Partinico: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Stub comuni|Sicilia}}
|Nome =
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Panorama = Partinicoview.jpg
{{Template:Comune
|nomeComuneDidascalia = Panorama di Partinico
|linkStemmaBandiera = Partinico-StemmaGonfalone.png
|Voce bandiera =
|siglaRegione = SIC
|Stemma = Partinico-Stemma.png
|siglaProvincia = PA
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 38
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 3
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|longitudineGradi = 13
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|longitudineMinuti = 7
|Amministratore locale = Pietro Rao
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[Movimento per le Autonomie|MpA]]
|mappaX = 161
|Data elezione = 13-11-2022
|mappaY = 296
|Data istituzione =
|altitudine = 175
|Sottodivisioni = [[Borgo Parrini|Borgo dei Parrini]], Depuratore AMAP, Lago di Poma, Zona Industriale
|superficie = 110
|Divisioni confinanti = [[Alcamo]] ([[Libero consorzio comunale di Trapani|TP]]), [[Balestrate]], [[Borgetto]], [[Carini]], [[Giardinello]], [[Monreale]], [[Terrasini]], [[Trappeto]]
|abitanti = 31.515
|Zona sismica = 2
|anno = 31-12-04
|densitaGradi giorno = 278796
|Nome abitanti = partinicesi (in siciliano, partinicoti, già salitani)
|frazioni = Parrini
|Patrono = [[Leonardo di Noblac|san Leonardo]]
|comuniLimitrofi = [[Alcamo]] (TP), [[Balestrate]], [[Borgetto]], [[Carini]], [[Giardinello]], [[Monreale]], [[Terrasini]], [[Trappeto]]
|Festivo = 6 novembre
|cap = 90047
|prefissoPIL = 091
|PIL procapite =
|istat = 082054
|Mappa = Map of comune of Partinico (Metropolitan City of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|fiscale = G348
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Partinico all'interno della città metropolitana di Palermo
|nomeAbitanti = partinicesi
}}
|patrono = [[san Leonardo]]
'''Partinico''' (''Partinicu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]], già ''Sala di Partinico''<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=-Xo7MDz1btAC&hl=it&pg=PA49#v=onepage&q&f=false|titolo=Un raggio di storia siciliana: ovvero Partinico e i suoi dintorni|editore=Stefano Marino|città=Palermo|anno=1855|p=49}}</ref> o ''Sala di Partenico'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
|festivo = [[6 novembre]]
|sito = http://www.comune.partinico.pa.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Partinico''' (''Partinicu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un comune di 31.515 abitanti della [[provincia di Palermo]].
 
== Geografia fisica ==
Importante centro [[Agricoltura|agricolo]], annovera fra i suoi prodotti: [[uva]] da mosto, [[Ortaggio|ortaggi]] e [[frutta]] coltivati in [[serra]], [[Mandorla|mandorle]] ed [[Oliva|olive]]. È rilevante nel settore artigianale la lavorazione del [[legno]] e del [[ferro]].
=== Territorio ===
Partinico si trova a 30&nbsp;km da [[Palermo]] e 71 da [[Trapani]], equidistante da molti punti nevralgici dalla Sicilia, aeroporto compreso. Dista 7&nbsp;km circa dal mare e tra i 25 e i 70&nbsp;km da alcune mete turistiche di rilevanza regionale, quali: [[Castellammare del Golfo]], la [[Riserva dello Zingaro]], [[Scopello (Castellammare del Golfo)|Scopello]], [[San Vito Lo Capo]] e [[Erice]].
 
=== Clima ===
Da visitare: la Chiesa di [[San Giuseppe]] con i sei dipinti [[XVII secolo|seicenteschi]], il Chiosco della Musica di gusto [[Neoclassicismo|neoclassico]] e la Fontana [[Barocco|barocca]] ad otto bocche.
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Partinico}}
Essendo Partinico a soli 175 metri di altezza sul livello del mare, la temperatura durante i 12 mesi dell'anno è piuttosto mite, con temperature che oscillano tra i 10 e i 18 durante i mesi invernali e tra i 23 e i 32 durante i mesi estivi.
 
