Esperimento di Milgram: differenze tra le versioni

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L{{'}}'''esperimento di Milgram''' fu un [[Esperimento scientifico|esperimento]] di [[psicologia sociale]] condotto nel [[1961]] dallo [[psicologo]] [[USA|statunitense]] [[Stanley Milgram]]. Loil scopocui dell'esperimentoobiettivo era quellolo distudio studiare ildel comportamento di soggetti aai cuiquali un'autorità, (nel caso specifico uno scienziato), ordinaordinava di eseguire delle azioni chein confliggonoconflitto con i valori etici e morali dei soggetti stessi.
 
L'esperimento cominciò tre mesi dopo l'inizio del processo a [[Gerusalemme]] contro il criminale di guerra nazista [[Adolf Eichmann]]. Milgram concepiva l'esperimento come un tentativo di risposta alla domanda: "''È possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?''".<ref>Milgram, Stanley. (1974), Obedience to Authority; An Experimental View. Harpercollins (ISBN 0-06-131983-X).
</ref>
</ref>. [[Hannah Arendt]] ne ''[[La banalità del male]]'' dà una risposta alla stessa domanda.
 
== L'esperimento ==
[[File:Milgram Experiment.png|thumb|Il ricercatore (V) ordina al soggetto (L - insegnante) di punire con scosse elettriche, che quest'ultimo crede siano dolorose, un altro soggetto (S - allievo), che in realtà è un attore e complice. Molti soggetti hanno continuato a dare scosse elettriche nonostante le suppliche di misericordia da parte degli attori.]]
I partecipanti alla ricerca furono reclutati tramite un annuncio su un giornale locale o tramite inviti spediti per posta a indirizzi ricavati dalla guida telefonica. Il campione risultò composto da persone fra i 20 e i 50 anni, maschi, di varia estrazione sociale. Fu loro comunicato che avrebbero collaborato, dietro ricompensa, a un esperimento sulla memoria e sugli effetti dell'apprendimento.
 
Nella fase iniziale della prova, lo sperimentatore, assieme a un collaboratore complice, assegnava con un sorteggio truccato i ruoli di "allievo" e di "insegnante": il soggetto ignaro era sempre sorteggiato come insegnante e il complice come allievo. I due soggetti venivano poi condotti nelle stanze predisposte per l'esperimento. L'insegnante (soggetto ignaro) era posto di fronte al quadro di controllo di un generatore di [[corrente elettrica]], composto da 30 interruttori a leva posti in fila orizzontale, sotto ognuno dei quali vi era scrittosegnalata illa [[voltDifferenza di potenziale elettrico|tensione]]aggio, dai 15 V del primo ai 450 V dell'ultimo. Sotto ogni gruppo di 4 interruttori apparivano le seguenti scrittediciture: (1–4) scossa leggera, (5–8) scossa media, (9–12) scossa forte, (13–16) scossa molto forte, (17–20) scossa intensa, (21–24) scossa molto intensa, (25–28) attenzione: scossa molto pericolosa, (29–30) XXX.
 
All'insegnante era fatta percepire la scossa relativa alla terza leva (45 V) in modo che si rendesse personalmente conto che non vi erano finzioni e gli venivano precisati i suoi compiti come segue:
# Leggereleggere all'allievo una serie di coppie di parole, per esempio: "scatola azzurra", "giornata serena"; compito dell'allievo era di memorizzare le coppie, in vista della fase successiva;
# ripetere la seconda parola di ogni coppia accompagnata da quattro associazioni alternative, per esempio: "azzurra – auto, acqua, scatola, lampada", e chiedere all'allievo quale fosse, tra quelle elencate, la parola presente nella coppia originaria: ad esempio, "azzurra - scatola";
# decidere se la risposta fornita dall'allievo erafosse corretta;
# in caso fosse sbagliata, infliggere una punizione, aumentando l'intensità della scossa a ogni errore dell'allievo.
 
Quest’ultimoQuest'ultimo veniva legato ada una specie di [[sedia elettrica]] e gli era applicato un [[elettrodo]] al [[polso]], collegato al generatore di corrente posto nella stanza accanto. Doveva rispondere alle domande, e fingere una reazione con implorazioni e grida al progredire dell'intensità delle scosse (che in realtà non percepivariceveva), fino a che, raggiunti i 330 V, non emetteva più alcun lamento, simulando di essere svenuto per le scosse precedenti.
 
