Adelbert Schulz: differenze tra le versioni
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|Nome = Adelbert Schulz
|Immagine =
|Didascalia = Adelbert Schulz sul fronte orientale
|Soprannome = ''Panzer-Schulz''<br />(Schulz "corazzato" o Schulz il "carro armato")
|Data_di_nascita =
|Nato_a
|Data_di_morte =
|Morto_a = [[
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = Cimitero di guerra tedesco a [[Starokostjantyniv]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|DEU}} [[Repubblica di Weimar]]<BR>{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[
|Forza_armata =
|Arma =
|Corpo =[[Panzertruppen]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio = 1925 - 1944
|Grado = [[
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Battaglie = [[Fall Gelb]]<br />[[Fall Rot]]<br />
|Comandante_di = 1.''kompanie''/Panzerregiment 25 ([[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7. Panzer-Division]])<br />
|Decorazioni =[[Croce di Ferro|Croce di cavaliere della Croce di ferro con foglie di quercia, spade e diamanti]]
|Studi_militari =
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}}
{{Bio
|Nome = Adelbert
|Cognome = Schulz
|Sesso = M
|LuogoNascita = Berlino
|GiornoMeseNascita = 20 dicembre
|AnnoNascita = 1903
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 28 gennaio
|AnnoMorte = 1944
|Attività = militare▼
|Epoca = 1900
|Attività2
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità =. Proveniente dalla Polizia prussiana, divenne ufficiale della [[Wehrmacht]] nel [[1935]] e prese parte alla [[seconda guerra mondiale]] alla testa di unità corazzate della famosa [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7. Panzer-Division]]. Comandante abile ed energico, guidò con successo i suoi carri armati in molte battaglie; morì sul campo sul [[fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]] per il fuoco nemico il [[28 gennaio]] [[1944]] ▼
}}
▲
Soprannominato dai soldati per la sua energia e per la sua condotta in prima linea ''Panzer-Schulz'' ("Schulz il [[carro armato]]")<ref name="ReferenceB">G. Fraschka, ''Knights of the Reich'', p. 121.</ref>,
Per i suoi successi e il valore personale mostrato di fronte al nemico, fu il nono soldato tedesco (ed il secondo dell'[[Heer (Wehrmacht)|Esercito]] dopo il [[feldmaresciallo]] [[Erwin Rommel]]) ad ottenere il
▲Soprannominato dai soldati per la sua energia e per la sua condotta in prima linea ''Panzer-Schulz'' ("Schulz il carro armato")<ref name="ReferenceB">G.Fraschka, ''Knights of the Reich'', p. 121.</ref>, Adelbert Schulz fu uno dei più famosi e capaci comandanti di unità corazzate delle temute [[Panzer-Division]] tedesche. Guidò i suoi reparti di carri armati all'ovest nel [[1940]] ed all'est dal [[1941]] al [[1944]], distinguendosi su molti campi di battaglia.
▲Per i suoi successi e il valore personale mostrato di fronte al nemico, fu il nono soldato tedesco (ed il secondo dell'[[Heer (Wehrmacht)|Esercito]] dopo il [[feldmaresciallo]] [[Erwin Rommel]]) ad ottenere il [[14 dicembre]] [[1943]] la seconda più alta decorazione al valore delle forze armate tedesche: la [[Croce di Ferro#Croce di Cavaliere della Croce di Ferro|Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti]]<ref>G.Fraschka, ''Knights of the Reich'', p. 349.</ref>.
== Biografia ==
=== Gli inizi e la seconda guerra mondiale ===
Originario di [[Berlino]], figlio di un funzionario dell'amministrazione civile, Adelbert Schulz intraprese
Adelbert Schulz iniziò la sua partecipazione alla seconda guerra mondiale come ufficiale delle ''Panzertruppen'' nei quadri della [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7. Panzer-Division]] che, al comando del generale [[Erwin Rommel]], si distinse per le sue brillanti avanzate nel corso dell'[[Fall Gelb|invasione della Francia]] dell'estate
=== Sul fronte orientale ===
Fu durante la campagna sul [[fronte orientale (
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-022-2922-09, Russland, Adelbert Schulz, Oberstleutnant der Panzertruppe.jpg|thumb|left|
Nel corso della drammatica campagna invernale sul fronte orientale dopo il fallimento dell'[[battaglia di Mosca|offensiva su Mosca]], il capitano Schulz prese il comando di un ''[[kampfgruppe]]'' meccanizzato ed ebbe un ruolo importante, frenando con una serie di piccoli contrattacchi l'avanzata sovietica ed organizzando la ritirata, nella neve e con temperature molto basse, dei superstiti della sua divisione tra cui una colonna di oltre 4.000 feriti. Schulz riuscì a mantenere la coesione del reparto, a concludere con successo la
Al termine della campagna invernale del 1941-1942 la 7. Panzer-Division, uscita molto provata dai combattimenti, venne richiamata all'ovest per essere totalmente
=== La seconda campagna all'est e la morte ===
Il maggiore Schulz prese parte, alla testa del I ''Abteilung'' corazzato della divisione, ai continui scontri in difesa ed all'attacco che si succedettero durante i mesi invernali tra il [[Don (fiume Russia)|Don]] ed il [[Donec]] che terminarono, dopo una lunga ritirata tedesca, con i [[Terza battaglia di Char'kov|successi di Char'kov]] e di [[Barvinkove|Barvenkovo]] (
