Parto: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
[[File:Image from Peru of a doctor who helps a woman childbirth.JPG|thumb|Immagine proveniente dal Perù: un dottore aiuta una donna durante il parto]]
Il '''parto''' è l'espulsione spontanea o l'estrazione strumentale del [[feto]] e degli annessi fetali dall'[[utero]] [[madre|materno]]. Il fenomeno spontaneo per via fisiologica avviene all'interno di una serie di fenomeni definiti '''travaglio di parto''' o '''travaglio'''.
Il termine si riferisce generalmente alle specie di [[mammiferi]], incluso l'[[homo sapiens sapiens|essere umano]].
== Il parto nella specie umana ==
[[File:HumanNewborn.JPG
Il parto può distinguersi in "eutocico" o "fisiologico" se avviene spontaneamente, oppure in "distocico" o "non fisiologico" se, in seguito a complicazioni, è necessario l'intervento medico. La distocia può essere provocata da anomalie dell'apparato genitale, da alterazioni della contrazione uterina, da malattie del nascituro o da fattori psichici che ostacolano o impediscono il normale svolgimento del parto.<ref>{{Cita web|url=http://gargiulomedicolegale.it/blog/post/15/parto-distocico-e-fattori-responsabili.html|titolo=Parto distocico e fattori responsabili|sito=gargiulomedicolegale.it|accesso=2020-01-19}}</ref>
A seconda del momento della [[gestazione]] in cui si verifica, il parto viene detto:
* [[Aborto|Abortivo]]: prima della 22ª settimana (
* [[Parto pretermine]]: prima dell'inizio della 37ª settimana;
* A termine: tra l'inizio della 37
* Post-termine: dall'inizio della 42ª settimana.
In relazione alla gravidanza post-termine, nella pratica clinica, se le contrazioni non
Il calcolo dell'epoca gestazionale va eseguito partendo dal 1º giorno dell'ultima mestruazione (a tale scopo risulta utile un regolo ostetrico) oppure con l'ausilio dell'[[ecografia]] mediante la misurazione della biometria fetale (I trimestre,
Nella specie umana, inoltre, il neonato a termine è comunque caratterizzato da una condizione di notevole immaturità e dipendenza, con raggiungimento della maturità fisica solo dopo un periodo estremamente lungo.
{{F|medicina|dicembre 2024}}
== Il parto fisiologico ==
A scopo puramente didattico, il * Fase prodromica
* Fase dilatante o primo stadio
* Fase
* Fase espulsiva o secondo stadio
* [[Secondamento]] o terzo stadio
=== Fase prodromica ===
È caratterizzata dalla presenza di
L'inizio del travaglio può avvenire improvvisamente o gradualmente, e viene definito come regolare attività uterina in presenza di dilatazione della cervice.
La durata di questa fase è molto variabile (anche in base a quando si stabilisce l'inizio); in genere dura circa 5-6 ore nelle nullipare, e anche meno nelle pluripare.
=== Fase dilatante ===
[[File:Modello in cera, Gravidanza a termine periodo dilatante dep.OSMN IF 20802.jpg|thumb|Modello di gravidanza a termine: presentazione cefalica del periodo dilatante.]]
Le contrazioni diventano regolari (una ogni 3-4 minuti) e in genere aumenta la loro durata (30-40 secondi) e l'intensità.
Durante una contrazione i muscoli lunghi dell'utero si contraggono, dall'alto verso il basso, fino alla fine. Quando la contrazione finisce, i muscoli si rilassano e diventano più corti di quanto erano all'inizio della contrazione stessa. Ciò alza la cervice al livello della testa del bambino. Ogni contrazione dilata la cervice fino alla sua completa dilatazione, che spesso può raggiungere 10 e più centimetri di diametro.
