Mario Monicelli: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Monicelli (disambigua)|Monicelli}}
{{W|sceneggiatori|registi|arg2=aprile 2024|I riconoscimenti vanno ordinati in ordine alfabetico. Sono completi? Probabilmente sarà da creare una sottovoce dedicata ai riconoscimenti. Pubblicazioni da wikificare.}}
{{Bio
|Nome = Mario Alberto Ettore
|Cognome = Monicelli<ref name="attonascita">{{Cita web |url=https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19803472/w1vq1Op |titolo=Atto di nascita n. 2828, anno 1915, volume 10, parte 1, serie 1 |sito=Portale Antenati |accesso=31 dicembre 2021}}</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|AnnoNascita = 1915
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|GiornoMeseMorte = 29 novembre
|AnnoMorte = 2010
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
|Immagine = MarioMonicelli.jpg
|Didascalia = Mario Monicelli nel
}}
Tra i più celebri registi italiani della sua epoca.<ref name="BizioLaffranchi2002">{{Cita|Silvia Bizio e Claudia Laffranchi, 2002|p. 39}}</ref><ref name="Antonia2014">{{Cita|Antonia Pozzi, 2014|p. 2083}}.</ref> Insieme a [[Dino Risi]]<ref>{{cita news |autore=Alessandro Ticozzi |url=http://www.quartopotere.com/articoli/incontri-e-reportage/ritratti/mario-monicelli-e-dino-risi-i-maestri-della-commedia-all-italiana |titolo=Mario Monicelli e Dino Risi, i Maestri della Commedia all’italiana |sito=Quarto Potere |editore=Xodus New Media |data=1° settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101205020757/http://www.quartopotere.com/articoli/incontri-e-reportage/ritratti/mario-monicelli-e-dino-risi-i-maestri-della-commedia-all-italiana}}</ref>, [[Luigi Comencini]], [[Pietro Germi]] e [[Ettore Scola]], fu uno dei massimi esponenti della [[commedia all'italiana]], che contribuì a rendere nota anche all'estero con film come ''[[Guardie e ladri]]'', ''[[I soliti ignoti]]'', ''[[La grande guerra]]'', ''[[L'armata Brancaleone]]'' e ''[[Amici miei]]''.
Candidato sei volte al [[premio Oscar]] (due volte per la migliore sceneggiatura originale, quattro per il miglior film straniero), nonché vincitore di numerosi premi cinematografici. Nel 1991 ricevette il [[Leone d'oro alla carriera]] alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]] di [[Venezia]].
== Biografia ==
=== Le origini ===
[[File:Mario Monicelli camera.jpg|thumb
Mario Monicelli nacque a [[Roma]] il 16 maggio del 1915 in una famiglia originaria di [[Ostiglia]] (in [[provincia di Mantova]]).<ref name="coletticrispinoperniolaV">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. V}}.</ref> Per lungo tempo, si è ritenuto che la sua città natale fosse [[Viareggio]], finché il critico cinematografico [[Steve Della Casa]], compiendo delle ricerche per la stesura del volume ''L'armata Brancaleone - Quando la commedia riscrive la storia'' e per il Dizionario Biografico Treccani, riportò alla luce il fatto di come Monicelli fosse, in realtà, nato a Roma, più precisamente nel rione di [[Campo Marzio]]<ref name=treccani>{{Cita|Stefano Della Casa, 2011}}</ref> in via della Croce.<ref name=attonascita/> Sempre secondo Della Casa, pare che Monicelli stesso alimentasse l'equivoco per una sorta di forte affezione verso la città toscana. Il luogo di nascita di Monicelli è stato confermato da [[Luca Lunardini]], sindaco di Viareggio, che ha dichiarato in proposito: "''È vero: Mario Monicelli non è nato fisicamente a Viareggio, non risulta iscritto alla nostra anagrafe''", aggiungendo come "''Da un punto di vista fisico, materiale, Monicelli non nacque a Viareggio ma a Roma; ma amava talmente tanto Viareggio che considerava questa città il luogo in cui era nata la sua anima, quindi lui stesso. E perciò elesse Viareggio a sua città natale, come riportano tutte le enciclopedie e le biografie sulla base della testimonianza diretta raccontata dall'interessato''".<ref>{{Cita news |url=https://www.lanazione.it/cronaca/2011/10/12/599012-viareggio_viarggio_beffa.shtml |titolo=Viareggio sì, Viareggio no, la 'beffa' sul luogo di nascita di Monicelli |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Robin S.r.l. |data=12 ottobre 2011}}</ref> Un'ulteriore conferma è arrivata da [[Chiara Rapaccini]], ultima compagna del regista, che ha confermato in un'intervista come il tutto non fosse altro che "''una beffa intenzionale di Mario, più semplicemente qualcuno, all'inizio, aveva scritto che era di Viareggio e lui si è divertito a lasciar correre, anche perché il suo rapporto con Viareggio era fortissimo''", aggiungendo che Roma, come corretto luogo di nascita del regista, fosse riportato anche sul suo passaporto.<ref>{{Cita news |autore=Giulia Iselle |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/13/sorpresa-mario-monicelli-nato-roma.html |titolo=Sorpresa: Mario Monicelli è nato a Roma |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=13 ottobre 2011}}</ref>
Suo padre, [[Tomaso Monicelli]], era un [[giornalista]], direttore de ''[[il Resto del Carlino]]'' e dell{{'}}''[[Avanti!]]'' (succedendo a [[Benito Mussolini]]), nonché critico teatrale e [[drammaturgo]].<ref name="monicelli13">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 13}}.</ref> Mise fine alla sua vita nel [[1946]], dopo alcuni fallimenti editoriali, sentendosi isolato dal regime fascista per aver osato criticarlo nei suoi articoli. La madre, Maria Carreri, era una donna molto intelligente, sebbene di pochi studi.<ref name=treccani/> Mario aveva tre fratelli: [[Giorgio Monicelli|Giorgio]] fu un [[Traduzione|traduttore]] ed [[Editoria|editore]], [[Furio Monicelli|Furio]] fu uno [[scrittore]], e raggiunse un buon successo all'epoca con il romanzo ''Il gesuita perfetto'', mentre [[Mino Monicelli|Mino]], fu giornalista, scrittore e sceneggiatore.<ref>{{Cita news |autore=[[Nello Ajello]] |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/07/roma-morto-mino-monicelli.html |titolo=Roma:Morto Mino Monicelli |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=7 febbraio 2000}}</ref><ref>{{cita web |url=https://www.newtoncompton.com/autore/mino-monicelli |titolo=Mino Monicelli |sito=[[Newton Compton Editori]] |editore=Newton Compton Editori S.r.l. |data=2015}}</ref> Monicelli era inoltre imparentato con la famiglia Mondadori: la sorella del padre, difatti, era la moglie di [[Arnoldo Mondadori]] e lo stesso Monicelli racconta di essere stato per molti anni buon amico di [[Alberto Mondadori|Alberto]] e [[Giorgio Mondadori]].<ref name=monicelli13/>
