Palmi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
dato Istat aggiornato |
||
Riga 1:
{{Nota disambigua|il plurale di "palmo"|Palmo}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Palmi
|Bandiera = Palmi-Gonfalone.png
|Stemma = Palmi-Stemma2.png|
|Voce stemma = Stemma di Palmi
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Calabria
|Divisione amm grado 2 = Reggio Calabria
|Amministratore locale = Giuseppe Ranuccio
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 27-6-2017
|Data rielezione = 17-6-2022
|Mandato = 2
|Sottodivisioni = [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]], [[Marina di Palmi]], [[Tonnara di Palmi]], [[Lido di Palmi|Pietrenere]], [[Taureana di Palmi|Taureana]]
|Divisioni confinanti = [[Gioia Tauro]], [[Seminara]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 888
|Nome abitanti = palmesi
|Patrono = [[san Nicola di Bari]]<ref name="Statuto">{{Cita web | url = http://trasparenzapalmi.asmenet.it/index.php?action=index&p=1142 | titolo = Statuto comunale | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200128162103/http://trasparenzapalmi.asmenet.it/index.php?action=index&p=1142 | data = 2008-06-30 | accesso = 2020-01-28 | editore = Comune di Palmi | sito = comune.palmi.rc.it | citazione = Art. 5 — Patrono. Il Comune di Palmi […] riconosce, quale festa civica, la ricorrenza di San Nicola […] che si celebra il 6 dicembre di ogni anno }}</ref>
|Festivo = 6 dicembre<ref name="Statuto" />
|Soprannome =
|Mappa = Map of comune of Palmi (province of Reggio Calabria, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palmi all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
}}
'''Palmi''' (IPA: {{IPA|[ˈpalmi]}}, ''Pàrmi'' in [[dialetti calabresi|calabrese]]<ref>''Vocabolario del dialetto calabrese'' di Luigi Accattatis, [[Castrovillari]], 1895</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:18010}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Reggio Calabria]]. La città è un attivo centro agricolo, commerciale e balneare,<ref name="GTMMM">{{Cita|Guida Touring|pag. 628|Guida Touring}}.</ref> fra i principali dell'area [[piana di Gioia Tauro]] e della città metropolitana di Reggio Calabria.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Rada del Lido di Palmi.png|thumb|upright=2|Baia della Tonnara di Palmi con, sullo sfondo, il pianoro di Palmi ed il monte Sant'Elia.]]
{{citazione|Devo considerare Palmi come posta in una situazione così particolare da essere difficilmente concepita dall'immaginazione umana, in quanto è al di là della possibilità di un disegno|[[Keppel Richard Craven]], ''A tour through the southern provinces of the kingdom of Naples'', 1821<ref>Testo originale consultabile su "A Tour through the southern provinces of the kingdom of Naples" di Keppel Richard Craven, Pubblicato da Rodwell end Martin, 1821, pag. 291.</ref>}}
Palmi sorge sul [[mar Tirreno]], a ridosso delle pendici del [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]], su un terrazzamento che sovrasta un tratto di [[Costa Viola]].<ref name="TERDP"/>
Gran parte del territorio comunale consiste di una serie di terrazzamenti collinari che degradano rapidamente verso il mare tramite un sistema di falesie, piccole spiagge e scogliere.<ref name="TERDP">{{cita web|url=http://webgis.concorsionweb.com/index3.php?pagina=areeprotette&subpagina=retenatura2000&scheda=206|titolo=Descrizione della Costa Viola|accesso=5 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130928011455/http://webgis.concorsionweb.com/index3.php?pagina=areeprotette&subpagina=retenatura2000&scheda=206|dataarchivio=28 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> Su un terrazzamento a quota 228 metri [[s.l.m.]] si trova il centro storico con la casa comunale, mentre su un altro, posto più a nord a 100 metri [[s.l.m.]], è ubicata la frazione di [[Taureana]]. La restante parte della superficie è costituita a sud dal Monte Sant'Elia (582 metri [[s.l.m.]]) e a nord-ovest da un territorio pianeggiante su cui sorgono i quartieri balneari che formano il [[Lido di Palmi]].
[[File:Altimetria del comune di Palmi.png|thumb|left|Carta fisica del comune di Palmi.]]
[[File:Scoglio dell'Ulivo di Palmi.jpg|thumb|upright=1.0|Spiaggia del [[Lido di Palmi]] con gli scogli Agliastro.]]
[[File:Marina_di_Palmi_(Marinella)_-_Reggio_Calabria,_Italy_-_17_Aug._2009_-_(6).jpg|thumb|upright=1.0|La baia della [[Marina di Palmi]].]]
[[File:Spiaggia_di_Trachini_-_Palmi.jpg|thumb|upright=1.0|la spiaggia di Trachini.]]
Oltre il territorio comunale, a nord, si estende la seconda per ampiezza zona pianeggiante della Calabria che prende, tra gli altri, il nome di Piana di Gioia Tauro (anche conosciuta come Piana di Palmi).<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/palmi/|titolo=Descrizione della Piana di Palmi nell'Enciclopedia Treccani|accesso=27 aprile 2013}}</ref>
Il corso d'acqua principale è il fiume [[Petrace]], che segna il confine nord-est del territorio comunale, dalla località Pontevecchio fino alla sua foce sul mar Tirreno. La sua portata media è di circa 8 m³/s.<ref name="GTN"/>
La punta più ad ovest è denominata Capo Barbi, e da questo promontorio inizia la Costa Viola.<ref>{{cita web|url=http://www.qspiagge.it/calabria/reggio-calabria/costa-viola-di-reggio-calabria/|titolo=Spiggie della Costa Viola|accesso=25 aprile 2013}}</ref> Il nome deriva dal fatto che il mare, a poca distanza dalla linea di costa, raggiunge elevate profondità facendo assumere all'acqua un colore blu cupo che il sole al tramonto colora con riflessi viola.<ref name="TERDP"/> Poco più a sud di Capo Barbi vi è la punta Motta.<ref>{{cita web|url=http://europaconcorsi.com/projects/196169-Belvedere-Punta-Motta-Palmi|titolo=Descrizione del Belvedere di Punta Motta|accesso=25 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202133714/http://europaconcorsi.com/projects/196169-Belvedere-Punta-Motta-Palmi|dataarchivio=2 febbraio 2014}}</ref>
Una parte del territorio
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
=== Clima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Palmi}}
Il clima di Palmi è essenzialmente di tipo [[clima mediterraneo|mediterraneo]], caratterizzato da mesi estivi siccitosi ai quali seguono quelli piovosi e nevosi della stagione invernale.<ref name=clima>{{cita web|url=http://www.crati.it/progetto_tai/area_download_tai/test_dati_pluviometrici.pdf|titolo=Test sui dati pluviometrici di Palmi|accesso=11 marzo 2013|dataarchivio=9 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140309015709/http://www.crati.it/progetto_tai/area_download_tai/test_dati_pluviometrici.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{ClimaAnnuale
| nome = Palmi<ref>{{cita web|url=http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Palmi?refresh_ce|titolo=Clima Palmi - Medie climatiche|accesso=28 novembre 2014}}</ref>
| tempmax01 = 9.9
| tempmax02 = 10
| tempmax03 = 13
| tempmax04 = 16
| tempmax05 = 23
| tempmax06 = 27
| tempmax07 = 30
| tempmax08 = 32.6
| tempmax09 = 28.0
| tempmax10 = 23
| tempmax11 = 14
| tempmax12 = 12.4
| tempmin01 = 5.1
| tempmin02 = 7.1
| tempmin03 = 9.1
| tempmin04 = 11.0
| tempmin05 = 14
| tempmin06 = 18.2
| tempmin07 = 21.7
| tempmin08 = 22
| tempmin09 = 19.1
| tempmin10 = 14.9
Riga 151 ⟶ 132:
| giornipioggia12 = 13
}}
{{Senza fonte}}
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona B, 888<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/080/057/clima.html|titolo=Clima e dati geografici del comune di Palmi|accesso=11 febbraio 2013}}</ref> [[Grado giorno|GG]]
== Origini del nome ==
La tradizione secolare attribuisce la denominazione alle numerose [[Arecaceae|palme]] presenti sul territorio. Con l'indicazione ''De Palmis'' Ruggiero I conte di Calabria specificava di concedere nel [[1085]] la chiesa di ''San Georgium'' alla Chiesa di Santa Maria e dei XII apostoli di [[Bagnara Calabra]].<ref>[[Giuseppe Pasquale Cirillo]], ''Difesa storica del Diploma onde Ruggiero I, conte di Sicilia e di Calabria nell'anno 1085, fondò la Chiesa di Santa Maria e dei XII Apostoli di Bagnara'', Napoli 1754.</ref> ''Dominus Palmae'' fu chiamata invece dal barone Iacobus De Roto di Seminara nei registri angioini dei baroni di Calabria del [[1333]],<ref>Vito Capialbi, ''Memorie per servire alla storia della santa chiesa militese'', Napoli, 1835, cronologia dei vescovi pag. 19, annotaz. 3.</ref> mentre nei secoli seguenti gli antichi notari si servirono dell'espressione ''Civitas Palmarum'' per indicare Palmi. Nel [[secolo XVI]] venne chiamata ''Parma'' da [[Gabriele Barrio]],<ref>Gabriele Barrio, ''De Antiquitate et situ Calabriae'', Romae, 1571, Hb. II cap. XVIII</ref> ''Palma'' da Fra Lando Alberti.<ref>Frà Lando Alberti, ''Descrizione di tutta Italia'', Venezia 1596, v. Calabria, pag. 201.</ref> Nello stesso secolo ebbe anche il nome di ''Carlopoli'' in onore del duca Carlo Spinelli, che la ricostruì fortificata dopo una devastazione saracena, tanto che nel [[1567]] sono riportati l'appellativo di ''oppidum'' (a conferma della fortificazione) e di ''Palma nunc Carlopolis'' in quanto la nuova Carlopoli fu costruita accanto al vecchio centro abitato.<ref>{{Cita|Agostino|pag. 231|AA.VV, 2001}}.</ref> Solamente nel [[1669]] si incomincia a trovare ''Palmi,''<ref>Lorenzo Giustiniani, ''Dizionario geografico del regno di Napoli'', Napoli 1797, v. Palma</ref> ma all'inizio del [[XVIII secolo]] la città fu detta ordinariamente ''Palme'',<ref>Thomae Aceti, Annotationes de antiquitate et situ Colabriae, Roma, 1737 Hb. II, cap. XVIII</ref> nome che prevalse<ref>Ferdinando De Luca e Raffaele Mastriani, ''Dizionario corografico del Regno di Napoli'', Nap. 1858, v. Palme</ref> fino al nuovo assetto del regno di Casa Savoia ([[1860]]), in cui si stabilì definitivamente il nome Palmi.<ref>{{Cita|De Salvo|p. 23|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref>
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Palmi|Tauriana}}
[[File:Tabula Peutingeriana Tauriana.png|thumb|upright=1.4|[[Tabula Peutingeriana]] con evidenziata Tauriana.]]
Il territorio comunale fu abitato fin dall'[[Età del bronzo]], come testimoniato dai rinvenimenti ottenuti negli scavi condotti nella [[Grotta della Pietrosa]] o dai resti di capanne scoperti a [[Taureana di Palmi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.parcoarcheologicodeitauriani.it/p/villaggio-protostorico.html|titolo=Rinvenimento di resti di un villaggio protostorico di {{formatnum:4000}} anni fa|sito=[[Parco archeologico dei Tauriani|Parco archeologico dei Tauriani “Antonio De Salvo”]]|accesso=17 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131022184902/http://www.parcoarcheologicodeitauriani.it/p/villaggio-protostorico.html|dataarchivio= 22 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Dal [[IV secolo a.C.]], e fino al [[X secolo]], nel territorio comunale si sviluppò la città di [[Tauriana]]. Sulla sua fondazione, alcune leggende narrano di una possibile colonizzazione [[achei|achea]] dell'area.<ref>{{Cita|Settis|pag. 66|Salvatore Settis, 1987}}.</ref> Altre ipotesi storiche ricollegano la nascita della città alla seconda metà del [[IV secolo a.C.]], quando dei gruppi [[brettii]], nello specifico i «Tauriani», si resero autonomi dai [[lucani]], raggiungendo e conquistando una parte della Calabria meridionale.<ref name=ACV>{{cita web|url=http://www.archeocalabria.beniculturali.it/archeovirtualtour/calabriaweb/taureana1.htm|titolo=ArcheoCalabriaVirtual - Taureana|accesso=12 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130430062345/http://www.archeocalabria.beniculturali.it/archeovirtualtour/calabriaweb/taureana1.htm|dataarchivio=30 aprile 2013}}</ref> La città è segnalata in atti ufficiali di età successiva, quando [[Tito Livio]] asserisce che nel [[212 a.C.]], in occasione della [[Seconda guerra punica]], nel [[Calabria|Bruttium]] vi fu il passaggio dei Taureani sotto la protezione di [[Roma]].
Nel [[951]] Tauriana venne distrutta dalle milizie dell'emiro di [[Palermo]] Hasan Ibn Alì<ref>{{Cita|De Salvo|pp. 11-12|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref> e, fuggendo, la parte dei taurianensi dedita ai traffici ed alle arti marinaresche si stabilì nella parte alta della costiera, tra il [[Monte Sant'Elia (Palmi)|monte Aulinas]] ed il fiume [[Petrace|Metaurus]], nella contrada ''De Palmis'' dove vi erano alcune case coloniche.<ref>{{Cita|De Salvo|p. 15|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref>
[[File:Palmi 1700.jpg|left|thumb|Disegno di Antonio Minasi, del [[1779]], intitolato "Prospetto del Faro di Messina, riviera di Scilla-Costiera di Parma, e spiaggia di Gioia".]]
Dei primi secoli di vita del piccolo villaggio di Palmi (''Palmae'' in [[Lingua latina|latino]]<ref>Nome ufficiale di Palmi in latino, come riportato anche nel documento "Acta Apostolicae Sedis", scritto da [[papa Giovanni Paolo II]], nel quale viene creata la nuova diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, pag. 1360</ref>), casale di Seminara, sono giunte ai giorni nostri poche informazioni. Si narra che da Palmi il conte [[Ruggero I di Sicilia]] radunò l'armata normanna per muovere alla conquista della Sicilia. Dagli inizi della dominazione [[normanni|normanna]], fino al principio del [[XIII secolo]], le uniche notizie riguardano le vicende che accompagnarono i [[convento|conventi]] di [[Chiesa di Sant'Elia (Palmi)|Sant'Elia lo Juniore]] e di [[Chiesa di San Fantino|San Fantino]]. Le dimensioni dell'abitato nel [[Trecento]] dovevano essere contenute, dato che la [[Duomo di Palmi|chiesa di San Nicola]] era l'unica esistente.
Si rifugiò a Palmi, nel [[1495]], il re [[Ferrandino d'Aragona|Ferdinando II d'Aragona]] dopo aver subito una sconfitta a [[Seminara]] contro le truppe del generale [[Robert Stuart d'Aubigny]].<ref>{{Cita|De Salvo|p. 99|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref>
[[File:Piano_delle_Muraglie_di_Palmi.jpg|thumb|Disegno di Edward Lear inserito nel libro "Diario di un viaggio a piedi, Calabria" del 1847.]]
Il centro abitato fu colpito nel [[1549]] dai pirati saraceni e distrutto interamente. Pertanto il feudatario duca Carlo Spinelli, decise di riedificare la città fortificandola. In seguito alla sua ricostruzione la città crebbe ulteriormente d'importanza attirando tutti i traffici marittimi delle coste meridionali della Calabria.<ref>{{Cita|De Salvo|pp. 132-133|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref>
Indipendente da
Nel [[XVIII secolo]] Palmi attraversò
[[File:Palmi inizio XX secolo.JPG|thumb|left|Palmi all'inizio del XX secolo.]]
