Confucianesimo: differenze tra le versioni
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[[File:Jiangyin wenmiao dachengdian.jpg|min|verticale=1.4|Tempio di Confucio a [[Jiangyin]], [[Wuxi]], nel [[Jiangsu]]. Un ''wénmiào'' (文庙), o Tempio del Dio della Cultura, dove Confucio è venerato in qualità di ''Wéndì'' (文帝), "Divinità della Cultura".]]
[[File:柳州市孔庙 Temple of Confucius in Liuzhou, Guangxi.jpg|min|Tempio di Confucio a [[Liuzhou]], [[Guangxi]].]]
Il '''confucianesimo''', recentemente denominato '''ruismo''' in alcune pubblicazioni specialistiche ({{cinese|t=儒家|p=''Rújiā''}}; "insegnamento dei ''[[Confucianesimo#Terminologia|ru]]''"), è una delle maggiori tradizioni [[filosofia|filosofico]]-[[religione|religiose]], [[morale|morali]] e [[politica|politiche]] della [[Cina]].<ref>{{Cita libro|cognome= Yao |nome= Xinzhong |anno= 2000 |titolo= An Introduction to Confucianism |url= https://books.google.com/books?id=tAE2OJ9bPG0C |editore= Cambridge University Press |città= New York | isbn = 0-521-64312-0 }} pp. 38-47. Yao definisce il confucianesimo "religione umanistica e razionale", "filosofia", "modo di governo" e "modo di vita".</ref> Si è sviluppato nel corso di due millenni, esercitò un'influenza grandissima anche in [[Giappone]], [[Corea]] e [[Vietnam]]. [[Confucio]] elaborò un sistema rituale ed una dottrina morale e sociale, che si proponevano di rimediare alla decadenza spirituale della Cina, in un'epoca di profonda [[corruzione]] e di gravi sconvolgimenti [[politica|politici]].<ref>Gerhard J. Bellinger. ''Enciclopedia delle religioni''. Milano, Garzanti, 1989</ref> A differenza di quanto si crede, questa pratica esisteva prima di Confucio, tuttavia secondo la tradizione cinese egli rappresenta il più grande esponente del ruismo e pertanto è degno di venerazione. Proprio l'importanza che gli era attribuita nei testi classici cinesi portò i primi europei a pensare che Confucio ne fosse il padre fondatore.
Dando forte enfasi ai legami familiari e all'armonia sociale tra gruppi più vasti, quindi alla rettitudine del mondo reale, piuttosto che a una [[soteriologia]] che proietti le speranze dell'uomo in un futuro trascendente,<ref>Herbert Fingarette, ''Confucius: The Secular as Sacred'' (New York: Harper, 1972).</ref> il Confucianesimo è definito come una dottrina umanistica.<ref name="juergensmeyer">{{Cita libro|titolo= Religion in global civil society |cognome= Juergensmeyer |nome= Mark |anno= 2005 |editore= Oxford University Press |città= |isbn = 978-0-19-518835-6 |p= 70 |citazione=...humanist philosophies such as Confucianism, which do not share a belief in divine law and do not exalt faithfulness to a higher law as a manifestation of divine will}} Si noti come la definizione di Juergensmeyer non sia del tutto corretta, in quanto il Confucianesimo include sì la credenza in una legge divina che informa la natura. Ciò non esclude che il Confucianesimo sia una religione umanistica, che vede nei rapporti sociali normali proprio la manifestazione sul piano dell'uomo di tale ordine divino.</ref> Secondo la definizione di [[Herbert Fingarette]] è una religione che "sacralizza il secolare", considerando le attività ordinarie della vita umana, e specialmente le relazioni intraumane, come manifestazioni del [[sacro]]<ref name="Adler, 2014. p. 12">Adler, 2014. p. 12</ref> in quanto esse sono espressione della natura morale dell'uomo (''xìng'' 性), che ha un ancoraggio trascendente nel Cielo (''Tiān'' 天), il Dio dell'universo e il suo ordinamento, e nel culto appropriato reso agli dèi (神 ''Shén'', i principi che generano gli enti).<ref>Littlejohn, 2010. pp. 34-36</ref>
