Assiria: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la provincia dell'Impero romano|Assiria (provincia romana)}}
{{nota disambigua|
{{nota disambigua|
{{Stato storico
|nomeCorrente = Assiria
|linkStemma = Ashur symbol Nimrud.png
|linkLocalizzazione = Assyrie general.PNG
|didascaliaLocalizzazione = In rosso, la patria ancestrale degli [[Assiri]]; in arancio, la massima estensione dell'[[Impero neo-assiro]] (nel [[VII secolo a.C.]], poco prima della sua caduta)
|lingua ufficiale = [[Lingua accadica|accadico]]
|lingua = [[Lingua accadica|accadico]], [[Lingua aramaica|aramaico]], [[Lingue cananaiche]], [[Lingua elamica|elamico]]
|capitale principale = [[Assur (città antica)|Assur]] <small>(1950 a.C. - 1270 a.C., 1234 a.C. - tardo [[XIII secolo a.C.]] e 1207 a.C. - 880 a.C.)</small>
|altre capitali = [[Nimrud]] <small>(1270 a.C. circa - 1234 a.C., 880 a.C. - 717 a.C. e 626 a.C. - 612 a.C.)</small><br/>
[[Kar-Tukulti-Ninurta]] <small>(tardo [[XIII secolo a.C.]] - 1207 a.C.)</small><br/>
[[Dur Šarrukin]] <small>(717 a.C. - 706 a.C.)</small><br/>
[[Ninive]] <small>(700 a.C. circa - 626 a.C.)</small>
|dipendente da = [[Impero babilonese]] <small>(1776 a.C. - 1750 a.C.)</small><br/>
[[Mitanni|Regno di Mitanni]] <small>([[XV secolo a.C.]])</small>
|dipendenze = [[Regno di Giuda]] <small>(722 a.C. - 612 a.C.)</small><br/>
[[XXVI dinastia egizia|Regno dell'Antico Egitto]] <small>(671 a.C. - 612 a.C.)</small>
|governo = Monarchia teocratica assoluta
|inizio = [[II millennio a.C.]] circa
|fine = 612 a.C. circa
|periodo massima espansione = 911 a.C. - 612 a.C.
|periodo popolazione =
|stato precedente = [[Impero babilonese]]<br/>[[Mitanni|Regno di Mitanni]]<br/>[[Regno di Urartu]]<br/>[[Elam|Regno di Elam]]<br/>[[Ittiti#Gli Stati neo-ittiti|Regni Neo-Ittiti]]<br/>[[Aramei|Regno degli Aramei]]<br/>Regno degli [[Ammoniti (popolo)|Ammoniti]]<br/>[[Filistei]]<br/>[[Regno d'Israele]]
|stato successivo = [[Impero Neo-Babilonese]]<br/>[[Medi|Impero dei Medi]]<br/>[[XXVI dinastia egizia|Regno dell'Antico Egitto]]
|stato attuale = {{EGY}} <br/> {{JOR}} <br/> {{IRN}} <br/> {{IRQ}} <br/> {{ISR}} <br/> {{KWT}} <br/> {{LBN}} <br/> {{PSE}} <br/> {{SYR}} <br/> {{TUR}}
}}
Anticamente il termine '''Assiria''' ({{Accadico|Aššur}}; {{Aramaico|אתור/ܐܬܘܪ|Aṯûr}}; {{Ebraico|אשור|Ashur}}) si riferiva a una regione dell'alto [[Tigri]], corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno [[Iraq]]. Era cinta ad est dai monti a nord del monte olimpo, mentre a sud-ovest si estendeva fino in Asia.
