Mario Monicelli: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Monicelli (disambigua)|Monicelli}}
{{W|sceneggiatori|registi|arg2=aprile 2024|I riconoscimenti vanno ordinati in ordine alfabetico. Sono completi? Probabilmente sarà da creare una sottovoce dedicata ai riconoscimenti. Pubblicazioni da wikificare.}}
{{Bio
|Nome = Mario Alberto Ettore
|Cognome = Monicelli<ref name="attonascita">{{Cita web |url=https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19803472/w1vq1Op |titolo=Atto di nascita n. 2828, anno 1915, volume 10, parte 1, serie 1 |sito=Portale Antenati |accesso=31 dicembre 2021}}</ref>
|Cognome = Monicelli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 16 maggio
|AnnoNascita = 1915
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|GiornoMeseMorte = 29 novembre
|AnnoMorte = 2010
|Attività = regista
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 = attorescrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}}tra i principali esponenti della [[commedia all'italiana]] insieme a [[Dino Risi]] e [[Luigi Comencini]]. Fu candidato quattro volte al [[Premio Oscar]]
|Immagine = MarioMonicelli.jpg
|Didascalia = Mario Monicelli nel [[2007]]
|Didascalia2 = {{Premio|Leone d'oro||1959|x}}
}}
 
Tra i più celebri registi italiani della sua epoca.<ref name="BizioLaffranchi2002">{{Cita|Silvia Bizio e Claudia Laffranchi, 2002|p. 39}}</ref><ref name="Antonia2014">{{Cita|Antonia Pozzi, 2014|p. 2083}}.</ref> Insieme a [[Dino Risi]]<ref>{{cita news |autore=Alessandro Ticozzi |url=http://www.quartopotere.com/articoli/incontri-e-reportage/ritratti/mario-monicelli-e-dino-risi-i-maestri-della-commedia-all-italiana |titolo=Mario Monicelli e Dino Risi, i Maestri della Commedia all’italiana |sito=Quarto Potere |editore=Xodus New Media |data=1° settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101205020757/http://www.quartopotere.com/articoli/incontri-e-reportage/ritratti/mario-monicelli-e-dino-risi-i-maestri-della-commedia-all-italiana}}</ref>, [[Luigi Comencini]], [[Pietro Germi]] e [[Ettore Scola]], fu uno dei massimi esponenti della [[commedia all'italiana]], che contribuì a rendere nota anche all'estero con film come ''[[Guardie e ladri]]'', ''[[I soliti ignoti]]'', ''[[La grande guerra]]'', ''[[L'armata Brancaleone]]'' e ''[[Amici miei]]''.
 
Candidato sei volte al [[premio Oscar]] (due volte per la migliore sceneggiatura originale, quattro per il miglior film straniero), nonché vincitore di numerosi premi cinematografici. Nel 1991 ricevette il [[Leone d'oro alla carriera]] alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]] di [[Venezia]].
 
== Biografia ==
=== Le origini ===
[[File:Mario Monicelli camera.jpg|thumb|left|270px|Monicelli alla [[macchina da presa]]]]
Mario Monicelli nacque a [[Roma]] il 16 maggio del 1915 in una famiglia originaria di [[Ostiglia]] (in [[provincia di Mantova]]).<ref name="coletticrispinoperniolaV">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. V}}.</ref> Per lungo tempo, si è ritenuto che la sua città natale fosse [[Viareggio]], finché il critico cinematografico [[Steve Della Casa]], compiendo delle ricerche per la stesura del volume ''L'armata Brancaleone - Quando la commedia riscrive la storia'' e per il Dizionario Biografico Treccani, riportò alla luce il fatto di come Monicelli fosse, in realtà, nato a Roma, più precisamente nel rione di [[Campo Marzio]]<ref name=treccani>{{Cita|Stefano Della Casa, 2011}}</ref> in via della Croce.<ref name=attonascita/> Sempre secondo Della Casa, pare che Monicelli stesso alimentasse l'equivoco per una sorta di forte affezione verso la città toscana. Il luogo di nascita di Monicelli è stato confermato da [[Luca Lunardini]], sindaco di Viareggio, che ha dichiarato in proposito: "''È vero: Mario Monicelli non è nato fisicamente a Viareggio, non risulta iscritto alla nostra anagrafe''", aggiungendo come "''Da un punto di vista fisico, materiale, Monicelli non nacque a Viareggio ma a Roma; ma amava talmente tanto Viareggio che considerava questa città il luogo in cui era nata la sua anima, quindi lui stesso. E perciò elesse Viareggio a sua città natale, come riportano tutte le enciclopedie e le biografie sulla base della testimonianza diretta raccontata dall'interessato''".<ref>{{Cita news |url=https://www.lanazione.it/cronaca/2011/10/12/599012-viareggio_viarggio_beffa.shtml |titolo=Viareggio sì, Viareggio no, la 'beffa' sul luogo di nascita di Monicelli |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Robin S.r.l. |data=12 ottobre 2011}}</ref> Un'ulteriore conferma è arrivata da [[Chiara Rapaccini]], ultima compagna del regista, che ha confermato in un'intervista come il tutto non fosse altro che "''una beffa intenzionale di Mario, più semplicemente qualcuno, all'inizio, aveva scritto che era di Viareggio e lui si è divertito a lasciar correre, anche perché il suo rapporto con Viareggio era fortissimo''", aggiungendo che Roma, come corretto luogo di nascita del regista, fosse riportato anche sul suo passaporto.<ref>{{Cita news |autore=Giulia Iselle |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/13/sorpresa-mario-monicelli-nato-roma.html |titolo=Sorpresa: Mario Monicelli è nato a Roma |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=13 ottobre 2011}}</ref>
Mario Monicelli nasce il [[16 maggio]] [[1915]] a [[Roma]]<ref>{{Cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-monicelli_(Dizionario-Biografico)/|Voce del Dizionario Biografico Treccani.}}</ref>, anche se la sua famiglia è originaria di [[Ostiglia]].<ref name=pag.V>{{Cita||pag.V|Pesaro}}</ref> Il critico cinematografico [[Stefano Della Casa]], nel suo volume dedicato al restauro di uno dei capolavori del regista toscano (''L'armata Brancaleone - Quando la commedia riscrive la storia'', edito da Lindau nel [[2006]]), mette in dubbio le origini viareggine del regista, arrivando a sostenere che in realtà Mario Monicelli sia nato a [[Roma]]<ref>Sempre Stefano della Casa sul Dizionario Biografico Treccani sostiene che il luogo di nascita sia a Roma e che lo stesso alimentasse l'equivoco per affezione verso Viareggio. vedi [http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-monicelli_(Dizionario-Biografico)/]</ref>, nel quartiere [[Prati (rione di Roma)|Prati]]. Suo padre [[Tomaso Monicelli|Tomaso]] era giornalista, e fu direttore del [[Resto del Carlino]] e dell<nowiki>'</nowiki>''[[Avanti!]]''; fu anche critico teatrale e drammaturgo.<ref name=pag.13>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.13|arte}}</ref> Suo fratello [[Giorgio Monicelli|Giorgio]] è stato traduttore e editore, mentre l'altro fratello [[Furio Monicelli|Furio]] (1922-2011) ha fatto lo scrittore raggiungendo un buon successo con il romanzo ''Il gesuita perfetto''. Inoltre, Monicelli era imparentato con la famiglia [[Mondadori]] (la sorella del padre era moglie di [[Arnoldo Mondadori]]); Monicelli racconta che fu amico per molti anni di [[Alberto Mondadori|Alberto]] e [[Giorgio Mondadori]].<ref name=pag.13></ref>
 
Suo padre, [[Tomaso Monicelli]], era un [[giornalista]], direttore de ''[[il Resto del Carlino]]'' e dell{{'}}''[[Avanti!]]'' (succedendo a [[Benito Mussolini]]), nonché critico teatrale e [[drammaturgo]].<ref name="monicelli13">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 13}}.</ref> Mise fine alla sua vita nel [[1946]], dopo alcuni fallimenti editoriali, sentendosi isolato dal regime fascista per aver osato criticarlo nei suoi articoli. La madre, Maria Carreri, era una donna molto intelligente, sebbene di pochi studi.<ref name=treccani/> Mario aveva tre fratelli: [[Giorgio Monicelli|Giorgio]] fu un [[Traduzione|traduttore]] ed [[Editoria|editore]], [[Furio Monicelli|Furio]] fu uno [[scrittore]], e raggiunse un buon successo all'epoca con il romanzo ''Il gesuita perfetto'', mentre [[Mino Monicelli|Mino]], fu giornalista, scrittore e sceneggiatore.<ref>{{Cita news |autore=[[Nello Ajello]] |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/07/roma-morto-mino-monicelli.html |titolo=Roma:Morto Mino Monicelli |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=7 febbraio 2000}}</ref><ref>{{cita web |url=https://www.newtoncompton.com/autore/mino-monicelli |titolo=Mino Monicelli |sito=[[Newton Compton Editori]] |editore=Newton Compton Editori S.r.l. |data=2015}}</ref> Monicelli era inoltre imparentato con la famiglia Mondadori: la sorella del padre, difatti, era la moglie di [[Arnoldo Mondadori]] e lo stesso Monicelli racconta di essere stato per molti anni buon amico di [[Alberto Mondadori|Alberto]] e [[Giorgio Mondadori]].<ref name=monicelli13/>
Monicelli passa parte della sua infanzia a [[Roma]], dove frequenta le scuole elementari.<ref name=pag.13></ref> Torna a Viareggio dove frequenta le medie, il ginnasio e due anni di [[liceo]]; si trasferisce quindi a [[Milano]] dove finisce la terza liceo ed inizia gli studi universitari.<ref name=pag.V></ref> A Milano Monicelli frequenta [[Riccardo Freda]], [[Remo Cantoni]], [[Alberto Lattuada]], Alberto Mondadori e [[Vittorio Sereni]]; insieme fondarono, con l'appoggio dell'editore Mondadori, il giornale "Camminare", in cui Monicelli si occupava di critica cinematografica.<ref name=pag.14></ref> Monicelli racconta che nelle sue critiche si accaniva molto sui film italiani, piuttosto che esaltare i film americani e francesi che amava molto; egli ha affermato che forse lo faceva per un velato antifascismo.<ref name=pag.15>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.15|arte}}</ref> "Camminare" non durò molto poiché il [[ministero della Cultura Popolare]] lo soppresse perché considerato di sinistra.<ref name=pag.16>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.16|arte}}</ref>
 
Monicelli trascorse dunque la sua infanzia a Roma, dove frequentò le scuole elementari.<ref name=monicelli13/> Successivamente, si trasferì con la famiglia a [[Viareggio]] ma frequentò il ginnasio e due anni di [[liceo classico|liceo]] a [[Prato (Italia)|Prato]], al [[Convitto nazionale statale Francesco Cicognini|Convitto Nazionale Cicognini]]<ref>{{Cita web |url=https://www.cicogninirodariprato.edu.it/liceo-classico/storia-del-liceo/ |titolo=Storia del liceo |sito=Cicognini - Rodari |editore= Scuola Cicognini – Rodari di Prato |accesso=16 ottobre 2020}}</ref>; si stabilì poi a [[Milano]], dove finì la terza liceo e iniziò gli studi universitari.<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Nel [[Milano|capoluogo lombardo]], Monicelli frequentò [[Riccardo Freda]], [[Remo Cantoni]], [[Alberto Lattuada]], [[Alberto Mondadori]] e [[Vittorio Sereni]]; insieme fondarono, con l'appoggio dell'editore Mondadori, il giornale ''Camminare'', in cui Monicelli si occupava di [[critica cinematografica]].<ref name=monicelli14/> Monicelli raccontò di come, nelle sue critiche, si accanisse molto sui film italiani, mentre, di contro, esaltasse i film americani e francesi, che amava molto, affermando che forse lo faceva per una sua velata forma di antifascismo.<ref name=monicelli15>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 15}}.</ref> ''Camminare'' non durò molto poiché il [[ministero della cultura popolare]] lo soppresse perché considerato di sinistra.<ref name=monicelli16>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 16}}.</ref>
Frequenta la trattoria Fratelli Menghi punto d’incontro per pittori, poeti, ma soprattutto giovani registi e sceneggiatori come, [[Ugo Pirro]], [[Franco Solinas]] e [[Giuseppe De Santis]]. Da Milano ritorna a Viareggio e finisce gli studi universitari - nella facoltà di Lettere e filosofia - a Pisa.<ref name=pag.V></ref> Interessato al cinema, Monicelli rimandò continuamente il momento di laurearsi fino alla chiamata alle armi, appena dopo la quale fu laureato poiché come lo stesso Monicelli afferma "''bastava presentarsi alla laurea vestiti da militari e non occorreva né tesi né altro [...] Così è stata la mia laurea, non so nemmeno se è valida''".<ref name=pag.14>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.14|arte}}</ref>
 
