Francesco Storace: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome= Francesco Storace
|immagine=
|didascalia=
|carica= [[Ministero della Salute|Ministro della Salute]]
|mandatoinizio= [[23 aprile]] [[2005]]
|mandatofine= [[10 marzo]] [[2006]]
|presidente= [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore= [[Girolamo Sirchia]]
|successore= [[Silvio Berlusconi]] ''(ad interim)''
|carica2= [[Presidenti del Lazio|Presidente della Regione Lazio]]
|mandatoinizio2= [[15 maggio]] [[2000]]
|mandatofine2= [[2 maggio]] [[2005]]
|predecessore2= [[Piero Badaloni]]
|successore2= [[Piero Marrazzo]]
|partito= [[La Destra]] (dal 2007)<br />''Precedenti'':<br/>[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] (<small>fino al 1994)</small> <br /> [[Alleanza Nazionale|AN]] <small>(1994-2007)</small>
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|istituzione=Senato
|nome = Francesco Storace
|immagine = Francesco Storace (2006).jpg
|didascalia = Francesco Storace nel 2006
|luogo_nascita = [[Cassino]]
|carica = [[Movimento Nazionale per la Sovranità#Struttura|Presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità]]
|data_nascita = [[25 gennaio]] [[1959]]
|mandatoinizio = 19 febbraio 2017
|professione = Giornalista
|mandatofine = 31 gennaio 2018
|partito = [[La Destra]]
|predecessore = ''Carica creata''
|legislatura = [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]]
|successore = [[Roberto Menia]]
|gruppo_parlamentare = Misto-La Destra nella XV Legislatura
|carica2 = [[La Destra#Struttura|Segretario de La Destra]]
|coalizione = con [[Fiamma tricolore]] alle elezioni politiche 2008
|mandatoinizio2 = 9 novembre 2008
|circoscrizione = [[Lazio]]
|mandatofine2 = 17 febbraio 2017
|incarichi = *Componente I Commissione permanente (Affari Costituzionali) dal 6 giugno 2006 al 28 aprile 2008
|predecessore2 = ''Carica creata''
*Componente Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi dall'11 settembre 2006 al 28 aprile 2008
|successore2 = ''Carica cessata''
|sito=http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00002333.htm
|carica3 = [[Presidenti del Lazio|Presidente della Regione Lazio]]
}}
|mandatoinizio3 = 15 maggio 2000
{{Membro delle istituzioni italiane
|mandatofine3 = 2 maggio 2005
|nome =
|predecessore3 = [[Piero Badaloni]]
|istituzione = Camera
|successore3 = [[Piero Marrazzo]]
|immagine =
|carica4 = [[Ministri della salute della Repubblica Italiana|Ministro della salute]]
|dimensione =
|mandatoinizio4 = 23 aprile 2005
|didascalia =
|mandatofine4 = 10 marzo 2006
|luogo_nascita =
|primoministro4 = [[Silvio Berlusconi]]
|data_nascita =
|predecessore4 = [[Girolamo Sirchia]]
|luogo_morte =
|successore4 = [[Livia Turco]]
|data_morte =
|carica5 = [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai]]
|titolo =
|mandatoinizio5 = 17 settembre 1996
|professione =
|mandatofine5 = 30 maggio 2000
|partito =
|predecessore5 = [[Marco Taradash]]
|legislatura = [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]]
|successore5 = [[Mario Landolfi]]
|gruppo_parlamentare =
|carica6 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|coalizione =
|mandatoinizio6 = 28 aprile 2006
|circoscrizione =
|mandatofine6 = 28 aprile 2008
|collegio =
|legislatura6 = {{NumLegRepubblica|S|XV}}
|incarichi = *Vicepresidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi dal 2 giugno 1994 all'8 maggio 1996
|gruppo parlamentare6 = - [[Alleanza Nazionale]] <small>(fino al 20/07/2007)</small><br />- [[Gruppo misto nella XV legislatura|Misto]]/[[La Destra]] <small>(dal 30/07/2007)</small>
*Componente della VII Commissione (Istruzione) dal 25 maggio 1994 all'8 maggio 1996
|coalizione6 = [[Casa delle Libertà]]
*Componente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo dal 1º marzo 1995 all'8 maggio 1996
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Lazio (Senato della Repubblica)|Lazio]]
*Componente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari dal 23 novembre 1995 all'8 maggio 1996
|incarichi6 = *I Commissione Affari Costituzionali dal 6 giugno 2006 al 28 aprile 2008
*Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi dal 17 settembre 1996 al 30 maggio 2000
*Commissione parlamentare di Vigilanza Rai dall'11 settembre 2006 al 28 aprile 2008
*Componente del Comitato per la comunicazione e l'informazione esterna dal 30 maggio 1996 al 30 maggio 2000
|carica7 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
* Componente della VII Commissione permanente (Cultura) dal 28 luglio 1998 al 30 maggio 2000
|mandatoinizio7 = 15 aprile 1994
|sito = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00573
|mandatofine7 = 29 maggio 2001
|legislatura7 = {{NumLegRepubblica|D|XII|XIII}}
|gruppo parlamentare7 = '''XII''': [[Alleanza Nazionale|AN]]-[[Movimento Sociale Italiano|MSI]]<br />'''XIII''': [[Alleanza Nazionale|AN]]
|coalizione7 = '''XII''': [[Polo del Buon Governo]]<br/>'''XIII''': [[Polo per le Libertà]]
|circoscrizione7 = [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]]
|collegio7 = '''XII'''-'''XIII''': [[Collegio elettorale di Roma - Trionfale|Roma-Trionfale]]
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] di area [[Lega Salvini Premier|Lega]] <small>(dal 2021)</small><br />''In precedenza:''<br />[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] <small>(fino al 1995)</small><br />[[Alleanza Nazionale|AN]] <small>(1995-2007)</small><br />[[La Destra|LD]] <small>(2007-2017)</small><br />[[Movimento Nazionale per la Sovranità|MNS]] <small>(2017-2018)</small><br />[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]] <small>(2019-2021)</small>
|titolo di studio = Diploma di [[Maturità scientifica]]
|professione = Giornalista; Politico
|sito6 = http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00002333.htm
|incarichi7 = '''XII legislatura:'''
*Vicepresidente della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|Commissione parlamentare di Vigilanza Rai]] <small>(dal 02/06/1994 al 08/05/1996)</small>
*VII Commissione [[Istruzione]] dal 25 maggio 1994 all'8 maggio 1996
*Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo dal 1º marzo 1995 all'8 maggio 1996
*Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari dal 23 novembre 1995 all'8 maggio 1996
*Comitato per la comunicazione e l'informazione esterna dal 30 maggio 1996 al 30 maggio 2000
*VII Commissione Cultura dal 28 luglio 1998 al 30 maggio 2000
|sito7 = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00573
}}
{{Bio
Riga 66:
|GiornoMeseNascita = 25 gennaio
|AnnoNascita = 1959
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
È stato [[Presidenti del Lazio|presidente della Regione Lazio]] dal 15 maggio [[2000]] al 2 maggio [[2005]], [[Ministri della salute della Repubblica Italiana|Ministro della Salute]] nel [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]], [[Deputato della Repubblica Italiana|deputato]] per la [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]] e la [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII legislature]] di cui è stato [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai]] dal 17 settembre [[1996]] al 29 maggio [[2000]], e infine [[Senato della Repubblica|senatore]] nella [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV legislatura]].
Il 9 novembre 2008 è stato eletto per acclamazione segretario de [[La Destra]].
 
== Biografia ==
=== Gli inizi ===
È sposato e ha una figlia.
Nato il 25 gennaio [[1959]] a [[Cassino]], in [[provincia di Frosinone]], da madre cassinate e da padre [[Abruzzo|abruzzese]], originario di [[Sulmona]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]]).<ref>{{cita web|titolo=Storace vince causa con L'Unità
"Mio padre non torturò ebrei"|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2013/12/10/news/storace_vince_causa_con_l_unit_mio_padre_non_tortur_ebrei-73246369/|data=10 dicembre 2013}}</ref>
Già da giovane inizia a intraprendere l'attività politica {{cn|militando nella sezione di piazza Tuscolo del [[Movimento Sociale Italiano]] a [[Roma]]}}, impegnandosi nel sociale e avvicinandosi presto al mondo del giornalismo.<ref name="storace">{{cita web|url=http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2002/06/109322.shtml|titolo=Chi è Francesco Storace|accesso=21 marzo 2023|dataarchivio=30 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181030205903/http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2002/06/109322.shtml|urlmorto=sì}}</ref>[[File:Francesco Storace (XII).jpg|thumb|Storace eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|camera]] nel [[1994]]|sinistra|232x232px]]Dal [[1986]] è iscritto come [[giornalista professionista]] all'Ordine dei Giornalisti del Lazio<ref>{{Cita web |url=https://www.odg.it/elenco-iscritti |titolo=Albo Nazionale dei Giornalisti - consultato il 10 aprile 2022 |accesso=10 aprile 2022 |dataarchivio=10 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190510122633/https://www.odg.it/elenco-iscritti |urlmorto=sì }}</ref>. Svolge la parte più significativa del suo lavoro di [[giornalista]] presso il [[quotidiano]]'' [[Secolo d'Italia]]'', in cui percorre tutti i gradini, fino ad arrivare all'incarico di capo dei servizi parlamentari. Successivamente assume l'incarico di capoufficio stampa del [[Movimento Sociale Italiano]] e poi di [[Alleanza Nazionale]].[[File:Francesco Storace.jpg|thumb|Storace rieletto deputato nel [[1996]]|sinistra]]Viene eletto [[deputato]] per la prima volta alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], nel collegio n. 21 della Circoscrizione Lazio, e viene riconfermato nello stesso collegio e circoscrizione nelle [[Elezioni politiche in Italia del 1996|politiche del 1996]]. Ha fatto parte della [[Commissione parlamentare antimafia|Commissione parlamentare Antimafia]] e della commissione Cultura. Dal 17 settembre [[1996]] al 29 maggio [[2000]] (anno in cui fu eletto presidente del Lazio) fu presidente della [[Commissione parlamentare (Italia)|Commissione bicamerale]] [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|di vigilanza sulla RAI e sui servizi radiotelevisivi]], carica durante la quale venne soprannominato da alcuni giornalisti "Epurator".<ref>[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=STORACE+Francesco Storace Francesco] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150609082723/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=STORACE+Francesco |date=9 giugno 2015 }}, biografia.</ref>
 
=== Presidente della Regione Lazio ===
Storace è stato eletto [[deputato]] nella [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]] e nella [[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII legislatura]], nel corso della quale ha ricoperto l'incarico di presidente della commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Il [[16 aprile]] [[2000]] è stato eletto presidente della [[Lazio|Regione Lazio]], ottenendo quasi un milione e mezzo di voti.
 
