Alba de Céspedes: differenze tra le versioni

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{{N|biografie|luglio 2022}}
{{Bio
|Nome = Alba Carla Laurita
|Cognome = de Céspedes y Bertini
|ForzaOrdinamento = DeCespedes Céspedes,Alba de
|Sesso = F
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 11 marzo
|AnnoNascita = 1911
|NoteNascita = <ref>L'atto di nascita è consultabile sul [https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19803215/wOdoY2J Portale Antenati]</ref>
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 14 novembre
|AnnoMorte = 1997
|Attività = scrittrice
|Epoca = 1900
|Attività = scrittrice
|Attività2 = poetessa
|Attività3 = partigiana
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , autrice anche di testi per il [[cinema]] ed, il [[teatro (rappresentazione)|teatro]]. Ha scritto non solo [[romanzo|romanzi]] e [[poesia|poesie]], ma si è occupata anche della stesura di copioni di programmi per la [[radio (mass media)|radio]] e la [[televisione]]. "Clorinda" è stato il suo pseudonimo radiofonico, e il suo nome di battaglia da partigiana<ref name=quarta>Quarta di copertina de ''[[Nel buio della notte]]'', collana ''Scrittori italiani e stranieri'', Mondadori, 1976.</ref>
|Immagine = Alba de Cespedes.jpg
|Didascalia = Alba de Céspedes
|PostNazionalità=, autrice anche di testi per il [[cinema]] ed il [[teatro (rappresentazione)|teatro]]. Ha scritto non solo [[romanzo|romanzi]] e [[poesia|poesie]], ma si è occupata anche della stesura di copioni di programmi per la [[radio (mass media)|radio]] e la [[televisione]]. "Clorinda" è stato il suo pseudonimo radiofonico, e il suo nome di battaglia da partigiana
}}
 
Una sua ampia biografia è riportata nel volume curato da Marina Zancan per la prestigiosa e autorevole [[collana editoriale|collana]] dei ''[[I Meridiani|Meridiani]]'' che la [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] le dedicò.<ref name=zancan>{{Cita libro|autore=Alba de Cèspedes|curatore=Marina Zancan|titolo=Romanzi|anno=2011 |editore=Mondadori|città=Milano| pp={{formatnum:1904}}| ISBN=978-88-04-60478-5}}</ref>
 
== Biografia ==
DiEra di madre romana (Laura Bertini Alessandrini), ementre figliail dipadre era [[Carlos Manuel de Céspedes dey Quesada]] (nel [[1911]] ambasciatore di [[Cuba]] in [[Italia]], e nel [[1933]] presidente cubano per alcuni mesi). Il nonno paterno, [[Carlos Manuel de Céspedes|Carlos Manuel de Céspedes del Castillo]], era stato il "primo presidente in armi" dell'isola caraibica, e fu ucciso dai militari colonialisti spagnoli nel [[1874]].
 
Alba crebbeCrebbe in una famiglia benestante e politicamente impegnata in senso progressista e antifascista. Bilingue italo-cubanaspagnola (parlava anche le più importanti lingue europee), scrisse prevalentemente in italiano i suoi lavori. Aveva varie abitazioni in affitto (- all'[[Avana]], a [[Parigi]], a [[Roma]] e a [[Luserna San Giovanni]], in [[Val Pellice]], nelle Alpi piemontesi), - e una un'enorme biblioteca personale "itinerante" che la seguì nei vari trasferimenti della sua vita.<ref name=pellice>{{cita web|autore=|titolo=11 marzo 1911: nasce Alba De Céspedes, scrittrice (anche) a San Giovanni|url=https://loradelpellice.it/11-marzo-1911-nasce-alba-de-cespedes-scrittrice-anche-san-giovanni/|sito=https://loradelpellice.it|accesso=29 gennaio 2023}}</ref><ref name="ar2">{{cita web|titolo=La biblioteca Alba De Cespedes|autore=Elisa Merlo| url= http://www.fondazionemondadori.it/cms/file_download/68/merlo+DEF.pdf}}</ref> Scoperta prestissimo la passione per la scrittura ("Non so immaginare la mia vita senza la scrittura perché non c'è mai stata vita per me senza scrivere"<ref name=zancan/>), Alba de Céspedes pubblicò la prima raccolta di racconti brevi, ''L'anima degli altri'', a 24 anni, nel [[1935]] (poi seguirono le collezioni di [[poesia|poesie]] che continuò a pubblicare per altri 40 anni). Il 12 febbraio di quell'anno venne arrestata con l'accusa di antifascismo e trascorse alcuni giorni nelle Mantellate, la sezione femminile del [[carcere di Regina Coeli]].
 
