Implantologia: differenze tra le versioni

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[[File:Xray two cylinders.jpg|thumb|Radiogramma di due impianti dentali inseriti nella [[mandibola]].|alt=Radiogramma posterioredi due impianti dentali inseriti nella mandibola.]]
Per '''implantologia (dentale)''' si intende quell'insieme di [[chirurgia|tecniche chirurgiche]] atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da [[edentulismo|edentulismo totale]] o parziale mediante l'utilizzo di [[impianti dentali]] ovverosia elementidispositivi, metallici e non, inseriti chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare, o sopra di esso ma sotto la [[gengiva]], atti a loro volta a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per la restituzione della [[masticazione|funzione masticatoria]]. Tali impianti possono essere di diverse forme, inseriti in diverse sedi con varie tecniche differenti e poi connessi alle protesi con diverse tempistiche.
 
Attualmente gli impianti sono quasi tutti realizzati in [[titanio]]. I più utilizzati sono quelli a vite di tipo endosseo, nella maggioranza dei casi lasciati sommersi sotto [[gengiva]] per un periodo congruo in base alla sede.
L'implantologia dentale si suddivide quindi in endossea e [[Implantologia iuxtaossea|iuxtaossea]], quest'ultima utilizzante solo impianti a griglia con moncone fisso non sommerso e quindi per sede e modalità di carico non osteointegrabili se realizzati in cromo-cobalto-molibdeno, o anche osteointegrabili se realizzati in titanio ed inseriti con apposite tecniche chirurgiche favorenti la neoformazione ossea al disopra della loro struttura.
 
QuellaL'implantologia endossea è estremamaenteal momento la più diffusa, ed utilizza impianti (corpo implantare propriamente detto) di forma cilindrica/conica più o meno filettati all'esterno e con connessione interna a varia conformazione per la parte emergente (moncone) e più raramente cilindri o coni privi di filettatura esterna ma con analoghi sistemi di connessione interna per il moncone, viti piene di un solo corpo (corpo implantare e moncone realizzati dal pieno e quindi senza alcuna connessione) lame ed aghi.
In base al protocollo chirurgico avremo quindi implantologia sommersa e non (transmucosa); in base alla tempistica di utilizzo (funzionalizzazione) avremo carico immediato, anticipato, differito.
 
L'implantologia endossea si divide fondamentalmente in due grandi scuole: quella italiana e quella svedese.
L'implantologia di scuola italiana è storicamente precedente, meno diffusa ma concettualmente ancora oggi è altrettanto importante quanto la seconda. Alla scuola italiana si deve l'introduzione del primo impianto specificamente progettato per il carico immediato, l'introduzione del titanio nella produzione degli impianti (Stefano M. [[Tramonte]]), l'introduzione dell'area di rispetto biologico sui corpi implantari, il primo protocollo all on six (benché non battezzato in qualche modo) e gli impianti inclinati (Stefano M. Tramonte); la saldatrice endorale (PL. Mondani).
 
Alla scuola svedese si deve la metodica di "[[osteointegrazione]]", sviluppata per primo da [[Per-Ingvar BranemarkBrånemark]], basata sul carico differito e tesa a rendere più controllabile il successo dell'intervento implantologico: prevede l'utilizzo di impianti endossei a vite ed a connessione protesica, con carico differito, ovvero attesa 3-4 mesi in [[mandibola]] e 5-6 in [[mascella]]. Il protocollo originale di Branemark è stato variamente modificato così come gli impianti utilizzati, per accorciare i tempi di quiescenza degli impianti ed in definitiva dei tempi generali del trattamento. La scuola svedese ha prodotto importantissime innovazioni sia nella tecnologia di produzione e sia nelle tecniche chirurgiche: adozione dei trattamenti di superficie per i corpi implantari, tecniche di rigenerazione tissutale sia ossea sia mucosa, tecniche di augment sia in senso verticale e sia in senso orizzontale ed in generale tutte quelle tecniche chirurgiche atte a rendere più adeguato il sito implantare all'inserzioni di questi impianti, per loro natura assai meno adattabili alle condizioni anatomiche degli impianti di scuola italiana.
Alcune Associazioni scientifiche, come l'ARASS, riconoscono i meriti sia della scuola italiana che di quella svedese.
 
Il materiale più utilizzato per la produzione di impianti è il [[titanio]], in forma commercialmente pura o nelle sue leghe ad uso dentale, materiale biocompatibile che non comporta reazioni da parte dell'organismo (popolarmente ma erroneamente note come [[rigetto]]). Gli impianti, posizionati nell'[[osso]] del paziente, verranno fortemente inglobati in esso dai fisiologici meccanismi della rigenerazione ossea, ossia avverrà la [[osteointegrazione]] sia in caso di carico differito (scuola svedese) e sia in caso di carico immediato (scuola italiana). Si deve a G. Lorenzon, uno degli esponenti della scuola italiana di implantologia, la definizione di “implantologia funzionale”<ref>Implantologia funzionale: dalla osteointegrazione alla fisiointegrazione, di Giorgio Lorenzon, Edizioni Martina, 2010, ISBN 978-88-7572-094-0</ref>, relativamente all'implantologia transmucosa monofasica a carico immediato.
Con il termine “funzionale” s'intende infatti una tecnica implantologica che consenta un recupero immediato e senza limitazione della funzione masticatoria, non tanto con l'obiettivo di imitazione perfetta dell'organo, ma con quello di ricrearne al meglio la funzione. Tale tecnica, in realtà, non differisce per nulla dalle tecniche classiche della scuola italiana se non per il fatto che la barra elettrosaldata utilizzata per meglio garantire la dissipazione e la ripartizione dei carichi masticatori durante il periodo di guarigione, dato che tale metodica utilizza impianti a carico immediato obbligato, non viene rimossa ma lasciata in sito a vita. La cosa, invero, è piuttosto discutibile, soprattutto perché il fenomeno di oscuramento clinico che produce la barra impedisce di fare diagnosi di avvenuta osteointegrazione prima di passare a confezionare e montare la protesi definitiva.
 
