Yes: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Nota disambigua|descrizione=altre voci che possono riferirsi alla stessa combinazione di 3 caratteri|titolo=[[YES]]}}
{{Artista musicale
|nome = Yes
|nazione = Inghilterra
|genere = Progressive rock
|nota genere = <ref name=Progarchives>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/artist.asp?id=105|titolo=Prog Archives - Yes|lingua=en|accesso=6-12-2009}}</ref><ref name=allmusic>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5891|titolo=All Music - Yes|lingua=en|accesso=6-12-2009}}</ref>
|genere2 = Symphonic rock
|nota genere2 = <ref>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/subgenre.asp?style=4|titolo=Prog Archives - Symphonic Prog|lingua=en|accesso=8-12-2009}}</ref>
|genere3 = Pomp rock
|nota genere3 = <ref>Simon Frith, Andrew Goodwin. ''[http://books.google.it/books?id=WNubD3WKKDYC&pg=PA88&dq=pomp+rock+yes&hl=it&ei=eduHTNPOAo2RswbGtoGbCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEEQ6AEwBQ#v=onepage&q=pomp%20rock%20yes&f=false On record: rock, pop, and the written word]''. Routledge, 2003. ISBN 0415053064. p. 88</ref>
|genere4 = Rock psichedelico
|nota genere4 =<ref name=allmusic/>
|genere5 = Art rock
|nota genere5 = <ref name=allmusic/>
|anno inizio attività = 1968
|periodi attività intermedi = - [[1981]]<br>[[1983]] – [[2005]]<br>[[2008]] -
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = Gruppo
|numero totale album pubblicati = 40
|numero album studio = 17
|numero album live = 9
|numero raccolte = 14
|immagine = yes_concert.jpg
|didascalia = Gli Yes in concerto a [[Indianapolis]], [[1977]]. Da sinistra: [[Steve Howe]], [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], [[Jon Anderson]], [[Chris Squire]] e [[Rick Wakeman]].
|nazione = GBR
|url = [http://www.yesworld.com/ YesWorld]
|genere = Rock progressivo
|genere2 = Art rock
|nota genere = <ref name=Progarchives>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/artist.asp?id=105|titolo=Prog Archives - Yes|lingua=en|accesso=6 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100306014741/http://www.progarchives.com/artist.asp?id=105|urlmorto=no}}</ref><ref name="allmusic">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5891|titolo=All Music - Yes|lingua=en|accesso=6 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101013094302/http://www.allmusic.com/artist/p5891|urlmorto=no}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=allmusic/><ref name=Walker>{{cita libro|titolo=L'immagine pop. Musica e arti visive da Andy Warhol alla realtà virtuale|autore=John A. Walker|editore=EDT|anno=1994|p=99}}</ref><ref name=Britannica>{{cita libro|titolo=Disco, Punk, New Wave, Heavy Metal, and More: Music in the 1970s and 1980s|editore=Britannica|anno=2012|p=105|lingua=en}}</ref>
|etichetta = [[Atlantic Records]], [[Eagle Records]], [[Frontiers Records]], [[Arista Records]], [[Atco Records]]
|anno inizio attività = 1968
|anno fine attività = 1981
|anno inizio attività 2 = 1983
|anno fine attività 2 = 2004
|anno inizio attività 3 = 2009
|anno fine attività 3 = in attività
|totale album = 65
|album studio = 23
|album live = 12
|raccolte = 32
}}
Gli '''Yes''' sono un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] formato nel [[1968]], considerato tra i principali esponenti del [[rock progressivo]].<ref name="Rizzi96">{{cita|Rizzi|p. 96|cidRizzi}}.</ref><ref name=ondarock>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|titolo=Yes, una panoplia ''progressive''|opera=Ondarock|autore=Michele Chiusi|accesso=20-12-2009}}</ref> La band, che ha conosciuto il periodo di maggior successo negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]], è stata fondata dal [[cantante]] [[Jon Anderson]], il [[bassista]] [[Chris Squire]], il [[chitarrista]] [[Peter Banks]], il [[tastierista]] [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] ed il [[batterista]] [[Bill Bruford]],<ref name=Progarchives/> e nel corso degli anni ha visto la partecipazione dei chitarristi [[Steve Howe]] e [[Trevor Rabin]], del batterista [[Alan White (batterista)|Alan White]], dei tastieristi [[Rick Wakeman]], [[Patrick Moraz]], [[Igor Khoroshev]], [[Geoffrey Downes|Geoff Downes]], [[Tom Brislin]] ed [[Oliver Wakeman]], e dei cantanti [[Trevor Horn]] e [[Benoît David]].<ref name=allmusic/>
 
Gli '''Yes''' sono un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] formato nel 1968, annoverato tra i principali esponenti del [[rock progressivo]].<ref name="Rizzi96">{{cita|Rizzi|p. 96|cidRizzi}}.</ref><ref name=ondarock>{{cita web|autore=Michele Chiusi|titolo=Yes - Una panoplia progressive|sito=Ondarock|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|accesso=5 novembre 2014|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6TrEkHq6I?url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|dataarchivio=5 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref>
Grazie ad album come ''[[The Yes Album]]'', ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', ''[[Close to the Edge]]'', ''[[Relayer]]'' e ''[[Going for the One]]'', gli Yes contribuiscono allo sviluppo della scena progressive [[Inghilterra|inglese]] degli anni settanta, e negli anni ottanta riscuotono un notevole successo discografico e popolarità a livello mondiale con ''[[90125]]''. Proponendo un sofisticato rock [[symphonic progressive rock|sinfonico]] e [[Progressive romantico|romantico]] che fa largo uso di strumenti [[elettronica|elettronici]] innovativi,<ref name=Progarchives/> come il [[sintetizzatore]], il [[moog]] ed il [[mellotron]] la band definisce, insieme ad altre formazioni, tra le quali [[King Crimson]] e [[Genesis]], i canoni stessi del ''progressive rock''.<ref name="Rizzi96" />
 
La band, fondata dal [[cantante]] [[Jon Anderson]], il [[bassista]] [[Chris Squire]], il [[chitarrista]] [[Peter Banks]], il [[tastierista]] [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] e il [[batterista]] [[Bill Bruford]],<ref name=Progarchives/> ha conosciuto il periodo di maggior successo negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]], e nel corso degli anni ha visto avvicendarsi numerosi componenti.<ref name=allmusic/>
==Storia==
Il percorso degli Yes è caratterizzato da innumerevoli cambi di formazione che negli anni hanno condizionato lo stile del gruppo, giustificando la produzione di [[album discografico|album]] di differente valore e maturità, ma tutti caratterizzati da soluzioni musicali ricercate ed elaborate, con continui riferimenti alla [[musica classica]].
 
Sebbene il gruppo abbia sempre conservato un'attitudine musicale riconducibile al ''progressive rock'', sono due le formazioni rilevanti che, tra le tante susseguitesi nel corso del tempo, si sono distinte per importanza e per aver adottato due stili radicalmente differenti: la prima, quella del periodo "classico", era attiva negli anni settanta, nonché saltuariamente nei novanta e nei duemila, ed era composta dal ''leader'' Jon Anderson, da Chris Squire, da Bill Bruford o il suo successore [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], dal chitarrista [[Steve Howe]] e dal tastierista [[Rick Wakeman]];<ref>{{cita web|url=https://www.r3m.it/2020/09/28/yes-perche-la-band-britannica-si-chiama-cosi/.|titolo=Yes:perchè la band britannica si chiama così}}</ref> la seconda, caratterizzata da sonorità prossime al [[pop rock]] e all'[[arena rock]], ha attraversato gli anni ottanta e una parte dei novanta e comprendeva Jon Anderson, Chris Squire, Tony Kaye, Alan White e il chitarrista [[Trevor Rabin]], il quale ricopriva anche il ruolo di guida della band.<ref>{{cita web|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:mY0BuIORLT8J:https://www.nonsolosuoni.it/1613646805-93cba07454f06a4a960172bbd6e2a435.htm+&cd=20&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Yes:non solo suoni}}</ref>
===Le origini===
Gli Yes nascono a Londra nel [[1968]], l'estate in cui [[Jon Anderson]] conosce fortuitamente [[Chris Squire]]. Anderson aveva cantato per alcuni anni in un gruppo chiamato [[The Warriors (gruppo musicale)|The Warriors]], con il quale aveva inciso due [[Singolo discografico|singoli]] ed aveva poi intrapreso una carriera solista con lo pseudonimo "Hans Christian Anderson",<ref>Tale pseudonimo è ispirato al celebre [[Hans Christian Andersen|favolista danese]].</ref> registrando altri due singoli. Squire, che suona in un complesso di nome [[Mabel Greer's Toyshop]], chiede ad Anderson di farne parte come cantante. Nel gruppo, comprendente anche il chitarrista [[Peter Banks]], confluiscono nello stesso anno il tastierista [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] ed il batterista [[Bill Bruford]], ma poiché il nome del complesso è troppo lungo i cinque, su suggerimento di [[Peter Banks]], decidono di cambiarlo rinominando la band in Yes.<ref>Né a Jon ({{cita|Welch|p. 29|cidWelch}}) né a Chris ({{cita|Welch|p. 39|cidWelch}}) piaceva il precedente nome, adottano quindi quello attuale, proposto tempo prima da Peter Banks ({{cita|Welch|p. 38|cidWelch}}).</ref>
 
Grazie ad album strutturalmente complessi e articolati, acclamati da critica e pubblico, come ''[[The Yes Album]]'', ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', ''[[Close to the Edge]]'', ''[[Relayer]]'', ''[[Going for the One]]'' e all'estroso e controverso ''[[Tales from Topographic Oceans]]'', la band contribuisce in maniera sostanziale a delineare lo sviluppo della scena ''progressive'' [[Inghilterra|inglese]] e in seguito, dopo essersi riformata con Rabin, riscuote un successo discografico e popolarità a livello mondiale con ''[[90125]]''.
Il primo [[concerto (evento musicale)|concerto]] degli Yes si tiene in un campeggio giovanile presso il villaggio East Mersea, sull'isola di Mersea, [[Essex]], il [[4 agosto]] [[1968]].<ref name="Welch50">{{cita|Welch|p. 50|cidWelch}}.</ref> Il gruppo diviene rapidamente noto per il modo in cui esegue ''[[cover]]'' di brani di altri artisti, espandendole e trasformandole in complesse composizioni,<ref name="Welch50" /> ispirati dai [[Fifth Dimension]] e dai [[Vanilla Fudge]].<ref>{{cita|Welch|p. 53|cidWelch}}.</ref> Si esibiscono come spalla di gruppi affermati in locali prestigiosi come il [[Marquee Club]], con [[The Who]], e persino alla [[Royal Albert Hall]], durante il ''Farewell Concert'',<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0157490/|titolo="Omnibus" Cream's Farewell Concert|opera=IMDB|lingua=en|accesso=12-12-2009}}
</ref> il concerto d'addio dei [[Cream]].<ref>{{cita|Welch|p. 12|cidWelch}}.</ref> Nel [[1969]] [[Ahmet Ertegün]], proprietario della ''[[Atlantic Records]]'', assiste ad una loro performance presso lo [[Speakeasy Club]] di Londra, e decide di scritturarli per la [[casa discografica]] e fargli subito incidere un album.<ref name="Welch63">{{cita|Welch|p. 63|cidWelch}}.</ref> Il risultato è l'[[Yes (Yes)|album eponimo]] pubblicato nel [[1969]], che viene accolto bene dal pubblico e dalla critica,<ref name=Welch67>{{cita|Welch|p. 67|cidWelch}}.</ref> anche se non si rivela un successo commerciale.<ref name=Welch67/> Il suono brillante, originale e tecnicamente complesso degli Yes va già delineandosi,<ref name="Rizzi97">{{cita|Rizzi|p. 97|cidRizzi}}.</ref> ma la band pecca ancora d'esperienza in sala di registrazione,<ref name="Welch63" /> sono già musicisti solisti di talento, ma non ancora un gruppo. L'album contiene anche due ''cover'', ''[[Every Little Thing (brano musicale)|Every Little Thing]]'' dei [[The Beatles|Beatles]] e ''I See You'' dei [[The Byrds|Byrds]].
 
Gli Yes, proponendo un sofisticato [[rock sinfonico]] e romantico che fa largo uso di strumenti [[elettronica|elettronici]] innovativi,<ref name=Progarchives/> come l'[[ARP Odyssey]], il [[moog]] e il [[mellotron]], simboleggiano lo stile progressive e definiscono insieme ad altre formazioni, tra le quali [[King Crimson]], [[Genesis]] e [[Gentle Giant]], i canoni stessi del ''progressive rock''.<ref name="Rizzi96"/>
===L'era classica===
[[Immagine:Jon anderson 1978.jpg|thumb|200px|[[Jon Anderson]] in un concerto del [[1977]]]]
 
La band è stata sempre attiva nel corso degli anni, tranne per due brevissimi periodi: il primo agli inizi degli [[Anni 1980|anni ottanta]], a causa del temporaneo scioglimento della stessa, e il secondo a metà degli [[Anni 2000|anni duemila]]. Di fatto gli [[anni 2020]] rappresentano il settimo decennio di attività di questo gruppo.
All'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] gli Yes continuano ad esibirsi in concerto nel [[Regno Unito]]<ref name="Welch86">{{cita|Welch|p. 86|cidWelch}}.</ref> e, occasionalmente, in altre nazioni europee.<ref>{{cita|Welch|p. 79|cidWelch}}.</ref> Il loro secondo album, ''[[Time and a Word]]'', è realizzato col supporto di una [[orchestra sinfonica]] di 30 elementi. L'album include due ''cover'': ''No Opportunity Necessary, No Experience Needed'' di [[Richie Havens]], arricchita con il tema [[western]] del film ''[[Il grande paese]]'', e ''Everydays'' di [[Stephen Stills]]. Come per l'album precedente, anche lo stile di ''Time and a Word'' risente molto dell'influenza di gruppi contemporanei, come i [[The Beatles|Beatles]] in ''Sweet Dreams''<ref>{{cita|Welch|p. 83|cidWelch}}.</ref> o nella stessa [[title track|traccia del titolo]].<ref>{{cita|Welch|pp. 84-5|cidWelch}}.</ref>
 
== Storia ==
Forti contrasti nella band, derivanti dall'impiego dell'orchestra,<ref name="Welch86"/> dal progressivo ridimensionamento del ruolo della chitarra<ref>{{cita|Welch|p. 82|cidWelch}}.</ref> e dal ridotto feeling di Peter Banks con lo stile musicale del gruppo<ref>{{cita|Welch|p. 87|cidWelch}}.</ref> portano, poco prima dell'uscita dell'album, all'abbandono del chitarrista.<ref>{{cita|Welch|p. 85|cidWelch}}.</ref> La sua uscita provoca la cancellazione delle date in calendario e il ritiro del gruppo in una fattoria sulla costa [[devon]]iana alla ricerca della propria direzione musicale, in attesa di trovare un sostituto all'altezza.<ref name="Welch86" /> Il suo posto viene preso da [[Steve Howe]], un giovane e talentuoso "chitarrista prodigio",<ref>{{cita|Welch|p. 88|cidWelch}}.</ref> che ha al suo attivo numerose incisioni in gruppi come [[Tomorrow (gruppo musicale)|Tomorrow]] e [[Bodast]]. Howe appare sulla copertina dell'edizione americana di ''Time and a Word'', sebbene non abbia partecipato alle incisioni dell'album.<ref>{{cita|Welch|p. 94|cidWelch}}.</ref> Nello stesso periodo la band conosce [[Eddie Offord]], un [[produttore discografico]] molto noto, passato poi alla storia del rock proprio per il suo lavoro con la band e gli [[Emerson Lake & Palmer]]. Insieme a Howe e Offord viene realizzato, nel gennaio [[1971]], ''[[The Yes Album]]'', un disco di notevole importanza, contenente quattro tra i brani migliori mai realizzati dalla band.<ref>{{cita|Welch|p. 104|cidWelch}}. Si tratta di ''[[Yours Is No Disgrace]]'', ''[[Starship Trooper]]'', ''[[I've Seen All Good People]]'' e ''Clap'', registrato dal vivo al ''[[Lyceum Theatre]]'' di [[Londra]].</ref> L'album, balzando al sesto posto delle classifiche inglesi e al 40º di quelle americane,<ref>{{cita|Welch|p. 102|cidWelch}}.</ref> afferma la band sulla scena internazionale, tanto che nell'aprile '71 gli Yes intraprendono un [[tournée|tour]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], come gruppo spalla dei [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], dei [[Ten Years After]] e dei [[Black Sabbath]].<ref>{{cita|Welch|p. 120|cidWelch}}.</ref><ref name=themarquee>{{cita web|url=http://www.themarqueeclub.net/yes|titolo=The Marquee Club - Yes - Biography|lingua=en|accesso=27-12-2009}}</ref>
=== La prima era (1968–1981) ===
==== Gli esordi (1968–1971) ====
{{Immagine multipla
| allinea = left
| larghezza1 = 220
| larghezza2 = 160
| immagine1 = Yes plaque Basement 184 Shaftesbury Avenue London WC2 8JB.jpg
| immagine2 = Yes the English Progressive Rock Band (cropped).jpg
| sotto = Gli Yes si formarono a [[Londra]] nel seminterrato dell'allora ''Lucky Horseshoe Cafe'' (a sinistra), al civico 184 di [[Shaftesbury Avenue]]. A destra: [[Targa blu|targa commemorativa]] dell'evento.
}}
Le origini degli Yes risalgono al maggio del [[1968]], il periodo nel quale [[Jon Anderson]] conosce [[Chris Squire]]. Anderson lavorava in un bar che era posto proprio sopra al famoso [[Marquee Club]] di [[Londra]]; Jack Barry, il gestore del bar, presentò Squire ad Anderson. Quest'ultimo aveva cantato per alcuni anni in un gruppo chiamato [[The Warriors (gruppo musicale)|The Warriors]], con il quale aveva inciso due [[singolo (musica)|singoli]], e aveva poi intrapreso una carriera solista con lo pseudonimo "Hans Christian",<ref group="nota">Tale pseudonimo è ispirato al celebre favolista danese [[Hans Christian Andersen]].</ref> registrando altri due singoli. Squire, che suona in un complesso di nome ''Mabel Greer's Toyshop'', chiede ad Anderson di farne parte come cantante. E così Anderson comincia a collaborare con il gruppo e a comporre canzoni con Squire.
 
