Guidonia Montecelio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
(819 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua|il comune in [[provincia di Chieti]]|Poggiofiorito|Poggio Fiorito}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Guidonia Montecelio
|Nome ufficiale =
|Tipo =
|
|Didascalia =
|
|Voce
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3 |Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione = 21 ottobre [[1937]]
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Guidonia, Villanova, [[Villalba (Guidonia Montecelio)|Villalba]], La Botte, Setteville, Albuccione, [[Montecelio]], [[Colleverde]], Colle Fiorito, Bivio di Guidonia, Castel Arcione, Casa Calda, [[Marco Simone (Guidonia Montecelio)|Marco Simone]], Laghetto, Pichini
|Divisioni confinanti = [[Fonte Nuova]], [[Marcellina (Italia)|Marcellina]], [[Palombara Sabina]], [[Roma]], [[San Polo dei Cavalieri]], [[Sant'Angelo Romano]], [[Tivoli]]
|Targa = RM
|Zona sismica = 2B
|Gradi giorno = 1561
|Nome abitanti = Guidoniani
|Patrono = [[Basilica della Santa Casa#Madonna nera|Madonna di Loreto]]
|Festivo = 10 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Guidonia Montecelio (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Guidonia Montecelio nella città metropolitana di Roma Capitale
|Sito = http://www.comune.guidonia-montecelio.rm.it
}}
'''Guidonia Montecelio''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ɡwiˈdɔnja monteˈʧɛljo]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=17 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>, citato a volte semplicemente come '''Guidonia''') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]]. Originariamente comune di [[Montecelio]], fu accorpato e rinominato nel [[1937]] con la [[città di fondazione nel periodo fascista|città di fondazione fascista]] Guidonia e il suo [[Aeroporto di Guidonia|aeroporto militare]] "[[Aeroporto di Guidonia|Alfredo Barbieri]]".
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Area-urbana-roma-e-guidonia.gif|thumb
Il territorio di Guidonia Montecelio con la sua estensione di {{M|79
==== Orografia ====
In generale, l'area presenta caratteristiche riconducibili a tre tipologie morfologiche principali: le prominenze della parte settentrionale e orientale, in cui ricadono le località di [[Sant'Angelo Romano]], Montecelio, [[Marcellina (Italia)|Marcellina]] e [[Tivoli]], il settore pianeggiante a sud-ovest di Guidonia e la piana alluvionale del fiume [[Aniene]].
* Gli unici rilievi di una certa entità sono i [[Monti Cornicolani]]. Da occidente a oriente troviamo: Monte Patulo (alto {{M|400|u=m}}, con la vetta occupata da Sant'Angelo in Capoccia), Poggio Cesi e le due prominenze di Montecelio (una alta {{M|396|u=m}} e l'altra, detta Monte Albano, di {{M|370|u=m}} di altitudine, ove sorge il complesso conventuale di San Michele). A questi seguono, nella direzione est-ovest: Colle Carcibove (alto {{M|260|u=m}}) e Colle Largo (alto {{M|220|u=m}}), ai cui piedi sorge il centro di Guidonia; più a est nel territorio di Tivoli si ergono i [[Monti Tiburtini]] e [[Monte Gennaro]].
* La zona sud-occidentale è prevalentemente pianeggiante, con un'ondulazione insignificante ma continua, terreno [[argilla|argilloso]] e [[tufo|tufaceo]], ha gli aspetti tipici dell'[[Agro Romano]], un panorama mai uniforme, movimentato da antiche cave [[pozzolana|pozzolaniche]], sprofondamenti del terreno o lievi dossi;
* Il settore meridionale del territorio comunale è formato da un piano debolmente inclinato in direzione sud: si passa infatti dagli 82-{{M|85|u=m}} della piana di Guidonia ai 35-{{M|40|u=m}} lungo l'[[Aniene]]. L'area si distingue sia per la presenza del [[travertino]] e delle acque sulfuree, sotto forma di sorgenti e affioramenti, sia per la rigogliosa vegetazione delle zone umide e depresse nelle poche aree non contaminate dall'attività umana.
[[File:Terrazza superiore Roesler.jpg|thumb|left|Panoramica dei Monti Cornicolani da [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]] a [[Tivoli]] ([[acquerello]] di [[Ettore Roesler Franz]] del 1900)]]
La composizione geologica del territorio di Guidonia, secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia,<ref name="notageologia">{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=150|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 150 (Roma)|accesso=3 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722034926/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=150}}</ref> è estremamente variegata e frammentaria.
[[File:Manifesto Acqve Albvle.jpg|thumb|Manifesto storico delle ''[[Acque Albule]]'' di [[Tivoli]]]]
La valle dell'Inviolata e le aree circostanti il fiume [[Aniene]] risultano essere composte da terreno alluvionale<ref name=notageologia/>, mentre il centro abitato sorge su un territorio tufaceo rimaneggiato dal pendio<ref name=notageologia/> e una vasta area attorno alle sorgenti dell'acqua Albula è formata da [[travertino]] (classificazione ''Tr<small>2</small>'')<ref name=notageologia/>.
La via Tiburtina Valeria attraversa nel primo tratto presso la località Albuccione un terreno composto da sabbie [[Silicio|silicee]], argille e tufo litoide<ref name=notageologia/>. I [[Monti Cornicolani]] sono formati dello stesso materiale, arricchito da tugi grigi stratificati (classificazione ''ts3'')<ref name=notageologia/>. La parte settentrionale del comune presenta alcuni banchi di [[calcare]] (''G'')<ref>{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=144|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 144 (Palombara Sabina).|accesso=3 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722035005/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=144 }}</ref>.
==== Idrografia ====
[[File:Lago della Regina - Guidonia.jpg|thumb|left|Lago della Regina, la maggiore delle due sorgenti che alimentano le terme.]]
Dei molti laghi, rivi e stagni che arricchivano il territorio di un ambiente e di un clima marino, la vasta opera di bonifica compiuta nei secoli ha lasciato solo poche tracce. Ne rimane testimonianza nei toponimi che rimandano alla natura [[palude|paludosa]] del terreno: Lago dei Tartari, Acque Sparse, Valle Pilella, Pantano, Pantanelle, La Botte, Callarelle, Bollente, Formello<ref>Pilella, Callarella (Pentola), Bollente: indicano una pozza d'acqua sorgiva ricca di gas che risalgono in superficie. Formello: canale di drenaggio. Botte: bacino d'acqua.</ref>.
Per quel che concerne i corsi d'acqua che dal settore settentrionale scendono verso valle, essi hanno creato nel tempo incisioni nel terreno più o meno rilevanti e per questo vengono definiti fossi; tra questi, il Fosso dei Prati che scorrendo lungo la piana di Guidonia e tra i due insediamenti abitativi di Villanova e Campo Limpido sfocia nell'Aniene seguendo un andamento pressoché rettilineo, almeno sino in prossimità del Ponte delle Vigne e il Fosso di Marco Simone che scorre parallelo alla via provinciale Palombarese e si arricchisce delle acque di numerosi altri rivi (S. Antonio, Poggio Gentile, S. Lucia, Inviolata e Capaldo).
Nella parte orientale dell'area, l'acqua agisce come elemento costruttore, sia depositando i travertini dalle acque sorgive ricche di [[calcare]], sia lasciando i detriti precedentemente prelevati dalle zone più rilevate. Qui è predominante il fenomeno delle acque termali, con i due laghi delle Colonnelle e della Regina, che alimentano con {{formatnum:3000}} litri al secondo<ref>{{cita web|url=http://www.termediroma.org/it/aa_classificazione.html|titolo=Terme di Roma|accesso=15 maggio 2009}}</ref> le Terme di Bagni in concessione al limitrofo comune di Tivoli. Devono il loro nome rispettivamente al ritrovamento di colonne di marmo delle antiche terme romane e per la supposta presenza della villa della regina [[Zenobia]].
Poco a nord dei due laghi sulfurei, si trova una dolina carsica d'acqua dolce detta Lago di San Giovanni, stretta tra le strade e gli edifici.
[[File:Lago_di_San_Giovanni.jpg|thumb|Lago di San Giovanni (o di Sant'Antonio) è una [[dolina carsica]] situata dietro il centro commerciale "La Triade" e accanto a via della Longarina]]
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Guidonia Aeroporto}}
Il centro di Guidonia con i suoi Le caratteristiche climatiche sono mediterranee, con una piovosità moderata nell'arco dell'anno e molto contenuta nei mesi estivi. I monti che contornano la zona di Guidonia ostacolano i venti più freddi, provenienti dal quadrante nord-
Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trentennio [[1971]]-[[2000]] e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]] relativo al medesimo trentennio<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/AtlanteClim2/pdf/(234)Guidonia.pdf |data=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome =
| tempmax01 = 12.7
| tempmax02 = 14.0
Riga 96 ⟶ 85:
| tempmax10 = 22.2
| tempmax11 = 16.7
| tempmax12 = 13.6
| tempmin01 = 2.0
| tempmin02 = 2.5
Riga 118 ⟶ 107:
| annotempassmax04 = 2000
| tempassmax05 = 32.2
| annotempassmax05 = 1994
| tempassmax06 = 37.8
| annotempassmax06 = 1998
| tempassmax07 = 39.6
| annotempassmax07 = 1998
Riga 128 ⟶ 117:
| annotempassmax09 = 1987
| tempassmax10 = 33.0
| annotempassmax10 = 1990
| tempassmax11 = 26.7
| annotempassmax11 = 1971
| tempassmax12 = 23.0
| annotempassmax12 = 1989
Riga 138 ⟶ 127:
| annotempassmin02 = 1993
| tempassmin03 = -7.2
| annotempassmin03 = 1971
| tempassmin04 = -3.0
| annotempassmin04 = 1995
Riga 144 ⟶ 133:
| annotempassmin05 = 1982
| tempassmin06 = 5.7
| annotempassmin06 = 1975
| tempassmin07 = 9.6
| annotempassmin07 = 1978
| tempassmin08 = 8.6
| annotempassmin08 = 1989
| tempassmin09 = 5.2
| annotempassmin09 = 1977
| tempassmin10 = -0.1
| annotempassmin10 = 1978
| tempassmin11 = -6.0
| annotempassmin11 = 1973
| tempassmin12 = -6.7
| annotempassmin12 = 1973
| pioggia01 = 59.3
| pioggia02 = 71.9
Riga 182 ⟶ 171:
| giornipioggia12 = 8
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
Riga 230 ⟶ 219:
| umido12 = 77
}}
*
** [[Zona climatica]] D;
** [[Gradi giorno]] 1561.
== Origini del nome ==
[[File:Alessandro Guidoni.jpg|thumb|[[Alessandro Guidoni]]]]
Il paese di '''Monticelli''', modificato in Montecelio con [[regio decreto legge]] nº 912 del 23 giugno [[1872]], prende il nome dalla due cime su cui è posto. Il primo documento medievale che ne attesta l'esistenza lo definisce ''Castrum Monticellorum''.
Il nuovo toponimo, attribuito a causa dei numerosi omonimi all'indomani dell'annessione dello [[Stato Pontificio]], non era del tutto arbitrario. Già nel [[XVI secolo]] lo si usava in ambiente dotto, ritenendo che Monticelli fosse una corruzione popolare di ''Mons Celii'' etimo derivato da un presunto possedimento dell'antica ''gens Celia''.
{{Citazione|''Il territorio della Terra di Monte Celio in Latio è diviso circa alli terreni canovativi per le annue sementi de grani biade et altro in quattro parti...''}}
Guidonia ha un suo [[eponimo]]: [[Alessandro Guidoni]], generale dell'Aeronautica, perito tragicamente il 27 aprile [[1928]] precipitando durante una prova di lancio con un paracadute di tipo ''Salvator'' nei pressi dell'allora Campo d'Aviazione di Montecelio.
Con la nascita del nuovo comune, avvenuta per regio decreto del 21 ottobre [[1937]], si inglobava la preesistente giurisdizione amministrativa di Montecelio, paese antico di almeno un millennio, posto su due colli.
