Niccolò Giani: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita = 20 giugno
|AnnoNascita = 1909
|LuogoMorte = fronteMali greco-albaneseScindeli
|LuogoMorteLink = Campagna italiana di GreciaTepelenë
|GiornoMeseMorte = 14 marzo
|AnnoMorte = 1941
|Epoca = 1900
|Attività = giornalista
|Attività2 = filosofo
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , direttore della [[Scuola di mistica fascista Sandro Italico Mussolini]] e [[medaglia d'oro al valor militare]] fondò la corrente di pensiero<ref>Luigi Emilio Longo, I vincitori della guerra perduta (sezione su Niccolò Giani), Edizioni Settimo sigillo, Roma, 2003, pag.81</ref><ref>Tomas Carini, Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943, Mursia, 2009, pag.130</ref> nota come "[[Mistica fascista]]"
|Immagine = Niccolò Giani tenente alpini.jpg
}}
Fondò la corrente di pensiero<ref>Luigi Emilio Longo, I vincitori della guerra perduta (sezione su Niccolò Giani), Edizioni Settimo sigillo, Roma, 2003, pag.81</ref><ref>Tomas Carini, Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943, Mursia, 2009, pag.130</ref> nota come "[[Mistica fascista]]". Partì come [[volontario di guerra]] e morì sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]].
 
== Biografia ==
Dopo aver frequentato il [[Liceo- ginnasio]] Dante Alighieri]] di [[Trieste]] si trasferì quindi a Milano, dove nel 1928 si iscrisse alla facoltà di [[Giurisprudenza]] di [[Milano]] e quindi ai [[Gruppi Universitari Fascisti]] (GUF) laureandosi nel [[1931]].
 
===Direttore della Scuola di mistica fascista===
[[Immagine:Quaderni della Scuola di Mistica di Giani.jpg|thumb|Uno dei quaderni della Scuola di Mistica pubblicati per volontà di Giani]]
{{vedi anche|Scuola di mistica fascista Sandro Italico Mussolini}}
Il [[4 aprile]] [[1930]] Giani anticipò l'imminente apertura della scuola sul foglio dei GUF ''"Libro e moschetto"''<ref>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n°º 243 del febbraio 1978, pag 50</ref><ref name="Antonellis 1978">Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n°º 243 del febbraio 1978, pag 48</ref> della ''Scuola di Mistica Fascista Sandro Italico Mussolini'' che fu fondata infatti nella stessa primavera nel capoluogo lombardo con [[Arnaldo Mussolini]]. Nel [[1931]] Giani ne divenne direttore, carica che lasciò alla fine dell'anno seguente dopo aver scritto il suo ampio discorso da tenersi a [[Roma]] tra il [[9 ottobre|9]] e il [[15 ottobre]] [[1932]] in occasione della XXI riunione della [[Società Italiana per il Progresso delle Scienze]] (SIPS) che coincideva anche con il decennale della [[Marcia su Roma]]<ref name="Niccolò Giani 2010">Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.9</ref> in cui enunciò i principi della nuova scuola.
 
Su impulso di Giani si cominciò inoltre a pubblicare i [[Quaderni della scuola di mistica]].
 
