Lizzano: differenze tra le versioni

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{{Nd}}
{{vetrina inserimento|arg=Geografia}}
{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 3
|Nome=Lizzano
|PanoramaNome = Lizzano.jpg
|Stato = ITA
|Didascalia=
|BandieraStemma = Lizzano-GonfaloneStemma.png
|Bandiera = Lizzano-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Voce stemma =
|Stemma=Lizzano-Stemma.png
|Voce stemmabandiera =
|Panorama =
|Stato=ITA
|Didascalia =
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|Amministratore locale=Dario Maria= FortunatoLucia MacripòPalombella
|Partito = [[Illista Popolo della Libertà|PdLcivica]] Lizzano ci siamo
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2023#Lizzano|15/04/2008-5-2023]]
|Data istituzione =
|Altitudine = 42
|Latitudine gradi=40
|Sottodivisioni = [[Marina di Lizzano]]
|Latitudine minuti=23
|Divisioni confinanti = [[Fragagnano]], [[Sava (Italia)|Sava]], [[Torricella]], [[Faggiano]], [[Taranto]] (isole amministrative)
|Latitudine secondi=31
|Zona sismica = 4
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 1004
|Longitudine gradi=17
|Nome abitanti = lizzanesi
|Longitudine minuti=26
|Patrono = [[san Gaetano Thiene]]
|Longitudine secondi=54
|Festivo = 7 agosto
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=42
|PIL procapite =
|Superficie=46.2
|Mappa = Map of comune of Lizzano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lizzano all'interno della provincia di Taranto
|Abitanti=10282
|Sito = http://www.comune.lizzano.ta.it
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=[[Marina di Lizzano]]
|Divisioni confinanti=[[Fragagnano]], [[Faggiano]], [[Sava (Italia)|Sava]], [[Taranto]], [[Torricella]]
|Codice postale=74020
|Prefisso=[[099 (prefisso)|099]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=073011
|Codice catastale=E630
|Targa=TA
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=lizzanesi
|Patrono=[[san Gaetano Thiene]], [[san Pasquale Baylon]].
|Festivo=[[6 agosto]], [[17 maggio]].
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Lizzano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Lizzano all'interno della provincia di Taranto
|Sito=http://www.comune.lizzano.ta.it
}}
 
'''Lizzano''' (''Lizzanu'' in [[Dialettodialetto salentino|salentino]],<ref>{{Cita ''Licyanum''libro| inAA. [[Lingua| VV. latina|latino]] Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=357 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/357 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 10.282{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref>Dati ISTATname="template divisione amministrativa-abitanti" 31/12/2010.</ref> della [[provincia di Taranto]] in [[Puglia]].
 
È situata a oriente del [[taranto|capoluogo]] da cui dista 25&nbsp;km circa. Si trova nel [[Salento]], sul margine meridionale delle [[Murge tarantine]], dove queste, attraverso la serra di [[Roccaforzata]] e [[San Crispieri]] e le Serre di Lizzano e della Marina, scendono digradando verso il [[mar Ionio]], dove c'è la località turistica [[Marina di Lizzano]] e la zona umida della palude Mascia. Il clima è [[mediterraneo]], le temperature miti, anche nel periodo invernale. Il comune fa parte dell'associazione nazionale "[[Associazione Nazionale Città del Vino|Città del vino]]" <ref>{{Cita web|url=http://www.cittadelvino.it/it/elenco-dei-soci|titolo=Elenco delle città del vino.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710043803/http://www.cittadelvino.it/it/elenco-dei-soci|dataarchivio=10 luglio 2011}}</ref>, fa parte del [[Gruppo di azione locale|GAL]] "Terre del Primitivo", della [[strada del vino]] "Primitivo di Manduria e Lizzano DOC", del consorzio "Grande Salento" e dell'[[Unione di comuni "Terre del Mare e del Sole"]]. Per dialetto, cultura e tradizioni, Lizzano è a pieno titolo una cittadina [[Salento|salentina]], rendendola avulsa dal contesto socio-culturale della città di [[Taranto]], da cui riceve pochissime influenze.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.lizzano.ta.it/citta_territorioterritorio/storia.phpcenni-storici|titolo=Sito istituzionale del comune.|accesso=18 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131116020423/http://www.comune.lizzano.ta.it/territorio/cenni-storici|dataarchivio=16 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Marina di Lizzano}}
[[File:Lizzanoterritori.PNG|thumb|right|Territori storicamentecomunali appartenenti aldel comune di Lizzano (rosso), ora del comune di Taranto (blu) e territori contesi (storicamente appartenenti al comune di Lizzano ma attualmente aggregati a quello di Tatanto.) ]]
 
La cittadina di Lizzano, si trova in un territorio pressoché pianeggiante. L'altezzaaltitudine e varia da un minimo di 0&nbsp;m. s.l.m., in prossimità della marina e della linea di costa, ed una massima di 97<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/073/011/clima.html|titolo=Dati da www.comuni-italiani.it.}}</ref>&nbsp;m. s.l.m. in prossimità delle [[serra|serre]] di Lizzano. La casa comunale è posta ad un'altezza di 42&nbsp;m.[[s.l.m.]] La [[Marina di Lizzano]] dista dal centro abitato 6&nbsp;km. Confina a nord con il comune di [[Fragagnano]], distante 4,5&nbsp;km, a est con i comuni di [[Sava (Italia)|Sava]], distante 10&nbsp;km e [[Torricella]], distante 6&nbsp;km, a sud con il [[Mar Jonio]], distante 6&nbsp;km, a ovest con l'isola amministrativa del comune di Taranto.
 
