Battaglia navale di Santiago de Cuba: differenze tra le versioni
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|Nome del conflitto= Battaglia navale di Santiago de Cuba |
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|Schieramento1={{USA 1896-1908}}
|Schieramento2={{ESP 1875-1931}}
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La '''battaglia navale di Santiago de Cuba'''
Fu il maggiore scontro tra le marine [[Armada Española|spagnola]] e [[United States Navy|statunitense]] nel corso del conflitto.
L'esito della battaglia fu la completa distruzione della squadra navale iberica comandata dall'ammiraglio [[Pascual Cervera y Topete|Cervera]].
== Premesse ==
[[File:Cristobal Colon & Vizcaya h88613.jpg|thumb|left|Gli incrociatori Colon e Vizcaya alle
Cervera era partito già dalla base spagnola delle isole
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La decisione di inazione di Cervera, dovuta alla sproporzione di forze, non era condivisa dagli altri ufficiali superiori della squadra. Il capitano di vascello Fernando Villaamil, comandante della squadriglia di cacciatorpediniere assegnata alla squadra e specialista dell'uso di questo tipo di mezzi, nonché progettista della [[Classe Furor]] (originariamente tre unità, ma la terza aveva raggiunto [[Porto Rico]] per problemi alle caldaie), aveva caldeggiato una serie di attacchi con siluri da parte dei cacciatorpediniere contro le città costiere statunitensi, come [[New York]], [[New Orleans]], [[Miami]] e [[Charleston (Carolina del Sud)|Charleston]], in modo da costringere la US Navy a ritirare parte della squadra di blocco a protezione dei porti<ref name = mgar/>; tra questi in particolare New York non aveva alcuna opera di vigilanza e protezione dal mare, fatto accertato dallo stesso capitano Villaamil in una crociera dalla quale aveva tratto un libro, ''Viaje de circunnavegación de la corbeta Nautilus''<ref>{{cita web |url=http://vidamaritima.com/2008/02/fernando-villaamil-y-el-destructor/ |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130630013422/http://vidamaritima.com/2008/02/fernando-villaamil-y-el-destructor/ }} FERNANDO VILLAAMIL, EL DESTRUCTOR Y EL WIBORG accesso 3 maggio 2012</ref>. Cervera però non diede il proprio assenso alla operazione.
Il [[2 luglio]] gli americani si apprestavano a conquistare da terra la città, dopo aver bloccato nella rada di Santiago la flotta spagnola. L'ammiraglio [[William T. Sampson|Sampson]] issava la sua insegna sulla [[USS New York (CA-2)|USS ''New York'']], un veloce incrociatore corazzato da 8.000 t con 6 cannoni da 203 mm. Allentato il blocco con la [[Nave da battaglia|corazzata]] [[USS Massachusetts (BB-2)|USS Massachusetts]] che aveva raggiunto [[Base navale di Guantanamo|Guantànamo]] per rifornirsi di [[carbone]], Cervera, dopo aver ripreso a bordo i marinai che aveva fatto sbarcare per contribuire alla difesa della città, cercò di fuggire dalla baia affinché le navi spagnole non cadessero in mani nemiche, secondo gli ordini del governatore di Cuba, ''Capitàn General'' [[Ramon Blanco y Erenas]], che temeva per un crollo del morale in Spagna se la squadra si fosse arresa senza condizioni <ref name = homeofheroes>{{cita web| http://www.homeofheroes.com/wallofhonor/spanish_am/12_santiago.html |The naval battle of Santiago | 13 giugno 2011}}</ref>.▼
Gli statunitensi, comunque, non essendo a conoscenza della situazione della squadra spagnola, temevano attacchi alle città costiere o al loro traffico mercantile, e che se la flotta spagnola si fosse presentata al completo si sarebbero sofferte gravi perdite anche in caso di vittoria; questa era l'opinione dell'ammiraglio Schley, comandante del ''Fliyng Squadron'' e dell'opinione pubblica, riportata il 31 maggio, cioè alcuni giorni dopo, dal giornale argentino ''El Diario''<ref name = mgar/>.
