Carduus crispus: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome= Cardo crespo
|statocons=
|immagine=
|didascalia=''Carduus crispus''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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|sottodivisione=
|superclasse=
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|infraclasse=
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|sottospecie=
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|tribùFIL=[[Cardueae]]
|genereFIL=[[Carduus]]
|specieFIL='''C. crispus'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=[[
|binome= Carduus crispus
|bidata=[[1753]]
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|tridata=
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
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}}
Il '''
==Etimologia==
Il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] (''Carduus'') deriva dal [[lingua latina|latino]] (=
<br>
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato (''Carduus crispus'') è stato proposto da [[Carl von Linné]] (Rashult, 23 maggio 1707 –[[Uppsala]], 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi nella pubblicazione "''
==Descrizione==
[[File:Bombus lapidarius drone - Carduus crispus - Keila.jpg|miniatura|sinistra|upright|Un bombo (''[[Bombus lapidarius]]'') appoggiato su un cardo crespo.]]
[[
[[File:Carduus crispus1.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento]]
È una pianta eretta che può raggiungere dai 5 ai 12 dm e oltre di altezza (in [[America]] dai 3 ai 15 dm<ref name=efloras>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=200023607|titolo=eFloras|sito=
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono grosse e servono anche da ancoraggio oltre che da alimentazione.
===Fusto===
La parte aerea del [[Fusto (botanica)|fusto]] è eretta e ramosa verso
===Foglie===
[[
Le [[foglie]] sono di due tipi: quelle [[Glossario botanico#B|basali]] che si sviluppano il primo anno e quelle [[Glossario botanico#C|cauline]] disposte in modo alterno. La pagina inferiore della foglie è cosparsa di peli unicellulari lisci e
*Foglie basali: sono [[Glossario botanico#P|pennatolobate]] o [[Glossario botanico#P|pennatopartite]] con 6 – 8 copie di segmenti spinosi, triangolari e margini dentati con spine; la base della foglie si assottiglia nel [[picciolo]] [[Glossario botanico#A|alato]].
*Foglie cauline: quelle superiori sono progressivamente ridotte e con lamina [[Glossario botanico#P|pennatosetta]] o largamente lineare e indivisa.
Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 5
===Infiorescenza===
[[
===Fiore===
I fiori sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|
*[[Formula fiorale]] :
:::*/x '''
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] del [[Glossario botanico#C|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ha una forma cilindrica (tubolare) terminante con 5 profondi lobi; il colore è violetto-purpureo. Lunghezza della corolla: 12 – 16
▲*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ha una forma cilindrica (tubolare) terminante con 5 profondi lobi; il colore è violetto-purpureo. Lunghezza della corolla: 12 – 16 mm (i lobi sono lunghi circa 3,5 volte la lunghezza della gola).
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, papillosi e [[Glossario botanico#P|pubescenti]]; le [[antera|antere]] sono saldate fra di loro e formano un manicotto circondante lo [[Glossario botanico#S|stilo]]; sono inoltre caudate alla base.
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e uniloculare formato da
*Fioritura: da luglio a agosto (settembre).▼
▲*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e uniloculare formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]; lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con uno [[Glossario botanico#S|stimma]] terminale lungamente bifido e [[Glossario botanico#G|glabro]]. All’apice dello stilo è presente un ciuffo di peli. La superficie stigmatica è localizzata nella parte interna dello stilo.<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 523 }}</ref>
▲*Fioritura: da luglio a agosto (settembre).
