Renault 8: differenze tra le versioni

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La '''Renault 8''' (o anche ''R8'') era un'[[autovettura]] di classe medio-bassa prodotta dalla [[casa automobilistica]] [[Francia|francese]] [[Renault]] dal [[1962]] al [[19731974]] in Francia e fino al [[1976]] in [[Spagna]].
 
== Storia e caratteristiche ==
=== Genesi del modello ===
Il bisogno della Casa di [[Boulogne-Billancourt|Billancourt]] di trovare al più presto una sostituta alla [[Renault Dauphine]] nacque poco dopo il lancio della ''Dauphine'' stessa, e per svariati motivi: dopo il lancio dell'erede della [[Renault 4CV|4CV]] il pubblico diede valutazioni contrastanti sulla nuova arrivata: non furono in pochi quelli che la giudicarono brutta, ancora di più furono invece quelli che ne criticarono le scarse doti di abitabilità nella zona posteriore dell'abitacolo. Durante l'immediato [[dopoguerra]], la ''4CV'' fu l'auto giusta al momento giusto, ma dopo dieci anni le cose stavano cominciando a cambiare e le esigenze del pubblico stavano divenendo sempre più pressanti: la ''Dauphine'' rischiava, secondo i vertici Renault, di assicurare un successo solo parziale. In realtà, il successo che arrise alla piccola Renault lanciata nel [[1956]] fu tutt'altro che marginale, ed i tempi di attesa che via via si stavano allungando per possederne una dimostrarono l'infondatezza delle preoccupazioni dei vertici di Billancourt. Inoltre, indipendentemente dal felice esito commerciale della ''Dauphine'' occorreva rilanciare l'immagine della Casa francese con una vettura che garantisse risultati commerciali ancor più solidi, dal momento che in quegli anni la Casa della "Losanga" subì enormi perdite a causa del fiasco commerciale della ''Dauphine'' nel mercato [[USA]]. Pertanto l'allora presidente Renault, Pierre Dreyfus, pensò ad una nuova vettura che potesse raggiungere i tre principali obiettivi che egli si prefissava: divenire il nuovo [[best seller]] Renault in Europa, eliminare i difetti della ''Dauphine'' e avere validi sbocchi commerciali anche oltreoceano. La stampa, come sempre avida di informazioni, diede al futuro modello la denominazione provvisoria di ''Super Dauphine''.
 
Per questi motivi fu avviato il ''Progetto 113'', destinato alla realizzazione dell'erede della ''Dauphine''. Oltre alla cancellazione dei difetti presenti nella ''Dauphine'', la serie di specifiche impartite dal responsabile del progetto, [[Fernand Picard]], imponeva anche prestazioni superiori ed una linea più moderna. Il [[Telaio (meccanica)|telaio]] sarebbe stato derivato da quello della ''Dauphine'', ma con la novità dell'[[Freno|impianto frenante]] a quattro [[disco freno|dischi]], all'epoca una vera primizia in quella fascia di mercato. Quanto al [[motore]], ci si mise al lavoro per realizzare una nuova unità motrice: fu l'ingegner [[René Vuaillat]] ad occuparsi del nuovo motore da un [[litro]] di [[cilindrata]] che avrebbe dato l'avvio alla lunga e complessa dinastia dei [[motore Cléon-Fonte|motori Cléon-Fonte]]. In realtà, questo motore non avrebbe finito per debuttare sulla futura ''Renault 8'', bensì alcuni mesi prima sulla [[Renault Floride]] S.
Presentata al Salone di [[Ginevra (città)|Ginevra]] nel 1962, è derivata dalla [[Renault Dauphine|Dauphine]], della quale conserva il pianale e l'impostazione tecnica "[[tutto dietro]]", con [[Motore a combustione interna|motore]] posteriore a sbalzo e [[trazione posteriore]]. La Renault 8 è una 3 volumi 4 porte dalle linee tese, fortemente ispirata alla sagoma del "[[Alfa Romeo Tipo 103|prototipo 103]]" realizzato dall'[[Alfa Romeo]], con cui la Renault aveva stretto una forte collaborazione, in quegli anni.
 
Per quanto riguarda il design, il compito fu affidato all'équipe diretta da Robert Barthaud, che cominciò subito con i primi schizzi relativi al nuovo modello, risalenti al [[1958]]. Ma nessuno di essi convinse Fernand Picard: erano infatti stilisticamente troppo vicini alla ''Dauphine'', dalla quale Picard e Dreyfus avevano invece in mente di affrancarsi. Secondo Dreyfus, l'ideale sarebbe stato creare una linea ispirata all'allora nuovissima [[Chevrolet Corvair]] d'oltreoceano, in maniera tale da creare un corpo vettura più facilmente digeribile anche negli USA. Ma anche stavolta l'équipe di designer del Centro Stile interno non seppe convincere Dreyfus. Fu così che nell'ottobre del [[1960]] il presidente della Casa francese si rivolse a un designer privato [[Philippe Charbonneaux]], la cui fama era notevole già all'epoca e la cui firma avrebbe potuto costituire un valore aggiunto alla vettura, in modo tale da renderla ancor più accessibile al mercato [[America del Nord|nordamericano]]. Nel frattempo la direzione del Centro Stile Renault passò da Robert Barthaud a Gaston Juchet, il quale avrebbe fatto da tramite tra Charbonneaux ed il direttivo Renault. Fu proprio in questo periodo che vennero disegnate le linee quasi definitive del corpo vettura della nuova Renault, compreso il particolare cofano anteriore dalla linea angolare e concava. A tale proposito, va evidenziata l'ispirazione del binomio Charbonneaux-Juchet che per il cofano angolare prese spunto dal "[[Alfa Romeo Tipo 103|prototipo 103]]" realizzato dall'[[Alfa Romeo]], con cui la Renault aveva stretto una forte collaborazione, in quegli anni. Questa volta Dreyfus rimase soddisfatto, ma sull'onda dell'entusiasmo complicò involontariamente il compito a Charbonneaux nel momento in cui congelò le linee e ordinò i nuovi macchinari per l'assemblaggio della nuova vettura. Così facendo, Charbonneaux non poté effettuare modifiche consistenti per ultimare il disegno della futura Renault, ma dovette concentrarsi solo sui dettagli.
Al momento del suo debutto, la ''8'' si scontrò subito con la [[Simca 1000]], altra tre volumi molto simile nell'impostazione generale, specie nella meccanica, essendo entrambe dotate di un motore da 1 litro di cilindrata. Ma anche oltre confine la concorrenza era feroce e contava vetture affermate come la [[Fiat 1100]].
Nel [[1964]] venne lanciata la '''8 Major''' con motore portato ad 1.1 litri di cubatura ed altre migliorie meccaniche, ma anche più rifinita grazie a dettagli come l'adozione della moquette sul pavimento, delle luci leggi-mappa e dei sedili reclinabili e maggiori dettagli cromati all'esterno.
Alla fine dello stesso anno venne presentata la versione sportiva '''Gordini''', con lo stesso motore della Major, ma notevolmente potenziato grazie all'esperienza dell'equipe guidata da [[Amedeo Gordini]].
Disponibile solo in livrea "Blue France" con strip bianche su cofani e tetto e fari supplementari, la ''8 Gordini'' fece da base ad una versione impiegata nei [[rally]].
 
