Ministero dell'interno: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}{{Ministero
{{Organo governativo
|immagine=[[Immagine:Ministerodellinterno.jpg|300px]]
|nome = Ministero dell'interno
|ministro=[[Anna Maria Cancellieri]]
|stemma = Ministero dell'Interno.svg
|sottosegretari= [[Carlo De Stefano, Giovanni Ferrara, Saverio Ruperto]]
|dim stemma = 230px
|fondazione=[[1861]]
|immagine = Roma - Viminale.jpg
|fondatore=[[Governo Cavour IV|Governo Cavour]]
|sededidascalia = [[Palazzo del Viminale]], sede del Ministero dell'interno dal 9 luglio [[1925]]
|stato = {{ITA}}
|indirizzo=via Agostino Depretis, 7 <br /> [[Roma]]
|tipo = [[Ministero (Italia)|Ministero]]
|sito web=[http://www.interno.it/ www.interno.it]
|sigla = MI
|suddivisioni = &#32;
*[[Dipartimento per gli affari interni e territoriali|Affari interni e territoriali]]
*[[Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione|Libertà civili e immigrazione]]
*[[Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile]]
*[[Dipartimento della pubblica sicurezza|Pubblica sicurezza]]
*[[Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie|Risorse strumentali e finanziarie]]
|nome_suddivisioni = Dipartimenti
|data_creazione = [[1861]]
|creatore = [[Governo Cavour IV]]
|predecessore =
|data_operativo =
|riforme =
|data_soppresso =
|soppressore =
|successore =
|denominazione_capo = [[Ministro della Repubblica Italiana|Ministro]]
|capo = [[Matteo Piantedosi]] (Ind.)
|denominazione_vicecapo = [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario]]
|vicecapo = * [[Wanda Ferro]] (FdI)
* [[Nicola Molteni]] (LSP)
* [[Emanuele Prisco]] (FdI)
|Sottosegretari di Stato =
|bilancio = 18 miliardi e 140 milioni di euro<ref>{{PDF}} [http://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/confronto_lb_2013_e_lb_2014_miss.pdf Bilancio Ministero dell'interno] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160403001426/http://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/confronto_lb_2013_e_lb_2014_miss.pdf |data=3 aprile 2016 }}</ref>
|impiegati = 24699<ref>{{pdf}}[http://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/2013_12_31_dotazione_organica.pdf Dotazione organica del Ministero dell'interno]</ref>
|sede = [[Palazzo del Viminale]], [[Roma]]
|indirizzo = Piazza del Viminale, 1
|sito = [http://www.interno.gov.it/ www.interno.gov.it]
}}
 
Il '''Ministero dell'Internointerno''' delè un [[Governo italianodicastero]] èdel l'organo di attuazione[[governo della '''politica interna''' nella [[Repubblica Italiana|Repubblicagoverno italiano]],. eHa le sue principali funzioni, regolate dalcompetenza sull'[[Decretoordine Legislativopubblico]] [[30nella luglio]]sua [[1999]],qualità n.di massima 300<ref>[[DecretoAutorità Legislativo]]di [[30pubblica luglio]]sicurezza|autorità [[1999]],nazionale n.di 300,pubblica artsicurezza]]. 14</ref>, consistono nell'assicurare:
*garanzia della regolare costituzione degli organi [[elezione|elettivi]] degli [[enti locali]] e del loro funzionamento, regolamentazione della [[finanza locale]] e dei [[servizi elettorali]], vigilanza sullo [[stato civile]] e sull'[[anagrafe]] e attività di collaborazione con gli [[enti locali]]
*tutela dell'[[ordine pubblico|ordine]] e della [[sicurezza pubblica]] e coordinamento delle forze di [[polizia]];
*amministrazione generale e rappresentanza generale di [[governo]] sul [[territorio]];
*tutela dei [[diritti civili]], ivi compresi quelli delle [[confessione religiosa|confessioni religiose]], di [[cittadinanza (diritto)|cittadinanza]], [[immigrazione]] e [[asilo]].
 
L'attuale [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|ministro in carica]] è [[AnnaMatteo MariaPiantedosi]], Cancellieria partire dal 22 ottobre [[2022]].
 
==Cenni storiciStoria ==
[[File:Palazzo delle Segreterie - TorinoPrefettura.jpg|left|200px|thumb|[[Palazzo della Prefettura (Torino)|Palazzo delle Segreterie]] a [[Torino]], prima sede del Ministero dell'Internointerno dello Stato italiano (fino al [[1865]]); oggi è sede della Prefettura]]
Subito dopo la [[proclamazione del Regno d'Italia]], si caratterizzò sin dagli esordi per una sua preminenza sulla [[Presidenza del Consiglio]]. Ha infatti rappresentato un modello fortemente accentrato con una progressiva accentuazione dei poteri centrali, voluta dai primi statisti del [[Regno di Sardegna]] al fine di rinforzare il neonato ordinamento statale. Le funzioni del ministero vennero uniformate a quelle del sistema francese dei [[Prefettura italiana|Prefetti]], con sede provinciale quale autorità di diretta emanazione del governo; ciò fu voluto dalla [[Destra storica]]. Infatti durante il [[governo Ricasoli I]] nel 1861, con i "decreti di ottobre", vennero poste le premesse per un marcato accentramento; nei primi decenni dell'[[unità d'Italia]] le [[Prefettura (Italia)|prefetture]] assicurarono un rigido controllo delle realtà locali, rappresentando anche le istanze al governo centrale, e sovente tali strutture furono gli unici uffici governativi periferici presenti in varie zone d'Italia.
Il Ministero dell'Interno è tra i [[dicastero|dicasteri]] più antichi presenti nel Governo del [[Regno di Sardegna]]. Esso è passato pressoché indenne alla crescita notevole di funzioni assunte dopo l'[[Unità d'Italia]], dal 1861 del nuovo Stato. Attesa l'assenza di qualsiasi cenno del [[capo del Governo]] nello [[Statuto Albertino]], il Ministero si caratterizzò sin dagli esordi per una sua preminenza sulla [[Presidenza del Consiglio]].
 
