Vercelli: differenze tra le versioni

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[[File:Panorama Vercelli.jpg|thumb|800 px|Panorama di Vercelli]]
{{nota disambigua}}
{{nd|il movimento peronista|Montoneros|Montonero}}
{{F|Piemonte|agosto 2011}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Vercelli
|Panorama=Vercelli-SantandreaTorre_dell'Angelo_Vercelli_09.jpg
|Didascalia = Vista verso est dalla Torre dell'Angelo
|Voce bandiera = Croce di San Giorgio
|Bandiera=Vercelli-Gonfalone.png
|Bandiera = Flag_of_Alessandria.svg
|Voce bandiera=
|Stemma = Vercelli-StemmaStemma2.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Vercelli
|Amministratore locale =Andrea Corsaro[[Roberto Scheda]]
|Partito = [[Indipendente (politica)|Ind.]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Partito=[[Centrodestra]]
|Data elezione =28/06/2004 26-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=45
|Sottodivisioni = Bivio Sesia, Brarola, Larizzate, Carengo, Cascine Strà, Montonero
|Latitudine minuti=19
|Divisioni confinanti = [[Asigliano Vercellese]], [[Borgo Vercelli]], [[Caresanablot]], [[Desana]], [[Lignana]], [[Olcenengo]], [[Palestro]] ([[Provincia di Pavia|PV]]), [[Prarolo]], [[Salasco]], [[Sali Vercellese]], [[San Germano Vercellese]], [[Villata]], [[Vinzaglio]] ([[Provincia di Novara|NO]])
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 4
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 2571
|Longitudine gradi=8
|Nome abitanti = vercellesi
|Longitudine minuti=25
|Patrono = [[eusebio di Vercelli|sant'Eusebio]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = 1º agosto
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=130
|PIL procapite =
|Superficie=79.90
|Motto = {{maiuscoletto|Potius mori quam foedari}}
|Note superficie=
|Mappa = Map of comune of Vercelli (province of Vercelli, region Piedmont, Italy).svg
|Abitanti=47097
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vercelli all'interno dell'omonima provincia
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente a luglio 2011.
|Aggiornamento abitanti=luglio 2011
|Sottodivisioni=Biliemme, Bivio Sesia, Boarone, Brarola, Campora, Cappuccini, Carengo, Cascina Bivio Sesia, Cascina Mostioli, Cascine Strà, Cominetti, Larizzate, Montonero<ref>{{cita web|url=http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=7764|titolo=Vercelli}}</ref>.
|Divisioni confinanti=[[Asigliano Vercellese]], [[Borgo Vercelli]], [[Caresanablot]], [[Desana]], [[Lignana]], [[Olcenengo]], [[Palestro]] (PV), [[Prarolo]], [[Salasco]], [[Sali Vercellese]], [[San Germano Vercellese]], [[Villata]], [[Vinzaglio]] (NO), [[Quinto Vercellese]].
|Codice postale=13100
|Prefisso=[[0161]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=002158
|Codice catastale=L750
|Targa=VC
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=vercellesi
|Patrono=[[sant'Eusebio di Vercelli|sant'Eusebio]]
|Festivo=[[1º agosto]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.vercelli.it/
}}
 
'''Vercelli''' l
'''Vercelli''' (''Varsèj'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[comune italiano]] di 47.097 abitanti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html|titolo=Bilancio demografico Istat al luglio 2011}}</ref>, capoluogo dell'[[provincia di Vercelli|omonima provincia]] in [[Piemonte]]. È l'undicesima città del [[Piemonte]] per numero di abitanti.
({{audio|It-Vercelli.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/verˈʧɛlli/|it}}<ref>{{DOP|id=1095092}}</ref><ref>{{Dipi|Vercelli}}</ref>; ''Vërsèj'' in [[lingua piemontese|piemontese]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/vəɾˈsɛj/|pms}}; pronunciato <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/vɐɾˈsej/}} in [[dialetto vercellese]]<ref>{{Cita|Dizionario vercellese|p. 413}}.</ref>; ''Wertschaal'' in [[lingua walser|walser]]<ref>Sergio Gilardino, ''I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia'', Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[provincia di Vercelli|omonima provincia,]] posto sulla sponda destra del fiume [[Sesia]], nella parte orientale del [[Piemonte]].
La città è situata sulla sponda destra del fiume [[Sesia]] ed è un importante centro agricolo e commerciale; possiede in particolare il maggior mercato risiero d'Europa che le è valso l'appellativo di "capitale europea del riso".
 
Importante nodo stradale, in epoca romana fu conosciuto con il nome di "''Vercellae''" e venne descritto da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] come uno dei "''firmissima Municipia"''<ref>{{Cita libro|autore=Publio Cornelio Tacito|titolo=Storie|edizione=|anno=1996|editore=BUR-Classici. Biblioteca Universale Rizzoli|posizione=Libro I, 70}}</ref> della [[Regio XI Transpadana|Transpadana]]. Dal IV secolo divenne prima [[Arcidiocesi di Vercelli|diocesi]] nonché centro di propagazione del cristianesimo in tutta la regione su impulso di [[Eusebio di Vercelli|Eusebio]]. Libero [[Età comunale|comune]] nel medioevo, fu questo un periodo di grande splendore artistico e culturale per la città<ref>{{Cita news|autore=Alessandro Barbero|url=https://www.lastampa.it/cultura/2017/02/07/news/quando-vercelli-era-piu-grande-di-torino-1.34675283|titolo=Quando Vercelli era più grande di Torino|pubblicazione=La Stampa|data=21 giugno 2019|accesso=17 agosto 2020}}</ref>, tanto che vi sorse nel 1228 lo ''Studium''<ref>{{Cita libro|autore=Hilde de Ridder-Symoens|titolo=A History of the University in Europe: Volume 1, Universities in the Middle Ages|anno=2003|editore=Cambridge University Press|lingua=en|ISBN=0-521-54113-1}}</ref>, la prima università subalpina.
A Vercelli sono presenti industrie meccaniche e chimiche e negli ultimi anni si è sviluppata una particolare vocazione legata ai servizi di logistica grazie alla sua baricentrica posizione nel nord ovest del Paese.
Oltre alla Stazione Sperimentale di Risicoltura, è presente la Borsa del Riso più importante d'Italia.
 
In epoca moderna iniziò la coltivazione del [[Riso (pianta)|riso]] nel suo territorio: le attività concernenti la coltura, la sperimentazione e il [[commercio del riso]] rappresentano ancora oggi la base dell'economia locale tanto da valere l'appellativo di capitale italiana ed europea<ref>{{Cita web|url=http://enterisi.it/upload/enterisi/documentiallegati/La%20risicoltura%20e%20la%20filiera%20risicola%20in%20Italia%202014_13660_369.pdf|titolo=La risicoltura in Italia|sito=enterisi.it|formato=PDF|accesso=16 agosto 2020}}</ref> di tale cereale<ref>{{Cita web|url=http://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|titolo=Il riso - La coltivazione del riso nella zona di Vercelli. Coltura & Cultura|accesso=16 agosto 2020|dataarchivio=27 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210727184305/https://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|urlmorto=sì}}</ref>.
Di antica tradizione è l'artigianato dell'argento.
Annuale manifestazione musicale di rilievo è l'assegnazione del premio Viotti.
Vercelli è inoltre sede Universitaria con la presenza degli Uffici amministrativi e del Rettorato dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]] nonché la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Ateneo.
 
Sul finire del XX secolo, con la crisi dell'industria, il terziario<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/10/26/edizioni/vercelli/il-settore-pi-accogliente-resta-quello-del-terziario-5milAYLNOEhtVEm813mWCJ/pagina.html|titolo=Il settore più “accogliente” resta quello del terziario|pubblicazione=La Stampa|data=26 ottobre 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref> è diventato il principale settore economico, forte sviluppo ha avuto anche la [[logistica]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/25/news/amazon_spedito_il_primo_articolo_da_vercelli_festa_con_il_sindaco_nel_nuovo_stabilimento-176493814/|titolo=Amazon: spedito il primo articolo da Vercelli, festa con il sindaco nel nuovo polo logistico|pubblicazione=Repubblica.it|data=25 settembre 2017|accesso=17 agosto 2020}}</ref>. In lenta ma costante espansione è anche il turismo, sia come tappa della [[Via Francigena]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/07/15/edizioni/vercelli/via-francigena-ostello-invaso-dai-pellegrini-TBHIKgzvuSZYLcsxhd1D4O/pagina.html|titolo=Via Francigena ostello “invaso” dai pellegrini|pubblicazione=La Stampa|data=15 luglio 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref>, sia come turismo storico-artistico<ref>{{Cita web|url=http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|titolo=Turismo Biellese e Vercellese 2015|sito=vc.camcom.gov.it|data=2016|formato=PDF|accesso=17 agosto 2020|dataarchivio=19 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211019043658/http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2017/04/06/edizioni/vercelli/in-aumento-i-visitatori-ma-solo-per-il-turismo-mordi-e-fuggi-IhfqxCrEuDST3rOsDbONwM/pagina.html|titolo=In aumento i visitatori, ma solo per il turismo “mordi e fuggi”|pubblicazione=La Stampa|data=15 luglio 2016|accesso=17 agosto 2020}}</ref> grazie alla presenza di alcuni monumenti come la [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]], il [[Duomo di Vercelli|Duomo]], [[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|San Cristoforo]], [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|ARCA]]<ref>{{Cita web|url=https://www.exibart.com/museo-galleria-arte/arca-ex-chiesa-di-san-marco/|titolo=ARCA – EX CHIESA DI SAN MARCO|accesso=17 agosto 2020}}</ref> o di eventi come il Concorso Viotti<ref>{{cita testo|url=http://www.concorsoviotti.it/|titolo=Concorso Viotti}}</ref>. Tra il patrimonio librario conservato sono da segnalare il [[Libro di Vercelli|Vercelli Book]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bl.uk/collection-items/vercelli-book|titolo=Vercelli Book|sito=The British Library|accesso=17 agosto 2020|dataarchivio=21 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200721201745/https://www.bl.uk/collection-items/vercelli-book|urlmorto=sì}}</ref>, uno dei più antichi testi scritti in [[antico inglese]] e il [[Codex Vercellensis]]<ref>{{Cita web|url=http://www.katapi.org.uk/BibleMSS/Vercellensis.htm|titolo=Four Gospels - Old Latin - 4th century|lingua=en|accesso=17 agosto 2020}}</ref>.
==Geografia==
La città di Vercelli è situata nella [[pianura padana]] alla quota di 130 metri sul [[livello del mare]] a nord-est del [[Po]] e sulle rive del [[Sesia]]. L'intera zona che circonda la città è pianeggiante ed è ricca di corsi d'acqua e canali (tra questi ultimi il più celebre è senz'altro il [[canale Cavour]]) che permettono una abbondante irrigazione del territorio fondamentale per la [[coltivazione del riso]]. La città si trova a metà strada tra le città di [[Milano]] e [[Torino]] e tra [[Novara]] e [[Biella]]. La città si trova su un territorio con [[rischio sismico]] quasi nullo.
 
A Vercelli ha sede il Rettorato dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]]<ref>{{Cita web|url:https://www.uniupo.it/it/rettorato|titolo=Rettorato UPO|accesso=9 novembre 2023}}</ref>, struttura tripolare condivisa con [[Alessandria]] e [[Novara]].
La pianura circostante è coltivata quasi interamente a risaie.
{{TOClimit|3}}
 
== Geografia fisica ==
Dista 62 Km da [[Milano]], 64 Km da [[Torino]], 23 Km da [[Novara]], 57 Km da [[Alessandria]] e 42 Km da [[Biella]].
{{Immagine grande|Wv Vercelli banner.jpg|1300px|Veduta panoramica di Vercelli}}
===Territorio===
 
[[File:(Vercelli) Italian Alps and plains (41587684585) (cropped).jpg|miniatura|Vista da [[Sentinel-2]] dell'[[Agenzia spaziale europea]]]]
== Stemma, gonfalone, onorificenze ==
La città di Vercelli è situata nella [[pianura padana]], alla quota di 130 metri sul [[livello del mare]], a nord-est del [[Po]] e sulle rive del [[Sesia]]. L'intera zona che circonda la città è pianeggiante ed è ricca di corsi d'acqua e canali, tra cui il [[canale Cavour]], che permettono un'abbondante irrigazione del territorio fondamentale per la [[risicoltura|coltivazione del riso]]. La città si trova a metà strada tra le città di [[Milano]] e [[Torino]]. La città si trova su un territorio con [[rischio sismico]] quasi nullo; la pianura circostante è coltivata quasi interamente a [[risaia|risaie]].
=== Stemma ===
===Clima===
Lo stemma è formato da una croce rossa su scudo bianco. Su di esso è raffigurata una corona costituita da cinque torri. Lo scudo è contornato da due rami incrociati ricadenti dalla figura oblunga. Sul nastro si legge ''Potius Mori Quam Foedari'' ovvero ''Meglio Morire che Tradire''
 
=== Onorificenze conferite alla città ===
La città di Vercelli è la 22ª tra le 27 [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i motti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
 
{{Onorificenze
|immagine= Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza= Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = Per ricompensa della opera patriottica prestata dalle popolazioni di quel territorio nell'esecuzione del progetto d'inondazione artificiale eseguito durante la campagna del 1859. Durante la seconda guerra di indipendenza, Vercelli fu occupata dalle truppe austriache, che entrarono in città il 2 maggio suonando provocatoriamente La Bella Gigogin. Fin dal 25 marzo, frattanto, l'agro vercellese era stato allagato per impedire una eventuale avanzata asburgica a Torino. L'operazione, certamente non facile, durò cinque giorni, durante i quali defluirono in un'area di 450 km². almeno 39 milioni di metri cubi di acqua. Gli austriaci dovettero poi ritirarsi da Vercelli, che subì danni economici altissimi.
|luogo =
}}
 
== Origini del nome ==
Ci sono varie teorie sull'origine del [[toponimo]] ''Vercelli''.
Per un'attendibile ricostruzione bisognerebbe risalire il corso della storia ricercando i vocaboli delle popolazioni che hanno segnato la lingua locale, della quale troviamo tutt'oggi tracce nel [[dialetto vercellese]].
Dai Liguri, la prima popolazione indigena stanziatasi in loco ([[età del bronzo]], [[2000 a.C.]] circa) ed in seguito i [[Celti]] ([[V secolo a.C.]]) per poi giungere ai [[Libui]] (popolazione gallica) insieme ai [[omani]] (222 a.C. e seguenti) i quali avrebbero assegnato (nel 49 a.C.) il [[municipium]] romano alla tribù [[Aniese]].
 
Così, secondo la teoria di una struttura etnica celto-ligure, Vercelli sarebbe la coniazione del vocabolo ''Verk'' con il suffisso ''elle''.
Un'altra teoria basata su parole prettamente celtiche vorrebbe che Vercelli fosse la giunzione ''Wehr-Celt''.
Terza teoria, questa volta sulla binata celto-latino di ''ver-cellae'', dove ''cellae'' significa luogo di dimora, mentre il prefisso ''ver'' è particella intensiva per indicarne la maggiore importanza; quindi con un riscontro nella stessa regione geografica troveremmo anche ''bu-cellae'' (in seguito Bugella, poi Bigella ovvero [[Biella]]) ad indicare un centro di importanza minore.
 
Diversi sono anche i significati che si vorrebbero indicare con le varie espressioni rappresentate nel nome di Vercelli: fortezza, stazione od anche mercato.
Si narra pure che Vercelli nacque '''Meropoli''', dal nome del suo fondatore, tanto ampia e fortificata che avrebbe avuto straordinarie proporzioni tali da includere anche [[Borgo Vercelli]], estendendosi al di qua ed al di là della Cesia ([[Sesia]]) sulla quale furono costruiti 3 ponti. Le mura che circondavano la città sarebbero state alte 70 piedi ed erano intervallate da 300 torri per protezione. In seguito e per ordine di re Beloisio il nome di Meropoli mutò in Vercelli.
 
== Storia ==
[[File:Cavour neve.JPG|thumb|230 px|right|[[Piazza Cavour]]]]
[[File:Stazione ferroviaria di Vercelli.jpg|230 px|thumb|right|Stazione Ferroviaria]]
[[File:Museo Borgogna Vercelli.JPG|230 px|thumb|right|[[Museo Borgogna]]]]
=== Le Origini ===
 
Le origini di Vercelli ci sono sconosciute: alcuni storici però credono sia stata fondata dai Celti. Wehr-Celt ossia Rocca dei Celti è la denominazione che induce ad ascrivere ai Galli la fondazione dell'antica città.
 
Fu sottomessa a Roma nei primi decenni del [[II secolo a.C.]]. Nel periodo romano è la prima città del Piemonte per imponenza edilizia e per ricchezza di istituzioni pubbliche e per commerci. Nel 49 a.c. Vercelli, divenuta "municipium", si trasformò rapidamente in una confortevole città dotata di strade lastricate, acquedotto, bagni pubblici, templi, monumenti, teatro a anfiteatro.
 
Situata lungo un importante asse viario dell'economia, la città di Vercelli, ribattezzata dai Romani ''Vercellae'' si sviluppò come centro urbano da un preesistente abitato celto-[[liguri|ligure]] in seguito all'occupazione romana risalente ai primi decenni del [[II secolo a.C.]] La definitiva vittoria dei romani sugli altri popoli della zona si tenne nel lontano [[101 a.C.]], quando l'esercito guidato dal [[Gaio Mario]] sconfisse in battaglia la potente [[tribù germanica]] dei [[Cimbri]] ai [[Battaglia dei Campi Raudii|Campi Raudii]]. Nel [[49 a.C.]] i vercellesi ottennero la piena cittadinanza romana e il centro, divenuto municipium, si arricchì di strade, monumenti, bagni pubblici, acquedotto, teatro e anfiteatro. Tra il I e il II secolo d.C. la fioritura del centro urbano proseguì senza sosta. Successivamente però, nei secoli III e IV l'importanza acquisita andò decadendo e le fortune legate a Vercelli declinarono in concomitanza con quelle dell'[[Impero Romano]].
 
Per quanto riguarda la religione, il [[Cristianesimo]] giunse in età costantiniana, e precisamente nel 313 d.C. Il primo vescovo, consacrato nel 345 da [[papa Giulio I]] che in seguito divenne anche patrono della città, fu [[Eusebio di Vercelli|Sant'Eusebio]]. Seguirono poi le varie [[invasioni barbariche]] degli [[Unni]] e dei [[Borgognoni]] di [[Gundobaldo]].
 
=== Medioevo ===
Del periodo [[tardo antico]] e [[alto medioevo|alto medioevale]] si hanno poche e incerte notizie. Dal [[VII secolo|VI]] all'[[VIII secolo]] la città rimase sotto il dominio [[Longobardi|longobardo]] e successivamente passò sotto la guida dei [[Franchi]]. Vercelli divenne allora contea e di fatto venne amministrata dai suoi [[vescovo di Vercelli|vescovi]]. Dopo anni di incertezze, Vercelli si alleò con i [[Comune di Milano|milanesi]] e partecipò alle vicende della [[Lega Lombarda]] fino alla vittoriosa [[Battaglia di Legnano]].
 
Nel [[XIII secolo]] si affermò progressivamente il [[Comune medievale|regime comunale]] che diede il via al periodo più prospero di tutta la storia della città che aveva ottenuto il controllo sul territorio compreso tra le [[Alpi]], il [[Po]], la [[Sesia]] e la [[Dora Baltea]], grazie anche all'atto del [[24 aprile]] [[1243]] con il quale il [[cardinale]] [[Gregorio di Montelongo]], [[legato pontificio]], aveva ceduto al Comune la [[giurisdizione]] su tutti i territori appartenenti alla [[Diocesi di Vercelli]], in quel momento vacante, conservando a quest'ultima la giurisdizione minore; la cessione, di considerevole entità, fu impugnata dai vescovi successivi, con alterno successo. Nel 1219, per volere del cardinale [[Guala Bicheri]] iniziarono i lavori per la realizzazione dell'[[Abbazia di Sant'Andrea]] e cinque anni dopo nacque l'ospedale attiguo. Nel contempo il comune promosse l'istituzione della prima [[università degli studi di Vercelli|università degli studi]] del [[Piemonte]] e il [[10 luglio]] [[1243]], Vercelli fu la prima città in tutta la [[penisola italiana|penisola]] ad abolire la [[servitù della gleba]].
 
A seguito delle lunghe lotte tra [[Guelfi]] e [[Ghibellini]], capeggiati rispettivamente dagli [[Avogadro (famiglia vercellese)|Avogadro]] e dai [[Bicheri]]-[[Tizzoni]], il comune passò al dominio straniero e nel [[1335]] Vercelli perse per sempre la sua autonomia politica.
 
