Charles Fort: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 3 maggio
|AnnoMorte = 1932
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = scrittore
|AttivitàAltre = e ricercatore
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Didascalia = Charles Fort, [[1920]]
}}
Fort è conosciuto per i suoi libri, la cui caratteristica principale è
==Biografia==
Charles Hoy Fort nasce ad [[Albany (New York)|Albany]] da genitori tedeschi. Suo padre è un droghiere autoritario e violento. Si può ritenere che la mancanza di fiducia nel concetto di [[autorità]] da parte di Fort sia dovuto al duro trattamento che gli venne riservato dal padre. In ogni caso sviluppò, durante la sua giovinezza, un forte senso di indipendenza.
Quando era ancora piuttosto giovane Fort si considerava un [[naturalista]], forte di una collezione di [[conchiglia|conchiglie]] marine, [[minerale|minerali]] e [[uccello|uccelli]]. Curioso e intelligente, il giovane Fort non eccelleva a scuola, nonostante possedesse una spiccata arguzia, abbinata ad una grande conoscenza del mondo.
Così all'età di 18 anni, Fort lasciò New York per un viaggio attorno al mondo "per fare esperienza". Viaggiò attraverso gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] occidentali, la [[Scozia]], e la [[Gran Bretagna]], fino ad arrivare in [[Sudafrica]] dove si ammalò. Ritornato a casa venne curato dalla futura moglie [[Anna Filing]], una ragazza che
Fort scrisse dieci romanzi, ma uno solo, ''Il fabbricante di vagabondi'' (''The outcast manufacturers'') del [[1906]] venne pubblicato. Ebbe un giudizio positivo dalla critica, ma fu un insuccesso commerciale.
Nel [[1915]] Fort iniziò a scrivere due libri, intitolati ''X'' e ''Y'' ; nel primo si affermava l'idea che esseri presenti su [[Marte (astronomia)|Marte]] erano in grado di condizionare gli eventi sulla [[Terra]], mentre nel secondo si postulava la presenza di una civiltà malvagia esistente al Polo Sud. Questi libri catturarono l'attenzione dello scrittore [[Theodore Dreiser]], che tentò di pubblicarli ma senza successo. Scoraggiato dal suo fallimento, Fort bruciò il manoscritto, ma presto si rimise al lavoro per scrivere il libro che avrebbe cambiato il corso della sua vita, ''Il libro dei dannati''. Il titolo si riferiva
==Fort e l'inspiegabile==
La relazione di Fort con lo studio di fenomeni anomali è frequentemente fraintesa e travisata. Per più di 30 anni Charles Fort fu un assiduo frequentatore di biblioteche di [[New York]] e di [[Londra]]. Fu un assiduo lettore di riviste scientifiche, quotidiani, periodici, collezionando annotazioni su fenomeni che non erano accettati dalle teorie scientifiche del suo tempo.
Tra questi fenomeni possiamo annoverare quelli riferiti all'[[occulto]], ai [[fenomeno paranormale|fenomeni paranormali]] e [[fenomeno supernaturale|supernaturali]], per esempio [[teletrasporto]] – un termine creato molto probabilmente da lui stesso – [[poltergeist]], [[pioggia di animali|piogge di rane o di pesci]], di materiali inorganici su di un'area sorprendentemente vasta, [[cerchi nel grano]], rumori ed esplosioni inspiegabili, [[Combustione umana spontanea|autocombustione]], [[levitazione]], misteriose apparizioni e sparizioni, ruote giganti di luce apparse sull'oceano e animali ritrovati al di fuori del loro normale [[habitat]].
==Gli scritti==
Fort documentò numerosi rapporti di [[anacronismo|oggetti anacronistici]] (oggi chiamati anche [[OOPART]], o reperti "fuori dal tempo"), reperti archeologici o [[paleontologia|paleontologici]] di difficile collocazione storica che l'[[comunità scientifica|ambiente accademico]] tende a far rientrare all'interno delle teorie accettate, relegando le altre interpretazioni nella categoria della [[pseudoscienza]]. Molti di questi fenomeni sono ormai, nell'insieme, convenientemente citati come ''fenomeni forteans'', mentre altri hanno sviluppato la propria scuola di pensiero, per esempio gli [[UFO]] nell'[[ufologia]], o rapporti non confermati di animali classificati nella [[criptozoologia]].
