Eremo di Santa Maria della Stella (Pazzano): differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
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|Nome = Eremo di Santa Maria della Stella (Pazzano)
{{Infobox edifici religiosi
|Immagine = Grotta di Monte Stella.JPG
|NomeEdificio = <!-- Nome dell'edificio -->{{PAGENAME}}
|Immagine Didascalia = Grotta di Monte Stella.JPG
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[[File:Eremo di Monte Stella.OGG|thumb|right|Storia e leggenda dell'Eremoeremo didel prof. Elia Fiorenza (ripresa di Andrea Taverniti)]]
[[File:Raffigurazione di Santa Maria Egiziaca.JPG|thumb|left|upright=0.7|Raffigurazione della [[Eucaristia|comunione]] di [[santa Maria Egiziaca]]]]
[[Immagine:Madonna della Stella.JPG|thumb|left|120px|Madonna della Stella]]
{{quotecitazione|Accui nci cerca grazzia nci nda duna<br> />cu avi u cori offisu nci lu sana <br /> E io, Madonna mia nda ciercu una <br /> nchianati 'n paradisu st'arma sana<ref name="books.google.it">{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=YZZ-20LOg1cC&pg=PA153&dq=pazzano&lr=&ei=PBL0R4C3JZDAygT5gaHaCg&sig=wKO6vo_NgZwm1ILCB8BmAlIgohw#PPA154,M1|titolo= Santi eremiti italogreci: grotte e chiese rupestri in Calabria Di Giovanni Musolino|accesso=14 marzo 2009}}</ref>.|Tratto da un canto popolare }}
 
L{{'}}'''eremo di Santa Maria della Stella''' o '''santuario di Monte Stella''', situato sul [[Monte Stella (Serre calabresi)|monte omonimo]] ad una altezza di 682 metri<ref name="EremoAceto">{{Cita |Aceto 2009|pagine = 180-181}}</ref><ref name="EremoBova">{{Cita|Bova|p. 285-288}}.</ref>nel territorio del comune di [[Pazzano]], nella [[città metropolitana di Reggio Calabria]], è un [[santuario]] creato all'interno di una [[grotta]]<ref name="EremoAceto"/> dedicato alla [[Assunzione della Vergine|Vergine Assunta]]<ref name="EremoBova"/>.
 
L''''Eremo di Santa Maria della Stella''' o '''Santuario di Monte Stella''', situato sul monte omonimo nel territorio del comune di [[Pazzano]], in [[provincia di Reggio Calabria]], è un santuario creato all'interno di una grotta.
 
== Storia ==
[[File:Icone della via Crucis a Monte Stella - Prima stazione.jpg|thumb|left|140px|Edicola della prima stazione della via Crucis]]
[[File:Eremo di Montestella al suolo.jpg|thumb|]]
Il primo documento sulle l'eremo sarebbe il ''Codice greco 598 di Parigi'', contenente le opere di [[Efrem il Siro|Sant'Efrem diacono]], e composto dal monaco Michele<ref name="ReferenceA">{{cita libro | cognome= Cunsolo| nome= Luigi| titolo= [[La storia di Stilo e del suo regio demanio]]| editore= Gangemi Editore| città= Roma| anno= 1987 |pagine = p250-251}}</ref><ref name="EremoBova"/> che sarebbe stato copiato nel 1049 in Santa Maria di Stilo quando faceva della grangia del Monastero di San Giovanni Theristis<ref name="EremoOriginiFiorenza">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 69-86}}</ref>.
Con le incursioni saracene, [[Cristodulo (monaco)|Cristodulo]], che era l'[[egumeno]] dell'eremo, fuggì a [[Patmos]]<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>. Con la fine dell'invasione saracena, Paolo, successore di Cristodulo, tornò a Stilo riportando molti manoscritti che costituirono parte della biblioteca di Santa Maria<ref name="EremoOriginiFiorenza"/><ref name="EremoBova"/>.
 