=== Età moderna ===
[[File:Theatrum Sabaudiae.jpg|thumb| 200 px|right|Theatrum Sabaudiae: Vercelli nel 1682]]
 
Sotto il dominio dei [[Visconti]] si registrò un periodo di relativa tranquillità finché nel [[1427]] la città andò sotto al [[ducato di Savoia]] e si immiserì rapidamente. Nonostante ciò Vercelli fu uno dei maggiori centri culturali del Piemonte [[rinascimento italiano|rinascimentale]].
Alla fine del '500 Vercelli conservava ancora gran parte del patrimonio artistico e storico paleocristiano, medievale e rinascimentale ma il progetto di Carlo Emanuele I di fare di Vercelli una città fortezza ferma l'espansione della città, bloccandola per oltre un secolo nelle sue possenti mura, come ben appare dalla carta edita nel "Theatrum Sabaudiae" del 1682.
Nel '600 le guerre,le pestilenze e il dominio degli spagnoli non danno respiro alla città.
Nel 1704 si verificò l'ultimo assedio di Vercelli con la distruzione delle mura e della cittadella da parte dell'esercito del [[duca di Vendome]] durante la [[guerra di successione spagnola]] ma il [[trattato di Utrecht]] del [[1713]] segnò il ritorno ai Savoia. Durante il [[periodo napoleonico]] Vercelli conquistò il titolo di capoluogo del [[Dipartimento del Sesia]] e fu unita allo stato francese.
Nella seconda metà del '700 cominciano a delinearsi piazze e viali che ancora oggi danno unità organica alla città, vengono eretti palazzi di notevole bellezza
 
=== Età contemporanea ===
 
Dopo la [[restaurazione]] dello [[Stato Sabaudo]], risalente al [[1814]], i vercellesi parteciparono ai [[Moti_del_1821#L.27insurrezione_piemontese|moti di rivolta]] liberale del [[1821]] e alle [[risorgimento|lotte risorgimentali]].
Nei primi trent'anni dell'Ottocento si ebbero diverse costruzioni come il Teatro nuovo divenuto poi Teatro Civico inaugurato nel 1815, e il macello pubblico.
Poi fu la volta delle [[Guerre d'Indipendenza]] che portarono gravi danni alla città. Dopo l'Unità d'Italia l'attività edilizia ristagnò ma nacquero piazza Torino (ora Pajetta), la sistemazione di Porta Milano, la costruzione della sinagoga ebraica.
Nel [[XX secolo]], fra i fatti degni di nota la [[lotta partigiana]] e la situazione disastrosa dopo la [[Resistenza italiana|Liberazione]].
All'inizio del '900 la città conobbe una espansione notevole. Con la rinascita degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e le vicissitudini più recenti, Vercelli tornò alla tranquillità e l'agricoltura risorsa portante del territorio si trasformò grazie alla crescente meccanizzazione dei mezzi di lavorazione. Tutt'oggi, per la provincia delle terre d'acqua, la [[risicoltura]] rappresenta una vera e propria ricchezza che caratterizza il paesaggio rurale, tipico per le [[risaie]], e si pone come fattore trainante dell'economia della zona. Tuttavia, proprio a causa della meccanizzazione, l'agricoltura non offre più grandi opportunità di lavoro. Inoltre la città ha risentito della recente crisi del [[settore tessile]], con la conseguente chiusura di alcuni importanti siti industriali. La carenza di grandi opportunità lavorative ha spinto molti vercellesi al [[pendolarismo]] verso le vicine [[Torino]] e [[Milano]]
 
== La comunità ebraica di Vercelli ==
[[File:Sinagoga di Vercelli.jpg|thumb|200 px|right|La Sinagoga]]
{{Vedi anche|Comunità Ebraica di Vercelli}}
Vercelli è sede di un'importante comunità ebraica in Italia. La presenza di ebrei in città è documentata dal 1446, ma raggiunse la massima espansione nel 1848, quando contava oltre 600 membri. Proprio nel XIX secolo fu inaugurata una vasta [[Sinagoga di Vercelli|Sinagoga]]. Oltre al tempio israelitico resta inoltre il cimitero ottocentesco, ampliato nel 1914 e recentemente restaurato.
 
== Patrimonio Artistico ==
 
[[File:DuomoVercelli.jpg|230 px|thumb|right|Il duomo]]
[[File:Basilica S.Andrea.JPG|thumb|230 px|right|Basilica di S.Andrea]]
[[Immagine:NavataCentraleSanCristoforoVercelli.jpg|right|thumb|180 px| Chiesa di San Cristoforo]]
[[File:Vercelli PiazzaCavour.jpg|thumb|230 px|Piazza Cavour con la torre dell'Angelo]]
[[File:Castello Visconteo.jpg|thumb|230 px|right|Castello Visconteo]]
 
Vercelli, dopo [[Torino]] e insieme ad [[Asti]], è una delle principali città d'arte del Piemonte in quanto custode di un ricco patrimonio artistico ed architettonico.
Nonostante la presenza di alcune pesanti alterazioni del dopoguerra, chiese, torri, piazze e palazzi caratterizzano il centro storico della città. Spiccano la medievale piazza Cavour, quasi completamente circondata da antiche case porticate e dominata dalla mole della medievale Torre dell'Angelo, alcuni antichi palazzi rinascimentali, barocchi e qualche antica casa-torre medievale, l'imponente [[Duomo di Vercelli|Duomo]] in stile prevalentemente neoclassico ma soprattutto la celebre [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]], capolavoro assoluto del [[romanico]]-[[gotico]] nel Nord Italia.
 
Altra visita merita la [[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|chiesa di San Cristoforo]] per la presenza dei bellissimi affreschi di [[Gaudenzio Ferrari]], uno tra i più grandi pittori rinascimentali del Piemonte.
 
Altra emergenza di particolare impatto è anche la [[Sinagoga di Vercelli|Sinagoga]], opera ottocentesca dell'architetto Giuseppe Locarni, caratterizzata da una particolare facciata a bande bicolore in pietra arenaria.
 
La città è nota anche per le sue collezioni artistiche come il [[Museo Camillo Leone]] e soprattutto il [[Museo Borgogna]], la più importante pinacoteca del [[Piemonte]] dopo quella della [[Galleria Sabauda]] di [[Torino]].
 
Dal [[9 novembre]] [[2007]] anche la ex-chiesa tardo romanica di San Marco, già mercato coperto, è stata adibita a museo con esposizioni curate artisticamente con la collaborazione della [[Peggy Guggenheim Collection di Venezia]].
 
Vercelli è inoltre un importante centro culturale in quanto sede della più antica università del Piemonte risalente al ‘200.
 
Vercelli è una delle tappe della [[Via Francigena]], cammino di pellegrinaggio per [[Roma]]. Si trova una menzione di Vercelli (XLIII Vercel. - numero di tappa, da Roma) nel [[990]], nella descrizione dell'itinerario di [[Sigerico]]. Viene citata anche nella ''[[Divina Commedia]]'' (''[[Inferno (Dante)|Inferno]]'').
 
Per quanto riguarda l'offerta musicale è da sottolineare il famoso Concorso Internazionale G. B. Viotti e il [[Viotti Festival]] che ogni mese ospita i più celebri musicisti insieme all'Orchestra della [[Camerata Ducale]].
 
Nella Biblioteca Capitolare viene tenuto il [[Libro di Vercelli]] ( in inglese Vercelli Book), un manoscritto tra i più antichi scritti in inglese antico. Arrivò a Vercelli nel dodicesimo secolo ed è composto da centotrentacinque pagine, scritte da un'unica mano intorno al decimo secolo, contiene poesie dell'antica letteratura anglosassone.
 
== Cultura ==
 
===Università===
Insieme a [[Novara]] ed [[Alessandria]], Vercelli è sede dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]]: sono infatti ubicati gli Uffici amministrativi ed il Rettorato, nonché la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Ateneo.
 
==Teatro Civico==
Il Teatro di Vercelli divenne teatro Civico dopo la ristrutturazione operata dall'architetto [[Giuseppe Leoni]] nel 1847.
 
===Scuole Superiori===
* Liceo scientifico Amedeo Avogadro
* Liceo classico Lagrangia
* Liceo artistico A.Alciati
* Istituto Tecnico G.C Faccio
* Istituto Tecnico G.Ferraris
* istituto Tecnico C.Cavur
 
== Sport ==
=== Calcio ===
 
[[File:Stemma Pro Vercelli.jpg|thumb|130 px|right|Stemma Pro Vercelli]]
La squadra di calcio è la [[FC Pro Vercelli 1892]], autentico simbolo della città, per ben sette volte Campione d'Italia.
La [[FC Pro Vercelli 1892]] ha rilevato nel [[2010]] il titolo sportivo dell'ex [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|US Pro Vercelli]] ed attualmente milita in [[Lega Pro Prima Divisione]] Girone A.
 
L'''[[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio]]'' è una delle più antiche, celebri e titolate società calcistiche d'Italia.
Club di grande tradizione, vinse sette [[scudetto|scudetti]] tra il [[1908]] e [[1922]]. Conta 6 presenze in [[Serie A]] tra il [[1929]] e il [[1935]], e 8 in [[Serie B]] di cui l'ultima nel [[1948]]. È ad oggi, fra le squadre italiane pluriscudettate, l'unica non proveniente da una città capoluogo di regione e al contempo l'unica fra di esse ad essere andata incontro ad un declino tale da farle perdere svariate volte lo status professionistico. Negli ultimi cinquant'anni ha militato principalmente in categorie semi-professionistiche e dilettantistiche, avendo già conosciuto nel [[1990]] e nel [[2010]], l'esclusione dai campionati per inadempienze finanziarie.
Il 4 agosto del 2011 la Pro Vercelli è stata ripescata in Prima Divisione di Lega Pro (ex C1) con decisione del Consiglio Federale di Lega Pro ed è stata ammessa a partecipare al girone A per la stagione 2011-2012.
 
Tra i calciatori più rappresentativi che militarono nelle file del club, non si possono non citare il difensore [[Virginio Rosetta]] e gli attaccanti [[Silvio Piola]], a cui è stato intitolato lo stadio cittadino già Robbiano, e [[Pietro Ferraris]], tutti e tre campioni del mondo con la Nazionale di [[Vittorio Pozzo]].
L'altra squadra di calcio della città è ''Virtus Vercelli'' che milita in [[Seconda Categoria]] Girone D.
 
===Pattinaggio artistico a rotelle===
{{D|A.S.D. Skating Vercelli}}
L'[[A.S.D. Skating Vercelli]], attualmente presieduta da Marinella Gibin Ceretti, è il gestore del Palapregnolato, sede di numerosissimi eventi rotellistici e non della Città di Vercelli. Ha conquistato la Stella al Merito Sportivo dal C.O.N.I., a riconoscenza dalla lunga tradizione che ha saputo coltivare sulle otto rotelle. Pluripremiata dalla sede cittadina del Panathlon e candidata nel [[2010]] al Premio Bontempi/Laudi per l'Etica nello Sport, lo Skating Vercelli organizza raccolte fondi per la lotta ai tumori, in onore dell'amato Presidente Stefano Ceretti, scomparso prematuramente nel [[2003]].
Famigerati nel mondo rotellistico italiano sono gli spettacoli di Natale organizzati dalle allenatrici Betty e Cristina Ceretti, nei quali l'arte del [[pattinaggio artistico]] si lega a teatralità e partecipazione degli atleti (agonisti e non) assieme ad ospiti campioni italiani e del mondo.
Negli ultimi anni si segnalano le vittorie regionali dei titoli di società U.I.S.P., il terzo posto in quella federale del 2010 e del 2011 e, sempre nel 2010, il medesimo piazzamento nella classifica nazionale Bruno Tiezzi (che premia le società con le migliori squadre giovanili). Per quanto riguarda gli atleti, sono da citare numerosissimi titoli italiani di federazione, U.I.S.P., A.I.C.S. ed A.C.S.I. e di molti trofei nazionali ed internazionali dei suoi atleti; in particolare si stanno facendo notare Laura Mezzatesta e Marco Mingoia, entrambi nati nel 2000, che rappresentano attualmente una delle realtà giovanili tecnicamente ed artisticamente più preparate d'Italia, i quali, sotto la direzione tecnica delle sorelle Ceretti e di Stefano Pecoraro, hanno saputo migliorarsi ogni anno fino a raggiungere nel 2011 l'ambita vittoria al Trofeo Internazionale di Coppie Artistico Fabio Barbieri e, nello stesso anno, la Medaglia d'Oro al Trofeo delle Regioni (assimilabile al Campionato Italiano di Federazione) svoltosi a Novara.
 
===Hockey su pista===
La squadra di [[hockey su pista]] della città, l'[[Amatori Vercelli]], ha conquistato tre [[scudetti]], una [[Coppa Italia (hockey su pista)|Coppa Italia]] e due [[Coppa CERS]].
 
===Rugby===
Dal 2004 si sta sviluppando il movimento rugbistico, grazie alla società residente [[Rugby Vercelli]] che milita nel campionato territoriale di serie C.
Dall'ottobre del 2010 nasce poi una nuova società denominata '''Rugby Sant'Andrea'''.
 
===Basket===
Attualmente esistono tre squadre cittadine, A.DIL. Vercelli Basket, Basket Mooskins e il Vercelli Rices.
 
===Pallavolo===
La Libertas Olimpia è la principale squadra di pallavolo di Vercelli. In passato ha militato nella massima serie nazionale. Per quanto riguarda la pallavolo femminile la principale squadra è la S2M Volley Vercelli, fondata nel 1990.
Nel 1997 viene fondata da un gruppo di genitori la [http://www.greenvolley.it GREENVOLLEY] che porterà il giovanile femminile della pallavolo vercellese a conquistare 4 scudetti nazionali negli anni 2001, 2002, 2003 e 2005.
 
== Clima ==
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Vercelli}}
Vercelli ha un [[clima temperato]] di tipo [[padano]], con inverni freddi e nebbiosi (fino a -10 gradi a gennaio) ed estati calde ed afose (con picchi di 35-40 gradi e 60% di umidità nelle ore più calde di giugno-luglio).
 
Le piogge cadono prevalentemente in [[primavera]] ed [[autunno]] per un regime medio annuo di 824.3&nbsp;mm. Il mese più piovoso è maggio,seguito da novembre. Ogni anno cadono in media 35&nbsp;cm di [[neve]] e il mese più nevoso risulta essere gennaio. Nel periodo che va da marzo a settembre sono comuni i [[temporali]], a volte anche violenti con locali grandinate.
 
Vercelli ha un [[Clima subtropicale umido|clima temperato caldo, stabilmente umido, con estate molto calda]] (classificazione Köppen-Geiger Cfa<ref>{{cita web |url =http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf| titolo= Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification|pagina = 1641}}</ref>) tipicamente [[pianura padana|padano]], con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde e molto afose. Le piogge cadono prevalentemente in [[primavera]] e [[autunno]] per un regime medio annuo di 824,3&nbsp;mm. Il mese più piovoso è maggio, seguito da novembre. Ogni anno nel periodo compreso tra novembre e marzo, cadono in media 25&nbsp;cm di [[neve]]. Nel periodo che va da aprile a settembre sono frequenti i [[temporale|temporali]]. Vercelli ha un tasso di [[umidità]] elevato anche nella stagione estiva a causa dell'evaporazione dell'acqua dalle [[risaia|risaie]] ed è una città poco ventilata.
Vercelli ha un tasso di [[umidità]] molto elevato anche nella bella stagione a causa dell'evaporazione dell'acqua delle risaie ed è una città poco ventosa.
{{ClimaAnnuale
| nome = VERCELLIVercelli
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 4.6
Riga 331 ⟶ 161:
}}
 
== Origini del nome ==
== Piatti tipici, gastronomia e Tradizioni locali==
Ci sono varie teorie sull'origine del [[toponimo]] ''Vercelli''. Per un'attendibile ricostruzione bisognerebbe risalire il corso della storia ricercando i vocaboli delle popolazioni che hanno segnato la lingua locale, della quale troviamo tutt'oggi tracce nel [[dialetto vercellese]]. Dai Liguri, la prima popolazione indigena stanziatasi in loco ([[età del bronzo]], [[XXI secolo a.C.|2000 a.C.]] circa) e in seguito i [[Celti]] ([[V secolo a.C.]]) per poi giungere ai [[Libui]] (popolazione gallica) insieme con i [[Civiltà romana|Romani]] (222 a.C. e seguenti) i quali avrebbero assegnato (nel 49 a.C.) il [[municipio (storia romana)|municipium]] romano alla tribù [[Aniese]].
Di seguito sono riportati i piatti tipici della zona.
* [[Tartufata]]
* [[Bicciolano]]
* [[Bicciolata]]
* [[Panissa (piemontese)|Panissa]]
'''Tradizioni locali:'''
* [[Il Carnevale di Vercelli - Bicciolano e Bela Majin]]
 
{{Senza fonte|Così, secondo la teoria di una struttura etnica celto-ligure, Vercelli sarebbe la coniazione del vocabolo ''Verk'' con il suffisso ''elle''. Un'altra teoria basata su parole prettamente celtiche vorrebbe che Vercelli fosse la giunzione ''Wehr-Celt''. Terza teoria, questa volta sulla binata celto-latino di ''ver-cellae'', dove ''cellae'' significa luogo di dimora, mentre il prefisso ''ver'' è particella intensiva per indicarne la maggiore importanza; quindi con un riscontro nella stessa regione geografica troveremmo anche ''bu-cellae'' (in seguito Bugella, poi Bigella ovvero [[Biella]]) a indicare un centro di importanza minore.}}
==Media Locali==
;Stampa locale
* La Sesia, bisettimanale di informazione cittadina e provinciale
* Notizia Oggi, settimanale di informazione cittadina e provinciale
* L'Eusebiano, settimanale cittadino
* Vercelli Oggi, settimanale di informazione cittadina e provinciale
;Televisioni locali
* Quarta Rete TV
;Radio Locali
* Radio City
 
{{Senza fonte|Diversi sono anche i significati del nome di Vercelli: fortezza, stazione o anche mercato.}} Secondo alcuni storici il termine, molto diffuso nella Gallia Cisalpina, indicherebbe zone minerarie in uso, situate alla confluenza di corsi d'acqua e quindi ricche di minerali metalliferi. Tuttavia l'origine celtica del toponimo è stata messa seriamente in dubbio, poiché una località dal nome simile ''([[Vercellium]])'' è attestata anche nel territorio degli [[Irpini]] (una tribù [[sanniti]]ca dell'Italia meridionale), e la stessa radice sembrerebbe ricorrere inoltre nella parola etrusca ''uercna'' nonché nel nome personale [[Virgilio (nome)|Virgilio]].<ref>{{Cita testo|titolo=Revue des études anciennes|vol=62|serie=Annales de la Faculté des lettres de Bordeaux et des Universitês du Midi|editore=Societé d'Edition "Les belles lettres"|anno=1960|lingua=francese|p=389}}</ref>
== Personalità legate a Vercelli ==
{{D|Categoria:Personalità legate a Vercelli}}
<!-- per favore mantenete l'ordine alfabetico per cognome ove possibile-->
* [[Antonio Ambrogio Alciati]] (1878-1929), pittore.
* [[Enrico Allorio]] (1914-1994), giurista.
* [[Carlo Angela]] (Olcenengo, 9 gennaio 1875 - Torino, 3 giugno 1949) medico, politico e antifascista italiano riconosciuto "Giusto tra le nazioni" (2002), nonché padre del noto divulgatore scientifico [[Piero Angela|Piero]].
* [[Amedeo Avogadro]] (Torino, 9 agosto 1776 - Torino, 9 luglio 1856), è stato un fisico e chimico italiano. Durante la sua permanenza a Vercelli scrisse una memoria nella quale formulò un'ipotesi che viene oggi chiamata [[Legge di Avogadro]].
* [[Luigi Bajardi]], calciatore
* [[Giovanni Antonio Bazzi]] (1477-1549?), meglio conosciuto come '''Il Sodoma''', un pittore [[Manierismo|manierista]].
* [[Eusebio Bava]] (1790-1854), generale dell'esercito di [[Carlo Alberto]].
* [[Guala Bicchieri|cardinale Guala Bichieri]] (ca 1150-1227), prelato e legato pontificio, firmatario della Magna Charta.
* [[Carlo Luigi Buronzo del Signore]], (Vercelli, 23 ottobre 1731 - 23 ottobre 1806),arcivescovo
* [[Roberto Bolle]] (1975), ballerino classico italiano, ha mosso i suoi primi passi nella locale Accademia di Danza.
* [[Mario Busca]] (1882-196), podestà del 1942 e presidente della Società Ovest-Sesia
* [[Achille Giovanni Cagna]] (1847-1931), scrittore.
* [[Giovanni Battista Calandra]] (1586-1644), mosaicista. Dal 1629 curatore dei mosaici della Basilica di S.Pietro a Roma
* [[Anita Caprioli]] (nata nel 1973), attrice di cinema e teatro.
* [[Eusebio Castigliano]] (1921-1949), mediano del [[Grande Torino]], morto nella [[Tragedia di Superga]].
* [[Gastone Cecconello]] (1942), pittore e scultore.
* [[Manuele Cecconello]] (1969), regista.
* [[Guido De Bianchi]] (1922-2006), pittore e scultore
* [[Giuseppe Failla]] (1922-1944), alpino e partigiano, insignito di medaglia di bronzo e d'oro al valor militare
* [[Pietro Ferraris]] (1912-1991), calciatore.
* [[Alberto Ferrero]] (1883-1963), pittore
* [[Omar Galanti]] (1973), porno attore.
* [[Luigi Galleani]] (1861-1931), anarchico.
* [[Antonio Garbasso]] (1871-1933), fisico e politico. Fu il podestà di Firenze dal 1924 al 1928.
* [[Alessandro Galante Garrone]] (1909-2003), storico e magistrato.
* [[Carlo Galante Garrone]] (1910-1997), politico, magistrato e membro della Resistenza.
* [[Virginia Galante Garrone]] (1906-1998), scrittrice .
* [[Giuseppe Garrone]] (1886-1917), magistrato, [[Alpini|alpino]], medaglia d'oro al valor militare
* [[Eugenio Garrone]], militare alpino, medaglia d'oro al valor militare
* [[Piero Gheddo]], presbitero e missionario
* [[Angelo Gilardino]] (nato nel 1941), compositore e chitarrista classico.
* [[Guglielmo da Vercelli]] (1085-1142),Santo, fondatore della congregazione dei benedettini di Montevergine.
* [[Urbano Lazzaro]], partigiano
* [[Francesco Leale]] (1920-1998), giornalista e noto caricaturista a livello nazionale e mondiale
* [[Francesco Leone]], antifascista e sindacalista
* [[Camillo Leone]], notaio e collezionista d'arte i cui lasciti permisero l'istituzione dell'omonimo museo<ref>{{cita web|url=http://www.museoleonevc.it/index.htm|titolo=Museo Camillo Leone}}</ref>
* [[David Levi]], poeta e patriota
* [[Francis Lombardi]] (1897-1983), aviatore e imprenditore in campo automobilistico e aeronautico.
* [[Mario Maratelli]] (1879-1955), agronomo, scopritore e selezionatore del Riso Maratelli.
* [[Guglielmo di Montevergine]] (1085-1142), eremita e fondatore di vari monasteri.
* [[Vittorio Mero]] (1974-2002), calciatore.
* [[Onorato di Vercelli]] (330-415), discepolo di s. Eusebio di Vercelli, fu vescovo di questa città per intervento di [[s. Ambrogio]]
* [[Giovanni Pellielo]] (1970), tiratore italiano.
* [[Carlo Pellion di Persano]] (1806-1883), ammiraglio, Ministro della Marina nel primo governo Rattazzi.
* [[Bernardino Peyròn]] (1818-1903), bibliotecario ed erudito, papirologo, coptologo ed ebraista
* [[Silvio Piola]] (1913-1996), calciatore simbolo della [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]]
* [[Secondo Pollo]] (1908-1941), cappellano militare degli alpini, beato.
* [[Evasio Radice]] (1794-1855), capitano di artiglieria dell'esercito sardo. Partecipò ai moti del 1821.
* [[Giovanni Antonio Ranza]], (1741-1801), Giacobino. sacerdote e professore di lettere, sostenitore di principi rivoluzionari
* [[Maurizio Randazzo]] (1964), schermitore, due volte campione olimpico.
* [[Mirko Romano]] (1975), scrittore e poeta italiano contemporaneo.
* [[Roberto Sambonet]] (1924-1995), designer, pittore.
* [[Dino Serazzi]] (1914-1996), alpino, scrittore e poeta, autore del vocabolario vercellese
* [[Antonio Toma]] (1986), artista italiano [[astratto/Informale]].
* [[Eugenio Treves]] (1888-1970), scrittore e docente.
* [[Francesco Antonio Vallotti]] (1697-1780), organista, compositore e teorico della musica.
* [[Paolo Verzone]] (1902-1986), architetto e storico dell'arte<ref>{{cita web|url=http://areeweb.polito.it/strutture/cemed/museovirtuale/storia/2-02/2-2-02/2-2-0235.htm|titolo=Scheda museo virtuale Politecnico di Torino}}</ref>.
* [[Giovanni Battista Viotti]] (1755-1824), compositore e violinista.
* [[Jacopo Massa]] (1987), cantante
* [[Daniel Fasano]] (1988), batterista (attualmente nei [[dARI]])
* [[Fabio Ghidoni]] (1982), attore
* [[Lella Beretta]], fotografa
* [[Giorgio Sambonet]], artista
 
{{Senza fonte|Si narra pure che Vercelli nacque con il nome [[Meropoli]], dal suo fondatore, tanto ampia da includere anche [[Borgo Vercelli]], estendendosi al di qua e al di là della Cesia ([[Sesia]]) sulla quale furono costruiti tre ponti. Le mura che circondavano la città sarebbero state alte 70 piedi ed intervallate da 300 torri per protezione. In seguito e per ordine di re [[Beloisio]] il nome di Meropoli mutò in Vercelli.}}
== Gemellaggi ==
 
Vercelli è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
== Storia ==
* {{Gemellaggio|Francia|Arles}}
[[File:Cavour neve.JPG|thumb|Piazza Cavour durante una nevicata.]]
* {{Gemellaggio|Spagna|Tortosa}}
=== Età antica ===
Le origini di Vercelli ci sono sconosciute: alcuni storici però credono sia stata fondata dai [[Celti]]. ''Wehr-Celt'' ossia Rocca dei Celti è la denominazione che induce ad ascrivere ai [[Galli]] la fondazione dell'antica città. Situata lungo un importante asse viario dell'economia, la città di Vercelli, ribattezzata dai Romani ''Vercellae'' si sviluppò come centro urbano da un preesistente abitato celto-[[liguri|ligure]] in seguito all'occupazione romana risalente ai primi decenni del [[II secolo a.C.]] La definitiva vittoria dei romani sugli altri popoli della zona fu sancita nel 101 a.C., quando l'esercito guidato dal [[Gaio Mario]] sconfisse in battaglia la potente [[tribù germaniche|tribù germanica]] dei [[Cimbri]] ai [[Battaglia dei Campi Raudii|Campi Raudii]].
 
