Papa Vittore II: differenze tra le versioni

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{{Papa della Chiesa cattolica
|nome=Papa Vittore II
|immagine=Victor II (Saint Paul Outside the Walls).png
|immagine=[[File:Vicii bild.jpg|250px|]]
|didascalia=
|titolo = 153º papa della Chiesa cattolica
|elezione=13 aprilesettembre [[10551054]]
|incoronazioneinsediamento=[[1613 aprile]] [[1055]]
|fine pontificato=[[28 luglio]] [[1057]]<br /><small>({{Età e giorni|1054|9|0|1057|7|28}} circa)</small>
|predecessore=[[papa Leone IX]]
|successore=[[papa Stefano IX]]
|cardinali=
|nome nascita=GebeardoGebhard divon Calw-Dollnstein-Hirschberg
|data di nascita = [[1018]] circa
|luogo di nascita = [[Germania]]
|data di mortenomvescovo = [[28 luglio1042]] da [[1057papa Benedetto IX]]
|data di morte = 28 luglio [[1057]]
|luogo di morte = [[Arezzo]]
|sepoltura = [[Mausoleo di Teodorico]], [[Ravenna]]
}}
{{Bio
|Nome = Vittore II
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = nato '''Gebhard dei conti di Calw, Dollnstein e Hirschberg''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]] '''Gebhard von Calw-Dollnstein-Hirschberg'''), talvolta erroneamente chiamato '''Papa Vittorio II'''<ref>{{cita libro|nome=Ricordano|cognome=Malispini|titolo=Storia Fiorentina|anno=1830|volume=1|p=159|editore=Masi}}</ref>
|ForzaOrdinamento = Vittore 02
|Sesso = M
|LuogoNascita = Germania
|PostCognomeVirgola = nato '''Gebhard dei Conti di Calw, Dollnstein e Hirschberg''', talvolta erroneamente chiamato '''Papa Vittorio II'''
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = ca. [[1018]] circa
|LuogoMorte = Arezzo
|GiornoMeseMorte = 28 luglio
|AnnoMorte = 1057
|Epoca = 1000
|FineIncipit = fu il 153º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] dal [[1054]] alla sua morte
|CategorieAttività = nopapa
|Attività2 = vescovo cattolico
|ForzaOrdinamento = Vittore 02
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = è stato il 153º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] dal [[1054]] alla sua morte. Nonostante il suo luogo di nascita sia sconosciuto, è considerato un papa tedesco in quanto imparentato con la [[dinastia salica]]. Fu il quinto papa tedesco della Chiesa cattolica
}}
 
== Biografia ==
Parente dell'imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]], suo padre era un barone della [[Svevia]], il conte Arduico/Hartwig di Calw, fratello del [[patriarca di Aquileia]] [[Gotebaldo]], mentre la madre fu Beliza, forse appartenente alla stirpe [[Welfen]] oppure era figlia a sua volta di [[Adelaide di Metz]], quest'ultima madre di [[Corrado II il Salico]]; un suo nipote potrebbe essere stato [[Udalschalk di Lurngau]].
Parente dell'imperatore [[Enrico III, Sacro Romano Imperatore|Enrico III]], fu uno dei papi tedeschi durante il movimento riformatore di Ildebrando Aldobrandeschi di Soana futuro [[papa Gregorio VII]]. Venne consacrato nella [[basilica di San Pietro]] a [[Roma]] il [[13 aprile]] [[1055]]. Suo padre era un barone della [[Svevia]], conte Harwig von Calw. Su insistenza di un altro Gebhard, [[diocesi di Ratisbona|vescovo di Ratisbona]] e zio dell'imperatore Enrico III, venne nominato a soli 24 anni vescovo di [[Diocesi di Eichstätt|Eichstatt]]. In questo ruolo di vescovo appoggiò gli interessi dell'Imperatore e divenne infine uno dei suoi più stretti consiglieri.
 
