Tallacano: differenze tra le versioni

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{{F|Marche|gennaio 2008}}
 
{{Divisione amministrativa
|Nome=Tallacano
|Nome ufficiale=
|Panorama=Tallacano.jpg
|Didascalia=Tallacano vista da Venamartello immersa nel verde - 2004
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Marche
|Divisione amm grado 1-2=
|Divisione amm grado 2=Ascoli Piceno
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|Longitudine secondi=20.7
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|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=230
|Aggiornamento abitanti=2019
|Note abitanti={{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007T85&v=1UH07B07SE50000|titolo=Dati Censimento ISTAT 2001|accesso=26-10-2008}}
|Aggiornamento abitanti=2001
|Codice postale=63041
|Prefisso=0736
|Fuso orario=+1
|Codice catastale=
|Nome abitanti=tallacanesi
|Patrono=[[san Pietro]]
|Festivo=Secondaseconda domenica di agosto
}}
 
'''Tallacano''' (''Tallacà'' nel [[dialetto ascolano]]) è una frazione del comune di [[Acquasanta Terme]] in [[provincia di Ascoli Piceno]] circondatanella interamenteregione da verdi montagne, è un paese molto antico datato prima dell'anno mille. Le sue montagne sono popolate da molte specie animali dell'[[appennino centraleMarche]] (raro il [[lupo]]), caratteristiche le grotte in [[tufo (roccia)|tufo]] e le pareti delle montagne dove in alcune zone si buttano a strapiombo nel [[torrente]] con altezze che superano spesso i 30 metri.
Di rilevante importanza sono la qualità e la quantità delle castagne e dei marroni che per centinaia di ettari ricoprono questo importante gruppo montuoso dell'[[Appennino]] e Tallacano ne fanno una piccola capitale del frutto.
Nei mesi di settembre e ottobre le montagne come da tradizione secolare tante persone tornano a popolare i boschi nella raccolta di questo prelibato dono della natura.
Altre ricchezze del bosco sono i funghi, i tartufi neri, asparagi, ciliegie, fichi, noci, lamponi, more e tanti altri.
 
Il paese è noto soprattutto per l'abbondante raccolta di [[Castanea sativa|castagne]] e [[Castanea_sativa#Varietà|marroni]] e per la notevole presenza di piante che ne producono i frutti e che ricoprono per centinaia di [[ettaro|ettari]] il gruppo montuoso dell'[[Appennino umbro-marchigiano|Appennino umbro marchigiano]] dove sorge il piccolo borgo.
La sua popolazione vanta pochi abitanti invernali e moltissimi estivi, che tornano per trovare pace, tranquillità e relax in perfetto silenzio ed armonia con la natura.
 
== Geografia fisica ==
==Introduzione==
=== Territorio ===
"Nel regno dei monti di tufo"
Tallacano, inserito nel comprensorio del [[Parco Nazionale dei Monti Sibillini]], sorge a 660 m. [[livello del mare|s.l.m.]] su di un crinale nel cuore degli Appennini. Il suo centro abitato si compone di case costruite in pietra locale ([[Tufo (roccia)|tufo]]) edificate in epoca [[rinascimento|rinascimentale]], databili intorno al [[1500]].<ref name="ref_A">M. Stipa, ''Itinerari dell'ascolano. Venamartello - Tallacano'', art. cit. pag. 12.</ref> Le montagne che circondano il borgo sono [[monte Ceresa]] (1.494 metri), monte Savucco (1.205 metri), monte Monterone (1.420 metri), monte Scaloni (1.340 metri), colle Cese Novele (1.057 metri), monte Vicito (1.041 metri), monte Pianomonte (1.279 metri). Questi rilievi sono ricoperti da boschi di castagni, [[quercia|querce]], [[abies|abeti]], [[faggio|faggi]] e popolati da molte specie di animali tipiche dell'appennino centrale, quali [[cinghiale|cinghiali]], [[vulpes|volpi]], [[meles meles|tassi]], [[scoiattolo|scoiattoli]], [[glis glis|ghiri]], [[asio otus|gufi]], [[picidae|picchi]], [[Falco peregrinus|falchi pellegrini]], [[Athene noctua|civette]] e più raramente il [[lupo]]. Nelle aree boschive vi sono [[fungo|funghi]], [[tartufo nero|tartufi neri]], [[Asparagus acutifolius|asparagi selvatici]], ciliegie, fichi, noci, lamponi e more.
Nidi di località su banchi di roccia tufacea: Forcella, Venamartello, Cocoscia, Falciano, Colle Falciano, Valle Fusella, Tallacano, Piandelloro, Rocchetta, Poggio Rocchetta, Agore.
Ricchi boschi di querce e castagno - il belvedere di Venamartello. Le case rinascimentali di Tallacano.
Da Acquasanta Terme a un certo punto sulla strada [[Salaria]] si incontra il bivio e poi passiamo subito il [[fiume Tronto]] dove la centrale idroelettrica forma un bel lago dove sfocia il bel torrente Tallacano dalle acque cristalline e ricche di storia come i suoi mulini.
Verso Tallacano il paesaggio cambia in pieno.
Sovrastano la zona alte fasce di tufo nudo, grigiastro, quasi ciclopiche le costruzioni a fondale.
Tallacano è paese che bisogna vivere e amare. Un museo a cielo aperto dove qui l'Italia si è fermata ai secoli passati senza essere inghiottita dal caos dei giorni d'oggi.
 
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di [[grotta|grotte]] tufacee e pareti montane che si gettano a strapiombo lungo il corso del vicino torrente con altezze che superano spesso i 30 metri. A pochi chilometri dal centro abitato antichi sentieri conducono ai vicini [[monti della Laga]], ai [[Monti Sibillini|Sibillini]] e ai paesi di Agore, Poggio, Rocchetta e Peracchia.
==Storia==
Tallacano fa parte di quel gruppo di paesi che si trovano al di là di una piccola catena di montagne che corre parallela al [[fiume Tronto]].
I paesi sono: Venamartello e Cocoscia, Forcella, Falciano e Colle Falciano, Tallacano, Rocchetta e Agore, ancora più in là verso nord oltre l'altra cresta di montagne troviamo Piandelloro, ad ovest Peracchia e Capo di rigo ed altri paesi o ville (come venivano chiamati questi paesi nell'antichità).
 