===Le dimissioni===
Poche settimane dopo la riunione presso la SIPS si dimise da direttore, con una lettera inviata a Mussolini, per contrasti interni con il segretario politico dei GUF<ref>Tomas Carini, Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943, Mursia, 2009, pag.33</ref>. NelleNella lettera inviata a Mussolini Giani imputò le dimissioni al mancato trasferimento della Scuola nella vecchia sede delde ''[[Il Popolo d'Italia]]'' chiamato anche "''Il covo''"<ref>Tomas Carini, Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943, Mursia, 2009, pag.34</ref> La richiesta di entrare in possesso de "Il Covo" puntava ad ottenere il possesso di uno degli ambienti più importanti dell'immaginario fascista<ref>Tomas Carini, Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943, Mursia, 2009, pag.35</ref>.
Giani continuò quindi a collaborare con diversi quotidiani come ''"[[Il Popolo d'Italia]]"'' e ''"[[Gerarchia (rivista)|Gerarchia]]"''. Nel [[1934]], il saggio "''Lineamenti sull'ordinamento sociale dello Stato''" gli fece ottenere la libera docenza in [[Diritto del lavoro]] e previdenza sociale e quindi la cattedra di Storia e dottrina del fascismo all'[[Università di Pavia]] ma nel [[1935]], dopo essersi sposato con Maria Rosa Sampietro, partì volontario per la [[guerra d'Etiopia]] arruolandosi col grado di capomanipolo della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] nel CXXVIII Battaglione Camicie Nere "Vercelli"<ref>Giacomo De name="Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 48<"/ref>.
 
===Il ritorno alla guida della scuola===
[[File:Chiusura anno scolastico 1937.jpg|thumb|center|upright=3.4|Rientrato in Italia dall'[[Etiopia]] Giani riassunse la guida della scuola, qui in occasione della chiusura dell'anno scolastico 1937 nell'aula della [[casa del Fascio]] di [[Milano]] (Giani sulla destra)]]
Rientrato in Italia dall'[[Etiopia]], verso la fine del [[1936]] Giani riassunse la carica di direttore della "Scuola di Mistica Fascista" lanciando due importanti iniziative, rilanciò la pubblicazione della serie di "''Quaderni''"<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.16</ref> che affrontavano differenti problematiche e a partire dal [[1937]] e sempre per sua iniziativa fu creata nell'ambito della scuola la rivista mensile, ''[[Dottrina fascista]]''<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.16</ref> che divenne l'organo ufficiale della Scuola di mistica fascista, in cui pubblicò nel [[1939]] il "Decalogo dell'italiano nuovo", tratto dagli scritti e discorsi di Arnaldo Mussolini <ref>Aldo Grandi, ''Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista'', cit., pag.34</ref>. Si dedicò inoltre al giornalismo diventando direttore a [[Varese]] del quotidiano "''Cronaca prealpina''"<ref>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 48</ref> e collaborando a diverse testate, tra cui ''Tempo di Mussolini'' (Direttore : [[Alfredo Acito]]). Dalle pagine del quotidiano "''Cronaca prealpina''" prese parte, nel [[1939]], alla campagna anti-ebraica<ref>Cfr. a tale proposito le ricerche di Enzo Laforgia, una cui sommaria sintesi è nel sito [http://www.varesenews.it/ilgiornodellamemoria/testimonianze/laforgia.html varesenews]</ref> fondata sui propri convincimenti di "razzismo spirituale"<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.21</ref>, contrapposto al "razzismo biologico" nazista, che lo avevano portato in passato a firmare, nel [[1938]], il ''Manifesto della razza'' in appoggio alle [[leggi razziali fasciste]] e a pubblicare nel 1939 l'articolo ''Perché siamo antisemiti''<ref>Il saggio, edito da ''Dottrina Fascista'', riporta in forma integra la conferenza inaugurale tenuta dal Giani nell'autunno del 1938, per l'inaugurazione del corso per maestri elementari della [[Scuola di Mistica Fascista]]. Cfr. a tale proposito le ricerche di Enzo Laforgia in [http://books.google.it/books?id=a4LD00U3XcoC&pg=PA52&lpg=PA52&dq=Niccolo+Giani+ebrei&source=web&ots=i0lhV8Y9YQ&sig=ZJtUOj_RzXLoh_kt6M70Ao5Uzn4&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result#PPA52,M1 Books.google]</ref>. La Cronaca prealpina dopo la nomina di Giani a direttore arrivo nel [[1940]] a quadruplicare la tiratura<ref>[[Aldo Grandi]], Gli eroi di Mussolini, BUR, Milano, 2010, pag 52</ref>.
 