[[File:Palazzo Medici Riccardi.JPG|thumb|[[Palazzo Medici-Riccardi]] a [[Firenze]], sede del Ministero dell'interno dal [[1865]] al [[1871]]; oggi sede della Provincia.]]
Durante la costruzione dello Stato unitario il Ministero dell'Interno ha rappresentato un modello fortemente accentrato con una progressiva accentuazione dei poteri centrali, voluta dai primi statisti piemontesi al fine di irrobustire un ordinamento statuale allora visto come troppo variegato. Insieme al [[Ministero delle Finanze]], il dicastero dell'Interno è stato uno dei pilastri sui quali si è costruita l'unità nazionale italiana.
 
Nel 1870 il ministero venne riorganizzato dal [[governo Lanza]] e poi nel 1874 e nel 1877; in quegli anni il dicastero assunse le funzioni di polizia, ossia la [[pubblica sicurezza]], gestione dei penitenziari, e ven è dotato anche di uffici preposti alla tutela della sanità pubblica. Verso la fine del [[XIX secolo]] il ministro [[Francesco Crispi]] rafforzò il ministero e le prefetture. Negli anni successivi [[Antonio di Rudinì]] decentrò talune funzioni, affidando alle Prefetture varie attribuzioni prima di competenza del Ministero.
Le funzioni del ministero vennero uniformate a quelle del sistema francese dei [[Prefettura|Prefetti]], con sede provinciale quale autorità di diretta emanazione del Governo. Le attribuzioni del Prefetto furono la conseguenza che l'allora Governo, rappresentato dalla [[Destra storica]] del [[Partito Liberale]], pose per unificare, o l'Italia Unita.
 
Durante i governi [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] il Ministero divenne lo strumento chiave dell'azione politica del [[primo ministro]]. Su comuni e province, in particolare sulla tutela dell'ordine pubblico, venne attuato un controllo abbastanza stringente. In ambito sanitario venne fatto uno sforzo di razionalizzazione delle leggi sanitarie con l'emanazione del regio decreto 22 maggio 1913, n. 653. Sul lato sociale i prefetti furono utilizzati nella mediazione dei conflitti di lavoro, o a tutela delle condizioni dei lavoratori, collaborando con l'Ufficio governativo del lavoro, o per la municipalizzazione dei servizi essenziali quali tranvie, rete di illuminazione, asili infantili. Anche in questo caso crebbero i compiti e le dimensioni della stessa amministrazione.
Fu il Ministro [[Bettino Ricasoli|Ricasoli]] nel 1861 con i "decreti di ottobre", che pose la prima pietra per un marcato accentramento.
Nei primi decenni dell'Unità d'Italia le Prefetture assicurarono un ferreo controllo delle realtà locali, rappresentando anche le istanze al Governo centrale. Spesso i Prefetti erano gli unici uffici periferici presenti in varie zone d'Italia.
 
Con la [[prima guerra mondiale]] pur gestendo i compiti ordinari di sicurezza, [[ordine pubblico]] e [[Salute|sanità]] in situazioni belliche, non ne venne modificato l'assetto complessivo. Durante il [[ventennio fascista]] con la legge 3 dicembre 1922, n. 1601 la "Direzione generale delle carceri e dei riformatori" passò al [[ministero della giustizia|Ministero di grazia, giustizia e culti]]. Mussolini in genere lo riservò a sé, ma il Ministero perse progressivamente il ruolo guida dell'apparato amministrativo statale.
[[File:Palazzo Medici Riccardi.JPG|right|200px|thumb|[[Palazzo Medici-Riccardi]] a [[Firenze]], sede del Ministero dell'Interno dal [[1865]] al [[1871]]; oggi sede della Prefettura]]
 
[[File:Palazzo Braschi (Roma).jpg|left|thumb|[[Palazzo Braschi]] a [[Roma]], sede del Ministero dell'interno dal [[1871]] al [[1925]]; oggi è adibito a museo]]
Il Ministero venne riorganizzato nel 1870 dal Ministro [[Giovanni Lanza|Lanza]] e poi nel 1874 e nel 1877, quale primo Governo della Sinistra del Partito Liberale. In quegli anni il dicastero assunse le funzioni di polizia, distinte in polizia giuridica, ossia la [[pubblica sicurezza]] e i penitenziari, e la polizia sociale, intesa quali uffici di sanità pubblica, allora dipendenti da tale organo.
 