La città venne posta a capoluogo di [[Distretto di Palmi|distretto]] nel [[1806]]. Nel 1860 avvenne lo sbarco di [[Giuseppe Garibaldi]] e della spedizione dei mille alla [[Marina di Palmi]], e l'evento fece mettere in fuga il numeroso presidio borbonico presente in città. Con l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]], il distretto venne abrogato e Palmi fu posta a capo dell'[[Circondario di Palmi|omonimo circondario]] (abolito nel [[1927]]). Nel [[1894]] la città fu epicentro di un [[terremoto del 1894|terremoto]] che produsse numerose rovine e 9 morti.<ref>A. Riccò, E. Camerana, M. Baratta, G. Di Stefano - "Il terremoto del 16 novembre 1894 in Calabria, Relazione Scientifica della comm. incaricata degli studi dal Regio Governo" pag. 33.</ref>
Nel [[1908]] Palmi venne nuovamente distrutta, quasi nella sua totalità, dal violento [[terremoto di Messina del 1908|terremoto del 28 dicembre]], che provocò nella sola città calabrese circa 600 morti. Il centro abitato venne ricostruito su progetto dell'ing. Pucci, stravolgendo completamente l'assetto urbano dei secoli passati. La ricostruzione, che interessò tutta la prima metà del [[XX secolo]], rese gradevole l'aspetto della città, con l'uniformità delle volumetrie, con il gusto [[neoclassicismo|neoclassico]] dei nuovi edifici e con la realizzazione di monumenti ed opere d'arte.
Il [[secondo dopoguerra]] vide lo sviluppo cittadino nel [[settore terziario]], ponendo Palmi come principale polo amministrativo, direzionale e scolastico del versante tirrenico della provincia grazie all'istituzione di scuole di secondo grado, strutture di forze armate, strutture sanitarie e giudiziarie e sedi di altri enti pubblici e privati. Nel [[1998]] fu istituito dalla Provincia di Reggio Calabria il Circondario della Piana, rinominato nel [[2008]] [[Circondario di Palmi]].
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Palmi}}
Lo stemma, come segno distintivo, e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del 9 marzo 1935<ref name="DCG"/> e trascritti nel libro araldico degli enti morali.<ref>[http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=265 Art. 4 comma 1 Statuto Comunale]</ref>
[[File:Palmi-Gonfalone.png|130px|right|Gonfalone del comune di Palmi.]]
[[File:Palmi-Stemma2.png|120px|left|Stemma del comune di Palmi.]]
; Stemma
Lo stemma raffigura una palma su uno sfondo azzurro, è sormontato da una corona marchionale ed è contornato da bandiere catturate ai pirati barbareschi. Alla base sono disposti due cannoni che ricordano la Cittadella fortificata e munita di mura e, sotto di esse, a sinistra, è posto un fascio di verghe che simboleggia l'unità del popolo a difesa della città, mentre la testa di moro, disegnata a destra, rammenta l'uccisione di un capo corsaro avvenuta durante una delle incursioni subite dalla cittadina.<ref>Art. 4 comma 2 dello Statuto comunale di Palmi.</ref>
{{Citazione|D'azzurro, al [[Palma (araldica)|palmizio]] [[al naturale]], terrazzato di verde.<ref name=Araldica>{{cita web|url=http://www.araldicacivica.it/comune/palmi/|titolo=Palmi|accesso=3 febbraio 2023}}</ref>}}
Lo stemma del comune di Palmi è stato riconosciuto con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del governo]] del 9 marzo 1935,<ref name="DCG">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2386 |titolo=Palmi|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref name=Araldica/> ed è stato rinnovato secondo quanto descritto nello Statuto Comunale.<ref>Approvato con delibera del C.C. nº 42 del 30 giugno 2008, modificato con delibera del C.C. n. 81 del 29 dicembre 2008 e con delibera del Commissario prefettizio n. 119 del 29 dicembre 2011.</ref>
; Gonfalone
{{Citazione|Il gonfalone è costituito da un drappo di colore rosso cremisi riccamente adornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in oro "Città di Palmi". Le parti di metallo e i nastri sono dorati. L'asta verticale è ricoperta da velluto rosso cremisi con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolore sono frangiati d'oro<ref name=Araldica/><ref>Art. comma 3 dello Statuto Comunale</ref>}}
L'attuale [[gonfalone]] della città di Palmi è stato approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 70 del 28 dicembre 2004.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città in Italia
|motivazione = [[Decreto del presidente della Repubblica]]
|data= 30 aprile 2003<ref>{{Cita testo|titolo=D.P.R. di concessione del 30 aprile 2003|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti-citta/rc/palmi.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=1&art=341|titolo=Richiesta e Concessione del titolo di Città|accesso=13 novembre 2014}}</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Concattedrale di San Nicola.jpg|thumb|Il [[Duomo di Palmi]].]]
[[File:Facciata_Santuario_del_Carmine_di_Palmi.jpg|thumb|Il santuario di Maria Santissima del Carmelo]]
==== Chiese ====
{{Vedi anche|Chiese di Palmi}}
I luoghi di culto della città sono i seguenti:
* [[Concattedrale di San Nicola (Palmi)|Concattedrale di San Nicola]] ([[1932]]), duomo della città e concattedrale della [[diocesi di Oppido Mamertina-Palmi]]. L'edificio è in stile neoromanico ed al suo interno conserva un quadro del XVIII secolo della ''[[Varia di Palmi|Madonna della Sacra Lettera]]'' e la reliquia del [[Sacro Capello]];
* [[Chiesa di Maria Santissima del Soccorso (Palmi)|Chiesa di Maria Santissima del Soccorso]] ([[anni 1930]]), in tardo stile barocco, sull'altare maggiore custodisce la settecentesca statua della ''[[Festa di Maria Santissima del Soccorso (Palmi)|Madonna del Soccorso]]'';
* [[Chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palmi)|Chiesa di Maria Santissima del Rosario]] ([[1937]]), in stile neoromanico, al suo interno contiene la venerata statua di ''[[Festa di sant'Antonio di Padova (Palmi)|Sant'Antonio di Padova]]'';
* [[Chiesa della Santa Famiglia (Palmi)|Chiesa della Santa Famiglia]] ([[2005]]), esempio di architettura moderna progettata dagli architetti Flavio Bruna, [[Aimaro Isola]] e Roberto Gabetti, ha ricevuto numerose recensioni, tra cui quella della rubrica "una chiesa del mese" della [[Conferenza Episcopale Italiana]];<ref>{{cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=39001|titolo=Chiesacattolica.it, Servizio nazionale per l'edilizia di culto: "una chiesa al mese". Scheda Tecnica Chiesa Santa Famiglia di Palmi|accesso=15 marzo 2013}}</ref>
* [[Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco]] ([[1954]]), architettura moderna sorta nel luogo dove anticamente vi erano le due chiese distinte dei due suddetti santi. Custodisce le statue, molto venerate dalla popolazione, di ''[[Festa di San Rocco (Palmi)|San Rocco]]'' ([[XVII secolo]]) e dell{{'}}''[[Festa di Maria Santissima Immacolata (Palmi)|Immacolata Concezione]]'';
* [[Santuario di Maria Santissima del Carmelo]] (1927), in stile barocco con pregevoli bellezze artistiche conservate al suo interno, tra le quali la miracolosa statua della ''[[Festa della Beata Vergine del Carmelo (Palmi)|Madonna del Carmine]]'' del [[1782]];
* [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Palmi)|Chiesa del Santissimo Crocifisso]] (XVII secolo), in stile barocco, è il luogo di culto più antico del centro storico e al suo interno si trova, sull'altare maggiore, un ''[[Festa del Santissimo Crocifisso (Palmi)#La statua|Crocifisso ligneo]]'' del XVII secolo mentre nella cripta sottostante è presente il [[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Palmi)#Sacrario diocesano|Sacrario diocesano]] contenente le reliquie di numerosi santi;
* [[Oratorio del Santissimo Rosario (Palmi)|Oratorio del Santissimo Rosario]] ([[1966]]), luogo di culto in stile moderna che conserva un antico dipinto della ''[[Madonna del Rosario]]''.
* [[Chiesa di San Fantino]] ([[1953]]), architettura moderna di [[Taureana di Palmi]] che al suo interno conserva la venerata statua della ''[[Madonna dell'Altomare|Madonna dell'Alto Mare]]'';
* [[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palmi)|Chiesa di Maria Santissima Assunta]] ([[1977]]), chiesa del [[Lido di Palmi|Pietrenere]];
* [[Lido di Palmi#Chiesaa di San Marco|Chiesa di San Marco]] ([[1959]]), piccola chiesa della [[Lido di Palmi|Tonnara di Palmi]], dedicata al protettore dei pescatori del luogo;
* [[Chiesa di Sant'Elia (Palmi)|Chiesa di Sant'Elia]] ([[1958]]), chiesetta posta sulla sommità dell'[[Monte Sant'Elia (Palmi)|omonimo monte]] a ricostruzione del luogo di culto realizzato nell'[[884]] da [[Elia di Enna|Sant'Elia lo Juniore]]. All'interno sono collocate le statue della ''Madonna della Montagna'' e di ''Sant'Elia profeta'';
* [[Chiesa di San Giuseppe (Palmi)|Chiesa di San Giuseppe]] (1960), luogo di culto di Palmi Scalo. La chiesa venne realizzata in occasione dei lavori per il raddoppio dei binari della [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]], a «perenne memoria» dei crolli avvenuti nel [[1955]] all'interno della galleria tra Palmi e Bagnara Calabra, che causarono la morte di 23 operai addetti al consolidamento ed alla posa dei binari.
=== Architetture
==== Palazzi, ville e torri ====
[[File:Palazzo San Nicola.jpg|thumb|left|[[Palazzo San Nicola]], sede comunale.]]
I principali palazzi, ville e torri della città sono i seguenti:
* [[Palazzo San Nicola]] (1932), sede attuale del municipio, venne progettato nel [[1915]] dall'architetto [[Vittorio Alberto Storchi]];<ref name="PDP"/>
* [[Concattedrale di San Nicola (Palmi)#La Torre civica|Torre civica]] (1954), detta anche "torre dell'orologio". La torre, sorgendo accanto al duomo cittadino ed essendo dotata di campane, svolge anche la funzione di campanile. Con i suoi quaranta metri d'altezza è l'edificio più alto della città;
* Palazzo degli Uffici (XX secolo), in stile neoclassico, risulta essere un complesso architettonico di particolare interesse storico. Eseguito da maestranze provinciali, il palazzo propone una costruzione massiccia ed equilibrata, che evidenzia la sua funzione pubblica di marcata derivazione classica. L'immobile è catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali;
* Palazzo del Tribunale (XX secolo), [[architettura del periodo fascista]], venne realizzato per ospitare il tribunale, la pretura e la corte d'assise del circondario giudiziario di Palmi. Attualmente è ancora sede alcuni uffici del tribunale civile;
[[File:Palazzo della ex Banca Popolare Cooperativa di Palmi.jpg|thumb|Il palazzo ex sede della Banca Popolare di Palmi, progettato da Marcello Piacentini.]]
* Palazzo della Caserma dei Carabinieri (XX secolo), in stile neoclassico, è un modello della tipologia edilizia tipica degli edifici pubblici realizzati nella Provincia di Reggio Calabria. Contrassegnato da elementi decorativi della manualità di maestranze provinciali qualificate, l'immobile risulta tra i beni vincolati della Regione Calabria<ref>[[Decreto ministeriale]] n. 15 del 20 febbraio [[2004]], per vincolo sul Palazzo della Caserma dei CC di Palmi</ref> ed è catalogato nell'elenco dei "luoghi della cultura" del Ministero per i Beni Culturali;
* Palazzo Ambesi Impiombato (XX secolo), in stile nazionalista e progettato dall'architetto [[Marcello Piacentini]];<ref name="PDP">{{cita web|url=http://www.gitour.it/Documenti.aspx?ID=19989|titolo=Notizie sui principali palazzi di Palmi|accesso=25 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* Palazzo della Banca Popolare, anch'esso fu progettato in stile nazionalista dall'architetto Marcello Piacentini, per ospitare la sede della banca popolare cittadina;
* Palazzo di Giustizia ([[Anni 1980|anni ottanta]]), esempio di architettura moderna che ospita gran parte degli uffici del tribunale di Palmi;
* Villa Pietrosa, chiamata anche "Villa Repaci" in quanto appartenuta all'[[Leonida Repaci|omonimo scrittore]], fu ristrutturata nel 2008 dal Comune di Palmi tramite concorso.<ref>{{cita web|url=http://www.architetturaitalia.it/include/bandi%20allegati/301.pdf|titolo=Ristrutturazione di Villa Repaci|accesso=11 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Nelle vicinanze dell'edificio, immerso tra gli ulivi, vi è una piccola grotta ed una "guardiola", osservatorio per la caccia al pescespada piantata sullo sprone di una roccia, in un luogo dal quale è visibile tutta la Costa Viola.<ref>{{cita web|url=http://utenti.multimania.it/marcel_2/guardiol.htm|titolo=Guardiola di Villa Repaci|accesso=25 giugno 2023|urlarchivio=https://archive.is/20130413065248/http://utenti.multimania.it/marcel_2/guardiol.htm|dataarchivio=13 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Altri palazzi e ville di interesse sono il ''Palazzo Bovi'', imponente edificio con mura rosse e aperture in marmo bianco al cui interno vi nacque [[Nicola Antonio Manfroce]],<ref name="PDP"/> il ''Palazzo Mezzatesta'', sulla cui facciata principale è collocata un'edicola con una riproduzione della Madonna del Carmelo a ricordo dell'evento miracoloso del [[terremoto del 1894]]<ref name="PDP"/> ed il ''Palazzo Rossi'', antico edificio in stile liberty, nel quale lo scrittore Leonida Repaci ambientò un suo romanzo.<ref name="PDP"/>
===
[[File:Teatro all'aperto Palmi 1.jpg|thumb|Il teatro all'aperto di località Motta.]]
Le strutture teatrali della città sono le seguenti:
* [[Marina di Palmi#Teatro all'aperto|Teatro all'aperto in località Motta]] ([[2000]]), che sorge adagiato su un terrazzo dal quale è ammirabile lo stretto e i centri di [[Scilla (Italia)|Scilla]] e Bagnara Calabra.<ref name="ATP">{{cita web|url=http://www.sosed.eu/Cdsole/Feb01/e2-201.htm|sito=sosed.eu|titolo=Storia dell'Anfiteatro di Palmi|accesso=11 febbraio 2013|dataarchivio=22 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131022142640/http://www.sosed.eu/Cdsole/Feb01/e2-201.htm|urlmorto=sì}}</ref> La struttura, progettata dagli architetti Rosaria Zoccali e Domenico Abbia, ospita numerosi eventi dell'"[[#Eventi|Estate Palmese]]" ed ha una capienza di {{formatnum:1000}} posti;
* [[Teatro Nicola Antonio Manfroce|Cinema teatro Nicola Antonio Manfroce]] ([[1950]]), edificio di notevole capienza con palcoscenico per scenografie mobili e rotanti,<ref name="ReferenceA">Periodico ''Madre Terra News'', anno II, numero 17, maggio 2011, pp. 6-7.</ref> attualmente in fase di ristrutturazione.<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredelsud.it/site/modules/article/view.article.php?6657|titolo=Articolo sul Cinema-Teatro Sciarrone|accesso=11 febbraio 2013}}</ref> Nel teatro si esibirono artisti quali [[Adriano Celentano]], [[Katia Ricciarelli]], [[Gino Bramieri]] e [[Domenico Modugno]] che fece realizzare, a quei tempi, l'incasso più alto di tutta la Calabria.<ref name="ReferenceA"/> Il cinema-teatro sorse in sostituzione del più antico [[Teatro Nicola Antonio Manfroce]], inaugurato il 26 aprile [[1893]] con un'opera diretta da [[Francesco Cilea]] e demolito nel [[1938]], dopo essere stato gravemente danneggiato dal [[Terremoto di Messina del 1908|terremoto del 1908]].