Alla fine del [[III millennio a.C.]] questo territorio fu colonizzato da una popolazione [[semitica]] di [[
La loro storia può essere suddivisa cronologicamente in tre periodi. Questi sono detti:
* Antico
* Medio
* Nuovo
Fu durante il periodo del
== Storia primitiva ==
L'Assiria era già popolata durante il [[Paleolitico]], come dimostrano i ritrovamenti di alcuni crani di [[uomo di Neanderthal]].<br/>
Uno dei maggiori siti [[neolitico|neolitici]] nella regione è [[Hassuna|Tell Hassuna]], il centro della [[cultura di
Secondo alcune tradizioni giudeo-cristiane, la città di [[Assur (città)|Assur]] fu fondata da [[Assur (divinità)|Assur]], figlio di [[Sem (Bibbia)|Sem]], che fu divinizzato dalle successive generazioni e divenne dio patrono della città stessa. In realtà, probabilmente, le prime comunità agricole sedentarie compaiono Attorno al [[III millennio a.C.]], l'
== Antico
=== La città-stato di Assur ===
La città-stato di [[Assur (città)|Assur]] ebbe profondi e intensi contatti con le città dell'altopiano [[Anatolia|anatolico]]. Gli Assiri, sotto il regno di [[Sargon I di Assiria|Sargon I]] stabilirono, infatti, "colonie mercantili" in [[Cappadocia (regione)|Cappadocia]], ad esempio a [[Kanesh]] (odierna [[Kültepe]]) all'incirca nel [[1920 a.C.]]-[[1840 a.C.]] e [[1798 a.C.|1789]]–[[1740 a.C.]] Tali colonie, chiamate ''[[karûm]]'', (parola accadica per indicare la "banchina del porto"), furono annesse alle città anatoliche, ma fisicamente separate da esse godendo d'uno statuto fiscale speciale. Esse debbono essere sorte per una lunga tradizione di commerci fra [[Assur (città)|Assur]] e le città dell'Anatolia ma nessuna testimonianza scritta o archeologica lo comprova. Il commercio consisteva in metallo ([[piombo]] o [[Stagno (elemento chimico)|stagno]]; la terminologia in questo caso non è del tutto chiara) e tessuti provenienti dall'Assiria, scambiati con metalli preziosi ([[oro]] e [[argento]]) in Anatolia. Il commercio avveniva mediante carovane trainate da asini e in media per percorrere la distanza tra [[Assur (città)|Assur]] e
=== Il regno di Shamshi-Adad I ===
{{vedi anche|Shamshi-Adad I}}
[[File:Samsi Addu.PNG|thumb|Estensione approssimativa dell'[[Antico Regno assiro]] alla morte di Shamshi-Adad I, verso il 1775 a.C.]]
A causa dell'espansione delle tribù [[Amorrei|amorree]], che muovevano dal delta del fiume [[Khabur]], la città di [[Assur (città)|Assur]] conobbe l'avvento della prima dinastia amorrea, fondata dall'energico re [[Shamshi-Adad I]] (1812-1780 a.C., secondo la [[cronologia media]]).<ref>{{cita|Liverani 2009|p. 327}}.</ref> Egli pose suo figlio [[Ishme-Dagan]] sul trono della vicina Ekallatum e consentì alle colonie della Cappadocia di restare attive. Shamshi-Adad I conquistò inoltre la potente città di [[Mari (città antica)|Mari]] sull'[[Eufrate]] a capo della quale mise un altro dei suoi figli, [[Yasmah-Adad]]. Con questo sovrano gli Assiri conobbero la prima e vera espansione territoriale, il regno di Shamshi-Adad, infatti, comprendeva allora tutta la Mesopotamia del nord.
Dopo la morte del sovrano, Ishme-Dagan prese nelle sue mani il regno che, però, iniziò subito a disgregarsi: il governo del fratello Yasmah-Adad fu infatti rovesciato e la città di Mari venne persa. Il nuovo re di Mari si alleò con [[Hammurabi
=== L'Assiria ridotta a stato vassallo ===
Fu solo dopo la
== Medio Regno ==
{{Vedi anche|Regno medio-assiro}}
A seconda degli studiosi l'inizio del Medio Impero viene fatto iniziare o con la caduta dell'antico regno assiro di Shamshi-Adad I, o con l'ascesa al trono di Assur-uballit I.
[[File:Adad-Nirari stela.jpg|thumb|Stele di un re chiamato Adad-nirari, probabilmente Adad-nirari I. Oggetto rubato dal Museo nazionale iracheno durante i saccheggi avvenuti nel corso della guerra del 2003.]]
[[File:Mesopotamia 1200 BC.jpg|thumb|Mesopotamia ed estensione del Medio Regno assiro, c. 1200 a.C.]]
=== L'espansione assira ===
Nel [[XV secolo a.C.]], [[Shaushtatar]], re di
Hanilgalbat fu infine conquistata sotto [[Adad-nirari I]], che descrive sé stesso come un "Gran Re" (''Sharru rabû'') nelle lettere ai governanti ittiti. Il successore di Adad-nirari I, [[Salmanassar I]] ([[1276 a.C.|1276]]-[[1246 a.C.]]), fece di [[Calah]] la sua capitale operando un'espansione del suo regno verso nord-ovest, per lo più a spese degli Ittiti, raggiungendo
Suo figlio e successore, [[Tukulti-Ninurta I]] ([[1243 a.C.|1243]]-[[1207 a.C.]]), sconfisse [[Kashtiliash IV]], re [[Cassiti|cassita]] di Babilonia, conquistando la città e depredandone i templi. Verso la fine del suo regno iniziò a costruire una nuova capitale, [[Kar-Tukulti-Ninurta]], che doveva sostituire la vecchia [[Assur (città)|Assur]]. Suo figlio Assurnasirpal, però, si ribellò e il re fu infine assassinato. Iniziò, quindi, un nuovo periodo di decadenza: Babilonia si rese nuovamente indipendente e attaccò l'Assiria che, durante i regni dei re babilonesi Melishipak II e Marduk-apal-iddin I, fu resa tributaria.