Il litorale, prevalentemente sabbioso e contraddistintocaratterizzato da una fine sabbia bianca, è contraddistinto da un [[duna|dunesistema dunale]] ricchee retrodunale ricchi di vegetazione caratteristicacon la tipica presenza della [[Macchiamacchia mediterranea]]. Il paesaggio agrario è caratterizzato da uliveti, colture arboree miste, ficheti e mandorleti, alternati a seminativi e asoprattutto vigneti.
La vegetazione spontanea e la macchia mediterranea occupano le zone più alte e rocciose e le zone dunali. Le campagne, ricche di testimonianze rivenienti aldal periodo [[neolitico]], si caratterizzano per la presenza di moltissimi [[Muro a secco|muretti a secco]], di [[Specchia (megalite)|specchie]], di circa 3523 masserie sparse in tutto il territorio comunale e dei tipici trulli salentini, monumentomonumenti della civiltà contadina. Il [[Pajaru|trullo]] (del tipo salentino detti anche truddiTruddu/Tródduri, pagghiare, furnieddiin odialetto caseddelizzanese), è una costruzione realizzata con le pietre tolte dal terreno roccioso per renderlo coltivabile. Tali costruzioni venivano costruite interamente a secco ed utilizzate come rifugio per animali, attrezzi e persone.
[[File:Fiumeostone.JPG|thumb|upright|left|Il fiume Ostone tra le dune, [[Marina di Lizzano]].]]
[[File:Pagghiara.jpg|thumb|right|Tipico trullo salentinolizzanese]]
 
=== Idrografia ===
Nel territorio comunale, è presente un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio e stagionale, chiamato Fiumefiume [[Ostone o canale dei Cupi]] (''lu Stoni'' o ''li cupi'' in dialetto). Questo fiume e lL'area intorno ad esso è molto interessante sia sotto il profilo ambientale (flora e fauna) e sia sotto il profilo storico.
Infatti lungo il suo corso, trovano il loro habitat naturale molte specie animali come gli [[Amphibia|anfibi]] ([[rana (genere)|rane]], [[Bufo|rospi]] ecc.), [[pesci]] (specialmente [[Anguilla anguilla|anguille]]) e molti uccellivolatili (Upupa, Germano Reale, Gazza Ladra, Fagiano, Civetta e molti altri).
Anche la vegetazione è molto ricca. Lungo tutto il corso del fiume permane un fitto canneto e molte altre specie vegetali.
[[File:Maredilizzano.jpg|thumb|right|Marina di Lizzano]]
 
Sotto il profilo storico, invece,il fiume è molto importante perché lungosulle ilsue suo corsosponde, ed in particolare vicino al mare, sono stati rinvenuti nel tempo enormi quantitativi di reperti archeologici (vasellame, oro, ceramiche, pietre lavorate, tempietti votivi, necropoli, ossa, monumenti negalitici) risalenti all'[[età del bronzo]], all'età [[Magna Grecia|magno-greca]] e uninteri interovillaggi villaggio risalenterisalenti al [[Neolitico]] tra cui il più importante, presso Bagnàra, possiede una notevole cinta difensiva. A nord di Lizzano il fiume viene inglobato in una [[gravina (geologia)|gravina]] naturale sulle cui pareti rocciose insistono alcuni insediamenti grottiferi risalenti al periodo bizantino ed utilizzati come rifugio durante le scorribande saracene e come nascondiglio durante il fenomeno del brigantaggio risorgimentale.
Successivamente con la stagione delle bonifiche di fine ottocento, il fiume Ostone è servito a prosciugare la Palude Rotonda nei pressi di [[San Crispieri]] mediante il canale "dei Cupi", affluente artificiale del fiume. Le sorgenti che fino a pochi anni fa alimentavano naturalmente l'Ostone, sono state obliterate artificialmente a causa della smodata diffusione di pozzi artesiani.
 
=== Sismicità ===
Nel corso della storia, l'unico evento sismico di rilevanza avvenne il 20 febbraio [[terremoto del 1743|1743]], avvertito in tutto il [[Salento]]. Il sisma, del nono grado della [[scala Mercalli]], distrusse le vicine città di [[Francavilla Fontana]] e [[Nardò]] provocando anche morti e feriti. Questo evento, per ciò che riguarda Lizzano, è documentato da alcuni scritti dell'epoca attualmente custoditi inn archivio di stato. In questi documenti si racconta di come la scossa di terremoto fu forte e di come la gente ebbe paura a seguito dei crolli avvenuti in paese ove anche il palazzo marchesale subì dei danni statici e si inclinò<ref>{{Cita|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini|pp. 76-77|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini, 1996}}.</ref>.
*[[Classificazione sismica]]:zona 4 (sismicità molto bassa).
Nel corso della storia, l'unico evento sismico di rilevanza, è stato quello del 20 febbraio [[1743]], avvertito in tutto il [[Salento]]. Il sisma, del nono grado della [[scala Mercalli]], distrusse le vicine città di [[Francavilla Fontana]] e [[Nardò]] provocando anche morti e feriti. Questo evento, a Lizzano è documentato da alcuni scritti che si trovano in vari archivi del comune. In questi scritti si racconta di come la scossa di terremoto sia stata forte, provocando il panico della gente. In paese crollarono molte case e altre si lesionarono e addirittura il palazzo marchesale si inclinò<ref>{{Cita|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini|pp.76-77.|E. Tripaldi, Lizzano e il convento degli alcantarini, 1996}}</ref>.
 