===Frutti===
I [[Frutto|frutti]] sono degli [[Achenio|acheni]] a superficie chiara (da marrone chiaro a grigio-marrone), [[Glossario botanico#G|glabri]], ad inserzione basale e con una coroncina conico-troncata
==
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]) quali [[Apis|api]] e [[
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione
== Distribuzione e habitat ==
[[
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|
*Distribuzione: in [[Italia]] il Cardo crespo si trova solo al nord ed è considerato raro (è assente nella maggior parte della [[Pianura Padana]]). Nelle [[Alpi]] la distribuzione di questa pianta è discontinua, mentre oltre confine (sempre nelle Alpi) si trova in [[Francia]] (dipartimenti di [[Alpes-de-Haute-Provence]], [[Drôme]] e [[Isère]]), in [[Svizzera]] (tutti i cantoni), in [[Austria]] (tutti i [[Stati federati dell'Austria|Länder]] esclusa la
*Habitat:
*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dal piano fino a 1900 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|montano]] e [[Flora alpina|collinare]] (oltre a quello planiziale – a livello del mare).▼
===Fitosociologia===▼
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]]
== Tassonomia ==
▲*Distribuzione: in [[Italia]] il Cardo crespo si trova solo al nord ed è considerato raro (è assente nella maggior parte della [[Pianura Padana]]). Nelle [[Alpi]] la distribuzione di questa pianta è discontinua, mentre oltre confine (sempre nelle Alpi) si trova in [[Francia]] (dipartimenti di [[Alpes-de-Haute-Provence]], [[Drôme]] e [[Isère]]), in [[Svizzera]] (tutti i cantoni), in [[Austria]] (tutti i [[Länder]] esclusa la [[Carinzia]]) e [[Slovenia]]. Sugli altri rilievi europei si trova nel [[Massiccio del Giura]], [[Massiccio Centrale]], [[Monti Balcani]] e [[Carpazi]]<ref name=FA/> Questo cardo è presente anche in [[America settentrionale]] ma è considerata [[specie naturalizzata]].<ref name=efloras/> Oltre all’[[Europa]] e all’America è presente in [[Asia]] sia nelle zone temperato-siberiane che nelle zone sub-tropicali. :<ref name=Gcc>{{cita web|url=http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=0835f93d-149a-4964-a4bb-123ac27f1c6c|titolo=Global Compositae Checklist|accesso=30-12-2011}}</ref>
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre {{formatnum:23000}} [[specie]] distribuite su {{formatnum:1535}} [[Genere (tassonomia)|generi]],<ref name=Judd520/> oppure {{formatnum:22750}} specie e {{formatnum:1530}} generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a {{formatnum:1679}} generi).<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist|sito=[[Royal Botanic Gardens Kew]]|accesso=18 marzo 2021}}</ref> La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.<ref name=APGIV/><ref name=KJ/><ref>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 293}}.</ref>
[[Cardueae]] è una delle 4 tribù della sottofamiglia. La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 [[sottotribù]] (la sottotribù [[Carduinae]] è una di queste). Il genere ''[[Carduus]]'' elenca 92 specie distribuite in [[Eurasia]] e parte in [[Africa]] del nord, delle quali una ventina sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.<ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 132}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 300}}.</ref><ref name=HERR>{{cita|Herrando et al. 2019}}.</ref><ref name=BARR>{{cita|Barres et al. 2013}}.</ref><ref name=ACK>{{cita|Ackerfield et al. 2020}}.</ref>
▲*Habitat: l’[[habitat]] tipico sono le boscaglie umide, le rive dei ruscelli e torrenti, le zone ruderali e le siepi lungo le strade e i campi; ma anche nei [[Glossario botanico#M|megaforbieti]] e popolamenti a [[Felce|felci]]. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è sia [[calcare]]o che [[silice]]o con [[pH]] neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
===Filogenesi===
▲*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dal piano fino a 1900 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|montano]] e [[Flora alpina|collinare]] (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù [[Carduinae]].<ref name=HERR/> In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Carduus-Cirsium Group".<ref name=KJ/> La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è abbastanza vicina al "core" della sottotribù (con il genere ''[[Cirsium]]'' forma un "[[Cladistica|gruppo fratello]]") e dalle analisi molecolari è stato calcolato in 7,2 milioni di anni fa la separazione di questo genere dal resto del gruppo.<ref name=BARR/><ref name=ACK/>
▲===Fitosociologia===
▲Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
Il [[numero cromosomico]] di ''C. crispus'' è: 2n = 16, 18 e 22.<ref name=efloras/><ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700345|titolo=Tropicos Database|accesso=30
▲::'''Formazione''': delle comunità perenni nitrofile
▲:::'''Classe''': ''Artemisietea vulgaris''
I caratteri distintivi di questa specie nell'ambito del genere sono:<ref name=Pign2>{{cita|Pignatti 2018|vol. 3, pag. 939}}.</ref>
* la forma dell'involucro varia da emisferico a ovoide.
* le brattee involucrali medie sono progressivamente ristrette dalla base all'apice (non è presente la strozzatura).