Per tutta la vita Fort raccolse decine di migliaia di annotazioni: si dice che ne abbia compilate almeno {{m|40000}}, ma probabilmente sono molte di più.{{Citazione necessaria}} Queste venivano addirittura raccolte su scatole da scarpe. Vi sono anche annotazioni prese su piccoli quadratini di carta, scritti con una [[stenografia]] inventata dallo stesso Fort. Alcune di queste annotazioni sopravvivono oggi in una collezione dell'[[University of Pennsylvania|Università della Pennsylvania]]. Frequentemente depresso e scoraggiato, Fort distruggeva i suoi lavori, ma era sempre in grado di riprendersi. Alcune note vennero gradualmente pubblicate dalla [[Fortean Society]] fino alla sua dissoluzione.
Grazie alle sue ricerche Fort scrisse sette libri, di cui solo quattro sopravvivono: ''Il libro dei dannati'' ([[1919]]), ''Nuove terre'' ([[1923]]), ''Lo!'' ([[1931]]) e ''Talenti selvaggi'' ([[1932]]); uno dei libri fu scritto tra ''Nuove Terre'' e ''Lo!'', ma fu abbandonato e assorbito in quest'ultimo.
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==La sua concezione del metodo scientifico==
Più volte nei suoi scritti, Fort si concentrava su pochi e fondamentali punti di vista che sono frequentemente dimenticati nelle discussioni nella definizione di [[scienza]]: i limiti tra [[scienza]] e [[pseudoscienza]] sono ''fuzzy'' (ossia ''sfumati''), e tali limiti cambiano con il tempo, laddove vi è una forte influenza [[sociologia|sociologica]] su ciò che è considerato 'accettabile' o 'dannato'.
Analogamente, lo scrittore John Michell osserva che "Fort, con grande ironia fa notare che lo stesso esperimento che produce due risultati differenti, gratifica in egual misura entrambi gli sperimentatori". Fort nota che se gli esperimenti controllati - un pilastro del metodo scientifico - possono produrre una vasta varietà di risultati in relazione a chi li fa, il metodo scientifico stesso potrebbe essere messo in dubbio, o almeno introdurre dei notevoli gradi di incertezza.
Fort inoltre fa notare che se i fatti sono obiettivi, come gli stessi fatti sono interpretati dipende da chi li sta interpretando e in quale contesto. Vi sono per esempio punti di vista che non sono stati accettati fino all'inizio del XXI secolo.
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Vi sono molti fenomeni nei lavori del Fort che solo ora sono stati parzialmente o interamente "recuperati" dalla [[comunità scientifica]]{{Citazione necessaria}}, ma molte sue idee sono considerate al limite della scienza, o al di là, nel campo del [[paranormale]] o dello stravagante. Fort ha sempre rifiutato di abbandonare tale territorio posto tra scienza e assurdo. Tra i più importanti contributi del Fort vi è il concetto e la parola di "[[teletrasporto]]", per definire eventi, da lui documentati, di strane apparizioni e sparizioni. Forse fu anche la prima persona che per spiegare tali strani fenomeni di teletrasporto ipotizzò rapimenti [[Extraterrestre|alieni]], e fu uno dei primi a proporre l'ipotesi [[extraterrestre]].
Molti considerano strano che Fort, un uomo così scettico, e così disposto a criticare il metodo scientifico, fosse così desideroso di raccogliere storie strane come - per esempio di piogge di rane, o di pesci, dal cielo; Fort in relazione a tali critiche faceva osservare che: "Io offro i dati. Voi fate come vi pare", e che le teorie e le conclusioni che Fort presentava, spesso provenivano dalla stessa sorgente di quelle che Fort chiamava "la scienza ortodossa e convenzionale".
I lavori del Fort hanno
Più volte il Fort faceva notare
==In anticipo sul suo tempo==
A Fort non importava se i suoi dati e teorie fossero accurate: il suo punto di vista era quello di ipotesi alternative, una realtà che poteva anche coincidere con le stesse ipotesi della scienza ortodossa, ma che tali erano solo una parte delle possibili spiegazioni, non necessariamente più giustificabili di altre. Tuttavia bisogna dire che era un ricercatore in anticipo nel suo tempo. Nel ''Libro dei dannati'' mostra l'influenza dei valori della società e che ciò che dovrebbe essere considerato un "paradigma" sul quale gli scienziati considerano essere "vero". Questo anticipa i lavori di [[Thomas Kuhn]]. Nello stesso modo l'approccio alla scienza del "tutto fa brodo" di [[Paul Feyerabend]] è simile a quello del Fort.
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== Le pubblicazioni e i libri ==
La collezione di lavori del Fort sono pubblicati da Dover Book e ogni testo è disponibile in edizione recente.
