Despotato di Morea: differenze tra le versioni

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{{Stato storico
|nomeCorrente = Despotato di Morea
|nomeCompleto = Despotato didella Morea
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|linkBandiera = Byzantine imperial flag, 14th century according to portolan charts.png
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|forma di stato = [[Dominato]]/[[autocrazia]] (forma di [[monarchia assoluta]] [[teocrazia|teocratica]])
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|primo capo di stato = [[ManueleMichele CantacuzenoVIII Paleologo]]
|evento iniziale = Vittoria bizantina nella [[battaglia di Pelagonia]]
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|evento finale = Occupazione [[Impero ottomano|ottomana]] dopo la caduta dell’[[Impero romano d’Oriente]]
|ultimo capo di stato =[[Tommaso Paleologo]]
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}}
 
Il '''Despotato di Morea''' ({{lang-el|Δεσποτᾶτον τοῦ Μορέως}}) o '''Despotato di Mistrà''' ({{lang-el|Δεσποτᾶτον τοῦ Μυστρᾶ}}) fu una provincia dell'[[Impero bizantino]] che esistette dal [[1308]] al [[1453]] e come stato autonomo dal 1453 al [[1460]]. Il suo territorio variò in dimensioni durante i suoi centocinquant'anni di vita ma rimase per lo più circoscritto alla penisola del [[Peloponneso]], all'epoca chiamata [[Morea]]. Questa provincia fu governata dagli eredi dell'[[imperatore bizantino]] ai quali venne dato il titolo di [[despota (bizantino)|despoti]]. La sua capitale era la città fortificata di [[Mistra]], a cinque chilometri di distanza dall'antica [[Sparta]]. Mistra divenne il più importante centro di cultura [[romei|romea]], e fu anche il secondo luogo di potere più importante dell'Impero.
[[Immagine:ShepherdByzempire1265.jpg|thumb|right|300px|Cartina del Despotato di Morea nel [[1265]].]]
Il '''Despotato di Morea''' (in [[lingua greca|greco]]: Δεσποτᾶτον τοῦ Μορέως) o '''Despotato di Mistrà''' (in greco: Δεσποτᾶτον τοῦ Μυστρᾶ)
fu una provincia dell'[[impero bizantino]] che esistette dal [[1308]] al [[1453]] e come stato autonomo dal [[1453]] al [[1460]]. Il suo territorio variò in dimensioni durante i suoi centocinquant'anni di vita ma tese ad essere confinato in tutta la parte a sud della [[Grecia]], la penisola del [[Peloponneso]], che all'epoca era chiamata [[Morea]]. Questa provincia fu governata dagli eredi dell'[[imperatore bizantino]] ai quali venne dato il titolo di [[despota (bizantino)|despoti]] (da non confondere con il despotismo). La sua capitale era la città fortificata di [[Mistra]], a cinque chilometri di distanza dall'antica [[Sparta]], Mistra divenne un il più importante centro di cultura bizantino, e fu anche il secondo luogo di potere più importante dell'Impero bizantino.
 
== Storia ==
=== Origini ===
 
[[File:Penisola balcanica 1265.jpg|thumb|left|upright=1.4|Cartina del Despotato di Morea nel [[1265]].]]
Il despotato di Morea fu posto fuori dal territorio franco del [[principato d'Acaia]]. Questo era fuori dal primitivo impero bizantino emerso dopo la [[quarta Crociata]] ([[1204]]). Nel [[1259]], il signore del Principato [[Guglielmo II di Villehardouin]] perse la [[Battaglia di Pelagonia]] contro l'Imperatore Bizantino [[Michele VIII di Bisanzio]] e fu costretto, per riscattarsi, ad abbandonare la maggior parte della zona orientale di Morea e le sue fortezze poco prima costruite. Il territorio ceduto divenne il nucleo centrale del despotato di Morea.
 
