Diocesi di Como: differenze tra le versioni

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{{diocesiDiocesi della chiesa cattolica
|nome = [[Diocesi]] di [[Como]]
|immagine=Como Dom.jpg
|latino = Dioecesis Comensis
|nome=[[Diocesi]] di [[Como]]
|immagine = 22100 Como, Province of Como, Italy - panoramio (12).jpg
|latino=Dioecesis Comensis
|titolo = [[vescovo]]
|titolare = [[cardinale]] [[DiegoOscar ColettiCantoni]]
|coadiutore =
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|vicario = Ivan Salvadori
|provicario = Fausto Sangiani
|stato=Italia
|emeriti = [[Diego Coletti]]
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|suffraganeadi = [[arcidiocesi di Milano]]
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|mappaprovincia = Ecclesiastical province of Milan in Italy.svg
|mappacollocazione = Roman Catholic Diocese of Como in Italy.svg
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|battezzati = 525.000
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|popolazione = 544.000
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|religiosi = 151
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|parrocchie = 338
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|cattedrale = [[Duomo di Como|Santa Maria Assunta]]
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|sito = www.diocesidicomo.it
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}}
 
La '''diocesi di Como''' (in{{latino|Dioecesis [[linguaComensis}} latina|latino]]:o ''Dioecesis ComensisNovocomensis''<ref>{{Cita web |url=http://www.libreriamalavasi.com/libri-antichi/officium-s-abundij-episcopi-et-confessoris-patroni-et/5323 |titolo=OLGIATI IOSEPH, OFFICIUM S. ABUNDIJ EPISCOPI, ET CONFESSORIS PATRONI, ET PROTECTORIS PRINCIPALIS CIVITATIS, & DIOCESIS NOVOCOMENSIS. |accesso=17 settembre 2014 |dataarchivio=23 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150223234330/http://www.libreriamalavasi.com/libri-antichi/officium-s-abundij-episcopi-et-confessoris-patroni-et/5323 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[https://archive.org/stream/diematrikelderu00breigoog/diematrikelderu00breigoog_djvu.txt "Die Matrikel der Universität Freiburg im Breisgau von 1460-1656..."]</ref><ref>[http://www.heiligenlexikon.de/ActaSanctorum/11.Oktober.html Acta Sanctorum: 11. Oktober - Ökumenisches Heiligenlexikon]</ref>) è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Milano]] appartenente alla [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Lombardia|Lombardia]]. Nel [[2006]]2023 contava 523525.000 battezzati su 533544.000 abitanti. È attualmente retta dal [[vescovo]] [[Diegocardinale]] Coletti[[Oscar Cantoni]].
 
== Territorio ==
Il patrono della diocesi è [[Abbondio di Como|Sant'Abbondio]], celebrato il [[31]] [[agosto]].
La diocesi è molto estesa, è infatti tra le dieci diocesi italiane più grandi in termini di superficie. Comprende la maggior parte della [[provincia di Como]], ad eccezione di una parte consistente della [[Brianza]] e delle antiche [[Pieve|pievi]] di [[Appiano Gentile]] e di [[Porlezza]], appartenenti all'[[arcidiocesi di Milano]]. Fanno parte della diocesi comasca anche alcuni comuni della [[provincia di Lecco]], l'intera [[provincia di Sondrio]] e due valli ([[Valcuvia]] e [[Marchirolo|Val Marchirolo]]) appartenenti alla [[provincia di Varese]].
 
Due parrocchie, quella dei [[Chiesa dei Santi Vito e Modesto (Lomazzo)|Santi Vito e Modesto]] in [[Lomazzo Milanese]] e quella di [[Chiesa di San Giovanni Evangelista (Montorfano)|San Giovanni Evangelista]] in [[Montorfano]], erano [[Rito ambrosiano|ambrosiane]], sia per rito sia per appartenenza diocesana, fino al 1981 e al 1982 rispettivamente; in seguito passarono alla diocesi comense e al [[rito romano]]. Viceversa, la parrocchia di [[Saltrio]] cambiò in senso contrario e, da romana che era, fu resa ambrosiana<ref>''Guida della diocesi di Como'', ed. 2008 e precedenti.</ref>.
==Territorio==
La diocesi è molto estesa, è una tra le dieci diocesi italiane più grandi in termini di superficie e comprende parte della [[provincia di Como]], tranne la Brianza, l'antica [[pieve]] di [[Appiano Gentile]], e quella di [[Porlezza]], appartenenti invece all'[[arcidiocesi di Milano]], fanno parte della diocesi anche alcuni comuni della [[provincia di Lecco]], l'intera [[provincia di Sondrio]] e due valli ([[Valcuvia]] e [[Marchirolo|Val Marchirolo]]) appartenenti alla [[provincia di Varese]].
 
Sede vescovile è la città di [[Como]], dove si trova la [[Duomo di Como|cattedrale di Santa Maria Assunta]].
[[File:Carta Diocesi di Como.PNG|thumb|right|350px|Cartina della diocesi e delle zone pastorali]]
Il territorio, fino a poco tempo fa, era suddiviso in 16 [[zone pastorali]], a loro volta suddivise in 338 [[parrocchie]]. Le parrocchie di [[Lomazzo]] San Vito e di [[Montorfano]] erano ambrosiane sia dal punto di vista del rito sia della diocesi fino al [[1981]] e al [[1982]], successivamente passarono alla diocesi comense e al [[rito romano]], viceversa la parrocchia di [[Saltrio]] cambiò in senso contrario e da romana fu resa ambrosiana.<ref> cfr. "Guida della diocesi di Como 2008" e precedenti
</ref>
 
=== Vicariati ===
{{Vedi anche|Parrocchie della diocesi di Como}}
Dal 2011, la diocesi di Como ha adottato il sistema di suddivisione del territorio diocesano in [[vicariato|vicariati]], in sostituzione delle precedenti [[zona pastorale|zone pastorali]], per coordinare al meglio gli obiettivi delle varie comunità. Il vicariato nasce dall'aggregazione di un numero più o meno ampio di [[parrocchie]] (10-15 per le parrocchie piccole, 4-7 per quelle maggiori) a partire da condizioni territoriali favorevoli.
La diocesi comprende 338 [[Parrocchia|parrocchie]], raggruppate in 29 [[Vicariato|vicariati]].
 
== Storia ==
La diocesi si presenta dunque suddivisa nei seguenti 31 [[vicariati]]<ref>cfr.: Guida della Diocesi di Como, 2012</ref>:
Fu [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], vescovo di Milano dal 374 al 397, a consacrare [[Felice di Como|Felice]] come primo vescovo di Como, il 1º novembre 386.<ref>{{cita|Diocesi di Como|p. 21}}.</ref> Si presume, considerando il rapporto epistolare tra i due, che l'abbia inviato a evangelizzare il vasto territorio del ''[[municipium]]'' di Como e solo in questo senso si può affermare che quella milanese sia la "Chiesa madre" della Chiesa di Como, poiché per il resto, vale a dire [[liturgia]], organizzazione delle comunità e rapporti di dipendenza, non abbiamo altre notizie. Le prime documentazioni di un'autorità metropolitica a cui facesse riferimento la Chiesa comense risalgono all'epoca dello [[scisma tricapitolino]], quando chiaramente Como riconobbe la propria dipendenza da [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]].
 
La missione di Felice ricalcava quella affidata, alla fine del III secolo, dal predecessore di Ambrogio, [[Materno di Milano|Materno]], a [[Fedele di Como|Fedele]]. Questi doveva aver conseguito qualche successo tanto che, attorno al 303, allorché giunsero a [[Milano]] alcuni sopravvissuti alla decimazione della [[Legione tebana]], Fedele li aveva fatti fuggire con sé a Como. Qui [[Alessandro di Bergamo|Alessandro]] era stato arrestato, mentre [[San Carpoforo|Carpoforo]], Cassio, Essanto, Severo, Secondo e Licinio vennero martirizzati, seguiti a breve distanza dallo stesso Fedele. Le salme dei martiri vennero recuperate dal protovescovo Felice, che le collocò nella prima chiesa cristiana di Como, ricavata in un tempio dedicato a [[Mercurio (divinità)|Mercurio]]<ref>{{cita|Diocesi di Como|p. 17}}.</ref>.
*Vicariato di [[Como]]
*Vicariato di [[Monte Olimpino|Monteolimpino]]
*Vicariato di [[Lipomo]]
*Vicariato di [[Rebbio]]
*Vicariato di [[Cernobbio]]
*Vicariato di [[Olgiate Comasco]]
*Vicariato di [[Uggiate]]
*Vicariato di [[Cittiglio]]
*Vicariato di [[Canonica]]
*Vicariato di [[Marchirolo]]
*Vicariato di [[Fino Mornasco]]
*Vicariato di [[Cermenate]]
*Vicariato di [[Lomazzo]]
*Vicariato di [[Torno]]
*Vicariato di [[Bellagio]]
*Vicariato di [[San Fedele Intelvi]]
*Vicariato di [[Lenno]]
*Vicariato di [[Menaggio]]
*Vicariato di [[Mandello del Lario|Mandello]]
*Vicariato di [[Gravedona]]
*Vicariato di [[Chiavenna]]
*Vicariato di [[Gordona]]
*Vicariato di [[Colico]]
*Vicariato di [[Morbegno]]
*Vicariato di [[Talamona]]
*Vicariato di [[Berbenno di Valtellina|Berbenno]]
*Vicariato di [[Sondrio]]
*Vicariato di [[Tresivio]]
*Vicariato di [[Tirano]]
*Vicariato di [[Grosio]]
*Vicariato di [[Bormio]]
 