Dopo l'ingresso di Anderson, tra giugno e luglio del 1968 nuovi membri confluiscono nei Mabel Greer's Toyshop, rivoluzionando la precedente formazione: il batterista [[Bill Bruford]], il tastierista [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] e il chitarrista [[Peter Banks]] (che già aveva militato nel gruppo, salvo poi uscirne brevemente).<ref>{{Cita web |url=http://www.bondegezou.co.uk/amy_faq.htm#almost |titolo=Alt.music.yes FAQ - People associated with the band |accesso=1º agosto 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907161441/http://www.bondegezou.co.uk/amy_faq.htm#almost |urlmorto=no }}</ref> Dopo l'ultimo concerto dei Mabel Greer's Toyshop, datato 27 luglio, il neonato sodalizio (Squire, Anderson, Kaye, Banks e Bruford) giudica il nome del complesso troppo lungo e decide, su suggerimento di [[Peter Banks]], di adottare la denominazione ''Yes'' (per alcuni mesi pubblicizzata come ''Yes!'').<ref group="nota">Né a Jon ({{cita|Welch|p. 29|cidWelch}}) né a Chris ({{cita|Welch|p. 39|cidWelch}}) piaceva il precedente nome, adottano quindi quello attuale, proposto tempo prima da Peter Banks ({{cita|Welch|p. 38|cidWelch}}).</ref>
Nell'agosto del [[1971]] anche Tony Kaye, il cui percorso musicale resta fedele all'[[organo Hammond]], mentre Jon e Chris si rivolgono all'emergente [[musica elettronica|strumentazione elettronica]],<ref>{{cita|Welch|p. 123|cidWelch}}.</ref> abbandona il gruppo per formare un proprio complesso, i [[Badger (gruppo musicale)|Badger]], e viene sostituito da un altro virtuoso, il tastierista degli [[Strawbs]] [[Rick Wakeman]], che aveva in precedenza suonato come turnista per artisti di rilievo come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Lou Reed]] ed altri.<ref>{{cita web|url=http://www.rickwakeman.it/home.htm|titolo=Biografia di Wakeman|accesso=15-1-2010}}</ref> Wakeman, musicista estremamente eclettico, in grado di suonare sia le tastiere acustiche che elettroniche,<ref>{{cita|Welch|p. 125|cidWelch}}.</ref> si dimostra ben presto una perfetta controparte per Howe, introducendo anche due nuovi elementi chiave nella strumentazione del gruppo, il [[mellotron]] ed il [[minimoog]]. La prima incisione di questa formazione, considerata la formazione "classica" degli Yes,<ref name=allmusic/> fu un'interpretazione di dieci minuti del classico ''[[America (Paul Simon)|America]]'' di [[Paul Simon]].
 
Dopo le iniziali sessioni di prova dal 31 luglio al 2 agosto, il primo [[concerto]] degli Yes si tiene in un campeggio giovanile presso il villaggio East Mersea, sull'isola di Mersea, [[Essex]], il 3 agosto 1968.<ref name="Welch50">{{cita|Welch|p. 50|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qbandid=1&qyear=1968&qdateid=619|titolo=08/03/1968 Mersea, United Kingdom|accesso=15 settembre 2023}}</ref> Il gruppo, che nei mesi successivi deve già far fronte a una prima defezione, l'uscita temporanea di Bruford (sostituito fugacemente da [[Tony O'Reilly]]), diviene rapidamente noto per il modo in cui esegue ''[[cover]]'' di brani di altri artisti, espandendole e trasformandole in complesse composizioni,<ref name="Welch50"/> ispirati dai [[The Byrds|Byrds]], dai [[The 5th Dimension]] e dai [[Vanilla Fudge]].<ref>{{cita|Welch|p. 53|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/spettacoli/musica/2019/07/25/news/yes-50-candeline-per-i-veri-grandi-visionari-del-rock-1.37177275|titolo=Yes:50 candeline per i visionari del rock}}</ref> Si esibiscono come [[gruppo spalla|spalla]] di gruppi affermati in locali come il Marquee Club, con [[The Who]], e persino alla [[Royal Albert Hall]], durante il ''Farewell Concert'',<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0157490/|titolo="Omnibus" Cream's Farewell Concert|sito=IMDB|lingua=en|accesso=12 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110220083215/http://www.imdb.com/title/tt0157490/|urlmorto=no}}</ref> il concerto d'addio dei [[Cream]].<ref>{{cita|Welch|p. 12|cidWelch}}.</ref> Nel [[1969]] [[Ahmet Ertegün]], proprietario della ''[[Atlantic Records]]'', assiste a una loro performance presso lo [[Speakeasy Club]] di Londra, e decide di scritturarli per la [[Etichetta discografica|casa discografica]] e far loro subito incidere un album.<ref name="Welch63">{{cita|Welch|p. 63|cidWelch}}.</ref> Il risultato è l'[[Yes (Yes)|album omonimo]] pubblicato nel 1969, che viene accolto bene dal pubblico e dalla critica, anche se non si rivela un successo commerciale.<ref name=Welch67>{{cita|Welch|p. 67|cidWelch}}.</ref> Il suono brillante, originale e tecnicamente complesso degli Yes va già delineandosi,<ref name="Rizzi97">{{cita|Rizzi|p. 97|cidRizzi}}.</ref> ma la band pecca ancora d'inesperienza in sala di registrazione.<ref name="Welch63"/>
[[Immagine:Chris squire 1978.jpg|thumb|200px||[[Chris Squire]] nel 1977]]
Pur ancora distanti dalle innovazioni dell'emergente stile ''progressive'', gli Yes dimostrano una certa qualità compositiva e melodica. La batteria di Bruford e il basso di Squire dimostrano già la possibilità di un utilizzo creativo dei loro strumenti a fini non solo ritmici. L'album, oltre a composizioni prevalentemente della coppia Squire/Anderson, contiene anche due ''cover'', ''[[Every Little Thing (brano musicale)|Every Little Thing]]'' dei [[The Beatles|Beatles]] e ''I See You'' dei [[The Byrds|Byrds]].<ref name=ondarock/>
 
All'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] gli Yes continuano a esibirsi in concerto nel [[Regno Unito]]<ref name="Welch86">{{cita|Welch|p. 86|cidWelch}}.</ref> e, occasionalmente, in altri paesi europei.<ref>{{cita|Welch|p. 79|cidWelch}}.</ref> Il loro secondo album, ''[[Time and a Word]]'', è realizzato col supporto di una [[Orchestra#orchestra sinfonica|orchestra sinfonica]] di 30 elementi. L'album include due ''cover'': ''No Opportunity Necessary, No Experience Needed'' di [[Richie Havens]], arricchita con il tema [[western]] del film ''[[Il grande paese]]'', e ''Everydays'' di [[Stephen Stills]]. Come per l'album precedente, anche lo stile di ''Time and a Word'' risente molto dell'influenza di gruppi contemporanei, come i [[The Beatles|Beatles]] in ''Sweet Dreams''<ref>{{cita|Welch|p. 83|cidWelch}}.</ref> o nella stessa [[title track|traccia del titolo]].<ref>{{cita|Welch|pp. 84-5|cidWelch}}.</ref>
Nel [[1972]] gli Yes incidono due album considerati [[pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] del rock progressivo: ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', che include anche uno dei due [[singolo di successo|singoli di successo]] del gruppo, ''[[Roundabout (singolo)|Roundabout]]'', e ''[[Close to the Edge]]'', rispettivamente nel gennaio e nel settembre dello stesso anno. Entrambi riscuotono un notevole successo nelle classifiche sia europee che americane e sono seguiti dai rispettivi tour.<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=Fragile Tour|opera=Forgotten Yesterdays|lingua=en|accesso=5-1-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=Close to the Edge Tour|opera=Forgotten Yesterdays|lingua=en|accesso=5-1-2010}}</ref> Poco dopo l'uscita di ''Close to the Edge'', Bruford abbandona inaspettatamente gli Yes per passare ai [[King Crimson]]. Viene sostituito da [[Alan White (batterista)|Alan White]], già batterista della [[Plastic Ono Band (gruppo musicale)|Plastic Ono Band]] di [[John Lennon]], che fa la sua apparizione sul [[Disco in vinile|vinile]] nel [[1973]], nel monumentale triplo ''live'' ''[[Yessongs]]''.
 
==== Il periodo "classico" (1971–1978) ====
''Fragile'', considerato da molti l'[[epitome]] degli album di rock progressivo,<ref>{{cita web|url=http://www.rwcc.com/biogra.asp#70|titolo=Biografia di Rick Wakeman, il 1970|lingua=en|accesso=16-12-2009}}</ref> segna anche l'inizio della lunga collaborazione fra gli Yes e l'artista [[Roger Dean]],<ref name="Welch132">{{cita|Welch|p. 132|cidWelch}}.</ref> al quale si devono la maggior parte delle copertine degli album del gruppo,<ref name="Welch132" /> il disegno del loro celebre logo, l'organizzazione del merchandising<ref>{{cita|Welch|p. 134|cidWelch}}.</ref> e l'impianto [[scenografia|scenografico]] utilizzato nei concerti.<ref>{{cita|Welch|pp. 160-62|cidWelch}}.</ref> In ''Close to the Edge'', l'album della [[Close to the Edge (brano musicale)|''suite'' omonima]], di ''[[And You and I]]'' e di ''[[Siberian Khatru]]'', considerato dai più il loro capolavoro,<ref name=ondarock/> gli Yes raggiungono il vertice del loro cammino artistico.<ref name="Rizzi98">{{cita|Rizzi|p. 98|cidRizzi}}.</ref> Molti fan considerano l'intero trittico, composto da ''The Yes Album'', da ''Fragile'' e da ''Close to the Edge'', l'apice della creatività degli Yes, in cui si definiscono i canoni dello ''Yessound'', nel quale dominano gli arrangiamenti e i virtuosismi individuali;<ref name="Rizzi96" /> tali ''supporters'' sono spesso detti ''troopers'',<ref name="TempusFugit" /> con riferimento a uno dei brani più famosi di quest'epoca degli Yes, ''[[Starship trooper (brano musicale)|Starship trooper]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/Yes_-_The_Yes_Album_(Atlantic,_1971).p0-r767|titolo=Recensione di "The Yes Album"|autore=Francesco Montanari|opera=Storia della Musica|accesso=18-12-2009}}</ref>
[[File:Jon Anderson, 1973.jpg|thumb|upright=1.0|[[Jon Anderson]] nel 1973]]
Forti contrasti nella band, derivanti dall'impiego dell'orchestra,<ref name="Welch86"/> dal progressivo ridimensionamento del ruolo della chitarra<ref>{{cita|Welch|p. 82|cidWelch}}.</ref> e dal ridotto feeling di Peter Banks con lo stile musicale del gruppo<ref>{{cita|Welch|p. 87|cidWelch}}.</ref> portano, poco prima dell'uscita dell'album, all'abbandono del chitarrista.<ref>{{cita|Welch|p. 85|cidWelch}}.</ref> La sua uscita provoca la cancellazione delle date in calendario e il ritiro del gruppo in una fattoria sulla costa [[devon]]iana alla ricerca della propria direzione musicale, in attesa di trovare un sostituto all'altezza.<ref name="Welch86"/> Il suo posto viene preso da [[Steve Howe]], un giovane "chitarrista prodigio",<ref>{{cita|Welch|p. 88|cidWelch}}.</ref> che ha al suo attivo numerose incisioni in gruppi come [[Tomorrow (gruppo musicale)|Tomorrow]] e [[Bodast]]. Howe appare sulla copertina dell'edizione americana di ''Time and a Word'', sebbene non abbia partecipato alle incisioni dell'album.<ref>{{cita|Welch|p. 94|cidWelch}}.</ref> Nello stesso periodo la band conosce [[Eddy Offord]], un [[produttore discografico]] molto noto, passato poi alla storia del rock proprio per il suo lavoro con la band e gli [[Emerson, Lake & Palmer]]. Insieme con Howe e Offord viene realizzato, nel gennaio [[1971]], ''[[The Yes Album]]'', un disco contenente quattro tra i brani migliori mai realizzati dalla band.<ref>{{cita|Welch|p. 104|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Si tratta di ''[[Yours Is No Disgrace]]'', ''[[Starship Trooper]]'', ''[[I've Seen All Good People]]'' e ''Clap'', registrato dal vivo al [[Lyceum Theatre]] di [[Londra]].</ref> L'album, balzando al sesto posto delle classifiche inglesi e al 40º di quelle americane,<ref>{{cita|Welch|p. 102|cidWelch}}.</ref> afferma la band sulla scena internazionale, tanto che nell'aprile '71 gli Yes intraprendono un [[tournée|tour]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], come gruppo spalla dei [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], dei [[Ten Years After]] e dei [[Black Sabbath]].<ref>{{cita|Welch|p. 120|cidWelch}}.</ref><ref name=themarquee>{{cita web|url=http://www.themarqueeclub.net/yes|titolo=The Marquee Club - Yes - Biography|lingua=en|accesso=27 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225210801/http://www.themarqueeclub.net/yes#|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nell'agosto del 1971 anche Tony Kaye, il cui percorso musicale resta fedele all'[[organo Hammond]], mentre Jon e Chris si rivolgono all'emergente [[musica elettronica|strumentazione elettronica]],<ref>{{cita|Welch|p. 123|cidWelch}}.</ref> abbandona il gruppo per formare un proprio complesso, i [[Badger (gruppo musicale)|Badger]], e viene sostituito da un altro virtuoso, il tastierista degli [[Strawbs]] [[Rick Wakeman]], che aveva in precedenza suonato come turnista per artisti di rilievo come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Lou Reed]] e altri.<ref>{{cita web|url=http://www.rickwakeman.it/home.htm|titolo=Biografia di Wakeman|accesso=15 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090826045509/http://www.rickwakeman.it/home.htm|urlmorto=sì}}</ref> Wakeman, in grado di suonare sia le tastiere acustiche sia elettroniche,<ref>{{cita|Welch|p. 125|cidWelch}}.</ref> si dimostra ben presto una controparte per Howe, introducendo anche due nuovi elementi chiave nella strumentazione del gruppo, il [[mellotron]] e il [[minimoog]]. La prima incisione di questa formazione, considerata la formazione "classica" degli Yes,<ref name=allmusic/> fu un'interpretazione di dieci minuti del classico ''[[America (Simon & Garfunkel)|America]]'' di [[Paul Simon]].
Nel [[1973]] gli Yes ottengono importanti riconoscimenti dalla critica musicale: vengono inseriti nelle classifiche annuali del prestigioso settimanale ''[[Melody Maker]]'' e votati miglior gruppo britannico ed internazionale. Analoghi i successi a livello individuale: Wakeman è il miglior tastierista, Squire occupa la piazza d'onore tra i bassisti, Anderson ed Howe sono terzi nelle rispettive classifiche.<ref>{{cita web|url=http://yesmuseum.org/Awards.html|titolo=Yes Museum - Melody Maker Pop Poll 1973|lingua=en|accesso=20-12-2009}}</ref>
 
[[File:Chris squire 1978.jpg|thumb|left|[[Chris Squire]]]]
Nello stesso anno intraprendono, per la prima volta, tour in [[Australia]] e in [[Giappone]]. Durante le date nipponiche del ''Close to the Edge tour'', nel marzo '73, Anderson ha occasione di leggere il libro ''[[Autobiografia di uno Yogi]]'' di [[Paramahansa Yogananda]], ispirato dal quale inizia a comporre, insieme a Howe, i "quattro movimenti"<ref>{{cita|Welch|p. 157|cidWelch}}.</ref> che diventano poi l'opera certamente più imponente del periodo classico del gruppo: ''[[Tales from Topographic Oceans]]''. Pubblicato nel dicembre [[1973]], si tratta di un album doppio, suddiviso in quattro lunghe ''[[suite (musica)|suite]]'', una per ogni lato del vinile. L'album riscontra un grosso successo commerciale: [[disco d'oro]] con le sole prenotazioni<ref>{{cita|Welch|p. 156|cidWelch}}.</ref> raggiunge il vertice delle [[classifica musicale|classifiche]] inglesi e il 6º posto in quelle americane,<ref name=allmusic /> ma la sua uscita divide nettamente gli appassionati del gruppo e la critica, registrando pareri discordi tra chi considera l'opera un lavoro di alto livello e chi la ritiene eccessiva e magniloquente, simbolo dell'aspetto autocelebrativo del rock progressivo.<ref name=allmusic /> L'album suscita lo stesso effetto anche sul gruppo: durante i concerti affiorano spesso delle tensioni<ref>{{cita|Welch|p. 154|cidWelch}}.</ref> che sfociano nell'abbandono di [[Rick Wakeman]], anticipato dai titoli delle riviste di settore,<ref>{{cita news|url=http://yesmuseum.org/melo73.html|titolo=Wakeman intraprende la carriera solista|pubblicazione = Melody Maker|lingua=en|giorno = 13|mese = 10|anno = 1973|accesso=20-12-2009}}</ref> che l'anno successivo se ne va sostenendo di non condividere più la visione musicale del gruppo.<ref>{{cita|Welch|p. 167|cidWelch}}.</ref>
Tra il 1971 e il 1972 gli Yes incidono due album considerati [[pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] del rock progressivo: ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', che include anche uno dei due [[singolo di successo|singoli di successo]] del gruppo, ''[[Roundabout (singolo)|Roundabout]]'', e l'album ''[[Close to the Edge]]''. Entrambi riscuotono successo nelle classifiche sia europee sia americane e sono seguiti dai rispettivi tour.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230437/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Fragile Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230442/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Close to the Edge Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Poco dopo l'uscita di ''Close to the Edge'', Bill Bruford abbandona inaspettatamente gli Yes per passare ai [[King Crimson]]. Viene sostituito da [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], già batterista della [[Plastic Ono Band]] di [[John Lennon]], che fa la sua apparizione sul [[Disco in vinile|vinile]] nel [[1973]], nel triplo ''live'' ''[[Yessongs]]''.
 