Rientrato in Italia dall'[[Etiopia]], verso la fine del [[1936]] Giani riassunse la carica di direttore della "Scuola di Mistica Fascista" lanciando due importanti iniziative, rilanciò la pubblicazione della serie di "''Quaderni''"<ref name="ReferenceA">Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.16</ref> che affrontavano differenti problematiche e a partire dal [[1937]] e sempre per sua iniziativa fu creata nell'ambito della scuola la rivista mensile, ''[[Dottrina fascista]]''<ref name="ReferenceA"/> che divenne l'organo ufficiale della Scuola di mistica fascista, in cui pubblicò nel [[1939]] il "Decalogo dell'italiano nuovo", tratto dagli scritti e discorsi di Arnaldo Mussolini<ref>Aldo Grandi, ''Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista'', cit., pag.34</ref>.
[[Immagine:Scuola di Mistica Fascista incontro a Roma con Mussolini.jpg|thumb|L'incontro a [[Roma]] del [[1939]] con Mussolini in cui si decise la cessione del "Covo" ai "mistici" della Scuola]]
Nel [[1939]], su impulso di Giani, con una cerimonia presieduta dal segretario del PNF [[Achille Starace]], la sede ufficiale della Scuola di Mistica si spostò nel medesimo edificio che ospitò ai suoi primordi il giornale ''[[Il Popolo d'Italia]]'', chiamato "il Covo". Il "Covo" negli anni era stato trasformato in un museo permanente della Rivoluzione fascista e a partire dal [[15 novembre]] [[1939]] l'intera palazzina era stata proclamata "monumento nazionale" con tanto di guardia di "onore" svolta da squadristi e combattenti<ref name=autogenerato1>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 52</ref>. Il [[20 novembre]], per esplicita decisione di Mussolini<ref name=autogenerato1 />, fu ufficialmente consegnata ai giovani mistici della scuola. L'evento fu vissuto come una autentica consacrazione dei giovani insegnati riuniti intorno a Giani<ref name=autogenerato1 />. In realtà la consegna era già stata disposta il [[18 ottobre]] [[1939]], come risulta da un foglio d'ordini del PNF<ref name=autogenerato1 /> e in quell'occasione il consiglio direttivo era stato ricevuto a [[Roma]] da Mussolini. Mussolini li aveva spronati a continuare nella loro attività.
 