Lo sperimentatore aveva il compito, durante la prova, di esortare in modo pressante l'insegnante: "«l'esperimento richiede che lei continui"», "«è assolutamente indispensabile che lei continui"», "«non ha altra scelta, deve proseguire"». Il grado di obbedienza fu misurato in base al numero dell'ultimo interruttore premuto da ogni soggetto prima che quest'ultimo interrompesse autonomamente la prova oppure, nel caso il soggetto avesse deciso di continuare fino alla fine, al trentesimo interruttore. Soltanto al termine dell'esperimento i soggetti vennero informati che la vittima non aveva subito alcun tipo di scossa.
 
== Risultati ==
Contrariamente alle aspettative, nonostante i 40 soggetti dell'esperimento mostrassero sintomi di tensione e protestassero verbalmente, una considerevole percentuale considerevole di questi, obbedì pedissequamente allo sperimentatore. Questo stupefacente grado di obbedienza, che ha indotto i partecipanti a violare i propri principi morali, è stato spiegato in rapporto ad alcuni elementi, quali l'obbedienza indotta da una figura autoritaria considerata legittima, la cui autorità induce uno ''[[Eteronomia|stato eteronomico'']], caratterizzato dal fatto che il soggetto non si considera più libero di intraprendere condotte autonome, ma strumento per eseguire ordini. I soggetti dell'esperimento non si sono perciò sentiti moralmente responsabili delle loro azioni, ma esecutori dei voleri di un potere esterno. Alla creazione del suddetto "stato eteronomico" concorrono tre fattori:
Alla creazione del suddetto ''stato eteronomico'' concorrono tre fattori:
* percezione di legittimità dell'autorità (nel caso in questione lo sperimentatore incarnava l'autorevolezza della scienza)
* adesione al sistema di autorità (l'educazione all'obbedienza fa parte dei processi di socializzazione)
* le pressioni sociali (disobbedire allo sperimentatore avrebbe significato metterne in discussione le qualità oppure rompere l'accordo fatto con lui).
 
Il grado di obbedienza all'autorità variava però sensibilmente in relazione a due fattori: la distanza tra insegnante e allievo e la distanza tra soggetto sperimentale e sperimentatore. Furono infatti testati quattro livelli di distanza tra insegnante e allievo: nel primo l'insegnante non poteva osservare né ascoltare i lamenti della vittima; nel secondo poteva ascoltare ma non osservare la vittima; nel terzo poteva ascoltare e osservare la vittima; nel quarto, per infliggere la punizione, doveva afferrare il braccio della vittima e spingerlo su una piastra. Nel primo livello di distanza, il 65% dei soggetti andò avanti sino alla scossa più forte; nel secondo livello il 62,5%; nel terzo livello il 40%; nel quarto livello il 30%.
Furono infatti testati quattro livelli di distanza tra insegnante e allievo: nel primo l'insegnante non poteva osservare né ascoltare i lamenti della vittima; nel secondo poteva ascoltare ma non osservare la vittima; nel terzo poteva ascoltare e osservare la vittima; nel quarto, per infliggere la punizione, doveva afferrare il braccio della vittima e spingerlo su una piastra.
Nel primo livello di distanza, il 65% dei soggetti andò avanti sino alla scossa più forte; nel secondo livello il 62,5%; nel terzo livello il 40%; nel quarto livello il 30%.
 
Grazie all'esperimento, Milgram arrivaarrivò a dimostrare che l'obbedienza dipende anche dalla ''ridefinizione del significato della situazione''. Ogni situazione è infatti caratterizzata da una sua [[ideologia]] che definisce e spiega il significato degli eventi che vi accadono, e fornisce la prospettiva grazie alla quale i singoli elementi acquistano coerenza. Tale "ridefinizione del significato della situazione" potrebbe portare l'insegnante che somministra le scosse ad entrare in quello che viene detto "stato d'agente", in cui un individuo percepisce se stesso come "agente" della volontà di qualcun altro, e quindi non percepisce la responsabilità delle azioni che commette come propria. La coesistenza di [[Norma (scienze sociali)|norme sociali]] contrastanti (da una parte quelle che inducono a non utilizzare la forza e la violenza e dall'altra quelle che prevedono una reazione aggressiva a certi stimoli) fa sì che la probabilità di attuare comportamenti aggressivi venga di volta in volta influenzata dalla percezione individuale della situazione (che determina quali norme siano ''pertinenti al contesto'' e debbano pertanto essere seguite). Dal momento che il soggetto accetta la definizione della situazione proposta dall'autorità, finisce col ridefinire un'azione distruttiva, non solo come ragionevole, ma anche come oggettivamente necessaria.
La coesistenza di [[Norma sociale|norme sociali]] contrastanti (da una parte quelle che inducono a non utilizzare la forza e la violenza e dall'altra quelle che prevedono una reazione aggressiva a certi stimoli) fa sì che la probabilità di attuare comportamenti aggressivi venga di volta in volta influenzata dalla percezione individuale della situazione (che determina quali norme siano ''pertinenti al contesto'' e debbano pertanto essere seguite).
Dal momento che il soggetto accetta la definizione della situazione proposta dall'autorità, finisce col ridefinire un'azione distruttiva, non solo come ragionevole, ma anche come oggettivamente necessaria.
 
