L'Anticristo (saggio): differenze tra le versioni
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{{Libro
|titolo = L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo
|titoloorig = Der Antichrist. Fluch auf das Christenthum
|titoloalfa = Anticristo, L'
|immagine =
|didascalia =
|autore = [[Friedrich Nietzsche]]▼
▲|annoorig = 1888
|genere = [[saggio]]
|sottogenere = [[Filosofia|filosofico]]
|lingua = de
}}
'''''L'''''<nowiki>'</nowiki>'''''Anticristo. Maledizione del Cristianesimo''''' (''Der Antichrist. Fluch auf das Christenthum'') è un libro di [[Friedrich Nietzsche]] pubblicato originariamente nel [[
== Premesse: ''La volontà di potenza'' e l'incompatibilità naturale tra Nietzsche e nazismo ==
Il filosofo annuncia nell'introduzione che si starebbe rivolgendo a quei pochi che possano comprenderlo («Questo libro è riservato a pochissimi»)<ref>{{Cita|Friedrich Nietzsche|Prefazione.}}</ref>. L'etica della filosofia di Nietzsche in quest'ultimo periodo è legata alla [[volontà di potenza]], concetto presente già nelle opere precedenti ed elaborato per la prima volta in ''[[Così parlò Zarathustra]].'' Sul concetto filosofico di volontà di potenza Nietzsche avrebbe strutturato un'opera che si rifiutò poi anche solo di completare, lasciando solo qualche suo piccolo appunto di introduzione. Dell'opera in questione, la sorella di Nietzsche, [[Elisabeth Förster-Nietzsche|Elisabeth]], traviò gli appunti del fratello, aggiungendo sue personali considerazioni. ''[[La volontà di potenza (manoscritto)|La volontà di potenza]]'' sarebbe stata dunque pubblicata nel 1901. Le aggiunte di Elizabeth, sostenitrice del movimento nazista negli ultimi anni della sua vita, fecero erroneamente passare Nietzsche come un anticipatore della filosofia nazista. Tuttavia, ciò non è assolutamente vero, date le fortissime divergenze tra nazismo e Nietzsche: il primo, di fatto, ha le sue basi poste in ciò che Nietzsche definisce, dispregiativamente, come "[[Genealogia della morale|morale da schiavi]]": ossia un popolo, colmo di risentimento, il quale, troppo debole per poter esprimere la propria volontà, si fa appiglio a una dottrina che sostituisce al corpo lo spirito, la quale finisce per costituire una certezza metafisica. Come ormai chiarito da sostenitori e detrattori della sua opera, Nietzsche era sì fieramente reazionario ma, per esempio, non era antisemita, a differenza del marito della sorella, [[Bernhard Förster]], per il quale nutriva scarse simpatie. L'accusa verso Nietzsche di essere una sorta di proto-nazista risulta quindi non accurata e in parte fuorviante, malgrado Nietzsche sostenesse di fatto concetti poi diventati tipici del nazismo come l'eugenetica.
In seguito, l'opera sarebbe stata completamente ripulita dagli appunti di Elizabeth, e preservati solo quelli di Nietzsche, il quale, tuttavia, non voleva egli stesso pubblicare l'opera<ref name="test">Maurizio Ferraris, “Nietzsche e la volontà di potenza”, in Piero Di Giovanni, ''Nietzsche e la civiltà occidentale'', Anteprima, 2004.</ref>. Giorgio Colli e Mazzino Montinari, dopo un'attenta ricerca filologica e biografica, considerano l'opera ''[[La volontà di potenza (manoscritto)|La volontà di potenza]]'' come una falsificazione storica<ref>{{Cita web|url=https://www.fondfranceschi.it/wp-content/uploads/2025/01/Nietzsche-senza-la-volonta-di-potenza.pdf|titolo=Nietzsche senza la volontà di potenza}}</ref>.
