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=[[Kokoshnik (punzone)Antikvariat]]=
 
L''''Antikvariat''' ({{russo|Антиквариат}}) era un dipartimento del Ministero del Commercio russo, istituito da [[Lenin]] in 1921, dopo la [[Rivoluzione russa]], per gestire la vendita e l'esportazione di opere d'arte che il governo rivoluzionario aveva acquisito da musei come l'[[Ermitage]] e il [[Palazzo di Gatčina]], dalle chiese e da membri delle élite russe che erano stati costretti a cederle al nuovo governo, o le avevano lasciate quando erano fuggiti dal paese, o erano stati giustiziati durante la rivoluzione.<ref name="Proler, Skurlov64">{{Cita|Proler, Skurlov|p. 64}}</ref><ref name="Faber164">{{Cita|Faber|p. 164}}</ref>
Il sistema di punzonatura standardizzato russo, così come lo conosciamo oggi, nasce da una ''[[ukaz]]'' (decreto) emesso nel 1700 dello zar [[Pietro il Grande]] che, durante il processo di riforma del sistema monetario russo, stabilì che la produzione di argentieri poteva essere di quattro purezze standard: 96, 90, 84 e 62 ''[[zolotnik]]i''.
Tra questi tesori dello stato c'erano 30 delle 40 [[Uova Fabergé]] che erano custodite nel [[Palazzo dell'Armeria]] dopo l'abdicazione dell'ultimo zar di Russia, [[Nicola II di Russia|Nicola II]].<ref name="Faber169">{{Cita|Faber|p. 169}}</ref>
 
Il nuovo governo russo iniziò la sua esistenza in gravi difficoltà finanziarie:
Nel 1896 un editto dello zar Nicola II riformò questo antico sistema ed introdusse il nuovo [[punzone]] che prese il nome di '''kokoshnik''' dal tradizionale copricapo raffigurato sulla testa femminile volta a sinistra che appare al suo centro.
Lenin e più tardi [[Stalin]] avevano bisogno di soldi il più rapidamente possibile e si ritenne che la liquidazione delle opere d'arte russe fosse un modo per raggiungere questo obiettivo.
 
I membri dell'Antikvariat non erano curatori o specialisti d'arte ma membri del Partito Comunista selezionati da altri membri del Partito per ricavare quanto più denaro possibile dalla vendita di arte russa a uomini d'affari e diplomatici occidentali.
Fu utilizzato tra il 1899 ed il 1908 e reca all'interno di un [[cartiglio]] circolare o ovale, sulla sinistra la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'' e sulla destra le iniziali del saggiatore in caratteri cirillici.
Gli storici dell'arte russi incaricati di custodire queste opere tentarono di contrastare questo processo e hanno camuffato o nascosto alcune opere che Antikvariat, se avesse saputo della loro esistenza, avrebbe venduto;
Saggiatori di San Pietroburgo furono: Yakov Lyapimov dal 1899 al 1903; Yakor Lyapunov.
per questo, molti di coloro che desideravano conservare queste opere furono arrestati, inquisiti e giustiziati.<ref name="MorganOrlova2012">{{cita testo
 
|autore1=Christopher Morgan
Nel 1908 e fino al 1926 fu introdotto un nuovo punzone recante, all'interno di un cartiglio ovale oblungo, una più dettagliata testa femminile acconciata con la ''[[kokoshnik (copricapo)|kokoshnik]]'', rivolta verso destra, dove è indicata la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'', a sinistra è iscritto il simbolo della città/regione.
|autore2=Irina Orlova
 
|titolo=Saving The Tsar's Palaces
Oltre al punzone ovale si utilizzava anche una '''kokoshnik''' circolare che veniva apposta su oggetti di piccole dimensioni o su quelli facenti parte di un gruppo.
|lingua = inglese
L'ufficio del saggiatore veniva indicato con una serie di punti e linee intorno al perimetro del marchio.
|url=https://books.google.com/books?id=uxeNAgAAQBAJ&pg=PT66
 
|data=1 novembre 2012
==Note==
|editore=Polperro Heritage
|isbn=978-0-9530012-9-3}}</ref><ref name="Proler, Skurlov84">{{Cita|Proler, Skurlov|p. 84}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
==Collegamenti esterni==
*{{cita libro
 
| nome = Toby
* {{cita web
| cognome = Faber
|nome autore=
| data=7 ottobre 2008
|wkautore=
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
|coautori=
| città = New York
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|lingua = inglese
|url=http://www.silvercollection.it/dictionarykokoshnik.html
| editore= Random House
|titolo=KOKOSHNIK
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|ISBN = 978-1-58836-707-5
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*{{Cita testo
 
|lingua = inglese
* {{cita web
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| cognome1 = Proler
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| nome2 = Valentin V.
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|titolo=A brief overview of russian hallmarking
|titolo = The Fabergé imperial Easter eggs
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|pubblicazione = <!-- alternative: rivista, giornale, sito -->
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*{{cita libro
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|coautori = Johann Georg Prinz von Hohenzollern
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*{{cita libro
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|coautori = Christel Ludewig McCanless
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*{{cita libro
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{{Portale|Comunismo|Russia}}
<!-- [[Categoria:Rivoluzione russa]]
[[Categoria:Relazioni internazionali dell'Unione Sovietica]]
[[Categoria:Beni culturali]] -->
 
=[[CheekwoodCorcoran Botanical Garden and MuseumGallery of Art]]=
 
<!-- {{S|musei}} -->
 
{{Museo
|Nome = CheekwoodCorcoran Botanical Garden and MuseumGallery of Art
|Tipologia = [[Artearte]]<!-- tipo di materiale raccolto, con eventuali link -->
|Immagine = WTN_PeepHoles_082Corcoran Gallery of Art - Washington DC - DSC01051.JPG
|Larghezza = 210px<!-- per l'immagine -->
|Didascalia = <!-- per l'immagine -->
|Stato = USA
|Data di fondazione = 1960|Data di chiusura =
|Data di fondazione = 1896
|Fondatori =
|Data di chiusura = 2014
|Indirizzo = 1200 Forrest Park Drive, [[Nashville]], [[Tennessee]] 37205, [[United States|USA]] <!-- più preciso possibile, incluso anche lo stato -->
|Fondatori = William Wilson Corcoran
|Indirizzo = 17th St. at New York Ave., NW, [[Washington, D.C.]], [[United States|USA]]<!-- più preciso possibile, incluso anche lo stato -->
|Direttore =
|Visitatori = <!-- numero di visitatori, con fonte in nota -->
|Anno visitatori = <!-- anno a cui si riferisce Visitatori, senza link; obbligatorio se c'è Visitatori -->
|Sito = http://www.cheekwoodcorcoran.org/<!-- sito internet -->
}}
 
Il '''Corcoran Gallery of Art''' era una [[galleria d'arte]] di [[Washington, DC]], negli [[Stati Uniti d'America]], dedicata principalmente all'arte americana.
'''Cheekwood''' è una tenuta di 220.000 [[m²]] all'estremità occidentale di [[Nashville]], [[Tennessee]] che, grazie a finanziamenti da privati, ospita il '''Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art'''.
 
Dopo decenni di problemi finanziari, nel 2014 la Corcoran ha annunciato la firma di uno storico accordo per la cessione della sua collezione alla [[National Gallery of Art]].
Ex residenza della famiglia Cheek di Nashville, il palazzo di 2.800 [[m²]] in stile [[Architettura georgiana|georgiano]], fu aperto come museo nel 1960.
Inoltre l'affiliato [[Corcoran College of Art and Design]] è stato assorbito dalla [[George Washington University]].<ref>{{cita news
<!--
| url=http://www.washingtonpost.com/lifestyle/style/corcoran-gallery-george-washington-university-and-national-gallery-close-deal-to-transform-corcoran/2014/05/15/4ddba908-dc4a-11e3-b745-87d39690c5c0_story.html
== The house that coffee built ==
| pubblicazione = [[The Washington Post]]
| lingua = inglese
| nome=David
| cognome=Montgomery
| titolo=Corcoran Gallery, GWU and National Gallery close deal to transform Corcoran
| data= 21 febbraio 2014}}</ref>
 
Fondata nel 1869 da [[William Wilson Corcoran]], era la galleria d'arte non-federale più antica e più grande del [[District of Columbia]] e una delle più antiche istituzioni culturali sostenute privatamente di [[Washington]].
Christopher Cheek nel 1880 aprì a Nashville un ingrosso di generi alimentari.
Suo figlio, Leslie Cheek, si unì a lui come un partner, e nel 1915 divenne presidente dell'azienda di famiglia.
La moglie di Leslie, Mabel Wood, proveniva da una importante famiglia di [[Clarksville (Tennessee)|Clarksville]].
Nel frattempo, Joel Cheek, cugino di Leslie, aveva sviluppato un'acclamata miscela di [[caffè]] che fu commercializzata attraverso il migliore albergo di Nashville, il ''[[Maxwell House Hotel]]''.
Legend has it that [[Theodore Roosevelt]] proclaimed the blend "Good to the last drop," which is still a registered trademark for the product.
Cheek's extended family, including Leslie and Mabel Cheek, were investors.
In 1928, the [[Postum]] Cereals Company (now [[General Foods]]) purchased [[Maxwell House]]'s parent company, Cheek-Neal Coffee, for more than $40 million.
 
La collezione permanente comprende opere do [[Rembrandt Peale]], [[Eugène Delacroix]], [[Edgar Degas]], [[Thomas Gainsborough]], [[John Singer Sargent]], [[Claude Monet]], [[Pablo Picasso]], [[Edward Hopper]], [[Willem de Kooning]], [[Joan Mitchell]], [[Gene Davis (painter)|Gene Davis]] e molti altri.
With their income secured by the proceeds from the sale, Leslie Cheek bought {{convert|100|acre|km2}} of what was then woodland in West Nashville for a country estate. He hired New York residential and landscape architect, [[Bryant Fleming]], and gave him control over every detail - from landscaping to interior furnishings. The result was a limestone mansion and extensive formal gardens inspired by the grand [[England|English]] manors of the 18th century. Fleming's masterpiece, Cheekwood, was completed in 1932.
Leslie Cheek died 2 years after moving into the mansion and Mabel Cheek and their daughter, Huldah Cheek Sharp, lived at Cheekwood until the 1950s when it was offered as a site for a botanical garden and art museum.
 
<!-- {{T|lingua=inglese|argomento=musei|data = marzo 2012}} -->
The development of the property was spearheaded by the Exchange Club of Nashville, the Horticultural Society of Middle Tennessee and many other civic groups. The Nashville Museum of Art donated its permanent collections and proceeds from the sale of its building to the effort. The new Cheekwood museum opened to the public in 1960. -->
== [[Galleria d'arte]] ==
 
La collezione d'arte del Cheekwood fu fondata nel 1959 con il patrimonio dell'ex ''[[Nashville Museum of Art]]'' ed è accreditata dalla ''[[American Association of Museums]]''.
Essa comprende collezioni di arte americana ed arti decorative sia americane che britanniche, oltre ad una collezione d'arte contemporanea costituita soprattutto da sculture per esterni acquisite per il ''Woodland Sculpture Trail''.
 