Nel centro cittadino è presente anche il Cinema teatro Cilea, che risulta però chiuso al pubblico dal [[1979]].<ref>{{cita web|url=http://www.sosed.eu/voci-dal-sud/vds-10-06-GIU/vds%20-10%20-%2006%20-%20giu%20-%20pag%2032-33.pdf|titolo=Articolo sul Cinema Cilea|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
==== Fontane monumentali ====
[[File:Colonna_romana_(piazza_Matteotti)_Palmi.jpg|thumb|upright=0.8|La colonna romana di piazza Matteotti.]]
[[File:Piazza_Amendola_-_panoramio.jpg|thumb|left|La [[Fontana della Palma]].]]
In città vi sono alcune fontane monumentali, realizzate dal XIX secolo ad oggi. L'elenco è il seguente:
* [[Fontana della Palma]] ([[1922]]), collocata al centro della [[Fontana della Palma#Piazza Giovanni Amendola|''piazza Amendola'']] e realizzata in stile barocco, del tipo berniniano moderno, dall'architetto Jommi e dallo scultore Giuseppe Sutera. L'opera riprende l'idea dell'antica "fontana del mercato", che era ubicata nell'attuale ''[[piazza I Maggio (Palmi)|piazza I Maggio]]'' fino al [[1886]]. Nel 1977 venne emesso un francobollo, che riproduceva l'opera, all'interno della serie "Fontane d'Italia";<ref>{{cita web|url=http://www.ibolli.it/php/em-italia-1618.php|titolo=Scheda del francobollo|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
* Fontane dei Canali ([[1838]]), manufatto posto in ''piazza Lo Sardo'' che serviva a convogliare le acque provenienti dalle contrade Olmo e Vitica, da cui prendono il nome le varie fontane. Il monumento è stato ristrutturato nel [[2011]] dall'Associazione Prometeus, con l'inserimento di immagini bronzee raffiguranti scene cittadine e contadine dei secoli passati, ad opera degli artisti Fabio Belloni, [[Maurizio Carnevali]] e Achille Cofano;<ref>{{cita web|url=http://www.costaviolaonline.it/news.php?id=6826|titolo=Ristrutturazione delle Fontane dei Canali|accesso=16 febbraio 2013}}</ref>
* Fontana monumentale (XX secolo), sorge in ''piazza Matteotti'' e al suo centro è collocata una colonna romana proveniente dai ruderi dell'antica [[Tauriana]];<ref name="GTMMM"/>
* Fontana Muta (XX secolo), opera ubicata nel rione Ajossa, in ''piazza Carmine Fiorino'', composta da un muro di sostegno davanti al quale, centralmente, è collocata la fontana mentre ai due lati di quest'ultima partono due scalinate per accedere al soprastante rione Pille;
* [[Fonte di San Rocco]] ([[2010]]), opera dell'artista [[Maurizio Carnevali]] su progetto dell'architetto Bagalà, ubicata nell'omonima piazza. La fontana riproduce una scultura bronzea di San Rocco adagiato, con il cagnolino, nell'atto di abbeverarsi;<ref>{{cita web|url=http://www.costaviolaonline.it/2977-palmi_la_fonte_di_san_rocco_un_idea_che_si_fa_simbolo_di_un_popolo.html|titolo=Articolo sulla Fonte di San Rocco|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
* Madonna con Bambino ([[2013]]), ultima realizzata, in ordine di tempo, e collocata sul ''lungomare Costa Viola'' del [[Lido di Palmi]], dalla quale si innalza una stele con la rappresentazione stilizzata di una ''Madonna con Bambino''.
=== Architetture militari ===
* [[Torre Saracena (Palmi)|Torre Saracena]], torre di avvistamento costiera risalente al XVI secolo.<ref>{{cita web|url=http://www.latorresaracena.it/pagina.asp?ID=23|titolo=La Torre Saracena: origini e zona archeologica|accesso=11 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111224112326/http://www.latorresaracena.it/pagina.asp?ID=23|dataarchivio=24 dicembre 2011}}</ref> Fu costruita, nel [[1565]], dal duca Carlo Spinelli nell'ambito della riedificazione della città avvenuta nel [[1549]]. Era chiamata anticamente «Torre di Pietrenere» per distinguerla dall'altra torre militare cittadina, detta di «[[Torre di San Francesco]]» (demolita nel [[XIX secolo]]). Il manufatto è tutelato tramite notifica del 16 agosto [[1913]]<ref>{{cita web|url=http://www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/597_2009_223_6898.pdf|titolo=Notifica di tutela della Torre Saracena|accesso=11 febbraio 2013}}</ref> ed è collocato all'interno del [[Parco archeologico dei Tauriani]]
* [[Lido di Palmi#Fortino di Pietrenere|Fortino di Pietrenere]], ubicato al [[Lido di Palmi]]. La struttura fu progettata ad inizio del [[XIX secolo]] dai [[Francia|francesi]], per ordine del [[re di Napoli]] e di [[Spagna]] [[Giuseppe Bonaparte]], durante il periodo di [[Gioacchino Murat]].<ref name="FDPN"/> Nel progetto il fortino, avente mura grigie di pietra levigata,<ref name="FDPN"/> doveva essere collegato ad una batteria di cannoni. La struttura, che serviva in quanto la zona fu un teatro di lotte tra inglesi, francesi e filoborbonici,<ref name="FDPN"/> non venne completata poiché i [[borbone di Napoli|Borbone]] ripresero il comando del [[Regno di Napoli]];<ref name="FDPN">Guida turistica del Comune di Palmi 2013, pag. 7</ref>
* Torre quadrangolare (XVI secolo), collocato nel centro cittadino, in corrispondenza dell'antico borgo della [[Cittadella (Palmi)|Cittadella]]. L'opera è un bastione che faceva parte della cinta muraria cittadina realizzata nel XVI secolo e attualmente demolita.
=== Altro ===
==== Monumenti ====
[[File:Caduti di Palmi.jpg|thumb|Il monumento ai Caduti.]]
[[File:Mausoleo di Francesco Cilea a Palmi.jpg|thumb|left|Il mausoleo di Cilea.]]
Il monumento principale è il [[monumento ai Caduti (Palmi)|monumento ai Caduti]] (1932), opera realizzata dell'artista [[Michele Guerrisi]] ed inaugurata con una cerimonia alla quale parteciparono [[Umberto II d'Italia|Umberto di Savoia]] e [[Maria José del Belgio]]. Il monumento, ubicato in [[Palazzo San Nicola#Piazza Municipio|piazza Municipio]], è costituito da un gruppo scultoreo con base in blocchi di granito a forma di croce greca, sui quali sorgono due gruppi di figure in bronzo. Il primo gruppo è formato da un soldato ed un fante. Il secondo gruppo è rappresentato da due madri unite nel dolore e nella fede. Alle loro spalle vi sono due colonne di marmo bianco di [[Carrara]]. Alla base delle colonne sono incisi i nomi dei 203 cittadini di Palmi caduti durante la [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. Sempre nella piazza sorge il [[Palazzo San Nicola#Monumento al Lavoro|monumento al Lavoro]] ([[2013]]), scultura in marmo bianco e acciaio realizzata da [[Maurizio Carnevali]]. L'opera rappresenta una palma, simbolo della città. Nel marmo sono incise raffigurazioni del lavoro e della famiglia.<ref>{{Cita web |url=http://www.somspalmi.it/scheda%20monumento%20dedicato%20al%20lavoro.jpg |titolo=Scheda tecnica del monumento |accesso=1º maggio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020101815/http://www.somspalmi.it/scheda%20monumento%20dedicato%20al%20lavoro.jpg |dataarchivio=20 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
Poco distante, in piazza Pentimalli, è ubicato il [[mausoleo di Francesco Cilea]] ([[1962]]), opera realizzata anch'essa da Michele Guerrisi e dall'architetto Nino Bagalà per ospitare la salma dell'artista palmese. Il mausoleo è costituito da una parete in muratura sulla quale sono disposti dei bassorilievi con raffigurazioni di scene del mito di [[Orfeo|Orfeo ed Euridice]], il tutto attorno ad una scultura bronzea che rappresenta la musa Erato. Il mausoleo contiene una cripta decorata da mosaici contenente le spoglie dei coniugi Cilea. Sopra di esso vi è un piccolo orologio a ricordo dell'[[Mausoleo di Francesco Cilea#La Torre dell'orologio|antica torre]] distrutta, con lo sbancamento di parte del rione Spirito Santo, per realizzare l'opera.
[[File:Obelisco Madonna del Carmine Palmi 1.jpg|thumb|L'obelisco della Madonna del Carmine.]]
[[File:Monumento delle Tre Croci di Palmi (RC).jpg|thumb|left|Il monumento delle tre croci sulla cima [[Monte Sant'Elia (Palmi)|monte Sant'Elia]].]]
Dal suddetto mausoleo, risalendo la via Buozzi, nel belvedere Gi.Sa è collocato il monumento a san Francesco d'Assisi ([[1987]]),<ref>Inaugurazione del monumento a san Francesco d'Assisi il 20 dicembre 1987</ref> scultura bronzea realizzata dall'artista Susan Loeb Luppino, per conto della Sovraintendenza per i beni storici. La statua, posizionata su una base in pietra e marmo con intorno una fontana e un piccolo giardino, rappresenta il santo con le braccia aperte in segno di protezione verso la città, essendo la stessa posta in un luogo panoramico da cui si può ammirare il centro cittadino e il mar Tirreno. Nella Villa Comunale busto del musicista Manferoce opera scolpita dallo scultore Vincenzo Jerace. Riscendendo nel centro storico, in [[Santuario di Maria Santissima del Carmelo#Piazza del Carmine|piazza del Carmine]], vi sono alcune opere monumentali. La principale è l'[[Santuario di Maria Santissima del Carmelo#Obelisco alla Madonna del Carmine|Obelisco alla Madonna del Carmine]] ([[1983]]), alta stele di granito sulla cui cima vi è collocata una statua in bronzo della [[Festa della Beata Vergine del Carmelo (Palmi)|Madonna del Carmine]], realizzata dalla ditta De Luca di Napoli in concomitanza con il bicentenario del [[terremoto del 1783]]. La stele fu squadrata da maestri d'arte locali. Gli altri monumenti della piazza sono due leoni in bronzo, posti all'ingresso del [[Santuario di Maria Santissima del Carmelo|santuario]], raffiguranti uno «il terremoto» e l'altro «la fiducia del popolo nella protezione da parte della Madonna», ed una colonna di marmo, reperto storico provenienti dai ruderi dell'antica [[Tauriana]].<ref>{{Cita|Leopardi|pp. 177-180|Anselmo C. Leopardi, 1988}}.</ref>
Al di fuori del centro storico, nel belvedere Managò sulla cima del [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Sant'Elia]], è collocato un complesso monumentale composto da: il monumento a [[Domenico Antonio Cardone]], una grande croce di ferro (illuminata di notte e visibile da tutta la piana) ed il monumento delle tre croci (XX secolo). Il monumento delle tre croci fu realizzato ad inizio del XX secolo e rappresenta tre croci bianche, con quella centrale più grande, a ricordo del monte calvario dove [[Gesù]] venne crocifisso. Il monumento subì una parziale distruzione durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale per essere ricostruito nel [[1949]], a cura del corpo cantonieri comunali. Nel 2014 il complesso è stato oggetto di restauro ad opera del Rotaract Club di Palmi.
Completa l'elenco dei monumenti cittadini una serie di busti in marmo, collocata all'interno della [[Villa comunale Giuseppe Mazzini]], di personaggi nazionali e locali del passato. Tra questi vi sono [[Giuseppe Garibaldi]], [[Vittorio Emanuele III]] e [[Nicola Antonio Manfroce]].
==== Punti panoramici ====
[[File:Centro di Palmi dal Belvedere GISA.jpg|thumb|upright=2.0|Panorama del centro storico di Palmi dal ''Belvedere GISA''.]]
{{citazione|Dalla cima del Sant'Elia, dalla balconata a mare della Villa Comunale, dalla gradinata della Torre, si gode un panorama che non è secondo a nessuno dei più famosi centri della riviera amalfitana|[[Leonida Repaci]]<ref>Testo consultabile su "Calabria grande e amare" di Leonida Repaci, pubblicato da Rubbettino, 1997, p. 206.</ref>}}
I punti panoramici della città sono molti, grazie alla conformazione del territorio comunale. Difatti in molti siti sono collocati dei [[Belvedere (architettura)|belvederi]] dai quali è possibile ammirare tutta la costa tirrenica compresa tra [[Capo Vaticano]] e lo [[stretto di Messina]] (la costa siciliana è spesso visibile fino al vulcano [[Etna]])<ref>"In Italia con cane e gatto", Guide Accoglienza Touring Club Italiano, 2005, p. 277.</ref> e, sullo sfondo del [[mar Tirreno]], le [[isole Eolie]]. Per questo, in passato, molti scrittori e poeti hanno definito Palmi una "terrazza sullo Stretto".
Il punto panoramico principale è il ''Belvedere Managò'', posto sulla sommità del [[Monte Sant'Elia (Palmi)|monte Sant'Elia]],<ref name="GTN"/> costituito da una serie di balconate realizzate con ringhiere e scale sopra i vari costoni della montagna.<ref name="GTN"/> Da esso sono visibili tutte le zone suddette, oltre al sottostante centro cittadino e alla Piana di Gioia Tauro. Lo stesso panorama è ammirabile, però da un'altitudine minore, anche dal ''[[Torre di San Francesco|Belvedere Torre]]'',<ref>{{cita web|url=http://www.auraloci.it/Documenti/relazione%20progetto%20recupero%20FORTINO%20E%20TORRE.pdf|titolo=belvedere località Torre|accesso=16 febbraio 2013}}</ref> dalla ''Punta Motta'' e dalla [[villa comunale Giuseppe Mazzini]]. Altri punti panoramici sono collocati a [[Taureana di Palmi]]. Precisamente dalla ''via del Mare'', dalla ''strada provinciale Palmi-Taureana''<ref name="GTN">{{Cita|Guida Touring|pag. 629|Guida Touring}}.</ref> e dal [[Parco Archeologico dei Tauriani]] si può ammirare la sottostante rada del [[Lido di Palmi]], dov'è collocato il [[Porto di Palmi]] e lo [[Scoglio dell'Ulivo]]. Anche la baia dove sorge la [[Marina di Palmi]] offre punti panoramici, dalla strada che conduce alla frazione; difatti da essa è possibile ammirare sia la sottostante spiaggia in ghiaia bianca, sia gli speroni di roccia del sovrastante bastione montuoso del monte Sant'Elia.<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=iUWonXd_QVcC&pg=PA215&dq=Lido+di+Palmi&hl=it&sa=X&ei=HvnjUJi_C4zotQbgioDYBw&ved=0CDoQ6AEwAA#v=onepage&q=Lido%20di%20Palmi&f=false|titolo=Baia della Marinella|accesso=16 febbraio 2013}}</ref>
=== Archeologia ===
[[File:Selciato Romano - Parco Archeologico dei Taureani - Palmi (RC) - foto2.JPG|thumb|La strada romana del parco.]]