Sebbene il Cielo (''Tiān''), specialmente per alcune scuole teologiche, abbia alcune caratteristiche assimilabili a quelle del Dio personale delle religioni ellenistico-cristiane d'Occidente<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/famiglia-e-virtu-confucio-ci-e-vicino|titolo=Il teologo Brown. «Famiglia e virtù: Confucio è vicino ai cattolici»|sito=www.avvenire.it|data=2025-04-16|accesso=2025-04-20}}</ref>, è primariamente descritto come un potere ''impersonale'' e ''immanente'', assimilabile al ''[[Tao|Dào]]'' (道) del [[Taoismo]] e al ''[[Brahman]]'' delle religioni indiane, che ha manifestazione nell'ordine della volta del cielo osservabile e nelle costellazioni roteanti intorno al polo nord.<ref>Adler, 2014. p. 12. Herbert Fingarette captured this essential feature of Confucianism in the title of his 1972 book, ''Confucius: The Secular as Sacred''. Confucianism focuses on the practical order that is given by a this-worldly awareness of the ''[[Tian (divinità)|Tian]]'' (the impersonal [[Absolute (philosophy)|absolute principle]])</ref><ref>Adler, 2014. p. 10. Quote: «[...] Confucianism is basically ''non-theistic''. While Heaven (''tiān'') has some characteristics that overlap the category of deity, it is primarily an ''impersonal'' absolute, like ''dao'' and ''Brahman''. "Deity" (''theos'', ''deus''), on the other hand connotes something ''personal'' (he or she, not it).</ref><ref>Adler, 2014. p. 12 Confucianism deconstructs the sacred-profane dichotomy; it asserts that sacredness is to be found ''in'', not behind or beyond, the ordinary activities of human life — and especially in human relationships. Human relationships are sacred in Confucianism because they are the expression of our moral nature (''xìng'' 性), which has a transcendent anchorage in Heaven (''tiān'' 天). Herbert Fingarette captured this essential feature of Confucianism in the title of his 1972 book, ''Confucius: The Secular as Sacred''. To assume a dualistic relationship between sacred and profane and to use this as a criterion of religion is to beg the question of whether Confucian can count as a religious tradition.</ref> La liturgia confuciana (definita 儒 ''rú'', o anche 正統/正统 ''zhèngtǒng'', cioè stile rituale "[[ortoprassi|ortopratico]]") condotta da sacerdoti o maestri del rito confuciani (禮生/礼生 ''lǐshēng'') per il culto degli dèi in templi pubblici e [[tempio ancestrale|ancestrali]], è preferita per i riti sanciti dallo stato rispetto alle liturgie taoiste e popolari.<ref name="Clart, 2003. pp. 3-5">Clart, 2003. pp. 3-5</ref>
Dopo essersi confrontato con le [[Cento scuole di pensiero|scuole di pensiero]] concorrenti
== Terminologia ==
In lingua cinese esistono diversi concetti per riferirsi al Confucianesimo e alle sue diverse sfaccettature. Si noti che il termine radicale ''rú'' 儒 non è facilmente traducibile nelle lingue occidentali, ma fa riferimento a un vasto campo semantico che può essere reso con i concetti occidentali di "raffinato" ed "edotto":
* scuola filosofica degli edotti/affinati (儒家 ''Rújiā'') - reso "ruismo" nelle traduzioni occidentali;
* insegnamento religioso degli edotti (儒教 ''Rújiào'') - reso "ruismo";
* ambito di studio degli edotti (儒學; semplificato 儒学 ''Rúxué'') - 学 ''xué'' indica una categoria di studio ed è traducibile con il suffisso occidentale "-logia";
* insegnamento religioso di Confucio (孔教 ''Kǒngjiào'') - letteralmente "confucianesimo".