Il lavoro di Fort di compilazione e di commento a fenomeni anomali ripresi da riviste scientifiche e quotidiani è stato ripreso e apprezzato da [[William R. Corliss]], i cui libri [[Autoedizione|autopubblicati]] (''Sourcebook Project'')<ref>{{cita web|url=https://www.science-frontiers.com/|titolo=Science Frontiers Digest of Scientific Anomalies|lingua=en|sito=Science Frontiers The Unusual & Unexplained|accesso=3 gennaio 2021}}</ref> raccolgono una collezione di note del Fort unita ad una spiccato senso dello humor, alternato a momenti di severità, e larghezze di vedute. Le note del Corliss rivaleggiano con quelle del Fort, pur essendo significativamente meno [[criptologia|criptate]] e abbreviate.<ref>{{cita libro|autore=William R. Corliss|titolo=Il libro dei misteri naturali|traduttore=Enrica Viziale|città=Milano|editore=Armenia|anno=2006|titolooriginale=Handbook of Unusual Natural Phenomena|annooriginale=1977|isbn=88-344-1898-0}}</ref>
==I seguaci di Fort==
I lavori di Fort hanno ispirato altre persone a considerarsi suoi seguaci e a farsi chiamare ''Forteans''. Il primo di questi è lo [[sceneggiatura|sceneggiatore]] [[Ben Hecht]], che in una recensione del Libro dei Dannati dichiara: "Mi considero il primo discepolo di Charles Fort ... d'ora in avanti consideratemi un ''Fortean''".
In realtà ciò che si può considerare ''Fortean'' è materia di discussione; il termine si applica ad una grande varietà di posizioni: dai ''Forteans'' puristi che si dedicano al metodo e agli interessi del Fort, a coloro che si aprono e sono attivi nell'accettare l'attualità dei fenomeni paranormali e a posizioni che con il Fort non dovrebbero avere nulla a che fare.
In generale, i ''Forteans'' si considerano coloro che possiedono un grande interesse per i fenomeni inspiegabili in un campo dello [[scibile]] molto vasto, più precisamente per quello che riguarda il mondo naturale, e avere sviluppato uno "scetticismo agnostico" riguardo ai fenomeni anomali di cui si discute. Per Hecht, per esempio, essere ''Fortean'' significava santificare la distruzione del concetto di autorità in tutte le sue forme, sia religiose, che scientifiche, politiche, filosofiche o di qualsiasi altro genere. Naturalmente includeva l'attuale credenza della materia magica definita nei lavori del Fort.
La ''Fortean Society'' fu fondata dal Fort e dai suoi amici, e venne condotta, in modo semi serio, dallo scrittore [[Tiffany Thayer]], esattamente come la filosofia ispiratrice di Fort stesso. Tuttavia Fort disconobbe la società rifiutandone la presidenza; per attirarlo al ''meeting'' inaugurale fu persino adescato da falsi telegrammi. Essendo una personalità non autoritaria, Fort rifiutò di definire se stesso come autorità, e si oppose ulteriormente a porre le fondamenta a ciò che avrebbe dovuto essere un polo di aggregazione per un gruppo di spiritualisti, [[zelota|zeloti]], e oppositori della scienza; ossia di coloro che credevano nei fenomeni che avevano scelto, era esattamente il contrario del ''Forteanism''.
È ironico, poi, che dopo tale considerazioni fatte dallo stesso Fort si siano costituiti diversi gruppi ''fortean'' e la creazione di una rivista, ''Fortean Times'', la cui prima pubblicazione risale al novembre 1973, una autorevole consacrazione del giornalismo Fortiano, che combina humour, scetticismo e ricerca seria in soggetti ed argomenti che la [[comunità scientifica]] e le autorità spesso disprezzano. Vi è anche una ''International Fortean Society Organization'' (INFO), ed altre società ''Fortean'', con sede a [[Edimburgo]] e all'[[Isola di Wight]].
In Italia è presente la [[Società Fortiana Italiana]].
La rivista britannica ''[[Fortean Times]]'', pur ispirandosi nel nome a Charles Fort, non ha alcun collegamento con la Fortean Society.