Il suo primo [[romanzo]] è del [[1938]], [[Nessuno torna indietro (romanzo)|''Nessuno torna indietro'']], pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Ad [[Arnoldo Mondadori]] la legava una solida amicizia, e l'editore in più occasioni fece da cuscinetto al carattere determinato e spigoloso della scrittrice, sostenendola nei momenti difficili, come ad esempio quando il [[fascismo|regime fascista]] tentò di censurare il suo primo romanzo, chiedendone il ritiro<ref>{{cita web| |url=https://cinecensura.com/wp-content/uploads/1943/05/Nessuno-torna-indietro-Fascicolo.pdf|sito=Cine Censura|accesso=29 gennaio 2023}}</ref><ref name="quarta"/>, richiesta a cui la casa editrice milanese oppose il proprio rifiuto<ref>Tjuna Notarbartolo, voce ''Alba de Céspedes'' in ''Italiane'', a cura di Eugenia Roccella e [[Lucetta Scaraffia]], Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, 2003, vol. III, p. 83.</ref>. Il personaggio femminile del romanzo delinea una donna scaltra, autonoma, diversa dall'immagine della donna proposta dal regime fascista. Il libro, nonostante varie difficoltà, varcò i confini nazionali ponendosi subito come un ''[[best seller]]'' internazionale. Con l'opera la de Céspedes vinse il [[Premio Viareggio]] nel 1939 ex aequo con [[Vincenzo Cardarelli]], ma la decisione della giuria fu annullata per ordine di [[Benito Mussolini|Mussolini]], a causa dei precedenti politici antifascisti della prima e del reiterato mancato rinnovo della tessera d'iscrizione al [[partito nazionale fascista|partito]] del secondo.<ref name=zancan/><br/>Nel [[1940]] Alba de Cespedes pubblicò la raccolta di racconti ''Fuga'', e nel [[1943]], a [[Bari]], durante la [[seconda guerra mondiale]] partecipò alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] attraverso la radio con lo pseudonimo ''Clorinda''<ref>Sandra Petrignani, ''Le signore della scrittura'', Milano, La Tartaruga, 1984, p. 40</ref>.
Siccome Alba all'anagrafe era cubana, per ottenere anche la cittadinanza italiana si sposò nel [[1926]] a soli 15 anni di età, ed ebbe un figlio l'anno successivo (poi si risposò 20 anni dopo).
 
Nel [[1944]] fondò la rivista letteraria ''[[Mercurio (rivista)|Mercurio]]'', che si avvalse fin dalle prime pubblicazioni di [[Alberto Moravia]], [[Ernest Hemingway]], [[Massimo Bontempelli]], [[Sibilla Aleramo]], [[Corrado Alvaro]], [[Gaetano Salvemini]], [[Giuseppe Saragat]].<ref name=lilli/> A corredare i testi erano i disegni di [[Mino Maccari]], [[Toti Scialoja]] e [[Renzo Vespignani]]. Nel secondo dopoguerra la scrittrice ebbe modo di conoscere numerosi esponenti del mondo letterario, da [[Paola Masino]] a [[Anna Banti]], [[Maria Bellonci]], [[Ottiero Ottieri]], [[Elio Vittorini]], [[Vitaliano Brancati]], [[Aldo Palazzeschi]] e [[Corrado Alvaro]]. Più tardi le sue frequentazioni letterarie si allargarono a giovani scrittori, tra cui [[Libero Bigiaretti]], [[Walter Mauro]], [[Luigi Silori]].
Una sua aggiornatissima biografia è stata stampata nel [[2011]] (anno del suo centenario) all'interno del ponderoso volume dei "[[I Meridiani|Meridiani]]" di [[Arnoldo Mondadori Editore]] che raccoglie i suoi ''Romanzi'' a cura di [[Marina Zancan]], una delle più note sue studiose, organizzatrice di mostre celebrative internazionali dedicate alla scrittrice.
Alba de Céspedes conobbe anche [[Italo Calvino]] (italo-cubano come lei) col quale progettò iniziative Pro-Cuba-Socialista al fine diper dare vita allaall'"Associazione futuraNazionale di Amicizia Italia-Cuba"<ref>{{cita web|titolo = Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba"|url=http://www.italiacuba.it|sito=www.italiacuba.it|accesso=22 gennaio 2023}}</ref>: entrambi avevano abitazioni a Roma e a Parigi, dove ogni tanto si frequentavano.
 