Secondo [[Zhou Youguang]] (confuciano della Cina contemporanea) 儒 ''rú'' si riferiva in origine a un preciso metodo di pratica sciamanica e rituale, che esisteva prima dello stesso Confucio. Con le innovazioni di Confucio esso venne a significare anche la devozione nella propagazione di tali riti per la salvezza e la civilizzazione del popolo. Il Confucianesimo, iniziato da Confucio, sviluppato da [[Mencio]] (~372-289 a.C.) ed ereditato dalle generazioni di filosofi successive, subì costanti trasformazioni e ristrutturazioni pur preservando i concetti fondamentali di "benevolenza umana" (''ren'') e "rettitudine" (''yi'').<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Zhou |nome=Youguang |wkautore=Zhou Youguang |titolo=To Inherit the Ancient Teachings of Confucius and Mencius and Establish Modern Confucianism |rivista=[[Sino-Platonic Papers]] |numero=226 |editore=Victor H. Mair |data=2012 |url=http://www.sino-platonic.org/complete/spp226_zhou_youguang_modern_confucianism.pdf }} p. 1</ref>
== La riflessione di Confucio ==
Confucio espose un complesso di dottrine morali a scopo religioso che furono tramandate dai suoi discepoli nell'opera 论语 ''Dialoghi''. Coloro che volevano sviluppare la personalità, prima rendevano nobili i loro cuori; coloro che volevano nobilitare il proprio cuore, rendevano prima veritiero il loro pensiero; coloro che volevano rendere veritiero il loro pensiero, perfezionavano prima il loro sapere.<ref>'' Garzantina delle Religioni'', Garzanti, 2004, p. 153</ref>.
Per Confucio gli uomini sono divisi in tre gruppi:
1) gli uomini perfetti ovvero i saggi, coloro che rappresentano il modello da seguire, avendo raggiunto il più alto grado di perfezionamento, come ad esempio, gli [[imperatori]] dell'antica [[Cina]];
2) i [[nobili]] ovvero gli uomini superiori (''junzi'');
3) gli uomini comuni che costituiscono la massa.<ref>''Garzantina delle religioni'', p.154</ref>
Per raggiungere una convivenza sociale armonica, Confucio raccomandò la pratica della [[virtù]]. Il primo ambito in cui bisogna agire correttamente è la famiglia, il secondo la società civile, il terzo lo stato. In questi ambiti, Confucio individuò cinque rapporti fondamentali: sovrano-suddito, padre-figlio, marito-moglie, fratello maggiore-fratello minore, amico-amico. Per Confucio rivestono importanza fondamentale il [[culto degli antenati]], il rispetto dei genitori e degli anziani e il rispetto delle autorità statali (imperatore e principi).<ref>[http://www.corsodireligione.it/religioni/confucianesimo/confu_1.html Confucianesimo-Introduzione]</ref><ref>[https://cinaedintorni.wordpress.com/2014/02/02/linsegnamento-fondamentale-di-confucio L'insegnamento fondamentale di Confucio]</ref>
La [[musica]] è molto importante per la crescita della persona, poiché è "manifestazione di ordine e [[armonia]], ed espressione di [[sentimenti]] nobili ed elevati".<ref>"Confucianesimo" in ''Garzantina delle religioni''.</ref>
== L'etica confuciana ==
