Cornelio Nepote: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|altri personaggi con lo stesso nome|Nepote (disambigua)|Nepote}}
{{Bio
|Nome = Cornelio
|Cognome = Nepote
|PreData = {{latino|Cornēlĭus Nĕpōs}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Hostilia
|LuogoNascitaLink = Ostiglia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[100 a.C.]] circa
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[32 a.C.]]
|Epoca = I a.C.
|Attività = storico
|Attività2 = biografo
|Nazionalità = romano
}}
==
[[File:Ostiglia Cornelio Nipote.jpg|thumb|left|upright=0.8|Cornelio Nepote rappresentato in una statua nella "Piazza Cornelio" a [[Ostiglia]] ([[Mantova]])]]
Poco sappiamo della vita di Cornelio Nepote. Nacque nel 100 a.C. circa a Hostilia (attuale [[Ostiglia]]), all'epoca un piccolo villaggio della [[Gallia Cisalpina]] vicino al [[Po]] e non lontano da [[Verona]], oggi situato nella [[provincia di Mantova]]. Ne rivendica la nascita però anche [[Pavia]], all'epoca denominata [[Ticinum]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.gazzettadimantova.it/territorio-mantovano/cornelio-nepote-nato-a-ostiglia-o-pavia-l-accademia-indaga-1.11841699|titolo=Cornelio Nepote: nato a Ostiglia o Pavia? L’Accademia indaga|sito=Gazzetta di Mantova|data=2012.04.26T05:13:00+0200|accesso=2025-02-20}}</ref>. Le sue origini cisalpine sono testimoniate da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], che lo definì ''Padi accola'', ovvero ''abitante delle rive del Po''<ref>Plinio, ''[[Naturalis Historia]]'', III 127.</ref>.
Si trasferì forse nel 65 a.C. a [[Roma antica|Roma]], dove conobbe personalità della cultura del tempo come [[Cicerone]] (con il quale ebbe a lungo rapporti epistolari), [[Tito Pomponio Attico|Attico]], [[Marco Terenzio Varrone|Varrone]] e [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]]. A differenza di questi fu però estraneo alla vita politica di quegli anni. Ebbe un rapporto particolare con Catullo, il quale gli dedicò il suo ''[[Liber (Catullo)|Liber]]'' (o più probabilmente una parte): {{citazione|A chi dono il mio grazioso libretto,<br/>appena levigato con la ruvida pomice?<br/>A te, Cornelio|Catull. I, 1-3|Cui dono lepidum novum libellum<br>arida modo pumice expolitum?<br/>Corneli, tibi|lingua=la}}
===Il ''De viris illustribus''===▼
Secondo la testimonianza di [[Plinio il Vecchio]], Cornelio Nepote morì, probabilmente a [[Roma]], intorno al [[27 a.C.]], "sotto il principato di [[Augusto]]"<ref>Plinio, ''[[Naturalis Historia]]'', IX 137.</ref>.
== Opere ==
{{Vedi anche|Storia della letteratura latina (78 - 31 a.C.)}}
L'esistenza dei ''Chronica'' è testimoniata da Catullo<ref>''Liber'', [[Carme 1 di Catullo|I carme]].</ref>, Ausonio<ref>''XVI lettera a Probo''.</ref> e da [[Aulo Gellio]]<ref>XVII, 21.</ref>. Da queste testimonianze emerge che l'opera era strutturata in tre libri e che era una sorta di compendio di storia universale, dall'età mitica fino a quella contemporanea a Nepote, forse basato sull'omonima opera del greco [[Apollodoro di Atene|Apollodoro]]. Come detto l'opera andò interamente perduta.<br/>
Catullo ne dice (I, 5-7): «''ausus es unus'' […] / ''omne aevum tribus explicare chartis'' / ''doctis'' […] ''et laboriosis''» ("Tu solo osasti spiegare tutta la storia in tre libri pieni di cultura e di duro lavoro").
Un'altra sua significativa opera sono gli ''Exemplorum Libri'', una raccolta di [[Aneddoto|episodi aneddotici]] in cinque libri. Aulo Gellio e [[Aurelio Arcadio Carisio|Carisio]] ne testimoniano l'esistenza.
Il ''De viris illustribus'' è una raccolta di [[biografia|biografie]] in sedici libri ripartiti in sezioni. Ci è pervenuto integralmente solo il libro dedicato ai condottieri stranieri (''De excellentibus ducibus exterarum gentium''). Inoltre, isolate, le vite di [[Marco Porcio Catone|Catone il censore]] e di [[Tito Pomponio Attico|Attico]].
Ispirandosi ai ''[[poetae novi]]'', forse in età giovanile, iniziò a comporre anche dei versi, ma non ebbe i risultati sperati e abbandonò presto questa idea<ref>[[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]], ''Epistulae'', V 3, 6.</ref>, pur restando fedele alla linea estetica da loro supportata, come appunto suggerirebbe la dedica di Catullo.
== Stile ==
Lo stile di Cornelio Nepote si connota per essere piano e lineare, talora molto semplice, nonostante lo scrittore abbia tentato, specie nella biografia di Attico, di imitare quello più complesso dell'amico [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]]. Il linguaggio è talvolta colorito da qualche arcaismo. A differenza di altri autori latini, infine, Nepote adopera frequentemente il ''comparativo di minoranza'': presso i Romani, infatti, si tendeva ad evidenziare più l'abbondare di una qualità che la carenza. Lo stile essenziale di questo autore (infatti spesso il linguaggio è monotono e le notizie sono schematiche e sommarie) ha fatto sì che, comunque, egli sia uno dei più tradotti da chi si appresta a studiare il [[lingua latina|Latino]], con [[Cesare]], [[Fedro]] ed [[Eutropio]].
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<references/>
{{interprogetto|q}}▼
== Collegamenti esterni ==▼
== Voci correlate ==
* [[Carme 1 di Catullo]]
* [[Gaio Valerio Catullo]]
* [[Poetae novi]]
== Altri progetti ==
▲== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Storici romani}}
{{Controllo di autorità}}
▲[[es:Cornelio Nepote]]
{{Portale|Antica Roma|biografie|lingua latina|storia}}
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