Si ritiene che fosse per le pressanti insistenze di don Celestino (al secolo Agostino) Piccolini, storico ed archeologo di fama, nonché parroco del suddetto paese, che venne accodato al nuovo toponimo il vecchio<ref>Anacleto Cardoni, Laura Cerqua, Egle Giorgi, Luciano Messa, Gianluca Modeo, Mario Pirro e Maria Sperandio, ''Guidonia Montecelio: L'Acqua - La Pietra - L'Aria'', p. 18.</ref>.
== Storia ==
=== Età antica (3000 a.C. - 476) ===
L'insediamento umano
Gli stessi fattori geografici favorevoli determinarono i numerosi insediamenti dell'[[età del bronzo]].
Secondo la tradizione antica, abitatori primitivi del Lazio furono i [[Siculi]], popolo di origine settentrionale proveniente dalle terre dei [[Liguri]]. Essi si sarebbero stanziati nella zona compresa tra il medio corso del [[Tevere]] e i [[Colli Albani]] finché, intorno al [[XIII secolo a.C.]], ne furono scacciati dagli Aborigeni discesi dai monti della Sabina. Questi ultimi, stabilitisi a sud del Tevere nel [[Latium|Latium vetus]], sarebbero così i diretti antenati dei [[Latini]], ai quali avrebbero dato origine unendosi a genti [[Grecia|greche]] sopraggiunte dal mare.
In realtà queste tradizioni rispecchiano il periodo del [[Età del
Ricostruendo dalle origini le vicende di Roma, gli storici antichi ci danno notizia di Corniculum, conquistata da [[Tarquinio Prisco]] nell'anno 140 dalla fondazione di Roma, quindi nel [[VII secolo a.C.]], durante l'affermazione militare romana sui Latini. Non si sa se la città venne distrutta completamente in quell'occasione, è certo però che in epoca imperiale essa aveva già cessato di esistere. Tuttavia, la Rocca sorta durante il Medioevo sul colle di Montecelio e che tuttora domina l'abitato venne edificata sulle rovine dell'arce primitiva, utilizzandone in parte i materiali di costruzione ed inglobando nelle sue strutture un tempietto romano del [[I secolo a.C.]]
La sua fondazione si connette ad un momento di incremento demografico e di progresso tecnico delle genti di questa regione, fattori che portarono alla stabilizzazione territoriale delle popolazioni nomadi ed alla creazione di villaggi di una certa entità.
Uno dei siti maggiormente popolati era quello delle
I ritrovamenti archeologici hanno attestato, nell'età del Bronzo, almeno sei insediamenti stabili di una certa entità presso le zone
Durante l'[[età del
Tutto il territorio considerato, a partire dal [[VI secolo a.C.]], specialmente nell'area pianeggiante, conosce un infittirsi degli insediamenti rurali, in relazione ad uno sfruttamento agricolo intensivo e ad un grande frazionamento terriero. L'[[agricoltura]] si orientava prevalentemente nella produzione vinicola, come testimoniano i numerosi attrezzi per torchiare rinvenuti dagli archeologi nel territorio.
[[File:
A fianco agli insediamenti agricoli si moltiplicano, per tutta l'[[Impero romano|età Repubblicana]], le strutture abitative Romane, ville agricole e residenziali sviluppatesi sui fertili terreni dell'[[Agro Romano]].
Da quel periodo la presenza di Roma comincia ad essere determinante per quest'area, sia dal punto di vista dell'assetto politico che da quello dello sviluppo economico. Le bonifiche, la costruzione di [[strada|strade]] ed [[acquedotto|acquedotti]] che si realizzano nella pianura in prossimità dell'[[Aniene]] sono dovuti alle esigenze della Capitale che si rivolge a questi territori per il suo approvvigionamento<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
In [[Impero romano|epoca Imperiale]] le derrate provenienti da fuori Italia provocano però la svalutazione agricola dell'area, le campagne si spopolano e si diffonde il latifondismo. Testimoniano questa evoluzione sia la scomparsa di molti insediamenti rurali che la costruzione di imponenti ville patrizie: alla funzione economica subentra la funzione turistica<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
[[File:Herbert Schmalz-Zenobia.jpg|thumb|[[Herbert Schmalz]], ''Queen Zenobia's Last Look Upon Palmyra'']]
Nell'Agro Tiburtino, si diffondono intorno alle sorgenti termali delle Acque Albule le ville residenziali che rivaleggiavano in bellezza e ricchezza con quelle sparse sulle fresche alture tiburtine. Qui, si racconta che [[Zenobia]], regina di [[Palmira]], trascorse in segregazione gli ultimi anni della sua vita, che invano aveva contrastato l'espansione romana verso oriente.
=== Medioevo (476 - 1517) ===
Le alterne vicende susseguitesi alle
Abbandonate le ''villae'', interrotte le attività agricole, i canali di drenaggio ostruiti o distrutti, i collettori delle acque e le cisterne inutilizzabili, tutto concorre a rendere la pianura paludosa, [[Malaria|malarica]] ed inospitale<ref name="cita
Le notizie più sicure
Nel resto del territorio considerato prevalsero insediamenti sparsi tipici della Campagna Romana in quei secoli e che si identificano anche in età moderna con termini assai diffusi nella toponomastica locale: [[Casale (architettura)|casale]], [[torre]], [[castello]].
Alcuni di questi siti, fortificati in seguito alle lotte dei feudatari tra loro e con il potere ecclesiastico, conobbero anche un modesto sviluppo urbano ma molto limitato nel tempo.
Le scarse popolazioni superstiti si raccolgono intorno alla
Per quanto riguarda Montecelio, la prima notizia che abbiamo appare in una
Verso la fine del Millennio, riprende la vita sociale intorno alle torri sparse lungo gli assi viari della Tiburtina e della Nomentana e nasce l'insediamento di
Alla fine del [[X secolo]] esisteva già la Rocca, cioè il castello fortificato fatto costruire dai Crescenzi signori del posto. Infatti vi fu tenuto prigioniero, verso il [[1002]], un Abate dell'Abbazia di Subiaco, con la quale questi signori erano in lotta per il dominio del territorio Tiburtino.
Sul
[[File:Tor de' Sordi.jpg|thumb
Nel sito fortificato di Tor Mastorta, che prima del [[XIV secolo]] era un centro abitato con fortificazioni, a causa della [[peste]] del [[1348]] venne abbandonato. Anche presso la località di Pio Rotto esisté per un certo periodo un villaggio, che però nel 1200 era già scomparso. Infine l'insediamento di Castell'Arcione,<ref>v. Simone Festa, ''Castell'Arcione, un caso di studio dell'area tiburtina'', 2014.</ref> fondato dai [[Capocci (famiglia)|Capocci]] nel [[XIII secolo]], nel 1400 passato di proprietà agli Orsini risulta disabitato e ceduto nel 1496 ai [[Rucellai]]<ref>Archivio Storico Capitolino, Archivio Orsini, perg.II.A.19,070</ref> e ad altre famiglie, fino a essere ceduto sotto il [[Regime fascista|fascismo]] come contea a [[Massimo Del Fante]]. Questi siti sopravvissero esclusivamente come tenute agricole che solo con alcune strutture architettoniche conservatesi ricordano la loro origine medievale<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
L'abitato a quell'epoca ancora non si era costituito, la popolazione viveva sparsa nella campagna e alle pendici del colle presso l'Abbazia di San Vincenzo. Solo in seguito alle incursioni dei [[Normanni]], tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]], le plebi rurali si posero sotto la protezione del castello intorno al quale, risalita l'altura, cominciarono a costruire le prime case.
Il terreno roccioso favoriva l'approntamento del sistema difensivo in quanto si costruiva chiudendo con le abitazioni i passaggi più agevoli tra gli scogli.
In questo periodo anche la Rocca dovette essere riedificata, a causa della sua devastazione da parte degli stessi Normanni.
Tra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XIV secolo]] l'abitato si ingrossa, le case a schiera si dispongono seguendo le curve di livello, dando origine alla struttura a spirale del borgo.
È da notare che venne trascurato dall'edificazione il lato nord; in ciò fu certamente determinante il fattore climatico negativo: minor tempo di insolazione ed esposizione ai venti di [[tramontana]]. Solo in epoca molto recente, saturatisi gli altri spazi edificabili, il paese ha conosciuto una parziale urbanizzazione nel versante settentrionale.
Alla fine del [[XIV secolo]] erano già fondate la chiesa di San Lorenzo, entro il nucleo abitato, e la chiesa vecchia di San Giovanni Evangelista, sviluppatasi da un insieme di cappelle annesse al cimitero costituito presso l'area pianeggiante tra le due cime cornicolane<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
I confini di Monticelli arrivavano allora sul fosso del Cupo, dal momento che i Crescenzi, nel [[XII secolo]], avevano tentato inutilmente di estenderne il territorio a spese del Monastero di San Ciriaco, possessore di una tenuta al di là di quel corso d'acqua. Dal loro dominio il borgo uscì all'inizio del Duecento e le alterne vicende politiche dell'epoca lo portarono con il suo territorio sotto la signoria di diverse famiglie feudali legate al Papato, tra queste i Gottifredo, i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], i Capocci. Questi ultimi ne conservarono il possesso, tranne brevi periodi, fino al termine del [[XIV secolo]] quando, con la restaurazione operata da [[papa Bonifacio IX]] nei domini della Chiesa, Monticelli venne a trovarsi sotto i Monaci di San Paolo.
Il borgo non era ancora cinto da mura; solo con lo sviluppo urbanistico tra il [[XV secolo|1400]] e il [[XVII secolo|1600]] si delinea un vero sbarramento costituito dalle stesse case della periferia a forma di quadrilateri o torri.
In quell'arco di tempo altre tre famiglie si succedono a dominare il paese: gli [[Orsini]], i [[Della Rovere]] e i Cesio sorgono in questi secoli le chiese di Sant'Antonio, Sant'Antonino e San Biagio. Le nuove costruzioni urbane seguono lo schema iniziale di disposizione e l'abitato si sviluppa specialmente nei quartieri più vicini alla Rocca.
[[File:Mappa di Eufrosio della Volpaia.jpg|thumb|Mappa di Eufrosino della Volpaia. A volte imprecisa e non in scala, tuttavia illustra fedelmente la situazione del territorio nel [[XVI secolo]]. Si riconoscono le sorgenti delle acque sulfuree, la via Tiburtina sulla destra e le cave di calce e i forni a cono tronco (le calcare) in località Le Fosse.]]
L'ampliamento urbano seguiva l'accrescimento della popolazione. Si sa, a questo proposito, che un aumento demografico rilevante si era verificato verso la metà del Cinquecento, in seguito alla riattivazione delle cave di travertino delle Fosse e delle Caprine per fornire materiali alla costruzione di [[San Pietro in Vaticano]]. Sembra che in quell'occasione parecchi lavoratori sopraggiunti da fuori venissero a stabilirsi nel paese.
L'aumento degli abitanti è testimoniato anche dal fatto che le conserve d'acqua scavate sotto la Rocca non furono più sufficienti all'approvvigionamento idrico e se ne dovettero approntare altre due.
Nello stesso periodo iniziarono i lavori di selciatura delle vie del borgo. Monticelli era allora un Marchesato costituito tale, con motu proprio di [[papa Pio V]] nel [[1576]], per i meriti della famiglia Cesi padrona del luogo dal [[1550]]. Sotto i Cesi la comunità si diede uno Statuto, che rispecchiava comunque il carattere particolare dei comuni dell'area romana, dipendenti totalmente dal feudo e dai baroni<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
=== Età moderna (1517 - 1798) ===
Con la fine del [[Medioevo]], mutata la situazione politica, diminuiti i pericoli di conflitti locali,
L'industria del travertino e della [[calce]] andarono di pari passo. La necessità di produrre quest'ultima in grande quantità spinse ad ottimizzare la produzione: la pietra calcarea, dunque, invece di essere trasportata dai monti Cornicolani, si ricavava dalle cave stesse del travertino sia utilizzando le scaglie, sia i blocchi di non buona qualità. In questo modo i lavoranti stessi non interrompevano mai la loro attività e tutti gli impianti erano concentrati in un unico punto con notevole risparmio nei trasporti.