=== Clima ===
* [[Classificazione climatica]]: zona C, 1.004 GG.
Lizzano presenta [[clima mediterraneo]]. La vicinanza del mare mitiga gli inverni, quando le temperature scendono raramente sotto lo zero e le perturbazioni nevose sono rare. L'ultima nevicata abbondante è avvenuta il [[1730 e 31 dicembre]] [[20012014]]<ref>{{Cita web|url=http://www.supermeteo.com/nevesalento.php|titolo=Tabella con nevicate nel Salento.|accesso=5 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100725053511/http://www.supermeteo.com/nevesalento.php|dataarchivio=25 luglio 2010|urlmorto=sì}}</ref>, quando caddero circa 3010&nbsp;cm di neve. In estate la temperatura, supera facilmente anche i 40 gradi. Soprattutto negli ultimi anni, sono frequenti temporali violenti e trombe d'aria.
QuesteNella sonotabella seguente, le temperature medie annuali:
{{ClimaAnnuale
| nome = Lizzano <ref>{{cita web|http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Lizzano|I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1973-2003}}</ref>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 13.0
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| vento12 = N
| intensità12 = 16.0
| vento12 = N
}}
 
== Origini del nome ==
L'origine del nome ''Lizzano'' è incerta: alcuni affermano che derivi da "lizza", steccato nel quale, durante il Medioevo, scendevano i cavalieri per combattere, altri fanno derivare la parola da "leccio", pianta della famiglia delle querce di cui la zona era ricca<ref>{{Cita web|url=http://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html|titolo=Etimologia del nome ''Lizzano''.|urlmorto=sì|accesso=5 maggio 2010|dataarchivio=24 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201024202528/https://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html}}</ref>. Il nome potrebbe derivare molto probabilmente da [[Lecce]], oppure dal latino ''Licyanum''.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
 
{{Nota
|titolo=Le origini del toponimo
|contenuto=
L'origine del nome''Lizzano'' è incerto: alcuni affermano che derivi da "lizza", steccato nel quale, durante il Medioevo, scendevano i cavalieri per combattere, altri fanno derivare la parola da "leccio", pianta della famiglia delle querce di cui la zona era ricca<ref>{{Cita web|url=http://www.pugliaweb.it/index.php/component/content/article/43-comuni-della-provincia-di-taranto/179-comune-di-lizzano.html|titolo=Etimologia del nome ''Lizzano''.}}</ref>. Il nome potrebbe derivare, molto probabilmente da [[Lecce]]. Molte località esistenti nel territorio hanno, infatti, nomi di derivazione leccese: Padulecchie, Bagnara, S.Cassiano, S.Cataldo. Lizzano prese il nome di Licyano.}}
Non esistono molte notizie riguardo alla storia di Lizzano. Certo è che il "pagus", il rione di case umili di campagna di Lizzano, risale a prima del mille. Non è possibile precisare date, come non è facile indicare a quale colonia appartenessero i primi abitanti del pagus Lizzanese, benché si creda a quella romana o greca.
 
=== Il neolitico ===
Le prime presenze in questo territorio, si ebbero certamente già nel periodo del [[Neolitico]].
Precisamente, in località "Bagnàra" e "San Cassiano" sono stati rinvenuti, dopo alcuni scavi, resti di insediamenti e villaggi capannicoli riguardanti l'età neolitica. Nelle stesse zone, poi, sono stati ritrovati numerosi arnesi e attrezzi di quell'epoca in pietra e in selce così come nel primo tratto del "canale dei Cupi", nelle grotte che si trovano sui lati della piccola gravina.
 
=== L'età greco-romana ===
[[File:Truddu (trullo) a Lizzano (TA).JPG|thumb|Un trullo nelle campagne di Lizzano]]
Oltre le [[colonie greche]], presenti già nel territorio [[Salento|salentino]] e, in particolare nel [[Taranto|tarantino]], anche quelle Romane prendevano possesso di queste terre. Nell'anno [[206 a.C.]] fu condotta la colonia [[Neptunia]]. Ai tempi di [[Verone]] e di [[Vespasiano]] altre colonie furono condotte nella [[Provincia di Taranto]]. Ai Coloni venivano assegnati degli appezzamenti di terra di 200 [[yugeri]]. Di qui sorse la necessità delle casette per i contadini. Così sensibilmente i casolari si raggruppavano e formavano i villaggi. Queste popolazioni, lavorando i campi e rendendoli produttivi diffondevano il benessere in tutta la provincia, aprivano strade, che solcavano tutto l'agro Tarantino, delle quali una conduceva ad [[Oria]], per arrivare alla [[Via Appia]] di [[Brindisi]], l'altra direttamente a [[Taranto]] e ai villaggi limitrofi.
 