La confidenza di Fedele, comunque, sembra testimoniare la presenza di una comunità locale già ai tempi delle persecuzioni di [[Diocleziano]] e [[Massimiano]], nel periodo 303-305. La pressione repressiva, d'altra parte, si sarebbe esaurita di lì a pochi anni, nel 313, con l'[[Editto di Milano]]. Ma si dovette trattare di una mera comunità di fedeli, addirittura priva di [[Diacono|diaconi]], come sembrano suggerire le considerazioni di Ambrogio nelle due lettere a Felice che ci sono conservate, relative alle difficoltà incontrate dal primo vescovo comasco nel far celebrare adeguatamente la [[messa]].
==Storia==
===La missione evagelizzatrice di Ambrogio===
[[Sant'Ambrogio da Milano|Ambrogio]], vescovo di [[Diocesi di Milano|Milano]] dal [[374]] al [[397]], consacrò [[San Felice|Felice]] vescovo il [[1º novembre]] [[386]] e si presume, considerando il rapporto epistolare tra i due, che l'abbia inviato ad evangelizzare il vasto [[municipium]] di [[Como]]. Solo in questo senso si può affermare che la [[Diocesi di Milano|Chiesa di Milano]] sia la "Chiesa Madre" della Chiesa di Como, poiché per il resto, vale a dire liturgia, organizzazione delle comunità e rapporti di dipendenza non abbiamo altre notizie, infatti le prime documentazioni di un'autorità metropolitica a cui facesse riferimento la Chiesa comense risalgono all'epoca dello scisma tricapitolino, quando chiaramente Como riconobbe la propria dipendenza da Aquileia
 
{{Approfondimento
===La protocomunità cristiana di Como===
|larghezza=350px
La missione di Felice ricalcava quella affidata, alla fine del III secolo, dal predecessore di [[Sant'Ambrogio da Milano|Ambrogio]], [[San Materno (Vescovo)|Materno]] a [[San Fedele Martire (Como)|San Fedele]]. Questi doveva aver conseguito qualche successo, tanto che attorno al [[303]], allorché giunsero a [[Milano]] alcuni sopravvissuti alla decimazione della [[Legione Tebea]], [[San Fedele Martire (Como)|Fedele]] li aveva fatti fuggire con sé a [[Como]]. Qui [[Sant'Alessandro di Bergamo|Alessandro]] era stato arrestato, mentre [[San Carpoforo|Carpoforo]], [[San Cassio (martire di Como)|Cassio]], Essanto, Severo, Secondo e Licinio vennero martirizzati, seguiti, a breve distanza dallo stesso [[San Fedele Martire (Como)|Fedele]].
|titolo=Un santo scismatico <br>nella Chiesa di Como
|contenuto=
Di fronte all'avanzata longobarda, nel 569 il [[arcidiocesi di Milano|vescovo di Milano]] [[Onorato di Milano|Onorato]] si era rifugiato a [[Genova]], città rimasta [[Impero bizantino|bizantina]], ponendosi sotto la protezione dell'[[esarca]]. Condizione per ottenere la protezione dei Bizantini era chiaramente quella di abbandonare lo [[scisma dei tre capitoli]] e rientrare in piena comunione con il [[papa|papa di Roma]] e l'[[basileus#Nell'Impero Romano d'Oriente|imperatore]]. Fu poi il vescovo ambrosiano [[Lorenzo II di Milano|Lorenzo II]] a sottoscrivere una formale [[professione di fede]] che riportò la Chiesa milanese ufficiale all'obbedienza romana.
 
Como, tuttavia, [[provincia ecclesiastica|sede suffraganea]] di Milano, si rifiutò fermamente di tradire lo spirito di [[Abbondio di Como|Abbondio]] e del [[concilio di Calcedonia]], cessò di riconoscere nella sede ambrosiana la propria [[Sede metropolitana|metropolia]] e divenne suffraganea del lontano [[patriarcato di Aquileia]], scismatico. Nella chiesa parrocchiale di Isola di [[Ossuccio]], sul [[lago di Como]], si leggono, su una grande lastra marmorea del VII secolo, le fiere motivazioni di questo scisma:<ref>{{cita|Xeres|p. 29}}.</ref>
La confidenza di [[San Fedele Martire (Como)|Fedele]], comunque, sembra testimoniare la presenza di una comunità locale, già ai tempi delle persecuzioni di [[Diocleziano]] e [[Massimiano (imperatore)|Massimiano Erculeo]] del [[303]]-[[305]]. La pressione repressiva, d'altra parte, si sarebbe esaurita di lì a pochi anni, nel [[313]] con l'editto di [[Milano]]. Ma si dovette trattare di una mera comunità di fedeli, addirittura priva di diaconi, come sembrano suggerire le considerazioni di [[Sant'Ambrogio da Milano|Ambrogio]], nelle due conservate lettere a Felice, relative incontrate dal nostro nel far celebrare adeguatamente la messa.
{{citazione|I Comensi tutti, venerando concordi i quattro santi [[Concilio ecumenico|concili]], hanno rifiutato [[Concilio di Costantinopoli II|il quinto]] come empio. Essi per molti anni hanno sostenuto guerre per i predetti concili, ma invitta rimase la loro fede}}
 
Così, dopo un lungo periodo di sede vacante, mentre i Longobardi consolidavano sul territorio comasco le loro inizialmente precarie conquiste, il clero e il popolo di Como chiesero alla lontana Aquileia l'[[ordinazione episcopale|ordinazione]] di un nuovo vescovo, determinando un distacco da Milano durato fino all'età moderna.<ref>{{cita|Maria Aurora Carugo in ''Diocesi di Como''|p. 31|Diocesi di Como}}.</ref>
===Lo scisma Tricapitolino===
Nel [[554]] molti vescovi occidentali compreso quello di [[arcidiocesi di Milano|Milano]] e quello di [[patriarcato di Aquileia|Aquileia]] non accettarono le conclusioni del [[Concilio di Costantinopoli II]] a cui il [[papa Vigilio]] fu a forza costretto ad intervenire e a sottoscrivere la condanna di alcuni scritti di tre autori che avevano avuto parte attiva al [[Concilio di Calcedonia]], chiamati i "Tre Capitoli". Implicitamente con questa mossa l'imperatore [[Giustiniano I]] voleva ingraziarsi i [[monofisismo|monofisiti]] già condannati a Calcedonia. A questo punto si delineò il cosiddetto "[[Scisma tricapitolino]]", poiché i vescovi occidentali non volevano smentire Calcedonia, rifiutarono la condanna dei Tre Capitoli. A motivo di questa fedeltà furono dedicate, a [[Grado (Italia)|Grado]] sede del patriarca di [[patriarcato di Aquileia|Aquileia]] e nella diocesi di Como, alcune chiese a [[sant'Eufemia]], patrona di [[Calcedonia]].
 
Il patriarca di Aquileia inviò a Como [[Agrippino di Como|Agrippino]]; di lui afferma la già citata iscrizione di Ossuccio:
Intorno al [[570]] il vescovo di [[arcidiocesi di Milano|Milano]] (il titolo di arcivescovo risale al 777<ref>cfr. S.Monti, ''La Chiesa Comense, 1901, p. 39''</ref>) ricompose lo scisma con [[Roma]].
{{citazione|Lasciando la sua patria e i cari parenti, volle farsi pellegrino per la santa fede, ed è noto che proprio per la fede degli avi sopportò inenarrabili travagli. Egli volle militare umile al servizio di Dio, benché potesse raggiungere le somme dignità del mondo. Egli preferì disprezzare tutti i beni terreni, per poter meglio cogliere i premi degni del cielo. Egli decise irrevocabilmente di aborrire il mondo per amare in spirito solo Dio}}
Tra il [[606]] e il [[608]] Como si mantenne nella sua posizione di rifiuto della condanna dei Tre Capitoli ed entrò, quindi, a far parte della [[provincia ecclesiastica]] di Aquileia della quale adottò il rito particolare conosciuto come [[rito patriarchino|patriarchino]], che restò in vigore fino al [[1598]], quando con difficoltà [[papa Clemente VIII]] impose il [[rito romano]].
 
