Autorità carismatica: differenze tra le versioni
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{{P|Bisogna astenersi dal dare giudizi morali su eventi o personalità storiche|sociologia|marzo 2012|Si noti che, secondo Weber, il capo carismatico non deve per forza essere una forza positiva, pertanto [[Benito Mussolini]] e [[Adolf Hitler]] potrebbero ragionevolmente essere considerati ''leaders'' carismatici. }}▼
Il [[sociologo]] [[Max Weber]] definì l''''autorità carismatica''' come "fondata sulla devozione all'eccezionale santità, eroismo o carattere esemplare di una singola persona, e dei modelli normativi o ordini rivelati o impartiti da tale soggetto
▲[[File:Bloch-SermonOnTheMount.jpg|thumb|300px|right|[[Gesù]] è considerato da Weber ed altri studiosi un esempio di ''leader'' religioso [[carisma (psicologia)|carisma]]tico. (Dipinto di [[Carl Heinrich Bloch]], ''Il discorso della montagna.)'']]
▲Il [[sociologo]] [[Max Weber]] definì l''''autorità carismatica''' come "fondata sulla devozione all'eccezionale santità, eroismo o carattere esemplare di una singola persona, e dei modelli normativi o ordini rivelati o impartiti da tale soggetto." L'autorità [[carisma]]tica è una delle tre forme di [[autorità]] esposte nella classificazione tripartita delle autorità di Weber, assieme a quella ''tradizionale'' ed alla ''razionale-legale''. Il concetto è divenuto di uso diffuso tra i sociologi.<ref>[http://www.12manage.com/methods_weber_charismatic_leadership.html ''What is Charismatic Leadership?'']</ref>
== Caratteristiche ==
Nei suoi scritti sull'argomento, Weber applica il termine [[carisma (psicologia)|carisma]]
L'autorità carismatica è "potere legittimato sulla base delle eccezionali qualità personali di un capo o la dimostrazione di straordinario acume e successo, che ispirano lealtà ed obbedienza tra i seguaci."<ref>Kendall, Diana, Jane Lothian Murray, and Rick Linden. ''Sociology in our time'' (2nd ed.), 2000. Scarborough, On: Nelson, 438-439.</ref> In quanto tale, si fonda integralmente sulla figura del ''leader:'' se questi viene meno per qualunque causa, il potere dell'autorità potrebbe rimanerne annientato. Tuttavia, per la sua peculiare natura e per la mancanza di un'[[organizzazione]]
A dispetto dell'attuale significato nel linguaggio comune dell'espressione ''leader carismatico,'' Weber ravvisò nell'autorità carismatica non tanto dei tratti particolari del capo carismatico, quanto piuttosto il riflesso di una relazione tra ''leader'' e discepoli - il che lo avvicina molto a come [[Sigmund Freud|Freud]] avrebbe trasformato la [[psicologia della folla]] <ref>{{cita testo|url=http://www.alterstoria.it/storia/simboli/psicologia.php|titolo=Le Bon: "Psicologia delle folle"}}</ref> di [[Gustave Le Bon]] attraverso la nozione di [[Identificazione (psicologia)|identificazione]] e di un [[Io (psicologia)|ideale di ''ego'']]. La validità del carisma si fonda sul suo "riconoscimento" da parte dei seguaci (o adepti - ''Anhänger,'' in [[lingua tedesca]]). Questo riconoscimento "non è (nell'autentico carisma) il retroterra della legittimità, ma un ''dovere,'' per quelli che sono scelti, in virtù di questa vocazione e della sua conferma, per riconoscere questa qualità. Ed il riconoscimento, psicologicamente, è un abbandono completamente personale, pieno di [[fede]], nato dall'entusiasmo o da necessità e speranza. Nessun profeta ha visto la sua qualità come dipendente dall'opinione della folla nei suoi confronti", sebbene il suo carisma rischi di sparire se è "abbandonato da Dio" o "la sua guida non offre prosperità ai suoi dominati".