L'oro-platino-ceramica, tecnica diffusa in passato, prevedeva un perno in oro galvanico titolato in oro almeno al 98% (oro puro 24 carati) con un residuo di platino e/o palladio senza il quale l'oro resterebbe troppo malleabile e inadatto come materiale protesico, sul quale si applica una corona in ceramica di tipo ''core'' (ceramica [[pressofusione|pressofusa]]), che eventualmente si poteva sostituire in caso di successiva rottura.
==Storia==
La storia dell'implantologia affonda le sue radici nella notte dei tempi e non sappiamo esattamente quando brillò per la prima volta l'idea di inserire un dente artificiale in un alveolo per sostituire un dente perso. Quel che è certo è che si fece. Ci giungono dall'antichità reperti archeologici interessantissimi che testimoniano di inserzioni di pezzi di conchiglia lavorata, minerali o osso. In epoca più recente, nel XIX secolo, si moltiplicarono i tentativi di realizzare interventi implantologici ma l'inadeguatezza dei materiali, delle tecniche chirurgiche, dei mezzi anestetici, l’assenza di antibiotici e la totale mancanza di cognizioni occlusali, ne decretarono ineluttabilmente il fallimento. Nella prima metà del novecento si assiste invece ad un grande fiorire di tentativi decisamente più concreti e numerosi brevetti. Da ricordare il brevetto di Adams del 1938 del primo impianto sommerso, assai simile a quello successivo di Branemark e le esperienze di Formiggini considerato da alcuni il padre della moderna implantologia (1947). Nel 1961 comparve il primo impianto specificamente progettato per il carico immediato (Tramonte) dotato di area di rispetto biologica e nel 1964 fu introdotto il titanio in implantologia (Tramonte). Tra gli anni '60 e '70 comparvero gli importanti studi istologici di [[Pasqualini]]. Nel 1972 Garbaccio elaborò la teoria del bicorticalismo e progettò il realtivo impianto. Nel 1975 Mondani ideò la saldatrice endorale (sincristallizzatrice). Alla fine degli anni settanta, grazie agli studi sull'[[osteointegrazione]] si diffuse l'impianto sommerso di Branemark, che risolveva alcuni problemi protesici degli impianti a carico immediato. Da quel momento l'implantologia sommersa si diffuse largamente per la facilità, fino ad allora sconosciuta, con cui anche operatori inesperti potevano iniziarsi all'implantologia; gli impianti sommersi si moltiplicarono e modificarono a ritmo velocissimo nel tentativo di correggere alcuni difetti cronici che li affliggevano nonostante il grande successo ottenuto. Collateralmente all'implantologia andava nel frattempo sviluppandosi la chirurgia ricostruttiva in grado oggi di risolvere molti dei problemi ossei che limitavano grandemente l'uso degli impianti sommersi. L'implantologia moderna, sia essa di carico immediato o di carico differito, è disciplina largamente sperimentata ed affidabile, in grado di risolvere quasi tutti i problemi di edentulismo, funzionali o estetici che siano.
 
==Tipi Storia ==
La storia dell'implantologia affonda le sue radici nella notte dei tempi e non sappiamo esattamente quando brillò per la prima volta l'idea di inserire un [[dente]] artificiale in un alveolo per sostituire un dente perso. Quel che è certo è che si fece. Ci giungono dall'antichità reperti archeologici interessantissimi che testimoniano di inserzioni di pezzi di conchiglia lavorata, minerali o osso. In epoca più recente, nel XIX secolo, si moltiplicarono i tentativi di realizzare interventi implantologici ma l'inadeguatezza dei materiali, delle tecniche chirurgiche, dei mezzi [[anestetici]], l'assenza di [[antibiotici]] e la totale mancanza di cognizioni occlusali, ne decretarono ineluttabilmente il fallimento. Nella prima metà del Novecento si assiste invece ad un grande fiorire di tentativi decisamente più concreti e numerosi brevetti.
{{nota
|titolo=Osteointegrazione e fibrointegrazione
|contenuto=
Allo stato attuale delle conoscenza attribuiamo alla parola ''osteointegrazione'' il significato di una unione tra osso e impianto che resti stabile sotto il carico ed atta a garantire la funzione masticatoria in assenza di segni clinici o sintomi, ed alla parola ''fibrointegrazione'' il significato di un insuccesso parziale che permette all'impianto che lo patisce di sopravvivere in funzione per alcuni anni con la progressiva perdita di stabilità e aumento dei disturbi connessi (sintomatologia dolorosa alla pressione, infiammazione dei tessuti molli ecc).<ref>[http://docs.google.com/gview?a=v&q=cache:WaQAwwVaWjwJ:viper07.altervista.org/guide/scuola/DOMANDE_GNATO_IMPIANTI.PDF+fibrointegrazione&hl=it&gl=it Cos'è l'implantologia?]</ref>
}}
 
Da ricordare il brevetto di Adams del 1938 del primo impianto sommerso, assai simile a quello successivo di Branemark e le esperienze di Formiggini considerato da alcuni il padre della moderna implantologia (1947). Nel 1961 comparve il primo impianto specificamente progettato per il carico immediato ([[Stefano Melchiade Tramonte|Stefano Tramonte]]) dotato di area di rispetto biologica e nel 1964 fu introdotto il titanio in implantologia (Tramonte). Tra gli anni sessanta e settanta comparvero gli importanti studi istologici di [[Pasqualini]]. Nel 1972 Garbaccio elaborò la teoria del bicorticalismo e progettò il relativo impianto. Nel 1975 Mondani ideò la saldatrice endorale (sincristallizzatrice). Il metodo di saldatura tramite la sincristallizzatrice è stato ulteriormente migliorato dal prof. Giorgio Lorenzon a partire dal 2004 con successivi brevetti europei. Tali migliorie dovrebbero consentire di evitare l'ossidazione del titanio in fase di saldatura attraverso l'utilizzo di gas inerti.<ref>[http://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/biblio?DB=EPODOC&II=4&ND=3&adjacent=true&locale=en_EP&FT=D&date=20050928&CC=EP&NR=1579821A1&KC=A1 EP1579821 - Apparatus for intraorally electrowelding titanium and alloys thereof]</ref>
Gli impianti hanno forme diverse: a connessione protesica e corpo cilindrico, cilindrico filettato, conico, conico filettato; senza connessione protesica realizzati in pezzo monoblocco; a lama ad ago e a griglia, assai meno usati per la loro intrinseca difficoltà ma adeguati a risolvere situazioni particolarmente difficili e dove non si possano utilizzare tecniche di ricostruzione ossea.
 