Secondo lo studioso Di Gangi invece quel codice poiché racconta dell'[[igumeno]] dell'eremo Cristodulo che all'arrivo dei [[saraceni]] dovette dal monastero di Santa Maria di Stilo fuggire all'isola di [[Patmo]], nel mar egeo, non descriverebbe l'eremo di Monte Stella e neanche Santa Maria di Stilo farebbe riferimento a Stilo in Calabria ma a qualche altra istituzione religiosa nei dintorni dell'isola di Patmo<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>.
[[Immagine:Convento (pazzano).jpg|Convento|thumb|left|Convento]]
[[Immagine:Eremo di Montestella al suolo.jpg|thumb|right]]
Il primo documento sulle l'eremo è il ''codice greco 598 di Parigi'', contenente le opere di [[Efrem il Siro|Sant'Efrem diacono]], e composto dal monaco Michele<ref>{{cita libro | cognome= Cunsolo| nome= Luigi| titolo= [[La storia di Stilo e del suo regio demanio]]| editore= Gangemi Editore| città= Roma| anno= 1987 |pagine = p250-251}}</ref>.
 
I primi dati storici si attestando da un [[brebion]]<ref>Rotolo di pergamena usato per la stesura di documenti</ref> del [[1050]]<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>.
Successivamente, con le incursioni saracene [[Cristodulo]], che era l'[[egumeno]] dell'Eremo, fuggì a [[Patmos]]. Con la fine dell'invasione saracena, ''Paolo'', successore di Cristodulo, tornò a Stilo riportando molti manoscritti che costituirono parte della biblioteca di Santa Maria.
Dal [[1096]], durante il periodo normanno, l'eremo di Santa Maria diventa un monastero minore, come si evince da un documento del Conteconte [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero I]], che cedette al vescovo di [[Squillace]]<ref name="EremoBova"/>, [[Giovanni Niceforo]], l'[[Abbazia di San Giovanni Theresti (Stilo)|Abbaziaabbazia di S.San Giovanni Theresti]] di [[StiloBivongi]], l'Abbaziaabbazia di S.San Leonte, la Chiesachiesa di San Nicola e ''Santa Maria della Stella''<ref>{{cita libro | cognomename= Cunsolo| nome= Luigi| titolo= [[La storia di Stilo e del suo regio demanio]]| editore= Gangemi Editore| città= Roma| anno= 1987 |pagine = p250-251}}<"ReferenceA"/ref>.
 
Nel [[1522]] il monastero diventa santuario probabilmente dedicato alla ''SantuarioDormitio Mariae''<ref name="EremoBova"/> a cui seguì quella della ''Vergine Assunta in Cielo''<ref name="EremoBova"/>, Dal [[1562]]<ref ename="EremoBova"/> vi fu collocata per la prima volta la statua della ''Madonna della Stella'' o ''Madonna della Scala''<ref name="EremoBova"/>. Si pensò fosse origine gaginesca, ma nuovi studi riferiscono con certezza che sia stata scolpita dal siciliano [[Rinaldo Bonanno]]<ref name="StatuaFiorenza">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 119-120}}</ref> per la somiglianza con altre sue opere.
 
Da eremo di [[Chiesa bizantina]] diventa così col passare degli anni santuario della [[Chiesa cattolica]], e le vecchie [[Icona (arte)|icone]] bizantine vengono abbandonate, e mai più recuperate ancora ai giorni nostri, in favore della statua della Madonna della Stella.
 
Nel [[secolo XVXVI]] il Santuario diventa indipendente da San Giovanni Theresti; e inel [[basiliani1569]] (Granciail dell'ordineCardinale diSirleto Sanappoggiò Basilio)la abbandonaronocausa l'eremoe ([[1670]])scrisse anchesia sealla rimane all'ordinecittà di SanStilo Basilioche finoa alMercello, [[1946Vescovo di Squillace]].
Il primo parroco si suppone sia stato ''Marcello Jhodarelli'' nel [[1670]].
 