In seguito, Monicelli fece ritorno in [[Toscana]], dove completò gli studi universitari laureandosi in [[letteratura|lettere]] presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'[[Università di Pisa]].<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Interessato al mondo della celluloide, rimandò continuamente il momento di laurearsi fino alla chiamata alle armi, appena dopo la quale fu laureato poiché, come lo stesso Monicelli affermò, "''bastava presentarsi alla laurea vestiti da militari e non occorreva né tesi né altro [...] Così è stata la mia laurea, non so nemmeno se è valida''".<ref name=monicelli14>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 14}}.</ref> Nel 1934 girò il suo "primo esperimento cinematografico", ovvero il [[cortometraggio]] ''Cuore rivelatore'', ispirato all'[[Il cuore rivelatore|omonima opera]] di [[Edgar Allan Poe]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> insieme ad Alberto Mondadori e Alberto Lattuada, con quest'ultimo in ruolo di scenografo poiché allora studente di architettura.<ref name=monicelli16/> I tre lo inviarono ai [[Littoriali#Littoriali della Cultura e dell'Arte|Littoriali]] sperando invano che venisse poi proiettato nei Cineguf; il film venne bollato come esempio di "cinema paranoico".
Nel [[1934]], Monicelli gira il suo "primo esperimento cinematografico", ovvero il [[cortometraggio]] ''Cuore rivelatore'', ispirato all'[[Il cuore rivelatore|omonima opera]] di [[Edgar Allan Poe]].<ref name=pag.V></ref> Lo gira insieme ad Alberto Mondadori ed Alberto Lattuda, con quest'ultimo in ruolo di scenografo poiché allora studente di architettura.<ref name=pag.16></ref> I tre lo inviarono ai [[Littoriali#Littoriali della Cultura e dell'Arte|Littoriali]] sperando invano che venisse poi proiettato nei Cine[[guf]]; il film venne bollato come esempio di "cinema paranoico". L'[[1935|anno seguente]] Monicelli gira il suo primo [[lungometraggio]], ''[[I ragazzi della via Paal (film 1935)|I ragazzi della via Paal]]''.<ref name=pag.V></ref> Il film fu inviato a Venezia alla Mostra per i film a passo ridotto, parallela alla [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica]]; ''I ragazzi della via Paal'' fece guadagnare ai suoi realizzatori il primo premio e l'opportunità di lavorare nella produzione di un film professionale.<ref name=pag.19>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.19|arte}}</ref> Monicelli quindi poté saltare le varie fasi di formazione professionale e fu inviato a lavorare come "[[Ciak|ciacchista]]" nella produzione del film di [[Gustav Machatý]] "''Ballerine''", che si svolse a [[Tirrenia]].
 
L'anno seguente Monicelli fu collaboratore artistico di Alberto Mondadori nel suo primo [[lungometraggio]], ''[[I ragazzi di via Pal]]'' (1935), tratto dall'[[I ragazzi della via Pál|omonimo romanzo]] dell'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Molnár]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> realizzato anch'esso nell'ambito del Cineguf milanese.<ref>{{Cita pubblicazione |pubblicazione=Intercine |numero=10 |data=ottobre 1935}}{{Chiarire||Titolo articolo? Autore? Pagina?}}</ref> Il film fu inviato a [[Venezia]] alla Mostra per le pellicole a passo ridotto, parallela alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'arte cinematografica]]; ''I ragazzi della via Paal'' fece guadagnare ai suoi realizzatori il primo premio e l'opportunità di lavorare nella produzione di un film professionale.<ref name=monicelli19>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 19}}.</ref> Monicelli quindi poté saltare le varie fasi di formazione professionale e fu inviato, assieme a Mondadori, a lavorare come "[[Ciak|ciacchista]]" nella produzione del film di [[Gustav Machatý]] ''[[Ballerine (film)|Ballerine]]'', che si svolse a [[Tirrenia]].
Si accosta al mondo del [[cinema]] grazie all'amicizia con [[Giacomo Forzano]], figlio del commediografo [[Giovacchino Forzano]], fondatore a [[Tirrenia]] di moderni ''studios'' cinematografici sotto il nome di [[Pisorno]], curiosa fusione dei nomi delle due città, eterne rivali, [[Pisa]] e [[Livorno]], che [[Benito Mussolini|Mussolini]] progettava di compiere. In questi anni, in Monicelli si va delineando quel particolare spirito toscano che sarà determinante per la poetica cinematografica delle commedia del regista (molti scherzi della trilogia di ''Amici miei'' sono episodi che fanno realmente parte della sua giovinezza).
 
Si accostò al mondo del [[cinema]] grazie all'amicizia con [[Giacomo Forzano]],<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Franco Baccarini |url=https://www.corrieredellospettacolo.net/2024/08/25/prima-di-cinecitta-pisorno-gli-stabilimenti-cinematografici-tra-pisa-e-livorno/ |titolo=Prima di Cinecittà, Pisorno: gli stabilimenti cinematografici tra Pisa e Livorno |pubblicazione=Corriere dello Spettacolo |data=25 agosto 2024 |accesso=23 ottobre 2025}}</ref> figlio del commediografo [[Giovacchino Forzano]], fondatore a Tirrenia di moderni studios cinematografici sotto il nome di [[Pisorno]], curiosa fusione dei nomi delle due città, eterne rivali, [[Pisa]] e [[Livorno]], che [[Benito Mussolini|Mussolini]] progettava di compiere. In questi anni, in Monicelli si andò delineando quel particolare spirito toscano che sarà determinante per la poetica cinematografica delle commedie del regista (molti scherzi della trilogia di ''Amici miei'' sono episodi che fanno realmente parte della sua giovinezza).
Subito dopo ''Ballerine'', Monicelli trovò lavoro sempre come assistente nel film di [[Augusto Genina]] "''[[Squadrone bianco]]''".<ref name=pag.20>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.20|arte}}</ref> In seguito svolgerà il medesimo ruolo di assistente in vari film, tra cui "''[[I fratelli Castiglioni]]''" di [[Corrado D'Errico]]; durante la produzione de ''I fratelli Castiglioni'' conosce [[Giacomo Gentilomo]], con cui gira due film, "''[[La granduchessa si diverte]]''" e "''[[Cortocircuito (film)|Cortocircuito]]''", nei quali svolge ufficialmente per la prima volta l'incarico di aiuto-regista ed anche di co-sceneggiatore.<ref name=pag.21>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.21|arte}}</ref>
 
Subito dopo ''Ballerine'', Monicelli trovò lavoro, sempre come assistente, nel film di [[Augusto Genina]] ''[[Lo squadrone bianco]].''<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 20}}.</ref> In seguito svolgerà il medesimo ruolo di assistente in vari film, tra cui ''[[I fratelli Castiglioni]]'' di [[Corrado D'Errico]]; durante la produzione del film conobbe [[Giacomo Gentilomo]], con cui girò due pellicole, ''[[La granduchessa si diverte]]'' e ''[[Cortocircuito (film)|Cortocircuito]]'', nelle quali svolse ufficialmente per la prima volta l'incarico di aiuto-regista e anche di cosceneggiatore.<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 21}}.</ref>
Sotto uno pseudonimo, ''Michele Badiek''<ref>[http://www.mariomonicelli.it/biografia.htm], Sito ufficiale di Mario Monicelli</ref>, dirige nel [[1937]] il film amatoriale ''[[Pioggia d'estate]]''.<ref name=pag.V></ref> Monicelli ha il ruolo di regista, sceneggiatore e soggettista; il film vide la partecipazione di [[Ermete Zacconi]] e parte della sua famiglia, dell'apporto di molti amici e di molti concittadini.<ref name=pag.17-18>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.17-18|arte}}</ref> Egli afferma che questa esperienza fu importante per la sua formazione poiché imparò a "''scrivere per il cinema, a girare, a trattare con gli attori [...] E, soprattutto, a constatare, quando poi lo rivedevo in proiezione, che quello che mettevo in scena ogni giorno non corrispondeva se non in minimissima parte alle mie aspettative''".<ref name=pag.17-18></ref>
 
Sotto lo pseudonimo di Michele Badiek<ref>{{Cita web |url=http://www.mariomonicelli.it/biografia.htm |titolo=Biografia |sito=Il Sito Ufficiale di Mario Monicelli |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120201173649/https://www.mariomonicelli.it/biografia.htm}}</ref> nel 1937 diresse il film amatoriale ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate.]]''<ref name="coletticrispinoperniolaV" /> Il film, in cui Monicelli ebbe il ruolo di regista, sceneggiatore e soggettista, vide la partecipazione di [[Ermete Zacconi]] e parte della sua famiglia, dell'apporto di molti amici e di molti concittadini.<ref name="monicelli17-18">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 17-18}}.</ref> Egli affermò che questa esperienza fu importante per la sua formazione poiché imparò a "''scrivere per il cinema, a girare, a trattare con gli attori [...] E, soprattutto, a constatare, quando poi lo rivedevo in proiezione, che quello che mettevo in scena ogni giorno non corrispondeva se non in minimissima parte alle mie aspettative''".<ref name="monicelli17-18" /> Nel frattempo fu anche il segretario dell'attrice spagnola [[María Mercader]], futura moglie di [[Vittorio De Sica]].<ref>{{Cita news |autore=Patrizia Simonetti |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24/christian-de-sica-i-cinepanettoni-sono-quelli-che-funzionano-di-piu-chi-li-critica-se-la-canta-e-se-la-sona/1902786/ |titolo=Christian De Sica: “I cinepanettoni? Sono quelli che funzionano di più. Chi li critica ‘se la canta e se la sona…'” |pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]] |editore=SEIF S.p.A. |data=24 luglio 2015}}</ref> Nel libro dedicato a Monicelli dalla fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus, si afferma nella biografia del regista che, dopo la laurea conseguita a Pisa nel 1941, Monicelli venne inviato l'anno seguente a [[Napoli]] per essere imbarcato per l'Africa; Monicelli riuscì però a rimandare l'imbarco finché l'8 settembre non gettò l'uniforme e scappò a Roma, dove rimase nascosto.<ref name="coletticrispinoperniolaVI">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. VI}}.</ref>
Nel libro dedicato a Mario Monicelli dalla fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus, si afferma nella biografia del regista che dopo la laurea conseguita a Pisa nel [[1941]], Monicelli viene inviato l'anno seguente a [[Napoli]] per essere imbarcato per l'Africa; Monicelli riesce però a rimandare l'imbarco finché l'[[8 settembre]] non getta l'uniforme e scappa a Roma, dove rimane nascosto.<ref name=pag.VI>{{Cita||pag.VI|Pesaro}}</ref> Nell'opera semi-autobiografica "''L'arte della commedia''", Monicelli racconta che rimase nell'esercito arruolato nella cavalleria dal [[1940]] al [[1943]] cercando di evitare il trasferimento, temendo di essere inviato prima in [[Russia]] poi in [[Africa]], finché l'esercito non si disfece; a quel punto scappò a Roma.<ref name=pag.22>{{Cita|Mario Monicelli, Lorenzo Codelli|pag.22|arte}}</ref> Rimane nascosto nella Capitale fino all'estate del [[1944]].<ref name=pag.VI>{{Cita||pag.VI|Pesaro}}</ref>
 
Nell'opera semi-autobiografica ''L'arte della commedia'', Monicelli raccontò che rimase nell'esercito arruolato nella cavalleria dal 1940 al 1943, cercando di evitare il trasferimento, temendo di essere inviato prima in [[Russia]] poi in [[Africa]], finché l'esercito non si disfece; a quel punto scappò a Roma.<ref name="monicelli22">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 22}}.</ref> Rimase nascosto nella capitale fino all'estate del 1944.<ref name="coletticrispinoperniolaVI" /> A Roma frequentò l'[[Osteria Fratelli Menghi]], noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli [[anni quaranta]] e [[Anni Settanta|settanta]].
 