Monicelli trascorse dunque la sua infanzia a Roma, dove frequentò le scuole elementari.<ref name=monicelli13/> Successivamente, si trasferì con la famiglia a [[Viareggio]] ma frequentò il ginnasio e due anni di [[liceo classico|liceo]] a [[Prato (Italia)|Prato]], al [[Convitto nazionale statale Francesco Cicognini|Convitto Nazionale Cicognini]]<ref>{{Cita web |url=https://www.cicogninirodariprato.edu.it/liceo-classico/storia-del-liceo/ |titolo=Storia del liceo |sito=Cicognini - Rodari |editore= Scuola Cicognini – Rodari di Prato |accesso=16 ottobre 2020}}</ref>; si stabilì poi a [[Milano]], dove finì la terza liceo e iniziò gli studi universitari.<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Nel [[Milano|capoluogo lombardo]], Monicelli frequentò [[Riccardo Freda]], [[Remo Cantoni]], [[Alberto Lattuada]], [[Alberto Mondadori]] e [[Vittorio Sereni]]; insieme fondarono, con l'appoggio dell'editore Mondadori, il giornale ''Camminare'', in cui Monicelli si occupava di [[critica cinematografica]].<ref name=monicelli14/> Monicelli raccontò di come, nelle sue critiche, si accanisse molto sui film italiani, mentre, di contro, esaltasse i film americani e francesi, che amava molto, affermando che forse lo faceva per una sua velata forma di antifascismo.<ref name=monicelli15>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 15}}.</ref> ''Camminare'' non durò molto poiché il [[ministero della cultura popolare]] lo soppresse perché considerato di sinistra.<ref name=monicelli16>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 16}}.</ref>
In seguito, Monicelli fece ritorno in [[Toscana]], dove completò gli studi universitari laureandosi in [[letteratura|lettere]] presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'[[Università di Pisa]].<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Interessato al mondo della celluloide, rimandò continuamente il momento di laurearsi fino alla chiamata alle armi, appena dopo la quale fu laureato poiché, come lo stesso Monicelli affermò, "''bastava presentarsi alla laurea vestiti da militari e non occorreva né tesi né altro [...] Così è stata la mia laurea, non so nemmeno se è valida''".<ref name=monicelli14>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 14}}.</ref> Nel 1934 girò il suo "primo esperimento cinematografico", ovvero il [[cortometraggio]] ''Cuore rivelatore'', ispirato all'[[Il cuore rivelatore|omonima opera]] di [[Edgar Allan Poe]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> insieme ad Alberto Mondadori e Alberto Lattuada, con quest'ultimo in ruolo di scenografo poiché allora studente di architettura.<ref name=monicelli16/> I tre lo inviarono ai [[Littoriali#Littoriali della Cultura e dell'Arte|Littoriali]] sperando invano che venisse poi proiettato nei Cineguf; il film venne bollato come esempio di "cinema paranoico".
L'anno seguente Monicelli fu collaboratore artistico di Alberto Mondadori nel suo primo [[lungometraggio]], ''[[I ragazzi di via Pal]]'' (1935), tratto dall'[[I ragazzi della via Pál|omonimo romanzo]] dell'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Molnár]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> realizzato anch'esso nell'ambito del Cineguf milanese.<ref>{{Cita pubblicazione |pubblicazione=Intercine |numero=10 |data=ottobre 1935}}{{Chiarire||Titolo articolo? Autore? Pagina?}}</ref> Il film fu inviato a [[Venezia]] alla Mostra per le pellicole a passo ridotto, parallela alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'arte cinematografica]]; ''I ragazzi della via Paal'' fece guadagnare ai suoi realizzatori il primo premio e l'opportunità di lavorare nella produzione di un film professionale.<ref name=monicelli19>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 19}}.</ref> Monicelli quindi poté saltare le varie fasi di formazione professionale e fu inviato, assieme a Mondadori, a lavorare come "[[Ciak|ciacchista]]" nella produzione del film di [[Gustav Machatý]] ''[[Ballerine (film)|Ballerine]]'', che si svolse a [[Tirrenia]].
Si accostò al mondo del [[cinema]] grazie all'amicizia con [[Giacomo Forzano]],<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Franco Baccarini |url=https://www.corrieredellospettacolo.net/2024/08/25/prima-di-cinecitta-pisorno-gli-stabilimenti-cinematografici-tra-pisa-e-livorno/ |titolo=Prima di Cinecittà, Pisorno: gli stabilimenti cinematografici tra Pisa e Livorno |pubblicazione=Corriere dello Spettacolo |data=25 agosto 2024 |accesso=23 ottobre 2025}}</ref> figlio del commediografo [[Giovacchino Forzano]], fondatore a Tirrenia di moderni studios cinematografici sotto il nome di [[Pisorno]], curiosa fusione dei nomi delle due città, eterne rivali, [[Pisa]] e [[Livorno]], che [[Benito Mussolini|Mussolini]] progettava di compiere. In questi anni, in Monicelli si andò delineando quel particolare spirito toscano che sarà determinante per la poetica cinematografica delle commedie del regista (molti scherzi della trilogia di ''Amici miei'' sono episodi che fanno realmente parte della sua giovinezza).