Nel [[1614]] La ''Grancia di Santa Maria'' viene menzionata da Prior de gubernio'' Bartolo Carrozza.
Nel [[1965]] don Mario Squillace, parroco di Pazzano, scrive un libro interamente dedicato all'eremo: ''L' eremo di S. Maria della Stella'' e nel [[1998]] nella raccolta di poesia [[A terra mia]] [[Giuseppe Coniglio]] gli dedica la poesia ''A stida''.
Nel [[1643]] venne a far parte dell'ordine di San Basilio<ref name="EremoBova"/><ref>Scheda del notaio Guseppe Vitale di Stilo</ref> per poi essere abbandonata nel 1670<ref name="EremoBova"/> anche se rimane all'ordine di San Basilio fino al [[1946]].
Il primo parroco si suppone sia stato Marcello Jhodarelli nel [[1670]].
Nel [[1691]] viene descritto nel XVIII paragrafo dell'Appendice III: Delle Sagre Immagini [[Della Calabria illustrata]] di [[Giovanni Fiore da Cropani]]<ref name="EremoOriginiFiorenza"/><ref name=DCI>{{cita libro | nome = Giovanni | cognome = Fiore Da Cropani | |curatore = Ulderico Nisticò |titolo = Della Calabria Illustrata| anno= 200| editore = Rubbettino Editore | città = Soveria Mannelli|pagina = 440|ISBN =88-7284-977-2}}</ref>.
 
Nell'[[archivio di stato di Napoli]], nel [[catasto onciario]] di [[Stilo]] del [[1743]] compare la Cappellania manuale di Santa Maria della Stella<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>.
== L'eremo ==
Nel 1098 è presente nel catasto rustico di Pazzano come partita n.323 intestata al romitorio di Santa Maria della Stella e di cui facevano parte un aratorio, una casa rurale con caprile, un querceto, una vigna ed un'area adibita a pascolo<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>.
[[Immagine:Raffigurazione di Santa Maria Egiziaca.JPG|thumb|left|160px|Raffigurazione della [[Comunione]] di [[Santa Maria Egiziaca]]]]
Con una legge del [[1867]] la proprietà ecclesiale passo al comune di Pazzano<ref name="EremoOriginiFiorenza"/>.
 
Nel [[1965]] don Mario Squillace, parroco di Pazzano, scrive un libro interamente dedicato all'eremo: ''L'eremo di S. Maria della Stella'' e nel [[1998]] nella raccolta di poesia [[A terra mia]] [[Giuseppe Coniglio]] gli dedica la poesia ''A stida''.
Vi si accede scendendo una lunga scalinata (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l'[[Immacolata Concezione]], la [[Santissima Trinità]], l'adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante [[Santa Maria Egiziaca]] che riceve l'[[eucarestia]] dal monaco ''Zosimo''. L'affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All'interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell'Arcangelo Michele e la pietà<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=YZZ-20LOg1cC&pg=PA153&dq=pazzano&lr=&ei=PBL0R4C3JZDAygT5gaHaCg&sig=wKO6vo_NgZwm1ILCB8BmAlIgohw#PPA154,M1|titolo= Santi eremiti italogreci: grotte e chiese rupestri in Calabria Di Giovanni Musolino|accesso=14 marzo 2009}}</ref>.
 
== Il convento ==
[[File:Convento (pazzano).jpg|thumb|Convento]]
Il convento posto sul lato sud del Monte Stella è suddivisibile in due parti: la chiesa moderna forse settecentesca e la grangia medievale<ref name="ConventoFiorenza">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 106-111}}</ref>. I due edifici sono separata da una scala che porta in uno spiazzo<ref name="ConventoFiorenza"/>. L'edificio è in muratura composta da piccoli blocchi e frammenti di roccia e con uso di calce<ref name="ConventoFiorenza"/>.
Sulla Grangia è posto uno stemma nobiliare del [[1790]] e la chiesa ha una campana del [[1639]]<ref name="ConventoFiorenza"/>.
 