=== Il periodo longobardobizantino, e le invasioni longobarde ===
Tramontato l'[[Impero romano]], i [[Barbari]], come un torrente devastatore, invasero tutta l'[[Italia]]. Nonostante l’espansione di [[Totila]] arrivoarrivó fino alle terre [[Salento|salentine]], i generali bizantini [[Belisario]] s'impadronìprima dellae [[Calabria]]poi, nel [[555]] [[Narsete (generale bizantino)|Narsete]], riconquistòriconquistarono queste regioni, main nome dell’[[Impero romano d’Oriente]]. Tuttavia nel [[568]] i [[Longobardi]] occuparono [[Taranto]] e [[Brindisi]]. I grecibizantini si accordarono con i longobardi alzando un muraglione che segnava il confine tra la foresta tarantina e il marchesato di [[Oria]]. Il territorio lizzanese, ora, si trovava sotto il controllo dei [[longobardi]]. La pace, però, fu breve. Nel [[717]] i bizantini, guidati da [[Leone Isaurico]] invasetentarono questedi regionirioccupare distruggendoqueste chiese e conventi, costringendo i cristiani a nascondere croci e effigi, specie nel tarantino, dove la gente nascondeva gli oggetti sacri nelle gravine, nei burroni e, a Lizzano, in alcune grotte appena scavate come quella di S. Angeloterre. Anche i [[Saraceni]] invasero questo lembo d'[[Italia]], distruggendo [[Oria]], [[Manduria]] e i villaggi limitrofi fino ad arrivare a [[Taranto]] che venne distrutta. Dopo i [[Saraceni]], si scatenarono su queste terre gli [[Schiavoni]] e gli [[Magiari|Ungari]] che distrussero tutti i villaggi, dal litorale all'entroterra. L'eccidio e le distruzioni proseguirono dal [[924]] al [[962]], fino alla comparsa dell'imperatore [[Niceforo II di BisanzioFoca|Niceforo Foca]].
 
=== Gli insediamenti religiosi Basiliani ===
I ricordi della permanenza di questi religiosi a Lizzano, si riscontrano nella "valle dei Cupi" prima e nella cripta e convento-monastero dell'Annunziata dopo. I religiosi [[Basiliani]], già presenti da molti anni nel [[Salento]], durante le persecuzioni erano riusciti a salvarsi nascondendosi nella foresta e nelle cripte sotterranee. I primi insediamenti si ebbero intorno ai secoli IX e X.
 
=== La nascita del casale ===
Sulla nascita del casale, non ci sono molte fonti, ma alcune di esse attestano<ref>Come afferma lo storico Ferrari</ref> che Lizzano sia stato edificato nel [[1208]] dalla contessa [[Albiria]], figlia di [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], re normanno. Fonti, seppur approssimative, narrano che il re normanno [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] distrusse [[Lecce]], allora chiamata ''[[Rudiae]]'', nel [[1147]].
[[File:Terra d'Otranto.jpg|thumb|right|Mappa della Terra d'Otranto]]
 
Dopo la ricostruzione, i nobili di [[Rudiae]] furono accolti nella città a differenza dei poveri che, invece, vennero respinti. La contessa Albiria decise di assegnare a questi poveri sudditi un territorio vicino a [[Pulsano]] dove, nel [[1208]], s'insediarono molti dei novelli lizzanesi. Gli altri che rimasero fondarono vicino a [[Lecce]] il paese di [[Lizzanello]].
È evidente il legame di Lizzano con [[Lecce]] tanto da avere entrambe le città lo stesso simbolo dell'albero del leccio, un tipo di quercia abbondantemente presente un tempo in entrambi i territori.
 
=== Da feudo a comune ===
Nel corso dei secoli, Lizzano divenne un grande [[feudo]], con il titolo di [[Marchese|marchesato]]. Diversi feudatari si sono avvicendati al comando di questo feudo: nel [[1272]] il casale era infeudato da Iacopo de Rephis, nel [[1315]] passò nelle mani di Goffredo de Pandis, nel [[1329]] il feudo fu proprietà di Giovanni Sanseverino, dei De Tremblayo nella metà del [[XIV secolo]], dei Francone nel [[1475]], dei De Raho nel [[1569]], dei Duchi Clodinio nel [[1606]], dei De Luca nel [[1675]] e dei Chyurlia nel [[1697]]. Quest'ultima famiglia controllò il marchesato di Lizzano sino al [[1806]] quando furono abolite le feudalità.
Sotto il profilo amministrativo, Lizzano ha fatto parte della [[Terra d'Otranto]] (poi [[Provincia di Lecce]]) dal dall'XI secolo fino al [[1923]], quando dal [[distretto di Taranto]], che comprendeva la cittadina, venne istituita la [[provincia di Taranto|provincia dello Jonio]], ribattezzata [[provincia di Taranto]] solo nel [[1951]]. A livello regionale, fu inserita nella Regione [[Salento]] quando, nel secondo dopoguerra, il legislatore costituì formalmente le regioni; successivamente però, alla nascita effettiva delle regioni italiane, la Regione [[Salento]] fu annessa alla [[Puglia|Regione Puglia]]. A livello statale, Lizzano, dopo l'autonomia di cui godeva durante la preistoria, fece inizialmente parte della [[Magna Grecia]] (VIII-III secolo a.C.), poi fu annesso all'[[Impero romano]] (dal [[III secolo a.C.]] al IV secolo d.C.), all'Impero romano d'Occidente (IV-VI secolo d.C.), successivamente all'Impero Bizantino (VI-XII secolo d.C.), al [[Principato di Taranto]] all'interno del [[Regno di Sicilia]] ([[XII secolo]] d.C. - [[1262]]) prima e del [[Regno di Napoli]] ([[1262]]-[[1816]]) poi, al [[Regno delle Due Sicilie]] ([[1816]]-[[1860]]) e, infine, al [[Regno d'Italia]], l'attuale [[Repubblica Italiana]] ([[1860]]-oggi). Fino al [[1951]] Lizzano ha amministrato anche le due frazioni di [[Torricella]] e [[Monacizzo]] diventatodiventati comune autonomo sotto il nome di [[Torricella]].
 