La collezione di arte americana del Cheekwood comprende 600 dipinti e 5.000 tra stampe, disegni e fotografie;
fu raccolta negli anni 1980 e all'inizio del 1990 grazie ad un lascito multi-milionario, e spazia nella storia dell'arte americana.
<!-- Its strength centers on [[The Eight (Nyolcak)|The Eight]].
Other strengths include the world's largest collection of sculptures of [[William Edmondson]], photographs by [[Louise Dahl-Wolfe]], and a vast variety of post-[[Seconda guerra mondiale]] prints. Recently, the Museum has pursued a consciously focused acquisition process, having added paintings by James Hamilton, [[William Bradford (pittore)|William Bradford]], and new contemporary sculpture for the Trail. -->
 
La collezione di arti decorative comprende la terza più grande raccolta di porcellana [[Worcester]] negli [[Stati Uniti d'America]], e una collezione di 650 pezzi d'argento che abbraccia i secoli dal [[XVIII secolo|XVIII]] al [[XX secolo|XX]]
 
Lo stesso Palazzo Cheek è considerato parte della collezione.
Il restauro ha ripristinato gran parte della costruzione originale, rivelando le caratteristiche originali (legno e pavimenti in marmo che erano stati coperti da [[moquette]]) e conservando storici motivi architettonici, come ad esempio gli affreschi illusionistici che rivestono il corridoio principale.
 
La collezione d'[[Arte contemporanea]], ospitata nelle gallerie ricavate in quelli che in origine erano il garage e le stalle della tenuta, è piccola ma di alta qualità, comprende dipinti di [[Larry Rivers]], [[Andy Warhol]], [[Robert Ryman]], [[Red Grooms]] e [[Marylyn Dintenfass]].
 
Il ''Carrell Woodland Sculpture Trail'' è una raccolta di quindici sculture di artisti internazionali esposte all'aperto in un contesto naturale.
 
== Giardino botanico ==
 
[[File:Polemonium reptans 2009.jpg|thumb|250px|''[[Polemonium reptans]]'' al Cheekwood Botanical Garden.]]
 
L'[[Orto Botanico]], che occupa un'area di 220.000 m², ospita piante di [[bosso]], [[conifera]], ''[[mirto crespo]]'', [[Narcissus|narciso]], ''[[hemerocallis]]'', [[sanguinella]], [[felce]], erbe, [[agrifoglio]], [[Hosta (botanica)|hosta]], [[Hydrangea|ortensia]], [[Acer palmatum|acero palmato]], [[Magnolia (botanica)|magnolia]], essenze originarie del sud-est degli Stati Uniti, [[cercis]] e ''[[trilium]]''
<!--
I visitatori di Cheekwood potranno ammirare molti stili diversi di giardino.
 
Un viale di mirto crespo conduce nel ''Robertson Ellis Color Garden'' dove ampie curve di fiori colorati delimitano un prato in pendenza con una bellissima vista sulle colline lontane.
 
Uscendo da questo giardino i visitatori passano sotto otto archi curvi coperti di viti colorate
e coltivati con una varietà di piante annuali e perenni.
 
Next visitors will enter the Japanese Garden.
This is a quiet place for rest and meditation, a refuge from the outside world.
The Wills Perennial garden displays new and traditional perennials and includes a steep limestone wall that provides habitat and background for this colorful, full-sun garden. The Martin Boxwood Garden was designed and built by landscape architect Bryant Fleming in the late 1920’s with terraced gardens and extensive plantings of boxwood. This formal garden invites the visitor to be transported to a different era. The Howe Wildflower garden, spectacular in the spring, is a woodland wildflower garden that was originally at the East Nashville home of Cora Howe. This garden was moved to Cheekwood in 1968 along with its stone tool shed, rock wall, and garden ornaments. As visitors move through the gardens, they will next encounter the Burr Terrace Garden. This is an enclosed cottage garden on three levels with many pastel colored perennials, annuals, and shrubs.
Exiting the Burr Terrace Garden, visitors will enter the Carell Dogwood Garden.
This garden displays many variations in branching patterns, bark, leaf, berry, and the showy bracts characteristic of dogwoods.
The Herb Study Garden displays many plants to be touched and smelled, in addition to plants that can be used for cooking, fragrance, dyes, fibers, and cosmetics. Finally, guests will come to the Turner Seasons Garden.
This garden focuses on the seasonal aspect of gardens in Tennessee.
It features a series of garden rooms, each highlighting a different season with plant collections of special interest
 
The gardens and collections not only serve to educate, but also to please each visitor’s sense of aesthetic. The gardens are an important horticultural resource for the entire region.
-->
== Altre attrazioni ==
 
Oltre al Museo e all'Orto Botanico, a Cheekwood c'è un negozio di souvenir ed un ristorante chiamato ''Pineapple Room'' che si affaccia sul verde del prato occidentale.
 
{{T|lingua=inglese|argomento=musei|data = marzo 2012}}
 
==Note==
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== Altri progetti ==
<!-- {{interprogetto}} -->
{{interprogetto|commons=Category:Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art}}
 
{{Coord|3638|0553|1244.81|N|8677|522|2623.63|W|display=title|type:landmark}}
 
{{Portale|arte|Musei|Stati Uniti d'America}}
 
<!-- [[Categoria:Musei degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Musei di Washington]] -->
[[Category:Art museums in Tennessee]]
[[Category:Botanical art]]
[[Category:Botanical gardens in Tennessee]]
[[Category:National Register of Historic Places in Tennessee]]
[[Category:Museums in Nashville, Tennessee]]
[[Category:Decorative arts museums in the United States]]
[[Category:Institutions accredited by the American Association of Museums]]
[[Category:Parks in Nashville, Tennessee]] -->
 
=Antenati=
[[en:Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art]]
{| class="wikitable"
[[es:Museo y Jardín Botánico de Cheekwood]]
|+'''Tre generazioni di antenati di Francesco I'''
[[ja:チークウッド・ボタニカル・ガーデン・アンド・ミュージアム・オブ・アート]]
|-
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Francesco I delle Due Sicilie'''
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo III di Spagna]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo V di Spagna]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta Farnese]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Amalia di Sassonia]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Augusto III di Polonia]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria Giuseppa d'Austria]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Francesco I di Lorena]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Leopoldo di Lorena]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Élisabeth Charlotte d'Orléans]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Maria Teresa d'Asburgo]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Carlo VI d'Asburgo]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna'''<br />[[Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel]]
|}
 
== Altri progetti ==
=[[Henry Walters]]=
{{interprogetto|s=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799|etichetta=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Bio
* [http://www.repubblicanapoletana.it/acton.htm Biografia di Acton]
|Titolo =
* [http://www.napoliontheroad.it/celentanoferdinando.htm Ferdinando I]
|Nome = Henry
|Cognome = Walters
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1848
|NoteNascita =
|LuogoMorte = New York
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1931
|NoteMorte =
|PreAttività =
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = dirigente d'azienda
|Attività2 = collezionista d'arte
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = statunitense
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit =
|Punto =
|Immagine = Paul Adolphe Rajon - Portrait of Henry Walters - Walters 372545.jpg
|Didascalia = Henry Walters nel 1886,
|Didascalia2 = dell'artista francese [[Paul Adolphe Rajon]].
|DimImmagine =
}}
 
=[[Uovo di lapislazzuli]]=
Fu presidente della ''[[Atlantic Coast Line Railroad]]'' fino al suo ritiro nel 1902.<ref name=walters>{{cita testo
| titolo=NEW PRESIDENT OF RAILROAD.; Warren G. Elliott Succeeds Henry Walters as Head of Atlantic Coast Line Company of Connecticut.
| lingua = en
| url=http://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9406E7D91E3DEE32A25755C1A9679D946397D6CF
| citazione= Henry Walters si è oggi dimesso da presidente della ''Atlantic Coast Line Company'' del [[Connecticut]], e Warren G. Elliott è stato eletto suo successore. ...
| pubblicazione=[[The New York Times]]
| data = 16 novembre 1902
| dataaccesso = 2010-08-23 }}</ref>
Fondò il ''[[Walters Art Museum]]'' di [[Baltimora]].
 
{{Uovo Fabergé
==Biografia==
| nome = Uovo per Rothschild
| immagine = Clevelandart 1966.436.a (cropped).jpg
| larghezza_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| didascalia =
| anno_del_dono =
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<!-- Proprietario -->
| proprietario = [[Cleveland Museum of Art]]
| anno_acquisizione =
<!-- Fabbricazione -->
| capomastro = [[Michael Perkhin]]
| miniaturista =
| marchi = nessuno<ref name = Mieks >{{cita sito|Mieks|}}</ref>.
| tecniche =
<!-- (°) Caratteristiche -->
| materiali = oro, smalto, lapislazzuli, perle, diamanti, rubini<ref name = Mieks/>
| altezza = 4,5<!-- "cm." -->
| larghezza = 5,9<!-- per le uova orizzontali "cm." -->
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<!-- (*) Sorpresa -->
| seconda_immagine = Peter Carl Fabergé - Lapis Lazuli Easter Egg with Crown and Ruby Egg Surprise - 1966.436 - Cleveland Museum of Art.tif
| larghezza_s_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| sorpresa = nel tuorlo, contiene una corona imperiale in miniatura di platino e diamanti con all'interno un pendente di rubino<!-- (*) didascalia immagine sorpresa "."-->
| didascalia_s_immagine = <!-- (°) no gruppo sorpresa "."-->
| materiali_sorpresa = platino, diamanti, rubini.<!-- (*) -->
| miniaturista_sorpresa = <!-- (*) -->
| note =
}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''Uovo di lapislazzuli''' è un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che fu fabbricato a [[San Pietroburgo]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]].<ref name=Cleveland >{{cita sito|Cleveland|}}</ref>
Suo padre era [[William Thompson Walters]].
Si laureò alla ''[[Georgetown University]]'' nel 1869 e proseguì iscrivendosi alla ''[[Lawrence Scientific School]]'' della ''[[Harvard University]]'' dal 1869 al 1872.<ref>Sua sorella, [[Jennie Walters]], si diplomò alla ''Georgetown Academy of the Visitation'' (oggi ''Georgetown Visitation Preparatory School'').</ref>
Nel 1889 si trasferì a [[Wilmington (Carolina del Nord)|Wilmington]], nella [[Carolina del Nord]], dove assunse la carica di Direttore Generale della ferrovia di suo padre.
Dopo la morte di William' nel 1894, fu eletto presidente della ''Atlantic Coast Line Company'' e ne trasferì la sede a New York.
Sotto la sua guida la ferrovia crebbe rapidamente fino alla [[Prima guerra mondiale]].
Nel 1902 prese il controllo della ''[[Louisville and Nashville Railroad]]''.
 