=== L'esordio ufficiale: il lavoro in proprio e i successi ===
[[File:Totò e Monicelli.jpg|thumb|Monicelli con Totò durante una pausa sul set de ''I soliti ignoti'' (1958)]]
[[File:Marchese del Grillo.jpg|thumb|300px|Da sinistra, [[Alberto Sordi]], [[Luigi Petroselli]], [[Camillo Milli]], [[Paolo Stoppa]] e Mario Monicelli, al primo ciak de ''[[Il marchese del Grillo]]'' in [[Palazzo Senatorio|Campidoglio]]]]
 
Nel [[1945]] Monicelli èfu aiuto-regista nel primo film di [[Pietro Germi]], ''[[Il testimone (film 1946)|Il testimone.]]''<ref name=pag.29>{{Cita|Mario Monicelli, e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|pagp. 29|arte}}.</ref> In ''L'arte della commedia'', Monicelli raccontaraccontò che tra lui e Germi si instaurò un profondo legame; egli affermaaffermò: "''Credo di essere stato uno dei pochissimi amici con cui aveva davvero confidenza''".<ref name=pag.30>{{Cita|Mario Monicelli, e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|pagp. 30|arte}}.</ref> Ad esempio di questo legame Monicelli raccontaraccontò di due episodi. Quando Germi entrò in un periodo di crisi dopo la morte della moglie, egli chiamò Monicelli per dirigere il film che stava preparando (''[[Signore & signori]]'', del [[1966]]), dicendogli che lui non poteva più dirigerlo; a Monicelli piacque molto il film, ma comunque si rifiutò e incoraggiò Germi a fare il suo film. L'altro esempio è quando Germi, impossibilitato a fare ''Amici miei'' per problemi di salute, chiamò Monicelli per dirigerlo.
 
p. Nel [[1946]] Monicelli fu scelto, insieme a [[Steno]], da Riccardo Freda per realizzare la sceneggiatura di [[Aquila nera (film 1946)|''Aquila nera.'']].<ref name=pag.22><"monicelli22" /ref> Il film ebbe molto successo e la coppia Monicelli-Steno fu chiamata per scrivere alcune gag e battute per il film "''[[Come persi la guerra]]''", di [[Carlo Borghesio]], e prodotto da [[Luigi Rovere]]; da quel film, Monicelli e Steno formarono una coppia di sceneggiatori.<ref name=pag.23>{{Cita|Mario Monicelli, e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|pagp. 23|arte}}.</ref> La collaborazione con Steno, che durerà fino al periodo tra [[1952]] e [[1953]], produrrà alcune delle commedie più interessanti del [[dopoguerra]]; tra queste vi è ''[[Guardie e ladri]]'', film del [[(1951]]) con [[Totò]], premiatofilm che al [[Festival di Cannes]] conconquistò il premio alla miglior sceneggiatura.<ref name=pag.VI><"coletticrispinoperniolaVI" /ref> In ''L'arte della commedia'', Monicelli affermaaffermò che il sodalizio tra i due si interruppe esattamente durante la realizzazione dei film ''[[Le infedeli]]'' e ''[[Totò e le donne]].''.<ref name=pag.38>{{Cita|Mario Monicelli, e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|pagp. 38|arte}}.</ref> Entrambi i film dovevano essere sceneggiati e girati a quattro mani da Steno e Monicelli, ma in realtà quest'ultimo si occupò solamente de ''Le infedeli'' poiché, come racconta, si era stancato di fare solo film comici; Steno si occupò invece di ''Totò e le donne''. Tutto questo avvenne senza che i produttori lo venissero a sapere perché altrimenti, racconta Monicelli, non avrebbero dato fiducia alla coppia di registi.
 
NelFu sceneggiatore, insieme a [[1957Federico Fellini]], anche per film di [[Pietro Germi]]: ''[[In nome della legge]]'' (scritto con Pinelli, Germi e Giuseppe Mangione). Nel 1957 Monicelli vincevinse il premio al miglior regista del [[Festival internazionale del cinema di Berlino]] con ''[[Padri e figli (film 1957)|Padri e figli.]]''.<ref name=pag.VII"coletticrispinoperniolaVII">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|pagp. VII|Pesaro}}.</ref> Il film consideratoConsiderato lo "spartiacque" nella sua carriera, di Monicelli èfu ''[[I soliti ignoti]]'', del [[(1958]]), ilfilm qualeche segnasegnò l'avvio verso la cosiddetta "''[[commedia all'italiana]]''".<ref name=pag.VI><"coletticrispinoperniolaVI" /ref> L'anno dopo èfu la volta di ''[[La grande guerra]]'' (1959), che vincevinse un [[Leone d'oro]] ad [[ex aequo]] con ''[[Il generale Della Rovere]]'' di [[Roberto Rossellini]] ed ottieneottenne una nominationcandidatura all'[[Oscar al miglior film stranieroin lingua straniera]].<ref name=pag.VI><"coletticrispinoperniolaVI" /ref> Nel [[1963]] Monicelli èfu autore del film ''[[I compagni]]'', il qualeche varràottenne la seconda nominationcandidatura ad un [[premio Oscar]], quello [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|alla migliore sceneggiatura originale.]].<ref name=pag.VI><"coletticrispinoperniolaVI" /ref> ''I soliti ignoti'', ''La grande guerra'' ede ''I compagni'' sono tra i capolavori del regista viareggino.<ref name=pag.VI><"coletticrispinoperniolaVI" /ref>
 
''I soliti ignoti'', del quale Monicelli èfu anche co-sceneggiatore (insiemeassieme ad altri[[Age tre straordinari sceneggiatori italiani dell'epoca: Age,& Scarpelli]] e a [[Suso Cecchi D'Amico)]], rovesciarovesciò per la prima volta la dialettica di ''Guardie e ladri'' con la quale lo stesso Monicelli (insieme a Steno che lo affiancò alla regia) aveva impostato fin dal 1951 la rappresentazione del rapporto tra autorità e libertà, tra giustizia togata e semplice sopravvivenza delle classi più umili. Quattro anni dopo, Monicelli inverteribaltò i ruoli: in ''[[Totò e Carolina]]'' (1955) lo straordinario attore napoletanoTotò non è più un ladruncolo ma un carabinierepoliziotto, e la censura dell'epoca non prendeprese affatto bene l'ironia intorno alle forze dell'ordine: il film subiscesubì pesanti e talvolta inspiegabili tagli, e benché in tempi recenti ne sia stata restaurata la copia originale, continua a essere trasmesso nella versione "epurata" e inquinata da un demenziale titolo di testa imposto dalla censura di allora, francamente insultante anche solo nei confronti del livello attoriale di Totò. Così con ''I soliti ignoti'' Monicelli abbandona la dialettica antagonista tra tutori e trasgressori della legge, rappresentando esclusivamente il lato mite, confusionario e frustrato di un manipolo di aspiranti ladri votati all'insuccesso. ''La grande guerra'', lontano dagli stereotipi classici della commedia, svaria notevolmente da un estremo all'altro del registro tragicomico affrontando un argomento doloroso e complesso come la tragedia della [[Prima guerra mondiale]], ed è impreziosito dalle memorabili interpretazioni di [[Alberto Sordi]] e [[Vittorio Gassman]]. ''I compagni'', film sulla storia del sindacalismo e, ancor prima, sulla fratellanza tra operai delle fabbriche, è poco noto al grande pubblico ma molto apprezzato dalla critica (con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Annie Girardot).
 
Con ''I soliti ignoti'' Monicelli abbandonò quindi la dialettica antagonista tra tutori e trasgressori della legge, rappresentando esclusivamente il lato mite, confusionario e frustrato di un manipolo di aspiranti ladri votati all'insuccesso. ''La grande guerra'', lontano dagli stereotipi classici della commedia, passa da un estremo all'altro del registro tragicomico affrontando un argomento doloroso e complesso come la tragedia della [[prima guerra mondiale]], ed è impreziosito dalle memorabili interpretazioni di [[Alberto Sordi]] e [[Vittorio Gassman]]. ''I compagni'', film sulla storia del sindacalismo e, ancor prima, sulla fratellanza tra operai delle fabbriche, è poco noto al grande pubblico ma molto apprezzato dalla critica (con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori e Annie Girardot).
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] Monicelli si dedica anche a film a episodi: ''[[Boccaccio '70]]'' del [[1962]], ''[[Alta infedeltà]]'' del [[1964]] e ''[[Capriccio all'italiana]]'' del [[1968]] (anche se l'episodio da lui diretto in ''Boccaccio '70'' fu tagliato dal produttore [[Carlo Ponti]], scatenando la protesta dei registi italiani che decisero quasi tutti di boicottare il Festival di Cannes del 1962, che avrebbe dovuto essere inaugurato appunto da questo film).<ref name=pag.VI-VII>{{Cita||pag.VI-VII|Pesaro}}</ref> Ne ''[[L'armata Brancaleone]]'' ([[1966]]) e, con minor efficacia, nel seguito intitolato ''[[Brancaleone alle crociate]]'' ([[1969]]), Monicelli mette in scena un singolare [[Medioevo]] tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano. Il film del 1966 viene anche selezionato per il festival di Cannes.<ref name=pag.VII></ref>
 
[[File:Marchese del Grillo.jpg|thumb|left|Da sinistra, [[Alberto Sordi]], [[Luigi Petroselli]], [[Camillo Milli]], [[Paolo Stoppa]] e Mario Monicelli, al primo ciak de ''[[Il marchese del Grillo]]'' in [[Palazzo Senatorio|Campidoglio]]]]
Nel [[1973]] il film ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' è selezionato per il festival di Cannes.<ref name=pag.VII></ref> Tra gli altri film di rilievo occorre ricordare ''[[La ragazza con la pistola]]'', terza ''nomination'' all'[[Premio Oscar|Oscar]] ([[1968]]), ''[[Romanzo popolare]]'' ([[1974]]) e i primi due capitoli della trilogia di ''Amici miei'' ([[Amici miei|1975]], [[Amici miei atto II|1982]]) - quello conclusivo ([[Amici miei atto III|1985]]) verrà infatti diretto da [[Nanni Loy]]. ''[[Caro Michele]]'' vale per Monicelli l'Orso d'argento al festival di Berlino nel [[1976]].<ref name=pag.VII></ref>
 
Negli anni sessanta Monicelli si dedicò anche a film a episodi: ''[[Boccaccio '70]]'' (1962), ''[[Alta infedeltà (film 1964)|Alta infedeltà]]'' (1964) e ''[[Capriccio all'italiana]]'' (1968), anche se l'episodio da lui diretto in ''Boccaccio '70'' fu tagliato dal produttore [[Carlo Ponti]], scatenando la protesta dei registi italiani che decisero quasi tutti di boicottare il [[Festival di Cannes]] del 1962, che avrebbe dovuto essere inaugurato appunto da questo film.<ref name=""coletticrispinoperniolaVI"-VII">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. VI-VII}}</ref> Ne ''[[L'armata Brancaleone]]'' (1966) e, con minor efficacia, nel seguito intitolato ''[[Brancaleone alle crociate]]'' (1970), Monicelli mise in scena un singolare [[Medioevo]] tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano. Il film del 1966 venne anche selezionato per il festival di Cannes.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" />
Il film successivo, girato nel pieno degli anni di piombo, ne esprime il dramma ispirandosi a un'opera dello scrittore [[Vincenzo Cerami]]: ''[[Un borghese piccolo piccolo]]'' ([[1977]]) è un'opera interamente e profondamente drammatica, estranea alle suggestioni tragicomiche delle opere precedenti e successive (''[[Il marchese del Grillo]]'', [[1981]], che pure si avvale di un'ottima interpretazione dello stesso Sordi). Entrambi i film sono selezionate al concorso del Festival di Cannes e la sua regia nel ''Il marchese del Grillo'' gli fa vincere l'[[Orso d'argento]] al festival di Berlino del [[1982]].<ref name=pag.VII></ref> Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] e [[Anni 1990|novanta]], lo sguardo del regista cambia ancora: dal maschilismo di ''Amici miei'' si passa all'esaltazione della donna contenuta nell'opera ''[[Speriamo che sia femmina]]'' ([[1985]]), mentre il successivo ''[[Parenti serpenti]]'' ([[1991]]) presenta nuovamente una caustica rappresentazione del modello familiare attraverso la problematicità dei rapporti tra generazioni, culminante in un finale addirittura scioccante. Con ''Speriamo che sia femmina'', Monicelli torna a ricevere ampi consensi di critica e pubblico.<ref name=pag.VII></ref>
 