Inoltre vi fu un altro imprevisto: proprio in quel 1960 la ''Dauphine'' raggiunse il suo milionesimo esemplare prodotto, costringendo a rivedere il progetto in maniera tale da non nuocere alla carriera di quella vettura sulla quale erano stati nutriti fin troppi dubbi e che invece stava portando notevoli introiti alla Casa di Billancourt. In realtà non vi era molto da rivedere: posteriormente lo spazio era già migliore che non sulla ''Dauphine'' ed il motore previsto era più grande e prestante. La nuova vettura avrebbe potuto essere posizionata tranquillamente un gradino sopra la ''Dauphine'' stessa.
Nel [[1965]] venne proposta, a richiesta, l'attuazione elettrica (mediante pulsanti sulla plancia) per il cambio manuale a 3 marce. Lo stesso anno la ''8 Major'' lasciò il listino, rimpiazzata dalla [[Renault 10]]. A partire dal 1965, la R8 viene prodotta anche in [[Spagna]] dalla FASA e dal 1966 al 1970 in [[Bulgaria]] dalla [[Bulgarrenault]].<br />
Nel [[1967]] la ''8 Gordini'' venne equipaggiata con motore portato ad 1.3 litri e cambio a 5 marce.
 
Intanto, già dalla fine del [[1959]], cominciarono ad essere effettuati i primi test, naturalmente condotti in gran segreto per non suscitare la curiosità della stampa. La vettura fu sottoposta a severi test in svariate località in tutto il mondo, nelle più difficili condizioni ambientali. Si arrivò così all'estate del [[1961]], quando furono rivelate le prime immagini della [[Simca 1000]], destinata a divenire la rivale numero uno della futura ''R8''. Pierre Dreyfus, preso in contropiede dall'imminente lancio della piccola [[SIMCA]], lancio avvenuto con largo anticipo, cercò di far accelerare i tempi di ultimazione della nuova Renault.
Nel [[1968]] le ''8'' vennero sottoposte a restyling. A cambiare furono le luci posteriori (più grandi), la plancia (la stessa della ''R10'') e gli interni. Nello stesso anno la versione base fu rimpiazzata da una nuova versione dotata nuovamente del motore della Major, ma con allestimento molto semplificato, in modo da non cannibalizzare la produzione della R10. Fu introdotta anche la '''8S''', dotata di motore leggermente più potente ed estetica più aggressiva, grazie anche alla livrea, disponibile unicamente in color giallo. La 8S era caratterizzata anche dal frontale a doppi fari anteriori e andava ad inserirsi tra la versione base e la Gordini. Nel 1968, però, entrò in produzione la [[Renault 12|R12]], più moderna e destinata nel giro di pochi anni ad affiancare e poi a rimpiazzare definitivamente sia la R8 che la R10. Forse arrivò troppo presto: le vendite della R8 cominciarono a declinare.
Nel [[1971]] le ''Gordini'' uscirono di listino, mentre nel [[1973]] cessò la produzione [[Francia|francese]] di tutte le ''8''.
Solo in [[Spagna]] le ''8'' continuarono ad essere costruite e vendute fino alla metà degli [[anni 1970|anni settanta]]. Un'autovettura derivata dalla ''8'' che ebbe un discreto successo sui mercati dell'Europa dell'Est fu la '''Dacia 1100''' prodotta dalla [[casa automobilistica]] [[Romania|romena]] [[Dacia (azienda)|Dacia]], all'epoca già sotto il controllo della Casa transalpina da 5 anni.
 
=== Debutto ===
Negli anni di produzione la gamma s'articolò quindi nelle seguenti varianti:
Dopo gli ultimi ritocchi alla [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] e le ultime messe a punto del comparto meccanico, si arrivò a metà del 1962, quando si poté dare l'avvio al consueto giro di presentazioni alla stampa, alle [[Concessionaria d'auto|concessionarie]] ed infine al pubblico. Cominciò la produzione dei primi esemplari di pre-serie da destinare alle foto ufficiali ed alle presentazioni. Il 16 maggio 1962 la Casa francese inviò alla stampa gli inviti alla presentazione della nuova vettura, tenendo a sottolineare come la nuova ''Renault 8'' non avrebbe in alcun modo sostituito, almeno inizialmente, la ''Dauphine'', una vettura non più giovanissima come età, ma che di fatto stava continuando a raccogliere consensi e che quindi sarebbe stato assurdo togliere dal listino. Il 16 giugno 1962 la stampa specializzata si presentò a [[Madrid]] dove fu stabilita la ___location della presentazione e dove poté fare la conoscenza della nuova Renault. Giunta alla capitale [[Spagna|spagnola]], la stampa avrebbe potuto saggiare le doti di robustezza e comfort della nuova nata guidandola lungo le accidentate strade spagnole, in particolare quelle a ridosso delle montagne della [[Sierra de Guadarrama]]. La critica rimase positivamente sorpresa dalle doti di comfort della vettura, nonostante le pessime condizioni della rete viaria. Gli aspetti che invece non convinsero furono la linea della vettura e le finiture troppo spartane.
* 8 1.0 (1962-68)
* 8 1.1 (1968-73)
* 8 1.1 Major (1964-65)
* 8 1.1 S (1968-73)
* 8 1.1 Gordini (1964-67)
* 8 1.3 Gordini (1967-71)
 
Appena sei giorni dopo la presentazione alla stampa, la ''R8'' cominciò a fare capolino sulle strade francesi, stavolta in occasione della [[Tour de France 1962|49ª edizione del Tour de France]], dove almeno 28 esemplari di ''R8'' costituirono una carovana di apertura della celebre manifestazione ciclistica francese. Contemporaneamente, un altro centinaio di esemplari fu distribuito nei principali punti vendita della rete Renault francese per permettere ai concessionari di vederla dal vivo ed al pubblico di poterla provare in anteprima.
Nel complesso sono stati prodotti oltre 1 milione e 300&nbsp;000 esemplari di ''8'' (tra standard, ''Major'' e ''S'') e 11.500 di ''8 Gordini'', la maggior parte (quasi 9 mila) con motore di 1255&nbsp;cm³.
 