==Proprietari==
A New York, Henry visse con Pembroke e Sarah Jones, una coppia che aveva conosciuto a Wilmington.
Walters tornò a raramente a Baltimora, tranne che per partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione della ''Safe Deposit and Trust Company''.
Tre anni dopo la morte di Pembroke Jones, nel 1919, Henry sposò Sarah, ed essi continuarono a vivere nella casa di Manhattan, circondati dalle loro collezioni d'arte.<ref>{{cita web
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|coautori=
|autore=
|url= http://thewalters.org/museum_art_baltimore/themuseum_history_henry.aspx
|titolo= Henry Walters
|accesso= 18 gennaio 2012
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}}</ref><ref>{{Cita libro
|nome = |cognome = |wkautore =
|autore = William R. Johnston<!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
|coautori = |curatore = |altri =
|titolo = William and Henry Walters, The Reticent Collectors
|editore = The Johns Hopkins University Press
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|citazione =
}}</ref>
 
Non è noto in quale anno quest'uovo è stato acquistato da [[India Early Minshall]], che negli [[anni '30]] era uno dei cinque importanti collezionisti americani di Fabergé, proprietaria anche dell'[[Uovo della Croce Rossa]] del 1915.
==Collezione d'arte==
 
Nel 1965 India lasciò l'uovo in eredità al [[Cleveland Museum of Art]].<ref>{{cita web|cognome=|nome=|autore=
Quando suo padre morì, nel 1894, lasciò in eredità la sua collezione al figlio Henry, che ampliò notevolmente l'ambito di acquisizioni, tra le quali lo sbalorditivo acquisto degli oltre 1.700 pezzi contenuti in un palazzo a Roma.
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|titolo=1915 Red Cross Triptych Egg
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|data=16 maggio 2016
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|dataarchivio=6 aprile 2005}}</ref>
 
==Descrizione==
Nel settembre 1900, Henry acquistò le tre case nel quartiere di [[Mount Vernon (Baltimora)|Mount Vernon]] a [[Baltimora]], adiacenti la proprietà dove suo padre aveva ospitato e messo in mostra la sua collezione.
==[[Uovo dei trofei d'amore]]==
Fece trasformare il sito in un palazzo che aprì al pubblico nel 1909 come ''The [[Walters Art Museum]]''.
 
L'uovo è realizzato in oro di vari colori, [[smalto]] traslucido azzurro e verde, smalto opalescente color ostrica, [[diamanti]], rubini, perle e [[onice]] bianco, l'interno è rivestito di [[seta]].
Morì nel 1931, lasciando l'edificio e il suo contenuto al sindaco e al consiglio municipale di Baltimora "a beneficio del pubblico".
)l ''[[Walters Art Museum]]'' ha aperto le porte come ente pubblico per la prima volta il 3 novembre 1934.
 
L'uovo è d'oro, in [[stile Luigi XVI]], smaltato in azzurro traslucido su sfondo ''[[guilloché]]'', decorato con una elaborata fascia composta da una serie di pannelli ovali di smalto color ostrica contornati da rami e foglie smaltate in verde smeraldo traslucido, una rosa dipinta a smalto copre i punti dove gli ovali si toccano e i rami si incrociano.
Egli ha donò alla città di Baltimora anche quattro [[bagni pubblici]], uno dei quali, il ''[[Walters Bath No. 2]]'', nel 1979 è stato inserito nel ''[[National Register of Historic Places]]''.<ref name="nris">{{cita web
Più in basso è posta un'altra fascetta d'oro colorato, [[Sbalzo (arte)|sbalzata]] con volute e acanto.
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|titolo=Walters Bath No. 2
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|editore=Maryland Historical Trust}}</ref>
 
L'uovo è sormontato da un cestino d'oro traforato, decorato con festoni di perle, pieno di rose smaltate tra fogliame incastonato di diamanti taglio rosetta.
==Collection highlights==
 
L'uovo è appoggiato in una culla, formata da una fascia d'oro sbalzata con corone d'alloro aventi al centro una rosetta, sostenuta da quattro colonne modellate come trofei d'amore a forma di [[Faretra|faretre]] smaltate d'azzurro e piene di frecce di [[Cupido]] incastonate di diamanti.
Henry Walters voleva un museo che potesse svolgere un ruolo educativo all'interno della comunità,
ma inizialmente fece solo in modeste aggiunte alla collezione del padre.
 
Ad ogni colonna e tra una colonna e l'altra, sono appesi pesanti festoni di rose e foglie smaltate, incastonate con diamanti taglio rosetta e perle.
Nel 1897, l'acquisto di un [[Corano]] de [[XV secolo]], dapprima ritenuto persiano ma ora considerato indiano, potrebbe aver avviato la raccolta di manoscritti.
 
Il tutto è sorretto da una base ovale scolpita in onice bianco che poggia su quattro piedini cesellati in oro colorato, intarsiata con rettangoli di smalto azzurro decorati con fasce di alloro sbalzato in oro verde e rosette in oro rosso.
Nel 1900 Henry acquistò la [[Madonna dei Candelabri]]<ref>[http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=10681 Madonna of the Candelabra]</ref> di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], che era passata per le collezioni delle famiglie [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]];
lo [[United States Postal Service|USPS]] riprodusse questo dipinto sul francobollo del Natale 2011.
 
===Sorpresa===
Nel 1902 Henry effettuò un'acquisizione su una scala senza precedenti nella storia del collezionismo americano: comprò il contenuto del [[Palazzo Accoramboni]] a Roma.
La collezione abbondava in opere di rilevanza, molte di maestri diversi da quelli ai quali erano state attribuite, altre di artisti non di moda in quel momento:
in quest'ultima categoria ricade il [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=6457 San Francesco riceve le stimmate] dipinto da [[El Greco]].
 
The now missing surprise* is described on the invoice and reads: "a white enamel easel with one ruby, pearls and rose-cut diamonds, one miniature of the Imperial Children"
Tra i tesori archeologici della collezione ci sono sette magnifici sarcofagi provenienti da una camera sepolcrale associata con la famiglia [[Calpurnii]] Pisoni.
Henry acquistò la collezione per la somma di cinque milioni di [[Franco francese|franchi francesi]] o 1.000.000 di [[Dollaro statunitense|dollari]].
 
La sorpresa ora perduta è descritta sulla fattura che recita "un cavalletto smaltato bianco con un rubino, perle e diamanti taglio-rosetta, una miniatura dei Bambini Imperiali"<ref>{{Cita|Proler, Skurlov|p. 246}}</ref>.
Egli ampliò le collezioni del [[XIX secolo]] con opere come [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=22867 Il fidanzamento di Raffaello] di [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]], acquistato nel 1903.
Anche se non trovava di suo gradimento l'[[Impressionismo]] francese, nel 1903 decise di acquistarne due esempi da Mary Cassatt, incluso la [http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=10078 Donna che legge] di [[Claude Monet|Monet]].
 
Esteso la descrizione della sorpresa, poiché ora sappiamo con certezza quale fosse la sorpresa dell'[[Uovo pergola di rose]] del 1907. Greg Daubney suggerì che forse la miniatura di questo uovo avrebbe potuto essere un ritratto basato sullo stesso servizio fotografico del 1906. Ecco una delle fotografie dei cinque bambini insieme. Per gentile concessione di Les Derniers Romanov.com
Henry Walters continuò ad aumentare le sue collezioni, acquistando sia a New York che all'estero.
He collected Egyptian, ancient Near Eastern, and Islamic art, as well as a number of key classical and western medieval objects, including a pair of limestone heads of Old Testament rulers that had come from the abbey church of Saint-Denis.
 
==Ispirazione==
Beginning in 1903, Henry Walters served on the executive committee of the [[Metropolitan Museum of Art]].
In 1913 he became second vice president, a position he retained for the rest of his life.
His experiences on a number of museum committees may have resulted in a change of direction in his collecting after World War I, at which point Walters was less concerned with acquiring works representative of various fields and more committed to objects of major historical and artistic significance.
 
[[File:Kelch Hen (Fabergé egg).jpg|thumb|Uovo dcon gallina per Kelch con le sorprese.]]
==Note==
<references/>
 
L'Uovo di lapislazzuli è pressoché identico all'[[Uovo con gallina per Kelch]], realizzato da Michael Perkhin tra il 1899 e il 1903, ed è molto simile all'[[Uovo scandinavo]].
<!--
[[Category:1848 births]]
[[Category:1931 deaths]]
[[Category:American philanthropists]]
[[Category:American railroad executives]]
[[Category:People from Baltimore, Maryland]]
[[Category:American art collectors]]
-->
 
Anche [[Uovo con gallina]] del 1885, il primo della [[Uovo Fabergé|serie imperiale]], ha la stessa ispirazione naturalistica.
[[de:Henry Walters]]
[[en:Henry Walters]]
 
==Note==
=[[August Holmström]]=
<references />
{{Bio
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|Nome = August Wilhelm
|Cognome = Holmström
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|Immagine = August Holmström - Goldschmied.jpg
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|Didascalia2 =
|DimImmagine =
}}
 
Apprendista del gioielliere Herold<!--?? a [[San Pietroburgo]] ??-->, nel 1857 divenne capomastro con un proprio laboratorio e quello stesso anno fu nominato da [[Gustav Fabergé]] (il padre di [[Peter Carl Fabergé|Karl]]), capo gioielliere della [[Fabergè]], incarico che ricoprì fino alla morte.
 
La sua bottega produsse una vasta gamma di oggetti preziosi, dai gioielli esclusivi alle
uova di Pasqua in miniatura;
tra questi, i più famosi sono forse le repliche in miniatura delle [[regalie]] [[Impero russo|imperiali russe]], che furono esposte alla ''[[Expo 1900|Exposition Universelle]]'' di [[Parigi]] nel 1900 e che ora sono custodite nel [[Ermitage|Museo statale Ermitage]], [[San Pietroburgo]].
 
Viene ricordato come il creatore dell'[[Uovo rete di diamanti]] del 1892.
 
I discendenti di Holmström continuarono il suo lavoro.
Dopo la sua morte il figlio [[Albert Holmström]] continuò l'attività utilizzando lo stesso marchio ''AH''.
Sua figlia Fanny Florentina (1869 - 1903) lavorò con Fabergé e sposò il mastro orafo finlandese [[Knut Oskar Pihl]] ​​(1860 - 1897).
La loro figlia [[Alma Theresia Pihl]] ​​(1888 - 1976) iniziò dal 1911 come disegnatrice di gioielli al fianco di suo zio Albert Holmström con Fabergé.
 
==Bibliografia==
 
*{{Citacita libro
| nome = Géza Toby
| cognome = von Habsburg-LothringenFaber
| autore=
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| anno=2008
|autore = <!-- alternativo a nome, cognome, wkautore -->
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
|coautori = A. von Solodkoff; Hélène Tarnowska
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}}
 
*{{Citacita libro
| nome = Geoffrey Christopher
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|coautori = Johann Georg Prinz von Hohenzollern
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| anno=1990
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| titolo= Fabergé, the imperial eggs
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|titolo = Russian Silversmiths' Hallmarks: 1700 to 1917
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}}
 
*{{cita testo
== Collegamenti esterni ==
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*{{cita weblibro
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}}
 
*{{citaCita weblibro
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}}
 
*{{cita news
{{Portale|Russia}}
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<!-- [[Category:People from Helsinki]]
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[[Category:Finnish goldsmiths]]
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[[Category:Finnish silversmiths]]
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[[Category:Fabergé workmasters]] -->
|cognome=Roya
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*{{Cita news
[[de:August Holmström]]
|lingua = en
[[en:August Wilhelm Holmström]]
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[[fi:August Holmström]]
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=[[Alma Theresia Pihl]]=
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|DimImmagine =
}}
 
==Voci correlate==
figlia di [[Oskar Woldemar Pihl]], the only female and one of the best known designer/workmaster who [[worked for Fabergé]].
As a self trained designer she started to work for [[Fabergé]] in 1909.
She designed the famous [[Uovo dell'inverno]] in 1913 and [[Uovo mosaico]] in 1914, and also many pieces of fine jewelry of which the most famous is a collection of snowflake jewelry.
 