=== Tiglat-Pileser I e la creazione del primo impero assiro ===
Quando l'[[Ittiti|Impero
Il figlio di Assur-resh-ishi, [[Tiglat-Pileser I]] ([[1115 a.C.|1115]]-[[1076 a.C.]]), può essere considerato il fondatore del primo e vero impero assiro. Nel [[1115 a.C.]], infatti, [[Tiglat-Pileser I]] attraversò l'[[Eufrate]] conquistò il Karkemish, sconfisse i Mushki (i Meshech dell'[[Antico Testamento]]) arrivando fino al [[lago di Van]] e il resto degli Ittiti (anche quelli che cercavano di raggiungere il [[Mar Nero]]); avanzò, quindi, verso il [[Mediterraneo]], assoggettando la [[Fenicia]]. Marciò, inoltre, due volte su Babilonia (dove la vecchia dinastia dei [[Cassiti]] era stata sconfitta da una degli [[Elamiti]]), assumendo il vecchio titolo di "Re di Sumer e Accad", sebbene non fosse mai riuscito a deporre il re babilonese in carica. La genealogia biblica (Genesi, 10-22) colloca Asshur fra i discendenti del ramo di Shem.
== Nuovo
{{Vedi anche|Impero assiro}}
[[File:Map of Assyria.png|alt=|miniatura|Mappa dell'Impero neo-assiro.]]
Ben presto il grande impero costruito da Tiglat-Pileser I iniziò a sgretolarsi a causa di una serie di sovrani deboli ed incapaci, logoranti guerre con la vicina [[Urartu]] e continue invasioni da parte dei nomadi [[Aramei|aramaici]]. Gli Assiri dovettero affrontare un nuovo periodo di declino che durò quasi due secoli. Questo lungo periodo di debolezza terminò con l'ascesa al trono di [[Adad-Nirari II]] ([[911 a.C.|911]]-[[891 a.C.]]).
Il nuovo sovrano riportò fermamente sotto il suo controllo le aree ancora, almeno nominalmente, appartenenti agli Assiri e annetté la regione degli Aramei, il cui centro era Nisibis, deportando le popolazioni a nord, in luoghi molto lontani. Oltre ad espandere il confine con Babilonia leggermente più a sud, non intraprese una politica di espansione, preferendo consolidare i confini dell'impero che non si spinse oltre [[Khabur]]. Il suo successore e figlio, [[Tukulti-Ninurta II]] ([[890 a.C.|890]]-[[884 a.C.]]), durante il suo breve regno, conquistò solo alcuni territori aramei a nord intorno alla città di [[Harran]].
=== L'apogeo dell'impero ===
Il successivo re, [[Assurnasirpal II]]
[[File:Ashur-nasir-pal II Louvre AO19851.jpg|thumb|left
Come mai prima di allora, gli Assiri cominciarono a vantarsi e a godere della loro spietatezza: con Assurnasirpal II si consolidò definitivamente l'immagine dell'assiro spietato e sanguinario. Tutti gli anni il re organizzava una campagna e al suo avvicinarsi i re vassalli gli inviavano doni per evitare che le loro città fossero devastate.
Durante il suo regno vi fu una vasta produzione di statue e bassorilievi che rappresentano con estremo dettaglio i vari tipi di torture e punizioni a cui venivano sottoposti i popoli sconfitti.
[[Assurnasirpal II]], inoltre, trasferì la capitale alla città di [[Calach]] (
==== Salmanassar III ====
Il figlio di Assurnasirpal, [[Salmanassar III]] ([[859 a.C.]]-[[824 a.C.]]), durante i suoi trentacinque lunghi anni di governo, trasformò la capitale in un campo armato. Ogni anno gli eserciti assiri marciavano fuori dalle mura per depredare e distruggere. Babilonia fu occupata e ridotta a stato vassallo. Salmanassar intraprese trentadue campagne, la maggior parte delle quali gli permise di incassare tributi senza colpo ferire; tuttavia, nell'[[854 a.C.]], si scontrò con la coalizione di Adadidri (Adadezer) di [[Damasco]] e di Acab d'[[Israele]], accorsi in aiuto delle città della Siria, della Cilicia e della Fenicia, che rifiutavano di pagare i tributi (questa è una rara occasione della storia che vede un'alleanza tra lo Stato di Israele e il regno aramaico). I due eserciti si scontrarono a [[Battaglia di Qarqar|Karkar]] nell'[[853 a.C.]] e, a dispetto della descrizione fornita da Salmanassar, secondo la quale il suo esercito avrebbe "vinto l'opposizione", sembra che la battaglia sia terminata in un sostanziale pareggio, in quanto le forze assire furono ritirate poco tempo dopo.