Le numerose ricerche che hanno successivamente utilizzato il paradigma di Milgram (come quelle di [[David Rosenhan]]), hanno tutte pienamente confermato i risultati ottenuti dallo studioso, che sono stati ampiamente discussi anche nell'ambito di quel cospicuo filone di studi interessati a ricostruire i fattori che hanno reso possibile lo sterminio ad opera dei [[nazismoNazionalsocialismo|nazisti]].
 
== Critiche ==
==Riferimenti nella cultura popolare==
Nel 2011 Gina Perry, intervistando i protagonisti ed effettuando ricerche nell'archivio personale di Stanley Milgram, ha messo in discussione le modalità di esecuzione dell'esperimento, i cui risultati apparirebbero viziati da errori di impostazione.<ref>Gina Perry, ''Behind the shock machine: the untold story of the notorious Milgram psychology experiments'', The new press, 2013, ISBN 978-1-59558-921-7</ref>
Nel film di Henri Verneuil del 1979 [http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/icomeicaro.asp I come Icaro](I... comme Icare), viene rappresentato questo esperimento.
 
Il fatto che l'esperimento sia basato su una messa in scena atta a trarre in inganno i soggetti invitati a partecipare al test è stato oggetto di critica: sono documentati casi di "insegnanti" che, avendo sentito grida di dolore insopportabile seguite quasi immediatamente da risposte dal tono di voce normale da parte degli "allievi", avrebbero reagito a quella situazione surreale in maniera estraniata e mettendosi a ridere.<ref>[[Hans Bernhard Schmid]]: ''Moralische Integrität. Kritik eines Konstrukts.'' Suhrkamp-Taschenbuch Wissenschaft, Berlino 1993, ISBN 3-518-29593-4, pag. 44.</ref>
Nell'album del 1986 ''[[So (album)|So]]'', [[Peter Gabriel]] ha dedicato l'ottava canzone a quest'esperimento: "''We Do What We're Told (Milgram's 37)''".
 
==Riferimenti L'esperimento nella cultura popolaredi massa ==
Il cortometraggio italiano ''[[Guinea Pig (film)|Guinea Pig]]'' vede [[Fiona May]] interpretare il paziente che riceve le false scosse elettriche.
 
