Lercara Friddi: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Stub comuni|Sicilia}}
|Panorama=
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Didascalia=
{{Template:Comune
|nomeComune Bandiera= Lercara Friddi-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|linkStemma = Lercara Friddi-Stemma.png
|Voce stemma=
|siglaRegione = SIC
|Stato=ITA
|siglaProvincia = PA
|Grado amministrativo=3
|latitudineGradi = 37
|Divisione amm grado 1=Sicilia
|latitudineMinuti = 45
|Divisione amm grado 2=Palermo
|latitudineSecondi = 0
|Amministratore locale = Luciano Marino
|longitudineGradi = 13
|Partito = [[Democrazia Cristiana Sicilia Nuova|DC]]
|longitudineMinuti = 36
|Data elezione = 11-6-2018
|longitudineSecondi = 0
|Data istituzione=
|mappaX = 172
|Sottodivisioni=
|mappaY = 306
|Divisioni confinanti=[[Castronovo di Sicilia]], [[Prizzi]], [[Roccapalumba]], [[Vicari]]
|altitudine = 675
|Zona sismica=2
|superficie = 37
|Gradi giorno= 1574
|abitanti = 7.386
|Nome abitanti = lercaresi
|anno = <!-- solo valore numerico dell'anno di riferimento -->
|Patrono = [[Nostra Signora di Costantinopoli|Maria Santissima di Costantinopoli]]
|densita = 200
|Festivo = 19-21 agosto
|frazioni = <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|PIL=
|comuniLimitrofi = [[Castronovo di Sicilia]], [[Prizzi]], [[Roccapalumba]], [[Vicari]]
|PIL procapite=
|cap = 90025
|Mappa=Map of comune of Lercara Friddi (Metropolitan City of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|prefisso = 091
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Lercara Friddi all'interno della città metropolitana di Palermo
|istat = 082045
}}
|fiscale = E541
'''Lercara Friddi''' (''Arkara dî Friddi'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
|nomeAbitanti = lercaresi
|patrono = [[Maria SS. Di Costantinopoli]]
|festivo = <!-- [[20-21 agosto]] -->
|sito = http://www.comune.lercarafriddi.pa.it
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Lercara Friddi''' è un comune di 7.386 abitanti della [[provincia di Palermo]].
 
== Geografia fisica ==
In passato Lercara Friddi è stato un importante centro minerario, l'unico in Provincia di Palermo per l'estrazione e la lavorazione dello [[zolfo]].
Lercara Friddi sorge quasi alle falde di [[Colle Madore]] e del suo sito archeologico [[Sicani|sicano]], tra il vallone del Landro e la vallata di [[Torto (fiume)|Fiumetorto]] e del [[Platani]]. Si trova sulla direttrice [[Palermo]] - [[Agrigento]], ad un'altezza media di 670 metri [[metri sul livello del mare|s.l.m.]]
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Lercara Friddi}}
 
== Storia ==
==Amministrazione comunale==
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Gaetano Licata <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 27/05/2003 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune= 091 8213796 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= sindaco@comune.lercarafriddi.pa.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
È stata fondata, nell'ambito delle nuove città istituite dall'amministrazione spagnola del re [[Filippo II di Spagna|Filippo]] per ripopolare i feudi abbandonati, con la ''[[licentia populandi]]'' del 22 settembre [[1595]] concessa a Baldassarre Gomez de Amezcua che avendo sposato Francesca [[Lercari (famiglia)|Lercaro]], figlia di Leonello, ebbe in dote matrimoniale i feudi Friddi, Friddigrandi e Faverchi, dedicati alla produzione di vino e frumento.
 