Chierico proveniente da una famiglia di rango, iniziò la formazione ed il percorso spirituale sotto il [[Diocesi di Ratisbona|vescovo di Ratisbona]] [[Gebeardo III di Ratisbona|Gebeardo III di Hohenlohe]]. Si perfezionò nella scuola della [[Duomo di Ratisbona|cattedrale di Ratisbona]]. Quando aveva 24 anni fu nominato, su insistenza del vescovo Gebeardo III, zio dell'imperatore Enrico III, vescovo di [[Diocesi di Eichstätt|Eichstatt]]. In questo ruolo appoggiò gli interessi dell'imperatore e divenne infine uno dei suoi più stretti consiglieri.
Alla morte di [[papa Leone IX]], Ildebrando di Soana, la più importante figura ecclesiastica del tempo e futuro papa, si trovava in Francia; egli si portò subito in Germania a [[Magonza]] dove arrivò anche una delegazione di nobili romani contrari alla rigida riforma ildebrandina. Ildebrando propose come papa proprio il vescovo di Eichstatt il quale era più vicino alle tesi riformiste. Egli fu quindi nominato papa da Enrico III a [[Magonza]] nel settembre [[1054]] scegliendo il nome di Vittore II e chiedendo all'imperatore il suo appoggio per la riconquista dei territori dello Stato della Chiesa perduti.
 
===L'elezione al Soglio===
Nel giugno 1055, Vittore incontrò l'Imperatore a [[Firenze]] e vi tenne un [[Concilio di Firenze (1055)|concilio]], che rafforzò la condanna già espressa da [[Papa Leone IX|Leone IX]] sul matrimonio del clero, sulla [[simonia]] e sulla perdita di proprietà della Chiesa. Nell'anno seguente, venne chiamato al fianco dell'imperatore ed era con Enrico III quando questi morì a Botfeld, nell'[[Harz]], il [[5 ottobre]] [[1056]]. Come tutore del figlio neonato di Enrico ([[Enrico IV, Sacro Romano Imperatore|Enrico IV]]) e consigliere dell'imperatrice [[Agnese di Poitou|Agnese]], madre e reggente di Enrico IV, Vittore disponeva di un enorme potere, che usò per mantenere la pace in tutto l'impero e rafforzare il papato contro le aggressioni dei baroni. Affidò ad Ildebrando il compito di continuare la sua riforma soprattutto in Francia ostacolando l'elezione di vescovi non ritenuti degni di tale incarico.
Alla morte di [[papa Leone IX]] (19 aprile 1054), [[Papa Gregorio VII|Ildebrando di Soana]], la più importante figura ecclesiastica del tempo e futuro papa, si trovava in Francia; Gebeardo si portò subito in Germania a [[Magonza]] dove arrivò anche una delegazione di nobili romani contrari alla rigida riforma ildebrandina. Ildebrando propose come papa proprio il vescovo di Eichstatt il quale era più vicino alle tesi riformiste. Gebeardo di Calw fu quindi nominato papa (in base al ''[[Privilegium Othonis]]'') da Enrico III a [[Magonza]] nel settembre 1054. Dopo aver scelto il [[nome pontificale]] di Vittore II, chiese all'imperatore il suo appoggio per la riconquista dei territori dello Stato della Chiesa perduti. Venne consacrato il 13 aprile 1055 (sette mesi dopo l'elezione) nella [[antica basilica di San Pietro|Basilica di San Pietro]].
 