*[[Uova Fabergé]]
[http://andrejkoymasky.com/liv/fab/o06/fab06o.html]
== Note ==
 
*[[Decorazione delle uova]]
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
== Bibliografia ==
 
*{{cita web
* H.C. Bainbridge, ''Peter Carl Fabergé: Goldsmith and Jeweller to the Russian Imperial Court'' (1966)
|cognome = |nome = |autore =
* Gerard Hill, G.G. Smorodinova and B.L. Ulyanova, ''Fabergé and the Russian master Goldsmiths'' (2008)
|url = https://www.clevelandart.org/art/collection/search?search=1966.436&filter-include-parts=1
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*{{cita web
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*{{cita web
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*{{cita web
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*{{Cita libronews
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|cognome = Rodimčeva
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|citazione =
|urlarchivio =
|dataarchivio =
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*{{cita news
| url=https://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601088&sid=aKbQV1ZgI44A&refer=home
||lingua = en
| work = Bloomberg
| titolo =Rothschilds' Faberge Egg Fetches Record $16.5 Million (Update2)
| data =28 November 2007}}
 
*{{YouTube
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|titolo = Faberge Egg fetches record $US18.5 MLN
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}}
 
*{{cita web
==Collegamenti esterni==
| cognome= |nome= |autore=
| url = http://www.hermitagemuseum.org/wps/portal/hermitage/digital-collection/08.+applied+arts/4533891
| titolo = "The Rothschild Faberge egg " - Egg Shaped Clock which Belonged to Baron Edward Rothschild (1868—1949)
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| lingua = en, ru
| sito= The State Hermitage Museum
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*{{cita web
| cognome= |nome= |autore=
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| titolo = 1902 Rothschild Fabergé Clock Egg
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| dataarchivio = 20 dicembre 2007
| urlmorto = no
| cid = <!-- Mieks -->}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=
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|titolo= 1911 The Fifteenth Anniversary Egg
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*{{cita web
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*{{cita web
<!-- [[Category:1860 births]]
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[[Category:People from Petrozavodsk]]
|autore=Juan F. Déniz
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|titolo=Fabergé and Roullet et Decamps Walking Peacocks: More Than Just a Coincidence?
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*{{cita web
[[en:Alma Pihl]]
|cognome=|nome=|autore=
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=[[ATerzo lauovo Vieille Russieimperiale]]=
 
{{Uovo Fabergé
{{Infobox Azienda
| nome = A la Vieille Russie = Terzo uovo imperiale
| immagine = Third imperial Fabergé egg.svg
| logo =
| larghezza_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
|logo_dimensione =
| didascalia =
|foto = ALVR NYCExterior.jpg
| anno_del_dono = 1887
|didascalia = A La Vieille Russie, (2009).
| fatto_per = [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]]
| tipo =
<!-- Proprietario -->
| data_fondazione = 1861
| proprietario = Collezione privata
| luogo_fondazione = [[Kiev]]
| fondatori anno_acquisizione = 2014
<!-- Fabbricazione -->
| sede = 781 Fifth Avenue, New York, NY 10022
| nazionecapomastro = USAAugust Holmström
| area_servedminiaturista =
| persone_chiavemarchi =
| industriatecniche = [[gioielleria]] e [[oreficeria]] =
| prodotti <!-- (°) Caratteristiche = -->
| sitomateriali = http://www.alavieillerussieoro, zaffiri, diamanti.com/
| altezza = 8,2<!-- "cm." -->
}}
| larghezza = <!-- per le uova orizzontali "cm." -->
'''A la Vieille Russie''' è una galleria di [[antiquariato]] a [[New York]], specializzata in gioielli antichi e opere d'arte [[russe]], in particolare di opere di [[Fabergé]].
| diametro = <!-- "cm." -->
<!-- (*) Sorpresa -->
| seconda_immagine =
| larghezza_s_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| sorpresa = Orologio da donna ''[[Vacheron Constantin]]''<!-- (*) didascalia immagine sorpresa "."-->
| didascalia_s_immagine = <!-- (°) no gruppo sorpresa "."-->
| materiali_sorpresa = oro, diamanti<!-- (*) -->
| miniaturista_sorpresa = <!-- (*) -->
| note = }}
 
Il '''Terzo uovo imperiale''' è una delle [[Uova Fabergé|uova imperiali]] [[Fabergé]]: un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che il penultimo [[Zar]] di [[Impero russo|Russia]], [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]], donò a sua moglie, la [[Zarina]] [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]] nel 1887.
== Storia ==
<!-- [[File:ALVR 1934 good.jpg|thumb|left|Alexander Schaffer nel suo primo negozio, nel Rockefeller Center (circa 1934).]] -->
 
Fu fabbricato a [[San Pietroburgo]], nel laboratorio di [[August Holmström]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]] della [[Fabergè]].
''A La Vieille Russie'' è un'azienda a conduzione familiare sin dalla sua fondazione a Kiev nel 1851,
a seguito dei tumulti della [[Rivoluzione russa]], nel 1920 Jacques Zolotnitsky, il nipote del fondatore, con il nipote Léon Grinberg, trasferì l'attività a Parigi.
 
Era uno delle Uova imperiali Fabergé andate perdute, ma nel 2012 è stato ritrovato.<ref name=Singh>{{Cita|Singh|}}</ref>
Con l'inizio della [[seconda guerra mondiale]], la galleria fu trasferita a New York da Alexander Schaffer in America.
 
== Proprietari ==
<!-- [[Categoria:Antiquari britannici]]
{| class="wikitable sortable"
[[Categoria:Gioiellieri]] -->
 
[[en:A La Vieille Russie]]
[[ru:A La Vieille Russie]]
 
=Antenati=
{| class="wikitable"
|+'''Tre generazioni di antenati di Francesco I'''
|-
! Periodo di custodia
! Proprietari
! Descrizione fatta dal proprietario
! Modalità di trasferimento
|-
| [[1886]] - [[1887]]
| rowspan="8" align="center"| '''Francesco I delle Due Sicilie'''
| Laboratorio di [[August Holmström]], mastro orafo della [[Maison Fabergé]]
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]
|
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo III di Spagna]]
| Venduto dal produttore per 2160 [[Rublo russo|rubli]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo V di Spagna]]
|-
| Aprile [[1887]] - settembre [[1917]]
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta Farnese]]
| Appartamento della zarina [[Dagmar di Danimarca]] a [[Palazzo Aničkov]]
| "1887 - Uovo di pasqua con orologio, decorato con diamanti, zaffiri e diamanti taglio rosetta 2.160 r. (rubli)" (Registri di N. Petrov, amministratore assistente del Gabinetto imperiale).
| Confisca
|-
| Settembre [[1917]] - 17 febbraio o 24 marzo [[1922]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Amalia di Sassonia]]
| [[Palazzo dell'Armeria]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Augusto III di Polonia]]
| "Art. 1548: Un orologio d'oro da signora, aperto e fissato in un uovo d'oro con un diamante. Quest'ultimo su un piedistallo d'oro con tre zaffiri. Numero 1644" (dalla documentazione dell'archivio del Cremlino).
| Trasferimento
|-
| 17 febbraio o 24 marzo [[1922]] - data ignota
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria Giuseppa d'Austria]]
| Plenipotenziario speciale del [[Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS]], [[Ivan Gavrilovich Chinariov]]
| "Un uovo d'oro con orologio, diamante e piedistallo con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta" (Descrizione dell'articolo 68/1548 nei registri di consegna al plenipotenziario speciale).
| Sconosciuto
|-
| Data ignota - data ignota
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]
| Ignoto
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Francesco I del Sacro Romano Impero]]
|
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Leopoldo di Lorena]]
|
|-
| Data ignota - 7 marzo [[1964]]
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Élisabeth Charlotte d'Orléans]]
| signora Rena Clark di New York
| "Orologio [da polso] d'oro in una cassa a forma di uovo su supporto in oro tricolore, lavorato e ingioiellato. Orologio [[Vacheron Constantin]] in oro a 14 carati, in una cassa costolata, a forma di uovo, che si apre premendo un diamante taglio "old mine" da 0.75 carati; su un piedistallo in oro tricolore a diciotto carati squisitamente realizzato, con un supporto anulare bordato da onde fluenti e coppie di gambe aggettanti, sormontate da rose e ''ciselé'' con minuscole foglie fino ai piedi [[Arte barbarica#Stile animalistico|animalistici]], collegate da un anello, il supporto anulare reca tre medaglioni di zaffiri cabochon, sormontati da piccoli nastri annodati a fiocco incastonati di minuscoli diamanti, che sostengono festoni di rose e foglie in oro tricolore ''ciselé'' molto finemente, che proseguono in basso e sopra le coppie di gambe. Altezza 3 pollici e 1/4"<ref name = Mieks >{{cita sito|Mieks|}}</ref><ref name= "Fabergé Research Site" >{{cita|Fabergé Research Site|Catalogo Parke Bernet, 1964}}</ref>.
| Aggiudicato all'asta di Parke Bernet, [[New York]], per 2450 $
|-
| Data ignota - data ignota
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Maria Teresa d'Asburgo]]
| Ignoto
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Carlo VI del Sacro Romano Impero]]
|
|
|-
| Data ignota - [[2004]] circa<ref name=Singh/>
| Commerciante del [[Midwest]]
| Stimato 15&nbsp;000 $ per il contenuto di oro e gemme
| Venduto in un "mercatino [[bric-à-brac]] nel Midwest americano" per 13&nbsp;302 $
|-
| [[2004]] circa - [[2014]] circa<ref name=Singh/>
| Commerciante di rottami del [[Midwest]] americano
| "Il perduto terzo uovo di Pasqua imperiale di [[Carl Fabergé]]. Donato da [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]], imperatore e autocrate di tutte le Russie all'imperatrice [[Dagmar di Danimarca|Maria Feodorovna]] per la Pasqua [[1887]]. L'uovo in oro giallo costolato e ingioiellato, è posto sul suo piedistallo originale, che ha piedi a zampa di leone ed è circondato da ghirlande d'oro colorato sospese a zaffiri [[cabochon]] blu, sormontati da fiocchi incastonati di diamanti. La sorpresa che contiene è un orologio da donna [[Vacheron Constantin]], con un quadrante in smalto bianco e lancette d'oro traforato incastonate di diamanti. L'orologio è stato tolto dalla sua cassa per essere montato nell'uovo ed è incernierato, in modo che resti in piedi. Realizzato nella bottega di [[August Holmström]], mastro orafo di Fabergé, [[San Pietroburgo]], [[1886]]-[[1887]]. Altezza 8,2 cm".<ref name=20140601-Wartski>{{cita sito|McCarthy|}}</ref>
| Venduto a un collezionista privato tramite [[Wartski]] per una cifra non nota
|-
| dal [[2014]]<ref name=Singh/>
| Collezione privata
|
|
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna'''<br />[[Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel]]
|}
 