Rientrato in Italia dall'[[Etiopia]], verso la fine del [[1936]] Giani riassunse la carica di direttore della "Scuola di Mistica Fascista" lanciando due importanti iniziative, rilanciò la pubblicazione della serie di "''Quaderni''"<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.16</ref> che affrontavano differenti problematiche e a partire dal [[1937]] e sempre per sua iniziativa fu creata nell'ambito della scuola la rivista mensile, ''[[Dottrina fascista]]''<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.16</ref> che divenne l'organo ufficiale della Scuola di mistica fascista, in cui pubblicò nel [[1939]] il "Decalogo dell'italiano nuovo", tratto dagli scritti e discorsi di Arnaldo Mussolini <ref>Aldo Grandi, ''Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista'', cit., pag.34</ref>. Si dedicò inoltre al giornalismo diventando direttore a [[Varese]] del quotidiano "''Cronaca prealpina''"<ref>Giacomo De name="Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 48<"/ref> e collaborando a diverse testate, tra cui ''Tempo di Mussolini'' (Direttore : [[Alfredo Acito]]). Dalle pagine del quotidiano "''Cronaca prealpina''" prese parte, nel [[1939]], alla campagna [[Antisemitismo|anti-ebraica]]<ref>Cfr. a tale proposito le ricerche di Enzo Laforgia, una cui sommaria sintesi è nel sito [http://www.varesenews.it/ilgiornodellamemoria/testimonianze/laforgia.html varesenews] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070901215205/http://www.varesenews.it/ilgiornodellamemoria/testimonianze/laforgia.html |data=1º settembre 2007 }}</ref> fondata sui propri convincimenti di "razzismo spirituale"<ref name="ReferenceB">Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.21</ref>, contrappostocomplementare al "razzismo biologico" nazista, che lo avevano portato in passato a firmare, nel [[1938]], il ''Manifesto della razza'' in appoggio alle [[leggi razziali fasciste]] e a pubblicare nel 1939 l'articolo ''Perché siamo antisemiti''<ref>Il saggio, edito da ''Dottrina Fascista'', riporta in forma integra la conferenza inaugurale tenuta dal Giani nell'autunno del 1938, per l'inaugurazione del corso per maestri elementari della [[Scuola di Mistica Fascista]]. Cfr. a tale proposito le ricerche di Enzo Laforgia in [http://books.google.it/books?id=a4LD00U3XcoC&pg=PA52&lpg=PA52&dq=Niccolo+Giani+ebrei&source=web&ots=i0lhV8Y9YQ&sig=ZJtUOj_RzXLoh_kt6M70Ao5Uzn4&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result#PPA52,M1 Books.google]</ref>. La Cronaca prealpina dopo la nomina di Giani a direttore arrivo nel [[1940]] a quadruplicare la tiratura<ref>[[Aldo Grandi]], Gli eroi di Mussolini, BUR, Milano, 2010, pag 52</ref>.
Tra il [[19 febbraio|19]] e il [[20 febbraio]] [[1940]] a [[Milano]], in occasione del decennale dalla fondazione della scuola, organizzò il "Convegno nazionale di mistica fascista" che nelle sue intenzioni sarebbe dovuto essere il primo della serie<ref>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 52</ref>. Obiettivo che sfumò a causa dell'entrata in guerra. L'incontro vide oltre 500 partecipanti ed ebbe l’adesione della maggior parte degli intellettuali italiani dell’epoca, compresi rettori e docenti universitari.
 
[[ImmagineFile:Scuola di Mistica Fascista incontro a Roma con Mussolini.jpg|thumb|L'incontro a [[Roma]] del [[1939]] con Mussolini in cui si decise la cessione del "Covo" ai "mistici" della Scuola]]
Nel [[1939]], su impulso di Giani, con una cerimonia presieduta dal segretario del PNF [[Achille Starace]], la sede ufficiale della Scuola di Mistica si spostò nel medesimo edificio che ospitò ai suoi primordi il giornale ''[[Il Popolo d'Italia]]'', chiamato "il Covo". Il "Covo" negli anni era stato trasformato in un museo permanente della Rivoluzione fascista e a partire dal [[15 novembre]] [[1939]] l'intera palazzina era stata proclamata "monumento nazionale" con tanto di "guardia di "d'onore" svolta da squadristi e combattenti<ref name=autogenerato1>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n°º 243 del febbraio 1978, pag 52</ref>. Il [[20 novembre]], per esplicita decisione di Mussolini<ref name=autogenerato1 />, fu ufficialmente consegnata ai giovani mistici della scuola. L'evento fu vissuto come una un'autentica consacrazione dei giovani insegnatiinsegnanti riuniti intorno a Giani<ref name=autogenerato1 />. In realtà la consegna era già stata disposta il [[18 ottobre]] [[1939]], come risulta da un foglio d'ordini del PNF<ref name=autogenerato1 /> e in quell'occasione il consiglio direttivo era stato ricevuto a [[Roma]] da Mussolini. Mussolini li aveva spronati a continuare nella loro attività.
 
Tra il [[19 febbraio|19]] e il [[20 febbraio]] [[1940]] a [[Milano]], in occasione del decennale dalla fondazione della scuola, organizzò il "Convegno nazionale di mistica fascista" che nelle sue intenzioni sarebbeavrebbe dovuto essere il primo della serie<ref>Giacomo De Antonellis, Come doveva essere il perfetto giovane fascista, su storia illustrata n° 243 del febbraio 1978, pag 52<name="autogenerato1"/ref>. Obiettivo che sfumò a causa dell'entrata in guerra. L'incontro vide oltre 500 partecipanti ed ebbe l’adesionel'adesione della maggior parte degli intellettuali italiani dell’epocadell'epoca, compresi rettori e docenti universitari.
 
