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{{Composto chimico
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L''''Infliximabinfliximab''' (dettonome anchecommerciale '''INNRemicade''') è un [[anticorpo monoclonale]] chimerico contro il [[fattore di necrosi tumorale]] usato come farmaco per trattare le [[malattia autoimmune|malattie autoimmuni]].<ref> Choy EH et al. Cytokine pathways and joint inflammation in rheumatoid arthritis. N Engl J Med. 2001;344:907-916</ref>
Infliximab è stato approvato dalla ''[[Food and Drug Administration]]'' (FDA) per il trattamento della [[psoriasi]], la [[malattia di Crohn]], la [[spondilite anchilosante]], [[artrite psoriasica]], [[artrite reumatoide]] e la [[colite ulcerosa]]. Infliximab ha ottenuto la sua approvazione iniziale da parte della FDA per il trattamento della malattia di Crohn nell'agosto del 1998.<ref> {{Cita web
| url = http://www.fda.gov/Drugs/DevelopmentApprovalProcess/HowDrugsareDevelopedandApproved/ApprovalApplications/TherapeuticBiologicApplications/ucm093327.htm
| titolo = Infliximab Product Approval Information - Licensing Action
| opera sito= Drugs@FDA
| editore = [[Food and Drug Administration (United States)|U.S. Food and Drug Administration]] (FDA)
| accesso=14 novembre 2009
}}</ref>
 
Infliximab è un anticorpo artificiale. È stato originariamente sviluppato nel topo con le normali tecniche per la produzione di anticorpi monoclonali. È stato poi modificato tramite tecniche di [[ingegneria genetica]] per renderlo simile ada un [[anticorpo]] umano in modo da ridurne l'[[Antigene|immunogenicità]]. La modifica consiste nella sostituzione della porzione costante dell'anticorpo di topo con quella della [[IgG|IgG1]] umana.
 
Infliximab è stato sviluppato da Junming Le e Jan Vilcek alla ''New York University School of Medicine'' ed è commercializzato negli [[Stati Uniti]] da Centocor Ortho Biotech (Centocor), in [[Giappone]] da Mitsubishi Tanabe Pharma, in [[Cina]] Janssen Xian, e Schering-Plough (ora parte di Merck & Co). Infliximab costa circa 16.000 euro all'anno per paziente.
 
==Effetti collaterali==
==Avvertenze==
''Anamnesi pre-terapeutica:'' prima di somministrare infliximab effettuare una [[anamnesi]] accurata per infezioni croniche o recidivanti, [[tubercolosi]] (incluso fattori di rischio per [[TBC]]), vaccinazione recente con vaccini vivi attenuati, [[tumori]] maligni, gravidanza. Per accertare o escludere la presenza di infezione tubercolare, prima di iniziare la terapia con infliximab è indicato eseguire l’intradermoreazione secondo [[Mantoux]] (inoculazione sottocute di [[tubercolina]] PPD, derivato proteico purificato) e una [[radiografia]] del torace, in particolare nelle categorie più a rischio di contrarre l’infezione (bambini, anziani, diabetici, pazienti immunodepressi, operatori sanitari) <ref name= Pharmamedix/Infliximab > Pharmamedix: Infliximab http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Infliximab&vo=Avvertenze </ref>.
 