== Storia ==
Nella storia, la città è ricordata per la sua attiva partecipazione ai moti dei "Fasci siciliani dei lavoratori" iniziati il [[9 dicembre]] [[1893]].
=== Origini ===
Sin da epoca preistorica, la piana di Partinico è stata frequentata dall’uomo, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico ([[Castello di Calatubo|Calatubo]]), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). Le due città di Inico e Camico vengono ripetutamente menzionate dalle fonti storiche come appartenenti alla dominazione agrigentina, fino alla conquista romana (III-IV sec. a.C.) che determinò, oltre alla loro scomparsa, la formazione del nuovo nome "Parthenicum".
 
Durante il regno di Caracalla, infatti, (III secolo d.C) Parthenicum viene citato nel cosiddetto ''[[Itinerario antonino|Itinerarium Antonini Augusti]]'', e nello stesso viene collocato lungo il percorso [[Panormo]]-[[Lilibeo|Lilybaeum]] che ''"per maritima loca"'' collegava, da Panormus, Hyccara ([[Carini]]) con le ''"Aquae Segestanae sive Pincianae"'' per poi arrivare a [[Drepanon]] e finalmente a Lilybaeum. Parthenicum era una stazione di sosta, posta probabilmente in contrada Sirignano, ove nel secolo scorso sono stati rinvenuti i resti di una sontuosa villa romana, lungo la via che da Panormo passa per il [[santuario della Madonna del Ponte]].
==Amministrazione comunale==
 
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
Dai tempi della dominazione araba (IX-XI secolo) si conservano ancora gli antichi toponimi di Inico e Camico attraverso le dizioni di "Al Qamah" per indicare Alcamo, e di "B.RT.NIQ" per indicare Partinico, o meglio la "Terra" che era stata della capitale Inico. Al Muquaddasi nella sua opera del 988, intitolata "Ahan 'at Tagasim", parla di Partinico che "non giace sul mare, e produce molta hinna", senza precisare la natura o la consistenza di quest'ultima. Maggiori informazioni ci vengono dai diplomi relativi al periodo normanno(XI-XII secolo). "B.rt.niq (Partinico) è graziosa terra" scrive [[Muhammad al-Idrisi|Edrisi]] nel 1154; essa ha una fortezza ("Castrum") sul "gaban" che stava "a cavaliere della terra" e un porto detto "Ar-rukn" distante due miglia verso sud.
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=== Periodo medievale ===
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
Nel giugno 1307 Federico II revocò al ''miles'' Giovanni de Cammarana l'amministrazione e la procura sulla foresta di Partinico ("foresta della nostra Curia di Partinico"), concedendo la stessa all'abbazia del monastero di Santa Maria di Altofonte e lasciando per sé la parte costiera del bosco, fino ad un tiro di balestra dalla spiaggia, a condizione che la stessa foresta venisse diligentemente custodita. Nel 1309 lo stesso re fece ulteriori concessioni all'abbazia dando licenza di poter costruire (''"habitationem de novo facere"'') nella "località detta 'Sala' del tenimento del bosco di Partinico", con esenzione delle tasse per i primi cento abitanti: questo si può considerare l'atto di nascita dell'attuale Partinico.
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Giuseppe Motisi <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
 
|DataElezione= 28/05/2005 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
Lo sbarco della flotta angioina nella [[baia di San Cataldo]], avvenuta nel 1314, rese alquanto insicura la piana al punto che, nel 1318, su richiesta di frà Pietro fu data licenza di poter costruire nel casale della Sala del bosco di Partinico una fortezza a difesa dello stesso abate, dei monaci e dei familiari. Tale fortilizio fu costruito "vicino alla montagna Cesarò in un sasso vivo": probabilmente si tratta della torre sul cosiddetto ''Castellaccio''. La foresta rappresenta in questo periodo una realtà economica di un certo rilievo: sia il bosco di Partinico che quello limitrofo nord occidentale di Altavilla, costituivano una fonte preziosa per lo sviluppo del commercio, attraverso la produzione di mirto, carbone, legname di quercia, canne, e l'allevamento di maiali.
|TelefonoComune= 091 8913111 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
 
|EmailComune= info@comune.partinico.pa.it <!--E-MAIL del comune-->
Resa "commendataria" l'abbazia (1435), tramontò l'epoca della salvaguardia della foresta e fu avviata la politica di concessione della stessa, autorizzandone la radicale trasformazione; questo porterà alla sua totale scomparsa nel giro di pochi decenni. Il bosco era molto poco abitato, sfruttato soprattutto dai carbonai, ed era una località quasi sconosciuta e remota, tanto che era necessario specificare "nel [[Golfo di Castellammare]]". L'unica struttura edilizia documentabile di Partinico nel XV secolo è rappresentata da una taverna, denominata "La Charruba".
 
