Giacomo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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{{Monarca
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|immagine = King James II by Sir Godfrey Kneller, Bt.jpg
|legenda = ''Ritratto di Giacomo II, re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda'' di [[sir Godfrey Kneller]], 1686, [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]]
|titolo = [[Sovrani del Regno Unito|Re d'Inghilterra, di Scozia e d'Irlanda]]
|stemma = Coat of Arms of England (1660-1689).svg
|inizio regno = 6 febbraio [[1685]]
|fine regno =
|
|
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|nome completo =
|trattamento = [[Sua Maestà|Maestà]]
|altrititoli = [[Duca di York]]<br />[[duca di Albany|Duca d'Albany]]<br />[[Giacobitismo|Pretendente giacobita ai troni d'Inghilterra, Scozia e Irlanda]] (1688-1701)
|luogo di nascita = [[St. James's Palace]], [[Londra]]
|data di nascita = 14 ottobre<ref>Secondo il [[calendario gregoriano]] è nato il 24 ottobre</ref> [[1633]]
|luogo di morte = [[Saint-Germain-en-Laye]]
|data di morte = {{Calcola età3|1701|9|16|1633|10|14}}
|luogo di sepoltura = [[Saint-Germain-en-Laye]]
|casa reale = [[Casato degli Stuart|Stuart]]
|padre = [[Carlo I d'Inghilterra]]
|madre = [[Enrichetta Maria di Borbone-Francia|Enrichetta Maria di Francia]]
|consorte1 =
|consorte2 =
|figli = {{piccolo|'''primo matrimonio'''}}<br/>[[Carlo Stuart (1660-1661)|Carlo]]<br/>[[Maria II d'Inghilterra|Maria II]]<br />[[Giacomo Stuart, duca di Cambridge|Giacomo]]<br/>[[Anna di Gran Bretagna|Anna I]]<br />[[Carlo Stuart, duca di Kendal|Carlo]]<br/>[[Edgardo Stuart, duca di Cambridge|Edgardo]]<br/>Enrichetta<br/>Caterina<br/>{{piccolo|'''secondo matrimonio'''}}<br/>Caterina Laura<br/>[[Isabella Stuart (1676-1681)|Isabella]]<br/>[[Carlo Stuart, duca di Cambridge|Carlo]]<br/>Elisabetta<br/>Carlotta Maria<br/>[[Giacomo Francesco Edoardo Stuart|Giacomo]]<br /> [[Luisa Maria Teresa Stuart|Luisa Maria]]<br/>{{piccolo|'''illegittimi'''}}<br/>[[Henrietta FitzJames|Henrietta]]<br/>[[James FitzJames, I duca di Berwick|James]]<br/>[[Henry FitzJames, I duca di Albemarle|Henry]]<br/>Arabella<br/>Catherine<br/>James<br/>Charles
|religione = [[Cattolicesimo]], [[Anglicanesimo]] (prec.)