L'evento più atteso rimase però il [[Salone di Parigi]], dove la ''R8'' fece finalmente il suo debutto ufficiale a fianco della giovane [[Renault 4|R4]], delle già collaudate ma ancora apprezzate ''Dauphine'' ed Ondine (in versione normale e ''Gordini, e, per la sola Dauphine, della debuttante 1093, che, grazie a Gordini e all'altro preparatore Autobleu, vedeva la potenza del consueto 845 cm³ arrivare a 55 CV per oltre 140&nbsp;km/h'') e delle piccole sportiveggianti ''Floride'' S e [[Renault Caravelle|Caravelle]].
== Caratteristiche estetiche ==
[[File:Renault R8 1130 1963.jpg|250px|thumb|left|Una Renault 8 S con la tipica livrea gialla e i doppi fari]]
L'impostazione stilistica della R8 era tipica delle vetture d'inizio [[anni 1960|anni sessanta]]: rispetto alla Dauphine che andava a sostituire era decisamente squadrata e proponeva alcune soluzioni stilistiche originali. Osservando il frontale, per esempio, si nota il caratteristico [[cofano]] anteriore concavo, che conferisce alla [[Calandra (veicoli)|calandra]] un tipico andamento a V. La stessa calandra mostra lo stemma della Renault in posizione decentrata, così da conferirle un aspetto asimmetrico. I fari sono tondi e ben evidenti. Sulle ''8 S'' e sulle ''Gordini'' essi sono doppi. La R8 era caratterizzata da superfici vetrate piuttosto ampie per l'epoca. Il [[parabrezza]] era piuttosto avvolgente e garantiva una buona visibilità. Piuttosto squadrata anche la linea di fiancata, percorsa da una nervatura longitudinale che la attraversa completamente. Circa un palmo più in alto, una scanalatura molto leggera fa altrettanto, correndo parallelamente alla nervatura. Molto massicci i montanti posteriori, mentre i passaruota riprendono la squadratura dell'intero corpo vettura. La coda è invece caratterizzata da un [[lunotto]] abbastanza avvolgente e da una griglia per il raffreddamento del motore. I fari posteriori sono trapezoidali a sviluppo orizzontale. Anche i paraurti, sia anteriore che posteriore, sono piuttosto avvolgenti.
 
==== Design esterno ed interno ====
== Meccanica ==
L'impostazione stilistica della R8 era tipica delle vetture d'inizio [[anni 1960|anni sessanta]]: rispetto alla Dauphine che andava a sostituire era decisamente squadrata e proponeva alcune soluzioni stilistiche originali. Osservando il frontale, per esempio, balzava all'occhio il caratteristico [[cofano]] anteriore concavo, che conferiva alla [[Calandra (veicoli)|calandra]] un particolare disegno a V. La stessa calandra mostrava lo stemma della Renault in posizione decentrata, così da conferirle un aspetto asimmetrico. I [[Fanale (veicoli stradali)|fari]] erano tondi e ben evidenti. Data l'inutilità di una griglia del [[Raffreddamento a liquido|radiatore]] in posizione anteriore, i fari spiccavano infatti nettamente sul muso verniciato in tinta. La R8 era caratterizzata da superfici vetrate piuttosto ampie per l'epoca. Il [[parabrezza]] era piuttosto avvolgente e garantiva una buona visibilità. Piuttosto squadrata anche la linea di fiancata, percorsa da una nervatura longitudinale che l'attraversa completamente. Circa un palmo più in alto, una scanalatura molto leggera faceva altrettanto, correndo parallelamente alla nervatura. Sul sottile montante anteriore sinistro trovava posto lo [[Specchio retrovisore|specchietto retrovisore]] esterno, sistemato però a metà montante anziché alla base, come normalmente avviene. Molto massicci i montanti posteriori, mentre i passaruota, sia anteriori che posteriori, riprendevano la squadratura dell'intero corpo vettura. La coda è invece caratterizzata da un [[lunotto]] abbastanza avvolgente e da una griglia per il raffreddamento del motore. I fari posteriori sono trapezoidali a sviluppo orizzontale. Anche i paraurti, sia anteriore che posteriore, sono piuttosto avvolgenti.
[[File:Renault8rear.jpg|250px|thumb|right|Vista posteriore di una R8]]
La meccanica della R8 era un misto di innovazione e di soluzioni già sperimentate: elementi di modernità, come la testata in [[alluminio]], le [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] a 4 [[ruota|ruote]] indipendenti (quelle posteriori con bracci oscillanti) e i 4 [[freno a disco|freni a disco]], si mescolavano con soluzioni antiquate, come il [[cambio (meccanica)|cambio]] a 3 marce e la [[distribuzione (meccanica)|distribuzione]] con [[albero a camme]] laterale. Per la R8 fu realizzato un nuovo motore a 4 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], denominato '''689-98''' e montato posteriormente sulla versione base, nota come '''R1130''': tale motore aveva una cilindrata di 956 [[centimetro cubo|cc]] e sviluppava una potenza massima di 48 [[cavallo vapore|CV]] SAE a 5200 giri/min. L'alimentazioneera affidata ad un [[carburatore]] monocorpo Solex o Zenith. La velocità massima raggiungibile dalla R8 versione base era di 125&nbsp;km/h. A tale versione fu affiancata nel 1964 la ''Major'', ossia una versione con finiture più curate ed allestimento più ricco. Anche il motore era nuovo: denominato '''688-09''', era sempre un 4 cilindri, ma della cilindrata di 1108&nbsp;cm³, in grado di erogare 50&nbsp;CV a 4800 giri/min, più ricco di coppia per dare più brio al comportamento su strada della R8. Tale versione durò solo un anno e fu rimpiazzata dalla Renault 10. Ma il ''688-09'' ritornò nuovamente nel 1968 nella nuova R8 versione base, con sigla di progetto '''R1136''', che andò a sancire il pensionamento definitivo della R8 con motore da un litro. L'anno seguente la Casa francese introdusse anche la ''8 S'', dotata dello stesso motore della versione di base, ma con 60&nbsp;CV anziché 50, grazie all'adozione di un carburatore doppio corpo. <br />
Un discorso a parte merita la versione top, denominata ''Gordini'': essa montava inizialmente lo stesso motore della ''8 Major'', ma profondamente rivisto in maniera tale da arrivare ad un'erogazione massima di 90&nbsp;CV. A partire dal 1967, questo motore fu rimpiazzato dal 4 cilindri da 1255&nbsp;cm³ in grado di erogare 103&nbsp;CV.<br />
Per quanto riguardava la [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]], la R8 in versione base era piuttosto conservatrice e tradiva la sua parentela con la Dauphine, montando un cambio a sole tre marce tutte sincronizzate. Era però disponibile in opzione un cambio a 4 marce con prima non sincronizzata, mentre nel [[1963]] fu reso disponibile anche un [[cambio automatico]]. La ''Major'', invece, montava già un più moderno cambio a 4 marce, così pure anche le altre due versioni con motore da 1.1 litri. Anche la ''Gordini'' montava un cambio a 4 marce, ma solo le versione con motore 1.1, mentre la ''Gordini'' 1.3 era equipaggiata addirittura con cambio a 5 marce, una chicca all'epoca per un'auto di classe medio-bassa.
L'impianto frenante era invece d'avanguardia anche nella versione base, essendo la R8 equipaggiata con [[freno a disco|freni a disco]] sulle quattro ruote, anche questa una novità su una vettura della classe della R8.
 