Nel 1931 al Ministero venne affidata la Direzione generale del fondo per il culto e del fondo di beneficenza e religione della città di Roma, nonché la Direzione generale degli affari del culto, in precedenza del Ministero di grazia e giustizia. Con la [[caduta del fascismo]], il cambiamento istituzionale e la [[nascita della Repubblica Italiana]] il Ministero dell'interno conobbe ulteriori evoluzioni. Nell'immediato [[secondo dopoguerra italiano]] venne rafforzato il suo ruolo nella protezione sociale, e insieme al [[Ministero del lavoro e della previdenza sociale|Ministero del lavoro]] ha assunto il ruolo chiave delle politiche di ''[[welfare state]]'', assicurando il sostegno alle categorie socialmente deboli, e garantendo gli interventi in caso di calamità: il settore della sanità pubblica (Direzione generale della sanità pubblica, che con decreto luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 417 era stato denominato alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio)<ref>[http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/d648 maas.ccr.it]</ref> venne espunto al Ministero nel 1958 con l'istituzione del [[Ministero della salute|Ministero della sanità]].
Verso la fine del [[secolo XIX]] il ministro [[Francesco Crispi|Crispi]] rafforzò il ministero e le Prefetture. Negli anni successivi il ministro [[Antonio di Rudinì]] decentrò talune funzioni, affidando alle Prefetture varie attribuzioni prima di competenza del Ministero.
 
Similmente avvenne nel 1974 con la nascita del [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero dei beni culturali e ambientali]], per la quale il Ministero dell'interno contribuì cedendo gli [[Archivi di Stato]]. Ulteriore novita fu rappresentata dall'istituzione delle [[Regione (Italia)|Regioni]] con la [[legge 16 maggio 1970, n. 281]] e dal progressivo trasferimento di competenze. Il DPR 6 febbraio 1981, n. 66 definì il ministero "organo di protezione civile" facendone anche sede del "Comitato interministeriale di protezione civile". Inoltre, con la legge 1° aprile 1981, n. 121 fu riformata la [[Polizia di Stato]], trasformando la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza in Dipartimento, anticipando la futura struttura dipartimentale. Parallelamente Col tempo venne riorganizzato l'assetto centrale del Ministero e il numero delle Direzioni Generali passò da 7 a 5.
Con [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] il Ministero divenne lo strumento chiave della sua azione politica. Su comuni e province, in particolare sulla tutela dell'ordine pubblico, venne attuato un controllo vigile e severo. In ambito sanitario venne fatto uno sforzo di razionalizzazione delle leggi sanitarie del 1913 con il cosiddetto "codice sanitario", [[TU]]. Sul lato sociale i Prefetti furono utilizzati nella difficile mediazione dei conflitti di lavoro, o delle condizioni dei lavoratori, collaborando con l'Ufficio governativo del lavoro, o per la municipalizzazione dei servizi essenziali quali tranvie, rete di illuminazione,asili infantili, ecc. Anche in questo caso crebbero i compiti e la stessa amministrazione.
 
Negli [[anni 1990]] con la [[riforma Bassanini]] degli viene attuato il complessivo processo di riorganizzazione del sistema amministrativo e del Ministero, in particolare il d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 ne dispose la ristrutturazione in Dipartimenti. Infine nel 2004, è stata riformata l'organizzazione delle prefetture denominate ora [[Prefettura italiana|Prefetture-Uffici Territoriali di Governo]].
Con la [[Prima guerra mondiale|guerra mondiale del 1915-1918]] pur gestendo i compiti ordinari di sicurezza, [[ordine pubblico]] e [[sanità]] in situazioni belliche, non ne venne modificato l'assetto complessivo.
Con il [[Fascismo]] poco venne cambiato. Unica nota fu che con la legge n. 1601/1922, la Direzione Generale delle Carceri e dei Riformatori passò al [[ministero della Giustizia|Ministero di Grazia, Giustizia e Culti]]. Mussolini in genere lo riservò a sé, ma il Ministero perse progressivamente il ruolo guida dell'apparato amministrativo statale.
 
==Sede==
[[File:Palazzo Braschi (Roma).jpg|left|200px|thumb|[[Palazzo Braschi]] a [[Roma]], sede del Ministero dell'Interno dal [[1871]] al [[1925]]; oggi è adibito a museo]]
Il Ministero dell'interno ha sede a [[Roma]] nel [[Palazzo del Viminale]] dal [[1925]]. Fino a quel momento il Ministero, insieme con la [[Presidenza del Consiglio]], aveva sede a [[Palazzo Braschi]]. Il Viminale fu commissionato nel [[1911]] da [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] all'architetto [[Manfredo Manfredi (architetto)|Manfredo Manfredi]], progettato appositamente come sede con funzioni governative. Fu inaugurato ufficialmente il 9 luglio [[1925]]. Il Palazzo del Viminale, nei suoi 5 piani, ha centinaia di stanze, collegate da una serie di itinerari incrociati. Degni di nota sono l'imponente ingresso a tre fornici del Palazzo della Presidenza, lo scalone d'onore del Palazzo degli Uffici, la sala del [[Consiglio dei Ministri]] ed il salone di ingresso dello scalone al [[piano nobile]] con le decorazioni in legno pregiato, marmi e stucchi.
 