Dopo la sua morte, Agrippino venne considerato un santo, e come tale è tuttora venerato, mentre le sue spoglie sono custodite nella chiesa parrocchiale di [[Delebio]].
Lo [[scisma]] di Como fu ricomposto nel [[698]], grazie all'intervento del re longobardo [[Cuniperto]].
 
La diocesi di Como venera così come santo un vescovo, [[Agrippino (vescovo di Como)|Sant'Agrippino]] (vescovo dal [[607]] al [[617]]), che sarebbein rimastonome fedeledella fedeltà al Concilio di Calcedonia econtinuò avrebbeper continuatotutta adla opporsivita anchea opporsi alla [[Santa Sede|sede romana]], che ormai aveva accettato il compromesso di [[papa Vigilio|Vigilio]] e deldei suosuoi successoresuccessori. Anche se fortementescismatico, sospettodunque, di essere stato scismatico,Agrippino è da sempretempo immemorabile considerato santo, insieme aglicon gli altri primi vescovi della sede comense.
}}
Nel 554 molti vescovi occidentali, compresi quelli di Milano e di [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]], non accettarono le conclusioni del [[Concilio di Costantinopoli II]], in cui [[papa Vigilio]] fu costretto, con la forza, a sottoscrivere la condanna di alcuni scritti di tre autori che avevano avuto parte attiva al [[Concilio di Calcedonia]], chiamati i "Tre Capitoli". Implicitamente, con questa mossa, l'imperatore [[Giustiniano I]] voleva ingraziarsi i [[Monofisismo|monofisiti]], già condannati a Calcedonia. A questo punto si delineò il cosiddetto [[scisma tricapitolino]]: poiché i vescovi occidentali non volevano smentire Calcedonia, rifiutarono la condanna dei Tre Capitoli. A motivo di questa fedeltà, nelle [[Chiesa locale|Chiese locali]] scismatiche (a [[Grado (Italia)|Grado]], appartenente al patriarcato di Aquileia, ma anche nella diocesi di Como), alcuni [[chiesa (architettura)|luoghi di culto]] furono dedicati a [[Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], patrona di [[Calcedonia]].
 
Intorno al 570 il vescovo di Milano<ref>Il titolo di [[arcivescovo]] risale al 777. Santo Monti, ''La Chiesa Comense'', 1901, p. 39.</ref> ricompose lo scisma con Roma. Tuttavia, tra il 606 e il 608, Como si mantenne nella sua posizione di rifiuto della condanna dei Tre Capitoli ed entrò, quindi, a far parte della [[provincia ecclesiastica]] di Aquileia, della quale adottò il rito particolare conosciuto come [[Rito patriarchino|patriarchino]], che restò in vigore fino al 1598 quando, non senza difficoltà, [[papa Clemente VIII]] impose il [[rito romano]]. Lo scisma di Como fu ricomposto nel 698, grazie all'intervento del re longobardo [[Cuniperto]].
[[File:Hist kirchl Einteilung CH.png|thumb|350px|Suddivisione ecclesiastica storica della Svizzera e delle zone adiacenti. In rosa è quindi disegnato il territorio storico della diocesi di Como, quando comprendeva ancora terre ora appartenenti alle diocesi svizzere di Lugano e Coira]]
[[File:Hist kirchl Einteilung CH.png|thumb|upright=1.6|350 px|Suddivisione ecclesiastica storica della Svizzera e delle zone adiacenti. In rosa è quindi disegnato il territorio storico della Diocesi di Como, quando comprendeva ancora terre ora appartenenti alle Diocesi svizzere di Lugano e di Coira.]]
Rimase suffraganea del patriarcato di Aquileia fino alla soppressione di questo ([[1751]]), quindi passò sotto la giurisdizione di [[arcidiocesi di Gorizia|Gorizia]] ed, infine, approdò alla provincia ecclesiastica milanese (1789).
 
Nel corso del medioevo i vescovi di Como intrattennero rapporti con re e imperatori, che concessero loro numerosi privilegi e regalie (specialmente in Valtellina e nell'attuale Canton Ticino), tra cui il titolo di [[conte]]; i vescovi di Como governarono anche civilmente la maggior parte del territorio diocesano come feudatari ([[vescovo-conte]]) dell'imperatore. La diocesi divenne l'erede e il fondamento dell'identità comasca anche civilmente: rispetto al territorio municipale imperiale romano, la diocesi perse solo aree marginali per gli scontri armati con le diocesi vicine, quella di [[Diocesi di Coira|Coira]] a nord e soprattutto con l’[[arcidiocesi di Milano]] a sud, che in una serie di guerre si impadronì principalmente di [[Lecco]] fino alla stipula della [[pace di Lomazzo]] che definì i confini fra le diocesi.<ref>[https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3101278/?view=toponimi&hid=0 lombardiabeniculturali ]</ref>
Fino al [[1870]] apparteneva alla diocesi pure parte dell'attuale [[Cantone Ticino]] (anche qui tuttavia alcuni distretti, ad esempio le tre valli superiori di Blenio, Riviera e Leventina appartenevano alla diocesi di Milano e seguono tuttora il rito ambrosiano). Infine - sempre nella stessa epoca - i comuni del [[Grigioni italiano]] di [[Poschiavo]] e di [[Brusio]] - appartenenti in precedenza alla diocesi di Como - furono incorporati nella [[diocesi di Coira]] con l'accordo tra [[Svizzera]] e [[Santa Sede]] del [[23 ottobre]] [[1869]], entrato in vigore il [[29 agosto]] [[1870]].
 
La diocesi rimase suffraganea del patriarcato di Aquileia fino alla soppressione di questo (1751), quindi passò sotto la giurisdizione di [[Arcidiocesi di Gorizia|Gorizia]] e, infine, approdò alla [[provincia ecclesiastica]] milanese (1789).
Durante il [[Risorgimento]], il governo impedì al vescovo [[Luigi Nicora]] di prendere possesso della diocesi, non concedendogli l<nowiki>'</nowiki>''exequatur''.
 
Fino alla convenzione del 1º settembre 1884, tra la [[Santa Sede]] e la [[Confederazione Elvetica]], apparteneva alla diocesi di Como gran parte dell'attuale [[Canton Ticino]]. Anche qui, tuttavia, alcuni distretti, ad esempio le tre valli superiori di [[Distretto di Blenio|Blenio]], [[Distretto di Riviera|Riviera]] e [[Distretto di Leventina|Leventina]], appartenevano all'arcidiocesi di Milano e seguono tuttora il [[rito ambrosiano]]. Nel 1870, infine, i comuni del [[Grigioni italiano]] di [[Poschiavo]] e di [[Brusio]] furono staccati dalla diocesi comasca e incorporati in quella di [[Diocesi di Coira|Coira]], a seguito dell'accordo tra [[Svizzera]] e Santa Sede del 23 ottobre 1869, entrato in vigore il 29 agosto dell'anno dopo.
==Attività pastorale==
===Pastorale dei Giovani===
====Molo 14====
[[File:Molo14 1.jpg|thumb|Il vescovo [[Diego Coletti]], travestito da pirata, mentre approda al Molo 14 (edizione 2008).]]
[[File:Molo14 2.jpg|thumb|I ragazzi del Molo 14 (2008) in un'attività di gruppo.]]
 
Durante il [[Risorgimento]], il governo italiano impedì al vescovo [[Luigi Nicora]] di prendere possesso della diocesi, non concedendogli l{{'}}''[[Delibazione|exequatur]]''.
Dal [[1989]]<ref name=CGD>Fonte: http://www.cgdcomo.org/chi_siamo/storia.html</ref>, una delle più importanti proposte pastorali rivolte dalla diocesi ai giovani è il "Molo 14", un raduno di tutti i quattordicenni per una Messa e delle attività di gruppo, pensato come momento di verifica del percorso cristiano individuale e collettivo.
 