Nel [[49 a.C.]] i vercellesi ottennero la piena [[cittadinanza romana]] e il centro, divenuto [[municipio (storia romana)|municipium]], si arricchì di strade, monumenti, bagni pubblici, acquedotto, teatro e anfiteatro. Tra il I e il II secolo d.C. la fioritura del centro urbano proseguì senza sosta. Successivamente però, nei secoli III e IV l'importanza acquisita andò decadendo e le fortune legate a Vercelli declinarono in concomitanza con quelle dell'[[Impero romano|Impero Romano]].
 
=== Sant'Eusebio di Vercelli ===
La religione [[Cristianesimo|cristiana]] giunse in [[Costantino I|età costantiniana]], precisamente nel [[313]], attraverso l'imperatore [[Costanzo II]]. Il primo vescovo, consacrato nel [[345]] da [[papa Giulio I]], e che in seguito divenne anche il patrono della città, fu il noto [[Eusebio di Vercelli|Sant'Eusebio]], primo vescovo in ordine cronologico presente in [[Piemonte]]. Sardo di nascita, personalità forte, egli divenne ben presto uno stimato pastore del [[Capitolo (cristianesimo)|Capitolo]] vercellese, noto in tutto il [[Piemonte]] (di cui divenne successivamente patrono), soprattutto come divulgatore del [[maria (madre di Gesù)#Culto mariano|culto mariano]] della [[Madonna Nera]], importato dalla [[Terra santa]], quindi fondatore del [[Santuario di Oropa]]. L'[[arcidiocesi di Vercelli]] divenne quindi una delle più importanti tra le suffraganee della vicina [[Arcidiocesi di Milano|Milano]].
 
=== Medioevo ===
Del periodo [[tarda antichità|tardo antico]] e [[alto Medioevo|alto medioevale]] si hanno poche e incerte notizie. Dal [[VII secolo|VI]] all'[[VIII secolo]] la città rimase sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e successivamente passò sotto la guida dei [[Franchi]]. Vercelli divenne allora contea e di fatto venne amministrata dai suoi [[arcidiocesi di Vercelli#Cronotassi dei vescovi|vescovi]]. Dopo anni di incertezze, Vercelli si alleò con i [[Storia di Milano#Milano comunale|milanesi]] e partecipò alle vicende della [[Lega Lombarda]] fino alla vittoriosa [[Battaglia di Legnano]].
 
Nel [[XIII secolo]] si affermò progressivamente il [[Comune medievale|regime comunale]] che diede il via al periodo più prospero di tutta la storia della città che aveva ottenuto il controllo sul territorio compreso tra le [[Alpi]], il [[Po]], la [[Sesia]] e la [[Dora Baltea]], grazie anche all'atto del 24 aprile [[1243]] con il quale il [[cardinale]] [[Gregorio da Montelongo]], [[legato pontificio]], aveva ceduto al Comune la [[giurisdizione]] su tutti i territori appartenenti alla [[Arcidiocesi di Vercelli|Diocesi di Vercelli]], in quel momento vacante, conservando a quest'ultima la giurisdizione minore; la cessione, di considerevole entità, fu impugnata dai vescovi successivi, con alterno successo. Nel 1219, per volere del cardinale [[Guala Bicheri]] incominciarono i lavori per la realizzazione dell'[[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Abbazia di Sant'Andrea]] e cinque anni dopo nacque l'[[Ex Ospedale Maggiore Sant'Andrea|ospedale attiguo]]. Nel contempo il comune promosse l'istituzione della prima [[università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro#Storia antica|università degli studi]] del [[Piemonte]] e il 10 luglio [[1243]], Vercelli fu la prima città in tutta la [[penisola italiana|penisola]] ad abolire la [[servitù della gleba]].
 
A seguito delle lunghe lotte tra [[Guelfi e ghibellini|Guelfi e Ghibellini]], capeggiati rispettivamente dagli [[Avogadro (famiglia vercellese)|Avogadro]] e dai Bicheri-[[Tizzoni (famiglia)|Tizzoni]], il comune passò al dominio straniero e nel [[1335]] Vercelli perse per sempre la sua autonomia politica.
 
=== Età moderna ===
[[File:Theatrum Sabaudiae.jpg|thumb|[[Theatrum Sabaudiae]]: Vercelli nel 1682]]
 
Sotto il dominio dei [[Visconti]] si registrò un periodo di relativa tranquillità finché nel [[1427]] la città andò sotto al [[ducato di Savoia]] e si arricchì rapidamente. Vercelli fu uno dei maggiori centri culturali del Piemonte [[rinascimento italiano|rinascimentale]]. Alla fine del Cinquecento, Vercelli conservava ancora gran parte del patrimonio artistico e storico paleocristiano, medievale e rinascimentale ma il progetto di Carlo Emanuele I di fare di Vercelli una città fortezza ferma l'espansione della città, bloccandola per oltre un secolo nelle sue possenti mura, come ben appare dalla carta edita nel ''[[Theatrum Statuum Sabaudiae|Theatrum Sabaudiae]]'' del 1682.
Nel '600 le guerre, le pestilenze e il dominio degli spagnoli non danno respiro alla città.
Nel 1704 si verificò l'ultimo [[assedio di Vercelli]] con la distruzione delle mura e della cittadella da parte dell'esercito del [[conti e duchi di Vendôme|duca di Vendôme]] durante la [[guerra di successione spagnola]] ma il [[trattato di Utrecht]] del [[1713]] segnò il ritorno ai Savoia. Durante il [[età napoleonica|periodo napoleonico]] Vercelli conquistò il titolo di capoluogo del [[Dipartimento del Sesia]] e fu unita allo Stato francese.
Nella seconda metà del Settecento cominciano a delinearsi piazze e viali che ancora oggi danno unità organica alla città, vengono eretti palazzi di notevole bellezza. Il 27 maggio [[1800]], durante la [[Campagna d'Italia (1800)|seconda campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], [[Presa di Vercelli (1800)|la città venne presa]] dalle truppe del generale [[Gioacchino Murat]].
 
=== Età contemporanea ===
 
Dopo la [[restaurazione]] dello [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Stato Sabaudo]], risalente al [[1814]], i vercellesi parteciparono ai [[moti del 1820-1821#L.27insurrezione piemontese|moti di rivolta]] liberale del [[1821]] e alle [[risorgimento|lotte risorgimentali]].
Nei primi trent'anni dell'Ottocento si ebbero diverse costruzioni come il Teatro nuovo, divenuto poi Teatro Civico inaugurato nel 1815, e il macello pubblico.
Poi fu la volta delle [[Guerre d'indipendenza italiane|Guerre d'Indipendenza]] che portarono gravi danni alla città. Dopo l'Unità d'Italia l'attività edilizia ristagnò, ma vide la nascita di piazza Torino (ora Pajetta), la sistemazione di Porta Milano, la costruzione della sinagoga ebraica.
Nel [[XX secolo]], fra i fatti degni di nota la [[resistenza italiana|lotta partigiana]] e la situazione disastrosa dopo la [[Resistenza italiana|Liberazione]].
 
All'inizio del Novecento la città conobbe un'espansione notevole. Con la rinascita degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e le vicissitudini più recenti, Vercelli tornò alla tranquillità e l'agricoltura risorsa portante del territorio si trasformò grazie alla crescente meccanizzazione dei mezzi di lavorazione. Tutt'oggi, per la provincia delle terre d'acqua, la [[risicoltura]] rappresenta una vera e propria ricchezza che caratterizza il paesaggio rurale, tipico per le [[risaia|risaie]], e si pone come fattore trainante dell'economia della zona. Tuttavia, proprio a causa della meccanizzazione, l'agricoltura non offre più grandi opportunità di lavoro. Inoltre la città ha risentito della recente crisi del [[industria tessile|settore tessile]], con la conseguente chiusura di alcuni importanti siti industriali. La carenza di grandi opportunità lavorative ha spinto molti vercellesi al [[pendolarismo]] verso le vicine [[Torino]] e [[Milano]].
 
=== Simboli ===
[[File:Vercelli-Stemma2.svg|sinistra|93x93px|Stemma del Comune]]
[[File:Vercelli-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il gonfalone municipale]]
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 2 ottobre 1929 ed è costituito da uno scudo con una croce rossa su campo argenteo. È sormontato da una corona muraria del rango di città, con otto torri (cinque visibili) dorate, aperte e finestrate di nero. Lo scudo è contornato da un serto d'alloro e ulivo, coi rami incrociati sotto la punta, serrati da un nastro tricolore e da un cartiglio argenteo riportante il motto ''POTIUS MORI QUAM FOEDARI'' ("Meglio morire che tradire").
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Vercelli
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911 <ref>''Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19110603&numeroGazzetta=130&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&numPagina=1&edizione=0&rangeAnni= n. 130 del 3 giugno 1911].</ref> (già di Bronzo, Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>)
}}La città di Vercelli è la 22ª tra le 27 [[città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]], periodo compreso tra i moti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
 
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = Per ricompensa della opera patriottica prestata dalle popolazioni di quel territorio nell'esecuzione del progetto d'inondazione artificiale eseguito durante la campagna del 1859. Durante la seconda guerra di indipendenza, Vercelli fu occupata dalle truppe austriache, che entrarono in città il 2 maggio suonando provocatoriamente [[La bella Gigogin]]. Fin dal 25 marzo, frattanto, l'agro vercellese era stato allagato per impedire una eventuale avanzata asburgica a Torino. L'operazione, certamente non facile, durò cinque giorni, durante i quali defluirono in un'area di 450 [[chilometro quadrato|km²]] almeno 39 milioni di metri cubi di acqua. Gli austriaci dovettero poi ritirarsi da Vercelli, che subì danni economici altissimi
|data = Regio Decreto 21 settembre 1909<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/17988|titolo=Vercelli, Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale}}</ref>
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Basilica S. Andrea.jpg|thumb|La [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]].]]
[[File:Duomo nuovo.jpg|upright=0.8|thumb|Il [[Duomo di Vercelli|Duomo]].]]
[[File:NavataCentraleSanCristoforoVercelli.jpg|thumb|upright=0.5|[[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|Chiesa di San Cristoforo]].]]
Vercelli, dopo [[Torino]] e insieme con [[Asti]], è una delle principali città d'arte del Piemonte in quanto custode di un ricco patrimonio artistico e architettonico.
Nonostante la presenza di alcune pesanti alterazioni del dopoguerra, chiese, torri, piazze e palazzi caratterizzano il centro storico medievale della città.
 
=== Architetture religiose ===
;[[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Abbazia di Sant'Andrea]]
 
L'abbazia è il simbolo di Vercelli e il suo monumento più insigne. La basilica costruita in soli nove anni tra il 1219 e il 1227 per volere del cardinal [[Guala Bicheri]], occupa un posto di rilievo nella storia dell'arte poiché è uno dei primissimi esempi di [[architettura gotica|gotico d'oltralpe]] presenti in Italia, splendidamente fuso con lo stile [[romanico lombardo]].<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/vercelli_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/</ref> La facciata a capanna è stretta all'estremità da due svettanti campanili cuspidati ed è rivestita in pietra verde di [[Varallo]]. La stessa è percorsa in orizzontale da due ordini di loggette al di sotto delle quali si apre il grande rosone. Due dei tre portali d'ingresso strombati presentano lunette di [[Benedetto Antelami|scuola antelamica]]. Le strutture in puro gotico invece esaltano il maestoso interno a tre navate con un altissimo transetto, mentre all'incrocio si eleva la torre ottagonale del tiburio. Tra le costruzioni dell'abbazia spiccano il chiostro con decorazioni rinascimentali e la notevole [[Sala capitolare]]. Tra le opere d'arte oltre al coro intarsiato del 1511 notevole è la [[Maestro della Tomba di Tommaso Gallo|Tomba del primo abate]], l'esegeta Tommaso Gallo, con affreschi del XIV secolo.
 
;[[Duomo di Vercelli|Duomo (Basilica Cattedrale Metropolitana di Sant'Eusebio)]]
 
L'imponente Cattedrale neoclassica che si può ammirare oggi è il risultato finale di vicissitudini architettoniche che incominciarono a partire dalla fine del IV secolo per volere di Sant'Eusebio primo [[arcidiocesi di Vercelli#Cronotassi dei vescovi|vescovo di Vercelli]] e del Piemonte. Egli fece edificare in un'area necropolare ai margini della città una chiesa dedicata al primo martire cristiano locale, San Teonesto, sostituita poi da una grandiosa basilica paleocrisitana (V secolo e seguenti) su modello di [[Antica basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro antico]] di Roma, dotata di Capitolo e sede di un importante [[scriptorium]]. Di essa ci rimangono il severo campanile romanico (XII sec.) ma soprattutto il grandioso [[Crocifisso ottoniano di Vercelli|crocifisso in lamine d'argento]], capolavoro dell'arte ottoniana (X sec.). Durante la Controriforma si decise di abbattere il vetusto edificio partendo dall'abside che fu ricostruita nel 1570 su progetto di [[Pellegrino Tibaldi]] insieme con le sacrestie. Fu poi costruita la cappella del [[Amedeo IX di Savoia|Beato Amedeo IX]] da [[Michelangelo Garove]], allievo del Guarini e sempre a cura di architetti della corte sabauda proseguiranno i lavori con la costruzione delle tre navate, delle cappelle laterali e dell'atrio neoclassico su disegni di [[Benedetto Alfieri]]. Nel 1860 infine fu innalzata la cupola.
;[[Chiesa di San Cristoforo (Vercelli)|Chiesa di San Cristoforo]]
Costruita nel 1515, questa chiesa vanta splendidi capolavori di [[Gaudenzio Ferrari]], il più illustre esponente della pittura rinascimentale piemontese. Oltre alla pala d'altare della ''Madonna degli Aranci'', l'artista valsesiano ha realizzato un vasto ciclo di affreschi rappresentanti le ''Storie di Maria Maddalena'', le ''Storie di Maria Vergine'', la ''Crocifissione'', ''l'Assunzione della Vergine'' nonché un elegante fregio a [[Grottesca|grottesche]]. Nella pala d'altare vi è dipinta una delle prime rappresentazioni pittoriche del violino.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Emilia Campagna|url=http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|titolo=L'archetto, una storia da scoprire - Theresia Project|pubblicazione=Theresia Project|data=28 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119001143/http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Flaminia Giurato|url=http://www.turismo.it/cultura/articolo/art/vercelli-la-chiesa-capolavoro-di-gaudenzio-ferrari-id-7442/|titolo=Vercelli, la chiesa capolavoro di Gaudenzio Ferrari|data=18 dicembre 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> L'edificio sacro conserva la struttura cinquecentesca con facciata di impronta rinascimentale, la divisione in tre navate con tiburio, transetto e vasto presbiterio. Questo è separata dall'aula da un'elegante balaustra realizzata su disegno di [[Filippo Juvarra]] (1730), mentre la volta e le pareti sono state affrescate tra il 1742 e il 1746 a [[trompe l'oeil]] dai fratelli Giovannini da Varese. Sempre allo stesso periodo risalgono il pulpito, gli stalli del coro, i confessionali e gli armadi della sacrestia, raffinati lavori barocchi a intaglio. Da segnalare inoltre il pregevole crocifisso ligneo dell'altare maggiore, un crocifisso gaudenziano del XVI secolo, la cappella laterale della navata destra riproducente fedelmente la Santa Casa di Loreto e le tele del [[Francesco Antonio Mayerle|Mayerle]] conservate in sacrestia.
 
; [[Chiesa di San Giuliano (Vercelli)|Chiesa di San Giuliano]]
 
La tradizione vuole che la chiesa sia antichissima e che Sant'Eusebio vi abbia trovato rifugio quando fu perseguitato dagli ariani. A ricordo di tale fatto, per consuetudine, i vescovi prima di prendere possesso della carica, giunti in città vestivano in questa chiesa gli abiti pontificali per poi raggiungere in processione dapprima Santa Maria Maggiore e infine il Duomo. Sita sul Corso Libertà mantiene il tradizionale orientamento est-ovest. Rimaneggiata nel corso dei secoli all'interno sulle colonne presenta interessanti affreschi di [[Gerolamo Giovenone|Girolamo Giovenone]] e di [[Bernardino Lanino]]. Sempre lo stesso autore dipinse nel 1547 la ''Deposizione'' presente in copia (l'originale è nella Pinacoteca Arcivescovile). Vi sono anche un{{'}}''Adorazione dei Magi'' e una ''Resurrezione'' di scuola Gaudenziana. Murata nel campanile c'è una testina proveniente da una statua romana.
 
; [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Vercelli)|Basilica Concattedrale di Santa Maria Maggiore]]
 
Sotto lo stesso titolo sita circa a 100 metri di distanza sorgeva la prima chiesa cristiana della città (IV sec.) nonché prima cattedrale. Ricostruita nel XII secolo custodiva opere d'arte di grande pregio. Demolita nel 1777 non restano che frammenti del mosaico pavimentale ed il portale romanico. La costruzione dell'attuale edificio invece fu incominciata nel 1741 su incarico dei Gesuiti e su disegni di [[Filippo Juvarra]]. Assunse in seguito allo scioglimento dell'ordine il titolo, il rango di Basilica e di Concattedrale della precedente chiesa.
 
[[File:Vercelli, san paolo, esterno 01.jpg|thumb|Facciata della chiesa dei ''Santi Tommaso e Teonesto'' in San Paolo]]
; Chiesa di San Paolo
 
La costruzione della chiesa è incominciata nel 1260 per volere dei padri domenicani. Del primitivo edificio rimangono la facciata a capanna in laterizio con rosone e le prime tre campate di forme gotiche. Nel XVIII secolo le restanti due campate e l'abside sono state ricostruite in forme tardobarocche.
[[File:Chiesa di San Paolo Vercelli.jpg|thumb|L'interno della chiesa dei ''Santi Tommaso e Teonesto'' in San Paolo; sopra: visto dall'ingresso, sotto: la grotta dedicata alla Madonna di [[Lourdes]] vicino all'altare]]
Nell'interno si conservano due opere di [[Bernardino Lanino]], una ''Natività'' e la pala d'altare, la ''Madonna delle Grazie''. Dipinta nel 1568 è racchiusa in una cornice dorata sormontata dallo stemma civico poiché il dipinto è stato commissionato dalla Città come ex-voto per la liberazione dalle truppe francesi. In un ambiente di passaggio verso la sacrestia è affrescata una Teoria di Santi del XIV secolo. Imponente il campanile quattrocentesco con eleganti bifore e sormontato da una cuspide ottagonale.<ref>{{Cita web|url=http://www.cittaecattedrali.it/it/bces/140-chiesa-di-san-paolo|titolo=Chiesa di San Paolo|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
 
[[File:Chiesa di San Bernardo Vercelli.jpg|thumb|upright|Chiesa di San Bernardo.]]
; [[Chiesa di San Bernardo (Vercelli)|Chiesa di San Bernardo]]
 
La chiesa è il più antico monumento ecclesiastico esistente in Vercelli, eretto in forme romaniche tra il 1151 e il 1168. La caratteristica facciata a capanna in laterizio, le sculture della stessa e i capitelli interni costituiscono un'importante testimonianza della scultura locale del XII secolo. È sede di un importante centro di devozione popolare mariana, il Santuario Diocesano della Madonna degli Infermi che secondo la tradizione avrebbe liberato nel 1630 la popolazione dalla peste. Per contenere il crescente flusso di fedeli venne ampliata nel corso del XIX secolo demolendone purtroppo il tiburio e l'abside. Infine nel 1896 ci fu un secondo ben più ampio ampliamento su progetto di [[Giuseppe Locarni]] in stile [[architettura neoromanica|neoromanico]].<ref>{{cita testo|url=http://www.cittaecattedrali.it/it/bces/377-chiesa-di-san-bernardo|titolo=Città e Cattedrali: ''Chiesa di San Bernardo (à Vercelli)''}}</ref>
; Chiesa di Santa Chiara
[[File:Arca.jpg|thumb|upright|ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|Chiesa di San Marco]].]]
Progettata da [[Bernardo Antonio Vittone]] nel 1754 in puro stile barocco ora è adibita a spazio espositivo. La facciata elegante e slanciata presenta raffinati motivi curvilinei che rendono all'esterno i movimenti interni della pianta. L'interno è estremamente luminoso con armonico sviluppo verticale. L'impianto è esagonale con angoli convessi smussati, la decorano vivaci affreschi e stucchi. Il complesso monastico fatto costruire dalle Clarisse si compone di un cortile dove si può ammirare l'ambulacro absidale progettato da [[Ignazio Galletti]], il monastero ora sede della ''Scuola Comunale di Musica Vallotti'' e la manica medioevale ora sede del [[Museo Archeologico della città di Vercelli|Museo Archeologico Città di Vercelli "Luigi Bruzza"]]. Annesso alla chiesa vi è inoltre il chiostro gotico di San Graziano.
; Ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|Chiesa di San Marco]] Polo Espositivo ARCA
 
Un tempo una della chiese più importanti e vaste della città, sede delle sepolture della famiglie più illustri dopo enormi rimaneggiamenti ora è sede di un importante spazio espositivo. Iniziatasi nel 1266 presenta un interno a tre navate sorrette da pilastri cilindrici. Con la soppressione napoleonica degli ordini monastici conobbe vari usi sino a diventare mercato coperto, per questa sua destinazione fu snaturata la facciata e rialzato il pavimento. Negli anni 2000 è incominciato il recupero dell'edificio che ha comportato la scoperta di un vasto ciclo di affreschi che si stanno restaurando. Va segnalato il grande affresco gotico rappresentante l'albero di Jesse posto all'ingresso del complesso.
 