Salmanassar riprese sotto il suo controllo [[Karkemish]] Durante gli ultimi anni di regno scoppiò una rivolta di corte, dovuta a problemi dinastici, sfociata in guerra civile, che fece precipitare l'Assiria in un nuovo periodo di declino.
==== Una nuova decadenza ====
Nonostante tutto il figlio di Salmanassar
I successivi tre sovrani, [[Salmanassar IV]] ([[782 a.C.|782]]-[[772 a.C.]]), [[Assur-dan III]] ([[772 a.C.|772]]-[[754 a.C.]]) e [[Assur-nirari V]] ([[753 a.C.|753]]-[[745 a.C.]]), non riuscirono a creare un forte potere centrale, e si assistette al proliferare di numerose figure secondarie, che assumevano forti poteri a livello locale. Questi re dovettero quindi affrontare molte rivolte e ribellioni, e in una di queste, probabilmente, morì Assur-nirari.
=== Il Secondo Impero assiro ===
[[File:Tiglath-Pileser III Nimrud Louvre AO19853.jpg|thumb
Approfittando del momento di crisi e confusione in cui si trovava il regno, [[Tiglatpileser III]] ([[745 a.C.|745]]–[[727 a.C.]]), con un colpo di mano s'impossessò del regno e diede inizio a vaste riforme che migliorarono notevolmente l'efficienza e la sicurezza dell'impero.
Gli abitanti delle province conquistate venivano sistematicamente deportati, l'impero fu diviso in province, sostituendo ai vassalli del re dei governatori assiri di fiducia. L'intero regno era quindi organizzato
Dopo aver sottomesso
Nel [[738 a.C.]] [[Tiglatpileser III]] occupò la [[Filistea]] e invase Israele, imponendo pesanti tributi. [[Acaz]], [[regno di Giuda|re di Giuda]], entrò in guerra contro [[Israele]] e la [[Siria (regione storica)|Siria]], chiedendo aiuto al re assiro promettendogli una ricompensa in oro ed argento; questi, secondo i patti, "marciò contro [[Damasco]], sconfisse e fece uccidere [[Rezin]] e assediò la città". Dopo aver lasciato una parte dell'esercito a proseguire l'assedio, avanzò, mettendo a ferro e fuoco le province ad est della [[Giordania]], [[Filistea]] e [[Samaria]]. Nel [[732 a.C.]] espugnò [[Damasco]], deportandone gli abitanti.
Grazie alla conquiste e alle riforme di questo re, si può parlare di un vero e proprio impero assiro, che era finalmente riuscito a creare dei governi stabili e sicuri anche nelle province esterne.
Il successore di [[Tiglat-Pileser III]], il figlio [[Salmanassar V]] ([[727 a.C.|727]]-[[722 a.C.]]) dovette affrontare il re [[Osea (re)|Osea]] di [[Israele]], il quale smise di pagare i tributi e si alleò con l'[[Egitto]] nel [[725 a.C.]] Ciò spinse Salmanassar ad invadere la Siria e ad assediare [[Samaria]] (capitale di Israele). La città resistette per tre anni ma fu infine devastata.
In politica interna Salmanassar introdusse una profonda riforma fiscale, che produsse un forte malcontento. Salmanassar fu infine deposto nel [[722 a.C.]] da [[Sargon II]] ([[721 a.C.|721]]-[[705 a.C.]]), il comandante in capo dell'esercito
=== Dinastia
[[File:Sargon II and dignitary.jpg|thumb
Sargon II invase immediatamente [[Samaria]], esiliando più di 27.000 persone, dando inizio alla [[diaspora]] e distruggendo di fatto il regno del nord d'[[Israele]]. Invase inoltre la [[Giudea]], impossessandosi di [[Gerusalemme]]. Nel [[721 a.C.]], sotto il potente principe caldeo [[
Per quanto riguarda la politica interna, Sargon continuò l'opera di centralizzazione iniziata da Tiglatpileser III e per questo fece costruire una nuova capitale a est di [[Ninive]], [[Dur Sharrukin]] (odierna [[Khorsabad]]), usando i tributi che l'Assiria aveva raccolto dalle varie nazioni sotto il suo dominio.