==Ritrovamento dell'uovo==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799|etichetta=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799}}
 
Nei documenti del Gabinetto imperiale russo l'uovo di Pasqua del 1887 è stato descritto come:
==Collegamenti esterni==
<blockquote>
* [http://www.repubblicanapoletana.it/acton.htm Biografia di Acton]
<p>"Uovo di Pasqua con orologio, decorato con diamanti, zaffiri e diamanti taglio rosetta - 2160 r"</p>
* [http://www.napoliontheroad.it/celentanoferdinando.htm Ferdinando I]
<p>"Uovo d'oro con orologio con pulsante diamante su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"</p>
<p>"Uovo d'oro con orologio su supporto di diamante (?) su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"</p>
</blockquote>
 
[[File:Third Imperial Egg.jpg|thumb|L'uovo alla mostra del 1902.]]
=[[Uovo con galletto]]=
 
Un uovo identico a quello ritrovato nel 2012 è stato fotografato, con altri tesori appartenenti all'imperatrice vedova Marija Fëdorovna, alla mostra del marzo 1902 nella ''Von Dervis Mansion'', sul [[Lungoneva Angliskaja]] a [[San Pietroburgo]]; la mostra era intitolata "Manufatti Fabergé, antiche miniature e tabacchiere"<ref>{{Cita|Proler, Skurlov|}}</ref>, il che suggerisce che gli oggetti diversi da miniature o tabacchiere provenivano da Fabergé<ref>([http://www.mieks.com/eng/1887_Third_Imperial_Egg.htm Palmade and Palmade 2011])</ref>.
{{Uovo Fabergé
Di questa mostra è giunta fino a noi la fotografia di una vetrina piramidale ove, insieme ad undici uova Fabergé appartenenti a Marija Fëdorovna, è visibile l'uovo identificato nel 2011 come Terzo uovo imperiale<ref>(Palmade and Palmade 2011)</ref>.
| nome = Uovo con galletto
| immagine = Uovo con galletto.jpg
| larghezza_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| didascalia =
| anno_del_dono = 1900
| fatto_per = [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]]
<!-- Proprietario -->
| proprietario = Svyaz' Vremyon Fund - Collezione [[Viktor Vekselberg]]
| anno_acquisizione = 2004
<!-- Fabbricazione -->
| capomastro = [[Michael Perkhin]]
| miniaturista =
| marchi = sul lato della base: iniziali del mastro orafo e Fabergé in cirillico, punzone del saggiatore Yakov Lyapunov (1899-1903), 56 standard per 14 carati.
| tecniche =
<!-- (°) Caratteristiche -->
| materiali = oro, diamanti, perle, rubini.
| altezza = 20,6<!-- "cm." -->
| larghezza = <!-- per le uova orizzontali "cm." -->
| diametro = <!-- "cm." -->
<!-- (*) Sorpresa -->
| seconda_immagine = Uovo con galletto - dall'alto.jpg
| larghezza_s_immagine = <!-- default: 200 px - max 300px -->
| sorpresa = Non conosciamo i dettagli di quest'uovo, quindi non è certo se il ciondolo ne sia stato la sorpresa o qualche altra caratteristica<!-- (*) didascalia immagine sorpresa "."-->
| didascalia_s_immagine = <!-- (°) no gruppo sorpresa "."-->
| materiali_sorpresa = oro e piume naturali<!-- (*) -->
| miniaturista_sorpresa = <!-- (*) -->
| note =
}}
 
Le descrizioni del Gabinetto imperiale russo combacia con quella presente in un elenco del 1922 di oggetti confiscati di un uovo con zaffiri, un pulsante di diamante e un piedistallo d'oro<ref>([http://www.mieks.com/eng/1887_Third_Imperial_Egg.htm Palmade and Palmade 2011])</ref>.
L<nowiki>'</nowiki>'''Uovo con galletto''' (o '''Uovo orologio con galletto''', per molto tempo chiamato '''Uovo orologio con cucù''') è una delle [[Uovo Fabergé|uova imperiali]] [[Fabergé]], un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che l'ultimo [[Zar]] di [[Impero russo|Russia]], [[Nicola II di Russia|Nicola II]] donò a sua madre, l'[[Imperatrice vedova]] [[Dagmar di Danimarca|Marija]].<ref name=Mieks>{{cita sito|Mieks|}}</ref>
Nell'inventario del 1922 non si specifica che questo uovo è di Fabergé, ma tale descrizione è la più coerente con quella dell'uovo Fabergé nel precedente registro del Gabinetto Imperiale Russo<ref>{{Cita|Proler, Skurlov| Appendix 4}}</ref>.
La mancata identificazione dell'uovo come Fabergé tra il 1917 e il 1922 durante la confisca e il trasferimento, rappresenta probabilmente la causa iniziale del suo smarrimento.
 
Da quando si è cominciato a studiare seriamente Fabergé fino al 2008, l'[[Uovo orologio blu con serpente]] è stato identificato come l'[[Uova Fabergé|uovo imperiale]] del 1887,
Fu fabbricato a [[San Pietroburgo]] nel 1900 sotto la supervisione di [[Michael Perkhin]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]],<ref name=Mieks/> della [[Fabergè]] che, vari mesi dopo averlo consegnato, emise la seguente fattura:
nonostante il fatto che sia privo degli zaffiri indicati sulle descrizioni storiche, che lo stile elaborato sia più coerente con le uova Fabergé successive e che il prezzo pagato nel 1887 di 2.160 rubli appaia troppo basso<ref name = Lopato >{{cita|Lopato|}}</ref>.
{{quote|Uovo di Pasqua in smalto viola, con gallo e orologio con un diamante a losanga, 188 diamanti taglio rosetta, 2 rubini. San Pietroburgo, 13 gennaio 1901 - 6500 [[Rublo russo|rubli]].<ref name=Treasures>{{cita sito|Treasures|}}</ref>}}
Pertanto, una teoria di un terzo uovo imperiale perduto non fu sviluppata fino all'ottobre 2008, quando Annemiek Wintraecken postulò che l'[[Uovo orologio blu con serpente]] fosse in realtà il presunto uovo del 1895 mancante, lasciando l'uovo del 1887 senza spiegazioni.
 
Il 6 luglio 2011, due appassionati di Fabergé, Vincent e Anna Palmade<ref>{{cita|Wartski|}}</ref>
L'uovo con il Cucù o Galletto è un'interpretazione di Fabergé di orologi con uccelli-carillon del [[XVIII|XVIII secolo]] e [[XIX secolo]], tecnicamente legato agli analoghi carillon prodotti a [[Ginevra]] all'inizio del [[XIX secolo]].
hanno scoperto l'immagine di un uovo, identico a quello nella fotografia della mostra di Von Dervais del 1902, in un vecchio catalogo per un'asta del marzo 1964 da [[Sotheby's#Beginnings|Parke-Bernet (oggi Sotheby's)]]<ref name = Nikkah >{{cita|Nikkah|}}</ref>.
L'"immagine appena scoperta dell'uovo ... ha spinto Sotheby's a una frenetica ricerca per rintracciarne la posizione" e presumibilmente ha portato all'articolo di Roya Nikkhah intitolato''Questo uovo-nido da 20 milioni di sterline è sul tuo caminetto?'' pubblicato il 13 agosto 2011 su ''[[The Daily Telegraph|The Telegraph]]''<ref name = Nikkah />.
 
L'articolo del 2011 comprendeva un'intervista a Kieran McCarthy, "esperto di Fabergé del gioielliere [[Wartski]] di [[Mayfair]]". McCarthy ha dichiarato: "chiunque abbia questo pezzo non avrà idea della sua provenienza e significato - né saprà di essere seduto su su una reliquia reale che potrebbe avere un valore di 20 milioni di sterline". McCarthy ha ipotizzato che "ci sono tutte le possibilità che questo uovo sia da qualche parte in questo paese perché, anche se non è stato venduto come Fabergé nell'asta del [[1964]], un sacco di collezionisti di Fabergé e acquirenti di opere d'arte in stile Fabergé all'epoca erano collezionisti inglesi". Mentre l'ipotesi dell'attuale proprietario inglese non si è dimostrata valida, gli sforzi per la ricerca e la cronaca nel [[Regno Unito]] hanno portato alla pubblicazione sul ''[[The Telegraph|Telegraph]]'' dell'articolo che includeva la fotografia in bianco e nero dal catalogo del [[1964]] e riportava gran parte della descrizione, compreso che l'uovo contiene "un orologio d'oro del produttore di orologi svizzero [[Vacheron Constantin]]". L'articolo è stato archiviato online e successivamente messo a disposizione del pubblico globale sul motore di ricerca [[Google]].
==Proprietari==
 
"Una notte nel 2012" un commerciante di rottami in America ha cercato online informazioni sull'uovo d'oro che "languiva nella sua cucina da anni": lo aveva acquistato circa un decennio prima per 13&nbsp;302 dollari "in base al suo peso e al valore stimato dei diamanti e degli zaffiri che caratterizzano la decorazione" con l'intenzione "di venderlo a qualcuno che lo avrebbe fuso" ma "i potenziali acquirenti pensavano che avesse sopravvalutato il prezzo e lo avevano rifiutato"<ref name=Singh/>.
Il commerciante di rottami ha cercato su [[Google]] "'egg' e 'Vacheron Constantin', il nome inciso sull'orologio all'interno", il risultato fu l'articolo del ''Telegraph'' del 2011 dal quale "riconobbe il suo uovo nella foto"<ref name=Singh/>.
 
Il commerciante di rottami ha contattato Kieran McCarthy ed è volato a [[Londra]] per ottenere un parere da [[Wartski]].
Il 5 aprile 1886 il laboratorio della Fabergé inviò l'uovo allo Zar Alessandro III che lo donò alla Zarina il 13 aprile dello stesso anno.
McCarthy ha riferito che il commerciante di rottami "non dormiva da giorni" e che "ha portato delle foto dell'uovo e ho capito all'istante che era quello. Ero sbalordito -è stato come essere Indiana Jones e trovare l'arca perduta".<<ref name=Singh/>
Successivamente McCarthy è volato negli [[Stati Uniti]] per verificare la scoperta e ha descritto il luogo come "una casa molto modesta nel [[Midwest]], vicino a un'autostrada e a un [[Dunkin' Donuts]].
C'era l'uovo, accanto ad alcuni dolcetti sul bancone della cucina".<ref name=Singh/>
In seguito un'immagine dell'uovo ''in situ'' sul bancone della cucina accanto a un [[cupcake]] è stata inclusa nel successivo articolo pubblicato sul ''[[The Telegraph|Telegraph]]'' nel marzo [[2014]], ed è circolata in diversi articoli su Internet.
 