{{Doppia immagine|sinistra|Tempio di San Fantino - Taureana di Palmi.jpg|250|Volta della Cripta di San Fantino (Taureana di Palmi) - Reggio Calabria, Italy - 24 May 2009 - (2).jpg|260|Il [[Complesso di San Fantino]] e l'interno della cripta sottostante.}}
I siti archeologici del territorio sorgono principalmente sulle rovine dell'antica [[Tauriana]] e lungo la costa. Il più importante di essi corrisponde al [[Parco Archeologico dei Tauriani|Parco Archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo"]], inaugurato a [[Taureana di Palmi|Taureana]] nel 2011 nell'area dove avvengono scavi archeologici, in modo sistematico, dal [[1995]].<ref>{{cita web|url=http://www.pianainforma.it/tg-della-piana/inaugurazione-parco-archeologico-dei-taureani-17-sett-2011|titolo=Inaugurazione del parco|accesso=10 febbraio 2013}}</ref>
All'interno del parco, oltre alla [[Torre Saracena (Palmi)|Torre Saracena]], sono evidenziabili i resti di un teatro che aveva una capacità di oltre {{formatnum:3000}} spettatori,<ref>{{cita web|url=https://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/edificio-per-spettacoli.html|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, L'anfiteatro|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714161432/http://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/edificio-per-spettacoli.html|dataarchivio=14 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> una strada romana che conduceva alla [[via Popilia]],<ref>{{cita web|url=https://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/strada-romana.html|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, La strada romana|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714161156/http://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/strada-romana.html|dataarchivio=14 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> un santuario romano conosciuto come "la casa di [[Donna Canfora]]",<ref>{{cita web|url=http://www.archeocalabria.beniculturali.it/archeovirtualtour/calabriaweb/taureanatempio.htm|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, Il tempio romano|accesso=10 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130430062212/http://www.archeocalabria.beniculturali.it/archeovirtualtour/calabriaweb/taureanatempio.htm|dataarchivio=30 aprile 2013}}</ref> una "Casa del mosaico" risalente al [[I secolo a.C.]],<ref>{{cita web|url=https://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/citta-brettia.html|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, La città Brettia|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714165631/http://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/citta-brettia.html|dataarchivio=14 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> un quartiere abitativo nel quale è possibile leggere la sovrapposizione delle strutture romane su quelle brettie<ref>{{cita web|url=https://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/quartiere-abitativo.html|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, Il quartiere abitativo|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714163424/http://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/quartiere-abitativo.html|dataarchivio=14 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> ed un villaggio protostorico con capanne risalenti all'[[Età del bronzo]] ({{formatnum:4000}} anni fa)<ref>{{cita web|url=https://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/villaggio-protostorico.html|titolo=Parco Archeologico dei Tauriani, Il villaggio protostorico|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714171713/http://parcoarcheologicodeitauriani.blogspot.it/p/villaggio-protostorico.html|dataarchivio=14 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
Non lontano dal parco si trova il [[Complesso di San Fantino]], luogo di culto monastico del [[1857]] adibito attualmente a museo. Il complesso è costituito dalla chiesa ottocentesca, dai ruderi di una chiesa del [[1552]], da alcune tombe e dalla [[cripta di San Fantino]], luogo di culto cristiano più antico della Calabria.<ref name=PALEOCRISTIANA>{{cita web|url=http://www.arteculturafotoin.it/il_tempio_di_san_fantino.html|titolo=Il Tempio Di San Fantino|accesso=6 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020103359/http://www.arteculturafotoin.it/il_tempio_di_san_fantino.html|dataarchivio=20 ottobre 2013}}</ref>
Testimonianze dell'epoca medievale sono anche le [[Grotte di Pignarelle]], vicino al ''rione Impiombato'', che formano un insediamento rupestre di origine monastica bizantina, realizzato dagli stessi monaci tra l'[[VI secolo]] e l'[[VIII secolo]], scavando nell'[[arenaria]]. Il complesso è formato da alcune grotte, delle quali la maggiore risulta avere una forma di basilica a tre navate con corridoi laterali che formano un incrocio a forma di croce greca, ed alcuni cunicoli.
Dello stesso periodo, databile quindi all'[[Impero romano|età imperiale]],<ref>[[Giorgia Gargano]], "Uno Scavo d'Archivio: la necropoli di località Scinà"</ref> è anche la [[Lido di Palmi#Necropoli di Scinà|Necropoli di Scinà]], composta da 64 tombe con corredi funerari aventi datazione del [[II secolo]]-[[III secolo]] e di epoca tardo antica o alto medievale. Nella necropoli furono rinvenuti oggetti ceramici e monete bronzee.
Testimonianza dell'[[preistoria|età preistorica]] è invece la [[Grotta della Pietrosa]], cavità formata da un unico grande ambiente ipogeo nel quale risulta una frequentazione umana fin dall'Età del Bronzo e del [[periodo elladico]],<ref name="cita-Tiné-pag127-AA-VV-2001">{{Cita|Tiné|pag. 127|AA.VV, 2001}}.</ref> come dimostrato dalle ceramiche in essa rinvenute.<ref name="cita-Tiné-pag127-AA-VV-2001"/>
=== Aree naturali ===
{{Doppia immagine|destra|Villa comunale Giuseppe Mazzini (Palmi) - Reggio Calabria, Italy - 17 Aug. 2009 - (6).jpg|250|Affaccio villa comunale Palmi.jpg|250|I vialetti interni della Villa comunale Giuseppe Mazzini.}}
==== Parchi e giardini ====
La principale area naturale è la [[Villa comunale Giuseppe Mazzini]], parco pubblico del centro storico realizzato nel XIX secolo<ref name="ReferenceA1">Francesco Lovecchio, periodico "Madre Terra News" n. 32 - Agosto 2012 Pagg. 26-27</ref> e rientrante nell'elenco dei [[Monumenti nazionali italiani|Monumenti nazionali]]. A conferma di ciò, nel 1927, fu emanato un decreto di vincolo per le «scene panoramiche che da quel luogo si godono». All'interno la villa, dalla cui balconata sono ammirabili il mar Tirreno, lo [[Stretto di Messina]], le [[Isole Eolie]], Bagnara Calabra e Scilla, è composta da alberature di alto fusto, da vialetti in sampietrini,<ref name="ReferenceA"/> da una piccola fontana e da alcuni busti monumentali in marmo.
Altre aree naturali sono il "Parco della Civiltà Contadina", realizzato ad inizio anni novanta nel rione San Giorgio con l'installazione di numerose palme per una superficie di {{formatnum:14000}} m², ed il "Parco [[Luigi Parpagliolo]]", nel centro storico e ristrutturato ed arredato nel 2012 con bar, campi da gioco ed alberature.<ref>{{cita web|url=http://www.scirocconews.it/index.php/2012/08/14/48424/|titolo=Descrizione del ristrutturato "Parco Luigi Parpagliolo"|accesso=10 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130929153715/http://www.scirocconews.it/index.php/2012/08/14/48424/|dataarchivio=29 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
==== Sentieri ed escursionismo ====
[[File:Monte_Sant%27Elia10.jpg|thumb|left|Trekking sulla cima del monte Sant'Elia.]]
{{citazione|Palmi ha un Dio dalla sua, il [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]] dalla cui cima folta di pini si gode uno dei panorami più affascinanti del mondo|[[Leonida Repaci]]}}
La città di Palmi è meta privilegiata di escursionismo o trekking.<ref name="TREKKING">{{cita web|url=http://www.trekking.it/it/download/La-Costa-Viola-tra-l%26%238217%3BAspromonte-e-il-Mediterraneo_172.pdf|titolo="La Rivista del Trekking" - Itinerario 6|accesso=4 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130926212747/http://www.trekking.it/it/download/La-Costa-Viola-tra-l%26%238217%3BAspromonte-e-il-Mediterraneo_172.pdf|dataarchivio=26 settembre 2013}}</ref> Nel territorio vi sono alcuni percorsi, sul [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]] e sulle falesie che degradano verso piccole spiagge. I percorsi del Sant'Elia, effettuati dagli escursionisti, sono principalmente due. Uno alle pendici della montagna, il "sentiero del Tracciolino", ed uno sulla cima della stessa.<ref>{{cita web|url=http://www.alltravels.com/italy/calabria/barritteri/videos/current-video-1292663|titolo=Video: Escursione sul Sentiero del Tracciolino|accesso=4 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927074859/http://www.alltravels.com/italy/calabria/barritteri/videos/current-video-1292663|dataarchivio=27 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> Il "sentiero del Tracciolino", il cui percorso è posto a mezza costa lungo il fianco nord-est del monte, è inserito all'interno dei percorsi naturalistici della Calabria, e costituisce col suo itinerario a picco sul mare della Costa Viola, un richiamo per i turisti.<ref name="TREKKING"/>
Altri sentieri della città sono: il "sentiero di Rovaglioso", che conduce dal terrazzamento di Palmi Scalo fino alla piccola spiaggia di Rovaglioso, superando il dislivello tra le due zone tramite una serie di tornanti con pavimentazione in pietre e sterrato, immersi tra gli uliveti e le piante di fichi d'India; la "[[Cittadella (Palmi)#Monumenti e luoghi d'interesse|via del sale]]", antico sentiero che conduceva dalla [[Marina di Palmi]] al rione [[Cittadella (Palmi)|Cittadella]],<ref name=LAVIA>{{cita web|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ttorMAX4cucJ:www.mpdrc.it/public/upload/28052010230322_IeIITappaViadelsale.doc+Palmi+via+del+Sale&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Lungo la via del Sale|accesso=20 maggio 2013}}</ref> con percorso di interesse naturalistico e storico immerso tra gli olivi, che consente di poter attraversare la "valle degli opifici" dove vi sono resti di antichi opifici dei secoli passati. Tra questi vi è un opificio del [[1599]], il più antico della Calabria.
Può essere invece considerato un "sentiero marino" il tratto di costa tra Palmi e Bagnara Calabra, raggiungibile solo via mare e meta di gite in barca. I paesaggi mostrano ancora la suggestione di quando furono descritti da [[Omero]].<ref name="ReferenceB">{{Cita|Guida Touring 2003|pag. 56|GT, 2003}}.</ref>
== Società ==
Riga 314 ⟶ 323:
{{Demografia/Palmi}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al
* [[Bulgaria]], 168
* [[Romania]], 121
* [[Marocco]], 93
* [[Ucraina]], 42
* [[Polonia]], 34
* [[Algeria]], 26
=== Lingue e dialetti ===
Oltre alla [[lingua italiana]], a Palmi non sono ufficialmente riconosciuti altri idiomi. Molto usato tra la popolazione è il dialetto palmese (''parrata parmisana''), variante locale del [[dialetto reggino]], a sua volta uno dei dialetti di [[Gruppo siciliano|tipo siciliano]] appartenenti al [[Dialetto calabrese meridionale|gruppo meridionale]] dei [[Dialetto calabrese|dialetti della Calabria]]. Pertanto il dialetto palmese, che varia anche rispetto a quelli usati nei comuni limitrofi, per evoluzione storica e grammaticale segue grossomodo il dialetto reggino. Principale cultore del dialetto palmese è stato il poeta [[Pietro Milone]], che tra il XIX ed il XX secolo scrisse e pubblicò poesie dialettali dallo stile umoristico e burlesco.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=222|titolo=Scheda di Pietro Milone sul sito del Comune di Palmi|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
=== Religione ===
{{Vedi anche|Miracolo della Madonna del Carmine di Palmi}}
{{citazione|Siccome poi nel territorio della diocesi di Oppido, che viene ora aggregato, è compresa l’illustre città di Palmi, il Sommo Pontefice [[Giovanni Paolo II]] unisce in perpetuo al vecchio titolo di Oppido il titolo di Palmi, dal nome della stessa città, in modo che la diocesi ed il Vescovo possano e debbano essere denominati di "Oppido-Palmi"|card. [[Sebastiano Baggio]], Decreto «Quo Aptius», 10 giugno 1979<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-71-1979-ocr.pdf|titolo=pag. 1361|accesso=4 marzo 2013}}</ref>}}
[[File:La_chiesa_del_Crocifisso_di_Palmi,_luogo_di_culto_più_antico_del_centro_storico.jpg|thumb|upright=1.2|left|La chiesa del Crocifisso, luogo di culto più antico del centro storico.]]
[[File:Reliquia del Sacro Capello di Palmi - 001.jpg|thumb|upright=0.7|Il reliquario del [[Sacro Capello]] della Madonna, custodito nel [[duomo di Palmi]]]]
La religione più diffusa è quella [[Chiesa cattolica|cattolica]] di [[rito romano]]. Con tale confessione risulterebbe battezzato circa il 96 % della popolazione.<ref>[http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dopmp.html dati dell'Annuario Pontificio del 2014], riferiti però all'intera diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.</ref> Il comune fa parte della [[diocesi di Oppido Mamertina-Palmi]], della quale ospita gli uffici di [[curia diocesana]] e la sede legale,<ref>{{cita web|url=https://calabria.agenziaentrate.it/sites/calabria/files/public/2013/Protocolli%20di%20intesa/Convenzione_Caritas_Palmi.pdf|titolo=PROTOCOLLI DI INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA CALABRIA DIREZIONE PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA UFFICIO TERRITORIALE DI PALMI E DIOCESI di Oppido Mamertina -Palmi|accesso=25 dicembre 2019|dataarchivio=17 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200717152509/https://calabria.agenziaentrate.it/sites/calabria/files/public/2013/Protocolli%20di%20intesa/Convenzione_Caritas_Palmi.pdf|urlmorto=sì}}</ref> e dell'omonimo vicariato.<ref>Il vicariato di Palmi comprendente anche i comuni di Cosoleto, Melicuccà, San Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Seminara e Sinopoli.</ref> Il territorio comunale è attualmente suddiviso in cinque parrocchie: [[Chiesa di Maria Santissima del Rosario (Palmi)|Maria Santissima del Rosario]], [[Chiesa di Maria Santissima del Soccorso (Palmi)|Maria Santissima del Soccorso]], [[Chiesa di San Fantino|San Fantino]], [[Concattedrale di San Nicola (Palmi)|San Nicola vescovo]] e [[Chiesa della Santa Famiglia (Palmi)|Santa Famiglia]].
Lo [[Statuto comunale]] riconosce [[San Nicola di Bari]] quale patrono della città «a salvaguardia delle radici cristiane della propria comunità».<ref>[http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=265 Art. 5 dello Statuto Comunale.]</ref> Inoltre, un decreto della "Sacra Congregazione dei Riti" del 12 settembre 1733 elesse [[Varia di Palmi|Maria Santissima della Sacra Lettera]] quale patrona della città<ref>{{Cita|Lovecchio|pag. 34|Francesco Lovecchio, 2000}}.</ref> e la devozione popolare, nel corso dei secoli, ha elevato [[Festa di San Rocco (Palmi)|San Rocco]] al titolo di compatrono e protettore.<ref>{{Cita|Leopardi|pag. 149|Anselmo C. Leopardi, 1988}}.</ref>
La radicata cultura cattolica cittadina è testimoniata anche dalla presenza secolare di quattro confraternite laiche dedicate alla ''[[Arciconfraternita del Santissimo Rosario di Pompei e della Sacra Lettera|Madonna del Rosario di Pompei e della Sacra Lettera]]'',<ref>Istituita il 9 settembre [[1580]].</ref> alla ''[[Nobile congrega di Maria Santissima del Carmelo|Madonna del Carmine]]'',<ref>Istituita nel [[1689]].</ref> all'''[[Venerabile congrega di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco|Immacolata Concezione e San Rocco]]''<ref>Istituita il 18 novembre [[1777]] dall'unione di due precedenti confraternite distinte dedicate ai due santi.</ref> ed al ''[[Congrega del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso|Santissimo Sacramento e Madonna del Soccorso]]'',<ref>Istituita presumibilmente nel [[XVI secolo]].</ref> e di alcuni conventi religiosi maschili ([[Ordine dei Frati Minori Conventuali]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo]], Piccoli fratelli di Gesù) e femminili ([[Suore Missionarie del Catechismo]], Ancelle riparatrici del Sacro Cuore di Gesù, [[Suore Salesiane dei Sacri Cuori]]).<ref>{{cita web|url=http://www.oppido-palmi.chiesacattolica.it/home_diocesi/diocesi/00022882_Istituti_Religiosi.html|titolo=Elenco degli Istituti Religiosi di Palmi|accesso=25 marzo 2013|dataarchivio=26 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151026201633/http://www.oppido-palmi.chiesacattolica.it/home_diocesi/diocesi/00022882_Istituti_Religiosi.html|urlmorto=sì}}</ref>
Inoltre, prima della fondazione di Palmi, nell'area dell'antica [[Tauriana]], già [[Diocesi di Tauriana|sede vescovile]], e sul [[Monte Sant'Elia (Palmi)|monte Aulinas]], sono nati o hanno vissuto personalità venerate quali [[santo|santi]] dalla [[chiesa cattolica]]. Queste figure sono [[Fantino il Vecchio|san Fantino il Vecchio]], [[Fantino il Giovane|san Fantino il Giovane]], [[Elia di Enna|sant'Elia lo Juniore]]<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/46850|titolo=bios Elia lo Juniore|accesso=16 febbraio 2013}}</ref> e [[Filarete|san Filarete]].<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/48640|titolo=San Filarete di Calabria Monaco|accesso=26 marzo 2020}}</ref>
===
{{vedi anche|Varia di Palmi|Festa di San Rocco (Palmi)}}
[[File:Varia di Palmi 2013 - 004.jpg|miniatura|Varia di Palmi del 2013]]
[[File:San Rocco con Palmi sullo sfondo.png|thumb|upright=2.3|left|La processione di San Rocco in via del Concordato.]]