==== Seminario arcivescovile ====
[[File:Seminario Vercelli.jpg|upright=0.7|thumb|Seminario Arcivescovile.]]
Fondato nel 1572-87 per volontà del vescovo [[Giovanni Francesco Bonomigni|Francesco Bonomi]], è costituito da una serie di edifici, la cui parte più antica è stata progettata da [[Filippo Juvarra]]: l'elegante cortile interno e la facciata posteriore in cotto. Nel salone di Sant'Eusebio sono altresì conservati affreschi di [[Bernardino Lanino]] con ''Scene dell'Eneide''. Il Seminario ospita inoltre le Biblioteche Agnesiana e Diocesana, che custodiscono un ricco patrimonio di pergamene e libri antichi.
 
====Palazzo Arcivescovile====
Il [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|Palazzo Arcivescovile]] sorge addossato al Duomo in piazza D'Angennes ed è la residenza arcivescovile da almeno sette secoli. Nella facciata sono visibili vaste porzioni di finestroni rinascimentali in cotto mentre nei cortili interni si notano bifore e trifore murate. Molti ambienti sono decorati con affreschi a grottesche e soffitti a cassettoni e nella Sala del Trono vi è affrescata la Cronotassi aggiornata degli arcivescovi. Per la sua importanza ha ospitato molti Duchi di Savoia nei loro periodi di permanenza in città. Attualmente vi hanno sede il [[Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|museo del tesoro del Duomo]] e l'[[Biblioteca capitolare di Vercelli|archivio e la Biblioteca Capitolare]].
 
==== Sinagoga ====
[[File:Sinagoga di Vercelli.jpg|thumb|upright|La [[Sinagoga di Vercelli|Sinagoga]].]]
{{Vedi anche|Sinagoga di Vercelli|Comunità ebraica di Vercelli}}
Vercelli è sede di un'importante [[Comunità ebraiche italiane|comunità ebraica in Italia]]. La presenza di ebrei in città è documentata dal 1446, ma raggiunse la massima espansione nel 1848, quando contava oltre 600 membri. Proprio nel XIX secolo fu inaugurata una vasta [[Sinagoga di Vercelli|Sinagoga]] opera dell'architetto [[Giuseppe Locarni]], caratterizzata da una particolare facciata a bande bicolore in [[Arenaria|pietra arenaria]].
Oltre al tempio israelitico resta inoltre il cimitero ottocentesco, ampliato nel 1914 e recentemente restaurato.
 
===Architetture civili===
[[File:Centoris.jpg|thumb|upright=0.7|Palazzo Centori.]]
[[File:Dugentesco vercelli.jpg|upright=0.7|thumb|Salone Dugentesco.]]
; Palazzo Centori
Realizzato nel XV secolo è considerato il più bel monumento laico del Rinascimento vercellese. Dimora della famiglia patrizia dei Centori ha conservato lo straordinario cortile interno in [[Bramante|stile bramantesco]], unico esempio in Piemonte<ref>{{Cita|Brizio|p. 166}}.</ref>. La corte rettangolare è formata da dieci colonne che sorreggono archi a tutto sesto, il loggiato sovrastante ha doppio numero di colonne e medesimi archi. Su di questi poggiano i pilastri che sorreggono la volta. Interessante risulta l'apparato decorativo: la decorazione a fresco posta tra gli [[Intradosso|intradossi]] e i timpani è espressione della cultura umanistica del tempo. Le arcate sono profilate da risalti in terracotta e sotto il parapetto vi è un cornicione anch'esso in terracotta. Tra un'arcata e l'altra sono affrescate teste di Imperatori mentre i due fregi tra un piano e l'altro presentano motivi mitologici. Dopo secoli di declino il palazzo venne acquistato dal Comune e interamente restaurato tra il 1929 e il 1934. Fu [[Carlo Nigra]] che progettò la facciata in stile quattrocentesco mentre [[Carlo Cussetti]] con metodo ricostruttivo restaurò le superfici affrescate<ref>{{Cita web|url=http://www.palazzocentoris.it/la-storia.html|titolo=Palazzo Centoris: la storia.|accesso=10 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180211071639/http://www.palazzocentoris.it/la-storia.html|urlmorto=sì}}</ref>. Dopo i restauri conclusosi nel 2017<ref>{{Cita news|autore=Roberto Maggio|url=http://www.lastampa.it/2017/09/06/edizioni/vercelli/palazzo-centoris-riapre-il-suo-scrigno-4wiywIsZCRsUwL1oey2UbN/pagina.html|titolo=Palazzo Centoris riapre il suo scrigno|pubblicazione=La Stampa Vercelli|data=6 settembre 2017|accesso=10 febbraio 2017}}</ref> sarà destinato a scopi culturali.
 
;Salone Dugentesco
Preceduto da un porticato ad archi ogivali, il Dugentesco fu fondato nel 1223. In origine era ''l'[[Ex Ospedale Maggiore Sant'Andrea|ospitale]]'' che accoglieva i pellegrini.
L'ingresso è sormontato da una lunetta dipinta del '200. La sala ampia, divisa longitudinalmente in tre navi con volte tardogotiche e pilastri cruciformi, conserva un affresco del XVI secolo. Oggi il salone è utilizzato per eventi culturali e musicali.
 
;Teatro Civico
[[File:Civico.jpg|thumb|upright=0.8|Teatro Civico.]]
L'idea della costruzione di un teatro dell'aristocrazia vercellese nacque durante il periodo della dominazione francese.
La nascita del teatro è da collegarsi alla nascita di una società di nobili cittadini vercellesi che affidò all'architetto Nicola Nervi la progettazione di quello che costituirà il teatro in uso fino agli anni venti.
L'apertura nel 1872 di un altro teatro cittadino, il Fachinetti (futuro Teatro Verdi) provoca un progressivo declino dell'attività del Teatro Civico sino alla sua distruzione nel 1923 causata da un incendio doloso<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/cultura/teatro-civico|titolo=Teatro Civico|data=22 febbraio 2017|accesso=13 febbraio 2018}}</ref>.
Si decise allora di ricostruirlo sullo stesso luogo, in via Monte di Pietà. L'attuale teatro progettato da Guido Allorio, Paolo Verzone e Giuseppe Rosso è un teatro all'italiana con vasta platea e un solo ordine di palchi sovrastato dalla galleria per un totale di circa 800 posti di capienza. Fu inaugurato i 28 ottobre 1931 con ''L'Aida'' di Giuseppe Verdi<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 235}}.</ref>.
 
Per quanto riguarda l'offerta musicale è da sottolineare il famoso Concorso Internazionale G. B. Viotti<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=ec2b7f2bb21cff8951709a27b1941de0&page_id=02cb12619259223df186587ea143e1e7|titolo=Informazioni Generali|accesso=13 febbraio 2018|dataarchivio=21 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170421040704/http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=ec2b7f2bb21cff8951709a27b1941de0&page_id=02cb12619259223df186587ea143e1e7|urlmorto=sì}}</ref> e il [[Viotti Festival]]<ref>{{Cita web|url=http://www.viottifestival.it/_dynapage/index.asp?pageId=90|titolo=il Teatro Civico|accesso=13 febbraio 2018}}</ref> che ogni mese ospita i più celebri musicisti insieme con l'Orchestra della [[Camerata Ducale]].
 
;Palazzo Avogadro della Motta
Accanto a Palazzo Mella sorge il palazzo Avogadro della Motta fatto costruire nelle forme attuali dal conte Eusebio nel 1781 su progetto del torinese Michele Richiardi<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 426}}.</ref>. Sul frontone centrale campeggia lo stemma degli Avogadro, una delle più illustri famiglie locali. In questo palazzo soggiornarono diversi personaggi illustri tra i quali [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel 1800 e nel 1805, re [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]] nel 1828 e nel 1831, [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] nel 1859 e il [[Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta|Conte di Torino]] nel 1902<ref name="cita-Bo-e-Guilla-p35">{{Cita|Bo e Guilla|p. 35}}.</ref>. Come riportato in una lapide posta sulla facciata, proprio durante il soggiorno di Napoleone, grazie alla intercessione del vescovo [[Carlo Giuseppe Filippa della Martiniana|Carlo Filippa di Martiniana]], proprio qui incominciarono le trattative che portarono al [[Concordato del 1801|Concordato]] tra la Santa Sede e l'Impero Francese<ref name="cita-Bo-e-Guilla-p35"/><ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|426}}.</ref>.
 
;Palazzo Bartolomeo di Gattinara
Il Palazzo, sito in via Camillo Leone, conserva una facciata dalla pure linee rinascimentali. Al primo piano si aprono sette finestroni incorniciati e spartiti da croce guelfa<ref>{{Cita|Brizio|p. 183}}.</ref> mentre sul portale si legge che Bartolomeo da Gattinara lo fece costruire per sé, per i suoi amici e i posteri nel 1541<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 39}}.</ref>. Bartolomeo (1480-1544) appartenente alla famiglia patrizia dei Gattinara, cugino di [[Mercurino Arborio di Gattinara|Mercurino]], gran cancelliere di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], ebbe una vita avventurosa. Fu giureconsulto, cancelliere del Regno di Napoli, consigliere di [[Carlo II di Savoia]] e assistette persino al [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma del 1527]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-bartolomeo-arborio-di-gattinara_(Dizionario-Biografico)/|titolo=GATTINARA, Giovanni Bartolomeo Arborio di|autore=Andrea Merlotti|data=1999|accesso=13 febbraio 2018}}</ref>.
 
;Palazzo Murazzano
In piazza D'Angennes, sul luogo ove sorgeva l'ospedale medioevale di Santa Brigida degli Scoti, istituzione sorta per accogliere i pellegrini in cammino sulla [[Via Francigena]] provenienti dalle Isole Britanniche, sorge ora il Palazzo Murazzano<ref name="cita-Bo-e-Guilla-p35"/>. La vasta costruzione seicentesca ha facciata in cotto ed è scompartita da dieci lesene con il portone d'ingresso sormontato da una balconata sorretta da quattro colonne. Notevole lo scalone d'onore. Ora è sede della casa madre delle [[Suore di Santa Maria di Loreto|Suore di Loreto]].
 
;Palazzo Montanaro di Viancino
Sorge nella centrale via Verdi ed è un elegante esempio di [[barocco piemontese]], fatto costruire nel 1753 presenta la facciata a mattoni a vista. Alcuni critici ne hanno attribuito il disegno a [[Benedetto Alfieri]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 48}}.</ref>.
 
=== Le torri ===
[[File:Torre dell' angelo.jpg|upright=0.5|thumb|Torre dell'Angelo.]]
[[File:Torre di città.jpg|70 px|thumb|Torre Comunale.]]
[[File:Torre Comunale originaria.jpg|thumb|left|Torre Comunale originale, con il tetto a punta abbattuto da un fulmine.]]
[[File:Campanile di San Marco (Vercelli).jpg|90 px|thumb|Torre di San Marco.]]
[[File:Torre Vialardi.jpg|90 px|thumb|Torre Vialardi.]]
 
;Torre dell'Angelo
Sorge nella centrale piazza Cavour che domina con la sua mole. Per la sua forma caratteristica è uno degli emblemi della città<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lasesia.vercelli.it/stories/Vercelli/11250_arriva_il_contributo_per_la_torre_dellangelo/|titolo=Arriva il contributo per la Torre dell’Angelo|pubblicazione=La Sesia|data=7 settembre 2015|accesso=12 febbraio 2018|dataarchivio=13 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180213022130/http://www.lasesia.vercelli.it/stories/Vercelli/11250_arriva_il_contributo_per_la_torre_dellangelo/|urlmorto=sì}}</ref>. Sulla base quadrata romanica è stata elevata tra la fine del XIV e il XV secolo il corpo ottagonale, che termina con delle lunghe piombatoie che formano un terrazzino. Al di sopra di queste esisteva una torretta in legno che fu poi sostituita nel 1875 dall'attuale sopraelevazione dotata di finestroni e merlatura<ref>{{Cita|Brizio|176}}.</ref>. Sull'origine del curioso nome, attestato sin dal XVIII secolo, sono state elaborate nei secoli varie ipotesi, connesse tradizionalmente a un miracolo compiuto da [[Mauro (abate)|san Mauro]] in città<ref>{{Cita|Ordano|pp. 36-37}}.</ref>.
 
;Torre dei Centori
La torretta semplice, di forma ottagonale, con festonature in mattoni, è visibile solo da Volto dei Centori, caratteristica vietta medioevale in parte coperta che attraversa l'isolato appartenuto all'omonima famiglia gentilizia. Ha caratteri tardo gotici che la fanno datare al XV secolo mentre il cortiletto dove sorge ha seppur murate, porzioni di porticati e loggiati del XVI secolo<ref>{{Cita|Brizio|p. 168}}.</ref>.
 
;Torre Comunale
Costruita nel XII secolo<ref>{{Cita|Ordano|p. 30|titolo=Castelli e torri}}.</ref>, si è ipotizzato appartenesse alla nobile famiglia dei [[Vialardi (famiglia)|Vialardi]] e venne nel XIII secolo acquistata dal Comune. Da quel momento divenne la Torre di Città, sede dell'Archivio Comunale e parte integrante del complesso del Broletto. Alta 38 metri, la più alta tra le torri gentilizie, ha un aspetto disadorno, severo e austero evocante il passato glorioso del Libero Comune. Già nel 1377 si ha notizia di un orologio installato su di essa, molto probabilmente il primo in Piemonte<ref>{{Cita|Ordano|p. 29|titolo=Castelli e torri}}.</ref>, una costosa novità per l'epoca. Inoltre vi erano tre campane, utilizzate non solo per battere le ore ma anche per avvertire la cittadinanza in caso di pericolo o di assemblee. Dopo che il Comune spostò la propria sede (1802) rimase comunque un riferimento per la città tanto che vi fu posta alla base verso via Gioberti nel 1924 la grande lapide dedicata alle numerose Medaglie d'oro della Provincia di Vercelli. Sempre nel XX secolo furono necessari lavori di consolidamento siccome lo strapiombo verso Piazza Palazzo Vecchio raggiunse quasi un metro e vennero rimossi orologio e campane. Sino al 1821 era caratterizzata da un'altissima guglia di 20 metri che fu distrutta da un fulmine e non più ricostruita<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|pp. 175-179}}.</ref>.
 
;Torre di San Marco
A lungo ritenuta la torre superstite di un castello della famiglia Avogadro<ref>{{Cita|Brizio|p. 176}}.</ref>, è il campanile della ex chiesa di San Marco, con la cui abside gotica forma un suggestivo scorcio su via Verdi. Databile al XIII secolo è di forma ottagonale e non ha subito rimaneggiamenti. Decorata da una sola fila di archetti pensili intrecciati e da una semplice lesena di rinforzo agli angoli, termina in tronco, incompleta<ref>{{Cita|Brizio|p. 175}}.</ref>. La critica più recente ha evidenziato analogie con il campanile dell'[[Abbazia di Santa Maria di Lucedio|Abbazia di Lucedio]]<ref>{{Cita|Natale|titolo=Arti figurative. Il Duecento e il Trecento}}.</ref>.
 
;Torre dell'Orologio
La torretta sita in piazza Cavour era in origine il campanile della chiesa di San Tommaso, chiesa sconsacrata nel 1820. Nel 1856 fu installato l'orologio e la torre fu ornata da cornicioni e sormontata da un terrazzino con balaustra in ferro battuto<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 109}}.</ref>.
 
;Torre dei Tizzoni
Risalente al [[XV secolo]], prende il nome dalla [[Tizzoni (famiglia)|famiglia Tizzoni]] e forma con il palazzo attiguo un unico complesso. La torre ha base quadrata e sviluppo ottagonale, con piombatoie e un piano sovrastante con bifore decorate da archi in cotto. Due pesanti restauri del 1874 e del 1935 ne hanno alterato l'aspetto originario<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 75}}.</ref>. Il palazzo presenta grandi porzioni di finestre e decorazioni in cotto nonché un cortile con porticato e loggiato del XVI secolo<ref>{{Cita|Brizio|pp. 173-174}}.</ref>. Nell'ampio salone al piano inferiore è presente un ciclo di affreschi realizzati intorno al 1605 attribuiti a [[Guglielmo Caccia]] detto il Moncalvo dal tema "Gli dei e le muse in Parnaso"<ref>{{Cita web|url=http://www.archeovercelli.it/centori.html|titolo=Vercelli: i palazzi Centori e Tizzoni, due tesori dimenticati|autore=Laura Berardi|data=1999|accesso=11 febbraio 2018}}</ref>.
 
;Torre dei Vialardi
La torre della famiglia [[Vialardi (famiglia)|Vialardi]], famiglia patrizia che si trasferì nella località dove sorge dopo il 1204, presenta delle forti analogie con le altre torri ottagonali cittadine<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 74}}.</ref>. In laterizio a pianta ottagona si chiude in alto con piombatoie poco sporgenti sulle quali si innesta un piano caratterizzato dalle finestre ogivali con archi in cotto<ref>{{Cita|Brizio|p. 177}}.</ref> Elegante e semplice, è quella che conserva maggiormente i caratteri originari della costruzione non essendo stata manomessa posteriormente. Il cortile interno sottostante dell'omonimo palazzo custodisce evidenti tracce di un porticato rinascimentale con affreschi deteriorati<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.infovercelli24.it/2016/03/21/leggi-notizia/argomenti/politica-10/articolo/vercelli-decadente-palazzo-vialardi.html|titolo=Vercelli (de)cadente: palazzo Vialardi|pubblicazione=InfoVercelli24|data=21 marzo 2016|accesso=10 febbraio 2018}}</ref>.
 
===Architetture militari===
; Il Castello Visconteo
{{vedi anche|Castello Visconteo (Vercelli)}}
[[File:Castello Vercelli del sudest.jpg|thumb|upright=0.7|left|[[Castello Visconteo (Vercelli)|Castello Visconteo]].]]
Il Castello, a pianta quadrangolare, fu edificato nel 1290 per volontà di [[Matteo I Visconti]]<ref>{{Cita|Ordano|p. 19|titolo=Castelli e torri}}.</ref> e divenne successivamente residenza sabauda. Nel 1472 vi morì nella torre sinistra della facciata il beato [[Amedeo IX di Savoia|Amedeo IX]] che venne poi seppellito nell'omonima cappella del [[Duomo di Vercelli|Duomo]]. In un secondo tempo vi risiedette il Governatore militare della città e fu gravemente danneggiato nell'assedio spagnolo del 1638. Fu adattato nel corso del XIX secolo a sede delle carceri e dal 1838 del tribunale che ancora oggi è ospitato tra le sue mura.
 
===Vie e piazze===
 
[[File:Vercelli PiazzaCavour.jpg|thumb|upright|Piazza Cavour.]]
[[File:Pesci due.jpg|thumb|upright|Piazza Palazzo Vecchio.]]
[[File:Piazza S.Eusebio.jpg|upright=0.9|thumb|Piazza S. Eusebio.]]
[[File:Piazza pajetta.jpg|upright|thumb|Piazza Pajetta.]]
; Piazza Cavour
{{Vedi anche|piazza Cavour (Vercelli)}}
L'antica Piazza Maggiore, sita nel cuore del centro storico è la piazza più importante di Vercelli. Da almeno otto secoli ne rappresenta il principale luogo di incontro dove si svolgono i più rilevanti momenti della vita cittadina<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 104}}.</ref>. Tra gli eventi più considerevoli che vi si svolsero, vi fu una solenne Ostensione della [[Sindone di Torino|Sindone]] nel 1560<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 164}}.</ref><ref>{{Cita|Sindone|p. 1}}.</ref><ref>In occasione della venuta a Vercelli di Emanuele Filiberto e Margherita di Francia, novelli sposi. La coppia ducale si trasferì in città nel Palazzo Vescovile.</ref>. Pavimentata con il ciottolato, è cinta da portici in tutti quattro i lati e ha una caratteristica forma trapezoidale, conserva inoltre apprezzabili vestigia storiche tra le quali spicca la [[Torre dell'Angelo]], uno degli emblemi della città<ref>{{Cita|Bo e Guilla|pp.41-42-43}}.</ref>. Questa torre, forma uno scorcio caratteristico con il sottostante porticato, le cui eleganti decorazioni in cotto suscitarono l'attenzione di [[John Ruskin]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 43}}.</ref><ref>{{Cita|Ruskin}}.</ref>. L'aspetto attuale, pur con successivi rimaneggiamenti data al 1496, quando la duchessa Bianca di Savoia fece a sue spese abbellire e rinnovare la piazza. Nel 1864 prese l'odierna denominazione e venne innalzato il monumento a Camillo Cavour, statista molto legato alla città. Egli stesso infatti fu impegnato nella coltivazione del riso, promosse la risicoltura del vercellese tramite la realizzazione del [[Canale Cavour]] e l'istituzione dell'[[Associazione d'Irrigazione Ovest Sesia|Ovest Sesia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ovestsesia.it/storia/|titolo=Storia {{!}}|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Posta su un alto basamento la statua del conte è opera di Ercole Villa, mentre le allegorie dell'Agricoltura e del Commercio sottostanti sono opera di Giuseppe Argenti. Altri due personalità sono state ricordate con dei monumenti: il Sodoma, pittore manierista che nacque e si formò in città e poi intraprese un'importante carriera a Siena e Roma è ricordato con il busto in pietra opera di Francesco Porzio; Vibio Crispo, vercellese famoso nel I secolo per la sua eloquenza e le sue ricchezze con un bassorilievo. Sede del mercato bisettimanale, la piazza è zona a traffico limitato.
 