[[Leonello Lercaro]] era un [[imprenditore]] [[Genova|genovese]] di origine [[Armenia|armena]] venuto in [[Sicilia]] nel [[1570]] in cerca di miglior fortuna, e grazie alla cui intraprendenza sorse l'originario nucleo cittadino<ref>{{Cita web|1=https://www.academia.edu/4355226/I_Lercari_-_Fondatori_di_Lercara_Friddi|titolo=I Lercari - Fondatori di Lercara Friddi|sito=independent.academia.edu/DaniloCaruso/|accesso=28 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref>. La famiglia di costui era [[Chiesa cattolica|cattolica]] di rito greco, e in tale fatto si giustifica la presenza a Lercara dell'[[Icona (arte)|icona]] della [[Madonna di Costantinopoli]] ritrovata dall'undicenne Oliva Baccarella nel [[1807]]: l'effigie graffita recante la data del [[1734]] proveniva presumibilmente da una chiesa lercarese che seguiva il rito dei Lercari; andata smarrita per la rovina di detta chiesa, fu ritrovata all'aperto nei pressi di un vicino torrente: la tradizione popolare tramanda come miracoloso quell'evento, da cui trassero origine la festività patronale e la chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli (che conserva il graffito, dipinto alla fine del [[XIX secolo]])<ref>{{Cita web|https://www.academia.edu/4355319/L'Odigitria_a_Lercara|titolo=L'Odigitria a Lercara|sito=independent.academia.edu/DaniloCaruso/|accesso=27 aprile 2018}}</ref>.
 
Per lungo tempo le maggiori testimonianze urbanistiche di Lercara Friddi furono soprattutto luoghi di culto: dopo la chiesa di San [[Gregorio_Illuminatore]] d'Armenia, edificata da Lionello Lercaro tra il 1573 e il 1580 nella zona di via dei Martiri, ci furono la chiesa della Madonna del Rosario, edificata da Baldassarre Gomez de Amezcua tra il 1595 e il 1604 in via Pucci; la chiesa di Sant'Anna, edificata da Francesca Lercaro tra il 1605 e il 1610 nella stessa omonima via; e la chiesa di San Gregorio Traumaturgo, inizialmente edificata da Raffaella Lercaro de Amezcua tra il 1627 e il 1640 e poi riedificata più volte sino ai primi dell'[[Ottocento]], corrispondente alla parte alta di Corso Giulio Sartorio (tutte scomparse nel tempo).
==Evoluzione demografica==
 
Lo sviluppo iniziale dell'abitato risentì delle gravose condizioni imposte ai coloni, ma trovò impulso nel 1618 con l'arrivo di Francesco Scammacca Gravina, erede della baronia dei Lercaro, che oltre a risiedere nel nascente centro favorì migliorie come nuove strade, bevai e ulteriori chiese. Nel 1708, la baronia di Lercara fu elevata al rango di principato<ref>{{cita web|url=http://www.sicilyvideo.it/ita/prodotti/video/lercarafriddi.html|titolo=Video a Lercara Friddi|accesso=24 gennaio 2022}}</ref>.
 
Nel libro ''Della Sicilia Nobile,'' scritto nel [[1754]] da [[Francesco Maria Emanuele Gaetani]], "''Lercara delli Friddi''" risulta "Terra Baronale col mero e misto Impero (…) abitata da 1536 anime, per cui vi sono 483 case (…) sei Chiese".
 
Nel [[1801]] il poeta [[Giovanni Meli]] cita Lercara Friddi (col toponimo di ''Alcara de' freddi''), in un passaggio delle sue ''Riflessioni sullo stato presente del [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Regno di Sicilia]] intorno all'agricoltura e alla pastorizia''<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.lercarafriddi.pa.it/cenni-storici.html|titolo=Cenni Storici - Comune Lercara Friddi|autore=Pietro Castelli, Leone Rosalinda, Sferlazza Silvia, Nuccio Lucrezia, Angela Campanella, Antonino Nuccio, Giuseppe Lucania, Paride Disparti|accesso=12 febbraio 2018|dataarchivio=13 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180213022029/http://www.comune.lercarafriddi.pa.it/cenni-storici.html|urlmorto=sì}}</ref>: ".…Quei pochi, che restano ne' villaggi, attaccati alle loro famigliole, trovandosi deboli, e mal nutriti, o cadono nella rafanìa<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/rafania/|titolo=rafanìa in Vocabolario - Treccani|accesso=12 febbraio 2018}}</ref> (morbo terribile, descritto prima dal cel. [[Linneo]]) che fra la debolezza, e contrazione lor toglie l'uso delli ginocchi, e delle gambe o non hanno la forza di resistere alle aeree vicissitudini dell’autunno, od ai rigori dell’inverno, quindi le frequenti epidemie, che spopolano i villaggi, e le campagne; come si è veduto in quest’anno che nella sola Alcara de’ freddi fra lo spazio di pochi mesi ne sono mancati mille, metà morti e metà fuggiti per la miseria, ed i debiti. Ed oh la gran perdita, che è questa per lo Stato!…"
 
Con la [[Costituzione siciliana del 1812]] e l'abrogazione della [[Latifondo in Sicilia|feudalità]], a Lercara Friddi viene anche attribuito titolo di "Libera Università".
 