[[Paolo Orsi]] lo descrive nel [[1929]]: "L'edificio monastico si presenta a pianta rettangolare con accesso posizionato sul lato corto nord, che si apre su un corriodio centrale sul quale si affacciano differenti ambienti. Il piano terra ha il fronte occidentale aderente alla roccia mentre il primo piano presenta una migliore distribuzione degli ambienti e copertura a falde con diverso andamento e inclinazioni"<ref name="ConventoFiorenza"/>.
 
Il convento è stato sottoposto a restauro negli anni '50 e negli anni '80 del XX secolo<ref name="ConventoFiorenza"/>.
 
== L'eremo e i suoi affreschi ==
[[File:Madonna dell'apocalisse.jpg|thumb|left|Madonna dell'Apocalisse, Autore serrese ignoto]]
 
Vi si accede scendendo una lunga scalinata<ref name="EremoAceto"/> (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l'[[Immacolata Concezione]]<ref name="EremoAceto"/> in tardo [[Rococò]]<ref name="affreschiFiorenza">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 115-117}}</ref>, la [[Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]], affresco del '300<ref name="affreschiFiorenza"/> restaurato da Francesco Minniti<ref name="EremoAceto"/>, l'adorazione dei pastori<ref name="EremoAceto"/> del '500<ref name="affreschiFiorenza"/> forse realizzata a cavallo tra il XIV ed il XV secolo<ref name="affreschiFiorenza"/>, la Pietà<ref name="affreschiFiorenza"/> e l'arcangelo Michele<ref name="EremoAceto"/><ref name="affreschiFiorenza"/>.
 
Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante [[santa Maria Egiziaca]] che riceve l'[[eucaristia]] dal monaco Zosimo<ref name="EremoAceto"/>. L'affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All'interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell'Arcangelo Michele e la pietà<ref name="books.google.it"/>.
 
All'interno dell'antica cappella vi era il quadro della Donna dell'Apocalisse<ref name="EremoAceto"/> ora posta nella nuova cappella<ref name="EremoAceto"/> e portata in processione ogni 15 di agosto.
 
== La statua ==
La statua della madonna con le mani congiunte in preghiera reca l'iscrizione 1562, è alta 1,40 metri ed è stata scolpita nel marmo bianco appoggiata ad uno scannello marmoreo<ref name="StatuaFiorenza2">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 128}}</ref>.
Potrebbe essere stata commissionata nel XVI secolo ai bottegai messinesi, ed è considerata di sicuro di provenienza siciliana<ref name="StatuaFiorenza2"/>.
 
== Festa ==
[[File:Processione quadro della madonna.theora.ogv|thumb|right|Processione del quadro della Madonna il 15 agosto 2010]]
[[Immagine:Madonna dell'apocalisse.jpg|thumb|right|Madonna dell'Apocalisse, Autore serrese ignoto]]
 
Il [[15 agosto]] di ogni anno<ref name="FestaFiorenza">{{Cita |Fiorenza 2018|pagine = 121-126}}</ref> si effettua un pellegrinaggio alla grotta santuario della Madonna della stella e celebra l'Assunzione della Madonna che ricorda la festa della [[Dormitio Virginis]] bizantina.
 
Si sale per una strada di montagna (per sole persone) con una forte pendenza a partire dalla "Fontana vecchia" del comune di Pazzano e vi si arriva quasi in cima nei pressi della grotta.
 
