Assiria: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la provincia dell'Impero romano|Assiria (provincia romana)}}
{{Avvisounicode}}
{{nota disambigua|l'omonima provincia romana|[[AssiriaAssiri (provincia romanadisambigua)]]|Assiri}}
{{nota disambigua|altrila significatilingua|[[AssiriLingua (disambigua)]]accadica|AssiriAssiro}}
{{Stato storico
{{nota disambigua|la lingua assira|[[lingua accadica]]|Assiro}}
|nomeCorrente = Assiria
{{quote|Nella mia seconda spedizione con la massima rapidità marciai verso [[Babilonia]] ... Perché il luogo di quella città non fosse più riconoscibile ... lo mutai in una palude di cacca|Annali di Sennacherib [re assiro fra il 704 e il 681 a.C.]}}
|linkStemma = Ashur symbol Nimrud.png
 
|linkLocalizzazione = Assyrie general.PNG
Anticamente il termine '''Assiria''' ([[Lingua accadica|Accadico]]: Aššur; [[Lingua aramaica|Aramaico]]: אתור/ܐܬܘܪ, Aṯûr; [[Lingua ebraica|Ebraico]]: אשור, Aššûr) si riferiva ad una regione dell'alto [[Tigri]], corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno [[Iraq]].
|didascaliaLocalizzazione = In rosso, la patria ancestrale degli [[Assiri]]; in arancio, la massima estensione dell'[[Impero neo-assiro]] (nel [[VII secolo a.C.]], poco prima della sua caduta)
Era cinta ad est dai monti [[Zagros]] e a nord dal massiccio dell'[[Armenia]], mentre a sud-ovest si estendeva la pianura [[Mesopotamia|mesopotamica]].
|lingua ufficiale = [[Lingua accadica|accadico]]
|lingua = [[Lingua accadica|accadico]], [[Lingua aramaica|aramaico]], [[Lingue cananaiche]], [[Lingua elamica|elamico]]
|capitale principale = [[Assur (città antica)|Assur]] <small>(1950 a.C. - 1270 a.C., 1234 a.C. - tardo [[XIII secolo a.C.]] e 1207 a.C. - 880 a.C.)</small>
|altre capitali = [[Nimrud]] <small>(1270 a.C. circa - 1234 a.C., 880 a.C. - 717 a.C. e 626 a.C. - 612 a.C.)</small><br/>
[[Kar-Tukulti-Ninurta]] <small>(tardo [[XIII secolo a.C.]] - 1207 a.C.)</small><br/>
[[Dur Šarrukin]] <small>(717 a.C. - 706 a.C.)</small><br/>
[[Ninive]] <small>(700 a.C. circa - 626 a.C.)</small>
|dipendente da = [[Impero babilonese]] <small>(1776 a.C. - 1750 a.C.)</small><br/>
[[Mitanni|Regno di Mitanni]] <small>([[XV secolo a.C.]])</small>
|dipendenze = [[Regno di Giuda]] <small>(722 a.C. - 612 a.C.)</small><br/>
[[XXVI dinastia egizia|Regno dell'Antico Egitto]] <small>(671 a.C. - 612 a.C.)</small>
|governo = Monarchia teocratica assoluta
|inizio = [[II millennio a.C.]] circa
|fine = 612 a.C. circa
|periodo massima espansione = 911 a.C. - 612 a.C.
|periodo popolazione =
|stato precedente = [[Impero babilonese]]<br/>[[Mitanni|Regno di Mitanni]]<br/>[[Regno di Urartu]]<br/>[[Elam|Regno di Elam]]<br/>[[Ittiti#Gli Stati neo-ittiti|Regni Neo-Ittiti]]<br/>[[Aramei|Regno degli Aramei]]<br/>Regno degli [[Ammoniti (popolo)|Ammoniti]]<br/>[[Filistei]]<br/>[[Regno d'Israele]]
|stato successivo = [[Impero Neo-Babilonese]]<br/>[[Medi|Impero dei Medi]]<br/>[[XXVI dinastia egizia|Regno dell'Antico Egitto]]
|stato attuale = {{EGY}} <br/> {{JOR}} <br/> {{IRN}} <br/> {{IRQ}} <br/> {{ISR}} <br/> {{KWT}} <br/> {{LBN}} <br/> {{PSE}} <br/> {{SYR}} <br/> {{TUR}}
}}
Anticamente il termine '''Assiria''' ({{Accadico|Aššur}}; {{Aramaico|אתור/ܐܬܘܪ|Aṯûr}}; {{Ebraico|אשור|Ashur}}) si riferiva a una regione dell'alto [[Tigri]], corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno [[Iraq]]. Era cinta ad est dai monti a nord del monte olimpo, mentre a sud-ovest si estendeva fino in Asia.
 
Alla fine del [[III millennio a.C.]] questo territorio fu colonizzato da una popolazione [[semitica]] di [[AmorritiAmorrei]], strettamente imparentata coicon i [[Babilonesi]], cioè gli '''Assiri''' che, come la stessa regione, presero il nome dall'antica città di Assur.<br/>Più tardi il termine andò a indicare l'[[AssurImpero (città)assiro]] propriamente detto che, dal [[IX secolo a.C.|AssurIX]] al [[VII secolo a.C.]] dominò su tutta la [[Mezzaluna Fertile]], l'[[Egitto]] e una parte dell'[[Anatolia]].
Più tardi il termine andò ad indicare l'impero assiro prop detto che, dal IX al VII secolo a.C. dominò su tutta la Mezzaluna dicacca, l'[[Egitto]] e gran parte dell'[[Anatolia]].
 
Gli Assiri sono oggi noti soprattutto per la loro terribile ferocia nei confronti delle popolazioni vinte che venivano trucidate e deportate.
La loro storia può essere suddivisa cronologicamente in tre periodi. Questi sono detti:
* Antico ImperoRegno o periodo PaleoassiroPaleo-assiro ([[1950-1750 a.C.|1950]]-[[1365 aca.C.]]) ;
* Medio ImperoRegno o peripeneperiodo MedioasiroMedio-assiro ([[1365-932 a.C.|1365]]-[[932 a.Cca.]]);
* Nuovo ImperoRegno o periodo NeoassiroNeo-assiro ([[911-612 a.C.|911]]-[[612 aca.C.]]).<ref>Tutte le date sono approssimate in quanto mai completamente certe.</ref>
Fu durante il periodo del AnticoNuovo ImperoRegno che la civiltà assira raggiunse il suo apice.
 
== Storia primitiva ==
L'Assiria era già popolata durante il [[Paleolitico]], come dimostrano i ritrovamenti di alcuni crani di [[uomo di Neanderthal]].<br/>
Uno dei maggiori siti [[neolitico|neolitici]] nella regione è [[Hassuna|Tell Hassuna]], il centro della [[cultura di [[Hassuna]]. Maggiori informazioni riguardo alla storia più remota di questa regione ci rimangono però sconosciute. </br>

Secondo alcune tradizioni giudeo-cristiane, la città di [[Assur (città)|Assur]] fu fondata da [[Assur (divinità)|Assur]], figlio di [[Sem (Bibbia)|Sem]], che fu divinizzato dalle successive generazioni e divenne dio patrono della città stessa. In realtà, probabilmente, le prime comunità agricole sedentarie compaiono attornoverso alil [[VIVII millennio a.C.]]-[[VIIVI millennio a.C.]] Queste coltivavano [[Hordeum vulgare|orzo]] e [[grano]] e praticavano l'allevamento di [[ovini]], [[bovini]] e [[suini]].
 
Attorno al [[III millennio a.C.]], l'AssiraAssiria, come tutta l'area mesopotamica, subì l'influsso della potente civiltà [[Sumeri|sumera]], che per un breve periodo sottomise quest'area, in particolare nel periodo dell'[[Impero accadico|imperoImpero di Akkad]] ([[2325 a.C.|2325]]-[[2200 a.C.]] ca.) e all'epoca della [[Terza dinastia di Ur]] ([[2113 a.C.|2113]]-[[2004 a.C.]] ca.). Successivamente, attorno al [[II millennio a.C.]], il territorio fu invaso dalla popolazione semitica degli [[Amorrei]]; da questo momento in avanti si svilupperà la vera e propria civiltà assira, inizialmente grazie agli scambi commerciali prodotti dalle sue principali città.
 