Nel [[705 a.C.]] Sargon fu ucciso durante una battaglia contro i [[Cimmeri]] nel regno neo-hittita di Tabal e il suo successore, il figlio [[Sennacherib]] (705-[[681 a.C.]]), decise di trasferire la capitale da Dur Sharrukin a Ninive, cercando di prendere le distanze dalle politiche del padre evitando in qualsiasi modo di intervenire in Anatolia.
Babilonia, nel frattempo,
Nel [[689 a.C.]], Babilonia si ribellò ancora una volta, e la risposta di Sennacherib questa volta fu tremenda: preso da una rabbia indicibile, conquistò la città, la saccheggiò e la incendiò; quindi fece aprire i canali attorno ad essa, inondando il terreno esterno fino a che non divenne simile a una palude, in modo che la città non potesse più risorgere e costringendo in questo modo gli abitanti alla fuga.
Gli ultimi anni di regno furono molto caotici. Influenzato dalla sua ultima moglie, Sennacherib nominò successore uno dei suoi figli minori, [[Asarhaddon]] che venne proclamato governatore di Babilonia e fece ricostruire la città. Questo scatenò l'ira degli altri figli che, secondo la Bibbia, assassinarono Sennacherib nel [[681 a.C.]]
==== Asarhaddon e la conquista dell'Egitto ====
Nonostante la guerra civile che ne seguì, [[Asarhaddon]] ([[680]]-[[669 a.C.]]), riuscì a succedere al trono del padre. Sconfisse i [[Cimmeri]] e i [[Media (regione storica)|Medi]] (riuscendo nuovamente a penetrare fino al Monte Bikni) ma, non riuscendo a mantenere l'ordine in queste area, volse la sua attenzione alla zona occidentale della Fenicia, che si era alleata con l'Egitto, e saccheggiò [[Sidone]] nel [[677 a.C.]] Catturò inoltre [[Manasse (re di Giuda)|Manasse]] di Giuda e lo tenne prigioniero per qualche tempo a Babilonia.
Stancatosi delle continue intromissioni dell'Egitto, decise di invaderlo nel [[674 a.C.]], arrivando fino a [[Menfi (Egitto)|Menfi]] nel [[670 a.C.]] Ben presto i governatori assiri che Asarhaddon aveva assegnato all'Egitto furono costretti a fuggire dall'indomabile popolazione e, mentre era a capo di un esercito diretto verso il paese ribelle per sedare la rivolta, Asarhaddon morì improvvisamente, nel [[669 a.C.]]
Ad Asarhaddon succedette il figlio, [[Assurbanipal]] (669-627 a.C.), forse da identificare con il [[Sardanapalo]] descritto dai Greci.
Il nuovo imperatore fece continuare la campagna in Egitto al suo ''turtanu''. Poiché era urgente riorganizzare il paese, il generale assiro ristabilì nella loro dignità il faraone [[Necao I]] e suo figlio [[Psammetico I]], ma nel [[652 a.C.]] Psammetico era diventato così potente da dichiararsi indipendente dall'Assiria, aiutato dal fatto che il fratello di Assurbanipal, [[Shamash-shum-ukin]], governatore di Babilonia, alleatosi con gli Elamiti e gli Arabi, diede inizio in quell'anno a una guerra civile. Assurbanipal affrontò il fratello e nel [[648 a.C.]] conquistò Babilonia dove Shamash-shum-ukin diede fuoco al palazzo dove si era rinchiuso, uccidendosi.
Ritornò quindi in Egitto giungendo fino a [[Tebe (Egitto)|Tebe]] che venne distrutta (663 a.C.); conquistò inoltre [[Susa (Elam)|Susa]] e devastò completamente l'[[Elam]] nel [[646 a.C.]] e nel [[640 a.C.]] Sotto Assurbanipal l'impero assiro raggiunse, quindi, la sua massima estensione, mai più eguagliata.
== La caduta ==
[[File:Destruction of the Elamite city of Hamanu 645-635 BCE.jpg|thumb|La distruzione della città di Susa, capitale di Elam, per mano di Assurbanipal, 647 a.C.]]