Sono numerose le antiche tradizioni che si conservano e si tramandano a Palmi nei secoli.<ref>{{Cita|Lovecchio|p. 11|Francesco Lovecchio, 1991}}.</ref> Tra queste vi sono la [[Varia di Palmi]] (inserita nella [[Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità]] dell'[[UNESCO]]), la [[Festa di San Rocco (Palmi)|festa di San Rocco]] con il "corteo degli spinati", le processioni a mare per la [[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare|Madonna dell'Alto Mare]],<ref>{{Cita|Guida Touring 2003|p. 185|GT, 2003}}.</ref> con i cavalli per [[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare|San Fantino]] o per antichi sentieri montani per Sant'Elia.<ref>{{Cita|Lovecchio|p. 12|Francesco Lovecchio, 1991}}.</ref>
La Varia di Palmi è un enorme carro sacro che rappresenta l'universo e l'assunzione in cielo della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]]. Sopra il carro, avente un'altezza di 16 metri e trasportato a spalla da 200 portatori (''mbuttaturi''), trovano posto figuranti umani che rappresentano la Madonna (chiamata "''Animella''"), il [[Dio|Padreterno]], gli [[Apostolo|Apostoli]] e gli angeli.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=217|titolo=Descrizione della Varia di Palmi|accesso=7 marzo 2013}}</ref> Altri momenti importanti di fede e tradizione dell'evento sono la [[Varia di Palmi#La festa di Maria Santissima della Sacra Lettera|processione del quadro di Maria Santissima della Lettera e del reliquiario del Sacro Capello]] e l'[[Varia di Palmi#L.27elezione dell.27Animella|elezione popolare dell'Animella]].<ref>{{Cita|Lovecchio|pp. 38-39|Francesco Lovecchio, 2000}}.</ref> L'edizione del 2013, anno nel quale l'evento è stato iscritto tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità UNESCO, ha visto la partecipazione di circa {{formatnum:180000}} spettatori.<ref>{{cita web|url=http://calabria.weboggi.it/Cultura/21770-Varia-2013,-evento-a-Palmi%3A-180.000-gli-spettatori|titolo=Varia 2013, evento a Palmi: {{formatnum:180000}} gli spettatori|accesso=1º ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004225943/http://calabria.weboggi.it/Cultura/21770-Varia-2013,-evento-a-Palmi%3A-180.000-gli-spettatori|dataarchivio=4 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Sono molte anche le tradizioni che riguardano la [[Festa di San Rocco (Palmi)|festa di San Rocco]]. La principale è il "corteo degli Spinati" formato da fedeli che, per tutta la processione della statua del santo, per [[ex voto]] vestono a torso nudo una cappa di spine (chiamata ''Spalas'') oppure una corona, sempre di spine, a ricordo di quella "indossata" da [[Gesù]] sulla Croce.<ref>{{cita web|url=http://www.mariscalabria.it/tradizioni.html|sito=MARIS|titolo=Le tradizioni da scoprire|accesso=7 aprile 2013|dataarchivio=5 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131005001134/http://www.mariscalabria.it/tradizioni.html|urlmorto=sì}}</ref> Un'altra forma di ex voto consiste nella deposizione, ai piedi della statua, di [[cera|cere]] raffiguranti organi e parti del corpo umano che testimoniano gravi malattie superate oppure operazioni chirurgiche subite. Caratterizzano la processione di San Rocco anche la lunghezza del percorso (oltre 7 km), la durata (circa quattro ore e mezza) e l'elevato numero di fedeli che partecipa alla stessa, circa {{formatnum:20000}}.<ref>{{cita web|url=https://www.presenzacalabria.it/2019/08/18/festa-di-s-rocco-a-palmi-vera-manifestazione-di-fede-di-oltre-ventimila-fedeli/|titolo=FESTA DI S. ROCCO A PALMI, VERA MANIFESTAZIONE DI FEDE DI OLTRE VENTIMILA FEDELI|accesso=16 agosto 2020}}</ref>
Di seguito viene proposto l'elenco completo delle festività religiose secolari svolte nel centro cittadino:
* ''[[Festa del Santissimo Crocifisso (Palmi)|Festa del Santissimo Crocifisso]]'' ([[XVII secolo]]),<ref>Rocco Liberti, Le confraternite nella Piana di Gioia (diocesi di Oppido Mamertina-Palmi), in Incontri meridionali, Luigi Pellegrini Editore, 1985.</ref> il 3 maggio;
* ''[[Festa di sant'Antonio di Padova (Palmi)|Festa di Sant'Antonio di Padova]]'' ([[XIX secolo]]),<ref>{{cita web|url=http://filippo-marino.it/Mons_Valentino_Marino/DON_VALENTINO_MARINO.html|titolo=Biografia di Don Valentino Marino|urlmorto=sì|accesso=23 marzo 2017|dataarchivio=9 luglio 2012|urlarchivio=https://archive.is/20120709103852/http://filippo-marino.it/Mons_Valentino_Marino/DON_VALENTINO_MARINO.html}}</ref> 13 giugno;
* ''[[Festa della Beata Vergine del Carmelo (Palmi)|Festa di Maria Santissima del Carmelo]]'' (XVII secolo),<ref>{{Cita|Leopardi|p. 168|Anselmo C. Leopardi, 1988}}.</ref> il 16 luglio;
* ''[[Festa di Maria Santissima del Soccorso (Palmi)|Festa di Maria Santissima del Soccorso]]'' ([[XVI secolo]]),<ref>Paolo Gualtieri, ''Glorioso Trionfo over leggendario di SS. Martiri di Calabria'', Napoli, Matteo Nucci, 1630, p. 303.</ref> il 5 agosto;
* ''[[Festa di San Rocco (Palmi)|Festa di San Rocco]]'' e "''corteo degli spinati''" (XVI secolo),<ref>Domenico Ferraro, San Rocco, Polistena, Tipolitografia Varamo, 1993</ref> il 16 agosto;
* ''[[Varia di Palmi|Festa di Maria Santissima della Lettera e della Varia di Palmi]]'' (XVI secolo),<ref>{{cita web|url= http://www.calabriaportal.com/tradizioni/eventi-folklore-in-calabria/213-varia-di-palmi.html |titolo= Varia di Palmi - Il primo patrimonio immateriale dell'UNESCO calabrese |accesso= 2 agosto 2014 }}</ref> l'ultima domenica di agosto, a cadenza pluriennale;
* ''Festa di San Nicola'', il 6 dicembre;
* ''[[Festa di Maria Santissima Immacolata (Palmi)|Festa di Maria Santissima Immacolata]]'' (XVII secolo),<ref>{{Cita|De Salvo|pag. 152|Antonio De Salvo, 1899}}.</ref> l'8 dicembre.
Nelle frazioni invece sono celebrate le seguenti festività religiose:
* ''[[Chiesa di Sant'Elia (Palmi)##Festa di Sant'Elia|Festa di Sant'Elia]]'' (XIX secolo),<ref>Domenico Guardata, Memorie sulla Città e territorio di Palme 1850-1858, Palmi, 1858. Pagina 36.</ref> il 20 luglio sull'[[Monte Sant'Elia (Palmi)|omonimo monte]];
* ''[[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare#Festa di san Fantino|Festa di san Fantino]]'' ([[VI secolo]], ma ripristinata nel [[XXI secolo]]), il 24 luglio a [[Taureana di Palmi]] con processione a cavallo con cavalieri in costumi d'epoca;
* ''[[Festa di Maria Santissima dell'Alto Mare]]'' ([[VI secolo]]),<ref>{{cita web|url=http://www.costaviolaonline.it/news.php?id=6758|titolo=Palmi (RC) Festa della “Madonna dall’Alto mare e di San Fantino”|accesso=12 giugno 2013}}</ref> l'ultima domenica di luglio a Taureana di Palmi, con trasporto a mare dell'effigie della Vergine da Pietrenere fino allo [[Scoglio dell'Ulivo]];
[[File:Giganti di Palmi (RC).jpg|300px|upright=0.5|thumb|La coppia più antica e conosciuta dei "[[Giganti (folclore)|Giganti]]".]]
* ''[[Chiesa di Sant'Elia (Palmi)##Festa di Maria Santissima della Montagna|Festa di Maria Santissima della Montagna]]'' (XX secolo), il 2 settembre sul [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]].
Tutte le feste religiose cittadine sono accompagnate al mattino dalla "[[Giganti (folclore)|sfilata dei Giganti]]". I Giganti sono due alte figure di cartapesta che vengono portate a spalla per le strade e le piazze facendole roteare su sé stesse a simulazione di un ballo e al suono incalzante dei tamburi.<ref name="GDP">{{Cita|Lovecchio|pp. 36-39|Francesco Lovecchio, 1991}}.</ref> Una rappresenta un guerriero saraceno di nome Grifone mentre l'altra una donna bianca di nome Mata.<ref name="GDP"/> I Giganti di Palmi furono esposti nel 1987, su richiesta della Regione Calabria, al Museo di antropologia ed etnografia di Torino in rappresentanza della cultura e delle tradizioni della Calabria.<ref name="IGDP">Periodico ''Madre Terra News'', n. 21, settembre 2011, pp. 18-19.</ref> Sempre la Regione, nel [[2015]], ha fatto sfilare i Giganti a [[Milano]] lungo i viali di [[Expo 2015]], nella "settimana del protagonismo calabrese". Nel corso degli anni i Giganti di Palmi hanno avuto modo di "danzare" anche in altre città, come ad esempio [[Foligno]], [[Venezia]] ed ancora Milano ([[1990]]).<ref name="IGDP"/>
Infine, tra le tradizioni folcloristiche della città vi è la particolarità del giorno in cui viene festeggiato il [[carnevale]]. Difatti a Palmi il carnevale viene celebrato la domenica successiva al [[mercoledì delle Ceneri]], in [[Quaresima|periodo quaresimale]]. L'evento, che prende il nome di "Ottava di Carnevale", è tra l'altro il principale carnevale della [[città metropolitana di Reggio Calabria]] ed uno dei più importanti della regione.<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornaledellapianadigioiatauro.it/-%20Il%20Giornale%20della%20Piana%20di%20Gioia%20Tauro%202012/Palmi%20-%20Carnevale%20di%20Palmi%202012.htm|titolo=Ottava di Carnevale 2012|accesso=17 febbraio 2013}}</ref> La festa, che risale al XIX secolo, probabilmente deve la sua particolarità alla scelta di attirare persone, e quindi di aumentare il commercio locale, in una domenica nella quale non era più celebrato, nei centri vicini, il carnevale. L'evento vede la partecipazione di carri mascherati provenienti da ogni parte della Calabria e dalla Sicilia.<ref>{{cita web|url=http://www.newz.it/2012/02/22/domenica-a-palmi-lottava-di-carnevale/135621/|titolo=Provincia di RC, Ottava di Carnevale 2012|accesso=17 febbraio 2013}}</ref>
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Ospedale di Palmi 2.jpg|thumb|L'Ospedale Francesco Pentimalli.]]
Fin dal [[1667]] a Palmi esiste una struttura ospedaliera, quando vi era un «ospitio Ecc.mi D.ni Marchionis Arenae» poiché avviato grazie al feudatario [[Andrea Concublet]].<ref>Rocco Liberti, periodico "Madre Terra News" n. 18 giugno 2001 pag. 18.</ref> Nel XIX secolo l'ospedale cittadino era ubicato nel rione [[Spirito Santo]] mentre, nello scorso secolo, fu in attività fino agli anni sessanta l'ospedale [[Regina Margherita]] nel rione Ajossa.
Il 10 luglio [[1969]] venne infine inaugurato, in ''via Bruno Buozzi'', l'attuale [[Ospedale Civile Francesco Pentimalli (Palmi)|Ospedale Francesco Pentimalli]] dotato, tra gli altri, dell'unico [[Camera di decompressione|centro iperbarico]] pubblico della [[Calabria]].<ref>{{cita web|url=http://www.osteomielite.it/centri_iperbarici.htm|titolo=Elenco centri iperbarici italiani|accesso=25 marzo 2013}}</ref>
[[File:Piazza Giovanni Amendola (Palmi).jpg|thumb|La [[Fontana della Palma#Piazza Giovanni Amendola|piazza Giovanni Amendola]].]]
Palmi è sede di un [[Ordinamento della giustizia in Italia|circondario giudiziario]], comprendente i 33 comuni della [[Piana di Gioia Tauro]]. Il circondario di Palmi rientra, con quello di [[Locri]], nel distretto della [[Corte d'appello (Italia)|corte d'appello]] di [[Reggio Calabria]]. Il tribunale di Palmi fu istituito con [[regio decreto]] n. 837 il 25 settembre [[1862]].<ref>{{Cita web |url=http://www.archivi-sias.it/Scheda_Complesso.asp?FiltraComplesso=760400164 |titolo=Data istituzione Tribunale di Palmi. |accesso=28 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923173154/http://www.archivi-sias.it/Scheda_Complesso.asp?FiltraComplesso=760400164 |dataarchivio=23 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref> Le strutture del circondario giudiziario sono il nuovo Palazzo di Giustizia, il vecchio Tribunale, la Sezione di PIG,<ref>[http://www.tribunaledipalmi.it/come_arrivare.php uffici del vecchio Tribunale.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120203100927/http://www.tribunaledipalmi.it/come_arrivare.php |data=3 febbraio 2012 }}</ref> gli uffici del [[Giudice di Pace]] ed il carcere (realizzato nel 1979 e formato dalla casa circondariale più la casa di reclusione).
== Cultura ==
[[File:Francobollo Palmi.PNG|thumb|Nel 1987 venne emesso un francobollo con disegnato la baia della Tonnara e lo Scoglio dell'Ulivo.]]
===
====
La biblioteca principale della città è la [[biblioteca comunale Domenico Topa]], fondata nel [[1890]] e divisa in nove sezioni.<ref name="DT">{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=343|titolo=Biblioteca Comunale "D. Topa"|accesso=7 febbraio 2013}}</ref> La biblioteca, sede di uno dei dodici "distretti bibliotecari" della Regione Calabria,<ref>{{cita web|url=http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=761&Itemid=9|titolo=Elenco distretti bibliotecari della Calabria|accesso=7 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140105014949/http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=761&Itemid=9|dataarchivio=5 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref> dispone di oltre {{formatnum:120000}} volumi ed è specializzata in storia e letteratura della Calabria, con particolare riferimento al XVI secolo, XVII secolo e XVIII secolo.<ref name="DT"/> La sua collocazione attuale è all'interno del complesso museale della [[Casa della cultura (Palmi)|Casa della cultura]].