=== Simboli ===
{{Approfondimento
[[File:Lizzano-Stemma.png|thumb|upright|left|Stemma del comune]]
 
{{Nota
|titolo=La leggenda dello stemma
|contenuto=
Mentre [[Lecce]] ha una [[Canis lupus|lupa]] alla base del [[leccio]], Lizzano fra i rami del suo simbolo ha una scritta molto particolare "''Fracta et ligata refloret"'' ("spezzata e legata rifiorisce"). La leggenda narra che durante una tempesta la quercia più maestosa del paese fu violentemente colpita dalla furia del vento, fino a troncargli i due rami principali. I lizzanesi rialzarono la quercia e legarono al tronco i due rami. La quercia, quasi per incanto, rifiorì più bella di prima!.}}
Lo stemma comunale di Lizzano venne approvato il [[27 maggio]] [[1929]], dall'allora capo del governo [[Benito Mussolini]]. La sua descrizione è la seguente:
{{quote|Campo di cielo, all'albero di leccio, con due rami spezzati e rilegati, nodrito su pianura erbosa morente dalla punta, il tutto al naturale, con in alto all'albero una lista bifida, svolazzante, d'argento, con il motto in nero:''{{maiuscoletto|fracta et ligata refloret}}''.|Decreto reale di concessione in data del 27 maggio 1929}}
Il gonfalone del comune è costituito da un drappo di colore giallo-rosso nel centro del quale è posto lo stemma.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
===Architetture civili===
==== Il castello ====
{{D|Palazzo Marchesale}}
Negli ultimi dieci anni il paese si è esteso molto verso nord, da est ad ovest, mantenendo caratteristiche strade lineari e ortogonali, con predilezione soprattutto per le case basse mediterranee che sono topograficamente unite le une alle altre e che, dal punto di vista condominiale sono separate, per affermare il piccolo dominio tipico della civiltà contadina. Il Palazzo Marchesale (Castello) è situato ai piedi del poggio su cui gradatamente s'adagia il paese, si presenta con linee sobrie e severe. Secondo alcuni studiosi fu costruito su di un antico nucleo normanno dai baroni De Raho nel [[XVI secolo]], di cui rimane solo un torrione.
[[File:Castellolizzano.JPG|thumb|right|Castello Marchesale]]
 
==== Stemma ====
Successivamente rimaneggiato e ampliato. Secondo altri la sola parte nord-ovest è antecedente al [[XV secolo]] e quindi potrebbe riferirsi ad una fase normanna o sveva, mentre la parte sud-est è sicuramente posteriore. Il disegno architettonico ci rivela nel suo complesso ch'esso è opera quattrocentesca privo com'è di torri, di fossati, di cinte che quasi sempre fasciavano i castelli dei secoli anteriori. Ha nell'interno un breve recinto, che fungeva da atrio. Un ampio scalone conduce al primo piano dove spaziose sale si inseguono con il loro aspetto grave e severo, tanto per l'altezza dei vani, che la loro vastità. Nell'interno si scorge ancora la traccia del così detto" Pozzo della morte", nel quale forse giacciono ancora i resti delle vittime sepolte. L'edificio aveva la forma di un quadrilatero e ospitava a pianterreno il frantoio, il mulino, il granaio, i magazzini e le scuderie. La Cappella di cui il castello è dotato, al presente chiusa al culto ed in condizioni precarie di conservazione, a sud della costruzione ed era dedicata a [[San Francesco di Paola]]. La cappella è provvista di una piccola sacrestia e di un coro con una balaustra di legno; non presenta l'abside ed accoglie all'interno una tela raffigurante San Francesco di Paola; ai lati vi sono due nicchie. L'altare è inesistente e i vari pezzi che lo componevano sono ammassati come rovine. Un tempo il Castello era la dimora dei padroni del feudo di Lizzano, i quali cercarono di renderlo accogliente ed ospitale. Fu soprattutto con i Duchi Clodinio, feudatari di Lizzano dal 1606 al 1677, che il castello, chiamato in quel tempo il Palazzo del Duca, conobbe un periodo di grande splendore, anche perché dovette raccogliere molte persone, che si recavano nel paese di Lizzano, in occasione delle feste, organizzate in onore di [[Gaetano di Thiene|San Gaetano da Thiene]], patrono del paese, allora ancora beato.
[[File:TrappitoantonazzoLizzano-Stemma.jpgpng|thumbleft|right150px|TrappitoStemma Antonazzodel (1700)comune]]
Lo stemma storico del comune di Lizzano venne riconosciuto il 27 maggio 1929, dall'allora [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|capo del governo]] [[Benito Mussolini]]. La sua descrizione è la seguente:
{{Citazione|[[Campo di cielo]], all'albero di [[leccio]], con due rami spezzati e rilegati, nodrito su pianura erbosa movente dalla punta, il tutto [[al naturale]], con in alto all'albero una lista bifida, svolazzante, d'argento, con il motto in nero: ''{{maiuscoletto|fracta et ligata refloret}}''.|Decreto di riconoscimento del 27 maggio 1929}}
Il gonfalone, concesso con DPR del 14 luglio 1971<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6203|titolo=Lizzano|accesso=2025-09-16|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>, è costituito da un drappo partito di giallo e di rosso nel centro del quale è posto lo stemma.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Altre architetture civili degne di nota sono:
=== Architetture religiose ===
* Trappito Antonazzo
==== Chiesa matrice di San Nicola ====
* Frantoio Mandurino
{{vedi anche|Chiesa matrice di San Nicola (Lizzano)}}
* Le 35 masserie presenti nel territorio
[[File:Chiesa Matrice di San Nicola (Lizzano).JPG|thumb|Chiesa matrice San Nicola (Lizzano)]]
* Palazzo Majorano
* Palazzi signorili nel centro storico
 