La differenza delle forze navali era notevole: gli spagnoli potevano contare su due moderni [[cacciatorpediniere]] [[Classe Furor]] (''Furor'' e ''Pluton''), tre [[incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] della [[Classe Infanta Maria Teresa]] (semplici versioni ingrandite da 6.900 t degli incrociatori britannici [[classe Galatea]] con 2 cannoni da 280mm e 10 da 140mm, 20 nodi di velocità massima all'origine, completati nel 1893) e il moderno incrociatore corazzato [[Cristóbal Colón (incrociatore)|Cristóbal Colón]] costruito in [[Italia]] che però venne consegnato agli spagnoli nell'imminenza della guerra e spedito in combattimento senza avere ultimato l'allestimento e soprattutto senza aver montato le [[artiglieria|artiglierie]] principali (due cannoni Armstrong da 254mm sostituiti da simulacri di legno) a causa dell'embargo sugli armanenti, cosa che ne diminuì notevolmente le capacità di combattimento<ref name = homeofheroes/>. Gli americani opponevano quattro [[nave da battaglia|navi da battaglia]], tra cui la modernissima corazzata [[USS Iowa (BB-4)|USS Iowa]] da 11.000 t armata con 4 cannoni da 305 mm e 8 da 203 mm nonchè pesantemente corazzata, due corazzate [[Classe Indiana]], la nave da battaglia di seconda classe [[USS Texas (nave da battaglia)|USS Texas]], classificata all'epoca incrociatore protetto, gli [[incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]], [[USS Brooklyn (CA-3)|USS Brooklyn]], un moderno incrociatore corazzato da 9.000 t con 8 cannoni da 203mm in torri<ref name = danfs>http://www.history.navy.mil/danfs/b9/brooklyn-ii.htm</ref>, e USS ''New York'', una cannoniera e tre [[incrociatore ausiliario|incrociatori ausiliari]]<ref name = homeofheroes/>; si aggiungevano varie unità minori come la torpediniera [[USS Ericsson (TB-2)|USS ''Ericsson'']], cannoniere come la [[USS Gloucester (1891)|USS Gloucester]], o incrociatori ausiliari come la USS ''Harvard''<ref name = NYT/>.▼
==Il blocco navale==
Il piano iniziale era di posizionare la forza di blocco a 6 miglia nautiche al largo di Santiago durante il giorno, ma la distanza venne ridotta dopo poco a 4 miglia durante la notte<ref name = NYT/>. Di notte o col cattivo tempo le navi venivano avvicinate alla costa per prevenire fughe. Le navi divise in due squadroni bloccavano il lato est ed il lato ovest del porto. Ogni pomeriggio delle lance di picchetto venivano posizionate ad un miglio dalla costa.<ref name = NYT/>. L'ammiraglio Sampson diede specifiche istruzioni sul come usare i proiettori da ricerca di notte, spazzolando l'orizzonte "lentamente e con precisione, con non meno di tre minuti per effettuare una spazzata su un arco di 90 gradi"<ref name = NYT/> Il 2 giugno 1898 Sampson guidò uno squadrone che comprendeva ''New York'', ''Iowa'', ''Oregon'', ''New Orleans'', ''Mayflower'', e ''Porter'', mentre il comandante Schley comandò ''Brooklyn'', ''Massachusetts'', ''Texas'', ''Marblehead'', e ''Vixen'', disponendosi come convenuto sui due lati del porto<ref name = NYT/>. Per il 10 giugno le navi spagnole in rada a Santiago erano "nettamente imbottigliate" secondo il racconto del capitano Evans della ''Iowa''<ref name = NYT/>.▼
Il 19 maggio, la squadra di blocco statunitense prendeva posizione al largo di Santiago. Il 25 maggio, Cervera telegrafava al ministro della marina spagnolo: «Estamos bloqueados. Califiqué de desastrosa la venida para los intereses de la Patria. Los hechos empiezan a darme la razón. Con la desproporción de fuerzas, es imposible ninguna acción eficaz. Tenemos víveres para un mes» (''Siamo bloccati. Qualificai la venuta disastrosa per gli interessi della patria. I fatti iniziano a darmi ragione. Con questa sproporzione di forze, è impossibile alcuna azione efficace. Abbiamo viveri per un mese.'') Per contro, il governo insisteva per un'azione navale anche in virtù di una campagna di stampa che aveva acceso le aspettative popolari, e che riscattasse la sconfitta della [[Battaglia della baia di Manila]], nota in Spagna come ''disastro di Cavite''. In realtà la flotta spagnola era stata divisa in modo inefficace, ed un'altra squadra il cui fulcro era la [[Pelayo (corazzata)|corazzata Pelayo]], che data la ridotta autonomia non poteva far parte della squadra inviata a Cuba, era stata inviata verso le Filippine via [[Canale di Suez]] per poi dover tornare indietro anche a causa di pressioni statunitensi sulle autorità egiziane ed a un tentativo da parte del miliardario statunitense [[William Randolph Hearst]] di affondare una nave in modo da bloccare il canale.