|firma = JamesIISig.svg|
|coniuge 1 = [[Anna Hyde]]<br/>{{piccolo|(1660-1671, ved.)}}
|coniuge 2 = [[Maria Beatrice d'Este (1658-1718)|Maria Beatrice d'Este]]<br/>{{piccolo|(1673)}}
}}
{{Bio
|Nome = Giacomo II
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|GiornoMeseNascita = 14 ottobre
|AnnoNascita = 1633
|NoteNascita = <ref>Le data indicata segue il [[calendario giuliano]], allora in uso in Gran Bretagna. Secondo il [[calendario gregoriano]] Giacomo II è nato il [[24 ottobre]] 1633.</ref>
|LuogoMorte = Saint-Germain-en-Laye
|GiornoMeseMorte = 16 settembre
|AnnoMorte = 1701
|Epoca = 1600
|Attività = re
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[re d'Inghilterra]], Scozia, [[re d'Irlanda|Irlanda]] e [[pretendente al trono|re titolare]] di [[Francia]]<ref>Il titolo di re di Francia era solamente nominale; lo adottarono tutti i sovrani inglesi a partire da [[Edoardo III d'Inghilterra]], che avviò la [[guerra dei cent'anni]], fino al XIX secolo. (Vedi [[Rivendicazioni inglesi sul trono di Francia]]).</ref> dal 1685 al 1688. Fu l'ultimo monarca [[Cattolicesimo|cattolico]] a regnare sui tre [[Regno Unito|regni britannici]]. Come [[re di Scozia]] è conosciuto con il nome di '''Giacomo VII'''
}}
Dopo che la sua nomina venne avallata dal [[Parlamento d'Inghilterra|Parlamento]], che gli promise
Giacomo venne esiliato, ma tentò ben presto di recuperare il trono perduto: nel 1689 sbarcò nell'
== Infanzia e giovinezza ==
[[File:King-charles-spaniel.jpg|thumb|left
Giacomo, secondo figlio maschio
=== La guerra civile e l'esecuzione di Carlo I ===
{{Vedi anche|Guerra civile inglese}}
Nel
I rapporti sempre più tesi fra Carlo I e il Parlamento inglese portarono nel
Nel gennaio
=== L'esilio in Francia ===
[[File:James Stuart, Duke of York.jpg|thumb
Come la madre
Nel
La permanenza a Madrid durò pochi mesi, perché in seguito Giacomo si trasferì a [[Bruges]], dove lo
In seguito alla pace fra Francia e Spagna
== Restaurazione: i primi anni ==
=== Primo matrimonio ===
[[File:James II and Anne Hyde by Sir Peter Lely.png|thumb|Giacomo e la sua prima moglie, [[Anne Hyde]]. Ritratto degli anni 1660 opera di [[Sir Peter Lely]]]]
Dopo la morte di
In seguito al rientro in patria
Il primo figlio della coppia, Carlo, nacque all'incirca due mesi dopo, ma morì durante l'infanzia, primo di cinque bambini che avrebbero avuto la medesima sorte. Le uniche a sopravvivere furono le figlie [[Maria II d'Inghilterra|Maria]] (nata il
Il cronista [[Samuel Pepys]] scrisse che Giacomo era molto legato ai suoi figli e che, abbandonando l'etichetta reale, si comportava con loro come "un padre ordinario", in contrasto con i costumi dell'epoca che imponevano, specialmente in pubblico, distacco e rigidità.<ref>{{cita|Miller
Suo medico reale fu sempre [[Edmund Dickinson]].
=== Incarichi politici e militari ===
[[File:James II by Peter Lely.jpg|thumb|''Ritratto di Giacomo, duca di York, con collare dell'[[Ordine della Giarrettiera]]'' di [[Peter Lely]], 1650 - 1675, Bolton Museum and Art Gallery, [[Lancashire]]]]
Dopo l'incoronazione di Carlo II, Giacomo fu confermato nel suo ruolo di [[Lord High Admiral]], incarico affiancato da quello di governatore di [[Portsmouth]] e di [[Lord Warden of the Cinque Ports]]. Durante la [[Seconda guerra anglo-olandese|seconda]] (1665-1667) e la [[terza guerra anglo-olandese]] (1672-1674), Giacomo fu messo al comando della [[Royal Navy|flotta inglese]]. Gli inglesi ebbero molti scontri vittoriosi, quali quello ottenuto nella [[battaglia di Lowestoft]], in seguito alla quale Carlo II ordinò che Giacomo fosse tenuto lontano dalla gittata dei cannoni nemici, perché durante i conflitti il duca tendeva a schierarsi sempre nelle prime file.<ref name=Kishlansky342 /> Dopo la [[battaglia di Medway (1667)|battaglia di Medway del 1667]], nella quale la flotta inglese venne intercettata e distrutta da quella olandese, Giacomo tentò di salvaguardare le fortificazioni costiere a sud del Paese, tentando di tamponare il dilagare della potenza olandese.