Subito dopo ''Ballerine'', Monicelli trovò lavoro, sempre come assistente, nel film di [[Augusto Genina]] ''[[Lo squadrone bianco]].''<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 20}}.</ref> In seguito svolgerà il medesimo ruolo di assistente in vari film, tra cui ''[[I fratelli Castiglioni]]'' di [[Corrado D'Errico]]; durante la produzione del film conobbe [[Giacomo Gentilomo]], con cui girò due pellicole, ''[[La granduchessa si diverte]]'' e ''[[Cortocircuito (film)|Cortocircuito]]'', nelle quali svolse ufficialmente per la prima volta l'incarico di aiuto-regista e anche di cosceneggiatore.<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 21}}.</ref>
Sotto lo pseudonimo di Michele Badiek<ref>{{Cita web |url=http://www.mariomonicelli.it/biografia.htm |titolo=Biografia |sito=Il Sito Ufficiale di Mario Monicelli |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120201173649/https://www.mariomonicelli.it/biografia.htm}}</ref> nel 1937 diresse il film amatoriale ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate.]]''<ref name="coletticrispinoperniolaV" /> Il film, in cui Monicelli ebbe il ruolo di regista, sceneggiatore e soggettista, vide la partecipazione di [[Ermete Zacconi]] e parte della sua famiglia, dell'apporto di molti amici e di molti concittadini.<ref name="monicelli17-18">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 17-18}}.</ref> Egli affermò che questa esperienza fu importante per la sua formazione poiché imparò a "''scrivere per il cinema, a girare, a trattare con gli attori [...] E, soprattutto, a constatare, quando poi lo rivedevo in proiezione, che quello che mettevo in scena ogni giorno non corrispondeva se non in minimissima parte alle mie aspettative''".<ref name="monicelli17-18" /> Nel frattempo fu anche il segretario dell'attrice spagnola [[María Mercader]], futura moglie di [[Vittorio De Sica]].<ref>{{Cita news |autore=Patrizia Simonetti |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24/christian-de-sica-i-cinepanettoni-sono-quelli-che-funzionano-di-piu-chi-li-critica-se-la-canta-e-se-la-sona/1902786/ |titolo=Christian De Sica: “I cinepanettoni? Sono quelli che funzionano di più. Chi li critica ‘se la canta e se la sona…'” |pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]] |editore=SEIF S.p.A. |data=24 luglio 2015}}</ref> Nel libro dedicato a Monicelli dalla fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus, si afferma nella biografia del regista che, dopo la laurea conseguita a Pisa nel 1941, Monicelli venne inviato l'anno seguente a [[Napoli]] per essere imbarcato per l'Africa; Monicelli riuscì però a rimandare l'imbarco finché l'8 settembre non gettò l'uniforme e scappò a Roma, dove rimase nascosto.<ref name="coletticrispinoperniolaVI">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. VI}}.</ref>
Nell'opera semi-autobiografica ''L'arte della commedia'', Monicelli raccontò che rimase nell'esercito arruolato nella cavalleria dal 1940 al 1943, cercando di evitare il trasferimento, temendo di essere inviato prima in [[Russia]] poi in [[Africa]], finché l'esercito non si disfece; a quel punto scappò a Roma.<ref name="monicelli22">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 22}}.</ref> Rimase nascosto nella capitale fino all'estate del 1944.<ref name="coletticrispinoperniolaVI" /> A Roma frequentò l'[[Osteria Fratelli Menghi]], noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli [[anni quaranta]] e [[Anni Settanta|settanta]].
=== L'esordio ufficiale: il lavoro in proprio e i successi ===
[[File:Totò e Monicelli.jpg|thumb|Monicelli con Totò durante una pausa sul set de ''I soliti ignoti'' (1958)]]
Nel
p. Nel
''I soliti ignoti'', del quale Monicelli
Con ''I soliti ignoti'' Monicelli abbandonò quindi la dialettica antagonista tra tutori e trasgressori della legge, rappresentando esclusivamente il lato mite, confusionario e frustrato di un manipolo di aspiranti ladri votati all'insuccesso. ''La grande guerra'', lontano dagli stereotipi classici della commedia, passa da un estremo all'altro del registro tragicomico affrontando un argomento doloroso e complesso come la tragedia della [[prima guerra mondiale]], ed è impreziosito dalle memorabili interpretazioni di [[Alberto Sordi]] e [[Vittorio Gassman]]. ''I compagni'', film sulla storia del sindacalismo e, ancor prima, sulla fratellanza tra operai delle fabbriche, è poco noto al grande pubblico ma molto apprezzato dalla critica (con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Annie Girardot).
[[File:Marchese del Grillo.jpg|thumb|left|Da sinistra, [[Alberto Sordi]], [[Luigi Petroselli]], [[Camillo Milli]], [[Paolo Stoppa]] e Mario Monicelli, al primo ciak de ''[[Il marchese del Grillo]]'' in [[Palazzo Senatorio|Campidoglio]]]]
Negli anni sessanta Monicelli si dedicò anche a film a episodi: ''[[Boccaccio '70]]'' (1962), ''[[Alta infedeltà (film 1964)|Alta infedeltà]]'' (1964) e ''[[Capriccio all'italiana]]'' (1968), anche se l'episodio da lui diretto in ''Boccaccio '70'' fu tagliato dal produttore [[Carlo Ponti]], scatenando la protesta dei registi italiani che decisero quasi tutti di boicottare il [[Festival di Cannes]] del 1962, che avrebbe dovuto essere inaugurato appunto da questo film.<ref name=""coletticrispinoperniolaVI"-VII">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. VI-VII}}</ref> Ne ''[[L'armata Brancaleone]]'' (1966) e, con minor efficacia, nel seguito intitolato ''[[Brancaleone alle crociate]]'' (1970), Monicelli mise in scena un singolare [[Medioevo]] tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano. Il film del 1966 venne anche selezionato per il festival di Cannes.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" />
Nel 1973 il film ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' fu selezionato per il festival di Cannes.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Tra gli altri film di rilievo occorre ricordare ''[[La ragazza con la pistola]]'' (1968), terza candidatura all'[[Premio Oscar|Oscar]], ''[[Romanzo popolare]]'' (1974) e i primi due capitoli della trilogia di ''Amici miei'' ([[Amici miei|1975]], [[Amici miei - Atto IIº|1982]]) - quello conclusivo ([[Amici miei - Atto IIIº|1985]]) verrà infatti diretto da [[Nanni Loy]]. ''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]'' valse per Monicelli l'Orso d'argento al [[Festival di Berlino]] nel 1976.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" />
