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{{Divisione amministrativa
|Nome = Massimbona
|Nome ufficiale =
|Panorama = Massimbona-Mulino.jpg
|Didascalia = Antico mulino
|Bandiera =
|Stemma =
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|Grado amministrativo =4
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Mantova
|Divisione amm grado 3=Goito
|Capoluogo =
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Superficie = 78.82
|Note superficie =
|Abitanti = 67
|Note abitanti = <ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comuniecitta.it/regioni-italiane/Lombardia/Goito/46069-massimbona.html Massimbona (Mantova)] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni =
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|Lingue =
|Codice postale = 46044
|Fuso orario =
|Codice ISO =
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|Sito =
}}
La
==Etimologia==
Due ipotesi sono oggi dominanti riguardo all'origine del nome di questa frazione: da una parte esso indicherebbe le brevi soste lungo la via principale, che in latino venivano definite come ''Mansiones'', mentre secondo un'altra ipotesi, il termine deriva dal latino-medievale ''Mansus'', che significa podere, e che, unito all'aggettivo "bona" rimanderebbe ai poderi di terra fertile che anticamente dominavano in questo territorio paludoso.
▲Due ipotesi sono oggi dominanti riguardo all'origine del nome: da una parte esso indicherebbe le brevi soste lungo la via principale, che in latino venivano definite come ''Mansiones'', mentre secondo un'altra ipotesi, il termine deriva dal latino-medievale ''Mansus'', che significa podere, e che, unito all'aggettivo "bona" rimanderebbe ai poderi di terra fertile che dominavano in questo territorio paludoso.
==Storia==
[[File:Massimbona-Segnale.jpg|thumb|left]]
L'importanza del borgo nel corso dei secoli è legata alla presenza di due elementi peculiari del suo paesaggio: la [[via Postumia]],
Il borgo di Massimbona viene citato per la prima volta nei documenti d'archivio nel [[1279]]<ref name=o/>. Nei archivi del secolo [[XIV secolo]], vengono indicati come possedimenti di alcuni componenti della famiglia [[Gonzaga]]<ref name=o>[http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2007/10/13/news/reportage-centri-spopolati-massimbonaun-mulino-venti-gatti-e-l-osteria-1.69505 ''Reportage/Centri spopolati: Massimbona Un mulino, venti gatti e l'osteria''] su gazzettadimantova</ref>, quando i territori furono di [[Ludovico Gonzaga]], nel [[XIV secolo]] diede un importante contributo allo sviluppo del borgo, dando avvio alla sua sistemazione idraulica e migliorando la gestione agricola della zona. Verso la fine del [[Cinquecento]], a seguito della caduta della famiglia [[Gonzaga]], il territorio passa sotto il controllo di altre casate nobiliari, come i conti Chieppio, Custoza e infine i marchesi Cavriani<ref name=o/> nel 1732: questi ultimi prima riscattarono molti terreni che erano stati sottoposti a vincoli durante il controllo del borgo da parte dei Custoza e ne acquistarono altri, al fine di ottenere il pieno controllo del territorio. Nel periodo del governo di questa casata, la situazione agricola nella località migliorò ulteriormente, venne inoltre favorita l'attività del mulino e abbellita la chiesa di S.Pietro in Vincoli<ref>L'importanza del dominio di questa famiglia per il borgo è anche ben documentata nelle tavole d'estimo dei terreni e prefabbricati nel territorio di Goito redatta nel 1770, oltre che nel catasto lombardo-veneto del 1860</ref>.▼
Verso la fine del [[XIX secolo]] Massimbona viene poi suddivisa in vari possedimenti di proprietà delle varie famiglie borghesi disperse sul territorio; in seguito, probabilmente nel corso della dominazione austriaca, il borgo diventa [[Comune]], anche se è direttamente dipendente da [[Goito]]▼
Il borgo di Massimbona viene citato per la prima volta nei documenti d'archivio nel [[1279]]<ref name=o/>. Nei documenti d'archivio del [[XIV secolo]], vengono indicati come possedimenti di alcuni componenti della famiglia [[Gonzaga]] ([[Feltrino Gonzaga|Feltrino]] e [[Filippino Gonzaga]])<ref name=o>[http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2007/10/13/news/reportage-centri-spopolati-massimbonaun-mulino-venti-gatti-e-l-osteria-1.69505 ''Reportage/Centri spopolati: Massimbona Un mulino, venti gatti e l'osteria''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140502010411/http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2007/10/13/news/reportage-centri-spopolati-massimbonaun-mulino-venti-gatti-e-l-osteria-1.69505 |date=2 maggio 2014 }} su gazzettadimantova</ref>, quando i territori furono di [[Ludovico I Gonzaga]], il quale nel [[XIV secolo]] diede un importante contributo allo sviluppo del borgo, dando avvio alla sua sistemazione idraulica e migliorando la gestione agricola della zona.
