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 | nome=''Guttipsilopa'' 
| statocons= 
| immagine=[[File:Missing.png|250px]] 
| didascalia= 
<!-- CLASSIFICAZIONE: --> 
}} 
  
'''''Guttipsilopa''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Willis Wagner Wirth|Wirth]]</span>, [[|1956]]}} è un piccolo [[Genere (tassonomia)|genere]] di [[Insecta|insetti]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Ephydridae]] ([[Diptera]]: [[Schizophora]]). Esclusivo delle [[America|Americhe]], questo genere è composto da sette specie rare ed [[endemismo|endemiche]] della [[Caraibi|regione caraibica]] e della [[Florida]]. 
  
==Descrizione== 
Gli adulti sono [[moscerino|moscerini]] di dimensioni medio-piccole, con corpo lungo 3-43–4 mm, livrea di colorazione scura, [[esoscheletro degli insetti|tegumento]] di aspetto pruinoso sulla fronte e, in parte, sul torace.  
  
Il [[Capo degli insetti|capo]] ha [[Glossario entomologico#fronte|fronte]] relativamente larga, [[occhio composto|occhi]] ovali e glabri, faccia relativamente stretta e leggermente prominente, [[Glossario entomologico#gena|gene]] e [[parafacce]] strette. [[Antenna degli insetti|Antenne]] con [[Glossario entomologico#pedicello|pedicello]] rivestito di setole spiniformi, di cui una dorsale leggermente più sviluppata; [[Glossario entomologico#arista|arista]] pettinata, provvista di 5-9 raggi dorsali. 
  
La [[Chetotassi dei Ditteri|chetotassi]] della regione frontale comprende tre paia di [[setole fronto-orbitali]] periorbitali, le due paia di [[setole verticali|verticali]], un paio di [[setole ocellari|ocellari]], un paio di [[setole pseudopostocellari|pseudopostocellari]]. Le fronto-orbitali si differenziano per la posizione, lo sviluppo e l'inclinazione: due sono proclinate e allineate parallelamente al margine dell'orbita oculare, con quella anteriore lunga quanto le ocellari e almeno il doppio della posteriore; la terza setola è reclinata e si inserisce fra la proclinata anteriore e la proclinata posteriore, ma più internamente rispetto al loro allineamento. Le setole ocellari sono proclinate, le pseudopostocellari proclinate e divergenti, poco più lunghe della fronto-orbitale proclinata posteriore. Particolarmente sviluppate sono le setole verticali e la fronto-orbitale reclinata, più o meno della stessa lunghezza e, comunque, più lunghe delle ocellari e delle fronto-orbitali proclinate. 
  
==Sistematica== 
La tassonomia del genere ''Guttipsilopa'' si è sviluppata nella seconda metà del [[XX secolo]], nonostante due specie fossero conosciute già dall'[[Ottocento]]. [[Hermann Loew|Loew]] (1862) descrisse infatti le prime due specie, classificandole allora con i nomi ''Psilopa caeruleiventris'' e ''Psilopa umbrosa''<ref>{{cita|Loew (1862)|pp. 143-145}}.</ref>.  
  
Una prima ipotesi per la definizione di un nuovo genere fu formulata da [[Ezra Townsend Cresson Jr.|Cresson]] negli [[anni 1940|anni quaranta]]<ref name="mawi">{{cita|Mathis & Wirth (1977)|p. 63}}.</ref>. Inizialmente, nel 1942, osservò che le due specie non potevano essere classificate nel genere ''[[Psilopa]]'' e, per esclusione, le mise in relazione con il genere ''[[Rhysophora]]'', assegnando i nuovi nomi ''Rhysophora caeruleiventris'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Loew</span>, |1862}}) e ''Rhysophora umbrosa'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Loew</span>, |1862}})<ref>{{cita|Mathis & Wirth (1977)|pp. 63, 65, 69}}.</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=Ezra Townsend Cresson Jr |anno=1942 |titolo=Synopses of North American Ephydridae (Diptera) |rivista=Transactions of the American Entomological Society |volume=68 |numero=3 |paginepp=101-128 |url=httphttps://www.jstor.org/stable/25077492 |accesso=11-08- agosto 2011 |abstract=x}}</ref>. Pochi anni più tardi, alla fine del 1945, l'autore affermò che le due specie dovrebbero essere inserite in un proprio genere filogeneticamente associato al genere ''[[Actocetor]]''<ref name="mawi"/><ref>{{cita pubblicazione |autore=Ezra Townsend Cresson Jr |anno=1945 |titolo=A Systematic Annotated Arrangement of the Genera and Species of the Neotropical Ephydridae (Diptera). I. The Subfamily Psilopinae |rivista=Transactions of the American Entomological Society |volume=71 |numero=4 |paginepp=129-163 |url=httphttps://www.jstor.org/stable/25077536 |accesso=11-08- agosto 2011 |abstract=x}}</ref>. 
  