== Antico Impero (1950-1365 a.C.)Regno ==
=== La città-stato di Assur ===
La città-stato di [[Assur (città)|Assur]] ebbe profondi e intensi contatti con le città dell'altopiano [[Anatolia|anatolico]]. Gli Assiri, sotto il regno di [[Sargon I di Assiria|Sargon I]] stabilirono, infatti, "colonie mercantili" in [[Cappadocia (regione)|Cappadocia]], ad esempio a [[Kanesh]] (odierna [[Kültepe]]) all'incirca nel [[1920 a.C.]]-[[1840 a.C.]] e [[1798 a.C.|1789]]–[[1740 a.C.]] Tali colonie, chiamate ''[[karûm]]'', (parola accadica per indicare la "banchina del porto"), furono annesse alle città anatoliche, ma fisicamente separate da esse godendo d'uno statuto fiscale speciale. Esse debbono essere sorte per una lunga tradizione di commerci fra [[Assur (città)|Assur]] e le città dell'Anatolia ma nessuna testimonianza scritta o archeologica lo comprova. Il commercio consisteva in metallo ([[piombo]] o [[Stagno (elemento chimico)|stagno]]; la terminologia in questo caso non è del tutto chiara) e tessuti provenienti dall'Assiria, scambiati con metalli preziosi ([[oro]] e [[argento]]) in Anatolia. Il commercio avveniva mediante carovane trainate da asini e in media per percorrere la distanza tra [[Assur (città)|Assur]] e KanishKanesh (circa 850&nbsp;km) si impiegavano cinquanta giorni.
 
=== Il regno di Shamshi-Adad I ===
{{vedi anche|Shamshi-Adad I}}
A causa dell'espansione delle tribù [[Amorrei|amorree]], che muovevano dal delta del fiume [[Khabur]], la città di [[Assur (città)|Assur]] conobbe l'avvento della prima dinastia amorrea, fondata dall'energico re [[Shamshi-Adad I]] ([[1813 a.C.|1813]]-[[1781 a.C.]]). Egli pose suo figlio [[Ishme-Dagan]] sul trono della vicina Ekallatum e consentì alle colonie della Cappadocia di restare attive. Shamshi-Adad I conquistò inoltre la potente città di [[Mari (città)|Mari]] sull'[[Eufrate]] a capo della quale mise un altro dei suoi figli, [[Yasmah-Adad]]. Con questo sovrano gli Assiri conobbero la prima e vera espansione territoriale, il regno di Shamshi-Adad, infatti, comprendeva allora tutta la Mesopotamia del nord.
[[File:Samsi Addu.PNG|thumb|Estensione approssimativa dell'[[Antico Regno assiro]] alla morte di Shamshi-Adad I, verso il 1775 a.C.]]
A causa dell'espansione delle tribù [[Amorrei|amorree]], che muovevano dal delta del fiume [[Khabur]], la città di [[Assur (città)|Assur]] conobbe l'avvento della prima dinastia amorrea, fondata dall'energico re [[Shamshi-Adad I]] (1812-1780 a.C., secondo la [[cronologia media]]).<ref>{{cita|Liverani 2009|p. 327}}.</ref> Egli pose suo figlio [[Ishme-Dagan]] sul trono della vicina Ekallatum e consentì alle colonie della Cappadocia di restare attive. Shamshi-Adad I conquistò inoltre la potente città di [[Mari (città antica)|Mari]] sull'[[Eufrate]] a capo della quale mise un altro dei suoi figli, [[Yasmah-Adad]]. Con questo sovrano gli Assiri conobbero la prima e vera espansione territoriale, il regno di Shamshi-Adad, infatti, comprendeva allora tutta la Mesopotamia del nord.
 
Dopo la morte del sovrano, Ishme-Dagan prese nelle sue mani il regno che, però, iniziò subito a disgregarsi: il governo del fratello Yasmah-Adad fu infatti rovesciato e la città di Mari venne persa. Il nuovo re di Mari si alleò con [[Hammurabi]] di [[Babilonia]] e l'Assiria dovette quindi affrontare il crescente potere di Babilonia. Per questo motivo Ishme-Dagan strinse un'alleanza con i nemici di Babilonia e la lotta per il potere continuò per molti anni.
 
=== L'Assiria ridotta a stato vassallo ===
Fu solo dopo la [[morte]] di Shamshi-Adad e la caduta dei suoi figli che [[Hammurabi]] di [[Babilonia]] conquistò [[Assur (città)|Assur]]. Con Hammurabi, i vari ''karûm'' in Anatolia cessarono la loro attività mercantile, probabilmente per il fatto che le merci assire venivano ora commerciate con gli stessi babilonesi[[Babilonesi]]. Seguì per l'Assiria un lungo periodo di decadenza che perdurò fino al [[XIV secolo a.C.]]
 
== Medio Impero (1365-932 a.C.) ==
<ref>A seconda degli studiosi l'inizio del Medio Impero viene fatto iniziare o con la caduta dell'antico regno assiro di Shamshi-Adad I, o con l'ascesa al trono di Assur-uballit I.</ref>
[[File:Adad-Nirari stela.jpg|thumb|right|250px|Stele di un re chiamato Adad-nirari, probabilmente Adad-nirari I. Oggetto rubato dal Museo nazionale iracheno durante i saccheggi avvenuti durante la guerra del 2003]]
 
== Medio Regno ==
{{Vedi anche|Regno medio-assiro}}
A seconda degli studiosi l'inizio del Medio Impero viene fatto iniziare o con la caduta dell'antico regno assiro di Shamshi-Adad I, o con l'ascesa al trono di Assur-uballit I.
[[File:Adad-Nirari stela.jpg|thumb|Stele di un re chiamato Adad-nirari, probabilmente Adad-nirari I. Oggetto rubato dal Museo nazionale iracheno durante i saccheggi avvenuti nel corso della guerra del 2003.]]
[[File:Mesopotamia 1200 BC.jpg|thumb|Mesopotamia ed estensione del Medio Regno assiro, c. 1200 a.C.]]
=== L'espansione assira ===
Nel [[XV secolo a.C.]], [[Shaushtatar]], re di [[Hanilgalbat]] (nome accadico di [[Mitanni]]), saccheggiò [[Assur (città)|Assur]] e rese l'Assiria uno stato vassallo. L'Assiria versò tributi a Hanilgalbat fino a quando gli [[Hurriti]] di Mitanni furono vinti dagli [[Ittiti]], permettendo a [[Assur-uballit I]] ([[1365 a.C.|1365]]-[[1330 a.C.]]) di creare una sorta di impero assiro.
 
Hanilgalbat fu infine conquistata sotto [[Adad-nirari I]], che descrive sé stesso come un "Gran Re" (''Sharru rabû'') nelle lettere ai governanti ittiti. Il successore di Adad-nirari I, [[Salmanassar I]] ([[1276 a.C.|1276]]-[[1246 a.C.]]), fece di [[Calah]] la sua capitale operando un'espansione del suo regno verso nord-ovest, per lo più a spese degli Ittiti, raggiungendo il [[Karkemish]].
Suo figlio e successore, [[Tukulti-Ninurta I]] ([[1243 a.C.|1243]]-[[1207 a.C.]]), sconfisse [[Kashtiliash IV]], re [[Cassiti|cassita]] di Babilonia, conquistando la città e depredandone i templi. Verso la fine del suo regno iniziò a costruire una nuova capitale, [[Kar-Tukulti-Ninurta]], che doveva sostituire la vecchia [[Assur (città)|Assur]]. Suo figlio Assurnasirpal, però, si ribellò e il re fu infine assassinato. Iniziò, quindi, un nuovo periodo di decadenza: Babilonia si rese nuovamente indipendente e attaccò l'Assiria che, durante i regni dei re babilonesi Melishipak II e Marduk-apal-iddin I, fu resa tributaria.
 
=== Tiglat-Pileser I e la creazione del primo impero assiro ===
Quando l'[[Ittiti|Impero Ittitaittita]] collassò sotto l'attacco dei [[Frigi]] (i Meshech/Mushki degli annali assiri), Babilonia e l'Assiria iniziarono a rivaleggiare per le regioni [[Amorrei|amorree]] precedentemente sotto il saldo controllo ittita. Il re assiro Assur-resh-ishi sconfisse [[Nabucodonosor I]] di Babilonia in una battaglia in questa regione.
 