In realtà, non essendo realmente una saldatura, l'utilizzo dell'argon risultava inutile e complicava enormemente le cose, comportando altresì costi di acquisto e di esercizio altissimi. Alla fine degli anni settanta, grazie agli studi sull'[[osteointegrazione]] si diffuse l'impianto sommerso di Branemark, che risolveva alcuni problemi protesici degli impianti a carico immediato. Da quel momento l'implantologia sommersa si diffuse largamente per la facilità, fino ad allora sconosciuta, con cui anche operatori inesperti potevano iniziarsi all'implantologia; gli impianti sommersi si moltiplicarono e modificarono a ritmo velocissimo nel tentativo di correggere alcuni difetti cronici che li affliggevano nonostante il grande successo ottenuto. Collateralmente all'implantologia andava nel frattempo sviluppandosi la chirurgia ricostruttiva in grado oggi di risolvere molti dei problemi ossei che limitavano grandemente l'uso degli impianti sommersi. L'implantologia moderna, sia essa di carico immediato o di carico differito, è disciplina largamente sperimentata ed affidabile, in grado di risolvere quasi tutti i problemi di edentulismo, funzionali o estetici che siano.
Gli impianti maggiormente utilizzati, i più testati clinicamente ed i più verificati con protocolli internazionali pubblicati sulle principali riviste scientifiche, sono quelli endossei che utilizzano protocolli di carico differito, ma tutti gli impianti osteointegrano, purché siano realizzati in titanio. La dizione "osteointegrati" riferita agli impianti e "osteointegrazione" riferita alla tecnica chirurgica (una volta tesa a distinguere il protocollo a carico differito che avrebbe prodotto osteointegrazione dal protocollo a carico immediato che avrebbe prodotto fibrointegrazione e quindi insuccesso implantare) non è più utilizzabile in questo senso poiché oggi sappiamo che un intervento implantologico realizzato sia secondo il protocollo a carico differito, sia secondo il protocollo a carico immediato, dà luogo a osteointegrazione comunque, purché gli impianti inseriti siano in titanio. È dunque il titanio a produrre quell'unione particolare tra impianto e osso definita osteointegrazione.
 
== Metodiche di implantologia ==
La crescente richiesta di soluzioni protesiche basate su impianti ha fatto sorgere in brevissimo tempo letteralmente centinaia di marche diverse disponibili sul mercato, circa 150 in [[Inghilterra]]<ref>{{en}} http://www.newdentalimplants.org/dental-implant-manufacturers</ref> e addirittura più di 300 in Italia<ref name= corsera1>http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/14/giungla_degli_impianti_dentali_300_co_9_081214053.shtml</ref>, ma in tutto solo una decina di questi hanno sufficiente documentazione e sperimentazione per essere riconosciuti a livello mondiale.<ref name= corsera1></ref>.
Un impianto è l'alternativa più moderna della sostituzione dentale permanente.<ref>{{Cita web|url=https://clinicadentaleungheria.securepages.info/impianto-dentale|titolo=https://clinicadentaleungheria.securepages.info/impianto-dentale|accesso=4 marzo 2016|sito=Clinica Dentale Ungheria|data=4 marzo 2016}}</ref> Le metodiche di implantologia prevedono principalmente due tecniche chirurgiche:
Il mercato mondiale degli impianti si può quindi oggi dividere in ''premium-price'' e ''low-cost''. Al primo appartengono tutti gli impianti supportati da adeguata evidenza scientifica e sperimentazione clinica, al secondo ovviamente tutti gli impianti che, non potendo disporre di questi requisiti, puntano gran parte del loro successo commerciale sul basso prezzo, a volte sfruttando brevetti scaduti di
* ''two stage'': in due fasi, la prima "sommersa", ovvero con inserimento dell'impianto, sutura sottomucosa e successiva riapertura della mucosa dopo 2-6 mesi ed avvitamento del"pilastro dentale" sull'impianto;
aziende maggiori e copiandoli in maniera più o meno pedissequa.
* ''one stage'': inserimento dell'impianto, che viene lasciato transmucoso, emerge la testa dell'impianto, si potrà così o lasciare guarire (sempre per 2-6 mesi) per integrazione ossea o caricare immediatamente, con apposito pilastro dentale, in modo provvisorio o definitivo, a seconda dei casi. Naturalmente gli impianti monoblocco sono obbligatoriamente impianti one stage a carico immediato.
Secondo uno studio clinico pubblicato sul ''Clinical Implant Dentistry and Related Research'', solo tre marche di impianti sono state testate da almeno due lavori clinici indipendenti (non sponsorizzati)<ref>{{en}} http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19681932</ref>, cosa che dovrebbe spingere i pazienti a richiedere una maggiore trasparenza prima di accettare un qualsiasi preventivo, fino ad arrivare al rilascio di un vero e proprio passaporto implantare.<ref name= corsera1></ref> Le tre marche di impianti incluse e citate in questo studio clinico erano:
 
== Carico immediato moderno - innovazione e tendenza del mercato ==
* '''Straumann'''<ref>http://www.straumann.it/ Sito ufficiale Straumann Italia</ref> è dal 2011 il maggior produttore mondiale di impianti<ref name= ReutersAug19>http://www.reuters.com/article/2010/08/19/straumann-idUSLR40994420100819</ref> con un fatturato che nel 2010 aveva già raggiunto i 737,6 milioni di franchi svizzeri<ref>http://www.straumann.com/com-index/com-investor-relations/ci_fin_info/ci_5_year_overview_operating.htm</ref>, circa 589 milioni di euro all'epoca, pari a circa il 20% del mercato globale.
L'aumento globale dei problemi di edentulismo totale o parziale collegato all'aumento dell'età media nei paesi più sviluppati e non solo, [http://www.who.int/bulletin/volumes/83/9/infocus0905/en/ come certificato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità], mentre da un lato denota il fallimento almeno parziale delle metodiche preventive dall'altro porta ad un aumento della richiesta di sostituzione totale della dentatura compromessa. Tutto ciò si unisce, almeno nel mondo occidentale, a richieste di trattamenti pur invasivi ma rapidi e indolori.
 