Nel [[1961]] la sede della Presidenza del Consiglio fu separata da quella del Ministero dell'interno e portata a [[Palazzo Chigi]], ove ancor oggi si trova.
Nel 1931 al Ministero venne affidata la ''Direzione Generale del Fondo per il Culto e del Fondo di Beneficenza e Religione della Città di Roma'', nonché la ''Direzione Generale degli Affari del Culto'', in precedenza del Ministero di Grazia e Giustizia. Tutt'ora tali uffici dipendono dal Ministero degli Interni.
 
==Organizzazione==
Con la caduta del Fascismo, il cambiamento istituzionale e la nascita della [[Italia|Repubblica]] il Ministero dell'Interno conobbe un'evoluzione. Il tema principale è rappresentato dall'istituzione delle [[Regione|Regioni]] negli anni settanta e dal progressivo trasferimento di competenze.
Il ministero è il vertice politico dell'amministrazione dell'interno; si avvale inoltre del [[Dipartimento della pubblica sicurezza]] al cui vertice vi è il [[capo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza]]. Da tale dicastero dipendono la [[Polizia di Stato]], il [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco]] e i [[Prefetto (ordinamento italiano)|prefetti]]. Il ministro è anche componente del [[Consiglio supremo di difesa]].
 
Gli uffici del Ministero dell'interno possono classificarsi secondo la seguente suddivisione:
Si modifica anche la veste del Ministero, o meglio viene rivisitata la sua veste già sottolineata da Giovanni Giolitti decenni prima. Infatti, venne rafforzato il suo ruolo nella protezione sociale, e insieme al [[Ministero del Lavoro]] ha assunto il ruolo chiave delle politiche di ''Welfare'', assicurando il sostegno alle categorie socialmente deboli, e garantendo gli interventi in caso di calamità: si pensi alle pensioni d'invalidità a tutt'oggi erogate dal Ministero degli Interni, nonché alle vecchie Direzione di Assistenza Pubblica e quella dei Servizi Civili.
 
*in base alla competenza territoriale:
L'importante settore della sanità pubblica (Direzione Generale della Sanità Pubblica, che con Decreto Luogotenenziale 417/45 era stato denominato Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità Pubblica posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio<ref>[http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/d648 maas.ccr.it]</ref>) venne espunto al Ministero nel 1958 con l'istituzione del [[Ministero della Sanità]]. Similmente avvenne nel 1974 con la nascita del [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali|Ministero dei Beni culturali ed Ambientali]], per la quale il Ministero dell'Interno contribuì cedendo gli [[Archivi di Stato]]. Negli anni ottanta venne poi istituito [[Dipartimento della Protezione Civile]], retto da un [[ministro senza portafoglio]], ma basato sull'organizzazione del dicastero.
**Uffici centrali: situati presso il Ministero, nella sede centrale di Roma, con competenza su tutto il territorio nazionale, per le materie a ciascuno assegnate
**Uffici periferici: dislocati a livello locale, con competenza ristretta ad un determinato territorio (circoscrizione), ne fanno parte ad esempio le [[Prefettura (Italia)|prefetture]], i comandi provinciali dei [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|vigili del fuoco]], le [[Questura|questure]]
*in base all'ampiezza delle competenze:
**Uffici generali: svolgono un'attività estesa a tutti i settori di competenza del Ministero
**Uffici speciali: hanno solamente un numero ristretto di competenze, nell'ambito delle attribuzioni dell'Amministrazione dell'interno
 
Presso il [[dicastero]] opera il personale dell'amministrazione civile dell'interno - dipendente dal Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie - con compiti amministrativi anche di elevato profilo professionale. Tale personale consta di circa 20.000 dipendenti distribuiti nelle diverse qualifiche (ausiliari, assistenti, funzionari e dirigenti) e con diverse specializzazioni.
Col tempo venne riorganizzato l'assetto centrale del Ministero e il numero delle Direzioni Generali passò da 7 a 5. Inoltre, con la legge n. 121/1981 fu riformata la [[Polizia di Stato]], trasformando la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza in Dipartimento, anticipando la futura struttura dipartimentale.
 
===Articolazione degli uffici===
Con la [[riforma Bassanini]] degli [[anni 1990|anni novanta]] viene attuato il complessivo processo di riorganizzazione del sistema amministrativo e del Ministero. In particolare il D. Lgs. n. 300/1999 ne dispose la ristrutturazione in Dipartimenti. Inoltre, è stata riformata l'organizzazione delle Prefetture denominate ora [[Prefettura|Prefetture-Uffici Territoriali di Governo]]. Col completamento della riforma il Ministero ha oggi un compito di amministrazione "generale", quale raccordo tra centro e periferia, in particolare per la tutela delle funzioni fondamentali e di sicurezza dei cittadini.
====Uffici centrali====
A livello centrale il Ministero è organizzato, secondo le disposizioni del {{Cita legge italiana|tipo=DPR|anno=2001|mese=09|giorno=7|numero=398|nolink=si}}, che ha accorpato le vecchie direzioni generali in cinque Dipartimenti, come modificato dal DPR 24 novembre 2009:
 