=== Età moderna ===
A cominciare dalla seconda metà del XVI secolo furono costruite numerose chiese. Fra il 1552 e il 1570 fu costruita la [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata (Partinico)|chiesa madre]] che raccolse i simulacri della più antica [[chiesa di San Cristoforo (Partinico)|chiesetta di San Cristoforo]]; dopo fu fondata la [[Chiesa dell'Immacolata (Partinico)|chiesa dell'Immacolata]], concessa all'omonima confraternita e costruita nell'attuale corso dei Mille nell'area oggi occupata dai negozi sottostanti l'ex [[pretore (ordinamenti moderni)|pretura]], e lo stesso retrostante ospedale del 1570 con ingresso dall'attuale piazza Verdi, poi dismesso ed adibito, fino al 1985 a [[pretura mandamentale]], ed oggi a sede del settore [[Urbanistica]] del [[Comune]] di Partinico.
 
Nel '700, dopo la conquista della Sicilia da parte di [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] e la cacciata degli austriaci dall'isola (1734-35), l'abbazia di [[Altofonte]], "commendataria" sin dal XV secolo, continuò ad amministrare il territorio di Partinico mediante i suoi abati che cercarono di aumentare i loro profitti attraverso la rivalutazione dei [[feudo|feudi]] dati in [[enfiteusi]] e l'introduzione di nuove tasse sui frutti prima esenti. Secondo {{chiarire|Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese di Villabianca|nome e cognome}} le condizioni di vita dei partinicesi nel XVIII secolo non erano proprio cattive: la popolazione, passata dai {{formatnum:2032}} abitanti del 1631 ai {{formatnum:9772}} del 1798, viveva in una certa agiatezza; le case, sebbene in poco numero, erano "appalazzate", e quasi tutte erano aggregate a granai e magazzini. L'espansione urbanistica nel 1714 raggiunse l'attuale piazza Umberto I, ove fu edificato il collegio di Maria, che accoglieva le ragazze orfane.
 
=== Età contemporanea ===
[[File:College interni.jpg|miniatura|Gli archi interni della cantina borbonica di Partinico]]
L'inizio del XIX secolo portò a Partinico notevoli mutamenti soprattutto nel campo sociale, politico, economico. La permanenza saltuaria del re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] frutterà infatti l'autonomia locale e il titolo di "[[città]]", la costruzione della cantina e casina reale, e l'abolizione degli ultimi abusi feudali. Nella seduta del Consiglio Civico riunito nella [[chiesa di San Leonardo (Partinico)|chiesa di San Leonardo]] il 10 dicembre 1779, su proposta del marchese della Gran Montagna e dell'avvocato Gaetano Bonura, fu votato all'unanimità un ordine del giorno che tendeva ad ottenere per Partinico il titolo di città e per il Comune la completa emancipazione da [[Palermo]], cui era soggetta sin dal 1616.
 
Ottenuto il riconoscimento di Comune autonomo con decreto reale del 19 aprile 1800, ed il titolo di città il 25 successivo, gli amministratori del tempo chiesero anche l'abolizione dei diritti feudali ancora esistenti, quali le [[decima|decime]] delle uve e dei terragioli che i contadini dovevano versare nei magazzini dell'azienda abbaziale siti in via Principe Amedeo, angolo via Bellini, all'interno del cortile ancora oggi detto "Cortile della Decima". Tale richiesta venne accolta anche per l'interessamento dell'intendente abbaziale Cavaliere [[Felice Lioy]], Ministro della Real Casa. Con l'autonomia, Partinico acquisì il diritto di avere un suo rappresentante al [[Assemblea regionale siciliana|Parlamento Siciliano]], e l'avvocato [[Gaetano Bonura]] poté partecipare nel 1818 alla stesura della nuova Costituzione. Nel 1818 il Comune di Partinico, che dal 1616 utilizzava come stemma quello di Palermo in quanto V Quartiere, venne autorizzato ad adottare un proprio emblema, raffigurante la dea [[Diana]] che regge in una mano una [[cornucopia]] e con l'altra sta appoggiata ad un tronco reciso; ai suoi piedi vi è un cane accovacciato.
 