Il più famoso trattamento di questo tipo è stato sviluppato dal [https://web.archive.org/web/20120306234106/http://www.drpaulomalo.com/en/Perfil.html Prof. Paulo Malo] in collaborazione con la {{Collegamento interrotto|1=http://www.nobelbiocare.it/ }} e prende il nome (registrato) di
Fondata nel 1954 a [[Basilea]] in [[Svizzera]], ha da sempre perseguito la filosofia dell'impianto one-stage con componentistica transmucosa, sebbene abbia recentemente introdotto anche impianti con tecnica sommersa two-stage.
 
[[All-on-4®]]. Il trattamento in termini di risultato finale è analogo a uno dei trattamenti più innovativi della storia dell'implantologia osseointegrata, il cosiddetto "Toronto Bridge", che prende il nome dalla conferenza di Toronto del 1982 in cui il concetto del ponte fisso sostenuto da impianti osteointegrati ideato dal [[Per-Ingvar Brånemark|Prof. Per-Ingvar Brånemark]] dell'Universita di Göteborg per risolvere il problema dell'edentulismo mandibolare, osteggiato per anni dai colleghi di [[Per-Ingvar Brånemark|Brånemark]] stesso, fu introdotto finalmente con enorme successo al mondo accademico nordamericano dal Prof. Zarb dell'Università di Toronto. Ovviamente il trattamento moderno offre tutta una serie di vantaggi in termini di tempi, materiali e applicabilità della tecnica.
É anche una delle aziende che maggiormente investono nella ricerca: al 31 dicembre 2011 il sito [http://www.pubmed.com Pubmed], che raccoglie tutti gli articoli medico-scientifici pubblicati nel mondo, alla voce Straumann cita 552 articoli<ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=straumann</ref>, di cui 246 alla voce Straumann Implant<ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=straumann_implant</ref>.
 
Esistono naturalmente anche trattamenti simili o del tutto analoghi su piattaforme implantari proposte da altri produttori che hanno copiato la tecnica originale proposta da Paulo Malo. In Italia una realtà importante è costituita dal produttore [http://www.sweden-martina.com Sweden&Martina], che, pur non appartenendo alle tre case principali di impianti dentali, è in forte espansione per la qualità dei suoi prodotti e forte dello slancio del suo fatturato anche verso mercati esteri.
 
Un protocollo simile a quello dell'[[All-on-4®]] è quello proposto dal team del Prof. Pera con il [https://web.archive.org/web/20141224061305/http://www.columbusbridgeprotocol.com/HOME.html Columbus Bridge Protocol], con innovazione soprattutto per quanto riguarda i materiali protesici. Il [https://web.archive.org/web/20141224061305/http://www.columbusbridgeprotocol.com/HOME.html Columbus Bridge Protocol], così come l<nowiki>''</nowiki>[[All-on-4®]] sono protocolli con un'ampia documentazione scientifica alle spalle. Tutto questo dovrebbe portare ad una maggiore sicurezza per i pazienti.
* '''Nobel Biocare AG'''<ref>http://www.nobelbiocare.com/it/home/ Sito Ufficiale Nobel Biocare Italia</ref> è stata per anni leader del settore implantare, fino al recente sorpasso da parte della citata Straumann. Con un fatturato di 576,6 milioni di EUR a fine 2010<ref>http://corporate.nobelbiocare.com/en/media/latest-news/financial-news/2011/full-year-report-2010_0.aspx</ref>, detiene tuttora circa il 19% del mercato mondiale.
 
[[File:Immediate load lower scheme 0002.tiff|thumb|schema con impianti inclinati nell'arcata mandibolare (inferiore) per evitare i forami mentali e ottenere in ogni caso un considerevole stabilità primaria per il carico immediato.]] Le soluzioni più moderne rispetto al Toronto Bridge originale prevedono un trattamento abbastanza simile tra le due arcate. Gli impianti, se necessario, si inseriscono non paralleli tra loro ma con una inclinazione di circa 30° allo scopo di evitare i forami mentali nell'arcata inferiore e i seni mascellari nell'arcata superiore: l'obiettivo è ottenere una buona stabilità primaria degli impianti (necessaria anche per il carico immediato) anche in assenza di struttura idonea nelle zone posteriori evitando trattamenti più complessi con innesti di osso. Il posizionamento disparallelo/inclinato prevede necessariamente una componentistica del sistema implantare che permetta successivamente la protesizzazione degli impianti disparalleli. Infatti per gli impianti inclinati è prevista un protesizzazione con doppio moncone, un primo inclinato rispetto all'asse lungo dell'impianto (generalmente di 17°, 30° o addirittura 40-45°) ed un secondo in asse con l'emergenza del primo.
L'azienda è stata fondata nel 1981 a [[Goteborg]] in [[Svezia]] con il nome di Nobelpharma. Nel 1996 adottò il nome attuale, trasferendo la sede a [[Kloten]] in [[Svizzera]]. Deve la sua esistenza alle ricerche e ai prodotti sviluppati dal prof. [[Per-Ingvar Brånemark]] negli anni '50 a Goteborg, dove Nobel ha tuttora un importante polo scientifico e di ricerca. Recentemente il core-business si è in parte trasferito da quello degli impianti a quello delle soluzioni protesiche realizzate con tecnologia [[CAD/CAM]], con il marchio NobelProcera<ref>http://www.nobelbiocare.com/it/products-solutions/nobelprocera-individualized-solutions/default.aspx</ref>.
 