L'abitacolo della ''R8'' era più spazioso di quello della ''Dauphine'', specie nella zona posteriore, ma il punto forte della ''R8'' era il comfort dei suoi [[Sedile (veicoli stradali)|sedili]], specialmente quelli anteriori: essi furono realizzati dai designer Renault in collaborazione con un [[medico]], un certo dottor Wiesler che seppe indirizzare al meglio quelle che erano le esigenze di postura e comodità del [[passeggero]] che si sarebbe accomodato all'interno della vettura. I sedili furono progettati in maniera tale da essere parte integrante delle [[sospensione (meccanica)|sospensioni]], così da partecipare assieme ad esse all'assorbimento delle vibrazioni e degli scossoni. Il cruscotto della ''R8'' era piuttosto semplice e lineare: dietro al [[volante]] a due razze trovava posto il [[tachimetro]] a sviluppo orizzontale, mentre al centro della plancia erano alloggiati due strumenti circolari, l'indicatore di carica della batteria e quello della [[temperatura]] dell'[[acqua]]. Un vano portaoggetti apribile era alloggiato invece sul lato destro della plancia. Tutt'altro che notevole era invece la capacità del [[bagagliaio]], sistemato anteriormente: la presenza dei [[passaruota]] ne riduceva la capacità a soli 250 litri.
== Glorie sportive ==
[[File:R8 Gordini Pegomas-Tanneron 2005.jpg|230px|thumb|left|Una R8 Gordini]]
Nell'ambito dell'automobilismo la R8 si è dimostrata una vettura vincente, grazie ai numerosi risultati di rilievo ottenuti dalla R8 Gordini, la versione sportiva di punta impiegata in numerosi esemplari nelle competizioni. Molti giovani piloti al debutto nelle corse hanno utilizzato la R8, una di quelle vetture di classe bassa o medio-bassa a catturare l'interesse anche di quei giovani che volevano prestazioni di assoluto rispetto dalla loro mezzo. Quanto al palmarès sportivo della R8 Gordini, esso è segnato principalmente dalle vittorie al [[Tour de Corse]] negli anni 1964, 1965 e [[1966]] ed al [[Rally di Montecarlo]] del [[1969]]. Inoltre, sono da ricordare il Rally di [[Girona]] del 1965 in cui la R8 di DeCamps-Vidal giunse seconda e la stessa competizione nell'edizione del 1971, in cui la R8 Gordini di Sallent-Sabater si aggiudicò il primo posto. Numerose le vittorie ottenute nelle varie competizioni a livello regionale che si svolgevano settimanalmente, nelle quali la R8 vinceva molto spesso. Inoltre, la base della R8 servì anche come punto di partenza per realizzare nuove vetture sportive più evolute. Dalla R8 nacque la [[Alpine A110|Alpine-Renault A110]], prima capostipite delle successive A110 che riporteranno innumerevoli successi a livello mondiale.
 
==== Struttura, meccanica e motori ====
== Voci correlate ==
La ''R8'' era caratterizzata da un'impostazione meccanica del tipo "tutto dietro", vale a dire con [[motore posteriore]], in questo caso a sbalzo, ossia dietro al [[retrotreno]], e con [[trazione posteriore]], una soluzione già sperimentata sui due modelli che l'hanno preceduta, ossia la ''4CV'' e la ''Dauphine''. Il telaio a [[scocca]] portante era costituito da un pianale a cui erano saldati gli elementi della scocca mediante punti elettrici. La meccanica telaistica proponeva una novità di rilievo, ossia l'impianto frenante a quattro dischi, inedito su questo genere di vetture. Le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] erano a [[Ruota|ruote]] indipendenti (quelle posteriori con bracci oscillanti) ed erano state riviste in funzione di un maggior comfort di marcia, obiettivo pienamente centrato dai progettisti.
 
Il motore della ''R8'' che debuttò a Parigi era un'altra novità: introdotto solo alcuni mesi prima sulla ''Floride S'', tale motore fu proposto anche sulla ''R8'' in autunno e si trattava del primo esponente della famiglia di motori Cléon-Fonte, caratterizzato dalla [[Testata (meccanica)|testata]] in [[alluminio]] e da una cilindrata di 956 [[centimetro cubo|cm³]]. Tale motore, siglato '''[[Motore Cléon#Type 689 ( o C1C): 956 cc|689-98]]''', era montato posteriormente sulla versione base, nota come '''R1130''': la sua [[potenza (fisica)|potenza]] massima raggiungeva 48 [[cavallo vapore|CV]] SAE (40&nbsp;CV DIN) a 5200 [[Giri al minuto|giri/min]]. L'alimentazione era affidata ad un [[carburatore]] monocorpo Solex o Zenith. Alla novità del motore in sé si mescolavano tuttavia anche soluzioni antiquate: rimanendo nell'ambito del motore, fu infatti conservata la [[distribuzione (meccanica)|distribuzione]] con [[albero a camme]] laterale, mentre spostandosi verso la [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]], era possibile avere un [[cambio (meccanica)|cambio]] a sole 3 marce, benché tutte sincronizzate, oppure un cambio a 4 marce, delle quali però la prima non era sincronizzata. L'ideale, secondo la critica dell'epoca, sarebbe stato un cambio a 4 marce tutte sincronizzate.
* [[Renault]]
 