La festa viene già descritta il 17 agosto del [[1901]] in un articolo di Bruno D'Alteno sulla rivista "La Calabria" come un evento importante per tutta la vallata dello Stilaro, con pellegrini provenienti da tutta la Calabria e talvolta anche dalla Sicilia. Fin dalla sera del 13 agosto giungono pellegrini al grido di "VIva Maria".<ref name="ref_A">La Madonna de la Stella di Bruno D'Alteno, rivista La Calabria, 17 agosto 1901</ref>.
La festa celebra l'Assunzione della Madonna che ricorda la [[Dormitio Virginis]] bizantina.
 
== Leggenda sulla statua della Madonna ==
[[File:Madonna della Stella.JPG|thumb|right|Madonna della Stella, in [[Dialetto calabrese meridionale|dialetto pazzanese]]: ''A Madonna da Stida'']]
La leggenda della statua della Madonna di Monte Stella viene riportata per la prima volta da Giovanni Fiore da Cropani alla fine del XVII secolo nella sua opera [[Della Calabria illustrata]]<ref name=DCI/><ref>{{cita web| url = https://books.google.it/books?id=pZKSZue5PfUC&pg=PA266&lpg=PA266&dq=della+calabria+illustrata+pazzano&source=bl&ots=4hU2iTlScy&sig=9izMzgpzFNfnCkuDfi2niKZoyco&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjb4sXa4t7TAhXEIMAKHYzjCN4Q6AEINDAC#v=onepage&q=pazzano&f=false | titolo= Della Calabria Illustrata Tomo II||sito = Google Libri|accesso = 8 maggio 2017}}</ref>.
 
<!-- Inserire in due sottoparagrafi la Versione di Giovanni Fiore -->
Attorno alla Madonna di Monte Stella secondo ''Edoardo Pisani'' giornalista di Pazzano si narra una leggenda. Si racconta che la nave nella quale era imbarcata la statua della Madonna, inspiegabilmente si fermò a [[Monasterace]]. Da essa partì una luce rivolta verso la grotta di Monte Stella. Dei pastori videro lo strano fenomeno, e la stessa Madonna che sopra un vitello si dirigeva verso la grotta. Quando arrivò, iniziò a sgorgare acqua dalla grotta, e vennero portate due giare per raccoglierla. Esse, però miracolosamente non si riempivano mai. All'acqua, come alla Madonna, furono attribuiti poteri taumaturgici.
 
<!-- Versione di Bruno D'Alteno -->
[[Immagine:Maria di Montestella.ogg|thumb|right|Canzone della leggenda di Maria di Montestella cantata da Maria Bombardiere]]
Riporteranno successivamente, in tempi recenti, i giornalisti Edoardo Pisani e Bruno d'Alteno.
Si racconta che la nave che viaggiava per [[Messina]] nella quale era imbarcata la statua della Madonna, inspiegabilmente si fermò a [[Monasterace]]. Da essa partì una luce rivolta verso la grotta di Monte Stella. Dei pastori videro lo strano fenomeno, e la stessa Madonna che sopra un carro trainato da buoi si dirigeva verso la grotta. Quando arrivò, iniziò a sgorgare acqua dalla grotta, e vennero portate due giare per raccoglierla. Esse, però miracolosamente non si riempivano mai. All'acqua, come alla Madonna, furono attribuiti poteri taumaturgici<ref name="ref_A" /><ref>Madonna De la Stella, articolo redatto da uno studioso stilese e pubblicato nel settembre [[1901]] su [[LA CALABRIA]]: rivista di letteratura popolare</ref>.
 