===Pontificato===
In Italia cercò appoggi potenti e li trovò in [[Goffredo il Barbuto|Goffredo di Lorena]], l'uomo più potente in Italia che aveva sposato [[Beatrice di Lotaringia]], vedova di [[Bonifacio III di Canossa]]. Enrico III aveva cercato di ostacolarlo in tutti i modi e aveva preso la moglie Beatrice e la figlia di lei [[Matilde di Canossa|Matilde]] avuta dal primo marito Bonifacio III (ucciso nel 1052), portandole in Germania. Morto l'imperatore Enrico III nell'ottobre [[1056]], Vittore II si ritrovò a gestire la sorte di questi potenti ostaggi. Con l'aiuto dei consigli di Ildebrando, riuscì a far fare la pace tra Agnese moglie dell'imperatore e Goffredo, al quale fu restituita la moglie e la figliastra oltre al territorio della Lorena. Risolto questo problema lasciò la Germania e la reggenza all'arcivescovo Annone di Colonia che aveva il compito di responsabilizzare con il tempo l'impertrice Agnese e il suo figliuolo Enrico di appena sei anni, e futuro Enrico IV.
[[File:Gebhard I Bischof von Eichstätt, als Victor II Papst.JPG|miniatura|Vittore II raffigurato in una miniatura del [[Pontificale Gundekariano]]]]
Nel giugno 1055, Vittore incontrò l'Imperatore a [[Firenze]] e vi tenne un [[Concilio di Firenze (1055)|concilio]], che rafforzò la condanna già espressa da [[Papa Leone IX|Leone IX]] sul matrimonio del clero, sulla [[simonia]] e sulla perdita di proprietà della Chiesa. Nell'anno seguente, venne chiamato al fianco dell'imperatore, i cui giorni terreni volgevano al termine. Vittore era con Enrico III quando questi morì a Botfeld, nell'[[Harz]], il 5 ottobre 1056. Come tutore del figlio neonato di Enrico ([[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]) e consigliere dell'imperatrice [[Agnese di Poitou|Agnese]], madre e reggente di Enrico IV, Vittore disponeva di un enorme potere, che usò per mantenere la pace in tutto l'impero e rafforzare il papato contro le aggressioni dei baroni. Affidò ad Ildebrando il compito di continuare la sua riforma, soprattutto in Francia, ostacolando l'elezione di vescovi non ritenuti degni di tale incarico.
 
In Italia cercò appoggi potenti e li trovò in [[Goffredo il Barbuto|Goffredo I di Toscana]], l'uomo più potente della penisola. Egli aveva sposato [[Beatrice di Lotaringia]], vedova di [[Bonifacio III di Canossa]] (ucciso nel 1052), da cui aveva avuto una figlia, [[Matilde di Canossa|Matilde]] (nata nel 1046). L'imperatore Enrico III aveva cercato di ostacolarlo in tutti i modi fino a prendere in ostaggio Beatrice e la piccola Matilde e portarle in Germania. Morto l'imperatore Enrico III (ottobre 1056), Vittore II si ritrovò a gestire la sorte di questi potenti ostaggi. Con l'aiuto dei consigli di Ildebrando, riuscì a far fare la pace tra Agnese, vedova dell'imperatore, e Goffredo, al quale furono restituite la moglie e la figliastra, oltre al territorio della Lorena ([[Lotaringia]]). Appianata la questione, lasciò la Germania ed affidò all'arcivescovo Annone di Colonia la tutela dell'imperatrice Agnese e del bambino, il futuro Enrico IV, di appena sei anni.
Le fatiche dei viaggi lunghi ed estenuanti lo fiaccarono notevolmente, tanto che morì durante il suo ritorno verso [[Roma]] di malaria nei pressi di [[Arezzo]], il [[28 luglio]] [[1057]], dove si era fermato per ricomporre una diatriba tra i vescovi di Arezzo e Siena. Attualmente è sepolto a [[Ravenna]]. Il suo successore fu [[Papa Stefano IX|Stefano IX]], Federico di Lorena. La corte di Vittore desiderava portare i suoi resti nella cattedrale di [[Eichstätt]] per la sepoltura; ma prima che raggiungessero la città, i resti vennero presi da alcuni cittadini di [[Ravenna]] e quindi sepolti nella chiesa di Santa Maria Rotonda, luogo di sepoltura di [[Teodorico|Teodorico il Grande]].
 