In ''Infezioni sistemiche:'' i pazienti in cura con infliximab devono essere monitorati attentamente per il rischio di sviluppare infezioni, inclusa tubercolosi, fino a 6 mesi dopo la fine del trattamento (tempo necessario per l’eliminazionel'eliminazione completa del farmaco dall’organismodall'organismo). E’È necessaria cautela soprattutto in caso di pazienti con anamnesi di infezioni ricorrenti o con [[malattia cronica|infezioni croniche]] e in caso di pazienti che vivono in zone in cui infezioni quali [[istoplasmosi]] e [[coccidiomicosi]] sono comuni. In alcuni casi le infezioni sviluppatesi durante la terapia con infliximab hanno avuto esito fatale. In caso di infezioni gravi o [[sepsi]] il trattamento con infliximab deve essere interrotto.
''Ipersensibilità:'' poiché l’infliximab può scatenare reazioni di ipersensibilità anche gravi, la somministrazione del farmaco deve essere monitorata per almeno le prime due ore dopo l’infusione. Reazioni acute all’infusione (10-20% dei pazienti) si possono manifestare subito con l’infusione di infliximab oppure dopo diverse ore; reazioni gravi richiedono la sospensione dell’infliximab. Le reazioni all’infusione comprendono [[anafilassi]], reazioni anafilattoidi e malattia da siero. I fattori che favoriscono la comparsa di tali reazioni comprendono: uso di infliximab in monoterapia, fase iniziale della terapia (primi 4 mesi) e ripresa della cura dopo sospensione. Nei pazienti che hanno già manifestato reazioni all’infusione, la somministrazione di [[paracetamolo]], [[antistaminici]] e [[corticosteroidi]] (profilassi secondaria) può essere utile nel contenere la gravità di questo di tipo di reazioni, ma non è risultata efficace nel prevenirle <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
Il Tumor Necrosis Factor alfa (TNF-alfa) gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione delle infezioni intracellulari; l’inibizionel'inibizione del TNF-alfa potrebbe compromettere le difese immunitarie dell’ospitedell'ospite. La sua soppressione può mascherare i sintomi dell’infezionedell'infezione e renderne più difficoltosa la diagnosi e il successivo trattamento.
In pazienti trattati con infliximab sono state segnalate tubercolosi (tubercolosi miliari, tubercolosi con localizzazione extrapolmonare), sepsi, [[polmonite]], [[faringite]] invasiva, [[pneumocistosi]], [[istoplasmosi]], infezioni da [[citomegalovirus]], infezioni da micobatteri atipici, [[listeriosi]], [[aspergillosi]] <ref>Lee J.H. et al., Arthritis Rheum., 2002, 46, 2565</ref> <ref>Slifman N.R. et al., Arthritis Rheum., 2003, 48 (2), 319</ref> <ref>Colombel J.F. et al., Gastroenterology, 2004, 126 (1), 19</ref>.
 
Nelle ''InfezioneInfezioni tubercolaretubercolari latente:latenti'' la riattivazione dell’infezionedell'infezione latente da [[Mycobacterium tuberculosis]] è una delle principali complicanze dei trattamenti con gli inibitori del [[TNF-alfa]], più frequente con infliximab e [[adalimumab]] rispetto ada [[etanercept]] (studi clinici caso-controllo) <ref>Tubach F. et al., Arthritis Rheum., 2009, 60 (7), 1884</ref>. Prima di iniziareincominciare il trattamento con infliximab escludere la presenza di tubercolosi in fase attiva, condizione che controindica la somministrazione del farmaco. Pertanto prima di iniziarecominciare la cura con infliximab effettuare: anamnesi accurata del paziente, test cutaneo con [[tubercolina]] e [[radiografia]] del torace. Segni e/o sintomi riconducibili a tubercolosi comprendono tosse persistente, [[cachessia|deperimento]], perdita di peso, [[Febbre#Classificazione|febbricola]]. In caso di diagnosi positiva per tubercolosi prima di somministrare infliximab, istituire un trattamento terapeutico opportuno con isoniazide per 9 mesi, da iniziare almeno 4 settimane prima della terapia con infliximab se 1) il test con tubercolina è risultato positivo oppure 2) è risultato negativo ma il paziente è stato esposto al [[micobatterio]] della tubercolosi <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
''Infezioni sistemiche:'' i pazienti in cura con infliximab devono essere monitorati attentamente per il rischio di sviluppare infezioni, inclusa tubercolosi, fino a 6 mesi dopo la fine del trattamento (tempo necessario per l’eliminazione completa del farmaco dall’organismo). E’ necessaria cautela soprattutto in caso di pazienti con anamnesi di infezioni ricorrenti o con [[infezioni croniche]] e in caso di pazienti che vivono in zone in cui infezioni quali [[istoplasmosi]] e [[coccidiomicosi]] sono comuni. In alcuni casi le infezioni sviluppatesi durante la terapia con infliximab hanno avuto esito fatale. In caso di infezioni gravi o [[sepsi]] il trattamento con infliximab deve essere interrotto.
Il Tumor Necrosis Factor alfa (TNF-alfa) gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione delle infezioni intracellulari; l’inibizione del TNF-alfa potrebbe compromettere le difese immunitarie dell’ospite. La sua soppressione può mascherare i sintomi dell’infezione e renderne più difficoltosa la diagnosi e il successivo trattamento.
In pazienti trattati con infliximab sono state segnalate tubercolosi (tubercolosi miliari, tubercolosi con localizzazione extrapolmonare), sepsi, [[polmonite]], [[faringite]] invasiva, [[pneumocistosi]], [[istoplasmosi]], infezioni da [[citomegalovirus]], infezioni da micobatteri atipici, [[listeriosi]], [[aspergillosi]] <ref>Lee J.H. et al., Arthritis Rheum., 2002, 46, 2565</ref> <ref>Slifman N.R. et al., Arthritis Rheum., 2003, 48 (2), 319</ref> <ref>Colombel J.F. et al., Gastroenterology, 2004, 126 (1), 19</ref>.
 
