Dado (cucina): differenze tra le versioni

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dado da brodo
 
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[[File:Brühwürfel-1.jpg|thumb|Diversi dadi per brodo]]
{{W|argomento=cucina|mese=settembre 2006|firma=[[Utente:Beta16|&beta;<sub>16</sub>]] - ([[Discussioni utente:Beta16|talk]]) 19:46, 22 set 2006 (CEST)}}
[[File:dado-veg.gif|thumb|La realizzazione del dado vegetale]]
Il '''dado da cucina''' è un concentrato a base di carne o verdure usato in cucina per esaltare i sapori delle pietanze. Solitamente si presenta in cubetti ricoperti da carta d'alluminio in scatole da 10 o 20.
Un dado solitamente pesa 10-12 grammi.
Questo concentrato si può trovare anche trovare in vasetti sottoforma di "brodo granulare" (la consistenza assomiglia a quella dello zucchero di canna) o secco in polvere.
 
Il '''dado da cucina''' o '''dado da brodo''' è un concentrato a base di [[carne]] o [[verdura|verdure]] o pollo usato in cucina per esaltare i sapori delle pietanze. Solitamente si presenta in cubetti ricoperti da carta d'[[alluminio]] in scatole da 10 o 20 pezzi.
==Storia==
Un dado solitamente pesa 10-12 grammi. Questo concentrato si può trovare anche trovare in vasetti sottoformasotto forma di "brodo granulare" (la consistenza assomiglia a quella dello [[zucchero di canna]]) o secco in polvere; esistono in commercio anche sotto forma di estratti gelatinosi.
Poco prima del [[1850]] il [[Justus_Von_Liebig|barone von Liebig]], studioso e ricercatore nel campo della trasformazione e conservazione alimentare, creò un estratto di carne che poteva conservarsi a lungo e dava sapore a brodi e minestre. Si vendeva in vasetti di vetro. Nel [[1880]] lo svizzero Jules Maggi, mette a punto un altro tipo di concentrato, a base di cereali, semi oleosi ed estratto di carne, da commercializzare in cubetti.
 
== Storia ==
L'uso comune del dado da cucina si afferma in Italia attorno agli anni 20 del secolo scorso.
Oggi è considerato un elemento "indispensabile" in cucina vista la sua praticità e il risparmio di tempo nel suo impiego (è sempre pronto e occupa poco spazio).
 
Poco prima del [[1850]] il [[Justus Von Liebig|barone von Liebig]], studioso di conservazione alimentare, creò un [[estratto di carne]] che poteva conservarsi a lungo e dava sapore a [[brodo|brodi]] e [[minestra|minestre]]<ref name="www1_LIEB">{{Cita web |titolo=LIEBIG: L'INVENZIONE, DALL'ESTRATTO DI CARNE AL DADO DA BRODO |sito=www1.adnkronos.com |accesso=23 novembre 2017 |url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2003/05/11/Cultura/LIEBIG-LINVENZIONE-DALLESTRATTO-DI-CARNE-AL-DADO-DA-BRODO_124000.php }}</ref>. Si vendeva in vasetti di vetro. Nel [[1880]] lo svizzero [[Julius Maggi]] mise a punto un altro tipo di concentrato, a base di [[cereali]], semi oleosi ed estratto di carne, da commercializzare in cubetti<ref name="trec_Magg">{{Cita web |titolo=Maggi, Julius |sito=treccani.it |accesso=23 novembre 2017 |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/julius-maggi/ }}</ref>.
==Ingredienti==
I '''principali ingredienti''' del dado da cucina che troviamo in commercio sono il sale, in quantità variabile ma si arriva anche a circa il 60% del totale e il glutammato di sodio, tra il 10 e il 15%. Per il resto gli ingredienti dipendono dal tipo di dado: verdure se si tratta di quello vegetariano, verdure ed estratti di carne per quello cosiddetto classico, e poi funghi, pesce, soia ecc, ecc. Immancabili sono grassi animali o vegetali, aromi e conservant e l'estratto di lievito.
 
Tuttavia [[Giacomo Casanova]] nella sua autobiografia [[Storia della mia vita (Casanova)|''Storia della mia vita'' (''Histoire de ma vie'')]] scritta tra il [[1789]] e il [[1798]], riporta che durante un viaggio per mare il suo servitore "Clairmont ci diede un brodo eccellente fatto con tavolette che avevo sempre con me"<ref name="book_Stor">{{Cita libro|titolo=Storia della mia vita|autore=Giacomo Casanova|data= |accesso=23 novembre 2017 |url=https://books.google.it/books?id=O1NJAAAAMAAJ|anno=1965|wkautore=Giacomo Casanova}}</ref>.
==Altri progetti==
{{interprogetto|ricetta|ricetta_oggetto=Libro di cucina/Ricette/Dado vegetale}}
 
L'uso comune del dado da cucina si afferma in [[Italia]] attorno agli [[anni 1920|anni venti]] del secolo scorso<ref name="bibe_Dcom">{{Cita web |titolo=D come dado |sito=bibenda.it |accesso=23 novembre 2017 |url=https://www.bibenda.it/news_bibenda_singola.php?id=2448 }}</ref>
[[en:Dicing]]
. È usato nella cucina industriale e nella pratica casalinga per insaporire velocemente i piatti.
 
== Ingredienti<ref name="bibe_Dcom" /> ==
 
I '''principali ingredienti''' del dado da cucina che troviamo in commercio sono il [[sale]], in quantità variabile ma si arriva anche a circa il 60% del totale, e il [[glutammato di sodiomonosodico]], tra il 10 e il 15%. Per il resto gli ingredienti dipendono dal tipo di dado: verdure se si tratta di quello vegetariano, verdure ed estratti di carne per quello cosiddetto classico, e poi [[funghi]], [[pesce]], [[Glycine max|soia]] ecc, ecc. Immancabili sono [[Lipidi|grassi]] animali o vegetali, aromi e conservant[[Additivi alimentari|conservanti]] e l'estratto di [[lievito]].
 
== Indicazioni nutrizionali ==
Sono essenzialmente le stesse del sale, essendone spesso il componente principale. L'OMS ha stabilito un limite massimo di 5 grammi di sale giornaliero.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2013/01/31/Salute-nuove-linee-guida-Oms-quantita-sale-potassio_8170437.html|data=20 dicembre 2017|titolo=Salute:Nuove linee guida OMS per la quantità di sale e potassio}}</ref> Il fabbisogno giornaliero per una persona normale è in realtà inferiore ai 2 grammi.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=dado}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita web |titolo=D come dado |sito=bibenda.it |accesso=23 novembre 2017 |url=https://www.bibenda.it/news_bibenda_singola.php?id=2448 }}
{{Portale|cucina}}
[[Categoria:Ingredienti di cucina]]