▲Il
[[File:Reina mercedes.jpg|thumb|left|La ''Reina Mercedes'', un incrociatore non protetto usato come nave scuola presente a Santiago all'arrivo della squadra di Cervera]]
▲La differenza delle forze navali era notevole: gli spagnoli potevano contare su due moderni [[cacciatorpediniere]]
== Le prime schermaglie ==
[[File:U.S.S. Brooklyn.jpg|thumb|La USS Brooklyn attraccata]]
▲Il piano iniziale era di posizionare la forza di blocco a 6 miglia nautiche al largo di Santiago durante il giorno, ma la distanza venne ridotta dopo poco a 4 miglia durante la notte<ref name = NYT/>. Di notte o col cattivo tempo le navi venivano avvicinate alla costa per prevenire fughe. Le navi divise in due squadroni bloccavano il lato est ed il lato ovest del porto. Ogni pomeriggio delle lance di picchetto venivano posizionate ad un miglio dalla costa.<ref name = NYT/>. L'ammiraglio Sampson diede specifiche istruzioni sul come usare i proiettori da ricerca di notte, spazzolando l'orizzonte "lentamente e con precisione, con non meno di tre minuti per effettuare una spazzata su un arco di 90 gradi"<ref name = NYT/> Il 2 giugno 1898 Sampson guidò uno squadrone che comprendeva ''New York'', ''Iowa'', ''Oregon'', ''New Orleans'', ''Mayflower'', e ''Porter'', mentre il comandante Schley comandò ''Brooklyn'', ''Massachusetts'', ''Texas'', ''Marblehead'', e ''Vixen'', disponendosi come convenuto sui due lati del porto<ref name = NYT/>.
Il 7 giugno Santiago, una volta il principale porto dell'isola e in quel momento secondo solo all'[[Avana]], venne bombardata dalle navi statunitensi al largo; grazie alla superiore gittata dei loro cannoni pesanti che non potevano essere controbattuti dagli spagnoli, i proiettili danneggiarono gravemente nella baia il ''[[Reina Mercedes (1887)|Reina Mercedes]]'' che, sebbene parzialmente disarmato e comunque praticamente senza apparato motore aveva ancora parte dell'equipaggio a bordo; secondo un resoconto del quotidiano argentino ''El Diario'' di Mendoza, che seguiva gli avvenimenti nel loro complesso, il vicecomandante e cinque marinai vennero uccisi, mentre un tenente di vascello e dieci marinai vennero feriti<ref name = mgar>http://www.mgar.net/cuba/santiago.htm La batalla de Santiago de Cuba. Por José Antequera: accesso 6 settembre 2012</ref>; secondo un dispaccio ufficiale partito dall'Avana, anche i forti che difendevano il porto vennero presi di mira, ma senza precisare eventuali danni; l'8 giugno, un nuovo dispaccio riferiva che ''l'attacco statunitense era stato respinto e che erano stati uccisi il colonnello Ordoñez e il capitano Sánchez''<ref name = mgar/>. Le notizie riportate da parte statunitense invece, sempre secondo ''El Diario'', erano che nessuna nave statunitense era stata colpita e che nessuna perdita in vite umane aveva toccato la squadra dell'ammiraglio Sampson; una rigorosa censura alle Antille impediva l'inoltro in Spagna dei telegrammi descriventi l'azione in corso<ref name = mgar/>. Comunque, le notizie inviate da Cervera confermavano l'attacco ai forti e alle navi e portavano a sei morti e diciassette feriti il bilancio, mentre la forza da sbarco statunitense ed i ribelli si avvicinavano a Santiago costringendo le truppe spagnole ad arretrare "con gravi perdite" entro il perimetro della città, grazie anche al supporto di fuoco dell'artiglieria delle navi<ref name = mgar/>. Per il 10 giugno le navi spagnole in rada a Santiago erano "nettamente imbottigliate" secondo il racconto del capitano Evans della ''Iowa''<ref name = NYT/>.
