle parti di canto utilizza la propria voce)
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Giacomo Mazzini.jpg|Il padre di Mina, Giacomo Mazzini, al [[vibrafono]]
File:Mina e la mamma.jpg|Mina e la madre Regina Zoni
File:Mina e Alfredo.jpg|Mina a [[Forte dei Marmi]], con il fratello Alfredo (1961)
File:Mina Happy Boys f64.jpg|Mina vocalizza con gli Happy Boys
File:Mina e I Solitari.jpg|Mina (alla batteria) con I Solitari
File:Mina Rivarolo del Re.jpg|Mina a [[Rivarolo del Re]], il 23 settembre 1958
File:Mina e Nino Manfredi.jpg|Mina e [[Nino Manfredi]] a ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]'' nel 1965
File:Totò e Mina.JPG|Mina e [[Totò]] a ''[[Studio Uno (programma televisivo)|Studio Uno]]''
File:Alberto Lupo, Mina 1972.jpg|Mina e [[Alberto Lupo]] a ''[[Teatro 10]]'' nel 1972
File:Bruno De Filippi.jpg|[[Bruno De Filippi]], compositore di ''[[Tintarella di luna]]'' e collaboratore di Mina in studio e in tour''
File:Mina Bernardini.jpg|Mina e [[Sergio Bernardini]] negli anni sessanta
File:Verardi & Gibson.jpeg|[[Ernesto Massimo Verardi|Massimo Verardi]], chitarrista che ha seguito Mina in molte occasioni, in studio e ''live''
File:IMG 5471 - Milano - San Paolo Converso e Sant'Eufemia - Foto Giovanni Dall'Orto - 21-Febr-2007.jpg|La [[Chiesa di San Paolo Converso]] che ha ospitato al suo interno dal 1970 al 1982 lo studio di registrazione La Basilica
</gallery>
== Note ==
{{
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Sennuccio Benelli]]|titolo=Incontri impossibili|editore=[[Lerici (casa editrice)|Lerici]]|anno=1964|id={{no ISBN}}}}
* {{cita libro|autore=[[Gianni Pettenati]]|titolo=Mina come sono|editore=Virgilio|anno=1980|id={{no ISBN}}}}
* {{cita libro|autore=[[Gianfranco Manfredi]]|titolo=Mina, Milva, Vanoni e altre storie|editore=[[Lato Side]]|anno=1981|id={{no ISBN}}}}
* {{cita libro|autore=[[Mario Guarino]]|titolo=Mina. La voce|editore=Forte|anno=1983|id={{no ISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Paolo Belluso, [[Flavio Merkel]]|titolo=Unicamente Mina|editore=Gammalibri|anno=1983|id={{no ISBN}}|cid=Belluso, Merkel}}
* {{cita libro|autore=[[Osvaldo Miccichè]]|titolo=La leggendaria Mina|editore=[[PDU (etichetta discografica)|PDU]]|anno=1983|isbn=978-88-485-0421-8}}
* {{cita libro|autore=Nino Romano|titolo=Mina. Storia di un mito|editore=[[Rusconi Libri|Rusconi]]|anno=1986|isbn=978-88-18-12044-8}}
* {{cita libro|autore=Mauro Balletti|titolo=Mina nelle fotografie di Mauro Balletti|editore=Campanotto|anno=1990|isbn=978-88-456-0668-7}}
* {{cita libro|autore=Nino Romano|titolo=Mina: mito e mistero|editore=[[Sperling & Kupfer]]|anno=1996|isbn=978-88-200-2298-3|cid=Romano}}
* {{cita libro|autore=Romy Padovano|titolo=Mina: i mille volti di una voce|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]|anno=1998|isbn=978-88-04-44772-6|cid=Padovano}}
* {{cita libro|autore=Dora Giannetti|titolo=Divina Mina|editore=Zelig|anno=1998|isbn=88-86471-72-6|url=http://books.google.it/books?id=DhjwO4U5vhgC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_atb#v=onepage&q&f=false|cid=Giannetti|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150418210708/http://books.google.it/books?id=DhjwO4U5vhgC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_atb#v=onepage&q&f=false}}
* {{cita libro|autore=Roberta Maresci|titolo=Mina|editore=[[Gremese]]|anno=1998|isbn=978-88-7742-259-0}}
* {{cita libro|curatore=[[Franco Fabbri]], Luigi Pestalozza|titolo=Mina. Una forza incantatrice|editore=Euresis|anno=1998|isbn=88-87112-13-4}}
* {{cita libro|autore=Gianni Lucini|titolo=Mina: La sua vita, i suoi successi|editore=[[Sonzogno (editore musicale)|Sonzogno]]|anno=1999|isbn=88-486-0035-2}}