Il commercio di questi prodotti fu il volano di un intenso traffico gestito da mercanti dalle grandi capacità imprenditoriali. Ingenti quantità di legno per le fornaci giungevano dai territori di Monticelli, Palombara e Sant'Angelo ma anche da località più lontane come la macchia costiera di [[Ostia (Roma)|Ostia]] ed addirittura della [[Garfagnana]]<ref>Ait-Vaquero: Dai Casali alla fabbrica di San Pietro, Roma 2001, pag. 192</ref>. Nelle miniere dell'alto Lazio ci si procacciava il [[ferro]] per gli attrezzi degli scalpellini, che si reclutavano soprattutto in [[Lombardia]] e [[Piemonte]]. Mentre da [[Cisterna di Latina]] provenivano i [[butteri]] che con i loro [[Bufalo mediterraneo italiano|bufali]] si incaricavano del trasporto.
Si costruì un porto di imbarco in territorio di [[Lunghezza (zona di Roma)|Lunghezza]] dove i carri (lunghi fino a dieci metri, con otto paia di ruote doppie, trainati da 16 bufali) scaricavano il travertino sulle chiatte, governate da un equipaggio di 9 uomini, per il traino fino a Roma. In alcuni periodi la produzione non riusciva a soddisfare la richiesta e per questo fabbricare calce era il risultato di un compromesso tra la scelta del materiale, l'abilità nel disporre i sassi nel forno, (più erano grandi più avevano bisogno di calore) i tempi di cottura (dalle 60 alle 100 ore, alla temperatura di {{M|1000|u=°C}}), la velocità di consegna e la grandezza delle fornaci stesse. Inizialmente erano semplici buche scavate nel terreno in prossimità del luogo di estrazione della pietra, in seguito se ne costruirono di più grandi, di forma conica, con un'ampia bocca inferiore dove porre il combustibile<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
[[File:2006-12-17 12-22 Rom 151 Vatikan Piazza St.Peter von Bernini Kolonnaden.jpg|thumb|left|Il colonnato di [[Piazza San Pietro]] in travertino di [[Tivoli]]]]
Il 31 luglio del [[1656]] il [[Bernini]] firma il contratto per l'edificazione del colonnato di San Pietro il cui disegno finale sarà frutto di una lunga trattativa tra l'architetto e il [[papa Alessandro VII]].
Quattro anni più tardi si stipulano gli accordi per la fornitura del travertino, necessario alle fondazione ed alle 284 [[colonna|colonne]] alte 13 metri con quattro appaltatori: Andrea Appiani, Carlo Piernisani, Giovanni Francesco Ghetti e Bonifacio Berto dove ci si premura di specificare la provenienza del materiale:
{{Citazione|i travertini di qualsivoglia sorta o condizione, e in ogni cava, o posto che siano et anco per la strada di Tivoli eccettuati quelli che si trovano nella cava e parti del signor Pietro Nerli a Monterotondo.|}}
Il contratto specifica anche la durata della fornitura: dal maggio [[1661]] al maggio [[1667]]<ref>cfr: Letizia Lanzetta in: AA.VV., L'ultimo Bernini, Roma 1992</ref>.
Una grande attività, dunque, ferveva lungo i terreni gravitanti sulla via Tiburtina e lungo via della Selciatella; mentre il resto dell'Agro declinava velocemente e si spopolava, Montecelio continua la sua storia fatta di uno sviluppo lento ma continuo, le attività agricole, in particolare [[uva]] e [[vino]], l'attività estrattiva e le fornaci di calce, offrono un relativo benessere testimoniato anche da un persistente flusso migratorio che fa stabilizzare nel paese famiglie provenienti dalle zone appenniniche, in particolare uno studio condotto sugli archivi comunali e parrocchiali ha evidenziato una migrazione dalle [[Marche]]. I lavoratori più richiesti erano i [[Carbonaio|carbonai]] che venivano addetti alla cottura della calce. La corretta disposizione dei blocchi di calcare nella fornace e la cura del fuoco erano le attività più delicate ed in questo i Montecillesi avevano raggiunto una grande maestria per cui la loro produzione era la più richiesta dai costruttori dell'Urbe.
Proprio a causa della incessante attività delle fornaci di calce si estinse la maggior parte dei boschi dei dintorni. === Età contemporanea (1798 - 1944) ===
Nel [[XIX secolo]] il comune di
Dopo il
Monticelli fu uno degli ultimi territori ad essere annessi al Regno d'Italia, poiché si dovette attendere per questo il [[1870]], mentre nel [[1872]] il nome cambierà ufficialmente in Montecelio.
L'arrivo delle numerose delegazioni straniere nella nuova capitale, l'insediamento della classe dirigente piemontese, il riaccendersi della vita culturale non possono che mettere in risalto il profondo degrado economico, ambientale e sociale appena al di là delle [[mura aureliane]].
Una campagna piatta, [[malaria|malarica]], paludosa, incolta, suddivisa in grandi latifondi, popolata stagionalmente
I motivi dell'arretratezza economica erano fondamentalmente due: la malaria e la mancanza di meccanizzazione giustificata, questa, dall'abbondanza di manodopera, dalla scarsezza di personale specializzato e
L'aratura avveniva con rudimentali strumenti trainati da [[bue|buoi]] costretti a ripassare varie volte sul terreno per smuoverlo completamente. Si concimava in modo primitivo, lasciando le greggi sostare sul terreno. Al momento della raccolta si arruolavano numerosi lavoranti stagionali che divisi in gavette (quattro falciatori ed un raccoglitore) erano in grado di mietere circa cinque ettari in dieci giorni. Questo rendeva poco competitiva l'agricoltura rispetto alla [[pastorizia]] che, invece, offriva una resa per ettaro doppia.
La malaria del resto, aveva reso tragicamente inutili tutti i numerosi tentativi compiuti nei secoli precedenti per popolare le campagne. Solo nel [[1899]] si definirono le esatte cause del morbo, la sua propagazione per mezzo della [[zanzara anofele]] e si riuscì a stabilirne la corretta [[profilassi]] a base di [[chinino]]<ref name="cita
[[File:SIMON-JOSEPH-ALEXANDRE-CLÉMENT DENIS VIEW OF MONTICELLI, NEAR TIVOLI.jpg|thumb|Vista di Montecelio agli inizi del [[XIX secolo]]. Opera del pittore Simon-Joseph-Alexandre-Clément Denis.]]
[[File:Trasporto travertino su aniene.jpg|thumb|Blocchi di travertino avviati verso l'[[Aniene]] (fine [[Ottocento]]).]]
[[File:Bonifica Guidonia.jpg|thumb|Lavori di bonifica a Guidonia. Si dissoda il terreno per prepararlo alla coltivazione. Grandi [[erpice|erpici]] spaccano lo strato superficiale duro e calcareo, i blocchi sono portati via mentre si procede allo sterro ed al successivo drenaggio]]
A partire dal [[1900]] iniziò un'imponente campagna profilattica che vide impegnati dottori e volontari della [[Croce Rossa]]. Da luglio ad ottobre ambulanze su carri, cariche di [[chinino]] e strumenti per il primo soccorso, si disperdevano nella campagna romana compiendo un [[censimento]] della popolazione sparsa nelle aziende agricole informandoli sulle procedure per la prevenzione, distribuendo medicinali e curando i contagiati.
Le migliorate condizioni ambientali diedero impulso all'[[agricoltura]] ed ai lavori di [[Bonifica idraulica|bonifica]]. La conseguenza fu un vertiginoso aumento della [[immigrazione]], uomini e donne si affollavano, spesso con le proprie famiglie, in villaggi di capanne in condizioni di grande precarietà.
Nella loro disperata ricerca di lavoro venivano sfruttati dal [[caporalato]] che ne aveva in mano i destini, le donne umiliate, i bambini lasciati a sé stessi quando non avviati precocemente al lavoro.
Dalle relazioni dei medici e degli insegnanti si ricava un resoconto delle reali condizioni di vita di questa popolazione eterogenea e povera, primo nucleo dei centri abitati di Le Fosse (Villalba), Le Sprete (ora Villanova) Castel Arcione, Marco Simone, Tor Mastorta.
Un mutamento che si è inserito in quello più ampio dell'Agro Romano che passò da {{formatnum:5000}} residenti del [[1870]] ai {{formatnum:74000}} degli [[anni 1930|anni trenta]] fino a raggiungere le centinaia di migliaia con l'esplosione delle borgate diventate popolose [[circoscrizione|circoscrizioni]]<ref name="cita-Cardoni-et-al"/>.
Durante la seconda guerra mondiale, tra il 28 ottobre 1943 e il 4 gennaio 1944 la città fu bombardata dagli Inglesi causando la morte di 20 persone<ref>{{Cita web|url=https://www.oltreilpontemontecelio.it/2023/11/10/80-anni-dai-bombardamenti-su-guidonia/|titolo=80 anni di bombardamenti su Guidonia}}</ref>.
=== L'istituzione dell'aeroporto Alfredo Barbieri ===
Durante la [[prima guerra mondiale]] emerse con chiarezza che i recenti sviluppi della tecnica aeronautica conferivano all'Aviazione significative potenzialità belliche, di conseguenza le nazioni contendenti cercarono di accrescere le proprie capacità in questo nuovo tipo di guerra. A tal fine, nel [[1916]] venne decisa la costruzione, in località La Prata, di un campo di addestramento per piloti militari. Questo campo fu intitolato al [[tenente colonnello]] [[Aviatore|Pilota]] [[Alfredo Barbieri]], morto in combattimento il 18 febbraio dello stesso anno. Al termine della Prima guerra, il Campo di Montecelio fu adibito ad attività di ricerca e sperimentazione, e vi fu dislocata la ''Direzione Sperimentale dell'Aviazione''.
[[File:Cartolina Regio Aeroporto Alfredo Barbieri Montecelio.jpg|thumb|Disegno commissionato dal Regio Aeroporto Alfredo Barbieri di Montecelio (1930).]]
[[File:Foto storica stazione di guidonia.JPG|thumb|Stazione ferroviaria Montecelio - S. Angelo, poi stazione di Guidonia (1931).]]
La decisione di collocare, in piena guerra, un aeroporto militare intorno al cinquecentesco Casale dei Prati che ne ospitò il comando, diede un'inaspettata svolta al destino di Montecelio.
Era una zona spopolata al confine di Tivoli, ricca di piatti pascoli e terreni seminativi, servito dalla [[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara|linea ferroviaria Roma-Sulmona]], a cinque chilometri di distanza dall'abitato che offriva la manodopera necessaria per il suo funzionamento.
Costruito una dozzina d'anni dopo il pionieristico volo dei [[fratelli Wright]], a sette anni dal primo brevetto ottenuto dal pilota [[Mario Calderara]], l'aeroporto di Montecelio nasce per l'addestramento di nuove squadriglie di aviatori.
Inizialmente erano usati due campi di volo: uno, il cui asse di simmetria era rappresentato, grosso modo, dalla via Maremmana Inferiore; l'altro, si estendeva quasi fino alla zona che è occupata dalla città di Guidonia<ref>{{cita|Cardoni et al}}.</ref>.
Come campo sperimentale fu scelto quello di Montecelio rispetto a quello di [[Aeroporto di Roma-Centocelle|Centocelle]], ormai troppo vicino alle abitazioni di Roma, e per questo, anche se alla fine del conflitto mondiale l'attività fu drasticamente ridotta e per molti mesi il campo fu deposito di rottami d'aerei, l'aeroporto Barbieri mantenne alcune limitate attività legate al Comando Scuola Aviatori, al Comando Scuola Allievi Osservatori, un Raggruppamento Aerocostieri e Dirigibilisti di Roma e fu sede di una Squadriglia Sperimentale.