Il figlio di Assur-resh-ishi, [[Tiglat-Pileser I]] ([[1115 a.C.|1115]]-[[1076 a.C.]]), può essere considerato il fondatore del primo e vero impero assiro. Nel [[1115 a.C.]], infatti, [[Tiglat-Pileser I]] attraversò l'[[Eufrate]] conquistò il Karkemish, sconfisse i Mushki (i Meshech dell'[[Antico Testamento]]) arrivando fino al [[lago di Van]] e il resto degli Ittiti (anche quelli che cercavano di raggiungere il [[Mar Nero]]); avanzò, quindi, verso il [[Mediterraneo]], assoggettando la [[Fenicia]]. Marciò, inoltre, due volte su Babilonia (dove la vecchia dinastia dei [[Cassiti]] era stata sconfitta da una degli [[Elamiti]]), assumendo il vecchio titolo di "Re di Sumer e Accad", sebbene non fosse mai riuscito a deporre il re babilonese in carica. La genealogia biblica (Genesi, 10-22) colloca Asshur fra i discendenti del ramo di Shem.
 
== Nuovo Impero (932-612 a.C.)Regno ==
{{Vedi anche|Impero assiro}}
[[File:Map of Assyria.png|thumb|right|350px|Mappa dell'impero assiro]]
[[File:Map of Assyria.png|alt=|miniatura|Mappa dell'Impero neo-assiro.]]
Ben presto il grande impero costruito da Tiglat-Pileser I iniziò a sgretolarsi a causa di una serie di sovrani deboli ed incapaci, logoranti guerre con la vicina [[Urartu]] e continue invasioni da parte dei nomadi [[Aramei|aramaici]]. Gli Assiri dovettero affrontare un nuovo periodo di declino che durò quasi due secoli. Questo lungo periodo di debolezza terminò con l'ascesa al trono di [[Adad-Nirari II]] ([[911 a.C.|911]]-[[891 a.C.]]). Il nuovo sovrano riportò fermamente sotto il suo controllo le aree ancora, almeno nominalmente, appartenenti agli Assiri e annetté le regione degli aramei, il cui centro era Nisibis, deportando le popolazioni a nord, in luoghi molto lontani. Oltre ad espandere il confine con [[Babilonia]] leggermente più a sud, non intraprese una politica di espansione, preferendo consolidare i confini dell'impero che non si spinse oltre [[Khabur]]. Il suo successore e figlio, [[Tukulti-Ninurta II]] ([[890 a.C.|890]]-[[884 a.C.]]), durante il suo breve regno, conquistò solo alcuni territori aramei a nord intorno alla città di [[Harran]].
Ben presto il grande impero costruito da Tiglat-Pileser I iniziò a sgretolarsi a causa di una serie di sovrani deboli ed incapaci, logoranti guerre con la vicina [[Urartu]] e continue invasioni da parte dei nomadi [[Aramei|aramaici]]. Gli Assiri dovettero affrontare un nuovo periodo di declino che durò quasi due secoli. Questo lungo periodo di debolezza terminò con l'ascesa al trono di [[Adad-Nirari II]] ([[911 a.C.|911]]-[[891 a.C.]]).
 
Il nuovo sovrano riportò fermamente sotto il suo controllo le aree ancora, almeno nominalmente, appartenenti agli Assiri e annetté la regione degli Aramei, il cui centro era Nisibis, deportando le popolazioni a nord, in luoghi molto lontani. Oltre ad espandere il confine con Babilonia leggermente più a sud, non intraprese una politica di espansione, preferendo consolidare i confini dell'impero che non si spinse oltre [[Khabur]]. Il suo successore e figlio, [[Tukulti-Ninurta II]] ([[890 a.C.|890]]-[[884 a.C.]]), durante il suo breve regno, conquistò solo alcuni territori aramei a nord intorno alla città di [[Harran]].
 
=== L'apogeo dell'impero ===
Il successivo re, [[Assurnasirpal II]] ([[883 a.C.|883]]-[[859 a.C.]]), intraprese un programma di spietata espansione, prima incutendo terrore a tutti i popoli del nord fino a [[Nairi]], poi assoggettando gli Aramaici tra [[Khabur]] e l'[[Eufrate]]. La sua durezza scatenò una rivolta che fu ferocemente soppressa in una battaglia di due giorni. A seguito di questa vittoria, avanzò senza ostacoli fino al [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ed impose pesanti tributi ai Fenici.
[[File:Ashur-nasir-pal II Louvre AO19851.jpg|thumb|left|250px|Il re assiro Assurnasirpal II e il suo scudiero. Rilievo in alabastro trovato nel suo palazzo a Nimrud]]
 
Come mai prima di allora, gli Assiri cominciarono a vantarsi e a godere della loro spietatezza: con Assurnasirpal II si consolidò definitivamente l'immagine dell'assiro spietato e sanguinario. Tutti gli anni il re organizzava una campagna e al suo avvicinarsi i re vassalli gli inviavano doni per evitare che le loro città fossero devastate.
 
Come mai prima d'allora, gli Assiri cominciarono a vantarsi e a godere della loro spietatezza: con Assurnasipal II si consolidò definitivamente l'immagine dell'assiro spietato e sanguinario. Tutti gli anni il re organizzava una campagna e al suo avvicinarsi i re vassalli gli inviavano doni per evitare che le loro città fossero devastate. </br>
Durante il suo regno vi fu una vasta produzione di statue e bassorilievi che rappresentano con estremo dettaglio i vari tipi di torture e punizioni a cui venivano sottoposti i popoli sconfitti.
[[Assurnasirpal II]], inoltre, trasferì la capitale alla città di [[Calach]] (odierna [[Nimrud]]). I sontuosi palazzi ornati da bassorilievi, i grandi templi e gli altri edifici fatti costruire da Assurnasirpal sono una chiara testimonianza della ricchezza, del potere e del considerevole sviluppo artistico ed economico raggiunto dagli Assiri in questo periodo.
 
==== Salmanassar III ====
Il figlio di Assurnasirpal, [[Salmanassar III]] ([[859 a.C.]]-[[824 a.C.]]), durante i suoi trentacinque lunghi anni di governo, trasformò la capitale in un campo armato. Ogni anno gli eserciti assiri marciavano fuori dalle mura per depredare e distruggere. Babilonia fu occupata e ridotta a stato vassallo. Salmanassar intraprese trentadue campagne, la maggior parte delle quali gli permise di incassare tributi senza colpo ferire; tuttavia, nell'[[854 a.C.]], si scontrò con la coalizione di Adadidri (Adadezer) di [[Damasco]] e di Acab d'[[Israele]], accorsi in aiuto delle città della Siria, della Cilicia e della Fenicia, che rifiutavano di pagare i tributi (questa è una rara occasione della storia che vede un'alleanza tra lo Stato di Israele e il regno aramaico). I due eserciti si scontrarono a [[Battaglia di Qarqar|Karkar]] nell'[[853 a.C.]] e, a dispetto della descrizione fornita da Salmanassar, secondo la quale il suo esercito avrebbe "vinto l'opposizione", sembra che la battaglia sia terminata in un sostanziale pareggio, in quanto le forze assire furono ritirate poco tempo dopo.

Salmanassar riprese sotto il suo controllo [[Karkemish]] nel nell'[[849 a.C.]], e solo nell'[[841 a.C.]] si mise a capo di un nuovo esercito che marciò contro [[Damasco]], prima assediandola e poi invadendola, prendendone il controllo. Sottomise anche [[Jehu]] di [[Israele]], [[Tiro (città antica)|Tiro]] e [[Sidone]]. In un'altra campagna sottomise l'importante regno aramaico di Bit-Jakin, presso il Golfo Persico. Su un [[obelisco]] nero, scoperto a [[Kalhu]], sono incise queste, e altre imprese militari, avvenute sotto il suo regno.
 
Durante gli ultimi anni di regno scoppiò una rivolta di corte, dovuta a problemi dinastici, sfociata in guerra civile, che fece precipitare l'Assiria in un nuovo periodo di declino.
 