[[Assurbanipal]], chiamato dai Greci "[[Sardanapalo]]", aveva fatto costruire a [[Ninive]] una [[Biblioteca di Assurbanipal|grandiosa biblioteca]] che raccoglieva circa 22.000 tavolette cuneiformi (tra cui la redazione del ''[[Epopea di Gilgamesh|Ciclo di Gilgamesh]]'') e aveva incoraggiato l'arte e la cultura. La sua epoca rappresenta uno dei momenti più prosperi per lo sviluppo civile e artistico degli Assiri; conquistò [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] e [[Menfi (Egitto)|Menfi]], sottomettendo l'Egitto (spartendolo tra nobili locali e gli stessi assiri). Dopo la sua morte nel [[627 a.C.]], l'impero assiro cominciò a disgregarsi rapidamente. Iniziò un periodo di lotte fratricide e [[Ciassare]], re dei Medi, distrusse le città assire di Tarbisu e Assur. Nel frattempo [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] si rese indipendente e il suo re, [[Nabopolassar]] (proveniente dai [[Caldei|Kaldu]]) alleatosi con Ciassare, distrusse Ninive nel 612 a.C.; il re assiro [[Sin-shar-ishkun|Shin-Shar-Ishkun]] (627-612 a.C.) morì travolto dalle rovine del suo stesso palazzo.
La corte assira si ritirò quindi a [[Carre (città)|Carre]], a nord-ovest della capitale, e qui un generale di nome [[Ashur-uballit II]] (612-[[609 a.C.]]), con il supporto militare del [[faraone]] egiziano Neco II, continuò a regnare fino al [[609 a.C.]], anno in cui fu sconfitto da Medi e Caldei. Questa fu la fine definitiva dell'Assiria come nazione indipendente; l'impero assiro venne diviso fra [[Medi]] e [[Caldei]].
Il passaggio così repentino dal massimo splendore alla caduta, è un chiaro segno di come gli Assiri non siano mai riusciti a creare un impero saldo e unito, assimilando e conciliando genti e culture diverse. L'impero assiro fu, infatti, solo un insieme eterogeneo di popoli e culture, tenuti uniti dal terrore nei confronti del vincitore, ma sempre pronti a ribellarsi ad ogni momento propizio. Al crollo del loro impero infatti si svilupparono i [[Frigi]] e i [[Lidi]] (che conquistarono l'Anatolia, inventarono la moneta e furono comandati dal ricco [[Creso]]). In Egitto invece il potere fu assunto dal principe [[Psammetico I]]; gli Egizi si scontrarono con i Babilonesi a [[Karkemish]]; vennero sconfitti e il re neobabilonese [[Nabucodonosor II]] conquistò Gerusalemme, Sidone mentre la città fenicia di Tiro, sottoposta ad assedio da parte dell'esercito babilonese, non venne mai conquistata.<ref>{{cita|Jursa 2007|cap. II, profilo di storia politica babilonese}}.</ref> Avvenne la prima deportazione degli Ebrei (nonostante le difese del faraone [[Apries]]). Regnò poi [[Nabonedo]], fino all'arrivo nel 538 a.C. dei Persiani.
== Lingua ==
{{vedi anche|Lingua accadica}}
Gli antichi Assiri parlavano un dialetto assiro
== Arte ==
{{Vedi anche|Arte assira|Architettura assira}}
Le opere d'arte giunte sino ai nostri giorni appartengono, nella maggior parte dei casi, al periodo del Nuovo Impero. L'arte assira, come tutta la sua cultura, deve un forte tributo a Babilonia, ma durante l'ultimo periodo essa mostra una certa originalità.
Molte immagini rappresentano scene di guerra e spesso mostrano nel dettaglio e con crudo realismo le torture subite dai popoli sottomessi al potere assiro. Si tratta chiaramente di un'arte che ha come fine la celebrazione del potere dell'imperatore e scopo di propaganda.
== Società ==
Lo stato assiro era basato su un'[[aristocrazia]] guerriera che possedeva la maggior parte delle terre. Il resto della popolazione era suddivisa fra [[agricoltura|contadini]] e artigiani che conducevano una vita misera, privi di ogni diritto.