''Fragile'', considerato da alcuni l'[[epitome]] degli album di rock progressivo,<ref>{{cita web|url=http://www.rwcc.com/biogra.asp#70|titolo=Biografia di Rick Wakeman, il 1970|lingua=en|accesso=16 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171225193528/http://www.rwcc.com/biogra.asp#70#70|urlmorto=sì}}</ref> segna anche l'inizio della lunga collaborazione fra gli Yes e l'artista [[Roger Dean]],<ref name="Welch132">{{cita|Welch|p. 132|cidWelch}}.</ref> al quale si devono la maggior parte delle copertine degli album del gruppo,<ref name="Welch132"/> il disegno del loro celebre logo, l'organizzazione del merchandising<ref>{{cita|Welch|p. 134|cidWelch}}.</ref> e l'impianto [[scenografia|scenografico]] utilizzato nei concerti.<ref>{{cita|Welch|pp. 160-62|cidWelch}}.</ref> In ''Close to the Edge'', l'album della [[Close to the Edge (brano musicale)|''suite'' omonima]] e degli altri due capolavori ''[[And You and I]]'' e ''[[Siberian Khatru]]'',<ref name=ondarock/> gli Yes raggiungono il vertice del loro cammino artistico.<ref name="Rizzi98">{{cita|Rizzi|p. 98|cidRizzi}}.</ref> Molti fan considerano l'intero trittico composto da ''The Yes Album'', da ''Fragile'' e da ''Close to the Edge'' come l'apice della creatività degli Yes, in cui si definiscono i canoni dello ''Yessound'' e nel quale dominano gli arrangiamenti e i virtuosismi individuali;<ref name="Rizzi96"/> questi ''supporter'' sono spesso detti ''trooper'', con riferimento a uno dei brani più famosi di quest'epoca degli Yes, ''[[Starship Trooper]]''.<ref name="Montanari">{{cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/prog_rock/yes-the_yes_album(atlantic-1971).html|titolo=Recensione di "The Yes Album"|autore=Francesco Montanari|sito=Storia della Musica|accesso=18 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121113082657/http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/prog_rock/yes-the_yes_album(atlantic-1971).html|urlmorto=no}}</ref>
===La seconda metà degli anni settanta===
Nel [[1974]], con il nuovo tastierista, lo [[Svizzera|svizzero]] [[Patrick Moraz]] proveniente dai [[Refugee (gruppo musicale)|Refugee]], gli Yes incidono un altro album di grande successo, ''[[Relayer]]'', che si ispira a ''[[Guerra e pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoj]]<ref>{{cita|Welch|p. 172|cidWelch}}.</ref> e che raggiunge il quarto posto nelle classifiche inglesi ed il quinto in quelle americane.<ref name=allmusic /> La formula del disco ripropone quella di ''Close to the Edge'', con una ''suite'', ''[[The Gates of Delirium]]'', e due brani più brevi. Al termine del ''Relayer Tour'' il gruppo prende una pausa e ognuno dei membri si dedica alla realizzazione di un proprio [[album solista]]. Sono di quest'epoca ''[[Olias of Sunhillow]]'', integralmente composto ed eseguito da Jon Anderson, ''[[Beginnings (Steve Howe)|Beginnings]]'' di Howe, ''[[Fish Out of Water (Chris Squire)|Fish Out of Water]]'' di Squire, ''[[Ramshackled]]'' di White e ''[[Story Of I]]'' di Moraz. Allo stesso tempo viene pubblicata la prima ''[[compilation]]'', ''[[Yesterdays (Yes)|Yesterdays]]'', contenente principalmente brani dei primi due album.
 
Nel 1973 gli Yes ottengono importanti riconoscimenti dalla critica musicale: vengono inseriti nelle classifiche annuali del settimanale ''[[Melody Maker]]'' e votati miglior gruppo britannico e internazionale. Analoghi i successi a livello individuale: Wakeman è il miglior tastierista, Squire occupa la piazza d'onore tra i bassisti, Anderson e Howe sono terzi nelle rispettive classifiche.<ref>{{cita web|url=http://yesmuseum.org/Awards.html|titolo=Yes Museum - Melody Maker Pop Poll 1973|lingua=en|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080107004513/http://yesmuseum.org/Awards.html|urlmorto=sì}}</ref>
[[Immagine:Steve Howe.jpg|thumb|left|200px|[[Steve Howe]]]]
 
[[File:Steve howe.jpg|thumb|[[Steve Howe]] nel 1977]]
Dopo un breve periodo, mentre nel [[1976]] lavorano all'album successivo nei ''Mountain Studios'' di [[Montreux (Svizzera)|Montreux]], gli Yes si separano da Moraz ritenendolo inadatto alla loro musica,<ref>{{cita|Welch|p. 177|cidWelch}}.</ref> e iniziano a cercare un nuovo tastierista. Dopo una lunga trattativa, Wakeman accetta di suonare come [[turnista]], ma in seguito, impressionato dalla qualità del materiale prodotto, rientra formalmente nel gruppo.<ref>{{cita|Welch|pp. 177-78|cidWelch}}.</ref> Rispetto ai lavori precedenti, ''[[Going for the One]]'', datato [[1977]], alterna brani non troppo lunghi (comunque estremamente originali nella struttura), alle consuete ''suite'' dalle atmosfere complesse, brani particolarmente strutturati, come ''[[Awaken]]'' e ''[[Turn of the century]]''. Sia ''Going for the One'' che il successivo ''[[Tormato]]'' del [[1978]] vendettero bene,<ref name="allmusic" /> nonostante fossero stati pubblicati nell'epoca [[punk rock|punk]] e della disco music.
Nello stesso anno intraprendono, per la prima volta, tour in [[Australia]] e in [[Giappone]]. Durante le date nipponiche del ''Close to the Edge Tour'', nel marzo '73, Anderson ha occasione di leggere il libro ''[[Autobiografia di uno yogi]]'' di [[Paramahansa Yogananda]], ispirato dal quale incomincia a comporre, insieme con Howe, i "quattro movimenti"<ref>{{cita|Welch|p. 157|cidWelch}}.</ref> che diventano poi l'opera più imponente del periodo classico del gruppo: ''[[Tales from Topographic Oceans]]''. Pubblicato nel dicembre 1973, si tratta di un album doppio, suddiviso in quattro lunghe ''[[suite (musica)|suite]]'' di venti minuti l'una, una per ogni lato del vinile. L'album riscontra un notevole successo commerciale: [[disco d'oro]] con le sole prenotazioni,<ref>{{cita|Welch|p. 156|cidWelch}}.</ref> raggiunge il vertice delle [[classifica musicale|classifiche]] inglesi e il 6º posto in quelle americane,<ref name=allmusic/> ma la sua uscita divide nettamente gli appassionati del gruppo e la critica, registrando pareri discordi tra chi considera l'opera un lavoro di alto livello e chi la ritiene eccessiva e magniloquente, simbolo dell'aspetto autocelebrativo del rock progressivo.<ref name=allmusic/> L'album suscita lo stesso effetto anche sul gruppo: durante i concerti affiorano spesso delle tensioni<ref>{{cita|Welch|p. 154|cidWelch}}.</ref> che sfociano nell'abbandono di [[Rick Wakeman]], anticipato dai titoli delle riviste di settore,<ref>{{cita news|url=http://yesmuseum.org/melo73.html|titolo=Wakeman to Go Solo|pubblicazione=Melody Maker|lingua=en|giorno=13|mese=10|anno=1973|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109094556/http://yesmuseum.org/melo73.html|urlmorto=sì}}</ref> che l'anno successivo se ne va sostenendo di non condividere più la visione musicale del gruppo.<ref>{{cita|Welch|p. 167|cidWelch}}.</ref>
 
Nel 1974, con il nuovo tastierista, lo [[Svizzera|svizzero]] [[Patrick Moraz]] proveniente dai [[Refugee (gruppo musicale)|Refugee]], gli Yes incidono un altro album di successo, ''[[Relayer]]'', che si ispira a ''[[Guerra e pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoj]]<ref>{{cita|Welch|p. 172|cidWelch}}.</ref> e che raggiunge il quarto posto nelle classifiche inglesi e il quinto in quelle americane.<ref name=allmusic/> La formula del disco ripropone quella di ''Close to the Edge'', con una ''suite'', ''[[The Gates of Delirium]]'', e due brani più brevi. Al termine del ''Relayer Tour'' ogni membro del gruppo si dedica, a scopo promozionale, alla realizzazione di un proprio [[album da solista]], tutti pubblicati tra il 1975 e il 1976. Sono di quest'epoca ''[[Olias of Sunhillow]]'', integralmente composto ed eseguito da Jon Anderson, ''[[Beginnings (Steve Howe)|Beginnings]]'' di Howe, ''[[Fish Out of Water (Chris Squire)|Fish Out of Water]]'' di Squire, ''[[Ramshackled]]'' di White e ''[[I (Patrick Moraz)|The Story of I]]'' di Moraz. Allo stesso tempo viene pubblicata la prima ''[[compilation]]'', ''[[Yesterdays (Yes)|Yesterdays]]'', contenente principalmente brani dei primi due album.
In quest'epoca i concerti degli Yes sono caratterizzati dall'uso delle tecniche più innovative: l'uso di luci [[laser]], le scenografie immaginifiche di Dean e l'innovativo palco circolare ''In the Round'', con Anderson al centro, fanno delle esibizioni eventi visivi memorabili.<ref>Oltre che innovativa, l'idea del palco girevole si rivela vincente anche sotto il profilo economico: l'aumento degli spettatori consentito da tale soluzione si traduce in ripetuti record di vendite, in {{cita|Welch|p. 188|cidWelch}}.</ref><ref>Da queste performance sono tratte le incisioni pubblicate nel doppio ''live'' ''[[Yesshows]]''.</ref>
 
Dopo un breve periodo, mentre nel 1976 lavorano all'album successivo nei ''[[Mountain Studios]]'' di [[Montreux]], gli Yes si separano da Moraz ritenendolo inadatto alla loro musica,<ref>{{cita|Welch|p. 177|cidWelch}}.</ref> e incominciano a cercare un nuovo tastierista. Dopo una lunga trattativa, Wakeman accetta di suonare come [[turnista]], ma in seguito, impressionato dalla qualità del materiale prodotto, rientra formalmente nel gruppo.<ref>{{cita|Welch|pp. 177-78|cidWelch}}.</ref> Rispetto ai lavori precedenti, ''[[Going for the One]]'', datato 1977, alterna brani non troppo lunghi (comunque estremamente originali nella struttura), alle consuete ''suite'' dalle atmosfere complesse, brani particolarmente strutturati come ''Turn of the Century'' e ''[[Awaken (brano musicale)|Awaken]]''. Anderson ha più volte dichiarato di considerare ''Awaken'' il miglior brano dell'intera discografia degli Yes.
Al termine del ''Tormato tour'', nell'estate '79, i membri della band si dedicano nuovamente ad attività da solista, producendo gli album ''Rhapsodies'' (Wakeman) e ''The Steve Howe Album'' (Howe). Poi, nell'ottobre del '79, insieme ad un nuovo produttore, [[Roy Thomas Baker]], si riuniscono a Parigi per dedicarsi al loro nuovo album; tuttavia lo scarso ''feeling'' con Baker,<ref>{{cita|Welch|p. 194|cidWelch}}.</ref> il disaccordo sulle scelte musicali<ref name="Welch195">{{cita|Welch|p. 195|cidWelch}}.</ref> e i contrasti finanziari tra Anderson e il resto del gruppo<ref name="Welch197">{{cita|Welch|p. 197|cidWelch}}.</ref> acuiscono i dissapori all'interno del gruppo. La sessione parigina si conclude infruttuosamente quando Alan White si frattura una caviglia, portando alla chiusura di quell'infelice esperienza.<ref name="Welch195" />
Le versioni demo prodotte in quella session sono state pubblicate nella versione "remastered" di ''[[Tormato]]'' del 2004. In breve tempo prima Wakeman e poi Anderson, che da qualche anno aveva iniziato a collaborare saltuariamente con [[Vangelis]], formando un duo che ha pubblicato diversi album col nome [[Jon & Vangelis]], lasciano la band che, privata di elementi così importanti, sembra sul punto di sciogliersi.<ref name="Welch197" />
 
==== La fusione con i ''Buggles'' (1978–1981) ====
===Trasformazioni===
[[File:Trevor Horn (cropped2).jpg|thumb|left|[[Trevor Horn]]]]
Il gruppo ha difficoltà a trovare sostituti all'altezza: dietro suggerimento di Brian Lane, il produttore di entrambe le band, Squire contatta [[Geoffrey Downes]] e [[Trevor Horn]],<ref>{{cita|Welch|pp. 206-07|cidWelch}}.</ref> rispettivamente tastierista e cantante dei [[The Buggles|Buggles]], gruppo che aveva inciso nel [[1979]] il successo mondiale ''[[Video Killed the Radio Star]]'' e nel 1980 l'album ''[[The Age of Plastic]]''. Con questa formazione gli Yes incidono ''[[Drama (Yes)|Drama]]'' nell'estate del [[1980]], lo pubblicano in autunno e lo fanno seguire dal ''Drama Tour'', che ottiene risultati contrastanti: lusinghieri in America (con tre date al [[Madison Square Garden]] da tutto esaurito),<ref name="Welch210">{{cita|Welch|p. 210|cidWelch}}.</ref> mentre più deludenti in patria, bollati sia dalla critica musicale<ref name="Welch210" /> che dai fan di Anderson, delusi dal "nuovo corso" di Horn.<ref>{{cita|Welch|p. 211|cidWelch}}.</ref> L'album, che comprende la ''suite'' ''[[Machine Messiah]]'', un brano che ripropone elementi tradizionali degli Yes,<ref>{{cita|Welch|p. 209|cidWelch}}.</ref> vende comunque bene, raggiungendo la seconda posizione in patria e la diciottesima nelle classifiche statunitensi.<ref name=allmusic/> L'album ha una ristretta cerchia di estimatori, chiamati ''panthers'':<ref name="Drama">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/drama.htm|titolo=L'album ''Drama''|lingua=en|accesso=27-12-2009}}</ref><ref name="Welch332">Stefano Pogelli in {{cita|Welch|p. 332|cidWelch}}.</ref> questo soprannome fa riferimento alle [[pantera nera|pantere nere]] che appaiono sulla copertina realizzata da Dean che insieme ad Offord,<ref name="Drama" /> tornato per l'occasione alla produzione, rappresenta l'unico segno di continuità con gli album precedenti.
Sia ''Going for the One'' sia il successivo ''[[Tormato]]'' del 1978 vendettero bene,<ref name="allmusic"/> nonostante fossero stati pubblicati nell'epoca ''[[punk rock|punk]]'' e della [[disco music]]. In questi anni i concerti degli Yes sono caratterizzati dall'uso delle tecniche più innovative: l'uso di luci [[laser]], le scenografie immaginifiche di Dean e l'innovativo palco circolare ''In the Round'', con Anderson al centro, fanno delle esibizioni eventi visivi memorabili.<ref group="nota">Oltre che innovativa, l'idea del palco girevole si rivela vincente anche sotto il profilo economico: l'aumento degli spettatori consentito da tale soluzione si traduce in ripetuti record di vendite, in {{cita|Welch|p. 188|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Da queste performance sono tratte le incisioni pubblicate nel doppio ''live'' ''[[Yesshows]]''.</ref>
 
Al termine del ''Tormato Tour'', nell'estate 1979, i membri della band si dedicano nuovamente ad attività da solista, producendo gli album ''[[Rhapsodies]]'' (Wakeman) e ''[[The Steve Howe Album]]'' (Howe). Poi, nell'ottobre dello stesso anno, insieme con un nuovo produttore, [[Roy Thomas Baker]], si riuniscono a Parigi per dedicarsi al loro nuovo album; tuttavia lo scarso ''feeling'' con Baker,<ref>{{cita|Welch|p. 194|cidWelch}}.</ref> il disaccordo sulle scelte musicali<ref name="Welch195">{{cita|Welch|p. 195|cidWelch}}.</ref> e i contrasti finanziari tra Anderson e il resto del gruppo<ref name="Welch197">{{cita|Welch|p. 197|cidWelch}}.</ref> acuiscono i dissapori all'interno della band. La sessione parigina si conclude infruttuosamente quando Alan White si frattura una caviglia, portando alla chiusura di quell'infelice esperienza.<ref name="Welch195"/>
Al termine del tour di ''Drama'', nell'aprile del [[1981]], gli Yes si sciolgono ufficialmente.<ref name=allmusic/> Downes e Howe fondano il gruppo [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], Horn si concentra sulla sua attività di produttore mentre Squire e White, iniziando a collaborare con [[Jimmy Page]], ex [[Led Zeppelin]], formano un [[supergruppo (musica)|supergruppo]] chiamato [[XYZ (gruppo musicale britannico)|XYZ]], ma che si scioglie nel giro di pochi mesi dopo aver inciso solo poche tracce demo,<ref name="Welch220">{{cita|Welch|p. 220|cidWelch}}.</ref> riprese in seguito in alcuni lavori degli Yes.
Le versioni demo prodotte in quella session sono state pubblicate nella versione "remastered" di ''Tormato'' del 2004. In breve tempo prima Wakeman e poi Anderson, che da qualche anno aveva incominciato a collaborare saltuariamente con [[Vangelis]], formando un duo che ha pubblicato alcuni album col nome [[Jon & Vangelis]], lasciano la band che, privata di elementi così importanti, sembra sul punto di sciogliersi.<ref name="Welch197"/>
 
Il gruppo ha difficoltà a trovare sostituti all'altezza: dietro suggerimento di Brian Lane, il manager di entrambe le band, Squire contatta [[Geoff Downes]] e [[Trevor Horn]],<ref>{{cita|Welch|pp. 206-07|cidWelch}}.</ref> rispettivamente tastierista e cantante dei [[The Buggles|Buggles]], gruppo [[new wave (musica)|new wave]] che aveva inciso nel 1979 il successo mondiale ''[[Video Killed the Radio Star]]'' e nel 1980 l'album ''[[The Age of Plastic]]''. Con questa formazione gli Yes incidono ''[[Drama (Yes)|Drama]]'' nell'estate del 1980, lo pubblicano in autunno e lo fanno seguire dal ''Drama Tour'', che ottiene risultati contrastanti: lusinghieri in America (con tre date al [[Madison Square Garden]] da tutto esaurito),<ref name="Welch210">{{cita|Welch|p. 210|cidWelch}}.</ref> mentre più deludenti in patria, bollati sia dalla critica musicale<ref name="Welch210"/> sia dai fan di Anderson, delusi dal "nuovo corso" di Horn.<ref>{{cita|Welch|p. 211|cidWelch}}.</ref> L'album, che comprende la ''suite'' ''[[Machine Messiah]]'', un brano che ripropone elementi tradizionali degli Yes,<ref>{{cita|Welch|p. 209|cidWelch}}.</ref> vende comunque bene, raggiungendo la seconda posizione in patria e la diciottesima nelle classifiche statunitensi.<ref name=allmusic/> L'album ha una ristretta cerchia di estimatori, chiamati ''panthers'':<ref name="Drama">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/drama.htm|titolo=L'album ''Drama''|lingua=en|accesso=27 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100721212449/http://www.relayer35.com/Yescography/drama.htm|urlmorto=no}}</ref><ref name="Welch332">Stefano Pogelli in {{cita|Welch|p. 332|cidWelch}}.</ref> questo soprannome fa riferimento alle [[pantera nera|pantere nere]] che appaiono sulla copertina di Roger Dean, ritornato a lavorare con gli Yes dopo la parentesi di ''Going for the One'' e ''Tormato''.<ref name="Drama"/>
[[Immagine:Yes 11111977 01 400.jpg|thumb|250px|right|Gli Yes suonano dal vivo nel 1977 all'Ekeberghallen di [[Oslo]], Norvegia]]
 