==== Una nuova decadenza ====
Nonostante tutto il figlio di Salmanassar, III [[Shamshi-Adad V]] (824-[[810 a.C.]]), riuscì a respingere le pretese al trono del fratello minore diventando re. Shamshi-Adad si trovò a governare su un'Assiria fortemente indebolita; cercò comunque di frenare le invasioni di Urartu ma, impegnandosi su questo fronte, perdette i vantaggi acquistati sull'Eufrate e in Siria. Quando egli morì, il figlio [[Adad-nirari III]] ([[810 a.C.|810]]-[[782 a.C.]]) era troppo piccolo per governare, e il regno fu quindi retto per cinque anni dalla madre, [[Sammu-ramat]] (identificata come la [[Semiramide]] dei Greci) coadiuvata dal ''[[turtanu]]'' (una sorta di generale supremo dell'esercito). Grazie anche a questo energico funzionario, sotto il regno di Adad-nirari, furono risollevate le sorti del regno, che sottomise tutta la [[Siria (regione storica)|Siria]] fino ad [[Adom]]. Il re combatté anche contro i [[Medi]], riuscendo forse a giungere addirittura fino al [[Mar Caspio]].
 
I successivi tre sovrani, [[Salmanassar IV]] ([[782 a.C.|782]]-[[772 a.C.]]), [[Assur-dan III]] ([[772 a.C.|772]]-[[754 a.C.]]) e [[Assur-nirari V]] ([[753 a.C.|753]]-[[745 a.C.]]), non riuscirono a creare un forte potere centrale, e si assistette al proliferare di numerose figure secondarie, che assumevano forti poteri a livello locale. Questi re dovettero quindi affrontare molte rivolte e ribellioni, e in una di queste, probabilmente, morì Assur-nirari.
 
=== Il Secondo Impero assiro ===
[[File:Tiglath-Pileser III Nimrud Louvre AO19853.jpg|thumb|right|250px|Tiglatpileser III, re dell'Assiria (745–727 a.C.). Rilievo in alabastro, dal palazzo di Tiglatpileser a Nimrud.]]
 
Approfittando del momento di crisi e confusione in cui si trovava il regno, [[Tiglatpileser III]] ([[745 a.C.|745]]–[[727 a.C.]]), con un colpo di mano s'impossessò del regno e diede inizio a vaste riforme che migliorarono notevolmente l'efficienza e la sicurezza dell'impero.
 
Gli abitanti delle province conquistate venivano sistematicamente deportati, l'impero fu diviso in province, sostituendo ai vassalli del re dei governatori assiri di fiducia. L'intero regno era quindi organizzato sottomediante unaun complessacomplesso burocraziaapparato conburocratico, a capo del quale era il re, ache caporiceveva in cuida ogni distretto pagava un tributo fisso fornendo anchee un contingente militare. Le forze assire divennero a questo punto un esercito permanente che, attraverso successivi miglioramenti, si trasformò in una macchina da combattimento inarrestabile; d'ora in avanti la politica assira ebbe come intento di portare sotto un unico impero l'intero mondo civilizzato. Questi cambiamenti sono spesso identificati come l'inizio del “Secondo Impero Assiro”.
 
Dopo aver sottomesso [[Babilonia]], facendosi incoronare "Re Pul di Babilonia", e aver severamente punito [[Urartu]], Tiglatpileser diresse i suoi eserciti in [[Siria (regione storica)|Siria]], che aveva nel frattempo riguadagnato l'indipendenza. Dopo un assedio durato tre anni, [[Arados|Arpad]] venne espugnata, riducendo così il potere di [[Hamath]]. [[Azariah]] (Uzziah), essendo un alleato del re di Hamath, fu costretto da Tiglatpileser a rendergli omaggio e a pagare tributi annui.
 
Nel [[738 a.C.]] [[Tiglatpileser III]] occupò la [[Filistea]] e invase Israele, imponendo pesanti tributi. [[Acaz]], [[regno di Giuda|re di Giuda]], entrò in guerra contro [[Israele]] e la [[Siria (regione storica)|Siria]], chiedendo aiuto al re assiro promettendogli una ricompensa in oro ed argento; questi, secondo i patti, "marciò contro [[Damasco]], sconfisse e fece uccidere [[Rezin]] e assediò la città". Dopo aver lasciato una parte dell'esercito a proseguire l'assedio, avanzò, mettendo a ferro e fuoco le province ad est della [[Giordania]], [[Filistea]] e [[Samaria]]. Nel [[732 a.C.]] espugnò [[Damasco]], deportandone gli abitanti.
 
Grazie alla conquiste e alle riforme di questo re, si può parlare di un vero e proprio impero assiro, che era finalmente riuscito a creare dei governi stabili e sicuri anche nelle province esterne.
 
Il successore di [[Tiglat-Pileser III]], il figlio [[Salmanassar V]] ([[727 a.C.|727]]-[[722 a.C.]]) dovette affrontare il re [[Osea (re)|Osea]] di [[Israele]], il quale smise di pagare i tributi e si alleò con l'[[Egitto]] nel [[725 a.C.]] Ciò spinse Salmanassar ad invadere la Siria e ad assediare [[Samaria]] (capitale di Israele). La città resistette per tre anni ma fu infine devastata.
In politica interna Salmanassar introdusse una profonda riforma fiscale, che produsse un forte malcontento. Salmanassar fu infine deposto nel [[722 a.C.]] da [[Sargon II]] ([[721 a.C.|721]]-[[705 a.C.]]), il comandante in capo dell'esercito,.
 
=== Dinastia Sargonidedi Sargon ===
[[File:Sargon II and dignitary.jpg|thumb|right|250px|Sargon II con un dignitario. Bassorilievo dal palazzo di Khorsabad, ca. 713&nbsp;– 716 a.C.]]
Sargon II invase immediatamente [[Samaria]], esiliando più di 27.000 persone, dando inizio alla [[diaspora]] e distruggendo di fatto il regno del nord d'[[Israele]]. Invase inoltre la [[Giudea]], impossessandosi di [[Gerusalemme]]. Nel [[721 a.C.]], sotto il potente principe caldeo [[MerodachMarduk-baladanapla-iddina II|Marduk-apla-iddina]], [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] si liberò dal giogo assiro e Sargon, non potendo sedare la rivolta, rivolse la sua attenzione nuovamente alla Siria, a Urartu e ai Medi, penetrò nell'altopiano iranico fino al monte [[Bikni]], costruendo molte fortezze al suo passaggio, per poi ritornare nel [[710 a.C.]] alla conquista di Babilonia.
 
Per quanto riguarda la politica interna, Sargon continuò l'opera di centralizzazione iniziata da Tiglatpileser III e per questo fece costruire una nuova capitale a est di [[Ninive]], [[Dur Sharrukin]] (odierna [[Khorsabad]]), usando i tributi che l'Assiria aveva raccolto dalle varie nazioni sotto il suo dominio.
 
Nel [[705 a.C.]] Sargon fu ucciso durante una battaglia contro i [[Cimmeri]] nel regno neo-hittita di Tabal e il suo successore, il figlio [[Sennacherib]] (705-[[681 a.C.]]), decise di trasferire la capitale da Dur Sharrukin a Ninive, cercando di prendere le distanze dalle politiche del padre evitando in qualsiasi modo di intervenire in Anatolia.
 
Babilonia, nel frattempo, si era resa nuovamenteresasi indipendente sotto il re [[Merodachbaladan II]]Marduk-apla-iddina: Sennacherib gli diede battaglia a [[Kish (Sumer)|Kish]] e lo costrinse a rifugiarsi sulla costa [[elam]]itica. Sennacherib decise allora di attaccare MerodachbaladanMarduk-apla-iddina per mare. Ma al ritorno l'esercito assiro dovette lottare contro il re di Elam e gli Arabi che avevano nuovamente invaso Babilonia. Nel [[701 a.C.]] [[Ezechia]] di Giuda formò un'alleanza con l'Egitto contro l'Assiria, e Sennacherib di conseguenza si mosse verso [[Gerusalemme]], distruggendo 46 città sul suo cammino. La vicenda viene descritta in "Isaia 10",5-15.27b-32; i fatti accaduti in seguito non sono chiari (la [[Bibbia]] dice che un angelo del Signore colpì l'esercito assiro a Gerusalemme; [[Erodoto]] afferma che furono decimati da una malattia diffusa dai topi d'Egitto; gli storici moderni danno credito alla teoria della pestilenza); tuttavia, ciò che è certo, è che l'esercito invasore fu in qualche modo decimato, e che Sennacherib non riuscì a catturare Gerusalemme.
 