La frazione si trova a circa 25&nbsp;km dal [[Ascoli Piceno|capoluogo di provincia]] e si raggiunge percorrendo la [[via Salaria]] fino alla località di Centrale di Acquasanta Terme; qui un incrocio indica la strada che conduce al paese (che dista circa 9&nbsp;km) e termina a Tallacano. Con i borghi di Venamartello, Cocoscia, Forcella, Falciano, Colle Falciano, Rocchetta e Agore, fa parte del gruppo di centri abitati che sorgono al di là di una piccola porzione della catena montuosa che corre parallela al fiume Tronto. Più verso [[nord]] ci sono Piandelloro, ad [[ovest]] Peracchia, Capo di Rigo e altri piccole contrade.
La fondazione di Tallacano viene attribuita ai [[Grecia|greci]] mentre erano in guerra contro [[Roma]], stabilitisi qui forse in ritirata o forse come posizione strategica. I nomi di molti luoghi delle [[Vallata|vallate]] e delle [[Montagna|montagne]], ancora oggi, derivano da parole greche.
 
==== Torrente Tallacano ====
Altre fonti certe stabiliscono le origini alla famiglia dei Tagliacane e nelle antiche mappe custodite all'interno dei [[Musei Vaticani]] risalenti al [[1527]] il nome di Tallacano era Tagliacane, da qui l'origine del nome del vecchio paese in seguito mutato in Tallacano.
Il [[torrente]], che assume la stessa denominazione del paese, nasce a quota 1.300 metri alimentato da molte [[sorgente (idrologia)|sorgenti]]. Il corso d'acqua corre veloce per quasi tutta la sua lunghezza (15&nbsp;km) fra profonde gole e alte [[cascata|cascate]] per poi finire la sua corsa nel [[lago]] di Centrale. Nel [[bacino idrografico]] del [[fiume]] [[Tronto]] fa parte degli affluenti di sinistra. È popolato da [[trota|trote]] fario e da pochi [[gambero|gamberi]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.polipesca.com/torrente-tallacano-ascoli-piceno.html Torrente Tallacano - sito polipesca.com] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} URL consultato il 10 febbraio 2012.</ref>
 
==== Clima ====
La storia inizia da Morrice, piccolo paese sulla sponda di sinistra del [[fiume Tronto]] costituito da poche case in via di estinzione, fin dalle prima pagine scritte della sua storia sono affiancate al comune di Quintodecimo.
Il clima è tipico delle zone appenniniche con [[Inverno|inverni]] freddi, non mancano temperature inferiori ai 10º sotto zero, e con forti [[neve|nevicate]]; [[primavera|primavere]] ed [[autunno|autunni]] piovosi ed [[estate|estati]] calde soprattutto nel periodo da luglio fino a metà agosto.
Tutta la fascia sinistra del fiume è legata al ''Castello di Aquilaria'', castello che fa perdere le sue tracce quando i Sindacati montani danno inizio alla loro storia scritta. Che ''Aquilaria'' estendesse da Morrice fino a Forcella-Falciano la sua influenza è testimoniato da numerose contrade che portano quel nome nel '400, '500, '600 e qualcuna ancora ai giorni nostri.
 
== Storia ==
Nel [[1440]], firmano lo statuto notarile ascolano tre notai di Tallacano i cui protocolli sono andati persi. Uno dei tre è ''Johannes Marini Cicchi'' (1478) che dice di essere di ''Tagliacano''. Questa grafia desta interesse perché compare anche su inventari lateranensi (''Ecclesia S. Marie Annunciate de villa Talianchani''), sul documento olivetano (chiesa di S. Pietro di ''Tagliacano'') e suglia tti notarili di Domenico Castelli (''ecclesia SS.me Annuntiate villa Tagliacani'', firma del notaio Johannes Mascij del 1482).
[[File:Tagliacane ovvero Tallacano nel 1527 - Musei Vaticani.jpg|thumb|Tallacano, nel 1527, con il nome di Tagliacane, Musei Vaticani]]
L'origine della fondazione del paese è piuttosto controversa, alcuni storici la attribuiscono ai [[Grecia|greci]] che qui stabilitisi, forse in ritirata o forse fruendo della posizione strategica del luogo durante la guerra contro [[Roma]], dettero vita all'insediamento. (I nomi di molti luoghi delle vicine [[valle|vallate]] e delle montagne derivano da parole greche). Altre fonti riferiscono le origini del borgo alla nobile famiglia ascolana dei Tagliacane. In alcune mappe, risalenti al [[1527]], custodite presso i [[Musei Vaticani]], il nome di Tallacano è riportato come Tagliacane, che, in seguito, è mutato in Tallacano.
 
Il nome della villa compare sul Bollario Vescovile nell'anno [[1331]] quando avviene il passaggio della chiesa di ''San Pietro di Tallacano'' dall'amministrazione di Donno Filippo, [[priore]] della [[Chiesa di San Tommaso Apostolo (Ascoli Piceno)|chiesa di San Tommaso Apostolo]] di Ascoli, ai chierici locali e a Gentiluccio di Antonio da [[Quintodecimo]].
Nonostante il Catasto ascolano nel [[1381]] riporti la dicitura in ''territorio Tallacani'', e nonostante che la forma sia la più attestata nel corso dei secoli, viene il dubbio che il nome della villa sia legato, a partire dal 1200-300, a qualche membro della nobile famiglia ascolana dei Tagliacane, famiglia della quale proviene ''Gentile Angelutij Tagliacane de Esculo'' fontatore, nel 1407, della chiesa di Villa Guasto, in territorio di Accumoli.
 