Gli Assiri furono anche abili mercanti e uomini d'affari. Profitto, rotte commerciali, [[fondaco|fondaci]], dazi, investimenti, lettere di credito, società di mercanti, camere di commercio, contratti imprenditoriali ed anche una proto-moneta con cui accumulare capitale: tutto questo compare in modo chiaro all'inizio del II millennio a.C. tra l'Assiria e l'[[Anatolia]], nei territori che oggi si estendono fra l'[[Iraq]] settentrionale e la [[Turchia]] Centro-orientale, ad opera degli Assiri che furono quindi i protagonisti di questa realtà economica. In Anatolia i mercati assiri si chiamavano ''karum'' e ''mabartum'' erano chiamate le stazioni commerciali minori. Grazie all'eccezionale ritrovamento di 23.000 tavolette di argilla iscritte trovate nel sito di Kültepe (l'antica [[Kanesh]] in [[Cappadocia]]), ben si conosce la rete commerciale assira nell'area anatolico-mesopotamica.<ref>{{Cita libro |autore=Aldo Bacci |titolo=Assiri alle origini del capitalismo |rivista=Focus storia |numero=151 |mese=maggio |anno=2019 |pp=19-23}}</ref>
Tutta la società assira ruotava attorno alla figura del [[re]], capo assoluto che era padrone e governava su tutte le terre attraverso i suoi funzionari. Il re era anche [[sacerdozio|figura religiosa]], il "servo di [[Assur (divinità)|Assur]]", la cui volontà era la volontà del dio. Lo scopo dei re assiri era quello di creare una “monarchia universale” sottomettendo tutti i popoli al dio [[Assur (divinità)|Assur]]. La guerra assumeva quindi una connotazione religiosa, e chiunque tentasse di ribellarsi veniva punito severamente, in quanto aveva compiuto sacrilegio nei confronti degli dei assiri.
Nella società assira le [[donna|donne]] non avevano gli stessi [[diritto|diritti]] degli uomini ed erano sottomesse, al pari degli [[schiavitù|schiavi]], al [[matrimonio|marito
{{
Ingegnoso nel suo angusto pragmatismo il trattamento dei malati, che oggi qualcuno definirebbe "interattivo". Sempre Erodoto ci informa che gli Assiri:
{{
Bisogna comunque sottolineare che le conoscenze di Erodoto riguardanti la cultura mesopotamica sono giudicate, dagli studiosi del campo, molto superficiali
Per quanto riguarda la legislazione, e in particolare le norme penali, la società assira si basava sulla rigida applicazione della [[legge del taglione]], e in generale la loro legislazione era sicuramente molto più rigida e primitiva rispetto a quella babilonese.
{{Approfondimento
|larghezza=300px
|titolo=Inno alla dea Ishtar
|contenuto= L'inno dedicato alla dea Ishtar, datato 875 a.C.
<poem>
''Quando sono seduta sulla soglia di una taverna'',
</poem>
}}
== Religione ==
Anche la religione assira, come tutti gli aspetti di questa società, risentì di un forte influsso babilonese. Gli dei, le feste, i riti erano infatti simili se non identici a quelli babilonesi da cui vennero copiati perfino i racconti mitici, come quello di [[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]].
Le differenze stavano nel fatto che il principale dio babilonese, [[
[[Assur (divinità)|Assur]] era probabilmente nato come divinità locale, ma con l'aumento del potere e prestigio dell'impero assiro, divenne infine capo supremo del pantheon. Era il dio della forza e della violenza, che proteggeva l'esercito in battaglia. Alcuni studiosi affermano che [[Assur (divinità)|Assur]] venisse rappresentato sotto forma di disco solare, simbolo che appare spesso nell'iconografia assira. Tuttavia le prove sembrano dimostrare che il disco solare rappresentasse invece, come pare più ovvio, il dio del sole [[Šamaš]].
Altre importanti divinità del numeroso pantheon assiro furono [[Ishtar]], dea dell'amore e della guerra e [[Adad]], dio dei fenomeni celesti, o [[Keret]], semidio cui si attribuisce la fondazione della città di [[Hubur]].
== Esercito ==
{{Vedi anche|esercito assiro}}
Inizialmente l'esercito era composto semplicemente da persone comuni, strappate dai loro lavori quotidiani e il servizio militare era obbligatorio per ogni classe sociale.
Ben presto, però, si formò un esercito permanente formato da milizie addestrate appositamente che spesso provenivano dalle province conquistate (non erano ammesse truppe mercenarie) e che combattevano secondo una tattica militare prestabilita.
I soldati Assiri usavano otri di pelle per riuscire a nuotare nei fiumi impetuosi e preparare attacchi a sorpresa.