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-022-2922-13, Russland, Adelbert Schulz, Oberstleutnant der Panzertruppen.jpg|thumb|right|300px|Il colonnello Schulz discute dettagli tattici con un comandante di panzer, durante la fase preparatoria della [[battaglia di Kursk]].]]▼
Dopo la lunga fase di preparazione e riorganizzazione del forze corazzate tedesche all'est nella primavera 1943, il tenente colonnello Schulz ebbe un ruolo importante nei grandi scontri di carri durante la dura [[battaglia di Kursk]]; schierato con il suo ''Panzerregiment 25'' sul fianco destro delle forze del [[feldmaresciallo]] [[Erich von Manstein]] (3° ''Panzerkorps'' del "Distaccamento d'armata Kempff"), l'ufficiale tedesco guidò in prima linea i suoi carri armati ed ottenne alcuni successi iniziali. Vennero respinti vari contrattacchi sovietici e venne portato sostegno ai granatieri della 7. Panzer-Division impegnati del difficile compito di sfondare le munite linee fortificate nemiche; fu distrutta il [[9 luglio]] una concentrazione di carri sovietici [[T-34]] nello scontro di Rasumnoje<ref>P.Carell, ''Terra bruciata'', pp. 68-68.</ref>. Avanzando a fianco dei mezzi corazzati della [[6. Panzer-Division (Wehrmacht)|6. Panzer-Division]] del colonnello [[Hermann von Oppeln-Bronikowski]] e dei carri [[Panzer VI Tiger|Tiger]] del maggiore [[Klemens von Kageneck]], il tenente colonnello Schulz marciò verso nord ma alla fine la spinta tedesca si esaurì di fronte al continuo rafforzamento del nemico e le divisioni corazzate del 3° ''Panzerkorps'' non riuscirono a ricollegarsi sul campo di [[battaglia di Prokhorovka]] con le truppe scelte [[Waffen-SS]] del generale [[Paul Hausser]] che vennero a loro volta fermate e respinte il [[12 luglio]]<ref>P.Carell, ''Terra bruciata'', pp. 89-95.</ref>.▼
▲[[File:Bundesarchiv Bild 101I-022-2922-13, Russland, Adelbert Schulz, Oberstleutnant der Panzertruppen.jpg|thumb|
Nonostante il fallimento finale, Adelbert Schulz accrebbe ancora la sua fama di comandante carrista audace e coraggioso e il [[6 agosto]] 1943 venne di nuovo decorato con l'assegnazione delle Spade per la Croce di cavaliere con foglie di quercia (33° soldato tedesco ad ottenere questo riconoscimento durante la guerra)<ref name="ReferenceC"/>.▼
▲Dopo la lunga fase di preparazione e riorganizzazione del forze corazzate tedesche all'est nella primavera 1943, il tenente colonnello Schulz ebbe un ruolo importante nei grandi scontri di carri durante la dura [[battaglia di Kursk]]; schierato con il suo ''Panzerregiment 25'' sul fianco destro delle forze del [[feldmaresciallo]] [[Erich von Manstein]] (3
Il [[1 novembre]] 1943 Adelbert Schulz venne promosso al grado di [[colonnello|oberst]] e nei mesi successivi guidò ancora una volta il suo reggimento corazzato negli incessanti combattimenti sostenuti dalla 7. Panzer-Division per cercare di frenare la nuova offensiva generale sferrata dall'[[Armata Rossa]] lungo il [[Dnieper]]. A novembre e dicembre i carri armati del colonnello Schulz entrarono continuamente in azione spontandosi frequentemente lungo il fronte per essere impiegati nei punti critici come riserva tattica<ref name="ReferenceD">G.Fraschka, ''Knights of the Reich'', p. 124.</ref>; i panzer del ''Panzerregiment 25'' distrussero molti mezzi corazzati nemici ma non riuscirono ad impedire la [[offensiva di Kiev|caduta di Kiev]] ([[6 novembre]] 1943). Schulz partecipò subito dopo alla riuscita [[controffensiva di Žitomir]] che mise in difficoltà i sovietici e portò alla riconquista il [[19 novembre]] dell'importante città ucraina da parte della 7. Panzer-Division. Durante queste battaglie il colonnello Schulz dimostrò abilità tattica e coraggio; nel corso di uno di questi scontri i suoi panzer, impegnati in attacco e difesa, distrussero oltre 200 carri armati nemici<ref>G.Fraschka, ''Knights of the Reich'', pp. 121-122.</ref>.▼
▲Nonostante il fallimento finale, Adelbert Schulz accrebbe ancora la sua fama di comandante carrista audace e coraggioso e il
Per questi brillanti risultati e per la sua condotta aggressiva di comando, Adelbert Schulz ricevette il [[14 dicembre]] 1943 l'ambitissima decorazione della Croce di cavaliere con foglie di quercia, spade e diamanti; l'ufficiale fu il nono soldato della Wehrmacht a ricevere questo riconoscimento ed il secondo dell'Esercito, dopo il feldmaresciallo Rommel. Richiamato al Quartier generale del [[Führer]] per l'assegnazione formale della decorazione, il colonnello Schulz in un primo momento rimase sul fronte orientale per combattere insieme ai suoi soldati nella nuova fase difensiva del mese di dicembre<ref name="ReferenceD"/>. Finalmente il [[9 gennaio]] [[1944]] lasciò il fronte e raggiunse [[Rastenburg]] dove ricevette personalmente da [[Adolf Hitler]] la decorazione dei diamanti; nell'occasione venne anche promosso al grado di [[maggior generale|generalmajor]] e nominato comandante della 7. Panzer-Division al posto del generale [[Hasso von Manteuffel]], trasferito alla [[Panzergrenadier-Division Großdeutschland]]<ref name="ReferenceD"/>.▼
[[File:Zitomir 1943.jpg|thumb|left|upright=1.3|Un carro [[Panzer IV]] del ''Panzerregiment 25'' comandato dal colonnello Schulz marcia dentro [[Žitomir]] durante la [[controffensiva di Žitomir|controffensiva tedesca del novembre 1943]].]]