La buona organizzazione di Tallacano è evidente nel [[1356]] quando gli uomini della villa, uniti con gli uomini di Rocchetta, nominarono come loro procuratore in [[Perugia]] Nicola Tiberucci nella causa contro fra Marino dell'[[Ordine agostiniano]], per atti concernenti ''l'hospitate'' di San Giorgio di Salmacina.
Il nome della villa compare sul Bollario Vescovile nel [[1331]] quando il passaggio della chiesa di ''S. Pietro di Tallacano'' dell'amministrazione di Donno filippo, priore della chiesa di [[San Tommaso]] di Ascoli, ai chierici locali e a Gentiluccio di Antonio da [[Quintodecimo]].
 
Nonostante il Catasto ascolano nel [[1381]] riporti la dicitura in ''territorio Tallacani'', e nonostante la forma sia la più attestata nel corso dei secoli, viene il dubbio che il nome della villa sia legato, a partire dal [[1200]]-[[1300]], a qualche membro della famiglia ascolana dei Tagliacane, famiglia da cui proviene ''Gentile Angelutij Tagliacane de Esculo'' fondatore, nel [[1407]], della chiesa di Villa Guasto, nel territorio di [[Accumoli]].
La buona organizzazione di Tallacano è evidente nel [[1356]] quando gli uomini della villa uniti con gli uomini di Rocchetta, nominano loro procuratore, in Perugia, Nicola Tiberucci nella causa contro fra Marino dell'Ordine Agostiniano, per atti concerni ''l'hospitate'' di San Giorgio di Salmacina.
Con Venamartello, nel [[1550]], la villa di Tallacano ha due vertenze di rilievo, la prima riguarda la lunghissima lite per il possesso di Monte Savucco e l'altra vede l'intera ''universitas'' di Tallacano agire ''civiliter et criminaliter'' contro Donno Perdominico Joannis alias ''Musiolo'' perché retribuisca alla Comunità il privilegio della chiesa di San Pietro.
Per i rapporti con ascoli, rimane ai documenti una dei Massari di Talacano, del [[1513]], che ''con occhi lacremoni recorrono'' perché vengano ridotti a 46 i molti [[fiorini]] di debito contratti ''a causa dei turbamenti in questa Magnifica Ciptà et contado''.
 
Nel [[1440]], firmano lo statuto notarile ascolano tre notai di Tallacano i cui protocolli sono andati persi. Uno dei tre è ''Johannes Marini Cicchi'' ([[1478]]) che dice di essere di ''Tagliacano''. Questa grafia desta interesse perché compare anche su inventari lateranensi (''Ecclesia S. Marie Annunciate de villa Talianchani''), sul documento olivetano (chiesa di San Pietro di ''Tagliacano'') e sugli atti notarili di Domenico Castelli (''ecclesia SS.me Annuntiatae villa Tagliacani'', firma del notaio Johannes Mascij del [[1482]]).
Nel [[1500]] Tallacano è coinvolto nella vicenda Ardighelli al ponte Santa Croce; da Tallcano in seguito proverranno molti [[Tramazzini]] che tata parte avranno nella storia del periodo napoleonico ed unitario.
 
Con Venamartello, nel [[1550]], la villa di Tallacano ha due vertenze di rilievo, la prima riguarda la lunghissima lite per il possesso di monte Savucco e l'altra vede l'intera ''universitas'' di Tallacano agire ''civiliter et criminaliter'' contro Donno Perdominico Joannis alias ''Musiolo'' perché retribuisca alla Comunità il privilegio della chiesa di San Pietro.
Agli albbori del XX secolo torna a far parlare di se questo paese per la presenza sul suo territorio di lupi che fanno strage di pecore per l'occasione gli abitanti ottengono dal [[Prefetto]] il consenso a spargere in giro carne avvelenata, con obbligo però di ritirarla ogni mattina all'alba (Regolamento anno [[1903]])
 
Nel [[1500]] Tallacano è coinvolto nella vicenda Ardighelli al ponte Santa Croce; da Tallcano in seguito proverranno molti [[Tramazzini]] che tanta parte avranno nella storia del periodo napoleonico ed unitario.
I nome delle contrade attorno alla villa di Tallacano suonano antichità profonda: sul ''fosso Tatiù'', la villa ha il suo mulino; ai confini del suo territorio, verso Montegallo, vi sono ''lu Monte Cespite et lu Plano dela Macchia''; nei pressi della villa fugurano la ''Valle dei Castaneti, sollepite, Sellare, Capo le Sede, Creta''; nella contrada ''lu Sasso Trescatora'' vi è ''unum sassum grannum actum ad reponendum phemum''; si incontrano poi la ''Candavina de li Tassiuni, Jò la Rocha, le Piagie, li Sassi alli Fici'' eccetera.
 
Per i rapporti con Ascoli, rimane ai documenti una nota dei Massari di Talacano, del [[1513]], che ''con occhi lacremoni recorrono'' perché vengano ridotti a 46 i molti [[fiorini]] di debito contratti ''a causa dei turbamenti in questa Magnifica Ciptà et contado''.
Le chiese di Tallacano nel corso della storia sono due:
''San Pietro Apostolo''
''Santa Maria Annunziata''-''Sant'Antonio''
 
Agli albori del [[XX secolo]] il piccolo centro torna a far parlare di sé per la presenza sul suo territorio di lupi che fanno strage di pecore. Gli abitanti ottengono dal [[Prefetto]] il consenso a spargere in giro carne avvelenata, con obbligo però di ritirarla ogni mattina all'alba (Regolamento anno [[1903]])<ref>Da un libro del [[1948]] si legge un'intervista ad un vecchio del paese: «''(...) Il lupo ammazza le pecore e i tassi divorano il granturco appena seminato, ma il tasso non si può ammazzare è la legge. Il tasso è il padrone incostrastato del bosco lui può tutto, nessuno lo tocca. La volpe nella stagione ammazza le galline e di notte dobbiamo rinchiudere le povere bestiole altrimenti la "limana" ti ripulisce il pollaio (...)''»</ref>
''San Pietro Apostolo'' chiesa parrocchiale, sita fuori dal paese, che nel 1621 sarà la prima in tutto l'acquasantano a testimoniare il ritorno sotto Farfa (forse in precedentemente appartenuta all'abbazia reatina).
Questa chiesa situata a 1000 metri s.l.m. sfida il freddo e le intemperie dove si possono vedere i resti di affreschi della scuola di ''Cola d'Amatrice''.
La chiesa è in mezzo al bosco abbandonata fin dal 1918 e solo nel 2002 un restauro ne ha salvato la struttura e il pregiatissimo portale del 1569.
 