== La battaglia ==
[[File:
Cervera aveva trasferito a terra parte delle artiglierie navali e i marinai necessari a servirle, per aiutare l'esercito nella difesa della città. Per il 2 luglio, in seguito alle vittorie terrestri statunitensi del giorno precedente, il generale Ramon Blanco y Erenas dall'Avana telegrafò a Cervera l'ordine di reimbarcare i suoi marinai e le artiglierie e prendere il largo per non far cadere la squadra in mani statunitensi. Il giorno seguente Cervera scrisse al generale Linares, il comandante della difesa di Santiago<ref name = homeofheroes/>:
L'[[Infanta Maria Teresa(incrociatore)|Infanta Maria Teresa]], [[Nave ammiraglia|nave insegna]] dell'ammiraglio Cervera fu la prima unità ad uscire, seguita dal [[Vizcaya (incrociatore)|Vizcaya]], dal Cristóbal Colón, dall'[[Almirante Oquendo (incrociatore)|Almirante Oquendo]] e, per ultimi, dai due cacciatorpediniere classe Furor che vennero subito distrutti dalla corazzata [[Classe Indiana (nave da battaglia)#USS Indiana (BB-1)|USS Indiana]] con l'aiuto dello yatch armato ''Glouchester''<ref name = homeofheroes/>.▼
{{citazione|Ho considerato questa squadra persa fin da quando abbiamo lasciato il Capo Verde - pensare altrimenti sarebbe pazzia. Non posso considerare me stesso responsabile davanti a Dio e alla storia, per le vite sacrificate sull'altare della vanità - e non in difesa del nostro paese}}
Nondimeno, ordinò che le macchine venissero messe in pressione e preparò l'uscita per le 2 del pomeriggio; molti dei suoi ufficiali anziani, esperti e coscienti della disparità di forze, lo pressarono perché disobbedisse agli ordini di Blanco, ma Cervera non li ascoltò, e la riunione proseguì sulle modalità con la quale avrebbero affrontato il combattimento. Il dubbio era se uscire di notte, col rischio che una nave incappasse in una mina lungo il canale bloccandolo definitivamente e tenendo presente che comunque le navi statunitensi pattugliavano l'area con i proiettori da ricerca, o uscire di giorno sotto il tiro dei cannoni. Alla fine si decise di uscire di giorno, e si stabilì che l'uscita sarebbe avvenuta alle 9 di mattina contando sul fatto che molti marinai degli equipaggi statunitensi sarebbero stati impegnati nelle funzioni religiose, dirigendo verso [[Cienfuegos]]<ref name = homeofheroes/>.