Nel ventennio successivo ci fu uno sviluppo significativo da parte di [[Willis Wagner Wirth|Wirth]], con l'istituzione del genere ''Guttipsilopa'' nel 1956. In questa fase, ''Guttipsilopa'' era monotipico e comprendeva la sola specie ''Guttipsilopa haydeni'', di nuova descrizione<ref>{{cita|Wirth (1956)|pp. 9-11}}.</ref>. L'Autore classificò il genere nella sottofamiglia delle Psilopinae e lo individuò come affine ai generi ''Actocetor'' ([[regione paleartica|paleartico]] e [[regione afrotropicale|afrotropicale]]) e ''[[Trypetomima]]'' ([[regione orientale|indomalese]] e [[regione australasiana|australasiano]]). Tale associazione era determinata, secondo Wirth, dalle omologie relative alla chetotassi frontale e alla pigmentazione delle ali. Per quanto concerne le due specie descritte da Loew (1862), Wirth confermò l'impostazione tassonomica di Cresson (1942) mantenendole nel genere ''Rhysophora''<ref>{{cita|Wirth (1956)|pp. 14-15}}.</ref>. La stessa nomenclatura fu confermata da Wirth (1968) nella pubblicazione di un catalogo degli Ephydridae del continente americano a sud degli [[Stati Uniti d'America|USA]]<ref>{{cita|Mathis & Wirth (1977)|pp. 65, 69, 71}}.</ref><ref>Willis Wagner Wirth (1968). ''77. Family Ephydridae'': 1-43. In Nelson Papavero (a cura di). ''A Catalogue of the Diptera of the americas South of the United States''. Departmento de Zoologia, Secretária da Agricoltura, São Paulo.</ref> 
  
Il secondo sostanziale sviluppo segue negli [[anni 1970|anni settanta]] e si deve a [[Wayne Nielsen Mathis|Mathis]] & Wirth (1977), i quali, con l'istituzione del nuovo genere ''[[Guttipsilopa (Nesopsilopa)|Nesopsilopa]]'', superano i limiti dell'impostazione tassonomica di Cresson spostandovi le due specie originariamente descritte da Loew (1862). Secondo gli Autori il confronto tra la  [[serie tipo]] del genere ''Rhysophora'' e le due specie ''caeruleiventris'' e ''umbrosa'' evidenzia differenze morfologiche tali da motivare la separazione in un genere distinto che concernono l'uniformità della livrea, la pigmentazione delle ali, la presenza e l'eventuale posizione della seconda setola fronto-orbitale proclinata in rapporto alla fronto-orbitale reclinata, la conformazione delle setole pseudopostocellari e, infine, la conformazione dell'arista. Gli Autori mantennero distinta dal nuovo genere la specie ''Guttipsilopa haydeni'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Wirth</span>, |1956}}, pur rimarcandone l'affinità morfologia. La differenziazione si basava principalmente sulla differente pigmentazione delle ali. Con l'istituzione di ''Nesopsilopa'', Mathis & Wirth designarono come serie tipo ''Psilopa umbrosa'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Loew</span>, |1862}}, vi spostarono le specie ''caeruleiventris'' e ''umbrosa'', con conseguente ridenominazione, ne aggiunsero due di nuova descrizione, ''Nesopsilopa bahamaensis'' e ''Nesopsilopa stonei''. Nel loro lavoro fornirono, infine, la breve descrizione di una quinta specie: molto simile a ''N. umbrosa'', di questa specie era disponibile un solo esemplare di sesso maschile. L'esame dell'apparato genitale ne aveva permesso la determinazione come specie distinta, tuttavia, i due Autori hanno ritenuto opportuno non formalizzarne la classificazione a causa dello stato danneggiato dell'unico esemplare disponibile. Si limitarono perciò a indicare questa quinta specie con un nome informale (''species A''). La classificazione si ottenne pochi anni dopo, da parte di Mathis & [[Amnon Freidberg|Freidberg]] (1980), grazie al ritrovamento di un secondo esemplare. La quinta specie fu denominata ''Nesopsilopa wirthi''<ref>{{cita pubblicazione |autore=Wayne Nielsen Mathis |coautori=Amnon Freidberg |titolo=A New Species of Nesopsilopa from Florida (Diptera: Ephydridae) |rivista=The Florida Entomologist |volume=63 |numero=3 |anno=1980 |paginepp=279-281 |url=httphttps://www.jstor.org/pss/3494622 |accesso=12-08- agosto 2011 |abstract=x}}</ref>. 
  
