Castello di Maredolce: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
[[Immagine:Maredolce.jpg|thumb|right|300px|Il Castello di Maredolce nel [[Parco della Favara]]]]
|nome edificio = Palazzo della Favara
 
|immagine = Maredolce.jpg
Il '''Castello di Maredolce''' o '''Castello della Favara''' è un edificio [[Palermo|palermitano]] in [[Architettura araba in Sicilia|stile islamico]], la cui architettura non sembra mostrare influenze normanne; esso risale al [[XII secolo]], e si trovava all'interno della Fawwarah ("fonte che ribolle" in [[lingua araba]]), il [[Parco della Favara]].
[[Immagine:Maredolce.jpg|thumb|right|300px|didascalia = Il Castello di Maredolce nel [[Parco della Favara]]]]
|paese = ITA
|divamm1 =
|città = Palermo
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = Vicolo del Castellaccio 23, Palermo
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = XII secolo
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|uso = sollazzo estivo
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani =
|area calpestabile =
|ascensori =
|costo =
|architetto =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = [[Ruggero II di Sicilia]]
|committente =
}}
Il '''castello di Maredolce''' o '''palazzo della Favara''' di [[Palermo]] è un edificio in [[Architettura normanna|stile arabo-normanno]], la cui architettura sembra mostrare influenze islamiche.<ref>{{Cita libro |pagina=493 |autore=[[Tommaso Fazello]] |titolo=Della Storia di Sicilia - Deche Due |url=https://books.google.it/books?hl=it&id=hM2XPuLTSDgC |accesso=13 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151129061603/https://books.google.it/books?hl=it |dataarchivio=29 novembre 2015 |urlmorto=sì }}, Volume uno, Palermo, Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana, 1817.</ref><ref>{{cita libro|titolo=Castel del Monte: Inedite indagini scientifiche. Atti del primo convegno 18-19 giugno 2015|editore=Gangemi|isbn=9788849280999|p=97|url=https://books.google.it/books?id=-t3dCQAAQBAJ&pg=PA97}}</ref> La struttura risale al [[XII secolo]] e si trovava all'interno della ''Fawwara'' (in [[lingua araba]], 'fonte che ribolle'), il [[parco della Favara]], nel [[quartiere Brancaccio]].
 
==Storia==
[[File:Diemer Hofhaltunga.jpg|thumb|left|La corte di [[Federico II di Svevia]] al palazzo della Favara, con letterati, artisti e studiosi siciliani (riproduzione di un dipinto di [[Michael Zeno Diemer]])]]
Il [[palazzo]], impropriamente detto "castello", fu edificato nel [[1071]]<ref name=Palermo>{{cita web|url=http://www.byitaly.org/it/Sicilia/Palermo/Palermo/Castello_di_Maredolce_alla_Favara|titolo=Palermo}}</ref>,. eOltre facevaal parte di un "qasr"palazzo, ovverol'area unacomprendeva cittadella fortificata situata alle falde diun ''[[monte Grifonehammam]],'' probabilmente(complesso racchiusatermale) entroe una cinta di [[mura]],Peschiera che oltre al palazzo comprendeva un [[hammam(architettura)|peschiera]] e una peschiera. L'edificio fu una delle residenze del re [[normanniNormanni|normanno]] [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], cheil quale, secondo il primo riferimentotesto testualeche sullriferisce dell'esistenza dell'edificio, il [[''Chronicon sive Annales]]'' di [[Romualdo Salernitano]], avrebbe riadattatocostruito aiun nuovo castello-palazzo per i suoi scopi; unnel palazzo[[X preesistentesecolo]], durante la fase più prospera dell'[[Emirato di Sicilia]], un precedente edificio era appartenuto all'emiro [[emirokalbita]] [[GiafarJa'far Ibnal-Kalbi MuhammedII]] nel(Giafar).<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/26/il-castello-dellemiro-giafar-apre-le-porte.html |titolo=Il castello dell'emiro Jaʿfar apre le porte per un weekend |pubblicazione=[[IXLa secoloRepubblica (quotidiano)|La Repubblica]]. |data=2011-03-26 |accesso=2020-06-25}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Castelli/Sicilia/palermo/palermo.htm|titolo=Castello di Maredolce e cappella dei Santi Filippo e Giacomo}}</ref>
 