{{citazione|E sopra il monte scese rilucente<br />l'astro di fiamma nella notte chiara<br />di un immortale tremito di stelle.<br />Quando tra i cerri e i frassini del monte<br />la solitaria porpora del sole<br />tinse le rocce pendule dell'antro,<br />s'effuse un inno di commosso amore<br />che lungo i freschi rivolti correnti<br />discese a valle, dilagò da monte<br />a monte, diventò battito insonne<br />da mare a mare: sul dolore umano<br />ora la dolce Vergine Maria<br />nella quiete del profondo speco<br />le bianchi mani alla preghiera giunge<br />soavemente: e l'odono i mortali,<br />curvi nell'ombra della fosca sera|[[Luigi Cunsolo]], ''La Leggenda di Monte Stella''<ref>{{cita libro | cognome= Squillace| nome= Don Mario| titolo= Eremo di S. Maria della Stella| editore= Edizione Grottaferrata| città= | anno= 1965 |pagine = p26-27}}</ref>}}
{{quote|E sopra il monte scese rilucente<br>
l'astro di fiamma nella notte chiara<br>
di un immortale tremito di stelle.<br>
Quando tra i cerri e i frassini del monte <br>
la solitaria porpora del sole<br>
tinse ler occe pendule dell'antro,<br>
s'effuse un inno di commosso amore<br>
che lungo i freschi rivolti correnti<br>
discese a valle, dilagò da monte<br>
a monte, diventò battito insonne<br>
da mare a mare: sul dolore umano<br>
ora la dolce Vergine Maria<br>
nella quiete del profondo speco<br>
le bianchi mani alla preghiera giunge<br>
soavemente: e l'odono i mortali,<br>
curvi nell'ombra della fosca sera|[[Luigi Cunsolo]], ''La Leggenda di Monte Stella''<ref>{{cita libro | cognome= Squillace| nome= Don Mario| titolo= Eremo di S. Maria della Stella| editore= Edizione Grottaferrata| città= | anno= 1965 |pagine = p26-27}}</ref>}}
 
== CanzoneCanzoni dedicatadedicate alla Madonna della Stella ==
[[File:ZiMaria Cuncettadi Montestella.ogg|thumb|Canzone right|della canzoneleggenda perdi la MadonnaMaria di MonteMontestella cantata da Maria StellaBombardiere]]
[[File:Zi Cuncetta.ogg|thumb|canzone per la Madonna di Monte Stella]]
[[File:Monastero di Monte Stella.jpg|thumb|right|Monastero di Monte Stella 2016]]
[[File:Gonfalone_santa_maria_della_stella.JPG|thumb|right|Stemma di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Napoli]]]]
[[File:Comignolo_Monte_Stella.JPG|thumb|right|Comignolo]]
Nel libro di [[Giovanni Fiore da Cropani]], [[Della Calabria illustrata]] si trova il testo di questa canzone, cantata dai devoti di Stilo che andavano all'eremo di Santa Maria della Stella.
 
Di seguito la canzone in [[dialetto calabrese]] dei pellegrini di [[Brognaturo]] ([[Provincia di Vibo Valentia|VV]]) che si dirigono a [[Riace]] alla [[Festa dei Santi Cosma e Damiano a Riace|festa dei santi Cosma e Damiano]] che intonano un canto anche alla Madonna di Monte Stella<ref name="Brugnaturi">[https://www.youtube.com/watch?v=bC2PjwEpZf8 Santi medici Cosma e Damiano Riace, YouTube]</ref>:
 