Di Jens Beckert, Milan Zafirovski, Collaboratore Jens Beckert, Milan Zafirovski, Pubblicato da Routledge, 2006, ISBN 0415286735, 9780415286732, pag. 53</ref> Inoltre, la sociologia è [[assiologia|assiologicamente]] neutrale ''(Wertfreie Soziologie)'' nei confronti delle varie forme di dominazione carismatica: non fa distinzione tra il carisma di un [[berserker]], di uno [[sciamano]] o di quello esibito da [[Kurt Eisner]]. Per Weber, la sociologia considera questi tipi di dominazione carismatica in "maniera identica al carisma di [[eroe|eroi]], profeti, i 'sommi' salvatori, secondo l'opinione comune".▼
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Altre espressioni usate per descrivere il fenomeno qui trattato sono "dominazione carismatica" <ref>[http://uregina.ca/~gingrich/o12f99.htm Power, Domination, Legitimation, and Authority] Sociology 250 Retrieved October 2006 </ref> e "''leadership'' carismatica".<ref>Adair-Toteff, Christopher, ''Max Weber’s Charisma'', Journal of Classical Sociology, Vol. 5, No. 2, 189-204 (2005)</ref>▼
▲Di Jens Beckert, Milan Zafirovski, Collaboratore Jens Beckert, Milan Zafirovski, Pubblicato da Routledge, 2006, ISBN 0415286735, 9780415286732, pag. 53</ref>
▲Altre espressioni usate per descrivere il fenomeno qui trattato sono "dominazione carismatica"
=== La ''routinizzazione'' del carisma ===
L'autorità carismatica quasi sempre evolve nell'alveo dei confini stabiliti dall'autorità tradizionale o razionale (legale),<ref>Come si ricorderà, sono gli altri due tipi di autorità nella [[tassonomia]] weberiana specifica.</ref> ma per sua natura tende a contrapporsi a tali autorità e pertanto è spesso percepita come [[rivoluzione|rivoluzionaria]].
La routinizzazione è il processo per cui "l'autorità carismatica è sostituita da una burocrazia controllata da un'autorità costituita razionalmente o da una combinazione di autorità tradizionale e burocratica".<ref>Turner, Beeghley, e Powers, 1995 citato in Kendal ''et al.'' 2000.</ref> Per esempio, [[Maometto]], che aveva autorità carismatica come ''Il Profeta'' presso i suoi adepti, ebbe come successori l'autorità tradizionale e la struttura dell'[[Islam]], una chiara fattispecie di routinizzazione.
Alcuni capi possono usare vari strumenti per creare ed estendere la loro autorità carismatica; un'ipotesi è l'utilizzo della scienza delle [[pubbliche relazioni]]. Nel caso del [[Cristianesimo]], una religione che sviluppa il suo [[clero]] ed istituisce un insieme di leggi e regole, probabilmente rischia di perdere il suo carattere carismatico, spostandosi verso un altro tipo di autorità previa rimozione di quel ''leader.''
In politica, il potere carismatico spesso accompagna vari [[autoritarismo|stati autoritari]], [[autocrazia|autocrazie]], [[dittatura|dittature]] e [[teocrazia|teocrazie]]. Per concorrere a mantenere la loro autorità carismatica, tali regimi esprimeranno sovente un ampio [[culto della personalità]], che può essere visto come un tentativo di ottenere legittimità
▲In politica, il potere carismatico spesso accompagna vari [[autoritarismo|stati autoritari]], [[autocrazia|autocrazie]], [[dittatura|dittature]] e [[teocrazia|teocrazie]]. Per concorrere a mantenere la loro autorità carismatica, tali regimi esprimeranno sovente un ampio [[culto della personalità]], che può essere visto come un tentativo di ottenere legittimità <ref name=legitt /> appellandosi ad altre forme di autorità. Quando il capo di uno stato del genere muore o abbandona la carica e non compare un nuovo ''leader,'' il regime così descritto ha elevate probabilità di disgregarsi poco dopo l'eclissarsi del "grande uomo", a meno che vi sia stata una routinizzazione esaustiva.
== Applicazione delle teorie di Weber ==
Il modello weberiano di ''leadership'' carismatica che cede il passo all'[[istituzionalizzazione]] è appoggiato da parecchi sociologi accademici, come [[Eileen Barker]].<ref>
[[George D. Chryssides]]
Anche lo storico britannico [[Ian Kershaw]] nel suo studio intitolato “Hitler e l’enigma del consenso” prende in prestito la nozione weberiana di “potere carismatico” per definire quel peculiare “calderone ideologico” e quella innata e innegabile capacità oratoria del dittatore nazionalsocialista che, insieme ai moventi esterni, gli permisero di basare il suo potere su di un consenso di massa solido fino agli ultimi mesi di vita del Terzo Reich.