Nonostante un rallentamento negli ultimi anni, è ancora una delle aziende che maggiormente può vantare supporto clinico e scientifico ai propri prodotti. Al 31 dicembre 2011 il sito [http://www.pubmed.com Pubmed] alla voce Nobel Biocare cita 331 articoli.<ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=nobel%20biocare</ref>
 
 
* '''Dentsply Implants'''<ref>{{en}}http://www.dentsply.com/en/solutions/us/implants/featured-brands/ Sito provvisorio</ref> è la nuova divisione implantare nata il 31 Agosto 2011<ref name= Reuters>{{en}}http://www.reuters.com/article/2011/06/22/us-astrazeneca-idUSTRE75L11D20110622 Reuters</ref> con l'acquisizione di Astra Tech Dental<ref>http://www.astratechdental.it/ Sito Ufficiale Astra Tech Dental Italia</ref> da parte di Dentsply<ref>http://www.dentsply.it/ Sito Ufficiale Dentsply Italia</ref>, già leader mondiale nella produzione e vendita di prodotti per odontoiatria.
 
L'azienda ha attualmente tre poli:
* quello di ''Astra Tech'' fu fondato nel 1948 nel comune di [[Mölndal (comune)|Mölndal]] presso [[Goteborg]] in [[Svezia]] dove un gruppo di ricercatori sviluppò l'impianto a connessione conica conosciuto oggi come Osseospeed™.
* ''Dentsply-Friadent'' possiede due poli produttivi in [[Germania]], uno a [[Mannheim]] e l'altro a [[Hanau]], dove vengono prodotti gli impianti Ankylos™ e Xive™.
Del gruppo fa anche parte la divisione ''Atlantis''<ref>{{en}}http://www.atlantiscomp.com/</ref><ref>http://www.astratechdental.it/Main.aspx?Item=772418&navt=67073&navl=79910&nava=79927</ref>, specializzata nella produzione tramite tecnologie [[CAD/CAM]] di componenti protesici per le principali piattaforme implantari.
 
Non esistono evidentemente ancora dati ufficiali di mercato riguardanti Dentsply Implants, ma la stima che si ottiene combinando i singoli dati 2010 delle aziende precedenti porterebbe il nuovo soggetto al terzo posto con una quota di mercato attorno ai 500 milioni di euro, ovvero circa il 18% del totale.<ref>http://investor.dentsply.com/phoenix.zhtml?c=76841&p=quarterlyearnings</ref><ref name= Reuters></ref>
 
Dentsply Implants vanta una solida tradizione nella ricerca e sviluppo, documentata da oltre 350 lavori clinici pubblicati a livello mondiale.<ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=astra%20tech</ref><ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=ankylos</ref><ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=xive</ref><ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=atlantis</ref><ref>http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=frialit</ref>
 
 
Fra le altre aziende implantari diffuse e riconosciute a livello mondiale:
 
* '''Biomet 3i'''<ref>http://www.biometitaly.it/it-medical/it-3i Sito Ufficiale Biomet 3i Italia</ref><ref>{{en}}http://biomet3i.com/Index.cfm?PageId=354171847341&App=Yes&Reg=North%20America&Cty=United%20States Sito Ufficiale Biomet 3i (inglese)</ref>, azienda nata come ''clone'' dei prodotti Nobel Biocare ma che ha poi acquisito dignità e riconoscimento internazionale. Con 179 milioni di EUR detiene il quarto posto a livello mondiale.
 
* '''Zimmer Dental'''<ref>http://www.zimmerdental.it/ Sito Ufficiale Zimmer Dental Italia</ref> è la divisione dentale di Zimmer<ref>http://www.zimmer.it/ Sito Ufficiale Zimmer Italia</ref>, azienda leader mondiale nella produzione di protesi ortopediche. Con 157 milioni di EUR detiene il quinto posto a livello mondiale.
 
 
 
In controtendenza rispetto ad altre nazioni, in Italia si sta diffondendo il fenomeno degli impianti ''low cost''. Questi impianti, molto diffusi nel nostro Paese a motivo del loro costo inferiore, per essere posti in vendita necessitano unicamente di una autocertificazione con la quale viene richiesto il [[Marcatura CE| marchio CE]] e nella maggioranza dei casi dispongono di nessuna, o minima, sperimentazione clinica, con gli ovvii rischi per il successo della terapia e della salute a lungo termine del paziente.<ref name= corsera1></ref> Risulta quindi sempre più importante richiedere al proprio odontiatra una informazione trasparente, unitamente a un preventivo scritto, riguardante la terapia implantare proposta.
 
== Metodiche di implantologia ==
Le metodiche di implantologia prevedono principalmente due tecniche chirurgiche :
* ''two stage'': in due fasi, la prima "sommersa", ovvero con inserimento dell'impianto, sutura sottomucosa e successiva riapertura della mucosa dopo 2-6 mesi ed avvitamento del"pilastro dentale" sull'impianto;
* ''one stage'': inserimento dell'impianto, che viene lasciato transmucoso, emerge la testa dell'impianto, si potrà così o lasciare guarire (sempre per 2-6 mesi) per integrazione ossea o caricare immediatamente, con apposito pilastro dentale, in modo provvisorio o definitivo, a seconda dei casi. Naturalmente gli impianti monoblocco sono obbligatoriamente impianti one stage a carico immediato.
 
== Legittimazione professionale ==
Normalmente sono l'il medico [[odontoiatra]], cioè il laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, o il [[medico|medico chirurgo]], laureato in Medicina e Chirurgia, e iscritto all'Albo degli Odontoiatri, che si occupano di implantologia dentale. in [[Italia]] non esiste la figura professionale dello ''specialista implantologoin chirurgia odontostomatologica''; in [[Francia]], per esempio, esiste il "Diploma Universitario di Chirurgia e Protesi Implantare (DUCPI); per cui è sconsigliato che il dentista non ''specializzato'' superi la barriera naturale del seno mascellare per posizionare impianti. La [[chirurgia preprotesica]] e preimplantare, cioè la preparazione dell'osso alveolare alla protesi ed all'inserimento degli impianti dentali sono effettuate dal dentista (odontoiatra o medico chirurgo) o dal medico chirurgo specialista in chirurgia odontostomatologica o maxillo-facciale. Il piano generale di ogni riabilitazione implantoprotesica è comunque di esclusivo appannaggio dell'odontoiatra , inteso come iscritto all'Albo Odontoiatri. Trattandosi di interventi chirurgici di alta specializzazione, è buona norma verificare che il professionista che dovrà eseguirli possieda una formazione ed un'esperienza adeguate oltre alle abilitazioni necessarie, controllando sul portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO)<ref>[http://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/ricercaProfessionisti.ot FNOMCeO - Anagrafiche<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Alcune assicurazioni europee richiedono, da parte del professionista che inserisce impianti, un'esperienza dimostrabile prima di accettare una polizza sia per il paziente che per l'''implantologo''.
 