Il despotato di Morea fu creato dal territorio ceduto dal [[principato d'Acaia]] all'[[Impero bizantino]], evento rientrante tra le conseguenze della [[Quarta crociata]]:<ref>{{en}}Noah Tesch, ''[https://books.google.it/books?id=AdybAAAAQBAJ&pg=PA89&dq=despotate+morea+principality+achaea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAuKiDgqnlAhVMzaQKHZ3tDQ4Q6AEIOzAD#v=onepage&q=despotate%20morea%20principality%20achaea&f=false Cyprus, Greece and Malta]'', Britannica Educational Publishing, 2013, ISBN 978-16-15-30985-6, p. 89.</ref> nel [[1259]], [[Guglielmo II di Villehardouin]], governatore del Peloponneso, perse la [[Battaglia di Pelagonia]] contro l'imperatore bizantino [[Michele VIII Paleologo]] e fu costretto ad abbandonare la maggior parte della zona orientale della Morea e le sue fortezze poco prima costruite.<ref>{{en}}Brewer David, ''[https://books.google.it/books?id=k5v3AgAAQBAJ&pg=PT30&dq=villehardouin+battle+of+pelagonia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAqc_4gqnlAhXBPOwKHfALAu4Q6AEIQzAE#v=onepage&q=villehardouin%20battle%20of%20pelagonia&f=false Greece, the Hidden Centuries]'', I.B.Tauris, 2012, ISBN 978-08-57-73004-6.</ref> Le cessioni principali riguardarono [[Mistra]] (futura capitale),<ref>{{en}}Donald M. Nicol, ''[https://books.google.it/books?id=XIj0FfKto9AC&pg=PA211&dq=Mistra+capital+Despotate+Morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj06JWzgKnlAhXS1qQKHXEoD9AQ6AEIJzAA#v=onepage&q=Mistra%20capital%20Despotate%20Morea&f=false The Despotate of Epiros 1267-1479]'', Cambridge University Press, 1984, ISBN 978-05-21-26190-6, p. 211.</ref><ref>{{en}}John Freely, ''[https://books.google.it/books?id=uusBAwAAQBAJ&pg=PA160&dq=Mistra+capital+Despotate+Morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjnuI3zgKnlAhVOyKQKHd7xCN0Q6AEILjAB#v=onepage&q=Mistra%20capital%20Despotate%20Morea&f=false Children of Achilles]'', I.B.Tauris, 2009, ISBN 978-08-57-71131-1, p. 160.</ref> [[Geronthres|Geraki]] e [[Malvasia (Grecia)|Malvasia]].<ref>{{en}}John Aikin, ''[https://books.google.it/books?id=6uARAAAAYAAJ&pg=PA325&dq=malvasia+despotate+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiopKj7g6nlAhWNyKQKHaIYDyQQ6AEIJzAA#v=onepage&q=malvasia%20despotate%20morea&f=false The Athenaeum]'', Longmans, Hurst, Rees, and Orme, 1809, digitalizzato dalla Biblioteca Pubblica di New York il 27 novembre 2007, p. 325.</ref>
L'imperatore [[Giovanni VI di Bisanzio]], riorganizzò il territorio nella metà del [[XIV secolo]] ponendolo come appannaggio per il figlio Matteo. La dinastia concorrente dei [[Paleologi]] prese la Morea dopo la morte di Matteo nel [[1380]], con [[Teodoro I Paleologo]] divenendo il nuovo despota di Morea nel [[1383]]. Teodoro lo mantenne fino al [[1407]], consolidando il dominio di Bisanzio e stringendo accordi con i suoi potenti vicini, particolarmente con il potente [[impero ottomano]]. Cercò anche di rinvigorire l'economia locale invitando gli [[Albania|albanesi]] a stabilirsi nel territorio.
 
{{senza fonte|In origine la regione fu governata da arconti con un mandato annuale ma, nel 1303, l'imperatore [[Andronico II Paleologo|Andronico II]] decise di allungare il termine di servizio del governatore in modo da garantire una amministrazione più efficiente.}}
Con il diminuire del potere latino sul [[Peloponneso]], nel corso del [[XV secolo]], il Despotato di Morea si espanse conquistando l'intera penisola. Nel [[1446]], il [[sultano]] [[Ottomani|ottomano]] [[Murad II]] distrusse le difese bizantine sull'[[Istmo di Corinto]], ossia le [[mura di Hexamilion]]. Il suo attacco aprì la penisola alle invasioni, sebbene Murad II morì prima di poter sfruttare la sua conquista. Il suo successore [[Mehmed II]] "il Conquistatore" conquistò la capitale bizantina [[Costantinopoli]] nel [[1453]] e sette anni più tardi invase il Despotato di Morea, distruggendo l'ultimo frammento europeo dell'impero bizantino.
 