Nel 1973 il film ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' fu selezionato per il festival di Cannes.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Tra gli altri film di rilievo occorre ricordare ''[[La ragazza con la pistola]]'' (1968), terza candidatura all'[[Premio Oscar|Oscar]], ''[[Romanzo popolare]]'' (1974) e i primi due capitoli della trilogia di ''Amici miei'' ([[Amici miei|1975]], [[Amici miei - Atto IIº|1982]]) - quello conclusivo ([[Amici miei - Atto IIIº|1985]]) verrà infatti diretto da [[Nanni Loy]]. ''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]'' valse per Monicelli l'Orso d'argento al [[Festival di Berlino]] nel 1976.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" />
Negli anni Ottanta Monicelli si dedica anche al teatro, sia in prosa che lirico, con alcune felici produzioni.<ref name=pag.VII></ref> Per la televisione produce il cortometraggio ''[[Conoscete veramente Mangiafoco?]]'' ([[1981]]), con Vittorio Gassman, ''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]]'' ([[1989]]) e ''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' ([[2000]])<ref name=pag.VII></ref>, mentre come documentario ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'' ([[1999]]) e vari collettivi. Mario Monicelli si è anche occasionalmente prestato a qualche [[cameo]] attoriale (''[[L'allegro marciapiede dei delitti]]'', [[1979]]; ''[[Sotto il sole della Toscana]]'', [[2003]]; ''[[SoloMetro]]'', [[2007]]), dando anche la voce al nonno di [[Leonardo Pieraccioni]] nel ''[[Il ciclone|Ciclone]]'' ([[1996]]).
[[Immagine:Mario Monicelli.jpg|thumb|left|Mario Monicelli]]
 
Il film successivo, girato nel pieno degli [[anni di piombo]], ne esprime il dramma ispirandosi a un'opera dello scrittore [[Vincenzo Cerami]]: ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'' (1977) è un'opera interamente e profondamente drammatica, estranea alle suggestioni tragicomiche delle opere precedenti e successive come ''[[Il marchese del Grillo]]'' (1981), che pure si avvale di un'ottima interpretazione dello stesso Sordi. ''Il marchese del Grillo'' gli fece vincere l'[[Orso d'argento per il miglior regista]] al festival di Berlino del 1982.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Negli anni ottanta e novanta, lo sguardo del regista cambiò ancora: dal maschilismo di ''Amici miei'' si passa all'esaltazione della donna contenuta nell'opera ''[[Speriamo che sia femmina]]'' (1986), con cui tornò a ricevere ampi consensi di critica e pubblico.<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Il successivo ''[[Parenti serpenti]]'' (1991) presentò nuovamente una caustica rappresentazione del modello familiare attraverso la problematicità dei rapporti tra generazioni, culminante in un finale addirittura tragico e scioccante. Nel 1994 uscì nelle sale il grottesco ''[[Cari fottutissimi amici]]'', che vide come protagonista l'attore genovese [[Paolo Villaggio]]. La pellicola, presentata al Festival di Berlino nello stesso anno, si aggiudicò un Orso d'argento, nella sezione ''menzione speciale.''<ref>{{Cita news |autore=Cinzia Sgheri |url=http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/mario-monicelli/196938 |titolo=Mario Monicelli |sito=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] - TrovaCinema |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=9 giugno 2003 |accesso=22 novembre 2013}}</ref>
È da considerarsi senza dubbio il regista che meglio di tutti ha interpretato lo stile e i contenuti del genere della [[Commedia all'italiana]]. Il suo attore di riferimento è stato Alberto Sordi, da lui trasformato in attore drammatico in ''La grande guerra'' e ''Un borghese piccolo piccolo'', ma ha anche avuto il merito di scoprire le grandi capacità comiche di due attori nati artisticamente come drammatici<ref>''Le Garzantine Cinema'' vol. II, Garzanti, 2003 - p. 793</ref>: Vittorio Gassman nei ''Soliti ignoti'' e Monica Vitti nella ''Ragazza con la pistola''. Il sorriso amaro che accompagna sempre le vicende narrate, l'ironia con cui ama tratteggiare le storie di simpatici perdenti, caratterizzano da sempre la sua opera. Forse non è un caso che molti critici considerino ''I soliti ignoti'' il primo vero film della commedia all'italiana, e ''Un borghese piccolo piccolo'' l'opera che, con la sua drammaticità, chiude idealmente questo genere cinematografico.
 
Monicelli si dedicò anche al teatro, sia in prosa che lirico, con alcune felici produzioni, soprattutto negli [[Anni Ottanta|anni ottanta]].<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> Per la televisione produsse il cortometraggio ''[[Conoscete veramente Mangiafoco?]]'' (1981), con Vittorio Gassman, ''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]]'' (1989) e ''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' (2000),<ref name="coletticrispinoperniolaVII" /> mentre come documentario ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'' (1999) e vari collettivi. Monicelli si prestò occasionalmente a qualche [[cameo]] attoriale, in ''[[L'allegro marciapiede dei delitti]]'' (1979), ''[[Sotto il sole della Toscana]]'' (2003), ''[[SoloMetro]]'' (2007), dando anche la voce al nonno di [[Leonardo Pieraccioni]] ne ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'' (1996).
Con l'avanzare dell'età la sua attività è gradualmente diminuita ma non si è mai fermata, grazie ad una forma fisica e mentale sempre buona. A dimostrazione di questo, a 91 anni è tornato al cinema con un nuovo film, ''[[Le rose del deserto]]'' ([[2006]]). In occasione della sua uscita ha confidato, in un'intervista a [[Gigi Marzullo]], di non aver alcuna paura della morte, ma di temere moltissimo il momento in cui smetterà di lavorare, perché si annoierebbe moltissimo. In un'intervista del [[2008]] ha dichiarato di aver abbandonato definitivamente l'attività registica con il cortometraggio documentaristico ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]''. Nonostante ciò nel [[2010]] realizza ''[[La nuova armata Brancaleone]]'', un cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione di questo governo, con la collaborazione del compositore [[Stefano Lentini]], di [[Mimmo Calopresti]] in veste di sceneggiatore e di Renzo Rossellini come produttore. Il corto è stato presentato durante l'Open Day alla scuola Cine Tv Rossellini di Roma il 3 giugno 2010, dove sono stati presenti diversi giornalisti e politici oltre ai professori e ai ragazzi, vi ha partecipato anche Mario Monicelli. Nello stesso anno ha inoltre preso parte alla realizzazione del cortometraggio ''[[L'ultima zingarata]]'', omaggio al suo ''Amici miei'', in cui reinterpreta il ruolo del professor Sassaroli.
 
È da considerarsi probabilmente il regista che meglio di tutti ha interpretato lo stile e i contenuti del genere della [[commedia all'italiana]]. Il suo attore di riferimento è stato Alberto Sordi, da lui trasformato in attore drammatico in ''La grande guerra'' e ''Un borghese piccolo piccolo'', ma ebbe anche il merito di scoprire le grandi capacità comiche di due attori nati artisticamente come drammatici,<ref>''Le Garzantine Cinema'' vol. II, Garzanti, 2003 - p. 793</ref> Vittorio Gassman nei ''Soliti ignoti'' e [[Monica Vitti]] nella ''Ragazza con la pistola''. Il sorriso amaro che accompagna sempre le vicende narrate, l'ironia con cui ama tratteggiare le storie di simpatici perdenti, caratterizzano da sempre la sua opera. Forse non è un caso che molti critici considerino ''I soliti ignoti'' il primo vero film della commedia all'italiana, e ''Un borghese piccolo piccolo'' l'opera che, con la sua drammaticità, chiude idealmente questo genere cinematografico.
=== Vita privata ===
Tra gli avvenimenti che hanno segnato di più la sua vita c'è senz'altro il [[suicidio]] del padre, [[Tomaso Monicelli]] noto [[giornalista]] e [[scrittore]] [[antifascista]], avvenuto nel [[1946]]. A tal riguardo ha detto<ref> intervista pubblicata su ''[[Vanity Fair (rivista)|Vanity Fair]]'' del [[7 giugno]] [[2007]] (pagina 146)</ref>: {{quote|Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto.}}
 
[[File:Mario Monicelli - lapide via Serpenti.JPG|thumb|Lapide commemorativa in via dei Serpenti 29 a Roma]]
La sua ultima compagna è stata [[Chiara Rapaccini]]. Quando si sono conosciuti lui aveva 59 anni e lei 19. Hanno avuto una figlia, Rosa, quando lei ne aveva 34 e lui 74. Nel [[2007]] dichiarava di vivere da solo, di non sentire la lontananza di figli e nipoti (pur avendoli), di essere un elettore di [[Rifondazione Comunista]] e di avere pianto l'ultima volta alla morte del padre<ref>Intervista raccolta da [[Enrico Lucci]], inviato de ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'' nel [[febbraio]] [[2007]]</ref>; mentre in un'intervista<ref>pubblicata nel edizione di ''[[Vanity Fair (rivista)|Vanity Fair]]'' del [[7 giugno]] dello stesso anno (pagina 146)</ref> svelava, in particolare, il motivo per cui viveva da solo a 92 anni: {{quote|Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più.}}
 
Con l'avanzare dell'età, Monicelli diminuì gradualmente la sua attività ma senza mai fermarsi, grazie ad una forma fisica e mentale sempre buona. A dimostrazione di questo, a 91 anni tornò al cinema con un nuovo film, ''[[Le rose del deserto]]'' (2006). In occasione della sua uscita, in un'intervista a [[Gigi Marzullo]], confidò di non aver alcuna paura della morte, ma di temere moltissimo il momento in cui avrebbe smesso di lavorare, perché si sarebbe annoiato moltissimo. Nel 2006 partecipa anche al documentario dedicato ad Adolfo Celi, con la regia del figlio Leonardo Celi, ''[[Adolfo Celi, un uomo per due culture]]'', dove nel ruolo di se stesso racconta il rapporto artistico con Adolfo. In un'intervista del 2008 dichiarò di aver abbandonato definitivamente l'attività registica con il cortometraggio documentaristico ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]''. Nonostante ciò, nel 2010 realizzò ''[[La nuova armata Brancaleone]]'', un cortometraggio di protesta contro i tagli alla cultura e all'istruzione del governo, con la collaborazione del compositore [[Stefano Lentini]], di [[Mimmo Calopresti]] in veste di sceneggiatore e di Renzo Rossellini come produttore. Il corto venne presentato durante l'Open Day al [[Istituto statale di istruzione superiore Roberto Rossellini|Cine-Tv Rossellini]] di Roma il 3 giugno 2010, dove furono presenti diversi giornalisti e politici, e oltre ai professori e ai ragazzi vi partecipò anche lo stesso Monicelli. Nello stesso anno prese parte alla realizzazione del cortometraggio ''[[L'ultima zingarata]]'', omaggio al suo ''Amici miei'', in cui reinterpretò il ruolo del professor Sassaroli.
Il [[5 dicembre]] [[2009]] parla dal palco del [[No Berlusconi Day]] e di fronte ad una piazza gremita pronuncia parole molto dure contro il governo e l'intera classe dirigente. Il [[27 febbraio]] [[2010]] interviene ancora una volta a sorpresa durante la manifestazione organizzata dal [[Popolo Viola]] contro il [[Legittimo impedimento]]. Il [[25 marzo]] [[2010]] partecipa all'evento ''[[Raiperunanotte]]'', dove si esprime in modo molto critico nei confronti della società odierna.
 