La legge italiana prevede che al cliente sia rilasciata gratuitamente la scheda di sicurezza del materiale applicato per l'implantologia. Alcuni dentisti, a loro discrezione, rilasciano una garanzia scritta da 5 a 10 anni, a volte condizionata al fatto che il cliente continui a sottoporsi presso il loro studio a visite periodiche di controllo e di igiene dentale.
 
== Protocolli operativi ==
L'"implantologo" odontoiatra e/o chirurgo quindi crea una sede nell'osso del paziente (in corrispondenza del nuovo dente da sostituire o da immettere ''ex novo''), attraverso una serie di [[fresa dentale|frese]] ossee calibrate, per inserire successivamente un impianto dentale endo-osseo. Perché l'impianto si osteointegri è necessaria una buona stabilità primaria, mobilità nulla o dell'ordine di pochi micron (secondo Brunsky e Coll.). L'interfaccia osso-impianto<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fabio Cozzolino|autore2=Davide Apicella|autore3=Roberto Sorrentino|coautori=Wang Guixue, Apicella Antonio|anno=2018|titolo=Implant-to-bone force transmission: a pilot study for in vivo strain gauge measurement technique|rivista=Journal of the mechanical behavior of biomedical materials|abstract=sì|doi=10.1016/j.jmbbm.2018.10.014|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30366308/}}</ref> è quindi dell'ordine dei millimicron, altrimenti l'impianto non regge al carico e deve venire rimosso.
 
Secondo alcuni implantologi (Linkow) può essere accettabile per il successivo carico con una corona anche la fibrointegrazione (fenomeno di inclusione difensiva dell'organismo che ingloba il corpo estraneo in una capsula fibrosa). Tecnicamente l'impianto è fallito e l'intervento chirurgico non ha avuto successo, ma in alcuni casi si possono realizzare permanenze di impianti fibrointegrati per anni e con piena soddisfazione del paziente. Ciò nonostante, la fibrointegrazione rappresenta un insuccesso.
 
Attualmente, gli impianti più utilizzati sono quelli di scuola svedese, inseribili con protocollo di carico differito, con superfici trattate con varie tecnologie, per favorire il migliore controllo di tutti i parametri ed il più alto grado di predicibilità del successo implantare. In genere il carico masticatorio con protesi fissa avviene in un secondo tempo, dopo 3/4 mesi per la mandibola, dopo 5/6 mesi per il mascellare superiore. In alcuni casi, ma non in tutti, è possibile anche un carico immediato degli impianti, per poter fare ciò occorre però il rispetto di alcuni fondamentali criteri:
* la presenza di una certa quantità di [[osso]],
* la stabilità primaria degli impianti una volta inseriti,
* un buon supporto parodontale (gengivale),
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Gli impianti hanno una vita pressoché illimitata (gli studi più lunghi hanno 25 anni), se viene effettuata una quotidiana manutenzione: il rischio più grosso che corrono gli impianti è dato:
* nell'immediato post intervento, dalla peri-implantite, ossia un'infiammazione ed infezione delle strutture attorno all'impianto, con conseguente non avvenuta osteointegrazione;
* da uno scorretto carico degli impianti stessi, con corone o protesi non corrette, che possono creare un riassorbimento osseo nel tempo, con perdita dell'osso sino alle spire più profonde dell'impianto, con possibilità di perdita dello stesso. Per scongiurare questi possibili insuccessi implantari è necessario quindi una buona protesi, fissa o mobile, ben bilanciata dal punto di vista deldell'occlusione (corretto equilibrio occlusale), avere una buona igiene orale quotidiana ed effettuare visite di controllo periodiche.
 
Va anche detto che il fumo, il [[diabete]] non compensato ed alcuni farmaci tra cui i comuni [[SSRI|antidepressivi appartenenti alla famiglia degli SSRI]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Wu X, Al-Abedalla K, Rastikerdar E, Abi Nader S, Daniel NG, Nicolau B, Tamimi F.|titolo = Selective serotonin reuptake inhibitors and the risk of osseointegrated implant failure: a cohort study.|rivista = J Dent Res.|volume = 2014 Nov;93|numero = (11):1054-61|url= https://www.researchgate.net/publication/265341986_Selective_Serotonin_Reuptake_Inhibitors_and_the_Risk_of_Osseointegrated_Implant_Failure_A_Cohort_Study}}</ref> possono compromettere sia l'osteointegrazione sia la durata degli impianti.
Va anche detto che il fumo, ed il [[diabete]] possono compromettere sia l'osteointegrazione sia la durata degli impianti.
 
Gli impianti possono sostituire un dente singolo (corona su impianto), un gruppo di denti ravvicinati (ponte su impianti), un'intera arcata dentaria, oppure possono servire a stabilizzare una protesi totale superiore o inferiore ([[overdenture]])
 
== Criteri di successo degli impianti ==
* Assenza di dolore persistente riferito al sito dell'impianto
* Assenza di infezione ricorrente
* Assenza di mobilità dell'impianto
* Assenza di radiotrasparenza attorno all'impianto
 
== Impianti dentali e settore merceologico ==
La crescente richiesta di soluzioni protesiche basate su impianti ha fatto sorgere in brevissimo tempo letteralmente centinaia di marche diverse disponibili sul mercato, circa 150 in [[Inghilterra]]<ref>{{en}} http://www.newdentalimplants.org/dental-implant-manufacturers {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111109040851/http://www.newdentalimplants.org/dental-implant-manufacturers |data=9 novembre 2011 }}</ref> e addirittura più di 300 in Italia<ref name= "corsera1">[http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/14/giungla_degli_impianti_dentali_300_co_9_081214053.shtml La giungla degli impianti dentali: 300 modelli diversi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="lastampa1">[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/salute/200910articoli/48342girata.asp Implantologia, Italia prima ma attenzione alle copie - LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120408221846/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/salute/200910articoli/48342girata.asp |data=8 aprile 2012 }}</ref>, ma solo una minoranza di queste ha sufficiente documentazione e sperimentazione per essere riconosciuta a livello mondiale.<ref name= corsera1/><ref>https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/devicesatfda/index.cfm?start_search=1&search_term=Endosseous%20and%20dental%20and%20implant%2E&approval_date_from=&approval_date_to=&sort=companyasc&pagenum=10 Elenco sistemi implantari approvati da FDA (U.S. Food and Drugs Administration)</ref>.
 