''Epatite C:'' sulla base dei dati di letteratura attualmente disponibili (limitati), la somministrazione di infliximab non sembra comportare un peggioramento dell’dell'[[epatite C]] cronica <ref>Brunasso A.M. et al., Rheumatology (Oxford), 2011, 50 (9), 1700</ref>. In caso di infezione in atto, la terapia antivirale non richiede la sospensione di infliximab <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
''Infezione tubercolare latente:'' la riattivazione dell’infezione latente da [[Mycobacterium tuberculosis]] è una delle principali complicanze dei trattamenti con gli inibitori del [[TNF-alfa]], più frequente con infliximab e [[adalimumab]] rispetto ad [[etanercept]] (studi clinici caso-controllo) <ref>Tubach F. et al., Arthritis Rheum., 2009, 60 (7), 1884</ref>. Prima di iniziare il trattamento con infliximab escludere la presenza di tubercolosi in fase attiva, condizione che controindica la somministrazione del farmaco. Pertanto prima di iniziare la cura con infliximab effettuare: anamnesi accurata del paziente, test cutaneo con [[tubercolina]] e [[radiografia]] del torace. Segni e/o sintomi riconducibili a tubercolosi comprendono tosse persistente, [[deperimento]], perdita di peso, [[febbricola]]. In caso di diagnosi positiva per tubercolosi prima di somministrare infliximab, istituire un trattamento terapeutico opportuno con isoniazide per 9 mesi, da iniziare almeno 4 settimane prima della terapia con infliximab se 1) il test con tubercolina è risultato positivo oppure 2) è risultato negativo ma il paziente è stato esposto al [[micobatterio]] della tubercolosi <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
Nelle ''Neoplasieneoplasie maligne e malattie linfoproliferative:'' nei trial clinici ini pazienti trattati con inibitori del TNF-alfa, l’incidenzal'incidenza di [[neoplasie]] maligne, soprattutto [[linfoma]], è risultata maggiore rispetto al gruppo di controllo. Nei pazienti trattati con infliximab per [[artrite reumatoide]] o [[morbomalattia di Crohn]] nei trial clinici l’incidenzal'incidenza di [[linfoma]] è risultato 6 volte (12 casi/10.000 pazienti-anno dopo follow up di 1,1 anni) quella osservata nella popolazione generale (dati aggiornati 2004) <ref>Prescrire Int., 2005, 14 (79), 179</ref>.
''Infezione da virus Herpes zoster:'' La somministrazione di infliximab è stata associata a riattivazione dell’infezione da [[Herpes zoster]] in pazienti trattati con il farmaco per [[artrite reumatoide]] (l’aumento statisticamente significativo non sembra tradursi in un aumento clinicamente significativo) <ref>Strangfeld A. et al., JAMA, 2009, 301 (7), 737)</ref>. In caso di infezione o riattivazione dell’infezione, l’infliximab deve essere sospeso e il paziente deve essere sottoposto a terapia antivirale <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
In uno studio che ha valutato l’impiegol'impiego di infliximab in pazienti con patologia polmonare cronica ostruttiva, il numero di casi di linfoma è stato più elevato rispetto al gruppo di controllo; tutti i pazienti, trattati e di controllo, erano forti fumatori.
L’infliximabL'infliximab è stato associato a comparsa di [[linfoma epatosplenico]] a [[cellule T]] (sorveglianza post-marketing) in adolescenti e adulti giovani (6 casi di cui 5 ada evoluzione fatale su 27.000 pazienti con morbomalattia di Crohn di età compresa fra 18 e 30 anni e su 10.000 pazienti di età inferiore a 18 anni nell’arconell'arco di tempo 1998-2006). Questo linfoma, raro, ha un decorso rapido e aggressivo, con esito fatale. Tutte le segnalazioni sono state riscontrate in pazienti in terapia con infliximab e [[azatioprina]] o 6-[[mercaptopurina]].
Sulla base dei dati di letteratura e delle segnalazioni postmarketing raccolte, nell’aprilenell'aprile 2011 la FDA ha iniziatoincominciato un’analisiun'analisi del profilo di sicurezza, relativamente al rischio di [[tumore]], dei farmaci anti-TNF nei pazienti con età uguale o inferiore a 30 anni <ref>FDA Dryg Safety ComunicationCommunication, 2011, online http://www.fda.gov/Drugs/DrugSafety/ucm278267.htm</ref>.
 