Questa fase termina con il raggiungimento della dilatazione completa della cervice uterina, quando spesso avviene la [[amnioressi|rottura spontanea delle membrane amniotiche]] ("rottura delle acque"). Tuttavia quest'ultima può presentarsi spontaneamente anche prima della dilatazione completa (rottura
La rottura delle membrane può inoltre essere indotta artificialmente tramite [[intervento chirurgico]] di [[amniotomia]]. Il dolore interessa maggiormente la zona lombosacrale. Questa fase dura circa 4-5 ore nelle nullipare e 2 ore nelle pluripare ma anche qui la variabilità da caso a caso può essere molto ampia. ===Fase di transizione o fase di latenza===
Al termine della fase dilatante si osserva frequentemente una fase detta di transizione, durante la quale apparentemente l'attività contrattile subisce un rallentamento o una vera e propria pausa, che può durare da pochi minuti a un paio d'ore, durante la quale il miometrio si predispone a cambiare lo schema di movimento delle fibre muscolari per avviare la fase espulsiva.
=== Fase espulsiva ===
Il bambino viene espulso dall'utero attraverso la vagina sia attraverso contrazioni uterine, sia tramite gli sforzi da parte della madre, che "spinge". L'imminenza del momento del parto può essere valutata basandosi su una scala che misura la dilatazione della cervice, ossia sul cosiddetto Malinas score.
=== Secondamento ===
=== Fase
[[File:LaVergerrayCherie-birth.jpg|thumb|Una donna [[puerpera]] osserva la [[neonato|neonata]] che ha appena dato alla luce.]]
Qualora si verifichino significativi rischi medici nel continuare la gravidanza, potrebbe essere necessaria l'induzione della nascita. Dal momento che questa pratica comporta alcuni rischi, viene effettuata soltanto se il bambino o la madre sono in pericolo a causa della gravidanza prolungata. Spesso una gestazione di 42 settimane senza travaglio spontaneo viene usata come indicatore per praticare un'induzione di nascita, sebbene non siano dimostrate conseguenze effettive quando il travaglio viene indotto nelle gravidanze post-termine. Il travaglio indotto aumenta il rischio di ricorso al
{{Vedi anche|Taglio cesareo}}
{{...|medicina}}
== Le presentazioni fetali ==
Presso gli [[antichi Romani]] i bambini che alla nascita si presentavano con i piedi per primi venivano chiamati [[Agrippa (nome)|Agrippa]]:
{{Citazione|Nascere coi piedi in avanti è contro natura; perciò i nati in questo modo sono chiamati Agrippa (cioè, "partoriti a fatica").|[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia]]'', VII, 6, 45. Traduzione di Giuliano Ranucci<ref>{{Cita libro|autore=Gaio Plinio Secondo|wkautore=Plinio il Vecchio|titolo=Storia naturale|url=https://archive.org/details/plinio.-storia-naturale.-vol.-2-ocr-1983/page/35/mode/2up|volume=2|città=Torino|editore=Giulio Einaudi editore|anno=1983|pp=34-35|lingua=la, it|ISBN=88-06-05660-3}}</ref>|In pedes procidere nascentem contra naturam est, quo argumento eos appellavere Agrippas ut aegre partos, […].|lingua=la}}
[[File:Umbilical-newborn.jpg|thumb|Un [[neonato]] con il cordone ombelicale pronto per essere tagliato]]
Di solito il bambino nasce presentando per prima la testa. In alcuni casi però il bambino si presenta "di podice", nel senso che presenta prima le natiche o i piedi.
Ci sono molti tipi di presentazione podalica, ma il più comune è quello in cui le natiche del bambino vengono espulse per prime e le gambe sono piegate sotto il corpo del bambino, con le ginocchia piegate e i piedi vicino alle natiche (''full or breech''). Simile al caso
Un raro caso di presentazione è quella trasversale. Qui il bambino giace di fianco all'interno dell'utero e una mano o un gomito sono entrati per primi nel canale del parto. Anche se spesso i bambini che si presentano trasversalmente possono cambiare posizione, ciò non si verifica sempre, e in tal caso un parto cesareo diventa necessario.
In caso di presentazione podalica o trasversale è possibile eseguire il [[rivolgimento per manovre esterne]] per modificare la presentazione del feto e evitare il taglio cesareo.