; Piazza Palazzo Vecchio
Popolarmente nota come ''Piazza dei Pesci,'' dal nome del mercato che vi aveva sede, è una piazza chiusa a forma trapezoidale, cortile dell'antico Palazzo Comunale o [[Broletto]]<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 174}}.</ref>. Qui ebbe sede dal XIII secolo sino al 1801 il Comune, ma della primitiva sede comunale non rimangono che il fabbricato porticato con archi ogivali risalente al secolo XIII, la Torre Civica che la domina dall'alto, seppure priva dell'antico orologio e i tre androni di ingresso; mentre gli altri fabbricati sono stati modificati nel corso del XIX secolo<ref>{{Cita|Bo e Guilla|pp. 44-45}}.</ref>. Una volta ripristinata nel 1998 la fontana circolare centrale e la pavimentazione in cotto è stata resa area pedonale. Dall'androne sotto i portici de Broletto si giunge tramite Via dei Mercati, caratteristica via medioevale, in piazza Cavour, da un altro si giunge in Via Gioberti, già Contrada degli Spadari mentre il terzo androne la collega a Piazza Massimo D'Azeglio, originariamente sede dell'Arengo. Divenne già nel XV secolo sede del mercato e ancora oggi è adibita ad area mercatale<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/archivio/commercio/osservatorio/datistat08/tavole/pdf/mercati-ambulanti/mercati-vercelli.pdf|titolo=ELENCO MERCATI AMBULANTI E POSTEGGI ISOLATI. PROV: DI VERCELLI Dati Istat|data=2008|accesso=26 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180220033230/http://www.regione.piemonte.it/archivio/commercio/osservatorio/datistat08/tavole/pdf/mercati-ambulanti/mercati-vercelli.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
; Piazza S. Eusebio
Comunemente chiamata ''Piazza del Duomo''<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|pp. 623-631}}.</ref> è a forma rettangolare circondata da piante secolari e spazi verdi. La piazza costituisce una stupenda introduzione, per l'uso sapiente degli spazi, al scenografico atrio del Duomo, opera dell'[[Benedetto Alfieri|Alfieri]]. La cingono alla destra guardando la Cattedrale la facciata neoclassica del seminario e alla sinistra il [[Architettura neoromanica|neoromanico]] ex Collegio degli Orfanelli<ref>{{Cita|Bo e Guilla}}.</ref>, ora adibito a sede universitaria<ref>{{Cita web|url=https://www.uniupo.it/il-multicampus/dove-siamo/vercelli|titolo=A Vercelli|data=2017|accesso=26 febbraio 2018|dataarchivio=26 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180226212221/https://www.uniupo.it/il-multicampus/dove-siamo/vercelli|urlmorto=sì}}</ref>. Nei giardini centrali oltre a una fontana troviamo il monumento eretto nel 1909 che celebra [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]], opera di Guido Bianconi di Siena. Si tratta di un obelisco con un medaglione e quattro bassorilievi che rappresentano quattro momenti salienti della vita del Re: ''L'eroe sul campo di battaglia, Il grido di libertà, l'abdicazione e l'anima in esilio''<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 23}}.</ref>. I giardini sono stati dedicati alla memoria del vercellese [[Secondo Pollo]], beatificato proprio in questa piazza da [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] il 23 maggio 1998<ref>{{Cita news|autore=Roberto Maggio|url=http://www.lastampa.it/2013/08/06/edizioni/vercelli/apre-al-pubblico-la-stanza-dove-dorm-giovanni-paolo-ii-pYk4ijyrH4ZEaBR5RqX90L/pagina.html|titolo=Apre al pubblico la stanza dove dormì Giovanni Paolo II|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=6 agosto 2013|accesso=25(02/2018}}</ref>.
; Piazza Pietro Pajetta
Un tempo ''Piazza Torino'', intitolata nel 1945 al partigiano [[Pietro Pajetta]], originariamente era un vasto spiazzo che sorgeva dinnanzi alla porta che si apriva nelle mura cittadine: Porta Torino. Nel corso della seconda metà del XIX secolo sono stati costruiti gli eleganti palazzi che la circondano. Al centro si erge il monumento inaugurato nel 1887 dedicato a Vittorio Emanuele II, su bozzetto di [[Ercole Rosa]], realizzato poi con qualche variazione da Ercole Villa<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 64}}.</ref>. La statua in bronzo del Sovrano in uniforme da generale è posta su una colonna in granito alta 9 metri terminante con un capitello adorno di aquile e stelle. Ai lati de basamento invece sono raffigurati con tre statue tre momenti diversi de Risorgimento: ''Italia dolente (1849), Italia che risorge (1859), Italia in Campidoglio (1870)''. Nella piazza aprì nel 1913 il cinema più vecchio ancora in attività della città, originariamente chiamato Kulmann ora Italia<ref>{{Cita news|autore=Maria Carla Grazioli|url=http://www.lasesia.vercelli.it/stories/vercelli/8249_riapre_il_cinema_italia/|titolo=Riapre il cinema Italia|pubblicazione=La Sesia|data=19 dicembre 2014|accesso=25 febbraio 2018|dataarchivio=26 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180226032638/http://www.lasesia.vercelli.it/stories/vercelli/8249_riapre_il_cinema_italia/|urlmorto=sì}}</ref>.
;Piazza [[Alessandro d'Angennes|Alessandro D'Angennes]]
Questa piazzetta fascinosa sorge accanto al fianco destro del [[Duomo di Vercelli|Duomo]], del quale si erge la possente mole del campanile romanico (XII sec.) affiancato dalla cappella barocca del Beato [[Amedeo IX di Savoia|Amedeo IX]], opera del [[Michelangelo Garove|Garove]]<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 433}}.</ref>. Fanno da cornice il [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|Palazzo arcivescovile]], sede [[Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|museale]] e della [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca Capitolare]], e il seicentesco palazzo Berzetti di Murazzano.
; Piazza Roma
La vasta piazza, comunemente chiamata ''Piazza della Stazione'' per via della stazione ferroviaria che vi sorge dal 1855, è stata sistemata così come è attualmente nel 1937 da [[Giuseppe Momo]]<ref name="cita-Bo-e-Guilla-p21">{{Cita|Bo e Guilla|p. 21}}.</ref>. Guardando dalla stazione sullo sfondo si eleva la mole della [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]], regalando una vista suggestiva. A lato, in un avvallamento che in passato era il fossato delle mura cittadine, sorge il Parco Kennedy. A margine dello stesso c'è la statua della ''[[Mondina]]'', opera in bronzo di [[Agenore Fabbri]] del 1983<ref>{{Cita web|url=http://www.agenorefabbri.com/index.php?option=com_content&view=article&id=25&Itemid=144&lang=en|titolo=Agenore Fabbri: museums|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>. L'opera, inaugurata dal presidente [[Sandro Pertini]] l'anno successivo<ref>{{cita web|URL=https://archivio.quirinale.it/aspr/diari/EVENT-002-009795/presidente/alessandro-pertini|titolo= Intervento del Presidente della Repubblica - in forma privata - a Vercelli per l'inaugurazione del monumento alla mondina|data= 11 Apr. 1984}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://notiziaoggivercelli.it/cultura-e-turismo/anni-ottanta-pertini-e-la-mondina/|titolo=ANNI OTTANTA: Pertini e la mondina…|pubblicazione=Notizia Oggi Vercelli|data=22 aprile 2017|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>, simboleggia la sofferenza delle mondariso. Al centro della piazza invece si trova la fontana con il gruppo bronzeo di Attilio Gartmann (Vercelli 1877-1928) raffigurante il Seminatore: l'opera realizzata nel 1909 è sprovvista del basamento originario<ref name="cita-Bo-e-Guilla-p21"/>.
 
'''Piazza Ernesto Zumaglini'''
 
La piazza è stata ricavata dallo sventramento dell'antico Rione Furia<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 265}}.</ref>, quartiere medioevale dominato dalla chiesa gotica del Carmine, demolita nel 1921<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 271}}.</ref> seppur già dichiarata monumento nazionale<ref>{{Cita libro|titolo=Elenco degli edifizi monumentali in Italia|url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital|accesso=26 febbraio 2018|anno=1902|editore=Ministero della Pubblica Istruzione|città=Roma|urlcapitolo=https://archive.org/stream/elencodegliedifi00ital#page/60/mode/2up/search/vercelli}}</ref>. Centro commerciale della città, sede di diverse agenzie bancarie nonché della Borsa Merci del Riso<ref>{{Cita news|autore=Gloria Pozzo|url=http://www.lastampa.it/2017/11/28/edizioni/vercelli/il-dietro-le-quinte-del-grande-mandala-di-riso-pronto-alla-terza-edizione-2ocymWUAfrEHCpJMkqjDdM/pagina.html|titolo=Il dietro le quinte del grande Mandala di riso, pronto alla terza edizione|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=28 novembre 2017|accesso=26 febbraio 2018}}</ref>, è un esempio di architettura monumentale fascista, essendo la costruzione degli edifici porticati che la compongono incominciata nel 1930 e proseguita sino al 1951. La Casa dell'Agricoltore e il Palazzo e Torre I.N.A., progettati dall'architetto [[Armando Melis de Villa|Armando Melis]] e dall'ingegnere Giovanni Bernocco rappresentano un significativo esempio di [[Marcello Piacentini|piacentinismo]] culturale<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 68}}.</ref>.
 
=== Siti archeologici ===
==== L'anfiteatro romano ====
Risalente al I-II secolo d.C., e in parte demolito a causa dell'urbanizzazione, si trova tra viale Rimembranza e Corso de Rege.<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchaeologicalProperty/0100122012|titolo=RESTI DELL'ANFITEATRO ROMANO (anfiteatro, luogo ad uso pubblico) VERCELLI, ETA' ROMANA IMPERIALE PRIMA METÀ|autore=catalogo.beniculturali.it|data=2024|accesso=26 maggio 2025}}</ref> A pianta ellittica con diametro maggiore di 120-130 metri, è tornato parzialmente alla luce già nel 1565 durante i lavori di ampliamento della Cittadella voluti da [[Emanuele Filiberto di Savoia|Emanuele Filiberto]].<ref>{{Cita web|url=http://vercellae.altervista.org/joomla/storie/29-l-anfiteatro-romano-di-vercellae|titolo=L'Anfiteatro romano di Vercellae
|autore=Centro Studi, Ricerche Storiche e Archeologiche Vercellae|data=|accesso=26 maggio 2025}}</ref>
 
Dalle stime sulle porzioni ancora integre sarebbe stato uno degli anfiteatri più grandi del mondo: il suo ellisse supererebbe di 50 metri [[Arena di Verona|quello di Verona]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archeovercelli.it/anfiteatro.html#anchor32555|titolo=Dopo le terme ora l'anfiteatro, o meglio, quanto ne resta dopo gli scempi edilizi degli ultimi trent'anni|autore=Giovanni Sommo|data=1º agosto 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
== Evoluzione demografica ==
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Vercelli}}
 
===MinoranzeEtnie e minoranze straniere===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 6 463, ovvero il 14,16% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=13 luglio 2025}}</ref>
Al 1 gennaio 2010 la popolazione straniera nel comune di Vercelli è di 4.388, corrispondente al 9,3% degli abitanti totali. In confronto con i dati del 2005 la popolazione straniera è aumentata di 1.431 unità.
I principali gruppi etnici sono:
 
* [[Marocco]] 1 066
{| {{prettytable}}
* [[Albania]] 838
|-
* [[Romania]] 832
! Paese!! Abitanti
* [[Nigeria]] 390
|-
* [[Ucraina]] 373
| {{bandiera|Albania}} [[Albania]] || {{Numero|1173}}
* [[Pakistan]] 330
|-
* [[Cina]] 325
| {{bandiera|Marocco}} [[Marocco]] || {{Numero|1040}}
* [[Repubblica Dominicana]] 277
|-
* [[Senegal]] 253
| {{bandiera|Romania}} [[Romania]] || {{Numero|527}}
* [[Egitto]] 193
|-
| {{bandiera|Ucraina}} [[Ucraina]] || {{Numero|159}}
|-
| {{bandiera|Cina}} [[Cina]] || {{Numero|132}}
|-
| {{bandiera|Repubblica Dominicana}} [[Repubblica Dominicana]] || {{Numero|130}}
|-
| {{bandiera|Tunisia}} [[Tunisia]] || {{Numero|121}}
|-
| {{bandiera|Senegal}} [[Senegal]] || {{Numero|111}}
|-
|}
 
===QualitàTradizioni dellae vitafolclore===
;La Processione delle Macchine.
Nella tabella sottostante è indicata la qualità della vita secondo [[Il Sole 24 Ore]] negli ultimi anni sui 103 capoluoghi di provincia italiani.
Attestata almeno dal XVII secolo<ref>{{Cita|Bo e Guilla|p. 106}}.</ref> e con caratteristiche che l'accomuna a riti analoghi tipici della religione spagnola, la Processione delle Macchine rappresenta il culmine delle celebrazioni della [[Settimana santa|Settimana Santa]] in città. Il venerdì santo vengono portate in processione lungo un percorso che parte e termina presso la Basilica di Sant'Andrea, le «macchine», vale a dire gruppi plastici di notevoli dimensioni realizzati con legno, gesso e cartapesta. Nel corso dei secoli le varie [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternite]] adottarono la propria macchina, rappresentante una tappa della [[Via Crucis]], ma fu solo nel 1833 l'arcivescovo [[Alessandro d'Angennes|D'Angennes]]<ref>{{Cita|Vecchia Vercelli|p. 695}}.</ref> istituzionalizzò la processione come ancora oggi viene effettuata vale a dire con otto macchine portate in spalla dai membri delle confraternite o altre istituzioni civiche. Il giorno precedente invece si svolge la tradizionale visita serale ai sepolcri nelle antiche chiese del centro. Tra gli altri riti pasquali ancora oggi<ref>{{Cita news|autore=François Dellarole|url=http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=33241|titolo=PASQUA - Lo scoprimento del grande Crocifisso del Duomo alle prime luci dell’ alba|pubblicazione=VercelliOggi|data=8 aprile 2012|accesso=19 febbraio 2018|dataarchivio=8 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808153647/http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=33241|urlmorto=sì}}</ref> si svolge un rito molto antico, attestato dal 1372 ma probabilmente più antico: lo «Squarciè ël Crist», in italiano lo scoprimento del crocifisso. L'arcivescovo con i Canonici celebra il rito che prevede il lento scoprimento, accompagnato da canti, del [[Crocifisso ottoniano di Vercelli|monumentale crocifisso]] del X secolo in lamina d'argento nella cattedrale. La croce, coperta il giovedì santo a simboleggiare la morte del Cristo viene all'alba di Pasqua scoperto a celebrarne la Resurrezione. Ripetuta solo più sporadicamente invece è la «Sacra Funzione dell'Entierro»<ref>{{Cita web|url=http://www.atlantefestepiemonte.it/t_identview.php?IdFesta=609&CodiceFesta=00215802|titolo=Descrizione festa|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>, una drammatica rappresentazione della sepoltura del Cristo, di cui rimangono molte partiture originali.
{| {{Prettytable|}}
;Il Carnevale benefico
|- bgcolor=lightblue
[[File:Maschere di Vercelli.jpg|miniatura|90x90px|Bicciolano e Bela Majin]]
! Anno
Le maschere di Vercelli sono Bicciolano e Bela Majin. L'origine del ''Bicciolano'' si fa risalire a un personaggio leggendario che sarebbe vissuto a Vercelli a cavallo tra il 1700 e il 1800 e che con rabbia si scagliava contro le prepotenze, i soprusi e le angherie dei governanti mentre la sua fedele compagna è la Bela Majin. Il tradizionale carnevale ha visto a partire dagli anni '60 una rinascita con la comparsa della maschere di ogni rione cittadino e la ripresa delle sfilate con i carri allegorici. Oggi, accanto all'aspetto goliardico, è presente in maniera preponderante l'aspetto benefico, con le visite da parte del Bicciolano e delle altre maschere rionali e del circondario a oltre 180 istituzioni tra scuole, ospedali, case di riposo della provincia.
! Qualità della Vita (Sole 24 Ore)
;Il mercato e il Barlafüs
|-
Il mercato ambulante si svolge nel centro storico le mattine del martedì e venerdì sin dal medioevo e rimane una delle tradizioni più sentite dalla popolazione. Si svolge tra [[Piazza Cavour (Vercelli)|Piazza Cavour]] e le vie limitrofe ed è costituito da circa 130 banchi<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/archivio/commercio/osservatorio/datistat08/tavole/pdf/mercati-ambulanti/mercati-vercelli.pdf|titolo=ELENCO MERCATI AMBULANTI E POSTEGGI ISOLATI DELLA PROVINCIA DI VERCELLI. DATI ISTAT|accesso=19 febbraio 2018|anno=2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180220033230/http://www.regione.piemonte.it/archivio/commercio/osservatorio/datistat08/tavole/pdf/mercati-ambulanti/mercati-vercelli.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. La prima domenica di ogni mese invece si svolge in Corso Garibaldi il Barlafüs<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/evento/barlafus|titolo=Barlafus|data=3 dicembre 2017|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>, mercatino del piccolo antiquariato, che attrae compratori da tutta la regione. La parola Barlafüs in vercellese significa quisquilia<ref>{{Cita|Dizionario vercellese|p. 55}}.</ref>, infatti il mercatino attuale è l'erede del tradizionale [[Mercato delle pulci|mercatino delle pulci]] che si è svolto per secoli dapprima in Piazza Massimo D'Azeglio e poi in Piazza Cavour<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2013/03/02/edizioni/vercelli/multe-e-tassa-d-ingresso-nella-ztl-il-barlafus-trasloca-in-viale-garibaldi-96lcBoUeFjzUM5FGmfaepK/pagina.html|titolo=Multe e tassa d’ingresso nella Ztl: il Barlafüs trasloca in viale Garibaldi|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 marzo 2013|accesso=19 febbraio 2018}}</ref>.
| [[2005]]
 
| 40° <small>
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
|-
In città ha sede dal 2016<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/11/04/esercito-voloire-debuttano-a-vercelli_b0c15949-cb82-4a4e-84f4-43fc6602ade2.html|titolo=Esercito, Voloire debuttano a Vercelli|pubblicazione=[[ANSA]]|data=4 novembre 2016|accesso=19 febbraio 2016}}</ref> il [[Reggimento artiglieria a cavallo "Voloire"]] presso la caserma [[Medaglia d'oro al valor militare|M.O.V.M]]. Aldo Maria Scalise<ref>{{Cita web|url=http://www.noialpini.it/m.o._scalise.htm|titolo=Scalise Aldo Maria|autore=Giuseppe Martelli|data=15 novembre 2005|accesso=18 febbraio 2018}}</ref><ref>Nato a Vercelli nel 1919 e caduto a Rughet el Atasc (Africa Settentrionale), 27 maggio 1942. Prestava servizio come tenente nella Divisione "Ariete".</ref> sita nel rione [[Cappuccini (Vercelli)|Cappuccini]]. Precedentemente era di stanza nella stessa caserma il [[52º Reggimento artiglieria "Torino"]].
| [[2006]]
 
| 48° <small>
== Cultura ==
|-
=== Archivi e biblioteche ===
| [[2007]]
; Archivio Storico del Comune
| 62° <small>
Fondato nel XII secolo con l'affermarsi del Libero Comune annovera documenti anteriori a tale epoca e per la loro consistenza è considerato uno degli archivi comunali più importanti dell'Italia settentrionale. Vi sono conservati due Statuti comunali uno del 1241 e l'altro del 1341 nonché i "Biscioni", nome che deriva forse dal fatto che sulle legature originali doveva essere raffigurato il “biscione”, stemma dei Visconti, signori di Vercelli nel periodo della sua compilazione, verso la metà del sec. XIV. Sono costituiti da quattro codici, che formano due esemplari, che raccolgono le copie autentiche notarili di 1271 documenti, il più antico dei quali, un diploma imperiale di Carlo il Grosso, risale all’882.<ref>https://www.comune.vercelli.it/cultura-turismo/biblioteca-civica-vercelli/archivio-storico</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/cultura-turismo/biblioteca-civica-vercelli/archivio-storico|titolo=Archivio Storico|autore=Patrizia Carpo|data=10 ottobre 2017|accesso=8 febbraio 2017}}</ref>.
|-
;Archivio di Stato
| [[2008]]
 
| 42° <small>
L'Archivio di Stato di Vercelli, che conta anche una sezione a Varallo, ha sede nell'ex Monastero della Visitazione, edificio sorto nel XV secolo e che annovera importanti testimonianze artistiche e archeologiche. Tra i numerosi fondi provenienti dalle istituzioni del territorio vanta fondi provenienti da importanti famiglie nobili del luogo come gli Arborio Mella, gli Avogadro, i Buronzo di Asigliano.<ref>{{Cita web|url=http://www.asvercelli.beniculturali.it/index.php?it/26/indice-dei-fondi|titolo=Archivio di Stato di Vercelli. Indice dei fondi|data=29 dicembre 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
|-
; Biblioteca Agnesiana e Diocesana
| [[2009]]
 