==== Da Montecitorio al Palazzo della Regione ====
Francesco Storace ha iniziato da giovane l'attività politica, impegnandosi nel sociale e avvicinandosi presto al mondo del giornalismo. Al ''[[Il Secolo d'Italia|Secolo d'Italia]]'' ha percorso tutti i gradini, fino ad arrivare all'incarico di capo dei servizi parlamentari. Successivamente, ha assunto l'incarico di capoufficio stampa del [[Movimento Sociale Italiano|Msi-Dn]] e, poi, di [[Alleanza Nazionale]].
Alle [[Elezioni regionali in Italia del 2000|elezioni regionali del 2000]] si candida alla [[Presidenti del Lazio|presidenza della Regione Lazio]], sostenuto dalla [[Coalizione (politica)|coalizione]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] la [[Casa delle Libertà]], venendo eletto, ottenendo il 51,29% di voti contro il 45,97% del suo principale avversario, nonché presidente uscente [[Piero Badaloni]], appoggiato dalla coalizione di [[centro-sinistra]] [[L'Ulivo]].
 
Gli anni della sua presidenza furono caratterizzati da una stretta collaborazione con la [[Chiesa cattolica|Chiesa cattolica romana]], promulgando ad esempio, una legge sugli [[oratorio (musica)|oratori]] cattolici al fine di esaltarne la funzione [[Educativo|educativa]] e [[sociale]].
Eletto [[deputato]] per la prima volta nel [[1994]] (nel collegio numero 21 della Circoscrizione Lazio), è stato confermato (stesso collegio) nel [[1996]]. Ha fatto parte della commissione Antimafia e della commissione Cultura. Dal 1996 al [[2000]] è stato presidente della Commissione bicamerale vigilanza sulla [[Rai]], e da alcuni giornalisti fu soprannominato "Epurator".<ref>[http://www.immediapress.it/sito/allegati/mimesi/852266e53ff6e2035180a708c2f490a1.pdf Rassegna stampa: editoria e comunicazione].</ref>
 
L'impegno a lavorare col mondo cattolico fu ribadito da lui stesso nella stesura del nuovo [[Statuto regionale]] del [[Lazio]], in cui riconosceva come fulcro della società la [[famiglia]] fondata sul [[matrimonio]]; emendamento allora fortemente voluto da Olimpia Tarzia, [[Consiglio regionale (Italia)|consigliera regionale]] molto nota all'interno dell'ambiente cattolico romano.
===Presidente della Regione Lazio===
[[File:Daniele arrigoni benito stirpe frosinone calcio premiazione presidente regione lazio.jpg|thumb|Storace, all'epoca [[Presidenti del Lazio|presidente della Regione Lazio]], premia [[Daniele Arrigoni]] e [[Benito Stirpe]] (2004)|sinistra]]
Storace è stato Presidente della [[Lazio|Regione Lazio]] dal [[2000]] al [[2005]], dopo aver sconfitto il Presidente uscente, [[Piero Badaloni]]. Alla sua presidenza diede un'impronta basata su una stretta collaborazione con la [[Chiesa cattolica|Chiesa Romana]], promulgando ad esempio una legge sugli [[oratorio (musica)|Oratori cattolici]] al fine di esaltarne la loro funzione educativa e sociale. L'impegno a lavorare col mondo cattolico fu da lui ribadito nella stesura del nuovo [[Statuto regionale|Statuto]] della Regione Lazio, in cui riconosceva come fulcro della società la [[famiglia]] fondata sul [[matrimonio]]; emendamento allora fortemente voluto da Olimpia Tarzia, consigliera regionale molto nota all'interno dell'ambiente cattolico romano.
 
==== Sanità e Sussidi ====
Tra gli altri provvedimenti della sua giunta vi fu l'apertura dell'ospedale Sant'Andrea<ref>[http://www.iltempo.it/cronaca_locale/roma/2011/04/06/1248666-sant_andrea_castelli.shtml Sant'Andrea e Castelli].</ref> e di altri centri di cura;<ref name="Tuscia">{{cita web|url=http://ontuscia.it/e107_plugins/content/content.php?content.422|titolo=Sanità, Trippanera: "Paghiamo ancora i debiti di Badaloni"|editore=''Il quotidiano della Tuscia''|accesso=28-03-2011|data=9-02-2010}}</ref> fu riavviata la sperimentazione del discusso [[metodo Di Bella]] contro i [[tumori]],<ref>[http://www.atsat.it/articolo.asp?id_articolo=102 Storace annuncia: «Nel Lazio garantiremo la cura Di Bella» (11/11/2001)]</ref> attuando un rimborso dei farmaci per i pazienti meno abbienti;<ref>[http://www.metododibella.org/it/mdb/dettaglioDocumentazione.do?idNw=5946&idNews=6371&idTipologia=6147&tipologia=Comunicazione&pre=Rassegna%20Stampa%20MDB%202005 ''«In Toscana, Lazio ed Emilia il rimborso è già una realtà»''], articolo di Beppe Boni, 6/05/2005.</ref> Storace promosse inoltre aiuti internazionali a medici e ospedali del terzo mondo, al fine di "globalizzare" la sanità per offrire livelli di eccellenza nelle zone più povere del pianeta (anche tramite vie telematiche), e per dare una risposta al fenomeno sociale dell'[[immigrazione]].<ref>[http://guide.dada.net/alleanza_nazionale/an_alla_regione_lazio/page2.shtml AN alla Regione Lazio]</ref> La sua gestione della sanità laziale ricevette gli elogi di [[Giulio Andreotti]] e di alcuni esponenti della curia vaticana.<ref>[http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001030484 ''S'avanza Sua Sanità''], dall'archivio di ''Panorama.it'', 29/04/2005.</ref>
Tra gli altri provvedimenti della sua [[Giunta regionale del Lazio|giunta regionale]] vi fu l'apertura dell'[[ospedale]] Sant'Andrea<ref>[http://www.iltempo.it/cronaca_locale/roma/2011/04/06/1248666-sant_andrea_castelli.shtml Sant'Andrea e Castelli] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110408030321/http://www.iltempo.it/cronaca_locale/roma/2011/04/06/1248666-sant_andrea_castelli.shtml |data=8 aprile 2011 }}.</ref> e di altri centri di cura;<ref name="Tuscia">{{cita web|url=http://www.ontuscia.it/archivio/e107_plugins/content/content.php?content.422|titolo=Sanità, Trippanera: "Paghiamo ancora i debiti di Badaloni"|editore=''Il quotidiano della Tuscia''|accesso=28 marzo 2011|data=9 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20130219042912/http://www.ontuscia.it/archivio/e107_plugins/content/content.php?content.422|dataarchivio=19 febbraio 2013}}</ref> il riavvio della sperimentazione del [[metodo Di Bella]] contro i [[tumori]]<ref>[http://www.atsat.it/articolo.asp?id_articolo=102 Storace annuncia: «Nel Lazio garantiremo la cura Di Bella» (11/11/2001)]</ref>, per quanto il [[Consiglio superiore di sanità]] esprimerà un parere negativo<ref name="riccio">''Storia di una morte opportuna. Il diario del medico che ha fatto la volontà di Welby'', Mario Riccio, Gianna Milano, Sironi Editore, 2008, ISBN 88-518-0106-1, 9788851801069</ref>, introdusse un rimborso dei [[Farmaco|farmaci]] per i pazienti meno abbienti;<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.metododibella.org/it/mdb/dettaglioDocumentazione.do?idNw=5946&idNews=6371&idTipologia=6147&tipologia=Comunicazione&pre=Rassegna%20Stampa%20MDB%202005 ''«In Toscana, Lazio ed Emilia il rimborso è già una realtà»''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, articolo di Beppe Boni, 6/05/2005.</ref> Promuovendo aiuti internazionali a [[medici]] e ospedali del [[terzo mondo]], al fine di [[Globalizzazione|globalizzare]] la sanità per offrire livelli di eccellenza nelle zone più povere del pianeta (anche tramite vie telematiche), e per dare una risposta al fenomeno sociale dell'[[immigrazione]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://guide.dada.net/alleanza_nazionale/an_alla_regione_lazio/page2.shtml AN alla Regione Lazio] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. La sua gestione della sanità nel Lazio ricevette gli elogi di [[Giulio Andreotti]] e di alcuni esponenti della curia [[Vaticano|vaticana]]<ref>[http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001030484 ''S'avanza Sua Sanità''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120608025101/http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001030484 |data=8 giugno 2012 }}, dall'archivio di ''Panorama.it'', 29/04/2005.</ref>.
 