* [[Renault Dauphine]]
=== Evoluzione ===
La produzione fu avviata, come già detto, nel maggio 1962, presso lo stabilimento Renault di [[Flins-sur Seine]], vicino a Parigi ed alla sede centrale di Billancourt, dove però sarebbero state prodotte unicamente le versioni di base e solamente per i primi cinque anni. Pierre Dreyfus fece investire enormi cifre per la produzione della ''R8'', a partire da quelle stanziate per l'ampliamento dell'impianto, portato a ben 353&nbsp;000 [[metro quadrato|m²]] di superficie, in maniera da ospitare più linee di produzione. Al momento del suo debutto, la ''R8'' si scontrò subito con la ''Simca 1000'', molto simile nell'impostazione meccanica generale: seguiva anch'essa lo schema meccanico "tutto dietro" ed era anch'essa dotata di un motore da 1 litro di cilindrata. Ma anche oltre confine la concorrenza era feroce e contava vetture affermate come la [[Fiat 1100]] o ancor più la [[Opel Kadett]], meccanicamente differenti dalla ''R8'' in quanto il motore era posizionato anteriormente.
 
Inizialmente la produzione andò a rilento, probabilmente perché il pubblico aveva bisogno di tempo per abituarsi alla nuova vettura: furono 15&nbsp;000 gli esemplari prodotti tra maggio e settembre. Solo dopo la presentazione a Parigi, i ritmi divennero più sostenuti. Fin dalla presentazione alla kermesse parigina, la ''R8'' fu proposta anche con un [[cambio automatico]] Jaeger a tre rapporti e con attuazione mediante dispositivo elettrico, ma tale soluzione non troverà un gran numero di estimatori. Ciononostante, tale versione continuò ad essere mantenuta in listino per lungo tempo.
 
Nel febbraio del [[1964]] venne lanciata la '''8 Major''' con motore da 1108&nbsp;cm³ mutuato dalla ''Caravelle'', motore in grado di raggiungere una potenza massima di 50&nbsp;CV SAE (46&nbsp;CV DIN). Tale versione fu voluta dalla Casa francese per calmare i detrattori, i quali accusavano la ''R8'' di base di essere troppo modesta come prestazioni e troppo vicina alla ''Dauphine'' dalla quale voleva invece distaccarsi. La ''8 Major'' era inoltre caratterizzata da una dotazione più completa, tra cui l'adozione della moquette sul pavimento, delle luci leggi-mappa e dei sedili reclinabili e maggiori dettagli cromati all'esterno. Era anche presente un cambio a 4 marce interamente sincronizzato. Alla fine dello stesso anno venne presentata la versione sportiva '''Gordini''', con lo stesso motore della Major, ma notevolmente potenziato grazie all'esperienza dell'équipe guidata da [[Amedeo Gordini]]. Tale versione nacque per dare un'erede alle versioni sportive della ''4CV'' e della ''Dauphine'', sulla spinta dei primi successi sportivi ottenuti da alcuni piloti privati con le versioni più tranquille della nuova Renault. Disponibile solo in livrea "Blue France" con strip bianche su cofani e tetto e fari supplementari, la ''R8 Gordini'' fu impiegata con grande successo nei [[rally]]. Erano anche presenti, come sulle Dauphine ed Ondine Gordini, ammortizzatori posteriori doppi e maggiorati, per adeguare la nuova versione alla maggiore potenza disponibile.
 
A settembre la ''8 Major'' lasciò il listino, rimpiazzata dalla [[Renault 10]]. Sempre nel 1965, la R8 cominciò ad essere prodotta anche in Spagna dalla FASA-Renault di [[Valladolid]], singolarmente, fornita di freni a tamburo posteriori.
 
Nel giugno del [[1966]] la ''Renault 8 Gordini'' ricevette un nuovo motore da 1255&nbsp;cm³, in grado di erogare fino a 103&nbsp;CV SAE, ed un nuovo cambio a 5 marce, con la possibilità di scegliere fra tre rapporti finali di trasmissione (corto, medio e lungo). Nello stesso anno la versione '''Automatic''' venne temporaneamente tolta dai listini: tornò un paio di anni dopo.
 
Il 31 agosto [[1967]] la versione di base, ormai veramente poco richiesta, fu tolta dai listini; il giorno seguente, al suo posto, fu reintrodotta la ''8 Major'', che del vecchio modello uscito di listino due anni prima ereditò solo la denominazione ed il motore. In realtà, la dotazione si avvicinava maggiormente a quella più essenziale del modello di base appena pensionato, ma altre novità la caratterizzarono e la differenziavano da esso. Il lancio della nuova ''Major'' fu infatti l'occasione per l'aggiornamento di mezza età: a cambiare furono le luci posteriori (più grandi), la plancia (la stessa della ''R10'') e gli interni.
[[File:Renault R8 1130 1963.jpg|sinistra|miniatura|Una Renault 8 S]]
Un anno dopo, nel settembre [[1968]], fu introdotta anche la '''8 S''', dotata di motore 1.1 portato a 60&nbsp;CV SAE (53&nbsp;CV DIN) grazie all'ausilio di un carburatore doppio corpo e di un [[asse a camme]] più performante. Esteticamente la ''8 S'' era più aggressiva, grazie alla livrea, disponibile unicamente in color giallo ed ai doppi proiettori circolari ripresi da quelli della ''Gordini''. Anche plancia e cruscotto furono mutuati da quelli della versione sportiva top di gamma. In questo modo la vettura andava ad inserirsi tra la versione base e la Gordini. Di lì a poco, però, la ''8 S'' venne proposta anche in altri colori. Sempre nel 1968 si ebbe anche il già citato rientro in listino della versione con cambio elettroattuato: tale versione, sebbene poco richiesta, restò in listino fino alla fine della carriera commerciale della ''8''.
 