Alla fine del [[1948]] ''Mercurio'' chiude e a partire dal giugno del 1952 de Céspedes inizia a collaborare al settimanale ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'', allora diretto da [[Bruno Fallaci]]<ref name=zancan/><ref>{{cita web|titolo=Alba de Céspedes|url=http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/alba-de-cespedes/|autore= Graziella Gaballo|accesso=16 gennaio 2023}}</ref>, curando la rubrica fissa ''Dalla parte di lei'', titolo di un suo precedente romanzo,
Alba de Céspedes pubblicò la prima raccolta di racconti brevi, ''L'anima degli altri'', a 24 anni di età, nel [[1935]] (poi seguirono le collezioni di [[poesia|poesie]] che continuò a pubblicare per altri 40 anni). Il suo primo [[romanzo]] è del [[1938]], ''Nessuno torna indietro'', pubblicato per [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]. Ad Arnoldo la legava una solida amicizia, e l'editore in più occasioni fece da cuscinetto al carattere determinato e talvolta spigoloso della scrittrice, sostenendola sempre nei momenti più difficili, o quanto meno di tensione, come ad esempio quando il [[fascismo|regime fascista]] arrivò a censurare proprio il suo primo romanzo chiedendo il ritiro delle copie. L'azione non andò a compimento grazie alla ferma, argomentata ed efficace opposizione della casa editrice milanese<ref>Tjuna Notarbartolo, voce ''Alba de Céspedes'' in ''Italiane'', a cura di Eugenia Roccella e Lucetta Scaraffia, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, 2003, vol. III, p. 83.</ref>. Il personaggio femminile del romanzo suddetto delinea una donna scaltra, mentalmente autonoma, certamente diversa dall'immagine idealista e un po' stereotipata della donna sottomessa, abile solo alla riproduzione proposta dal regime fascista. Il successo del libro, nonostante varie difficoltà, varcò i confini nazionali ponendosi subito come un ''[[best-seller]]'' internazionale. Nel [[1940]], Alba de Cespedes pubblicò il romanzo ''Fuga'', e nel [[1943]], a [[Bari]], durante la [[seconda guerra mondiale]] partecipò alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] attraverso la voce radiofonica con lo pseudonimo ''Clorinda''<ref>Sandra Petrignani, ''Le signore della scrittura'', Milano, La Tartaruga, 1984, p. 40.</ref>. Nel [[1944]] fondò la rivista letteraria "Mercurio", che si avvalse fin dalle prime pubblicazioni delle firme di [[Alberto Moravia]], [[Ernest Hemingway]], [[Massimo Bontempelli]], [[Sibilla Aleramo]]. A corredare i testi erano i disegni di [[Mino Maccari]], [[Toti Scialoja]] e [[Renzo Vespignani]]. Nel secondo dopoguerra la scrittrice ebbe modo di conoscere numerosi esponenti del mondo letterario dell'epoca, da [[Paola Masino]] ad [[Anna Banti]], [[Maria Bellonci]], [[Ottiero Ottieri]], [[Elio Vittorini]], [[Vitaliano Brancati]], [[Aldo Palazzeschi]] e [[Corrado Alvaro]]. Più tardi, le sue frequentazioni letterarie si allargarono a una cerchia di giovani scrittori, tra cui [[Libero Bigiaretti]], [[Walter Mauro]], [[Luigi Silori]].
dal numero 90 del 28 giugno del 1952 al numero 423 del 9 novembre del 1958.<ref name =andreoni>{{Cita web|url= https://griseldaonline.unibo.it/article/view/15451|titolo= Il "Diario di una scrittrice": Alba de Céspedes e la collaborazione a "Epoca" tra il 1958 e il 1960|autore= Annalisa Andreoni |sito= https://griseldaonline.unibo.it |data=4 gennaio 2023|accesso=14 febbraio 2023}}</ref>
 