Oggi il clinico
può offrire corone e ponti in ceramica con le caratteristiche di:
biocompatibilità, affidabilità, estetica. Le aziende leader in impianti e
materiali dentali possono offrire a questo scopo la possibilità di avere: funzione
immediata, integrazione tissutale ed un'estetica facilmente raggiungibile.<ref>{{Cita web|autore = Costa Ezio|url = http://it.dentalcentarb2.com/EasyEdit/UserFiles/Estetica%20del%20viso%20e%20del%20sorriso.pdf|titolo = Le tecniche dell´odontoiatria estetica|accesso = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141218111218/http://it.dentalcentarb2.com/EasyEdit/UserFiles/Estetica%20del%20viso%20e%20del%20sorriso.pdf|dataarchivio = 18 dicembre 2014|urlmorto = sì}}</ref>
Il mercato mondiale degli impianti viene solitamente suddiviso in ''premium-price'', ''medium price'' e ''low-cost''. Al primo appartengono gli impianti supportati da adeguata evidenza scientifica e sperimentazione clinica, al terzo appartengono gli impianti che, non potendo disporre di questi requisiti, puntano gran parte del loro successo commerciale sul basso prezzo, a volte sfruttando brevetti scaduti di
aziende maggiori e copiandoli in maniera più o meno pedissequa, creando dei veri e propri ''cloni'' ma spesso al di fuori di ogni controllo,<ref name="lastampa1" /> con tutta una serie di aziende che si pongono in una posizione intermedia fra questi due poli estremi.
Secondo uno studio clinico pubblicato sul ''Clinical Implant Dentistry and Related Research'', solo tre marche di impianti sono state testate da almeno due lavori clinici indipendenti (non sponsorizzati)<ref>{{en}} https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19681932</ref>, cosa che dovrebbe spingere i pazienti a richiedere una maggiore trasparenza prima di accettare un qualsiasi preventivo, fino ad arrivare al rilascio di un vero e proprio passaporto implantare<ref name="corsera1" /> che certifichi caratteristiche e termini di garanzia dei materiali utilizzati.
Le tre marche di impianti incluse e citate in questo studio clinico erano:
 
* '''Nobel Biocare AG'''<ref>http://www.nobelbiocare.com/it/home/ Sito Ufficiale Nobel Biocare Italia</ref> è storicamente l'azienda leader del settore implantare con un fatturato pari a 566,8 milioni di EUR a fine 2013<ref>{{Cita web |url=http://corporate.nobelbiocare.com/en/media/latest-news/financial-news/2014/full-year-report-2013_0.aspx |titolo=Full Year Report 2013 - Nobel Biocare Corporate<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=21 settembre 2014 |dataarchivio=13 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140913231500/http://corporate.nobelbiocare.com/en/media/latest-news/financial-news/2014/full-year-report-2013_0.aspx |urlmorto=sì }}</ref>, detiene circa il 20,2% del mercato mondiale.
[[File:Nobel Biocare Oral Health Centre 2011.jpg|thumb|Nobel Biocare Oral Health Centre]]
L'azienda è stata fondata nel 1981 a [[Göteborg]] in [[Svezia]] con il nome di Nobelpharma. Nel 1996 adottò il nome attuale, trasferendo la sede a [[Kloten]] in [[Svizzera]]. Deve la sua esistenza alle ricerche e ai prodotti sviluppati dal prof. [[Per-Ingvar Brånemark]] negli anni cinquanta a Göteborg, dove Nobel ha tuttora un importante polo scientifico e di ricerca. Negli ultimi anni al core-business degli impianti si sono aggiunti quello delle soluzioni protesiche personalizzate realizzate con tecnologia [[CAD/CAM]], con il marchio NobelProcera<ref>[http://www.nobelbiocare.com/it/products-solutions/nobelprocera-individualized-solutions/default.aspx NobelProcera. Provate il nuovo mondo dell'odontoiatria CAD/CAM. - Nobel Biocare Dental Professionals Portal<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111230154811/http://www.nobelbiocare.com/it/products-solutions/nobelprocera-individualized-solutions/default.aspx |data=30 dicembre 2011 }}</ref> e quello delle soluzioni diagnostiche e chirurgiche guidate con l'ausilio dei computer (NobelClinician)<ref>[http://www.nobelbiocare.com/it/products-solutions/treatment-planning-guided-surgery/software/default.aspx Nobel Clinician] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130508183413/http://www.nobelbiocare.com/it/products-solutions/treatment-planning-guided-surgery/software/Default.aspx |data=8 maggio 2013 }}</ref>.
 
È l'azienda che maggiormente può vantare supporto clinico e scientifico a lungo termine ai propri prodotti. Al 21 settembre 2014 il sito [https://web.archive.org/web/20150213023323/https://www.pubmed.com/ Pubmed] alla voce Nobel Biocare cita 423 articoli.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=nobel%20biocare nobel biocare - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* '''Straumann'''<ref>http://www.straumann.it/ Sito ufficiale Straumann Italia</ref> è il secondo maggior produttore mondiale di impianti con un fatturato che nel 2013 ha raggiunto i 680 milioni di franchi svizzeri<ref>[http://www.straumann.com/content/dam/internet/xy/resources/corporate/financials/en/Straumann-FY-2013-MediaRelease.pdf Investors<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, circa 560 milioni di euro, pari a circa il 19,7% del mercato globale.
 
Fondata nel 1954 a [[Basilea]] in [[Svizzera]], ha iniziato la produzione di impianti nel 1974 e ha da sempre perseguito la filosofia dell'impianto one-stage con componentistica transmucosa, sebbene abbia recentemente introdotto anche impianti con tecnica sommersa two-stage.
 