Il [[1900]] è segnato dalle due guerre mondiali e non manca la chiamata alle armi per molti tallacanesi che svolsero a pieno il loro compito. Durante il massacro della guerra di Russia, avvenuto nel corso della [[seconda guerra mondiale]], partirono 229&nbsp;000 soldati, molti dei quali [[alpini]], ma solo 110&nbsp;000 di loro tornò a casa, tra cui un tallacanese che alla sua morte, avvenuta poco dopo l'anno [[2000]], aveva sulla bara l'antica bandiera usata in guerra dall'Italia come chiaro riferimento all'amore per la patria.
''Santa Maria Annunziata''-''Sant'Antonio'' sita all'interno del paese, vicino ad un masso che sovrasta, fondata dai Canonici nel 1400, con l'obbligo per i fedeli di consegnare mezza libbra di cera, ogni anno, nel giorno di [[Pasqua]]. Nel [[1621]] anche questa seconda chiesa passerà sotto Farfa ed avrà, insieme con l'altra un unico rettore.
La chiesa possiede un dipinto su tela rappresentante la ''Crocifissione''. È opera del secolo XVI.
Al centro del dipinto è rappresentato il Crocifisso ai cui piedi è genuflessa la ''Maddalena''; a sinistra sono le figure di ''San Pietro'' e la ''Vergine'', a destra ''San Giovanni'' e ''San Paolo''.
In basso dentro al dado si legge:
"FULVUS-DIONISUS-RECTOR-ECCLESIE-S.PETRI-DA-TALLACANI-ET-FAUSTUS-GUIDOTTUS-FIERI-CURARUNT".
L'opera è di certa scuola di Cola d'Amatrice.
 
Con l'arrivo del benessere, nell'Italia del [[dopoguerra]], anche Tallacano visse sull'onda del rinnovo. Il paese fu raggiunto dalla strada, laddove in precedenza si accedeva al borgo percorrendo un sentiero (detto ''strada Romana'') vecchio di mille anni e più che si diramava dalla Salaria.
La chiesina di Sant'Antonio è bella da raggiungere su per la scalea tagliata nel tufo vivo e intorno il panorama pazzesco di alte muraglie di tufo e possenti fasce di bosco nero abitato da: lupi, volpi, tassi, scoiattoli.
Da un vecchio libro del 1948 si legge una intervista a un vecchio del paese:
...Il lupo ammazza le pecore e i tassi divorano il granturco appena seminato, ma il tasso non si può ammazzare è la legge.
Il tasso è il padrone incostrastato del bosco lui può tutto, nessuno lo tocca.
La volpe nella stagione ammazza le galline e di notte dobbiamo rinchiudere le povere bestiole altrimenti la "limana" ti ripulisce il pollaio...
 
=== La palizzata difensiva medioevale ===
Il 1900 è segnato dalle due guerre mondiali e non manca la chiamata alle armi per molti tallacanesi che svolsero a pieno il loro compito, molte persone non tornaro.
[[File:Tallacano incendio 2007.jpg|thumb|Tallacano, incendio 2007]]
Una lieta notizia, nel massacro della guerra di Russia nella seconda guerra mondiale, partirono 229&nbsp;000 soldati, molti dei quali alpini, ma solo 110&nbsp;000 tornarono a casa, tra cui un tallacanese, alla sua morte poco dopo il [[2000]] sulla sua bara venne posta l'antica bandiera usata in guerra dall'Italia, un chiaro riferimento all'amore per la patria.
[[File:Tallacano incendio 2007 (02).jpg|thumb|Tallacano, incendio 2007]]
Molte sono le persone che vengono in questo paese e si fermano a parlare con le persone anziane e raccontano mille storie sulla loro guerre combattuta in luoghi diversi dell'Europa e dell'Africa, visitare questo paese è come parlare con un libro di storia d'Italia.
Sul banco di roccia tufacea che sovrasta il centro abitato di Tallacano, come ricorda Luigi Girolami, durante il periodo [[medioevo|medioevale]], si ergeva una roccaforte, costruita in materiale ligneo, composta da tavole, pali e coppi, priva di fondazioni in muratura. A testimoniare l'esistenza della [[palizzata]] - [[fortificazione]] vi sono ancora oggi le buche, scavate nel tufo, utilizzate per conficcare l'innesto dei sostegni. Il complesso palificato, molto probabilmente, assolveva a funzioni militari di avvistamento e difesa.<ref>L. Girolami, art. cit. pag. 9.</ref>
 