== Tesi ==
Nietzsche critica il [[cristianesimo]] come "contro la vita" per la sua concezione di retribuzione divina e l'identificazione, a suo dire, della forza e degli istinti naturali come peccato e della debolezza con la virtù: questi due elementi, presi insieme, spingono i forti (che Nietzsche identifica con i nobili) a disprezzare e temere la propria forza, temendo che esercitarla possa portare alla punizione divina nell'[[aldilà]]; tenendo a freno i più forti, e dunque per Nietzsche i migliori fra gli uomini, l'umanità intera é stata dunque ridotta ad uno stato mediocre ed inoffensivo. Lo stesso concetto di [[Paradiso]], secondo Nietzsche spinge gli uomini ad odiare la propria vita reale e vederla come corrotta e senza valore, paragonandola con un mondo ideale immaginario dipinto come perfetto. Nel suo odio per il mondo terreno, il cristianesimo sarebbe dunque un precursore del [[pessimismo]]. Il cristianesimo, come il [[giudaismo]] suo antenato, sarebbe nato dalla brama di potere dai preti/sacerdoti, che, incapaci di dominare con la forza come i nobili guerrieri, avrebbero sottomesso sia questi ultimi che le masse inventando il concetto di giudizio divino e convincendoli che l'unico modo per evitarlo fosse ubbidire agli stessi preti.
Secondo Nietzsche, la vera dottrina di [[Gesù Cristo]] era diversa dal cristianesimo sviluppatosi in seguito, in quanto egli avrebbe insegnato la non resistenza, il perdono e l'accettazione di ogni cosa accadesse come via per la felicità e la beatitudine nella vita presente; Nietzsche vede questo modo di vivere come appropriato per alcuni, sia pure non tutti, gli uomini, e in particolare per i deboli e gli oppressi, in quanto insegna loro ad amare la vita anche in condizioni difficili, e pertanto rispetta la figura di Gesù così come da lui concepita; ritiene che il suo messaggio sia stato corrotto dagli [[evangelisti]] e da [[San Paolo]], che avrebbero introdotto la condanna dei potenti come peccatori e la dottrina della [[vita dopo la morte]]. Nietzsche afferma che il cristianesimo, per sostenersi, coltiverebbe il desiderio di vendetta verso i superiori da parte degli inferiori (come tra l'altro il [[socialismo]], erede "laico" del cristianesimo): agli inferiori é promesso un altro mondo in cui loro saranno premiati e i loro superiori saranno puniti.
L'analisi considera
In chiusura presenta il ''
{{Approfondimento
|allineamento = sdestra
|titolo=Legge contro il cristianesimo<ref>{{Cita|Friedrich Nietzsche|p. 93.}}</ref>▼
|larghezza = 100%
|contenuto=<center>Data nel dì della salute, nel primo giorno dell'anno uno</center><center>(– il 30 settembre 1888 della falsa cronologia)</center></br>▼
<center>Guerra mortale contro il vizio: il vizio è il Cristianesimo</center>▼
▲|contenuto = <div align="center">Data nel dì della salute, nel primo giorno dell'anno uno</
''Prima proposizione''. – Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d'uomo è il prete: egli ''insegna'' la contronatura. Contro il prete non si hanno
''Seconda proposizione''. – Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro i cattolici, più severi contro i protestanti liberali che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell'essere cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il ''filosofo''.
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''Quarta proposizione''. – La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di «impurità» è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.
''Quinta proposizione''. – Chi mangia allo stesso tavolo con un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il ''nostro'' [[Tschandala|Ciandala]] –
''Sesta proposizione''. – Si chiami la storia «sacra»
''Settima proposizione''. – Il resto è conseguenza.
''L'Anticristo''
}} == Edizioni ==
* {{
* {{cita libro|autore=Friedrich Nietzsche|titolo=L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo|anno=1998|editore=Adelphi|città=Milano|
* {{cita libro|autore=Friedrich Nietzsche|titolo=L'anticristiano. Imprecazione sul cristianesimo|editore=
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Critiche alla religione]]
{{Portale|Filosofia|letteratura}}▼
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q=Friedrich Nietzsche#L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo|etichetta=''L'Anticristo. Maledizione del Cristianesimo''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Opere di Nietzsche]]▼
▲[[Categoria:Opere di Friedrich Nietzsche]]
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