Al termine del tour di ''Drama'', nel dicembre 1980, gli Yes si sciolgono, evento poi ufficializzato nel marzo 1981.<ref name=allmusic/> Downes e Howe fondano il gruppo [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], Horn si concentra sulla sua attività di produttore mentre Squire e White, incominciando a collaborare con [[Jimmy Page]], ex [[Led Zeppelin]], formano un [[supergruppo (musica)|supergruppo]] chiamato [[XYZ (gruppo musicale britannico)|XYZ]], ma che si scioglie nel giro di pochi mesi dopo aver inciso solo poche tracce demo.<ref name="Welch220">{{cita|Welch|p. 220|cidWelch}}.</ref> Due di queste sono state riprese in seguito in alcuni lavori degli Yes: una divenne parte del brano ''Mind Drive'' sull'album ''[[Keys to Ascension 2]]'' mentre l'altra fu riadattata per ''[[Magnification]]'', con il titolo ''Can You Imagine''.
Nel [[1983]], due anni dopo lo scioglimento degli Yes, Squire e White incontrano il chitarrista [[sudafrica]]no [[Trevor Rabin]] e decidono di fondare un nuovo gruppo inizialmente denominato "Cinema", chiamando poco dopo con loro anche il primo tastierista degli Yes, Tony Kaye.<ref name="Welch220" /> Insieme cominciano a lavorare ad una serie di brani composti principalmente da Rabin. Ne nasce una soluzione senza precedenti, che unisce elementi riconducibili all'[[Album oriented rock|AOR]]<ref name=ondarock/> ed elementi che richiamano lo stile degli Yes classici, come le armonie dei cori. I brani dovevano essere cantati da Rabin e Squire, ma non andò così: Squire infatti contatta [[Jon Anderson]], i due si incontrano a [[Los Angeles]] e gli fa ascoltare alcune registrazioni del materiale prodotto con Rabin. Anderson, trovando il materiale molto interessante (in particolare ''Leave It''), decide di partecipare al progetto.<ref>{{cita|Welch|pp. 220-21|cidWelch}}.</ref> Con quattro membri degli Yes nella formazione, il gruppo nascente perde il nomignolo "Cinema" e l'album ''[[90125]]'' viene pubblicato nel [[1983]] con il marchio "Yes".<ref>{{cita|Welch|pp. 224-25|cidWelch}}.</ref> Produttore dell'album è [[Trevor Horn]], già cantante degli Yes in ''Drama''.<ref>{{cita|Welch|p. 225|cidWelch}}.</ref>
 
=== La seconda era (1983–2004) ===
''90125''<ref>Il titolo non è altro che il numero di catalogo assegnato all'album, in {{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> ha un successo commerciale travolgente ed inaspettato: ''[[Owner of a Lonely Heart]]'', il brano di apertura, diventa il secondo singolo di successo degli Yes, e l'unico a raggiungere la prima posizione in classifica.<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|titolo=L'album ''90125''|lingua=en|accesso=28-12-2009}}</ref> L'album vende complessivamente otto milioni di copie<ref>{{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> e vince persino il ''[[Grammy award|premio Grammy]]'' nel 1985 per il miglior pezzo rock strumentale con il brano ''Cinema''.<ref>{{cita web|url=http://www.knowledgerush.com/kr/encyclopedia/Grammy_Award_for_Best_Rock_Instrumental_Performance/|titolo=Premio Grammy per la miglior performance strumentale|lingua=en|accesso=28-12-2009}}</ref> A questo enorme successo segue il più trionfale tour della storia del gruppo, che si conclude con la partecipazione al [[Rock in Rio]], presso [[Rio de Janeiro]], di fronte ad un pubblico di centinaia di migliaia di fan e in diretta televisiva.<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=Il ''90125 Tour''|lingua=en|opera=Forgotten Yesterdays|accesso=26-12-2009}}</ref> Dal tour vengono tratti un album live, ''[[9012Live: The Solos]]'', ed un video, ''[[9012Live (video)|9012Live]]'', girato dal regista [[Steven Soderbergh]], per il quale ottiene una ''nomination'' ai ''Grammy''.<ref>{{cita web|url=http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia|titolo=Biografia di Steven Soderbergh|opera=film.it|accesso=14-1-2010}}</ref>
==== La rinascita ''pop'' e il nuovo successo (1983–1988) ====
[[File:Trevor Rabin July 2017.jpg|thumb|[[Trevor Rabin]]]]
Nel 1982, un anno dopo lo scioglimento degli Yes, Squire e White incontrano il chitarrista [[sudafrica]]no [[Trevor Rabin]] e decidono di fondare un nuovo gruppo denominato "Cinema", chiamando poco dopo con loro anche il primo tastierista degli Yes, Tony Kaye, in sostituzione del già reclutato [[Eddie Jobson]].<ref name="Welch220"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.yesfans.com/archive/index.php/t-36085.html|titolo=Why I did not join Yes|editore=''yesfans.com''|accesso=|autore=Eddie Jobson|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201181906/http://www.yesfans.com/archive/index.php/t-36085.html|urlmorto=no}}</ref> Insieme cominciano a lavorare a una serie di brani, alcuni fra questi composti principalmente da Rabin, mentre gli altri sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo. Ne nasce una soluzione senza precedenti, che unisce elementi riconducibili all'[[Album-oriented rock|AOR]]<ref name=ondarock/> ed elementi che richiamano lo stile degli Yes classici, come le armonie dei cori. I brani dovevano essere cantati da Rabin e Squire, ma non andò così: Squire infatti contatta [[Jon Anderson]], i due si incontrano a [[Los Angeles]] e gli fa ascoltare alcune registrazioni del materiale prodotto con Rabin. Anderson, trovando il materiale molto interessante (in particolare ''Leave It''), decide di partecipare al progetto.<ref>{{cita|Welch|pp. 220-21|cidWelch}}.</ref> Con quattro ex-Yes su cinque della formazione, il gruppo nascente perde il nomignolo "Cinema" e l'album ''[[90125]]''<ref group="nota">Il titolo non è altro che il numero di catalogo assegnato all'album, in {{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> viene pubblicato nel 1983 con il marchio "Yes".<ref>{{cita|Welch|pp. 224-25|cidWelch}}.</ref> Produttore dell'album è [[Trevor Horn]], già cantante degli Yes in ''Drama''.<ref>{{cita|Welch|p. 225|cidWelch}}.</ref>
 
''90125'' ha un successo commerciale inaspettato: ''[[Owner of a Lonely Heart]]'', il brano di apertura, diventa il secondo singolo di successo degli Yes, e l'unico a raggiungere la prima posizione in classifica.<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|titolo=L'album ''90125''|lingua=en|accesso=28 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100516034406/http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|urlmorto=no}}</ref> L'album vende complessivamente otto milioni di copie<ref>{{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> e vince persino il ''[[Grammy Award|premio Grammy]]'' nel 1985 per il miglior pezzo rock strumentale con il brano ''Cinema''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=7CQEAAAAMBAJ&pg=PT151&lpg=PT151&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo=News - 27th Annual Grammy Awards Final Nominations|editore=''Billboard''|accesso=24 ottobre 2014|autore=}}</ref> A questo successo segue il più trionfale tour della storia del gruppo, che si conclude con la partecipazione al [[Rock in Rio]], a [[Rio de Janeiro]], di fronte a un pubblico di centinaia di migliaia di fan e in diretta televisiva.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426224139/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=90125 Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Dal tour vengono tratti un album live, ''[[9012Live: The Solos]]'', e un video, ''[[9012Live (video)|9012Live]]'', girato dal regista [[Steven Soderbergh]], per il quale ottiene una ''nomination'' ai ''Grammy''.<ref>{{cita web|url=http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia|titolo=Biografia di Steven Soderbergh|sito=film.it|accesso=14 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110173830/http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia/|urlmorto=no}}</ref>
Nel [[1987]] il gruppo, con la medesima formazione, tenta di ripetere il successo di ''90125''; dopo aver registrato alcune tracce si trasferisce a Los Angeles<ref>{{cita|Welch|p. 244|cidWelch}}.</ref> dove, in mezzo a molti contrasti,<ref>{{cita|Welch|pp. 245, 247|cidWelch}}.</ref> vede la luce il nuovo album, ''[[Big Generator]]'', che vende ben due milioni di copie,<ref>{{cita|Welch|p. 249|cidWelch}}.</ref> ma non come il precedente album. L'album dà anche il nome alla categoria di fan, i ''generators'', che considerano questo periodo della storia degli Yes, dominato da Rabin, in qualche modo l'apice del gruppo,<ref name="TempusFugit">{{cita web|url=http://www.tempus-fugit.it/old/story.htm|opera=Tempus Fugit|titolo=La storia degli Yes|accesso=28-12-2009}}</ref><ref name="Welch332" /> in contrapposizione ai ''troopers'', i fan dello ''Yessound'' e della formazione dell'era classica.<ref name="TempusFugit" /><ref name="Welch332" />
 
Nel 1987 il gruppo, con la medesima formazione, tenta di ripetere il successo di ''90125''; dopo aver registrato alcune tracce si trasferisce a Los Angeles<ref>{{cita|Welch|p. 244|cidWelch}}.</ref> dove, in mezzo a molti contrasti,<ref>{{cita|Welch|pp. 245, 247|cidWelch}}.</ref> vede la luce il nuovo album, ''[[Big Generator]]'', che vende ben due milioni di copie,<ref name="cita-Welch-p249-cidWelch">{{cita|Welch|p. 249|cidWelch}}.</ref> ma non come il precedente album. L'album dà anche il nome ai ''generators'', la categoria di fan di questo periodo della storia degli Yes dominato da Rabin,<ref>{{cita web|url=http://www.tempus-fugit.it/oldsite/story.htm#who|sito=Tempus Fugit|titolo=La storia degli Yes|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109184935/http://www.tempus-fugit.it/oldsite/story.htm#who|urlmorto=sì}}</ref> in contrapposizione ai ''troopers'', i fan dello ''Yessound'' e della formazione dell'era classica.<ref name="Montanari"/><ref name="Welch332"/>
La realizzazione di ''Big Generator'' è minata da tensioni interne al gruppo: divergenze artistiche fra il gruppo ed il produttore, [[Trevor Horn]],<ref>Si tratta sia di divergenze di vedute tra Anderson, Rabin e Squire nella produzione delle tracce, in {{cita|Welch|p. 245|cidWelch}} che della contrarietà di Horn a lavorare sull'album sia con Anderson che con Kaye, in {{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> lo inducono a farsi da parte<ref>{{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> prima della conclusione dell'album. Altri dissapori nascono inoltre fra Rabin, divenuto in quegli anni il componente di maggior spicco della band,<ref>{{cita|Welch|p. 231|cidWelch}}.</ref> intenzionato a riproporre il discorso musicale iniziato con ''90125'', e [[Jon Anderson]], più attratto dall'idea di tornare alle sonorità ''progressive'' degli Yes classici,<ref>{{cita|Welch|p. 250|cidWelch}}.</ref> che si sente "confinato" nel ruolo di cantante.<ref>{{cita|Welch|p. 249|cidWelch}}.</ref>
 
La realizzazione di ''Big Generator'' è minata da tensioni interne al gruppo: divergenze artistiche fra il gruppo e il produttore, [[Trevor Horn]],<ref group="nota">Si tratta sia di divergenze di vedute tra Anderson, Rabin e Squire nella produzione delle tracce, in {{cita|Welch|p. 245|cidWelch}} che della contrarietà di Horn a lavorare sull'album sia con Anderson che con Kaye, in {{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> lo inducono a farsi da parte<ref>{{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> prima della conclusione dell'album. Altri dissapori nascono inoltre fra Rabin, divenuto in quegli anni il componente di maggior spicco della band,<ref>{{cita|Welch|p. 231|cidWelch}}.</ref> intenzionato a riproporre il discorso musicale incominciato con ''90125'', e [[Jon Anderson]], più attratto dall'idea di tornare alle sonorità ''progressive'' degli Yes classici,<ref>{{cita|Welch|p. 250|cidWelch}}.</ref> che si sente "confinato" nel ruolo di cantante.<ref name="cita-Welch-p249-cidWelch"/>
Dopo la conclusione, nell'aprile 1988, del ''Big Generator Tour'', Anderson abbandona nuovamente il gruppo, formando una sorta di "Yes alternativi" con Wakeman, Howe, Bruford e [[Tony Levin]],<ref name=themarquee/> quest'ultimo già bassista di [[Peter Gabriel]] e dei King Crimson. La nuova formazione prende il nome di [[Anderson Bruford Wakeman Howe]], abbreviato in ABWH, e pubblica il proprio primo e unico [[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|album omonimo]] nel [[1989]]. L'album ha un discreto successo ed il brano ''Brother of Mine'' diventa un video piuttosto noto e trasmesso frequentemente su [[MTV]].<ref>{{cita web|url=
http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Viaggio-nella-storia-del-Rock.-Rick-Wakeman.html|titolo=Fondazione Italiani - Viaggio nella storia del Rock. Rick Wakeman|accesso=16-01-2010}}</ref> Gli ABWH intraprendono, nello stesso anno, un tour mondiale, con il titolo ''An Evening of Yes Music Plus'',<ref name="TempusUnion">{{cita web|url=http://www.tempus-fugit.it/old/union.htm|opera=Tempus fugit|titolo=L'album ''Union''|accesso=1-1-2010}}</ref> da cui è tratto l'[[An Evening of Yes Music Plus|omonimo album]] dal vivo, nel quale compare anche [[Jeff Berlin]] al basso, come sostituto di Levin in alcuni brani. Tra l'altro la ''Atlantic Records'' intenta anche un'azione legale contro l'uso della parola "Yes" nel nome dello spettacolo di Anderson e soci, forte del fatto che il "proprietario" legale del nome è Chris Squire.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p3547|titolo=Anderson Bruford Wakeman Howe|lingua=en|opera=Allmusic|accesso=30-12-2009}}</ref>
 
==== Lo scisma e la riunificazione (1988–1995) ====
===Riunioni===
[[File:Yes concert 2010-12-01 (5253467607).jpg|thumb|left|[[Alan White (batterista 1949)|Alan White]]]]
[[Immagine:Trevor Rabin.jpg|thumb|200px|right|Trevor Rabin in concerto durante il ''Talk Tour'', settembre '94, [[Cile]]]]
Dopo la conclusione, nell'aprile 1988, del ''Big Generator Tour'', Anderson abbandona nuovamente il gruppo, formando una sorta di "Yes alternativi" con Wakeman, Howe, Bruford e [[Tony Levin]],<ref name=themarquee/> quest'ultimo già bassista di [[Peter Gabriel]] e dei King Crimson. La nuova formazione prende il nome di [[Anderson Bruford Wakeman Howe]], abbreviato in ABWH, e pubblica il proprio primo e unico [[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|album omonimo]] nel [[1989]]. L'album ha un discreto successo e il brano ''Brother of Mine'' diventa un video piuttosto noto e trasmesso frequentemente su [[MTV]].<ref>{{cita web|url=http://79.58.219.206/index.php?option=com_content&task=view&id=2290&Itemid=53|titolo=Viaggio nella storia del Rock. Rick Wakeman|editore=''Fondazione Italiani''|data=29 ottobre 2007|accesso=7 novembre 2014|autore=Gianluca Marchionne|urlmorto=sì}}</ref> Gli ABWH intraprendono, nello stesso anno, un tour mondiale, con il titolo ''An Evening of Yes Music Plus'', da cui è tratto l'[[An Evening of Yes Music Plus|omonimo album]] dal vivo, nel quale compare anche [[Jeff Berlin]] al basso, come sostituto di Levin in alcuni brani.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/album/an-evening-of-yes-music-plus-mw0000690125|titolo=An Evening of Yes Music Plus|editore=''Allmusic''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Gary Hill|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150228033500/http://www.allmusic.com/album/an-evening-of-yes-music-plus-mw0000690125|urlmorto=no}}</ref> Tra l'altro la ''Atlantic Records'' intenta anche un'azione legale contro l'uso della parola "Yes" nel nome dello spettacolo di Anderson e soci, forte del fatto che il "proprietario" legale del nome è Chris Squire.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/anderson-bruford-wakeman-howe-mn0000020511/biography|titolo=Anderson Bruford Wakeman Howe|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=30 dicembre 2009|autore=William Ruhlmann|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227162422/http://www.allmusic.com/artist/anderson-bruford-wakeman-howe-mn0000020511/biography|urlmorto=no}}</ref>
 