Il [[1969]] fu l'anno in cui entrò in produzione la [[Renault 12|R12]], più moderna e destinata nel giro di pochi anni ad affiancare e poi a rimpiazzare definitivamente sia le R8 di punta che la R10. Forse arrivò troppo presto: le vendite della R8 cominciarono a declinare, complice anche la nuova percezione del pubblico, più favorevole alle vetture ''tutto avanti'' che rapidamente stavano cominciando a diffondersi. Improvvisamente la ''8'', pur continuando a rimanere un'icona nell'ambito delle competizioni, divenne antiquata. La concorrenza, quasi tutta a [[trazione anteriore]] (con l'eccezione della Simca 1000, anch'essa non più giovane), si impose di prepotenza nel mercato. Tanto per fare un esempio, la [[Peugeot 204]] divenne proprio in quel 1969 la vettura più venduta in Francia, ma anche la stessa ''R12'', più moderna, sicura e forte dei vantaggi dello schema ''tutto avanti'', finì per surclassare nelle vendite la pur apprezzata ''Renault 8''.
[[File:Renault 8 (1974) 20080511 719.JPG|thumb|Vista posteriore di una Renault 8 prodotta in Spagna dopo il 1973]]
 
Gli anni che seguirono videro la progressiva uscita di listino delle varie versioni costituenti la gamma della ''8'': nel settembre del [[1970]] l'ultima ''8 Gordini'' uscì dalle linee di montaggio dello stabilimento di Flins. Un anno dopo, nel [[1971]], fu la volta della ''8 S'', mentre il 31 agosto 1973 venne prodotta l'ultima ''Renault 8'' francese. Infatti, la produzione continuò ancora per alcuni anni in Spagna, alla FASA-Renault, e addirittura in una nuova versione che gli spagnoli identificano come seconda serie. In pratica, le ''Renault 8'' prodotte in Spagna dal 1973 erano caratterizzate da un nuovo frontale in cui il paraurti era spostato più alto, lasciando spazio per dei fendinebbia al di sotto di esso. Posteriormente, invece, vi fu l'arrivo di nuovi fari rettangolari di maggiori dimensioni e sempre a sviluppo orizzontale. Meccanicamente, invece, si differenziavano per la presenza dei [[freno a tamburo|freni a tamburo]] al retrotreno. La gamma era composta a due versioni: la versione base, equipaggiata dal motore da 956&nbsp;cm³, versione che in Spagna non era mai uscita di produzione, e la '''8 TS''' con motore da 1.1 litri e 56&nbsp;CV DIN, una sorta di ibrido tra la ''Major'' e la ''8 S''. Le ultime ''Renault 8'' uscirono dallo stabilimento di Valladolid nel 1976.
 
Nel complesso sono stati prodotti oltre 1 milione e 300&nbsp;000 esemplari di ''Renault 8'': la sua eredità sarebbe stata raccolta sia dalla già menzionata ''R12'', che ereditò anche l'impegno nelle competizioni, sia dalla più compatta e meno sportiva [[Renault 6|R6]], destinata a chi desiderava una vettura compatta e funzionale senza badare troppo alle prestazioni.
 
==== La R8 Gordini ====
[[File:1965 Renault R8 Gordini sedan (19695172989).jpg|sinistra|miniatura|Una Renault 8 Gordini]]
La ''R8 Gordini'' è sicuramente la più famosa tra le ''Renault 8'', grazie alle sue prestazioni brillanti, ma soprattutto ai suoi numerosi successi in ambito sportivo. Questa versione fu voluta dalla Casa francese sotto la richiesta del responsabile dell'attività sportiva della Renault, François Landon, il quale riportò ai suoi superiori le qualità dinamiche della vettura, qualità riscontrate durante alcune gare sostenute da piloti privati che seppero in alcuni casi portare la vettura anche ad inaspettate vittorie. Perciò nell'ottobre del [[1963]] fu avviato il progetto destinato alla realizzazione della nuova versione sportiva. Mentre la parte telaistica fu demandata ai tecnici Renault, il motore fu invece affidato ad Henry Frétet ed Amedeo Gordini, il “mago” di origine italiana trapiantato in Francia che già a suo tempo seppe trasformare in armi vincenti le tranquille ''4CV'' e ''Dauphine''. Gordini, che avrebbe dovuto utilizzare componenti forniti dalla Casa di Billancourt, preferì invece fabbricarne alcuni per conto suo, come ad esempio la testata, che egli realizzò con condotti di tipo cross-flow e con camere di scoppio emisferiche. I risultati durante i test su pista diedero ragione al progettista italiano nonostante proprio quest'ultimo avrebbe preferito che la vettura fosse rivista in funzione di un miglior raffreddamento del motore per consentire maggiori prestazioni. Ma la Renault aveva già deciso che così com'era la vettura poteva già essere messa in produzione. Fu così che al Salone di Parigi del 1964 fu presentata la ''R8 Gordini'', equipaggiata dallo stesso motore della ''Major'', ma con le modifiche previste da Gordini che ne innalzarono la potenza da 50 a ben 95&nbsp;CV SAE, permettendo alla vettura di raggiungere una [[velocità]] massima di 170 [[Chilometro orario|km/h]]. Tra le altre caratteristiche che differenziavano la ''Gordini'' dalle altre ''R8'', va senz'altro segnalato il retrotreno a doppi ammortizzatori idraulici, nonché il nuovo servofreno Hydrovac, già sperimentato dai privati nelle occasioni d'impiego delle prime ''R8'' nelle competizioni. Anche nell'abitacolo non mancarono caratteristiche specifiche per la versione sportiva, tra cui la presenza del contagiri e dell'indicatore di pressione dell'olio. In occasione della presentazione, la ''Gordini'' non mancò di affascinare sia il pubblico (e soprattutto la potenziale clientela) sia la stampa, la quale ebbe anche modo di provarla confermando così le impressioni positive anche in termini di prestazioni. La sua forza stava nel prezzo relativamente contenuto a fronte di prestazioni tali da rivaleggiare con vetture di fascia più alta, tra cui, ad esempio, l'[[Alfa Romeo Giulia]].
[[File:1965 Renault R8 Gordini sedan (19260943643).jpg|miniatura|Vista posteriore]]
Nel mese di giugno del 1966, dopo essersi saldamente affermata sia in campo agonistico sia in quello commerciale, la ''R8 Gordini'' fu sottoposta a sostanziose rivisitazioni meccaniche e ricevette il nuovo motore 812 da 1255&nbsp;cm³ con alimentazione mediante due carburatori doppio corpo e potenza salita da 95 a 103&nbsp;CV SAE per 175&nbsp;km/h. Ma fu soprattutto la presenza del nuovo cambio a 5 marce ad entusiasmare gli utenti con maggiori velleità sportive. La nuova ''Gordini'' fu dotata anche di due serbatoi di carburante per garantire una maggior autonomia al propulsore. Accanto al consueto contenitore da 38 litri ne fu montato uno supplementare anteriore da 25 litri. Esteticamente la versione con motore 1.3 si riconosceva dalla 1.1 per la presenza di quattro proiettori frontali invece di due. Erano disponibili 3 rapporti finali di trasmissione: lungo, medio e corto.
Interessante fu la cosiddetta "variante Alpine", cioè la berlina equipaggiata con un 4 cilindri di 1296 cmc già presente sulle berlinette di Dieppe, capace di erogare 120 CV SAE, alternativa riservata al mercato francese. Venne anche realizzato, a cura di [[Amedeo Gordini|Amedeo Gordini stesso]], un esemplare unico dotato di testata a 16 valvole, conservato nel museo delle auto sportive a [[Le Mans]] e spostato solo per il periodo di un Retromobile (Salone dell'auto d'epoca di Parigi, dove fu vivamente apprezzato).
 