A partire dal 2009, il [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]] assegna un Premio intitolato a Mario Monicelli per la migliore regia tra i film del festival.
Ormai minato da un [[cancro alla prostata]] in fase terminale, la sera del [[29 novembre]] dello stesso anno Monicelli muore suicida gettandosi dal quinto piano del reparto di [[urologia]] dell'[[Ospedale San Giovanni (Roma)|Ospedale San Giovanni]] in [[Roma]], dove era ricoverato<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_29/morto-monicelli_7b33060c-fbfd-11df-bfbe-00144f02aabc.shtml|titolo=Mario Monicelli morto suicida a Roma|editore=Corriere della Sera.it|data=29 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.variety.com/article/VR1118028140?refCatId=19&query=monicelli|titolo=Italian writer-director Monicelli dies|editore=Variety.com|autore=Shalini Dore|data=29 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/2010/11/30/movies/30monicelli.html?ref=movies|titolo=Mario Monicelli, Italian Director, Dies at 95|editore=The New York Times.com|autore=Michael Roston|data=29 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.elpais.com/articulo/cultura/Fallece/cineasta/italiano/Mario/Monicelli/elpepucul/20101129elpepucul_8/Tes|titolo=Fallece el cineasta italiano Mario Monicelli|editore=El País.com|autore=Gregorio Belinchón|data=29 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=es|url=http://www.elmundo.es/elmundo/2010/11/29/cultura/1291066579.html|titolo=El maestro de la comedia italiana Mario Monicelli se suicida a los 95 años|editore=El Mundo.es|data=30 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.lemonde.fr/carnet/article/2010/11/29/mario-monicelli-maitre-de-la-comedie-italienne-est-mort-a-95-ans_1446656_3382.html|titolo=Mario Monicelli, maître de la comédie italienne, est mort à 95 ans|editore=Le Monde.fr|data=29 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.lemonde.fr/carnet/article/2010/11/30/mario-monicelli-se-suicide-a-95-ans_1446901_3382.html|titolo=Mario Monicelli se suicide à 95 ans|editore=Le Monde.fr|autore=Philippe Ridet|data=30 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2010/11/29/97001-20101129FILWWW00701-suicide-du-cineaste-italien-mario-monicelli.php|titolo=Suicide du cinéaste italien Mario Monicelli|editore=Le Figaro.fr|data=30 novembre 2010}}</ref>.
Dopo le commemorazioni civili tenutesi nella sua casa romana al [[Rione Monti]] e presso la Casa del cinema il suo corpo è stato poi [[cremazione|cremato]].
 
=== RiconoscimentiLa morte ===
Ormai minato da un [[cancro alla prostata]] in fase terminale, la sera del 29 novembre 2010, verso le ore 21, Monicelli, a 95 anni, decise di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dalla finestra della stanza che occupava nel reparto di urologia, al quinto piano dell'[[Complesso ospedaliero San Giovanni-Addolorata|ospedale San Giovanni-Addolorata]], dove era ricoverato.<ref>{{Cita news |url=https://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_29/morto-monicelli_7b33060c-fbfd-11df-bfbe-00144f02aabc.shtml |titolo=Mario Monicelli morto suicida a Roma |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |editore=[[RCS MediaGroup]] |data=29 novembre 2010}}</ref> Dopo le commemorazioni civili tenutesi nella sua casa romana al [[Rione Monti]] e presso la [[Casa del cinema]], il suo corpo venne cremato.
[[Immagine:Mario Monicelli - 01 - crop.jpg|thumb|Mario Monicelli riceve l'[[Alabarda d'oro]] alla carriera nel [[2009]]]]
 
=== PremiVita cinematograficiprivata ===
*[[File:Monicelli 02.jpg|thumb|upright|left|Monicelli nel 1991, alla [[Mostra Internazionaleinternazionale d'Artearte Cinematografica di Veneziacinematografica|Mostra del Cinemacinema di Venezia]]]]
**[[3ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1935]] 1° premio sezione passo ridotto - ''[[I ragazzi della via Paal (film 1935)|I ragazzi della via Paal]]''
**[[24ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1959]]: [[Leone d'oro al miglior film]] - ''[[La grande guerra]]''
**[[42ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1985]]: Premio Pietro Bianchi
**[[48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1991]]: [[Leone d'oro alla carriera]]
 
Tra gli avvenimenti che segnarono di più la sua vita ci fu senz'altro il [[suicidio]] del padre, [[Tomaso Monicelli]], noto [[giornalista]] e [[scrittore]] [[antifascista]], avvenuto nel 1946. A tal riguardo disse:
*[[Festival di Berlino]]
{{Citazione|Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto.<ref name="vanityfair">{{Cita pubblicazione |titolo=Intervista |pubblicazione=[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]] |editore= |data=7 giugno 2007 |p=146}}{{Chiarire||Titolo articolo? Autore? Pagina?}}</ref>}}
**[[1957]]: miglior regista - ''[[Padri e figli (film 1957)|Padri e figli]]''
**[[1976]]: miglior regista - ''[[Caro Michele]]''
**[[1982]]: miglior regista - ''[[Il marchese del Grillo]]''
 
Il 19 aprile 1988, poco dopo la fine delle riprese de ''[[I picari]]'', Monicelli ebbe un grave incidente stradale nei pressi di [[Bracciano]].<ref>{{Cita news |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/19/restano-gravi-le-condizioni-del-regista-mario.html |titolo=Restano gravi le condizioni del regista Mario Monicelli |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=19 aprile 1988}}</ref> Il regista subì la frattura di entrambi i femori, del bacino, degli avambracci e delle costole, e fu costretto a interrompere le sue attività per diversi mesi.<ref>{{Cita|Ottavia Monicelli, 2013}}.</ref>
*[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
**[[David di Donatello 1976|1976]]: [[David di Donatello per il miglior regista|miglior regista]] - ''[[Amici miei]]''
**[[David di Donatello 1977|1977]]: miglior regista - ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]''
** 1977: [[David di Donatello per il miglior film|miglior film]] ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]''
**[[David di Donatello 1986|1986]]: miglior regista - ''[[Speriamo che sia femmina]]''
**1986: miglior film - ''[[Speriamo che sia femmina]]''
**1986: [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|miglior sceneggiatura]] - ''[[Speriamo che sia femmina]]''
**[[David di Donatello 1990|1990]]: miglior regista - ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]''
**[[David di Donatello 2005|2005]]: David speciale
 
La sua ultima compagna è stata [[Chiara Rapaccini]], conosciuta quando lui aveva 59 anni e lei 19. Hanno avuto una figlia, Rosa, quando lei ne aveva 34 e lui 74. Nel 2007 dichiarava di vivere da solo, di non sentire la lontananza di figli e nipoti (pur avendoli), di essere da qualche anno un elettore di [[Rifondazione Comunista]] e di avere pianto l'ultima volta alla morte del padre<ref>Intervista di [[Enrico Lucci]], ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'', febbraio 2007.</ref>, mentre in un'intervista svelava, in particolare, il motivo per cui viveva da solo a 92 anni: {{Citazione|Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più.<ref name="vanityfair" />}}
*[[Nastro d'Argento|Nastri d'argento]]
**[[1959]]: [[Nastro d'Argento alla migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]] - ''[[I soliti ignoti]]''
**[[1977]]: migliore sceneggiatura - ''Un borghese piccolo piccolo''
**[[1982]]: migliore sceneggiatura - ''[[Il marchese del Grillo]]''
**[[1986]]: [[Nastro d'argento al regista del miglior film|regista del miglior film]] - ''[[Speriamo che sia femmina]]''
**1986: migliore sceneggiatura - ''[[Speriamo che sia femmina]]''
 
Il 5 dicembre 2009, parlò dal palco del [[No Berlusconi Day]] e di fronte ad una piazza gremita pronunciò parole molto dure contro il governo e l'intera classe dirigente. Il 27 febbraio 2010, intervenne ancora una volta a sorpresa durante la manifestazione organizzata dal [[Popolo Viola]] contro il [[Legittimo impedimento]]. Il 25 marzo 2010, partecipò all'evento ''[[Raiperunanotte]]'' con un'intervista, nella quale assunse posizioni molto critiche e cupe nei confronti della società contemporanea:
*[[Premio Oscar]]
**[[1958]]: Nomination all'[[Oscar al miglior film straniero]] - ''[[I soliti ignoti]]''
**[[1959]]: Nomination all'[[Oscar al miglior film straniero]] - ''[[La grande guerra]]''
**[[1965]]: Nomination all'[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale]] - ''[[I compagni]]'' (con [[Age & Scarpelli]])
**[[1966]]: Nomination all'[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale]] – ''[[Casanova '70]]'' (con [[Age & Scarpelli]], [[Giorgio Salvioni]], [[Tonino Guerra]] e [[Suso Cecchi D'Amico]])
**[[1968]]: Nomination all'[[Oscar al miglior film straniero]] - ''[[La ragazza con la pistola]]''
**[[1978]]: Nomination all'[[Oscar al miglior film straniero]] - ''[[I nuovi mostri]]'' (co-regia)
 
{{Citazione|La speranza è una trappola, è una brutta parola, non si deve dire. La speranza è una trappola inventata dai padroni, di quelli che ti dicono "State buoni, state zitti, pregate che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell'aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa." [...] Mai avere la speranza, la speranza è una trappola, è una cosa infame inventata da chi comanda.}}
*[[TraniFilmFestival]]
**[[2002]]: premio cinematografico “Stupor Mundi” riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia.
*[[Festival Europa Cinema di Viareggio]]
**[[2005]]: premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
 
{{Citazione|Quello che in Italia non c'è mai stato, è una bella botta, una bella rivoluzione, rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata [[Rivoluzione inglese|in Inghilterra]], c'è stata [[Rivoluzione francese|in Francia]], c'è stata [[Rivoluzione russa|in Russia]], c'è stata [[Rivoluzione tedesca|in Germania]]. Dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualche cosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, sono 300 anni che è schiavo di tutti.<ref>{{Youtube |autore=Michele Santoro presenta |id=YeR7whMvREI |titolo=Raiperunanotte - Monicelli: “La speranza è una trappola inventata dai padroni” |data=4 gennaio 2012}}</ref>}}
*[[Alabarda d'oro|Premio "Città di Trieste"]]
**[[2009]]: [[Alabarda d'oro]] alla carriera
 