[[File:Battaglia di Santiago inizio-2.png|miniatura|alt=Uscita della flotta spagnola dal porto di Santiago de Cuba|Uscita della flotta spagnola dal porto di Santiago de Cuba]]
Il porto di Santiago era configurato in modo tale che le navi potessero uscire solo in linea di fila, quindi ognuna poteva essere presa sotto il tiro delle unità statunitensi singolarmente, quando si fosse affacciata all'uscita del porto.<ref>H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 1 p 204</ref>. L'[[Infanta Maria Teresa (incrociatore)|Infanta Maria Teresa]], [[Nave ammiraglia|nave insegna]] dell'ammiraglio Cervera fu la prima unità ad uscire, seguita dal [[Vizcaya (incrociatore)|Vizcaya]], dal Cristóbal Colón, dall'[[Almirante Oquendo (incrociatore)|Almirante Oquendo]] (ognuno a circa {{M|800|ul=m}} dal precedente);
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Le navi americane erano schierate su una semicircoferenza in prossimità dello sbocco del canale del porto. Mell'ordine, da ovest, le navi erano: ''Vixen'' (yacht armato), l'incrociatore ''USS Brooklin'', le corazzate ''USS Texas'', ''USS Iowa'', ''USS Oregon'', ''USS Indiana'', e infine lo yacht armato ''Gloucester'', subito dietro all'''Indiana''<ref name=HH208 />. Per quanto riguarda le altre due navi americane che partecipavano al blocco: la ''USS Massachusetts'' era in rotta per [[Guantánamo (città)|Guantánamo]], mentre l'incrociatore ''USS New York'' era diretto a Siboney con la scorta uno yacht armato e di una torpediniera per portare l'ammiraglio [[William T. Sampson|Sampson]] ad un colloquio col generale [[William R. Shafter|Shafter]]<ref>H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 2 p 209</ref>.
[[File:Spanish Warship Sunk In Spanish-American War in 1898.jpg|thumb|right|Un diagramma del ''Vizcaya'' con riportati i colpi messi a segno dalle navi statunitensi in una analisi retrospettiva]]▼
Il ''Cristóbal Colón'', la nave più veloce di entrambe le flotte, era l'unica che avrebbe potuto mettersi in salvo e riuscì ad allontanarsi dalle navi americane ma, dopo aver consumato il carbone inglese di miglior qualità, fu costretto ad utilizzare il carbone cubano caricato a Santiago, perse velocità e venne raggiunto<ref name = homeofheroes/>. Il comandante dell'unità, il [[Capitano di vascello|Capitano di Vascello]] Emiliano Diaz y Moreu, diede ordine di autoaffondare la nave mediante l'apertura delle valvole di fondo inondandola di acqua alla foce del Río Turquino, a circa 90 [[Chilometro|km]] dalla baia di Santiago. Il "Cristóbal Colón", rimasto praticamente indenne, fu la nave spagnola meno danneggiata ed oggi il pezzo meglio conservato della flotta dell'ammiraglio Cervera.<ref>[http://www.mgar.net/cuba/santiago.htm Hundimiento de la escuadra de Cervera]</ref>. Gli americani tentarono di recuperarlo per incorporarlo nella propria [[Marina militare|Marina]], ma per la precipitazione non tennero conto dell'apertura delle valvole di fondo e la nave si ribaltò andando perduta definitivamente.▼
Alle 9.30 il ''Maria Teresa'' usciva dall'imboccatura del porto, aprendo il fuoco sulle unità americane a tre [[Miglio (unità di misura)|miglia]] da esse, egli e successivamente tutti gli altri incrociatori ricevettero il fuoco di risposta dalle unità statunitensi, tranne il ''Colon'' ed il ''Vizcaya'' che si allontanarono verso ovest stando sottocosta. Il ''Maria Teresa'', colpito dai cannoni degli americani diventò ben presto un relitto fumante, e alle 10.15 fu portato a incagliarsi a 6,5 [[Miglio (unità di misura)|miglia]] dal Forte del Morro (che si trova all'imboccatura del porto)<ref>H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 2 p 212</ref>, Cervera venne recuperato da una nave statunitense ed accolto a bordo con gli onori militari. L'incrociatore ''Almirante Oquendo'' venne colpito dalle artiglierie della corazzata USS ''Iowa''; i motori e l'armamento vennero messi fuori uso e la nave, non più in grado di combattere, venne portata a incagliarsi alle 10.20 a circa mezzo miglio dalla Maria Teresa per ordine del suo comandante mortalmente ferito. Anche il "Vizcaya", inseguito e colpito dalle unità americane<ref>Si trattava di ''Brooklin'', ''Texas'', ''Oregon'' e ''Iowa'', H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 2 p 214</ref>, venne portato ad incagliarsi poco fuori dalla baia di Santiago e l'equipaggio venne recuperato e soccorso dalla corazzata "USS Iowa"<ref name = homeofheroes/>.