{{vedi anche|Miniere di zolfo di Lercara Friddi}}
Fu la scoperta dello [[zolfo]] a cambiare le sorti del paese, rendendolo un importante centro minerario, l'unico in provincia di Palermo, per l'estrazione e la lavorazione dello [[Zolfo di Sicilia|zolfo siciliano]], incentivandone la crescita a partire dal 1828. Lo sviluppo portò a un ''boom'' demografico senza precedenti.
[[File:The Cathedral of Lercara Friddi, c. 1910.jpg|thumb|La chiesa madre prima della sua ristrutturazione, 1910]]
Tuttavia, dopo l'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]] le condizioni di gran parte della popolazione del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] (e in particolare della Sicilia), restavano ancora ampiamente insoddisfacenti. La [[questione meridionale]] vide l'impennata del [[Brigantaggio postunitario italiano|brigantaggio]] che nel [[1863]] e nel [[1876]] interessò anche due membri dei Rose-Gardner, rapiti e liberati dietro pagamento di un riscatto. Nel [[1893]], anno d'inizio crisi dell'industria dello zolfo, diversi minatori lercaresi lamentarono gravi ritardi dei salari. E durante i [[Fasci siciliani]], Lercara pagò un tributo di undici vittime nella protesta del [[25 dicembre|giorno di Natale]]<ref name="cola178">Colajanni, ''[https://www.gutenberg.org/files/30984/30984-h/30984-h.htm Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause]'', pp. 178-79.</ref>.
 
Il lento declino dell'economia solfifera si associò a drammatiche condizioni di lavoro, in particolare quello minorile e femminile, denunciate da [[Alfonso Giordano]]<ref>{{Cita libro|autore= Nicolò Sangiorgio |anno= 2010 |titolo= Alfonso Giordano (1843-1915) |città= Lercara Friddi}}</ref> e [[Jessie White|Jessie White-Mario]]<ref>Jessie White-Mario, ''Le miniere di zolfo in Sicilia'', Firenze, Nuova Antologia, 1894.</ref><ref>{{cita web|url= https://www.avvenire.it/agora/pagine/jessie-white- |titolo= JESSIE WHITE, sguardo sull'Italia «indegna» |autore= Gianpaolo Romanato |data= 15 aprile 2016 |sito= Avvenire.it }}</ref>. Oltre mezzo secolo dopo, fecero loro eco [[Carlo Levi]] nel [[1951]] e il giornalista e poeta [[Mario Farinella]].
 
== Simboli ==
Lo stemma del comune si blasona:
{{citazione|Di rosso a tre fasce d'oro; lo scudo [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una corona di principe.}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Maria Santissima della Neve, Lercara Friddi.jpg|thumb|Il Duomo di Maria Santissima della Neve nel 2025]]
* Duomo di Maria Santissima della Neve o Chiesa Madre ([[1702]]-[[1721]])
* Chiesa di Sant'Antonio ([[XVII secolo]])
* Chiesa di San Matteo (fine XVII sec.)
* Chiesa di Santa Rosalia
* Chiesa di Maria Santissima dell'Aiuto (1749)
* Chiesa di San Giuseppe ([[1756]])
* Chiesa di San Francesco Saverio ([[1800]])
* Chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli ([[1840]])
* Parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori (costruzione iniziata nel 1854-1858, sospesa nel 1860 e ripresa nel 1924; conclusa nel 1932, ampliata nel 1960, ristrutturata nel 2024)
* Cappella dell'Istituto Suore Cappuccine (XX secolo)
* Altare della Santa Croce (1814)
 
=== Architetture civili ===
Sul colle Croce, addossato all'abitato, si trovano pregevoli architetture ottocentesche : la Santa Croce e il serbatoio idrico che alimentava le fontanelle pubbliche (''la vasca''). Meritevoli di attenzione sono i prospetti del Plesso Sartorio e della Matrice per via dello scontro [[semiotica|semiotico]] tra [[Chiesa cattolica]] e [[massoneria]] locale nel periodo di fine Ottocento-inizio Novecento.
 