Storace stanziò anchedegli sussidi per le famiglie regolarmente sposate in [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] o in [[Comune (Italia)|Comune]]; questo atto suscitò alcunedelle critiche dain partecui dellacon sinistraquesto cheprovvedimento glivolesse contestava di escludere dal provvedimentopenalizzare le [[coppie di fatto]], critiche chea eglicui giudicòreplicò di essere infondate, affermando che la sua legge serviva a contrastare la [[povertà]], e di aver stanziato fondi anche per le ragazze madri (ma non per le coppie [[omosessuali]]), ribadendo comunque di avere come obiettivo principale quello di aiutare i giovani a sposarsi.<ref>[http://web.tiscalinet.it/rassegnales/settembre-2001/stampa05settembre2001.htm ''La Stampa'' del 5/09/2001]</ref>
 
==== Giorno del ricordo ====
Altre polemiche aveva suscitato nel [[2000]] la decisione di accogliere la richiesta del suo consiglio regionale di verificare con un'apposita commissione l'attendibilità delle ricostruzioni [[storia|storiche]] dei [[libro di testo|libri di testo]] scolastici, riguardanti in particolare gli eventi del [[Novecento]].<ref>{{Cita news|autore=Roberto Zuccolini|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/11/Libri_testo_Lombardia_con_Lazio_co_0_0011117211.shtml|titolo=Libri di testo, la Lombardia con il Lazio|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=11|mese=11|anno=2000|pagina=11|accesso=12-4-2010}}</ref> Questa decisione tuttavia non ebbe alla fine alcun seguito.
Nel [[2003]] fa deliberare l'istituzione del [[giorno del ricordo]], per commemorare le vittime italiane delle [[Massacri delle foibe|foibe jugoslave]], e «''superare vecchie divisioni e rancori nel ricordo di una delle persecuzioni più feroci compiute contro gli italiani''»; insieme ad essa fu inserita la giornata di celebrazione per la proclamazione della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana del 1849]], per «''radicare nel [[Risorgimento]] quel complesso di valori e di principi universali che saranno poi trasfusi in tutte le [[costituzione|costituzioni]] [[Liberalismo|liberali]]''».<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/04/Valori_nazionali_una_giornata_ore_co_10_030904010.shtml|titolo=Valori nazionali, una giornata di 48 ore|editore=''Corriere della Sera''|data=4 settembre 2003|accesso=12 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928145331/http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/04/Valori_nazionali_una_giornata_ore_co_10_030904010.shtml|dataarchivio=28 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Corsa al secondo mandato ====
Tre anni dopo aveva poi fatto deliberare l'istituzione del [[giorno del ricordo]], per commemorare le vittime italiane delle [[foibe]] jugoslave, e «superare vecchie divisioni e rancori nel ricordo di una delle persecuzioni più feroci compiute contro gli italiani»; insieme ad essa fu inserita la giornata di celebrazione per la proclamazione della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] del [[1849]], per «radicare nel [[Risorgimento]] quel complesso di valori e di principi universali che saranno poi trasfusi in tutte le [[costituzione|costituzioni]] liberali».<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/04/Valori_nazionali_una_giornata_ore_co_10_030904010.shtml|titolo=Valori nazionali, una giornata di 48 ore|editore=''Corriere della Sera''|accesso=12-10-2008|data=4-9-2003}}</ref>
Alle [[Elezioni regionali nel Lazio del 2005|elezioni regionali nel Lazio del 3 e 4 aprile 2005]] si candida per un secondo [[mandato]] alla presidenza della regione; ottiene il 47,37% dei voti e viene sconfitto dal giornalista [[Piero Marrazzo]], suo principale avversario, sostenuto dalla coalizione di [[centro-sinistra]] [[L'Unione]], che ottiene il 50,69%.
 
=== Ministro della Sanità ===
Poco prima delle [[elezioni regionali del 2005]] Storace subì un violento attacco da parte dell'''[[L'Unità (quotidiano)|Unità]]'', che riportava una notizia falsa in cui si accusava il padre di Storace di aver picchiato un ebreo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Storace_contrattacca_Unita_scusa_co_9_050326045.shtml Corriere della Sera del 26 marzo 2005]</ref>. In seguito il giornale si scusò; il centro-destra insorse di fronte a quello che considerava un attacco politico in vista delle imminenti elezioni del [[3 aprile|3]] e [[4 aprile]], nelle quali peraltro Storace fu sconfitto dal candidato de [[L'Unione]] [[Piero Marrazzo]].
Poco dopo aver perso le regionali, diventa [[Ministero della Salute|ministro della salute]] nel [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]]. In qualità di ministro aumentò di 100 milioni i fondi per la ricerca sanitaria, guadagnandosi gli apprezzamenti dell'oncologo [[Umberto Veronesi]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://74.125.39.104/search?q=cache:NbDAX6EUIF4J:www.dsmilano.it/html/salute/autem/rs-salute10_01.pdf+storace+veronesi+fondi+ricerca+corriere+2005&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it Doctornews 6 ottobre 2005]|data=marzo 2018|bot=InternetArchiveBot}}</ref> Tra gli altri provvedimenti, Storace fece sospendere la sperimentazione della [[pillola abortiva]], chiedendo il rispetto rigoroso delle procedure e delle indicazioni del [[Consiglio superiore di sanità]]. La sua ordinanza suscitò reazioni critiche da parte del mondo di centro-sinistra, mentre incontrò giudizi favorevoli presso il mondo cattolico<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/21/pillola.shtml|titolo=Corriere della Sera - Pillola abortiva, sospesa la sperimentazione|sito=www.corriere.it|accesso=2023-09-25}}</ref>.
 
Alle [[elezioni politiche in Italia del 2006|politiche del 2006]] si candida per la coalizione della [[Casa delle Libertà]] e viene eletto senatore nella [[Circoscrizione Lazio (Senato della Repubblica)#Eletti 2|circoscrizione Lazio]].
Nell'agosto del 2009 la [[Corte dei Conti]] espresse con propria sentenza un giudizio positivo sulla politica sanitaria della giunta Storace, ritenendo che «nessun abuso è stato commesso nella ristrutturazione del debito della regione Lazio»;<ref>[http://www.wakeupnews.eu/il-lazio-di-storace-marrazzo-e-polverini/ Il Lazio di Storace, Marrazzo e Polverini]</ref><ref>[http://www.ilgiornale.it/roma/sanita_storace_riabilitato_e_marrazzo_sta_silenzio/18-08-2009/articolo-id=374853-page=0-comments=1 Sanità: Storace riabilitato]</ref> e che «la gestione del portafoglio del debito, attuata fino al 2005, ha prodotto un risultato complessivo positivo di circa 125 milioni di euro».<ref name="Tuscia" />
 
===Ministro dellaLa Destra Salute===
Successivamente, nel [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]] gli fu affidato il [[Ministero della Salute]]. In qualità di ministro Storace aumentò di 100 milioni i fondi per la ricerca sanitaria, guadagnandosi gli apprezzamenti dell'oncologo [[Umberto Veronesi]].<ref>[http://74.125.39.104/search?q=cache:NbDAX6EUIF4J:www.dsmilano.it/html/salute/autem/rs-salute10_01.pdf+storace+veronesi+fondi+ricerca+corriere+2005&hl=it&ct=clnk&cd=1&gl=it Doctornews 6 ottobre 2005]</ref> Tra gli altri provvedimenti, Storace fece sospendere la sperimentazione della cosiddetta "[[pillola abortiva]]" che era stata avviata all'ospedale Sant'Anna di [[Torino]], chiedendo il rispetto rigoroso delle procedure e delle indicazioni del Consiglio superiore di Sanità. La sua ordinanza suscitò reazioni critiche da parte della sinistra, mentre incontrò giudizi favorevoli presso ambienti cattolici.<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/21/pillola.shtml Corriere della Sera del 22/09/2005]</ref>
 