Le riflessioni di Confucio furono sviluppate e sistematizzate durante la [[dinastia Han]]. Vennero individuate cinque virtù cardinali, chiamate ''le cinque costanti'':<ref>John H. Berthrong, Evelyn Nagai Berthrong, ''Confucianesimo. Una introduzione'', Fazi, 2004</ref>
* ''Ren'' (benevolenza e rispetto)
* ''Yi'' (rettitudine o giustizia)
* ''Li'' (correttezza o rito appropriato)
* ''Zhi'' (conoscenza)
* ''Xin'' ([[integrità (etica)|integrità]])
Il termine "''li''" rappresenta un [[concetto]] assai complesso, che può definirsi come l'armonizzazione dell'uomo con l'ordine generale del [[mondo]] in tutti gli aspetti della vita, dall'osservanza dei [[riti]] religiosi statali e familiari alle regole di comportamento del vivere sociale."''Li''" è dunque una forza ordinatrice che deve guidare l'uomo nei suoi doveri sia verso gli altri uomini (il rispetto, la cortesia, il tatto, il decoro, l'autocontrollo), che verso gli [[entità spirituale|esseri spirituali]] superiori (il corretto [[culto]] reso al mondo [[Dio|divino]] e agli antenati). "''Li''" è insieme la [[forza]] cosmica che dà forma e ordine allo [[stato]] e alla [[famiglia]].<ref>''Garzantina delle religioni'', p. 154</ref> Una fondamentale [[virtù]] è il ''Ren'' (仁), cioè l'umanità che è "la benevolenza che un uomo deve mostrare verso i suoi simili, ma in misura proporzionata ad una precisa [[gerarchia]] di legami [[politici]] e familiari."<ref>"confucianesimo" in ''Garzantina delle religioni''.</ref>
Dopo le virtù cardinali, le virtù considerate più importanti sono ''zhong'' (lealtà), ''shu'' (empatia o altruismo) e ''xiao'' (pietà filiale). Altri importanti valori morali confuciani sono ''cheng'' (sincerità), ''lian'' (onestà), ''wen'' (gentilezza), ''rang'' (modestia), ''chi'' (senso del giusto e dell'ingiusto), ''jian'' (frugalità), ''gong'' (rispetto), ''yong'' (coraggio).<ref>Umberto Bresciani, ''Il primo principio della filosofia confuciana'', Passerino, 2014</ref><ref>[https://cinaoggi.it/2002/12/29/confucio-kongzi-e-la-concezione-etica-delluomo Confucio (Kongzi) e la concezione etica dell'uomo]</ref>
== Storia ==
[[File:Confucius 02.png|
=== Sviluppo del primo confucianesimo ===
Come per molte altre figure storiche fondamentali nella storia del pensiero ([[Gautama Buddha|Buddha]], [[Socrate]], [[Zarathustra]]) non disponiamo di fonti che possano essere fatte risalire a [[Confucio]]. Gli scritti di cui noi disponiamo furono tramandati dai discepoli del filosofo, che raccolsero le parole e il pensiero del loro maestro. Nel caso di Confucio, inoltre, il problema delle fonti è reso ancora più grave dalla persecuzione di cui furono fatte oggetto le scuole filosofiche durante la [[dinastia Qin
I frammenti esistenti permettono comunque di avere un quadro abbastanza chiaro del pensiero confuciano. Confucio era un letterato che si preoccupava dei tempi agitati in cui viveva. Aveva viaggiato attraverso la Cina, cercando di diffondere le sue idee politiche e di influenzare i sovrani dei numerosi piccoli regni in lotta per il dominio della Cina, sorti dopo l'indebolimento della [[dinastia Zhou]].