Nello stesso edificio è ospitata anche la [[Sezione di Archivio di Stato di Palmi|Sezione di Archivio di Stato]], creata nel [[1960]], con una biblioteca interna che consta di 1.339 volumi ed opuscoli editi tra il XIX secolo ed il XX secolo, 41 testate di periodici, in parte acquistati dal [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]] ed in parte donati. I testi conservati riguardano la storia politica, economica, sociale, culturale italiana e calabrese, con particolare riferimento alla città di Palmi. Sono inoltre conservati atti notarili e dell'Ufficio del Registro, dal [[XVII secolo]] a oggi, da tutti i centri del Distretto di Palmi.<ref>[http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it/saspalmi/biblioteca.html La biblioteca dell'Archivio di Stato] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130702214402/http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it/saspalmi/biblioteca.html |data=2 luglio 2013 }}</ref>
====
La vocazione cittadina nel campo della ricerca è attiva fin dal [[1673]], quando il filosofo [[Giovanni Alfonso Borelli]] istituì un «[[accademia]] di scienziati che trattavano discipline alle lettere ed alle scienze naturali pertinenti». Dell'accademia facevano parte alcune personalità provenienti dalla Calabria, dalla [[Puglia]] e dalla [[Sicilia]].<ref>Camillo Minieri Riccio, "Notizia delle accademie istituite nelle provincie napolitane", 1878</ref>
Attualmente Palmi è sede della Scuola di psicologia applicata "Giuseppe Sergi", ente nato nel [[1974]] con l'obiettivo di creare un centro di ricerca ed educazione per formare le nuove generazioni.<ref name="GS">{{cita web|url=http://www.scuolapsicologia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=70|titolo=Storia della scuola "G. Sergi"|accesso=7 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121211154126/http://www.scuolapsicologia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=70|dataarchivio=11 dicembre 2012}}</ref> La scuola, oltre a pubblicare riviste del settore, è accreditata dalla Regione Calabria ed ha stipulato convenzioni, per la realizzazione di tirocini, con le facoltà di psicologia della [[Sapienza - Università di Roma]] e dell'[[Università di Urbino]].<ref name="GS"/> Inoltre a Palmi ha sede l'Istituto Professionale Statale di Architettura.<ref>{{cita web|http://www.misterimprese.it/calabria/reggio-calabria/palmi/scuole-pubbliche/1965074.html|IPS di Architettura|07-02-2013}}</ref>
====
[[File:Liceo Scientifico di Palmi.jpg|thumb|upright=1.0|L'Istituto d'Istruzione Superiore "Nicola Pizi".]]
A Palmi sono ubicate diverse scuole di ogni ordine e grado, che fanno della città il maggior polo scolastico della [[città metropolitana di Reggio Calabria]] dopo il capoluogo.<ref name="SP">{{cita web|http://www.tuttitalia.it/calabria/43-scuole/|Città della Calabria con più scuole|07-02-2013}}</ref> Difatti sono circa {{formatnum:6000}}<ref>{{cita web|http://www.costaviolaonline.it/12028-riapre_la_scuola_oltre_seimila_studenti_invaderanno_palmi.html|Articolo su "Costa Viola online"|17-09-2012}}</ref> gli studenti che frequentano i 43 edifici scolastici<ref name="SP"/> presenti in città, con un alto tasso di pendolarismo dai centri del versante tirrenico della provincia. Pertanto Palmi è anche sede di distretto scolastico, il n. 34.<ref>{{cita web | url = http://www.rcscuola.it/scuole/distr1.asp | titolo = Dati e comuni del D.S. 34 di Palmi | data = 07-02-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130225025016/http://www.rcscuola.it/scuole/distr1.asp | dataarchivio = 25 febbraio 2013 | urlmorto = sì }}</ref>
La scuola superiore più antica è il [[liceo classico]] "Nicola Pizi", istituito come ginnasio il 28 luglio [[1889]] con regio decreto n. 6321 dal re [[Umberto I]].<ref name="LP">{{cita web|url=http://www.liceopizipalmi.eu/contenuti.php?argomento=istituto|titolo=Storia dell'"Istituto Nicola Pizi"|accesso=7 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121209122126/http://www.liceopizipalmi.eu/contenuti.php?argomento=istituto|dataarchivio=9 dicembre 2012}}</ref> Nel [[1909]] nacque invece la Colonia Agricola, con il contributo di {{formatnum:250000}} [[dollaro|dollari]] della [[Croce Rossa Americana]], trasformata successivamente in scuola tecnica agraria "Luigi Razza" fino al 1953, quando divenne l'attuale istituto agrario "Luigi Ferraris". Nel [[1961]] vennero fondati l'[[Istituto tecnico|Istituto tecnico commerciale]] "Luigi Einaudi"<ref>{{cita web | url = http://www.itceinaudipalmi.it/paginepincipali2008/chisiamo.htm | titolo = Storia dell'ITC "L. Einaudi" | data = 07-02-2013 | dataarchivio = 4 settembre 2012 | urlarchivio = https://archive.is/20120904160336/http://www.itceinaudipalmi.it/paginepincipali2008/chisiamo.htm }}</ref> e l'[[Liceo delle scienze umane|istituto magistrale]] "Corrado Alvaro" (attuale liceo linguistico e delle scienze umane) mentre nel [[1968]] venne fondato, come istituto d'arte, il [[liceo artistico]] "Michele Guerrisi". Nel [[1971]] venne creato il [[liceo scientifico]] "Guglielmo Marconi"<ref>{{cita web | url = http://www.liceopizipalmi.eu/pof.pdf | titolo = POF dell'"Istituto Nicola Pizi" | data = 07-02-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120710203028/http://www.liceopizipalmi.eu/pof.pdf | dataarchivio = 10 luglio 2012 | urlmorto = sì }}</ref> che, dal 2000, è unito al liceo classico formando l'Istituto d'Istruzione Superiore "N. Pizi".<ref name="LP"/> Oltre alle suddette scuole, negli anni sono nati anche un Istituto Professionale di Industria e Artigianato<ref>{{cita web | url = http://www.guidamonaci.it/istituto-professionale-industria-e-artigianato-ipsia-ferraris-palmi-sasita-palm-_8_261011213023111.html | titolo = Scuole di Palmi | data = 07-02-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130927030212/http://www.guidamonaci.it/istituto-professionale-industria-e-artigianato-ipsia-ferraris-palmi-sasita-palm-_8_261011213023111.html | dataarchivio = 27 settembre 2013 | urlmorto = sì }}</ref> e l'Istituto tecnico privato "Luigi Pascoli".
==== Musei ====
Il museo principale cittadino è il complesso della [[Casa della cultura (Palmi)|Casa della cultura "Leonida Repaci"]]. La sua costruzione iniziò nel 1968, per volontà del Comune di Palmi e del [[Ministero dei lavori pubblici]]. L'edificio, inaugurato il 17 gennaio [[1982]],<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=85|titolo=Notizie sulla Casa della Cultura}}</ref> ha una superficie di oltre {{formatnum:2000}} m² ed al suo interno ospita, oltre alla Biblioteca comunale e all'[[Sezione di Archivio di Stato di Palmi|Archivio di Stato]], le seguenti sezioni:
* [[Pinacoteca Leonida ed Albertina Repaci]], che ospita di opere di maestri della pittura quali [[Édouard Manet]], [[Tintoretto]], [[Amedeo Modigliani]], [[Giorgio De Chirico]], [[Renato Guttuso]] ecc., donate dallo scrittore [[Leonida Repaci]] e dalla moglie Albertina alla città. La collezione è una delle più importanti pinacoteche d'[[arte moderna]] e [[arte contemporanea|contemporanea]] dell'[[Italia meridionale]];<ref name=LR>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=350|titolo=Notizie sulla pinacoteca "Repaci"|accesso=7 febbraio 2013}}</ref>
* [[Museo di etnografia e folclore Raffaele Corso]], che raccoglie oggetti della quotidianità, della fede e del folclore popolare calabrese<ref name=RC>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=348|titolo=Notizie sul Museo "Raffaele Corso"|accesso=7 febbraio 2013}}</ref> e, nel suo genere, è il più importante del [[sud Italia]];<ref name=NUOVA>{{Cita|Guida Touring 2003|pag. 155|GT, 2003}}.</ref>
* [[Museo musicale Francesco Cilea e Nicola Antonio Manfroce]], che raccoglie numerosi documenti dei due compositori (spartiti, manoscritti, schizzi e bozzetti), cimeli di [[Vincenzo Bellini]],<ref name="GTN" /> ritratti di [[Gioachino Rossini]] e [[Wolfgang Amadeus Mozart]], fotografie con dediche di [[Giacomo Puccini]] e [[Arturo Toscanini]];<ref name="GTMMM"/>
* [[Antiquarium Nicola De Rosa]], contenente materiali provenienti dall'antica [[Tauriana]] ed oggetti ritrovati sui fondali del mare lungo la Costa Viola, tra i quali capitelli, urne, ancore, monete, statuette in marmo, anfore ed un busto dell'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]];
* [[Gipsoteca Michele Guerrisi]], che accoglie i calchi in gesso delle opere dello scultore Michele Guerrisi e diversi acquerelli dello stesso, offerti dalla moglie. Inoltre nella gipsoteca si possono osservare sculture di [[Francesco Jerace]] e [[Alessandro Monteleone]].
=== Media ===
==== Stampa ====
A Palmi ha sede la rivista mensile denominata "La Piana".
==== Radio ====
L'unica radio cittadina è Radio Pienezza di Vita (1982), emittente della comunità evangelica locale. Tra le tante radio libere del passato, le principali furono Radio King International (1978-2016), emittente che si occupava di musica, attualità ed eventi cittadini e Radio Antenna Sud.
[[File:Crocifisso Palmi.jpg|thumb|left|Il Crocifisso ligneo del XVII secolo.]]
[[File:Quadro Madonna della Sacra Lettera di Palmi.jpg|thumb|upright=0.8|Il quadro della Madonna della Sacra Lettera, del XVIII secolo.]]
Dell'arte cittadina dei secoli passati poco o nulla rimane attualmente, in quanto i vari terremoti che si sono susseguiti nel corso del tempo hanno sempre distrutto ogni forma architettonica ed artistica. Pertanto le uniche opere di valore artistico del passato, arrivate ai nostri giorni, sono alcune statue religiose custodite nelle chiese e sottratte alle macerie, in quanto venerate anche allora dalla popolazione locale. Tra queste, l'opera principale è senza dubbio un pregevole ''[[Festa del Santissimo Crocifisso (Palmi)#La statua|Crocifisso ligneo]]'' del XVII secolo, custodito nell'[[Chiesa del Santissimo Crocifisso (Palmi)|omonima chiesa]] e realizzato probabilmente da fra' [[Umile da Petralia]]. L'opera è segnalata nell'Inventario degli Oggetti d'Arte d'Italia di [[Alfonso Frangipane]].
Del XVIII secolo sono invece le statue della ''[[Festa di Maria Santissima del Soccorso (Palmi)|Madonna del Soccorso]]'' e della ''[[Festa della Beata Vergine del Carmelo (Palmi)|Madonna del Carmine]]'', realizzate dal De Lorenzo<ref>{{cita web|http://www.costaviolaonline.it/11642-oggi_a_palmi_la_festa_di_maria_santissima_del_soccorso.html|opere del De Lorenzo a Palmi|14-02-2013}}</ref> e custodite nelle omonime chiese. Sempre del settecento è anche un dipinto, con manta argentata, della ''[[Varia di Palmi|Madonna della Sacra Lettera]]''<ref>{{Cita|Lovecchio|pag. 33|Francesco Lovecchio, 2000}}.</ref> che è collocato nella [[Duomo di Palmi|Concattedrale]]. Invece al XVII secolo è databile la statua di ''[[Festa di San Rocco (Palmi)#La statua|san Rocco]]'', anche se l'autore a tutt'oggi è ignoto.
L'importanza storica di Palmi nel campo artistico<ref name="GTN"/> è testimonianza, nel XIX secolo, da una scuola comunale di disegno attiva già nel [[1888]]<ref name="ReferenceB"/> dal pittore [[Domenico Augimeri]], che realizzò molte opere d'arte<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=DTgIlG0OY6EC&pg=PA19&lpg=PA19&dq=Domenico+Augimeri+catanzaro+cittanova&source=bl&ots=J8wdcnoGpr&sig=fEq_OMl1lGPHVLekQos8nyl160M&hl=it&sa=X&ei=rSodUdrlJsTusgaT5YGgCA&ved=0CDwQ6AEwAw#v=onepage&q=Domenico%20Augimeri%20catanzaro%20cittanova&f=false|titolo=Breve biografia di Domenico Augimeri|accesso=14 febbraio 2013}}</ref> custodite in vari luoghi della Calabria, tra cui [[Catanzaro]], [[Cittanova (Italia)|Cittanova]] e Reggio Calabria. A Palmi è custodito il suo quadro raffigurante ''san Giuseppe con Bambino''. La conferma dell'importanza rivestita dalla città nel campo artistico fu confermata nel XX secolo dall'artista Michele Guerrisi, che ebbe a Palmi la sua formazione artistica e realizzò alcuni dei più importanti monumenti cittadini,<ref>{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/michele-guerrisi_(Dizionario-Biografico)/|Treccani, biografia di Michele Guerrisi|07-02-2013}}</ref> e dall'istituzione di un [[liceo artistico]], di una [[Casa della Cultura (Palmi)#Gipsoteca Michele Guerrisi|gipsoteca]] e di una [[Casa della Cultura (Palmi)#Pinacoteca Leonida ed Albertina Repaci|pinacoteca]].
===
In città aveva sede, fino al 2009, l'[[Accademia d'arte drammatica della Calabria]], che organizzava corsi per attori di prosa e registi e la formazione professionale di scenografi, truccatori, costumisti, elettricisti, macchinisti e fonici. L'ente era finanziato e accreditato dalla Regione Calabria e dal [[Fondo sociale europeo]] riconoscendolo come «idoneo a promuovere l'elevazione del livello culturale dei cittadini nel campo artistico e dello spettacolo».<ref name=LRC>LEGGE REGIONALE 8 gennaio 1990, n. 5, pubblicato sulla GU n.28 del 21-7-1990</ref>
Per quanto riguarda le attività teatrali, fino a qualche anno fa, ogni estate Palmi era parte integrante del ''Magna Grecia Teatro Festival'', rassegna itinerante organizzata dalla Regione Calabria e svolta al [[Marina di Palmi#Teatro all'aperto|teatro all'aperto di località Motta]].<ref>{{cita web | url = http://www.magnagreciateatrofestival.it/index.php/calendario/palmi.html | titolo = Magna Grecia Teatro Festival a Palmi | data = 07-02-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131020201009/http://www.magnagreciateatrofestival.it/index.php/calendario/palmi.html | dataarchivio = 20 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}</ref>
=== Cinema ===
Il territorio palmese, nell'ultimo decennio, è stato un set naturale nel quale sono stati girati alcuni film cinematografici ed alcune serie televisive. Tra le produzioni cinematografiche vi sono i film ''[[Diciotto anni dopo]]'' (2010),<ref>{{cita web | url = https://ilplog.wordpress.com/2011/09/25/su-diciotto-anni-dopo-di-edoardo-leo/ | titolo = Scheda sul film "Diciotto anni dopo" | data = 06-03-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160503050634/https://ilplog.wordpress.com/2011/09/25/su-diciotto-anni-dopo-di-edoardo-leo/ | dataarchivio = 3 maggio 2016 | urlmorto = sì }}</ref> ''[[The Opening]]'' ([[2013]])<ref>{{cita web|http://www.celluloidportraits.com/film/5832_1_The_Opening.html|Scheda sul film "The Opening"|06-03-2013}}</ref> e ''[[U.S. Palmese]]'' ([[2025]]), quest'ultimo interamente dedicato alla locale squadra di calcio.<ref>{{Cita web|url=https://www.ciakmagazine.it/news/extra/lintervista/u-s-palmese-rocco-papaleo-un-invito-per-il-sud-ad-osare/|titolo=U.S. Palmese, Rocco Papaleo: «Un invito per il Sud ad osare»}}</ref> Per la [[televisione]], sono state girate a Palmi scene delle serie ''[[Stiamo bene insieme]]'' ([[2002]]),<ref>{{cita web|http://www.film.it/televisione/notizie/stiamo-bene-insieme2/|Scheda della serie tv|06-03-2013}}</ref> ''[[Solo (serie televisiva)]]'' ([[2016]]) e ([[2018]]),<ref>{{cita web|https://www.sorrisi.com/tv/fiction/marco-bocci-sta-per-tornare-Solo|Scheda della serie tv "SOLO"|18-06-2022}}</ref> e della miniserie tv ''[[Artemisia Sanchez]]'' ([[2006]]).<ref>{{cita web | url = https://calabriainciak.blogspot.it/2010/12/artemisia-sanchez-italia-2007.html | titolo = Scheda della miniserie tv | data = 06-03-2013 | dataarchivio = 10 dicembre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141210061035/http://calabriainciak.blogspot.it/2010/12/artemisia-sanchez-italia-2007.html | urlmorto = sì }}</ref>
=== Musica ===
{{Doppia immagine|right|Francesco_Cilea.jpg||Никола_Манфрочи.jpg||Ritratti di Francesco Cilea e Nicola Antonio Manfroce|larghezza totale=300}}
La musica ha svolto un ruolo importante nella storia cittadina fin dalla fine del XVIII secolo. Ciò è dovuto anche alla nascita a Palmi di compositori quali [[Nicola Antonio Manfroce]] e [[Francesco Cilea]],<ref name=FC>{{cita web|url=http://www.comune.palmi.rc.it/index.php?action=index&p=228|titolo=Biografia di Francesco Cilea|accesso=10 febbraio 2013}}</ref> che crearono opere liriche come l{{'}}''[[Ecuba (Manfroce)|Ecuba]]'', ''[[L'Arlesiana (opera)|L'Arlesiana]]'' o ''[[Adriana Lecouvreur (opera)|Adriana Lecouvreur]]'' che riscuoterono successo nei maggiori teatri italiani, dal [[Teatro San Carlo]] di Napoli<ref>{{cita web|url=http://www.decennionapoleonico.it/index.php?p=articolo&value=67|titolo=Storia dell'opera L'Ecuba al San Carlo di Napoli|accesso=10 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020103750/http://www.decennionapoleonico.it/index.php?p=articolo&value=67|dataarchivio=20 ottobre 2013}}</ref> al [[Teatro alla Scala]] di Milano.<ref>{{cita web | url = http://www.teatro.org/spettacoli/recensioni/adriana_lecouvreur_4907 | titolo = Adriana Lecouvreur andata in scena alla Scala di Milano | data = 10-02-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131020150531/http://www.teatro.org/spettacoli/recensioni/adriana_lecouvreur_4907 | dataarchivio = 20 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}</ref>
Dal 1977 Palmi ospita annualmente una «stagione concertistica», organizzata dall'"Associazione amici della musica".<ref>{{cita web | url = http://www.amicimusicapalmi.it/stagione.htm | titolo = Programma dettagliato delle "stagioni concertistiche" degli ultimi anni | data = 06-03-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140203114850/http://www.amicimusicapalmi.it/stagione.htm | dataarchivio = 3 febbraio 2014 | urlmorto = sì }}</ref> All'interno della stagione viene svolto il ''Concorso Musicale Nazionale Francesco Cilea'', concorso per [[flauti|flauto]] e musica d'insieme più antico d'Italia.<ref>{{cita web | url = http://www.amicimusicapalmi.it/stagione.htm | titolo = Scheda del "Concorso Cilea" | data = 06-03-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140203114850/http://www.amicimusicapalmi.it/stagione.htm | dataarchivio = 3 febbraio 2014 | urlmorto = sì }}</ref>
=== Cucina ===
[[File:Barca pescespada 3.jpg|thumb|left|Tipica feluca per la pesca del pesce spada nella Costa Viola.]]