==== Abbandono di AN ====
Storace fece anche istituire una commissione di esperti per effettuare nuove valutazioni sulla [[metodo di Bella|cura Di Bella]], al fine di inserire la [[somatostatina]] (il farmaco previsto dalla suddetta cura) a carico del [[Servizio Sanitario Nazionale]]. La decisione suscitò le polemiche della deputata [[Rosy Bindi]], ex-ministro della Salute che nel [[1998]] aveva decretato il fallimento della cura a seguito di alcune sperimentazioni.<ref>[http://www.sanihelp.it/news/scheda.php?ID=2614 Da ''Sanihelp'': cura Di Bella in fascia A, è subito polemica]</ref>
Nel luglio [[2007]], a causa dei contrasti con il leader del partito [[Gianfranco Fini]], lascia AN. Infatti da parte sua venne fatta la dichiarazione secondo la quale, se Fini non avesse convocato il congresso nazionale di AN, lui si sarebbe tenuto pronto a fondare un nuovo soggetto politico: la scadenza di questo ultimatum venne fissata per il giugno del 2007. Il 30 maggio 2007 Storace annuncia le proprie dimissioni dall'Assemblea nazionale di AN. Il 3 luglio, dato che il richiesto congresso nazionale non è stato convocato, Storace, con una lettera indirizzata a Daniele Marin, presidente del circolo di AN della [[Balduina]], lascia definitivamente [[Alleanza Nazionale]]<ref>{{Cita web |url=http://www.politicaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=35&Itemid=2 |titolo=La lettera di dimissioni da Alleanza Nazionale |accesso=3 luglio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928034224/http://www.politicaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=35&Itemid=2 |dataarchivio=28 settembre 2007 |urlmorto=sì }}</ref> presentando un nuovo partito, [[La Destra]]. Il partito nasce per opporsi alle posizioni [[Centrismo|moderate]] di Gianfranco Fini.<ref>Storace è considerato il prototipo del "duro di Alleanza Nazionale", caratterizzato dai toni "virili" e dai contenuti intransigenti dei propri discorsi, che lo hanno portato ad un progressivo deterioramento dei propri rapporti con il ''leader'' del partito, [[Gianfranco Fini]], di cui ha criticato con sempre più vigore le posizioni, giudicate neo-centriste. Fra i motivi di attrito più rilevanti ci sono state: le dichiarazioni sul "fascismo come male assoluto" rese da Fini in [[Israele]] nel [[2003]], la proposta di voler introdurre lo studio del [[Corano]] nelle scuole pubbliche, la concessione del diritto di voto ai cittadini extra-comunitari residenti in [[Italia]], l'ingresso di [[Alleanza Nazionale]] nella famiglia del [[Partito Popolare Europeo]] (di cui Fini è il grande promotore mentre Storace è un fiero oppositore), la dichiarazione di voto "laica" resa da Fini nel [[2005]] in occasione del [[referendum]] sulla [[procreazione medicalmente assistita]] (sulla quale Storace ha ironizzato paventando un ingresso del partito addirittura nel [[Partito Socialista Europeo]]).</ref> Aderiscono al movimento, tra gli altri, l'allora segretario della Camera [[Teodoro Buontempo]] e [[Daniela Santanchè]]. Dopo aver fondato il nuovo soggetto politico, si iscrive al [[Gruppo misto nella XV legislatura|Gruppo misto]] al [[Senato della Repubblica]] nella componente La Destra assieme ai senatori [[Stefano Losurdo]] e [[Stefano Morselli]], provenienti entrambi dal Gruppo di Alleanza Nazionale.
Nel [[marzo]] [[2006]] scoppia lo scandalo "[[Laziogate]]": Storace è sospettato di avere utilizzato investigatori privati dell'agenzia milanese Ssi e degli operatori informatici della società regionale "Laziomatica" per violare l'Anagrafe comunale di [[Roma]] per scoprire dati riservati sui suoi avversari politici per le [[Elezioni regionali del 2005]]. In particolare, secondo le accuse Storace avrebbe inteso controllare i dati dei sottoscrittori delle liste di [[Alternativa Sociale]], partito di [[Alessandra Mussolini]], accusati di aver falsificato alcune firme, e preparare dossier fasulli su [[Piero Marrazzo]]<ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/ladrisegr/storainchiesta/storainchiesta.html Repubblica.it » cronaca » Intercettazioni, Storace nella bufera Spiato Marrazzo, una centrale occulta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/ladrisegr2/intercett3/intercett3.html Repubblica.it » cronaca » Microfono laser per intercettare Marrazzo "Dobbiamo fare una cosa approfondita"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==== Elezioni politiche del 2008 ====
In seguito a tali vicende ed alla conseguente indagine della magistratura sulla presunta attività di spionaggio politico ai danni di Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo, Francesco Storace il [[10 marzo]] rassegna le sue dimissioni da ministro. Da tali accuse verrà tuttavia prosciolto nel giugno 2007. È stato invece rinviato a giudizio dalla procura con l'accusa di accesso abusivo ad un sistema informatico, ed il 5 maggio 2010 è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione. Nel maggio [[2011]] tuttavia una sentenza ha riconosciuto i danni da lui subiti in campagna elettorale dalle falsificazioni operate dai sottoscrittori delle liste di [[Alternativa Sociale]].<ref>[http://www.corriereromano.it/roma-notizie/10580/laziogate-ed-il-processo-parallelo.html Laziogate ed il processo parallelo].</ref>
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2008|politiche del 2008]] in seguito allo scioglimento anticipato delle Camere, si presenta con la [[lista elettorale]] [[La Destra - Fiamma Tricolore]], di orientamento [[Conservatorismo nazionale|conservatore]] in accordo con il [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]] di [[Luca Romagnoli]], accordo che fu raggiunto il 15 febbraio, con a capo della lista [[Daniela Santanchè]], indicata come capolista. Lo schieramento di Storace non ottiene alcun seggio in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]], poiché non riesce a superare gli sbarramenti del 4% alla Camera e dell'8% al Senato per le liste che corrono da sole. Alle successive [[Elezioni amministrative in Italia del 2008#Roma|elezioni comunali di Roma]] si candida a [[Sindaci di Roma|sindaco di Roma]] per la Destra-Fiamma Tricolore di [[Alessandra Mussolini]] ottenendo il 3,3% decidendo di non sostenere il candidato di tutto il centrodestra, [[Gianni Alemanno]].
 
Nel giugno [[2008]] Storace viene nominato presidente della commissione speciale per [[Roma Capitale]].
===La fondazione de La Destra===
Alle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]] è stato eletto senatore, come capolista di AN nella regione [[Lazio]], partito che abbandona nel luglio 2007.
Si iscrive al Gruppo parlamentare Misto al Senato della Repubblica nella componente "[[La Destra]]" assieme ai senatori Stefano Losurdo e Stefano Morselli, provenienti entrambi dal Gruppo di Alleanza Nazionale.
 
==== Ritorno nel Centro-destra ====
Alle politiche del [[2008]], lo schieramento di Storace non ottiene seggi perché non supera lo sbarramento. Per gli ultimi due anni di attività parlamentare, Storace esce dal Parlamento con un [[Trattamento di fine rapporto|TFR]] di 19.208 euro e ottiene un vitalizio mensile di 3978 euro.<ref>Francesca Schianchi, ''[[L'espresso]]'' n. 17 del 1 maggio 2008, pag. 65</ref>
Nel marzo 2010 sostiene la candidatura di [[Renata Polverini]] con il centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio. La Destra in quella occasione riesce a raccogliere quasi 100.000 voti riuscendo ad eleggere 2 consiglieri risultando fondamentale per l'elezione della Polverini, avvenuta per pochi voti. Storace diventa capogruppo de la Destra al Consiglio regionale del Lazio mentre il presidente del partito [[Teodoro Buontempo]] diventa Assessore regionale alla Casa nella Giunta Polverini.
 
==== Terza candidatura alla presidenza regionale ====
Nel giugno 2008 Storace viene nominato presidente della commissione speciale per Roma-capitale dal neo sindaco di Roma [[Gianni Alemanno|Alemanno]].<ref>[http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/06_giugno/23/comune_roma_storace_presidente_comm_ne_speciale_roma_capitale,15214387.html Tratto da ''Virgilio'' del 23/06/2008]</ref>
Il 10 ottobre 2012 assume la direzione del quotidiano online ''[[Il Giornale d'Italia (2012)|Il Giornale d'Italia]]''. Il 29 dicembre dello stesso anno ufficializza di aver deciso di candidarsi per la terza volta alla presidenza della regione Lazio per le [[Elezioni regionali nel Lazio del 2013|elezioni del 2013]] con la formazione politica [[La Destra]].<ref>{{Cita web |url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/regione_lazio_storace_candido_presidenza/notizie/241130.shtml |titolo=Regione Lazio, l'annuncio di Storace «Mi candido alla presidenza» - Il Messaggero |accesso=30 dicembre 2012 |dataarchivio=1 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130101052301/http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/regione_lazio_storace_candido_presidenza/notizie/241130.shtml |urlmorto=sì }}</ref> Il 31 dicembre [[2012]] Silvio Berlusconi annuncia il sostegno del [[Il Popolo della Libertà|Pdl]] a Storace. Il 2 gennaio 2013 annuncia il possibile appoggio a Gianni Alemanno nella corsa al Campidoglio.<ref name="romaitalia">{{Cita web |url=http://www.romaitalialab.it/storace-fa-marcia-indietro-sosterro-alemanno-a-sindaco-di-roma/ |titolo=Storace fa marcia indietro: “Sosterrò Alemanno a sindaco di Roma” |accesso=2 gennaio 2013 |dataarchivio=6 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131006091646/http://www.romaitalialab.it/storace-fa-marcia-indietro-sosterro-alemanno-a-sindaco-di-roma/ |urlmorto=sì }}</ref> Il 14 gennaio [[Silvio Berlusconi]] annuncia che Storace sarà il candidato di tutto il centrodestra<ref name="romaitalia" /> alle elezioni regionali del Lazio, che perderà con il 29,32% contro il candidato di centrosinistra [[Nicola Zingaretti]] (40,65%). Diviene quindi consigliere regionale e capogruppo del suo partito<ref>{{Cita web |url=http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/dettaglio_consiglieri.php?vms=94&vmf=15&idCons=202#.V1k40PmLTcs |titolo=Regione Lazio |accesso=9 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160806210510/http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/dettaglio_consiglieri.php?vms=94&vmf=15&idCons=202#.V1k40PmLTcs |dataarchivio=6 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>. Dopo la riunione del Comitato Centrale della Destra del 29 marzo 2014 Storace decide di consentire il doppio tesseramento degli iscritti a La Destra anche a [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/storace-torna-a-casa-aderira-a-forza-italia-1.1235250 |titolo=Storace torna a casa. Aderirà a Forza Italia |accesso=10 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140409060114/http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/storace-torna-a-casa-aderira-a-forza-italia-1.1235250 |dataarchivio=9 aprile 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
==== Elezioni comunali del 2016 ====
==Posizioni politiche==
Dopo le dimissioni forzate di [[Ignazio Marino]] come sindaco di Roma e il relativo scioglimento del [[consiglio comunale]], il 31 gennaio [[2016]] annuncia la volontà di candidarsi alle [[Elezioni primarie|primarie]] del [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] per concorrere alle [[Elezioni amministrative in Italia del 2016|elezioni comunali di quell'anno]] appoggiato da vari esponenti della destra capitolina; la decisione è rafforzata dal fatto che la coalizione di centro-destra (Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia) ha deciso di sostenere [[Guido Bertolaso]], avverso a Storace, senza passare per le primarie richieste invece dal leader de La Destra.<ref>{{Cita web|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2016/02/16/news/roma_comunali_21_esponenti_fratelli_d_italia_si_schierano_con_storace-133553835/|titolo=Roma, Comunali: 21 esponenti Fratelli d'Italia si schierano con Storace|sito=la Repubblica|data=2016-02-16|lingua=it|accesso=2023-09-25}}</ref> Il 28 aprile Bertolaso ritira la propria candidatura per Forza Italia e questa converge sul civico [[Alfio Marchini]], appoggiato già dagli altri partiti di centro; lo stesso fa Storace il 2 maggio presentando a sostegno dell'imprenditore la ''Lista Storace'' (composta da [[La Destra]] e ''Azione Nazionale'' vicina a [[Gianni Alemanno]]) di cui è capolista.<ref>{{cita web|url= http://www.secoloditalia.it/2016/05/azione-nazionale/|titolo= Azione Nazionale con le candidature civiche appoggiate dal centrodestra|editore= secoloditalia.it|data= 2 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url= http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/05/07/news/comunali_roma_liste_marchini-139275315/|titolo= Comunali Roma, le liste per Alfio Marchini|editore= repubblica.it|data= 7 maggio 2016}}</ref> Il 5 giugno Marchini ottiene il 10,97% piazzandosi quarto, mentre la ''Lista Storace'' ottiene circa 7.000 voti pari allo 0,6% senza ottenere eletti;<ref>{{cita web|url= http://www.ilfattoquotidiano.it/elezioni-amministrative-2016/risultati/comunali/70/roma.html|titolo= Elezioni amministrative 2016|editore= ilfattoquotidiano.it|data= 6 giugno 2016}}</ref> Storace, primo della lista, raccoglie in totale 816 preferenze.<ref>{{cita web|url=http://www.elezioni.comune.roma.it/elezioni/2016/comunali/a062016/pref28.htm|titolo=sito ufficiali elezioni Roma 2016 <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>
Storace è considerato il prototipo del "duro di [[Alleanza Nazionale]]", caratterizzato dai toni "virili" e dai contenuti intransigenti dei propri discorsi, che lo hanno portato ad un progressivo deterioramento dei propri rapporti con il ''leader'' del partito, [[Gianfranco Fini]], di cui ha criticato con sempre più vigore le posizioni, giudicate neo-centriste. Fra i motivi di attrito più rilevanti ci sono state: le dichiarazioni sul "fascismo come male assoluto" rese da Fini in [[Israele]] nel [[2003]], la proposta di voler introdurre lo studio del [[Corano]] nelle scuole pubbliche, la concessione del diritto di voto ai cittadini extra-comunitari residenti in [[Italia]], l'ingresso di [[Alleanza Nazionale]] nella famiglia del [[Partito Popolare Europeo]] (di cui Fini è il grande promotore mentre Storace è un fiero oppositore), la dichiarazione di voto "laica" resa da Fini nel [[2005]] in occasione del [[referendum]] sulla [[procreazione medicalmente assistita]] (sulla quale Storace ha ironizzato paventando un ingresso del partito addirittura nel [[Partito Socialista Europeo]]). Esponente della corrente della [[Destra sociale]], se ne è poi distaccato in seguito ad un diverbio con l'altro ''leader'' della corrente, [[Gianni Alemanno]], per fondare una propria "associazione culturale": ''[[D-Destra]]'', l'unico gruppo distinto rimasto all'interno di [[Alleanza Nazionale]] dopo lo scioglimento ufficiale delle correnti.
 