== Parto in acqua ==
[[File:Naissance aquatique.jpg|thumb|Parto in acqua]]
{{vedi anche|Parto nell'acqua}}
Pediatrics, 2005;115;1413, DOI:10.1542/peds.2004-1738,</ref>
{{Vedi anche|Partoanalgesia}}
La quantità di dolore sofferto durante il parto varia in maniera notevole da donna a donna. Nel parto naturale il dolore può essere completamente assente oppure intenso e agonico, mentre nel cesareo ce n'è poco o nessuno. Molti sono i fattori che influenzano la percezione del dolore: la paura ([[tocofobia]]), la quantità di parti precedenti, la presentazione del feto, alcune idee culturali sul parto, la posizione in cui si partorisce, il sostegno ricevuto durante il travaglio, i livelli di beta-endorfina e la soglia di dolore naturale peculiare della gestante. Le contrazioni uterine, sempre intense durante il parto, vengono percepite generalmente come dolorose, anche se il grado di dolore varia da donna a donna e ci sono addirittura alcune persone che trovano piacevoli queste sensazioni.
=== Controllo del dolore con strategie non farmacologiche ===
Il corpo umano possiede dei sistemi per controllare il dolore del travaglio e del parto attraverso la secrezione di beta-endorfine. Come [[oppiaceo]] naturale, prodotto dal cervello, la [[Endorfine|beta-endorfina]] ha proprietà simili alla [[petidina]], alla [[morfina]], e all'[[eroina]], ed è stato dimostrato che agiscono sugli stessi recettori del cervello.<ref name="loh">H.H. Loh, L.F. Tseng, E.Wei, and C.H.Li - Beta-endorphin is a potent analgesic agent. Proc Natl Acad Sci U S A. 1976 August; 73(8): 2895–2898.</ref> Come l'[[ossitocina]], la beta-endorfina è secreta dalla ghiandola pituitaria, e sono presenti alti livelli durante il sesso, la gravidanza, il parto, e l'[[allattamento materno|allattamento]]. Questo ormone può indurre sensazioni di piacere ed euforia durante il parto.<ref name="brinsmead">M. Brinsmead et al., "Peripartum Concentrations of Beta Endorphin and Cortisol and Maternal Mood States," Australian and New Zealand Journal of Obstetrics and Gynaecology 25 (1985): 194-197</ref>
Per alleviare le sensazioni dolorose del travaglio e del parto è possibile ricevere aiuto da una qualche preparazione psicologica, educazione, massaggio, ipnosi, terapia idrica in una vasca o doccia. Ad alcune donne piace avere qualcuno che le fornisca sostegno durante il travaglio e il [[secondamento]]: spesso componenti della famiglia come la madre, la sorella, una cara amica, il padre del bambino, un partner oppure un professionista addestrato ([[doula]], [[levatrice]], [[ostetrica]]). Alcune donne, avendone la possibilità, preferiscono partorire inginocchiate oppure sedute per poter spingere più efficacemente durante la seconda fase del parto, in modo che la gravità fornisca il suo aiuto favorendo la discesa del bambino attraverso il canale del parto.
=== Controllo farmacologico del dolore ===
Il metodo adottato comunemente per il controllo medico del dolore da parto, che non presenta rischi per il nascituro, è detto [[partoanalgesia]] o analgesia del parto, che riduce significativamente i dolori associati alle contrazioni e all'espulsione del feto.
L'analgesia per via [[epidurale]] si ottiene inserendo una piccola cannula pieghevole (o "cateterino") negli spazi intervertebrali della porzione lombare della [[spina dorsale]]; questa metodica prevede l'utilizzo di aghi appositi e di una blanda anestesia locale che elimina il dolore durante la manovra. Una volta inserito, il cateterino viene lasciato in sede, consentendo al personale medico di somministrare [[analgesici]] in base a necessità senza ripetere la manovra di inserimento.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Amniotomia]]
* [[Anestesia peridurale]]
* [[Cardiotocografia]]
* [[
* [[
* [[
* [[Gravidanza]]
* [[Manovra di Kristeller]]
* [[Ossitocina]]
* [[Ostetricia]]
* [[Parto nell'acqua]]
* [[Parto pretermine]]
* [[
* [[
* [[Taglio cesareo]]
* [[Test di Bishop]]
* [[Tocolisi]]
* [[Ventosa ostetrica]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Processi fisiologici generali]]
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