Successivamente tale emblema sarà sostituito dall'aquila reale. L'educazione dei partinicesi venne favorita tramite l'istituzione nel 1819, ad opera dell'arciprete Rosso, di un ginnasio privato composto di cinque classi, e la nascita del [[Teatro di San Leopoldo]] nei magazzini della Decima, devoluti al Comune. A seguito della riforma degli Enti Locali avvenuta nel 1818, il Consiglio Comunale si compose di un sindaco, due eletti e una "decuria". Primo sindaco di Partinico fu Raffaele Cannizzo, cui va il merito, assieme a Don Ignazio Rosso, di avere istituito il citato ginnasio privato.
 
[[File:1860 partinico.jpg|miniatura|Stampa agiografica del tempo che rappresenta lo scontro fra militari borbonici (a sinistra sullo sfondo) e popolani (in primo piano). Al centro della stampa il fumo delle case incendiate.]]
Il 16 maggio 1860 la popolazione si ribellò vittoriosamente contro le truppe borboniche, che tentavano il saccheggio della città. L'episodio è ricordato come l'[[Eccidio di Partinico]]; Partinico ospitò pure [[Giuseppe Garibaldi]] durante la marcia verso Palermo e gli dedicò anche una statua posta nell'attuale Villa Margherita.
 
Gli anni successivi alla caduta dei Borboni e del secolo scorso vedono la crescita della popolazione che raggiunge i {{formatnum:25000}} abitanti, quasi tutti occupati nel settore agricolo ed ancora oggi, con i suoi {{formatnum:32000}} abitanti Partinico è un centro pressoché agricolo, che ha perso quasi del tutto la sua antica struttura urbana contadina, smantellata soprattutto tra gli anni settanta, '80 e novanta del XX secolo.
 
La cittadina è ricordata, tra l'altro, per la sua attiva partecipazione ai [[Fasci siciliani|Fasci siciliani dei lavoratori]], iniziati il 9 dicembre 1893.
 