=== Movimento Nazionale per la Sovranità ===
Infine da parte del senatore venne fatta la dichiarazione secondo la quale, se Fini non avesse convocato il congresso nazionale di AN, lui si sarebbe tenuto pronto a fondare un nuovo soggetto politico: la scadenza di questo ultimatum venne fissata per il giugno del 2007. Il [[30 maggio]] 2007 Storace annuncia le proprie dimissioni dall'Assemblea nazionale di AN. Il [[3 luglio]] 2007, dato che il richiesto congresso nazionale non è stato convocato, Storace, con una lettera indirizzata a Daniele Marin, presidente del circolo di AN della [[Balduina]], lascia definitivamente [[Alleanza Nazionale]].<ref>[http://www.politicaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=35&Itemid=2 La lettera di dimissioni da Alleanza Nazionale]</ref> In serata sarà ospite del programma televisivo ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'', su [[La 7]], per spiegare le motivazioni del suo gesto e presentare la sua nuova attività politica, riassunta nel nome e nel simbolo [[La Destra]].
ll 17 febbraio 2017 scioglie La Destra e fonda, assieme all'ex sindaco di Roma [[Gianni Alemanno]] e ad altri esponenti ex [[Alleanza Nazionale|AN]], il [[Movimento Nazionale per la Sovranità]]: partito politico di [[Destra (politica)|destra]] di cui viene eletto dai 1.500 delegati, presidente con Alemanno segretario<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2017/02/19/nasce-destra-sovranista-alemanno-storace_pH4viopyVpzW24DZevhNfL.html|titolo=Adnkronos <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>. Resta in vita il comitato di gestione de La Destra composto da Adriano Coletta come presidente e Marco Di Andrea e Sergio Marchi come componenti per chiudere gli ultimi bilanci.
 
Il MNS in [[Lombardia]] e nel [[Lazio]] si schiera a sostegno dei candidati della coalizione di centro-destra [[Attilio Fontana (politico)|Attilio Fontana]] e [[Stefano Parisi]]. Proprio nel Lazio però Storace da mesi vuole appoggiare il [[Sindaco (Italia)|sindaco]] di [[Amatrice]] Sergio Pirozzi, scontrandosi con Alemanno, arrivando a dimettersi da presidente del movimento che egli stesso aveva contribuito a fondare, abbandonandolo poi definitivamente.
Il partito nasce per opporsi alle posizioni, a suo dire, troppo centriste, di [[Gianfranco Fini]]. Aderiscono al movimento, tra gli altri, [[Teodoro Buontempo]] e [[Daniela Santanchè]]. Il [[13 ottobre]] 2007 Storace si segnala per alcune critiche al Capo dello Stato [[Giorgio Napolitano]] in relazione al controverso caso Montalcini (che aveva avuto per oggetto l'invio di stampelle alla senatrice a vita da parte del neonato partito [[La Destra]]).
Il 31 gennaio 2018, nella sua lettera di dimissioni da presidente del movimento, pone un quesito: "ha senso mantenere in vita un piccolo movimento che rischia di finire schiacciato tra [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]] e [[CasaPound]] o è meglio entrare direttamente, senza pretese, nella [[Lega per Salvini Premier|Lega]] di [[Matteo Salvini|Salvini]]?"
 
=== Attività recenti ===
==I provvedimenti giudiziari==
Per le [[elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] Storace propone pubblicamente due voti, per Camera e Senato a Fratelli d'Italia e Lega. Il 4 luglio 2018 Storace annuncia la chiusura de ''[[Il Giornale d'Italia (2012)|Il Giornale d'Italia]]''. Il 28 luglio dello stesso anno, nonostante lo scioglimento de La Destra, si riunisce il comitato di gestione per notificare a Storace una delega precisa: nome e simbolo potranno essere disponibili esclusivamente per un cammino comune con Fratelli d'Italia di [[Giorgia Meloni]].<ref>{{Cita web |url=https://www.francescostorace.eu/lettera-a-la-destra-un-leader-di-nome-giorgia/ |titolo=LETTERA A LA DESTRA. UN LEADER DI NOME GIORGIA |accesso=22 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181122180626/https://www.francescostorace.eu/lettera-a-la-destra-un-leader-di-nome-giorgia/?fbclid=IwAR3aZ__T8iddLnXgiNTvwmH6gEXVcqMnjrocWtcO9mEUWfjj_tLb45UaIwY |dataarchivio=22 novembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> Il 21 novembre Storace stipula quindi un accordo federativo con la Meloni in vista delle [[Elezioni europee del 2019 in Italia|elezioni europee 2019]] e con l'obiettivo di dare vita a un movimento conservatore alternativo alla Lega.
===Lo scandalo "Laziogate"===
Nell'ambito dello scandalo "[[Laziogate]]" si apprende, nel marzo 2006, che Storace è indagato dalla procura della Repubblica di Roma per violazione della legge elettorale, il procedimento è ancora in corso.
Nell'inchiesta, condotta dai pm Italo Ormanni, Achille Toro e Francesco Ciardi, risultavano già indagati per i reati di accesso abusivo al sistema informatico e violazione della legge elettorale, l'ex portavoce di Storace, ai tempi della presidenza della Regione Lazio, Niccolò Accame, il vicepresidente del consiglio comunale di [[Roma]], Fabio Sabbatani Schiuma (allora in An, oggi nel [[Movimento Per l'Italia]]), l'ex direttore tecnico della società Laziomatica, Mirko Maceri, l'avvocato Romolo Reboa e i due ''detective'' arrestati nell'ambito dell'inchiesta della procura di [[Milano]], Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo.
Nell'aprile 2006 si apprende inoltre che Storace è indagato anche per il reato di [[associazione a delinquere]], contestato anche a Niccolò Accame, Fabio Sabbatani Schiuma, Mirko Maceri, Pierpaolo Pasqua, Gasbare Gallo e l'avv. [[Romolo Reboa]]. Storace e tutti gli altri indagati sono stati assolti da tale accusa nel giugno 2007, venendo invece rinviato a giudizio dalla procura di [[Roma]] con l'accusa di accesso abusivo ad un sistema informatico, mentre Fabio Sabbatani Schiuma viene prosciolto da ogni accusa in udienza preliminare.
 
Sempre nel 2019 viene chiamato alla direzione del ''[[Secolo d'Italia]]'' mentre nel luglio del 2020 diventa vicedirettore de ''[[Il Tempo]]'', carica che ricopre fino al maggio del 2022 quando passa a ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' come inviato.<ref>{{Cita web|url=https://www.affaritaliani.it/mediatech/il-tempo-storace-lascia-la-vice-direzione-e-approda-a-libero-come-inviato-798032.html|titolo=Il Tempo, Storace lascia vicedirezione: nuova avventura a Libero come inviato|sito=Affaritaliani.it|data=2022-05-25|lingua=it|accesso=2023-09-25}}</ref>
Il processo, iniziato il 15 maggio 2007 avanti il giudice monocratico Dott.ssa Maria Bonaventura<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/03/03/laziogate-storace-sara-processato.html|titolo=Laziogate, Storace sarà processato|pubblicazione=[[la Repubblica]]|giorno=3|mese=3|anno=2007|accesso=12-4-2010|pagina=11|autore=Marino Bisso|coautori=Elsa Vinci}}</ref>, è proseguito il [[15 aprile]] [[2010]] con la richiesta di condanna per Storace di 2 anni di reclusione, di 3 anni e 6 mesi per il suo ex portavoce, unitamente ad altre sette richieste di condanna per i restanti imputati per accesso abusivo a sistema informatico, violazione della legge sulla privacy, favoreggiamento, falso e interferenza illecita nella vita privata altrui.
Secondo le accuse Storace oltre ad aver autorizzato le intrusioni nell'anagrafe informatica di Roma relativamente alla lista della Mussolini, avrebbe utilizzato risorse proprie (tra cui il portavoce [[Nicolò Accame]]) e la rete investigativa dell'investigatore [[Emanuele Cipriani]] (peraltro pure indagato nei procedimenti [[Scandalo Telecom-Sismi|Telecom-Sismi]] per spiare e produrre dossier falsi su [[Piero Marrazzo]]<ref>[http://www.levanteonline.net/italia/cronaca/1302-richiesta-di-condanna-per-storace-per-lo-scandalo-laziogate.html Fonte: Il Levante, 20.04.2010, "Richiesta di condanna per Storace per lo scandalo Laziogate"]</ref>.
 