Nell''Insufficienza'insufficienza cardiaca:'' la somministrazione di infliximab in caso di pazienti con [[insufficienza cardiaca]] di grado lieve-moderato (classe NYHA I e II) richiede cautela. La somministrazione del farmaco in caso di [[insufficienza cardiaca grave]] (classe NYHA III e IV) è controindicata. In studi clinici in cui infliximab è stato somministrato a pazienti con insufficienza cardiaca, è stato osservato un peggioramento della malattia cardiaca (incremento di mortalità e ospedalizzazione) soprattutto nei pazienti trattati con dosi elevate di farmaco (10 &nbsp;mg/kg) <ref>Chung E.S. et al., Circulation, 2003, 107 (25), 3133</ref>.
''Epatite B:'' la somministrazione di infliximab in pazienti con [[Epatite B|epatite cronica B]] ha determinato la riattivazione dell’infezione. Nel periodo di tempo compreso fra il 1998 (approvazione FDA) e il 2004, i casi segnalati di riattivazione dell’[[epatite B]] in pazienti in terapia con infliximab sono stati 35 <ref>Prescrire Int., 2005, 14 (79), 179)</ref>. La somministrazione di infliximab in pazienti con [[Epatite B|epatite cronica B]] richiede cautela e monitoraggio attento. Prima di somministrare infliximab effettuare uno [[screening sierologico]]. I pazienti [[HBsAg]] positivi (replicazione virale in atto) devono iniziare una terapia antivirale con gli analoghi [[necleosidici]]/[[nucleotidici]] ([[lamivudina]], adefovir dipivoxil, tenofovir disoproxil, entecavir, telbivudina) per almeno le 4 settimane che precedono la cura con infliximab. Per i pazienti HBsAg negativi ma anti-HBc positivi ([[anticorpi]] che compaiono in corso di infezione) è necessario verificare la positività per HBV-DNA: se positivo iniziare la terapia antivirale se negativo la terapia antivirale non è necessaria, ma andrà immediatamente iniziata in caso di successiva positività per HBsAg o HBV-DNA <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
In corso di ''Vaccinazioni:vaccinazioni'' poiché infliximab è un farmaco con attività immunomodulante, la sua somministrazione nelle quattro settimane che seguono la vaccinazione con [[vaccini vivi]] attenuati è controindicata. Il problema relativo alle vaccinazioni riguarda soprattutto i pazienti pediatrici. I vaccini vivi attenuati comprendono: il vaccino [[morbillo]]-[[parotite]]-[[rosolia]], il vaccino intranasale per l’l'[[influenza Fluenz]], il vaccino orale per [[tifofebbre tifoide]], [[Bacillo di Calmette-Guérin|BCG]], [[febbre gialla]] e [[antrace]]. Questi vaccini andrebbero somministrati prima del trattamento con infliximab. Poiché sono stati segnalati casi di [[varicella]] durante terapie con farmaci biologici anti-TNF-alfa, anche questo vaccino andrebbe somministrato prima del trattamento con infliximab e comunque non durante terapia immunosoppressiva. Poiché sono riportati in letteratura casi di riattivazione dell’epatitedell'epatite B in pazienti adulti [[HbsAg]] positivi in terapia con infliximab, in caso di vaccinazione [[antiepatite B]] dubbia è preferibile eseguire la vaccinazione, anche durante terapia con infliximab <ref>Moses J. et al., Am. j. Gastroenterol., 2012, 107 (1), 133</ref>.
''Epatite C:'' sulla base dei dati di letteratura attualmente disponibili (limitati), la somministrazione di infliximab non sembra comportare un peggioramento dell’[[epatite C]] cronica <ref>Brunasso A.M. et al., Rheumatology (Oxford), 2011, 50 (9), 1700</ref>. In caso di infezione in atto, la terapia antivirale non richiede la sospensione di infliximab <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
Nei ''Pazientipazienti sottoposti ada intervento chirurgico:'' l’impiegol'impiego di infliximab in questa classe di pazienti è limitata. Considerare la lunga emivita del farmaco e il rischio connaturato di infezione. In pazienti trattati chirurgicamente per [[malattia di Crohn]], la terapia con infliximab è stata associata a ritardo nella cicatrizzazione della sutura chirurgica <ref>Griffin S.P., Selby W.S., J. Gastroenterol. Hepatology, 2000, 15, 78</ref>.
''Terapia immunosoppressiva:'' somministrare con cautela infliximab in pazienti che ricevono terapie che inducono [[immunosoppressione]] per il rischio di infezione. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione soprattutto quando i pazienti in trattamento sono anziani <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
In ''Gravidanza:gravidanza'' l’esperienzal'esperienza dell’usodell'uso di infliximab in gravidanza è limitata, soprattutto sono scarsi i dati relativi allo sviluppo del sistema immunitario del bambino esposto in utero al farmaco, pertanto la somministrazione di infliximab in donne in età fertile richiede l’usol'uso di valide misure contraccettive per tutta la durata della terapia fino a 6 mesi dal termine della stessa. Se però la somministrazione di infliximab in gravidanza si rendesse necessaria, i benefici del farmaco possono essere considerati superiori all’eventualeall'eventuale rischio fetale, in particolare nei primi 6 mesi della gravidanza <ref>Zelinkova Z. et al., Aliment. Pharmacol. Ther., 2011, 33 (9), 1053</ref> <ref name="Mottet C. 2007">Mottet C. et al., Digestion, 2007, 26 (4), 513</ref>. La FDA ha inserito l’infliximabl'infliximab in classe B per l’usol'uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci per i quali sono disponibili solo studi preclinici in vivo che non hanno evidenziato tossicità fetale e i farmaci i cui studi preclinici in vivo hanno evidenziato effetti tossici sul feto non confermati da studi clinici in donne esposte nel primo trimestre di gravidanza e per i quali non c’è evidenza di danno nelle fasi tardive della gravidanza <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
''Anticorpi anti-infliximab:'' la terapia con infliximab è associata alla comparsa di [[anticorpi antichimerici]] (HACA). Gli anticorpi antichimerici influenzano la risposta all’infliximab e sono responsabili delle reazioni collaterali correlati all’infusione. La concomitante somministrazione di [[6-mercaptopurina]], [[azatioprina]] o [[corticosteroidi]] riduce l’incidenza di questo tipo di reazioni. La somministrazione di una terapia immunomodulante è associata ad una minor formazione di anticorpi; l’effetto è risultato più evidente nei pazienti trattati al bisogno rispetto a quelli in terapia di mantenimento <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
Durante l'''Allattamentoallattamento:'' la somministrazione di infliximab non esclude l’allattamentol'allattamento materno. Sulla base dei dati di letteratura disponibili l’infliximabl'infliximab è considerato un farmaco compatibile con l’allattamentol'allattamento al seno<ref name="Mottet C. 2007"/><ref>Ben-Horin S. et al., J. Crohns Colitis, 2011, 5 (6), 555</ref> <ref>Gisbert J.P., Inflamm. Bowel Dis., 2010, 16 (5), 881</ref> <ref>Stengel J.Z., Arnold H.L., World J. Gastroenterol., 2008, 14 (19), 3085</ref> <ref>Mottet C. et al., Digestion, 2007, 26 (4), 513</ref>.
''Reazioni autoimmuni:'' [[autoanticorpi]] (anticorpi anti-nucleo e anti-DNA a doppio filamento) compaiono frequentemente nei pazienti in terapia con infliximab (> 50% dei pazienti). Il perché compaiano non è ancora stato del tutto compreso. Si pensa che gli [[autoanticorpi]] possano essere correlati a reazioni di tipo autoimmunitario in quanto sono presenti in caso di malattie autoimmuni tipo il [[Lupus Eritematoso Sistemico]] (LES), la [[sclerodermia]], la [[sindrome di Sjogren]], l’epatite autoimmune. Se la comparsa degli autoanticorpi si associata a sintomi riconducibili a malattia autoimmune, il trattamento con infliximab deve essere sospeso <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Risomministrazione di infliximab:'' la risomministrazione del farmaco dopo 2-4 anni è stata associata a ipersensibilità ritardata in una percentuale significativa di pazienti. Non è noto invece il rischio di ipersensibilità ritardata in caso di risomministrazione nel periodo compreso fra le 15 settimane e i 2 anni dall’ultima somministrazione. Evitare quindi la risomministrazione di infliximab dopo un periodo di 15 settimane dall’ultima infusione <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Malattia di Crohn fistolizzante:'' i pazienti con [[malattia di Crohn]] fistolizzante in fase acuta suppurativa non devono iniziare la terapia con infliximab fino ad esclusione completa di qualsiasi causa di infezioni <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Malattia di Crohn e stenosi:'' il fallimento terapeutico con infliximab in pazienti affetti da [[malattia di Crohn]] potrebbe indicare la presenza di [[stenosi fibrotiche]] rigide da trattare chirurgicamente. In base ai dati di letteratura disponibili, infliximab non sembra peggiorare o causare [[stenosi]] <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Neoplasie maligne e malattie linfoproliferative:'' nei trial clinici in pazienti trattati con inibitori del TNF-alfa, l’incidenza di [[neoplasie]] maligne, soprattutto [[linfoma]], è risultata maggiore rispetto al gruppo di controllo. Nei pazienti trattati con infliximab per [[artrite reumatoide]] o [[morbo di Crohn]] nei trial clinici l’incidenza di [[linfoma]] è risultato 6 volte (12 casi/10.000 pazienti-anno dopo follow up di 1,1 anni) quella osservata nella popolazione generale (dati aggiornati 2004) <ref>Prescrire Int., 2005, 14 (79), 179</ref>.
In uno studio che ha valutato l’impiego di infliximab in pazienti con patologia polmonare cronica ostruttiva, il numero di casi di linfoma è stato più elevato rispetto al gruppo di controllo; tutti i pazienti, trattati e di controllo, erano forti fumatori.
L’infliximab è stato associato a comparsa di [[linfoma epatosplenico]] a [[cellule T]] (sorveglianza post-marketing) in adolescenti e adulti giovani (6 casi di cui 5 ad evoluzione fatale su 27.000 pazienti con morbo di Crohn di età compresa fra 18 e 30 anni e su 10.000 pazienti di età inferiore a 18 anni nell’arco di tempo 1998-2006). Questo linfoma, raro, ha un decorso rapido e aggressivo, con esito fatale. Tutte le segnalazioni sono state riscontrate in pazienti in terapia con infliximab e [[azatioprina]] o 6-[[mercaptopurina]].
Sulla base dei dati di letteratura e delle segnalazioni postmarketing raccolte, nell’aprile 2011 la FDA ha iniziato un’analisi del profilo di sicurezza, relativamente al rischio di [[tumore]], dei farmaci anti-TNF nei pazienti con età uguale o inferiore a 30 anni <ref>FDA Dryg Safety Comunication, 2011, online http://www.fda.gov/Drugs/DrugSafety/ucm278267.htm</ref>.
 