== Nella cultura popolare ==
Come improbabile [[supereroe]], Fort è stato protagonista di due [[fumetto|fumetti]]:
* ''Necronauts'' (in [[2000 AD]] # 2000, # 1223-1230, 2001 dello scrittore [[Gordon Rennie]] e del disegnatore [[Frazer Irving]])
* ''Fort: Prophet of the Unexplained'' (miniserie in 4 parti del 2002 della [[Dark Horse Comics]], dello scrittore [[Peter Lenkov]] e del disegnatore [[Frazer Irving]]
==Opere==
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=The Outcast Manufacturers|lingua=en|tipo=romanzo|città=New York|editore=B. W. Dodge & Co.|anno=1909|oclc=4584299|url=http://www.resologist.net/ocmei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=Il libro dei dannati|città=Milano|traduttore=Antonio Bellomi|editore=Armenia|anno=1973|titolooriginale=Book of the Damned|annooriginale=1919|sbn=TSA0045349|url=http://www.resologist.net/damnei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=New Lands|lingua=en|città=New York|editore=Boni & Liveright|anno=1923|oclc=4358167|url=http://www.resologist.net/landsei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=Super poteri|città=Torino|editore=Golem|anno=2020|titolooriginale=Wild Talents|annooriginale=1932|isbn=978-88-98776-20-7|url=http://www.resologist.net/talentei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=Il libro della realtà incredibile: più di 1001 eventi che la scienza non è riuscita a spiegare e per questo ha preferito ignorare|traduttore=Franco Giambalvo|altri=adattamento del testo a cura dell'edizione italiana Luigi Cozzi|città=Roma|editore=Profondo Rosso|anno=2021|titolooriginale=Lo!|annooriginale=1941|isbn=978-88-98896-93-6|url=http://www.resologist.net/loei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=Il libro dei misteri|traduttore=Franco Giambalvo|altri=introduzione di Damon Knight, adattamento del testo a cura dell'edizione italiana Luigi Cozzi|città=Roma|editore=Profondo Rosso|anno=2021|titolooriginale=Lo!|annooriginale=1941|isbn=978-88-98896-92-9|url=http://www.resologist.net/loei.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
*{{cita libro|titolo=Complete Books of Charles Fort|lingua=en|città=New York|editore=Dover Publications|anno=1998|isbn=0-486-23094-5}}
*{{cita libro|autore=Charles Fort|titolo=Many Parts|lingua=en|tipo=autobiografia non pubblicata|url=http://www.resologist.net/parte01.htm|accesso=10 dicembre 2005|via=Mr. X, Consulting Resologist}}
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
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* Martin Gardner ha dedicato a Charles Fort un capitolo del suo libro ''Fads and Fallacies in the Name of Science'' 1957, Dover, ISBN 0486203948.
* Damon Knight, ''Charles Fort: Prophet of the Unexplained'' è una fonte biografica datata ma preziosa, che dettaglia gli inizi di Fort, il suo periodo ''pre-Fortean'
* Ulrich Magin, ''Der Ritt auf dem Kometen. Über Charles Fort'' è simile al libro di Knight, in lingua tedesca, e contiene un capitolo più dettagliato sulla filosofia di Fort.
* [[Louis Pauwels]] e
* La scrittrice statunitense [[Blue Balliett]] ha scritto di Fort nel romanzo per ragazzi ''[[Vermeer e il codice segreto]]'' (''Chasing Vermeer'', 2004).
Libri più recenti su Fort:
* Colin Bennett, ''Politics of the Imagination: The Life, Work and Ideas of Charles Fort'', Head Press, 2002, 176 pagine, ISBN 1900486202.
* Louis Kaplan, ''The Damned Universe of Charles Fort'', Semiotexte, 1995, 156 pagine, ISBN 0936756527.
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.forteana.org/index.html|The Charles Fort Institute}}
* {{cita web|http://www.science-frontiers.com/sourcebk.htm|Homepage del Sourcebook Project}}
* {{cita web|http://www.bearfabrique.org/velikovsky/velikovsky.htm|''Short Bio, Raw data actually supports Velikovsky''}}
* {{cita web|http://www.skepdic.com/fortean.html|''The Skeptic's Dictionary'': Charles Fort}}
* {{cita web|http://www.forteantimes.com/|Fortean Times - Sito aggiornato quotidianamente con eventi inspiegati}}
* {{cita web |1=http://www.blather.net/shitegeist/2005/12/charles_forts_house_in_london.htm |2=La casa di Charles Fort, al 39A di Marchmont Street, Londra |accesso=12 luglio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201140146/http://www.blather.net/shitegeist/2005/12/charles_forts_house_in_london.htm |dataarchivio=1º dicembre 2008 |urlmorto=sì }}
Le seguenti edizioni online si trovano su [http://www.resologist.net/ Resologist.net], sito di un
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* [http://www.resologist.net/parte01.htm ''Many Parts''] (frammenti sopravvissuti)
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[[Categoria:Pseudoscienza]]
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