== Cronotassi dei vescovi ==
La formula si è negli anni consolidata: dal [[2004]]<ref name=CGD /> il Molo 14 si tiene a [[Bellagio]] (in centro [[lago di Como|lago]]), la prima (o la seconda) domenica di maggio, nella frazione di [[San Giovanni (Bellagio)|San Giovanni]], che dispone di un autentico [[molo]] con approdo fruibile, una grande piazza per la celebrazione, con vista sul lago, e un parco pubblico poco distante. La diocesi ha scelto Bellagio come sede per quest'evento plausibilmente perché si trova in posizione mediana rispetto al territorio della diocesi, che si estende, sì, sulla più parte della [[provincia di Como]], ma raccoglie anche tutta la [[Valtellina]] e la [[Valchiavenna]].
[[File:Card. Cantoni 27-08-22.jpg|thumb|Il cardinale [[Oscar Cantoni]], vescovo di Como dal 4 ottobre 2016.]]
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
* ''San'' [[Felice di Como|Felice]] † (386 - 391)
* ''San'' [[Probino di Como|Probino]] † (391 - 420)
* ''Sant'''[[Amanzio di Como|Amanzio]] † (420 - 450)
* ''Sant'''[[Abbondio di Como|Abbondio]] † (450 - 489)
* ''San'' [[Console di Como|Console]] † (489 - 495 ?)
* ''Sant'''Esuperanzio † (495 - 512 ?)
* ''Sant'''Eusebio † (512 - 525 ?)
* ''Sant'''[[Eutichio di Como|Eutichio]] † (? - 5 giugno 539 deceduto)<ref>Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604)'', École française de Rome, Roma 1999, vol. I, p. 724.</ref>
* ''Sant'''Eupilio † (539 - ?)
* ''San'' Flaviano I † (?)
* ''San'' Prospero † (?)
* [[Giovanni I (vescovo di Como)|Giovanni I]] de Orchi † (? - 3 agosto 558 deceduto)
* ''Sant'''[[Agrippino di Como|Agrippino]] † (dopo il 607 - dopo il 617) ([[Scisma tricapitolino|tricapitolino]])<ref>Lidia Cerioni, [http://www.treccani.it/enciclopedia/agrippino_(Dizionario-Biografico)/ ''Agrippino''], [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. I, 1960.</ref>
* ''San'' Rubiano † (?)
* ''Sant'''[[Adalberto di Como|Adalberto]] † (?)
* ''San'' Martiniano † (?)
* ''San'' Vittorino † (?)
* ''San'' Giovanni II † (?)
* ''San'' Giovanni III † (?)
* ''Sant'''Ottaviano † (?)
* ''San'' Benedetto I † (?)
* ''San'' Flaviano II † (? - 712 ?)
* Adeodato † (712 - 730 ?)
* Gausoaldo † (730 - ?)
* Angilberto I † (? - 750 ?)
* Lupo † (750 - ?)
* Teodolfo † (?)
* Adelongo † (? - 776 ?)
* Pietro I † (776 - 818 ?)
* Leone I † (823 - 838 ?)
* Perideo † (840 - 843)
* Amalrico † (844 - 865 ?)
* Angiberto II † (866 - 880 ?)
* Liutardo † (prima dell'887 - dopo il 905 deceuto)<ref>Andrea Bedina, [http://www.treccani.it/enciclopedia/liutvardo_res-95f093ff-87ee-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Liutvardo''], [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. 65, 2005.</ref>
* Valperto † (911 - 914)
* Valperto † (915 - ?)
* Pietro II † (? - 921 ?)
* Azzone † (922 - 945 ?)
* Ubaldo † (946 - 967)
* Adelgisio † (970 - 980)
* Pietro III † (981 - 1004)
* Everardo † (1004 - 1007)
* Alberico † (1007 - estate 1028 deceduto)<ref>Cinzio Violante, [http://www.treccani.it/enciclopedia/alberico_res-e720f764-87e5-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Alberico''], [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. I, 1960.</ref>
* Litigerio † (1028 - 1048)
* [[Bennone (vescovo di Como)|Bennone]] † (circa 1049 - 1061 deceduto)<ref>Cosimo Damiano Fonseca, [http://www.treccani.it/enciclopedia/benno_(Dizionario-Biografico)/ ''Benno''], [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. VIII, 1966.</ref>
* [[Rainaldo (vescovo di Como)|Rainaldo]] † (1062 - 27 gennaio 1084 deceduto)<ref>Alfredo Lucioni, [https://www.treccani.it/enciclopedia/rainaldo_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Rainaldo''], [[Dizionario biografico degli italiani]], vol. 86, 2016.</ref>
* Eriberto † (1085 - 1088)
* Artuico † (1088 - 1096)
* [[Guido Grimoldi]] † (1096 - 1125 deceduto)
* Ardizzone I † (1125 - 1161)
* Enrico della Torre † (1162 - 1165)
* Giovanni IV (1167 - 1168 dimesso)
* Anselmo dei Raimondi o della Torre † (1168 - 1º aprile 1193 deceduto)
* Ardizzone II † (1193 - 1204 deceduto)
* ''Beato'' [[Guglielmo Della Torre]] † (1204 - 21 ottobre 1226 deceduto)
* Uberto di Sala † (1227 - 1259 deceduto)
* Leone degli Avvocati † (1259 - 1261 dimesso)
* [[Raimondo della Torre]] † (1262 - dicembre 1273 nominato patriarca di [[patriarcato di Aquileia|Aquileia]])<ref>Nadia Covini, [http://www.treccani.it/enciclopedia/raimondo-della-torre_res-366a74c6-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)/ ''Della Torre, Raimondo''], [[Dizionario biografico degli italiani]], volume 37, 1989.</ref>
*[[Giovanni degli Avvocati]] † (1274 - 15 febbraio 1293 deceduto)
* [[Leone Lambertenghi]], [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] † (24 aprile 1293 - 1325 deceduto)
* Benedetto di Asinago (Asinaga) † (1º gennaio 1328 - 1339 deceduto)
* [[Beltramino Parravicini]] † (1339 - 5 settembre 1340 nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Bologna|Bologna]])
* Bonifacio Quadri † (7 novembre 1340 - 1351 deceduto)
* Bernardo, [[Ordine cistercense|O.Cist.]] † (1352 - 1356 nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]])
* Andrea degli Avvocati † (1356 - 1363 deceduto)
* Stefano Gatti † (1364 - 1369 deceduto)
* [[Enrico da Sessa|Enrico Sessa]] † (22 ottobre 1369 - luglio o agosto 1380 deceduto)
* Beltramo da Brossano † (luglio o agosto 1380 - 1395 deceduto)
* Luchino da Brossano (Borsano) † (19 gennaio 1396 - 1408 deceduto)
* Guglielmo Pusterla (1409 - 1416 deceduto)
* Antonio Turconi, O.F.M. † (1409 - 1420 dimesso) (antivescovo)
* Francesco Bossi † (1420 - 1435 deceduto)
* [[Giovanni Barbavara]] † (13 giugno 1435 - 6 marzo 1437 nominato vescovo di [[Diocesi di Tortona|Tortona]])
* [[Gerardo Landriani Capitani]] † (6 marzo 1437 - 9 ottobre 1445 deceduto)
* [[Bernardo Landriano]] † (18 marzo 1446 - agosto 1451 deceduto)
* Antonio Pusterla † (16 luglio 1451 - 3 novembre 1457 deceduto)
* Martino Pusterla † (19 dicembre 1457 - 1460 deceduto)
* Lazzaro Scarampi † (20 agosto 1460 - 1466 deceduto)
* [[Branda Castiglioni (vescovo)|Branda Castiglioni]] † (8 ottobre 1466 - 16 luglio 1487 deceduto)
* [[Antonio Trivulzio|Antonio III Trivulzio]], [[Canonici regolari di Sant'Antonio di Vienne|O.C.R.S.A.]] † (27 agosto 1487 - 18 marzo 1508 deceduto)
* [[Scaramuccia Trivulzio]] (o Scaramuzzo) † (14 aprile 1508 - 8 gennaio 1518 dimesso)
* [[Antonio IV Trivulzio]] † (8 gennaio 1518 - 1519 dimesso)
* [[Cesare Trivulzio]] † (26 settembre 1519 - 1548 deceduto)
* [[Bernardino della Croce]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]] † (24 settembre 1548 - 1559 dimesso)
* [[Giovanni Antonio Volpe|Gianantonio Volpi]] † (17 aprile 1559 - 30 agosto 1588 deceduto)
* [[Feliciano Ninguarda]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (17 ottobre 1588 - 5 gennaio 1595 deceduto)
* [[Filippo Archinti]] † (17 luglio 1595 - 1621 dimesso)
* Aurelio Archinti † (4 giugno 1621 - 19 settembre 1622 deceduto)
* [[Desiderio Scaglia]], O.P. † (14 novembre 1622 - 1626 dimesso)
* [[Lazzaro Carafino]] † (7 gennaio 1626 - 15 giugno 1665 deceduto)
* Ambrogio Torriani † (15 dicembre 1666 - 9 ottobre 1679 deceduto)
* [[Carlo Stefano Anastasio Ciceri]] † (13 maggio 1680 - 24 giugno 1694 deceduto)
* Stefano Menati (o Menatti<ref>{{cita|Dell'Oca|p. 4|Creval}}.</ref>) † (18 settembre 1694 - 5 agosto 1695 deceduto)
* [[Francesco Bonesana]], [[Chierici regolari teatini|C.R.]] † (14 novembre 1695 - 21 dicembre 1709 deceduto)
* [[Giuseppe Olgiati]] † (26 gennaio 1711 - 23 settembre 1735 dimesso)
* Alberico Simonetta † (26 settembre 1735 - 11 marzo 1739 deceduto)
* Paolo Cernuschi † (22 giugno 1739 - 15 aprile 1746 deceduto)
* [[Agostino Maria Neuroni]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (14 giugno 1746 - 22 aprile 1760 deceduto)
* [[Giovanni Battista Peregrini Albrici]] † (21 luglio 1760 - 5 agosto 1764 deceduto)
* Giambattista Muggiasca † (25 novembre 1764 - 1789)
* [[Giuseppe Bertieri]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (14 dicembre 1789 - 26 marzo 1793 nominato vescovo di [[Diocesi di Pavia|Pavia]])
* [[Carlo Rovelli (vescovo)|Carlo Rovelli]], O.P. † (17 giugno 1793 - 1819 deceduto)
* [[Giambattista Castelnuovo]] † (8 gennaio 1821 - 23 dicembre 1831 deceduto)
* [[Carlo Romanò]] † (20 gennaio 1834 - 15 novembre 1855 deceduto)
** ''Sede vacante (1855-1859)''
* [[Giuseppe Marzorati]] † (25 giugno 1858 - 25 marzo 1865 deceduto)
* Pietro Carsana † (27 ottobre 1871 - 31 dicembre 1887 deceduto)
** ''Sede vacante (1888-1891)''
** [[Luigi Nicora]] † (1º giugno 1888 - 27 novembre 1890 deceduto) (vescovo eletto)
* ''Beato'' [[Andrea Carlo Ferrari]] † (1º giugno 1891 - 21 maggio 1894 nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]])
* [[Teodoro Valfrè di Bonzo]] † (18 marzo 1895 - 3 marzo 1905 nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Vercelli|Vercelli]])
* Alfonso Archi † (8 settembre 1905 - 16 novembre 1925 dimesso<ref>Contestualmente nominato arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Dara|Dara]].</ref>)
* Adolfo Luigi Pagani † (30 aprile 1926 - 1º febbraio 1930 deceduto)
* Alessandro Macchi † (30 giugno 1930 - 1º agosto 1947 deceduto)
* [[Felice Bonomini]] † (21 novembre 1947 - 1º novembre 1974 deceduto)
* [[Teresio Ferraroni]] † (1º novembre 1974 succeduto - 31 gennaio 1989 ritirato)
* [[Alessandro Maggiolini]] † (31 gennaio 1989 - 2 dicembre 2006 ritirato)
* [[Diego Coletti]] (2 dicembre 2006 - 4 ottobre 2016 ritirato)
* [[Oscar Cantoni]], dal 4 ottobre 2016
 