{{citazione|Siamo i pellegrini di Brognaturo, andiamo a Riace per trovare i santi Cosma e Damiano<br />
per grazia ricevuta li veneriamo<br />
strada facendo c'è un monte e ai suoi piedi una piccola grotta<br />
lì dentro i pellegrini di Brognaturo si sono messi a pregare e a cantare d'amore<br />
che lì c'è una madonna tanto bella, è la Madonna di Monte Stella<br />
io una grazia ti cerco Madonna mia<br />
qua non c'è odio<br />
ci sta sempre gioia e amore<br />
e ogni anno vi vengo a trovare<br />
il 24 settembre noi ci vediamo<br />
a mezzanotte la messa ti cantiamo<br />
quando all'alba noi ce ne andiamo<br />
dentro il cuore noi ti portiamo<br />
perché tu sei la mamma tanto bella<br />
sei la Madonna di Monte Stella<br />
e tu sei la mamma del Divino<br />
e sei la mamma del pellegrino<br />
e sei la mamma di questo pellegrino
||Simu li pellegrini di Brignaturi jamu a Riaci pemmu mi trovamu i santi Cuoscimu e Domianu<br />
pe grazia ricevuta li veneramu<br />
la strada faciendu nce na muntagnella a li suoi piedi nce na grotticella<br />
da dintra li pellegrini di Brignaturi si misaru a prigari e a cantari d'amuri<br />
ca da nce na madonna tantu bedda, è la Madonna di Monte Stella<br />
io na grazia ti cercu Madonna mia<br />
qua non c'è odiu ne<br />
qua nc'esta sempri gioia e amuri<br />
e ogni annu vi viegnu a trovari<br />
u 24 settembri nui ni vidimu<br />
a menzanotta la missa ti cantamu<br />
quandu all'arba nui mi ndi jamu<br />
dintra lu curi nui ti portamu<br />
pecchì tu si la mamma tantu bella<br />
si la Madonna di Monte Stella<br />
e tu si la mamma di lu Divinu<br />
e si la mamma di lu pellegrinu<br />
e si la mamma di stru pellegrinu|lingua=[[dialetto calabrese meridionale|dialetto di Brognaturo]]|}}
 
Qui la laude riportata da Bruno D'Alteno nel suo articolo della rivista "La Calabria" nel [[1901]]<ref name="ref_A" />:
 
{{citazione|Che bella la Madonna della grotta<br />
La santa madre e l'avvocata nostra<br />
lei dimora sotto quella grotta<br />
per dispensare grazie è fatta apposta<br />
ad ogni guerra, litigio la pace fa<br />
ch'è bella la Madonna della grotta<br />
I marinai sparsero sudore<br />
per varare la barca che non varava<br />
i marinai ebbero paura<br />
e la Madonna immediatamente fecero scendere<br />
si mise su un carro in persona<br />
e con due vacche attraversava montagne<br />
il caldo che generava calore<br />
e non aveva acqua per lavarsi<br />
Scorse in un dirupo di roccia viva<br />
miracolo, comparve una fontana<br />
Subito venne un ordine da Roma<br />
di consacrarla e di tenerla "cara"<br />
di accendere una lampada giorno e notte<br />
di comprare e pagare la cera.<br />
O eremita che guardi questa Regina<br />
guardala con buon cuore, che ti ama
||Ch'è bella la Madonna de la grutta<br />
La santa matra e l'avvocata nostra<br />
ida s'acconsa sutta a chida grutta,<br />
pe dispensara grazi è fatta apposta<br />
ad ogni guerra la paci nc'aggiusta<br />
ch'è bella la Madonna de la grutta!<br />
Li marinai spargiru sudura<br />
pe' varari la barca e non varava<br />
li marinai epparu paura,<br />
e la Madonna subitu calaru<br />
supa nu carru si misa npersuna<br />
e cu dui jenchi muntagni hjaccava<br />
lu cauddu chi facia la gran calura<br />
ed acqua on avia pemmu si lava<br />
Nci hjiru l'uocchji nta na timpa nuda<br />
miraculu cumparsa na funtana.<br />
Subbitu vinna l'uordoni de Roma<br />
mu si cunsacra e mu si tena cara,<br />
la lampa notti e jorna mu s'aduma<br />
la cira mu si accatta e mu si paga.<br />
O rimiti chi guardi sa Rigina,<br />
guardala de bon cori, ca ti ama|lingua=[[dialetto calabrese meridionale|dialetto pazzanese]]|}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
[[File:Convento di Monte Stella a Pazzano.jpg|thumb|Convento di Monte Stella a Pazzano]]
 