*[[Dipartimento per gli affari interni e territoriali]], suddiviso in 4 direzioni centrali:
==La sede==
** Direzione centrale per le autonomie
[[File:Ministerodellinterno.jpg|thumb|300px|[[Palazzo del Viminale]], sede del Ministero dell'Interno dal 9 luglio [[1925]] a oggi]]
** [[Direzione centrale dei servizi elettorali]]
Il Ministero dell'Interno ha sede a [[Roma]] nel [[Palazzo del Viminale]] dal [[1925]]. Fino a quel momento il Ministero, insieme con la Presidenza del Consiglio, aveva sede a [[Palazzo Braschi]]. Il Viminale fu commissionato nel [[1911]] da [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] all’architetto [[Manfredo Manfredi]], progettato appositamente come sede con funzioni governative. Fu inaugurato ufficialmente il [[9 luglio]] [[1925]]. Il Palazzo del Viminale, nei suoi 5 piani, ha centinaia di stanze, collegate da una serie di itinerari incrociati. Degni di nota sono l’imponente ingresso a tre fornici del Palazzo della Presidenza, lo scalone d’onore del Palazzo degli Uffici, la sala del [[Consiglio dei ministri]] ed il salone di ingresso dello scalone al [[piano nobile]] con le decorazioni in legno pregiato, marmi e stucchi.
** Direzione centrale della finanza locale
** Direzione centrale per i servizi demografici
*[[Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione]], suddiviso in 7 Direzioni Centrali:
** Uffici di diretta collaborazione del capo dipartimento;
** Direzione centrale per le politiche migratorie - Autorità fondo asilo migrazione e integrazione
** [[Direzione centrale dei servizi civili per l'immigrazione e dell'asilo|Direzione centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo]]
** [[Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze]]
** Direzione centrale per le risorse finanziarie
** Direzione centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto
** [[Fondo edifici di culto|Direzione centrale per l'amministrazione del fondo edifici di culto]]
** Direzione centrale per la programmazione e i servizi generali
*[[Dipartimento della pubblica sicurezza]] (Polizia di Stato), suddiviso in 14 direzioni centrali:
** Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato
** [[Direzione centrale anticrimine|Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato]]
** [[Direzione centrale della polizia di prevenzione]]
** [[Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere]]
** [[Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato]]
** Direzione centrale per la Polizia scientifica e la Sicurezza cibernetica
** Direzione centrale delle risorse umane
** Direzione centrale per gli istituti di istruzione
** [[Direzione centrale di sanità]]
** Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale
** Direzione centrale per i servizi di ragioneria
** Scuola superiore di Polizia
** [[Direzione investigativa antimafia]] - DIA
** [[Direzione centrale per i servizi antidroga]]
** [[Direzione centrale della polizia criminale]]
** Scuola di perfezionamento per le forze di polizia
*[[Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile]], suddiviso in 8 direzioni centrali:
** Direzione centrale per l'emergenza e il soccorso tecnico e l'antincendio boschivo
** Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica
** Direzione centrale per la difesa civile e le politiche di protezione civile
** Direzione centrale per la formazione
** Direzione centrale per le risorse umane
** Direzione centrale per le risorse logistiche e strumentali
** Direzione centrale per le risorse finanziarie
** Direzione centrale per l'amministrazione generale
** Ufficio centrale ispettivo
*Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, suddiviso in 4 direzioni centrali:
** Direzione centrale per l’amministrazione generale e le prefetture-Uffici territoriali del Governo
** Direzione centrale per le politiche del personale dell’amministrazione civile
** Direzione centrale per le risorse finanziarie e strumentali
**Direzione centrale per l’Innovazione tecnologica per l’amministrazione generale
** [[Scuola superiore dell'amministrazione dell'interno]] - SSAI
** Ufficio per i sistemi informativi automatizzati - USIA
** Ispettorato generale di amministrazione - IGA
 
L'attività di controllo amministrativo è affidata al servizio di controllo interno, che valuta l'azione amministrativa in rapporto agli indirizzi politici.
Nel [[1961]] la sede della Presidenza del Consiglio fu separata da quella del Ministero dell'Interno e portata a [[Palazzo Chigi]], ove ancor oggi si trova.
 
====Uffici periferici====
Il Ministero dell'interno è strutturato in maniera alquanto complessa a livello territoriale, per via dei compiti di rappresentanza politica del Governo e di ordine pubblico cui assolve. Questi sono gli uffici principali:
* le 103 [[Prefettura italiana|Prefetture - Uffici territoriali di Governo]],<ref>103 Prefetture, comprese le 3 nuove Prefetture nelle sedi di [[Monza]], [[Fermo (Italia)|Fermo]] e [[Barletta]].</ref> quali sedi di rappresentanza del Governo in ogni [[provincia]] a statuto ordinario, che svolgono un'azione propulsiva di indirizzo e di mediazione sociale nonché di intervento e collaborazione, anche rispetto alle autonomie locali. In [[Trentino-Alto Adige]] sono sostituite dai commissariati del Governo, enti cui è affidato il coordinamento delle attività statali sul territorio, ma non il controllo degli enti locali, in ossequio allo statuto di autonomia delle due province autonome di [[Provincia di Trento|Trento]] e [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]]. In [[Valle d'Aosta]], invece, non è previsto nessun organismo decentrato, essendo state trasferite tutte le funzioni prefettizie al [[presidente della Regione]] con decreto luogotenenziale n. 545 del [[1945]].
* le 105 [[questure]] dipendono direttamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e hanno il compito di garantire lo svolgimento, la direzione e l'organizzazione di tutta l'attività della Polizia di Stato nella provincia. Nei quartieri delle grandi città e nei piccoli comuni le questure sono suddivise in [[Commissariato di pubblica sicurezza|commissariati]].
* le 20 direzioni regionali dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile istituite per lo svolgimento in ambito regionale con funzioni di coordinamento dei compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
* i 113 comandi provinciali dei vigili del fuoco, istituiti in ambito provinciale, sono il braccio operativo del Corpo dei vigili del fuoco. Questi si suddividono in distretti, distaccamenti permanenti e volontari e posti di vigilanza, alle dipendenze dei comandi provinciali. Vi sono poi reparti e nuclei speciali, per particolari attività operative che richiedano l'impiego di personale specificamente preparato, nonché l'ausilio di mezzi speciali o di animali.
 