Il film successivo, girato nel pieno degli [[anni di piombo]], ne esprime il dramma ispirandosi a un'opera dello scrittore [[Vincenzo Cerami]]: ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'' (1977) è un'opera interamente e profondamente drammatica, estranea alle suggestioni tragicomiche delle opere precedenti e successive come ''[[Il marchese del Grillo]]'' (1981), che pure si avvale di un'ottima interpretazione dello stesso Sordi. ''Il marchese del Grillo'' gli fece vincere l'[[Orso d'argento per il miglior regista]] al festival di Berlino del 1982.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Negli anni ottanta e novanta, lo sguardo del regista cambiò ancora: dal maschilismo di ''Amici miei'' si passa all'esaltazione della donna contenuta nell'opera ''[[Speriamo che sia femmina]]'' (1986), con cui tornò a ricevere ampi consensi di critica e pubblico.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Il successivo ''[[Parenti serpenti]]'' (1991) presentò nuovamente una caustica rappresentazione del modello familiare attraverso la problematicità dei rapporti tra generazioni, culminante in un finale addirittura tragico e scioccante. Nel 1994 uscì nelle sale il grottesco ''[[Cari fottutissimi amici]]'', che vide come protagonista l'attore genovese [[Paolo Villaggio]]. La pellicola, presentata al Festival di Berlino nello stesso anno, si aggiudicò un Orso d'argento, nella sezione ''menzione speciale.''<ref>{{Cita news |autore=Cinzia Sgheri |url=http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/mario-monicelli/196938 |titolo=Mario Monicelli |sito=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] - TrovaCinema |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=9 giugno 2003 |accesso=22 novembre 2013}}</ref>
Monicelli si dedicò anche al teatro, sia in prosa che lirico, con alcune felici produzioni, soprattutto negli [[Anni Ottanta|anni ottanta]].<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Per la televisione produsse il cortometraggio ''[[Conoscete veramente Mangiafoco?]]'' (1981), con Vittorio Gassman, ''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]]'' (1989) e ''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' (2000),<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> mentre come documentario ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'' (1999) e vari collettivi. Monicelli si prestò occasionalmente a qualche [[cameo]] attoriale, in ''[[L'allegro marciapiede dei delitti]]'' (1979), ''[[Sotto il sole della Toscana]]'' (2003), ''[[SoloMetro]]'' (2007), dando anche la voce al nonno di [[Leonardo Pieraccioni]] ne ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'' (1996).
È da considerarsi probabilmente il regista che meglio di tutti ha interpretato lo stile e i contenuti del genere della [[commedia all'italiana]]. Il suo attore di riferimento è stato Alberto Sordi, da lui trasformato in attore drammatico in ''La grande guerra'' e ''Un borghese piccolo piccolo'', ma ebbe anche il merito di scoprire le grandi capacità comiche di due attori nati artisticamente come drammatici,<ref>''Le Garzantine Cinema'' vol. II, Garzanti, 2003 - p. 793</ref> Vittorio Gassman nei ''Soliti ignoti'' e [[Monica Vitti]] nella ''Ragazza con la pistola''. Il sorriso amaro che accompagna sempre le vicende narrate, l'ironia con cui ama tratteggiare le storie di simpatici perdenti, caratterizzano da sempre la sua opera. Forse non è un caso che molti critici considerino ''I soliti ignoti'' il primo vero film della commedia all'italiana, e ''Un borghese piccolo piccolo'' l'opera che, con la sua drammaticità, chiude idealmente questo genere cinematografico.
[[File:Mario Monicelli - lapide via Serpenti.JPG|thumb|Lapide commemorativa in via dei Serpenti 29 a Roma]]
Con l'avanzare dell'età, Monicelli diminuì gradualmente la sua attività ma senza mai fermarsi, grazie ad una forma fisica e mentale sempre buona. A dimostrazione di questo, a 91 anni tornò al cinema con un nuovo film, ''[[Le rose del deserto]]'' (2006). In occasione della sua uscita, in un'intervista a [[Gigi Marzullo]], confidò di non aver alcuna paura della morte, ma di temere moltissimo il momento in cui avrebbe smesso di lavorare, perché si sarebbe annoiato moltissimo. Nel 2006 partecipa anche al documentario dedicato ad Adolfo Celi, con la regia del figlio Leonardo Celi, ''[[Adolfo Celi, un uomo per due culture]]'', dove nel ruolo di se stesso racconta il rapporto artistico con Adolfo. In un'intervista del 2008 dichiarò di aver abbandonato definitivamente l'attività registica con il cortometraggio documentaristico ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]''. Nonostante ciò, nel 2010 realizzò ''[[La nuova armata Brancaleone]]'', un cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione del governo, con la collaborazione del compositore [[Stefano Lentini]], di [[Mimmo Calopresti]] in veste di sceneggiatore e di Renzo Rossellini come produttore. Il corto venne presentato durante l'Open Day al [[Istituto statale di istruzione superiore Roberto Rossellini|Cine-Tv Rossellini]] di Roma il 3 giugno 2010, dove furono presenti diversi giornalisti e politici, e oltre ai professori e ai ragazzi vi partecipò anche lo stesso Monicelli. Nello stesso anno prese parte alla realizzazione del cortometraggio ''[[L'ultima zingarata]]'', omaggio al suo ''Amici miei'', in cui reinterpretò il ruolo del professor Sassaroli.
A partire dal 2009, il [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]] assegna un Premio intitolato a Mario Monicelli per la migliore regia tra i film del festival.
===
Ormai minato da un [[cancro alla prostata]] in fase terminale, la sera del 29 novembre 2010, verso le ore 21, Monicelli, a 95 anni, decise di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dalla finestra della stanza che occupava nel reparto di urologia, al quinto piano dell'[[Complesso ospedaliero San Giovanni-Addolorata|ospedale San Giovanni-Addolorata]], dove era ricoverato.<ref>{{Cita news |url=https://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_29/morto-monicelli_7b33060c-fbfd-11df-bfbe-00144f02aabc.shtml |titolo=Mario Monicelli morto suicida a Roma |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |editore=[[RCS MediaGroup]] |data=29 novembre 2010}}</ref> Dopo le commemorazioni civili tenutesi nella sua casa romana al [[Rione Monti]] e presso la [[Casa del cinema]], il suo corpo venne cremato.