''Trattamento con PUVA e immunosoppressori in pazienti con psoriasi:'' cautela in caso di pazienti affetti da [[psoriasi]] e trattati in precedenza per periodi prolungati con immunosoppressori e [[PUVA]]: monitorare segni e/o sintomi riconducibili ad eventuali tumori cutanei non-melanoma <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Tossicità epatica:'' infliximab è stato correlato a comparsa di [[ittero]] ed [[epatite]] non infettiva, [[insufficienza epatica]] con esito fatale o che ha richiesto trapianto dell’organo (casi isolati). In caso di disfunzione epatica e/o incremento dell’ALT >/= 5 ULN, interrompere il trattamento con infliximab <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Tossicità centrale:'' gli inibitori del TNF-alfa sono stati associati, in rari casi, a [[neurite ottica]], [[convulsioni]], comparsa e/o esacerbazioni di patologie demielinizzanti inclusa la [[sclerosi multipla]]. Somministrare infliximab con cautela in caso di pazienti con patologie demielinizzanti preesistenti o di recente manifestazione <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Insufficienza cardiaca:'' la somministrazione di infliximab in caso di pazienti con [[insufficienza cardiaca]] di grado lieve-moderato (classe NYHA I e II) richiede cautela. La somministrazione del farmaco in caso di [[insufficienza cardiaca grave]] (classe NYHA III e IV) è controindicata. In studi clinici in cui infliximab è stato somministrato a pazienti con insufficienza cardiaca, è stato osservato un peggioramento della malattia cardiaca (incremento di mortalità e ospedalizzazione) soprattutto nei pazienti trattati con dosi elevate di farmaco (10 mg/kg) <ref>Chung E.S. et al., Circulation, 2003, 107 (25), 3133</ref>.
 