Il 19 marzo 2021 dichiarava il proprio supporto alla [[Lega per Salvini Premier|Lega]] nell'appoggio al [[governo Draghi]], criticando duramente la scelta di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]] di collocarsi all'opposizione.<ref>{{cita web|url=https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/19/news/storace-cara-meloni-ti-saluto-ecco-perche-ora-preferisco-salvini--2050482/amp/|titolo=Storace: "Cara Meloni ti saluto, ecco perché ora preferisco Salvini"|data=19 marzo 2021|accesso=19 aprile 2021}}</ref>
Il [[5 maggio]] [[2010]] Storace è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione<ref>{{cita news|url = http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/05/visualizza_new.html_1789210322.html|titolo = Laziogate: Storace condannato a 1 anno e 6 mesi |pubblicazione = ANSA|giorno = 5|mese = 5|anno = 2010|accesso = 05-05-2010}}</ref>. Nello stesso processo sono state condannate altre 7 persone coinvolte nella vicenda<ref>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/05/news/laziogate_condannato_storace_rubarono_i_dati_all_anagrafe-3828632/|titolo=Laziogate: condanna a 18 mesi per Storace "Complimenti, questa è la giustizia italiana"|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=05|mese=05|anno=2010|pagina=|accesso=05-05-2010}}</ref>. Il [[7 maggio]] [[2011]] Storace ha invece ottenuto il diritto al risarcimento dei danni subiti in campagna elettorale dalla falsificazione delle firme operata dai sottoscrittori della lista concorrente di [[Alternativa Sociale]].<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/07/Laziogate_Storace_imputato_vittima_co_10_110507057.shtml|titolo=Laziogate: Storace da imputato a vittima|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=07|mese=05|anno=2011|pagina=|accesso=10-05-2010}}</ref>
 
Dal 25 settembre 2023 conduce su [[Rai Radio 1]] [[Il rosso e il nero (programma radiofonico)|''Il rosso e il nero'']] contrapponendosi alla sua spalla [[Vladimir Luxuria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2023/09/25/rai-vladimir-luxuria-programma-francesco-storace-figlio/|titolo=Vladimir Luxuria e il programma con Storace: «Anche mio padre era missino. Un figlio? Lo avrei adottato, ma...»|autore=Redazione|sito=Open|data=2023-09-25|lingua=it-IT|accesso=2023-09-25}}</ref> Nel 2024-2025 i due si confrontano come opinionisti a ''[[Lo stato delle cose (programma televisivo)|Lo stato delle cose]]'', programma condotto da [[Massimo Giletti]] su Rai 3.
===L'inchiesta sulla sanità===
Nell'agosto 2007 si apprende che Storace è indagato dalla Procura Di Roma per la presunta erogazione irregolare di finanziamenti per la ricerca scientifica avvenuta nell'anno 2005, mentre Storace ricopriva la carica di ministro della salute<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/storace-corruzione/storace-corruzione/storace-corruzione.html Corruzione nella Sanità - Indagato Francesco Storace]</ref>. Si tratta della stessa inchiesta per la quale è indagato [[Raffaele Fitto]] di [[Forza Italia]] (ex presidente della [[Regione Puglia]]).
 
Nel 2024 annuncia che, per le elezioni europee, voterà la [[Lega per Salvini Premier]] e il generale [[Roberto Vannacci]].
===Offese al Presidente della Repubblica===
 
Il 15 ottobre 2007 Storace finisce sotto inchiesta dalla Procura di Roma con l'accusa di offesa all'onore o al prestigio del presidente della Repubblica<ref>[http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_15/storace_indagato_attacco_napolitano.shtml Attacchi a Napolitano, indagato Storace - Corriere.it, 15 ottobre 2007]</ref> (articolo 278 del codice penale). Dopo che il giudizio immediato svoltosi il 28 maggio 2008 era stato rinviato in attesa della pronuncia del Senato, quest'ultimo ha negato la possibilità di processarlo, esprimendo l'insindacabilità per le opinioni espresse sulla base dell'articolo 68 della [[Costituzione]], secondo il quale i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle loro parole durante l'esercizio delle loro funzioni.<ref>{{Cita web|editore=''La Repubblica''|url=http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/SENATO-NO-PROCESSO-STORACE-PER-VILIPENDIO-NAPOLITANO/news-dettaglio/3561370|titolo=Senato: no processo Storace per vilipendio Napolitano|data=19-2-2009|accesso=20-2-2009}}</ref> La vicenda era legata alla diatriba tra Storace e [[Rita Levi-Montalcini]]<ref>Le dichiarazioni:
== Controversie ==
{{quote|Francesco Storace, senatore de [[La Destra]], che l'aveva definita «strumento micidiale di sostegno del governo Prodi» e «persona di parte» ... L'ex ministro di An aveva anche detto di essere pronto ad andare a «portare le stampelle» alla senatrice a vita.|Corriere della Sera Online, 12 ottobre 2007 http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_12/napolitano_indegno_intimidire_montalcini.shtml}}
{{Controversie|politici}}
* Storace fece anche istituire una commissione di esperti per effettuare nuove valutazioni sulla [[metodo di Bella|cura Di Bella]], al fine di inserire la [[somatostatina]] (il farmaco previsto dalla suddetta cura) a carico del [[Servizio Sanitario Nazionale (Italia)|Servizio Sanitario Nazionale]]. La decisione suscitò le polemiche della deputata [[Rosy Bindi]], ex-ministro della Salute che nel [[1998]] aveva decretato il fallimento della cura a seguito di alcune sperimentazioni.<ref>[http://www.sanihelp.it/news/scheda.php?ID=2614 Da ''Sanihelp'': cura Di Bella in fascia A, è subito polemica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060428064042/http://www.sanihelp.it/news/scheda.php?ID=2614|data=28 aprile 2006}}</ref>
*Altre polemiche aveva suscitato nel [[2000]] la decisione di accogliere la richiesta del suo consiglio regionale di verificare con un'apposita commissione l'attendibilità delle ricostruzioni [[storia|storiche]] dei [[libro di testo|libri di testo]] scolastici, riguardanti in particolare gli eventi del [[XX secolo|Novecento]].<ref>{{Cita news|autore=Roberto Zuccolini|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/11/Libri_testo_Lombardia_con_Lazio_co_0_0011117211.shtml|titolo=Libri di testo, la Lombardia con il Lazio|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=12 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150609082356/http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/11/Libri_testo_Lombardia_con_Lazio_co_0_0011117211.shtml|dataarchivio=9 giugno 2015|urlmorto=sì|giorno=11|mese=11|anno=2000|pagina=11}}</ref> Questa decisione tuttavia non ebbe alla fine alcun seguito.
 
=== Fake-news sul padre di Storace ===
Il 25 marzo 2005, [[l'Unità]] pubblicò una notizia falsa che conteneva le affermazioni di [[Mario Limentani]], un ex deportato ebreo. L'articolo riportava che nel [[1941]], il padre di Storace avrebbe brutalmente aggredito Limentani dopo averlo arrestato. In risposta, Storace smentì categoricamente queste affermazioni, affermando che ciò era impossibile in quanto suo padre aveva solo 12 anni all'epoca<ref>{{Cita news|autore=Luana Benini|url=https://archivio.unita.news/assets/main/2005/03/25/page_003.pdf|titolo=«Il padre di Storace mi portò alla casa del Fascio e mi picchiò...»|pubblicazione=[[l'unità]]|data=25 marzo 2005}}</ref>. Successivamente, il giornale si scusò per l'articolo<ref name=":0">{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Storace_contrattacca_Unita_scusa_co_9_050326045.shtml|titolo=Storace contrattacca, l'Unità si scusa|sito=archiviostorico.corriere.it|accesso=29 settembre 2023|dataarchivio=9 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150609124817/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Storace_contrattacca_Unita_scusa_co_9_050326045.shtml|urlmorto=sì}}</ref>. Il [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] lo percepì come un attacco politico in vista delle imminenti [[Elezioni regionali nel Lazio del 2005|elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005]]. [[Silvio Berlusconi]] descrisse la situazione come un "linciaggio mediatico", mentre [[Gianfranco Fini]] affermò che il "falso scoop stava contribuendo a diffondere odio"<ref name=":0" />.
 
=== Giudizio sulla politica sanitaria della giunta Storace ===
Nell'agosto del 2009 la [[Corte dei Conti]] espresse con propria sentenza un giudizio positivo sulla politica sanitaria della giunta Storace, ritenendo che «nessun abuso è stato commesso nella ristrutturazione del debito della regione Lazio»;<ref>{{Cita web|url=http://www.wakeupnews.eu/il-lazio-di-storace-marrazzo-e-polverini/|titolo=Il Lazio di Storace, Marrazzo e Polverini|sito=Wakeupnews|accesso=2023-09-25|dataarchivio=20 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110920225136/http://www.wakeupnews.eu/il-lazio-di-storace-marrazzo-e-polverini/|urlmorto=sì}}</ref><ref>[http://www.ilgiornale.it/roma/sanita_storace_riabilitato_e_marrazzo_sta_silenzio/18-08-2009/articolo-id=374853-page=0-comments=1 Sanità: Storace riabilitato]</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Corte dei Conti|data=26 giugno 2009|titolo=Controllo sul rendiconto generale della Regione Lazio|volume=Esercizio 2007 con proiezioni all'esercizio 2008|numero=Delibera 26/2009/FRG}}</ref> e che «la gestione del portafoglio del debito, attuata fino al 2005, ha prodotto un risultato complessivo positivo di circa 125 milioni di euro».<ref name="Tuscia" /> Nel 2013, sullo stesso tema si espresse, nel corso delle discussioni in Consiglio regionale circa l'approvazione del bilancio annuale, anche l'assessore regionale al Bilancio della Giunta Zingaretti, Alessandra Sartore: «il debito effettivamente negli anni è cominciato ad emergere sostanzialmente dagli anni 2005, 2006 e seguenti, ma questo è dovuto al fatto che vi erano norme che autorizzano alla contrazione di mutui per investimenti che molto spesso venivano autorizzati ma non effettivamente contratti»<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Consiglio Regionale del Lazio|data=21 dicembre 2013|titolo=Resoconto stenografico|rivista=X Legislatura|volume=Seduta pubblica numero 22}}</ref>.
 