== Santo patrono ==
L'ambientazione di fondo è una [[metafora]] lacustre-marinaresca, che coinvolge tutta la giornata, per cui i giovani sono suddivisi in gruppi come "rematori", "mozzi", "cambusieri" e si devono "vaccinare" contro le varie malattie (in realtà i [[peccato|peccati]]) che possono compromettere la salute degli uomini di mare, le varie parrocchie partecipanti portano con sé il proprio "diario di bordo" e il vescovo è semi-travestito da "[[pirata]]" (del male?), con tanto di benda nera e uncino. All'interno di questa atmosfera, i giovani, che hanno ricevuto la [[cresima]] di norma un anno prima, sono chiamati a vivere la loro fede per una giornata in stretta comunione con i coetanei e il pastore della Chiesa locale: e dunque giungono a Bellagio su traghetti e battelli, partecipano a una [[Messa]] celebrata all'aperto dal vescovo stesso, pranzano, si svagano, pregano e cantano insieme.
Il patrono della diocesi è [[Abbondio di Como|sant'Abbondio]], celebrato il 31 agosto. Greco di nascita, Abbondio fu il quarto vescovo di Como e governò la diocesi dal 450 al 468. Partecipò al [[secondo concilio di Efeso]] e al [[concilio di Calcedonia]] in veste di "ambasciatore" del papa, sostenendo la condanna di [[Nestorio]] ed [[Eutiche]], i quali avevano dato vita a due eresie diffusissime in quel periodo, il [[nestorianesimo]] e il [[monofisismo]].
 
Oltre che della diocesi di Como, Abbondio è anche santo patrono della città di [[Como]] e compatrono della [[diocesi di Lugano]], insieme con san [[Carlo Borromeo]]. Viene celebrato tradizionalmente il 2 aprile, ma a Como la data è stata posposta al 31 agosto e, in occasione della ricorrenza, si tiene una tradizionale fiera agricola e commerciale, accompagnata da numerosi eventi collaterali.<ref>{{cita web|url=http://www.portaledicomo.it/2013/fiera-s-abbondio-edizione-2013/|titolo=Fiera S. Abbondio edizione 2013|accesso=8 ottobre 2013}}</ref>
La giornata non è però conclusa in sé stessa: se, da un lato, nelle loro comunità, i giovani si preparano spiritualmente (con incontri catechistici) e materialmente (con la costruzione dei "diari di bordo") al Molo 14, d'altronde, al termine dell'evento, il vescovo usa consegnare ai ragazzi dei simboli, e/o dei libri, su cui lavorare insieme anche in futuro, lasciando come momento successivo di verifica e di incontro la "Due giorni giovani", tenuta ogni anno in diversi luoghi della diocesi.
 