Nel [[689 a.C.]], Babilonia si ribellò ancora una volta, e la risposta di Sennacherib questa volta fu tremenda: preso da una rabbia indicibile, conquistò la città, la saccheggiò e la incendiò; quindi fece aprire i canali attorno ad essa, inondando il terreno esterno fino a che non divenne simile a una palude, in modo che la città non potesse più risorgere e costringendo in questo modo gli abitanti alla fuga.
 
</br> Gli ultimi anni di regno furono molto caotici. Influenzato dalla sua ultima moglie, Sennacherib nominò successore uno dei suoi figli minori, [[Asarhaddon]] che venne proclamato governatore di Babilonia e fece ricostruire la città. Questo scatenò l'ira degli altri figli che, secondo la Bibbia, assassinarono Sennacherib nel [[681 a.C.]]
Gli ultimi anni di regno furono molto caotici. Influenzato dalla sua ultima moglie, Sennacherib nominò successore uno dei suoi figli minori, [[Asarhaddon]] che venne proclamato governatore di Babilonia e fece ricostruire la città. Questo scatenò l'ira degli altri figli che, secondo la Bibbia, assassinarono Sennacherib nel [[681 a.C.]]
 
==== Asarhaddon e la conquista dell'Egitto ====
Nonostante la guerra civile che ne seguì, [[Asarhaddon]] ([[680]]-[[669 a.C.]]), riuscì a succedere al trono del padre. Sconfisse i [[Cimmeri]] e i [[Media (regione storica)|Medi]] (riuscendo nuovamente a penetrare fino al Monte Bikni) ma, non riuscendo a mantenere l'ordine in queste area, volse la sua attenzione alla zona occidentale della Fenicia, che si era alleata con l'Egitto, e saccheggiò [[Sidone]] nel [[677 a.C.]] Catturò inoltre [[Manasse (re di Giuda)|Manasse]] di Giuda e lo tenne prigioniero per qualche tempo a Babilonia.
</br>Stancatosi delle continue intromissioni dell'Egitto, decise di invaderlo nel [[674 a.C.]], arrivando fino a [[Menphi|Menfi]] nel [[670 a.C.]] Ben presto i governatori assiri che Asarhaddon aveva assegnato all'Egitto furono costretti a fuggire dall'indomabile popolazione e, mentre era a capo di un esercito diretto verso il paese ribelle per sedare la rivolta, Asarhaddon morì improvvisamente, nel [[669 a.C.]]
 
Stancatosi delle continue intromissioni dell'Egitto, decise di invaderlo nel [[674 a.C.]], arrivando fino a [[Menfi (Egitto)|Menfi]] nel [[670 a.C.]] Ben presto i governatori assiri che Asarhaddon aveva assegnato all'Egitto furono costretti a fuggire dall'indomabile popolazione e, mentre era a capo di un esercito diretto verso il paese ribelle per sedare la rivolta, Asarhaddon morì improvvisamente, nel [[669 a.C.]]
[[Assurbanipal]] (669-627 a.C.), figlio di Asarhaddon, gli succedette. Lui fu probabilmente il famoso [[Sardanapalo]] descritto dai Greci.</br>
Fece continuare la campagna in Egitto al suo ''turtanu''. Poiché era strettamente urgente riorganizzare il paese, il generale assiro ristabilì nella loro dignità il faraone [[Necho I]] e suo figlio [[Psammetico I]], ma nel [[652 a.C.]] Psammetico era diventato così potente da dichiararsi indipendente dall'Assiria, aiutato dal fatto che il fratello di Assurbanipal, Shamash-shum-ukin, governatore di Babilonia, alleatosi con gli Elamiti e gli Arabi, diede inizio in quell'anno a una guerra civile. Assurbanipal affrontò il fratello e nel [[648 a.C.]] conquistò Babilonia dove Shamash-shum-ukin diede fuoco al palazzo dove si era rinchiuso, uccidendosi.
Ritornò quindi in Egitto giungendo fino a [[Tebe (Egitto)|Tebe]] che venne distrutta (663 a..C); conquistò inoltre Susa e devastò completamente l'[[Elam]] nel [[646 a.C.]] e nel [[640 a.C.]] Sotto Assurbanipal l'impero assiro raggiunse, quindi, la sua massima estensione, mai più eguagliata.
 
Ad Asarhaddon succedette il figlio, [[Assurbanipal]] (669-627 a.C.), forse da identificare con il [[Sardanapalo]] descritto dai Greci.
== La caduta ==
[[File:Susa-destruction.jpg|thumb|right|250px|La distruzione della città di Susa, capitale di Elam, per mano di Assurbanipal, 647 a.C.]]
 
Il nuovo imperatore fece continuare la campagna in Egitto al suo ''turtanu''. Poiché era urgente riorganizzare il paese, il generale assiro ristabilì nella loro dignità il faraone [[Necao I]] e suo figlio [[Psammetico I]], ma nel [[652 a.C.]] Psammetico era diventato così potente da dichiararsi indipendente dall'Assiria, aiutato dal fatto che il fratello di Assurbanipal, [[Shamash-shum-ukin]], governatore di Babilonia, alleatosi con gli Elamiti e gli Arabi, diede inizio in quell'anno a una guerra civile. Assurbanipal affrontò il fratello e nel [[648 a.C.]] conquistò Babilonia dove Shamash-shum-ukin diede fuoco al palazzo dove si era rinchiuso, uccidendosi.
[[Assurbanipal]] aveva fatto costruire a [[Ninive]] una grandiosa biblioteca che raccoglieva circa 22.000 tavolette cuneiformi (tra cui la redazione del ''[[Epopea di Gilgamesh|Ciclo di Gilgamesh]]'') e aveva incoraggiato l'arte e la cultura. La sua epoca rappresenta uno dei momenti più prosperi per lo sviluppo civile e artistico degli Assiri.</br>
Ritornò quindi in Egitto giungendo fino a [[Tebe (Egitto)|Tebe]] che venne distrutta (663 a.C.); conquistò inoltre [[Susa (Elam)|Susa]] e devastò completamente l'[[Elam]] nel [[646 a.C.]] e nel [[640 a.C.]] Sotto Assurbanipal l'impero assiro raggiunse, quindi, la sua massima estensione, mai più eguagliata.
Dopo la sua morte nel [[627 a.C.]], l'impero assiro cominciò a disgregarsi rapidamente. Iniziò un periodo di lotte fratricide e [[Ciassarre]], re dei Medi distrusse le città assire di [[Tarbisu]] e [[Assur (città)|Assur]]. Nel frattempo [[Babilonia]] si rese indipendente e il suo re, [[Nabopolassar]], alleatosi con Ciassare, distrusse [[Nimrud]] e poi la capitale [[Ninive]] nel [[612 a.C.]] dove il re assiro [[Sinsharraishkun]] (Saracos) (621-612 a.C.) perì sotto le rovine del suo palazzo, decretando di fatto la caduta dell'impero assiro.
 
== La caduta ==
La corte assira si ritirò quindi a [[Carre]], a nord-ovest della capitale, e qui un generale di nome [[Ashur-uballit II]] (612-[[609 a.C.]]), con il supporto militare del [[faraone]] egiziano [[Necho II]], continuò a regnare fino al [[609 a.C.]], anno in cui fu sconfitto da Medi e Caldei. Questa fu la fine definitiva dell'Assiria come nazione indipendente; l'impero assiro venne diviso fra [[Medi]] e [[Caldei]].
[[File:Destruction of the Elamite city of Hamanu 645-635 BCE.jpg|thumb|La distruzione della città di Susa, capitale di Elam, per mano di Assurbanipal, 647 a.C.]]
[[Assurbanipal]], chiamato dai Greci "[[Sardanapalo]]", aveva fatto costruire a [[Ninive]] una [[Biblioteca di Assurbanipal|grandiosa biblioteca]] che raccoglieva circa 22.000 tavolette cuneiformi (tra cui la redazione del ''[[Epopea di Gilgamesh|Ciclo di Gilgamesh]]'') e aveva incoraggiato l'arte e la cultura. La sua epoca rappresenta uno dei momenti più prosperi per lo sviluppo civile e artistico degli Assiri; conquistò [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] e [[Menfi (Egitto)|Menfi]], sottomettendo l'Egitto (spartendolo tra nobili locali e gli stessi assiri). Dopo la sua morte nel [[627 a.C.]], l'impero assiro cominciò a disgregarsi rapidamente. Iniziò un periodo di lotte fratricide e [[Ciassare]], re dei Medi, distrusse le città assire di Tarbisu e Assur. Nel frattempo [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] si rese indipendente e il suo re, [[Nabopolassar]] (proveniente dai [[Caldei|Kaldu]]) alleatosi con Ciassare, distrusse Ninive nel 612 a.C.; il re assiro [[Sin-shar-ishkun|Shin-Shar-Ishkun]] (627-612 a.C.) morì travolto dalle rovine del suo stesso palazzo.
 