* {{cita libro|curatore=Marco Castiglioni, Fulvio Fiore|titolo=Mina: Gli anni Italdisc 1959 - 1964|editore=Satisfaction|anno=2001|id={{no ISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Marcello Bufacchi|titolo=Mina - 1958-2005: ancora insieme|editore=[[Editori Riuniti]]|anno=2005|isbn=978-88-359-5695-2|cid=Bufacchi}}
* {{cita libro|autore=[[Fernando Fratarcangeli]]|titolo=Mina talk. Vent'anni di interviste. 1959-1979|editore=[[Coniglio Editore|Coniglio]]|anno=2005|isbn=978-88-88833-24-8|cid=Fratarcangeli}}
* {{cita libro|autore=Irene Ghea|titolo=Mina - Il fascino della tigre|editore=Lo Vecchio|anno=2006|isbn=978-88-7333-134-6}}
* {{cita libro|autore=Tato Crotti, Giovanni Bassi|titolo=Mina prima di Mina|editore=[[Rizzoli]]|anno=2007|isbn=978-88-17-01945-3|cid=Crotti, Bassi}}
* {{cita libro|autore=Fernando Fratarcangeli|titolo=Mina - Parole...parole...parole...|url=https://archive.org/details/minaparoleparole0000frat|editore=[[Arcana Editrice|Arcana]]|anno=2008|isbn=978-88-6231-022-2}}
* {{cita libro|autore=Enrico Casarini|titolo=Insieme. Mina, Battisti. 1972: il duetto a «Teatro 10» e la fine del sogno italiano|editore=[[Coniglio Editore|Coniglio]]|anno=2009|isbn=978-88-6063-200-5}}
* {{cita libro|autore=[[Enzo Giannelli]]|titolo=Gli urlatori. Tutti i figli italiani di Elvis|editore=[[Armando Curcio Editore|Curcio]]|anno=2012|isbn=978-88-97508-05-2|capitolo=Mina, nasce a Busto Arsizio la tigre di Cremona|pp=71-83}}
* {{cita libro|autore=Claudio Sartori|titolo=Enciclopedia della musica|editore=Ricordi|città=Milano|sbn=PAL0046069|anno=1972|volume=4|cid=Sartori}}
* Mario Basile, ''Musiche parallele'', Roma, Albatros, 2017, ISBN 978-88-567-8194-6.
* {{cita libro|autore=Andrea Angeli Bufalini / Giovanni Savastano|titolo=La Storia della Disco Music|editore=[[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]]|anno=2019|isbn=978-88-203-8268-1}}
* {{cita libro|autore=Luca Cerchiari|titolo=Mina - Una Voce Universale|editore=[[Mondadori (casa editrice)|Mondadori]]|anno=2020|isbn=978-8804724599}}
* Tony di Corcia, ''Mina. Viva lei'', Edizioni Clichy, 2023, ISBN 9791255510222
== Voci correlate ==
* [[Discografia di Mina]]
* [[Discografia di Mina fuori dall'Italia]]
* [[Massimiliano Pani]]
* [[Benedetta Crocco]]
* [[Brani musicali di Mina]]
* [[Lucio Battisti]]
* [[Bruno Canfora]]
* [[Adriano Celentano]]
* [[Gianni Ferrio]]
* [[Augusto Martelli]]
* [[Pino Presti]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://minapervoi.vanityfair.it/ ''C'è Mina per voi''], la rubrica delle lettere di ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]'' curata da Mina.
*<ref>{{Cita web|url=https://www.rsi.ch/cultura/focus/Mina-14934690.html|titolo=Mina - Emblema della musica italiana, in presenza e in assenza|autore=RSI Radiotelevisione svizzera|accesso=11 aprile 2022}}</ref>[https://www.rsi.ch/cultura/focus/Mina-14934690.html ''Mina: Emblema della musica italiana, in presenza e in assenza''], RSI Radiotelevisione svizzera
{{
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:Mina (cantante)|
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:Insigniti con l'Ambrogino d'oro]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Lombardia]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Ri-Fi]]
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[[Categoria:Artisti alla posizione numero 1 della classifica singoli italiana]]
[[Categoria:Italiani emigrati in Svizzera]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1960]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 1960]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1970]]
[[Categoria:Partecipanti a Canzonissima]]
[[Categoria:Vincitori di Vota la voce]]
[[Categoria:Vincitori della Gondola d'Oro]]
[[Categoria:Premiati con la Targa Tenco]]
[[Categoria:Persone apparse in Carosello|Mina]]
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