Il terzo contributo fondamentale proviene da Mathis & [[Tadeusz Zatwarnicki|Zatwarnicki]] (1990). Nell'ambito di una serie di revisioni tassonomiche, gli Autori rimarcano la sostanziale affinità tra ''Guttipsilopa'' e ''Nesopsilopa'' e ritengono ingiustificato il mantenimento in due distinti generi. Sulla base di questa affinità, Mathis & Zatwarnicki hanno riunito i due ''taxa'' nel genere ''Guttipsilopa'' riducendoli al rango di sottogeneri<ref>{{cita|Mathis & Zatwarnicki (1990)|p. 899}}.</ref>. 
  
Gli aggiornamenti più recenti si verificano negli [[anni 1990|anni novanta]] e consistono nella revisione della collocazione tassonomica (Zatwarnicki, 1992) e la descrizione di una nuova specie (Mathis, 1997).  
  
La ricollocazione di ''Guttipsilopa'' si integra nel quadro di una nuova definizione della suddivisione tassonomica della famiglia che ha comportato l'introduzione della sottofamiglia [[Discomyzinae]] e lo spostamento delle tribù [[Psilopini]] e [[Discomyzini]]<ref>{{cita pubblicazione |autore=Tadeusz Zatwarnicki |titolo=A new classification of Ephydridae based on phylogenetic reconstruction (Diptera: Cyclorrhapha) |rivista=Genus |volume=3 |numero=2 |paginepp=65-119 |anno=1992}}</ref>. ''Guttipsilopa'' e altri generi affini, che fino al 1992 erano inclusi nella tribù Psilopini, sono stati ricollocati all'interno della tribù Discomyzini.  
  
L'aggiunta dell'ultima nuova specie, ''Guttipsilopa (Nesopsilopa) dianneae'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis</span>, |1997}} è contestuale alla pubblicazione di un catalogo degli efidridi della [[barriera corallina]] del [[Belize]]<ref>{{cita|Mathis (1997)|pp. 44-47}}.</ref>. ''G. dianneae'' è anche l'unica specie definita dopo la revisione nomenclaturale di Mathis & Zatwarnicki (1990). Una particolare osservazione va fatta in merito all'inquadramento tassonomico adottato da Mathis (1997): nel catalogo, l'Autore usa ancora la vecchia ripartizione tassonomica, con l'inserimento di Guttipsilopa nella tribù Psilopini e di quest'ultima nella sottofamiglia [[Gymnomyzinae]] ''sensu lato'' (=Psilopinae). Questa impostazione non rappresenta una controversia, dal momento che lo stesso Autore, a partire dagli anni novanta, ha generalmente sostenuto la revisione tassonomica di Zatwarnicki (1992) sia in lavori propri sia in collaborazione con altri ditterologi specialisti in materia di Efidridi. È probabile che la scelta specifica di adottare la vecchia classificazione sia stata dettata da una ragione di opportunità al fine di adattare le chiavi di determinazione analitica preesistenti che, nel caso dell'entomofauna del continente americano, erano fondamentalmente basate sul [[Manual of Nearctic Diptera]] (1987). 
  