| 33°
Fondata nel 1746 per opera del sacerdote G.B. Morosone, parroco della chiesa di Sant'Agnese (da cui prese il nome la biblioteca stessa), conta circa 60.000 volumi con testi di carattere prevalentemente ecclesiale e storico. Sono presenti inoltre 400 pergamene molte delle quali riguardanti l'abbazia di S. Andrea.
|-
La Biblioteca Diocesana fondata invece nel 1804 conserva i volumi usati in seminario dal XVI secolo a oggi. Tra le numerose opere in ebraico presenti rimane un prezioso codice del XV secolo. Entrambe hanno sede, insieme con l'Archivio Storico dell'Arcidiocesi, nel [[Seminario arcivescovile di Vercelli|seminario arcivescovile]].<ref>{{Cita web|url=http://www.anagrafebbcc.chiesacattolica.it/anagraficaCEIBib/public/VisualizzaScheda.do?codice_cei=CEI511B00002|titolo=Anagrafe delle biblioteche ecclesiastiche - Biblioteca agnesiana e diocesana - Vercelli|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>.
| [[2010]]
; Biblioteca e Archivio Capitolare
| 52° <small>
La [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca capitolare]] che ha sede nel [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|palazzo arcivescovile]] custodisce una ricchissima e preziosa raccolta di codici manoscritti, pergamene, incunaboli, cinquecentine relativi alle discipline bibliche, giuridiche, teologiche e storiche che testimoniano la vita della Chiesa vercellese dal IV secolo in poi. Tra i codici spiccano il famoso [[Libro di Vercelli|Vercelli Book]] del X secolo in antica lingua anglosassone, che attira studiosi da tutto il mondo e il [[Codex Vercellensis|Codex Vercellensis Evangeliorum]] che si ritiene la più antica traduzione in lingua latina dei Vangeli databile al IV secolo. Annessi vi sono l'Archivio Capitolare e l'Archivio Arcivescovile.<ref>{{Cita news|url=http://tesorodelduomovc.it/biblioteca-archivio-capitolare/|titolo=Biblioteca e Archivio Capitolare - Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|pubblicazione=Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
|}
; Biblioteca Civica
</center>
Fondata nel 1875 per volere di importanti personalità della cultura dell'epoca nel tempo si è arricchita di numerosi e preziosi lasciti tanto che oggi conta circa 200.000 volumi e opuscoli, oltre 19.000 volumi di periodici, circa 50 incunaboli, 986 edizioni del XVI secolo e 624 manoscritti.<ref>https://www.comune.vercelli.it/node/440</ref> Conserva inoltre tra i suoi fondi [[Giambattista Bodoni|edizioni bodoniane]] e di [[tipografi vercellesi]].
;Biblioteca universitaria
La Biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale, sorta a supporto dell'attività didattica e di ricerca, conta circa 50.500 libri e 7.300 annate di periodici. Gli abbonamenti correnti a riviste accademiche sono circa 200 e si sviluppano su una media di 10 anni a partire dalla data di costituzione della Biblioteca.<ref>{{Cita news |autore=simonetta.todi |url=https://www.disum.uniupo.it/biblioteca/patrimonio-documentario|titolo=Patrimonio documentario|pubblicazione=Dipartimento di Studi Umanistici {{!}} Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|data=28 luglio 2015|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115002103/https://www.disum.uniupo.it/biblioteca/patrimonio-documentario|urlmorto=sì}}</ref>
=== Scuole ===
A Vercelli vi sono 18 [[scuole dell'infanzia]], 11 [[scuole primarie]] tra statali e paritarie, 5 [[scuola secondaria di primo grado|scuole secondarie di primo grado]]<ref name="comuni-italiani.it">{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/002/158/scuole/|titolo=Scuole Vercelli pubbliche e private|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>, 4 [[centro di formazione professionale|centri di formazione professionale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/orientamento/s1g/cms/index.php?filter_provincia=002&input_comune=&filter_comune=&filter_search=&filter_macro=100&option=com_indirizzi&view=istitutilist&Itemid=80|titolo=Guida all'orientamento per gli allievi della scuola secondaria di primo grado - Agenzie formative|accesso=8 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115071608/http://www.regione.piemonte.it/orientamento/s1g/cms/index.php?filter_provincia=002&input_comune=&filter_comune=&filter_search=&filter_macro=100&option=com_indirizzi&view=istitutilist&Itemid=80|urlmorto=sì}}</ref> e le seguenti [[scuola secondaria di secondo grado|scuole secondarie di secondo grado]] statali<ref name="comuni-italiani.it"/>:
* Liceo Classico "Luigi Lagrangia"
*Liceo Linguistico "Luigi Lagrangia"
* Liceo Scientifico "Amedeo Avogadro"
* Liceo Artistico "Ambrogio Alciati"
* Liceo delle Scienze Umane"Rosa Stampa"
* Istituto Tecnico Industriale "Giulio Cesare Faccio"
* Istituto Tecnico Agrario "Galileo Ferraris"
* Istituto Tecnico Commerciale "Camillo Cavour"
* [[Istituto professionale|IPSIA]] "Francis Lombardi"
* Istituto Professionale Socio-Sanitario e Commerciale "Bernardino Lanino"
 
=== Università ===
[[File:Logo Università del Piemonte Orientale.png|miniatura]]
A Vercelli nel 1228 sorse per volere del Comune lo [[Studium Vercellensis]]<ref>{{Cita libro|autore=Hilde de Ridder-Symoens|titolo=A History of the University in Europe: Volume 1, Universities in the Middle Ages|anno=2003|editore=Cambridge University Press|città=|lingua=en|ISBN=0-521-54113-1}}</ref>, la prima università del Piemonte. Dopo circa un secolo di attività a fasi alterne lo Studium cessò di esistere. Nel corso del XX secolo vennero istituiti corsi in città da parte dell'[[Università di Torino]] e del [[Politecnico di Torino]] ma è dal 1998 che Insieme con [[Alessandria]] e [[Novara]], Vercelli ospita l'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università del Piemonte Orientale:]] qui sono infatti ubicati il Rettorato, il Dipartimento di Studi Umanistici ed il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica<ref>{{cita web|url=https://www.uniupo.it/it/ateneo/come-siamo-strutturati/i-dipartimenti|titolo=Come siamo strutturati|accesso=10 ottobre 2023}}</ref>. Oltre ai corsi erogati dai suddetti dipartimenti, vi si svolgono anche i corsi di laurea in scienze infermieristiche<ref>{{Cita news |autore=valter.rolando |url=https://www.scuolamed.uniupo.it/tutto-studenti/professioni-sanitarie/infermieristica-triennale/poli-formativi/polo-formativo-di-4|titolo=Polo formativo di Vercelli|pubblicazione=Scuola di Medicina {{!}} Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|data=29 luglio 2017|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=15 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115001925/https://www.scuolamed.uniupo.it/tutto-studenti/professioni-sanitarie/infermieristica-triennale/poli-formativi/polo-formativo-di-4|urlmorto=sì}}</ref>, in scienze dei materiali, in informatica ed in scienze biologiche<ref>{{Cita web|url=https://www.uniupo.it/tuttostudenti/lofferta-formativa-colpo-docchio/i-corsi-di-laurea-triennale/informatica|titolo=Informatica {{!}} Università degli Studi del Piemonte Orientale - Amedeo Avogadro|autore=Anonimo|sito=Università degli Studi del Piemonte Orientale - Amedeo Avogadro|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Inoltre, dall'anno 2018/19, è stato attivato ed ha sede a Vercelli un International Master Degree in Food, Health and Environment, appartenente alla classe di laurea LM-6, che vanta collaborazioni e docenze con università internazionali. Sono presenti inoltre due residenze universitarie gestite da EDISU: Dal Pozzo e Quintino Sella<ref>{{Cita web|url=https://www.edisu.piemonte.it/it/servizi/abitare/residenze-universitarie/residenza-universitaria-quintino-sella|titolo=Residenza universitaria Quintino Sella {{!}} EDISU|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.edisu.piemonte.it/it/servizi/abitare/residenze-universitarie/residenza-universitaria-dal-pozzo|titolo=Residenza universitaria Dal Pozzo {{!}} EDISU|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>.
 
[[File:Museo Borgogna.jpg|upright=0.8|thumb|Museo Borgogna]]
 
=== Musei ===
==== Museo Borgogna ====
Il [[Museo Francesco Borgogna]] ospita una vasta collezione di pittura, scultura, arti decorative, lastre fotografiche. La sua collezione di pittura, rappresenta per importanza, qualità e quantità di opere la seconda [[pinacoteca]] del Piemonte dopo la [[Galleria Sabauda|Galleria Sabauda di Torino]].<ref>{{cita web |url=http://www.piemonteitalia.eu/gestoredati/dettaglio/1/musei/168/museo-borgogna-vercelli.html |titolo=Copia archiviata |accesso=11 maggio 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170912215131/http://www.piemonteitalia.eu/gestoredati/dettaglio/1/musei/168/museo-borgogna-vercelli.html }}</ref> Fondato nel 1907 per legato testamentario di Francesco Borgogna, filantropo e collezionista di opere d'arte, è collocato nella sua abitazione, palazzo Ferrero, costruito in forme neoclassiche nel 1836. Sorto come [[Casa museo]], dopo l'allestimento di [[Vittorio Viale]] e i riallestimenti successivi, oggi custodisce circa 800 opere, esposte in ordine storico-cronologico su tre piani.<br />
Le opere coprono un arco cronologico che spazia dal [[XV secolo|XV]] al [[XXI secolo]]. Oltre alle prestigiose testimonianze rinascimentali della [[scuola vercellese]], vi sono opere di importanti artisti quali il [[Sodoma]], [[Bernardino Luini]], [[Carracci]], [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Hans Baldung|Grien]], [[Bosschaert]] sino a opere di prim'ordine dell'800 italiano ed europeo. Da segnalare inoltre l'importanza delle testimonianze di arti decorative, dalle [[Porcellana di Meissen|porcellane di Dresda]] sino ai mosaici minuti romani.
[[File:Museo leone due.jpg|upright=0.8|thumb|[[Museo Leone]]]]
 
==== Museo Leone ====
Il [[Museo Leone]] ospita una importante collezione di reperti archeologici, cimeli, arti decorative, mobili, armi nonché una pregiata raccolta di cinquecentine e libri antichi. Fu inaugurato nel 1910 presso il barocco [[Palazzo Langosco]] per volontà testamentaria di Camillo Leone, notaio, collezionista e profondo conoscitore di storia locale con l'intento di custodire e tramandare le memorie storiche vercellesi insieme con quello di raccontare la storia umana e i suoi sviluppi. Sotto la direzione di [[Vittorio Viale]] il museo incominciò ad assumere la conformazione attuale ma fu solo nel 1939 che su progetto di Augusto Cavallari Murat fu raccordato palazzo Langosco con la cinquecentesca Casa Alciati. Tale manica di raccordo rappresenta un pregevole esempio di architettura museale razionalista. Tra i tanti oggetti esposti spiccano il medioevale cofanetto appartenuto al cardinal [[Guala Bicheri]], i mosaici e il calco del portale provenienti dall'antica Cattedrale di S. Maria Maggiore e la famosa [[Stele di Vercelli|stele celto-latina]] custodita nell'imponente Sala Romana. Tale stele ha aperto la mostra sui [[Celti]] a Palazzo Grassi di [[Venezia]] del 1991.<ref>{{Cita web |url=http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=19753 |titolo=Copia archiviata |accesso=10 gennaio 2018 |dataarchivio=11 gennaio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180111165039/http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=19753 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|autore=Gianluca Marino|url=http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=19753|titolo=MUSEO LEONE - Finem dare - Il confine tra sacro, profano e immaginario|pubblicazione=VercelliOggi.it|data=14 aprile 2011|accesso=10 gennaio 2018|dataarchivio=11 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180111165039/http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=19753|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Museo del tesoro del duomo ====
[[File:Vercelli book.jpg|upright=0.8|thumb|[[Libro di Vercelli|Vercelli book]]]]
Il [[Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli|Museo del tesoro del duomo]] ospitato nel [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli|palazzo arcivescovile]] raccoglie una serie di opere d’arte orafa, tessile, pittorica e scultorea provenienti dal patrimonio della [[Duomo di Vercelli|cattedrale di Vercelli]], nonché una collezione di reliquiari tra le più importanti del nord d'Italia. È condotto dalla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo ed Archivio Capitolare che gestisce anche l'attigua [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca capitolare]] che custodisce tra i suoi numerosi manoscritti il [[Vercelli Book]]. Tra i tanti preziosi oggetti spiccano il riempimento originale del [[crocifisso ottoniano di Vercelli|crocifisso ottoniano]], le antiche legature dei [[Codex Vercellensis|Codici]] denominati A e C, una pianeta e altri paramenti donati alla chiesa vercellese da [[Giulio II]]. Nella pinacoteca del palazzo sono inoltre visibili importanti tavole pittoriche di [[scuola vercellese]], come ad esempio dipinti di [[Bernardino Lanino]] o della bottega dei [[Giovenone]] o ancora opere di [[Francesco Antonio Mayerle]].
 
==== Museo Archeologico Città di Vercelli "Luigi Bruzza" ====
Il [[Museo Archeologico della città di Vercelli]] (MAC), è stato inaugurato nel 2014 per iniziativa del Comune di Vercelli e ha sede nella manica medioevale dell'ex Monastero di Santa Chiara. È stato intitolato al padre barnabita [[Luigi Bruzza]] (1813-1882), pioniere e eminente studioso dell'archeologia locale. Il percorso si snoda lungo sette sale e racconta, in maniera innovativa e multimediale seguendo l'ordine cronologico, l'evoluzione di Vercelli e del suo territorio. Gli oltre 600 reperti provenienti da scavi effettuati in città e provincia illustrano sia la progressiva romanizzazione delle popolazioni locali preromane, sia le varie fasi delle romanizzazione sino a che Vercellae divenne uno dei "firmissima Municipia" della Transpadana, come la definì Tacito (Hist., i, 70). Vale a dire una grossa e ricca città caratterizzata da imponenti edifici e al centro di importanti traffici e scambi commerciali.
 
====Museo della Farmacia Picciòla====
[[File:Vercelli, museo della farmacia.jpg|thumb|Museo della farmacia in via Galileo Ferraris, 22-24<ref>{{cita web|url=https://www.ordinefarmacistivcbi.it/museo-della-farmacia/|titolo=Museo della farmacia, Vercelli}}</ref>]]
Il museo, dal 2014, racconta l'evoluzione della Farmacia in duecento anni di storia. La raccolta che oggi consta di circa 2000 oggetti ed è esposta in un percorso di sei sale arredate con mobili d'epoca, incominciò nel 1799, anno della fondazione della Farmacia Picciòla di [[Trieste]]. Tale raccolta è confluita per iniziativa privata a Vercelli.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_farmacia_ita.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=19 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119235212/http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_farmacia_ita.php|urlmorto=sì}}</ref>
 
====Museo del Teatro Civico====
Ospitato al primo piano accanto al Ridotto del [[Teatro Civico di Vercelli|Teatro Civico]], espone un'ampia collezione di manifesti, locandine, costumi di scena, spartiti, incisioni che raccontano la vita del teatro dagli anni '50 a oggi. In particolare modo vita legata al [[Concorso internazionale di musica G.B. Viotti]] e ai giovani concorrenti illustri che ha visto calcare il palco e che hanno intrapreso una lunga e straordinaria carriera come ad esempio [[Luciano Pavarotti]], [[Daniel Barenboim]], [[Claudio Abbado]].<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2014/06/07/edizioni/vercelli/manifesti-foto-e-costumi-depoca-nato-il-museo-del-teatro-AJ6afVaHyd37kcvOU8zqoI/pagina.html|titolo=Manifesti, foto e costumi d’epoca, è nato il Museo del teatro|pubblicazione=LaStampa.it|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
 
Inaugurato nel 2014, contiene numerosi reperti della musica, della lirica e della danza vercellese, messi a disposizione dalla Società del Quartetto, dall'Accademia di Danza Città di Vercelli<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiadidanzacittadivercelli.it/|titolo=Accademia di Danza Città di Vercelli {{!}} una scuola per ballare il nuovo di una storia|lingua=it|accesso=1º febbraio 2019}}</ref> e dalla famiglia di "[[Cesare Bardelli]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cesarebardelli.com/|titolo=Cesare Bardelli - Official Website|accesso=1º febbraio 2019}}</ref> - Il principe dei baritoni".
 
====ARCA-Arte Vercelli====
Realizzato nel 2007, è un innovativo polo espositivo progettato da Ferdinando Fagnola e collocato nella navata centrale della ex [[Chiesa di San Marco (Vercelli)|chiesa di San Marco]]. La struttura moderna "dialoga" con il restante spazio medioevale tramite sia la sua copertura in vetro che consente la visione delle volte a crociera, sia tramite gli spazi laterali, lasciati vuoti dove si possono ammirare gli affreschi recentemente recuperati. Tra le mostre di importanza internazionale, ha ospitato in collaborazione con la Fondazione [[Peggy Guggenheim Collection|Peggy Guggenheim]] un ciclo di sei mostre.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/polo_espositivo_arca__vercelli_ted.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120065822/http://www.atlvalsesiavercelli.it/polo_espositivo_arca__vercelli_ted.php|urlmorto=sì}}</ref>
 
====Museo metrico====
Ospitato all'interno della sede della Camera di Commercio, interessante edificio moderno progettato dall'architetto Enrico Villani nel 1972, espone una serie di oggetti di pregio utilizzati dall'ente per la misurazione. Oggetti di grande valore storico che raccontano non solo la storia dell'ente ma anche la storia economica del territorio.<ref>{{Cita web|url=http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_metrico.php|titolo=ATL ValSesia Vercelli|sito=ATL ValSesia Vercelli|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120065706/http://www.atlvalsesiavercelli.it/vercelli_museo_metrico.php|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Stampa ===
* ''Corriere Eusebiano'', settimanale cattolico di informazione cittadina e provinciale<ref>{{Cita web|url=http://eusebiano.it/|titolo=Corriere Eusebiano|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
* ''La Sesia'', bisettimanale di informazione cittadina, provinciale e della Lomellina<ref>{{Cita web|url=http://www.lasesia.vercelli.it/publisher/chi_siamo/section/|titolo=La Sesia. Chi siamo|accesso=15 febbraio 2018|dataarchivio=13 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180213193921/http://www.lasesia.vercelli.it/publisher/chi_siamo/section/|urlmorto=sì}}</ref>
* ''La Stampa. Vercelli'', la redazione locale del quotidiano nazionale ''[[La Stampa]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/servizi/sede/sede.jpp|titolo=La Stampa. Sedi|accesso=15 febbraio 2018|dataarchivio=14 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180214145753/http://www.lastampa.it/servizi/sede/sede.jpp|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Magica PRO,'' [[Periodico|magazine]] ufficiale della [[Football Club Pro Vercelli 1892|F.C. Pro Vercelli 1892]]<ref>{{Cita web|url=http://www.magicapro.it/chi-siamo/|titolo=Magica Pro. Chi siamo|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
* ''Notizia Oggi Vercelli'', settimanale di informazione cittadina e provinciale<ref>{{Cita web|url=http://notiziaoggivercelli.it/|titolo=Notizia Oggi Vercelli|accesso=15 febbraio 2018}}</ref>
 
=== Televisione ===
* VideoNord<ref>{{Cita web|url=http://www.videonord.it/ita/dovesiamo.asp|titolo=VideoNord, dove siamo|accesso=15 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160515155456/http://www.videonord.it/ita/dovesiamo.asp|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Radio ===
* [[Radio City (Vercelli)|Radio City]] ({{cita testo|url=http://www.radio-city.it/|titolo=Radio City-La radio del Piemonte Orientale}})
* {{cita testo|url=http://www.6023.it/|titolo=Radio 6023}}, Webradio degli studenti dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università del Piemonte Orientale]]
* {{cita testo|url=http://www.radiolivevercelli.com/|titolo=Radio Live Vercelli}}
 
=== Cinema ===
Il film [[Riso Amaro]], la celebre pellicola di [[Giuseppe De Santis]] del 1949, che ha fissato nella memoria collettiva l'immagine della [[mondina]] e della dura vita in risaia, è ambientato tra le risaie del vercellese. Mentre una pellicola a lungo discussa, [[Tiro al piccione (film)|Tiro al piccione]] di [[Giuliano Montaldo]] (1961) è ambientata per la prima metà a Vercelli e sono riconoscibili molti scorci, in particolare del centro storico.
===Cucina===
[[File:Panissa.jpg|95 px|left| thumb|Panissa]]
* [[Panissa (gastronomia piemontese)|Panissa]]
È il piatto vercellese per eccellenza, un risotto che utilizza i prodotti tipici della zona: riso, [[salame della duia|salam dla doja]] (sotto grasso), fagioli di Saluggia o di Villata, lardo, Barbera del Monferrato.
[[File:Bicciolani.jpg|upright=0.5|left|thumb|Bicciolani]]
[[File:Tartufata.jpg|upright=0.5|thumb|Tartufata]]
* [[Bicciolano|Bicciolani]]
Questi biscotti nascono nel 1803, quando Carlo Provinciale, ispirandosi probabilmente alla fastosa tradizione rinascimentale e dai dolci sapori austroungarici, ideò dei biscotti in cui una ricca pasta frolla si univa agli aromi di una segreta miscela di spezie (cannella, garofano, vaniglia, macis, zenzero, coriandolo.). La ricetta originale passò nella prima metà del XX secolo da Margherita Flecchia (pronipote del Provinciale) a Vittorio Rosso, che per parecchi anni continuò a produrre questa prelibatezza nel suo piccolo laboratorio artigianale. Oggi le migliori pasticcerie vercellesi propongono i Bicciolani secondo la loro ricetta.
* [[Tartufata]]
La Tartufata è la torta tipica della città, composta da tre dischi di pan di Spagna inumiditi da un composto alcolico a base di rum e maraschino. Il tutto è farcito con crema chantilly alle nocciole mentre i bordi sono ricoperti di granella di nocciole. La torta è guarnita da fragili onde di cioccolato abbondantemente cosparso di zucchero a velo.
 