Lercara ospita inoltre il monumento ai Caduti, realizzato nel 1922<ref>{{Cita web|url=https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-di-lercara-friddi/|titolo=Monumento ai Caduti di Lercara Friddi {{!}} Pietre della Memoria|lingua=it-IT|accesso=2023-02-01}}</ref> dallo scultore Cosmo Sorgi, e diversi monumenti pubblici che, tra i vari, celebrano il ricordo di illustri personalità locali (alcuni sono opera di artisti di pregio del passato come [[Mario Rutelli]], [[Antonio Ugo]] e [[Domenico De Lisi]]).
 
Infine, notevoli architetture civili degne di nota sono:
* Palazzo Miceli (XVII sec.)
* Palazzo Palagonia
* Palazzo Riso-Ferrara
* Palazzo Rotolo
* Palazzo Sartorio
* Palazzo Scammacca (XVII sec.)
* Villa Lisetta / Villa Rose-Gardner ([[1840]])
 
=== Siti archeologici ===
La stagione archeologica si aprì nel 1992 quando il cittadino Antonino Caruso consegnò al comune un gruppo di pregevolissimi reperti, recuperati accidentalmente, provenienti da [[colle Madore]]. Su questa altura vicino all'abitato si trovava "il tempio di [[Afrodite]]/sepolcro di [[Minosse]]" secondo la tesi di Danilo Caruso<ref>{{cita web|http://www.instoria.it/home/morte_minosse_sicilia.htm|titolo=La morte di Minosse in Sicilia|sito=instoria.it|accesso=27 aprile 2018}}</ref>, studioso che ha anche attribuito delle tele anonime, custodite al Duomo ed in San Matteo, allo [[Zoppo di Gangi]] (nome d'arte di due artisti siciliani di fine Cinquecento-inizio Seicento) e al pittore ottocentesco [[Giuseppe Carta]]<ref>{{Cita web|https://www.academia.edu/4355272/Lo_Zoppo_di_Gangi_a_Lercara_Friddi|titolo=Lo Zoppo di Gangi a Lercara Friddi|sito=independent.academia.edu/DaniloCaruso/|accesso=27 aprile 2018}}</ref>.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Lercara Friddi}}
 
==Cultura==
{{Provincia di Palermo}}
La Biblioteca comunale "Giuseppe Mavaro" (insegnante lercarese studioso di [[letteratura]] e [[storia]] municipale) ospita il "Costume nel pupo", di Vito Giangrasso, e il [[museo archeologico]].
{{ProgettoSicilia}}
 
== Amministrazione ==
Di seguito una tabella relativa alle amministrazioni recentemente succedutesi.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Salvatore Cangialosi |Inizio = 21 novembre 1988 |Fine = 4 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Lo Bue |Inizio = 17 novembre 1990 |Fine = 8 maggio 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Gioacchino Giacovelli |Inizio = 23 luglio 1991 |Fine = 28 luglio 1991 |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Biagio Antonio Favarò |Inizio = 1º agosto 1991 |Fine = 14 novembre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Castronovo |Inizio = 14 novembre 1991 |Fine = 14 maggio 1993 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanbattista Leone |Inizio = 14 maggio 1993 |Fine = 23 novembre 1993 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Biagio Favarò |Inizio = 23 novembre 1993 |Fine = 11 dicembre 1997 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pietro Tramuto |Inizio = 11 dicembre 1997 |Fine = 25 maggio 1998 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Pasquale Ferrara |Inizio = 25 maggio 1998 |Fine = 27 maggio 2003 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gaetano Licata |Inizio = 27 maggio 2003 |Fine = 17 giugno 2008 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gaetano Licata |Inizio = 17 giugno 2008 |Fine = 11 giugno 2013 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Pasquale Ferrara |Inizio = 11 giugno 2013 |Fine = 10 giugno 2018 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luciano Marino |Inizio = 10 giugno 2018 |Fine = in carica |Partito = [[Democrazia Cristiana Sicilia Nuova|DC]] - [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[Colle Madore]]
* [[Miniere di zolfo di Lercara Friddi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
 
[[Categoria:{{Comuni della provinciacittà metropolitana di Palermo]]}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della Sicilia]]
{{Portale|Sicilia}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[deCategoria:Lercara Friddi| ]]
[[eo:Lercara Friddi]]
[[fr:Lercara Friddi]]
[[nap:Lercara Friddi]]
[[nl:Lercara Friddi]]
[[pl:Lercara Friddi]]
[[pt:Lercara Friddi]]
[[scn:Lercara]]
[[sv:Lercara Friddi]]