La corte assira si ritirò quindi a [[Carre (città)|Carre]], a nord-ovest della capitale, e qui un generale di nome [[Ashur-uballit II]] (612-[[609 a.C.]]), con il supporto militare del [[faraone]] egiziano Neco II, continuò a regnare fino al [[609 a.C.]], anno in cui fu sconfitto da Medi e Caldei. Questa fu la fine definitiva dell'Assiria come nazione indipendente; l'impero assiro venne diviso fra [[Medi]] e [[Caldei]].
Il passaggio così repentino dal massimo splendore alla caduta, è un chiaro segno di come gli Assiri non siano mai riusciti a creare un impero saldo e unito, assimilando e conciliando genti e culture diverse. L'impero assiro fu, infatti, solo un insieme eterogeneo di popoli e culture, tenuti uniti dal terrore nei confronti del vincitore, ma sempre pronti a ribellarsi ad ogni momento propizio.
 
Il passaggio così repentino dal massimo splendore alla caduta, è un chiaro segno di come gli Assiri non siano mai riusciti a creare un impero saldo e unito, assimilando e conciliando genti e culture diverse. L'impero assiro fu, infatti, solo un insieme eterogeneo di popoli e culture, tenuti uniti dal terrore nei confronti del vincitore, ma sempre pronti a ribellarsi ad ogni momento propizio. Al crollo del loro impero infatti si svilupparono i [[Frigi]] e i [[Lidi]] (che conquistarono l'Anatolia, inventarono la moneta e furono comandati dal ricco [[Creso]]). In Egitto invece il potere fu assunto dal principe [[Psammetico I]]; gli Egizi si scontrarono con i Babilonesi a [[Karkemish]]; vennero sconfitti e il re neobabilonese [[Nabucodonosor II]] conquistò Gerusalemme, Sidone mentre la città fenicia di Tiro, sottoposta ad assedio da parte dell'esercito babilonese, non venne mai conquistata.<ref>{{cita|Jursa 2007|cap. II, profilo di storia politica babilonese}}.</ref> Avvenne la prima deportazione degli Ebrei (nonostante le difese del faraone [[Apries]]). Regnò poi [[Nabonedo]], fino all'arrivo nel 538 a.C. dei Persiani.
== Linguaggio ==
 
== Lingua ==
{{vedi anche|Lingua accadica}}
Gli antichi Assiri parlavano un dialetto assiro deldella [[Lingualingua accadica|linguaggio accadico]], un ramo delle [[lingue semitiche]]. Le prime iscrizioni risalgono all'Antico Impero. Durante il Nuovo Impero la lingua popolarecomune assira fu fortemente influenzata dall'[[aramaico]]. Gli antichi Assiri usavano anche il sumero nella loro letteratura.
 
== Arte ==
{{Vedi anche|Arte assira|Architettura assira}}
Le opere d'arte giunte sino ai nostri giorni appartengono, nella maggior parte dei casi, al periodo del Nuovo Impero. L'arte assira, come tutta la sua cultura, deve un forte tributo a Babilonia, ma durante l'ultimo periodo essa mostra una certa originalità. </br>
 
Molte immagini rappresentano scene di guerra e spesso mostrano nel dettaglio e con crudo realismo le torture subite dai popoli sottomessi al potere assiro. Si tratta chiaramente di un'arte che ha come fine la celebrazione del potere dell'imperatore e scopo di propaganda.
 
== Società ==
Lo stato assiro era basato su un'[[aristocrazia]] guerriera che possedeva la maggior parte delle terre. Il resto della popolazione era suddivisa fra [[agricoltura|contadini]] e artigiani che conducevano una vita misera, privi di ogni diritto. </br>
 
Tutta la società assira ruotava attorno alla figura del re, capo assoluto che era padrone e governava su tutte le terre attraverso i suoi funzionari. Il re era anche figura religiosa, il "servo di [[Assur (divinità)|Assur]]", la cui volontà era la volontà del dio. Lo scopo dei re assiri era quello di creare una “monarchia universale” sottomettendo tutti i popoli al dio [[Assur (divinità)|Assur]]. La guerra assumeva quindi una connotazione religiosa, e chiunque tentasse di ribellarsi veniva punito severamente, in quanto aveva compiuto sacrilegio nei confronti degli dei assiri.
Gli Assiri furono anche abili mercanti e uomini d'affari. Profitto, rotte commerciali, [[fondaco|fondaci]], dazi, investimenti, lettere di credito, società di mercanti, camere di commercio, contratti imprenditoriali ed anche una proto-moneta con cui accumulare capitale: tutto questo compare in modo chiaro all'inizio del II millennio a.C. tra l'Assiria e l'[[Anatolia]], nei territori che oggi si estendono fra l'[[Iraq]] settentrionale e la [[Turchia]] Centro-orientale, ad opera degli Assiri che furono quindi i protagonisti di questa realtà economica. In Anatolia i mercati assiri si chiamavano ''karum'' e ''mabartum'' erano chiamate le stazioni commerciali minori. Grazie all'eccezionale ritrovamento di 23.000 tavolette di argilla iscritte trovate nel sito di Kültepe (l'antica [[Kanesh]] in [[Cappadocia]]), ben si conosce la rete commerciale assira nell'area anatolico-mesopotamica.<ref>{{Cita libro |autore=Aldo Bacci |titolo=Assiri alle origini del capitalismo |rivista=Focus storia |numero=151 |mese=maggio |anno=2019 |pp=19-23}}</ref>
 
Tutta la società assira ruotava attorno alla figura del [[re]], capo assoluto che era padrone e governava su tutte le terre attraverso i suoi funzionari. Il re era anche [[sacerdozio|figura religiosa]], il "servo di [[Assur (divinità)|Assur]]", la cui volontà era la volontà del dio. Lo scopo dei re assiri era quello di creare una “monarchia universale” sottomettendo tutti i popoli al dio [[Assur (divinità)|Assur]]. La guerra assumeva quindi una connotazione religiosa, e chiunque tentasse di ribellarsi veniva punito severamente, in quanto aveva compiuto sacrilegio nei confronti degli dei assiri.
 