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] gli ABWH e gli Yes stanno lavorando sui rispettivi prossimi album. In casa ''Yeswest'', come sono chiamati gli Yes in quel periodo, in riferimento al fatto che la formazione eraha stata costituita e avevala lavoratopropria principalmentebase negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref>{{cita nameweb|lingua="TempusFugit"en|url=http://books.google.it/books?id=Uqogkt7VcwwC&pg=PA92&dq=yes+west+California&hl=it&sa=X&ei=vLRcVNXTLNjlapL_guAH&ved=0CCYQ6AEwAw#v=onepage&q=yes%20west%20California&f=false|titolo=Yes: An Endless Dream of ‘70s, ‘80s and ‘90s Rock Music|editore=''books.google''|accesso=7 novembre 2014|autore=Stuart Chambers|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141107214416/http://books.google.it/books?id=Uqogkt7VcwwC&pg=PA92&dq=yes+west+California&hl=it&sa=X&ei=vLRcVNXTLNjlapL_guAH&ved=0CCYQ6AEwAw#v=onepage&q=yes%20west%20California&f=false|urlmorto=no}}</ref> Squire iniziaincomincia a lavorare con ili chitarristachitarristi [[Billy Sherwood]] e [[Bruce Gowdy]] dei [[World Trade]], essendo Rabin impegnato ina unportare in tour ''[[Can't Look Away]]'', il suo nuovo album solista uscito nel 1989. Contemporaneamente, la ''[[Arista Records]]'', nuova etichetta degli ABWH, iniziaincomincia a rendersi conto delle opportunità commerciali che potrebbero scaturire da una "riunione" di ''Yeswest'' e ABWH (o ''Yeseast'', gli Yes europei<ref>{{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}.</ref>) sotto il nome comune di "Yes". Alla fine l'unione diviene una realtà: il materiale prodotto da ciascuno dei due gruppi viene messo insieme, in particolare la voce di Anderson viene impiegata nei brani dell'altra formazione, e il risultato è l'album ''[[Union (Yes)|Union]]'' del [[1991]], ma la musica non è proprio paragonabile a quella del miglior periodo della band e le vendite ne risentono.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r22447|titolo=L'album ''Union''|lingua=en|operasito=Allmusic|accesso=1-1-º gennaio 2010|autore=Bruce Eder}}</ref> Due terzi del materiale era degli ABWH; gli ''Yeswest'' contribuiscono solo con quattro brani, di cui uno scritto da Squire/Sherwood (''The moreMore weWe liveLive''). La produzione del disco, curata da [[Jonathan Elias]], è oggetto di numerose controversie e di attacchi diretti, in particolar modo da parte di [[Steve Howe]], anche a causa del fatto che il chitarrista deve suonare in veste di ''sessionman'' sui nastri originali degli ABWH. All'album segue l'imponente ''Union tourTour'',<ref>Il tourintitolato si svolge da aprileanche '91 a marzo '92 e viene ribattezzatoYesshows ''91: Round the World in 80 Dates''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://yesmuseum.org/previews.html|titolo=Previews|editore=''yesmuseum.org''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Barbara Jaeger|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314060752/http://yesmuseum.org/previews.html|urlmorto=sì}}</ref> che ottiene un grossonotevole successo<ref name="Welch256">{{cita|Welch|p. 256|cidWelch}}.</ref> e si svolge in Europa, Stati Uniti e Giappone.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230343/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Lo ''Union Tour''|lingua=en|opera=Forgotten Yesterdays|accesso=1-1-º gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> In una sorta di ''revival'' degli splendori del gruppo, viene riproposto il vecchio palco ''inIn the roundRound'', con Jon Anderson al centro e due gruppi che vi suonano allo stesso tempo.<ref>{{cita nameweb|lingua="TempusUnion" en|url=http:/><ref/books.google.it/books?id=HSoqSV16SpQC&pg=PT392&lpg=PT392&dq=yes+union+tour+stage&source=bl&ots=y2nkU_cRGT&sig=uSOW7ZLGuMsvWJG6LZHTRTmWNI0&hl=it&sa=X&ei=NnZTVOK9DJXmarm0gJAF&ved=0CDIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=yes%20union%20tour%20stage&f=false|titolo=Close nameto the Edge:The Story of Yes|editore="Welch256"''books.google''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Chris Welch|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031210228/http://books.google.it/books?id=HSoqSV16SpQC&pg=PT392&lpg=PT392&dq=yes+union+tour+stage&source=bl&ots=y2nkU_cRGT&sig=uSOW7ZLGuMsvWJG6LZHTRTmWNI0&hl=it&sa=X&ei=NnZTVOK9DJXmarm0gJAF&ved=0CDIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=yes%20union%20tour%20stage&f=false|urlmorto=no}}</ref>
 
Al termine del tour Bruford, che non era convinto del progetto avviato con la fusione Yes/ABWH,<ref name="Welch256" /> abbandona il gruppo. Nel [[1993]], quando gli Yes inizianoincominciano a lavorare al loro album successivo e si ricompone la formazione di ''[[90125]]'', ovvero gli ''Yeswest'' insieme ad Anderson, Howe e Wakeman decidono di farsi da parte.<ref>{{cita|Welch|p. 262|cidWelch}}.</ref>
 
Nel [[1994]] viene pubblicato ''[[Talk (Yes)|Talk]]'', uno degli album commercialmente meno fortunati nella storia del gruppo<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r198253|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=2 gennaio 2010|autore=William Ruhlmann}}</ref>, sebbene ci siano tracce come ''The Calling'', un brano rock genuino e dalla sonorità potente<ref name="Welch263">{{cita|Welch|p. 263|cidWelch}}.</ref> ed ''[[Endless Dream]]'', una ''suite'' composta su richiesta di Phil Carson, il capo della Victory, finalizzata a rinnovare i suoni tradizionali dello ''Yessound'' e che contribuisce ad avvicinare l'album al suono e allo spirito degli Yes "classici".<ref name="RelayerTalk">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|accesso=2 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100608134017/http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|urlmorto=no}}</ref> Nell'album si sperimentano tecniche innovative, registrandolo interamente su ''[[Disco rigido|hard disk]]'' (il primo album di sempre a sfruttare questa tecnologia) e rielaborandone le tracce al computer, una tecnica che sarebbe divenuta di routine da lì a qualche anno.<ref name="RelayerTalk"/><ref>{{cita|Welch|pp. 263-64|cidWelch}}.</ref> L'insuccesso commerciale dell'album<ref group="nota">L'album vende complessivamente {{formatnum:300000}} copie, in {{cita|Welch|pp. 267-68|cidWelch}}.</ref> porta al tracollo finanziario la [[Etichetta discografica|casa produttrice]], la ''[[Victory Records]]''.<ref name="RelayerTalk"/> All'album segue il ''Talk Tour'', al quale prende parte anche Billy Sherwood, ingaggiato come possibile rimpiazzo di Squire, in forse a causa di problemi cardiaci, che non gli impediranno comunque di partecipare.<ref name="RelayerTalk"/> Al termine del tour Kaye<ref>{{cita web|url=https://myspace.com/tonykayehq/bio|titolo=Tony Kaye Biography (MySpace)|accesso=25 settembre 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141012110541/https://myspace.com/tonykayehq/bio|urlmorto=no}}</ref> e Rabin<ref>{{cita libro|titolo=Close to the Edge: The Story of Yes|autore=Chris Welch|editore=Omnibus Press|anno=2009}}</ref> abbandonano definitivamente la band; anche Sherwood lascia, ma sarà solo un addio temporaneo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.altguitarbass.com/Bass%20Talk/Interviews/BillySherwood/|titolo=Billy Sherwood|editore=''AltGuitarBass''|accesso=23 ottobre 2014|autore=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023203554/http://www.altguitarbass.com/Bass%20Talk/Interviews/BillySherwood/|urlmorto=sì}}</ref>
[[Immagine:Yes 19980619.jpg|thumb|250px|left|Concerto dal vivo a [[Montreal]], [[Canada]], del 19 giugno 1998, durante l<nowiki>'</nowiki>''Open Your Eyes Tour'']]
 
==== Il ritorno alle origini (1995–2004) ====
Nel [[1994]] viene pubblicato ''[[Talk (Yes)|Talk]]'', uno degli album commercialmente meno fortunati nella storia del gruppo.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r198253|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|opera=Allmusic|accesso=2-1-2010}}</ref> Eppure il materiale, prodotto interamente da Anderson e Rabin,<ref name="Welch263">{{cita|Welch|p. 263|cidWelch}}.</ref> è davvero di valore, ed è valorizzato da tracce come ''The Calling'', un brano rock genuino e dalla sonorità potente<ref name="Welch263" /> ed ''[[Endless Dream]]'', una ''suite'' composta su richiesta di Phil Carson, il capo della Victory, finalizzata a rinnovare i suoni tradizionali dello ''Yessound'' e che contribuisce ad avvicinare l'album al suono ed allo spirito degli Yes "classici".<ref name="RelayerTalk">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|accesso=2-1-2010}}</ref> Nell'album si sperimentano tecniche innovative, registrandolo interamente su ''hard disk'' e rielaborandone le tracce al computer, una tecnica che sarebbe divenuta di routine da lì a qualche anno.<ref>{{cita|Welch|pp. 263-64|cidWelch}}.</ref><ref name="RelayerTalk" /> L'insuccesso commerciale dell'album<ref>L'album vende complessivamente 300.000 copie, in {{cita|Welch|pp. 267-68|cidWelch}}.</ref> porta al tracollo finanziario la [[casa discografica|casa produttrice]], la ''[[Victory Records]]''.<ref name="RelayerTalk" /> All'album segue il ''Talk tour'', al quale prende parte anche Billy Sherwood, ingaggiato come possibile rimpiazzo di Squire, in forse a causa di problemi cardiaci, che non gli impediranno comunque di partecipare;<ref name="RelayerTalk" /> al termine del tour Kaye, Sherwood e Rabin abbandonano la band.
[[File:RickWakeman2003.jpg|thumb|[[Rick Wakeman]]]]
Dopo questa separazione, che può preludere allo scioglimento del gruppo, dato il ruolo di guida del gruppo svolto per tanti anni da Rabin,<ref>{{cita|Welch|p. 265|cidWelch}}.</ref> gli Yes si riorganizzano e nel [[1996]] Anderson riunisce la formazione classica, con Howe, Wakeman, Squire e White.<ref>{{cita|Welch|p. 268|cidWelch}}.</ref> Il gruppo suona dal vivo in tre concerti al Fremont Theater di [[San Luis Obispo]], in [[California]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230351/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=San Luis Obispo Shows|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Dall'evento sono ricavati due [[Compact disc|CD]] ''live'', pubblicati con l'aggiunta di materiale originale nei due album gemelli ''[[Keys to Ascension]]'', del [[1996]], e ''[[Keys to Ascension 2]]'', del [[1997]].<ref group="nota">Qualche anno dopo il materiale in studio presente su questi due album verrà riproposto in una pubblicazione singola, ''[[Keystudio]]'', del 2001.</ref> ''Keys to Ascension'', pubblicato da una piccola casa discografica, non viene pubblicizzato adeguatamente, sicché le vendite ne risentono;<ref name="Welch269">{{cita|Welch|p. 269|cidWelch}}.</ref> inoltre, prima del completamento di ''Keys to Ascension 2'' Wakeman, poco propenso ad affrontare un nuovo tour, abbandona nuovamente gli Yes,<ref name="Welch269"/> rinunciando ai possibili proventi che ne sarebbero derivati.<ref name="Welch272">{{cita|Welch|p. 272|cidWelch}}.</ref>
 
Dopo aver inutilmente cercato di convincere Wakeman a ripensarci, il gruppo si riorganizza:<ref name="Welch272"/> Rick viene sostituito, nella duplice veste di tastierista e chitarrista, dal rientrante [[Billy Sherwood]] che, insieme con Squire, diventa l'elemento chiave del gruppo.<ref name=allmusic/> Il materiale prodotto durante la loro esperienza nei [[Conspiracy (gruppo musicale)|Conspiracy]] diviene il nucleo del successivo album, ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open Your Eyes]]''<ref name=allmusic/><ref name=themarquee/> che, nello stile di ''90125'', abbandona nuovamente il sound classico degli Yes a favore di soluzioni rock più semplici e orecchiabili, rappresentando un ponte tra lo ''Yessound'' e l'era più pop di Rabin.<ref name="AllmusicOYE">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r329852|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=3 gennaio 2010|autore=Gary Hill|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110527054043/http://www.allmusic.com/album/r329852|urlmorto=no}}</ref> Poiché ''Keys to Ascension 2'', pubblicato dalla Essential Records, è uscito da poche settimane e il tour in programma nell'ottobre '97 sta per partire, la [[Eagle Records]] anticipa la pubblicazione di ''Open Your Eyes'',<ref name="Welch272"/> assemblandone frettolosamente il materiale,<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|accesso=3 gennaio 2010|urlarchivio=https://archive.is/20120910190217/http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|urlmorto=sì}}</ref> e il risultato è uno degli album meno amati dai fan.<ref name="AllmusicOYE"/> Nelle stesse settimane esce perfino un terzo album degli Yes, un doppio contenente brani registrati dal vivo per la [[BBC]] all'inizio della loro carriera, nel [[1969]] e [[1970]] (il disco, curato da [[Peter Banks]], esce in Europa col titolo ''[[Something's Coming: The BBC Recordings 1969-1970|Something's Coming]]'' e in America come ''Beyond and Before'').
Dopo questa separazione, che può preludere allo scioglimento del gruppo, dato il ruolo di guida del gruppo svolto per tanti anni da Rabin,<ref>{{cita|Welch|p. 265|cidWelch}}.</ref> gli Yes si riorganizzano e nel [[1996]] Anderson riunisce la formazione classica, con Howe, Wakeman, Squire e White.<ref>{{cita|Welch|p. 268|cidWelch}}.</ref> Il gruppo suona dal vivo in tre concerti al ''Fremont Theater'' di [[San Luis Obispo]], in [[California]].<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=I concerti al ''Fremont Theater''|accesso=2-1-2010}}</ref> Dall'evento sono ricavati due [[Compact disc|CD]] ''live'', pubblicati con l'aggiunta di materiale originale nei due album gemelli ''[[Keys to Ascension]]'', del [[1996]], e ''[[Keys to Ascension 2]]'', del [[1997]].<ref>Qualche anno dopo il materiale in studio presente su questi due album verrà riproposto in una pubblicazione singola, ''[[Keystudio]]'', del [[2001]].</ref> ''Keys to Ascension'', pubblicato da una piccola casa discografica, non viene pubblicizzato adeguatamente, sicché le vendite ne risentono;<ref name="Welch269">{{cita|Welch|p. 269|cidWelch}}.</ref> inoltre, prima del completamento di ''Keys to Ascension 2'' Wakeman, poco propenso ad affrontare un nuovo tour, abbandona nuovamente gli Yes,<ref name="Welch269" /> rinunciando ai possibili proventi che ne sarebbero derivati.<ref name="Welch272">{{cita|Welch|p. 272|cidWelch}}.</ref>
 
Durante l'imponente ''Open Your Eyes Tour'', che comprende 164 date in Nord e Sud America, Europa e Giappone<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230357/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=Open Your Eyes Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> e che riscuote molto successo,<ref>{{cita|Welch|p. 286|cidWelch}}.</ref> suona nel gruppo il giovane e talentuoso<ref group="nota">Dice Steve Howe: «Con Igor non avevamo trovato solo un ottimo rimpiazzo per Rick, ma qualcuno che era in grado di superarlo», in {{cita|Welch|p. 273|cidWelch}}.</ref> tastierista [[Russia|russo]] [[Igor' Chorošev|Igor Khoroshev]], che aveva già suonato in tre brani su ''Open Your Eyes'', e che diviene poi membro ufficiale del gruppo per l'album successivo, ''[[The Ladder]]'', pubblicato nel [[1999]]. L'album viene affidato all'esperto produttore [[Bruce Fairbairn]], sotto la cui guida la band ritrova coesione e le idee musicali vengono sviluppate con un efficace lavoro di squadra,<ref>{{cita|Welch|p. 299|cidWelch}}.</ref> ma che non riesce a vedere la conclusione del suo lavoro, poiché muore per cause naturali durante le ultime fasi della realizzazione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/artist/bruce-fairbairn-mn0000631808/biography|titolo=Artist Biography|editore=''Allmusic''|accesso=22 ottobre 2014|autore=Jason Ankeny|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717075323/http://www.allmusic.com/artist/bruce-fairbairn-mn0000631808/biography|urlmorto=no}}</ref>
===Il nuovo millennio===
Dopo aver inutilmente cercato di convincere Wakeman a ripensarci, il gruppo si riorganizza:<ref name="Welch272" /> Rick viene sostituito, nella duplice veste di tastierista e chitarrista, da [[Billy Sherwood]] che, insieme a Squire, diventa l'elemento chiave del gruppo.<ref name=allmusic/> Il materiale prodotto durante la loro esperienza nei [[Conspiracy (gruppo musicale)|Conspiracy]] diviene il nucleo del successivo album, ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open Your Eyes]]''<ref name=allmusic/><ref name=themarquee/> che, nello stile di ''90125'', abbandona nuovamente il sound classico degli Yes a favore di soluzioni rock più semplici e orecchiabili, rappresentando un ponte tra lo ''Yessound'' e l'era pop di Rabin.<ref name="AllmusicOYE">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r329852|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|opera=Allmusic|accesso=3-1-2010}}</ref> Poiché ''Keys to Ascension 2'', pubblicato dalla ''Essential Records'', è uscito da poche settimane e il tour in programma nell'ottobre '97 sta per partire, la ''[[Eagle Records]]'' anticipa la pubblicazione di ''Open your Eyes'',<ref name="Welch272" /> assemblandone frettolosamente il materiale,<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|accesso=3-1-2010}}</ref> e il risultato è uno degli album meno amati dai fan.<ref name="AllmusicOYE" /> Nelle stesse settimane esce perfino un terzo album degli Yes, un doppio contenente brani registrati dal vivo per la [[BBC]] all'inizio della loro carriera, nel [[1969]] e [[1970]] (il disco, curato da [[Peter Banks]], esce in Europa col titolo ''[[Something's Coming]]'' ed in America come ''Beyond and Before'').
 