=== Primo dopoguerra ===
La rinascita dell'Aeroporto seguì di pari passo quella dell'Aviazione Italiana, ad iniziare dal regio decreto del 28.3.1923 nº 654 che trasformò l'Arma Aeronautica in [[Regia Aeronautica]].
La nuova invenzione, con il suo rivoluzionario impatto con la realtà e le sue strabilianti potenzialità, avevano subito fatto presa nell'immaginario popolare e di chi ne aveva intuito il valore [[propaganda|propagandistico]].
Il [[Fascismo]] aveva mostrato il suo interesse sin dal [[1919]] quando [[Giuseppe Bottai]] indisse nella sede di via degli Avignonesi un'adunata aviatoria da cui prese vita il primo Sindacato Aviatori e il
Nel [[1921]], appena eletto [[deputato]], [[Benito Mussolini]] fondò a [[Montecitorio]] il Gruppo Parlamentare Aeronautico e da primo ministro costituì il [[Ministero dell'aeronautica]] assumendone anche la delega.
[[File:Torre littoria Guidonia.jpg|thumb|left|La Torre Littoria.]]
[[File:Mussolini a Guidonia.jpg|thumb|left|Benito Mussolini durante il discorso di inaugurazione della Città (1937).]]
La [[Regia Aeronautica]], subito dopo la [[Royal Air Force]], fu pertanto la seconda al mondo a strutturarsi in forza armata autonoma e la sua grande stagione coincise proprio con il regime fascista che ne esaltò le possibilità propagandistiche: la ripetuta ricerca di record, i raid transoceanici, segno di una superiorità della tecnologia italiana, ebbero una notevole ricaduta d'immagine. L'aeroporto Barbieri diventò il luogo di incontro di piloti, tecnici ed ingegneri che poterono così scambiarsi una notevole serie di informazioni ed esperienze che contribuirono allo sviluppo degli studi aeronautici e resero famoso nel mondo il nome di Montecelio.
Nel [[1923]] [[Alessandro Guidoni]] venne incaricato di costituire il
[[File:Aeroporto di Montecelio.jpg|thumb
[[File:Guidonia1935.jpg|thumb
[[File:Foto-depoca-la-scritta-da-ripristinare-sul-municipio-di-guidonia.jpg|thumb La costruzione degli edifici del ''DSSE'' fu iniziata, su progetto di Jammarino e Traverso, nel [[1932]] e portata a termine nel [[1935]]. I laboratori, frequentati anche da personale civile, prenderanno il nome di Guidonia, come la città che si fonderà qualche anno più tardi. {{Citazione|Il cielo di Guidonia non puoi pensarlo deserto, silenzioso, cupola vitrea senza incrinature o specchio senza immagini. È sempre vivo d'ali così: sentinelle d'onore, fari diurni che hanno per anima il sole, passioni vestite d'acciaio, sfide dell'uomo all'arcano e alla morte<ref>[[Stanis Ruinas]], ''Viaggio per le città di Mussolini'', [[Bompiani]], 1939, pp. 323-324. Il racconto, dai toni epici e dai termini alati, di una visita a Guidonia è in Marcello Gallian, ''Guidonia'', Torino, Edizione Arione 1940.</ref>|[[Stanis Ruinas]] - da ''Viaggio per le città di Mussolini''}}
Il
Il comune di Guidonia Montecelio venne istituito con [[Regio decreto legge]], firmato da [[Vittorio Emanuele III di Savoia]], il
Nella denominazione del nuovo Ente Amministrativo vennero uniti i centri abitati di Montecelio e di Guidonia, il primo già capoluogo del comune omonimo che come tale fu allora soppresso, il secondo costituito dal primo nucleo della cittadina appena fondata nella piana alle pendici di Montecelio. I territori comunali, pari ad 8104 [[ettaro|ettari]], compresero:
*
*
*
*
All'art. 2 del Decreto costitutivo si precisava:
{{
Così, in pratica, la creazione del nuovo comune si configurò come un ingrandimento territoriale del precedente, pari a circa tre volte la sua superficie originaria. Nonostante il trasferimento della sede comunale a Guidonia, l'archivio storico e così pure i registri anagrafici testimoniano la continuità amministrativa tra i due Enti. Ad esempio, mentre le persone residenti in Montecelio vennero semplicemente trascritte nei Registri Anagrafici del nuovo comune quelle residenti nei territori pervenuti da Tivoli e da Roma furono registrate come immigranti.
Il nuovo [[eponimo]] nacque al fine di onorare la memoria del generale del genio aeronautico [[Alessandro Guidoni]], che nell'intento di provare il funzionamento di un paracadute di nuova concezione si schiantò al suolo presso l'aeroporto militare di Montecelio, costituente il nucleo intorno al quale si svilupperà fino al [[1943]] la "Città dell'Aria" di Guidonia. Nel luogo dell'incidente sorge un monumento a lui dedicato. Guidonia era la [[Cape Canaveral]] degli [[anni 1930|anni trenta]] ed il suo Centro sperimentale, la [[Direzione superiore studi ed esperienze]], era in assoluta avanguardia sugli studi aeronautici. In un articolo il giornalista Bruno Montanari descriveva così la città:
{{Citazione|[...] nella chiara mattina primaverile Guidonia m'appare veramente come quelle famose città del Duemila di cui hanno tanto favoleggiato i fantasisti del cinema: architettura razionale, costruzioni pratiche ed eleganti; spazio, simmetria, estetica nel piano regolatore; respiro, ordine, pulizia nei viali larghi, diritti, lucidi d'asfalto; sinfonia policroma delle facciate, senza eccessi di colore, senza esagerazioni cubiste, senza pugni negli occhi; vita meccanica regolata dal pulsante dei galvanometri e dalle sinusoidi dei diagrammi; cuore elettrico alimentato da vene aeree e sessantamila volt. A Guidonia tutto procede come nei castelli incantati; tocchi un bottone e una lampada si accende da qualche parte, un organismo comincia a ruotare, uno strumento entra in funzione. Qui la magia dell'uomo fabbrica il vento, crea la stratosfera, rapisce all'etere i misteri della propagazione delle onde, misura l'incommensurabile, pesa l'imponderabile".|Bruno Montanari - da ''La Gazzetta del Popolo''}}
Gli eventi bellici avvenuti dopo il [[1943]], in particolar modo il bombardamento del 13 gennaio [[1944]] sulla [[Direzione superiore studi ed esperienze]], non risparmiarono parte delle strutture dell'aeroporto, che vennero distrutte e mai più ricostruite, andando così nel dopoguerra ad essere ridimensionato nelle funzioni, perdendo un enorme patrimonio scientifico e di risorse umane.
[[File:Ex casa del fascio, Guidonia.jpg|thumb|Ex casa del fascio.]]
[[File:Via Leonardo da Vinci a Guidonia.JPG|thumb|Via Leonardo da Vinci a Guidonia.]]
[[File:Residenze degli Ufficiali - Guidonia.jpg|thumb|Abitazioni costruite tra il 1935 e il 1937 adibite a residenze degli Ufficiali.]]
=== Il secondo dopoguerra ===
{{Approfondimento
|larghezza=300px
|titolo=Guidonia in ''Mamma Roma''
|contenuto=[[File:Mamma Roma Guidonia.jpg|border|300px|center]]Il regista [[Pier Paolo Pasolini]] ha ambientato a Guidonia alcune scene del [[film]] ''[[Mamma Roma]]''.
Durante una festa di paese in aperta campagna ben oltre le borgate romane, ''Mamma Roma'', prostituta di provincia interpretata da [[Anna Magnani]], torna a prendere il figlio analfabeta cresciuto a Guidonia per portarlo a Roma nella speranza di una sua elevazione sociale:
{{
|''Mamma Roma'' interpretata da Anna Magnani}}
}}
Il comune di Guidonia Montecelio è passato in un tempo relativamente breve dall'essere una piccola cittadina di provincia alla terza città della regione, superando gli {{formatnum:80000}} abitanti. Lo sviluppo del territorio a partire dal [[secondo dopoguerra|dopoguerra]], e soprattutto dopo gli [[anni 1970|anni settanta]], è stato veloce e caotico e all'insegna della cementificazione del territorio a macchia di leopardo, che l'ha portato a diventare prevalentemente una zona dormitorio a buon mercato rispetto alla vicina e più cara capitale<ref>{{cita web|http://www.tibursuperbum.it/ita/escursioni/guidonia_montecelio/NascitaGuidonia.htm|La nascita di Guidonia|9 gennaio 2009}}</ref>.
La scarsa attenzione allo sviluppo urbanistico è stata mantenuta dalle varie giunte che si sono succedute negli ultimi trent'anni
Nel dopoguerra e fino agli [[Anni 1960|anni sessanta]] l'economia del territorio ruotava intorno all'aeroporto militare, alle attività industriali delle cementerie e delle cave ed una consistente attività agricola con coltivazioni di [[tabacco]], [[triticum|grano]], [[Olea europaea|ulivo]] e [[Vitis|vite]].
L'espansione urbanistica era di bassa intensità e legata alla realizzazione di case di abitazione da parte degli stessi proprietari.
Un territorio relativamente ricco di verde e con ampi spazi di terreno agricolo che separavano le varie frazioni, che complessivamente ospitavano meno di
L'uscita dalla guerra e una forte tradizione di [[Sinistra (politica)|sinistra]] ha visto il governo del territorio ben saldo nelle mani dell'allora [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]] che, con alleanze con gli altri partiti della sinistra ([[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]], [[PSDI]]), ha governato i primi 29 anni della storia democratica del comune.
All'inizio degli [[Anni 1970|anni settanta]] la situazione
* L'Unicem
* Le cave di travertino
* Le politiche di espulsione da parte del comune di Roma e la mancanza di alloggi a prezzi moderati nella città di Roma
* All'interno del Partito Comunista Italiano, e non solo,
[[File:Protesta Apertura Discarica Inviolata.jpg|thumb
[[File:Palazzi a Colle Fiorito - Guidonia (RM).jpg|thumb La popolazione nel frattempo Ed è proprio grazie a questo cambiamento radicale di concepire il territorio e le sue dinamiche politico-sociali che l'espansione edilizia e residenziale assunse, negli anni settanta-ottanta, la propria fisionomia espansiva. Nacquero e si svilupparono svariati centri abitativi: Villanova, Villalba, Setteville, Colleverde. L'asse tiburtino cambiò aspetto, a causa dell'incremento di insediamenti industriali, soprattutto nell'area di Settecamini, ma con forti ricadute sui suoi immediati dintorni.
A livello politico, venne colta l'occasione per nuovi protagonismi, per gli arricchimenti facili, per un saccheggio selvaggio del territorio. La pressione di Roma, i nuovi posti di lavoro e l'offerta di suolo con nuova destinazione d'uso (da agricolo in abitativo) crearono una situazione di "malaffare diffuso", che emerse ancor più negli [[Anni 1980|anni ottanta]].
L'imprenditoria d'assalto, legata alla monocultura dell'edilizia, condizionò pesantemente la vita politica guidoniana, giungendo a subordinare le scelte del Consiglio comunale e delle varie amministrazioni che cambiavano a ritmo sostenuto, inanellando coalizioni che cadevano sempre sulle scelte legate all'urbanistica.
Al trionfo del malaffare diede limitata risposta, negli [[Anni 1990|anni novanta]], la magistratura con arresti<ref>{{Cita news|autore=Haver Flavio|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/novembre/25/manette_con_bis_co_10_9211256117.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520054819/http://archiviostorico.corriere.it/1992/novembre/25/manette_con_bis_co_10_9211256117.shtml|titolo=Le manette con il bis|pubblicazione=http://archiviostorico.corriere.it/|giorno=25|mese=11|anno=1992|accesso=30 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> e processi, conclusisi, il più delle volte, con amnistie, scadenza dei termini, assoluzioni parziali. Nel frattempo, non cessavano di nascere nuovi insediamenti (Marco Simone, Casal Bianco, Setteville Nord, Colle Fiorito, Colle Largo, Parco Azzurro) e continuava la devastazione del territorio con l'introduzione nel [[1986]] della [[Discarica dell'Inviolata]].