Mario Monicelli, dopo essere lungamente stato [[Partito Socialista Italiano|socialista]],<ref>{{Cita news |url=http://www.minimaetmoralia.it/wp/mario-monicelli-ultimo-socialista/ |titolo=Mario Monicelli, ultimo socialista |sito=minima&moralia |editore=minimum fax |data=3 dicembre 2011 |accesso=10 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150210180816/http://www.minimaetmoralia.it/wp/mario-monicelli-ultimo-socialista/}}</ref> fino a prima dell'elezione di [[Bettino Craxi]] a segretario (che ha sempre criticato),<ref>{{Cita news |autore=[[Curzio Maltese]] |url=https://temi.repubblica.it/micromega-online/de-te-fabula-narratur-conversazione-con-mario-monicelli-di-curzio-maltese/ |titolo=De te fabula narratur. Conversazione con Mario Monicelli di Curzio Maltese |pubblicazione=[[MicroMega (periodico)|MicroMega]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=luglio 2006 |accesso=12 febbraio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101202051150/https://temi.repubblica.it/micromega-online/de-te-fabula-narratur-conversazione-con-mario-monicelli-di-curzio-maltese/}}</ref> negli ultimi anni si dichiarava sostenitore di [[Rifondazione Comunista]]. Monicelli era [[ateo]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=[[Curzio Maltese]] |titolo= |pubblicazione=[[Il Venerdì di Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=15 aprile 2005}}{{Chiarire||Titolo articolo? Pagina?}}</ref>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[22 marzo]] [[1994]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=11225 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[Roma]], [[27 aprile]] [[1987]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=246471 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[25 febbraio]] [[2000]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=14 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Filmografia ==
=== Regista ===
==== Cinema ====
{{Div col|cols=3}}
* ''[[I ragazzi delladi via PaalPal]]'', (filmcon 1935)|I[[Cesare ragazziCivita]] dellae via[[Alberto PaalMondadori]]'' ([[1935]])
* ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate]]'' ([[1937]]) - con lo pseudonimo di Michele Badiek
* ''[[Totò cerca casa]]'', con ([[1949Steno]] (1949)
* ''[[Al diavolo la celebrità]]'', con Steno ([[1949]])
* ''[[È arrivato il cavaliere]]'', con Steno ([[1950]])
* ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'', con Steno ([[1950]])
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', con Steno ([[1951]])
* ''[[Guardie e ladri]]'', con Steno ([[1951]])
* ''[[Totò e le donne]]'', con Steno ([[1952]])
* ''[[Le infedeli]],'' con Steno ([[1953]])
* ''[[Proibito (film 1954)|Proibito]]'' ([[1954]])
* ''[[Un eroe dei nostri tempi]]'' ([[1955]])
* ''[[Totò e Carolina]]'' ([[1955]])
* ''[[Donatella (film 1956)|Donatella]]'' ([[1956]])
* ''[[Il medico e lo stregone]]'' ([[1957]])
* ''[[Padri e figli (film 1957)|Padri e figli]]'' ([[1957]])
* ''[[I soliti ignoti]]'' ([[1958]])
* ''[[Lettere dei condannati a morte]]'' ([[1959]])
* ''[[La grande guerra]]'' ([[1959]])
* ''[[Risate di gioia]]'' ([[1960]])
* ''Renzo e Luciana'', episodio del film ''[[Boccaccio '70]]'' ([[1962]]) - episodio ''Renzo e Luciana''
* ''[[I compagni]]'' ([[1963]])
* ''Gente moderna'', episodio del film ''[[Alta infedeltà (film 1964)|Alta infedeltà]]'' ([[1964]]) - episodio ''Gente moderna''
* ''[[Casanova '70]]'' ([[1965]])
* ''[[LeL'armata fate (film)|Le fateBrancaleone]]'' ([[1966]]) - episodio ''Fata Armenia''
* ''Fata Armenia'', episodio del film ''[[Le fate (film)|Le fate]]'' (1966)
*''[[L'armata Brancaleone]]'' ([[1966]])
* ''[[La ragazzabambinaia'', conepisodio ladel pistolafilm ''[[Capriccio all'italiana]]'' ([[1968]])
* ''[[CapriccioLa all'italianaragazza con la pistola]]'' ([[1968]]) - episodio ''La bambinaia''
* ''[[Toh, è morta la nonna!]]'' ([[1969]])
* ''Il frigorifero'', episodio del film ''[[Le coppie]]'' ([[1970]]) - episodio ''Il frigorifero''
* ''[[Brancaleone alle crociate]]'' ([[1970]])
* ''[[La mortadella]]'' ([[1971]])
* ''[[Vogliamo i colonnelli]]'' ([[1973]])
* ''[[Romanzo popolare]]'' ([[1974]])
* ''[[Amici miei]]'' ([[1975]])
* ''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]'' ([[1976]])
* ''[[Signore e signori, buonanotte]]'' – film collettivo ([[1976]])
* ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'' ([[1977]])
* ''Autostop'' e ''First Aid'', episodi del film ''[[I nuovi mostri]]'' ([[1977]]) - episodi ''Autostop'' e ''First Aid''
* ''[[Viaggio con Anita]]'' ([[1979]])
* ''[[Temporale Rosy]]'' ([[1980]])
* ''[[Camera d'albergo]]'' ([[1981]])
* ''[[Il marchese del Grillo]]'' ([[1981]])
* ''[[Amici miei atto- Atto IIº]]'' ([[1982]])
* ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (film 1984)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]'' ([[1984]])
* ''[[Le due vite di Mattia Pascal]]'' ([[1985]])
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'' ([[1986]])
* ''[[I picari]]'' ([[1988]])
* ''Verona'', episodio del film ''[[12 registi per 12 città]]'' – documentario ([[1989]]) - documentario, episodio ''Verona''
* ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]'' ([[1990]])
* ''[[Rossini! Rossini!]]'' ([[1991]])
* ''[[Parenti serpenti]]'' ([[1992]])
* ''[[Cari fottutissimi amici]]'' ([[1994]])
* ''[[Facciamo paradiso]]'' ([[1995]])
* ''Idillio edile'', episodio del film ''[[Esercizi di stile (film)|Esercizi di stile]]'' ([[1996]]) - episodio ''Idillio edile''
* ''Topi di appartamento'', episodio del film ''[[I corti italiani]]'' ([[1997]]) - episodio ''Topi di appartamento''
* ''[[Panni sporchi (film 1999)|Panni sporchi]]'' ([[1999]])
* ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'' – documentario ([[1999]]) - documentario
* ''[[Un altro mondo è possibile]]'' ([[2001]]) - documentario collettivo (2001)
* ''[[La primavera del 2002]]'' – documentario collettivo ([[2002]]) - documentario collettivo
* ''[[Lettere dalla Palestina]]'' ([[2002]]) - docu-drama collettivo (2002)
* ''[[Firenze, il nostro domani]]'' ([[2003]]) - documentario collettivo (2003)
* ''[[Le rose del deserto]]'' ([[2006]])
* ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]'' ([[2008]]) - cortometraggio documentaristico (2008)
 
*''[[La nuova armata Brancaleone]]'' ([[2010]]) - cortometraggio, solo credito
====Televisione====
{{Div col end}}
* ''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]] –'' film TV (1989)
* ''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' – miniserie TV (2000)
 
=== Sceneggiatore ===
* ''[[I ragazzi di via Pal]]'', regia di Mario Monicelli (1935)
{{Div col|cols=3}}
* ''[[IPioggia ragazzi della via Paald'estate (film 1935)|IPioggia ragazzi della via Paald'estate]]'', regia di Mario Monicelli ([[1935]]1937)
* ''[[PioggiaLa d'estategranduchessa si diverte]]'', regia di Mario Monicelli ([[1937Giacomo Gentilomo]] (1940)
* ''[[LaBrivido granduchessa si(film diverte1941)|Brivido]]'', regia di [[Giacomo Gentilomo]] ([[1940]]1941)
* ''[[BrividoLa donna è mobile (film 19411942)|BrividoLa donna è mobile]]'', regia di [[GiacomoMario GentilomoMattoli]] ([[1941]]1942)
* ''[[La donna è mobileCortocircuito (film 1942)|La donna è mobileCortocircuito]]'', regia di [[MarioGiacomo Mattoli]]Gentilomo ([[1942]]1943)
* ''[[CortocircuitoIl (film)|Cortocircuitosole di Montecassino]]'', regia di [[GiacomoGiuseppe GentilomoMaria Scotese]] ([[1943]]1945)
* ''[[IlAquila solenera di(film 1946)|Aquila Montecassinonera]]'', regia di [[GiuseppeRiccardo Maria ScoteseFreda]] ([[1945]]1946)
* ''[[AquilaLa nerafiglia del capitano (film 19461947)|AquilaLa nerafiglia del capitano]]'', regia di [[RiccardoMario FredaCamerini]] ([[1946]]1947)
* ''[[Gioventù perduta]]'', regia di [[Pietro Germi]] ([[1947]])
* ''[[La figlia del capitano (film)|La figlia del capitano]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1947)
* ''[[Il corriere del re]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1947)
* ''[[ICome miserabilipersi (film 1948)|Ila Miserabiliguerra]]'', regia di [[RiccardoCarlo FredaBorghesio]] ([[1948]]1947)
* ''[[LFumeria d'ebreo erranteoppio (film 1949)|LFumeria d'ebreo erranteoppio]]'', regia di [[GoffredoRaffaello AlessandriniMatarazzo]] (19481947)
* ''[[IlGioventù cavaliereperduta misterioso(film 1948)|Gioventù perduta]]'', regia di [[RiccardoPietro FredaGermi]] (1948)
* ''[[I miserabili (film 1948)|I Miserabili]]'', regia di [[Riccardo Freda]] (1948)
* ''[[L'ebreo errante (film 1948)|L'ebreo errante]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1948)
* ''[[L'eroe della strada (film 1948)|L'eroe della strada]]'', regia di Carlo Borghesio (1948)
* ''[[Il cavaliere misterioso (film 1948)|Il cavaliere misterioso]]'', regia di Riccardo Freda (1948)
* ''[[Accidenti alla guerra!...]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] (1948)
* ''[[Totò cerca casa]]'', regia di Mario Monicelli e [[Steno]] e Mario Monicelli ([[1949]])
* ''[[Il lupo della Sila]]'', regia di [[Duilio Coletti]] (1949)
* ''[[Il conte Ugolino (film 1949)|Il conte Ugolino]]'', regia di [[Riccardo Freda]] (1949)
* ''[[AlMarechiaro diavolo la celebrità(film)|Marechiaro]]'', regia di Mario Monicelli e [[StenoGiorgio Ferroni]] (1949)
* ''[[ComeAl scopersidiavolo l'Americala celebrità]]'', regia di [[CarloMario Borghesio]]Monicelli e Steno (1949)
* ''[[FollieCome perscopersi l'operaAmerica]]'', regia di [[MarioCarlo Costa]]Borghesio (1949)
* ''[[ÈFollie arrivatoper il cavalierel'opera]]'', regia di [[Mario Monicelli e [[StenoCosta]] ([[1950]]1949)
* ''[[IlÈ brigantearrivato Musolinoil (film)|Il brigante Musolinocavaliere]]'', co-regia dicon [[Mario Camerini]]Steno (1950)
* ''[[BottaIl ebrigante rispostaMusolino (film)|Il brigante Musolino]]'', regia di [[Mario Soldati]]Camerini (1950)
* ''[[L'inafferrabileBotta e risposta (film)|Botta e 12risposta]]'', regia di [[Mario MattoliSoldati]] (1950)
* ''[[VitaL'inafferrabile da cani (film 1950)|Vita da cani12]]'', regia di Mario Monicelli e [[Steno]]Mattoli (1950)
* ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'', regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
* ''[[Soho Conspiracy]]'', regia di [[Cecil H. Williamson]] (1950)
* ''[[Quel bandito sono io]]'' (''Her Favorite Husband''), regia di [[Mario Soldati]] (1950)
* ''[[Vendetta... sarda]]'', regia di [[Mario Mattoli]] ([[1951]])
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', regia di [[Steno]] e Mario Monicelli e Steno (1951)
* ''[[Tizio, Caio, Sempronio (film)|Tizio, Caio, Sempronio]]'', regia di [[Marcello Marchesi]], [[Vittorio Metz]] e [[Alberto Pozzetti]] (1951)
* ''[[È l'amor che mi rovina]]'', regia di [[Mario Soldati]] (1951)
* ''[[Core 'ngrato (film)|Core 'ngrato]]'', regia di [[Guido Brignone]] (1951)
* ''[[Il tradimento (film 1951)|Il tradimento]]'', regia di [[Riccardo Freda]] (1951)
* ''[[Accidenti alle tasse!!]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1951)
* ''[[Amo un assassino]]'', regia di [[Baccio Bandini]] (1951)
* ''[[Guardie e ladri]]'', regia di Mario Monicelli e [[Steno]] (1951)
* ''[[O.K. Nerone]]'', regia di [[Mario Soldati]] (1951)
* ''[[Totò e le donne]]'', regia di [[Steno]] e Mario Monicelli e Steno ([[1952]])
* ''[[Totò a colori]]'', regia di [[Steno]] (1952)
* ''[[Cinque poveri in automobile]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1952)
* ''[[Cani e gatti]]'', regia di [[Leonardo De Mitri]] (1952)
* ''[[Un turco napoletano]]'', regia di [[Mario Mattoli]] ([[1953]])
* ''[[Il più comico spettacolo del mondo]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1953)
* ''[[Cavalleria rusticana (film 1953)|Cavalleria rusticana]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1953)
* ''[[Le infedeli]]'', regia di Mario Monicelli e [[Steno]] (1953)
* ''[[Perdonami!]]'', regia di [[Mario Costa]] (1953)
* ''[[Giuseppe Verdi (film 1953)|Giuseppe Verdi]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1953)
* ''[[Violenza sul lago]]'', regia di [[Leonardo Cortese]] ([[1954]])
* ''[[Guai ai vinti (film 1954)|Guai ai vinti]]'', regia di [[Raffaello Matarazzo]] (1954)
* ''[[Proibito (film 1954)|Proibito]]'', regia di Mario Monicelli (1954)
* ''[[Totò e Carolina]]'', regia di Mario Monicelli ([[1955]])
* ''[[Un eroe dei nostri tempi]]'', regia di Mario Monicelli (1955)
* ''[[La donna più bella del mondo]]'', regia di [[Robert Z. Leonard]] (1955)
* ''[[Donatella (film 1956)|Donatella]]'', regia di Mario Monicelli ([[1956]])
* ''[[Il medico e lo stregone]]'', regia di Mario Monicelli ([[1957]])
* ''[[Padri e figli (film 1957)|Padri e figli]]'', regia di Mario Monicelli (1957)
* ''[[I soliti ignoti]]'', regia di Mario Monicelli ([[1958]])
* ''[[Ballerina e Buon Dio]]'', regia di [[Antonio Leonviola]] (1958)
* ''[[La grande guerra]]'', regia di Mario Monicelli ([[1959]])
* ''[[Risate di gioia]]'', regia di Mario Monicelli ([[1960]])
* ''[[A cavallo della tigre (film 1961)|A cavallo della tigre]]'', regia di [[Luigi Comencini]] ([[1961]])
* ''Renzo e Luciana'', episodio di ''[[Boccaccio '70]]'', ([[1962]])regia -di segmentoMario ''Renzo eMonicelli Luciana''(1962)
* ''[[Frenesia dell'estate]]'', regia di [[Luigi Zampa]] ([[1963]])
* ''[[I compagni]]'', regia di Mario Monicelli (1963)
* ''[[Casanova '70]]'', regia di Mario Monicelli ([[1965]])
* ''Il marito di Olga'', episodio de ''[[I nostri mariti]]'', ([[1966]])regia -di segmentoMario ''IlMonicelli Marito di Olga''(1966)
* ''[[L'armata Brancaleone]]'', regia di Mario Monicelli (1966)
* ''[[Toh, è morta la nonna!]]'', regia di Mario Monicelli ([[1969]])
* ''[[Brancaleone alle crociate]]'', regia di Mario Monicelli ([[1970]])
* ''[[Le coppie]]'', regia di Mario Monicelli (1970)
* ''[[Vogliamo i colonnelli]]'', regia di Mario Monicelli, [[Alberto Sordi]] e [[Vittorio De Sica]] ([[1973]])
* ''[[Romanzo popolare]]'', regia di Mario Monicelli ([[1974]])
* ''[[Gran bollito]]'', regia di [[Mauro Bolognini]] ([[1977]])
* ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]'', regia di Mario Monicelli (1977)
* ''[[Temporale Rosy]]'', regia di Mario Monicelli ([[1980]])
* ''[[Camera d'albergo]]'', regia di Mario Monicelli ([[1981]])
* ''[[Il marchese del Grillo]]'', regia di Mario Monicelli (1981)
* ''[[Amici miei atto- Atto IIº]]'', regia di Mario Monicelli ([[1982]])
* ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (film 1984)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]'', regia di Mario Monicelli ([[1984]])
* ''[[Le due vite di Mattia Pascal]]'', regia di Mario Monicelli ([[1985]])
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'', regia di Mario Monicelli ([[1986]])
* ''[[I picari]]'', regia di Mario Monicelli ([[1988]])
* ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]'', regia di Mario Monicelli ([[1990]])
* ''[[Rossini! Rossini!]]'', regia di Mario Monicelli ([[1991]])
* ''[[Parenti serpenti]]'', regia di Mario Monicelli ([[1992]])
* ''[[Cari fottutissimi amici]]'', regia di Mario Monicelli ([[1994]])
* ''[[Facciamo paradiso]]'', regia di Mario Monicelli ([[1995]])
* ''[[Panni sporchi (film 1999)|Panni sporchi]]'', regia di Mario Monicelli ([[1999]])
* ''[[Un amico magico: il maestro Nino Rota]]'', (1999)regia -di Mario Monicelli – documentario (1999)
* ''[[Le rose del deserto]]'', regia di Mario Monicelli ([[2006]])
* ''[[Vicino al Colosseo... c'è Monti]]'', regia di Mario Monicelli ([[2008]]) - cortometraggio documentaristico (2008)
* ''[[La nuova armata Brancaleone]]'', regia di Mario Monicelli ([[2010]]) - cortometraggio, solo credito (2010)
{{Div col end}}
 