L'album, le cui tracce sviluppano un'ampia gamma di stili<ref>{{cita|Welch|p. 300|cidWelch}}.</ref> e del quale i membri della band risultano particolarmente soddisfatti,<ref>{{cita|Welch|p. 298|cidWelch}}.</ref> è accompagnato da un'operazione commerciale piuttosto insolita per gli Yes, in quanto uno dei brani portanti di ''The Ladder'' viene utilizzato come colonna sonora di un [[videogioco]], l'omonimo ''[[Homeworld]]''.<ref>{{cita|Welch|p. 294|cidWelch}}.</ref>
[[Immagine:RickWakeman2003.jpg|thumb|250px|right|[[Rick Wakeman]] nel 2003]]
 
Nel tour che segue ''The Ladder'', documentato dal doppio live ''[[House of Yes: Live from House of Blues]]'', registrato alla [[House of Blues]] di [[Los Angeles]], assieme ai nuovi brani vengono riproposti molti "classici" dei primi anni.<ref>{{cita|Welch|pp. 302-03|cidWelch}}.</ref> Successivamente gli Yes incominciano il ''2000 Masterworks Tour'', con brani tratti da tutto il loro repertorio;<ref>{{cita web|url=http://www.collectorsmusicreviews.com/yes/yes-real-masterworks-highland-hl517518/|sito=Collectors Music Reviews|titolo=Yes - Real Masterworks|lingua=en|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141119224857/http://www.collectorsmusicreviews.com/yes/yes-real-masterworks-highland-hl517518/|urlmorto=no}}</ref> Sherwood, consapevole che questo indirizzo musicale limitava il suo ruolo nella band,<ref name="Welch310"/> decide di lasciare gli Yes per intraprendere la carriera solista. In questo periodo Khoroshev viene accusato di [[Abuso sessuale|molestie sessuali]] nel ''backstage'' ai danni di due addette alla sicurezza ed è arrestato dalla polizia.<ref>{{cita|Welch|p. 309|cidWelch}}.</ref> Un portavoce del gruppo si astiene dal formulare commenti sull'accaduto<ref>{{cita news|url=http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul28_00.html|titolo=Yes Keyboard Player Arrested For Sexual Assault|lingua=en|data=27 luglio 2000|accesso=30 ottobre 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304033404/http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul28_00.html|urlmorto=sì}}</ref> ma, nonostante le accuse vengano derubricate a reati minori,<ref>{{cita news|url=http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul27_00.html|titolo=Yes Keyboardist Arrested Following Washington, D.C. Show|lingua=en|autore=Rob Evans|pubblicazione=Live Daily|data=27 luglio 2000|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304141615/http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul27_00.html|urlmorto=sì}}</ref> il tastierista se ne va, essendo venuti meno i rapporti col resto del gruppo.<ref name="Welch310">{{cita|Welch|p. 310|cidWelch}}.</ref>
Durante l'imponente ''Open Your Eyes Tour'', che comprende 164 date in Nord e Sud America, in Europa ed in Giappone<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=''Open your Eyes Tour''|lingua=en|opera=Forgotten Yesterdays|accesso=3-1-2010}}</ref> e che riscuote molto successo<ref>{{cita|Welch|p. 286|cidWelch}}.</ref> inizia a suonare nel gruppo il giovane e talentuoso<ref>Dice Steve Howe: «Con Igor non avevamo trovato solo un ottimo rimpiazzo per Rick, ma qualcuno che era in grado di superarlo», in {{cita|Welch|p. 273|cidWelch}}.</ref> tastierista [[Russia|russo]] [[Igor Khoroshev]], che diviene poi membro ufficiale del gruppo per l'album successivo, ''[[The Ladder]]'', pubblicato nel [[1999]]. L'album viene affidato all'esperto produttore [[Bruce Fairbairn]], sotto la cui guida la band ritrova coesione e le idee musicali vengono sviluppate con un efficace lavoro di squadra,<ref>{{cita|Welch|p. 299|cidWelch}}.</ref> ma che non riesce a vedere la conclusione del suo lavoro, poiché muore di cause naturali durante le ultime fasi della realizzazione.<br>
L'album, le cui tracce sviluppano un'ampia gamma di stili<ref>{{cita|Welch|p. 300|cidWelch}}.</ref> e del quale i membri della band risultano particolarmente soddisfatti,<ref>{{cita|Welch|p. 298|cidWelch}}.</ref> è accompagnato da un'operazione commerciale piuttosto insolita per gli Yes, uno dei brani portanti di ''The Ladder'' viene utilizzato come colonna sonora di un [[videogioco]], l'omonimo ''[[Homeworld]]''.<ref>{{cita|Welch|p. 294|cidWelch}}.</ref>
 
Privati di un elemento, gli Yes si dedicano al nuovo album ''[[Magnification]]''. In questo lavoro la band, dovendo supplire all'assenza di un tastierista, decide di ingaggiare un'[[Orchestra#orchestra sinfonica|orchestra sinfonica]],<ref name="Welch310"/> un'esperienza già provata in occasione della registrazione di ''Time and a Word''; la conduzione dell'orchestra viene affidata a [[Larry Groupé]], un ottimo arrangiatore<ref name="Welch311">{{cita|Welch|p. 311|cidWelch}}.</ref> e bivincitore del [[premio Emmy]],<ref>{{cita web|url=https://www.northeastern.edu/camd/music/events/film-music-composer-two-time-emmy-winner-larry-groupe|sito=Northeastern University|titolo=Film Music Composer and Two-Time Emmy Winner Larry Groupé|lingua=en|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030195844/http://www.northeastern.edu/camd/music/events/film-music-composer-two-time-emmy-winner-larry-groupe/|urlmorto=no}}</ref> e il risultato è uno dei migliori album degli Yes.<ref name=ondarock/> Il tour corrispondente denominato ''The Yes Symphonic Tour 2001'', incomincia prima dell'uscita dell'album,<ref name="Welch311"/> tocca [[America del Nord|Nord America]] ed [[Europa]]<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|sito=Forgotten Yesterdays|lingua=en|titolo=Lo Yes symphonic tour|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230417/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|urlmorto=sì}}</ref> e include il primo concerto degli Yes a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>{{cita|Welch|p. 312|cidWelch}}.</ref> Durante il tour viene ingaggiato un tastierista di sessione, [[Tom Brislin]], che si integra molto bene con l'orchestra, riuscendo a riprodurre fedelmente lo stile di Moraz.<ref>{{cita web|url=http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090601031819/http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|titolo=Yes - Symphonic Live|lingua=en|accesso=16 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> A testimonianza del notevole livello delle esibizioni viene pubblicato il video ''[[Symphonic Live]]'', registrazione di un concerto tenutosi ad [[Amsterdam]] il 22 novembre 2001.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r1476561|sito=Allmusic|titolo=''Symphonic Live''|lingua=en|accesso=6 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110106053042/http://www.allmusic.com/album/r1476561|urlmorto=no}}</ref>
Nel tour che segue ''The Ladder'', documentato dal doppio live ''[[House of Yes: Live from House of Blues]]'', registrato alla [[House of Blues]] di [[Los Angeles]], assieme ai nuovi brani vengono riproposti molti "classici" dei primi anni.<ref>{{cita|Welch|pp. 302-03|cidWelch}}.</ref> Successivamente gli Yes iniziano il ''2000 Masterworks Tour'', con brani tratti da tutto il loro repertorio;<ref>{{cita web|url=http://www.collectorsmusicreviews.com/yes/yes-real-masterworks-highland-hl517518/|opera=Collectors Music Reviews|titolo=Yes - Real Masterworks|lingua=en|accesso=5-1-2010}}</ref> Sherwood, consapevole che tale indirizzo musicale limitava il suo ruolo nella band,<ref name="Welch310" /> decide di lasciare gli Yes per intraprendere la carriera solista. In questo periodo Khoroshev viene accusato di [[molestia sessuale|molestie sessuali]] nel ''backstage'' ai danni di due ragazze che lavoravano nella sicurezza ed è arrestato dalla polizia.<ref>{{cita|Welch|p. 309|cidWelch}}.</ref> Un portavoce del gruppo si astiene dal formulare commenti sull'accaduto<ref>{{cita news|url=http://new.music.yahoo.com/yes/news/yes-keyboardist-accused-of-sexual-assault--12049609|titolo=Yes Keyboardist Accused Of Sexual Assault|lingua=en|data=27-7-2000|accesso=16-1-2010}}</ref> ma, nonostante le accuse vengano derubricate a reati minori,<ref>{{cita news|url=http://www.livedaily.com/news/1532.html|titolo=Yes Keyboardist Arrested Following Washington, D.C. Show|lingua=en|autore=Rob Evans|pubblicazione=Live Daily|data=27-7-2000|accesso=16-1-2010}}</ref> il tastierista se ne va, essendo venuti meno i rapporti col resto del gruppo.<ref name="Welch310">{{cita|Welch|p. 310|cidWelch}}.</ref>
[[Immagine:AlanWhite.jpg|thumb|left|180px|[[Alan White (batterista)|Alan White]]]]
Privati di un elemento, gli Yes si dedicano al nuovo album ''[[Magnification]]''. In questo lavoro la band, dovendo supplire all'assenza di un tastierista, decide di ingaggiare un'[[orchestra sinfonica]],<ref name="Welch310" /> un’esperienza già provata in occasione della registrazione di ''Time and a Word''; la conduzione dell'orchestra viene affidata a [[Larry Groupé]], un ottimo arrangiatore<ref name="Welch311">{{cita|Welch|p. 311|cidWelch}}.</ref> e vincitore di un [[premio Emmy]],<ref name="ProgWorld" /> e il risultato è uno dei migliori album degli Yes.<ref name="ProgWorld">{{cita web|url=http://www.progressiveworld.net/yes8.html|opera=Progressive world|titolo=L'album ''Magnification''|lingua=en|accesso=5-1-2010}}</ref> Il tour corrispondente, ''Yes symphonic'', iniziato prima dell'uscita dell'album,<ref name="Welch311" /> tocca Nordamerica ed Europa,<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|opera=Forgotten Yesterdays|lingua=en|titolo=Lo Yes symphonic tour|accesso=5-1-2010}}</ref> e include il primo concerto degli Yes a [[Mosca]].<ref>{{cita|Welch|p. 312|cidWelch}}.</ref> Durante il tour viene ingaggiato un tastierista di sessione, [[Tom Brislin]], che si integra molto bene con l'orchestra, riuscendo a riprodurre fedelmente lo stile di Moraz.<ref>{{cita web|url=http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|titolo=Yes - Symphonic Live|opera=Progressive world|lingua=en|accesso=16-1-2010}}</ref> A testimonianza del notevole livello delle esibizioni viene pubblicato il video ''[[Symphonic Live]]'', registrazione di un concerto tenutosi ad [[Amsterdam]] il [[22 novembre]] [[2001]].<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r1476561|opera=Allmusic|titolo=''Symphonic Live''|lingua=en|accesso=6-1-2010}}</ref>
 
Nell'aprile 2002 Wakeman torna nuovamente nel gruppo, poco prima della pubblicazione di ''[[In a Word: Yes (1969-)]]'', un cofanetto di 5 CD che ripercorre la loro carriera artistica, e dell'inizio del ''Full Circle'', un tour mondiale che passa, dopo trent'anni di assenza, anche per l'Australia.<ref>{{cita|Welch|p. 317|cidWelch}}.</ref> Per tutto il [[2002]] ede il [[2003]] gli Yes girano il mondo, finché il ''Full Circle Tour'' viene terminato anticipatamente a causa di un incidente occorso ad Anderson, fratturatosi la schiena in una caduta.<ref name="Corsera0211">{{cita news |url = http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/09_novembre_3/yes-quaranta-anni-di-prog-1601944875702.shtml |titolo = Gli Yes, quarant'anni di «prog» |pubblicazione = Corriere della Sera |giorno = 2 |mese = 11 |anno = 2009 |autore = Luca Benedetti |accesso = 11 dicembre 2009 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141024083931/http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/09_novembre_3/yes-12quaranta-2009anni-di-prog-1601944875702.shtml |urlmorto = no }}</ref> Il 18 marzo 2003 viene, inoltre, intitolato al gruppo l'asteroide [[7707 Yes]].<ref>{{cita web|url=http://www.cbat.eps.harvard.edu/special/rocknroll/0007707.html|titolo=(7707) Yes|editore=cbat.eps.harvard.edu|accesso=24 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140101125801/http://www.cbat.eps.harvard.edu/special/rocknroll/0007707.html|urlmorto=no}}</ref>
 
=== La terza era (2009–presente) ===
Tra il [[2005]] al [[2008]] la band resta inattiva, e i nuovi [[DVD]] che vengono pubblicati, come ''[[Songs from Tsongas]]'' o ''[[Live at Montreux 2003 (Yes)|Live at Montreux 2003]]'', contengono materiale degli anni precedenti. I membri degli Yes si dedicano principalmente a progetti solisti o alternativi: Alan White forma, con Geoff Downes, un proprio gruppo, gli [[White (gruppo musicale)|White]] e pubblica l'album omonimo mentre l'anno successivo partecipa, insieme a Billy Sherwood e Tony Kaye, al progetto del supergruppo [[Circa:]]. Chris Squire ridà vita ad un suo vecchio progetto, [[The Syn]], che però abbandona nel 2006. Jon Anderson gira l'Europa con il suo ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'' nel 2005, e nel [[2006]] è in tour con [[Rick Wakeman]]. Steve Howe infine partecipa, nel 2006 e nel [[2007]], ad un tour mondiale della ricostituita formazione originale degli [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], che pubblica un nuovo album nell'aprile 2008.<ref>{{cita web|url=http://www.allaradio.org/rubriche/sanremo_2009/gli_asia_si_riformano_con_la_line_up_originale_3464|opera=AllaRadio|titolo=Gli Asia si riformano con la line up originale|accesso=11-12-2009|data=26-11-2007}}</ref>
==== La sostituzione di Jon Anderson (2009–2015) ====
[[File:Benoît David.PNG|thumb|left|[[Benoît David]]]]
Tra il 2004 e il 2009 la band resta inattiva, e i nuovi [[DVD]] che vengono pubblicati, come ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert|Songs from Tsongas]]'' o ''[[Live at Montreux 2003 (Yes)|Live at Montreux 2003]]'', contengono materiale degli anni precedenti. Nel frattempo, i membri degli Yes si dedicano principalmente a progetti solisti o alternativi. Alan White forma con Geoff Downes un proprio gruppo, gli [[White (gruppo musicale)|White]], e pubblica l'album omonimo mentre l'anno successivo partecipa al progetto del supergruppo [[Circa:]] insieme con Billy Sherwood e Tony Kaye. Chris Squire ridà vita a un suo vecchio progetto, [[The Syn]], che però abbandona nel 2006 dopo aver pubblicato una raccolta di inediti e un disco da studio nel 2005, ''[[Syndestructible]]''. Jon Anderson gira l'Europa con il suo ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'' nel 2005, e nel 2006 è in tour con Rick Wakeman e Steve Howe partecipa, nel 2006 e nel 2007, a un tour mondiale della ricostituita formazione originale degli [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], che pubblica l'album ''[[Phoenix (Asia)|Phoenix]]''<ref>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/album.asp?id=18093|titolo=Phoenix|3=|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109212253/http://www.progarchives.com/album.asp?id=18093|urlmorto=no}}</ref> nell'aprile 2008.<ref>{{cita web|url=http://www.teatro.it/musica/sanremo_2009/gli_asia_si_riformano_con_la_line_up_originale_3464|sito=Teatro.it|titolo=Gli Asia si riformano con la line up originale|accesso=9 novembre 2014|data=26 novembre 2007|autore=Massimo Agliardi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109001156/http://www.teatro.it/musica/sanremo_2009/gli_asia_si_riformano_con_la_line_up_originale_3464|urlmorto=sì}}</ref>
 
AllNell'inizioautunno del [[2008]]2007 viene annunciato per l'anno successivo un grande tour mondiale celebrativo per i quarant'anni della band, dal titolo ''Close to the Edge and Back Tour'', con Anderson, Howe, Squire, White e [[Oliver Wakeman]], figlio di Rick., In un primo tempoma il tour viene annullato a causa di problemi di salute di Jon Anderson,.<ref name="BackTour">{{cita news|url=http://classicrock.about.com/b/2008/06/05/yes-reunion-tour-canceled.htm|titolo=Yes Reunion Tour Canceled|data=5-6- giugno 2008|autore=Dave White|lingua=en|pubblicazione=About.com|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080609033917/http://classicrock.about.com/b/2008/06/05/yes-1reunion-2010tour-canceled.htm|urlmorto=no}}</ref> successivamenteViene ècosì riconfermatoinaugurata coluna titoloformazione ''Indenominata the"Steve Present Tour''Howe, annunciandoChris laSquire sostituzioneand diAlan AndersonWhite of Yes", con Anderson sostituito da [[Benoît David]], cantante [[Canada|canadese]] di una delle più note [[tribute band]] degli Yes, e annunciato il ''In the Present Tour''.<ref name="Corsera0211" /><ref>{{cita web|url=http://www.classicrockmagazinehardrockhideout.com/news2008/the_dirt09/jon_anderson_out_of_yes12/yes-to-tour-with-replacement-singer|operasito=ClassicHard Rock MagazineHideout|titolo=Jon Anderson out of Yes, replacedto bytour tribute-bandwith replacement singer|lingua=en|data=12 settembre 2008|accesso=9-11 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111231318/http://hardrockhideout.com/2008/09/12/yes-2009to-tour-with-replacement-singer/|urlmorto=no}}</ref> Nel 2009 il sodalizio, che si compone anche di [[Oliver Wakeman]], figlio di Rick, assume ufficialmente il nome Yes.
Nel 2011 per la produzione di Trevor Horn (cantante in Drama e produttore di 90125) gli Yes con Geoff Downes alle tastiere e con il nuovo cantante presentano un nuovo album intitolato ''[[Fly from Here]]'' ricevendo un discreto successo di critica e di vendite e seguito da un tour mondiale. Invece [[Jon Anderson]] nello stesso anno pubblica due album: uno suonato con [[Rick Wakeman]] ed intitolato ''The living three'', l'altro come solista intitolato ''Survival''. Alan White invece esce oltre che con il disco degli Yes con un cd omonimo al nuovo progetto Levin/Torn/White quasi la stessa formazione con cui l'altro batterista degli Yes Bill Bruford aveva pubblicato qualche anno prima "Bruford/Levin Upper Extremities".
 