L'esercito fu inizialmente formato dalla sola [[fanteria]], nel [[X secolo a.C.]] fu introdotta la [[cavalleria]] e infine, durante l'[[VIII secolo a.C.]], l'esercito assiro incluse anche un servizio del genio che permetteva di costruire rapidamente ponti e battelli per l'attraversamento dei fiumi. Erano inoltre presenti carri e macchine da guerra (ad esempio venivano costruite enormi piattaforme armate che, portate fin sotto le mura delle città assediate, permettevano agli arcieri di scagliare le frecce sul nemico all'interno, o anche "spaventose" torri d'assalto caratterizzate da un ariete martellante con la punta di ferro che poteva oscillare a sinistra o a destra per sfondare mura e porte). Sembra anche che gli Assiri siano stati fra i primi a introdurre cavalieri armati di arco.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Enrico Ascalone|titolo=Mesopotamia: assiri, sumeri e babilonesi|collana=Dizionari delle civiltà; 1|editore=Electa Mondadori|anno=2005|isbn=88-370-3276-5}}
* {{cita libro|autore=Chiara Dezzi Bardeschi|titolo=Mesopotamia. La culla della civiltà|editore=Giunti|anno=2006|isbn=88-09-04558-0}}
* {{cita libro|lingua=fr|autore=Fernand Crombette|titolo=Synthèse préhistorique et Esquisse assyriologique|volume=I; Ceshe asbl|editore=Tournai|anno=2000|isbn=2-9600246-2-1}}
* {{cita libro|autore=[[Frederick Mario Fales]]|titolo=L'impero Assiro|editore=Laterza|anno=2001|isbn=978-88-42-06377-3}}
* {{cita libro|autore=Albert Kirk Grayson|url=https://books.google.it/books?id=ydcGZA6k5nwC&printsec=frontcover&hl=it|titolo=Assyrian and Babylonian Chronicles|lingua=en|editore=Eisenbrauns|anno=2000|isbn=978-15-75-06049-1}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Mark Healy|autore2=Angus McBride|editore=Bloomsbury USA|anno=1991|titolo=The Ancient Assyrians|isbn=978-18-55-32163-2}}
* {{cita libro|autore=Micheal Jursa|cid=Jursa 2007|titolo=I babilonesi|editore=Il Mulino|anno=2007|isbn=88-15-11468-8}}
* {{cita libro|autore=Gwendolyn Leick|lingua=en|titolo=Mesopotamia|url=https://archive.org/details/mesopotamiainven0000leic|isbn=978-01-40-26574-3|anno=2002|editore=Penguin Publishing Group}}
* {{Cita libro|cognome=Liverani|nome=Mario|wkautore=Mario Liverani|titolo=Antico Oriente: storia, società, economia|annooriginale=1988|anno=2009|editore=Laterza|edizione=nuova ed.|città=Bari-Roma|isbn=978-88-420-9041-0|cid=Liverani 2009}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Seton Lloyd|anno=1984|editore=Thames and Hudson|isbn=978-05-00-79009-0|titolo=The Archaeology of Mesopotamia: From the Old Stone Age to the Persian Conquest|url=https://archive.org/details/archaeologyofmes00lloy}}
* {{Cita libro|cognome=Mistrini|nome=Vincenzo|titolo=Gli assiri: la prima superpotenza dell'Oriente Antico|città=Gorizia|editore=LEG|anno=2022|cid=Mistrini 2022|isbn=978-88-61-02889-0}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Don Nardo|titolo=The Assyrian Empire|url=https://archive.org/details/assyrianempire00nard|anno=1998|editore=Lucent Books|isbn=978-15-60-06313-1}}
* {{cita libro|autore=Karen Rhea Nemet-Nejat|titolo=Daily Life in Ancient Mesopotamia|url=https://books.google.it/books?id=lbmXsaTGNKUC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|lingua=en|editore=Greenwood Publishing Group|anno=1998|isbn=978-03-13-29497-6}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=A. Leo Oppenheim|titolo=Ancient Mesopotamia: Portrait of a Dead Civilization|anno=1970|editore=University of Chicago Press|isbn=978-02-26-63189-9}}
* {{cita libro|autore=Georges Roux|titolo=Ancient Iraq|url=https://books.google.it/books?id=klZX8B_RzzYC&printsec=frontcover&hl=it|lingua=en|editore=Penguin UK|anno=1992|isbn=978-01-41-93825-7}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Virginia Schomp|titolo=Ancient Mesopotamia: The Sumerians, Babylonians, And Assyrians|url=https://archive.org/details/ancientmesopotam00virg|editore=F. Watts|anno=2004|isbn=978-05-31-11818-4}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Lewis Spence|titolo=Myths and Legends of Babylonia and Assyria|url=https://books.google.it/books?id=nla68_sQEhoC&printsec=frontcover&hl=it|editore=Cosimo, Inc.|anno=2010|isbn=978-16-16-40464-2}}
== Voci correlate ==
* [[Lista reale assira]]
* [[Assiria persiana]]
* [[Mesopotamia]]
* [[Babilonia (regione storica)]]
* [[Mitanni]]
* [[Storia dei Sumeri]]
* [[Lente di Nimrud]]
* [[Ekiminu]]
* [[Semiramide]]
* [[Ignace Jay Gelb]]
* [[Murattash]]
* [[Arte assira]]
* [[Assiriologia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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