===La partenza per il fronte===
Nel [[1940]], come gran parte dei "mistici", partecipò nuovamente come volontario alla [[seconda guerra mondiale]], conflitto nel quale vedeva il presagio di una rivoluzione in vista di una nuova era<ref>Marcello Veneziani, La rivoluzione conservatrice in Italia, Sugarcoedizioni, 1994, Varese, pag 135</ref>.
 
Inquadrato nell'[[Reggimenti di fanteria dell'Esercito Italiano#Alpini|11°º reggimento alpini]] prese parte alla [[battaglia delle Alpi Occidentali]] contro la [[Francia]] e venendo decorato con la [[Valor militare|medaglia d’argento al valor militare]] per un'azione compiuta il [[24 giugno]] [[1940]]. Terminata la campagna di Francia in seguito all'armistizio Giani tornò alla vita civile ma incominciata nel frattempo la [[Campagna del Nordafrica (seconda guerra mondiale)|guerra in nord Africa]] richiese più volte di partire volontario senza ottenere soddisfazione. Alla fine ottenne di partire il [[9 novembre]] [[1940]] come corrispondente di guerra de [[Il Popolo d'Italia]], della [[Cronaca prealpina]] e de [[L'Illustrazione Italiana]] presso i reparti della [[Regia aeronautica]].<ref>Luigi Emilio Longo, Gli eroi della guerra perduta, edizioni settimo sigillo, 2003, Roma, pag.90-91</ref>. Per quest'ultima realizzò anche diversi servizi fotografici. All'attività di [[giornalista]] affiancò anche quella di militare prendendo parte ad alcune azioni e ottenendo una [[Valor militare|medaglia di bronzo al valor militare]]. Il [[28 dicembre]] [[1940]] fu richiamato in Italia dove riassunse la guida de "La cronaca prealpina" quotidiano di Varese.
[[File:Punta nord Mali Scindeli Giani.jpg|thumb|Punta nord Mali Scindeli, foto ripresa nel [[1942]] durante le ricerche della tomba di Giani]]
 
===La morte in combattimento===
A febbraio nuovamente incorporato nell'[[11° reggimento alpini]] ripartì in fine come volontario per la [[Campagna italiana di Grecia|campagna di Grecia]], dove cadde sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]] il [[14 marzo]] [[1941]] nella battaglia per la conquista della Punta Nord del [[Mali Scindeli]].
A febbraio nuovamente incorporato nell'11º reggimento alpini ripartì infine come volontario per la [[Campagna italiana di Grecia|campagna di Grecia]], dove cadde sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]] il 14 marzo [[1941]] nella battaglia per la conquista della Punta Nord del [[Mali Scindeli]]. Giani si offrì volontario per una pericolosa missione che prevedeva la conquista di una munita postazione greca. L'attacco ebbe inizialmente successo con la conquista della posizione ma riorganizzatisi i greci condussero un contrattacco guidati dall'ufficiale greco [[Giovanni Fouskakis]] che riconquistò le posizioni perdute. Nello scontro cadde Giani. Il periodico ''L'Illustrazione Italiana'' scrisse, senza riportare dove o come avrebbe potuto registrare tali parole, che l'ufficiale greco che lo aveva colpito a morte avrebbe raccontato che nello scontro Giani gli si era parato davanti "''come un dio o un demone''"<ref>L'Illustrazione italiana, nº 34, 23 agosto 1942, pag 199</ref>.
 