=== Televisione ===
*''[[La moglie ingenua e il marito malato (film)|La moglie ingenua e il marito malato]]'' ([[1989]])
*''[[Come quando fuori piove (miniserie televisiva)|Come quando fuori piove]]'' ([[2000]]) (anche sceneggiatore)
 
=== Attore ===
* ''[[Rue du Pied de Grue]]'', regia di [[Jean-Jacques Grand-Jouan]] (1979)
{{Div col|cols=2}}
* ''[[RueSono du Pied de Gruefotogenico]]'', regia di [[Jean-JacquesDino Grand-JouanRisi]] ([[1979]]1980)
* ''[[SonoLa fotogenicovera vita di Antonio H.]]'', regia di [[DinoEnzo RisiMonteleone]] ([[1980]]1994)
* ''[[LaSotto verail vitasole didella Antonio H.Toscana]]'' (''Under the Tuscan Sun''), regia di [[EnzoAudrey MonteleoneWells]] ([[1994]]2003)
* ''[[IlNanà ciclone(film 2005)|Nanà]]'', regia di [[LeonardoGiuseppe PieraccioniVarlotta]] ([[1996]]2004) - voce
* ''[[SottoAdolfo ilCeli, soleun dellauomo Toscanaper due culture]]'' (''Under the Tuscan Sun''), regia di [[AudreyLeonardo WellsCeli]] – documentario ([[2003]]2006)
* ''[[SoloMetro]]'', regia di [[Marco Cucurnia]] ([[2007]])
* ''[[L'ultima zingarata]]'', regia di [[Federico Micali]] e ([[2010Yuri Parrettini]] (2010)
* ''[[Qui finisce l'Italia]]'', regia di [[Gilles Coton]] (2010)
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=== Doppiatore ===
* ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'', regia di [[Leonardo Pieraccioni]] (1996)
 
=== Documentari su Mario Monicelli ===
* ''Mario Monicelli: A Man'', reagia di Gian Luca Valentini (1989)
* ''Mario Monicelli, l'artigiano di Viareggio'', regia di Marco Cucurnia (2001)
* ''I sentieri della gloria - In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra'', regia di Gloria De Antoni (2005)
* ''Mario Monicelli - Il re della commedia all'italiana'', regia di Lorenzo Bassi e Franco Longobardi (2015)
 
== Pubblicazioni ==
* ''Romanzo popolare'', con Age e Scarpelli, Milano, Bompiani, 1974.
* ''La grande guerra'', Bologna, Cappelli, 1979.
* ''Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?'', Roma-Bari, Laterza, 1979.
* ''Il romanzo di Brancaleone'', con Age e Scarpelli, Milano, Longanesi, 1984.
* {{Google books |autore=Mario Monicelli |curatore=Lorenzo Codelli |altri=[[Tullio Pinelli]] |id=x7MM7_2FzuQC |titolo=L'arte della commedia |città=Bari |editore=Edizioni Dedalo |isbn=88-220-4520-3 |anno=1986 |cid=Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986}}
* ''Brancaleone alle crociate. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Mario Monicelli'', con Age e Scarpelli, Mantova, Provincia di Mantova-[[Casa del Mantegna]]-Circolo del cinema di Mantova, 1989.
* ''Presentazione'' di Aldo Belli, ''I colori della memoria'', Lucca, Pacini Fazzi, 1994.
* ''Prefazione'' a Antonio Maraldi (a cura di), ''Fotografi di scena del cinema italiano. Divo Cavicchioli'', Cesena, Il ponte vecchio, 2000.
* [[Alberto Pallotta]] (a cura di), ''I soliti ignoti, sceneggiatura originale di Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli'', Un mondo a parte, 2002.
* ''Autoritratto'', Firenze, Polistampa, 2002. ISBN 88-8304-500-9
* ''Prefazione'' a Francesca Bianchi, con Luigi Puccini, ''Dizionario del cinema per ragazzi'', Pisa, ETS, 2003. ISBN 88-467-0708-7
* ''L'armata Brancaleone'', con Furio Scarpelli, Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-38-6
* ''Prefazione'' a Nicola Bultrini, con Antonio Tentori, ''Il cinema della grande guerra'', Chiari, Nordpress, 2008. ISBN 978-88-95774-05-3
* ''Capelli lunghi. Storia e immagini di un film mai nato'', con Massimo Bonfatti e Franco Giubilei, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-358-7
* ''Intervento'' in Emiliano Morreale, con Dario Zonta (a cura di), ''Cinema vivo. Quindici registi a confronto'', Roma, Edizioni dell'Asino, 2009. ISBN 978-88-6357-008-3
* ''Prefazione'' a Roberto Gramiccia, ''Fragili eroi. Ritratti d'artista'', Roma, DeriveApprodi, 2009. ISBN 978-88-89969-87-8
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[Roma]], 27 aprile 1987<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/246471 |titolo=Monicelli Sig. Mario - Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 22 marzo 1994<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/11225 |titolo=Monicelli Mario - Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 25 febbraio 2000<ref>{{Cita web |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/14 |titolo=Monicelli Mario - Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte |sito=Le onorificenze della Repubblica Italiana |editore=[[Presidente della Repubblica|Presidenza della Repubblica]]}}</ref>
}}
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Monicelli Rossellini.jpg|thumb|upright|Mario Monicelli e [[Roberto Rossellini]] ricevono il [[Leone d'oro al miglior film|Leone d'oro]] ex aequo al [[Festival del cinema di Venezia]] nel 1959]]
[[File:Mario Monicelli - 01 - crop.jpg|thumb|upright|Monicelli riceve l'[[Alabarda d'oro]] alla carriera nel 2009]]
 