Nel 1952 [[Danilo Dolci]] promosse nel territorio lotte non violente contro la mafia, la disoccupazione, l'analfabetismo, della disparità sociali ecc.
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1999.<ref>{{Cita testo|titolo=D.P.R. di concessione dell'8 aprile 1999|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/pa/partinico.pdf}}</ref>
{{citazione|Di verde, all'[[Aquila (araldica)|aquila]] col volo abbassato, d'oro, allumata di rosso, armata di nero. Sotto lo scudo su lista bifida svolazzante di verde, il motto, in lettere maiuscole d'oro, DEVOTA ET FIDELIS CIVITAS. Ornamenti esteriori da Città.}}
Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di verde.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Regio decreto
| data = 25 aprile 1800<ref>{{Cita web|url=http://www.araldicacivica.it/comune/partinico/|titolo=Partinico|accesso=3 febbraio 2023}}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa Maria Santissima Annunziata (Partinico) 10.jpg|miniatura|Facciata della chiesa di Maria Santissima Annunziata]]
* [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata (Partinico)|Chiesa di Maria Santissima Annunziata]]: è la [[chiesa madre]] che si trova al centro del Corso Dei Mille, appunto nella Piazza Duomo. Fu costruita fra il 1552 e il 1570 e fu ampliata diverse volte negli anni, nei due secoli successivi.
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Partinico)|Chiesa del Sacro Cuore]]: deve la sua costruzione all'omonima associazione nata nel 1861 con l'obiettivo di dare cristiana sepoltura ai condannati a morte che spesso venivano impiccati nella Piazza del Duomo. Di grande importanza perché ivi riposa la salma della Beata [[Pina Suriano]] proclamata tale da Papa Giovanni Paolo II a Loreto nel 2004.
* [[Chiesa di San Giuseppe (Partinico)|Chiesa di San Giuseppe]]: si trova nel Corso dei Mille ed è stata costruita sul vecchio impianto della Chiesa di San Francesco Lo Vecchio fra il 1737 e il 1939. Contiene al suo interno sei dipinti [[XVII secolo|seicenteschi]].
* [[Chiesa del Carmine (Partinico)|Chiesa]] e Convento del Carmine: il convento dei frati Carmelitani (detto Palazzo del Carmine o Palazzo dei Carmelitani), con annessa chiesa del Carmelo, fu costruita nell'odierna Piazza Garibaldi, di fronte alla Chiesa di San Rocco, per volere di tutto il consiglio civico nella seduta del 17 settembre 1634. Il convento è oggi adibito a biblioteca comunale e ospita alcuni uffici comunali.
* [[Chiesa di San Leonardo (Partinico)|Chiesa di San Leonardo]]: si trova nel Corso dei Mille, quasi di fronte al convento dei frati Carmelitani, fu costruita nel 1634. Fino al 1819 venne utilizzata come sede del consiglio civico.
* [[Chiesa di San Salvatore (Partinico)|Chiesa di San Salvatore]]: si trova tra Viale Aldo Moro e la via vecchia di Borgetto, ad essa comprende anche il Campo comunale di San Salvatore dove attualmente gioca l'A.S.D. Audace Partinico Borgetto.<ref name=":0">{{Cita web|autore = |url = http://www.audacepartinicoborgetto.it/|titolo = A.S.D. Audace Partinico Borgetto|accesso = |data = |dataarchivio = 6 settembre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140906175951/http://www.audacepartinicoborgetto.it/|urlmorto = sì}}</ref>
[[File:Chiesa di San Gioacchino a Partinico 02.jpg|miniatura|Interno della chiesa di San Gioacchino]]
* Chiesa di San Gioacchino
* Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti
* Chiesa del Rosario
* Chiesa di Santa Caterina da Siena
* Chiesa di Maria Santissima del Rosario situata a Borgo Parrini
 
=== Architetture civili ===
* Il Chiosco della Musica di gusto [[Neoclassicismo|neoclassico]].
* La Fontana [[Barocco|barocca]] ad otto bocche e la "Real Cantina Borbonica", fatta restaurare dal Comune, che rappresenta uno dei primi esempi al mondo di cantina sociale voluta da [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I di Borbone]] nel [[1803]].
* Il Palazzo dei Ram, masseria di stile manierista fatta costruire da nobili della Catalogna nel XVI secolo.
* ''Villa Comunale Regina Margherita'': sorta nel XIX secolo grazie agli amministratori dell'epoca Poma Avolos e Antonino Ragona. Essa sorge nel luogo anticamente denominato "Piano Gambacorta", dove esisteva il convento dei cappuccini e ove venivano spesso effettuate esecuzioni capitali. La villa fu inaugurata il 18 maggio 1883 e venne subito arricchita da un busto di marmo raffigurante [[Giuseppe Garibaldi]] e di uno raffigurante [[Vittorio Emanuele II]].
* ''Villa Falcone'': sita nella centrale via Kennedy, è dedicata a [[Giovanni Falcone]], giudice palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, nella vicina [[Capaci]].
* Real Cantina Borbonica.
 
=== Architetture militari ===
==Evoluzione demografica==
Di notevole importanza storica sono le tante torri disseminate nelle campagne di Partinico. Molte delle 26 torri censite da Stefano Marino sono oramai scomparse o distrutte dell'incuria e nel disinteresse, come ad esempio: la Torre del Re (XVI secolo), la Torre di Ballo ([[XVIII secolo]]), il Castellaccio (XIV secolo).
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Partinico}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Partinico al 1° gennaio 2024 sono 1.115 e rappresentano il 3,6% della popolazione residente.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 1° gennaio 2024 Comune: Partinico}}</ref>La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 26,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco e dalla Tunisia.<ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/96-partinico/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ Cittadini stranieri Partinico 2024] tuttitalia.it</ref>
 