Nella società assira le [[donna|donne]] non avevano gli stessi [[diritto|diritti]] degli uomini ed erano sottomesse, al pari degli [[schiavitù|schiavi]], al [[matrimonio|marito; non era assolutamente presente la concezione della famiglia che abbiamo noi oggi]]. Veniva inoltre praticata la [[prostituzione sacra]]: ogni donna, prima di diventare moglie, doveva recarsi al tempio di [[Ishtar]] e, secondo il rituale, aspettare che uno straniero le offrisse una moneta e prendesse la sua [[verginità]].
{{quotecitazione|OgniÈ donnaobbligo diche quelogni paesedonna devedel sederepaese, neluna tempiovolta didurante Afroditela unavita, voltapostasi nellanel suarecinto vitasacro ead fareAfrodite, l'amoresi unisca con uno straniero. Molte, sentendosiche superioridisdegnano perdi laandare loromescolate ricchezzaalle altre, sdegnanoin diquanto mescolarsiorgogliose condella leloro altre ericchezza, si fanno trasportarecondurre sopraal untempio carroda copertouna finopariglia alsu tempioun carro coperto, e sise fermanone stanno, conavendo undietro grandi seguito dinumerosa servitù. LaPer maggiorlo partepiù inveceil rito si comportasvolge come seguecosì: nelse recintone sacrostanno dile Afroditedonne siedonosedute innel moltesacro recinto di Afrodite con una corona di corda intorno allaal testacapo: sono in gran numero, perché mentre alcune arrivano,sopraggiungono altre se ne vanno;. con delle funi tese fraTra le donne si ottengonoaprono dei corridoipassaggi, delimitati da corde e rivolti in tutte le direzioni:, gliper stranierii passanoquali attraversos'aggirano dii essiforestieri e fanno la loro scelta. UnaQuando una donna che si siaasside in sedutaquel posto, non setorna ne tornapiù a casa se prima unoqualche straniero, qualsiasidopo non le haaverle gettato in grembo del denaro esulle ginocchia, non hasi fattosia l'amorea conlei leicongiunto all'interno del tempio;. gettandoNell'atto di gettare il denaro, egli deve pronunciare unaquesta formulafrase: "«Invoco per te la dea Militta <ref>[[Militta]] o Mylitta è il nome che gli assiri-babilonesi davano ad [[Afrodite]], equivalente greca di [[Ishtar]]-[[Astarte]].</ref>"». ConMilitta è il nome di Milittache gli Assiri chiamanodanno ad Afrodite. L'ammontareLa pecuniarioquantità di denaro è quelloquella che è. eNon nonc'è saràda rifiutatotemere, infatti, che la donna lo rifiuti: non le è lecitopermesso, perché talequel denarodanaro diventa sacro. La donnaEssa segue il primo che glielo gettigetta e non respingerifiuta nessuno. Dopo averessersi fattodata l'amorea quello, efatto averun soddisfattosacrificio cosìespiatorio laalla dea, fase ritornone torna a casa, e da questoquel momento non le si potràpotrai offrire mai tanto da poterla possedereavere. Le donne avvenentiche sono dotate d'un bel viso e did'una altafigura staturaslanciata se ne vannotornano rapidamentepresto. Quelle, mainvece, che quellesono brutte rimangono lì moltolungo tempo senza poter adempieresoddisfare l'usanza;la eprescrizione alcunedi rimangonolegge; adalcune, aspettareinfatti, persinoaspettano peranche tre o quattro anni. |Erodoto, Le storie, I, 199.}}
 
Ingegnoso nel suo angusto pragmatismo il trattamento dei malati, che oggi qualcuno definirebbe "interattivo". Sempre Erodoto ci informa che gli Assiri:
{{quotecitazione|Non...portano avendoi mediciloro portanoammalati sulla pubblicain piazza, ipoiché da loro inferminon usano medici. ChiAccostandosi sidunque avvicinaall'ammalato, ali malatopassanti esprimegli undanno parereconsigli sullasul suasuo malattiamale, se perl'hanno caso hagià avuto gliessi stessi sintomi, o sehanno havisto saputoaltri di qualcuno che li abbia avutisoffrire. DunqueQuesto siappunto accostanogli per dar consigliconsigliano e ciascuno esortal'inducono a fare ciòquello che luiessi stessostessi hahanno fatto o hanno visto fare aad un altroaltri, per guarire dadalla unamedesima analoga affezionemalattia. Non è consentitoloro permesso passare oltre, inquando silenzioc'è un ammalato, senza chiedereparlare, all'infermosenza chiedergli di qualeche malattiamale egli soffra.| Erodoto, Le storie, I, 197.}}
 
Bisogna comunque sottolineare che le conoscenze di Erodoto riguardanti la cultura mesopotamica sono giudicate, dagli studiosi del campo, molto superficiali ede inesatte .<ref>{{cita|Jursa Michael, ''I babilonesi''2007}}.</ref>
 
Per quanto riguarda la legislazione, e in particolare le norme penali, la società assira si basava sulla rigida applicazione della [[legge del taglione]], e in generale la loro legislazione era sicuramente molto più rigida e primitiva rispetto a quella babilonese.
{{Approfondimento
{{nota
|larghezza=300px
|titolo=Inno alla dea Ishtar
|contenuto= L'inno dedicato alla dea Ishtar, datato 875 a.C.
<poem>
 
''Quando sono seduta sulla soglia di una taverna'',
</br>''Io Ishtar, la dea,''
</br>''Sono prostituta, madre, sposa e divinità.''
</br>''Sono ciò che si chiama Vita;''
</br>''Benché voi la chiamate Morte.''
</br>''Sono ciò che si chiama Legge''
</br>''Benché voi la chiamate Emarginata. ''
</br>''Io sono ciò che voi cercate''
</br>''E quello che avete ottenuto.''
</br>''Io sono ciò che avete diffuso''
</br>''E ora raccogliete i miei pezzi''
</poem>
}}
 
== Religione ==
Anche la religione assira, come tutti gli aspetti di questa società, risentì di un forte influsso babilonese. Gli dei, le feste, i riti erano infatti simili se non identici a quelli babilonesi da cui vennero copiati perfino i racconti mitici, come quello di [[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]]. <br />
Le differenze stavano nel fatto che il principale dio babilonese, [[Marduk (divinità)|Marduk]], fu prima affiancato e infine sostituito dal dio [[Assur (divinità)|Assur]], e che il re fu sempre il sommo sacerdote e il vicario del dio nazionale, nonostante la casta sacerdotale fosse comunque influente.
 
[[Assur (divinità)|Assur]] era probabilmente nato come divinità locale, ma con l'aumento del potere e prestigio dell'impero assiro, divenne infine capo supremo del pantheon. Era il dio della forza e della violenza, che proteggeva l'esercito in battaglia. Alcuni studiosi affermano che [[Assur (divinità)|Assur]] venisse rappresentato sotto forma di disco solare, simbolo che appare spesso nell'iconografia assira. Tuttavia le prove sembrano dimostrare che il disco solare rappresentasse invece, come pare più ovvio, il dio del sole [[Šamaš]].
 
[[Assur (divinità)|Assur]] era probabilmente nato come divinità locale, ma con l'aumento del potere e prestigio dell'impero assiro, divenne infine capo supremo del pantheon. Era il dio della forza e della violenza, che proteggeva l'esercito in battaglia. Era quindi un dio guerriero per molti versi simile al [[Jahvé]] degli Ebrei. Alcuni studiosi affermano che [[Assur (divinità)|Assur]] venisse rappresentato sotto forma disco solare, simbolo che appare spesso nell'iconografia assira. Tuttavia le prove sembrano dimostrare che il disco solare rappresentasse invece, come pare più ovvio, il dio del sole [[Shamash]]. </br>
Altre importanti divinità del numeroso pantheon assiro furono [[Ishtar]], dea dell'amore e della guerra e [[Adad]], dio dei fenomeni celesti, o [[Keret]], semidio cui si attribuisce la fondazione della città di [[Hubur]].
 
== Esercito ==
{{Vedi anche|esercito assiro}}
Inizialmente l'esercito era composto semplicemente da persone comuni, strappate dai loro lavori quotidiani e il servizio militare era obbligatorio per ogni classe sociale.
Ben presto, però, si formò un esercito permanente formato da milizie addestrate appositamente che spesso provenivano dalle province conquistate (non erano ammesse truppe mercenarie) e che combattevano secondo una tattica militare prestabilita. </br>
I soldati Assiri usavano otri di pelle per riuscire a nuotare nei fiumi impetuosi e preparare attacchi a sorpresa.
L'esercito fu inizialmente formato dalla sola [[fanteria]], nel [[X secolo a.C.]] fu introdotta la [[cavalleria]] e infine, durante l'[[VIII secolo a.C.]], l'esercito assiro incluse anche un servizio del genio che permetteva di costruire rapidamente ponti e battelli per l'attraversamento dei fiumi. Erano inoltre presenti carri e macchine da guerra (ad esempio venivano costruite enormi piattaforme armate che, portate fin sotto le mura delle città assediate, permettevano agli arcieri di scagliare le frecce sul nemico all'interno). Sembra anche che gli Assiri siano stati fra i primi a introdurre cavalieri armati di arco.
 