La gastronomia di Palmi affonda le sue radici nella tradizione [[dieta mediterranea|mediterranea]], ma offre anche note speziate e agrodolci tipiche della [[cucina spagnola]]. Tra i primi piatti tipici vi sono la ''pasta china'', timballo di pasta cotto al forno e condito con uova, salame, ragù e pomodoro<ref name="VPV">{{cita web | url = http://www.viapervia.it/citta/da-sapere/citta_Palmi.html | titolo = Piatti tipici di Palmi | data = 15-02-2013 | dataarchivio = 14 maggio 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160514173405/http://www.viapervia.it/citta/Da-sapere/citta_palmi.html | urlmorto = sì }}</ref> e la [[stroncatura]], pasta costituita da grano duro e farine integrali. Quest'ultima può essere cucinata «alla parmisana», cioè cotta in padella con aglio, alici, peperoncino piccante, pangrattato ed olio extravergine d'oliva,<ref>periodico "Madre Terra News" n. 0 dicembre 2009 pag. 22.</ref> o accompagnata con le sarde, pescespada o seppia.<ref name="GUP">"Guida Palmi", guida creata dall'Assessorato al Turismo del Comune di Palmi</ref> La stroncatura è stata scelta per rappresentare Palmi e la Calabria al padiglione [[Rai]] di [[Expo 2015]].<ref>{{cita web | url = http://www.respiriamoverde.com/blog/2015/03/10/la-stroncatura-di-palmi-expo-rappresentera-la-calabria/ | titolo = Dalla città di Palmi all’EXPO: la Stroncatura rappresenterà la Calabria | data = 20-06-2015 | dataarchivio = 24 luglio 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150724025754/http://www.respiriamoverde.com/blog/2015/03/10/la-stroncatura-di-palmi-expo-rappresentera-la-calabria/ | urlmorto = sì }}</ref>
Tra i secondi piatti vi sono lo ''[[stoccafisso]]'' preparato con svariate ricette tipiche, la ''[[parmigiana di melanzane]]'' o di zucchine, la ''tortiera di alici'' ed il ''[[pesce spada]]''.<ref name="GUP"/> Quest'ultimo può essere cucinato «[[Pesce spada alla ghiotta|alla ghiotta]]», e cioè farcito con mollica, capperi, olive, pepe nero e poi cotto a vapore o condito con salse differenti, oppure cucinato «in salmoriglio», e cioè grigliato e condito con il ''[[salmoriglio]]'' che è una salsetta di origine spagnola a base di olio, limone, aglio, sale, pepe nero, prezzemolo e origano.
Tra i biscotti tipici locali vi è lo '''nzuddu'', preparato con latte, miele e mandorle e venduto nelle bancarelle della [[Festa di San Rocco (Palmi)#La fiera di san Rocco|fiera di San Rocco]]. Tra i dolci vi sono le ''zeppole'' nel periodo natalizio, la ''pignolata'' e le ''nacatole'' per il carnevale e i ''cuddhureddi'' per la festa di [[Pasqua]].<ref name="VPV"/> I cuddhureddi sono dolci realizzati da farina di grano e zucchero, con la peculiarità di avere inserite delle uova sode (in numero dispari) quali «segno della rinascita».<ref>Periodico "Madre Terra News" n. 3 marzo 2010, pag. 19.</ref>
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Lo studio dell'area urbana di Palmi, effettuato dalla Provincia di Reggio Calabria tramite il ''Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale'', individua oltre i confini comunali un primo «anello» di area urbana, formato dall'unione dei comuni di Palmi e Seminara per popolazione di circa {{formatnum:22700}} abitanti, in quanto «Palmi e Seminara presentano caratteri di continuità e di contiguità territoriale, oltre ad una consolidata tradizione di flussi di servizio».<ref>{{cita web|url=http://ptcp.provincia.rc.it/index.php/elaborati/cat_view/79-documenti-ptcp/80-relazioni-e-allegati-ptcp|titolo=P.T.C.P. pagina 405|accesso=12 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref> Secondo uno studio condotto dalla società Cityrailways<ref>Studio Cityrailways sugli Urbanismi italiani edizione 2011.</ref> sugli urbanismi italiani, l'area urbana (chiamato ''distretto metropolitano'') di Palmi comprenderebbe i comuni di Bagnara Calabra, Melicuccà, San Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Seminara e Sinopoli per una popolazione totale di {{formatnum:42535}} abitanti. Tornando ai dati del P.T.C.P., Palmi risulta essere anche il principale polo di attrazione della mobilità da parte dei centri della Piana (popolazione totale di oltre {{formatnum:170000}} abitanti), con una domanda di spostamento giornaliera attratta di oltre {{formatnum:10000}} persone per i motivi "casa-lavoro", "casa-scuole" e "casa-affari personali.<ref>{{cita web|url=http://ptcp.provincia.rc.it/index.php/elaborati/cat_view/78-documenti-preliminare-ptcp/56-tavole-quadro-conoscitivo-preliminare-ptcp/59-m-sistema-della-mobilita|titolo=P.T.C.P. Quadro conoscitivo "sistema della mobilità"|accesso=12 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131110070120/http://ptcp.provincia.rc.it/index.php/elaborati/cat_view/78-documenti-preliminare-ptcp/56-tavole-quadro-conoscitivo-preliminare-ptcp/59-m-sistema-della-mobilita|dataarchivio=10 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>[[File:Cartografia comune di Palmi.png|thumb|Il territorio comunale di Palmi con le sue frazioni.]]
====
Agli inizi del [[XIX secolo]] però la città iniziò ad espandersi ben oltre il piano del De Cosiron, tanto che nel [[1824]], tramite decreto regio, nei terreni del quartiere "Spirito Santo" furono creati piccoli lotti.<ref>{{Cita|F. Martorano, pag. 238}}.</ref>
Nel [[1872]] Palmi adottò un [[regolamento edilizio]], che costituiva un articolato teso al decoro urbano. Lo stesso venne integrato nel [[1895]] con nuovi articoli volti alla tutela dei monumenti e degli edifici di pregio. Un nuovo regolamento edilizio venne approvato anche nel [[1907]] mentre, nel [[1910]] venne adottato un regolamento d'igiene per gli ambienti rurali.
==== Il Piano Regolatore Generale del 1908 ====
Il [[terremoto del 1908]] distrusse anch'esso, per l'ennesima volta, la città e pertanto si intervenne con un nuovo [[Piano Regolatore]], precisamente nel [[1911]], e si riprese a costruire non facendo rimanere più nulla dell'architettura provvisoria del XIX secolo. Il piano regolatore venne redatto dall'ing. A. Pucci e fu approvato in consiglio comunale lo stesso anno. Detto piano venne approvato dal [[Ministero dei lavori pubblici]] con [[regio decreto]] del 24 settembre [[1914]]. Il piano fece scomparire definitivamente il quartiere Borgo e quello di San Nicola, mentre il rione Spirito Santo venne poco a poco inglobato dal tessuto urbano. Della città ottocentesca rimasero soltanto le tre piazze quadrate e parte della Cittadella. La realizzazione del piano avvenne sotto la direzione dell'ufficio del [[Genio Civile]] che mantenne a Palmi una sezione autonoma fino al 16 ottobre del [[1939]]. La lenta ricostruzione durò alcuni decenni, con maggior impulso nel periodo compreso tra il [[1915]] ed il [[1927]].
Nel [[1912]] venne approvato un regolamento edilizio per gestire l'attività della Commissione Edilizia mentre il 17 luglio [[1920]] venne il nuovo Regolamento Edilizio.
==== Il Programma di Fabbricazione del 1977 ====
Nel [[1977]] venne redatto un [[programma di fabbricazione]], che fu approvato con D.P.G.R. n. 2561 del 5 novembre 1977. Solamente un anno dopo, dicembre [[1978]], venne depositata una Variante al Programma di Fabbricazione, successivamente approvata con D.P.G.R. n. 1463 del 15 luglio [[1980]]. Il P.d.F. prefigurava il territorio proiettato in direzione di una forte polarizzazione di servizi specialistici, con un consumo di volumetrie concentrate nell'area 167-Pille e San Giorgio, con spazi per la cultura ed il tempo libero, in considerazione dell'assenza di servizi similari nel comprensorio e del vicino complesso portuale del [[porto di Gioia Tauro]].
Con decreto regionale n. 8047 del 27 giugno [[2002]] fu approvato l'ultimo Regolamento Edilizio, il quale affiancava alla parte regolamentare anche quella normativa al fine di poter operare interventi sul territorio anche in assenza di un [[Piano Regolatore Generale]].
===
{{F|centri abitati della Calabria|ottobre 2023|Non è chiaro quali siano frazioni, località, rioni o altro.}}
Di seguito viene riportato l'elenco dei quartieri e rioni del centro abitato di Palmi, comprese le contrade e località anticamente costituenti centri storici minori e oramai inglobate dal centro principale in un unico agglomerato urbano:
Riga 548 ⟶ 505:
* Contrada San Leonardo;
* Spirito Santo;
*
* Zona
===
Di seguito viene riportato l'elenco delle frazioni, contrade e località, costituenti centri abitanti a sé stanti rispetto al centro abitato principale:
* Forcanello;
* Girone;
* [[Marina di Palmi]] (o Marinella);
* [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Monte Sant'Elia]];
* Palmi Scalo;
* [[Lido di Palmi|Pietrenere]];
* Pontevecchio;
* Contrada Ciambra;
* Contrada Prato;
* Contrada Prato Superiore;
* Contrada San Filippo;
* Contrada San Miceli;
* [[Lido di Palmi|Scinà]];
* [[Taureana di Palmi]] (con le relative contrade Traviano, San Fantino, Cupola, Pirara e Casa Cantoniera);
* [[Lido di Palmi|Tonnara di Palmi]];
* Contrada Vitica.
Va segnalato però che, secondo l'[[Istat]], nel territorio comunale vi sono solamente due nuclei abitati separati da quello principale, che sono la contrada Ciambra e [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Sant'Elia]]<ref name="QUARTIERE">{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TI5&v=1UH07B07TI50000|titolo=Dati Istat 2001|accesso=15 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131102104811/http://dawinci.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TI5&v=1UH07B07TI50000|dataarchivio=2 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Pertanto secondo l'istituto tutte le altre frazioni, tra le quali [[Taureana di Palmi|Taureana]] ed il [[Lido di Palmi]], sono da considerarsi come quartieri di un unico agglomerato principale poiché unite a quest'ultimo da varie direttrici, come la ''[[strada statale 18 Tirrena Inferiore]]'' o le strade provinciali. Inoltre lo statuto comunale non prevede nessuna frazione ufficiale.
== Economia ==
=== Agricoltura ===
[[File:Piana di Gioia Tauro - Uliveti02.jpg|thumb|Esempio di oliveti tipici della zona.]]
{{citazione|Prima di arrivare a Palmi, entriamo in una foresta di olivi, quali non ho mai visto. L'olivo non è più olivo, è un albero fronzuto che spinge verso le nuvole i suoi rami vigorosi e sparge all'intorno un'ombra.|[[Maxime Du Camp]], ''Da Palermo al Volturno: memorie di un garibaldino'', 1860<ref>traduzione Lillia de Rosa, introduzione e cura di Marsilio Bacci, Cappelli, Bologna 1974</ref>}}
[[File:Carta terreno Palmi.png|thumb|left|Uso del terreno nel territorio comunale.]]
Le aree agricole interessano gran parte del territorio comunale e i suoi prodotti rivestono un ruolo importante nell'economia locale.<ref name="NUOVA2">{{Cita|Guida Touring 2003|pag. 154|GT, 2003}}.</ref> Le principali colture agrarie sono rappresentate da oliveti, seminativi, sistemi colturali complessi, vigneti e qualche agrumeto.
Nelle campagne di Palmi le varietà di olivo più diffuse sono l{{'}}''[[ottobratica]]'' e la ''sinopolese''. Tali varietà sono utilizzate con il metodo di [[coltura intensiva]], tramite impianti tradizionali costituiti da sesti molto ampi (della misura di 10 x 10 m) e da piante secolari senza impianti di irrigazione.
[[File:Monte Sant'Elia (view from Torre Saracena) - Palmi, Reggio Calabria - Italy - 24 May 2009.jpg|thumb|Terreni agricoli a forti pendenze.]]
A Palmi, come in tutto il resto della piana, l'olivicoltura rappresenta una sorta di "''monumento ambientale''" che caratterizza il territorio in quanto, nel corso dei secoli, il sistema olivicolo ha creato una sorta di "''bosco di ulivi''". Ciò in funzione dell'altezza (15-20 metri) e della sezione al tronco (con superfici fino a 13 m²) degli alberi, dell'età secolare delle piante e, soprattutto, della fittezza della copertura vegetale. Questo paesaggio è stato al centro degli studi di olivicoltori, economisti, studiosi di scienze agronomiche, ambientali e storici.
I seminativi invece interessano piccole superfici. Sono presenti alle quote più elevate, a circa 500 m, dove sono ubicati i piani "della Corona" e di [[Monte Sant'Elia (Palmi)|Sant'Elia]]. Si tratta di aree pianeggianti dove oggi, come nel passato, si coltivano prevalentemente cereali, ortaggi, patate, fagioli ecc., tutti prodotti strettamente legati all'autoconsumo. Non sono infatti presenti aziende che praticano moduli intensivi, date le modeste superfici interessate.