La collaborazione con ''Epoca'' prosegue con la rubrica ''Diario di una scrittrice'', ma si interrompe bruscamente e amaramente quando, il 3 marzo 1960, l'allora direttore della rivista [[Enzo Biagi]] scrive alla de Céspedes per comunicarle di aver deciso di sopprimere la rubrica poiché "dai frequenti sondaggi presso i lettori di Epoca è risultato che le rubriche ''Dalla parte di lei'' e, successivamente, ''Diario di una Scrittrice'', non avevano quel seguito che ci auguravamo. Si presenta l'urgenza di una trasformazione del giornale [...] per poter dedicare maggiore spazio all'attualità [...]. Il provvedimento entra in vigore da questa settimana; il Suo ultimo articolo Le verrà regolarmente compensato". Risentita, de Céspedes si lamenta con Arnoldo Mondadori che "[...] ritengo che sia ingiusto e inumano interrompere una lunga collaborazione senza neppure un mese, che dico, una settimana di preavviso, informandone l'altro contraente a cose fatte. [...] vi sono norme morali che dovrebbero vietarci di far trovare la valigia fuori della porta di casa a una domestica che si è dimostrata onesta e, dunque, anche ad una giornalista a cui si riconosce, se non altro, la probità professionale".<ref name=zancan/> <br/>
Alba de Céspedes conobbe anche [[Italo Calvino]] (italo-cubano come lei) col quale progettò iniziative Pro-Cuba-Socialista al fine di dare vita alla futura "Associazione di Amicizia Italia-Cuba": entrambi avevano abitazioni a Roma e a Parigi, dove ogni tanto si frequentavano.
 
AllaScrisse chiusuraanche della sua rivista "Mercurio", avvenuta alla fine del [[1948]], inizia a collaborare al settimanale "[[Epoca (rivista)|Epoca]]" curando una rubrica dal titoloper ''Dalla parte di lei''. Scrive anche per il quotidiano "[[La Stampa]]"'' di [[Torino]] e si dedicadedicò quasi totalmente, tra il [[1949]] e il [[1963]], alla scrittura di nuovi libri: ''[[Dalla parte di lei]] '' ([[1949]]), ''[[Quaderno proibito]]'' ([[1952]]), ''[[Prima e dopo]]'' ([[1955]]) e ''Il rimorso'' ([[1962]]), critica pungente della classe intellettuale all'epoca assai in auge.
 
PubblicaPubblicò nel [[1967]] a [[Parigi]] ''La bambolona'' e scrivescrisse, in francese, ''Sans autre lieu que la nuìt'' ([[1973]]), tradotto da lei in italianotradotto come ''Nel buio della notte'' ([[1976]]). Dà alle stampeScrisse anche una raccolta di poesie:, ''Le ragazze di maggio'' ([[1970]], anch'essa prima scritta in [[lingua francese|fracnesefrancese]]). L'ultimo suo racconto autobiografico (incompiuto, ma completato postumo a cura della Mondadori) fu scritto nel ventennio [[anni 1980|'80]]-[[anni 1990|'90]] col titolo ''Con grande amore'' (dedicato a [[Fidel Castro]] e alla [[Rivoluzione Cubana]]).
 
