Arco dei Fileni: differenze tra le versioni
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{{F|palazzi|settembre 2019|Una sola fonte e mancanza totale di note puntuali}}
{{Edificio civile
|nome edificio =
|paese = LBY
L''''Arco dei Fileni''', conosciuto anche con il nome di '''El Gaus''', era un arco costruito sulla [[Via Balbia]] al confine tra [[Tripolitania]] e [[Cirenaica]] nell'allora [[Libia italiana]] (oggi [[Libia]]). ▼
|divamm1 = Tripolitania
|città = Ras Lanuf
|stato = Demolito
|periodo costruzione = 1937
|uso =
}}
▲L{{'}}'''
== Storia ==
L'arco, voluto da [[Italo Balbo]], governatore della Libia dal [[1934]] al [[1940]], era stato progettato dall'architetto [[Florestano Di Fausto]] e fu inaugurato il
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-782-0009-01A, Nordafrika, Panzer III.jpg|thumb|left|upright=0.7|I [[panzer]] dell'[[Afrikakorps]] attraversano l'Arco dei Fileni nel marzo 1941 per iniziare la controffensiva in [[Cirenaica]].]]
L'arco era caratterizzato dalla presenza di due colossi in bronzo che raffiguravano i fratelli [[Fileni]], leggendari eroi [[
Sopra
▲L'arco era caratterizzato dalla presenza di due colossi in bronzo che raffiguravano i fratelli [[Fileni]], leggendari eroi [[cartaginesi]] che, come raccontato da [[Sallustio]] nel ''De Bellum Iugurtinum'', si impegnarono in una sorta di maratona ''ante litteram'' contro i [[Grecia|greci]] di [[Cirene (città)|Cirene]], organizzata per definire i confini tra le due civiltà. In base ad un accordo tra Cartagine e Cirene, infatti, ciascuna città avrebbe fatto partire due suoi uomini verso la città antagonista e il luogo dove le due coppie si sarebbero incontrate sarebbe stato individuato come il nuovo confine. Tuttavia quando i Fileni incontrarono i cirenaici ne nacque una lite perché questi ultimi accusavano i primi di essere partiti in anticipo: per rivendicare la loro buona fede i cartaginesi si dissero pronti ad essere sepolti vivi proprio sul nuovo confine. Ciò che avvenne. Il sacrificio dei Fileni fu ricordato con la realizzazione di due are da cui prese nome la località di ''Arae Philenorum'' ma che erano già scomparse all'epoca di [[Strabone]].
▲Sopra i colossi bronzei, ritratti come sepolti vivi, campeggiava la seguente iscrizione tratta dal ''Carmen saeculare'' di Orazio: {{quote|Alme Sol, possis nihil urbe Roma visere maius}} {{quote|O almo Sole, tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggiore di Roma}}
La scritta fu fatta tradurre in [[lingua araba|arabo]] da re [[Idris I di Libia]].
Sulla sommità dell'arco era posizionata un'ara che rappresentava quelle
L'arco compare nella [[medaglia commemorativa
L'arco fu però smantellato nel [[1973]] per volontà di [[Gheddafi]], che lo riteneva un simbolo del periodo coloniale. Attualmente le statue dei [[Fileni]] si trovano nel piccolo museo di [[Sirte (Libia)|Sirte]] mentre alcuni bassorilievi giacciono a terra in stato di abbandono in prossimità del museo.▼
▲L'arco fu
▲L'arco compare nella medaglia commemorativa [[Regno d'Italia (1861-1946)|italo]]-[[Terzo Reich|tedesca]] '''Campagna Italo-Tedesca in Africa''' (''Italienisch-Deutscher Feldzug in Afrika'') del [[1943]]. Inoltre compariva sul biglietto della Lotteria di [[Tripoli]] dal [[1938]] al [[1940]]. Nei pressi si trovava un cimitero tedesco.
==Voci correlate==
* [[Fileni]]
* [[Cirenaica italiana]]
* [[Cartagine]]
* [[Libia italiana]]
* [[Africa settentrionale italiana]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
==Collegamenti esterni==
* {{
▲{{colonialismo italiano}}
{{Portale|architettura|fascismo|storia}}
▲[[Categoria:Libia italiana]]
[[Categoria:Archi di trionfo]]
[[Categoria:Architetture della Libia scomparse]]
[[Categoria:
[[Categoria:Cirenaica italiana]]
[[Categoria:Tripolitania italiana]]
[[Categoria:Italo Balbo]]
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