Alla sostanziale dipendenza dei partiti politici dagli appetiti imprenditoriali ha fatto da contraltare, nell'ultimo ventennio, una forte ed agguerrita opposizione di associazioni e comitati attraverso manifestazioni di piazza, denunce, ricorsi e invasioni della sala consiliare. Il distacco tra politica e cittadinanza, tra gestione amministrativa e bisogni collettivi è stato più volte colmato dal volontariato<ref>{{Cita news|autore=Federica Addari|url=http://www.xlgiornale.it/public/xl/XL_n09_2009.pdf|titolo=Finalmente il 118 a Guidonia|pubblicazione=http://www.xlgiornale.it/|giorno=7|mese=05|anno=2009|pagina=3|accesso=7 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722070151/http://www.xlgiornale.it/public/xl/XL_n09_2009.pdf }}</ref>.
[[File:Panoramica cementerie buzzi unicem guidonia.jpg|thumb|Le cementerie Buzzi Unicem a Guidonia]]
L'edificabilità di molte zone tuttora ancora verdi ha permesso un continuo aumento della popolazione grazie anche alla vicinanza con Roma. Le amministrazioni che si sono succedute nei decenni hanno permesso un'edificazione intensiva e caotica, con scarsi servizi per una così grande popolazione.
L'immagine originale di Guidonia è stata negli ultimi decenni modificata. La sua crescita disordinata ha completamente alterato il primitivo impianto, soprattutto per quanto concerne le infrastrutture e gli spazi verdi. Il risultato di ciò è stata l'inesorabile perdita dell'originale carattere organico di "comune corredato di tutti i servizi e gli edifici di carattere pubblico occorrenti alla vita e all'amministrazione di un nuovo comune autonomo" che era alla base della sua fondazione.
[[File:Guidonia_Montecelio-Gonfalone.png|100px|destra]]
La prima descrizione dello stemma la fornisce lo storico monticellese Angelo Picchetti ([[1595]]-[[1668]]) che lo reputa antico di secoli: una cornacchia su tre colli con la scritta S.P.Q.C., ''Senatus PopulusQue Corniculanus''.<br />Grazie alle ricerche del già citato Piccolini e ai più recenti approfondimenti della locale sezione del Gruppo Archeologico Latino, con delibera del [[consiglio comunale]] n. 515 del 27 dicembre [[1986]] si è pervenuti alla sua istituzionalizzazione nei seguenti termini:
; Stemma
{{Citazione|[[Partito (araldica)|Partito]]: al 1º rosso, alla [[Banda (araldica)|banda]] d'oro, caricata delle lettere maiuscole S.P.Q.C.; al 2º azzurro, ai tre monti di verde, su quello di mezzo più alto una [[Cornacchia (araldica)|cornacchia]] al naturale, rivolta a destra. Lo stemma è cimato dalla corona turrita del comune.}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo partito di azzurro caricato dell'arma sopra descritta ed ornato di cordoni e frangia d'oro.}}
=== Onorificenze ===
Con un [[decreto del presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] del 4 aprile 2011 viene concesso al comune di Guidonia Montecelio il titolo di [[Città d'Italia]], «in quanto essa risulta essere un ammirevole esempio di città di fondazione del periodo architettonico razionalista [
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
I luoghi di maggior interesse storico e architettonico nel Comune si possono sommariamente individuare in due punti, quelli presenti nella paese millenario di [[Montecelio]], ricco di chiese storiche e [[Architettura medievale|scorci medievali]], e quello
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa di Guidonia.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria di Loreto.]]
* [[Chiesa di San Giovanni Evangelista (Guidonia Montecelio)|Chiesa San Giovanni Evangelista]]; è stata edificata nel [[XVIII secolo]], sorge sul luogo di una chiesa più antica San Giovanni in Forcella.
* Chiesa Conventuale di San Michele; nacque nel [[1724]] sulle rovine del ''Castrum'' di Monte Albano, e fu progettata dall'architetto romano [[Benedetto Alfieri]], in stile [[neobarocco]].
* Chiesa di San Lorenzo; è la chiesa più antica a Montecelio, costruita vicino alle mura castellane. Don Benardino Panicola fu il primo restauratore. Con il restauro del [[1751]] la chiesa assunse l'aspetto definitivo con la costruzione della facciata. L'ultimo restauro fu effettuato dal Parroco Don Celestino Piccolini che fece ridipingere il soffitto. L'interno è costruito da una sola [[navata]].
* Chiesa di San Antonio Abate; la prima notizia della chiesa risale al [[1520]], con un elenco dei parroci contenuto nel manoscritto Tresciani. La piccola chiesa fu restaurata più volte.
*chiesa di Sant'Edoardo; la piccola chiesa fu distrutta durante gli eventi bellici dell'ultimo secolo
* Chiesa di Santa Maria di Loreto; è stata edificata nel [[1938]] su progetto di [[Giorgio Calza Bini]], insieme al intero progetto della nuova città di Guidonia. Sorge in collina, quasi come un santuario, in posizione dominante sulla città. Doveva, nelle intenzioni, essere al centro del futuro sviluppo abitativo com'è da tradizione delle città italiane che hanno tratto la loro origine dall'addensarsi successivo di abitazioni intorno alla Chiesa. Una sola grande navata rettangolare, una piccola cupola in fondo all'[[abside]] è dipinta una grande Madonna, due angeli sorreggono la Santa Casa di Nazareth. La Madonna è raffigurata in atto di mostrare il suo Bambino a protezione della città, che vede alla sua destra, e dell'aeroporto simboleggiato da alcuni aerei in volo e degli [[hangar]] alla sua sinistra.
=== Architetture civili ===
[[File:Ex casa del fascio e torre littoria, Guidonia.jpg|thumb
[[File:Monumento ad Alessandro Guidoni - Guidonia.jpg|thumb *
* *
=== Architetture militari ===
[[File:Momento ai caduti Guidonia dettaglio.jpg|thumb|Monumento di Caduti.]]
* La Rocca; edificata nel [[XIV secolo]] in Montecelio, a guardia dell'ingresso sul lato est. L'ingresso principale venne situato in una rientranza delle mura. Sotto gli [[Orsini]], si cercò di adeguare il vecchio castello alle esigenze della moderna tattica basata sulle armi, pertanto venne raddoppiato l'intero circuito murario con uno spesso bastiano a "scarpa" largo alla base oltre tre metri, che è parzialmente crollato. Solo nel [[1979]] iniziò un restauro conservativo ad opera della Sovrintendenza ai monumenti del Lazio.
=== Monumenti ===
*
*
*
=== Aree naturali ===
[[File:Boschi situati nel Parco
Sul territorio del comune si trova
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="float:
| colspan="2" align="center" | '''Evoluzione storica della popolazione di Montecelio'''
|-
Riga 497 ⟶ 507:
|-
|[[1782]]
|{{formatnum:1403}}<ref>Nel [[1656]], data di inizio dei censimenti pontifici, risiedevano in ''Monticelli'' 692 persone, esclusi i bambini al di sotto dei tre anni che in quel censimento non vennero conteggiati. Ma in poco più di un secolo la popolazione si era praticamente raddoppiata e nel
|-
|[[1881]]
|{{formatnum:2668}}
|-
|[[1901]]
|{{formatnum:3195}}
|-
|[[1911]]
|{{formatnum:3408}}
|-
|[[1921]]
|{{formatnum:3763}}
|-
|[[1931]]
|{{formatnum:4269}}<ref>Anacleto Cardoni, Laura Cerqua, Egle Giorgi, Luciano Messa, Gianluca Modeo, Mario Pirro e Maria Sperandio, ''Guidonia Montecelio: L'Acqua - La Pietra - L'Aria''
|-
|}
{{Demografia/Guidonia Montecelio}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri sono 11.618, pari al 13,26% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
=== Lingue e dialetti ===
Oltre alla [[lingua italiana]], a Guidonia non sono ufficialmente riconosciute altre lingue. Come nel resto dell'area metropolitana di Roma vi è una forte diffusione del [[dialetto romanesco]].
{{cn|Nella località di Montecelio, è usato - soprattutto dalla popolazione più anziana - un dialetto sabino, simile al "Tiburtino" parlato a Tivoli e ai dialetti parlati nei confinanti comuni di Marcellina, Palombara Sabina, Mentana e Sant'Angelo Romano.
In tale zona a volte anche i giovani, tendono a mescolare il romano con il locale dialetto dei paesi confinanti.}}
===
La popolazione è in prevalenza cristiana cattolica, il comune rientra in parte nella [[diocesi di Tivoli]] e in parte nella [[diocesi di Roma]].
; Santo patrono
Santa patrona del comune di Guidonia è la [[Basilica della Santa Casa#Madonna nera|Madonna di Loreto]]. Il giorno festivo ricorre il 10 dicembre, ma si festeggia la 3ª domenica di settembre.<br />Ogni frazione ha inoltre un suo santo patrono legato alla parrocchia:
* [[Remigio di Reims|San Remigio]]: Colleverde
* [[Filippo Neri|San Filippo Neri]]: Colle Fiorito (conosciuto anche come ''Collefiorito'')
* [[San Giovanni Evangelista]]: Montecelio
* [[San Giuseppe Artigiano]]: Villanova
* [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria del Popolo]]: Villalba
* [[Luigi Gonzaga|San Luigi Gonzaga]]: La Botte
=== Tradizioni e folclore ===
{{cn|Festeggiamenti in onore di Maria SS. Immacolata: nel borgo storico di Montecelio la sera dell'ultima domenica di agosto si svolge una processione con una statua della Vergine lungo la via che circonda il convento di San Michele.
Festeggiamenti in onore di san Michele Arcangelo: nel borgo storico di Montecelio, nell'ultima domenica di settembre, si svolge la ''Sfilata delle Vunnelle'', nella quale i giovani del paese indossano costumi tipici risalenti al [[XIX secolo]].
<ref>"Montecelio in festa"</ref>}}
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* All'interno dell'[[Aeroporto di Guidonia|Aeroporto Militare "Alfredo Barbieri"]] di Guidonia, è presente il ''Centro di Selezione'' dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]]<ref>{{cita web|http://www.aeronautica.difesa.it/cgs/censel/
|Centro di Selezione A.M.|12/01/2009}}</ref>.
* All'interno del ''Centro Agroalimentare Roma'' è presente l'ufficio dalla [[Agenzia delle
=== Qualità della vita ===
==== Problematiche
[[File:Panoramica ravvicinata Inviolata.jpg|thumb|La discarica dell'Inviolata.]]
Prima del 2008 la presenza di varie fonti di inquinamento, compresa la discarica nella quale versano rifiuti circa 50 comuni, non garantisce una buona [[qualità dell'aria]]. Nel [[2006]] vi sono stati 89 sforamenti dei [[PM10]] contro i 35 previsti per legge, situazione aggravata dalla presenza in questi territori di attività come le cementerie [[Buzzi Unicem]]<ref>{{cita web|http://wt.buzziunicem.it:8000/sme-guidonia/|BUZZI UNICEM S.p.A.- Stabilimento di Guidonia punto di Emissione n.11|10 gennaio 2009}}</ref><ref name="Emissioni cementerie">{{cita web | 1 = http://www.legambienteguidonia.org/dossier/ValutazioneQualitaAriaGuidonia2006.pdf | 2 = Valutazione della qualità dell'aria nel Comune di Guidonia | 3 = 21 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130927054603/http://www.legambienteguidonia.org/dossier/ValutazioneQualitaAriaGuidonia2006.pdf | urlmorto = sì }}</ref> che nel panorama regionale risulta essere nel 2007 l'impianto più impattante in termini di [[Anidride carbonica|CO2]] con {{formatnum:1084450}} tonnellate di anidride carbonica emesse<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.unonotizie.it/3814-buon-compleanno-kyoto-trenta-pinguini-sfilano-a-roma.php|titolo=Buon compleanno Kyoto! Trenta pinguini sfilano a Roma|pubblicazione=http://www.unonotizie.it/|giorno=12|mese=02|anno=2009|accesso=16 febbraio 2009}}</ref>.