I Sistemi colturali complessi sono prevalentemente colture frutticole e orticole praticate alle quote più basse, in prossimità del mare.
Infine vi sono i vigneti, che rivestono ad oggi un'importanza molto limitata, coltivati soprattutto nelle zone di mare, in [[Lido di Palmi|contrada Scinà]]. I pochi appezzamenti odierni rappresentano una testimonianza di una coltura che un tempo era molto più diffusa. In passato era noto il vino che veniva imbottigliato a Palmi. Questa categoria di uso del suolo assume, tra l'altro, grande significato dal punto di vista culturale e storico. In epoca passata le terre, sottratte al bosco, furono modellate attraverso la costruzione di secolari muri a secco, le ''armacìe'' (o ''armacère''), che permettevano la coltivazione dell'uva anche in terreni con forti pendenze.
[[File:Lido di Palmi - 1.jpg|thumb|Il lungomare Tonnara di Palmi e il porto turistico.]]
===
Il terziario è il principale traino dell'economia cittadina, soprattutto per la presenza di uffici pubblici e privati, questi ultimi legati all'ubicazione in città delle istituzioni del circondario giudiziario.
=== Turismo ===
Palmi è un comune a vocazione turistica balneare. La spiaggia di Rovaglioso ha ottenuto, nel [[2013]], il riconoscimento da parte di [[Legambiente]] quale spiaggia più bella della Calabria e tra le prime 17 spiagge d'Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2013/08/07/Spiaggia-Rovaglioso-piu-belle-Italia_9128798.html|titolo=ANSA: Spiaggia Rovaglioso tra più belle Italia|accesso=29 settembre 2013}}</ref>
Le spiagge del [[Lido di Palmi]], hanno ottenuto nel [[2014]] l'assegnazione di 3 "vele" della [[Guida Blu]], di Legambiente<ref name="VB">{{cita web|url= http://www.calabriaportal.com/zoom-calabria-turismo/1239-vele-guida-blu-calabria.html |titolo= Guida Blu Legambiente Calabria |accesso=18 giugno 2014}}</ref> e nel 2020 per la quarta volta consecutiva la [[Bandiera Blu|Bandiera Verde]] delle spiagge.<ref>{{cita web|https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2020/02/10/news/bandiere-verdi-dei-pediatri-2020-ecco-tutte-le-spiagge-a-misura-di-bambino-1.38447644|titolo=Bandiera Verde, Spiaggia a misura di bambino a Palmi|accesso=31 gennaio 2021|editore = www.lastampa.it/}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Doppia immagine|destra||180|Ferrovie di Palmi.png|150|Le principali arterie stradali e le tratte ferroviarie del territorio di Palmi.}}
{{Vedi anche|Stradario di Palmi}}
* ''[[Autostrada A2 (Italia)|Autostrada A2 del Mediterraneo]]''. La città è raggiungibile dallo svincolo di Palmi;
* ''[[Strada statale 18 Tirrena Inferiore]]'';
* ''SP 27 Palmi - [[Seminara]]'';
* ''SP 32 Palmi - [[Taurianova]]''.
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione palmi binari12.jpg|thumb|La stazione RFI di Palmi.]]
Il territorio comunale è attraversato da due linee ferroviarie: la [[Ferrovia Tirrenica Meridionale]] [[Battipaglia]]-Reggio Calabria, gestita dalla [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI SpA]], e la [[Ferrovia Gioia Tauro-Palmi-Sinopoli]] gestita dalle [[Ferrovie della Calabria]] (attualmente sospesa nell'esercizio). Le stazioni cittadine sono le seguenti:
* [[Stazione di Palmi]];
* [[Stazione di Taureana]] (Dismessa);
* [[Stazione di Palmi (FC)]];
* [[Stazione di San Fantino]].
=== Porti ===
[[File:Ingresso Porto di Palmi.jpg|thumb|L'ingresso del porto di Palmi.]]
Nel territorio comunale è presente il [[Porto di Taureana di Palmi|Porto turistico di Taureana di Palmi]], che conta 200 posti barca.<ref name=MP>{{cita web|url=http://www.urbanistica.regione.calabria.it/allegati/attivita/masterplan/masterplan.pdf|titolo=Regione Calabria
Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio - MASTERPLAN PER LO SVILUPPO
DELLA PORTUALITÀ CALABRESE|accesso=14 ottobre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121112185714/http://www.urbanistica.regione.calabria.it/allegati/attivita/masterplan/masterplan.pdf|dataarchivio=12 novembre 2012}}
</ref>
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani della città vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dall'azienda comunale denominata "Piana Palmi Multiservizi".<ref>{{cita web|url=http://www.ppmspa.it/azienda.asp|titolo=Storia della PPM|accesso=23 marzo 2013|dataarchivio=30 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130630212634/http://www.ppmspa.it/azienda.asp|urlmorto=sì}}</ref> La PPM è una delle quattro aziende comunali di trasporto pubblico locale presenti in Calabria<ref>Con la A.MA.CO. di Cosenza, la A.M.C. di Catanzaro e la A.T.A.M. di Reggio Calabria</ref> e Palmi è l'unico comune regionale non capoluogo ad avere tale servizio. Le [[Ferrovie della Calabria]] ed alcune società private gestiscono invece i trasporti interurbani tra Palmi e gli altri centri della provincia.
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Palmi}}
===
Palmi è gemellata con le seguenti località:
* {{Gemellaggio|stato=Italia|città=Viareggio|anno=|link=}};<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/cultura/libri/premio_viareggio_repaci_vincono_edith_bruck_cavalli_e_prosperi/notizie/70976.shtml|titolo=Premio Viareggio-Repaci|accesso=4 marzo 2014}}</ref>
* {{Gemellaggio|stato=Italia|città=Varazze|anno=|link=}}.<ref>{{cita web|url=http://www.rsvn.it/varazze-a-palmi-per-la-festa-della-varia.lits4c32642.htm|titolo=Varazze a Palmi per la festa della Varia|accesso=4 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140821002640/http://www.rsvn.it/varazze-a-palmi-per-la-festa-della-varia.lits4c32642.htm|dataarchivio=21 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|ITA|Messina|2024}}<ref> {{Cita web|url=https://www.tempostretto.it/news/messina-palmi-proclamato-il-gemellaggio.html/|titolo=Messina-Palmi, proclamato il gemellaggio.}}</ref>
[[File:Palmeseroma34.jpg|thumb|Immagine dell'amichevole U.S. Palmese-A.S. Roma del 1934.]]
=== Calcio ===
La principale società calcistica è l'[[Unione Sportiva Palmese]], fondata nel 1912 e militante nel campionato di Eccellenza. Nella sua storia ha preso parte a quattro campionati dell'odierna [[Serie C]] e a ventuno campionati dell'attuale [[Serie D]], oltre ad una partecipazione alla [[Coppa Italia]].
Altre formazioni del passato, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali, sono state la Juve Palmi, la F.C. Vigor Palmese e il C.S.I Palmi.
=== Pallavolo ===
In campo maschile le principali società sono: la AS Pallavolo Palmi, nata nel [[1972]], che ha partecipato a due [[Serie B1 (pallavolo maschile)|campionati di Serie B1]] e si fregia della stella di bronzo al merito sportivo del [[CONI]];<ref name=PP>{{Cita web|url=http://www.pallavolopalmi.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=16 |titolo=Storia|sito=Pallavolo Palmi|accesso=17 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140201213733/http://www.pallavolopalmi.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=16|dataarchivio=1º febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref> la [[Pallavolo Franco Tigano|Pallavolo Palmi Franco Tigano]], iscritta attualmente nel campionato di [[Serie A2 (pallavolo maschile)|Serie A2]],<ref>{{Cita web|url=https://www.legavolley.it/2024/la-franco-tigano-palmi-partecipera-al-campionato-di-serie-a2/|titolo=La “Franco Tigano” Palmi rileva il titolo di Serie A2|data= 3 maggio 2024|accesso=17 agosto 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20250326182839/https://www.legavolley.it/2024/la-franco-tigano-palmi-partecipera-al-campionato-di-serie-a2/|dataarchivio=26 marzo 2025|urlmorto=no}}</ref> vincitrice nel 2024 dei due trofei nazionali: la [[Coppa Italia di Serie A3 (pallavolo)|Coppa italia Serie A3]] e la [[Supercoppa italiana di Serie A3|Supercoppa Italiana Serie A3]].
In campo femminile le principali società sono invece: la [[Golem Volley]], che ha raggiunto la [[Serie A2 (pallavolo femminile)|Serie A2]], disputandovi due stagioni, dopo aver militato per una stagione in [[Serie B1 (pallavolo femminile)|Serie B1]] e per tre in [[Serie B2 (pallavolo femminile)|Serie B2]]; L'Ekuba Volley Palmi, attualmente iscritta nel campionato di [[Serie B1 (pallavolo femminile)|Serie B1]] dopo tre stagioni in Serie B2.
=== Ciclismo ===
Nel 1982 Palmi fu sede di partenza dell'undicesima tappa del [[Giro d'Italia 1982|Giro d'Italia]], con arrivo a [[Camigliatello Silano]] e nel 2022 è stata nuovamente sede di partenza di una tappa della [[Giro d'Italia 2022|Corsa Rosa]], la sesta, con arrivo a [[Scalea]]. In altre dodici occasioni, invece, il Giro è passato dal territorio palmese: la prima nel [[Giro d'Italia 1930|1930]] e l'ultima nel [[Giro d'Italia 2017|2017]]. Inoltre il comune è stato sede di partenza, o di passaggio, di numerose edizioni del [[Giro di Calabria]] e del [[Giro della Provincia di Reggio Calabria]].<ref name="GPR">{{cita web|url=http://www.sc1917girodicalabria.it/storia.asp|titolo=Storia del Giro della Provincia di Reggio Calabria|accesso=12 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120715190628/http://www.sc1917girodicalabria.it/storia.asp|dataarchivio=15 luglio 2012}}</ref>
=== Pallacanestro ===
Negli anni cinquanta la società C.S.I. Palmi disputò due [[Serie C (pallacanestro maschile)|campionati di serie C]]. A partire dagli anni ottanta invece la Pallacanestro Palmi, partecipò a campionati interregionali, sponsorizzata dalla Banca Popolare cittadina.
===
Nel 1997 ebbe sede nel comune la società Rugby Club Palmi, che realizzò per due volte il record italiano di punti segnati da una squadra in una partita.<ref name=RR>{{cita web|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_1997_04.pdf/15SPO03A.pdf&query=Giacomo|titolo=Articolo de L'Unità sul record ottenuto dal Rugby Club Palmi|accesso=6 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305164145/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Fgolpdf%2Funi_1997_04.pdf%2F15SPO03A.pdf&query=Giacomo|dataarchivio=5 marzo 2014}}</ref>
===
Il "Trofeo città di Palmi", patrocinato dalla [[Federazione Italiana di Atletica Leggera|FIDAL]] è corso per le vie del centro storico.<ref>{{cita web|url=http://www.fidalcalabria.it/archivio-news/690-palmi-2013.html|titolo=Articolo sul Trofeo|accesso=17 maggio 2013}}</ref> La società di [[Atletica leggera]], ASD Running Palmi, organizza, il trofeo podistico "CorriPalmi".<ref>{{cita web|url=http://www.runningpalmi.it/pagina.asp?ID=46|titolo=Articolo sulla CorriPalmi|accesso=17 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201235804/http://www.runningpalmi.it/pagina.asp?ID=46|dataarchivio=1º febbraio 2014}}</ref>
=== Altri sport ===
Palmi è stata percorsa dal passaggio della [[fiamma olimpica dei XX Giochi olimpici invernali]] di [[Torino 2006]] il 28 dicembre 2005, proveniente da Reggio Calabria e diretta a Catanzaro.<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/12/27/Sport/SportInvernali/TORINO-2006-LA-FIACCOLA-OLIMPICA-A-REGGIO-CALABRIA_162750.php|titolo=TORINO 2006: LA FIACCOLA OLIMPICA A REGGIO CALABRIA|accesso=29 maggio 2013}}</ref>
===
I principali
* [[Stadio Giuseppe Lopresti]] (1.500 spettatori, calcio);
* Stadio San Giorgio (1.500 spettatori, rugby e calcio);
* Stadio di Garanta (atletica leggera e calcio);
* [[Palazzetto dello Sport Mimmo Surace|PalaSurace]] (850 spettatori, pallacanestro e pallavolo);
* PalaScatolone (150 spettatori, pallacanestro, pallavolo e tiro con l'arco);
* Poligono di tiro a segno 10, 25 e 50 metri.<ref>{{cita web|url=http://www.tsnpalmi.it/_private/homepage.htm|titolo=TSN di Palmi|accesso=16 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140416222213/http://www.tsnpalmi.it/_private/homepage.htm|dataarchivio=16 aprile 2014}}</ref>
In città sono presenti anche tre circoli di tennis,<ref>{{cita web|url=http://www.volee.it/campi_da_tennis/a_t_d_circolo_tennis_sant_elia_1|titolo=A.T.D. Circolo Tennis Sant'elia|accesso=4 marzo 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.volee.it/campi_da_tennis/a_s_d_c_t_sporting_palmi|titolo=A.S.D. C.T. Sporting Palmi|accesso=4 marzo 2014}}</ref> oltre ad un campo da [[golf]] da 9 buche in Contrada San Francesco<ref>{{cita web|url=http://www.taurianagolfclub.it/|titolo=A.S.D. Tauriana Golf Club|accesso=5 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140829172208/http://www.taurianagolfclub.it/|dataarchivio=29 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref> ed alcuni centri sportivi.
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro|
* {{cita libro|autore= AA. VV.|anno=2003|titolo=Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati|editore=Touring Editore|città=Milano|isbn=88-365-1256-9|cid=GT, 2003}}
* {{cita libro|autore= AA. VV.|anno=2005|titolo=Guida Blu 2005|editore=Touring Editore|città=Milano|isbn=88-365-3453-8|cid=Guida Blu, 2005}}
* {{cita libro|autore= AA. VV.|anno=2002|titolo=Palmi, un territorio riscoperto - Revisioni ed aggiornamenti. Fonti e ricerca archeologica|editore=Rubbettino Editore|città=Soveria Mannelli|isbn=88-498-0074-6|cid=AA.VV, 2001}}
* {{cita libro|cognome=De Salvo|nome=Antonio|anno=1889|titolo=Ricerche e studi storici intorno a Palmi, Seminara e Gioia Tauro|editore=Lopresti|città=Napoli|cid=Antonio De Salvo, 1899}}
* {{cita libro|cognome=Leopardi|nome=Anselmo Cosimo|anno=1987|titolo=Novembre 1894: il Carmine di Palmi al centro di un evento storico|editore=Tipografia Marafioti|città=Polistena|cid=Anselmo C. Leopardi, 1988}}
* {{cita libro|cognome=Lovecchio|nome=Francesco|anno=2000|titolo=La Varia - Storia e tradizione|editore=GolemSoftware|isbn=88-87455-03-1|cid=Francesco Lovecchio, 2000}}
* {{cita libro|cognome=Lovecchio|nome=Francesco|anno=1991|titolo=Palmi, I Giganti e la festa di San Rocco|editore=Jason Editrice|città=Reggio Calabria|cid=Francesco Lovecchio, 1991}}
* {{cita libro|cognome=Pacichelli|nome=Giovan Battista|wkautore = Giovan Battista Pacichelli|anno=1702|titolo=Il Regno di Napoli in Prospettiva|editore=A. Forni|città=Bologna|cid=Pacichelli}}
* {{cita libro|cognome=Palustre De Montifaut|nome=Léon|anno=1866-1867|titolo=De Paris a Sybaris études artistiques et littéraires sur Rome et l'Italie méridionale|url=http://books.google.it/books?hl=it&id=1wcrAAAAYAAJ&q=Palmi#v=onepage&q=Elia&f=false|editore=Alphonse Lemerre, éditeur|città=Parigi|isbn=978-1-249-00296-3|cid=Palustre, 1866}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Palmi}}
{{
{{Piana di Gioia Tauro}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria}}
[[Categoria:Palmi| ]]
|