=== Eventi ===
;Concorso Internazionale di Musica "Giovan Battista Viotti"
[[Concorso internazionale di musica Viotti|Il Concorso]] fu istituito nel 1950 dal musicista e compositore vercellese [[Joseph Robbone]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/evento/concorso-internazionale-musica-gian-battista-viotti|titolo=Concorso Internazionale di Musica “Gian Battista Viotti”|data=2017|accesso=22 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2016/07/13/news/quando-la-memoria-non-va-perdutadiventa-la-base-per-costruire-il-futuro-1.34834768/|titolo=Quando la memoria non va perduta diventa la base per costruire il futuro, parla Maria Arsieni Robbone|data=13 Lug. 2016}}</ref>. È un prestigioso concorso musicale che prende il nome dal compositore e violinista [[Giovanni Battista Viotti]] rivolto ai giovani e che appartiene, sin dal 1957, al ristretto comitato (11 membri) dei fondatori della [[World Federation of International Music Competitions|Federazione Mondiale dei Concorsi di Musica di Ginevra]] che raccoglie e regolamenta i più importanti concorsi internazionali di musica. Nel tempo il prestigio e la qualità dei giurati ha rappresentato un punto fermo tanto da diventare un riferimento e un trampolino di lancio per giovani artisti che hanno poi intrapreso delle carriere formidabili. Ed è proprio per questo che fu siglato un patto per conferire ulteriore prestigio fra due importanti istituzioni per promuovere i giovani talenti internazionali. Il [[Teatro Carlo Felice]] aveva offerto la propria [[Orchestra|Orchestra Sinfonica]] in occasione dei finali del Concorso Viotti dal 2016 al 2019 con la garanzia ai vincitori di debuttare nelle stagioni liriche per cantanti e musicisti al "Carlo Felice" di [[Genova]].<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2016/03/18/news/fondazione-carlo-felice-e-viottiuniti-nel-nome-dei-giovani-talenti-1.36579622|titolo=Fondazione "Carlo Felice" di Genova e "Viotti" di Vercelli uniti nel nome dei giovani talenti|data=18 Mar. 2016}}</ref> Unico in Italia, ha compreso più sezioni musicali, con giurie e regolamenti separati. Si svolge nel [[Teatro Civico di Vercelli|Teatro Civico]] nel mese di ottobre con cadenza annuale e alterna dal 2006 un anno la sezione di [[Canto]] e l'altro quella di [[Pianoforte]]. Precedentemente tra le sezioni vi si annoverava quelle di [[Violino]], [[Musica da camera]], [[Oboe]], [[Chitarra]], [[Fagotto]], [[Tromba]], [[Danza]], [[Composizione (musica)|Composizione]].
Posto sotto l'Alto Patronato della [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidenza della Repubblica]]<ref>{{cita web|url=https://www.quirinale.it/page/patronati#p2|titolo=sito Presidenza della Repubblica - patronati}}</ref> ha visto partecipare e spesso trionfare artisti che hanno segnato la storia della musica internazionale come ad esempio [[Luciana Savignano]], [[Joaquín Achúcarro]], [[Daniel Barenboim]], [[Claudio Abbado]], [[François-Joël Thiollier]], [[Salvatore Accardo]], [[Luciano Pavarotti]], o giurati come [[Carlo Maria Giulini]], [[Arturo Benedetti Michelangeli]], [[Franco Corelli]], [[Birgit Nilsson]], [[Carl Orff]], [[Elisabeth Schwarzkopf]]<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=7212cbff543b4ac4992116fa97bfeaca&page_id=372d6d2c29449068f2e87f97ce0230fc|titolo=Storia del Concorso|accesso=22 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref>. Oggi è posto sotto la direzione artistica di [[Pietro Borgonovo]] e vede una presenza internazionale sempre più consistente (24 nazionalità concorrenti nel 2017)<ref>{{Cita news|autore=Roberta Martini|url=http://www.lastampa.it/2017/08/22/edizioni/vercelli/concorso-viotti-oltre-pianisti-superano-la-preselezione-destate-ajbLwuhkzzJII8hgaZ69rI/pagina.html|titolo=Concorso Viotti, oltre 50 pianisti superano la preselezione|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=22 agosto 2017|accesso=22 febbraio 2018}}</ref>. La locale Società del Quartetto<ref>{{cita web|url=http://www.cidim.it/cidim/content/314627?id=241899|titolo=Società del Quartetto VC}}</ref> che lo organizza promuove anche l'annuale stagione concertistica e il premio "Viotti d'oro"<ref>{{Cita web|url=http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=8ea45443d9b829761fe39f69a2f27155|titolo=Storia|accesso=22 febbraio 2018|dataarchivio=23 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180223050714/http://www.concorsoviotti.it/page.php?id=8ea45443d9b829761fe39f69a2f27155|urlmorto=sì}}</ref>.
;Viotti Festival
Il [[Viotti Festival]] è la stagione concertistica della [[Camerata Ducale]] che ogni anno richiama in città artisti di valenza internazionale come accompagnatori della Camerata o come solisti. [[Salvatore Accardo]], [[Ramin Bahrami]], [[Daniela Dessì]], [[Augustin Dumay]], [[Renato Bruson]], [[Richard Galliano]], [[Mischa Maisky]], [[Shlomo Mintz]], [[Viktorija Mullova]], [[Igor Oistrach]], [[Katia Ricciarelli]], [[Guido Rimonda]], [[Luciana Serra]], [[Uto Ughi]], [[Vladimir Spivakov]], [[Isabelle Faust]]<ref>{{Cita web|url=http://www.viottifestival.it/_dynapage/index.asp?pageId=81|titolo=La Storia del Festival|accesso=22 febbraio 2018|dataarchivio=22 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180222230236/http://www.viottifestival.it/_dynapage/index.asp?pageId=81|urlmorto=sì}}</ref>, sono solo alcuni tra i musicisti che si sono esibiti. Nato nel 1998 per riscoprire l'opera del celebre violinista vercellese [[Giovanni Battista Viotti]], ideatore tra l'altro del moderno archetto<ref>{{Cita web|url=http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|titolo=L’archetto, una storia da scoprire|autore=Emilia Campagna|data=28 luglio 2016|accesso=22 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180119001143/http://www.theresia-project.eu/2016/07/archetto-una-storia-da-scoprire/|urlmorto=sì}}</ref>, dal 2009 debutta una sezione distaccata in [[Florida]].<ref>{{cita web|url=http://www.guidorimonda.com/_articoli/index.asp?IdArt=77&rubrica=news&orderBy=data&lingua=l1&offset=30|titolo=Guido Rimonda dirett. musicale sez. Florida|accesso=31 marzo 2022|dataarchivio=17 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230517053445/https://www.guidorimonda.com/_articoli/index.asp?IdArt=77&rubrica=news&orderBy=data&lingua=l1&offset=30|urlmorto=sì}}</ref> Nella ricorrenza del 250º anniversario della nascita di [[Giovanni Battista Viotti|Viotti]] ci fu la visita ufficiale del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] il 27 Ottobre [[2005]].<ref>{{cita web|url=http://www.vercellink.com/fotografie/carlo-azeglio-ciampi-e-moglie-franca-a-vercelli.php|titolo=foto Presidente Ciampi in visita ufficiale a Vercelli nel 250º anniversario nascita di G.B. Viotti|data=27 Ott. 2005}}</ref><ref>{{cita web|url=http://eusebiano.it/cronaca/anche-vercelli-piange-ciampi-e-ricorda-la-sua-visita-del-2005/|titolo=Vercelli piange il Presid. Ciampi e ricorda la sua visita ufficiale del 27 Ott. 2005|data=16 Sett. 2016}}</ref>
;Fiera in Campo
Sorta nel 1977, la «Fiera in Campo» è una fiera agricola, specialmente rivolta ai [[Risicoltura|risicoltori]], in cui sono esposte macchine e attrezzature per la coltivazione. La principale caratteristica è che sin dall'origine, prima in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.fieraincampo.it/la-fiera/|titolo=La Fiera in campo|data=2018|accesso=21 febbraio 2018}}</ref>, era prevista la prova sul campo dei mezzi, per dare modo agli agricoltori di vedere direttamente in campo i trattori e le attrezzature che sarebbero poi andati ad acquistare dai rivenditori, concessionari e artigiani locali. Organizzata nel mese di marzo dall'ANGA, Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di [[Confagricoltura]], si svolge per tre giorni con cadenza annuale presso il polo fieristico "Vercelli Fiere" di [[Caresanablot]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fieraincampo.it/info-e-esposizione-in-fiera/|titolo=Info ed esposizione in fiera|data=2018|accesso=21 febbraio 2018}}</ref> e su circa 40 ettari di terreno per le prove. Conta circa 140 espositori<ref>{{Cita news|autore=Roberto Maggio|url=http://www.lastampa.it/2018/02/09/edizioni/vercelli/la-fiera-in-campo-sposa-la-guerra-del-riso-in-locandina-il-braccio-di-ferro-con-gli-asiatici-W7N0trlKc0oH3Ljvol5YYP/pagina.html|titolo=La Fiera in campo sposa la “guerra del riso”: in locandina il braccio di ferro con gli asiatici|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=9 febbraio 2018|accesso=21 febbraio 2018}}</ref> provenienti dal centro e dal nord Italia con una media di 20000 ingressi<ref>{{Cita web|url=http://www.fieraincampo.it/la-fiera/|titolo=La fiera in Campo|data=2018|accesso=21 febbraio 2018}}</ref>.
;La Fattoria in città
La fattoria in città è un evento che si tiene dal 2005 nel mese di maggio nell'area compresa tra l'abbazia di Sant'Andrea e Parco Kennedy dedicato alla conoscenza e promozione della campagna e dei suoi animali. Nella settimana della kermesse sono allestiti circa un centinaio di stands<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.piemonte.it/pinforma/agricoltura/440-la-fattoria-in-citta-a-vercelli-2.html|titolo=A Vercelli la Fattoria in città|autore=Alessandra Quaglia|data=31 maggio 2016|accesso=21 febbraio 2018|dataarchivio=22 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180222104856/http://www.regione.piemonte.it/pinforma/agricoltura/440-la-fattoria-in-citta-a-vercelli-2.html|urlmorto=sì}}</ref> con i prodotti tipici del territorio e delle altre regioni italiane, delle associazioni di volontariato e artigianali. Sono inoltre organizzati decine di laboratori didattici per gli studenti. In appositi stands sono presenti decine di animali da fattoria. A corona degli eventi vengono organizzati concerti gratuiti con l'esibizione di cantanti o gruppi di rilievo nazionale. Le presenze dei visitatori nel 2017 sono attestate a circa 40000<ref>{{Cita web|url=http://www.ascomvc.it/fattoria-in-citta-2017-a-vercelli-40mila-visitatori/|titolo=Fattoria in Città 2017: a Vercelli 40mila visitatori|data=6 luglio 2017|accesso=21 febbraio 2018}}</ref>.
 
=== Via Francigena ===
Vercelli è una delle tappe importanti della [[Via Francigena]], cammino di pellegrinaggio per Roma, in quanto punto di incontro del percorso proveniente dal [[Monginevro]] e da [[Torino]] e di quello proveniente dal [[Gran San Bernardo]] e da [[Aosta]] e [[Ivrea]].<ref>{{cita web |url=http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8) |titolo=Copia archiviata |accesso=13 novembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141129074626/http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8) }}</ref><br />Si trova una menzione di Vercelli (XLIII Vercel. - numero di tappa, da Roma) nel 990, nella descrizione dell'[[Itinerario di Sigerico|itinerario storico di Sigerico]].
 
La città mantiene vivo il ruolo centrale che la sua posizione storica le ha attribuito lungo la Via Francigena, essendo membro dell'Ufficio di presidenza dell'Associazione Europea delle Vie Francigene.
 
=== Vercelli e la Divina Commedia ===
[[File:Citazione Inferno.jpg|upright=0.8|thumb|Citazione]]
Vercelli è la città piemontese e una delle città dell'Italia nord-occidentale cui [[Dante Alighieri|Dante]] ha riservato la maggiore attenzione, e ciò rende più plausibile una sua permanenza a Vercelli.
Dante ha ricordato Vercelli non per un'astratta notazione geografica, ma per delineare un paesaggio naturale armoniosamente composto, capace di suscitare sentimenti intensi.
La citazione di Vercelli nella [[Divina Commedia]] è di tale natura, che lascia supporre che il poeta abbia percorso la terra vercellese, e abbia osservato il suo digradare dalle Alpi da occidente e il suo estendersi a oriente, dando principio alla pianura padana:
 
''O tu cui colpa non condanna e cu'io vidi su in terra latina, se troppa simiglianza non m'inganna, rimembriti di Pier da Medicina. Se mai torni a veder lo dolce piano che da Vercelli a Marcabò dichina.'' Inf. XXVIII, 70 - 75.
 
==Economia e industria risiera==
===Agricoltura===
[[File:Vercelli risaie.jpg|miniatura|verticale|Scorcio di risaia<ref>{{cita web|url =https://www.stradadelrisopiemontese.it/sai-di-riso/lingegneria-della-risaia.html|titolo=L'ingegneria della risaia}}</ref> allagata, paesaggio tipico del Vercellese.]]
Conosciuta come ''Capitale Europea del [[Riso (alimento)|Riso]]'' sin dal XIV secolo nelle sue campagne è incominciata la coltivazione di questo prezioso cereale, prevalentemente nei terreni paludosi sino a divenire nel corso dei secoli la principale coltivazione.<ref>{{cita web|url=http://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|titolo=Il riso - La coltivazione del riso nella zona di Vercelli. Coltura & Cultura|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120070023/http://www.colturaecultura.it/content/risicoltura-vercellese|urlmorto=sì}}</ref> Per tale motivo tutte queste zone sono a forte vocazione agricola. Storicamente furono i monaci [[Ordine cistercense|Cistercensi]] ad iniziare per prima le opere di bonifica per introdurre la coltivazione massiva del riso, cereale conosciuto in [[Asia]] da epoca molto antica, approdato tardi in [[Europa]] perché considerato una fonte di sostentamento dopo le terribili carestie e pestilenze che caratterizzarono il [[secolo XIV]]. Da queste opere di bonifica nei territori fra [[Trino Vercellese|Trino]], [[Crescentino]] e Larizzate<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2018/03/01/news/l-abbandono-a-pochi-passi-da-amazon-il-borgo-di-larizzate-sogna-di-rinascere-con-riso-e-vetri-d-arte-1.33986276|titolo=L'abbandono
a pochi passi da Amazon: il borgo di Larizzate sogna di rinascere con riso e vetri d'arte|data=1 marzo 2018}}</ref> nacquero le ''[[Grangia|grange]]'' (granai), null'altro che le antiche unità abitative e centri agricoli ove i ''[[Frate converso|conversi]]'' attuavano opere di bonifica su un'area coperta da boschi (esempio il ''[[Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino]]'') al fine di renderla adatta all'agricoltura. Le ''grange'' avevano il fulcro nell'[[abbazia di Santa Maria di Lucedio]].<ref>''"Sulle strade del riso"'', fonte: "https://Turismovalsesiavercelli.it" (visitvalsesiavercelli.it), edito da Regione Piemonte e Provincia di Vercelli.</ref>
[[File:Vercelli agricoltura.jpg|thumb|Campi di [[Zea mays|mais]] e [[Risaia|risaie]] a giugno nella zona accanto l'area cimiteriale di Billiemme]]
 
Oggigiorno il 50% della produzione europea del riso avviene in Italia e di questa oltre la metà avviene tra le province di Vercelli e [[Novara]].<ref>{{Cita web|url=http://enterisi.it/upload/enterisi/documentiallegati/La%20risicoltura%20e%20la%20filiera%20risicola%20in%20Italia%202014_13660_369.pdf|titolo=La risicoltura in Italia|sito=enterisi.it|formato=PDF|accesso=8 febbraio 2017}}</ref> Le grandi quantità d'acqua richieste per [[Oryza sativa|il riso]] ha fatto sì che nel corso dei secoli sia stata progettata e realizzata una fittissima rete d'irrigazione. Lo studio e la selezione delle varietà è svolto nella locale ''Stazione sperimentale di risicoltura'' mentre la locale Borsa Merci è la principale in riferimento al settore risicolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.enterisi.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=17505&idArea=17548&idCat=17551&ID=17551&TipoElemento=categoria|titolo=Prezzi e mercati - Ente Nazionale Risi|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ricetteracconti.com/2020/11/14/riso-italiano-dove-si-coltiva/#:~:text=Il%20Piemonte%20%C3%A8%20la%20regione,provincia%20di%20Cuneo%20e%20Torino.|titolo=Riso italiano, dove si coltiva}}</ref>
 
Il [[Piemonte]] è riconosciuto per essere la regione più risicola d’Italia con ben 114.000 [[Ettaro|ettari]] dedicati [[Cultivar del riso#Varietà italiane|alla coltivazione]], dei quali 71.000 ettari appartengono alla [[Provincia di Vercelli]] forte del 70% della produzione e della superficie piemontese a dimostrazione della preziosità che questo cereale rappresenta per il sostentamento
e la crescita dell'economia locale, soprattutto per quello che riguarda l'esportazione. In passato, giungevano in Piemonte le "''[[Mondina|mondine]]''", donne, così
chiamate (da "mondare", ripulire) provenienti da altre regioni, che venivano impiegate come lavoratrici stagionali nei campi allo scopo di tutelare la crescita sana delle piantine del riso liberandole dalle erbacce infestanti. Figure non più esistenti soppiantate dalla moderna tecnica agricola.<ref>{{cita web|url=https://www.piemonteexpo.it/2023/09/il-piemonte-la-regione-italiana-con-il-miglior-riso-le-risaie-un-ecosistema-da-difendere/|titolo=Piemonte, il riso}}</ref>
[[File:Mietitrebbiatrice.jpg|thumb|Vista dalla cabina di una [[mietitrebbiatrice]] nei campi attorno ad [[Asigliano Vercellese|Asigliano]] nel periodo del raccolto (metà settembre sino ai primi di novembre). La semina, a secondo del tipo di riso, si fa da fine aprile sino a metà maggio]]
 
'''Dalla sagra del riso a "''Risò''"'''
 
Dal 30 settembre [[1962]] in città si organizzò per la prima volta una [[fiera]] a cui fu dato
il nome di "''Giornata mondiale del Riso e prodotti tipici del vercellese''", dal [[1971]] sarà denominata più concretamente "''Sagra del Riso''".<ref>{{cita web|url=https://primavercelli.it/cultura/sagra-del-riso-storia-della-mitica-fiera-ideata-dalla-famija-varsleisa/|titolo=Sagra del riso: storia della mitica fiera ideata dalla "Famija Varsleisa".
Nata negli anni '60, l'ultima edizione fu nel 2003|autore=Gian Piero Prassi|data=28 novembre 2024}}</ref> In seguito, spostandosi per ogni edizione in altre parti - per la mancanza in città di un vero e proprio spazio espositivo - l'edizione del [[1978]] rappresentò una svolta: fu allestita in tendopoli chiuse appoggiate sul prato e pietrisco, dalle parti dell'ex ospedale maggiore, all'epoca non ancora ristrutturato, neppure parzialmente. Oggigiorno esiste un parcheggio con giardino all'aperto (via Viotti, a fianco di corso [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]). Fu fatta per volontà del comitato organizzatore insieme al presidente della "''Famija Varsleisa''" e patron delle sagra, Carlo Ranghino,<ref>{{cita web|url=https://www.vercelliweb.tv/video-vercelli-vercelli-20a-edizione-della-sagra-del-riso/|titolo=Video Vercelli: Vercelli, 20ª edizione della "Sagra del Riso", anno 1978, intervista a Carlo Ranghino|data=4 aprile 2022}}</ref> assicuratore. Con questa squadra venne dato un carattere nazionale facendo esporre imprenditori di diverse [[Merceologia|categorie merceologiche]] ("''mostra delle attività economiche''") provenienti anche da altre [[regioni d'Italia]] con ospiti i vercellesi emigrati, in passato, in [[Argentina]]. Su 6000 [[Metro quadro|mq]] di area coperta venne allestita una parte scoperta portando il tutto a 250 stand.
 
L'ultima fu allestita nel [[1989]], venendo montata ogni edizione in zone diverse l'una dall'altra. Poi, dopo una lunga sosta, nel [[1993]] fu fatta nella nuova zona fiera allestita dal confinante comune di [[Caresanablot]], interrotta poi per ben dieci anni e ripresa per l'ultima volta nel [[2003]], con il ritorno nella città di Vercelli. Da quella data non si fece più, sia per motivi economici che per sopraggiunte nuove e stringenti norme organizzative alle quali si aggiunsero problemi di [[sponsor]] e crisi del tessuto economico locale.
 
Nel [[1925]], inventore il professor [[Giovanni Sampietro]]<ref>{{cita web|url =https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2025/02/tgr-piemonte-web-marchetti--100-anni-selezione-riso--sr-tgp-itinerante--1502-1200-logomp4-2fc0f58d-9e2f-4924-a66e-cf163deeace8.html|titolo=Un secolo di incroci artificiali nelle risaie italiane|autore=Simona Marchetti |data=15 febbraio 2025}}</ref>, nella [[Stazione sperimentale della risicoltura di Vercelli|Stazione sperimentale di risicoltura e delle colture irrigue di Vercelli]], per la prima volta in Italia e in Europa, inventava la tecnica dell’incrocio tra le molteplici varietà di riso. Nel [[1945]] attraverso la tecnica dell’[[Ibrido#Flora|ibridazione]], in una cascina della lombarda [[Paullo]], nasceva la varietà di riso italiana più rinomata e apprezzata nel mondo, il [[Carnaroli]].
 