*{{cita libro | cognome= Fiore| nome= Giovanni| titolo= ''[[Della Calabria illustrata]]'' VolumeTomo II pagina 266| editore= Rubbettino Editore| città= Soveria Mannelli | anno= 17432000}}
*{{cita libro | cognome= Squillace| nome= Don Mario| titolo= L' eremo di S. Maria della Stella| editore= | città= | anno= 1965}}
*{{cita libro | cognome= Barillaro| nome= E.| titolo= Calabria. Guida artistica e archeologica| editore= | città= | anno= 1972}}
*{{cita libro | cognome= Chiodo| nome= Don Enzo| titolo= La stella sulla vetta - L'eremo di S.Maria della Stella tra storia e spiritualità| editore= | città= | anno= 1996}}
*{{cita libro | cognome=| nome= | titolo= L'eremo di Santa Maria della Stella nell'area bizantina dello Stilaro. Storia arte e spiritualità| editore= | città= | anno= 2000}}
*{{cita libro | cognome= Aceto| nome= Giustina| titolo= Alla scoperta dei santuari calabresi |editore = Rubbettino Editore|città= Soveria Mannelli| anno = 2009 |ISBN = 978-88-498-6779-4}}
 
*{{cita libro | cognome=| nome= | titolo= M. PANARELLO - A. FULCO, Dalla natura all'artificio. Villa Caristo dai Lamberti ai Clemente. Strategie insediative tra economia e potere nel Regio Demanio di Stilo |editore= Rubbettino|città= Soveria Mannelli|anno= 2015| ISBN = 978-88-498-4315-6}}
== Altri progetti ==
*{{cita libro | cognome= Fiorenza| nome= Elia| titolo= L'eremo di Santa Maria della Stella |editore = Laruffa Editore|città= Reggio Calabria| anno = 2018 |ISBN = 978-88-7221-906-5}}
{{interprogetto|commons=Eremo di Santa Maria della Stella}}
*{{cita libro | nome = Damiano| cognome = Bova| titolo= Da Kaulon a Stilo | anno = 2023| editore= Città del sole Edizioni | città = Reggio Calabria|ISBN = 978-88-8238-372-5}}
 
== Voci correlate ==
 
*[[Pazzano]]
*[[Monte Stella (RC)|MonteSerre Stellacalabresi)]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://www.santuariomontestella.it/|titolo=Sito dell'eremo di Monte Stella|accesso=28 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131219023229/http://www.santuariomontestella.it/|dataarchivio=19 dicembre 2013}}
 
*{{cita web|url=http://www.pazzano.com/territorio.htm|titolo=Informazioni sull'Eremoeremo|accesso=15 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929162951/http://www.pazzano.com/territorio.htm|dataarchivio=29 settembre 2007}}
*{{cita web|url=httphttps://it.youtube.com/watch?v=vaGUY8lsYUQ|titolo=Poesia ''A stida'' di Giuseppe Coniglio su Youtube|accesso=15 marzo 2009}}
*{{cita web|url=http://www.maridelsud.com/Chiese/Santuari/SMariaStella/Index.htm|titolo=Santa mariaMaria della stellaStella, maridelsud.com|accesso=15 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080704171134/http://www.maridelsud.com/Chiese/Santuari/SMariaStella/Index.htm|dataarchivio=4 luglio 2008|urlmorto=sì}}
*{{cita libro | nome = Damiano| cognome = Bova| titolo= Da Kaulon a Stilo | anno = 2023| editore= Città del sole Edizioni | città = Reggio Calabria|ISBN = 978-88-8238-372-5}}
 
{{Serre calabresi}}
{{portale|architettura|Calabria|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Santuari cattolici della Calabria|Maria della Stella]]
[[Categoria:EdificiSantuari dicattolici cultodella dedicaticittà ametropolitana di Reggio Calabria|Maria della Stella]]
[[Categoria:Chiese delladedicate provinciaa disanta Reggio Calabria|Maria della Stella|Pazzano]]
[[Categoria:Eremi della città metropolitana di Reggio Calabria|Maria della Stella]]
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[[Categoria:Serre della Calabriacalabresi]]
[[Categoria:Architetture di Pazzano]]