I ''[[Dialoghi (Confucio)|Dialoghi]]'', l'opera più vicina alla fonte del pensiero confuciano, riportano le discussioni del filosofo con i suoi discepoli. Essendo una compilazione di conversazioni, domande e risposte e di parti dedicate alla vita di Confucio, i ''Dialoghi'' non sono la descrizione di un sistema filosofico coerente. I primi abbozzi di un vero sistema furono realizzati da discepoli, o da discepoli di discepoli, primo fra tutti [[Zi Si]], nipote di Confucio. Durante il fertile periodo delle [[Cento scuole di pensiero]], numerose importanti figure del confucianesimo come [[Mencio]] e [[
Alcuni discepoli di
=== Riconoscimento ufficiale ===
Il confucianesimo riuscì a sopravvivere alla persecuzione di cui fu fatto oggetto durante la [[dinastia Qin]] solo grazie ai letterati che ne conoscevano i testi a memoria. Successivamente
Gli imperatori [[dinastia Han|Han]] sostennero la dottrina confuciana. Forse influenzato da intellettuali come [[Dong Zhongshu]], l'imperatore [[
Lo studio dei classici confuciani divenne la base degli esami per il reclutamento o la certificazione dei funzionari, facendo così del confucianesimo il cuore del sistema educativo cinese, anche se il pieno regime degli [[esami imperiali]] iniziò soltanto nel [[VII secolo]], sotto la [[dinastia Sui]]. Il confucianesimo penetrò quindi profondamente nel sistema di pensiero dei cinesi e dei loro statisti, divenendo il pensiero politico dominante, raramente messo in discussione fino agli inizi del [[XX secolo]].
=== Sviluppo dopo gli Han ===
Quando il confucianesimo divenne dottrina ufficiale sotto gli [[dinastia Han anteriore|Han anteriori]], si potevano già riconoscere varie correnti al suo interno. Successivamente, due millenni di commenti, rinnovamenti, interpretazioni e ritorni alle origini hanno contribuito alla complessità del quadro.
Si possono distinguere sei periodi nella storia del confucianesimo<ref>[http://www.iep.utm.edu/n/neo-conf.htm J H Berthrong
* Periodo classico di formazione, fino alla [[dinastia Qin]] ([[221 a.C.]])
* [[Dinastia Han]] ([[202 a.C.]]—[[
* Dal [[II secolo|II]] all'[[VIII secolo]]: comparsa dello ''xuanxue'' collegato al [[taoismo]]; alcuni autori del movimento ([[Wang Bi]], per esempio) si considerano confuciani. Sviluppo di una filosofia [[
* A partire dal [[IX secolo]] fino alla fine della [[dinastia Ming]] (metà del [[XVII secolo]]): comparsa di filosofi e correnti influenzati dal taoismo e dal buddismo - Han Yu, Li Ao, Liu Zongyuan (fine della [[dinastia Tang]]); [[neoconfucianesimo]] [[dinastia Song|Song]], con filosofi come [[Cheng Jing]], [[Cheng Yi (filosofo)|Cheng Yi]] e [[Zhu Xi]], ''Scuola dello spirito'' di [[Wang Yangming]] (fine del [[XV secolo]]). Sotto gli [[dinastia Yuan|Yuan]] il canone classico di Zhu Xi diventò il programma di riferimento degli [[esami imperiali]]. Il neoconfucianesimo si diffuse in [[Corea]] e in [[Giappone]].
* [[Dinastia Qing]], a partire dalla fine del [[XVII secolo]]: sviluppo dell{{'}}''Hanxue'', "studi Han", corrente che vorrebbe un ritorno ai testi originari, vale a dire alla versione della [[dinastia Han]]. I pensatori di questa corrente rimproveravano infatti ai filosofi dei secoli precedenti di essersi allontanati troppo dal confucianesimo originario.
* A partire dal [[XX secolo]]: sviluppo del [[nuovo confucianesimo]] sotto l'impatto della filosofia occidentale.