Nel
== Restaurazione: gli ultimi anni ==
=== La conversione al cattolicesimo e le seconde nozze ===
{{Vedi anche|Test Act}}
[[File:James II, when Duke of York (1633-1701).png|thumb
Durante il suo periodo di permanenza nei Paesi cattolici di Francia e Spagna, il duca di York si era avvicinato alla [[religione cattolica]], partecipando, assieme alla madre Enrichetta Maria, anch'essa cattolica, a funzioni religiose. Tra il
[[File:Simon Verelst - Mary of
Per bloccare definitivamente l'influenza cattolica in Inghilterra, il Parlamento inglese promosse nel
Carlo II si oppose fortemente alla decisione del fratello di convertirsi alla fede di [[Roma]] e cercò invano di convincere Giacomo a giurare, almeno formalmente, fedeltà
=== L'Exclusion Bill e gli incarichi in Scozia ===
{{Vedi anche|Exclusion Bill|Popish Plot|Rye House Plot}}
[[File:Charles II and James II.jpg|thumb
Nel
Nei due anni successivi, tra il
[[File:Rye House Plot.jpg|thumb|left
L'esilio fu breve, poiché già nel 1680 Giacomo era stato inviato in [[Scozia]] con il titolo di Lord High Commissioner of Scotland per mettere fine
Irritato per il [[
== I primi anni di regno ==
=== L'ascesa al trono ===
Carlo II si spense nel
Il
=== Le ribellioni ===
{{Vedi anche|Ribellione di Monmouth}}
[[File:James Scott.jpg|thumb
Ben presto Giacomo II si vide costretto ad affrontare una ribellione che divenne nota con il nome di [[ribellione di Monmouth]]. I membri del partito Whig che avevano organizzato la congiura per assassinare il re Carlo e Giacomo erano stati in larga parte esiliati
Monmouth invece sbarcò nella città [[Puritani|puritana]] di [[Lyme Regis|Lyme]] l'
== Gli ultimi anni di regno ==
=== La politica religiosa ===
[[File:Robertspencer1641.jpg|thumb
Per proteggersi da ulteriori ribellioni, Giacomo istituì un esercito permanente. Questo causò numerose polemiche, non solo per le tribolazioni che i soldati arrecavano alla popolazione civile nelle città, ma anche perché era contro la tradizione inglese mantenere un esercito in tempo di pace. Inoltre, credendo di essersi assicurato il favore del Parlamento con la brillante repressione delle rivolte, chiese che venisse abrogato il Test Act che impediva libertà religiosa; il Parlamento rifiutò l'abrogazione e chiese anzi l'applicazione della legge. Giacomo II decise così di trasformare il suo governo: nel Consiglio della Corona vennero ammessi ministri cattolici, così come nelle magistrature e nell'esercito, e il Parlamento non venne più riunito. Nel
Quando comprese che il maggiore ostacolo alla diffusione del cattolicesimo era la Chiesa anglicana, Giacomo II cercò di placare il malcontento dei vescovi anglicani, che rifiutarono tuttavia di seguire le indicazioni del re; Giacomo creò così una Commissione per le
=== La nascita di un erede e le prime difficoltà ===
{{Vedi anche|Sette Immortali}}
[[File:James Francis Edward Stuart c. 1703 attributed to Alexis Simon Belle.jpg|thumb|
La cooperazione fra dissidenti, quaccheri e cattolici provocò numerose critiche. Giacomo quindi, per tranquillizzare i protestanti, cercò l'approvazione della sua politica da parte della figlia Maria e del genero Guglielmo d'Orange. Entrambi si schierarono contro le decisioni del re: Guglielmo non approvò né la Dichiarazione di Indulgenza, che avvantaggiava i cattolici più che equipararli agli anglicani, né la facoltà di sospensione delle leggi da parte di Giacomo.<ref>{{cita|Kishlansky