Principale chiesa di Lizzano, fu costruita agli inizi del [[XIV secolo]] su un luogo di culto preesistente. Prima del crollo avvenuto negli [[Anni 1950|anni cinquanta]], conteneva elementi di varie epoche artistiche. Nella chiesa vi sono numerose statue tra cui spicca quella del patrono [[san Gaetano da Thiene]]. La chiesa è collocate nel centro storico di fronte al Palazzo Marchesale. Dopo il crollo, che distrusse gran parte della struttura, la chiesa venne ricostruita e stravolta dal punto di vista artistico e venne costruito l'odierno campanile.
===Architetture militari===
==== Torre dell'orologio ====
La Torre dell'Orologio (XII-XIX secolo) è impostata su un torrione del castello, un tempo poco distante dall'impianto originario normanno pare fosse legata ad esso da un passaggio sotterraneo, mai ritrovato. Rappresenta una testimonianza di valore storico inestimabile. Da una prima lettura delle strutture murarie appare evidente un processo di sedimentazione attuatosi nel corso dei secoli. La struttura di base sembra ancora riconducibile ad una torre fortificata di avvistamento e di difesa, risalente al XIII - XIV secolo.
[[File:Torrelizzano.JPG|thumb|left|Torre dell'orologio]]
 
Qui al piano terra esiste un unico vano a pianta quadrata con volta a botte. La parte superiore della torre è un evidente rifacimento con sopraelevazione. databile tra il XV ed il XVI secolo. A seguito di tale intervento fu ricostruita la volta del vano preesistente al secondo livello, con arco a sesto acuto. Furono inoltre costruiti gli spalti di difesa con le relative caditoie e con l'aggiunta di elementi architettonici decorativi dello stesso materiale adoperato per la sopraelevazione (carparo), che ne hanno ingentilito l'aspetto. Tra XVIII e XIX secolo la torre divenne importante punto di riferimento per la vita del paese per l'inserimento dell'orologio e della torre campanaria. Innalzata la sua sommità, fu ricavato un apposito vano per accogliere i meccanismi dell'orologio, sormontato da un campanile dotato di due campane di diverse dimensioni, asservite all'orologio. In seguito sono stati affiancati due piccoli corpi di fabbrica ad un solo livello, adiacenti ai due lati mentre il terzo lato della torre è addossato ad uno stabile, un tempo adibito, a cinema, ma costruito, nei secoli scorsi, per evidente utilizzo militare. L'accesso ai vari locali del fabbricato avviene in modo del tutto indipendente.
 
====Torri Costiere====
{{Vedi anche|Torre Zozzoli|Torri costiere del Salento}}
[[Immagine:Torre zozzoli.jpg|thumb|right|[[Torre Zozzoli]], [[Marina di Lizzano]]]]
 
Nel territorio di Lizzano sono presenti 3 torri costiere:
* [[Torre Zozzoli]] o torre sgarrata (in dialetto), parzialmente crollata
* Torre Rossa, ormai presente sotto forma di ruderi
* Torre Canneto, non più esistente
* Torri di vedetta sparse lungo la fascia costiera, costruite nella [[seconda guerra mondiale]].
 
===Architetture religiose===
==== Chiesa Matrice di San Nicola ====
{{vedi anche|Chiesa Matrice di San Nicola}}
[[File:Chiesamadrelizzano.JPG|thumb|right|Chiesa Matrice San Nicola (Lizzano)]]
 
Principale chiesa di Lizzano, fu costruita agli inizi del [[XIV secolo]] su un luogo di culto preesistente. Prima del crollo avvenuto negli anni [[Anni 1950|'50]], conteneva elementi di varie epoche artistiche. Nella chiesa vi sono numerose statue tra cui spicca quella del Santo Patrono [[san Gaetano da Thiene]]. La chiesa è collocate nel centro storico di fronte al Palazzo Marchesale. Dopo il crollo, che distrusse gran parte della struttura, la chiesa venne ricostruita e stravolta dal punto di vista artistico e venne costruito l'odierno campanile.
Il soffitto è a cassettoni mentre le navate laterali presentano soffitti a volta. L'altare maggiore in marmo policromo, è posto al centro del presbiterio; le cappelle laterali sono dieci.
 
==== Convento di San Pasquale Baylon ====
{{vedi anche|Convento di San Pasquale Baylon}}
[[File:Conventolizzano.JPG|thumb|right|Convento San Pasquale Baylon, Lizzano]]
 
Il convento [[Ordine dei Fratifrati Minoriminori|francescano]] di [[San Pasquale Baylon]], venne eretto nel 1742 per volontà dei [[marchese|marchesi]] Chyurlia, allora feudatari della ''Terra di Lizzano''. Artisticamente la chiesa si presenta molto semplice, con sfumature [[Barocco|barocche]], ancora più evidenti prima dei numerosi restauri e rimaneggiamenti effettuati negli ultimi trent'anni. Sono presenti un grande numero di tele settecentesche e statue della stessa epoca. Il convento ospita un museo (prevalentemente di oggetti sacri) e una biblioteca chiusi al pubblico. AttualmenteVi vihanno dimoranodimorato i frati della provincia francescana del [[Salento]] fino al mese di settembre 2016 quando, tra fortissime proteste e manifestazioni di dissenso, la cura del convento e della parrocchia ad esso legata è stata affidata all'[[Arcidiocesi di Taranto]] che accogliendo la decisione del capitolo provinciale dei Frati, ha nominato un parroco diocesano dando seguito di fatto alla soppressione della fraternità francescana.
[[File:Rosariolizzano2Chiesarosariolizzano.JPGjpg|thumb|upright|Chiesa del Rosario, Lizzano]]
 