Morì a Parigi nel [[1997]] a 86 anni dopo una lunga malattia.<ref name="lilli">{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/11/19/la-scomparsa-di-alba-femminista-gentildonna.html|titolo=La scomparsa di Alba femminista e gentildonna|autore=Laura Lilli|sito=https://www.repubblica.it|data=19 novembre 1997|accesso=29 gennaio 2023}}</ref>
Da diversi suoi libri e da sue sceneggiature sono stati tratti [[film]] (come ad esempio, ''[[Le amiche]]'', del [[1955]], diretto da [[Michelangelo Antonioni]] e ''[[La bambolona (film)|La bambolona]]'' di [Franco Giraldi]], del [[1968]]) e [[Teatro (rappresentazione)|riduzioni teatrali]].
 
L'ultimoNel suo[[2001]] raccontoMondadori autobiograficoha (incompiuto,edito maun completatocatalogo abiografico curain delleoccasione edizionidi Mondadoriuna dopomostra lasull'artista suatenutasi morte)dal fu3 daal lei22 scrittoottobre neldi ventennioquell'anno [[annial 1980|1980]]-[[anniPalazzo 1990|90delle Esposizioni]] coldi titoloRoma<ref>{{Cita ''Conlibro|autore=|curatore=Marina grandeZancan|titolo=Catalogo amore'',della (dedicatomostra aAlba [[Fidelde Castro]] e alla [[Rivoluzione Cubana]])Céspedes. AlbaScrittrici èe mortaintellettuali adel ParigiNovecento|anno=2001|editore=Fondazione nelArnoldo [[1997]],e all'etàAlberto di 86 anniMondadori|città=Milano}}</ref>. Nel [[2011]], in occasione del primo centenario della sua nascita, è stata ricordata conin diversi [[Paese (geografia)|Paesi]] del mondo. Nel [[2012]] è stata ricordata in numerose iniziative culturali ed editoriali, inpromosse Italia,dal aMinistero Cubadella eCultura indi altriCuba. paesi.
 
Molte delle sue opere riflettono tratti autobiografici: come Valeria Cossati di ''Quaderno proibito'', anche Céspedes era solita usare quaderni neri come diari ("Qui a Parigi non si trovano quaderni neri", da un'annotazione sul suo diario personale del 21 settembre 1958)<ref name=andreoni/>; come la protagonista di ''Dalla parte di lei'', anche lei stava vivendo lo smarrimento della madre nella follia per amore; anche lei, come Emanuela in ''Nessuno torna indietro'', era diventata madre in giovanissima età.
 
Da diversi suoi libri e da sue sceneggiature sono stati tratti [[film]], [[fiction televisiva|sceneggiati televisivi]] e [[Teatro (rappresentazione)|riduzioni teatrali]]. I suoi lavori sono stati tradotti in 32 Paesi<ref name=quarta/>.
 
== Vita privata ==
La scrittrice, che all'anagrafe era cubana, per ottenere anche la cittadinanza italiana si sposò nell'ottobre del [[1926]], a 15 anni, con il conte romano Giuseppe [[Antamoro (famiglia)|Antamoro]],<ref name =andreoni/> dal quale ebbe un figlio nel 1928 e da cui si separò nel 1931; dalla fine del 1935 al luglio 1938 intrecciò una breve quanto intensa relazione con [[Vittorio Giovanni Rossi]], allora famoso giornalista e scrittore, suo collega a ''[[Il Messaggero]]'', di tredici anni maggiore<ref name=zancan/><ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Il vero quaderno proibito di Alba de Cèspedes - Lei autrice in erba. Lui ufficiale (premiato dal Duce) e scrittore. Un 'flirt' galeotto. Un carteggio, ora riscoperto, che non sgualcisce un'icona antifascista e femminista. Ma anzi la umanizza|autore = Carlo Alberto Bucci|rivista = [[Il Venerdì di Repubblica]]||data = 16 febbraio 2018}}</ref>.
 