=== Tra Cantacuzeni e Paleologi ===
==Despoti bizantini di Morea a Mistra==
 
*[[Michele Cantacuzeno]] ([[1308]]-[[1316]])
L'imperatore [[Giovanni VI Cantacuzeno]], riorganizzò il territorio nella metà del [[XIV secolo]], cedendolo in [[appannaggio]] per suo figlio Manuele e nominandolo despota (ovvero ''signore'') della Morea nel [[1349]], per evitare ulteriori tumulti in un impero che era sull'orlo di una nuova [[Guerra civile bizantina del 1352-1357|guerra civile]] dopo [[Guerra civile bizantina del 1341-1347|pochi anni]].<ref>{{en}}John Hutchins Rosser, ''[https://books.google.it/books?id=AYpqikYr3Q8C&pg=PA335&dq=despotate+of+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimx5qG_6jlAhUQ6KQKHZeFDY8Q6AEIJzAA#v=onepage&q=despotate%20of%20morea&f=false Historical Dictionary of Byzantium]'', Scarecrow Press, 2012, ISBN 978-08-10-87567-8, p. 335.</ref><ref name="middleton">{{en}}John Middleton, ''[https://books.google.it/books?id=_azACQAAQBAJ&pg=PT1812&dq=john+vi+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiRw5zzs6rlAhVQjqQKHZWWBxIQ6AEILjAB#v=onepage&q=john%20vi%20morea&f=false World Monarchies and Dynasties]'', Routledge, 2015, ISBN 978-13-17-45157-0.</ref>
*[[Andronico Asen]] ([[1316]]-[[1322]])
 