McCarthy ha confermato al commerciante di rottami che possedeva un uovo imperiale Fabergé e il proprietario ha "inciso il nome di McCarthy e la data sullo sgabello da bar in legno sul quale McCarthy si era seduto per esaminare l'uovo".<ref name=Singh/>
L'uovo fu custodito nel [[Palazzo Aničkov]] fino alla [[Rivoluzione russa|rivoluzione del 1917]].
McCarthy ha osservato che il commerciante di rottami "ha investito dei soldi in questo pezzo e lo ha tenuto perché era troppo testardo per venderlo in perdita" e che "sono stato attorno alle più meravigliose scoperte nel mondo dell'arte, ma non credo di aver mai visto niente di simile - trovare questo straordinario tesoro in mezzo al nulla".<ref name=Singh/>
 
[[Wartski]] ha comprato l'uovo per conto di un collezionista Fabergé che ha permesso all'azienda di esporre il pezzo per la prima volta dopo 112 anni, nell'aprile del [[2014]]. A testimonianza del suo viaggio, l'uovo "ha diversi graffi dove il metallo è stato saggiato per valutarne il contenuto d'oro dai potenziali acquirenti...il nuovo proprietario ha ritenuto che essi ne aumentassero il valore perché sono parte della sua storia"<ref name=Singh/>.
Dopo la caduta della dinastia [[Romanov]] nel 1917 l'uovo fu confiscato dal [[Governo Provvisorio Russo]] e dal [[Palazzo Aničkov]], portato al [[Palazzo dell'Armeria]]; nel 1922 fu trasferito, insieme ad altri preziosi, al ''[[Sovnarkom]]''; attorno al 1927 fu una delle nove uova vendute dall<nowiki>'</nowiki>''[[Antikvariat]]'' ad [[Emanuel Snowman]] della gioielleria [[Wartski]].<ref name=Treasures/>
 
==Exhibitions==
Nel 1949 il Cuculo fu venduto alla signora Isabella S. Lowe la quale, quattro anni dopo, lo rivendette a Wartski che, nel 1970, si liberò definitivamente dell'opera di Fabergé vendendola all'americano Robert H. Smith di [[Washington, D.C.]].
Il 20 Novembre del 1973 l'uovo è stato venduto all'asta per suo conto da [[Christie's]] di [[Ginevra]], a Bernhard C. Solomon di [[Los Angeles]] per 227.700 $.
A seguito del suo divorzio Solomon l'uovo fu messo all'asta da [[Sotheby's]] di [[New York]] nel giugno 1985 ed aggiudicato per 1,760,000 $ a [[Malcolm Forbes]].<ref name=Treasures/>
 
*March 1902, Von Dervais Mansion Exhibition, St. Petersburg
Il 4 febbraio 2004, la casa d'aste [[Sotheby's]] ha annunciato che, senza passare per una pubblica asta, erano stati venduti a [[Viktor Vekselberg]] più di 180 opere d'arte Fabergé, la ''Forbes Magazine Collection'', incluse nove delle rare uova imperiali, che dopo circa ottanta anni sono così tornate nel loro paese d'origine, al prezzo di quasi 100 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]].<ref>{{cita sito|Romanov|}}</ref>
*14-17 April 2014, exhibited at Wartski, 14 Grafton Street, London
 
==Descrizione==
 
===Sorpresa===
oro multicolore, diamanti, rubini e perle, smalto viola e verde trasparente , lilla opaco, bianco e bianco-ostrica opalescente.
 
Orologio da donna ''[[Vacheron Constantin]]'' con quadrante in smalto bianco e lancette in oro traforato incastonate di diamanti.
Il guscio smaltato in viola traslucido su fondo ''[[guilloché]]'', sorretto da tre snelli pilastri smaltati in bianco-ostrica traslucido, il quadrante smaltato in bianco traslucido con piccole foglie verdi stilizzate, i numeri arabi decorati con diamanti, sono posti al centro di aree circolari smaltate in bianco-ostrica traslucido su fondo a raggiera, il bordo del quadrante è incorniciato con una fila di perle, sopra il quadrante un arco di fogliame decorato con diamanti e perle,
al di sotto del quadrante una fascia traforata, decorata con diamanti, alla quale sono appese nappe e festoni di frutta,
sulla base a forma circolare sono applicate volute e fogliame d'oro, la parte superiore della base è smaltata in bianco opaco mentre i lati convessi della base sono smaltati in lilla traslucido.
 
Una fotografia d'archivio mostra una perla goccia che, originariamente era appesa ad un anello sotto il quadrante.
 
L'uovo è presenta un interessante accostamento di stili, sulla parte anteriore una combinazione di foglie d'acanto, volute e fasce lavorate, foglie di alloro e festoni di frutta di origine incerta;
i pilastri angolati hanno applicazioni in stile ''[[Regency (stile)|Régence]]''.
L'elaborato arabesco della grata traforata del coperchio e quello sulla parte posteriore del guscio, sono come quelli che spesso si trovano nelle incisioni dei primi del [[XVII secolo]] e sugli argenti di [[Augsburg]] di questo periodo.
 
=== Sorpresa ===
 
Premendo un pulsante sulla parte posteriore dell'uovo si apre una griglia circolare d'oro traforato e l'uccello esce cantando su una piattaforma d'oro, muovendo le sue ali ed il becco, alla fine del canto esso ridiscende dentro l'uovo e la griglia si chiude, sulla parte superiore della griglia la data 1900 è inscritta sotto un diamante.
 
==Contesto storico==
Her Mayesty's Regiments of
* the Eleventh Eastern Siberian Sharpshooters
* the Eleventh Ulan Chuguevskis
* the Second Pskov Dragoons
*the Naval Guards
*the Kirasirki Life Guards
*the Cavalry Guards
 
==Uovo della perla==
Riga 867 ⟶ 756:
questa ipotesi è confermata dal fatto che queste due uova costarono molto meno di quelle fatte prima e dopo il 1889.<ref name = Lo26>{{Cita|Lowes|pg. 26|Lowes}}</ref>
 
Per qualche tempo si è creduto che l'[[Uovo della resurrezioneResurrezione]] fosse l'Uovo della perla a causa delle conclusioni tratte da Marina Lopato nell'articolo su ''Apollo'' del gennaio 1984.<ref name=Lo26/>
Tuttavia, un esame più attento dimostra che le due uova non possono essere lo stesso in quanto l'Uovo della resurrezioneResurrezione non si apre, e non c'è posto per l'anello con perla descritto nella fattura Fabergé.
 
==Note==
Riga 875 ⟶ 764:
 
==Bibliografia==
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore = Roya Nikkah
|url = http://www.telegraph.co.uk/culture/culturenews/8700286/Is-this-20-million-nest-egg-on-your-mantelpiece.html
|titolo = Is this £20 million nest-egg on your mantelpiece?
|pubblicazione = [[The Telegraph]]
|editore = Telegraph Media Group Limited
|data = 13 agosto 2011
|accesso = 1° gennaio 2020
|cid = Nikkah
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore = Anita Singh
|url = http://www.telegraph.co.uk/culture/art/art-news/10706025/The-20m-Faberge-egg-that-was-almost-sold-for-scrap.html
|titolo = The £20m Fabergé egg that was almost sold for scrap
|pubblicazione = [[The Telegraph]]
|editore = Telegraph Media Group Limited
|data = 18 marzo 2014
|accesso = 5 aprile 2014
|cid = Singh
}}
 
*{{Cita testo
|lingua = inglese
| nome = Lynette G.
| cognome = Proler
| nome2 = Valentin V.
| cognome2 = Skurlov
| autore3 = Tatʹi︠a︡na F. Faberzhe
| wkautore3 = Tatiana Fabergé
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|titolo = The Fabergé imperial Easter eggs
|pubblicazione = <!-- alternative: rivista, giornale, sito -->
|editore = Christie's
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|cid = Proler, Skurlov
|ISBN = 978-0-903432-48-1
}}
 
*{{cita libro
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| anno=2008
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
| opera=
| città = New York
|lingua = inglese
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|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
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|cid = Faber
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|coautori autore2 = Christel Ludewig McCanless
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|ISBN = 978-0-8108-3946-5
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|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
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|cid = Lowes
}}
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| nome = Abraham Kenneth
| cognome = Snowman
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| anno=1988
| titolo= Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia
| operalingua = inglese
|lingua = inglese
| editore= Gramercy
| url=httphttps://books.google.comit/books?id=ZlwRAQAAMAAJ&dq=editions:ISBN0517405024&redir_esc=y
|ISBN = 0-517-40502-4
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|ISBN = ISBN 0517405024
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
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|cid = Snowman
}}
 
*{{cita testo
|lingua=en
|cognome1=Lopato
|nome1=Marina
|cognome2=von Habsburg-Lothringen
|nome2=Géza
|titolo= Fabergé: imperial jeweller
|url = https://books.google.it/books?id=F4B2QgAACAAJ&dq=Faberg%C3%A9%20%3A%20imperial%20jeweller&hl=it&source=gbs_book_other_versions
|anno=1993
|editore=State Hermitage Museum
|città=San Pietroburgo
|isbn=9780500092392
|pp=|cid = Lopato}}
 
==Voci correlate==
 
*[[UovoUova Fabergé]]
 
*[[Decorazione delle uova]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |autore=
|url=https://www.wintraecken.nl/mieks/faberge/eggs/1887_Third_Imperial_Egg.htm
|titolo= 1887 Third Imperial Egg
|accesso= 1 gennaio 2020
|lingua=en
|sito= Mieks Fabergé Eggs
|data= 8 gennaio 2019
|id=Mieks
}}
 
*{{Cita web
|cognome1=McCarthy
|nome1=Kieran
|titolo=The Lost Third Imperial Easter Egg by Carl Fabergé
|lingua=en
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|accesso=1º giugno 2014
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|dataarchivio=4 luglio 2014
|editore= [[Wartski]]
|anno= 2014
|cid = McCarthy
}}
 
*{{cita web
| url= http://fabergeresearch.com/eggs-faberge-imperial-egg-chronology/#thirdimperialegg
| titolo = Fabergé Imperial Egg Chronology
| capitolo = Third Imperial Egg (1887)
| autore= <!-- Christel McCanless -->
| anno= 2017
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| urlmorto = no
| urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170816162711/http://fabergeresearch.com/eggs-faberge-imperial-egg-chronology/#thirdimperialegg
| dataarchivio= 2017-08-16
|cid = Fabergé Research Site
}}
 
===Collegamenti esterni===
 
*{{cita web
|cognome=
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|coautori=
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|url= http://www.mondofaberge.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5062&Itemid=2
|titolo= 246. ILL'UOVO CUCULOSUL COCCHIO CON CHERUBINO
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}}
 
*{{cita web
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|titolo= Fabergé from the Matilda Geddings Gray Foundation Collection
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*{{cita web
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}}
 