== Cultura ==
=== Scuole ===
* Istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato "[[Orso Mario Corbino]]"
* Istituto professionale di Stato per l'agricoltura "[[Danilo Dolci]]"
* Istituto commerciale e per geometri "[[Carlo Alberto dalla Chiesa]]"
* Liceo Statale "Felicia e Peppino Impastato"
* Istituto comprensivo "Privitera Polizzi"
* Istituto comprensivo "Archimede La Fata"
* Istituto comprensivo "Cassarà-Guida"
* Istituto comprensivo "Casa del Fanciullo"
 
=== Media ===
==== Televisione ====
Partinico è sede di [[Telejato]] [[televisione comunitaria]] che serve le province di Palermo, Trapani ed Agrigento<ref>[https://www.telejato.it/home/chi-siamo/ Telejato - Chi siamo]</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.litaliaindigitale.it/sicilia-in-digitale/mux-locale-3-sicilia/|titolo=mux locale 3 sicilia|sito=litaliaindigitale.it|data=2025-04-16}}</ref>
 
TV 7 con il passaggio al digitale terrestre nel 2012 ha avuto una serie di difficoltà gestionali ed economiche e qualche anno dopo la tv dovette chiudere.<ref>[https://www.partinicolive.it/2025/01/18/partinico-pizzo-cannizzo-muore-tv7-editoria-televisione/ Partinico, muore Pippo Cannizzo, un pezzo di storia dell’editoria] partinicolive.it</ref>
==== Radio ====
Radio Amica da gennaio 2025 presente anche sul DAB+: basta sintonizzarsi con l'autoradio sul canale 10C Mux GoDab, oltre che attraverso la FM frequenze 91.5 e 90.8 MHz.
 
Primaradio emittente commerciale che serve le province di Palermo, Trapani e parte dell'agrigentino. Queste le frequenze in fm:
 
* 90.6 MHz – PALERMO
* 101.8 MHz – CARINI (PA)
* 93 MHz – PARTINICO (PA)
* 102 MHz – ALCAMO (TP)
* 105.9 MHz – TRAPANI
* 94.2 MHz – PANTELLERIA
 
==== Cinema ====
A Partinico sono state girate alcune scene dei film ''[[Il Santo prende la mira]]'' di [[Christian-Jaque]] e del film ''[[Il giorno della civetta (film)|Il giorno della civetta]]'' di [[Damiano Damiani]] con [[Franco Nero]] e [[Claudia Cardinale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cultura/16_gennaio_29/cardinale-franco-nero-damiani-sciascia-lamattina-sicilia-partinico-333a5604-c6c1-11e5-bc00-4986562dd09c.shtml|titolo=E il cinema arrivò a Partinico
Tutti pazzi per la Cardinale|sito=Corriere della sera|accesso=2023-03-18}}</ref>
 
=== Cucina ===
A Partinico è tipico il ''muffoletto rî parrini'', una variante della ''[[muffuletta]]'' (un tipico pane siciliano) preparato con la [[Biga (alimento)|biga]] e i semi di sesamo.<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario delle cucine regionali italiane|editore=Slow Food|anno=2010|p=426}}</ref>
 
== Geografia antropica ==
 
=== Quartieri ===
{{F|centri abitati della Sicilia|giugno 2023}}
;[[Spine Sante]]
Il quartiere più antico della città di Partinico, il nome deriva da alberi [[Acacia horrida]] o (Acacia Spinosa) usufruiti come siepi difensive, presenti in questa zona in antichità e tuttora.
 
;[[Casa santa]]
Il quartiere popolare, in cui fa da piazza la parrocchia [[Chiesa Maria SS del Rosario]] costruita nel 1789 presente in [[largo Casa Santa]]
 
;[[Zona PEEP-Gregorio Magno]]
Due quartieri divisi da viale della Regione, costituiti principalmente da fabbricati di edilizia popolare, in cui è presente il mercato rionale.
 