===Cronologia storica essenziale degli anni dal 1956 al 2007===
Con l'arrivo del benessere in Italia nel dopoguerra anche Tallacano vive sull'onda del rinnovo, prima tra tutte, l'arrivo della strada ([[1953]]), prima si raggiungeva Tallacano dalla Salaria solo attraverso un sentiero (detta strada romana) vecchio di mille anni e più, poi venne allargata e ammodernata prima con breccia e massicciate e in seguio con l'asfalto.
* [[1956]] - La strada, un tempo sentiero di montagna, realizzata con il sostegno della [[Cassa del Mezzogiorno]] e del Consorzio Bonifica del Tronto, ha collegato il paese alla Salaria all'altezza di Corneto-Centrale di Acquasanta (8&nbsp;km di lunghezza). Dapprima fu solo brecciata e anni dopo asfaltata. Il primo ad arrivare a Tallacano con la strada brecciata fu il postino con la [[Moto Guzzi]].
Altri avvenimenti di rilievo sono l'arrivo della luce nelle case nel [[1959]] e l'arrivo della linea telefonica pubblica [[1962]], un solo telefono pubblico per tutto il paese.
* [[1958]] - Arrivo dell'energia elettrica.
Con il benessere moltissimi abitanti hanno lasciato le loro terre per emigrare a [[Roma]], [[Padova]], [[Venezia]], [[Firenze]], [[Germania]], [[Canada]] e [[Australia]].
* [[1956]]-[[1958]] - Vengono eseguite le opere dell'acquedotto di Pescara di Arquata<ref>[http://www.ciip.it/pianeta_ciip/pag_pianeta/doc_pdf/StoriaCIIP.pdf Storia dell'acquedotto di Pescara di Arquata] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928101157/http://www.ciip.it/pianeta_ciip/pag_pianeta/doc_pdf/StoriaCIIP.pdf |data=28 settembre 2007 }}. URL consultato il 10 febbraio 2012.</ref> che rifornirà Ascoli Piceno tagliando le montagne di Tallacano e saltando di vallata in vallata. L'acquedotto, ancora oggi in funzione, rifornisce tutta la [[valle del Tronto|vallata del fiume Tronto]] comprese le città di Ascoli Piceno e [[San Benedetto del Tronto]]. Il ponte-acquedotto nei pressi di Tallacano venne costruito dall'impresa [[Ferrobeton]] del [[marchese]] Carlo Feltrinelli di [[Roma]]. Per trasportare il materiale venne approntata una piccola [[ferrovia]] fin sotto al ponte, una strada ferrata lunga diversi chilometri all'interno di zone impervie e inaccessibili, una vera e propria opera d'ingegneria, con gallerie nella montagna scavate con [[dinamite]], [[pala (attrezzo)|pala]] e [[piccone]].
* [[1960]] (data simbolica) - Inizio della forte emigrazione degli abitanti di Tallacano verso le città più grandi e i Paesi esteri, già iniziata agli inizi del 1900.
* [[1962]] - Arrivo della linea telefonica pubblica quando vi era un solo telefono pubblico per tutto il paese.
* [[1968]] (data incerta) - L'acqua corrente entra nelle case di Tallacano.
* [[2007]] - Dal 21 al 28 luglio un violento [[incendio]] ha distrutto gran parte dei boschi per circa 800 ettari. Il fuoco è stato spento dopo una settimana grazie all'intervento di tre [[Canadair CL-415|Canadair]], due [[Elicottero|elicotteri]] militari, della [[Protezione Civile]], della [[Guardia forestale]], dei [[vigili del fuoco]] e dall'aiuto degli abitanti locali e dei paesi limitrofi.
* [[2007]] - Il 28 dicembre avviene la rottura del ponte-[[acquedotto]], costruito nel 1956, situato nella valle del torrente Tallacano tra i paesi di Tallacano e Rocchetta. L'inconveniente ha causato la totale assenza di acqua per tutta la vallata del Tronto comprese parti dei centri di San Benedetto del Tronto e [[Grottammare]] per una decina di giorni. Il tubo superiore ai 60 centimetri, protetto all'interno del ponte scatolato in cemento, trasportava circa 650 litri di acqua al secondo.
* [[2016]] - 26 agosto e 30 ottobre un violento terremoto rovina gravemente le antiche case del paese, alcuni crolli sono significativi e irreparabili.
Il tetto della chiesa in paese è semi crollato rovinando le opere sacre, l'altare e il tabernacolo ligneo sono distrutti. La piccola chiesa del cimitero è crollata insieme alle mura.
Il paese è ancora in attesa di una messa in sicurezza e rivalutazione.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
==Geografia==
=== Architetture religiose ===
Collocato nel cuore dell'[[Appennino]] umbro-marchigiano è inserito nel comprensorio del [[Parco Nazionale dei Monti Sibillini]]. Le montagne che circondano il paese sono: monte Ceresa (1.494 metri), monte Savucco (1205 metri), monte Monterone (1.420 metri), monte Scaloni (1340 metri), colle Cese Novele (1.057 metri), monte Vicito (1.041 metri), monte Pianomonte (1.279 metri).
==== Chiesa di San Pietro Apostolo ====
La chiesa di San Pietro Apostolo è sede della parrocchia del paese, si eleva al di fuori dal centro abitato sul monte a nord-ovest, in mezzo alla piccola zona pianeggiante interna al bosco. Si raggiunge attraverso un sentiero scavato nel tufo. L'assetto architettonico dell'edificio, a pianta rettangolare, si articola in un'unica navata, lunga e stretta. Sul portale d'ingresso si legge la data del [[1569]]. Sulle pareti interne dell'aula sacra sono ancora presenti tracce di due [[affresco|affreschi]] attribuiti alla scuola di [[Cola dell'Amatrice]]; di questi, uno raffigura [[Pietro apostolo|san Pietro]], con in mano il [[Vangelo]], circondato da Angeli; l'altro, posto alle spalle dell'altare, [[Gesù]] crocifisso con la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] e le Pie donne.<ref>M. Stipa, ''Itinerari dell'ascolano. Venamartello - Tallacano'', art. cit. pag. 13.</ref> Nell'anno [[1621]] è stata la prima chiesa del comprensorio acquasantano a tornare sotto le dipendenze dell'[[Abbazia di Farfa]] (forse già precedentemente appartenuta all'abbazia reatina). L'[[Sebastiano Andreantonelli|Andreantonelli]] ne ricorda l'appartenenza alla Chiesa Ascolana e l'assegnazione al convento di Sant'Agostino nei periodi di papato di [[Innocenzo IV]] e [[Urbano IV]]. In questo arco di tempo fiorì la Confraternita del Santissimo Crocifisso che vi istituì un suo patronato.<ref>S. Andreantonelli, op. cit. pag. 286.</ref>
 