L'ultima ''Renault 8 Gordini'' uscì dalle linee di montaggio il 1º settembre del 1970: in totale ne furono prodotti 11.607 esemplari, la maggior parte dei quali (8.981 per la precisione) con motore da 1.3 litri.
 
==== Le altre Renault 8 ====
[[File:Dacia 1100 Bruxelles.JPG|sinistra|miniatura|Una Dacia 1100]]
[[File:Dacia 1100 Bruxelles .JPG|miniatura|Vista posteriore]]
La ''Renault 8'' fu prodotta anche per i mercati dell'[[Europa orientale|Est europeo]], e principalmente presso lo stabilimento [[Dacia (azienda)|Dacia]] di [[Pitești]], in [[Romania]], dove la vettura fu commercializzata con la denominazione di '''Dacia 1100''', ed in [[Bulgaria]], presso lo stabilimento [[Bulgarrenault]] di [[Plovdiv]]. Una volta avviata la produzione in questi due siti, rimaneva il problema di come pubblicizzarne il prodotto. In regime di cortina di ferro, la pubblicità era vietata, per cui si decise di divulgare le qualità delle vetture prodotte mediante svariate competizioni automobilistiche. In questo modo la ''Renault 8'' dell'Est riuscì ad ottenere discreti numeri di vendita, considerando le differenti condizioni economiche cui erano soggetti i Paesi dell'Europa orientale e soprattutto le rispettive popolazioni.
 
Fu soprattutto in Romania che la ''8'' raccolse buoni consensi: si era alle fasi iniziali di quella collaborazione tra Renault e Dacia che sarebbe giunta fino a i giorni nostri, dove sono i modelli [[Dacia Sandero|Sandero]] e [[Dacia Duster|Duster]] a farla da padroni nei segmenti low-cost, anche nell'Europa occidentale.
 
Quanto alla produzione in Bulgaria, si riuscì a produrre la vettura fino al 1970, dopodiché la Bulgarrenault fu costretta a chiudere per difficoltà finanziarie.
 
Cifre modeste furono anche quelle relative alla produzione della ''Renault 8'' in [[Messico]] (stabilimento di [[Ciudad Sahagún]]), [[Australia]] (stabilimento di [[Heidelberg (Australia)|Heidelberg]]) e [[Belgio]]. Ma vi furono anche altri siti in cui la vettura fu prodotta, sebbene in piccole quantità, dal [[Madagascar]] alle [[Filippine]], dal [[Portogallo]] al [[Canada]].
 
=== Riepilogo caratteristiche ===
Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche relative alle varie versioni relative alla gamma della ''Renault 8'' prodotta in Francia ed in Spagna:
 
{|class="wikitable" style="text-align:center; font-size:85%;"
|-style="background:#DCDCDC; valign:middle; font-weight:bold"
| Modello
| Sigla modello
| Motore
| Cilindrata<br />cm³
| [[Potenza (fisica)|Potenza]]<br />CV SAE/rpm
| [[Coppia motrice|Coppia]]<br />[[Newton per metro|Nm]] SAE/rpm
| Cambio/<br />N°rapporti
| Freni<br />(ant./post.)
| Massa a<br />vuoto<br />(kg)
| Velocità<br />max
| Consumo<br />(l/100&nbsp;km)
| Anni di<br />produzione
| Esemplari<br />prodotti
| Prezzo al debutto<br />in [[franco francese|FF]]
|-
|rowspan="2"|'''8'''||rowspan="2"|R1130||rowspan="2"| [[Motore Cléon|Type 689-01]]||rowspan="2"|956||rowspan="2"|48/5200||rowspan="2"|75/2500||rowspan="2"|M/3<sup>1</sup>||[[freno a disco|D]]/D||rowspan="2"|755||rowspan="2"|130||rowspan="2"|6.5||09/1962-08/1967||476.560||6.990
|-
|D/[[freno a tamburo|T]]||1965-76<sup>2</sup>||243.697|| -
|-
|rowspan="3"|'''8 Major'''||rowspan="3"|R1132||rowspan="3"|[[Motore Cléon|Type 688-02]]||rowspan="3"|1108||rowspan="3"|50/4600||rowspan="3"|88/2500||rowspan="3"|M/4||rowspan="3"|D/D||rowspan="3"|760||rowspan="3"|132||rowspan="3"|6.2||02/1964-09/1965||rowspan="2"|557.100||7.490
|-
|09/1967-08/1973|| -
|-
|1972-73<sup>2</sup>||6.602|| -
|-
|rowspan="2"|'''8 Automatic'''||R1130||Type 689-01||956||48/5200||75/2500||rowspan="2"|A/3||rowspan="2"|D/D||765||130||rowspan="2"|6.2||09/1962-09/1966<sup>3</sup>|| - <sup>4</sup>||7.690
|-
|R1132||[[Motore Cléon|Type 688-06]]||1108||50/4600||88/2500||770||132||09/1968-08/1973|| - <sup>5</sup>|| -
|-
|rowspan="2"|'''8 S'''||rowspan="3"|R1136||rowspan="3"|[[Motore Cléon|Type 688-09]]||rowspan="3"|1108||rowspan="3"|60/5500||rowspan="3"|81/3000||rowspan="3"|M/4||rowspan="2"|D/D||rowspan="3"|780||rowspan="3"|145||rowspan="3"|10.4||09/1968-09/1971||52.400|| -
|-
|1968-76<sup>2</sup>||rowspan="2"|16.032|| -
|-
|'''8 TS'''||D/T||1973-76<sup>2</sup>|| -
|-
|rowspan="2"|'''8 Gordini'''||R1134||[[Motore Cléon|Type 804]]||1108||95/6500||98/4000||M/4||D/D||795||170||10.5||10/1964-09/1966||2.626||11.500
|-
|R1135||[[Motore Cléon|Type 812-00]]||1255||103/6750||117/5000||M/5||D/D||850||174||12.1||06/1966-08/1970||8.981||13.500
|-
|style="text-align:left; font-size:90%;" colspan="14"|'''Note:'''<br /><sup>1</sup>A richiesta era possibile avere un cambio manuale a 4 marce oppure un cambio automatico a 3 rapporti<br /><sup>2</sup>Solo per il mercato spagnolo<br /><sup>3</sup>Fino al settembre 1964 il modello era solo una versione base con cambio automatico montato a richiesta, dopo tale data divenne un modello a parte denominato appunto R8 Automatic<br /><sup>4</sup>Numero di esemplari compreso nella produzione della versione base<br /><sup>5</sup>Numero di esemplari compreso nella produzione della versione Major
|}
 
