''' Pontazzo ''' o ''' Pontasso ''' è una frazione del comune di [[Codevilla]] dove si trova la Chiesa intitolata alla B.V. Maria di Pontasso.
== DescrizioneLe dellaorigini chiesadel Santuario ==
Secondo un'antica leggenda popolare, durante l'assedio longobardo a [[Pavia]] (569-572), un giovane guerriero di nome Asso, si spinse nelle colline che oggi collegano i comuni di [[Torrazza Coste]] e [[Codevilla]] per cacciare selvaggina.
L'oratorio presenta nel coro affreschi riconducibili alla scuola che lavorò all'Abbazia si [[Sant'Alberto di Butrio]] e databili al XII secolo. Le immagini, dal netto contorno del disegno, semplificate e stilizzate, evidenziano colori vivaci. L'intera superficie, nell'anno 2000, era interessata da un deposito atomosferico e da una massiccia presenza di efflorescenze saline che formarono uno strato biancastro, grave fonte di degrado.
Nel vagare all'interno della fitta boscaglia perse l'orientamento. Colto da grande timore, fece un voto alla Vergine Maria che, se Ella gli avesse concesso la grazia di condurlo al di fuori di quel luogo, in suo onore, avrebbe edificato una cappella.
Nelle parti inferiori erano visibili porzioni di intonaco cementizio, mentre nelle parti alte, stuccature localizzate. Sull'intera superficie erano riscontrabili distacchi di intonaco.
Dopo aver pronunciato queste parole, una signora, apparve al giovane guerriero per indicargli la via d'uscita.
La pellicola pittorica non presentava gravi problemi di adesione, mentre erano molto estese le cadute di cromia e la presenza di forti sgocciolature di cera.
Sul luogo della presunta apparizione il conte Asso avrebbe sciolto il voto erigendo una chiesa; più tardi, a valle del colle, essendo stato gettato un ponte sul rio Brignole, la località venne così chiamata Ponte Asso e successivamente Pontasso.
Alla fine del 1200, documenti relativi alla suddivisione della Diocesi in distretti, provano l'esistenza del santuario della Madonna di Pontasso, incandola tra le chiese aggregate al distretto di Codevilla.
== Intervento di ristrutturazione ==
La prima fase dell'intervento si è attuata attraverso il deconsolidamento della pellicola pittorica, l'abbattimento delle pezze cementizie e la stuccatura delle lacune. Inoltre è stata pulita l'intera superficie con acqua deionizzata e spugne naturali. Successivamente è avvenuto il risciacquo con acqua distillata per la rimozione di eventuali residui di sali inorganici.
== Restauro, consolidamento e risanamento ==
Le condizioni di un degrado diffuso rendevano sempre più pressante la necessità di un restauro complessivo ostacolato dai costi elevati.
La muratura presentava lesioni, crepe e consunzioni della malta.
L'elevazione in mattoni malcotti e crudi era interessata da un'altra tipologia di degrado che, seppure di origine solo superficiale, ha finito per intaccare la struttura stessa della costruzione.
All'interno del coro si riscontrava la presenza di efflorescenze, concentrata sulla parete Sud, ovvero sulla muratura tra l'oratorio e l'abitazione adiacente.
== L'intervento di consolidamento ==
Questo è stato fatto all'esterno, considerato che l'interno aveva superificie pittorica.
La volta è stata ricucita con la posa in opera di rinforzo fibroso a nastro a base di carbonio e vetro.
Per il consolidamento superficiale dei due prospetti esterni è stato affettuato un trattamento con silicato di etile, previo consolidamento e pulitura delle superfici.
== Fonti ==
http://www.parrocchie.it/torrazzacoste/sancarlo/40-Pontasso/05-2000.htm
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