Il corpo di Giani andò disperso e gli altri assaltatori che avevano preso parte al fallito all'attacco dovettero ritirarsi rapidamente incalzati dai [[Ellinikós Stratós|soldati greci]]. Fu pochi giorni dopo incaricato delle ricerche il sottotenente [[Angelo Carati]] che era anche vice-direttore della Scuola di mistica ma le sue ricerche a cusacausa della perdurante situazione di guerra furono nulle, e riuscì solo ad individuare il luogo in cui Giani era caduto<ref>Aldo Grandi, ''Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista'', cit., pag.143-144</ref>.
 
Un anno dopo Maria Sampietro, moglie di Giani, fu convocata a [[Roma]] per ricevere la [[medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria del marito. In quell'occasione, richiesta un'udienza al Duce, chiese che potessero partire per l'[[AlbaniaOccupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Albania]] il cognato Guido Giani e il fratello Aldo Sampietro. Questi ultimi, aiutati dall'ufficiale greco [[Giovanni Fouskakis]] che aveva guidato la pattuglia greca che si era scontrata con Giani sul Mali Scindeli, il [[10 giugno]] [[1942]] rinvennero la salma sepolta in maniera anonima nelin piccoloterritorio cimitero di [[Klisura]]greco<ref>Aldo Grandi, ''Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista'', cit., pag.146-147</ref>. Di qui la salma fu translata nel piccolo cimitero militare di [[Klisura]].
 
==Pensiero politico==
{{vedi anche|Mistica fascista}}
==="''La marcia sul mondo della Civiltà Fascista''"===
[[File:Benito Mussolini.gif|thumb|right|Benito Mussolini fu preso come principale punto di riferimento dalla Scuola di Mistica fascista]]
Giani tra il [[9 ottobre|9]] e il [[15 ottobre]] [[1932]] elaborò un discorso programmatico in cui enunciò i principi fondanti della Scuola e della Mistica fascista:
{{quote|Compito nostro deve essere soltanto quello di coordinare, interpretare ed elaborare il pensiero del Duce. Ecco perché è sorta una Scuola di mistica fascista ed ecco il suo compito: elaborare e precisare i nuovi valori del fascismo che sono nell'opera del Duce.|Niccolò Giani in La marcia sul mondo del [[9 ottobre|9]]-[[15 ottobre]] [[1932]]<ref>Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.102</ref>}}
Inizialmente i principi esposti da Giani facevano parte di un discorso più ampio da tenersi a [[Roma]] in occasione della XXI riunione della [[Società Italiana per il Progresso delle Scienze]] (SIPS) che era stata fondata nel [[1839]]. L'ampio discorso fu poi pubblicato alcuni anni dopo nella serie dei "''Quaderni''" voluti da Giani.<ref>Tomas Carini nella prefazione su name="Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.9<"/ref> con il titolo "''[[La marcia sul mondo della Civiltà Fascista]]''".
 
Per Giani si imponeva al fascismo un ritorno alle origini, ovvero al [[sansepolcrismo|movimentismo rivoluzionario]] del [[1919]] riallacciandosi idealmente all'esperienza delle prime [[squadre d'azione]] e degli [[arditi]] della [[Grande Guerra]]<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.19</ref> quindi, secondo [[Marcello Veneziani]] "''una più radicale rivoluzione coniugata al recupero di una più integralistica tradizione''"<ref>Marcello Veneziani, La rivoluzione conservatrice in Italia, Sugarcoedizioni, 1994, Varese, pag 59</ref>.
Ma più che legati agli enunciati politici del manifesto[[programma di sansepolcroSan Sepolcro]] i mistici di quella esperienza esaltavano soprattutto la lotta dei giovani contro la borghesia affaristica del primo dopoguerra. La mistica fascista si considerava rappresentante proprio di questo mondo giovanile ispirato dall'amore di patria<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.21<name="ReferenceB"/ref> e posta a guardia della rivoluzione permanente e in contrasto con gli opportunisti e i trasformisti<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.21<name="ReferenceB"/ref>.
 