Fu in questo clima di tensione che la regina Maria dichiarò di essere incinta. La nascita di un figlio maschio, che avrebbe ricevuto un'educazione cattolica, avrebbe assicurato una discendenza cattolica a Giacomo II; forte di questa convinzione, il re riaffermò ufficialmente la Dichiarazione di Indulgenza e impose che venisse letta durante le celebrazioni della messa. I vescovi anglicani si rifiutarono di sottostare al volere reale e presentarono una petizione contro il re perché l'ordine venisse annullato. Giacomo fece arrestare i sette vescovi che lo avevano sfidato e li mise sotto processo. Ma la giuria londinese decise di assolvere i vescovi, che furono velocemente prosciolti.<ref>
Tuttavia, di lì a poco venne alla luce il figlio del re, un maschio. Il nuovo [[principe di Galles]] prese il nome di [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart]]. L'impressione per la nascita dell'erede al trono fu grande; Guglielmo e Maria perdevano la loro precedenza nella linea di successione in favore del neonato principe. Tuttavia non si era sicuri della veridicità della nascita del principe; c'era infatti chi sosteneva che il bambino fosse nato morto e che fosse stato sostituito da un altro
== La Gloriosa Rivoluzione ==
{{vedi anche|Gloriosa Rivoluzione}}
[[File:James II (Kneller).jpg|thumb
Nel
[[File:William III of England.jpg|thumb
Tutto era pronto per l'invasione: Guglielmo aveva a disposizione ventimila soldati, cinquemila cavalli e altrettanti pezzi di artiglieria.<ref>{{cita|Miller
Giacomo cominciò a far muovere il suo esercito, che contava oltre venticinquemila regolari e altrettanti miliziani. L'accampamento olandese era presso la città di [[Exeter]], quello inglese nella vicina [[Salisbury]]; una battaglia campale sembrava ormai certa. All'ultimo momento però il generale dell'esercito di Giacomo, [[John Churchill, I duca di Marlborough|John Churchill]], passò dalla parte del nemico e, quando raggiunse l'accampamento contro il consiglio della corte, il re si mostrò indeciso e, scosso da violente [[epistassi]] e dall'[[insonnia]], diede ordine di ritirare l'esercito, che non riteneva in grado di affrontare le truppe avversarie.<ref>{{cita|Kishlansky
Poco tempo dopo l'arrivo degli ambasciatori reali presso il campo di Guglielmo giunse anche la notizia che Giacomo II aveva lasciato Londra. Dopo essersi assicurato della partenza della regina e del principe di Galles,
Guglielmo convocò una ''Convenzione parlamentare'' ("Convention Parliament") per decidere come considerare la fuga del re, che si riunì il 22 gennaio 1689. Mentre il parlamento si rifiutava di deporlo, i membri della Convenzione dichiararono che, essendo Giacomo fuggito in Francia, aveva a tutti gli effetti abdicato, e dunque il trono era rimasto vacante.<ref>{{cita|Miller 2000|p. 209}}.</ref> Secondo lo storico inglese Paul Langford, in questo modo la Convenzione manifestò il palese desiderio di "legittimare ciò che era manifestamente illegittimo".<ref name="Morgan306">{{cita|Morgan 1993|p. 306}}.</ref> I ''[[tory]]'' avrebbero preferito che Maria sedesse da sola sul trono o che un reggente esercitasse l'effettivo potere in nome del re deposto. Ma il "salvatore protestante" era disposto ad accettare il potere solo come re di pieno diritto, come in effetti avvenne.<ref name="Morgan306"/> Maria, la figlia di Giacomo, fu dichiarata regina; ella avrebbe regnato assieme al marito Guglielmo, anche lui proclamato re e sovrano, non semplice [[principe consorte]]. L'11 aprile 1689 anche il parlamento scozzese dichiarò che Giacomo aveva rinunciato al trono.<ref>{{cita|Harris 2006|pp. 402-407}}.</ref> La Convenzione parlamentare promulgò la ''Declaration of Right'' (Dichiarazione dei diritti) il 12 febbraio 1689, la quale accusava Giacomo di abuso di potere e introdusse molte limitazioni all'autorità reale. La ''Dichiarazione'' costituì la base per il [[Bill of Rights]], entrato in vigore qualche mese dopo. Quest'ultimo dichiarava anche che, da quel momento in poi, nessun cattolico avrebbe potuto salire sul trono inglese e neppure sposare un monarca inglese.<ref>{{cita|Harris 2006|pp. 349-350}}.</ref>