Nel gennaio del 1940 conobbe a [[Sestriere]] il diplomatico italiano Franco Bounous, con cui si risposò nell'aprile del 1945 e che seguì poi a [[Washington]] e [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Anche quello con Bounous sarà un rapporto difficile e tormentato e in alcune opere - ''Dalla parte di lei'', ''Quaderno proibito'', ''Prima e dopo'' soprattutto - de Céspedes trasfonde e lascia trasparire abbastanza chiaramente le amarezze e l'insoddisfazione di questa sua seconda esperienza matrimoniale, che deciderà poi di chiudere nel 1958.<ref name =andreoni/>
 
==Tematica progressista==
Alba de Céspedes è stata una delle protagoniste della [[letteratura]] del [[XX secolo|Novecento]] ede un'autrice e intellettuale a tutto tondo. Donna di rara tenacia e scrittrice riluttante a farsi incasellare in schemi prefissati, ha improntato il proprio percorso creativo su due binari: quello dello stile - nei termini della qualità letteraria - e, soprattutto, quello dell'impegno politico e dell'insopprimibile esigenza di libertà e giustizia. Questa sorta di ''leitmotiv'' ha fatto spesso capolino tra le pagine dei suoi scritti.
 
Sebbene talunacerta critica abbia inserito - o tentato di inserire - la sua opera nel contesto di quella che viene convenzionalmente definita [[letteratura rosa]]<ref>Ci si riferisce alla [[letteratura]] tipica del [[romanzo d'appendice]] o ai romanzi scritti da autrici quali [[Liala]] o [[Carolina Invernizio]].</ref>, l'opera di Alba de Céspedes, per contro, ha sempre mirato alla produzione di scritti di spessore etico e intellettuale, comunque in grado di far emergere la propria vocazione artistica senza che venisse meno l'impegno politico.
 
Le carte e documenti che nella sua lunga esistenza aveva raccolto e conservato personalmente, sono state donate dalla scrittrice, una settimana prima della sua morte, agli Archivi Riuniti delle Donne, con sede a [[Milano]]. Nella lettura di queste lettere, appunti, traduzioni, manoscritti e fotografie, pubblicamente consultabili, si possono rilevare i termini del suo impegno - tanto politico quanto culturale - così come le ragioni più profonde del suo lavoro. Sono, in definitiva, una testimonianza dell'appassionata e raffinata scrittura di questa autrice, nonché del suo desiderio di raccontare e interrogare (e interrogarsi) sul senso della [[storia]], con una visione altra e alta, capace di andare in profondità rispetto al senso delle cose e degli eventi che circondavano le persone del suo tempo.
 
Il 9 ottobre [[2002]] a Cuba è nato l'annuale "Premio Letterario Alba de Céspedes", promosso dalla "Ambasciata Italiana all'Avana" e da varie istituzioni culturali di [[Roma]], [[Milano]], [[Venezia]] e [[Avana]]. La prima vincitrice è stata la scrittrice cubana [[Nancy Alonso]] con il suo racconto "Cerrado por reparacion". Nella stessa data è stata inaugurata anche la "Sala Alba de Céspedes" all'interno del "Museo Storico Carlos Manuel de Cespedes" di [[Bayamo]], capoluogo della "Provincia di Granma" (zona di provenienza della famiglia De Cespedes). In tale sala il giorno 14 febbraio [[2012]] è stata presentata la prima edizione spagnola dell'ultimo romanzo di Alba de Céspedes "Con gran amor" (dedicato a [[Fidel Castro]] e alla [[Rivoluzione Cubana]]), edito dalle "Ediciones Union" dell'Avana e dall'"[[Arci]] Nazionale" di Roma. A Roma le è stata dedicata una strada.
 