È anche una delle aziende che maggiormente investono nella ricerca: al 21 settembre 2014 il sito [https://web.archive.org/web/20150213023323/https://www.pubmed.com/ Pubmed], che raccoglie tutti gli articoli medico-scientifici pubblicati nel mondo, alla voce Straumann Implant cita 344 articoli<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=straumann%20implant straumann implant - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* '''Astra Tech''' dell'azienda Dentsply Implants<ref>http://www.dentsplyimplants.it/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140924143403/http://www.dentsplyimplants.it/ |data=24 settembre 2014 }} Sito ufficiale</ref>, nata il 31 agosto 2011<ref name= Reuters>{{en}}https://www.reuters.com/article/2011/06/22/us-astrazeneca-idUSTRE75L11D20110622 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140728221203/http://www.reuters.com/article/2011/06/22/us-astrazeneca-idUSTRE75L11D20110622 |date=28 luglio 2014 }} Reuters</ref> con l'acquisizione di Astra Tech Dental<ref>{{cita web |url=http://www.astratechdental.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=1º gennaio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111128201647/http://www.astratechdental.it/ |dataarchivio=28 novembre 2011 }} Sito Ufficiale Astra Tech Dental Italia</ref> da parte di Dentsply<ref>http://www.dentsply.it/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111228194213/http://www.dentsply.it/ |data=28 dicembre 2011 }} Sito Ufficiale Dentsply Italia</ref>, già leader mondiale nella produzione e vendita di prodotti per odontoiatria.
 
L'azienda ha attualmente tre poli:
* quello di ''Astra Tech'' fu fondato nel 1948 nel [[Mölndal (comune)|comune di Mölndal]] presso Göteborg dove un gruppo di ricercatori sviluppò l'impianto a connessione conica conosciuto oggi come Osseospeed.
* ''Dentsply-Friadent'' possiede due poli produttivi in [[Germania]], uno a [[Mannheim]] e l'altro a [[Hanau]], dove vengono prodotti gli impianti Ankylos e Xive.
 
Non esistono dati ufficiali di mercato riguardanti Dentsply Implants (Dentsply International pubblica i dati ''corporate'', non quelli delle singole aziende del gruppo), ma la stima che si ottiene combinando i singoli dati 2010 delle aziende precedenti porterebbe il nuovo soggetto al terzo posto con una quota di mercato attorno ai 500 milioni di euro, ovvero circa il 17,6% del totale.<ref name= Reuters/><ref>[http://investor.dentsply.com/phoenix.zhtml?c=76841&p=quarterlyearnings DENTSPLY - Investor Relations - Quarterly Results<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Dentsply Implants vanta una solida tradizione nella ricerca e sviluppo, documentata da oltre 350 lavori clinici pubblicati a livello mondiale.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=astra%20tech astra tech - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=ankylos ankylos - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=xive xive - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=atlantis%20abutment atlantis abutment - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=frialit frialit - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Fra le altre aziende implantari diffuse e riconosciute a livello mondiale, '''Zimmer Dental''' e '''Biomet 3i''' fanno ora parte dello stesso gruppo, pur mantenendo identità e operatività separate.<ref>{{Cita web |url=http://www.zimmer.com/en-US/hcp/news/news-biomet-04-24-2014.jspx |titolo=Zimmer Biomet - Investor Relations<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=21 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140902024842/http://www.zimmer.com/en-US/hcp/news/news-biomet-04-24-2014.jspx |dataarchivio=2 settembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
* '''Biomet 3i'''<ref>http://www.biomax.it Sito Ufficiale Biomet 3i Italia</ref><ref>{{en}}http://biomet3i.com/Index.cfm?PageId=354171847341&App=Yes&Reg=North%20America&Cty=United%20States {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141120211714/http://biomet3i.com/Index.cfm?PageId=354171847341&App=Yes&Reg=North%20America&Cty=United%20States |date=20 novembre 2014 }} Sito Ufficiale Biomet 3i (inglese)</ref>, azienda nata come ''clone'' dei prodotti Nobel Biocare ma che ha poi acquisito dignità e riconoscimento internazionale. Con 179 milioni di EUR detiene il quarto posto a livello mondiale.
* '''Zimmer Dental'''<ref>http://www.zimmerdental.it/ Sito Ufficiale Zimmer Dental Italia</ref> è la divisione dentale di Zimmer<ref>http://www.zimmer.it/ Sito Ufficiale Zimmer Italia</ref>, azienda leader mondiale nella produzione di protesi ortopediche. Con 157 milioni di EUR detiene il quinto posto a livello mondiale.
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
* ''Clinica Implantoprotesica'' di Ugo Pasqualini, Marco Pasqualini, Ariesdue, 2008, ISBN 978-88-903821-0-9
* ''Insuccessi in implantologia: definizioni, cause, classificazione, terapia, aspetti medico-legali. Odontoiatria pratica,'' di Antonio Pierazzini, UTET, 2001, ISBN 880205849088-02-05849-0, 9788802058498
* '' Il successo in implantologia,'' di Enrico G. Bartolucci, C. Mangano, Masson, 2004, ISBN 882142773088-214-2773-0, 9788821427732
* ''Osseointegrazione clinica: i principi di Brånemark,'' di Gian Antonio Favero, Masson, 1994, ISBN 882141346288-214-1346-2, 9788821413469
 
== Voci correlate ==
==Altri progetti==
* [[Impianto dentale]]
{{interprogetto|wikt=implantologia|etichetta=implantologia}}
* [[Impianto zigomatico]]
* [[Implantologia computer assistita]]
*[[Implantologia iuxtaossea]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=implantologia}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[https://www.treccani.it/enciclopedia/implantologia_%28Dizionario-di-Medicina%29/#]
 
{{Controllo di autorità}}
*[http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/Jhome.jsp FNOMCEO: Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi Ed Odontoiatri]
{{portale|medicina}}
 
 
[[Categoria:Odontoiatria]]
 
[[en:Implantology]]
[[pl:Implantologia]]
[[ro:Implantologie]]