Tra gli avvenimenti che segnarono di più la sua vita ci fu senz'altro il [[suicidio]] del padre, [[Tomaso Monicelli]], noto [[giornalista]] e [[scrittore]] [[antifascista]], avvenuto nel 1946. A tal riguardo disse:
{{Citazione|Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto.<ref name="vanityfair">{{Cita pubblicazione |titolo=Intervista |pubblicazione=[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]] |editore= |data=7 giugno 2007 |p=146}}{{Chiarire||Titolo articolo? Autore? Pagina?}}</ref>}}
Il 19 aprile 1988, poco dopo la fine delle riprese de ''[[I picari]]'', Monicelli ebbe un grave incidente stradale nei pressi di [[Bracciano]].<ref>{{Cita news |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/19/restano-gravi-le-condizioni-del-regista-mario.html |titolo=Restano gravi le condizioni del regista Mario Monicelli |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=19 aprile 1988}}</ref> Il regista subì la frattura di entrambi i femori, del bacino, degli avambracci e delle costole, e fu costretto a interrompere le sue attività per diversi mesi.<ref>{{Cita|Ottavia Monicelli, 2013}}.</ref>
La sua ultima compagna è stata [[Chiara Rapaccini]], conosciuta quando lui aveva 59 anni e lei 19. Hanno avuto una figlia, Rosa, quando lei ne aveva 34 e lui 74. Nel 2007 dichiarava di vivere da solo, di non sentire la lontananza di figli e nipoti (pur avendoli), di essere da qualche anno un elettore di [[Rifondazione Comunista]] e di avere pianto l'ultima volta alla morte del padre<ref>Intervista di [[Enrico Lucci]], ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'', febbraio 2007.</ref>, mentre in un'intervista svelava, in particolare, il motivo per cui viveva da solo a 92 anni: {{Citazione|Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più.<ref name="vanityfair" />}}
Il 5 dicembre 2009, parlò dal palco del [[No Berlusconi Day]] e di fronte ad una piazza gremita pronunciò parole molto dure contro il governo e l'intera classe dirigente. Il 27 febbraio 2010, intervenne ancora una volta a sorpresa durante la manifestazione organizzata dal [[Popolo Viola]] contro il [[Legittimo impedimento]]. Il 25 marzo 2010, partecipò all'evento ''[[Raiperunanotte]]'' con un'intervista, nella quale assunse posizioni molto critiche e cupe nei confronti della società contemporanea:
{{Citazione|La speranza è una trappola, è una brutta parola, non si deve dire. La speranza è una trappola inventata dai padroni, di quelli che ti dicono "State buoni, state zitti, pregate che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell'aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa." [...] Mai avere la speranza, la speranza è una trappola, è una cosa infame inventata da chi comanda.}}
{{Citazione|Quello che in Italia non c'è mai stato, è una bella botta, una bella rivoluzione, rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata [[Rivoluzione inglese|in Inghilterra]], c'è stata [[Rivoluzione francese|in Francia]], c'è stata [[Rivoluzione russa|in Russia]], c'è stata [[Rivoluzione tedesca|in Germania]]. Dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualche cosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, sono 300 anni che è schiavo di tutti.<ref>{{Youtube |autore=Michele Santoro presenta |id=YeR7whMvREI |titolo=Raiperunanotte - Monicelli: “La speranza è una trappola inventata dai padroni” |data=4 gennaio 2012}}</ref>}}
Mario Monicelli, dopo essere lungamente stato [[Partito Socialista Italiano|socialista]],<ref>{{Cita news |url=http://www.minimaetmoralia.it/wp/mario-monicelli-ultimo-socialista/ |titolo=Mario Monicelli, ultimo socialista |sito=minima&moralia |editore=minimum fax |data=3 dicembre 2011 |accesso=10 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150210180816/http://www.minimaetmoralia.it/wp/mario-monicelli-ultimo-socialista/}}</ref> fino a prima dell'elezione di [[Bettino Craxi]] a segretario (che ha sempre criticato),<ref>{{Cita news |autore=[[Curzio Maltese]] |url=https://temi.repubblica.it/micromega-online/de-te-fabula-narratur-conversazione-con-mario-monicelli-di-curzio-maltese/ |titolo=De te fabula narratur. Conversazione con Mario Monicelli di Curzio Maltese |pubblicazione=[[MicroMega (periodico)|MicroMega]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=luglio 2006 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101202051150/https://temi.repubblica.it/micromega-online/de-te-fabula-narratur-conversazione-con-mario-monicelli-di-curzio-maltese/}}</ref> negli ultimi anni si dichiarava sostenitore di [[Rifondazione Comunista]]. Monicelli era [[ateo]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=[[Curzio Maltese]] |titolo= |pubblicazione=[[Il Venerdì di Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=15 aprile 2005}}{{Chiarire||Titolo articolo? Pagina?}}</ref>
== Filmografia ==
===
==== Cinema ====
* ''[[I ragazzi
* ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate]]'' (
* ''[[Totò cerca casa]]'', con
* ''[[Al diavolo la celebrità]]'', con Steno (
* ''[[È arrivato il cavaliere]]'', con Steno (
* ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'', con Steno (
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', con Steno (
* ''[[Guardie e ladri]]'', con Steno (
* ''[[Totò e le donne]]'', con Steno (
* ''[[Le infedeli]],'' con Steno (
* ''[[Proibito (film 1954)|Proibito]]'' (
* ''[[Un eroe dei nostri tempi]]'' (
* ''[[Totò e Carolina]]'' (
* ''[[Donatella (film
* ''[[Il medico e lo stregone]]'' (
* ''[[Padri e figli (film
* ''[[I soliti ignoti]]'' (
* ''[[Lettere dei condannati a morte]]'' (
* ''[[La grande guerra]]'' (
* ''[[Risate di gioia]]'' (
* ''Renzo e Luciana'', episodio del film ''[[Boccaccio '70]]'' (
* ''[[I compagni]]'' (
* ''Gente moderna'', episodio del film ''[[Alta infedeltà (film 1964)|Alta infedeltà]]'' (
* ''[[Casanova '70]]'' (
* ''[[
* ''Fata Armenia'', episodio del film ''[[Le fate (film)|Le fate]]'' (1966)
* ''
* ''[[
* ''[[Toh, è morta la nonna!]]'' (
* ''Il frigorifero'', episodio del film ''[[Le coppie]]'' (
* ''[[Brancaleone alle crociate]]'' (
* ''[[La mortadella]]'' (
* ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' (
* ''[[Romanzo popolare]]'' (
* ''[[Amici miei]]'' (
* ''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]'' (
* ''[[Signore e signori, buonanotte]]'' – film collettivo (
* ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'' (
* ''Autostop'' e ''First Aid'', episodi del film ''[[I nuovi mostri]]'' (
* ''[[Viaggio con Anita]]'' (
* ''[[Temporale Rosy]]'' (
* ''[[Camera d'albergo]]'' (
* ''[[Il marchese del Grillo]]'' (
* ''[[Amici miei
* ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (film 1984)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]'' (
* ''[[Le due vite di Mattia Pascal]]'' (
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'' (
* ''[[I picari]]'' (
* ''Verona'', episodio del film ''[[12 registi per 12 città]]'' – documentario (
* ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]'' (
* ''[[Rossini! Rossini!]]'' (
* ''[[Parenti serpenti]]'' (
* ''[[Cari fottutissimi amici]]'' (
* ''[[Facciamo paradiso]]'' (
* ''Idillio edile'', episodio del film ''[[Esercizi di stile (film)|Esercizi di stile]]'' (
* ''Topi di appartamento'', episodio del film ''[[I corti italiani]]'' (
* ''[[Panni sporchi (film 1999)|Panni sporchi]]'' (
* ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'' – documentario (
* ''[[Un altro mondo è possibile]]''
* ''[[La primavera del 2002]]'' – documentario collettivo (
* ''[[Lettere dalla Palestina]]''
* ''[[Firenze, il nostro domani]]''
* ''[[Le rose del deserto]]'' (
* ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]''
====Televisione====
* ''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]] –'' film TV (1989)
* ''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' – miniserie TV (2000)
=== Sceneggiatore ===
* ''[[I ragazzi di via Pal]]'', regia di Mario Monicelli (1935)
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Il corriere del re]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1947)
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[I miserabili (film 1948)|I Miserabili]]'', regia di [[Riccardo Freda]] (1948)
* ''[[L'ebreo errante (film 1948)|L'ebreo errante]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1948)
* ''[[L'eroe della strada (film 1948)|L'eroe della strada]]'', regia di Carlo Borghesio (1948)
* ''[[Il cavaliere misterioso (film 1948)|Il cavaliere misterioso]]'', regia di Riccardo Freda (1948)
* ''[[Accidenti alla guerra!...]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1948)
* ''[[Totò cerca casa]]'', regia di Mario Monicelli e [[Steno]]
* ''[[Il lupo della Sila]]'', regia di [[Duilio Coletti]] (1949)
* ''[[Il conte Ugolino (film 1949)|Il conte Ugolino]]'', regia di
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'', regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
* ''[[Soho Conspiracy]]'', regia di [[Cecil H. Williamson]] (1950)
* ''[[Quel bandito sono io]]'' (''Her Favorite Husband''), regia di
* ''[[Vendetta... sarda]]'', regia di
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', regia di
* ''[[Tizio
* ''[[È l'amor che mi rovina]]'', regia di
* ''[[Core 'ngrato (film)|Core 'ngrato]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1951)
* ''[[Il tradimento (film
* ''[[Accidenti alle tasse!!]]'', regia di
* ''[[Amo un assassino]]'', regia di [[Baccio Bandini]] (1951)
* ''[[Guardie e ladri]]'', regia di Mario Monicelli e
* ''[[O.K. Nerone]]'', regia di
* ''[[Totò e le donne]]'', regia di
* ''[[Totò a colori]]'', regia di
* ''[[Cinque poveri in automobile]]'', regia di
* ''[[Cani e gatti]]'', regia di [[Leonardo De Mitri]] (1952)
* ''[[Un turco napoletano]]'', regia di
* ''[[Il più comico spettacolo del mondo]]'', regia di
* ''[[Cavalleria rusticana (film 1953)|Cavalleria rusticana]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1953)
* ''[[Le infedeli]]'', regia di Mario Monicelli e
* ''[[Perdonami!]]'', regia di [[Mario Costa]] (1953)
* ''[[Giuseppe Verdi (film 1953)|Giuseppe Verdi]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1953)
* ''[[Violenza sul lago]]'', regia di [[Leonardo Cortese]] (
* ''[[
* ''[[Proibito (film 1954)|Proibito]]'', regia di Mario Monicelli (1954)
* ''[[Totò e Carolina]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Un eroe dei nostri tempi]]'', regia di Mario Monicelli (1955)
* ''[[La donna più bella del mondo]]'', regia di [[Robert Z. Leonard]] (1955)
* ''[[Donatella (film
* ''[[Il medico e lo stregone]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Padri e figli (film
* ''[[I soliti ignoti]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Ballerina e Buon Dio]]'', regia di [[Antonio Leonviola]] (1958)
* ''[[La grande guerra]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Risate di gioia]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[A cavallo della tigre (film 1961)|A cavallo della tigre]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (
* ''Renzo e Luciana'', episodio di ''[[Boccaccio '70]]'',
* ''[[Frenesia dell'estate]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (
* ''[[I compagni]]'', regia di Mario Monicelli (1963)
* ''[[Casanova '70]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''Il marito di Olga'', episodio de ''[[I nostri mariti]]'',
* ''[[L'armata Brancaleone]]'', regia di Mario Monicelli (1966)
* ''[[Toh, è morta la nonna!]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Brancaleone alle crociate]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Le coppie]]'', regia di Mario Monicelli (1970)
* ''[[Vogliamo i colonnelli]]'', regia di Mario Monicelli
* ''[[Romanzo popolare]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'', regia di Mario Monicelli (1977)
* ''[[Temporale Rosy]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Camera d'albergo]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Il marchese del Grillo]]'', regia di Mario Monicelli (1981)
* ''[[Amici miei
* ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (film 1984)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Le due vite di Mattia Pascal]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[I picari]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Rossini! Rossini!]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Parenti serpenti]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Cari fottutissimi amici]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Facciamo paradiso]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Panni sporchi (film 1999)|Panni sporchi]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'',
* ''[[Le rose del deserto]]'', regia di Mario Monicelli (
* ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]'', regia di Mario Monicelli
* ''[[La nuova armata Brancaleone]]'', regia di Mario Monicelli
=== Attore ===
* ''[[Rue du Pied de Grue]]'', regia di [[Jean-Jacques Grand-Jouan]] (1979)
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[SoloMetro]]'', regia di [[Marco Cucurnia]] (
* ''[[L'ultima zingarata]]'', regia di [[Federico Micali]] e
* ''[[Qui finisce l'Italia]]'', regia di [[Gilles Coton]] (2010)
=== Doppiatore ===
* ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'', regia di [[Leonardo Pieraccioni]] (1996)
=== Documentari su Mario Monicelli ===
* ''Mario Monicelli: A Man'', reagia di Gian Luca Valentini (1989)
* ''Mario Monicelli, l'artigiano di Viareggio'', regia di Marco Cucurnia (2001)
* ''I sentieri della gloria - In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra'', regia di Gloria De Antoni (2005)
* ''Mario Monicelli - Il re della commedia all'italiana'', regia di Lorenzo Bassi e Franco Longobardi (2015)
== Pubblicazioni ==
* ''Romanzo popolare'', con Age e Scarpelli, Milano, Bompiani, 1974.