== Giudizi critici ==
Fin dai primi racconti e già dal romanzo che le dà notorietà, ''Nessuno torna indietro'', le analisi di Alba De Céspedes si dirigono verso le quattro mura familiari, in cui la donna, ancora negli [[anni 1930|anni trenta]]-[[anni 1940|quaranta]], vive una vita domestica amara. L'indagine della De Céspedes naturalmente tende al sociale senza essere sociologica, in pratica preferendo l'attenzione critica verso un mondo di affetti e di soggezione più vicino a quello di [[Giuseppe Giacosa]] di "''[[Come le foglie (Giacosa)|Come le foglie]]"'' che alla moderna liberazione. In modo femminilmente eccessivo laLa rassegnazione si tramuta in ribellione, come accade alla protagonista delnel romanzo "''Dalla parte di lei"'', chela cui protagonista dopo un solo anno di matrimonio uccide il marito, e nell'uccisione la coeva resistenza romana (cui nella realtà la scrittrice aderì) viene evocata e insieme rimossa. Oppure il personaggio femminile riconosce il fallimento delle proprie speranze, della propria vita, come avviene nel "''Quaderno Proibito"''. Dall'iniziale autobiografismo e da un certo romanticismo che avviene nel ricordo e persino nelle descrizioni dei rapporti di coppia, la scrittrice sempre più viene liberando, anche attraverso un illimpidimento del linguaggio, una coscienza femminile di conquista dell'identità (Gilberto Finzi, da ''Novelle Italiane'', ed. Garzanti).
 
== Biblioteca e archivio ==
La sua biblioteca e le sue carte, per sua espressa volontà, sono state depositate presso gli Archivi Riuniti delle Donne, Corso di Porta Nuova, 32, Milano<ref name="ar2" /><ref>{{cita web|url=http://www.idg.fi.cnr.it/wwwdonna/ard.htm|titolo=Archivi riuniti delle donne|sito=Gopherdonna|accesso=23 febbraio 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19970707160457/http://www.idg.fi.cnr.it/wwwdonna/ard.htm|dataarchivio=7 luglio 1997}}</ref>.
 
==Onorificenze==
Nel 1989 la Repubblica Cubana ha insignito Alba de Céspedes dell'Ordine [[Félix Varela]], la onorificenza più alta prevista da quel Paese, in riconoscimento della sua difesa della [[Rivoluzione cubana|Rivoluzione]] e della sua attività di diffusione della cultura cubana.<ref>{{Cita web|url=https://www.ecured.cu/Orden_F%C3%A9lix_Varela#1989 |sito=www.ecured.cu|accesso=29 gennaio 2023}}</ref>
<ref name=zancan/>
 
== Opere ==
=== Prosa ===
*''[[L'anima degli altri]]'', Maglione, Roma 1935. Cliquot, Roma 2022 (novelle).
*''[[Io, suo padre (romanzo)|Io, suo padre]]'', Lanciano, Carabba, 1936 (romanzo).
*''[[Concerto (romanzo)|Concerto]]'', Lanciano, Carabba, 1937.
*''[[Nessuno torna indietro (romanzo)|Nessuno torna indietro]]'', Milano, Mondadori, 1938 (romanzo).
*''[[Fuga (romanzo)|Fuga]]'', Milano, Mondadori, 1940 (racconti).
*''[[Dalla parte di lei]]'', Milano, Mondadori, 1949 (romanzo).
*''[[Quaderno proibito]]'', Milano, Mondadori, 1952 (romanzo).
*''[[Invito a pranzo]]'', Milano, Mondadori, 1955 (racconti).
*''[[Prima e dopo (romanzo)|Prima e dopo]]'', Milano, Mondadori, 1955 (raccontoromanzo).
*''[[Il rimorso]]'', Milano, Mondadori, 19621963.
*''[[La bambolona (romanzo)|La bambolona]]'', Milano, Mondadori, 1967.
*''[[Sans autre lieu que la nuit]]'', Paris, Seuil, 1973 (romanzo).
*''[[Nel buio della notte]]'', Milano, Mondadori, 1976 (traduzione ddell'autrice del precedentesuo ''Sans autre lieu que la nuit'').
*''[[Romanzi (Alba de Céspedes)|Romanzi]]'', a cura di Marina Zancan, Milano, [[I Meridiani]] Mondadori, 2011 [(contiene: ''Nessuno torna indietro'', ''Dalla parte di lei'', ''Quaderno proibito'', ''Nel buio della notte'' e ''Con grande amore'').
*''[[Con gran amor]]'', La Habana, Ediciones Union, 2011 (racconto autobiografico in spagnolo, edito in occasione del centenario della nascita).
*''[[Prima e dopo (romanzo)|Prima e dopo]]'', Roma, Cliquot, 2023, prefazione di [[Nadia Terranova]].
*''È una donna che vi parla, stasera''. ''La voce di Clorinda dalle radio libere di Bari e Napoli (1943-1944)'', Mondadori, 2024, a cura di Valeria Paola Babini (veline delle sue trasmissioni radiofoniche con pagine di diario e stralci di lettere).
 