L'affondamento del "Cristóbal Cólon" fu l'emblema dell'improvvisazione e della cattiva pianificazione della squadra navale spagnola, che aveva inviato una delle sue migliori navi da guerra senza le [[artiglieria|artiglierie]] principali. Gli statunitensi dopo la battaglia effettuarono una metodica analisi degli effetti del tiro sulle navi spagnole, valutando la precisione delle singole unità e gli effetti dei colpi. ''Iowa'' e ''Brooklyn'' secondo le analisi inflissero i sette decimi dei danni agli spagnoli<ref name = NYT>{{cita pubblicazione| titolo = The New York Times | data = 23 Aprile 1899}}</ref>. Entrambe le navi erano le più vicine alla battaglia; la ''Iowa'' utilizzò 1.473 colpi di vario calibro e la ''Brooklyn'' invece 1.973<ref name = NYT/>. La ''Brooklyn'' incassò 20 colpi senza riportare danni sostanziali e con un solo morto ed un ferito tra l'equipaggio<ref name = danfs/>.▼
▲[[File:Spanish Warship Sunk In Spanish-American War in 1898.jpg|thumb
▲Il ''Cristóbal Colón'', la nave più veloce di entrambe le flotte, era l'unica che avrebbe potuto mettersi in salvo, e riuscì ad allontanarsi dalle navi americane ma, dopo aver consumato il carbone inglese di miglior qualità, fu costretto ad utilizzare il carbone cubano caricato a Santiago, perse velocità e venne raggiunto<ref name = homeofheroes/>
[[File:Sunken Reina Mercedes HD-SN-99-01947.JPEG|thumb|left|La ''Reina Mercedes'' affondata nel canale del porto di Santiago de Cuba]]
Al termine della battaglia gli spagnoli avevano perso tutti i loro uomini (2150 circa) fra morti (223), feriti (151) e prigionieri, tranne 63 che si erano rifugiati a Santiago; le perdite degli statunitensi furono di un morto e un ferito entrambi a bordo del ''Brooklin''<ref>H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 2 p 217</ref>.
Mentre la squadra di Cervera tentava la fuga, la ''Reina Mercedes'' venne approntata per l'autoaffondamento e nonostante il tiro della corazzata [[USS Massachusetts (BB-2)|USS ''Massachusetts'']] l'equipaggio fece detonare le cariche da demolizione; la nave però derivò non riuscendo a bloccare il canale. Gli statunitensi in seguito la recuperarono e la utilizzarono come nave ricevimento disarmata.
▲L'affondamento del "Cristóbal Cólon" fu l'emblema dell'improvvisazione e della cattiva pianificazione della squadra navale spagnola, che aveva inviato una delle sue migliori navi da guerra senza le [[artiglieria|artiglierie]] principali. Gli statunitensi dopo la battaglia effettuarono una metodica analisi degli effetti del tiro sulle navi spagnole, valutando la precisione delle singole unità e gli effetti dei colpi. ''Iowa'' e ''Brooklyn'' secondo le analisi inflissero i sette decimi dei danni agli spagnoli<ref name = NYT>{{cita pubblicazione| titolo = The New York Times | data = 23
Da una statistica sui colpi a segno (circa 600) degli statunitensi si vede che il maggior numero di colpi a segno dei grossi calibri (da 4 [[pollice (unità di misura)|in]], a 12 in fu ottenuto dai pezzi da 5 in (15 colpi a segno in totale, con un rating di 2,5 colpi a segno per pezzo)<ref>H. H. Sargent, ''The campaign of Santiago de Cuba'', Chicago, 1907, Vol 2 p 219</ref>, ovviamente queste statistiche non tengono conto della rapidità di tiro, che era molto superiore per i pezzi di basso e medio calibro rispetto ai pezzi di grosso calibro.
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[Guerra ispano-americana]]
==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{
{{portale|Cuba|guerra|storia}}
[[Categoria:Battaglie navali dell'era contemporanea]]
[[Categoria:Guerra nel 1898]]
[[Categoria:
[[Categoria:Santiago di Cuba]]
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