▲Il
▲Per questi brillanti risultati e per la sua condotta aggressiva di comando, Adelbert Schulz ricevette il
Dopo una breve licenza in [[Germania]] Adelbert Schulz tornò sul fronte orientale per assumere il comando della divisione corazzata e partecipare ai combattimenti. Le ultime battaglie dell'ufficiale dei panzer ebbero luogo a [[Šepetivka]] dove la 7. Panzer-Division, ormai molto indebolita, sferrò un contrattacco contro le colonne sovietiche in avanzata. Il 28 gennaio 1944 Schulz venne mortalmente ferito da un proiettile d'artiglieria che colpì il suo mezzo cingolato di comando mentre il generale si recava sulla linea del fronte per conferire con i suoi ufficiali e studiare la situazione. Lo stesso giorno l'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]] diede notizia della sua morte ed esaltò le sue qualità di soldato nel ''Wehrmachtbericht'' quotidiano<ref>G.Fraschka, ''Knights of the Reich'', pp. 124-125.</ref>.
Considerato tra i più capaci ed esperti comandanti di unità minori corazzate delle Panzer-Division tedesche, Adelbert Schulz, apprezzato dai suoi uomini per il comando diretto sul campo e per lo stile informale, diede prova di abilità e coraggio su molti campi di battaglia e fu uno dei due soli soldati delle ''Panzertruppen'' a ricevere la Croce di cavaliere con foglie di quercia, spade e diamanti, insieme al conte [[Hyazinth Graf Strachwitz|Hyazinth von Strachwitz]].
== Decorazioni e onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon of Knight's Cross of the Iron Cross With Oak Leaves,Swords and Diamonds.svg
|immagine = Croce di Ferro.png▼
|nome_onorificenza = Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro#Croce di Cavaliere della Croce di Ferro
|motivazione =
|data = 14 dicembre 1943
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon of Knight's Cross of the Iron Cross With Oak Leaves and Swords.svg
|nome_onorificenza = Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro#Croce di Cavaliere della Croce di Ferro
|motivazione =
|
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro#Croce di Cavaliere della Croce di Ferro
|motivazione =
|
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon of Knight's Cross of the Iron Cross
|nome_onorificenza = Croce di Cavaliere
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro#Croce di Cavaliere della Croce di Ferro
|motivazione =
|
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Croce di
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|
}}
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Croce di Ferro di II classe
|collegamento_onorificenza = Croce di Ferro
|motivazione =
|data = 24 maggio 1940
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Insegna di combattimento per le truppe corazzate in argento
|collegamento_onorificenza = Insegna di combattimento per le truppe corazzate
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = DEU Wound Badge 1918 Black BAR.png
|nome_onorificenza = Distintivo per feriti (1918)
|collegamento_onorificenza = Distintivo per feriti (Germania)
|motivazione = in ferro
|data =
}}
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
*
* Yves Buffetaut, ''Objectif Kharkov!'', Histoire&Collections 1997
* Paul Carell, ''Terra bruciata'', BUR 2000
* F. de Lannoy/J. Charita, ''Panzertruppen'', Editions Heimdal 2001
* Günther Fraschka, ''Knights of the Reich'', Schiffer publ. 1994
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* [[Operazione Barbarossa]]
* [[Terza battaglia di Char'kov]]
* [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)
* [[Battaglia di Kursk]]
* [[Controffensiva di Žitomir]]
* [[Offensiva di Žitomir-
== Altri progetti ==
{{interprogetto
{{Croce di Cavaliere con Diamanti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
[[Categoria:Militari della Wehrmacht]]
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