La [[Buzzi Unicem]], presenza industriale storica nel territorio di Guidonia Montecelio, ha negli anni settanta ampliato il proprio stabilimento diventando tra i più grandi in Europa per la produzione di cemento. Il tributo pagato dalla popolazione è stato enorme: forte aumento delle emissioni nocive<ref name="Emissioni cementerie"/><ref>{{Cita news|autore=Elena Ceravolo|url=http://www.settevilleincomune.com/it/articolo.asp?articolo=141|titolo=Cementificio Buzzi Unicem: sequestro del deposito abusivo di carbone|pubblicazione=Il Messaggero|giorno=2|mese=02|anno=2007|accesso=9 gennaio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090204220814/http://www.settevilleincomune.com/it/articolo.asp?articolo=141 }}</ref> e deturpamento del territorio con la scomparsa di intere colline per l'escavazione del calcare.
Alle cementerie si aggiungono le attività estrattive del travertino che incidono fortemente sulla presenza in atmosfera delle polveri sottili.
L'escavazione del travertino fatta senza una programmazione e senza il controllo delle istituzioni ha generato, oltre la nocività delle polveri, dei crateri ai lati della via Tiburtina che, in aggiunta al fenomeno delle [[subsidenza|subsidenze]], hanno reso quella porzione di territorio inutilizzabile per qualsivoglia scopo. Negli ultimi anni, con l'esaurimento dei banchi di escavazione del travertino, la riduzione degli addetti provoca licenziamenti e difficoltà economiche per centinaia di famiglie<ref>{{Cita news|autore=Anna Laura Consalvi|url=http://www.dentromagazine.com/archivio_numeri/numero42anno5.pdf|titolo=Crisi dell'acqua: sulle cave si allunga l'ombra della cassa integrazione|pubblicazione=http://www.dentromagazine.com/|giorno=28|mese=11|anno=2008|pagina=3|accesso=9 gennaio 2009|urlmorto=sì}}</ref>.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
Guidonia Montecelio è dotata di sette biblioteche di cui cinque comunali:
* Biblioteca Comunale di Colleverde e soci
* Biblioteca Comunale di Guidonia
* Biblioteca Comunale di Montecelio
* Biblioteca Comunale di Setteville
* Biblioteca Comunale di Villalba
* Biblioteca del Centro ricerche [[Buzzi Unicem|Unicem]]
==== Scuole ====
'''Scuole secondarie'''
Il comune ospita diversi istituti di [[Scuola secondaria di secondo grado]], ma solo di orientamento tecnico-scientifico.
==== Musei ====
* ''Museo Rodolfo Lanciani''. Già ''Antiquarium''. Inaugurato nel marzo [[2000]]. Si trova nello storico centro palazzetto dell'ex oratorio che affaccia proprio sulla piazza principale di Montecelio. Tenuto conto della non eccessiva ampiezza dei locali espositivi, l'itinerario museale offre una documentazione completa delle culture succedutesi nel territorio comunale a partire dalla preistoria, con particolare riguardo all'aspetto prevalente e di maggiore valenza presente, la tipologia della villa romana nei suoi aspetti rustico e rustico-residenziali. Nel 2011 l'Antiquarium si trasferisce presso l'ex Convento San Michele ed ospita da aprile a novembre 2011 la mostra “Archeologi tra '800 e '900. Città e monumenti riscoperti tra Etruria e Lazio antico”. La mostra segna il ritorno della [[Triade Capitolina]] a Guidonia Montecelio. L'8 novembre Direzione Generale per le Antichità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha autorizzato il deposito temporaneo del materiale archeologico presso il nuovo Museo Civico “Rodolfo Lanciani” sancendo di fatto la nascita del Museo Civico che l'amministrazione intitola a [[Rodolfo Lanciani]].
* ''Museo della Via Cornicolana''. Si trova nella cripta della chiesa di Santa Maria a Setteville in quanto durante la costruzione di questa chiesa venne scoperto il tracciato dell'antica strada romana (Gemina via Tiburtina) che dipartendosi dalla Tiburtina all'altezza di Setteville si dirigeva verso Guidonia, passava sotto Montecelio e proseguiva verso la Sabina. Grazie alla collaborazione tra la Curia Romana, la Soprintendenza archeologica del Lazio il tracciato della strada romana è stato conservato nella Cripta che ospita anche numerosi reperti antichi provenienti dal territorio e da recuperi fatti dalle Forze dell'ordine
* ''Museo Civico'', dedicato alla fondazione di Guidonia;<ref>{{Cita web|url=https://www.tivoliguidoniacity.com/post/guidonia-montecelio-nasce-il-museo-civico-della-citt%C3%A0-mercoled%C3%AC-26-aprile-la-presentazione|titolo=Guidonia Montecelio: Nasce il Museo Civico della città, mercoledì 26 aprile la presentazione|accesso=29 luglio 2024}}</ref>
* ''Archivio storico San Michele'', nei locali concessi al Comune dalla Soprintendenza.<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/zone/guidonia/museo-storico-san-michele-montecelio.html|titolo=La storia di 'Monticelli' dal '500 al 1937: apre l'archivio storico del San Michele|accesso=29 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sabap-rm-met.beniculturali.it/it/430/scavi-ricerche-valorizzazione-e-musealizzazione/1801/guidonia-montecelio|titolo=Guidonia Montecelio|accesso=29 luglio 2024}}</ref>
* ''Museo della D.S.S.E.'', nel locale aeroporto dell'Aeronautica Militare, espone velivoli, armamenti ed equipaggiamenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.aeronautica.difesa.it/2022/01/10/centenario-a-m-inaugurazione-dsse/|titolo=Inaugurazione DSSE|accesso=4 novembre 2024}}</ref>
=== Cucina ===
La cucina guidoniana non si distingue praticamente in nulla dalla [[cucina romana]], se non per alcuni prodotti tipici di Montecelio tra i quali spiccano le pinciarelle, tradizionale piatto di [[pasta]], fatta con [[acqua]] e [[farina]] mescolata e modellata a mano tipo grossi [[spaghetti]], che viene condita con [[sugo (gastronomia)|sugo]] semplice di [[pomodoro]] fresco appena scottato, e con del formaggio locale tipo [[pecorino]]. Dal [[1996]], nel mese di settembre, si tiene a Montecelio la ''Sagra delle Pinciarelle'', una manifestazione culinaria dedicata a questo piatto che attira ogni anno più di {{formatnum:5000}} visitatori<ref>{{Cita web|http://www.montecelio.net/montecelio/sagra_pinciarelle.htm|titolo= Sagra delle Pinciarelle a Montecelio|sito=montecelio.net}}</ref>.
=== Eventi ===
* Nella pineta di Via Roma si è svolto dal [[2000]] al fino al [[2005]] il [[Fairylands festival]], festival di [[musica celtica]]. Il festival si è tenuto nuovamente nel 2011, 2012, 2013, 2017, 2023, 2024 e 2025.<ref>Fonte:[http://www.sitopreferito.it/notizie-guidonia/1587-GUIDONIA-V-edizione-del-Fairylands-Festival.html Sitopreferito.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722053115/http://www.sitopreferito.it/notizie-guidonia/1587-GUIDONIA-V-edizione-del-Fairylands-Festival.html |data=22 luglio 2011 }}</ref>
* Presso Villa Mura si sono disputate cinque edizioni di Miss Guidonia: 2019 con la vittoria di Marika D’Urzo, 2022 con Alessia Bindar prima classificata, 2023 con il successo di Sofia Vasco, 2024 con la vittoria di Michelle Mele e 2025 con Maria Vittoria Chichi prima classificta. La terza edizione, svoltasi il 6 luglio 2023, è stata presentata dalla showgirl Manila Nazzaro (vincitrice di Miss Italia nel 1999).
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Palazzo del comune, ex casa del fascio e torre littoria, Guidonia.jpg|thumb|Palazzo del Comune, ex casa del fascio e torre Littoria]]
[[File:Case popolari di Guidonia.JPG|thumb|Case popolari costruite tra il 1935 e il 1937 con il progetto originale della città]]
[[File:Montecelio.JPG|thumb|Panorama della frazione di Montecelio]]
L'architettura della zona progettata intorno all'[[Aeroporto di Guidonia]] riprende lo stile razionalista impostato su un sistema gerarchico della disposizione degli edifici come nelle altre città fondate nel [[ventennio fascista|ventennio]], con un ampio uso del travertino locale. Il progetto rispecchia ancora la trazione di città moderna disegnata per accogliere e separare le classi sociali. Così lungo viale Roma, accanto all'aeroporto, sono ubicate le residenze degli ufficiali: villette, mono o bifamigliari, con giardino; lungo via Leonardo da Vinci troviamo gli alloggi dei sottufficiali e degli operai specializzati, degli impiegati e man mano che si sale verso la Piazza Municipale, decresce il ruolo sociale degli inquilini<ref>Anacleto Cardoni, Laura Cerqua, Egle Giorgi, Luciano Messa, Gianluca Modeo, Mario Pirro e Maria Sperandio, ''Guidonia Montecelio: L'Acqua - La Pietra - L'Aria'', p. 108.</ref>.
Nel dopoguerra sorgono a macchia di leopardo intorno al nucleo originale della città delle abitazioni di fattura grezza difficilmente alte più di due piani, per la maggior parte costruite abusivamente, con tutti i problemi di gestione urbanistica annessi.
Negli anni ottanta con l'aumento del prezzo delle case di Roma molti costruttori e cooperative hanno scelto di costruire edifici, anche di edilizia popolare ed economica, alti anche più di cinque piani simili a quelli realizzati a [[Tor Bella Monaca]] e a [[Corviale]] nel comune di Roma. Anche in questo caso, come nelle altre due zone romane, la scarsa mancanza di servizi ed opere pubbliche collegati a queste realizzazioni edilizie ha determinato diverse situazioni di degrado.
Lo sviluppo veloce dell'edilizia ha provocato nel tempo l'aggregazione di quartieri distanti tra loro. Le varie circoscrizioni mantengono comunque un'autonomia tra di loro e per i servizi spesso si appoggiano frequentemente ai comuni limitrofi, in particolare le frazioni che si trovano sulla via Tiburtina fanno spesso riferimento a Roma o a Tivoli, anche a conseguenza della carenza di alcuni servizi pubblici essenziali come ad esempio gli ospedali.
L'antico borgo di Montecelio ha rilevanza storica, ma difficilmente viene visto come centro della città. Più frequentemente è il quartiere sorto intorno all'aeroporto di Guidonia ad essere considerato come centro cittadino.
Nell'ultimo decennio la maggior parte dei nuovi edifici sono villette a schiera o bifamiliari, sviluppate principalmente nelle località di Marco Simone e Setteville Nord<ref>{{Cita news|autore=Yari Riccardi|url=http://www.dentromagazine.com/edizioni/11_27_03_2009.pdf|titolo=Guidonia si conferma terza città del Lazio|pubblicazione=http://www.dentromagazine.com/|giorno=27|mese=03|anno=2009|pagina=4|accesso=30 marzo 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709013254/http://www.dentromagazine.com/edizioni/11_27_03_2009.pdf }}</ref>.
===
Secondo l'articolo 1 dello Statuto Comunale nel comune sparso si trovano le seguenti frazioni:<ref>{{Cita web|url =http://static.guidonia.org/uploads/Statuto-Comunale-Del.-34-2001.pdf|titolo = Statuto Comunale/Art. 1|accesso = 14 gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-03-25&atto.codiceRedazionale=000R0013|titolo=Gazzetta Ufficiale/Al contrario di quanto indicato nello statuto comunale la frazione di Tor Lupara non fa parte del territorio comunale a seguito della nascita del Comune di Fonte Nuova, che ne ha inglobato il territorio per effetto della L.R. 25/1999|accesso=2021-03-09}}</ref>.