=== Lite al campidoglio contro un consigliere di opposizione ===
Il 13 marzo 2010 il consigliere comunale di opposizione [[Athos De Luca]] del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], fece un intervento in cui invitava Francesco Storace a dimettersi ''"da presidente della Commissione Roma Capitale dopo la condanna'' (che sarebbe stata successivamente annullata due anni dopo) ''per la vicenda Laziogate"''. Storace chiese al presidente del consiglio comunale, [[Marco Pomarici]], di replicare, ma la sua richiesta fu respinta. Storace non la prese bene e lanciò una cartella su De Luca, successivamente lo insultò e cercò di raggiungerlo, ma fu fermato dai suoi colleghi di partito<ref name=":1">{{Cita news|autore=La redazione|url=https://www.ilsussidiario.net/news/politica/2010/5/14/youtube-video-storace-e-la-rissa-sfiorata-con-de-luca-al-consiglio-comunale-ti-rompo-figlio-di-youtube-video-strorace-rissa-roma/86196/|titolo=YOUTUBE/ Video, Storace e la rissa sfiorata con De Luca al Consiglio Comunale: “Ti rompo figlio di…”|pubblicazione=ilsussidiario.net|data=14 marzo 2010}}</ref>.
 
Storace, successivamente si scusò per il comportamento che ha avuto durante il consiglio comunale<ref name=":1" />. La rissa è stata filmata e diffusa su [[YouTube]].<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Roma - Storace-De Luca, lite in Consiglio Comunale|lingua=it-IT|accesso=2023-06-11|url=https://www.youtube.com/watch?v=QwJk3pUdx14}}</ref>
 
== Vicende giudiziarie ==
 
=== Laziogate ===
Nel marzo [[2006]] scoppia lo scandalo [[Laziogate]], in cui Storace viene sospettato di avere utilizzato investigatori privati dell'agenzia milanese Ssi e degli operatori informatici della società regionale "Laziomatica" per violare l'anagrafe comunale di [[Roma]] per scoprire dati riservati sui suoi avversari politici per le [[elezioni regionali nel Lazio del 2005]]. In particolare, secondo le accuse avrebbe inteso controllare i dati dei sottoscrittori delle liste di [[Alternativa Sociale]], partito di [[Alessandra Mussolini]], accusati di aver falsificato alcune firme, e per preparare dossier fasulli su [[Piero Marrazzo]]<ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/ladrisegr/storainchiesta/storainchiesta.html Repubblica.it » cronaca » Intercettazioni, Storace nella bufera. Spiato Marrazzo, una centrale occulta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/cronaca/ladrisegr2/intercett3/intercett3.html Repubblica.it » cronaca » Microfono laser per intercettare Marrazzo "Dobbiamo fare una cosa approfondita"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In seguito a tali vicende e alla conseguente indagine della magistratura sulla presunta attività di spionaggio politico ai danni di Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo, il 10 marzo rassegna le sue dimissioni da ministro. Da tali accuse verrà tuttavia prosciolto nel giugno 2007. È stato invece rinviato a giudizio dalla procura con l'accusa di accesso abusivo a un sistema informatico, e il 5 maggio 2010 è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione. Nell'ambito dello scandalo "Laziogate", che nel marzo 2006 vide Storace indagato dalla procura della Repubblica di Roma per violazione della legge elettorale, il procedimento si conclude il 29 ottobre [[2012]] con l'assoluzione.<ref name="laziogate">[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/29/laziogate-assolto-in-appello-lex-governatore-del-lazio-storace/397461/ Laziogate, assolto in appello l'ex governatore del Lazio Storace], articolo de [[Il Fatto Quotidiano]], del 29 ottobre 2012.</ref> Nell'aprile 2006 si apprende inoltre che Storace è indagato anche per il reato di [[associazione a delinquere]], contestato anche ad altri. Storace e tutti gli altri indagati sono stati assolti da tale accusa nel giugno 2007, venendo invece rinviato a giudizio dalla procura di [[Roma]] con l'accusa di accesso abusivo a un sistema informatico. Il processo, iniziato il 15 maggio 2007<ref>{{cita news|autore=Marino Bisso|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/03/03/laziogate-storace-sara-processato.html|titolo=Laziogate, Storace sarà processato|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|accesso=12 aprile 2010|giorno=3|mese=3|anno=2007|pagina=11|coautori=Elsa Vinci}}</ref>, è proseguito il 15 aprile [[2010]] con la richiesta di condanna per Storace di due anni di reclusione, di tre anni e 6 mesi per il suo ex portavoce, unitamente ad altre sette richieste di condanna per i restanti imputati per accesso abusivo a sistema informatico, violazione della legge sulla privacy, favoreggiamento, falso e interferenza illecita nella vita privata altrui. Secondo le accuse Storace oltre ad aver autorizzato le intrusioni nell'anagrafe informatica di Roma relativamente alla lista della Mussolini, avrebbe utilizzato risorse proprie (tra cui il portavoce [[Nicolò Accame]]) e la rete investigativa dell'investigatore Emanuele Cipriani, peraltro pure indagato nei procedimenti [[Scandalo Telecom-Sismi|Telecom-Sismi]] per spiare e produrre dossier falsi su [[Piero Marrazzo]]<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.levanteonline.net/italia/cronaca/1302-richiesta-di-condanna-per-storace-per-lo-scandalo-laziogate.html Fonte: Il Levante, 20.04.2010, "Richiesta di condanna per Storace per lo scandalo Laziogate"]|data=dicembre 2017|bot=InternetArchiveBot}}</ref>.
 
Il 5 maggio [[2010]] Storace è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione<ref>{{cita news|url=http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/05/visualizza_new.html_1789210322.html|titolo=Laziogate: Storace condannato a 1 anno e 6 mesi|pubblicazione=ANSA|accesso=5 maggio 2010|giorno=5|mese=5|anno=2010}}</ref>. Nello stesso processo sono state condannate altre sette persone coinvolte nella vicenda<ref>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/05/news/laziogate_condannato_storace_rubarono_i_dati_all_anagrafe-3828632/|titolo=Laziogate: condanna a 18 mesi per Storace "Complimenti, questa è la giustizia italiana"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|accesso=5 maggio 2010|giorno=05|mese=05|anno=2010}}</ref>.
 
Il 7 maggio [[2011]] Storace ha invece ottenuto il diritto al risarcimento dei danni subiti in campagna elettorale dalla falsificazione delle firme operata dai sottoscrittori della lista concorrente di [[Alternativa Sociale]].<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/07/Laziogate_Storace_imputato_vittima_co_10_110507057.shtml|titolo=Laziogate: Storace da imputato a vittima|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|accesso=10 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150609080223/http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/07/Laziogate_Storace_imputato_vittima_co_10_110507057.shtml|dataarchivio=9 giugno 2015|urlmorto=sì|giorno=07|mese=05|anno=2011}}</ref><ref>[http://www.corriereromano.it/roma-notizie/10580/laziogate-ed-il-processo-parallelo.html Laziogate ed il processo parallelo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111122164440/http://www.corriereromano.it/roma-notizie/10580/laziogate-ed-il-processo-parallelo.html|data=22 novembre 2011}}.
Nel 2012 la Corte di Appello di Roma ha assolto tutti gli imputati con la formula «il fatto non sussiste» [http://ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/130223giornaleditalia/#/5/] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130226084414/http://ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/130223giornaleditalia/#/5/|data=26 febbraio 2013}}</ref> Il 29 ottobre 2012 la sentenza del processo d'appello ha poi assolto Storace perché «il fatto non sussiste», assolti anche altri imputati<ref>[http://www.in-giustizia.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=987:il-commento-dellavv-romolo-reboa-alla-sentenza-di-assoluzione-nel-processo-di-appello-del-cosiddetto-laziogate&catid=62:people&Itemid=70], articolo di ''InGiustizia La parola al Popolo''.</ref> mentre è stata ridotta la pena ad un'ex collaboratrice dello staff.<ref name="laziogate" /> Le motivazioni della sentenza confermeranno che Storace, in quell'occasione non solo non commise alcun reato, ma fu vittima dell'altrui comportamento illecito<ref>{{Cita web|url=http://ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/130223giornaleditalia/#/5/|titolo=Il Giornale D'Italia - VirtualNEWSPAPER - 23/02/2013<!-- Titolo generato automaticamente -->|accesso=12 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130226084414/http://ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/130223giornaleditalia/#/5/|dataarchivio=26 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Presunta erogazione irregolare di finanziamenti per la ricerca scientifica ===
Nell'agosto [[2007]], si venne a conoscenza del fatto che Storace era stato indagato dalla Procura di Roma per la presunta erogazione irregolare di finanziamenti per la ricerca scientifica avvenuta nel 2005, mentre egli ricopriva la carica di Ministro della Salute.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/storace-corruzione/storace-corruzione/storace-corruzione.html Corruzione nella Sanità - Indagato Francesco Storace]</ref> Il 12 marzo 2013, la sentenza stabilì il ''"non luogo a procedere"'' con la formula ''"il fatto non sussiste"'' <ref>{{Cita web|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2013/03/12/news/assolto_storace-54408122/|titolo=Corruzione, assolti Storace e AngelucciIl gup: "Il fatto non sussiste"|sito=la Repubblica|data=2013-03-12|lingua=it|accesso=2023-09-25}}</ref>.
 