* le brattee involucrali esterne sono diritte (appena deflesse).
▲Il [[numero cromosomico]] di ''C. crispus'' è: 2n = 16<ref name=efloras/><ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700345|titolo=Tropicos Database|accesso=30-12-2011}}</ref>.
* il pappo è lungo 8 – 13 mm.
Questi caratteri sono condivisi con le seguenti specie (tra parentesi sono indicati alcuni caratteri distintivi della specie):<ref>{{cita|Pignatti 2018|vol. 4, pag. 881}}.</ref>
* ''[[Carduus carduelis]]'' <small>(L.) Gren., 1864</small> (le brattee involucrali esterne sono curve; le foglie basali hanno 6 - 8 segmenti per lato; gli acheni sono verrucosi).
* ''[[Carduus personata]]'' <small>(L.) Jacq., 1776</small> (le brattee involucrali esterne sono curve; le foglie basali hanno 4 - 6 segmenti per lato; gli acheni sono lisci).
* ''[[Carduus acanthoides]]'' <small>L., 1753</small> (le spine sono robuste e lunghe; il diametro dei capolini è di 25 – 35 mm; la superficie degli acheni è verrucosa).
===Variabilità===
Per questa [[specie]]
:*''C. crispus'' subsp. ''multiflorus'' <small>(Gaudin) Franco, 1975</small> - Distribuzione: Europa settentrionale (inclusa [[Francia]] e [[Spagna]]) e [[Russia]] settentrionale.
:*''C. crispus'' var. ''glareicola'' <small>P.D.Sell, 2006</small> - Distribuzione: [[Gran Bretagna]].
===Ibridi===
Nell'elenco seguente sono indicati alcuni [[ibrido|ibridi]] interspecifici:<ref>{{cita web|url=http://www2.dijon.inra.fr/bga/fdf/car.htm
:*''Carduus × albescens'' <small>Rouy, 1905</small> - Ibrido con ''[[Carduus nigrescens]]'' subsp. ''vivariensis'' <small>(Jord.) Bonnier & Layens</small>
:*''Carduus × gillotii'' <small>Rouy, 1905</small> - Ibrido con ''[[Carduus defloratus]]'' subsp. ''medius'' <small>(Gouan) Bonnier</small>
Riga 137 ⟶ 154:
:*''Carduus × rouyii'' <small>Guétrot, 1925</small> - Ibrido con ''[[Carduus nigrescens]]'' subsp. ''vivariensis'' <small>(Jord.) Bonnier & Layens</small>
:*''Carduus × sepincola'' <small>Hausskn., 1894</small> - Ibrido con ''[[Carduus personata]]'' <small>(L.) Jacq.</small>
:*''Carduus × stangii'' <small>Buek in Koch, 1844</small> subsp. ''killiasii'' <small>(Brügger) Arènes, 1949</small> - Ibrido con ''[[Carduus nutans]]'' subsp. ''platylepis'' <small>(Rchb. & Saut.) Nyman</small>
:*''Carduus × stangii'' <small>Buek in Koch, 1844</small> subsp. ''semiperegrinus'' <small>(Aellen) Arènes, 1949</small> - Ibrido con ''[[Carduus nutans]]'' subsp. ''leiophyllus'' <small>(Petrovič) Stoj. & Stef.</small>
:*''Carduus × stangii'' <small>Buek in Koch, 1844</small> subsp. ''stangii'' - Ibrido con ''[[Carduus nutans]]'' <small>L.</small>
In questo elenco è indicato un [[Ibrido]] intragenerico:
:*''×Carduocirsium fani'' <small>Sennen ex Guétrot, 1925</small> - Ibrido con ''[[Cirsium monspessulanum]]'' <small>(L.) Hill</small>
Riga 163 ⟶ 180:
:*''Carduus multiflorus'' <small>Gaudin</small> ([[basionimo]] della sottospecie ''multiforus'')
:*''Carduus polyanthemus'' <small>L.</small>
:*''Carduus valentinus'' <small>Boiss. & Reuter in Boiss., 1856</small> (sinonimo della sottospecie ''multiflorus'')
===Specie simili===
Tutti i cardi sono molto simili tra di loro.