Giani individuaindividuava nell'epoca contemporanea quattro principali mistiche:, Ladestinate misticaad apportare in un primo tempo dei benefici ma poi a fallire: liberale, democratica, socialista e comunista.
{{quote|Liberalismo, democrazia, socialismo e comunismo sono le quattro mistiche oggi dominanti nella società moderna. Il bilancio - lo abbiamo già visto - è per tutte negativo. Il liberalismo porta all'anarchia, la democrazia all'instabilità politica e sociale, alla lotta civile il socialismo, alla vita primitiva il comunismo. Queste quattro mistiche sono pertanto antistoriche.|Niccolò Giani in La marcia sul mondo del 9-15 ottobre [[1932]]<ref>Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.55</ref>}}
Tutte destinate ad apportare in un primo tempo dei benefici ma poi a fallire.
{{quote|Liberalismo,A democrazia,fronte socialismodi eesse comunismol'unica sonomistica lein quattrogrado mistichedi oggisuperare dominantitali nellacrisi societàera moderna.quella Ilfascista&nbsp;– bilanciocome -sviluppato lonel abbiamocapitolo giàintitolato visto-"La èmarcia perideale"<ref>Tomas tutteCarini negativo.nella Ilprefazione liberalismosu portaNiccolò all'anarchiaGiani, laLa democraziamarcia all'instabilitàsul politicamondo, eNovantico socialeEditore, allaPinerolo, lotta civile il socialismo2010, allapag.26</ref> vita primitivala ilcui comunismo.conoscenza Questee quattrodiffusione mistichepresso sonole pertantomasse antistoriche.|Niccolòera Gianicompito indelle La''élite'' marciaintellettuali.<ref>Tomas sulCarini mondonella delprefazione [[9su ottobre|9]]-[[15 ottobre]] [[1932]]<ref>Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.5527</ref>}}.
Mentre l'unica mistica in grado di risolvere le attuali crisi è la Mistica fascista come viene sviluppato nel capitolo intitolato "La marcia ideale"<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.26</ref>. Far conoscere i nuovi aspetti della mistica fascista è compito delle "''èlites''" che devono diffonderne le conoscenze presso le masse<ref>Tomas Carini nella prefazione su Niccolò Giani, La marcia sul mondo, Novantico Editore, Pinerolo, 2010, pag.27</ref>.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal - old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Volontariamente, come aveva fatto altre volte, assumeva il comando di una forte pattuglia ardita, alla quale era stato affidato il compimento di una rischiosa impresa. Affrontato da forze superiori, con grande ardimento le assaltava a bombe a mano, facendo prigioniero un ufficiale. Accerchiato, disponeva con calma e superba decisione gli uomini alla resistenza. Rimasto privo di munizioni, si lanciava alla testa dei pochi superstiti, alla baionetta, per svincolarsi. Mentre in piedi lanciava l'ultima bomba a mano ed incitava gli arditi col suo eroico esempio, al grido di: ''«Avanti Bolzano! Viva l'Italia»'', veniva mortalmente ferito. Magnifico esempio di dedizione al dovere, di altissimo valore e di amor di Patria. Punta Nord - Mali Scindeli (Fronte greco), 14 marzo 1941''.
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione =''Volontario nella guerra d'Africa ove prese parte volontario a diverse pattuglie esploratori, chiese ed ottenne di essere anche in quest guerra assegnato ad un reparto combattente. Destinato all'11°º alpini volontario a due azioni del battaglione Bolzano chiese di partecipare alla ardita discesa di due compagnie del battaglione Trento effettuata in una valle occupata dal nemico e avanzò con la prima pattuglia sotto intenso bombardamento, sprezzante del grave pericolo di sorprese e di accerchiamento nemico, esempio trascinante a ufficiali e soldati, e prova di dedizione alla patria, di alta fede e di valore''.
|luogo =
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|motivazione=''Corrispondente di guerra presso una squadra aerea disimpegnava il suo particolare e delicato servizio con alto senso di responsabilità. Spesso presente sugli aeroporti più avanzati e maggiormente battuti dall'offesa nemica allo scopo di rendersi conto di ogni particolare, partecipava volontariamente a difficili e rischiose missioni di guerra, dando sicura prova anche nelle più critiche circostanze di sereno sprezzo del pericolo e completa dedizione al dovere''.
|motivazione=
|luogo=
}}
 