* ''La grande guerra'', Bologna, Cappelli, 1979.
* ''Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?'', Roma-Bari, Laterza, 1979.
* ''Il romanzo di Brancaleone'', con Age e Scarpelli, Milano, Longanesi, 1984.
* {{Google books |autore=Mario Monicelli |curatore=Lorenzo Codelli |altri=[[Tullio Pinelli]] |id=x7MM7_2FzuQC |titolo=L'arte della commedia |città=Bari |editore=Edizioni Dedalo |isbn=88-220-4520-3 |anno=1986 |cid=Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986}}
* ''Brancaleone alle crociate. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Mario Monicelli'', con Age e Scarpelli, Mantova, Provincia di Mantova-[[Casa del Mantegna]]-Circolo del cinema di Mantova, 1989.
* ''Presentazione'' di Aldo Belli, ''I colori della memoria'', Lucca, Pacini Fazzi, 1994.
* ''Prefazione'' a Antonio Maraldi (a cura di), ''Fotografi di scena del cinema italiano. Divo Cavicchioli'', Cesena, Il ponte vecchio, 2000.
* [[Alberto Pallotta]] (a cura di), ''I soliti ignoti, sceneggiatura originale di Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli'', Un mondo a parte, 2002.
* ''Autoritratto'', Firenze, Polistampa, 2002. ISBN 88-8304-500-9
* ''Prefazione'' a Francesca Bianchi, con Luigi Puccini, ''Dizionario del cinema per ragazzi'', Pisa, ETS, 2003. ISBN 88-467-0708-7
* ''L'armata Brancaleone'', con Furio Scarpelli, Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-38-6
* ''Prefazione'' a Nicola Bultrini, con Antonio Tentori, ''Il cinema della grande guerra'', Chiari, Nordpress, 2008. ISBN 978-88-95774-05-3
* ''Capelli lunghi. Storia e immagini di un film mai nato'', con Massimo Bonfatti e Franco Giubilei, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-358-7
* ''Intervento'' in Emiliano Morreale, con Dario Zonta (a cura di), ''Cinema vivo. Quindici registi a confronto'', Roma, Edizioni dell'Asino, 2009. ISBN 978-88-6357-008-3
* ''Prefazione'' a Roberto Gramiccia, ''Fragili eroi. Ritratti d'artista'', Roma, DeriveApprodi, 2009. ISBN 978-88-89969-87-8
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[Roma]], 27 aprile 1987<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/246471 |titolo=Monicelli Sig. Mario - Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 22 marzo 1994<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/11225 |titolo=Monicelli Mario - Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 25 febbraio 2000<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/14 |titolo=Monicelli Mario - Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
== Riconoscimenti ==
[[File:Monicelli Rossellini.jpg|thumb|upright|Mario Monicelli e [[Roberto Rossellini]] ricevono il [[Leone d'oro al miglior film|Leone d'oro]] ex aequo al [[Festival del cinema di Venezia]] nel 1959]]
[[File:Mario Monicelli - 01 - crop.jpg|thumb|upright|Monicelli riceve l'[[Alabarda d'oro]] alla carriera nel 2009]]
* [[Premio Oscar]]
** [[Premi Oscar 1958|1958]] - Candidatura al [[Oscar al miglior film in lingua straniera|miglior film straniero]] per ''[[I soliti ignoti]]''
** [[Premi Oscar 1965|1965]] - Candidatura alla [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]] per ''[[I compagni]]'' <small>(condiviso con [[Age & Scarpelli]])</small>
** [[Premi Oscar 1966|1966]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per ''[[Casanova '70]]'' <small>(condiviso con Age & Scarpelli, [[Giorgio Salvioni]], [[Tonino Guerra]] e [[Suso Cecchi D'Amico]])</small>
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra del Cinema di Venezia]]
** [[3ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1935]] - 1º premio sezione passo ridotto per ''[[I ragazzi di via Pal]]''
** [[20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1959]] - Leone d'oro al miglior film per ''[[La grande guerra]]''
** [[42ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1985]] - Premio Pietro Bianchi
** [[48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1991]] - [[Leone d'oro alla carriera]]
* [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]
** 1957 - Miglior regista per ''[[Padri e figli (film)|Padri e figli]]''
** 1976 - Miglior regista per''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]''
** 1982 - Miglior regista per ''[[Il marchese del Grillo]]''
** 1994 - Menzione speciale per ''[[Cari fottutissimi amici]]''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1976|1976]] - [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[Amici miei]]''
** [[David di Donatello 1977|1977]] - Miglior regista per ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]''
** [[David di Donatello 1986|1986]] - Miglior film per ''[[Speriamo che sia femmina]]''
** 1986 - Miglior regista per ''Speriamo che sia femmina''
** 1986 - [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[David di Donatello 1990|1990]] - Miglior regista per ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]''
** [[David di Donatello 1992|1992]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Parenti serpenti]]''
** [[David di Donatello 2005|2005]] - David speciale
* [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1959|1959]] - [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] per ''I soliti ignoti''