*{{cita web
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|titolo = Imperial Cuckoo Egg
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Riga 1 037 ⟶ 970:
|lingua = en
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|nome = PavelMonica Clare
|cognome = RomanovMcLaughlin
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|pubblicazione = [[JCK]] Magazine
|titolo = Buying Putin's Indulgences
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*{{cita web
===Collegamenti esterni===
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|titolo= The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé
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|id= Cheekwood
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Rita
|cognome = Reif
|url = http://www.nytimes.com/1997/03/30/arts/for-the-fabulous-eggs-the-magic-only-grows.html?src=pm
|titolo = For the Fabulous Eggs, The Magic Only Grows
|pubblicazione = [[The New York Times]]
|giorno = 30
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|anno = 1997
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|accesso = 2 marzo 2012
|cid = Reif
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|url= http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_chap3_resurrection.html
|titolo= 1899 The Resurrection Egg
|accesso= 30 giugno 2012
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|sito=[http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_home.html Fabergé Treasures of Imperial Russia]
|data=|id=Treasures
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|url= http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?searchText=Faberge+egg&x=0&y=0&pagesize=20&object=9022&row=23&detail=about
|titolo= Mosaic Egg
|accesso= 26 maggio 2012
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|sito= The Royal Collection
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*{{cita web
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|titolo= Lilies of the Valley Egg
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*{{cita web
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|titolo= The Missing Néccessaire Egg
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|titolo= Twelve Monogram Egg
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|editore = Hillwood Estate, Museum & Gardens
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|titolo= The Alexander III Equestrian Egg, 1910
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|titolo= Current Whereabouts of the Fifty Imperial Faberge Eggs
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|titolo= The Standart Egg (1909)
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|titolo = Egg Hunting, Pro Division
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|url = http://www2.staffordcountysun.com/lifestyles/2011/jul/06/fabulous-faberge-ar-1155434/
|titolo = Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts
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}}
 
*{{cita web
|cognome = |nome = |autore =
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|url= http://www.cheekwood.org/Art/Faberge.aspx
|titolo= The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé
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|editore= Cheekwood's Museum of Art
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|dataarchivio=
|id= Cheekwood
}}
 
*{{cita web
|cognome = |nome = |wkautore = |coautori = |autore =
|url = http://www.clevelandart.org/collections/collection%20online.aspx?type=refresh&csearch=department:Decorative%20Art%20and%20Design&pid={91ADCD8F-992A-45A5-8599-70835467DF5E}&coid=5882164
|titolo = Imperial Red Cross Easter Egg
|accesso = 12/02/ febbraio 2012
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|lingua = en
|editore = [[Cleveland Museum of Art]]
|opera sito= Fabergé Imperial Easter Eggs
|data = }}
|volume = |pagine = |pagina =
|data = |anno = |mese =
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|id =
}}
 
*[http://www.vmfa.museum/collections/47_20_33.html Virginia Museum of the Fine Arts description]
*[http://fly.hiwaay.net/~christel/index.html Fabergé Research Site]
 
 
*{{cita libro
Riga 1 369 ⟶ 1 219:
| anno=1995
| titolo= Faberge
| opera=
|lingua = inglese
| editore= Virginia Museum of Fine Arts
| url=http://books.google.it/books?id=rKsYAAAAYAAJ&dq=editions:rKsYAAAAYAAJ
| accesso=
|ISBN =
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|doi =
|cid = Curry
}}
 
==Altri progetti==
{{commonscatInterprogetto|commons=Category:Red Cross with Imperial Portraits (Fabergé egg)}}
 
<!-- {{Coord|55.749543|N|37.613406|E|display=title|type:landmark}} Cremlino-->
Riga 1 390 ⟶ 1 236:
{{Uova Fabergé}}
 
{{Portale|Artearte|Russia}}
 
<!-- [[Categoria:Uova Fabergé|gallina e pendenterete di zaffirodiamanti]]
[[Categoria:Opere d'arte perdute]]-->
[[Categoria:Royal Collection]]-->
 
=[[Cigno d'argento]]=
[[uk:Півник (яйце Фаберже)]]
 
[[File:The Silver Swan, Bowes Museum - geograph.org.uk - 1467117.jpg|thumb|Il Cigno d'argento al Bowes Museum.]]
=[[Uovo Fabergé]] prova 3=
 
[[File:Silver Swan.jpg|thumb|right|In primo piano si può vedere un piccolo pesce d'argento.]]
{|border="1" cellpadding="5" cellspacing="0"
!
! colspan="3" | Uova donate da [[Nicola II di Russia|Nicola II]] a sua moglie [[Alessandra d'Assia]]
! colspan="3" | Uova donate da [[Nicola II di Russia|Nicola II]] a sua madre [[Dagmar di Danimarca]]
!
|-
! 1895
| 13
| Uovo con rosa
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
| 14
| Uovo dei 12 monogrammi
| Hillwood Museum, [[Washington, DC]]
| rowspan="11" |[[File:Fabergé Ee mat Lilien.jpg|thumb|120px|Uovo dei gigli ([[1899]]).]]
|-
! 1896
| 15
| Uovo con miniature
| Museo delle belle arti della Virginia, [[Richmond (Virginia)|Richmond]]
| 16
| Uovo con ritratti di Alessandro III
| disperso
|-
! 1897
| 17
| Uovo dell'incoronazione
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
| 18
| Uovo malva
| disperso
|-
! 1898
| 19
| Uovo floreale
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
| 20
| Uovo del pellicano
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
|-
! 1899
| 21
| [[Uovo dei gigli]]
| Museo dell'[[Armeria del Cremlino]], Mosca
| 22
| Uovo delle viole
| Collezione privata, [[New Orleans]]
 
Il '''Cigno d'argento''' (''Silver Swan'') è un [[automa meccanico]] risalente al [[XVIII secolo]] e ospitato nel [[Bowes Museum]] a [[Barnard Castle]], in [[Inghilterra]]; fu acquistato nel 1872 da [[John Bowes (collezionista d'arte)|John Bowes]], il fondatore del museo, da un gioielliere parigino.<ref name=wsj>{{Cita|Holledge}}</ref>
|-
 
! 1900
È un dispositivo a [[orologeria]] dotato di una [[scatola musicale]], che ha le sembianze di un [[cigno]] a grandezza naturale posto in un "[[torrente]]" fatto di bacchette di vetro e circondato da foglie d'argento; piccoli pesci d'argento possono essere visti "nuotare" nell'acqua.<ref name="bowes">{{Cita|Bowes Museum}}</ref>
| 23
 
| Uovo della Transiberiana
Quando il meccanismo ad orologeria è caricato, il carillon suona e le bacchette di vetro ruotano dando l'illusione dell'acqua che scorre. Il cigno volge la testa da un lato all'altro e si liscia le penne con il becco, dopo qualche momento nota un pesce che nuota e si china per prenderlo e mangiarlo; la testa del cigno torna quindi in posizione eretta e l'esibizione, che dura circa 32 secondi, termina. Per aiutare a preservare il meccanismo il cigno viene azionato solo una volta al giorno, alle 14:00.<ref name="bowes"/>
| Museo dell'Armeria del Cremlino, [[Mosca]]
 
| 24
Il meccanismo è stato progettato e realizzato nel 1773, in collaborazione da due inventori: [[John Joseph Merlin]] (1735–1803), originario dei [[Paesi Bassi (regione storica)|Paesi Bassi]] e il londinese [[James Cox (inventore)|James Cox]] (1723–1800).<ref name=wsj />
| Uovo con galletto
 
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
Nel 1773 il cigno è stato descritto in un ''[[Act of Parliament]]'' come avente un diametro di 3 piedi (0,91 m) e un'altezza di 18 piedi (5,49 m),<ref>{{Cita|Enabling Act}}</ref> ciò sembrerebbe indicare che un tempo c'era qualcosa in più, nel cigno, di quanto rimane oggi poiché non è più così alto; si pensa che in origine ci fosse una cascata dietro il cigno, che sarebbe stata rubata durante un tour, questo potrebbe spiegare la minore altezza attuale.<ref name="bowes"/>
|-
 
! 1901
Il cigno è stato venduto più volte ed è stato messo in mostra all'[[Esposizione universale di Parigi (1867)]].
| 25
Il romanziere americano [[Mark Twain]] ebbe modo di vedere il cigno e registrò le sue osservazione in un capitolo del ''[[Innocents Abroad]]'',<ref name="bowes"/> scrivendo che il cigno "aveva una grazia vivente nei suoi movimenti e un'intelligenza vivente nei suoi occhi.<ref name=wsj />"
| Uovo con cesto di fiori
 
| [[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
Il Bowes Museum considera il Cigno sia il loro artefatto più noto, ed è l'immagine nel [[logo]] del museo.<ref name="bowes"/>
| 26
| Uovo del palazzo di Gatchina
| [[Walters Art Gallery]], Baltimora
|-
! 1902
| 27
| Uovo di trifoglio
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 28
| Uovo di nefrite
| disperso
|-
! 1903
| 29
| Uovo di Pietro I il Grande
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
| 30
| [[Uovo reale danese]]
| disperso
|-
! 1906
| 31
| [[Uovo del Cremlino]]<ref>In realtà l'Uovo del Cremlino sarebbe dovuto essere regalato alla zarina nel 1904, ma la consegna fu posticipata a causa della [[Guerra russo-giapponese]] del 1904-1905 prima, e dall'omicidio del Granduca Sergio, zio di Nicola, nonché marito della sorella di Alessandra [[Elizaveta Fëdorovna|Elisabetta]], avvenuto proprio all'interno della [[Cremlino di Mosca|cittadella moscovita]], nel 1905.</ref>
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 32
| Uovo con cigno
| Fondazione E. & M. Sandoz, [[Losanna]]
|-
! 1907
| 33
| Uovo delle rose
| Walters Art Gallery, Baltimora
| 34
| Uovo dei trofei d'amore
| appartenente a Robert M. Lee, USA
|-
! 1908
| 35
| Uovo del palazzo di Alessandro
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 36
| Uovo con pavone
| Fondazione E. & M. Sandoz, Losanna
| rowspan="10" |[[File:Equestrian Egg.jpg|Uovo di Alessandro III a cavallo (1910).|thumb|150px]]
|-
! 1909
| 37
| Uovo dello yacht "Standart"
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 38
| [[Uovo in memoria di Alessandro III]]
| disperso
|-
! 1910
| 39
| Uovo delle colonne
| [[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
| 40
| Uovo di Alessandro III a cavallo
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
|-
! 1911
| 41
| Uovo del quindicesimo anniversario di regno
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
| 42
| Uovo con albero
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|-
! 1912
| 43
| Uovo dello zarevic Alessio
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
| 44
| Uovo napoleonico
| Museo d'arte di [[New Orleans]]
|-
! 1913
| 45
| Uovo del 300º anniversario della dinastia Romanov
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 46
| Uovo invernale
| Collezione privata, [[Qatar]]
|-
! 1914
| 47
| Uovo mosaico
|[[Royal Collection]], Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]], [[Regno Unito]]
| 48
| Uovo di Caterina II la Grande
| Hillwood Museum, Washington, DC
|-
! 1915
| 49
| Uovo della Croce Rossa
|[[Cleveland Museum of Art]], Cleveland
| 50
| Uovo con ritratti della Croce Rossa
| Museo delle belle arti della Virginia, Richmond
|-
! 1916
| 51
| Uovo d'acciaio
| Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca
| 52
| Uovo dell'Ordine di San Giorgio
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|-
! 1917
| xx
| Uovo della costellazione<ref name=ultimo>Quest'ultimo uovo non furono mai consegnato a causa della [[Rivoluzione di Febbraio]] e della caduta della monarchia zarista.</ref>
| Museo Mineralogico Fersman, Mosca
| xx
| Uovo di legno di betulla della Carelia<ref name=ultimo/>
| Museo nazionale russo, Mosca
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
=[[Uovo Fabergé]] prova 7=
*{{cita testo|nome=T. P. |cognome=Camerer-Cuss |titolo=The Silver Swan |pubblicazione=Antiquarian Horology |volume=4 |data=giugno 1965 |pp=330–34|lingua=en}}
 