== Calendario liturgico proprio della diocesi ==
==Cronotassi dei vescovi==
{| class="wikitable" style="width:80%;margin:auto;clear:both;"
*''San'' [[San Felice di Como|Felice]] † ([[386]] - [[391]])
!Data!!Celebrazione!!Grado!!Colore liturgico
*''San'' [[San Provino|Provino]] † ([[391]] - [[420]])
|-
*''Sant'''[[Sant'Amanzio di Como|Amanzio]] † ([[420]] - [[450]])
|18 gennaio||Sante [[Liberata di Como|Liberata]] e [[Faustina di Como|Faustina]], vergini ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''Sant'''[[Sant'Abbondio vescovo|Abbondio]] † ([[450]] - [[489]])
|-
*''San'' [[San Console|Console]] † ([[489]] - [[495]] ?)
|18 gennaio || Beato [[Andrea Grego da Peschiera|Andrea da Peschiera]], sacerdote ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''Sant'''[[Sant'Esuperanzio|Esuperanzio]] † ([[495]] - [[512]] ?)
|-
*''Sant'''[[Eusebio (vescovo di Como)|Eusebio]] † ([[512]] - [[525]] ?)
|22 gennaio || Beato Antonio Della Chiesa, sacerdote ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''Sant'''[[Sant'Eutichio|Eutichio]] † ([[525]] - [[539]] ?)
|-
*''Sant'''[[Sant'Eupilio|Eupilio]] † ([[539]] - ?)
|1º febbraio || Beato [[Andrea Carlo Ferrari]], vescovo ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*''San'' [[San Flaviano I|Flaviano I]] † (?)
|-
*''San'' [[San Prospero|Prospero]] † (?)
|8 febbraio || San [[Gerolamo Emiliani|Girolamo Emiliani]], religioso ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*[[San Giovanni I (vescovo di Como)|Giovanni I]] de Orchi † (? - [[3 agosto]] [[558]] deceduto)
|-
*''Sant'''[[Agrippino (vescovo di Como)|Agrippino]] † ([[607]] - [[617]] ?) ([[Scisma tricapitolino|tricapitolino]])
|23 febbraio || Beata [[Giovannina Franchi]], vergine ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''San'' [[San Rubiano|Rubiano]] † (?)
|-
*''Sant'''[[Adalberto da Como|Adalberto]] † (?)
|8 marzo || San [[Probino di Como|Probino]], vescovo<ref>{{Cita web|url=https://www.diocesidicomo.it/santi-e-beati-della-diocesi-di-como/|titolo=Santi e Beati della Diocesi di Como – Diocesi di Como|sito=www.diocesidicomo.it|accesso=2023-03-08}}</ref>||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''San'' Martiniano † (?)
|-
*''San'' Vittorino † (?)
|6 aprile || San [[Pietro da Verona]], sacerdote e martire ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||rosso
*''San'' Giovanni II † (?)
|-
*''San'' Giovanni III † (?)
|8 aprile || Sant'[[Amanzio di Como|Amanzio]], vescovo ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''Sant'''Ottaviano † (?)
|-
*''San'' Benedetto I † (?)
|20 aprile || Beata [[Chiara Bosatta]], religiosa ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*''San'' Flaviano II † (? - [[712]] ?)
|-
*Adeodato † ([[712]] - [[730]] ?)
|10 maggio || Beato [[Enrico Rebuschini]], religioso ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*Gausoaldo † ([[730]] - ?)
|-
*Angilberto I † (? - [[750]] ?)
|13 maggio || Dedicazione della [[Duomo di Como|Basilica Cattedrale]] ||[[Solennità (liturgia)|Solennità]] in Cattedrale<br />[[Festa (liturgia)|Festa]] in Diocesi||bianco
*Lupo † ([[750]] - ?)
|-
*Teodolfo † (?)
|15 maggio || Beata [[Maddalena Albrici]], vergine ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*Adelongo † (? - [[776]] ?)
|-
*Pietro I † ([[776]] - [[818]] ?)
|1º giugno || San [[Giovanni Battista Scalabrini]], vescovo ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*Leone I † ([[823]] - [[838]] ?)
|-
*Perideo † ([[840]] - [[843]])
|4 giugno || Sant'Eutichio, vescovo ||[[Memoria (liturgia)|Memoria facoltativa]]||bianco
*Amalrico † ([[844]] - [[865]] ?)
|-
*[[Angilberto II (vescovo di Como)|Angiberto II]] † ([[866]] - [[880]] ?)
|6 giugno || Beata [[Maria Laura Mainetti]], vergine e martire ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||rosso
*Liutardo † ([[888]] - [[905]])
|-
*Valperto † ([[911]] - [[914]])
|28 luglio
*Valperto † ([[915]] - ?)
|Beato [[Giuseppe Ambrosoli]], sacerdote
*Pietro II † (? - [[921]] ?)
|[[Memoria facoltativa]]
*Azzone † ([[922]] - [[945]] ?)
|bianco
*Ubaldo † ([[946]] - [[967]])
|-
*Adelgisio † ([[970]] - [[980]])
|7 agosto || Santi [[Carpoforo, Essanto, Cassio, Severino, Secondo e Licinio|Carpoforo e compagni]], protomartiri della Chiesa di Como ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||rosso
*Pietro III † ([[981]] - [[1004]])
|-
*Everardo † ([[1004]] - [[1010]])
|12 agosto || Beato [[Papa Innocenzo XI|Innocenzo XI]], papa ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*Alberico † ([[1010]] - [[1027]])
|-
*Litigerio † ([[1028]] - [[1048]])
|31 agosto || Sant'[[Abbondio di Como|Abbondio]], vescovo e patrono della Chiesa di Como ||[[Solennità (liturgia)|Solennità]]||bianco
*Bennone † ([[1050]] - [[1061]])
|-
*Rainaldo † ([[1062]] - [[1084]] deceduto)
|1º settembre || Santi vescovi di Como ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*Eriberto † ([[1085]] - [[1091]])
|-
*Guido Grimoldi † ([[1096]] - [[1125]] deceduto)
|4 settembre || Beato [[Nicolò Rusca]], sacerdote e martire ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||rosso
*Ardizzone I † ([[1125]] - [[1161]])
|-
*Enrico della Torre † ([[1162]] - [[1165]])
|12 settembre || [[Santissimo Nome di Maria]] ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*Giovanni IV ([[1167]] - [[1168]] dimesso)
|-
*Anselmo dei Raimondi o della Torre † ([[1168]] - [[1º aprile]] [[1193]] deceduto)
|30 settembre || [[Santuario della Madonna di Tirano|Beata Vergine di Tirano]], patrona della [[Valtellina]] ||[[Festa (liturgia)|Festa]] in Valtellina<br />[[Memoria (liturgia)|Memoria]] in Diocesi||bianco
*Ardizzone II † ([[1193]] - [[1204]] deceduto)
|-
*''Beato'' [[Guglielmo Della Torre]] † ([[1204]] - [[21 ottobre]] [[1226]] deceduto)
|8 ottobre || San [[Felice di Como|Felice]], vescovo e fondatore della Chiesa di Como ||[[Festa (liturgia)|Festa]]||bianco
*Uberto di Sala † ([[1227]] - [[1259]] deceduto)
|-
*Leone degli Avvocati † ([[1259]] - [[1261]] dimesso)
|10 ottobre || Beata Vergine Madre della Misericordia di [[San Giacomo Filippo|Gallivaggio]] ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*[[Raimondo della Torre]] † ([[1261]] - [[1274]] nominato patriarca di [[patriarcato di Aquileia|Aquileia]])
|-
*Giovanni degli Avvocati † ([[1274]] - [[15 febbraio]] [[1293]] deceduto)
|24 ottobre || San [[Luigi Guanella]], sacerdote ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||bianco
*Leone Lambertenghi, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † ([[24 aprile]] [[1293]] - [[1325]] deceduto)
|-
*Benedetto di Asinago (Asinaga) † ([[1º gennaio]] [[1328]] - [[1339]] deceduto)
|25 ottobre|| Dedicazione della propria chiesa<ref>Per le chiese di cui si ignora il giorno della dedicazione.</ref> ||[[Solennità (liturgia)|Solennità]]||bianco
*Beltramino Paravicini † ([[1339]] - [[5 settembre]] [[1340]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Bologna|Bologna]])
|-
*[[Bonifacio Quadri]] † ([[7 novembre]] [[1340]] - [[1351]] deceduto)
|29 ottobre || San [[Fedele di Como|Fedele]], martire ||[[Memoria (liturgia)|Memoria]]||rosso
*Bernardo, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † ([[1352]] - [[1356]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]])
|-
*Andrea degli Avvocati † ([[1356]] - [[1363]] deceduto)
|7 dicembre || [[Sant'Ambrogio]], vescovo e patrono della [[Lombardia|Regione Lombardia]] ||[[Festa (liturgia)|Festa]]||bianco<ref>[https://www.diocesidicomo.it/santi-e-beati-della-diocesi-di-como/ «Santi e Beati della Diocesi di Como Iscritti nel calendario liturgico diocesano»]</ref>
*Stefano Gatti † ([[1364]] - [[1369]] deceduto)
|}
*[[Enrico da Sessa]] † ([[22 ottobre]] [[1369]] - luglio o agosto [[1380]] deceduto
*Beltramo da Brossano † (luglio o agosto [[1380]] - [[1395]] deceduto)
*Luchino da Brossano (Borsano) † ([[19 gennaio]] [[1396]] - [[1408]] deceduto)
*Guglielmo Pusterla ([[1409]] - [[1416]] deceduto)
*Antonio Turconi, O.F.M. † ([[1409]] - [[1420]] dimesso) (antivescovo)
*Francesco Bossi † ([[1420]] - [[1435]] deceduto)
*Giovanni Barbavara † ([[13 giugno]] [[1435]] - [[6 marzo]] [[1437]] nominato vescovo di [[diocesi di Tortona|Tortona]])
*Gerardo Landriani † ([[6 marzo]] [[1437]] - [[9 ottobre]] [[1445]] deceduto)
*[[Bernardo Landriano]] † ([[18 marzo]] [[1446]] - agosto [[1451]] deceduto)
*Antonio Pusterla † ([[16 luglio]] [[1451]] - [[3 novembre]] [[1457]] deceduto)
*Martino Pusterla † ([[19 dicembre]] [[1457]] - [[1460]] deceduto)
*Lazzaro Scarampi † ([[20 agosto]] [[1460]] - [[1466]] deceduto)
*[[Branda Castiglioni (vescovo)|Branda Castiglioni]] † ([[8 ottobre]] [[1466]] - [[16 luglio]] [[1487]] deceduto)
*[[Antonio Trivulzio|Antonio III Trivulzio]], [[Canonici Regolari di Sant'Antonio di Vienne|O.C.R.S.A]] † ([[27 agosto]] [[1487]] - [[18 marzo]] [[1508]] deceduto)
*[[Scaramuccia Trivulzio]] (o Scaramuzzo) † ([[14 aprile]] [[1508]] - [[8 gennaio]] [[1518]] dimesso)
*[[Antonio IV Trivulzio]] † ([[8 gennaio]] [[1518]] - [[1519]] deceduto)
*[[Scaramuccia Trivulzio]] (o Scaramuzzo) † ([[1519]] - [[5 agosto]] [[1527]] deceduto)
*Cesare Trivulzio † ([[1527]] - [[1548]])
*[[Bernardino della Croce]], [[Chierici Regolari di San Paolo|B.]] † ([[24 settembre]] [[1548]] - [[1559]] dimesso)
*Gianantonio Volpi † ([[17 aprile]] [[1559]] - [[30 agosto]] [[1588]] deceduto)
*[[Feliciano Ninguarda]], [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † ([[17 ottobre]] [[1588]] - [[5 gennaio]] [[1595]] deceduto)
*Filippo Archinti † ([[17 luglio]] [[1595]] - [[1621]] dimesso)
*Aurelio Archinti † ([[4 giugno]] [[1621]] - [[19 settembre]] [[1622]] deceduto)
*Desiderio Scaglia, O.P. † ([[14 novembre]] [[1622]] - [[1626]] dimesso)
*Lazzaro Carafino † ([[7 gennaio]] [[1626]] - [[15 giugno]] [[1665]] deceduto)
*Ambrogio Torriani † ([[15 dicembre]] [[1666]] - [[9 ottobre]] [[1679]] deceduto)
*[[Carlo Stefano Anastasio Ciceri]] † ([[13 maggio]] [[1680]] - [[24 giugno]] [[1694]] deceduto)
*Stefano Menati † ([[18 settembre]] [[1694]] - [[5 agosto]] [[1695]] deceduto)
*Francesco Bonesana, [[Chierici Regolari Teatini|C.R.]] † ([[14 novembre]] [[1695]] - [[21 dicembre]] [[1709]] deceduto)
*Giuseppe Olgiati † ([[26 gennaio]] [[1711]] - [[23 settembre]] [[1735]] dimesso)
*Alberico Simonetta † ([[26 settembre]] [[1735]] - [[11 marzo]] [[1739]] deceduto)
*Paolo Cernuschi † ([[22 giugno]] [[1739]] - [[15 aprile]] [[1746]] deceduto)
*[[Agostino Maria Neuroni]], [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|O.F.M.Cap.]] † ([[14 giugno]] [[1746]] - [[22 aprile]] [[1760]] deceduto)
*[[Giovanni Battista Peregrini Albrici]] † ([[21 luglio]] [[1760]] - [[5 agosto]] [[1764]] deceduto)
*Giambattista Muggiasca † ([[25 novembre]] [[1764]] - [[1789]])
*[[Giuseppe Bertieri]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † ([[14 dicembre]] [[1789]] - [[26 marzo]] [[1793]] nominato vescovo di [[diocesi di Pavia|Pavia]])
*[[Carlo Rovelli (vescovo)|Carlo Rovelli]], O.P. † ([[17 giugno]] [[1793]] - [[1819]] deceduto)
*[[Giambattista Castelnuovo]] † ([[1821]] - [[23 dicembre]] [[1831]] deceduto)
*[[Carlo Romanò]] † ([[20 gennaio]] [[1834]] - [[15 novembre]] [[1855]] deceduto)
*[[Giuseppe Marzorati]] † ([[25 giugno]] [[1858]] - [[25 marzo]] [[1865]] deceduto)
*Pietro Carsana † ([[27 ottobre]] [[1871]] - [[1887]] deceduto)
**[[Luigi Nicora]] † ([[1887]] - [[27 novembre]] [[1890]] deceduto) (vescovo eletto)
*''Beato'' [[Andrea Carlo Ferrari]] † ([[1º giugno]] [[1891]] - [[21 maggio]] [[1894]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Milano|Milano]])
*[[Teodoro Valfrè di Bonzo]] † ([[18 marzo]] [[1895]] - [[3 marzo]] [[1905]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Vercelli|Vercelli]])
*Alfonso Archi † ([[8 settembre]] [[1905]] - [[16 novembre]] [[1925]] nominato arcivescovo titolare di [[arcidiocesi di Dara|Dara]])
*Adolfo Luigi Pagani † ([[30 aprile]] [[1926]] - [[1º febbraio]] [[1930]] deceduto)
*Alessandro Macchi † ([[30 giugno]] [[1930]] - [[1º agosto]] [[1947]] deceduto)
*[[Felice Bonomini]] † ([[21 novembre]] [[1947]] - [[1º novembre]] [[1974]] deceduto)
*[[Teresio Ferraroni]] † ([[1º novembre]] [[1974]] - [[31 gennaio]] [[1989]] ritirato)
*[[Alessandro Maggiolini]] † ([[31 gennaio]] [[1989]] - [[2 dicembre]] [[2006]] ritirato)
*[[Diego Coletti]], dal [[28 gennaio]] [[2007]]
 