Le fatiche dei viaggi lunghi ed estenuanti lo fiaccarono notevolmente, tanto che morì<ref>{{Cita web|url=http://www.arezzoperlastoria.it/colle-del-pionta/storia-del-colle-del-pionta-arezzo/|titolo=Storia del Colle del Pionta}}</ref>, ad appena 40 anni, durante il viaggio di ritorno verso [[Roma]] di [[malaria]] nei pressi di [[Arezzo]], dove si era fermato per ricomporre una diatriba tra i vescovi di Arezzo e Siena.
== Bibliografia in tedesco ==
* Karl Mittermaier, ''Die deutschen Päpste. Benedikt XVI. und seine deutschen Vorgänger'', 2006.
 
La corte di Vittore desiderava portare le sue spoglie nella [[Duomo di Eichstätt|cattedrale di Eichstätt]] per la sepoltura. Ma prima che raggiungesse la città, il feretro venne preso da alcuni cittadini di [[Ravenna]] e quindi sepolto nella chiesa di Santa Maria Rotonda, oggi [[Mausoleo di Teodorico]], lo stesso luogo di sepoltura del [[Teodorico il Grande|sovrano ostrogoto]]. Tuttavia oggi la tomba risulta vuota.
== Collegamenti esterni ==
 
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/vittore-ii_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ Biografia di Vittore II], sulla Enciclopedia Treccani Online
== Papa Vittore II nella letteratura ==
* [http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_1055-1057-_Victor_II.html Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici]
Papa Vittore II compare nel romanzo di [[Chufo Lloréns]] ''[[Il signore di Barcellona]]''. Nell'opera Vittore scomunica il [[contea di Barcellona|conte di Barcellona]] [[Raimondo Berengario I di Barcellona|Raimondo Berengario I]] per la sua relazione con [[Almodis de La Marche]]; successivamente il pontefice revoca la scomunica.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{de}} Karl Mittermaier, ''Die deutschen Päpste. Benedikt XVI. und seine deutschen Vorgänger'', 2006.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Victor II|etichetta=Papa Vittore II}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{box successione|
* {{Collegamenti esterni}}
precedente=[[Guzmann von Rothenburg]] (agosto - ottobre [[1042]])|
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/vittore-ii_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/|Biografia di papa Vittore II nell'Enciclopedia dei Papi Enciclopedia Treccani}}
successivo=[[Gundackar II]] ([[1057]] - [[1075]])|
* {{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_1055-1057-_Victor_II.html|Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|precedente=[[Papa Leone IX]]
|successivo= [[Papa Stefano IX]]
|carica=[[Papa]] della [[Chiesa cattolica]]
|periodo=settembre [[1054]] - 28 luglio [[1057]]
|immagine=Emblem of the Papacy SE.svg
}}
{{box successione
|tipologia=episcopale
|precedente=[[Guzmann von Rothenburg]] (agosto - ottobre [[1042]])|
|successivo=[[Gundackar II]] ([[1057]] - [[1075]])|
|carica=[[Diocesi di Eichstätt|Vescovo di Eichstätt]]
|periodo=[[1042]]-[[1054]]
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}}
 
{{Papi|precedente=[[papa Leone IX]]|successivo=[[papa Stefano IX]]}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:BioBot]]
[[Categoria:Morti il 28 luglio]]
[[Categoria:Morti nel 1057]]
[[Categoria:Papi della Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Personalità legate ad Arezzo]]
 
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[[mk:Папа Виктор II]]
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[[ro:Papa Victor al II-lea]]
[[ru:Виктор II]]
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[[th:สมเด็จพระสันตะปาปาวิกเตอร์ที่ 2]]
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[[vi:Giáo hoàng Victor II]]
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[[yo:Pope Victor II]]
[[zh:维克托二世]]