==== Chiesa di Sant'Antonio ====
Tallacano sorge a 660 metri di altezza incastonato in uno sperone di roccia e padroneggia su altissime valli che si uniscono ai piedi di questa estensione rocciosa quasi a strapiombo.
La chiesa di Sant'Antonio è individuata anche con la denominazione di Santa Maria Annunziata. L'edificio religioso, risalente al XVI secolo,<ref name="ref_A" /> è stato costruito su di un masso, esposto verso [[sud]]-[[est]], che sovrasta alcune abitazioni del paese. Fu fondata dai Canonici Lateranensi, con l'obbligo per i fedeli di consegnare mezza [[libbra]] di cera, ogni anno, nel giorno di [[Pasqua]]. Nel [[1621]] anche questa seconda chiesa passerà sotto Farfa ed avrà, insieme con l'altra, un unico [[rettore (ecclesiastico)|rettore]].
 
=== Architetture civili ===
Si trova a circa 25&nbsp;km dal [[Ascoli Piceno|capoluogo provinciale]] e si raggiunge percorrendo la [[via Salaria]] in direzione [[Roma]] fino alla località di Centrale di Acquasanta Terme, dove un incrocio indica la via per il paese che si trova a circa 9&nbsp;km. La stessa strada conduce a tanti altri paesini e termina a Tallacano.
==== Mulini ad acqua ====
Per chi proviene da Roma si percorre la Salaria fino ad Acquasanta Terme e qui si lascia la strada superiore per prendere la vecchia Salaria fino a Centrale di Acquasanta per poi arrivare all'incrocio e seguire le indicazioni.
Lungo il torrente Tallacano si trovano due antichi [[mulino ad acqua|mulini ad acqua]].
 
*Mulino Cappelli Cipriani - Costruito in pietra e travi in legno è ubicato tra Tallacano ed il paese di Poggio, a circa 9 km dal centro di Acquasanta Terme. L'edificio, risalente al [[1650]], si sviluppa in diversi ambienti, tra i quali anche il deposito ed il forno.
Percorrendo la strada di notte dal lago al paese si possono facilmente incontrare specie appartenenti alla fauna notturna locale come: cinghiali, volpi, gufi e altri animali, questo fa capire quanto sia unico e incontaminato questo ambiente che intendiamo tutelare in ogni modo.
 
*Mulino Pompili - Si trova lungo la strada che sale verso Tallacano, a circa 1&nbsp;km dall'incrocio con la statale [[Via Salaria|Salaria]] inferiore, ai piedi della collina di Forcella nei pressi di una delle cascate del torrente Tallacano. La fabbrica del mulino attualmente ospita una casa-museo privata. L'edificio si compone di due piani e sull'architrave dell'ingresso si legge incisa la data [[1128]].<ref>M. Rossi Spadea, art. cit. pag. 20.</ref>
==Turismo==
Tutte le abitazioni, in pietra locale ([[Tufo (roccia)|tufo]]), risultano integrate in perfetta simbiosi con le rocce dalle quali nascono.
 
=== Aree naturali ===
Tallacano è nota per le [[Castanea sativa|castagne]], i marroni pregiati, i [[Fungo|funghi]] e la presenza di [[Tuber (genere)|tartufo]] nero e la sua storia antica.
==== Sasso Spaccato ====
Sasso spaccato, chiamato dagli abitanti del luogo anche "Tassinara", si trova nei pressi della chiesa di San Pietro. Si tratta di una larga e profonda fenditura della montagna che appare come un netto e preciso taglio della roccia. All'interno delle pareti della spaccatura si trovano delle incisioni di nomi e piccole croci a testimonianza della presenza un antico cimitero. Gli abitanti riferiscono che l'ultimo ad esserci stato seppellito fu un prete.
In seguito, con la costruzione della chiesa di San Pietro, si è iniziato ad usare l'[[ossario (cappella)|ossario]], ovvero una botola che si apre sul pavimento della chiesa, in cui venivano deposti i defunti del paese e rimasta in uso fino al [[1926]] circa.
 
=== Eventi ===
Il visitatore nei suoi dintorni ha la possibilità di passeggiare all'interno di boschi ben tenuti e secolari di castagno, [[Quercia|querce]], [[Abies|abeti]] e [[Faggio|faggi]], raggiungere rapidamente i [[monti della Laga]] ed i [[Monti Sibillini|Sibillini]].
Nel giugno del [[2011]] la frazione di Tallacano è stata tappa del Festival dell'Appennino. Da qui i partecipanti partirono alla volta della grotta del Petrienno, nei pressi dell'omonimo fosso, dove è stata rappresentata, in notturna, una piece teatrale.<ref>[http://www.provincia.ap.it/novita/newsdett/newsdett.asp?codnew=7420 Festival dell'Appennino, cronaca di una notte speciale, tra orchi, grotte e lune rosse] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111006081750/http://provincia.ap.it/novita/newsdett/newsdett.asp?codnew=7420 |data=6 ottobre 2011 }}</ref>
 
Ogni anno nel mese di marzo/aprile si svolge la corsa campestre "Tallacano Trail" e si suddivide in:<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.festivaldeidueparchi.org/tallacano-trail|titolo=XI Tallacano Trail, Corsa e Camminata|sito=festivaldeidueparchi|accesso=2025-04-04}}</ref>
A pochi chilometri dal paese antichi sentieri conducono a paesi confinanti anch'essi molto belli e storici come: [[Agore]], Poggio, [[Rocchetta]] e [[Peracchia]].
 