* [[Premio Oscar]]
== Libri e sceneggiature edite ==
** [[Premi Oscar 1958|1958]] - Candidatura al [[Oscar al miglior film in lingua straniera|miglior film straniero]] per ''[[I soliti ignoti]]''
*''Romanzo popolare'', con Age e Scarpelli, Milano, Bompiani, 1974.
** [[Premi Oscar 1965|1965]] - Candidatura alla [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]] per ''[[I compagni]]'' <small>(condiviso con [[Age & Scarpelli]])</small>
*''La grande guerra'', Bologna, Cappelli, 1979.
** [[Premi Oscar 1966|1966]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per ''[[Casanova '70]]'' <small>(condiviso con Age & Scarpelli, [[Giorgio Salvioni]], [[Tonino Guerra]] e [[Suso Cecchi D'Amico]])</small>
*''Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?'', Roma-Bari, Laterza, 1979.
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra del Cinema di Venezia]]
*''Il romanzo di Brancaleone'', con Age e Scarpelli, Milano, Longanesi, 1984.
** [[3ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1935]] - 1º premio sezione passo ridotto per ''[[I ragazzi di via Pal]]''
*''L'arte della commedia'', Bari, Dedalo, 1986. ISBN 88-220-4520-3
** [[20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1959]] - Leone d'oro al miglior film per ''[[La grande guerra]]''
*''Brancaleone alle crociate. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Mario Monicelli'', con Age e Scarpelli, Mantova, Provincia di Mantova-Casa del Mantegna-Circolo del cinema di Mantova, 1989.
** [[42ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1985]] - Premio Pietro Bianchi
*''Presentazione'' di Aldo Belli, ''I colori della memoria'', Lucca, Pacini Fazzi, 1994.
** [[48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1991]] - [[Leone d'oro alla carriera]]
*''Prefazione'' a Antonio Maraldi (a cura di), ''Fotografi di scena del cinema italiano. Divo Cavicchioli'', Cesena, Il ponte vecchio, 2000.
* [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]
*[[Alberto Pallotta]] (a cura di), ''I soliti ignoti, sceneggiatura originale di [[Age & Scarpelli]], [[Suso Cecchi D'Amico]], Mario Monicelli'', Un mondo a parte, [[2002]].
** 1957 - Miglior regista per ''[[Padri e figli (film)|Padri e figli]]''
*''Autoritratto'', Firenze, Polistampa, 2002. ISBN 88-8304-500-9
** 1976 - Miglior regista per''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]''
*''Prefazione'' a Francesca Bianchi, con Luigi Puccini, ''Dizionario del cinema per ragazzi'', Pisa, ETS, 2003. ISBN 88-467-0708-7
** 1982 - Miglior regista per ''[[Il marchese del Grillo]]''
*''L'armata Brancaleone'', con Furio Scarpelli, Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-38-6
** 1994 - Menzione speciale per ''[[Cari fottutissimi amici]]''
*''Prefazione'' a Nicola Bultrini, con Antonio Tentori, ''Il cinema della grande guerra'', Chiari, Nordpress, 2008. ISBN 9788895774053
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
*''Capelli lunghi. Storia e immagini di un film mai nato'', con Massimo Bonfatti e Franco Giubilei, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 9788874243587
** [[David di Donatello 1976|1976]] - [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[Amici miei]]''
*''Intervento'' in Emiliano Morreale, con Dario Zonta (a cura di), ''Cinema vivo. Quindici registi a confronto'', Roma, Edizioni dell'Asino, 2009. ISBN 9788863570083
** [[David di Donatello 1977|1977]] - Miglior regista per ''[[Un borghese piccolo piccolo (film)|Un borghese piccolo piccolo]]''
*''Prefazione'' a Roberto Gramiccia, ''Fragili eroi. Ritratti d'artista'', Roma, DeriveApprodi, 2009. ISBN 9788889969878
** [[David di Donatello 1986|1986]] - Miglior film per ''[[Speriamo che sia femmina]]''
** 1986 - Miglior regista per ''Speriamo che sia femmina''
** 1986 - [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[David di Donatello 1990|1990]] - Miglior regista per ''[[Il male oscuro (film)|Il male oscuro]]''
** [[David di Donatello 1992|1992]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Parenti serpenti]]''
** [[David di Donatello 2005|2005]] - David speciale
* [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1959|1959]] - [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] per ''I soliti ignoti''
** 1959 - Candidatura [[Nastro d'argento al regista del miglior film|regista del miglior film]] per ''I soliti ignoti''
** [[Nastri d'argento 1960|1960]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''La grande guerra''
** 1960 - Candidatura al [[Nastro d'argento al migliore soggetto|migliore soggetto]] per ''La grande guerra''
** 1960 - Candidatura al regista del miglior film per ''La grande guerra''
** [[Nastri d'argento 1964|1964]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''I compagni''
** [[Nastri d'argento 1976|1976]] - Candidatura al regista del miglior film per ''Amici miei''
** [[Nastri d'argento 1977|1977]] - Migliore sceneggiatura per ''Un borghese piccolo piccolo''
** 1977 - Candidatura al regista del miglior film per ''Un borghese piccolo piccolo''
** [[Nastri d'argento 1982|1982]] - Migliore sceneggiatura per ''Il marchese del Grillo''
** [[Nastri d'argento 1986|1986]] - Regista del miglior film per ''Speriamo che sia femmina''
** 1986 - Migliore sceneggiatura per ''Speriamo che sia femmina''
** [[Nastri d'argento 1993|1993]] - Candidatura al regista del miglior film per ''Parenti serpenti''
** [[Nastri d'argento 2007|2007]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Le rose del deserto]]''
* [[Festival internazionale del cinema di San Sebastián]]
** 1965 - [[Concha de Plata al miglior regista|Miglior regista]] per ''Casanova '70''
* TraniFilmFestival
** 2002 - Premio cinematografico “Stupor Mundi” riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia
* Festival Europa Cinema di Viareggio
** 2005 - Premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
* Premio "Città di Trieste"
** 2009 - Alabarda d'oro alla carriera
* [[Ciak d'oro]]
** [[Ciak d'oro 1986|1986]] - [[Ciak d'oro per il miglior film|Miglior film]] per ''Speriamo che sia femmina''<ref>{{Cita|Enrico Lancia, 1998|p. 275}}.</ref>
** 1986 - Candidatura alla [[Ciak d'oro per la migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[Ciak d'oro 1999|1999]] – Premio alla carriera<ref>{{Cinematografo|film|del-perduto-amore-fm3re62i|Del perduto amore|accesso=10 febbraio 2021}}</ref>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
=== Libri ===
* Bruno Torri, ''Cinema italiano. Dalla realtà alle metafore'', Palermo, Palumbo Editore, 1973.
* {{Cita libro |autore=Manola Alberighi |autore2=Jaures Baldeschi |autore3=Federico Cioni |titolo=Omaggio a Mario Monicelli |città=Castelfiorentino |editore=Circolo del Cinema Angelo Azzurro |anno=2001}}
* Orio Caldiron, ''Mario Monicelli'', Roma, CIES, 1981.
* {{Google books |autore=Silvia Bizio |autore2=Claudia Laffranchi |titolo=Gli italiani di Hollywood. Il cinema italiano agli Academy Awards |id=I_F3QZdv7k4 |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=2002 |isbn=978-88-8440-177-9 |cid=Silvia Bizio e Claudia Laffranchi, 2002}}
* Fabrizio Borghini, ''Mario Monicelli. Cinquantanni di cinema'', s.l, Master, 1985.
* {{Cita libro |autore=Fabrizio Borghini |titolo=Mario Monicelli. Cinquantanni di cinema |editore=Master |anno=1985 |isbn=no}}
* [[Masolino D'Amico]], ''La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975'', Milano, Mondadori, 1985.
* {{Cita libro |autore=[[Gian Piero Brunetta]] |titolo=Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003) |città=Torino |editore=Einaudi |anno=2003 |isbn=88-06-16485-6}}
* [[Stefano Della Casa]], ''Mario Monicelli'', Firenze, La nuova Italia, 1986.
* {{citaCita libro|cognome=Monicelli |nomeautore=MarioOrio |curatore=Lorenzo Codelli |altri=[[Tullio Pinelli]]Caldiron |titolo=L'arteMario della commediaMonicelli |annocittà=1986Roma |editore=Edizioni DedaloCIES |idanno=ISBN 88-220-4520-31981 |cidisbn=arte no}}
* {{cita libro |curatore=Maria Coletti |curatore2=Francesco Crispino| curatore3=Ivelise Perniola |titolo=Mario Monicelli |anno=2001 |editore=Fondazione Pesaro Nuovo Cinema Onlus |città=Pesaro |cid=Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001}}
* Aldo Viganò, ''Commedia italiana in cento film'', Recco, Le Mani, 1999. ISBN 88-8012-027-1
* {{Cita libro |autore=[[Masolino D'Amico]] |titolo=La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975 |città=Milano |editore=Mondadori |anno=1985 |isbn=no}}
* [[Stefano Della Casa]], ''Storia e storie del cinema popolare italiano'', Torino, La Stampa, 2001. ISBN 88-7783-134-0
* {{cita libro |curatore=Leonardo De Franceschi|titolo=Lo sguardo eclettico. Il cinema di Mario Monicelli|annooriginale=2001|edizione=1|editore=Marsilio Editori|città=Venezia|isbn=88-317-7763-7|cid=sguardo}}
* Manola Alberighi, con Jaures Baldeschi e Federico Cioni, ''Omaggio a Mario Monicelli'', Castelfiorentino, Circolo del cinema Angelo Azzurro, 2001.
* {{citaCita libro |curatoreautore=Leonardo[[Steve DeDella FranceschiCasa|titolo=LoStefano sguardoDella eclettico. Il cinema diCasa]] |titolo=Mario Monicelli |dataoriginalecittà=Firenze |annooriginale=2001|edizione=1|editore=MarsilioLa nuova Italia Editori|città=Venezia|idanno=ISBN1986 88-317-7763-7|cidisbn=sguardono}}
* {{citaCita libro |curatoreautore=MariaStefano Coletti,Della Francesco Crispino, Ivelise PerniolaCasa |titolo=MarioStoria Monicellie |anno=2001storie |editore=Fondazionedel Pesarocinema Nuovopopolare Cinema Onlusitaliano |città=PesaroTorino |ideditore=La Stampa |cidanno=Pesaro2001 |isbn=88-7783-134-0}}
* {{Cita libro |curatore=Stefano Della Casa |titolo=L'armata Brancaleone. Un film di Mario Monicelli. Quando la commedia riscrive la storia |città=Torino |editore=Edizioni Lindau |anno=2005 |isbn=88-7180-567-4}}
* [[Mariano Sabatini]], con Oriana Maerini, ''Mario Monicelli. La sostenibile leggerezza del cinema'', Roma, Edizioni Scientifiche Italiane, 2001. ISBN 88-495-0061-0
* {{DBI |nome=Mario Monicelli |nomeurl=mario-monicelli |autore=Stefano Della Casa |anno=2011 |volume=75 |cid=Stefano Della Casa, 2011}}
*Marco Cucurnia, a cura di Carmen Giordano, "Mario Monicelli, l'artigiano di Viareggio", film documento, Directory Media, 2001
* {{Cita libro |autore=Ivana Delvino |titolo=I film di Mario Monicelli |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=2008 |isbn=978-88-8440-477-0}}
* [[Gian Piero Brunetta]], ''Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003)'', Torino, Einaudi, 2003. ISBN 88-06-16485-6
* {{Google books |autore=[[Enrico Lancia]] |id=Yw3Z_YIKOVEC |titolo=I premi del cinema |città=Roma |editore=Gremese Editore |anno=1998 |isbn=978-88-774-2221-7 |cid=Enrico Lancia, 1998}}
* Stefano Della Casa (a cura di), ''L'armata Brancaleone. Un film di Mario Monicelli. Quando la commedia riscrive la storia'', Torino, Edizioni Lindau, 2005. ISBN 88-7180-567-4
* {{Cita libro |curatore=Giacomo Martini |titolo=Il cinema di Mario Monicelli |città=Porretta Terme |editore=I Wuaderni del Battello Ebbro |anno=2007 |isbn=}}
*Sebastiano Mondadori, ''La commedia umana. Conversazioni con Mario Monicelli'', Milano, Il Saggiatore, 2005. ISBN 88-428-1162-9
* {{Cita libro |autore=Sebastiano Mondadori |titolo=La commedia umana. Conversazioni con Mario Monicelli |città=Milano |editore=Il Saggiatore |anno=2005 |isbn=88-428-1162-9}}
*Chiara Rapaccini, ''Le mosche del deserto. Spunti dal set del film Le rose del deserto di Mario Monicelli'', Firenze, Maschietto Editore, 2006. ISBN 978-88-88967-64-6
* {{Cita libro |autore=Ottavia Monicelli |titolo=Guai ai baci. Così grande, così lontano: ritratto di mio padre |città= |editore=Sperling & Kupfer |anno=2013 |isbn=978-88-200-5367-3 |cid=Ottavia Monicelli, 2013}}
*Giacomo Martini et al. (a cura di), ''Il cinema di Mario Monicelli'', Porretta Terme, I quaderni del battello ebbro, 2007.
* {{Google books |autore=Antonia Pozzi |titolo=Ti scrivo dal mio vecchio tavolo |id=fm97CgAAQBAJ |città= |editore=Àncora Editrice |anno=2014 |isbn=978-88-514-1484-9 |cid=Antonia Pozzi, 2014}}
*Adriana Settuario, ''L'espressione triste che fa ridere. Totò e Monicelli'', Napoli-Roma, Graus-Centro sperimentale di cinematografia, 2007. ISBN 978-88-8346-186-6
*Ivana Delvino,{{Cita ''Ilibro |autore=Chiara Rapaccini |titolo=Le mosche del deserto. Spunti dal set del film Le rose del deserto di Mario Monicelli'', Roma,|città=Firenze Gremese|editore=Maschietto Editore, 2008. ISBN|anno=2006 |isbn=978-88-844088967-47764-06}}
* {{Cita libro |autore=[[Mariano Sabatini]] |autore2=Oriana Maerini |titolo=Mario Monicelli. La sostenibile leggerezza del cinema |città=Roma |editore=Edizioni Scientifiche Italiane |anno=2001 |isbn=88-495-0061-0}}
*«Quaderni d'Altri Tempi», n. 30, gennaio-febbraio 2011. ISSN 1970-3341
* {{Cita libro |autore=Adriana Settuario |titolo=L'espressione triste che fa ridere. Totò e Monicelli |città=Napoli/Roma |editore=Graus/Centro Sperimentale di Cinematografia |anno=2007 |isbn=978-88-8346-186-6}}
* {{Cita libro |autore=Alessandro Ticozzi |titolo=Ci vorrebbe la rivoluzione! Elementi di riflessione politico-sociale nell'opera di Mario Monicelli |città=Ravenna |editore=SensoInverso Edizioni |anno=2016 |isbn=}}
* {{Cita libro |autore=Bruno Torri |titolo=Cinema italiano. Dalla realtà alle metafore |città=Palermo |editore=Palumbo Editore |anno=1973 |isbn=no}}
* {{Cita libro |autore=Aldo Viganò |titolo=Commedia italiana in cento film |città=Recco |editore=Le Mani |anno=1999 |isbn=88-8012-027-1}}
 
=== Articoli ===
* {{Cita pubblicazione |pubblicazione=Quaderni d'Altri Tempi |numero=30 |data=gennaio-febbraio 2011 |issn=1970-3341}}{{Chiarire||Titolo dell'articolo?}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.mariomonicelli.it/ Sito ufficiale]
* {{Imdb|nome|0598102}}
* [http://www.valentano.org/ciaksi.htm Schede sui film di Monicelli girati a Valentano, a cura di Sabrina Radicati]
* [http://www.vicinoalcolosseocemonti.it Sito del documentario 'Vicino al Colosseo c'è Monti']
 
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{{Leone d'oro alla carriera}}
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