== Gli ultimi anni ==
[[File:King James II.jpg|thumb
=== La guerra in Irlanda ===
{{Vedi anche|Battaglia del Boyne}}
{{Casato degli Stuart}}
Giacomo venne accolto a Parigi da Luigi XIV, che gli destinò come residenza il palazzo di [[Saint-Germain-en-Laye]]. Allo stesso tempo rifiutò di riconoscere Guglielmo III come re d'Inghilterra e radunò un esercito per restituire al cugino il regno inglese. Nel marzo 1689 Giacomo II sbarcò in [[Irlanda]], che non aveva mai smesso di considerarlo il legittimo sovrano, alla testa di un esercito francese, e poco dopo il suo insediamento a [[Dublino]] arrivò a controllare quasi interamente l'isola. La prima controffensiva inglese si risolse in un disastro: le ultime roccaforti inglesi vennero catturate e i tentativi di sbarco dell'esercito vennero impediti.<ref>{{cita|Kishlansky
=== Il ritorno in esilio ===
[[File:Silver &gold ciborio.jpg|sinistra|miniatura|upright=0.7|Il ciborio personale del re Giacomo II, risalente al 1695 circa, con una mappa celeste. © Stefaan Missinne 2012<ref name="Missinne2012">Missinne, S., ''The Solving of a Mystery: a Silver and Gold-gilt Celestial Globe Cup from a Catholic English Monarch in Exile!'', The Portolan, Spring 2012, pp. 52-56.</ref>]]
Stabilitosi definitivamente a Saint-Germain, Giacomo si comportò come un signore aristocratico, mantenendo una corte e ricevendo un vitalizio annuale di {{formatnum:50000}} lire da parte di Luigi XIV. L'ultima gioia del re fu la nascita di un'altra figlia, [[Luisa Maria Teresa Stuart|Luisa Maria Teresa]], nel 1692. Il re francese organizzò un tentativo di riportarlo sul trono, che contemplava l'assassinio di Guglielmo III, nel 1696, ma il complotto fallì. Nello stesso anno, l'offerta di Luigi di fare eleggere Giacomo come [[re di Polonia]] venne respinta, poiché Giacomo temeva che l'accettazione della corona polacca potesse precludergli ogni possibilità di ritorno sul trono d'Inghilterra.<ref>{{cita|Miller 2000|p. 239}}.</ref> In seguito Luigi cessò di offrire assistenza a Giacomo; la sua decisione venne formalizzata dal [[Trattato di Ryswick]] nel 1697.
Durante i suoi ultimi anni, Giacomo visse come un austero penitente; l'amicizia dell'[[Armand Jean Le Bouthillier de Rancé|abate di Rancé]] lo condusse sui sentieri della virtù, producendo in lui un cambiamento profondo: l'orrore delle colpe passate lo spinse ad atti di estremo rigore verso sé stesso, quali l'imporsi continui digiuni.<ref>{{cita|Miller 2000|pp. 234-236}}.</ref> Nel 2012 venne scoperto il [[pisside|ciborio]] personale del re Giacomo II, risalente al 1695 circa, con una mappa celeste ricavata dalla Uranografia ([[Prodromus Astronomiae]]) del polacco [[Johannes Hevelius]], pubblicata nel 1690. Il globo, in oro e argento, raffigura [[Pegaso (costellazione)|Pegaso]] con uno speciale messaggio facente riferimento ad [[Acrisio|Acrisius]] e un [[Leone (araldica)|leone]] sedente-rampante quale polena della costellazione dell’Arca di Noè, in luogo dell’orso.<ref name="Missinne2012" />
Giacomo II si spense per un'[[emorragia cerebrale]] nel 1701 a Saint-Germain-en-Laye, dove venne sepolto.