- CORSA COMPETITIVA per possessori di CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO per ATLETICA LEGGERA, su percorso lungo di circa 28 km e percorso più breve di circa 17 km;
==Monumenti==
[[Immagine:Tallacano sotto la neve.jpg|thumb|Tallacano vista da un fianco]]
[[Immagine:Tallacano incendio 2007.jpg|thumb|Tallacano incendio 2007 (01)]]
[[Immagine:Tallacano incendio 2007 (02).jpg|thumb|Tallacano incendio 2007 (02)]]
[[Immagine:Tagliacane ovvero Tallacano nel 1527 - Musei Vaticani.jpg|thumb|Tallacano nel 1527 con il nome di Tagliacane, Musei Vaticani]]
[[Immagine:Tallacano da Lu Piz .jpg|thumb|Tallacano vista da "Lu Piz", una lingua di roccia a forma di trampolino nel vuoto da qui il nome di Pizzo]]
[[Immagine:Tallacano vista da Rocchetta.jpg|thumb|Tallacano vista dal paese di Rocchetta (811 metri s.l.m.).]]
 
- NON COMPETITIVA A PASSO LIBERO sul percorso di 17 km;
Una chiesa molto antica fa parte delle tre "[[Basilica|basiliche]]" delle montagne, ovvero, [[San Pietro]] (764 metri s.l.m) costruita intorno al [[1450]], la chiesa di [[San Silvestro]] a Rocchetta e la chiesa di [[San Giovanni]] a Forcella, tutte costruite tra il [[XV secolo|1400]] e il [[XVI secolo|1500]].
 
- ECOPASSEGGIATA su percorso-benessere di 4 km circa (andata e ritorno), lungo il sentiero LU VURGHE sino alle sorgenti sulfuree, dopo la partenza della corsa. Sarà in ogni caso possibile, in relazione alle possibilità di ciascuno, abbreviare il percorso tornando prima indietro al punto di partenza
A partire dall'anno [[2001]] la chiesa di San Pietro ha subìto un attento lavoro di recupero e [[restauro]] che le hanno dato nuova vita e salvandola dal declino di molti decenni di abbandono; i suoi affreschi si attribuiscono alla famosa scuola di [[Cola dell'Amatrice]].
 
L'evento costituisce prima tappa del CIRCUITO 2025 delle Corse e Camminate del Festival dei due Parchi
La nuova chiesa del paese è stata costruita nel [[1820]] con la volta dipinta da bellissimi [[Affresco|affreschi]] e da una tela di grandi dimensioni di nota e affermata bellezza.
 
== Geografia antropica ==
Lungo il torrente Tallacano si possono incontrare due antichissimi mulini ad acqua.
=== Altre località del territorio ===
Il primo si trova tra Tallacano ed il paese di Poggio ormai in disuso da quasi un secolo. La sua nascita si può datare intorno al [[1600]], concepito con il vecchio metodo che trae la forza dall'acqua mediante sistema a pale che mette in moto dei perni che confluiscono la forta sulla ruota in pietra.
Tra le località che sorgono intorno alla villa di Tallacano, alcune hanno antiche denominazioni, quali ''fosso Tatiù''; ''lu Monte Cespite et lu Plano dela Macchia'', ai confini del suo territorio, verso Montegallo; nei pressi della villa figurano la ''Valle dei Castaneti, Sollepite, Sellare, Capo la Sede, Creta''; nella contrada ''lu Sasso Trescatora'' vi è ''unum sassum grannum actum ad reponendum phemum''; si incontrano poi la ''Candavina de li Tassiuni, Jò la Rocha, le Piagie, li Sassi alli Fici''.
L'altro mulino chiamato mulino Pompili lo si trova lungo la strada che sale verso Tallacano a circa 1&nbsp;km dall'incrocio con la statale [[Salaria]] inferiore. Salendo si incontra la chiesa di San Giovanni da Storna ed ai piedi di una grande cascata del torrente sorge il mulino chiuso dentro questa gola profonda. Costruito intorno al [[1800]] e chiuso poco dopo la grande guerra. Oggi è una casa-museo privata.
 
Nei pressi dell'antica chiesa di [[San Pietro]], edificata su una pianura della montagna che si erege sopra Tallacano, datata intorno al [[1450]] c'è il famosissimo "Sasso spaccato" chiamato anche dagli abitanti del luogo "Tassinara".
Il Sasso spaccato è una larga fenditura della roccia della montagna, sembra quasi che la montagna fosse stata tagliata in due di netto. All'interno della spaccatura si trovano delle incisioni di nomi e piccole croci sulle pareti della roccia a testimonianza di un antico cimitero.
Gli abitanti testimoniano ancora che l'ultimo ad esserci stato seppellito fu un prete.
Poi con l'arrivo della chiesa di [[San Pietro]] si è iniziato ad usare l'ossario, ovvero, una botola sul pavimento della chiesa, in cui venivano buttati un tempo i defunti del paese e fu in uso fino al [[1926]] circa.
 
==Clima==
Il clima è tipico dell'[[Appennino]]: ci sono [[Inverno|inverni]] freddi (non mancano temperature inferiori ai 10º sotto zero) con forti [[Neve|nevicate]], [[Primavera|primavere]] ed [[Autunno|autunni]] piovosi ed [[estate|estati]] calde soprattutto nei mesi di [[luglio]] fino alla metà di [[agosto]].
 
==Sport==
*[[Trekking]] - Attività molto praticata grazie alla presenza di tanti percorsi segnati. Il tutto è gestito dal [[Club Alpino Italiano|CAI]] di Ascoli e da molti appassionati.
Tallacano è conosciuta anche per il suo [[torrente]] che nasce ad alta quota (1.300 metri), alimentato da molte [[sorgente (idrologia)|sorgenti]] di acqua purissima, popolato da [[Trota|trote]] fario e da ormai rari [[Gambero|gamberi]], oggetto di una [[pesca]] indiscriminata e del bracconaggio.
*[[Pesca sportiva]] - Attività praticata da appassionati lungo il corso del torrente Tallacano.
 