La ripartizione tassonomica del genere è pertanto la seguente: 
  
* Sottogenere '''''[[Guttipsilopa (Guttipsilopa)|Guttipsilopa]]''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Wirth</span>, |1956}} 
** ''[[Guttipsilopa haydeni|Guttipsilopa (Guttipsilopa) haydeni]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Wirth</span>, |1956}}) 
* Sottogenere '''''[[Guttipsilopa (Nesopsilopa)|Nesopsilopa]]''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis & Wirth</span>, |1977}} 
** ''[[Guttipsilopa bahamaensis|Guttipsilopa (Nesopsilopa) bahamaensis]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis & Wirth</span>, |1977}}) NT 
** ''[[Guttipsilopa caeruleiventris|Guttipsilopa (Nesopsilopa) caeruleiventris]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Loew</span>, |1862}}) NT 
** ''[[Guttipsilopa dianneae|Guttipsilopa (Nesopsilopa) dianneae]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis</span>, |1997}} NT 
** ''[[Guttipsilopa stonei|Guttipsilopa (Nesopsilopa) stonei]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis & Wirth</span>, |1977}}) NT 
** ''[[Guttipsilopa umbrosa|Guttipsilopa (Nesopsilopa) umbrosa]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Loew</span>, |1862}}) NE NT 
** ''[[Guttipsilopa wirthi|Guttipsilopa (Nesopsilopa) wirthi]]'' (<span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Mathis & Freidberg</span>, |1980}}) NE 
  
==Distribuzione e habitat== 
Nonostante sia rappresentato in due regioni zoogeografiche che inglobano l'intero continente americano, la distribuzione di questo genere è piuttosto circoscritta in quanto si estende in regioni di confine fra le due [[ecozona|ecozone]]. Questo areale comprende le stazioni dell'estremo sud della [[Florida]], le [[Bahamas]], parte delle [[Grandi Antille]] ([[Cuba]], [[Hispaniola]], [[Porto Rico]]) e alcuni [[Cay (geologia)|cay]] della barriera corallina del [[Belize]]. La distribuzione geografica del genere è riassunta nel dettaglio nella seguente tabella: 
{|class="wikitable"  
{|{{prettytable}} 
|- 
!!Specie!!Ecozona!!Siti 
  
==Note== 
{{<references|2}}/> 
  
==Bibliografia== 
* {{Bibliografia|Loew (1862)|{{cita pubblicazione |autore=Hermann Loew |titolo=Monographs of the Diptera of North America. Part I |rivista=Smithsonian Miscellaneous Collections |volume=6 |numero=1 [=N. 141] |anno=1862 |paginepp=1-221 |url=httphttps://www.archive.org/stream/monographsofdipt00loew#page/n7/mode/1up |accesso=11-08- agosto 2011}}|cid=Loew (1862)}} 
* {{Bibliografia|Wirth (1956)|{{cita pubblicazione |autore=Willis Wagner Wirth |titolo=The Ephydridae (Diptera) of the Bahama Islands |rivista=American Museum Novitates |volume=1817 |anno=1956 |paginepp=1-20 |url=http://digitallibrary.amnh.org/dspace/handle/2246/4654 |accesso=11-08- agosto 2011}}|cid=Wirth (1956)}} 
* {{Bibliografia|Mathis & Wirth (1977)|{{cita pubblicazione |autore=Wayne Nielsen Mathis |coautori=Willis Wagner Wirth |titolo=A New Genus of Psilopine Flies (Diptera: Ephydridae) With Notes on its Relationships |rivista=Proceedings of The Entomological Society of Washington |volume=79 |anno=1977 |paginepp=63-74 |url=http://biostor.org/reference/76323 |accesso=11-08- agosto 2011}}|cid=Mathis & Wirth (1977)}} 
* {{Bibliografia|Mathis & Zatwarnicki (1990)|{{cita pubblicazione |autore=Wayne Nielsen Mathis |coautori=Tadeusz Zatwarnicki |titolo=Taxonomic notes on Ephydridae (Diptera) |rivista=Proceedings of the Biological Society of Washington |volume=103 |numero=3 |anno=1990 |paginepp=891-906 |url=http://biostor.org/reference/74497 |accesso=10-08- agosto 2011}}|cid=Mathis & Zatwarnicki (1990)}} 
* {{Bibliografia|Mathis (1997)|{{cita pubblicazione |autore=Wayne N. Mathis |titolo=Shore Flies of the Belizean Cays (Diptera: Ephydridae) |rivista=Smithsonian Contributions to Zoology |volume=592 |paginepp=1-77 |anno=1997 |url=http://si-pddr.si.edu/dspace/bitstream/10088/5654/2/SCtZ-0592-Lo_res.pdf |accesso=18 maggio 2011 |cid=Mathis (1997) |dataarchivio=12 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120712172523/http://si-05pddr.si.edu/dspace/bitstream/10088/5654/2/SCtZ-2011}}0592-Lo_res.pdf |urlmorto=sì }} 
  
[[Categoria:Ephydridae]] 
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