== Successione ==
La figlia minore di Giacomo, Anna, succedette al trono quando Guglielmo III morì nel
Il figlio di Giacomo II, [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart]], noto ai suoi partigiani come "Giacomo III e VIII" e ai suoi avversari come "il Vecchio Pretendente", sostenne a sua volta la causa giacobita. Si pose a capo di un'insurrezione in Scozia nel
A Giacomo Francesco Edoardo, morto nel
== Ascendenza ==
<div align="center">
{{Ascendenza
|
| 2 = [[Carlo I d'Inghilterra]]
| 4 = [[Giacomo I d'Inghilterra]]
| 8 = [[Enrico Stuart, Lord Darnley]]
|16 = [[Matthew Stuart|Matthew Stuart, conte di Lennox]]
|17 = [[Margaret Douglas]]
| 9 = [[Maria Stuarda|Maria I di Scozia]]
|18 = [[Giacomo V di Scozia]]
|19 = [[Maria di Guisa]]
| 5 = [[Anna di Danimarca]]
|10
|20 = [[Cristiano III di Danimarca]]
|21 = [[Dorotea di Sassonia-Lauenburg]]
|11
|22 = [[Ulrico III di Meclemburgo-Güstrow]]
|23 = [[Elisabetta di Danimarca]]
|
| 6 = [[Enrico IV di Francia]]
|12 = [[Antonio di Borbone]]
|24 = [[Carlo IV di Borbone-Vendôme]]
|25 = [[Francesca d'Alençon]]
|13 = [[Giovanna III di Navarra]]
|26 = [[Enrico II di Navarra]]
|27 = [[Margherita d'Angoulême]]
| 7 = [[Maria de' Medici]]
|14 = [[Francesco I de' Medici]]
|28 = [[Cosimo I de' Medici]]
|29 = [[Eleonora di Toledo]]
|15 = [[Giovanna d'Austria]]
|30 = [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero]]
|31 = [[Anna Jagellone]]
}}
</div>
== Discendenza legittima e illegittima ==
[[File:James FitzStuart, Duke of Berwick.png|thumb
Nel 1660
* [[Carlo Stuart (1660-1661)|Carlo, duca di Cambridge]] (
* [[Maria II d'Inghilterra|Maria II]] (
* [[Giacomo Stuart, duca di Cambridge|Giacomo, duca di Cambridge]] (
* [[Anna di Gran Bretagna|Anna]] (
* [[Carlo Stuart, duca di Kendal|Carlo, duca di Kendal]] (
* [[Edgardo Stuart, duca di Cambridge|Edgardo, duca di Cambridge]] (
* Enrichetta (
* Caterina (
Alla morte di Anna Hyde, Giacomo prese in moglie [[Maria
* Nato morto (marzo 1674);
* Caterina Laura (10 gennaio 1675 - 3 ottobre 1675), morta di convulsioni;
* Nato morto (ottobre 1675);
* [[Isabella Stuart (1676-1681)|Isabella]] (28 agosto 1676 - 2 marzo 1681, sepolta il 4 marzo nell'[[Abbazia di Westminster]]);
* [[Carlo Stuart, duca di Cambridge|Carlo, duca di Cambridge]] (7 novembre 1677 - 12 dicembre 1677), morto di vaiolo;
* Elisabetta (1678);
* Nato morto (febbraio 1681);
* Carlotta Maria (16 agosto 1682 - 16 ottobre 1682, sepolta il 18 ottobre); morta di convulsioni;
* Nato morto (ottobre 1683);
* Nato morto (maggio 1684);
* [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart|Giacomo Francesco Edoardo]] (10 giugno 1688 - 1º gennaio 1766), fu principe di Galles. Sposò la principessa polacca [[Maria Clementina Sobieska]], terzogenita del principe [[Giacomo Luigi Sobieski]] (quindi nipote del re [[Giovanni III Sobieski]]), con discendenza;
* [[Luisa Maria Teresa Stuart|Luisa Maria Teresa]] (28 giugno 1692 - 18 aprile 1712), nubile e senza discendenza.