A livello locale, in alcune parrocchie, vengono annualmente ricordati anche:
==Personalità legate alla diocesi==
* Beato [[Michele Carcano]], religioso (20 marzo)
*[[Bruno Maggioni]]
* Beato [[Geremia Lambertenghi]], religioso (25 marzo)
*[[Martino Anzi]]
* Venerabile [[Giovanni Folci]], sacerdote (31 marzo)
* Venerabile [[Giovanni Ferro]], religioso e arcivescovo (18 aprile)
* San [[Miro di Canzo]], religioso eremita (9 maggio)
* Sant'[[Adalberto di Como]], vescovo (3 giugno)
* Sant'[[Agrippino di Como]], vescovo (17 giugno)
* San [[Console di Como]], vescovo (2 luglio)
* Beato [[Giuseppe Ambrosoli]], sacerdote e missionario (28 luglio)
* Beato [[Gennaro della Valtellina]], religioso ed eremita (19 settembre)
* Beato [[Guglielmo Della Torre]], vescovo (21 ottobre)
* Venerabile [[Giuseppe Quadrio]], religioso (23 ottobre)
* Beato [[Piero Fedele Pagano]] da Lecco, religioso e martire (26 dicembre)
 
== Attività pastorale ==
==Statistiche==
=== Pastorale dei giovani ===
[[File:Molo14 2.jpg|thumb|I ragazzi del "Molo 14" (2008) in un'attività di gruppo.]]
Dal 1989<ref name=CGD>{{cita web|autore=|url=http://www.cgdcomo.org/chi_siamo/storia.html|titolo=Tappe, Progetti, Iniziative di Pastorale Giovanile - Diocesi di Como|data=|accesso=6 ottobre 2013|editore=cgdcomo.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060517014428/http://www.cgdcomo.org/chi_siamo/storia.html|dataarchivio=17 maggio 2006|urlmorto=sì}}</ref>, una delle più importanti proposte pastorali rivolte dalla diocesi ai giovani è il "Molo 14", un raduno di tutti i quattordicenni per una messa e delle attività di gruppo, pensato come momento di verifica del percorso cristiano individuale e collettivo.
 
La formula si è negli anni consolidata: dal 2004<ref name=CGD /> il "Molo 14" si tiene a [[Bellagio]], nella frazione di [[San Giovanni (Bellagio)|San Giovanni]], la prima o la seconda domenica di maggio. Tale località dispone di un [[molo]] con approdo fruibile, una grande piazza per la celebrazione, con vista sul lago e un parco pubblico poco distante. La diocesi ha scelto Bellagio come sede per quest'evento perché si trova in posizione mediana rispetto al suo territorio, che si estende sulla maggior parte della provincia di Como ma raccoglie anche tutta la [[Valtellina]] e la [[Valchiavenna]].
La diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 533.000 persone contava 523.000 battezzati, corrispondenti al 98,1% del totale.
 
L'ambientazione di fondo è una [[metafora]] lacustre-marinaresca, che coinvolge tutta la giornata, per cui i giovani sono suddivisi in gruppi come "rematori", "mozzi", "cambusieri" e si devono "vaccinare" contro le varie malattie (i [[Peccato|peccati]]) che possono compromettere la salute degli uomini di mare. Le parrocchie partecipanti portano con sé il proprio "diario di bordo" e il vescovo è semi-travestito da [[pirata]], con benda nera e uncino. All'interno di questa atmosfera i giovani, che hanno ricevuto la [[cresima]] uno o più anni prima, sono chiamati a vivere la loro fede per una giornata in stretta comunione con i coetanei e il pastore della Chiesa locale e, dunque, giungono a Bellagio su traghetti e battelli, partecipano a una messa celebrata all'aperto dal vescovo stesso, pranzano, si svagano, pregano e cantano insieme.
 
La giornata non è però conclusa in sé stessa: se, da un lato, nelle loro comunità, i giovani si preparano spiritualmente (con incontri catechistici) e materialmente (con la costruzione dei "diari di bordo") al "Molo 14", d'altronde, al termine dell'evento, il vescovo usa consegnare ai ragazzi dei simboli o dei libri, su cui lavorare insieme anche in futuro, lasciando come momento successivo di verifica e di incontro la "due giorni giovani", tenuta ogni anno in diversi luoghi della diocesi.
 
Nel 2016, in occasione del [[Giubileo straordinario della misericordia|Giubileo della Misericordia]], il Molo 14 venne sostituito dalla "''Tappa 14enni''" a Como, dove si svolse anche negli anni seguenti e con un format diverso da quello tradizionale: al mattino i ragazzi avevano la possibilità di gioco e di varie attività e di conoscenza con i loro coetanei in giro per la città, mentre nel pomeriggio era prevista la messa in Cattedrale con il Vescovo, a conclusione della giornata.
 
Dal 2022 si è tornati al format dell'incontro a Bellagio.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.settimanalediocesidicomo.it/2022/05/06/domenica-8-maggio-con-il-molo14-preadolescenti-alla-ricerca-della-perla-della-vita/|titolo=Domenica 8 maggio: con il Molo14 preadolescenti alla ricerca della “perla” della vita|sito=Settimanale della Diocesi di Como|data=2022-05-06|accesso=2025-05-04}}</ref>
 
=== Pastorale vocazionale ===
Sono già trascorsi parecchi anni da quando la diocesi, in particolare sotto l'impulso del vescovo [[Alessandro Maggiolini]], ha incominciato a vivere il terzo [[sabato]] del mese, ogni mese, un pellegrinaggio mensile al [[Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso|santuario della Madonna del Soccorso]], sopra a [[Ossuccio]], luogo dove i giovani della diocesi convergono ogni anno alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
 
Visto il successo ottenuto da questa iniziativa, negli anni si è pensato di proporre un pellegrinaggio analogo, in contemporanea il terzo sabato del mese, in altri luoghi della diocesi.
 