==Funzioni==
Costituisce la massima [[autorità di pubblica sicurezza]] statale, a norma dell'art. 1 della legge 1 aprile 1981, n. 121, e vigila sul mantenimento dell'[[ordine pubblico]]. Inoltre le principali funzioni - ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 - consistono nell'assicurare:
I suoi compiti sono attualmente disciplinati dal decreto del presidente della Repubblica n. 676/1976 e dal D.P.R. 398 del [[7 settembre]] [[2001]].
 
*garanzia della regolare costituzione degli organi [[elezione|elettivi]] degli [[enti locali]] e del loro funzionamento, regolamentazione della finanza locale e dei servizi elettorali, vigilanza sullo [[stato civile]] e sull'[[anagrafe]] e attività di collaborazione con gli [[enti locali]]
Da ricordare, in particolare, che il Ministro dell'Interno è componente del [[Consiglio Supremo di Difesa]].
*tutela dell'[[ordine pubblico|ordine]] e della [[sicurezza pubblica]] e coordinamento delle forze di [[polizia]]
*amministrazione generale e rappresentanza generale di [[governo]] sul [[territorio]]
*tutela dei [[diritti civili]], ivi compresi quelli delle [[confessione religiosa|confessioni religiose]], di [[cittadinanza]], [[immigrazione]] e [[Diritto di asilo|asilo]]
 
Attualmente, i suoi compiti sono disciplinati dai decreti del presidente della Repubblica 5 giugno [[1976]] n. 676 e 7 settembre [[2001]] n. 398.
==Organizzazione==
===Classificazione degli uffici===
Gli Uffici del Ministero dell'Interno possono classificarsi secondo la seguente suddivisione:
*in base alla ''competenza territoriale'':
**'''Uffici centrali''': situati presso il Ministero, nella sede centrale di Roma, con competenza su tutto il territorio nazionale, per le materie a ciascuno assegnate;
**'''Uffici periferici''': dislocati a livello locale, con competenza ristretta ad un determinato territorio ([[circoscrizione]]), ne fanno parte ad esempio le Prefetture, i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, le Questure;
*in base all'''ampiezza delle competenze'':
**'''Uffici generali''': svolgono un'attività estesa a tutti i settori di competenza del Ministero;
**'''Uffici speciali''': hanno solamente un numero ristretto di competenze, nell'ambito delle attribuzioni dell'Amministrazione dell'Interno.
 
== Enti e corpi alle dipendenze ==
===Uffici centrali===
=== Corpo prefettizio ===
A livello centrale il Ministero è organizzato, secondo le disposizioni del DPR n. 398 del [[7 settembre]] [[2001]], che ha accorpato le vecchie direzioni generali tra loro in cinque Dipartimenti, come modificato dal DPR 24 novembre 2009, n. 210 recante ''Disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno ed al personale dell'amministrazione civile dell'interno, per l'attuazione dell'articolo 1, comma 404-416, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e dell'art. 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.'', in GURI n. 22 del 28 gennaio 2010,:
{{Vedi anche|Prefettura (Italia)|Prefetto (ordinamento italiano)}}
*'''Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali''', suddiviso in 4 Direzioni Centrali:
[[File:Distintivo corpo prefettizio.svg|thumb|upright=0.5|Distintivo del Corpo prefettizio]] [[File:Distintivo amm.ne civile interno.svg|thumb|upright=0.5|Distintivo identificativo per i dirigenti dell'Area 1 dell'Amministrazione civile dell'interno]]
** DC per gli Uffici Territoriali del Governo e per le Autonomie;
** [[Direzione Centrale dei Servizi Elettorali|DC dei Servizi Elettorali]];
** DC della Finanza Locale;
** DC per i Servizi Demografici;
*'''[[Dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione|Dipartimento delle Libertà Civili e dell'Immigrazione]]''', suddiviso in 6 Direzioni Centrali:
** DC per le Politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo;
** [[Direzione Centrale dei servizi civili per l'immigrazione e dell'asilo|DC dei Servizi Civili per l'Immigrazione e l'Asilo]];
** [[Direzione Centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze|DC per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze]];
** DC degli Affari dei Culti;
** [[Fondo Edifici di Culto|DC per l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto]];
** DC per gli Affari Generali e per la Gestione delle Risorse Finanziarie e Strumentali;
*'''[[Dipartimento della Pubblica Sicurezza]] ([[Polizia di Stato]])''', suddiviso in 13 Direzioni Centrali:
** DC per gli Affari Generali della Polizia di Stato;
** DC della Polizia Criminale;
** [[Direzione centrale anticrimine|DC Anticrimine della Polizia di Stato]];
** [[DCPP|DC della Polizia di Prevenzione]];
** [[Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere|DC dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere]];
** DC per la Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria, della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato ([[Polizia stradale|Polizia Stradale]], [[Polizia ferroviaria|Ferroviaria]] e delle [[Polizia Postale e delle Comunicazioni|Comunicazioni]]);
** DC per i Servizi Antidroga;
** DC delle Risorse Umane;
** DC per gli Istituti di Istruzione;
** DC di Sanità;
** DC dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale;
** DC per i Servizi di Ragioneria;
** [[Direzione Investigativa Antimafia]] - DIA;
**Scuola Superiore di Polizia;
**Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia;
*'''Dipartimento dei [[Vigili del Fuoco]], del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile''', suddivisa in 9 Direzioni Centrali:
** DC per l'Emergenza e il Soccorso Tecnico;
** DC per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica;
** DC per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile;
** DC per la Formazione;
** DC per le Risorse Umane;
** DC per le Risorse Logistiche e Strumentali;
** DC per le Risorse Finanziarie;
** DC per gli Affari Generali;
** Ufficio Centrale Ispettivo;
**Istituto superiore antincendi;
*'''Dipartimento per le Politiche del Personale dell'Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie''', suddivisa in 2 Direzioni Centrali:
** DC per le Risorse Umane;
** DC per le Risorse Finanziarie e Strumentali;
**[[Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno]] - '''SSAI''':
**'''Ufficio per i Sistemi Informativi Automatizzati - USIA''';
**'''Ispettorato Generale di Amministrazione - IGA'''.
 