Oltre alle unioni matrimoniali, Giacomo ebbe numerose amanti. Da [[Arabella Churchill]], sorella del [[John Churchill, I duca di Marlborough|duca di Marlborough]], ebbe i seguenti figli illegittimi:
[[File:Royal Monogram of King James II of Great Britain.svg|thumb|Il monogramma personale del re Giacomo II]]
* [[
*
* [[Henry FitzJames, I duca di Albemarle]] (agosto 1673 - dicembre 1702);
* Arabella FitzJames (1674 - 7 novembre 1704).
Altra amante di Giacomo fu [[Catherine Sedley]], dalla quale ebbe
* Catherine Darnley (c.
* James Darnley (
* Charles Darnley, morì infante.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza = Ordine della Giarrettiera
|motivazione =
|data = 6 febbraio 1685; già Cavaliere compagno (K.G.), 24 aprile 1590 <ref>https://archive.is/20111026003051/http://www.leighrayment.com/orders/garter.htm#selection-21961.0-21964.0</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza = Ordine del Cardo
|motivazione =
|data = 29 maggio 1687 (fondatore)
}}
== Note ==
== Bibliografia ==
*
*
* Campana de Cavelli, ''Les derniers Stuarts à Saint-Germain en Laye. Volume 2'' - (Librairie académique) Londres & Edinbourg (Williams & Norgate), 1871.
* {{cita libro|Antonia|Fraser|King Charles II|1979|Weidenfeld and Nicolson|Londra|isbn=0-297-77571-5|lingua=en|cid=Fraser 1979}}
* {{cita libro|Tim|Harris|Revolution: The Great Crisis of the British Monarchy, 1685-1720|2006|Penguin Books|isbn=0-7139-9759-1|lingua=en|cid=Harris 2006}}
* {{cita libro|Mark|Kishlansky|L'età degli Stuart|1999|Il Mulino|Bologna|isbn=88-15-07216-0|cid=Kishlansky 1999}}
* {{cita libro|André|Maurois|Storia d'Inghilterra|1964|Mondadori|Verona}}
*
* {{cita libro|Kenneth O.|Morgan|Storia dell'Inghilterra|1993|Bompiani|Milano|
* {{cita libro|Charles|Petrie|Gli Stuart|1964|Dall'Oglio|Varese}}
* {{cita libro|George Macaulay|Trevelyan|L'Inghilterra sotto gli Stuart|1978|Garzanti|Milano}}
* {{cita libro|George Macaulay|Trevelyan|Storia d'Inghilterra|1986|Garzanti|Milano|
* {{cita libro|Basil|Willey|La cultura inglese del Seicento e del Settecento|1982|Il Mulino|Bologna|
* {{cita libro|Francis C.|Turner|James II|1948|Eyre & Spottiswoode|cid=Turner 1948}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url=http://www.royal.gov.uk/output/Page97.asp |titolo= History of the Monarchy. The Stuarts. James II (r. 1685-88) |sito=Official web site of the British Monarchy |anno=2005 |lingua=en |accesso=7 marzo 2008}}
{{Box successione
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|immagine = Coat of Arms of James Stuart, Duke of York.svg
}}
{{Box successione
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{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
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|periodo = [[1688]]-[[1701]]<br />''Secondo la [[Successione Giacobita]]''
|precedente = Nessuno<br /><small>(deposto in seguito alla [[Gloriosa rivoluzione]])</small>
|successivo = [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart|Giacomo III]]
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{{Re di Scozia}}
{{re d'Irlanda}}
{{Governatori supremi della Chiesa d'Inghilterra}}
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