==== Chiesa del Rosario ====
{{vedi anche|Chiesa del Rosario (Lizzano)}}
Sita nella parte antica del paese, fu edificata nel [[1562]] in [[Architettura romanica|stile romanico]], dalla famiglia De Raho, feudataria di Lizzano. Sul lato sinistro si notano gli archi di appoggio del Castello normanno, costruiti in seguito al terremoto del 1743. Sul lato destro si nota il campanile. La chiesa, internamente, è completamente affrescata ed è attualmente oggetto di vari restauri. All'interno vengono conservate le statue della processione dei [[mistero (teatro)|Misteri]] e dell'[[Addolorata]]. La chiesetta è sede dell'omonima confraternita.
Sita nella parte antica del paese, fu edificata nel [[1562]] in stile [[romanico]],
[[File:Crocifissolizzano.jpg|thumb|Santuario del Crocifisso, Lizzano]]
dalla famiglia De Raho, feudataria di Lizzano. Sul lato sinistro si notano gli archi di appoggio del Castello normanno, costruiti in seguito al terremoto del 1743. Sul lato destro si nota il campanile. La chiesa, internamente , è completamente affrescata ed è attualmente oggetto di vari restauri. All'interno vengono conservate le statue della processione dei [[Misteri]] e dell' [[Addolorata]]. La chiesetta è sede dell'omonima confraternita.
[[File:Crocifissolizzano.jpg|thumb|right|Santuario del Crocifisso, Lizzano]]
 
==== Cappella del Crocifisso ====
{{vedi anche|Cappella del Crocifisso (Lizzano)}}
Sita nel centro storico del paese nelle immediate adiacenze del castello normanno; conservato in discrete condizioni, è una preziosa testimonianza della identità culturale storica dei lizzanesi. Di grande valore, al suo interno, è la [[deesis]], affresco di origine bizantina (come lo è tutta la chiesa), che si trova sopra l'altare maggiore. Vi sono coservateconservate, inoltre, due statue lignee raffiguranti [[Sansan Gaetano da Thiene]] e [[sant'Elena]].
 
=== Chiese e cripte rupestri ===
{{Vedi anche|Cripta}}
La cittadina di Lizzano, è stata, per molti secoli, abitata da monaci [[bizantini]], [[basiliani]] e [[gesuiti]]. L'esistenza di queste figure religiose, ha lasciato numerose tracce architettoniche e artistiche che trovano il loro fulcro nelle due grandi chiese rupestri con relativa cripta: quella della ''Ss.Santissima Annunziata'' e quella di ''Sant'Angelo''.
 
==== Chiesa e cripta rupestre ''Ss.della Santissima Annunziata'' ====
La [[cripta]] rupestre della Ss.Santissima [[Annunciazione|Annunziata]] si trova a circa mezzo Kmkm di distanza da Lizzano. La Chiesettachiesetta della SS.Santissima Annunziata è considerata un monumento di notevole interesse storico artistico, uno dei più singolari di tutto il territorio pugliese ed un importante santuario rupestre, centro di devozione [[Maria (madre di Gesù)|mariana]] e meta di pellegrinaggio da parte di tutto il territorio ionico posto a sud-est di [[Taranto]] specialmente nel Medioevo. La cripta è ricavata da una grotta già [[Monastero|cenobio]] [[Monaci basiliani|basiliano]], era ricca di dipinti murali sacri, alcuni di rara bellezza, di epoca non anteriore al secolo XI. Sulla Chiesachiesa rupestre venne, in seguito, eretta la Chiesachiesa, fra il IX e il X secolo. Nei secoli XII e XIII si effettuarono alcuni interventi parziali sull'edificio, senza, però, mutarne in maniera rilevante l'aspetto formale e la configurazione spaziale. Tra il. XIV e il XV secolo fu attuata una ristrutturazione generale della Criptacripta e della Chiesettachiesetta, altri lavori ci furono tra il XVI e il XVII secolo. Agli inizi del XIX secolo avvenne la totale ristrutturazione dell'edificio ed il rinnovamento delle opere pittoriche. Nella Chiesachiesa, un tempo, vi erano non meno di 22 dipinti murali. A causa di leggende di tesori nascosti, la Chiesettachiesetta fu sottoposta a saccheggi. L'accesso alla Chiesachiesa rupestre è stato ripristinato dal Rotary Club di [[Manduria]] in occasione della VI Festa di Fine Vendemmia il 17 novembre 2002.
 
==== Cripta rupestre e grotta di ''Sant'Angelo'' ====
[[File:Sant'Angelo-LizzanoAffrescosantangelolizzano.jpgJPG|thumb|right|entrataUno degli affreschi all'interno della grottacripta di Sant'Angelo.]]
 
La chiesa di S. Sant'Angelo (Cripta Basiliana) è situata in contrada Serra degli Angeli su una collinetta denominata monte S. Sant'Angelo a 3&nbsp;km a nord-ovest di Lizzano. La grotta di Sant'Angelo si apre sulla sommità di una collina nei [[Calcare|calcari]] bianco-cerulei sub-cristallini del [[Cretacico]] e si articola in questi per circa 50 metri. Sul piano di calpestìo si sono notati vari frammenti di ossa con uno strato di fossilizzazione alquanto avanzata, frammenti di ceramica di varie epoche e quindi non si può escludere la presenza di qualche livello, in posto, del periodo neo-[[Età del rame|eneolitico]] e post-[[neolitico]]. Le tracce dell'epoca di culto, sono soprattutto la presenza di numerosi affreschi [[Arte paleocristiana|paleocristiani]].
 