Dal Ministero dell'interno dipendono le [[Prefettura (Italia)|prefetture]], che ne costituiscono la dirigenza civile, con compiti di rappresentanza generale del governo sul territorio nazionale; al cui vertice vi è un [[Prefetto (ordinamento italiano)|prefetto]].
L'attività di controllo amministrativo è affidata al Servizio di Controllo Interno, che valuta l'azione amministrativa in rapporto agli indirizzi politici.
Accanto al Corpo prefettizio (costituito da circa 1.500 unità fra consiglieri, viceprefetti aggiunti, viceprefetti e prefetti) operano i dirigenti contrattualizzati dell'area I.
 
===Uffici periferici===
Il ministero dell'Interno è strutturato in maniera alquanto complessa a livello territoriale, per via dei compiti di rappresentanza politica del Governo che di ordine pubblico cui assolve. Questi sono gli uffici principali:
* le '''[[Prefettura italiana|Prefetture - Uffici Territoriali di Governo]]''', in n. di 103<ref> comprese le 3 nuove Prefetture nelle sedi di [[Monza]], [[Fermo]] e [[Barletta]].</ref>, quali sedi di rappresentanza del Governo in ogni [[provincia]] a statuto ordinario, che svolgono un'azione propulsiva di indirizzo e di mediazione sociale nonché di intervento e collaborazione, anche rispetto alle Autonomie Locali. In [[Trentino-Alto Adige]] sono sostituite dai '''Commissariati del Governo''', enti cui è affidato il coordinamento delle attività statali sul territorio, ma non il controllo degli enti locali, in ossequio allo statuto di autonomia delle due province autonome di [[Provincia di Trento|Trento]] e [[Provincia di Bolzano|Bolzano]]. In [[Valle d'Aosta]], invece, non è previsto nessun organismo decentrato, essendo state trasferite tutte le funzioni prefettizie al [[Presidente]] della [[Regione]] con decreto luogotenenziale n. 545 del [[1945]];
* le '''[[Questure]]''', in n. di 103, dipendono direttamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e hanno il compito di garantire lo svolgimento, la direzione e l'organizzazione di tutta l'attività della [[Polizia di Stato]] nella [[provincia]]. Nei quartieri delle grandi città e nei piccoli comuni le Questure sono suddivise in [[Commissariato di Pubblica Sicurezza|Commissariati]];
* le '''Direzioni Regionali dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile''', in n. di 20, istituite per lo svolgimento in ambito regionale con funzioni di coordinamento dei compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco;
* i '''Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco''', in n. di 113, istituiti in ambito provinciale, sono il braccio operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco. Questi si suddividono in Distretti, Distaccamenti permanenti e volontari e Posti di vigilanza, alle dipendenze dei Comandi Provinciali. Vi sono poi Reparti e Nuclei Speciali, per particolari attività operative che richiedano l'impiego di personale specificamente preparato, nonché l'ausilio di mezzi speciali o di animali.
 
==Enti e corpi alle dipendenze del Ministero dell'Interno==
===Corpo prefettizio e personale dell'Amministrazione civile dell'Interno===
{{Vedi anche|Prefetto (ordinamento italiano)}}
Dal Ministero dell'Interno dipende il [[Corpo prefettizio]], che ne costituisce la dirigenza civile, con compiti di rappresentanza generale del Governo sul territorio nazionale; la figura apicale del Corpo prefettizio è costituita dal [[Prefetto]].
Accanto al Corpo prefettizio (costituito da circa 1.500 unità fra consiglieri, viceprefetti aggiunti, viceprefetti e prefetti) opera il [[Personale dell'Amministrazione civile dell'Interno]], presente anche a fianco della [[Polizia di Stato]], con compiti amministrativi anche di elevato profilo professionale; tale personale consta di circa 20.000 dipendenti distribuiti nelle diverse qualifiche che ne fanno parte (dai dirigenti amministrativi, ai funzionari, agli impiegati di diversa specializzazione, agli esecutivi).
 