*[[Manuele Cantacuzeno]] ([[1348]]-?)
Mantenere il controllo del Peloponneso intero non era affatto facile. Le fortificazioni erette a difesa della regione erano poche e nella zona dell'[[istmo di Corinto]], il punto in cui la Morea era collegata (perché ad oggi, a seguito della costruzione del [[canale artificiale|canale]], andrebbe considerata tecnicamente un'[[isola]])<ref>{{en}}Elinor De Wire; Dolores Reyes-Pergioudakis, ''[https://books.google.it/books?id=5BzaS_uwQ4cC&pg=PA85&dq=21549+km+peloponnese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiNi5fH66DlAhUEtosKHZjQD7MQ6AEIJzAA#v=onepage&q=21549%20km%20peloponnese&f=false The Lighthouses of Greece]'', Pineapple Press Inc, 2010, ISBN 978-15-61-64452-0, p. 85.</ref><ref>{{en}}Platon Alexiades, ''[https://books.google.it/books?id=JHg7CQAAQBAJ&pg=PT13&dq=the+Corinth+project+was+successfully+tackled+and+completed+in+1893&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiEkM7i76DlAhXvwYsKHTquBS8Q6AEIJzAA#v=onepage&q=the%20Corinth%20project%20was%20successfully%20tackled%20and%20completed%20in%201893&f=false Target Corinth Canal]'', Pen and Sword, 2015, ISBN 978-14-73-85955-5.</ref> al resto della Grecia figuravano le sole [[mura di Hexamilion]], erette addirittura da [[Teodosio II]] per far fronte alle [[invasioni barbariche|invasioni barbariche del V e VI secolo]]. Manuele possedeva un territorio bramato non solo dalla dinastia dei [[Paleologi]] che mirava al trono di Costantinopoli, ma anche dai [[repubblica di Venezia|Veneziani]] e dai [[turchi Ottomani]].<ref name="middleton"/> Nonostante questa situazione intricata, Manuele si assicurò comunque il possesso delle sue terre e provò a gettare le basi per un dominio che potesse rimanere in vita a lungo a seguito della sua dipartita.<ref name="middleton"/> Fu nel compito di assicurarsi un successore che non riuscì ad individuare facilmente un erede, nominando infine suo fratello [[Matteo Cantacuzeno|Matteo]], con alle spalle un passato molto tribolato e che governò per brevissimo tempo.<ref>{{en}}Nevra Necipoğlu, ''[https://books.google.it/books?id=li2hX2RqSlcC&pg=PA237&dq=matthew+kantakouzenos+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitodrH0qrlAhWrM-wKHUJMAdMQ6AEIJzAA#v=onepage&q=matthew%20kantakouzenos%20morea&f=false Byzantium Between the Ottomans and the Latins]'', Cambridge University Press, 2009, ISBN 978-05-21-87738-1, p. 237.</ref> Uno dei suoi ultimi atti ufficiali fu rinunciare al titolo di despota in favore di suo figlio [[Demetrio I Cantacuzeno|Demetrio I]].<ref>{{en}}John Haldon, ''[https://books.google.it/books?id=xjAWDAAAQBAJ&pg=PA177&dq=demetrios+kantakouzenos+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwit872p06rlAhXjMewKHXN1A3cQ6AEIJzAA#v=onepage&q=demetrios%20kantakouzenos%20morea&f=false The Palgrave Atlas of Byzantine History]'', Springer, 2005, ISBN 978-02-30-27395-5, p. 177.</ref><ref name ="nicol"/> Nel frattempo, i Paleologi erano risultati vittoriosi nella battaglia che si scatenò per il possesso dei territori imperiali ed avevano riconquistato i domini bramati, inclusa la Morea per cui fu posto a capo di essa [[Teodoro I Paleologo]], divenendo nuovo despota di Morea nel [[1383]].<ref name="nicol">{{en}}Donald M. Nicol, ''[https://books.google.it/books?id=7tHftJBbH8sC&pg=PA158&dq=Theodore+palaiologos+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj8xvD41KrlAhVC16QKHbfTAZQQ6AEILjAB#v=onepage&q=Theodore%20palaiologos%20morea&f=false The Reluctant Emperor]'', Cambridge University Press, 2002, ISBN 978-05-21-52201-4, p. 158.</ref> Teodoro lo mantenne fino al [[1407]], consolidando il dominio di Bisanzio e stringendo accordi con i suoi vicini, particolarmente con il potente Impero ottomano.<ref>{{en}}Trudy Ring; Noelle Watson; Paul Schellinger, ''[https://books.google.it/books?id=Qcr9AQAAQBAJ&pg=PA442&dq=theodor+1407+mistra&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwinwsKu3qrlAhXQ16QKHYCyBMsQ6AEIRTAE#v=onepage&q=theodor%201407%20mistra&f=false Southern Europe]'', Routledge, 2013, ISBN 978-11-34-25958-8, pp. 441-442.</ref> Cercò anche di rinvigorire l'economia locale, invitando gli [[arvaniti]] (di [[ortodossia|fede ortodossa]] ma di [[lingua albanese]]) a stabilirsi nel territorio:<ref>G. Maspero, ''[https://books.google.it/books?id=-80G76ufpyMC&pg=PA1209&dq=morea+arvaniti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjYif3z4arlAhWQC-wKHfPJDWQQ6AEIJzAA#v=onepage&q=morea%20arvaniti&f=false Enciclopedia economica accomodata]'' (vol. 1), digitalizzato dalla Biblioteca Casanatense il 4 novembre 2016, p. 1209.</ref> molti gruppi etnici minoritari, tra cui, oltre a quello sopraccitato, i [[valacchi]] e gli [[slavi]],<ref>{{en}}Renée Hirschon, ''[https://books.google.it/books?id=CtDQqKh90YwC&pg=PA55&dq=morea+arvanites&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwin8aaW4KrlAhXD0KQKHXCYCbQQ6AEIXjAJ#v=onepage&q=morea%20arvanites&f=false Crossing the Aegean]'', Berghahn Books, 2003, ISBN 978-08-57-45702-8, p. 55.</ref> popolarono la regione pure oltre la [[caduta di Costantinopoli]] ([[1453]]).<ref>Domenico A. Cassiano, ''[https://books.google.it/books?id=M8izDwAAQBAJ&pg=PT120&dq=morea+arvanites&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjcpJTh36rlAhWM6qQKHT9vBtYQ6AEIKjAA#v=onepage&q=morea%20arvanites&f=false Storie di minoranze]'', Booksprint, 2018, ISBN 978-88-24-91233-4.</ref>
*[[Michele Asen]] ?
 