NellL'arcoattuale deicastello secolifu ilcostruito castellodai divenne fortezzaNormanni e nelmodificato dagli Svevi. Nel [[1328]] fu ceduto ai frati-cavalieri [[teutonici]] della Magione, che lo trasformarono in un [[ospedale]]. Nel [[1460]] la struttura fu concessa in [[enfiteusi]] alla famiglia siciliana dei [[Beccadelli di Bologna]] e nel [[XVII secolo]] diventò di proprietà di [[Francesco Agraz]], duca di Castelluccio: la trasformazione in [[azienda agricola]] era ormai completa.
 
Nel [[1992]] la [[Regione Siciliana]] ha acquisito per esproprio l'edificio.<ref name=castello/>
Verso la fine dell'Ottocento il castello divenne proprietà di due importanti famiglie, Conti e Castellana, originarie rispettivamente di Palermo e di [[Vicari]]. La strada ove è ubicato il castello venne dedicata al proprietario di allora, il cavaliere Salvatore Conti, vicesindaco di Palermo. Oggi, la medesima prende il nome di via Emiro Giafar.
 
Il castello di Maredolce appartenne alla famiglia Castellana sino al [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. Seguì poi l'abbandono e il degrado, frutto anche delle numerose forme di abusivismo che si susseguirono nel corso dei successivi decenni.
 
Nel 1992 la [[Regione Siciliana]] acquisì per esproprio l'edificio<ref name=castello/> e nel 2007 diede avvio a lavori di restauro<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/17/castello-di-maredolce-una-sfida-brancaccio.html Castello Di Maredolce Una Sfida A Brancaccio - La Repubblica.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. A dispetto dei restauri curati dalla Soprintendenza di Palermo, ancora nel 2016 alcuni locali adiacenti al Castello risultavano occupati e abitati abusivamente, impedendo la corretta fruizione del bene.
 
==Struttura==
[[File:Maredolce3.JPG|thumb|La cupola dei santi Filippo e Giacomo]]
Il castellopalazzo, per volere di Ruggero II, venne circondato da un lago artificiale esteso poco più di 17 ettari {{citazione necessaria}}, che lo cingeva su tre lati, ed era immerso in un grande parco, dove Ruggero II si dilettava nella caccia. Il bacino, che aveva al centro un'isola di circa due ettari di estensione, venne ottenuto grazie a una diga composta da blocchi di tufo, che interrompeva il corso della sorgente del monte Grifone. Nel [[XVI secolo]] la sorgente si prosciugò, e la peschiera divenne una fertile area agricola <ref name=Palermo/>, ancora oggi esistente.<ref>{{cita web|url=http://www.ipalazzi.it/palazzo/p_1586.html|titolo=Castello Maredolce alla Favara|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090609152715/http://www.ipalazzi.it/palazzo/p_1586.html|dataarchivio=9 giugno 2009}}</ref>
{{citazione|[…] le delizie della terra e delle acque, in un sito che dicesi Favara che è pieno di carità, [Ruggero II] fece un bel lago artificiale nel quale ordinò che fossero riposti pesci di ogni natura e di varie regioni […]. E fece pure innalzare, all’interno del parco, un palazzo al quale, attraverso sotterranee condutture, giungessero acque biglietti da fonte.|[[Romualdo II Guarna]]}}
 
L'edificio ha pianta quadrangolare, e possiede al centro un cortile molto spazioso, dotato in origine di un portico con volte a crociera, del quale rimane solo qualche traccia. L'esterno è formato da blocchi di tufo con arcate a sesto acuto. Nel lato non bagnato dal lago artificiale si aprono quattro entrate, due delle quali portano alla grande ''Aula Regiaregia'' e alla cappella palatina, di forma rettangolare ad una sola [[navata]]#Cappella copertaPalatina|Cappella da due volte a crociera, con [[ transettopalatina]]. sormontato da una [[cupola]] semisferica e dedicata ai santi Filippo e Giacomo già dal [[XIII secolo]].
 
La struttura dell'adiacente hammam''ḥammām'' è dal [[XIX secolo]] inglobata in una palazzina, ed è riconoscibile con difficoltà.
 