==Galleria d'immagini==
Il torrente corre veloce per quasi tutta la sua lunghezza (15&nbsp;km) in profonde gole e alte [[Cascata|cascate]] per poi finire la sua corsa nel [[lago]] di Centrale.
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Nel bacino idrografico del fiume [[Tronto]] fa parte degli affluenti di sinistra.
Immagine:Tallacano_da_Lu_Piz.jpg|Panorama di Tallacano da "Lu Piz": una lingua di roccia a forma di trampolino nel vuoto da qui il nome di Pizzo
 
Immagine:Tallacano vista da Rocchetta.jpg|Panorama di Tallacano dal paese di Rocchetta (811 metri s.l.m.)
Il trekking è in forte ascesa grazie alla presenza di molti percorsi segnati il tutto gestito dal [[Club Alpino Italiano|CAI]] di Ascoli e da molti appassionati.
Immagine:Tallacano sotto la neve.jpg|Tallacano
 
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== Festival dell'Appennino ==
Nel giugno del 2011 Tallacano è stata tappa del Festival dell'Appennino. Da qui i partecipanti partirono alla volta della grotta del Petrienno, nei pressi dell'omonimo fosso, dove è stata rappresentata, in notturna, una piece teatrale. <ref>[http://www.provincia.ap.it/novita/newsdett/newsdett.asp?codnew=7420 Festival dell'Appennino, cronaca di una notte speciale, tra orchi, grotte e lune rosse ]</ref>
==Date importanti ed eventi disastrosi==
* [[1956]] la strada un tempo sentiero di montagna con la cassa del mezzogiorno e la Bonifica Tronto collegano il paese alla strada Salaria all'altezza di Corneto-Centrale di Acqusanta (8&nbsp;km di lunghezza) prima solo brecciata poi anni dopo verrà asfaltata. Il primo ad arrivare a Tallacano con la nuova strada brecciata fu il postino con la Moto [[Guzzi]].
* [[1958]] arriva la luce.
* [[1956]]-[[1958]] vengono eseguite le opere dell'acquedotto che rifornirà [[Ascoli Piceno]] tragiando le montagne di Tallacando e saltando di vallata in vallata. L'acqudotto ancora oggi in funzione rifornisce tutta la vallata del fiume Tronto rifornendo tutti i paesini compresa la città di [[Ascoli Piceno]] e [[San Benedetto del Tronto]].
* [[1960]] (data simbolica) Inizio della forte emigrazione degli abitanti di Tallacano verso le città più grandi e i Paesi esteri.
* [[1968]] (data incerta) L'acqua corrente entra nelle case di Tallacano.
* Dal [[21 luglio|21]] al [[28 luglio]] [[2007]] un violento [[incendio]] ha distrutto gran parte dei boschi: circa 800 ettari. Il fuoco è durato per una settimana e grazie all'aiuto di 3 [[Canadair CL-415|Canadair]], 2 [[Elicottero|elicotteri]] militari, la [[protezione civile]], la [[Guardia forestale]], i [[vigili del fuoco]] e soprattutto con l'aiuto degli abitanti locali e dei paesi limitrofi si è riuscito a salvare parte di questo gioiello verde dell'Appennino marchigiano.
 
* Il [[28 dicembre]] [[2007]] una rottura del ponte-[[acquedotto]] (acquedotto costruito nel [[1956]]), situato nella valle del torrente Tallacano tra i paesi di Tallacano e Rocchetta, ha causato la totale assenza di acqua per tutta la [[Valle del Tronto|vallata del fiume Tronto]] compresa parte di [[San Benedetto del Tronto]] e [[Grottammare]] (circa 140.000 abitanti) per una decina di giorni con notevoli disagi e perdite economiche legate al settore alimentare e del ristoro. Il più grave disastro mai accaduto da quando, nel [[1956]], è stato costruito l'[[acquedotto]] del Pescara. Il tubo superiore ai 60 centimetri protetto all'interno del ponte scatolato in cemento, trasportava circa 650 litri di acqua al secondo. Venne costruito dall'impresa [[Ferrobeton]] del [[marchese]] [[Carlo Feltrinelli]] di [[Roma]]. Per trasportare il materiale venne costruita una piccola [[ferrovia]] fin sotto al ponte, una strada ferrata lunga diversi chilometri all'interno di zone impervie e inaccessibili, una vera e propria opera d'ingegneria, con gallerie nella montagna scavate con [[dinamite]], [[pala (attrezzo)|pala]] e [[piccone]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Marcella Rossi Spadea, ''I mulini ad acqua, ricordi da valorizzare'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 1984, N. 79, pp.&nbsp;18-20;
*Mario Stipa, ''Itinerari dell'ascolano. Venamartello Tallacano'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 1999, N. 255, pp.&nbsp;12-13;
*Luigi Girolami, ''Castelli medievali in area ascolana. Le palizzate difensive'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 2005, N. 333, pp.&nbsp;8-9;
*Sebastiano Andreantonelli, ''Storia di Ascoli'', Traduzione di Paola Barbara Castelli e Alberto Cettoli – Indici e note di Giannino Gagliardi, Ascoli Piceno, G. e G. Gagliardi Editori, Centro Stampa Piceno, giugno 2007, p. 286;
*Mario Stipa, ''Itinerari dell'ascolano. Tallacano e Poggio Tallacano'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 2008, N. 368, pp.&nbsp;17-18;
 
== Voci correlate ==
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* [[Tronto]]
* [[Comunità Montana del Tronto]]
* [[Parco Nazionale del Gran Sasso edei Monti della LagaSibillini]]
* [[Provincia di Ascoli Piceno]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.acquasanta.it/ Comune di Acquasanta Terme] URL consultato il 10 febbraio 2012.
* [https://web.archive.org/web/20130604104655/http://www.laterradellemeraviglie.it/it/tallacano.html Tallacano - sito laterradellemeraviglie.it] URL consultato il 10 febbraio 2012.
* [http://www.favalanciata.altervista.org Frazione Favalanciata]
 
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[[Categoria:Frazioni di Acquasanta Terme]]
 
[[nl:Tallacano]]