Il mese di settembre del [[2025]] è da considerarsi come l'anno della svolta e della ripresa con il ritorno della manifestazione, svoltasi in quattro giorni (11~14 del mese)<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2024/12/30/news/riso_carnaroli_vercelli_fiera-14911150/|titolo=Un 2025 di celebrazioni per il riso piemontese: a Vercelli arriva “Risò”|autore=Roberto Maggio|data=30 dicembre 2024}}</ref>, battezzata con l'inedito
nome di "''Risò''"<ref>{{cita web|url=https://primavercelli.it/tempo-libero/eventi/riso-2025-il-village-apre-le-sue-porte-tra-stand-ed-eccellenze-la-gallery-fotografica/|titolo="Risò 2025": il Village apre le sue porte tra stand ed eccellenze. (gallery fotografica)|data=12 settembre 2025}}</ref>, propriamente una nuova fiera in epoca [[Digitale (informatica)|digitale]], dedicata al mondo del riso con ospiti ed espositori internazionali, annoverando la città piemontese fra [[Risicoltura|le capitali mondiali]] di questo prezioso [[Riso (alimento)|cereale]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.vercelli.it/articolo/pubblicato-lavviso-pubblico-partecipare-come-sponsor-riso-festival-internazionale-del-riso|titolo=Pubblicato l’avviso pubblico per partecipare come sponsor a Riso’ - Il festival internazionale del riso, che si terrà a Vercelli a settembre 2025|data=12 febbraio 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/riso-confermato-vercelli-dall11-al-14-settembre-2025|titolo=Confermato "Risò" a Vercelli, dall'11 al 14 settembre 2025|data=14 Novembre 2024}}</ref> La manifestazione inaugurata dal [[Francesco Lollobrigida|ministro Lollobrigida]]<ref>{{cita web|url=https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/vercelli-grande-successo-riso#|titolo=A Vercelli il grande successo di "Risò"|autore=Gianni Gennaro|data=15 settembre 2025}}</ref> si è conclusa con un grande successo di pubblico e ha prodotto i primi frutti: la conferma della città e della sua zona come primo produttore europeo e la sua possibile [[Business-to-business|espansione sui mercati internazionali]], con contatti anche verso il Giappone.<ref>{{cita web|url=https://lasesia.vercelli.it/home/2025/09/11/news/entra-nel-vivo-riso-b2b-meeting-per-creare-nuovi-rapporti-commerciali-124960/|titolo=Entra nel vivo "Risò - B2B Meeting" per creare nuovi rapporti commerciali.
Oltre 25 risicoltori hanno già in programma circa 500 incontri con buyer esteri|autore=Andrea Munaretto|data=11 Settembre 2025}}</ref>
 
===Industria e artigianato===
Il settore meccanico e tessile sono state le forze trainanti dell'industria vercellese per tutto il XX secolo, verso la fine del quale l'industria ha conosciuto un costante e inesorabile declino. Tra le aziende in città spiccava nel settore meccanico la filiale della [[Officine Meccaniche Giovanni Cerutti|ditta macchine per stampa Cerutti]], con sede a [[Casale Monferrato|Casale]] (ceduta nel 2021 alla svizzera [[Bobst Group|Bobst]]) che aveva in periferia uno stabilimento e il centro ricerche; nella lavorazione del riso la MundiRiso, di proprietà della multinazionale [[Madrid|madrilena]] Ebro Foods<ref>{{Cita news|url=http://www.mundiriso.it/azienda/|titolo=Azienda|pubblicazione=Mundi Riso|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>; nella lavorazione del caffè la "Mokaor"<ref>{{Cita web|url=https://www.mokaor.com/la-storia/|titolo=Mokaor, la nostra storia|accesso=9 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180210002742/https://www.mokaor.com/la-storia/|urlmorto=sì}}</ref> mentre la Polialcoli srl opera nel settore chimico<ref>{{Cita web|url=https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=18402|titolo=Perstorp rileva stabilimento in Italia|data=10 luglio 2017|accesso=8 febbraio 2017}}</ref>, in seguito l'Alcoplast rileverà con la collaborazione della [[Svezia|svedese]] Perstorp lo stabilimento che produce per prima in Italia plastificanti senza [[ftalati]].<ref>{{cita web|url=https://www.polimerica.it/cellulare/articolo.asp?id=20648|titolo=Alcoplast, Perstorp produrrà in Italia plastificanti senza ftalati|data=10 ottobre 2018}}</ref> Nel comune confinante di [[Prarolo]] vi è uno stabilimento della multinazionale giapponese [[YKK (azienda)|YKK]] che produce [[Cerniera lampo|cerniere lampo]] e in quello attiguo di [[Caresanablot]] la Piatti Freschi Italia (ex Vogliazzi)<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/vercelli/2014/01/10/news/ex-vogliazzi-fine-dell-avventura-1.35933391|titolo=Ex Vogliazzi, fine dell'avventura|data=10 gennaio 2014}}</ref> che produce pasti confezionati<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2017/10/07/edizioni/vercelli/caresanablot-laTY5gWKgf1BNvxwSBoMRI/pagina.html|titolo=L’ex Vogliazzi rinasce con Piatti Freschi Italia|pubblicazione=LaStampa.it|data=7 ottobre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>.
 
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Milano, 1973) - BEIC 6348485.jpg|thumb|Showroom di Sambonet: mobili, posate e servizi da tavola in esposizione. Milano, 1973. Foto di [[Paolo Monti]].]]
Dal punto di vista artigianale la lavorazione orafa e dell'argento è stata un'attività attestata in città fin dal Medioevo: sono infatti visibili alcuni reliquiari d'argento, specialmente nel Tesoro della Cattedrale, realizzate da botteghe di argentieri locali. Una raccolta di gioielli realizzati in ambito locale che testimoniano l'ampia diffusione di tali lavorazioni, sono custodite al [[Museo Leone]] e sono note come le "Filigrane Vercellesi".<ref>{{Cita news|url=https://www.comune.vercelli.it/evento/preziose-filigrane-palazzo-langosco|titolo=Le preziose filigrane di Palazzo Langosco|pubblicazione=Città di Vercelli|data=9 ottobre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Si distinse in tale settore sino a divenire una vera e propria industria l'argenteria fondata nel 1856 da [[Sambonet (azienda)|Giuseppe Sambonet]] che ben presto divenne fornitrice della Real Casa. Negli [[anni 1930|anni trenta]] Sambonet emerge nel mercato della produzione di [[posateria]] in [[acciaio inossidabile]] ed è la prima in Europa a mettere a punto un sistema per l'argentatura dell'acciaio<ref>{{Cita web|url=https://sambonet.it/it/storia|titolo=La storia di Sambonet {{!}} Sambonet - Official Website and Store|sito=sambonet.it|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>. Nel [[1956]] si aggiudica la commessa presso l'Hotel [[Hilton Worldwide|Hilton]] al [[Cairo]]<ref>Claude Feninger, ''SaNGFROID'', Xlibris Corporation, 2006 - pp. 93-106</ref>, incominciando a rifornire alberghi in tutto il mondo espandendo le proprie attività in USA e ricevendo svariati riconoscimenti come due premi [[Premio Compasso d'Oro|Compasso oro]], avendo tra i collaboratori numerosi designer, tra cui [[Roberto Sambonet]] per la ''Pesciera'', ''Center line'' e i vassoi ''Elite'' della ''Linea 50'', oggi in esposizione al [[MoMa]] di [[New York]]<ref>{{cita testo|url=http://www.moma.org/collection/artist.php?artist_id=5136|titolo=Roberto Sambonet. (Italian, 1924-1995)}}, [[MoMa]].org</ref>. Nel 2004 dopo essere stata acquisita si fonde con il gruppo [[Paderno (azienda)|Paderno]] divenendo [[Sambonet Paderno Industrie|Sambonet Paderno Industrie S.p.A.]]<ref>name=ain>{{cita testo|url=http://www.ain.novara.it/ain/pages/public/anagrafica_det.jsp?id=368|titolo=Sambonet Paderno Industrie S.p.A.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060516140551/http://www.ain.novara.it/ain/pages/public/anagrafica_det.jsp?id=368 }}, Associazione Industriali di Novara</ref>. Attualmente la produzione è sita a [[Casalino]] (NO) a circa 20&nbsp;km dal capoluogo.
Un altro settore artigianale è quello della produzione della [[fisarmonica]], essendo con [[Stradella]] e [[Castelfidardo]] uno dei tre principali poli [[Aziende produttrici di fisarmoniche in Italia|italiani di produzione]]. Tante furono le ditte che si sono distinte nel tempo come la Gallo, la Cavagnolo o altre in attività come la Ranco, la Bertone-Locatelli, la Teknofisa e la [[Cooperfisa]]. Esse esportano prevalentemente verso mercati esteri dove i loro strumenti sono molto apprezzati.<ref name=Strologo>{{cita libro|autore=Sandro Strologo|titolo=Per una storia della Farfisa|editore=Comune di Camerano, Comune di Numana, Comune di Castelfidardo, Provincia di Ancona|città=Camerano |anno= 2009}}</ref>.
 
===Servizi===
La maggior parte della forza lavoro impiegata a Vercelli lavora nel settore dei servizi.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/10/26/edizioni/vercelli/il-settore-pi-accogliente-resta-quello-del-terziario-5milAYLNOEhtVEm813mWCJ/pagina.html|titolo=Il settore più “accogliente” resta quello del terziario|pubblicazione=LaStampa.it|data=26 ottobre 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Otre agli uffici pubblici, alle scuole, all'università, all'ASL e al settore bancario la posizione strategica e i buoni collegamenti autostradali e ferroviari hanno favorito lo sviluppo del settore logistico. Accanto al Casello autostradale ''Vercelli Ovest'', in frazione Larizzate sono sorti molti centri di logistica tra cui la sede e i magazzini di [[Nova Coop]] per l'area Nord Ovest, la sede e i magazzini di Dimo Spa, socio piemontese del gruppo Euronics<ref>{{Cita news|autore=Elena Reguzzoni|url=http://www.e-duesse.it/News/Cons.-Electronics/Inaugurata-nuova-sede-di-Dimo-spa-a-Vercelli-177814|titolo=Inaugurata nuova sede di Dimo spa a Vercelli|pubblicazione=E2S|data=6 ottobre 2014|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> e i magazzini Sifte Berti<ref>{{Cita web|url=http://www.sifteberti.it/log.html|titolo=Sifte Berti La logistica|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=6 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706221741/http://www.sifteberti.it/log.html|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 2017 ha aperto il terzo maxi centro logistico in Italia del colosso americano [[Amazon.com|Amazon]].<ref>{{Cita news|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/18/news/vercelli_apre_il_maxi-hub_di_amazon_un_aspirapolvere_il_primo_prodotto_stoccato_nel_magazzino_dei_record-175863423/|titolo=Vercelli, apre il maxi-hub di Amazon: un aspirapolvere il primo prodotto stoccato nel magazzino dei record|pubblicazione=Repubblica.it|data=18 settembre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/25/news/amazon_spedito_il_primo_articolo_da_vercelli_festa_con_il_sindaco_nel_nuovo_stabilimento-176493814/|titolo=Amazon: spedito il primo articolo da Vercelli, festa con il sindaco nel nuovo polo logistico|pubblicazione=Repubblica.it|data=25 settembre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/11/10/news/amazon_a_vercelli_cosi_il_colosso_dell_e-commerce_si_prepara_alla_battaglia_del_natale-180776117/|titolo=A Vercelli il nuovo centro Amazon: così il colosso dell'e-commerce si prepara alla battaglia del Natale|pubblicazione=Repubblica.it|data=10 novembre 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
 
===Turismo===
Analizzando i dati sulle presenze turistiche in provincia emerge che negli ultimi venti anni vi è stato un costante aumento degli afflussi turistici verso Vercelli e il suo circondario.<ref name="ReferenceA">{{Cita news|url=https://www.comune.vercelli.it/sala-stampa/turismo-vercelli-nel-2017|titolo=Il turismo a Vercelli nel 2017|pubblicazione=Città di Vercelli|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Il cospicuo patrimonio storico-artistico e museale e il caratteristico paesaggio di risaia, specialmente nel periodo primaverile degli allagamenti per l'irrigazione, costituisce una risorsa importante seppure le sue potenzialità siano ancora sottoutilizzate e i soggiorni avvengano per periodi brevissimi di tempo.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2017/04/06/edizioni/vercelli/in-aumento-i-visitatori-ma-solo-per-il-turismo-mordi-e-fuggi-IhfqxCrEuDST3rOsDbONwM/pagina.html|titolo=In aumento i visitatori, ma solo per il turismo “mordi e fuggi”|pubblicazione=LaStampa.it|data=15 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref> Per esempio relativamente al biennio 2013/15 riguardo a soli tre musei (Borgogna, Leone, Tesoro del Duomo), i visitatori sono saliti da 13.695 a 19.602<ref>{{Cita web|url=http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|titolo=Turismo Biellese e Vercellese 2015|sito=vc.camcom.gov.it|data=2016|formato=PDF|accesso=8 febbraio 2018|dataarchivio=21 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180121001553/http://images.vc.camcom.it/f/studiestatistica/68/6851_CCIAAVC_1662016.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Un'altra voce importante del turismo in costante crescita è quella riguardante il percorso della [[Via Francigena|Via Francigena o Romea]]. Tappa menzionata già nel 990 nell'[[Itinerario di Sigerico]] attualmente ospita due ostelli e segnaletica dedicata per i viandanti. Il numero dei pellegrini ospitati presso il solo Hospitale Sancti Eusebi nel 2017 (943 presenze) è a oggi già superiore rispetto al dato di tutto l’anno 2016 (864 presenze).<ref name="ReferenceA"/><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/07/15/edizioni/vercelli/via-francigena-ostello-invaso-dai-pellegrini-TBHIKgzvuSZYLcsxhd1D4O/pagina.html|titolo=Via Francigena ostello “invaso” dai pellegrini|pubblicazione=LaStampa.it|data=15 luglio 2016|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Strade ===
Posta a metà strada tra Torino e Milano la città è servita dalla ex [[Strada statale 11 Padana Superiore]], ed è punto di partenza di numerose arterie. In direzione Casale Monferrato e Alessandria si diparte la [[Strada statale 31 del Monferrato|ex SS31]], in direzione Biella la [[Strada statale 230 di Massazza|ex SS230]] mentre per Pontestura verso Asti la [[Strada statale 455 di Pontestura|ex SS455]]. Le strade convergenti sul centro abitato sono raccordate dalle [[Tangenziale|tangenziali]] Ovest e Sud che formano così un semianello (essendone interrotto il lato est).
 
La città è servita altresì da due caselli autostradali. Uno, ''Vercelli Est'', è posto sull'[[Autostrada A26 (Italia)|autostrada A26]] (Genova - Gravellona Toce) nel territorio comunale di [[Borgo Vercelli]] collocato circa 8&nbsp;km a nord-est dal capoluogo. L'altro, Vercelli Ovest, sorge nella frazione Larizzate in prossimità dell'area industriale ed è posto sulla A26/A4 Diramazione Stroppiana-Santhià che congiunge l'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]], nei pressi di [[Santhià]], con l'autostrada A26, nei pressi di [[Stroppiana]].
 
=== Ferrovie e tranvie ===
La [[stazione di Vercelli]], posta lungo la [[ferrovia Torino-Milano]], è servita da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] e [[Trenord]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le Regioni [[Regione Piemonte|Piemonte]] e [[Regione Lombardia|Lombardia]], nonché da collegamenti a lunga percorrenza operati anch'essi da Trenitalia e [[SNCF Voyages Italia|SNCF]].
 
La stazione funge altresì da capolinea per le ferrovie [[Ferrovia Vercelli-Pavia|Vercelli-Pavia]] e [[Ferrovia Vercelli-Casale Monferrato]], quest'ultima priva di traffico dal 2013.
 
In passato Vercelli risultava capolinea di una vasta rete di tranvie extraurbane che comprendeva le seguenti linee:
* [[Tranvia Biella-Vercelli|Biella-Vercelli]]
* [[Tranvia Vercelli-Borgosesia|Vercelli-Borgosesia]]
* [[Tranvia Vercelli-Trino|Vercelli-Trino]]
* [[Tranvia Vercelli-Casale|Vercelli-Casale Monferrato]]
* [[Tranvia Vercelli-Biandrate-Fara|Vercelli-Biandrate-Fara]]
 
=== Aeroporti ===
L'[[aeroporto di Vercelli]] "Carlo del Prete" è situato a sud della città ed è dotato di una pista in [[erba]] lunga 560 [[Metro|m]]. Non effettua servizi passeggeri di linea. L'aeroporto è operato da Aero Club Vercelli "Marilla Rigazio"<ref>{{Cita web|url=http://www.aeroclubvercelli.it|titolo=Aero Club Vercelli {{!}} Voglia di volare!|accesso=5 ottobre 2017}}</ref> che garantisce i servizi anti-incendio ed è sede, dagli anni '30, dell'omonima scuola di volo in cui è possibile conseguire le licenze di volo per [[ultraleggero]] e per [[aviazione generale]] da [[Licenza di pilota privato|pilota privato]], [[Licenza di pilota commerciale|commerciale]] e di [[Licenza di pilota di linea|linea]]. Presso l'aeroporto vi è anche una scuola di [[paracadutismo]].
=== Mobilità urbana ===
La città è servita da una rete di autolinee urbane (sei tratte tutte attualmente in funzione) e suburbane gestita da [[ATAP (Biella e Vercelli)|ATAP]] ed è inoltre fornita di un servizio di [[Bike sharing]], gestito sia dal Comune e sia da ATAP, di cinque ciclo-stazioni<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.vercelli.it/aree-tematiche/trasporti-e-viabilita|titolo=Trasporti della città|data=22 maggio 2017|accesso=8 febbraio 2018}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Vercelli}}
[[File:Vercelli municipio.jpg|200 px|thumb|right|Il palazzo comunale]]
[[File:Vercelli municipio.jpg|thumb|Il palazzo comunale]]
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Andrea Corsaro
 
|DataElezione=28/06/2004
=== Gemellaggi ===
|partito=[[Centrodestra]]
Vercelli è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
|TelefonoComune=0161 5961
* {{Gemellaggio|Francia|Arles}} dal 1970.<ref name="comune.vercelli.it">{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.vercelli.it/cms/it/comitato-per-i-gemellaggi.html?Itemid=342.html] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
}}
* {{Gemellaggio|ESP|Tortosa}} dal 2003.<ref name="comune.vercelli.it" />
* {{Gemellaggio|Italia|Cetraro|2023}}
 
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport a Vercelli|}}
[[File:Sport in Vercelli, collage (Italy, 2024).png|thumb|upright=1.4|Collage di immagini riguardanti lo sport a Vercelli: lo stadio calcistico "[[Stadio Silvio Piola (Vercelli)|Silvio Piola]]", lo schermidore campione olimpico vercellese [[Marcello Bertinetti]], la pluridecorata squadra di hockey su pista [[Hockey Club Amatori Vercelli|Amatori Vercelli]] e il palazzetto dello sport "[[PalaPregnolato|Massimo pregnolato]]"]]
 
Vercelli vanta una antica tradizione sportiva potendo annoverare società e sportivi vincitori di diversi premi in molte discipline sportive. La società sportiva più nota è certamente la compagine calcistica, la [[Football Club Pro Vercelli 1892|FC Pro Vercelli 1892]] è una delle più antiche, celebri e titolate società calcistiche d'Italia. Club di grande tradizione, vinse sette [[Scudetto (sport)|scudetti]] tra il [[1908]] e [[1922]]. In città sono presenti altre due squadre: l'''U.S.D. Virtus Vercelli 2011'' e il ''G.S.D. Canadà Vercelli'', che militano nei campionati dilettantistici. <br>Grande tradizione anche nella scherma, presente sin dal 1895, le scuole di Vercelli hanno dato a questo sport numerosi campioni olimpici, campioni del mondo, maestri e innovatori di questo sport, tra cui il campione olimpico [[Marcello Bertinetti]].<br>Vercelli si è distinta anche nell'[[hockey su pista]] con la prima squadra cittadina, l'[[Hockey Club Amatori Vercelli|Amatori Vercelli]], club che ha conquistato tre [[Scudetto (sport)|scudetti]], una [[Coppa Italia di hockey su pista|Coppa Italia]] e due [[Coppa CERS]]. Presente anche il pattinaggio artistico a rotelle, sport nel quale la [[A.S.D. Skating Vercelli]] ha conquistato nel 2011 la [[Stella al merito sportivo|Stella di bronzo al Merito sportivo]] dal C.O.N.I., a riconoscenza dalla lunga tradizione che ha saputo coltivare.<br>Altro sport praticato sin dalla fine del XIX secolo e che ha dato alla città diversi vincitori di premi prestigiosi sono gli [[Tiro ai Giochi olimpici|sport da tiro]]. Il [[tiro a segno]] ha avuto massimo splendore negli [[anni 1960|anni sessanta del novecento]], quando il palmarès della sezione locale si arricchì di una lunga serie di titoli. Per quanto riguarda il [[tiro a volo]], invece, massimo lustro è stato dato dal vercellese [[Giovanni Pellielo]], vincitore di tre medaglie olimpiche individuali, 10 titoli mondiali (3 individuali) e 10 titoli europei (2 individuali).<br>Presenti squadre locali di medio o buon livello nell'ambito della [[pallavolo]] ([[Olimpia VBC Vercelli|Libertas Olimpia]]), il rugby ([[Rugby Vercelli]]), la [[pallacanestro]] ([[Vercelli Rices]]).
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Bo e Mario Guilla|titolo=Vercelli? Invito a conoscere la città in 9 itinerari|data=1983|editore=Gallo|città=Vercelli|p=124|cid=Bo e Guilla|ISBN=no}}
* {{Cita libro|autore=[[Anna Maria Brizio]] |titolo=Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia. Vercelli|anno=1935|editore=La libreria dello Stato |città=Roma |p=216 |cid=Brizio |ISBN=no}}
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Chicco, Giulio Cesare Facci eFrancesco Vola (Tobia) |titolo=Vecchia Vercelli |edizione=3|anno=1979|editore=La Sesia |città=Vercelli |p=833|ISBN=no}}
* {{Cita libro|autore=Flavio Conti|titolo=Cattedrali d'Italia|anno=1999|editore=Touring Club Italiano|città=Milano|p=200|ISBN=88-365-1581-9}}
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli. Il Duecento e il Trecento|anno=2007|editore=Eventi & Progetti|città=Biella|p=192|ISBN=88-89280-41-7}}
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli: Il Quattrocento|anno=2005|editore=Eventi & Progetti|città=Biella|p=192|ISBN=88-89280-17-4}}
* {{Cita libro|curatore=Vittorio Natale|titolo=Arti figurative a Biella e Vercelli. Il Cinquecento|anno=2003|editore=Eventi & Progetto|città=Biella|p=160}}
* {{Cita libro|autore=Rosaldo Ordano|titolo=Castelli e torri del Vercellese|anno=1985|editore=Giovannacci|città=Vercelli|p=315|cid=Ordano|ISBN=no}}
* {{cita libro|autore=Rosaldo Ordano|titolo=Storia di Vercelli|anno=1982|editore=Giovannacci|città=Vercelli|p=312|isbn=no|cid=Ordano}}
* {{Cita libro|curatore=Paolo Pomati|titolo=I 50 anni del Concorso Viotti|edizione=VercelliViva|anno=2000|editore=|città=Vercelli|p=178|ISBN=no}}
* {{Cita libro|autore=Lorenzo Proverbio|titolo=Silvio Piola. Il senso del gol|anno=2006|editore=Mercurio|città=Vercelli|p=215|ISBN=88-86960-86-7}}
* {{Cita libro|curatore=[[Giovanni Romano (storico dell'arte)|Giovanni Romano]]|titolo=Bernardino Lanino e il Cinquecento a Vercelli|anno=1986|editore=Cassa di Risparmio di Torino|città=Torino|p=303|ISBN=no}}
* {{Cita libro|autore=Dino Serazzi|autore2=Nino Carlone|titolo=Vocabolario vercellese|editore=Gallo|città=Vercelli|p=527|cid=Dizionario vercellese|ISBN=no}}
 
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Vercelli]]
* [[Via Francigena]]
* [[Itinerario di Sigerico]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commonswikt=Vercelli}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Piemonte/Provincia_di_Vercelli/Località/Alagna_Valsesia/}}
 
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