''Anakinra, abatacept:'' poiché l’associazione di [[anakinra]] con [[etanercept]] (farmaci inibitori del TNF-alfa come infliximab) è stata associata a comparsa di gravi effetti collaterali, la co-somministrazione di anakinra con infliximab non è raccomandata. Rischio di infezioni severe è stato osservato anche con [[abatacept]]: la co-somministrazione di abatacept e infliximab non è raccomandata <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Vaccinazioni:'' poiché infliximab è un farmaco con attività immunomodulante, la sua somministrazione nelle quattro settimane che seguono la vaccinazione con [[vaccini vivi]] attenuati è controindicata. Il problema relativo alle vaccinazioni riguarda soprattutto i pazienti pediatrici. I vaccini vivi attenuati comprendono: il vaccino [[morbillo]]-[[parotite]]-[[rosolia]], il vaccino intranasale per l’[[influenza Fluenz]], il vaccino orale per [[tifo]], [[BCG]], [[febbre gialla]] e [[antrace]]. Questi vaccini andrebbero somministrati prima del trattamento con infliximab. Poiché sono stati segnalati casi di [[varicella]] durante terapie con farmaci biologici anti-TNF-alfa, anche questo vaccino andrebbe somministrato prima del trattamento con infliximab e comunque non durante terapia immunosoppressiva. Poiché sono riportati in letteratura casi di riattivazione dell’epatite B in pazienti adulti [[HbsAg]] positivi in terapia con infliximab, in caso di vaccinazione [[antiepatite B]] dubbia è preferibile eseguire la vaccinazione, anche durante terapia con infliximab <ref>Moses J. et al., Am. j. Gastroenterol., 2012, 107 (1), 133</ref>.
 