* Guidonia;
* Villanova; fino agli [[anni 1960]], veniva chiamata "Le Sprete", toponimo già registrato nel [[XVII secolo]], di origine incerta, forse da ricondurre alla ''Vallis Pretis'' (dal latino, valle della pietra) con riferimento alle pietrosità e alla durezza del suolo della zona)<ref>Il particolare dell'antico nome di Villanova viene registrato e documentato in diversi libri, tra i quali spicca quello scritto su [[Villalba (Guidonia Montecelio)|Villalba]], di [[Vittorio Messa]], del 1998.</ref>. È una delle più popolose località del comune, sono presenti una scuola elementare, una scuola media e la chiesa di Villanova, intitolata a [[San Giuseppe Artigiano]], edificata nel 1960<ref>{{Cita web|url =http://www.parrocchiasangiuseppeartigiano.it/|titolo =Parrocchia di San Giuseppe Artigiano|accesso = 13 gennaio 2021}}</ref>.
* [[Villalba (Guidonia Montecelio)|Villalba]]; si trova in una zona ricca di giacimenti di [[travertino]] e le prime abitazioni sorsero lungo la ''via delle Cave'', che si dipartiva dalla via Tiburtina verso nord, destinata al trasporto dei blocchi dalle cave.
* La Botte;
* Setteville; vi si trova la parrocchia di Santa Maria a Setteville, fondata nel 1973.<ref>{{Cita web|url =https://www.santamariasetteville.com/la-storia|titolo = Parrocchia Santa Maria a Setteville|accesso = 4 febbraio 2020}}</ref>
* Albuccione;
* [[Montecelio]]; sorge su due alture che furono occupate in epoca preistorica e arcaica (sec. [[X secolo a.C.|X]]-[[V secolo a.C.|V]] a.C.) da un centro urbano tradizionalmente identificato con la città latina di [[Corniculum]] (patria secondo la tradizione di [[Servio Tullio]]), che cessò di esistere dopo essere stata sottomessa a [[Roma]].
* [[Colleverde]]; abitato in [[epoca romana]], come attesta un ipogeo in località Parco Azzurro forse riconducibile ad un sobborgo di [[Nomentum]] o [[Crustumerium]].
* Colle Fiorito (o ''Collefiorito''); nasce nei primi anni dopo la [[seconda guerra mondiale]], anche se il territorio già dalla fine del [[XIX secolo]] era occupato dalle capanne di pastori transumanti. Nel [[1946]] Colle Fiorito (che allora si chiamava ''Valle Stregara'') era un territorio senza vegetazione e molto sassoso e non presentava nessuna risorsa importante, con appena tre famiglie di pastori stanziate.<ref name="Simone Saccucci">{{Cita|Se sentivano le rane nel fiumiciattolo. Raccontando Colle Fiorito, 2017}}.</ref>
* Bivio di Guidonia;
* Castel Arcione;
* Casa Calda;
* [[Marco Simone (Guidonia Montecelio)|Marco Simone]]; vi si trova un castello risalente circa all'anno 1000 e la chiesa di Santa Maria dell'Orazione eretta nel 1989 e inaugurata nel 2002.
Il comune di Guidonia Montecelio nel suo territorio conta altre [[Località abitata|località abitate]]: Pichini, Poggio Fiorito, Colle Spinello, Colleverde II, Laghetto,<ref>{{Cita web|url =https://www.tuttitalia.it/lazio/48-guidonia-montecelio/|titolo = Guidonia Montecelio/Fonte di approfondimento|accesso = 3 febbraio 2020}}</ref> Setteville Nord<ref>{{Cita web|url =https://www.lapresse.it/cronaca/2019/04/03/autobus-in-fiamme-tragedia-sfiorata-per-i-bambini-di-setteville-nord/|titolo = Autobus in fiamme, tragedia sfiorata per i bambini di Setteville Nord|accesso = 4 febbraio 2020}}</ref>, Villaggio Azzurro.
[[File:Cave di travertino - Guidonia.jpg|thumb|Cave di travertino.]]
[[File:Impianto Buzzi Unicem - Guidonia.JPG|thumb|upright|Parte dell'impianto Buzzi Unicem]]
L'economia del territorio si basa prevalentemente sull'[[industria]] e sui [[servizi]].
Le imprese registrate alla fine del [[2006]] risultavano essere 5165. 1334 le imprese artigiane con un'incidenza del 25,8% sul totale. 22 gli sportelli bancari disponibili nel territorio al termine del 2005 per quasi 500 milioni di [[euro]] di depositi.
29730 le unità immobiliari rilevate nel 2004, con prezzi di acquisto {{TA|al m²}} che variavano nel 2006 per il residenziale dai {{M|1450|u=€}} di [[Villalba (Guidonia Montecelio)|Villalba]] ai {{M|2200|u=€}} di Pichini, mentre per il commerciale il valore medio si attestava allora tra un massimo di {{M|2600|u=€}} nel centro storico di Montecelio a {{M|2200|u=€}} di Villalba. Dati riferiti ancora al 2004 per il valore medio dell'imponibile [[IRPEF]] degli abitanti di Guidonia che allora ammontava a {{M|20458|u=€}}, superiore alla media della [[Provincia di Roma]], {{M|19488|u=€}}. Nella graduatoria provinciale Guidonia Montecelio si collocava nel 2004 al 30º posto<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.xlgiornale.it/public/xl/XL_n20_2008.pdf|titolo=Guidonia Montecelio: radiografia|pubblicazione=http://www.xlgiornale.it/|giorno=20|mese=11|anno=2008|pagina=13|accesso=11 gennaio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722070221/http://www.xlgiornale.it/public/xl/XL_n20_2008.pdf }}</ref>.
I dati del censimento [[1991]] indicavano in oltre {{formatnum:13000}} persone le persone che giornalmente si spostavano verso Roma, sostanzialmente un adulto su 4.
In passato l'[[agricoltura]] e la [[pastorizia]] sono state per secoli le attività economiche trainanti ma, mentre la seconda è praticamente scomparsa lasciando poche tracce, la prima ha segnato maggiormente il territorio, favorendo lo stabilirsi di primi nuclei abitativi sia a Le Fosse (Villalba, Villanova) e Valle Stregara (Colle Fiorito), sia nelle grandi aziende terriere ora sostituite dagli abitati di Colleverde, Setteville e Marco Simone e sia nei piccoli poderi di bonifica di La Botte e Le Pantanelle affidati agli ex combattenti intorno al [[1910]].
È uno dei comuni della provincia di Roma il cui territorio è compreso nell'area di produzione dell'olio di oliva [[Sabina (olio di oliva)|Sabina (DOP)]].
=== Industria ===
[[File:Merck Serono a Guidonia.jpg|thumb|upright|left|Ingresso della [[Merck Serono]].]]
[[File:L'Aquapiper di Guidonia.jpg|thumb|Il [[parco acquatico]] [[Aquapiper]].]]
L'industria storica è quella legata all'estrazione del [[travertino]] e alla fabbricazione della [[calce]], che hanno dato nei secoli passati un relativo benessere economico ai Monticellesi. Le ultime calcare chiusero a metà dello scorso secolo. Col tempo ha acquisito grande rilevanza economica il cementificio della [[Buzzi Unicem|Unicem]].
L'estrazione del travertino invece, pur se proseguita ininterrottamente da almeno sei secoli, ha avuto ricadute sociali notevoli solo dal primo dopoguerra, quando la produzione si è stabilizzata con l'apertura dei mercati esteri.
Dal secondo dopoguerra il comune si è aperto all'immigrazione di [[operaio|operai]] ed [[impiegato|impiegati]] delle aziende di Roma. In molti casi i terreni agricoli hanno aumentato fino a mille volte il loro valore quando sotto spinte speculative, il cambiamento della destinazione d'uso li ha resi edificabili.
Guidonia è sede del Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano. La vicina [[Tivoli]] detiene il restante 20% del travertino, estratto da {{formatnum:2500}} anni, utilizzato nelle opere pubbliche già dagli [[antichi romani]] e richiesto in tutto il mondo.
Presenta grandi aziende produttive tra le quali il cementificio Buzzi Unicem e la grande industria farmaceutica [[Merck Serono]], tre zone industriali nelle quali risiedono importanti aziende; inoltre è adiacente al Tecnopolo Tiburtino del comune di Roma dove sono presenti centinaia di aziende ''high tech'' e di servizi.
La vicinanza con la Capitale, e il relativo prezzo più basso degli immobili, ha indotto il territorio ad una forte edificazione con conseguente economia delle attività legate all'edilizia.
===
[[File:Panoramica
Ospita nel suo territorio il CAR, [[Centro Agroalimentare Roma]]. Nel proprio territorio insiste inoltre la riserva mineraria termale, non sfruttata dalla città di Guidonia ed in concessione alla vicina [[Tivoli]], mentre nella stagione estiva è aperto il [[parco acquatico]] [[Aquapiper]]. Vi è poi il centro commerciale "Tiburtino Shopping Center", situato nell'area Nord-Est della capitale.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Autostrada A1 a Guidonia.JPG|thumb|Autostrada A1 a Guidonia nel 2009]]
* [[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] (casello di ''Guidonia Montecelio'')<ref>Dal novembre 2011</ref><ref>{{cita web | url = http://www.autostrade.it/stampa/doc/Cantieri-Aperti-Lazio-02-12-2008.pdf | titolo = A1 Milano-Napoli: Nuovo svincolo di Guidonia, pag. 21 | accesso = 2 febbraio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100918025915/http://autostrade.it/stampa/doc/Cantieri-Aperti-Lazio-02-12-2008.pdf | urlmorto = sì }}</ref>
* [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|SR5 ''ex SS5 Tiburtina'']]<ref name=S>{{Cita web|url = https://static.cittametropolitanaroma.it/uploads/ELENCO-STRADE-NORD-SUD-AGGIORNATO-AL-01-06-2017.pdf&ved=2ahUKEwivhYzbtrbtAhWLqqQKHc-4B-MQFjACegQIAxAR&usg=AOvVaw0URg_8ba0syNXA_94W1Avc|titolo = Elenco strade ''Nord/Sud''|autore = Città Metropolitana di Roma Capitale|wkautore = Città metropolitana di Roma Capitale|sito = cittametropolitanaroma.it|data = 1 agosto 2017 |formato = PDF|pp = 4-6-8-10-11-12-16-18|accesso = 24 aprile 2020|urlmorto = sì}}</ref>
* SP48 ''ex SP28/bis'' di ''Casal Bianco''<ref name=S/>
* SS5Ter ''Tiburtina'' - ''Bivio di Guidonia''<ref name=S/>
* SP636 ''ex SS636'' ''Maremmana Inferiore''<ref name=S/>
* SP45/a di ''Campolimpido''<ref name=S/>
* SP ''Strada Favale''<ref name=S/>
* SP ''Viadotto Aniene'' (bypass ''Via dei Canneti'')<ref name=S/>
* SP51/a ''Maremmana''<ref name=S/>
* SP24/a di ''Guidonia'' - ''[[Mentana]]''<ref name=S/>
* SP23/a [[Palombara Sabina|''Palombarese'']]<ref name=S/>
* SP27/b ''Guidonia Lesprete''<ref name=S/>
* SP22/a [[Via Nomentana|''Nomentana'']]<ref name=S/>
* SP12/b di ''Monte Bianco''<ref name=S/>
* SP29/b delle ''Molette''<ref name=S/>
* SP44/b dei ''Cinque Sassi''<ref name=S/>
* SP15/b dei ''Cioccati''<ref name=S/>
* SP26/b ''Guidonia Casalbattisti''<ref name=S/>
* SP3/d ''Guidonia Casalbattisti braccio''<ref name=S/>
* SP17/a dell{{'}}''Inviolata''<ref name=S/>
* SP24/b ''Montecelio''<ref name=S/>
* SP ''Nomentana Bis''<ref name=S/>
* SP33/b ''[[Palombara Sabina|Palombarese]] variante Guidonia''/''[[Mentana]]''<ref name=S/>
===
[[File:Stazione di Guidonia Montecelio - S. Angelo.jpg|thumb|La [[Stazione di Guidonia-Montecelio-Sant'Angelo|stazione ferroviaria di Guidonia-Montecelio-Sant'Angelo]]]]
* [[Stazione di Guidonia-Montecelio-Sant'Angelo|Stazione di Guidonia Montecelio -]][[Sant'Angelo Romano|S. Angelo R.]], servita da:
** [[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara]]
** [[FL2 (ferrovia regionale del Lazio)|FL2 (''Tiburtina FS'' - ''Tivoli'')]]
=== Aeroporti ===
Nel comune è presente l'[[Aeroporto di Guidonia|aeroporto militare Alfredo Barbieri]]; quest'ultimo non è aperto al traffico civile ma è condiviso tramite una cooperazione storica con l'Aeroclub di Roma che ha in questo aeroporto la sede della scuola di Volo a Vela.