=== Frazioni ===
[[File:Borgo Parrini 03.jpg|thumb|Borgo dei Parrini]]
* '''[[Borgo Parrini|Borgo dei Parrini]]''': frazione rurale della città fondata dai [[Compagnia di Gesù|padri Gesuiti]] nel XVI secolo, da cui prende il nome (in {{nomelingua|scn}}, ''parrini'' significa 'padri'/'sacerdoti'). Il recente intervento di un imprenditore locale ha trasformato il piccolo borgo agricolo, in parte decadente, in un angolo con eccentriche abitazioni vagamente ispirate allo stile di [[Antoni Gaudí]]. Questo intervento sta destando un crescente interesse turistico negli ultimi anni.<ref>{{cita news|autore=Paola Pottino|url=https://palermo.repubblica.it/societa/2020/09/08/news/la_nuova_fortuna_di_borgo_parrini-266559767/|titolo=La nuova fortuna di Borgo Parrini, la Barcellona di Partinico|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data={{data|08|09|2020}}|accesso={{data|17|11|2021}}}}</ref>
 
== Economia ==
Importante centro [[Agricoltura|agricolo]], ai piedi del [[colle Cesarò]] alto circa 500 metri, annovera fra i suoi prodotti: [[uva]] da mosto, [[Ortaggio|ortaggi]] e [[frutta]] coltivati in [[serra]], [[Mandorla|mandorle]] ed [[Oliva|olive]]. Sono rilevanti nel settore artigianale le lavorazioni del [[legno]] e del [[ferro]], oltre che l'arte della [[ceramica]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=18}}</ref>
 
==Infrastrutture e trasporti==
===Ferrovie===
La città è servita dall'[[Stazione di Partinico|omonima stazione]] posta sulla [[Ferrovia Palermo-Trapani|Palermo-Trapani]], dove circolano i treni regionali operati da [[Trenitalia]] sulla relazione Trapani-Castelvetrano-Palermo.
 
=== Strade ===
Uno svincolo dell'[[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]] [[Palermo]] - [[Mazara del Vallo]] conduce alla città.
 
==Sport==
Ha sede nel comune la società di calcio Partinicaudace.
 
== Amministrazione ==
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal [[1993]]):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacoma Cannizzo|Inizio=16 dicembre [[1993]]|Fine=8 novembre [[1999]]|Partito=[[La Rete (partito politico)|La Rete]]|Carica= Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lino Buscemi|Inizio=8 novembre [[1999]]|Fine=1º maggio [[2000]]|Partito=|Carica=''Commissario''}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Giordano|Inizio=1º maggio [[2000]]|Fine=31 maggio [[2005]]|Partito=[[Casa delle Libertà|CdL]]|Carica=Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Motisi|Inizio=31 maggio [[2005]]|Fine=8 ottobre [[2007]]|Partito=[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]]|Carica= Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Saverio Bonura|Inizio=8 ottobre [[2007]]|Fine=1º luglio [[2008]]|Partito=|Carica=''Commissario''}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Lo Biundo|Inizio=1º luglio [[2008]]|Fine=31 maggio [[2017]]|Partito=[[Unione di Centro (2002)|UDC]]|Carica= Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio Agnese|Inizio=31 maggio [[2017]]|Fine=26 giugno [[2018]]|Partito=|Carica=''Commissario''}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio De Luca|Inizio=26 giugno [[2018]]|Fine=23 maggio [[2019]]|Partito=[[DiventeràBellissima|#DB]]}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Rosario Arena|Inizio=19 giugno [[2019]]|Fine=30 luglio [[2020]]|Carica=''Commissario''}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Guido Nicolò Longo<br>Maria Baratta<br>Isabella Giusto|Inizio=30 luglio [[2020]]|Fine=3 dicembre [[2020]]|Carica=Commissione<br> straordinaria|Note=<ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/08/26/20A04566/sg DPR 29 luglio 2020. Scioglimento del Consiglio comunale di Partinico (PA).]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Concetta Caruso<br>Maria Baratta<br>Isabella Giusto|Inizio=3 dicembre [[2020]]|Fine=12 novembre [[2022]]|Carica=Commissione <br>straordinaria}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pietro Rao|Inizio=13 novembre [[2022]]|Fine=''in carica''|Carica=Sindaco|Partito=lista civica<br>di [[centro-destra]]}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Eccidio di Partinico]]
* [[Pina Suriano]]
* [[Danilo Dolci]]
 
== Altri progetti ==
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{{ProgettoSiciliainterprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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