*{{Cita testo
[[File:Memory of Azov Egg.jpg|Uovo della motonave "Memoria di Azov" ([[1891]])|thumb|150px]]
|url=https://online.wsj.com/news/articles/SB10001424127887324355904578159601753981708
|titolo=Magic Wrought by a Merlin
|nome=Richard
|cognome=Holledge
|pubblicazione=[[Wall Street Journal]]
|data=21 dicembre 2012
|accesso=19 ottobre 2014
|lingua = en
|cid=Holledge}}
 
*{{Cita testo
{|border="1" cellpadding="5" cellspacing="0"
|url=
!
|titolo=James Cox Enabling Act
! colspan="2" | Uova donate da [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]] a sua moglie [[Dagmar di Danimarca]]
|nome=
|-
|cognome=
! 1885
|pubblicazione=
| Uovo con gallina
|tipo=In 1773 a special Act of Parliament authorised James Cox to break up his collection and sell pieces by lottery
| appartenente a [[Viktor Vekselberg]], Russia
|numero = 13 Geo III cap XLI
|-
|data=
! 1886
|lingua = en
| Uovo con gallina e pendente di zaffiro
|citazione=contains an inventory of the pieces in Cox's museum, with descriptions: "A ƒwan, large as life formed of ƒilver…the whole eighteen feet high
| disperso
|cid=Enabling Act}}
|-
 
! 1887
==Voci correlate==
| Uovo orologio del serpente blu
 
| appartenente ad [[Alberto II di Monaco]]
==Altri progetti==
|-
{{Interprogetto|commons=Category:Silver Swan (automaton)}}
! 1888
 
| Uovo sul cocchio con cherubino
==Collegamenti esterni==
| disperso
 
|-
*{{Cita testo
! 1889
|lingua = en
| Uovo di perla
|autore =
| disperso
|wkautore =
|-
|curatore =
! 1890
|altri =
| Uovo dei palazzi danesi
|titolo = The Silver Swan
| Museo d'arte di [[New Orleans]]
|pubblicazione = <!-- alternative: rivista, giornale, sito -->
|-
|sito = [[Bowes Museum]]
! 1891
|città =
| Uovo della motonave "Memoria di Azov"
|data =
| Museo dell'Armeria del Cremlino, [[Mosca]]
|dataoriginale =
|-
|url = https://www.thebowesmuseum.org.uk/Collection/Explore-The-Collection/The-Silver-Swan
! 1892
|cid = Bowes Museum
| Uovo con graticcio di diamanti
|citazione =
| Collezione privata, Londra
|accesso = 28 novembre 2020
|-
|urlarchivio =
! 1893
|dataarchivio =
| Uovo del Caucaso
|urlmorto = }}
| Museo d'arte di New Orleans
 
|-
*{{YouTube
! 1894
|autore = Malcolm Watt
| Uovo della rinascita
|id = AOXqCuqDOiI
| appartenente a Viktor Vekselberg, Russia
|titolo = Silver swan automaton
|}
|n =
|ora =
|minuto =
|secondo =
|produttore =
|lingua = en
|data = 7 marzo 2011
|citazione =
|cid =
|accesso = 28 novembre 2020
}}
 
{{coord|54|32|31|N|1|54|55|W|region:GB_type:landmark|display=title}}
 
<!-- [[Categoria:Turismo nel Regno Unito]]
[[Categoria:Automi meccanici]]
-->
 
=[[Rosenhöhe]]=
 
Il '''Rosenhöhe''' è un giardino di rose creato a [[Darmstadt]] nel 1810 dalla granduchessa [[Guglielmina di Baden|Guglielmina d'Assia, principessa di Baden]] e progettato dall'architetto di giardini svizzero Zeyher.
Nel 1894, il granduca [[Ernesto Luigi d'Assia|Ernesto Luigi]], fratello di [[Aleksandra Fëdorovna Romanova]], fece ridisegnare il giardino, aggiungendo il ''Rosendom'' e vi costruì il ''Palais Rosenhöhe'', distrutto nel 1944.
Il ''Rosenhöhe'' rimane tutt'oggi uno dei più bei giardini di rose in Germania.<ref name=Treasures>{{cita sito|Treasures|}}</ref>
 
= Qualità della vita =
Riga 1 633 ⟶ 1 352:
[[Progetto:Geografia/Antropica/Comuni/Descrizione]]
 
<div style="text-align:center">
{| class="wikitable"
{| {{Prettytable|}}
|- bgcolor=lightblue
! Anno
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| 93° <small>(- 36)</small>
|}
</centerdiv>
 
=[[Combinat]]=
==Bandierina==
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|border|25px|Regno d'Italia]]
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|25px|Regno d'Italia]]
 
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1987-0125-004, VEB Robotron Elektronik Dresden, Endmontage.jpg|thumb
=[[Cavuccio]]=
|alt=Assemblaggio di una [[macchina da scrivere]], VEB Kombinat Robotron, Repubblica Democratica Tedesca, 1987).
{{Frazione
|Assemblaggio di una [[macchina da scrivere]], [[VEB Robotron|VEB Kombinat Robotron]], [[Repubblica Democratica Tedesca]], [[1987]]).]]
|nomeFrazione = Cavuccio
 
|immagine= <!-- Esempio.jpg -->
Un '''combinat''' (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Kombinat'', {{Russo|Комбинат}}) era un [[gruppo societario|gruppo]] o [[Conglomerato (finanza)|conglomerato]] di [[Impresa|imprese]] che collaboravano per ottenere migliori rendimenti, tipico del [[blocco sovietico]].
|didascalia =
 
|siglaRegione = ABR
Come le ''[[konzern]]'' della [[Germania Ovest]], i ''combinat'' potevano essere a [[Integrazione verticale]] o [[Integrazione orizzontale|orizzontale]] e funzionavano secondo i principi del [[socialismo]].
|siglaProvincia = TE
 
|latitudineGradi =42
Inoltre, al di là della produzione propriamente detta, la compartecipazione all'interno del ''combinat'' poteva estendersi anche al campo della vita del personale, molto importante nelle imprese socialiste: scuole, squadre sportive, case o centri di vacanza.
|latitudineMinuti = 38
===treccani===
|latitudineSecondi =34
combinàt s. m. [adattam. del russo kombinat ‹këmb’inàt›, che è dal lat. combinare «unire, congiungere», part. pass. combinatus].
|longitudineGradi = 13
Nell’Unione Sovietica (e, per estens., nei paesi occidentali industrializzati), complesso industriale formato da un insieme d’imprese, stanziate generalmente nella stessa regione economica, complementari tra loro per una specifica produzione in campo tecnico.
|longitudineMinuti = 39
 
|longitudineSecondi =17
I combinat sono apparsi dopo la [[seconda guerra mondiale]].
|mappaX =
 
|mappaY =
In [[Germania Est]], i combinat erano dei raggruppamenti di società aventi lo statuto di «impresa popolare» (in tedesco {{lang|de|VEB}}, per ''{{lang|de|[[Volkseigener Betrieb]]}}'' : «appartenente al popolo»).
|nomeDelComune = Teramo
 
|altitudine = <!-- quota in m s.l.m. -->
Altre combinazioni di imprese sono esisti in questa nazione: i ''{{lang|de|Sowjetische Aktiengesellschaft}}'', ''{{lang|de|SAG}}'', gruppi creati nel 1946 per servire da [[Indennità di guerra|riparazioni di guerra]] e scomparsi nel 1953 e i ''{{lang|de|Vereinigung Volkseigener Betriebe}}'' o ''{{lang|de|VVB}}'' (Unione d'imprese popolari), i primi raggruppamenti di ''VEB'' sono stati creati nel 1948 e integrati nei combinat nel [[1979]].
|abitanti =
 
|anno = <!-- del dato sul numero degli abitanti -->
===eng===
|cap = 64100
 
|prefisso = 0861<!-- telefonico -->
It has several related forms:
|nomeAbitanti =
# A large industrial enterprise that combines several different enterprises that are related to each other by a technological process or through an administration. Example: a metallurgy combine combines all forms of production such as factories, mines and other to produce steel sheets.
|patrono =
# A combination of educational-developmental institutions of different levels such as an [[istituto]] and a [[tekhnikum]], day care and kindergarten (Child combine).
|valFestivo =
# Combination of various enterprises as one of the forms of monopoly.
|linkSito =
 
}}
== Alcuni combinat ==
* Combinat Haushaltsgeräte, a [[Karl-Marx-Stadt]] in Germania Est,
* [[VEB Robotron|VEB Kombinat Robotron]], a [[Dresda]] in Germania Est,
* [[Industrieverband Fahrzeugbau|IFA-Kombinat Nutzfahrzeuge Ludwigsfelde]], a [[Ludwigsfelde]] in Germania Est
* [[Kombinat metallurgico di Magnitogorsk]], in [[Unione Sovietica]],
* Combinat di [[Erdenet Mining Company|Erdenet]], in [[Mongolia]].
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|wikt=fr:combinat|wikt_preposizione=francese}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{de}} [http://www.ddr-wissen.de/wiki/ddr.pl?VVB Définition de « VVB »] su ''{{Lang|de|DDR-Lexikon}}''
* {{de}} [http://www.ddr-wissen.de/wiki/ddr.pl?Kombinat Définition de « Kombinat »] su ''{{Lang|de|DDR-Lexikon}}''
 
*{{Treccani|combinat|combinat|accesso=19 agosto 2017|v=1}}
'''Cavuccio''' è una frazione del Comune di Teramo, è sita in posizione panoramica, su un colle a circa 7 km. dal capoluogo.
 
<!-- {{Portale|aziende|Comunismo|Germania}}
La maggior parte degli abitanti risede nelle contrade ''Malle'', ''Taverna'', ''Collepiano'' e ''Piano Piccolo''.
 
[[Categoria:Economia dell'Unione Sovietica]]
Nella zona si sono trovati resti di un acquedotto romano.
[[Categoria:Economia aziendale]]
[[Categoria:Storia della Repubblica Democratica Tedesca]]
[[Categoria:Aziende]]-->
 
=Tabella clima=
Riga 1 700 ⟶ 1 433:
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
 
{| class="wikitable" style="font-size:80%;margin:auto;clear:both;text-align:center;"
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center|font-size=80%}}
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! anno 2007
Riga 1 763 ⟶ 1 496:
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Venti (dir.-nodi)
| SW 4.6
| SW 4.3
| SW 5.0
| NE 4.5
| WNW 5.2
| NE 5.2
| NE 6.7
| NE 5.2
| SW 5.5
| W 2.9
| W 3.6
|
| --