''Pazienti con artroprotesi:'' l’impiego di infliximab in pazienti con [[artroprotesi]] è limitata <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Pazienti sottoposti ad intervento chirurgico:'' l’impiego di infliximab in questa classe di pazienti è limitata. Considerare la lunga emivita del farmaco e il rischio connaturato di infezione. In pazienti trattati chirurgicamente per [[malattia di Crohn]], la terapia con infliximab è stata associata a ritardo nella cicatrizzazione della sutura chirurgica <ref>Griffin S.P., Selby W.S., J. Gastroenterol. Hepatology, 2000, 15, 78</ref>.
 
''Gravidanza:'' l’esperienza dell’uso di infliximab in gravidanza è limitata, soprattutto sono scarsi i dati relativi allo sviluppo del sistema immunitario del bambino esposto in utero al farmaco, pertanto la somministrazione di infliximab in donne in età fertile richiede l’uso di valide misure contraccettive per tutta la durata della terapia fino a 6 mesi dal termine della stessa. Se però la somministrazione di infliximab in gravidanza si rendesse necessaria, i benefici del farmaco possono essere considerati superiori all’eventuale rischio fetale, in particolare nei primi 6 mesi della gravidanza <ref>Zelinkova Z. et al., Aliment. Pharmacol. Ther., 2011, 33 (9), 1053</ref> <ref>Mottet C. et al., Digestion, 2007, 26 (4), 513</ref>. La FDA ha inserito l’infliximab in classe B per l’uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci per i quali sono disponibili solo studi preclinici in vivo che non hanno evidenziato tossicità fetale e i farmaci i cui studi preclinici in vivo hanno evidenziato effetti tossici sul feto non confermati da studi clinici in donne esposte nel primo trimestre di gravidanza e per i quali non c’è evidenza di danno nelle fasi tardive della gravidanza <ref name= Pharmamedix/Infliximab/>.
 
''Allattamento:'' la somministrazione di infliximab non esclude l’allattamento materno. Sulla base dei dati di letteratura disponibili l’infliximab è considerato un farmaco compatibile con l’allattamento al seno <ref>Ben-Horin S. et al., J. Crohns Colitis, 2011, 5 (6), 555</ref> <ref>Gisbert J.P., Inflamm. Bowel Dis., 2010, 16 (5), 881</ref> <ref>Stengel J.Z., Arnold H.L., World J. Gastroenterol., 2008, 14 (19), 3085</ref> <ref>Mottet C. et al., Digestion, 2007, 26 (4), 513</ref>.
 
==Meccanismo d'azione==
L''''Infliximab''' è capace di legare il [[fattore di necrosi tumorale]] alfa (TNF'''TNFα'''), una [[citochina]] proinfiammatoria che gioca un ruolo chiave nella reazione autoimmune.
RemicadeInfliximab esplica la sua azione agendo da antagonista, l'anticorpo blocca infatti i siti di legame TNF, impedendogli il contatto con suo recettore (TNFR). [[TNFR]] è presente a livello della membrana cellulare di diversi tipi cellulari, ed è per questo che infliximab è adatto al trattamento di diverse patologie autoimmuni.
 