L'esercito fu inizialmente formato dalla sola [[fanteria]], nel [[X secolo a.C.]] fu introdotta la [[cavalleria]] e infine, durante l'[[VIII secolo a.C.]], l'esercito assiro incluse anche un servizio del genio che permetteva di costruire rapidamente ponti e battelli per l'attraversamento dei fiumi. Erano inoltre presenti carri e macchine da guerra (ad esempio venivano costruite enormi piattaforme armate che, portate fin sotto le mura delle città assediate, permettevano agli arcieri di scagliare le frecce sul nemico all'interno, o anche "spaventose" torri d'assalto caratterizzate da un ariete martellante con la punta di ferro che poteva oscillare a sinistra o a destra per sfondare mura e porte). Sembra anche che gli Assiri siano stati fra i primi a introdurre cavalieri armati di arco.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Assyria}}
 
== Voci correlate ==
*[[Mesopotamia]]
*[[Babilonia]]
*[[Mitanni]]
*[[Storia dei Sumeri]]
*[[Lente di Nimrud]]
*[[Ekiminu]]
*[[Ignace Jay Gelb]]
*[[Murattash]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* Ascalone, Enrico. ''Mesopotamia: assiri, sumeri e babilonesi (Dizionari delle civiltà; 1)''. Brossura, Electa Mondadori, 2005. ISBN 88-370-3276-5.
* {{cita libro|autore=Enrico Ascalone|titolo=Mesopotamia: assiri, sumeri e babilonesi|collana=Dizionari delle civiltà; 1|editore=Electa Mondadori|anno=2005|isbn=88-370-3276-5}}
* Chiara Dezzi Bardeschi. ''Mesopotamia. La culla della civiltà.'' Giunti, 2006. ISBN 88-09-04558-0
* {{cita libro|autore=Chiara Dezzi Bardeschi|titolo=Mesopotamia. La culla della civiltà|editore=Giunti|anno=2006|isbn=88-09-04558-0}}
* Fales, Frederick Mario. ''L'impero Assiro''. Laterza, 2001.
* {{cita libro|lingua=fr|autore=Fernand Crombette|titolo=Synthèse préhistorique et Esquisse assyriologique|volume=I; Ceshe asbl|editore=Tournai|anno=2000|isbn=2-9600246-2-1}}
* Grayson, Albert Kirk: ''Assyrian and Babylonian Chronicles'' ('''ABC'''), Locust Valley, N.Y.; Augustin (1975), Winona Lake, In.; Eisenbrauns (2000).
* {{cita libro|autore=[[Frederick Mario Fales]]|titolo=L'impero Assiro|editore=Laterza|anno=2001|isbn=978-88-42-06377-3}}
* Healy, Mark. ''The Ancient Assyrians''.
* {{cita libro|autore=Albert Kirk Grayson|url=https://books.google.it/books?id=ydcGZA6k5nwC&printsec=frontcover&hl=it|titolo=Assyrian and Babylonian Chronicles|lingua=en|editore=Eisenbrauns|anno=2000|isbn=978-15-75-06049-1}}
* Leick, Gwendolyn. ''Mesopotamia''.
* {{cita libro|lingua=en|autore=Mark Healy|autore2=Angus McBride|editore=Bloomsbury USA|anno=1991|titolo=The Ancient Assyrians|isbn=978-18-55-32163-2}}
* Liverani, Mario. ''Antico Oriente. Società storia economia'' Laterza, 1988.
* {{cita libro|autore=Micheal Jursa|cid=Jursa 2007|titolo=I babilonesi|editore=Il Mulino|anno=2007|isbn=88-15-11468-8}}
* Lloyd, Seton. ''The Archaeology of Mesopotamia: From the Old Stone Age to the Persian Conquest''.
* {{cita libro|autore=Gwendolyn Leick|lingua=en|titolo=Mesopotamia|url=https://archive.org/details/mesopotamiainven0000leic|isbn=978-01-40-26574-3|anno=2002|editore=Penguin Publishing Group}}
* Nardo, Don. ''The Assyrian Empire''.
* {{Cita libro|cognome=Liverani|nome=Mario|wkautore=Mario Liverani|titolo=Antico Oriente: storia, società, economia|annooriginale=1988|anno=2009|editore=Laterza|edizione=nuova ed.|città=Bari-Roma|isbn=978-88-420-9041-0|cid=Liverani 2009}}
* Nemet-Nejat, Karen Rhea. ''Daily Life in Ancient Mesopotamia''.
* {{cita libro|lingua=en|autore=Seton Lloyd|anno=1984|editore=Thames and Hudson|isbn=978-05-00-79009-0|titolo=The Archaeology of Mesopotamia: From the Old Stone Age to the Persian Conquest|url=https://archive.org/details/archaeologyofmes00lloy}}
* Oppenheim, A. Leo. ''Ancient Mesopotamia: Portrait of a Dead Civilization''.
* {{Cita libro|cognome=Mistrini|nome=Vincenzo|titolo=Gli assiri: la prima superpotenza dell'Oriente Antico|città=Gorizia|editore=LEG|anno=2022|cid=Mistrini 2022|isbn=978-88-61-02889-0}}
* Roux, Georges. ''Ancient Iraq''.
* {{cita libro|lingua=en|autore=Don Nardo|titolo=The Assyrian Empire|url=https://archive.org/details/assyrianempire00nard|anno=1998|editore=Lucent Books|isbn=978-15-60-06313-1}}
* Schomp, Virginia. ''Ancient Mesopotamia: The Sumerians, Babylonians, And Assyrians''.
* {{cita libro|autore=Karen Rhea Nemet-Nejat|titolo=Daily Life in Ancient Mesopotamia|url=https://books.google.it/books?id=lbmXsaTGNKUC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|lingua=en|editore=Greenwood Publishing Group|anno=1998|isbn=978-03-13-29497-6}}
* Spence, Lewis. ''Myths and Legends of Babylonia and Assyria''.
* {{cita libro|lingua=en|autore=A. Leo Oppenheim|titolo=Ancient Mesopotamia: Portrait of a Dead Civilization|anno=1970|editore=University of Chicago Press|isbn=978-02-26-63189-9}}
* Crombette, Fernand. ''Synthèse préhistorique et Esquisse assyriologique'' tome I; Ceshe asbl, Tournai, 2000. ISBN 2-96000246-2-1.
* {{cita libro|autore=Georges Roux|titolo=Ancient Iraq|url=https://books.google.it/books?id=klZX8B_RzzYC&printsec=frontcover&hl=it|lingua=en|editore=Penguin UK|anno=1992|isbn=978-01-41-93825-7}}
* Jursa, Micheal. ''I babilonesi''. Il Mulino, 2007. ISBN 88-15-11468-8.
* {{cita libro|lingua=en|autore=Virginia Schomp|titolo=Ancient Mesopotamia: The Sumerians, Babylonians, And Assyrians|url=https://archive.org/details/ancientmesopotam00virg|editore=F. Watts|anno=2004|isbn=978-05-31-11818-4}}
==Voci correlate==
* {{cita libro|lingua=en|autore=Lewis Spence|titolo=Myths and Legends of Babylonia and Assyria|url=https://books.google.it/books?id=nla68_sQEhoC&printsec=frontcover&hl=it|editore=Cosimo, Inc.|anno=2010|isbn=978-16-16-40464-2}}
*[[Assiria persiana]]
 
== Voci correlate ==
* [[Lista reale assira]]
* [[Assiria persiana]]
* [[Mesopotamia]]
* [[Babilonia (regione storica)]]
* [[Mitanni]]
* [[Storia dei Sumeri]]
* [[Lente di Nimrud]]
* [[Ekiminu]]
* [[Semiramide]]
* [[Ignace Jay Gelb]]
* [[Murattash]]
* [[Arte assira]]
* [[Assiriologia]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{en}} [http://ancientneareast.tripod.com/Assyria_Subartu.html The History of the Ancient Near East]
*{{en}} [http://web.archive.org/web/20030816143526/http://www.bol.ucla.edu/~szuchman/hist312.htm Assyrian administrative letters]
*{{en}} [http://www.assyriancafe.com AssyrianCafe: Assyrian Community website]
*{{en}} [http://fax.libs.uga.edu/DS71xJ39C/ The Civilization of Babylonia and Assyria]; its remains, language, history, religion, commerce, law, art, and literature, by Morris Jastrow, Jr. ... with map and 164 illustrations, 1915 ''(a searchable facsimile at the University of Georgia Libraries; [[DjVu]] & [http://fax.libs.uga.edu/DS71xJ39C/1f/civilization_of_babylonia_and_assyria.pdf layered PDF] format)''
*{{en}} ''[http://www.scribd.com/doc/33894254/A-guide-to-the-Babylonian-and-Assyrian-antiquities British Museum A guide to the Babylonian and Assyrian antiquities]''
{{Link FA|fr}}
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