** 1959 - Candidatura [[Nastro d'argento al regista del miglior film|regista del miglior film]] per ''I soliti ignoti''
** [[Nastri d'argento 1960|1960]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''La grande guerra''
** 1960 - Candidatura al [[Nastro d'argento al migliore soggetto|migliore soggetto]] per ''La grande guerra''
** 1960 - Candidatura al regista del miglior film per ''La grande guerra''
** [[Nastri d'argento 1964|1964]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''I compagni''
** [[Nastri d'argento 1976|1976]] - Candidatura al regista del miglior film per ''Amici miei''
** [[Nastri d'argento 1977|1977]] - Migliore sceneggiatura per ''Un borghese piccolo piccolo''
** 1977 - Candidatura al regista del miglior film per ''Un borghese piccolo piccolo''
** [[Nastri d'argento 1982|1982]] - Migliore sceneggiatura per ''Il marchese del Grillo''
** [[Nastri d'argento 1986|1986]] - Regista del miglior film per ''Speriamo che sia femmina''
** 1986 - Migliore sceneggiatura per ''Speriamo che sia femmina''
** [[Nastri d'argento 1993|1993]] - Candidatura al regista del miglior film per ''Parenti serpenti''
** [[Nastri d'argento 2007|2007]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Le rose del deserto]]''
* [[Festival internazionale del cinema di San Sebastián]]
** 1965 - [[Concha de Plata al miglior regista|Miglior regista]] per ''Casanova '70''
* TraniFilmFestival
** 2002 - Premio cinematografico “Stupor Mundi” riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia
* Festival Europa Cinema di Viareggio
** 2005 - Premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
* Premio "Città di Trieste"
** 2009 - Alabarda d'oro alla carriera
* [[Ciak d'oro]]
** [[Ciak d'oro 1986|1986]] - [[Ciak d'oro per il miglior film|Miglior film]] per ''Speriamo che sia femmina''<ref>{{Cita|Enrico Lancia, 1998|p. 275}}.</ref>
** 1986 - Candidatura alla [[Ciak d'oro per la migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[Ciak d'oro 1999|1999]] – Premio alla carriera<ref>{{Cinematografo|film|del-perduto-amore-fm3re62i|Del perduto amore|accesso=10 febbraio 2021}}</ref>
== Note ==
== Bibliografia ==
=== Libri ===
* {{Cita libro |autore=Manola Alberighi |autore2=Jaures Baldeschi |autore3=Federico Cioni |titolo=Omaggio a Mario Monicelli |città=Castelfiorentino |editore=Circolo del Cinema Angelo Azzurro |anno=2001}}
* {{Google books |autore=Silvia Bizio |autore2=Claudia Laffranchi |titolo=Gli italiani di Hollywood. Il cinema italiano agli Academy Awards |id=I_F3QZdv7k4 |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=2002 |isbn=978-88-8440-177-9 |cid=Silvia Bizio e Claudia Laffranchi, 2002}}
* {{Cita libro |autore=Fabrizio Borghini |titolo=Mario Monicelli. Cinquantanni di cinema |editore=Master |anno=1985 |isbn=no}}
* {{Cita libro |autore=[[Gian Piero Brunetta]] |titolo=Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003) |città=Torino |editore=Einaudi |anno=2003 |isbn=88-06-16485-6}}
* {{
* {{cita libro |curatore=Maria Coletti |curatore2=Francesco Crispino| curatore3=Ivelise Perniola |titolo=Mario Monicelli |anno=2001 |editore=Fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus |città=Pesaro |cid=Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001}}
* {{Cita libro |autore=[[Masolino D'Amico]] |titolo=La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975 |città=Milano |editore=Mondadori |anno=1985 |isbn=no}}
* {{cita libro |curatore=Leonardo De Franceschi|titolo=Lo sguardo eclettico. Il cinema di Mario Monicelli|annooriginale=2001|edizione=1|editore=Marsilio Editori|città=Venezia|isbn=88-317-7763-7|cid=sguardo}}
* {{
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* {{Cita libro |curatore=Stefano Della Casa |titolo=L'armata Brancaleone. Un film di Mario Monicelli. Quando la commedia riscrive la storia |città=Torino |editore=Edizioni Lindau |anno=2005 |isbn=88-7180-567-4}}
* {{DBI |nome=Mario Monicelli |nomeurl=mario-monicelli |autore=Stefano Della Casa |anno=2011 |volume=75 |cid=Stefano Della Casa, 2011}}
* {{Cita libro |autore=Ivana Delvino |titolo=I film di Mario Monicelli |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=2008 |isbn=978-88-8440-477-0}}
* {{Google books |autore=[[Enrico Lancia]] |id=Yw3Z_YIKOVEC |titolo=I premi del cinema |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=1998 |isbn=978-88-774-2221-7 |cid=Enrico Lancia, 1998}}
* {{Cita libro |curatore=Giacomo Martini |titolo=Il cinema di Mario Monicelli |città=Porretta Terme |editore=I Wuaderni del Battello Ebbro |anno=2007 |isbn=}}
* {{Cita libro |autore=Sebastiano Mondadori |titolo=La commedia umana. Conversazioni con Mario Monicelli |città=Milano |editore=Il Saggiatore |anno=2005 |isbn=88-428-1162-9}}
* {{Cita libro |autore=Ottavia Monicelli |titolo=Guai ai baci. Così grande, così lontano: ritratto di mio padre |città= |editore=Sperling & Kupfer |anno=2013 |isbn=978-88-200-5367-3 |cid=Ottavia Monicelli, 2013}}
* {{Google books |autore=Antonia Pozzi |titolo=Ti scrivo dal mio vecchio tavolo |id=fm97CgAAQBAJ |città= |editore=Àncora Editrice |anno=2014 |isbn=978-88-514-1484-9 |cid=Antonia Pozzi, 2014}}
*
* {{Cita libro |autore=[[Mariano Sabatini]] |autore2=Oriana Maerini |titolo=Mario Monicelli. La sostenibile leggerezza del cinema |città=Roma |editore=Edizioni Scientifiche Italiane |anno=2001 |isbn=88-495-0061-0}}
* {{Cita libro |autore=Adriana Settuario |titolo=L'espressione triste che fa ridere. Totò e Monicelli |città=Napoli/Roma |editore=Graus/Centro Sperimentale di Cinematografia |anno=2007 |isbn=978-88-8346-186-6}}
* {{Cita libro |autore=Alessandro Ticozzi |titolo=Ci vorrebbe la rivoluzione! Elementi di riflessione politico-sociale nell'opera di Mario Monicelli |città=Ravenna |editore=SensoInverso Edizioni |anno=2016 |isbn=}}
* {{Cita libro |autore=Bruno Torri |titolo=Cinema italiano. Dalla realtà alle metafore |città=Palermo |editore=Palumbo Editore |anno=1973 |isbn=no}}
* {{Cita libro |autore=Aldo Viganò |titolo=Commedia italiana in cento film |città=Recco |editore=Le Mani |anno=1999 |isbn=88-8012-027-1}}
=== Articoli ===
* {{Cita pubblicazione |pubblicazione=Quaderni d'Altri Tempi |numero=30 |data=gennaio-febbraio 2011 |issn=1970-3341}}{{Chiarire||Titolo dell'articolo?}}
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