=== Attività sportiva ===
[[File:R8 Gordini Pegomas-Tanneron 2005.jpg|thumb|Una R8 Gordini]]
[[File:Ragnotti_Jean.jpg|thumb|La R8 Gordini di Jean Ragnotti impegnata nel campionato monomarca]]
 
In più occasioni si è già avuto modo di sottolineare come nell'ambito dell'automobilismo la R8 si sia dimostrata una vettura vincente, grazie ai numerosi risultati di rilievo ottenuti dalla versione ''Gordini'', impiegata in numerosi esemplari nelle competizioni. Ma anche le altre versioni più tranquille hanno avuto un loro posto d'onore nelle cronache agonistiche dell'epoca: ciò avvenne specialmente nel periodo precedente il debutto della prima ''Gordini''. Furono infatti alcuni giovani piloti in erba ad evidenziare le buone qualità dinamiche della ''R8'', lanciandosi in competizioni nelle quali riuscirono peraltro a raccogliere buoni risultati, come ad esempio la vittoria al Tour de France Automobile del 1963 nella categoria tra gli 851 ed i 1000&nbsp;cm³.<br />
Furono proprio questi risultati a spingere la Casa della Losanga a realizzare una versione sportiva della ''R8'' che potesse meglio inserirsi nel quadro dell'impiego nella competizioni. In questo contesto va quindi inquadrata la nascita della ''Gordini''. Una tra le più massacranti competizioni che vide impegnate le prime ''R8'' fu la [[Liegi]]-Sofia-Liegi, dalla quale la Casa francese trasse tutti gli insegnamenti fondamentali per la realizzazione della nuova versione sportiva.
Quanto al palmarès sportivo della R8 Gordini, esso è segnato principalmente dalle vittorie al [[Tour de Corse]] negli anni 1964, 1965 e [[1966]], ai Rally del [[Marocco]] e di [[Praga]] del 1968, al Rally della [[Polonia]] ed al [[Rally di Montecarlo]] del [[1969]]. Inoltre, sono da ricordare il Rally di [[Gerona]] del 1965 in cui la R8 di DeCamps-Vidal giunse seconda e la stessa competizione nell'edizione del 1971, in cui la R8 Gordini di Sallent-Sabater si aggiudicò il primo posto. Numerose le vittorie ottenute nelle varie competizioni a livello regionale che si svolgevano settimanalmente, nelle quali la R8 vinceva molto spesso. Inoltre, non vanno dimenticate le varie edizioni di trofei monomarca riservati alla ''R8 Gordini'', che fecero da scuola a diversi piloti esordienti, tra cui Robert Mieusset. Più in generale, la ''R8 Gordini'' funsero da trampolino di lancio per piloti quali [[Jacques Laffite]], [[Jean Ragnotti]], Jean-Luc Thérier, Bernard Darniche e Jean-Claude Andruet.<br />
Tra le ''R8'' più particolari impiegate nelle competizioni ne va ricordata senz'altro una, prodotta in esemplare unico e voluta dal responsabile corse della Renault, François Landon, il quale fece rivisitare il motore da Henri Frétet, ma soprattutto fece abbassare notevolmente il tetto per favorire la penetrazione aerodinamica.
 
Per finire, va ancora ricordato che la base della R8 servì anche come punto di partenza per realizzare nuove vetture sportive più evolute. Dalla R8 nacque infatti la [[Alpine A110|Alpine-Renault A110]], prima capostipite delle successive A110 che riporteranno innumerevoli successi a livello mondiale.
 
== Bibliografia ==
*''Le guide de la Renault 8, Major, R8 S et Gordini'', Philippe Berthonnet, ETAI, ISBN 978-2-7268-8792-9
*''Renault – L'aventure automobile'', Hachette Collections, ISBN 2-84634-359-4
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Renault 8}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://club.r8.free.fr/|Sito in francese dedicato alla R8}}
* [http://www.histomobile.com/1/Renault/1962/8_.htm?lan=1 Da Histomobile, pagina dedicata alla R8]
* [{{cita web|http://clubwww.r8r8gordini.free.frcom/ |Sito in francese dedicato alla R8] Gordini}}
* {{cita web | 1 = http://www.mallorcaweb.net/renault8/ | 2 = Sito in spagnolo dedicato alla R8 e alla R10 | accesso = 14 marzo 2007 | dataarchivio = 15 maggio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080515210928/http://www.mallorcaweb.net/renault8/ | urlmorto = sì }}
* [http://www.r8gordini.com/ Sito in francese dedicato alla R8 Gordini]
* {{cita web | 1 = http://www.clubrenault8y10.com/ | 2 = Altro sito in spagnolo dedicato alla R8 e alla R10 | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070302124542/http://www.clubrenault8y10.com/ | dataarchivio = 2 marzo 2007 | urlmorto = sì }}
* [http://www.mallorcaweb.net/renault8/ Sito in spagnolo dedicato alla R8 e alla R10]
* [http://www.clubrenault8y10.com/ Altro sito in spagnolo dedicato alla R8 e alla R10]
* [http://www.renault.com/renault_com/en/main/60_PASSION/20_Heritage/20_Les_voitures/detailrubrique.aspx?uri=tcm:1120-444125 Dal sito della Casa madre, pagina dedicata alla R8 Gordini]
 
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