Nel 2011, con la produzione di Trevor Horn (già cantante in ''Drama'' e produttore di ''90125''), gli Yes, con Geoff Downes alle tastiere e con il nuovo cantante, presentano il nuovo album ''[[Fly from Here]]'', ottenendo un discreto successo di critica e di vendite e seguito dall'omonimo tour. Il titolo dell'album deriva dall'omonima [[Suite (musica)|suite]] in sei tracce ivi contenuta, rifacimento del brano ''We Can Fly from Here'' dei [[The Buggles|Buggles]] che gli stessi Yes suonarono dal vivo come demo durante il tour di supporto a ''[[Drama (Yes)|Drama]]''. [[Jon Anderson]] nello stesso anno pubblica due album: uno suonato con [[Rick Wakeman]] e intitolato ''[[The Living Tree]]'', l'altro come solista intitolato ''[[Survival & Other Stories]]''. Alan White invece esce, oltre che con il disco degli Yes, con un cd omonimo al nuovo progetto Levin/Torn/White, quasi la stessa formazione con cui l'altro batterista degli Yes Bill Bruford aveva pubblicato qualche anno prima ''Bruford Levin Upper Extremities''.
==Lo stile==
 
Verso l'inizio del 2012, gli Yes annunciano la temporanea sostituzione di Benoît David col cantante [[Jon Davison]], proveniente dalla ''prog'' band [[Glass Hammer]]; in seguito una dichiarazione di Squire ufficializza l'abbandono definitivo di David, sofferente per problemi respiratori, e l'ingresso di Davison nella band.<ref>{{cita web|url=http://www.noise11.com/news/exclusive-yes-recruit-another-new-singer-20120208|sito=Noise 11|titolo=Yes Recruit Another New Singer|lingua=en|autore=Paul Cashmere|data=8 febbraio 2012|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815204800/http://www.noise11.com/news/exclusive-yes-recruit-another-new-singer-20120208|urlmorto=no}}</ref>
Lo stile del gruppo è caratterizzato da una serie di elementi riconducibili in gran parte al [[rock progressivo]], del quale gli Yes sono uno degli esponenti più importanti.<ref name="Rizzi96" /><ref name=ondarock/> Gli aspetti tipici della loro musica, permeata di una forte influenza da parte della [[musica classica]], intellettuale, spirituale,<ref name=Progarchives/> e ricca di contrasti dinamici,<ref name=lyricsfreak>{{cita web|url=http://www.lyricsfreak.com/y/yes/biography.html|titolo=LyricsFreak - Yes|lingua=en|accesso=17-1-2010}}</ref> sono riportati di seguito:
 
Il 16 luglio 2014, dopo il ritorno del produttore [[Roy Thomas Baker]], la band pubblica un nuovo album in studio dal titolo ''[[Heaven & Earth (Yes)|Heaven & Earth]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.yesworld.com/2014/05/yes-heaven-earth/|titolo=Nuovo disco degli Yes nel 2014|editore=yesworld.com|data=2014|accesso=14 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140514182037/http://www.yesworld.com/2014/05/yes-heaven-earth/|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Yes - In The Present Tour.JPG|300px|right|thumb|Un concerto del ''In The Present Tour'']]
 
==== La ''Rock and Roll Hall of Fame'' e le morti di Chris Squire e Alan White (2015–2025) ====
* Forte attenzione agli [[arrangiamento|arrangiamenti]], con la creazione di complessi intrecci strumentali e abbondanza di [[Assolo (musica)|assoli]],<ref name="Rizzi96" /> cui contribuiscono musicisti tutti tecnicamente dotati.<ref name="Welch7">{{cita|Welch|p. 7|cidWelch}}.</ref>
[[File:Jon Davison - 24 de Maio de 2013.JPG|thumb|[[Jon Davison]]]]
Il 27 giugno 2015 [[Chris Squire]] muore all'età di 67 anni, un mese dopo la diagnosi di un'[[Malattia di Di Guglielmo|eritremia acuta]].<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/news/chris-squire-yes-bassist-and-co-founder-dead-at-67-20150628|titolo=Chris Squire, Yes Bassist and Co-Founder, Dead at 67|data=28 giugno 2015|accesso=28 giugno 2015|nome=Daniel|cognome=Kreps|editore=Rolling Stone|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629204416/http://www.rollingstone.com/music/news/chris-squire-yes-bassist-and-co-founder-dead-at-67-20150628|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 20 dicembre 2016 viene annunciato che gli Yes entreranno a far parte della [[Rock and Roll Hall of Fame]]. La cerimonia di introduzione avviene il 7 aprile 2017, con la presentazione da parte di [[Geddy Lee]] e [[Alex Lifeson]], membri dei [[Rush (gruppo musicale)|Rush]] e noti fan del gruppo.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/features/yes-steve-howe-on-rock-hall-i-dont-regret-the-wait-w456816|titolo=Yes' Steve Howe on Rock Hall Honor: 'I Don't Regret the Wait'|nome=Andy|cognome=Greene|sito=Rolling Stone|data=20 dicembre 2016|accesso=20 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221130721/http://www.rollingstone.com/music/features/yes-steve-howe-on-rock-hall-i-dont-regret-the-wait-w456816|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/news-672107/divertente-discorso-rick-wakeman-yes-alla-rock-and-roll-hall-of-fam|titolo=Copia archiviata|accesso=11 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180112100903/http://www.rockol.it/news-672107/divertente-discorso-rick-wakeman-yes-alla-rock-and-roll-hall-of-fam|urlmorto=no}}</ref>
* Ricerca dell'eccellenza e cura di ogni minimo dettaglio,<ref name="Welch7" /> assoluta originalità musicale<ref>{{cita|Welch|p. 6|cidWelch}}.</ref> conseguita attraverso la sperimentazione continua.<ref>{{cita|Welch|pp. 325-26|cidWelch}}.</ref>
 
Nel 2018 viene pubblicato a marchio Yes ''Fly from Here - Return Trip'', rifacimento dell'album ''[[Fly from Here]]'' completamente ricantato dal produttore [[Trevor Horn]], già membro del gruppo nel 1980 in ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', al posto dell'originale [[Benoît David]].
* Predilezione per i brani lunghi, di durata superiore ai canonici tre/quattro minuti di gran parte della [[musica popolare]]. Tra questi vanno evidenziate le ''[[suite (musica)|suite]]'', ovvero brani composti da una successione di temi musicali più o meno distinti, dal sapore solitamente epico.<ref name=lyricsfreak/>
 
Il 7 luglio 2021 gli Yes annunciano l'uscita del nuovo album ''[[The Quest (Yes)|The Quest]]'', prodotto da Steve Howe e pubblicato il 1º ottobre.
* [[melodia|Melodie]] e [[armonia (musica)|armonie]] lontane dalla consueta progressione [[blues]], spesso [[musica classica|classicheggianti]] e ambiziose, alle volte anche di estremo [[Poesia lirica|lirismo]] e senso epico.<ref name=ondarock/>
 
Il 26 maggio 2022 [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]] muore all'età di 72 anni dopo una breve malattia.<ref>{{cita web|url=https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/alan_white_morto_yes_musica_ultime_notizie_oggi-6714816.html?refresh_ce|titolo=Alan White, morto a 72 anni lo storico batterista degli Yes: l'annuncio della band sui social|data=26 maggio 2022|accesso=26 maggio 2022}}</ref>
* Utilizzo di tempi dispari e inconsueti, frequenti cambi di tempo e variazioni di intensità e velocità nel corso di uno stesso brano.<ref>{{cita|Welch|pp. 13, 66|cidWelch}}.</ref>
 
Il 10 marzo 2023 gli Yes annunciano il loro nuovo album in studio, ''[[Mirror to the Sky]]'', uscito il 19 maggio.
* Presenza di testi poetici, astratti,<ref name=lyricsfreak/> immaginifici ed evocativi:<ref name="Welch9e325">Jon elabora le liriche su argomenti inusuali, composizioni talvolta criptiche ed incomprensibili, in {{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}, che ricalcano i testi fantastici dell'era ''progressive'' (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 325|cidWelch}}).</ref> in cui la sonorità della parola e le libere associazioni prevalgono sul significato esplicito, con riferimenti a figure o opere letterarie o teatrali, o allusioni a fatti storici, o con testi di difficile comprensione e a volte impenetrabili.<ref name="Welch9e325" /> La [[prosa]] è molto curata, ricca di figure retoriche e riferimenti alla [[fantascienza]].<ref>Si pensi a ''Starship Trooper'' (Fanteria dello spazio) o a ''Madrigal'' (nell'album ''Tormato'') in cui Jon canta delle "sacre navi che veleggiano nella settima era" e di "viaggiatori celesti" (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 328|cidWelch}}).</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sing365.com/music/lyric.nsf/Madrigal-lyrics-Yes/2F22EDF09DB1DD674825697300124A8F|titolo=Il testo del brano ''Madrigal''|lingua=en|opera=Sing365|accesso=10-1-2010}}</ref> Vi è inoltre scarsità di testi impegnati, caratteristica comune alla maggioranza dei musicisti progressive, che non parlano del contesto sociale e politico in cui vivono ma che hanno come obiettivo una ricerca [[estetica]], e pertanto escludono dalla loro musica qualsiasi legame con la quotidianità, esplorando perlopiù mondi fantastici.
 
Nel gennaio 2024 [[Billy Sherwood]] ha dichiarato in un'intervista a ''[[Rolling Stone]]'' che la band ha iniziato a lavorare sull'album successivo.
== Formazione ==
=== Attuale ===
*[[Benoît David]] - [[Canto (musica)|voce]]
*[[Steve Howe]] - [[Chitarra elettrica|chitarra]]
*[[Chris Squire]] - [[Basso elettrico|basso]]
*[[Oliver Wakeman]] - [[tastiere]]
*[[Alan White (batterista)|Alan White]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[percussioni]]
 
==Storiografia della band==
=== Ex-componenti ===
Come altre band [[rock progressivo]], a partire dalla metà degli [[anni 1970]] la band non ebbe più un'adeguata ricognizione da parte dei [[mass media]], nemmeno durante gli anni ottanta, periodo florido per quanto riguarda le vendite del gruppo; non si ebbero particolari notizie riguardo progetti e cambi di formazione. Nuova visibilità venne ottenuta nel 2003, quando il giornalista e critico musicale [[Chris Welch]] pubblicò ''Close to the Edge – The Story of Yes'', narrando le vicende della band in varie epoche.<ref>{{cita web|url=https://www.barnesandnoble.com/w/close-to-the-edge-chris-welch/1103504460|titolo=Chris Welch:Yes biography}}</ref><ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books/about/Close_to_the_Edge.html?id=Zj7owAEACAAJ&redir_esc=y|titolo=Chris Welch:The Story of Yes}}</ref> Negli anni successivi lo stesso Welch fu autore di numerose pubblicazioni inerenti agli Yes, e ne tracciò di fatto una storiografia, sia collettiva, sia dei vari membri che si sono avvicendati nel corso degli anni, scaturita dalle varie interviste; per questo è considerato come una sorta di "biografo ufficiale della band". Nel decennio successivo anche altri autori specializzato nel settore hanno aggiunto notizie inerenti alle biografie e alla musica stessa: [[Piero Scaruffi]],<ref>{{cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol2/yes.html}}</ref> con il libro ''The History of Rock Music: Yes'', e [[Martin Popoff]], con l'opera ''Yes: A Visual Biography'', pubblicata nel 2021.
*[[Jon Anderson]] - voce
*[[Trevor Horn]] - voce
*[[Peter Banks]] - chitarra
*[[Trevor Rabin]] - chitarra
*[[Billy Sherwood]] - chitarra
*[[Geoffrey Downes]] - tastiere
*[[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] - tastiere
*[[Igor Khoroshev]] - tastiere
*[[Patrick Moraz]] - tastiere
*[[Bill Bruford]] - batteria, percussioni
 
== Stile musicale ==
<timeline>
[[File:Yes - In The Present Tour.JPG|upright=1.4|thumb|Un concerto di ''In The Present Tour'']]
TimeAxis = orientation:horizontal format:yyyy
Lo stile degli Yes è caratterizzato da una serie di elementi riconducibili in gran parte al [[rock progressivo]], del quale sono fra gli esponenti più importanti,<ref name="Rizzi96"/><ref name=ondarock/> e dell'[[art rock]].<ref name=Walker/><ref name=Britannica/> Il gruppo si distingue per una musica dal carattere [[musica classica|classicheggiante]], spirituale e intellettuale,<ref name=Progarchives/> nonché colma di contrasti dinamici,<ref name=lyricsfreak>{{cita web|url=http://www.lyricsfreak.com/y/yes/biography.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120710113208/http://www.lyricsfreak.com/y/yes/biography.html|titolo=LyricsFreak - Yes|lingua=en|accesso=17 gennaio 2010}}</ref> [[Melodia|melodie]] e [[armonia|armonie]] dal forte [[Poesia lirica|lirismo]] e senso epico e lontane dalla consueta progressione [[blues]].<ref name=ondarock/>
ImageSize = width:700 height:400
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Legend = top:15 orientation:horizontal left:20
 
La componente originale e sperimentale del gruppo<ref>{{cita|Welch|pp. 325-26|cidWelch}}.</ref> li ha spinti a prediligere brani lunghi, di durata superiore ai canonici quattro minuti di gran parte della [[Musica tradizionale|musica popolare]]. A volte, le loro composizioni divengono vere e proprie suite di durata superiore ai quindici minuti.<ref name=lyricsfreak/> Come consuetudine della cosiddetta "era progressiva", sono soliti utilizzare testi poetici, astratti,<ref name=lyricsfreak/> immaginifici ed evocativi<ref>{{cita web|url=http://www.wuz.it/articolo-libri/5/Progressive.html|titolo=Progressive mania|editore=''WUZ - il social dei libri''|accesso=5 novembre 2014|autore=Giulia Mozzato|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141211024511/http://www.wuz.it/articolo-libri/5/Progressive.html|urlmorto=no}}</ref> impostati su argomenti inusuali e criptici<ref group="nota" name="Welch9e325">{{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}, Jon elabora le liriche su argomenti inusuali, composizioni talvolta criptiche ed incomprensibili, in Welch, p. 9, che ricalcano i testi fantastici dell'era progressive (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 325|cidWelch}}).</ref> in cui la sonorità delle parole e le libere associazioni prevalgono sul significato esplicito, con riferimenti a figure o opere letterarie o teatrali, o allusioni a fatti storici, o con affermazioni di difficile comprensione.<ref group="nota" name="Welch9e325"/> La [[prosa]] è molto curata, ricca di figure retoriche e riferimenti alla [[fantascienza]].<ref group="nota">Si pensi a ''Starship Trooper'' (Fanteria dello spazio) o a ''Madrigal'' (nell'album ''Tormato'') in cui Jon canta delle "sacre navi che veleggiano nella settima era" e di "viaggiatori celesti" (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 328|cidWelch}}).</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sing365.com/music/lyric.nsf/Madrigal-lyrics-Yes/2F22EDF09DB1DD674825697300124A8F|titolo=Il testo del brano ''Madrigal''|lingua=en|sito=Sing365|accesso=10 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100205083623/http://sing365.com/music/lyric.nsf/Madrigal-lyrics-Yes/2F22EDF09DB1DD674825697300124A8F|urlmorto=no}}</ref>
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id:guitar value:rgb(0.75,0.75,1) legend:Chitarra
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id:drums value:rgb(0,1,0) legend:Batteria
 
Da un punto di vista più tecnico, lo stile degli Yes predilige una cura del dettaglio,<ref name="Welch7"/> come dimostrano i loro [[arrangiamento|arrangiamenti]] e i loro complessi intrecci strumentali che fanno spazio anche a molti [[Assolo|assoli]].<ref name="Rizzi96"/><ref name="Welch7">{{cita|Welch|p. 7|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita|Welch|p. 6|cidWelch}}.</ref> Utilizzano tempi dispari e inconsueti, frequenti cambi di tempo e variazioni di intensità e velocità nel corso di uno stesso brano.<ref>{{cita|Welch|pp. 13, 66|cidWelch}}.</ref> Vengono anche classificati da alcuni fra gli esponenti del [[rock sinfonico]]<ref>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/subgenre.asp?style=4|titolo=Prog Archives - Symphonic Prog|lingua=en|accesso=8 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100316161557/http://www.progarchives.com/subgenre.asp?style=4|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita|Frith, Goodwin|p. 88|cidFrith}}.</ref> mentre ''AllMusic'' li inserisce nel novero degli artisti di [[rock psichedelico]] e del [[pop rock]].<ref name="allmusic"/>
BackgroundColors = canvas:bg
 
== Formazione ==
Period = from:1968 till:2015
{{vedi anche|Formazione degli Yes}}
ScaleMajor = unit:year increment:5 start:1970 gridcolor:grid1
=== Formazione attuale ===
ScaleMinor = unit:year increment:1 start:1968 gridcolor:grid2
* [[Jon Davison]] – [[Canto|voce]] (2012-presente)
* [[Steve Howe]] – [[Chitarra elettrica|chitarre elettriche]] e [[Chitarra acustica|acustiche]], cori (1970-1981, 1990-1992, 1996-2004, 2009-presente)
* [[Geoff Downes]] – [[Tastiera elettronica|tastiere]] (1980-1981, 2011-presente)
* [[Billy Sherwood]] – [[Basso elettrico|basso]], cori <small>(fino al 2000: ''chitarre'' e ''tastiere'')</small> (1997-2000, 2015-presente)
* [[Jay Schellen]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Strumento a percussione|percussioni]] (2023-presente)
 
=== Ex componenti ===
BarData=
* [[Jon Anderson]] – voce, cori, percussioni, [[chitarra]], [[arpa]] (1968-1980, 1982-1987, 1990-2004)
bar:Squire
* [[Chris Squire]] – [[Basso elettrico|basso]], seconde voci (1968-1981, 1983-2004, 2009-2015)
* [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] – tastiere (1968-1972, 1982-1983, 1985-1995)
* [[Peter Banks]] – chitarra elettrica, cori (1968-1970)
* [[Bill Bruford]] – batteria, percussioni (1968-1972, 1990-1992)
* [[Tony O'Reilly]] – batteria, percussioni (1968)
* [[Rick Wakeman]] – tastiere, [[organo Hammond]], [[pianoforte]], [[mellotron]] (1971-1974, 1976-1980, 1990-1992, 1996-1997, 2002-2004)
* [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Strumento a percussione|percussioni]], cori (1973-1981, 1982-2004, 2009-2022)
* [[Patrick Moraz]] – tastiere (1974-1975)
* [[Trevor Horn]] – voce (1980-1981)
* [[Trevor Rabin]] – voce, chitarra elettrica, cori, tastiere (1982-1995)
* [[Eddie Jobson]] - tastiere (1983)
* [[Igor' Chorošev|Igor Khoroshev]] – tastiere (1998-2000)
* [[Benoît David]] – voce (2009-2011)
* [[Oliver Wakeman]] – tastiere (2009-2011)
 
== Discografia ==
bar:Anderson
bar:Horn
bar:David
 
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bar:Rabin
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bar:Oliver
 
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from:1968 till:1979 text:"Jon Anderson"
from:1983 till:2004
 
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from:1968 till:1972 text:"Bill Bruford"
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from:1971 till:1974 text:"Rick Wakeman"
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from:1972 till:1981 text:"Alan White"
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from:1974 till:1976 text:"Patrick Moraz"
 
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from:1979 till:1981 text:"Trevor Horn"
 
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from:1979 till:1981 text:"Geoff Downes"
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from:2008 till:2010 text:"Oliver Wakeman"
 