A partire dal 2010, a fronte della chiusura del seminario minore avvenuta nel 2005, sono stati aperti, in alcuni punti della diocesi, i cosiddetti "''Sicomoro''"<ref>[https://sicomorocomo.it/ sicomorocomo.it].</ref>: il "''Sicomoro''" è una piccola comunità formata da ragazzi dei primi delle scuole superiori, che vivono insieme una settimana al mese, accompagnati da un sacerdote responsabile e da una coppia di sposi, che adempie anche ai compiti della cucina. Al 14 maggio 2025 ne sono presenti quattro: [[Cavallasca]], [[Olgiate Comasco]] (dal 2011), [[Lomazzo]] e [[Como]] Centro. Ci sono progetti in corso per l'apertura di altri "''Sicomoro''".
 
=== Missioni diocesane ===
A partire dalla metà degli anni Sessanta, la diocesi apre ufficialmente due missioni diocesane: una in [[Camerun]] (prima nella [[diocesi di Sangmélima]], poi nella [[diocesi di Maroua-Mokolo]]) nel 1969 e l'altra in [[Argentina]] (nella [[diocesi di Santiago del Estero]]), nel 1964.
 
Con il nuovo millennio, già chiuse le esperienze in Camerun (per motivi di sicurezza legati alla presenza della minaccia terroristica di [[Boko Haram]]) e soprattutto in Argentina, l'impegno di una ''missio ad gentes'' rinasce nel cuore della diocesi: nel 2010 si apre una nuova missione in [[Perù]] ([[diocesi di Carabayllo]]) e nel 2020 in [[Mozambico]] ([[diocesi di Nacala]]).
 
Dal 1964 sono stati 47 i missionari, sacerdoti diocesani, laici e religiose che hanno donato una parte significativa della loro vita alla Chiesa in Argentina, Camerun e Perù.
 
== Statistiche ==
La diocesi nel 2023 su una popolazione di 544.000 persone contava 525.000 battezzati, corrispondenti al 96,5% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 379.321 || 380.000 || 99,8 || 718 || 562 || 156 || 528 || || 219 || 2.013 || 360
|-
| 1970 || 455.000 || 459.885 || 98,9 || 730 || 500 || 230 || 623 || || 275 || 2.285 || 374
|-
| 1980 || 502.700 || 506.800 || 99,2 || 676 || 476 || 200 || 743 || || 220 || 1.900 || 374
|-
| 1990 || 500.000 || 501.000 || 99,8 || 659 || 469 || 190 || 758 || || 232 || 1.524 || 341
|-
| 1999 || 518.272 || 525.460 || 98,6 || 630 || 436 || 194 || 822 || 5 || 242 || 1.268 || 341
Riga 274 ⟶ 353:
| 2004 || 518.000 || 525.000 || 98,7 || 581 || 418 || 163 || 891 || 9 || 204 || 881 || 338
|-
| 2006 || 523.000 || 533.000 || 98,1 || 593 || 417 || 176 || 881 || 9 || 208 || 850 || 338
|-
| 2013 || 518.000 || 533.000 || 97,2 || 517 || 376 || 141 || 1.001 || 11 || 176 || 138 || 338
|-
| 2016 || 516.891 || 535.000 || 96,6 || 527 || 388 || 139 || 980 || 12 || 172 || 540 || 338
|-
| 2019 || 536.260 || 555.190 || 96,6 || 466 || 338 || 128 || 1.150 || 13 || 147 || 475 || 338
|-
| 2021 || 529.890 || 548.600 || 96,6 || 458 || 330 || 128 || 1.156 || 13 || 147 || 475 || 338
|-
| 2023 || 525.000 || 544.000 || 96,5 || 434 || 304 || 130 || 1.209 || 17 || 151 || 293 || 338
|}
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Cesare|Cantù|Storia della città e della diocesi di Como, etc.|url=https://books.google.de/books?id=lMDtSr1I_aUC&printsec=frontcover&hl=de&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|1856|Felice Le Monnier|Firenze|cid=Cantù}}
* Siro Borrani, ''Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone'', Lugano, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, 1896.
* [[Rodolfo Maiocchi]], ''Storia dei vescovi di Como'', Milano, Società editrice Vita e pensiero, 1929.
* [[Annuario pontificio]] del 2024 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{catholic encyclopedia|Como}}
* {{gcatholic|como0}}
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.com/books?id=ZNMCAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=editions:04zFJLDrZJ28diqV&lr=&hl=it#PPA307,M1 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], Venezia, 1856, vol. XI, p.&nbsp;307 e sgg.
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/217/mode/1up vol. 1], p.&nbsp;217; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/140/mode/1up vol. 2], pp.&nbsp;140; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/182/mode/1up vol. 3], pp.&nbsp;182.
* {{cita libro|autore=Antonio Rimoldi|autore2=Luciano Vaccaro|curatore=Adriano Caprioli|titolo=Diocesi di Como|editore=Editrice La Scuola|anno=1986|città=Brescia|isbn=88-350-7761-3|cid=Diocesi di Como}}
* {{cita libro|nome=Saverio|cognome=Xeres|editore=Il Settimanale della Diocesi di Como|anno=1991|cid=Xeres|titolo=Passato futuro della Chiesa di Como|città=Como}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Chiesi|autore2=Luciano Vaccaro|curatore=Fabrizio Panzera|titolo=Terre del Ticino. Diocesi di Lugano|editore=Editrice La Scuola|anno=2003|città=Brescia}}
* {{Cita libro|autore=Angela Dell'Oca|altri=progetto grafico di Leo Guerra, fotografie di Aleph (Como)|titolo=Santa Maria della Sassella - guida alla mostra itinerante|annooriginale=|editore=Fondazione Gruppo Credito Valtellinese|città=Verona|p=|capitolo=|cid=Creval}}
 
== Voci correlate ==
==Bibliografia==
* [[Duomo di Como]]
*Siro Borrani, ''Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone'', Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
* [[Scisma tricapitolino]]
*Rodolfo Maiocchi, ''Storia dei vescovi di Como'', Società editrice Vita e pensiero, Milano, 1929.
* [[Arcidiocesi di Milano]]
*[[Annuario pontificio]] del 2007 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dcomi.html]
* [[Patriarcato di Aquileia]]
*{{catholic encyclopedia|Como}}
* [[Contado di Como]]
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.com/books?id=ZNMCAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=editions:04zFJLDrZJ28diqV&lr=&hl=it#PPA307,M1 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], Venezia 1856, vol. XI, p. 307 e sgg.
*{{cita libro
|cognome=Eubel
|nome= Konrad
|wkautore= |coautori= |curatore=
|altri= [vol. II]
|titolo= Hierarchia Catholica Medii ævi: sive, Summorum Pontificum, S[anctæ] R[omanæ] E[cclesiæ] Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series. E Documentis Tabularii Præsertim Vaticani Collecta, Digesta, Edita
|dataoriginale=
|annooriginale= 1901
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|anno= 1968
|mese= |editore=Patavii : Il Messaggero di s. Antonio
|città=
|lingua= [[lingua latina|latino]]
|id= |doi=
|pagine=p. 140
|capitolo= Ab anno 1431 usque ad annum 1503 perducta
|url_capitolo=http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf
|citazione= |cid=EubelII }}
*Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro (a cura di), ''Diocesi di Como'', Editrice La Scuola, Brescia 1986.
*Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, ''Terre del Ticino. Diocesi di Lugano'', Editrice La Scuola, Brescia 2003.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{ip|commons=Category:Diocese of Como}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.diocesidicomo.it Sito ufficiale Diocesi di Como]
* [https://www.helvetiasacra.ch/it/database/957 ''Diocesi di Como''] in «Helvetia sacra»
*{{DSS|I7015|Diocesi di Como}}
*[ {{cita web|http://www.centrorusca.it |Centro di studi "Nicolò Rusca]"}}
*[ {{cita web|http://www.cgdcomo.org |Pastorale giovanile della diocesi di Como]}}
* [http://www.lazzatim.net/miofolder/PDF/Scisma.pdf Lo Scismascisma dei treTre capitoliCapitoli e le sue ripercussioni sul territorio comacino] di Marco Lazzati, studioso di archeologia, storia ed arte
* {{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3101278/?view=toponimi&hid=3000154|titolo=Storia della diocesi}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/403/Como Diocesi di Como] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
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