*''[[Carduus acanthoides]]'' <small>L.</small> - Cardo branca-orsina: il [[Fusto (botanica)|fusto]] è poco ramoso con pochi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] terminali; le foglie superiori hanno la lamina ristretta e [[Glossario botanico#P|pennatosetta]]; la pagina inferiore delle foglie è cosparsa di peli pluricellulari crespi; tutta la pianta è molto spinosa con spine rigide.
*''[[Carduus personata]]'' <small>(L.) Jacq.</small> - Cardo bardana: il [[Fusto (botanica)|fusto]] è ampiamente ramoso con diversi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] terminali; le foglie superiori hanno la lamina ben sviluppata.
*''[[Carduus defloratus]]'' <small>L.</small> - Cardo decapitato: il fusto non è [[Glossario botanico#A|alato]] e il capolino è solitario e incurvato appena sotto
*''[[Carduus tenuiflorus]]'' <small>Curtis</small> - Cardo a capolini gracili: il fusto ha delle spine robuste; i capolini hanno un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] cilindrico e sono riuniti in un numero maggiore (da 3 a 8, fino a 12); le [[Glossario botanico#S|squame]] mediane sono glabre.
*''[[Carduus pycnocephalus]]'' <small>L.</small> - Cardo a capolini densi: il fusto ha delle spine robuste; i capolini hanno un involucro cilindrico allungato e sono riuniti in un numero maggiore; le squame mediane sono cigliate sui bordi.
*''[[Carduus nutans]]'' <small>L.</small> - Cardo pendente: le squame mediane
== Usi (Cucina) ==
==Altre notizie==
Il
*{{de}} ''Krause Distel''
*{{fr}} ''Chardon crépu''
Riga 184 ⟶ 201:
==Note==
==Bibliografia==
*
*{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Volume 3 |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |p=145 |cid=Pignatti 1982}}
*{{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |p=574|cid=Aeschimann et al. 2004}}
▲*{{Bibliografia|Motta 1960|{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta.| 1960| Federico Motta Editore. Volume 1 | Milano |pagine=pag. 457 }}}}
*
*
*
*
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae| url=https://archive.org/details/systematicsevolu0000unse|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}
*
* {{cita pubblicazione|url=https://www.researchgate.net/publication/236460110_Reconstructing_the_evolution_and_biogeographic_history_of_tribe_Cardueae_Compositae/link/02e7e519483dc6c092000000/download |autore= Laia Barres et al. |titolo= Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae) |rivista=Botany |data=2013 |volume=100 |numero=5 |pp=1-16 |cid= Barres et al. 2013}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/tax.12288 |autore=Jennifer Ackerfield, Alfonso Susanna, Vicki Funk, Dean Kelch, Daniel S. Park, Andrew H. Thornhill, Bayram Yildiz, Turan Arabaci, Tuncay Dirmenci|titolo=A prickly puzzle: Generic delimitations in the Carduus‐Cirsium group (Compositae: Cardueae: Carduinae) |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=715-738 |cid= Ackerfield et al. 2020}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/tax.12288 |autore=Jennifer Ackerfield, Alfonso Susanna, Vicki Funk, Dean Kelch, Daniel S. Park, Andrew H. Thornhill, Bayram Yildiz, Turan Arabaci, Tuncay Dirmenci |titolo=A prickly puzzle: Generic delimitations in the Carduus‐Cirsium group (Compositae: Cardueae: Carduinae) |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=715-738 |cid= Ackerfield et al. 2020}}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3 |anno=2018 |editore=Edagricole |città=Bologna |lingua= |pagine=pag. 738-1196 |cid=Pignatti 2018}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
*[http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=200023607 ''Carduus crispus''] eFloras Database
*[http://www.floramarittime.it/immagine.php?id=486&ricerca=2 ''Carduus crispus''] Flora delle Alpi Marittime Database
*
*[http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=188569-1 ''Carduus crispus''] IPNI Database
*[http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameId=133445&PTRefFk=7000000 ''Carduus crispus''] EURO MED - PlantBase Checklist Database
*[http://www.tropicos.org/Name/2700345 ''Carduus crispus''] Tropicos Database
*[http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:188569-1 ''Carduus crispus''] Royal Botanic Gardens KEW - Database
{{portale
[[Categoria: Asteraceae ]]▼
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
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