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=Volontariamente, come aveva fatto altre volte, assumeva il comando di una forte pattuglia ardita, alla quale era stato affidato il compimento di una rischiosa impresa. Affrontato da forze superiori, con grande ardimento le assaltava a bombe a mano, facendo prigioniero un ufficiale. Accerchiato, disponeva con calma e superba decisione gli uomini alla resistenza. Rimasto privo di munizioni, si lanciava alla testa dei pochi superstiti, alla baionetta, per svincolarsi. Mentre in piedi lanciava l'ultima bomba a mano ed incitava gli arditi col suo eroico esempio, al grido di: ''«Avanti Bolzano! Viva l'Italia»'', veniva mortalmente ferito. Magnifico esempio di dedizione al dovere, di altissimo valore e di amor di Patria.
|luogo=Punta Nord - Mali Scindeli (Fronte greco), 14 marzo 1941.
}}
 
==Opere==
* "''La via della gloria''", anni 20
* "''La marcia sul mondo della Civiltà Fascista''", 1932
* ''Lineamenti su l'ordinamento sociale dello Stato fascista'', Giuffré ed. 1934
* "''La mistica come dottrina del fascismo''", 1937
* "''Perché siamo mistici''", 1940
* ''[https://books.google.it/books?id=Y8FJYAAACAAJ&dq=Niccol%C3%B2+Giani&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjx0NP30fHRAhVJ5YMKHXD-DZkQ6AEIIDAB Perché siamo antisemiti]'', A. Nicola, 1939
* "''Perché siamo mistici''", 1940
* ''Mistica della rivoluzione fascista. Antologia di scritti, 1932-1941'', Il Cinabro, 2010
 
==Note==
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== Bibliografia ==
*Tomas Carini, ''Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista 1930-1943'', prefazione di Marcello Veneziani, Mursia, Milano, 2009 ISBN 9788842535706
*{{cita libro|Aldo|Grandi|Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista|2004|BUR Biblioteca Univ. Rizzoli|kwautore wkautore=[[Aldo Grandi]] |}} ISBN 8817003433=88-17-00343-3}}
* AA. VV., {{Cita web|url=http://www.raido.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=1757&category_id=58&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=1|titolo="Raido" n° 38 - Speciale Scuola di Mistica Fascista|sito=Raido, Roma|data=2009|accesso=10 settembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130413074343/http://www.raido.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=1757&category_id=58&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=1&vmcchk=1&Itemid=1|dataarchivio=13 aprile 2013}}
* Niccolò Giani, [http://www.azionetradizionale.com/mistica ''Mistica della Rivoluzione Fascista''], Il Cinabro, Catania, 2010
* Aa.VvArnaldo Mussolini, [http://www.raido.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=1757209&category_id=5825&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=1 ''RaidoCoscienza -e Specialedovere''] Scuola{{Webarchive|url=https://archive.is/20121218201052/http://www.raido.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=209&category_id=25&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=1 di|data=18 Misticadicembre Fascista'']2012 }}, Raido, Roma, 20092007
* Arnaldo Mussolini, [http://www.raido.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=209&category_id=25&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=1 ''Coscienza e dovere''], Raido, Roma, 2007
 
==Voci correlate==
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* [[Antisemitismo]]
 
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{{Portale|biografie|Editoriaeditoria|Fascismofascismo|guerra}}
{{Alpini}}
 
[[Categoria:Personalità dell'Italia fascista|Giani, Niccolò]]
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[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare|Giani, Niccolò]]
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