== Il giardino ==
{{vedi anche|Parco della Favara}}
Il parco intorno al palazzo ed alla peschiera era un giardino caratterizzato da numerose specie arboree (in particolare [[agrumi]] ed altri alberi da frutto) corsi d'acqua ed animali esotici, secondo il modello dei giardini islamici africanidell’[[Ifriqiya]] e [[Spagnaal-Andalus|spagnoli]] dell'epoca, ed in particolare simili all'agdal del [[Maghreb]], caratterizzati da frutteti ed [[acqua]]. L'acqua, vitale per le piante e simbolo di purificazione e rinascita, costituiva l'elemento centrale in un giardino concepito come una riproduzione del [[Janna|paradiso]] [[Corano|coranico]].<ref name=castello>{{cita web|url=http://www.palermotourism.com/datas/Operatori/Download/opuscoli/file/maredolce.pdf|titolo=Il castello di Maredolce}}</ref>
{{citazione|Favara dal duplice lago, ogni desiderio in te assommi: vista soave e spettacolo mirabile. Le tue acque si spartiscono in nove rivi; o bellissime diramate correnti! Dove i tuoi due laghi si incontrano, ivi l'amore si accampa, e sul tuo canale la passione pianta le tende. Oh splendido lago delle due palme e ostello sovrano circondato dal lago. L'acqua limpida delle due sorgenti sembra liquide perle e 1a distesa intorno al mare. I rami dei giardini sembrano protendersi a guardare i pesci delle acque, e sorridere. Il grosso pesce nuota nelle limpide acque del parco, gli uccelli cinguettano nei suoi verzieri.|[['Abd al-Rahman al-Itrabanishi]]}}
 
In principio vi era un lago artificiale, (da qui deriva il nome ''Maredolce'') che purtroppo nei secoli si è prosciugato. Sono ancora presenti tracce di numerosi sentieri in terra battuta sui quali i precedenti proprietari erano soliti fare lunghe passeggiate.<ref>{{Cita web |autore=G. Mattioli |url=http://www.turismo.it/cultura/articolo/art/maredolce-le-radici-arabe-della-sicilia-id-13607/ |titolo=Maredolce: le radici arabe della Sicilia |accesso=5 giugno 2018}}</ref>
 
== Cappella Palatina ==
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo o ''Cappella Palatina a Maredolce'' è menzionata nel 1274 in un diploma contenuto nel [[Tabulario (archivio)|tabulario]] della Cappella Palatina oggi custodita presso la sede della "''[[Chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)#Casa dei Padri Teatini|Catena]]''" e "''[[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)#Convento francescano di Santa Maria degli Angeli|Gancia]]''".
 
Ambiente di forma rettangolare ad una sola [[navata]] coperto da due [[volte a crociera]], con [[transetto]] sormontato da [[cupola]] semisferica, luogo di culto dedicato ai santi Filippo e Giacomo.
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro |autore=Vittorio Noto |titolo=Architetture Medievali normanne e siculo normanne |città=Palermo |editore=Vittorietti |anno=2012}}
* {{Cita libro |autore=Vittorio Noto |titolo=Palazzi e giardini dei re normanni di Sicilia |città=Palermo |editore=Kalos |anno=2017}}
 
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed" heights="180">
File:Le palais de la Favara (Palerme) (7035970649).jpg|Modello
File:Casteddu dâ Favara.jpg|Ingresso principale prima del restauro
File:Maredolce6.JPG|Interni dopo il restauro
File:Le palais de la Favara (Palerme) (7035976123).jpg|Lato posteriore
</gallery>
 
==Note==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Castello di Maredolce (Palermo)}}
 
{{Portale|Palermo}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Castelli di Palermo|Maredolce]]
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Architettura araba in Sicilia|Maredolce]]
*{{Cita video|titolo=Il castello di Maredolce|url=https://www.youtube.com/watch?v=9hENtRYj4BE&list=WL&index=36|autore=Gaspare Mannoia|data=2015-11-01}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Palermo}}
 
[[deCategoria:Castello di Maredolce| ]]
[[Categoria:ArchitetturaRuggero arabaII indi Sicilia|Maredolce]]