===Polizia di Stato===
{{Vedi anche|Polizia di Stato}}
Dal Ministro dell'Internoministro dipende la [[Polizia di Stato]], quale corpo civile ad ordinamento specialecivile con compiti di mantenimento di pubblica sicurezza e gestione dell'ordine pubblico. Il Capo della Polizia, che è un Prefettoprefetto, assume la veste di capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. La Polizia di Stato consta di circa 100.000 effettivi.
 
===Vigili del fuoco===
{{Vedi anche|Corpo Nazionalenazionale dei Vigilivigili del Fuocofuoco}}
Sempre dal Ministro dell'Internoministro dipende direttamente il [[Corpo Nazionalenazionale dei Vigilivigili del Fuocofuoco]], quale corpo ad ordinamento civile con compiti di [[difesa civile]], servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzioneprotezione deglidagli incendi su tutto il territorio nazionale. il personale dei Vigili del Fuoco ammonta a circa 32.000 effettivi.
 
===Segretari Comunalicomunali e Provincialiprovinciali===
{{Vedi anche|Segretario comunale e provinciale}}
La categoria dei segretari comunali e provinciali, dal [[1928]] è posta alle dipendenze del Ministero dell'Internointerno. NelAi sensi della [[1997]], con la legge 15 maggio 1997, n. 127 (c.d. Legge Bassanini-bis)]], i segretari sono stati inquadrati in un apposito Alboalbo professionale pubblico, un primo tempo gestito da un'apposita '''Agenzia autonoma per la gestione dell'Alboalbo dei Segretarisegretari comunali - (AGES'''), ma con la Leggelegge 30 luglio 2010 n. 122, l'Agenziatale ente è statastato soppressa, e l'Alboalbo è oggi nuovamenteattualmente gestito direttamente dal Ministero dell'interno. In sede di prima applicazione, vi provvede attraverso una Unitàunità di Missionemissione e le strutture ancora funzionanti della disciolta agenzia, in attesa di un inquadramento definitivo della funzione fra gli uffici ministeriali.
 
==Enti vigilati==
Il Ministero dell'Internointerno vigila sui seguenti enti:
* l''''[[Istituto Nazionale di Beneficenza Vittorio Emanuele II]]''', quale ente attivo nel campo della beneficenza;
* l''''[[Istituto Opere Laiche Palatine Pugliesi]]''', quale ente di studio nel campo sociale;
* il '''[[Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato]]''', quale ente di sostegno previdenziale per gli appartenenti alla [[Polizia di Stato]].
 
* l'Istituto opere laiche palatine pugliesi, ente di studio nel campo sociale
==Elenco dei Ministri dell'Interno==
* il Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato, ente di sostegno previdenziale per gli appartenenti alla Polizia di Stato
* [[Lista dei ministri italiani dell'Interno]] (Dal 1861).
Fino al 2011 ha vigilato sull'Istituto nazionale di beneficenza Vittorio Emanuele III, ente attivo nel campo della beneficenza agli ex ufficiali ora vigilato dal Ministero della difesa<ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticoloDefault/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-08&atto.codiceRedazionale=011G0024&atto.tipoProvvedimento=DECRETO%20DEL%20PRESIDENTE%20DELLA%20REPUBBLICA Regolamento Presidente della Repubblica 8 febbraio 2011]</ref>.
 
== Elenco dei ministri ==
L'elenco comprende i nominativi dei ministri dell'Interno dal 1861 col [[Governo Cavour IV|governo Cavour]] a tutt'oggi, Repubblica Italiana compresa.
{{Vedi anche|Ministri dell'interno del Regno d'Italia}}
Dal 1861, col governo Cavour fino al governo De Gasperi:
 
Dal 1946, col governo De Gasperi II, ad oggi:
{{Vedi anche|Ministri dell'interno della Repubblica Italiana}}
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlate==
*[[Autorità di pubblica sicurezza]]
*[[Batteria del Viminale]]
*[[Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica]]
*[[Corpo nazionale dei vigili del fuoco]]
*[[Dipartimento della pubblica sicurezza]]
*[[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]
*[[Ministero (Italia)]]
*[[Polizia di Stato]]
*[[Prefetto (ordinamento italiano)]]
*[[Questura]]
*[[Ministero della Repubblica Italiana]]
*[[Segretario comunale e provinciale]]
*[[Governo italiano]]
*[[PoliziaUfficio diAffari StatoRiservati]]
*[[Coordinamento (diritto)]]
*[[Vigili del Fuoco]]
*[[Italia]]
*[[Coordinamento]]
*[[Comitato Nazionale dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica]]
 
==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
* [http://www.interno.it/ Sito istituzionale del Ministero dell'Interno]
 
== Collegamenti esterni ==
{{ConsiglioDeiMinistri}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Istituzioni italiane}}
{{Portale|diritto|Italia}}
 
{{Ministeri Italia}}
[[Categoria:Ministero dell'Interno| ]]
{{Consiglio dei Ministri}}
{{Poliziastato}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diritto|Italia|politica}}
 
[[Categoria:Ministero dell'interno| ]]
[[de:Innenministerium (Italien)]]
[[en:Ministry of Interior (Italy)]]
[[id:Menteri Dalam Negeri Italia]]