[[Len Oakes]],<ref>[http://www.icsahome.com/infoserv_profile/oakes_len.asp Oakes, Len, Ph.D. - profile]</ref> uno psicologo [[australia]]no che ha scritto una dissertazione sul carisma, aveva inserito undici capi carismatici in un test [[psicometria|psicometrico]], da lui chiamato ''[[adjective checklist]],''<ref>[http://www.sustainedaction.org/Explorations/followers_and_their_quest.htm ''The Followers and Their Quest Another Excerpt from Prophetic Charisma'']</ref> e li trovò un gruppo piuttosto ordinario. Seguendo lo [[psicanalista]] [[Heinz Kohut]], Oakes asserisce che i ''leaders'' carismatici mostrano tratti di [[narcisismo]] ed anche una carica straordinaria di energia, accompagnata da un'intima chiarezza affrancata dalle ansie e dai sensi di colpa che affliggono le persone normali. Egli comunque non seguiva integralmente la cornice concettuale prospettata da Weber in materia di autorità carismatica.<ref>Oakes, Len: ''Prophetic Charisma: The Psychology of Revolutionary Religious Personalities'', 1997, ISBN 0-8156-0398-3</ref>▼
== Nella psicologia sociale ==
▲La [[
Per Mauro Calise, nell'epoca contemporanea il nesso tra il ''leader'' e i media è diventato di tipo genetico; “al posto del ''logos'' collettivo, come principio di identità c’è l’irruzione dell’io: narcisistico, autoreferenziale, carismatico”<ref>M. CALISE, ''La democrazia del leader'', Laterza, 2016, secondo cui, in rapporto alla storia italiana, “il vero spartiacque segnato
dall’avvento della [[Seconda Repubblica (Italia)|seconda repubblica]] riguarda il riequilibrio dei
poteri tra ''media'' e magistratura da una parte, e governo e
parlamento dall’altra”</ref>. I [[leadership|leader]] diventano gli attori principali di ogni narrazione mediatica; ma rimangono
leader deboli, per non essere in grado di soddisfare tutte le richieste provenienti dalla società. La ''routinizzazione'' weberiana, quindi, non è un'evoluzione necessaria, ma soltanto eventuale del potere carismatico: quando il leader si installa nel governo e trasforma tale istituzione in un centro di connessione diretta fra ''premier'' ed elettorato, solo nella sua persistente fragilità - in rapporto ai due settori della vita pubblica che trascendono il circuito elettorale (magistratura e ''mass media'') - "potrebbe esserci la garanzia, secondo Calise, che i nuovi regimi personali rimangano all'interno della vita democratica, con istituzioni ovviamente da modificare in profondità per
adattarle al nuovo stile politico"<ref>Matteo Monaco, ''Si fa presto a dire leader'', [[Mondoperaio]] 8-9/2016, p. 65.</ref>.
== Note ==
== Bibliografia ==▼
* Luciano Cavalli, ''Max Weber: religione e società'',
* Frank Möller (
* Max Weber: ''Wirtschaft und Gesellschaft'', Mohr Siebeck, 1980, ISBN 3-16-147749-9, tr. it. ''Economia e Società'', 5 volumi (Comunità, Comunità religiose, Diritto, Dominio, La città), Roma, Donzelli, 2003-2016)
== Voci correlate ==
* [[Culto della personalità]]
*
* [[Guru]]
*
*
* [[Teoria del grande uomo]]
▲== Bibliografia ==
▲* ''Max Weber: religione e società'', di Luciano Cavalli, pubblicato da [[Il Mulino]], 1968
▲* Frank Möller (Hrsg.): ''Charismatische Führer der deutschen Nation'', R. Oldenbourg Verlag, 2004, ISBN 3-486-56717-9
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://hirr.hartsem.edu/ency/charisma.htm ''Charisma''] by Thomas Robbin in the ''Encyclopedia of Religion and Society'' edited by William H. Swatos (February 1998) ISBN 0-7619-8956-0 ▼
* {{cita testo|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carisma_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/|titolo=Carisma|postscript=nessuno}} Enciclopedia delle scienze sociali - Treccani
▲*
* {{cita web | url = http://atheism.about.com/od/religiousauthority/a/types_2.htm | titolo = Charismatic Authority: Emotional Bonds Between Leaders and Followers | accesso = 7 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060306031922/http://atheism.about.com/od/religiousauthority/a/types_2.htm | urlmorto = sì }}
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