**[[Andrea Asen]] (?-[[1354]])
=== Declino ===
*[[Manuele II Cantacuzeno]] (restaurato) ([[1354]]-[[1380]])
 
*[[Matteo Cantacuzeno]] ([[1380]]-[[1383]])
[[File:Hexamilion-1.jpg|left|thumb|Resti delle mura di Hexamilion]]
*[[Demetrio I Cantacuzeno]]([[1383]])
 
*[[Teodoro I Paleologo]] ([[1383]]-[[1407]])
A causa delle vicissitudini storiche che interessarono le aree più orientali possedute dai [[romei]] in Turchia, la presa di Costantinopoli sul Peloponneso si allentò notevolmente, consentendo ai despoti di Morea di muoversi da un punto di vista decisionale in maniera più o meno autonoma nel corso del [[XV secolo]]. Uno dei principali risultati conseguiti dai capi locali riguardò l'espansione dei confini all'intera penisola.<ref>{{en}}Kevin Andrews, ''[https://books.google.it/books?id=8eRJDAAAQBAJ&pg=PA6&dq=XV+century+turned+their+hostility+against+the+Despotate+of+Mistra,+whose+rapid+growth+had+upset+the+political+balance.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwji54CV5qrlAhXMy6QKHQKwDx0Q6AEIJzAA#v=onepage&q=XV%20century%20turned%20their%20hostility%20against%20the%20Despotate%20of%20Mistra%2C%20whose%20rapid%20growth%20had%20upset%20the%20political%20balance.&f=false Castles of the Morea]'', American School of Classical Studies at Athens, 2006, ISBN 978-16-21-39028-2, p. 6.</ref>
*[[Teodoro II Paleologo (Despota della Morea)|Teodoro II Paleologo]] ([[1407]]-[[1443]])
 
*[[Costantino XI Paleologo|Costantino Paleologo]] ([[1428]]-[[1449]])
Nel [[1446]], il [[sultano]] ottomano [[Murad II]] distrusse le difese bizantine sull'istmo di Corinto, le mura di Hexamilion, rendendo più fragile la situazione geopolitica.<ref>{{en}}Peter Lock, ''[https://books.google.it/books?id=KiusAgAAQBAJ&pg=PT353&dq=murad+ii+hexamilion+wall+1446&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjgyeGomKvlAhWDDuwKHSdgD_EQ6AEINjAC#v=onepage&q=murad%20ii%20hexamilion%20wall%201446&f=false The Franks in the Aegean]'', Routledge, 2014, ISBN 978-13-17-899716.</ref><ref>{{en}}Gábor Ágoston; Bruce Masters, ''[https://books.google.it/books?id=QjzYdCxumFcC&pg=PA401&dq=murad+ii+hexamilion+wall+1446&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjas_vSmKvlAhUSCewKHaUMAVAQ6AEIJzAA#v=onepage&q=murad%20ii%20hexamilion%20wall%201446&f=false Encyclopedia of the Ottoman Empire]'', Infobase Publishing, 2010, ISBN 978143811025-7, p. 401.</ref> Il suo attacco aprì di conseguenza la penisola alle invasioni. Tuttavia, Murad II morì prima di poter sfruttare l'indebolimento del nemico. Il suo successore [[Maometto II]] è passato alla storia per la conquista di Costantinopoli nel 1453. Prima di sferrare la battaglia finale, propose un accordo pacifico a [[Costantino XI Paleologo|Costantino XI]]: questi avrebbe potuto e dovuto lasciare il [[Bosforo]] assieme ai suoi fedelissimi alla volta della Morea, dove avrebbe potuto regnare senza che il sultano lo avesse contrastato. Costantino declinò, asserendo di essere pronto a dare la vita per la città piuttosto che accettare la proposta di arrendersi senza combattere.<ref name="minutes">{{en}}50 MINUTES, ''[https://books.google.it/books?id=T2wODAAAQBAJ&pg=PT10&dq=mehmet+ii+constantine+xi+1453+morea+offered+the+sovereignty&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiv8re0nKvlAhXJwKQKHS-2D_UQ6AEIKjAA#v=onepage&q=mehmet%20ii%20constantine%20xi%201453%20morea%20offered%20the%20sovereignty&f=false The Fall of Constantinople: The Brutal End of the Byzantine Empire]'', 50Minutes.com, 2016, ISBN 978-28-06-27306-2.</ref> Maometto II non si fermò allo [[Dardanelli|stretto del Dardanelli]] e assunse la decisione di avviare una serie di operazioni belliche,<ref name="minutes"/> le quali sette anni più tardi (1460) coinvolsero il Despotato di Morea,<ref>{{en}}Michael Greenhalgh, ''[https://books.google.it/books?id=rS2hDwAAQBAJ&pg=PA563&dq=1460+morea&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiviNjX1qvlAhVJ3aQKHVnODQYQ6AEIMTAB#v=onepage&q=1460%20morea&f=false Plundered Empire]'', BRILL, 2019, ISBN 978-90-04-40547-9, p. 563.</ref> dilaniato da lotte interne<ref>I dissidi nacquero tra i due figli di Costantino XI, [[Tommaso Paleologo|Tommaso I]] e [[Demetrio II Paleologo|Demetrio II]], a cui furono assegnate due separate porzioni di Peloponneso.</ref> e invaso dai turchi senza grandissime asperità. Terminava in tal maniera la vita dell'ultimo frammento europeo, assieme al frammento asiatico dell'[[Impero di Trebisonda]], dell'antico Impero Romano d'Oriente.
**[[Demetrio II Paleologo]] ([[1428]]-[[1460]])
 