=== Accusa di vilipendio contro Giorgio Napolitano ===
Il 13 ottobre [[2007]] Storace critica aspramente il [[presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]], per la difesa della [[senatrice a vita (ordinamento italiano)|senatrice a vita]] [[Rita Levi Montalcini]], proponendo polemicamente, in qualità di presidente del neonato partito [[La Destra]], l’invio di [[Stampella|stampelle]] al [[domicilio]] del [[premio Nobel]].
 
Il 15 ottobre 2007 Storace finisce sotto inchiesta dalla Procura di Roma con l'accusa di offesa all'onore o al prestigio ([[vilipendio]]) del presidente della Repubblica<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/politica/07_ottobre_15/storace_indagato_attacco_napolitano.shtml|titolo=Attacchi a Napolitano, indagato Storace . Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=2023-09-25}}</ref> (articolo 278 del codice penale). Dopo che il giudizio immediato svoltosi il 28 maggio 2008 era stato rinviato in attesa della pronuncia del Senato, quest'ultimo ha negato la possibilità di processarlo, esprimendo l'insindacabilità per le opinioni espresse sulla base dell'articolo 68 della [[Costituzione]], secondo il quale i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle loro parole durante l'esercizio delle loro funzioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/SENATO-NO-PROCESSO-STORACE-PER-VILIPENDIO-NAPOLITANO/news-dettaglio/3561370|titolo=Senato: no processo Storace per vilipendio Napolitano|editore=''La Repubblica''|data=19 febbraio 2009|accesso=20 febbraio 2009}}</ref> La vicenda era legata alla diatriba tra Storace e [[Rita Levi-Montalcini]]{{#tag:ref|Le dichiarazioni:
{{Citazione|Francesco Storace, senatore de [[La Destra]], che l'aveva definita «strumento micidiale di sostegno del governo Prodi» e «persona di parte» ... L'ex ministro di An aveva anche detto di essere pronto ad andare a «portare le stampelle» alla senatrice a vita.|Corriere della Sera Online, 12 ottobre 2007 <ref name="r001">http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_12/napolitano_indegno_intimidire_montalcini.shtml</ref>}}
 
Nel settembre del 2010 tiene uno dei comizi del suo partito assieme al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
{{quoteCitazione|hoHo letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. ... Io sottoscritta, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano. ... A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.|Rita Levi-Montalcini, 10 ottobre 2007
<ref>http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/lettera-montalcini/lettera-montalcini/lettera-montalcini.html</ref>}}
{{Citazione|Mancare di rispetto e tentare di intimidire la senatrice Rita Levi-Montalcini, che ha fatto e fa onore all'Italia, è semplicemente indegno|Giorgio Napolitano, 12 ottobre 2007
<ref name="r001" />}}
{{Citazione|Giorgio Napolitano non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche. Per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale. È indegno di una carica usurpata a maggioranza|Francesco Storace, 13 ottobre 2007 <ref>http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/napolitano-due/storace-indagato/storace-indagato.html</ref>}}}}. Malgrado la decisione di insindacabilità del Senato, il pm solleverà il conflitto di attribuzione, chiedendo l'intervento della Corte Costituzionale. Il Tribunale di Roma, su richiesta dell'avvocato Romolo Reboa, legale di Storace, lo proscioglierà, dichiarando non doversi procedere per illegittimità dell'atto con cui l'ex [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della giustizia]], [[Clemente Mastella]], aveva autorizzato procedersi per il reato di vilipendio al Capo dello Stato.<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/01/vilipendio-napolitano-storace-proscioglimento-fiordalisi_PRN.shtml|titolo=Offese a Napolitano: non luogo a procedere per Storace - Il Sole 24 ORE|sito=st.ilsole24ore.com|accesso=2023-09-25}}</ref>
 
Il 21 ottobre [[2014]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11694435/Storace-processato-per-vilipendio-di-Napolitano.html|titolo=Storace processato per vilipendio di Napolitano, rischia 5 anni|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=23 settembre 2014|accesso=23 settembre 2014|urlarchivio=https://archive.is/20140923103706/http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11694435/Storace-processato-per-vilipendio-di-Napolitano.html|dataarchivio=23 settembre 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Roberto Buonasorte|url=http://www.ilgiornaleditalia.org/news/politica/858388/Da-oggi-manca-un-mese-esatto.html|titolo=Da oggi manca un mese esatto|pubblicazione=[[Il Giornale d'Italia (2012)|Il Giornale d'Italia]]|data=21 settembre 2014|accesso=23 settembre 2014|urlarchivio=https://archive.is/20140923103339/http://www.ilgiornaleditalia.org/news/politica/858388/Da-oggi-manca-un-mese-esatto.html|dataarchivio=23 settembre 2014|urlmorto=no}}</ref> il giudice monocratico di Roma si è pronunciato condannando Storace per vilipendio del capo dello Stato a sei mesi di reclusione con sospensione della pena<ref>{{cita web|url=http://ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/storace_condanna_vilipendio_capo_stato_napolitano/notizie/1024467.shtml|titolo=Storace condannato a sei mesi per vilipendio: definì «indegno» il Capo dello Stato|editore=[[Il Messaggero]]|data=21 novembre 2014|accesso=23 novembre 2014}}</ref>. Gli avvocati Giosuè Bruno Naso e Romolo Reboa, difensori di Francesco Storace, proporranno appello e lui rinuncerà alla prescrizione.
{{quote|Mancare di rispetto e tentare di intimidire la senatrice Rita Levi-Montalcini, che ha fatto e fa onore all'Italia, è semplicemente indegno|Giorgio Napolitano, 12 ottobre 2007
http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_12/napolitano_indegno_intimidire_montalcini.shtml}}
 
Il 1º giugno [[2016]] Storace è stato assolto anche da questo reato con la formula «''perché il fatto non costituisce reato''».<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornaleditalia.org/news/primopiano/877813/Vilipendio--Storace-assolto-con-formula.html|titolo=Vilipendio, Storace assolto con formula piena - giornaleditalia|accesso=1º giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160602124002/http://www.ilgiornaleditalia.org/news/primopiano/877813/Vilipendio--Storace-assolto-con-formula.html|dataarchivio=2 giugno 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.studiocataldi.it/articoli/22293-dare-dell-indegno-al-capo-dello-stato-non-e-reato-assolto-storace-dall-accusa-di-vilipendio.asp|titolo=Dare dell'indegno al capo dello Stato non è reato. Assolto Storace dall'accusa di vilipendio|accesso=1º giugno 2016}}</ref>
{{quote|Giorgio Napolitano non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche. Per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale. È indegno di una carica usurpata a maggioranza|Francesco Storace, 13 ottobre 2007 http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/politica/napolitano-due/storace-indagato/storace-indagato.html}}
 
== Programmi radiofonici ==
* ''[[Il rosso e il nero (programma radiofonico)|Il rosso e il nero]]'' ([[Rai Radio 1]], 2023-) ''<small>conduttore</small>''
 
==Opere==
</ref>.
* ''La prossima a destra'', [[Bologna]], Minerva Edizioni, [[2016]], ISBN 9788873818144
Malgrado la decisione di insindacabilità del Senato, il PM solleverà conflito di attribuzione, chiedendo l'intervento della Corte Costituzionale. Il Tribunale di Roma, su richiesta dell'avv. [[Romolo Reboa]], difensore di Storace, lo proscioglierà, dichiarando non doversi procedere per illegittimità dell'atto con cui l'ex Ministro della Giustizia, [[Clemente Mastella]], aveva autorizzato procedersi per il reato di vilipendio al Capo dello Stato.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|n=Categoria:Francesco Storace}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.storace.it/ Sito ufficiale Francesco Storace]
* {{cita web|http://www.ilgiornaleditalia.org/|Il Giornale d'Italia: Quotidiano Online diretto da Francesco Storace}}
*[http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00002333.htm Scheda personale al Senato]
* {{cita web|http://www.ladestra.com/|Sito ufficiale del Movimento Politico LaDestra}}
* {{openpolis|id=1735}}
* {{cita web|https://twitter.com/Storace/|Francesco Storace su Twitter, Account Ufficiale}}
*[http://www.partitoladestra.com/ sito ufficiale La Destra]
 
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Elenco dei Ministri della Sanità della Repubblica Italiana|Ministro della Salute italiano]]
|carica = Presidente del [[Movimento Nazionale per la Sovranità]]
|periodo = 19 febbraio [[2017]] - 31 gennaio [[2018]]
|precedente = nessuno
|successivo = [[Roberto Menia]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Segretario de [[La Destra]]
|immagine =
|periodo = 9 novembre [[2008]] - 17 febbraio [[2017]]
|precedente = nessuno
|successivo = nessuno
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri della salute della Repubblica Italiana|Ministro della salute della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 23 aprile [[2005]] - 10 marzo [[2006]]
|precedente = [[Girolamo Sirchia]]
|successivo = [[Silvio Berlusconi]]<br />''(ad interim)''
}}
 
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica=Segretario de [[La Destra]]
|carica = [[Presidenti del Lazio|Presidente della Regione Lazio]]
|periodo= [[2007]] -
|immagine = Lazio Coat of Arms.svg
|precedente= nessuno
|periodo = 15 maggio [[2000]] - 2 maggio [[2005]]
|successivo= in carica
|precedente = [[Piero Badaloni]]
|successivo = [[Piero Marrazzo]]
}}
 
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Presidente della [[Regione Lazio]]
|carica = Portavoce Nazionale di [[Alleanza Nazionale]]
|immagine= Lazio-Stemma.png
|immagine =
|periodo = 2000 - 2005
|precedenteperiodo = [[Piero1995]] Badaloni- [[1997]]
|precedente = -
|successivo = [[Piero Marrazzo]]}}
|successivo = [[Adolfo Urso]]
}}
{{Box successione
|carica= Direttore de [[Il Secolo d'Italia]]
|periodo = 23 gennaio [[2019]] - luglio [[2020]]
|precedente = [[Italo Bocchino]]
|successivo = Italo Bocchino
}}
{{Presidenti del Lazio}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
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[[Categoria:Politici di Alleanza Nazionale]]
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