=== Il mulino ===▼
Il primo riferimento storico al [[mulino]] risale al [[1231]]. Nel [[1313]] gli statuti bonacolsiani disciplinavano l'attività dei mugnai, tra cui quelle delle città di Massimbona e [[Goito]]<ref>Eugenio Camerlenghi, Viviana Rebonato e Sara Tammaccaro, [http://books.google.it/books?id=UU9oAAAAMAAJ&q=Massimbona+Il+mulino&dq=Massimbona+Il+mulino&hl=it&sa=X&ei=nHf9Tv-EAobz-gakhtSrAQ&ved=0CDMQ6AEwAA ''Il paesaggio mantovano nelle tracce materiali, nelle lettere e ''], [[2007]], 624 pagine</ref>. Su una delle travi dell'edificio è inciso il cognome della famiglia Bonetti che nel [[1393]]<ref>[http://www.turismo.mantova.it/index.php/risorse/scheda/id/650 ''Mulino ad acqua di Massimbona''] su turismo mantova</ref> ne era proprietaria. Successivamente la struttura appartenne ai [[Gonzaga]] e fu più volte modificata. Il mulino funzionava tramite il movimento di quattro ruote, sfruttando la notevole portata del fiume Mincio e poteva macinare da 800 a 1000 kg di cereali all'ora. All'interno della struttura, che attualmente è di proprietà di Guido Ramaroli, sono oggi conservati numerosi attrezzi agricoli originali costruiti nei secoli dai mugnai.▼
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=== Chiesa di S.Pietro in Vincoli ===▼
▲Verso la fine del [[XIX secolo]] Massimbona viene poi suddivisa in vari possedimenti di proprietà delle varie famiglie borghesi disperse sul territorio; in seguito, probabilmente nel corso della dominazione austriaca, il borgo diventa [[
== Monumenti e luoghi di interesse ==
[[File:Mulino di Massimbona.jpg|thumb|left|Aspetto attuale del mulino]]
La costruzione del [[mulino]] sembra risalire all'anno [[1000]], grazie all'opera dei frati [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], che in quel periodo si diffusero anche nel territorio dell'[[Alto Mantovano]], sebbene il primo riferimento storico negli archivi sia del [[1231]]. Nel [[1313]] gli [[Statuti Bonacolsiani]] disciplinavano l'attività dei mugnai, tra cui quelle delle città di Massimbona e [[Goito]]<ref>Eugenio Camerlenghi, Viviana Rebonato e Sara Tammaccaro, [http://books.google.it/books?id=UU9oAAAAMAAJ&q=Massimbona+Il+mulino&dq=Massimbona+Il+mulino&hl=it&sa=X&ei=nHf9Tv-EAobz-gakhtSrAQ&ved=0CDMQ6AEwAA ''Il paesaggio mantovano nelle tracce materiali, nelle lettere e ''], 2007, 624 pagine</ref>.
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{{vedi anche|Chiesa di San Pietro in Vincoli (Massimbona)}}
[[File:Chiesa di S.Pietro in Vincoli.jpg|thumb|right|Veduta della Chiesa e di un tratto della via Postumia]]
La Chiesa, dedicata a San Pietro in Vincoli,<ref>[https://books.google.it/books?id=Lx7-CQAAQBAJ&pg=PA76&dq=san+pietro+in+vincoli+massimbona&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjR88yDoJflAhVSLVAKHaVbBngQ6AEIKTAA#v=onepage&q=san%20pietro%20in%20vincoli%20massimbona&f=false La civiltà del fiume. Mincio paesaggio complesso.]</ref> non ha una precisa data di fondazione, ma si suppone che sia stata fondata dai monaci [[Ordine di San Benedetto|benedettini]]<ref>[https://www.comune.goito.mn.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/chiesa-di-san-pietro-in-vincoli-43850-1-01670a6679e259b834b8538b17959cf0 Chiesa di San Pietro in Vincoli.]</ref> nel corso dei secoli XI-XII.
==Note==
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* Cesarino Marchioro, ''Le chiese goitesi'', Mantova, Archivio Storico Diocesano, 1990.
* {{cita web|http://www.sordello.it/|Goito on line|21 dicembre 2011}}
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996|Campanini & Carrara|Asola|cid=Pelati|sbn=LO11042855}}
{{portale|Lombardia}}▼
[[Categoria:Frazioni della provincia di Mantova]]▼
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.sordello.it/storia-di-goito/edifici-storici-e-monumenti/la-chiesa-di-massimbona/ Borgo di Massimbona.]
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