**[[Tommaso Paleologo]] ([[1449]]-[[1460]])
== Despoti bizantini di Morea a Mistra ==
=== Dinastia dei Cantacuzeni (1349-1383) ===
 
* [[Manuele Cantacuzeno]] (1349–1380)
* [[Matteo Cantacuzeno]] (1380–1383)
* [[Demetrio I Cantacuzeno]] (1383)
 
=== Dinastia dei Paleologi (1383-1460) ===
 
* [[Teodoro I Paleologo]] (1383–1407)
* [[Teodoro II Paleologo (Despota della Morea)|Teodoro II Paleologo]] (1407–1443)
* [[Costantino XI Paleologo]] (1428–1449): nel 1449 divenne [[Basileus|Basileus dei Romei]] a [[Costantinopoli]]. Il potere venne condiviso dai suoi due fratelli:
** [[Tommaso Paleologo|Tommaso I Paleologo]] (1428–1460)
** [[Demetrio Paleologo|Demetrio II Paleologo]] (1449–1460)
 
=== Rivendicazioni ===
 
A seguito della conquista ottomana, il titolo di despota continuò ad essere rivendicato da Tommaso I e da suo figlio Andrea in esilio:
 
* [[Tommaso Paleologo|Tommaso I Paleologo]] (1460–1465)
* [[Andrea Paleologo]] (1465–1502)
 
Alla morte di Andrea nel 1502, il titolo fu reclamato dall'esule albanese [[Costantino Arianiti Comneno]].<ref name="harris">{{Cita pubblicazione|cognome=Harris|nome=Jonathan|data=2013|titolo=Despots, Emperors, and Balkan Identity in Exile|url=https://www.jstor.org/stable/24244808|lingua=en|rivista=The Sixteenth Century Journal|volume=44|numero=3|pp=643-661|issn=0361-0160}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Guerra civile bizantina del 1352-1357]]
* [[Impero bizantino]]
* [[Paleologi]]
* [[Rivolta di Morea del 1453-1454]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|Bisanzio}}
Riga 89 ⟶ 126:
[[Categoria:Territori bizantini]]
[[Categoria:Peloponneso]]
[[Categoria:Stati tributari dell'Impero ottomano]]
 
[[bg:Пелопонеско деспотство]]
[[ca:Despotat de Morea]]
[[cs:Morejský despotát]]
[[de:Despotat Morea]]
[[el:Δεσποτάτο του Μυστρά]]
[[en:Despotate of the Morea]]
[[es:Despotado de Morea]]
[[fi:Morean despotaatti]]
[[fr:Despotat de Morée]]
[[he:דספוטט מוראה]]
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[[ru:Морейский деспотат]]
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[[sr:Морејска деспотовина]]
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[[uk:Морейський деспотат]]