=== Diffusione fuori dalla Cina ===
Dopo la riformulazione del [[neoconfucianesimo]] da parte di [[Zhu Xi]], [[Wang Yangming]] e altri neoconfuciani, il confucianesimo diventò religione di
==== Corea ====
Nel VII secolo, il confucianesimo fu fatto proprio dalle classi nobiliari durante il periodo dei [[tre regni di Corea]] e, quando questi vennero unificati
==== Vietnam ====
Sotto il dominio cinese, il confucianesimo conquistò una posizione importante anche nella società vietnamita<ref>{{en}}[https://web.archive.org/web/20100210021240/http://www.vietnamembassy-usa.org/learn_about_vietnam/culture/beliefs_and_religions/ ''Beliefs and religions''] in ''Learn About Vietnam'', Ambasciata vietnamita negli USA</ref>, anche se iniziò a diffondersi solo dopo che il Vietnam conquistò l'indipendenza dalla Cina nel 939. Come in Cina, si sviluppò una élite intellettuale, ed i principi di obbedienza e di rispetto per l'istruzione e per l'autorità furono recepiti da tutti gli strati della società. Il confucianesimo influenzò profondamente la struttura familiare e fu alla base del rigido sistema di gerarchia sociale.
Nel [[XV secolo]] il confucianesimo prese in Vietnam il posto del [[buddhismo]] e divenne religione nazionale sotto la [[dinastia Le]].
==== Giappone ====
In [[Giappone]], a partire dal
Quando riemersero i clan fedeli alla tradizione [[shinto]], verso la metà del VII secolo, il buddhismo subì una flessione ma non fu sradicato, dato che molti dei clan imperiali si erano convertiti a tale dottrina. La struttura dello stato fu rafforzata con gli [[editti di riforma di Taika]] (大化の改新, Taika no Kaishin), promulgati nel [[646]] dall'Imperatore [[
== Templi ==
{{main|Tempio confuciano}}
Il [[luogo di culto]] del confucianesimo è il tempio LI, si ricordano in Vietnam il [[Tempio della Letteratura]] ad Hanoi e [[Tempio della Letteratura di Hưng Yên|quello omonimo]] a [[Hưng Yên]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Joseph A. Adler. ''[http://www2.kenyon.edu/Depts/Religion/Fac/Adler/Writings/Still%20Hazy%20-%20Minzu.pdf Confucianism as a Religious Tradition: Linguistic and Methodological Problems]''. Kenyon College, 2014.
* Federico Avanzini. ''Confucianesimo e taoismo''. Brescia, Queriniana, 2000.
* John H. Berthrong, Evelyn Nagai Berthrong. ''Confucianesimo: Una introduzione''. Roma, Fazi, 2004.
* Philip Clart. ''[http://www.uni-leipzig.de/~clartp/Clart%202003.pdf Confucius and the Mediums: Is There a "Popular Confucianism"?]''. ''T'uong Pao LXXXIX''. Brill, Leiden, 2003.
* Lionello Lanciotti. ''Confucio. La vita e l'insegnamento''. Astrolabio Ubaldini, 1997.
* {{Cita pubblicazione|cognome=Littlejohn|nome=Ronnie|titolo=Confucianism: An Introduction|anno=2010|editore=I. B. Tauris|isbn=1-84885-174-X}}.
* Jennifer Oldstone-Moore. ''Capire il confucianesimo''. Milano, Feltrinelli, 2007.
*Jiang Qing, Daniel A. Bell, Ruiping Fan, Edmund Ryden, ''A Confucian Constitutional Order: How China's Ancient Past Can Shape Its Political Future'', Princeton University Press, 2012. ISBN 0691154600
* Maurizio Scarpari, ''Il confucianesimo, i fondamenti e i testi''. Torino, Einaudi, 2010.
* [[Max Weber]]. ''Sociologia della religione. 2. L'etica economica delle religioni universali. Confucianesimo e taoismo''. Torino, Einaudi, 2002.
== Voci correlate ==
* [[Assaggiatori di aceto]]
*[[Confucianesimo coreano]]
*[[Taoismo]]
*[[Wude]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul}}
==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.tuttocina.it/tuttocina/filosofia/conf.htm Il confucianesimo] su ''Tuttocina.it''
{{Letteratura cinese antica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cina|filosofia|religioni}}
[[Categoria:Confucianesimo| ]]
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