=== Mobilità urbana ===
Il servizio di trasporto pubblico locale viene svolto da Bus International Service (BIS) per conto della [[Comunità montana dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini]] che gestisce le autolinee di Guidonia e [[Marcellina (Italia)|Marcellina]].<ref>{{Cita web|url=https://www.bis2020.it/orari-e-percorsi|titolo=Orari e percorsi|accesso=18 gennaio 2022}}</ref> Il territorio comunale è servito marginalmente anche da alcune [[Rete autobus di Roma|autolinee urbane]] gestite da [[ATAC]]. I collegamenti interurbani sono gestiti dall'azienda regionale [[Cotral]].<ref>{{cita web|url= http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/Guidonia_Montecelio.pdf |sito= Cotral S.p.A. |titolo= Partenze da Guidonia |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090520235756/http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/Guidonia_Montecelio.pdf |urlmorto= sì }}</ref>
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Giovanni Battista Lombardozzi
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Giovanni Pietro Ricci
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Umberto Ferrucci
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Teresa Bonelli
|[[Forza Italia
|[[Sindaco]]
|
Riga 734 ⟶ 749:
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Salvatore Di Coste
|
Riga 742 ⟶ 757:
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Ezio Cerqua
|[[L'Ulivo]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Stefano Sassano
|[[Unione
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Achille Togna
|
Riga 766 ⟶ 781:
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|24 febbraio [[2009]]
|Filippo Lippiello
|[[Partito Democratico (Italia)|
|[[Sindaco]]
|<ref>{{Cita news|autore=Carmine D'Urso|url=http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2009/02/25/994465-sciolto_comune_alle_elezioni.shtml|titolo=Sciolto il Comune, si va alle elezioni|pubblicazione=http://iltempo.ilsole24ore.com//|giorno=25|mese=02|anno=2009|accesso=15 ottobre 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110722035449/http://www.iltempo.it/roma/2009/02/25/994465-sciolto_comune_alle_elezioni.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Mario De Meo
|
Riga 782 ⟶ 797:
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|21 luglio [[2015]]
|Eligio Rubeis
|[[Il Popolo della Libertà|PdL]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Il 20 luglio 2015 l'allora sindaco Eligio Rubeis fu arrestato con l'accusa di corruzione ed abuso d'ufficio; dovette poi dimettersi.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 luglio [[2015]]
|17 giugno [[2016]]
|Andrea Di Palma
|[[Forza Italia (2013)|FI]]
|[[Sindaco|Vicesindaco f.f.]]
|<ref>Consiglio comunale decaduto in seguito alla mancata approvazione del bilancio.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|17 giugno [[2016]]
|20 febbraio [[2017]]
|Giuseppe Marani
|
|''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 febbraio [[2017]]
|26 giugno [[2017]]
|Alessandra Nigro
|
|''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 giugno [[2017]]
|27 giugno [[2022]]
|Michel Barbet
|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno [[2022]]
|''in carica''
|Mauro Lombardo
|[[Lista civica|liste civiche]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===
* {{Gemellaggio|USA|Cape Canaveral|1988}}
* {{Gemellaggio|Russia|Kašira}}, dagli [[anni 1990|anni novanta]]
=== Altre informazioni amministrative ===
Per effetto della [[Legge regionale]] 25/1999 il territorio comunale è stato privato il 15 ottobre [[2001]] della frazione di [[Tor Lupara]] di Guidonia, che è andato a confluire, assieme ad altre frazioni provenienti dall'adiacente territorio di [[Mentana]], nel nuovo comune di [[Fonte Nuova]].
== Sport ==
[[File:Campo sportivo Guidonia.jpg|thumb|
=== Atletica leggera ===
*Purosangue Athletics Club.<ref>[http://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)]</ref>
=== Calcio ===
<!-- EVITARE DI INDICARE QUI I CAMPIONATI DI MILITANZA ATTUALE, SE NESSUNO LI AGGIORNA LA VOCE POI DIVIENE OBSOLETA -->
A livello storico, la squadra di riferimento del calcio locale è il {{Calcio Guidonia|NB}}, che vanta alcune partecipazioni alla [[Serie D]] e una alla [[Coppa Italia]]. Dal 2024 esiste altresì il [[Guidonia Montecelio 1937 FC]], così rinominato dopo il trasferimento del {{Calcio Monterosi|NB}}, che ha esordito nel campionato di [[Serie D 2024-2025|Serie D]], piazzandosi al primo posto nel proprio girone ed ottenendo la promozione al campionato di [[Serie C 2025-2026|Serie C]].
Gli altri club, mai spintisi oltre il dilettantismo regionale/provinciale, sono Villalba Ocres Moca 1952, Montecelio 1964, Attilio Ferraris Villanova 1956, Setteville Case Rosse e Nova 7.{{senza fonte}}
=== Karting ===
Nel Comune, all'altezza del km {{formatnum:19800}} di via Tiburtina, è ubicato l'[[autodromo Pista d'oro]]. L'impianto nato negli [[Anni 1960|anni sessanta]] ha accolto diverse competizioni, dal Campionato del Mondo al Campionato Europeo ed Italiano, ed ha ospitato negli anni diversi professionisti passati in [[Formula 1]] come [[Eddie Cheever]], [[Elio De Angelis]], [[Andrea De Cesaris]], [[Emanuele Pirro]] e [[Giancarlo Fisichella]]. Il circuito è stato però abbandonato.
=== Pallacanestro ===
I club cestistici cittadini sono il Basket Guidonia<ref>[http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM Il campionato regionale sul sito della FIP]</ref> e il Guidonia Basketball Academy, entrambi militanti nelle divisioni dilettantistiche a carattere territoriale.
===
Le locali squadre di pallavolo sono il Guidonia Volley (maschile e femminile), l'Energheia Colle Fiorito (femminile) e il ViviVillalba (maschile e femminile); tutte le società militano nelle divisioni dilettantistiche a carattere locale.
=== Pugilato ===
È presente sul territorio l'Accademia Pugilistica Roma Est, fondata dal maestro Simone Autorino nel 2010, che annovera tra i suoi pugili Luca D'Ortenzi, campione Italiano dei pesi massimi leggeri 2019, campione del Mediterraneo IBF 2019, Internazionale IBO 2020 e Internazionale IBF 2022, [[Maria Cecchi]], campionessa italiana dei pesi super gallo 2020, Roberto Castro, campione italiano schoolboys 2019 e Lorenzo Policelli, medaglia di bronzo agli Europei Schoolboys in Turchia nel 2022.
=== Rugby ===
Il Guidonia Rugby, fondato nel 2006, vanta come maggior successo la partecipazione alla [[Serie C (rugby a 15)|Serie C]] e dispone di alcune squadre giovanili.{{senza fonte}}
===
Sul territorio è presente il [[Marco Simone Golf and Country Club]], fondato nel 1989 e sede della [[Ryder Cup 2023]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rivistaundici.com/2023/09/29/ryder-cup-roma-2023/|titolo=Benvenuti nella casa della Ryder Cup|accesso=4 novembre 2024}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
Lo [[Stadio comunale (Guidonia Montecelio)|stadio comunale]], ubicato in via del Campo Sportivo e capace di 2900 spettatori, dispone di un campo di gioco misurante {{TA|105 m x 65 m}}, in erba sintetica. Inaugurato nel [[2006]] alla presenza della [[Società Sportiva Lazio|S.S. Lazio]], è stato inizialmente usato dal {{Calcio Guidonia|NB}}; dal 2023 è gestito dal [[Guidonia Montecelio 1937 FC]] (ex {{Calcio Monterosi|N}})<ref>{{Cita web |url=http://asguidoniacalcio.com/campigioco_scheda.php?idcampo=2 |titolo=ACD Guidonia Montecelio - i campi di gioco |accesso=10 settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091208012322/http://www.asguidoniacalcio.com/campigioco_scheda.php?idcampo=2 |urlmorto=sì }}</ref>.
Vi è poi il palasport<ref>{{Cita web|url=https://www.palasportguidoniamontecelio.com/Palasport|titolo=Palasport}}</ref>, all'interno del quale sono ubicate la piscina e la palestra, adibito alla pratica di diverse discipline<ref>{{Cita web|url=https://www.guidonia.org/comunicato-stampa/palasport-guidonia-montecelio-gestione/|titolo=Assegnata la gestione pluriennale del Palasport di Guidonia Montecelio}}</ref>
== Note ==
== Bibliografia ==
* Salvatore Boenzi, ''Perché Guidonia'', Il Grifone, 2003. (ISBN non disponibile)
* Umberto Calamita e Associazione culturale onlus "Amici dell'Inviolata", ''Atti del Convegno di Studi "Parco archeologico naturale dell'Inviolata, le ragioni di una tutela'', 2005. (ISBN non disponibile)
*
*
* Marco Giardini, ''Atti del convegno sul tema: Il Travertino - Aspetti naturalistici e sfruttamento industriale all'inizio del terzo millennio'', 2002. (ISBN non disponibile)
* L.E.A. provinciale di Tivoli, ''"La Piana dei Travertini, Conoscere, Conservare, Valorizzare", quattro proposte di Monumento naturale nei territori di Tivoli e Guidonia Montecelio''. (ISBN non disponibile)
Riga 1 011 ⟶ 900:
* Giuliano Montelucci, Marco Giardini e Associazione culturale onlus "Amici dell'Inviolata", ''Le "Conversazioni di Ecologia"'', 2008. (ISBN non disponibile)
* Eugenio Moscetti, Francesca Toto (a cura di), ''Guidonia Montecelio. Guida ai servizi turistici e socio-culturali'', Guidonia 2010 (ISBN non disponibile)
* Salvatore G. Vicario, Eugenio Moscetti (a cura di), ''Guidonia Montecelio. Città delle ali'', Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2003 ISBN 8824034659
*
* Eugenio Moscetti ''Tra Nomentum e Corniculum. 1985-2000. Venticinque anni di scoperte archeologiche, scavi e recuperi nel territorio nomentano, cornicolano e della Sabina romana'', Monterotondo 2012
* {{cita libro|autore=Simone Saccucci|titolo=Se sentivano le rane nel fiumiciattolo. Raccontando Colle Fiorito| editore=StreetLib| città = | anno=2017 | ISBN = | url=https://www.lafeltrinelli.it/libri/simone-saccucci/se-sentivano-rane-fiumiciattolo-raccontando/9788826000657| cid=Simone Saccucci, 2017}}
== Voci correlate ==
Riga 1 019 ⟶ 909:
* [[Area metropolitana]]
* [[Area metropolitana di Roma]]
* [[Direzione
* [[Sociologia urbana]]
* [[Speculazione edilizia]]
Riga 1 025 ⟶ 915:
== Altri progetti ==
{{interprogetto
{{Interprogetto/notizia|Elezioni comunali a Guidonia Montecelio, è corsa a 4|data=24 maggio 2022}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della città metropolitana di Roma Capitale}}
{{
{{portale|Lazio}}
[[Categoria:Guidonia Montecelio| ]]
[[Categoria:Comuni sparsi del Lazio]]
[[Categoria:Comuni della città metropolitana di Roma Capitale]]
[[Categoria:Città di fondazione nel periodo fascista in Italia]]
|