* L'esperimento viene rappresentato nel film TV del 1976 ''Il Decimo Livello'' con [[William Shatner]] e nel film del 1979 di [[Henri Verneuil]] ''[[I... come Icaro]]''.
Nel [[2009]], il regista francese [[Christophe Nick]] ha replicato l'esperimento di Milgram in un ''[[reality show]]-documentario'' dal titolo "[[Zone Xtreme]]"<ref>{{cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=55989&sez=HOME_SPETTACOLO|titolo=Il reality dove si è disposti a fulminare gli avversari con una scarica elettrica|autore=Marco Molendini|pubblicazione=Il Messaggero|data=26/04/2009|accesso=8 maggio 2009}}</ref><ref>{{cita web|http://oltrefreud.blogspot.com/2009/04/milgram-e-i-reality.html|titolo=Milgram e i reality|editore=La Psicologia oltre Freud|accesso=8 maggio 2009}}</ref>. In questa versione dell'esperimento agli 80 concorrenti di un gioco a [[quiz]] si chiede di infliggere scariche elettriche (ovviamente simulate), fino a 480 volt, ai loro colleghi che sbagliano le risposte alle domande del quiz. Il programma è stato pensato come un documentario di denuncia sulle possibili conseguenze estreme dei ''reality show'', anche se in realtà esso replica i risultati di Milgram, e riguarda quindi il più ampio fenomeno, ben conosciuto dagli psicologi, dell'obbedienza all'autorità.
*L'album di [[Peter Gabriel]] ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'', pubblicato nel 1986, contiene la canzone ''We Do What We're Told (Milgram's 37)'' basata sull'esperimento e sui suoi risultati.
* Il film del 2015 ''[[Experimenter]]'', scritto e diretto da [[Michael Almereyda]], racconta la storia dell'esperimento.
* Nel [[2009]], il regista francese [[Christophe Nick]] ha replicato l'esperimento di Milgram innel un ''[[reality show]]-[[documentario]] '' dal titolo "[[Zone Xtreme]]".''<ref>{{cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=55989&sez=HOME_SPETTACOLO|titolo=Il reality dove si è disposti a fulminare gli avversari con una scarica elettrica|autore=[[Marco Molendini]]|pubblicazione=Il Messaggero|data=26/04/2009-04-26|accesso=8 maggio 2009|dataarchivio=30 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090430100623/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=55989&sez=HOME_SPETTACOLO|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|httphttps://oltrefreud.blogspot.com/2009/04/milgram-e-i-reality.html|titolo=Milgram e i reality|editore=La Psicologia oltre Freud|accesso=8 maggio 2009}}</ref>. In questa versione dell'esperimento, agli 80ottanta concorrenti di un gioco a [[quiz]] si chiedechiedeva di infliggere scaricheai elettricheloro (ovviamentecolleghi simulate),scariche elettriche fino a 480 volt (simulate, aiall'insaputa lorodi colleghichi chele sbaglianoinfliggeva), lein caso di errore nelle risposte date alle domande del quiz. Il programma è stato pensato come un documentario di denuncia sulle possibili conseguenze estreme dei ''reality show'', anche se, in realtà, esso replica i risultati di Milgram, e riguarda quindi il più ampio fenomeno, ben conosciuto dagli psicologi, dell'obbedienza all'autorità.
Nel* [[2009]] è stato pubblicato ilIl libro d'esordio dello scrittore [[Will Lavender]], dal titolo ''[[Obbedienza (romanzo)|Obbedienza]]'', pubblicato nel 2009, è un thriller psicologico interamente incentrato sull'esperimento di Milgram.
* Nel [[2011]] il regista [[Eli Roth]], all'interno del programma di [[Discovery Channel "(Stati Uniti d'America)|Discovery Channel]] ''How Evil Are You ?"'' (tradotto in Italianoitaliano con "Il''Quanto male esistesei cattivo?"''), il regista statunitense [[Eli Roth]] ha ripetutoreplicato l'esperimento di Milgram ottenendo sostanzialmente gli stessi risultati precedenti.
 
== Note ==
Nel [[2009]] è stato pubblicato il libro d'esordio dello scrittore [[Will Lavender]], dal titolo ''Obbedienza'', un thriller psicologico interamente incentrato sull'esperimento di Milgram.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Nel [[2011]] il regista [[Eli Roth]] all'interno del programma di Discovery Channel "How Evil Are You ?" (tradotto in Italiano con "Il male esiste ?") ha ripetuto l'esperimento di Milgram ottenendo sostanzialmente gli stessi risultati precedenti.
* Philip G. Zimbardo, ''L'effetto Lucifero. Cattivi si diventa?'', Raffaello Cortina, Milano 2008, - {{ISBN|978-88-6030-157-4}}
 
* ''Effetto Milgram: un falso?'', Arnaldo Benini, Domenica, [[Il Sole 24 Ore]], Numero 356, 29 dicembre 2013
==Note==
* Stanley Milgram , ''Obbedienza all'autorità : uno sguardo sperimentale'' , Milano, 2007
<references/>
 
== Voci correlate ==
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* [[Esperimento carcerario di Stanford]]
* [[Teoria dell'identità sociale]]
* [[The Experiment - Cercasi cavie umane]] fiction sul tema dell'emersione della cattiveria latente.
* [[Solomon Asch]]
* [[Solomon Asch]] : autore di un esperimento sulla diffusione e intensità della tendenza a subordinarsi a un'autorità diffusa -- quella di qualsiasi gruppo in cui ci si trovi --.
* [[Experimenter]]
* [[Influenza sociale]]
 
== Altri progetti ==
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