==Somministrazione==
Infliximab è somministrato per infusione endovenosa, di solito a un intervallo di 6-8 intervalli settimanasettimane, presso una clinica o in ospedale. Non può essere somministrato per via orale, perché il sistema digestivo è
capace di [[idrolizzare]] le proteine.<ref>{{Cita libro|cognome=Steinhilber|nome=D|coautori=Schubert-Zsilavecz, M; Roth, HJ|titolo=Medizinische Chemie|editore=Deutscher Apothekerverlag|città=Stuttgart|anno=2005|edizione=1|pagine=5|capitolo=Molekülstruktur und biologische Eigenschaften|idlingua=de|isbn=ISBN 3-7692-3483-9|lingua=German}}</ref>
Questo tipo di somministrazione prevede grandi dosi somministrate a intervalli medio-lunghi di tempo e determina un'ampia variazione della concentrazione del farmaco a livello sierico durante il trattamento.
===Posologia===
* ''[[Morbo di Crohn]]'', Adulti (con più di 18 anni) 5 mg poi ripeterla prima ogni due settimane, alla fine ogni 8 settimane
* ''[[Colite ulcerosa]]'', Adulti (con più di 18 anni) 5 mg e - successivamente - ripetere la dose somministrandola ogni 8 settimane.
* ''[[Artrite reumatoide]]'', Adulti (con più di 18 anni) 3 mg da ripetere dopo 3/6 settimane dalla prima infusione.
 
==Alternative==
Altri farmaci biotecnologici antagonisti del TNF sono l'[[Etanercept]] (Immunex), [[Adalimumab]] (Humira), e i più recenti [[Golimumab]] (Simponi), e [[Certolizumab pegol]] (Cimzia). Gli ultimi tre sono anticorpi monoclonali mentre il primo è una proteina chimerica derivata dal recettore TNFR e dalla porzione Fc di un anticorpo umano.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Peppel|nome=K|coautori=et al.| anno=1991|titolo=A tumor necrosis factor (TNF) receptor-IgG heavy chain chimeric protein as a bivalent antagonist of TNF activity|rivista=J. Exp. Med.|volume=174|numero=6|paginepp=1483–91483-9|doi=10.1084/jem.174.6.1483|idpmid=PMID 1660525|pmc=2119031}}</ref>
 
==Effetti indesiderati==
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*[[alopecia]]
*[[Aritmia|aritmie]]
*[[ipertensione]].
*[[nausea]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Frank Ashall|titolo=Le grandi scoperte scientifiche|url=http://books.google.com/books?id=GXsecqAh6MEC&pg=PA245|datadiaccesso=|anno=1999|editore=Armando Editore|idpagine=ISBN 9788871449494245–|pagineisbn=245–978-88-7144-949-4}}
* {{Cita libro|author1autore=Abul K. Abbas|author2autore2=Andrew H. Lichtman|author3autore3=Shiv Pillai|titolo=Immunologia cellulare e molecolare|url=http://books.google.com/books?id=9SFm3nMO_gUC&pg=PA79|datadiaccesso= |anno=2010|editore=Elsevier srl|idpagine=ISBN 978882143176079–|pagineisbn=79–978-88-214-3176-0}}
* {{Cita libro|author1autore=Abul K. Abbas|author2autore2=Andrew H. Lichtman|titolo=Le basi dell'immunologia|url=http://books.google.com/books?id=szHkdI9buskC&pg=PA70|accessdate|anno=2006|editore=Elsevier srl|idpagine=ISBN 978888567585870–|pagineisbn=70–978-88-85675-85-8}}
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* {{Cita libro|autore=Paolo Larizza|titolo=Trattato di medicina interna|url=http://books.google.com/books?id=Rt4_C55_Ls4C&pg=PA909|datadiaccesso=|anno=2005|editore=PICCINPiccin|idpagine=ISBN 9788829917211909–|pagineisbn=909–978-88-299-1721-1}}
* {{Cita libro|autore=Angelo Sghirlanzoni|titolo=Terapia Delle Malattie Neurologiche|url=http://books.google.com/books?id=LCNUGXlL4FQC&pg=PA113|datadiaccesso= |data=3 aprile 2010|editore=Springer|idpagine=ISBN 9788847011199113–|pagineisbn=113–978-88-470-1119-9}}
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=== Infliximab ===
* {{Cita libro|titolo=Medicina interna sistematica|url=http://books.google.com/books?id=bgz8lBTiBbsC&pg=PA699|datadiaccesso= |anno=2010|editore=Elsevier srl|idpagine=ISBN 9788821431098699–|pagineisbn=699–978-88-214-3109-8}}
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