=== Poesia ===
*'' [[Prigionie]]'', Lanciano, Carabba, 1936.
*''[[Chansons des filles de Mai]]'', Paris, Seuil, 1968.
*''[[Le ragazze di maggio]]'', Milano, Mondadori, 1970 (traduzione d'autrice del precedente).
 
=== Teatro ===
*''[[Gli affetti di famiglia]]'' (in collaborazione con A.Agostino Deglidegli Espinosa), 1952
*''[[Quaderno proibito (commedia) |Quaderno proibito]]'', Milano, Mondadori, 1961 (commedia in due tempi, daltratta romanzodall'[[Quaderno proibito|omonimo) romanzo]]).
 
=== Letteratura infantile e per ragazzi ===
*''[[La compagnia dei sette]]'' (antologia scolastica, curata con [[Maria Bellonci]]), Roma, Faro, 1948.
 
=== Cinema ===
*''[[Nessuno torna indietro]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]], 1943, (soggetto e sceneggiatura)
*''[[Le amiche (film)|Le amiche]]'', regia di [[Michelangelo Antonioni]], 1955, (sceneggiatura)
*''[[Cento anni d'amore]]'', episodio ''Gli ultimi dieci minuti'', regia di [[Lionello De Felice]], 1954 (soggetto e sceneggiatura)
*''[[La bambolona (film)|La bambolona]]'', regia di [[Franco Giraldi]], 1968 (soggetto).
 
=== Televisione ===
*''[[Quaderno proibito (miniserie televisiva)|Quaderno proibito]]'', regia di [[Marco Leto]], 1980
*''[[Nessuno torna indietro (miniserie televisiva)|Nessuno torna indietro]]'', regia di [[Franco Giraldi]], 1987.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Piera Carroli, ''Esperienza e narrazione nella scrittura di Alba De Céspedes'', Ravenna, Longo, 1993
* Ulla Åkerström, ''Tra confessione e contraddizione. Uno studio sul romanzo di Alba de Céspedes dal 1949 al 1955'', Roma, Aracne, 2004
* Marina Zancan (a cura di), ''Alba de Céspedes'', Milano, Il Saggiatore, 2005, ISBN 88-428-1286-2
* Lucia De Crescenzio, ''La necessità della scrittura: Alba de Céspedes tra Radio Bari e "Mercurio" (1943-1948)'', Bari, Stilo, 2015
* Barbara Bellani, ''Alba de Cèspedes. Resistere, esistere, scrivere'', Lucca, Pacini Fazzi Editore, 2025
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[http://www.granma.cu/italiano/cultura/20febrero-alba.html - Articolo sul Granma in Italiano del 20 febbraio 2012, di Katia Sassoni]
*{{cita web | 1 = http://www.granma.cu/italiano/cultura/20febrero-alba.html | 2 = Articolo sul Granma in Italiano del 20 febbraio 2012, di Katia Sassoni | accesso = 20 febbraio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120516120952/http://granma.cu/italiano/cultura/20febrero-alba.html | dataarchivio = 16 maggio 2012 | urlmorto = sì }}
*[{{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/09/29/alba-de-cespedes.html - |Articolo su Repubblica del 29 settembre 2001, di Natalia Aspesi]}}
*[{{cita web|http://www.fondazionemondadori.it/cms/file_download/68 - |Elisa Merlo, ''La biblioteca di Alba de Céspedes'']}}
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