</timeline>
 
==Discografia==
{{vedi anche|Discografia degli Yes}}
=== Album in studio ===
{{MultiCol}}
*1969 - ''[[Yes (Yes)|Yes]]''
===Album in studio===
*[[1969]]1970 - ''[[YesTime and a (Yes)|YesWord]]''
*[[1970]]1971 - ''[[Time andThe aYes WordAlbum]]''
*[[1971]] - ''[[TheFragile (Yes Album)|Fragile]]''
*[[1971]]1972 - ''[[FragileClose to the (Yes)|FragileEdge]]''
*[[1972]]1973 - ''[[CloseTales tofrom theTopographic EdgeOceans]]''
*[[1973]]1974 - ''[[Tales from Topographic OceansRelayer]]''
*[[1974]]1977 - ''[[RelayerGoing for the One]]''
*[[1977]]1978 - ''[[Going for the OneTormato]]''
*[[1978]]1980 - ''[[TormatoDrama (Yes)|Drama]]''
*[[1980]]1983 - ''[[Drama (Yes)|Drama90125]]''
*[[1983]]1987 - ''[[90125Big Generator]]''
*[[1987]]1991 - ''[[BigUnion Generator(Yes)|Union]]''
*[[1991]]1994 - ''[[UnionTalk (Yes)|UnionTalk]]''
*[[1994]]1996 - ''[[TalkKeys to (Yes)|TalkAscension]]''
*[[1996]]1997 - ''[[Keys to Ascension 2]]''<ref name="live">Contiene anche tracce registrate da vivo.</ref>
*[[1997]] - ''[[KeysOpen toYour AscensionEyes 2(Yes)|Open Your Eyes]]''<ref name="live" />
*[[1997]]1999 - ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open YourThe EyesLadder]]''
*[[1999]]2001 - ''[[The LadderMagnification]]''
*[[2001]]2011 - ''[[MagnificationFly from Here]]''
*[[2011]]2014 - ''[[FlyHeaven & Earth (Yes)|Heaven from& HereEarth]]''
*2021 - ''[[The Quest (Yes)|The Quest]]''
{{ColBreak}}
*2023 - ''[[Mirror to the Sky]]''
 
=== Album dal vivo ===
*1973 - ''[[Yessongs]]''
*[[1969]]-[[1970]] – ''[[Something's Coming: The BBC Recordings 1969-1970]]'' (pubblicato nel [[1997]])
*[[1973]]1980 - ''[[YessongsYesshows]]''
*[[1980]]1985 - ''[[Yesshows9012Live: The Solos]]''
*[[1985]]1996 - ''[[9012Live:Keys Theto SolosAscension]]''
*1997 - ''[[Something's Coming: The BBC Recordings 1969-1970]]''
*[[1992]] – ''[[Union Live]] (pubblicato nel [[2011]])''
*[[1996]]1997 - ''[[Keys to Ascension 2]]''<ref name="studio">Contiene anche tracce registrate in studio.</ref>
*2000 - ''[[House of Yes: Live from House of Blues]]''
*[[1997]] – ''[[Keys to Ascension 2]]''<ref name="studio" />
*[[2000]]2007 - ''[[HouseLive ofat Montreux 2003 (Yes: )|Live from Houseat ofMontreux Blues2003]]''
*2009 - ''[[Symphonic Live (album)|Symphonic Live]]''
*[[2003]] – ''[[Live at Montreux 2003 (Yes)|Live at Montreux 2003]]'' (pubblicato nel [[2007]])
*[[2005]]2011 - ''[[The Word IsUnion Live]]''
*[[2006]]2011 - ''[[GreatestIn Hitsthe Present - Live (Yes)|Greatestfrom Hits LiveLyon]]''
*2014 - ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert (2014)|Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert]]''
*[[2009]] – ''[[Symphonic Live]]''
*[[2011]]2014 - ''[[InLike TheIt PresentIs: -Yes at Livethe fromBristol LyonHippodrome]]''
*2015 - ''[[Progeny: Highlights from Seventy-Two]]''
{{EndMultiCol}}
*2015 - ''[[Like It Is: Yes at the Mesa Arts Center]]''
*2017 - ''[[Topographic Drama – Live Across America]]''
*2018 - ''[[Yes: Live At The Apollo]]''
 
== Tour ==
La tabella riporta l'elenco dei tour della band,<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/index.asp|titolo=A Comprehensive Guide To Yes Shows|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090501132441/http://forgottenyesterdays.com/index.asp#|accesso=10 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qdec=2010|titolo=Yes shows (2010)|accesso=10 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141115195634/http://forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qdec=2010|urlmorto=sì}}</ref> dal titolo del tour, alle date del primo e dell'ultimo spettacolo e alle eventuali pubblicazioni discografiche che ne sono seguite. Il numero degli spettacoli riporta quelli che si sono realmente svolti, i concerti annullati non sono stati conteggiati.
{{sp}}
{| class="wikitable"
!align="left" valign="top"| Anno
!align="left" valign="top"| Nome del Tour
!align="left" valign="top"| Data inizio
!align="left" valign="top"| Data fine
!align="left" valign="top"| Pubblicazione discografica<br> relativa
!align="left" valign="top"| Spettacoli<br>in programma
|-
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Anno
|----- bgcolor="#F0F8FF"
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Nome del Tour
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Data inizio
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Data fine
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Pubblicazione discografica<br />relativa
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Spettacoli<br />effettuati
|-
| 1968-1970
Riga 338 ⟶ 256:
| 1970-1971
| ''The Yes Album Tour''
| 17 luglio 1970
| 31 luglio 1971
| ''The Word is Live''
| 164
Riga 346 ⟶ 264:
| ''Fragile Tour''
| 24 settembre 1971
| 27 marzo 1972
| ''[[Yessongs]]''
| 111
Riga 352 ⟶ 270:
| 1972-1973
| ''Close To The Edge Tour''
| 30 luglio 1972
| 22 aprile 1973
| ''Yessongs''
Riga 359 ⟶ 277:
| 1973-1974
| ''Tales From Topographic Oceans Tour''
| 01 novembre 1973
| 23 aprile 1974
| Nessuno
Riga 366 ⟶ 284:
| 1974-1975
| ''Relayer Tour''
| 088 novembre 1974
| 23 agosto 1975
| ''The Word is Live''<br />''[[Live 1975 at Q.P.R.|Yes: Live - 1975 at Q.P.R.]]''
| 89
|-
Riga 374 ⟶ 292:
| ''1976 (Solo Album) Tour''
| 28 maggio 1976
| 22 agosto 1976
| ''[[Yesshows]]'', ''[[Yesyears - A Retrospective|Yesyears]]''<br />''The Word is Live''
| 53
|-
Riga 381 ⟶ 299:
| ''Going For The One Tour''
| 30 luglio 1977
| 066 dicembre 1977
| ''Yesshows''
| 89
Riga 388 ⟶ 306:
| ''Tormato Tour''
| 28 agosto 1978
| 30 giugno 1979
| ''Yesshows'', ''The Word is Live''<br />''[[Live in Philadelphia (Yes)|Live in Philadelphia]]'' (DVD)
| 102
|-
Riga 395 ⟶ 313:
| ''Drama Tour''
| 29 agosto 1980
| 18 dicembre 1980
| ''The Word is Live''
| 65
Riga 402 ⟶ 320:
| ''90125 Tour''
| 28 febbraio 1984
| 099 febbraio 1985
| ''[[9012Live: The Solos]]''<br />''[[9012Live (video)|9012Live]]'' (DVD)
| 139
|-
Riga 409 ⟶ 327:
| ''Big Generator Tour''
| 14 novembre 1987
| 13 aprile 1988
| ''Yesyears'', ''The Word is Live''
| 67
Riga 416 ⟶ 334:
| ''Anderson Bruford Wakeman Howe Tour''
| 29 luglio 1989
| 23 marzo 1990
| ''[[An Evening of Yes Music Plus]]''
| 74
|-
| 1991-1992
| ''Union Tour'' (o ''Round the World in 80 Dates'')
| 099 aprile 1991
| 055 marzo 1992
| ''Union Tour Live'' (DVD)<ref group="nota">Pubblicato solo in [[Giappone]].</ref>
| 84
|-
Riga 430 ⟶ 348:
| ''Talk Tour''
| 18 giugno 1994
| 11 ottobre 1994
| Nessuno
| 76
Riga 436 ⟶ 354:
| 1996
| ''San Luis Obispo Shows''
| 044 marzo 1996
| 066 marzo 1996
| ''[[Keys to Ascension]]''<br />''[[Keys to Ascension 2]]''
| 3
|-
| 1997
| ''Know Tour'' (tour annullato).
| ''Know Tour'' (Tour annullato).<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=17&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=L'elenco delle date del ''Know tour''|lingua=en|accesso=15-1-2010}}</ref>
| 12 giugno 1997
| 27 luglio 1997
| Nessuno
| 11
|-
| 1997-1998
| ''Open Your Eyes Tour''
| 17 ottobre 1997
| 14 ottobre 1998
| Nessuno
| 147
Riga 457 ⟶ 375:
| 1999-2000
| ''The Ladder Tour''
| 066 settembre 1999
| 25 marzo 2000
| ''[[House of Yes: Live from the House of Blues]]''
| 83
|-
Riga 465 ⟶ 383:
| ''Masterworks Tour''
| 20 giugno 2000
| 044 agosto 2000
| ''The Masterworks''<br />''Magnification'' (xtd Version)
| 30
|-
Riga 472 ⟶ 390:
| ''Magnification Tour'' (o ''Yes Symphonic Tour'')
| 22 luglio 2001
| 13 dicembre 2001
| ''[[Symphonic Live]]''
| 69
|-
| 2002-2003
| ''Full Circle Tour''
| 17 luglio 2002
| 044 ottobre 2003
| Nessuno
| 97
Riga 486 ⟶ 404:
| ''35th Anniversary Tour''
| 15 aprile 2004
| 22 settembre 2004
| ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert|Songs from Tsongas]]'' (DVD)
| 64
|-
| 2008
| ''Close To The Edge and Back Tour'' (Tourtour annullato)<ref name="BackTour" />
| 12 luglio 2008
| 22 agosto 2008
| Nessuno
| 26
|-
| 2008-2009
| ''In The Present Tour'' <small>("Steve Howe, Chris Squire and Alan White of Yes")</small><ref group="nota">Il tour viene interrotto per la malattia di Chris Squire.</ref>
| 4 novembre 2008
| 5 febbraio 2009
| In the Present - Live From Lyon
| 32
|-
| 2009-2010
| ''In The Present Tour'' (reprise) <small>("Yes")</small>
| 0426 novembregiugno 20082009
| 284 febbraiodicembre 2010
| In the Present - Live From Lyon
| 120108
|-
| 2011
| ''Rite of Spring Tour''
| 6 marzo 2011
| 31 maggio 2011
|
| 21
|-
| 2011-2012
| ''Fly from here Tour''
| 4 luglio 2011
| 21 agosto 2012
|
| 90
|-
| 2013-2014
| ''Three Album Tour''
| 1º marzo 2013
| 5 giugno 2014
|
| 103
|-
| 2014-
| ''Heaven & Earth Tour''<ref group="nota">In corso.</ref>
| 5 luglio 2014
| ???
|
| ???
|}
 
== Note ==
=== Esplicative ===
{{references|4}}
<references group="nota"/>
 
=== Bibliografiche ===
==Bibliografia==
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
;In inglese
* {{cita libro | Peter | Banks | coautori= Billy James| Beyond and Before: The Formative Years of Yes | 2001| Golden Treasure Publishing | Bentonville | coautori= Billy James|id={{tutto attaccato|ISBN 0-9710493-0-0}}}}
* {{cita libro | cognome= Chambers| nome= Stuart| titolo= Yes:An Endless Dream Of '70s, '80s And '90s Rock Music| editore= General Store Publishing House| città= Burnstown| anno= 2002|id= {{tutto attaccato|ISBN 1-894263-47-2}}}}
* {{cita libro | cognome=Alan Farley| nome= Alan Farley| titolo= The Extraordinary World Of Yes| editore= Paperback|2004 | anno=ISBN 2004 |id= ISBN 0-595-33133-5}}
* {{cita libro |Simon cognome= Hedges| nome= Dan Frith|On titolo= Yesrecord: Therock, Authorized Biography | editore= Sidgwickpop, and Jacksonthe Limitedwritten word| città=Routledge| London2003| annocoautori= 1981|idAndrew Goodwin|cid=cidFrith| ISBN = 0-283415-9875105306-04}}
* {{cita libro | cognome= MartinHedges| nome= BillDan | titolo= Music of Yes: StructureThe AndAuthorized Vision In Progressive RockBiography | editore= OpenSidgwick Courtand Jackson Limited | città= Chicago e La Salle London| anno= 19961981| id= ISBN = 0-8126283-933398751-7 0}}
* {{cita libro | cognome= MorseMartin| nome= TimBill | titolo= YesstoriesMusic inof TheirYes: OwnStructure And Vision In Progressive Rock Words| editoreurl= Sthttps://archive.org/details/musicofyesstruct0000mart| Martin'seditore= Open Court Griffin| città= Chicago e La Salle | anno= 1996|id= ISBN = 0-3128126-144539333-97}}
* {{cita libro | cognome= Mosbø Morse| nome= ThomasTim | titolo= Yes:Yesstories Butin WhatTheir DoesOwn ItWords| Mean?url= https://archive.org/details/yesstoriesyesint0000unse| editore= ASt. Wyndstar BookMartin's Griffin| cittàanno= Milton 1996| annoISBN = 1994}} {{NoISBN0-312-14453-9}}
* {{cita libro | cognome= RobinsonMosbø | nome= ScottThomas | titolo= Yes Tales: AnBut UnauthorizedWhat BiographyDoes OfIt Rock'sMean? Most Cosmic Band, In Limerick Form| editore= WritersA ClubWyndstar Press, iUniverse Inc.Book | città= LincolnMilton | anno= 20021994|idoclc= ISBN 0-595-22452-0 35180748}}
* {{cita libro | cognome= RudolfRobinson | nome= MichaelScott | titolo= YessongsYes Tales: RoundAn AboutUnauthorized JutesackBiography Of Rock's Most Cosmic Band, In Limerick Form| editore= WehrhahnWriters VerlagClub Press, iUniverse Inc. | città= HannoverLincoln| anno= 20012002|id= ISBN 3= 0-932324595-8122452-10}}
* {{cita libro | cognome= WatkinsonsRudolf| nome= DavidMichael | titolo= PerpetualYessongs: Round About Jutesack Change| editore= PlexusWehrhahn Verlag | città= LondonHannover| anno= 2001 |id= ISBN 0= 3-85965932324-29781-1}}
* {{cita libro | cognome= Watkinsons| nome= David | titolo= Perpetual Change| url= https://archive.org/details/yesperpetualchan00watk| editore= Plexus | città= London| anno= 2001 | ISBN = 0-85965-297-1}}
 
;In italiano
* {{cita libro|Paolo | Battigelli| coautori= Armando Gallo| Yes | 1985| Fratelli Gallo editori | Roma |id=}} {{NoISBN}}
* {{cita libro | cognome= Rizzi| nome= Cesare| titolo= Progressive & Underground '67 - '76| editore= [[Giunti Editore]]| città= Firenze| anno= 2003 |id= ISBN = 88-09-03230-6 |cid =cidRizzi}}
* {{cita libro | cognome= Welch| nome= Chris | titolo= Fragile: La storia degli Yes| editore= [[Stampa alternativa]]| anno= 2009| id= ISBN = 978-88-6222-070-7 5|altri= Traduzione e postfazione di Stefano Pogelli|cid=cidWelch}}
 
== Voci correlate ==
{{MultiColColonne}}
* [[Anderson Bruford Wakeman Howe]]
* [[Yes Featuring Jon Anderson, Trevor Rabin, Rick Wakeman]]
* [[Asia (gruppo musicale)|Asia]]
* [[BadgerAsia (gruppo musicale)|Badger]]
* [[Badger (gruppo musicale)]]
* [[Tom Brislin]]
* [[The Buggles]]
* [[Circa:]]
* [[Conspiracy (gruppo musicale)|Conspiracy]]
{{Colonne spezza}}
* [[Benoît David]]
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* [[Roger Dean]]
* [[Larry Groupé]]
* [[GTR (gruppo musicale)|GTR]]
* [[Jon & Vangelis]]
* [[EddieThe OffordSyn]]
* [[Eddy Offord]]
* [[Oliver Wakeman]]
* [[XYZ (gruppo musicale britannico)|XYZ]]
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* [[Yes Remixes]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Yes}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{collegamenti esterni}}
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;Siti sulla band
* {{en}}cita '''[web|http://www.yesworldbondegezou.com Yesworldco.uk/|Bondegezou - OfficialThe Site]'''Worlds of Bondegezou|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://forgottenyesterdays.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100107144804/http://www.forgottenyesterdays.com/#|titolo=Forgotten Yesterdays - A Comprehensive Guide To Yes Shows|lingua=en|accesso=26 dicembre 2009|urlmorto=no}}
*{{en}} [http://www.bondegezou.co.uk/ Bondegezou - The Worlds of Bondegezou]
* {{cita web|http://nfte.org/|Notes from the Edge|lingua=en}}
*{{en}} [http://forgottenyesterdays.com Forgotten Yesterdays - A Comprehensive Guide To Yes Shows]
* {{cita web|http://www.relayer35.com/Yescography/home.htm|The Internet Yes Discography|lingua=en}}
*{{en}} [http://nfte.org Notes from the Edge]
* {{cita web|1=http://yesmuseum.org/|2=Yes Museum|lingua=en|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071231174737/http://yesmuseum.org/|urlmorto=sì}}
*{{en}} [http://www.relayer35.com/Yescography/home.htm The Internet Yes Discography]
 
*{{en}} [http://yesmuseum.org Yes Museum]
{{Colonne spezza}}
*{{en}} [http://web.archive.org/web/20041025052903/members.aol.com/yesfamily/tree/index.html The Yes Family Tree]
* [http://www.tempus-fugit.it/old/main.htm Tempus Fugit - Parole sugli Yes in italiano]
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;Siti sui musicisti
* {{en}} [http://www.jonanderson.com/ Jon Anderson] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.billbruford.com/ Bill Bruford] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.stevehowe.com/ Steve Howe] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.chrissquire.netcom/ Chris Squire] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180605063014/http://www.chrissquire.com/ |data=5 giugno 2018 }} - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.rwcc.com/ Rick Wakeman] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.alanwhitetrevorhorn.netcom/ AlanTrevor WhiteHorn] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://trevorrabin.net/ Trevor Rabin] - Sito ufficiale
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{{Yes}}
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{{Portale|Rock progressivo}}
{{Portale|rock progressivo}}
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[[Categoria:Supergruppi musicali]]
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[[Categoria:Gruppi musicali rock progressivo britannici]]
 
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