==== Altre architetture religiose ====
Altre architetture religiose sono rappresentate dalle varie chiese e cappelle presente nel castello, nei palazzi signorili, nelle masserie e dai tempietti greci e romani ritrovati nelle zone ad interesse archeologico.
=== Architetture civili ===
==== Il castello ====
{{Vedi anche|Palazzo marchesale di Lizzano}}
Il Palazzo marchesale (Castello) è situato ai piedi del poggio su cui gradatamente s'adagia il paese, si presenta con linee sobrie e severe. Secondo alcuni studiosi fu costruito su di un antico nucleo normanno dai baroni De Raho nel [[XVI secolo]], di cui rimane solo un torrione.
[[File:Castellolizzano.JPG|thumb|Castello marchesale]]
La struttura è stata soggetta ad ampliamenti e rifacimenti nel corso della storia che ne hanno modificato l'aspetto originale. Attualmente è di proprietà privata e versa in stato di degrado.
 
==== Altre architetture civili ====
===Zone archeologiche===
* Trappeti e palmenti ipogei;
L'indagine archeologica ha permesso di iscrivere il territorio di Lizzano nell'importante area neolitica del Sud-Est tarantino<ref>{{Citaweb|url=http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|titolo=Comune di Lizzano, provincia di Taranto}}</ref> comprendente Torre Castelluccia, Saturo, Porto Pirrone. Una campagna di scavo effettuata, infatti, in località Bagnara, ha portato alla luce un insediamento capannicolo di una comunità agricolo-pastorale cronologicamente collocabile nel [[Bronzo Medio]] (XV-XVI secolo a.C.). Altri scavi archeologici, sono stati effettuati in zona ''Santa Petronilla'', in zona ''San vito'', in tutto il corso percorso del fiume Ostone, nei dintorni della masseria Casabianca ed in tutto il territorio comunale. In questi scavi sono state ritrovate tombe e necropoli del periodo greco, messapico e romano, resti di ville con colonne in stile dorico, vasellame di vario genere e di varie epoche (dai messapi ai greci, dai romani al medio-evo).
* Architetture rurali presenti nelle campagne (Trulli, costruzioni a secco);
* Le 35 masserie presenti nel territorio;
* Palazzo Majorano;
* Palazzi signorili nel centro storico;
* Palazzo della scuola elementare ''Alessandro Manzoni''
 
=== Architetture militari ===
===Centro storico===
==== Torre dell'orologio ====
{{...}}
La Torre dell'Orologio (XII-XIX secolo) è impostata su un torrione del castello, un tempo poco distante dall'impianto originario normanno pare fosse legata ad esso da un passaggio sotterraneo, mai ritrovato. Rappresenta una testimonianza di valore storico inestimabile. Da una prima lettura delle strutture murarie appare evidente un processo di sedimentazione attuatosi nel corso dei secoli. La struttura di base sembra ancora riconducibile ad una torre fortificata di avvistamento e di difesa, risalente al XIII - XIV secolo.
[[File:Torrelizzano.JPG|thumb|left|Torre dell'orologio]]
 
Qui al piano terra esiste un unico vano a pianta quadrata con volta a botte. La parte superiore della torre è un evidente rifacimento con sopraelevazione. databile tra il XV ed il XVI secolo. A seguito di tale intervento fu ricostruita la volta del vano preesistente al secondo livello, con arco a sesto acuto. Furono inoltre costruiti gli spalti di difesa con le relative caditoie e con l'aggiunta di elementi architettonici decorativi dello stesso materiale adoperato per la sopraelevazione (carparo), che ne hanno ingentilito l'aspetto. Tra XVIII e XIX secolo la torre divenne importante punto di riferimento per la vita del paese per l'inserimento dell'orologio e della torre campanaria. Innalzata la sua sommità, fu ricavato un apposito vano per accogliere i meccanismi dell'orologio, sormontato da un campanile dotato di due campane di diverse dimensioni, asservite all'orologio. In seguito sono stati affiancati due piccoli corpi di fabbrica ad un solo livello, adiacenti ai due lati mentre il terzo lato della torre è addossato ad uno stabile, un tempo adibito, a cinema, ma costruito, nei secoli scorsi, per evidente utilizzo militare. L'accesso ai vari locali del fabbricato avviene in modo del tutto indipendente.
 
==== Torri Costiere ====
[[File:Torre zozzoli.jpg|thumb|[[Torre Zozzoli]], [[Marina di Lizzano]]]]
 
Nel territorio di Lizzano sono presenti 3 torri costiere:
* [[Torre Zozzoli]] o torre sgarrata (in dialetto), parzialmente crollata
* Torre Rossa, ormai presente sotto forma di ruderi
* Torre Canneto, non più esistente
* Torri di vedetta sparse lungo la fascia costiera, costruite nella [[seconda guerra mondiale]].
 
=== Siti archeologici ===
L'indagine archeologica ha permesso di iscrivere il territorio di Lizzano nell'importante area neolitica del Sud-Est tarantino<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|titolo=Comune di Lizzano, provincia di Taranto|accesso=17 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.is/20070616132349/http://www.provincia.taranto.it/spazio_comuni/view.php?id=13|dataarchivio=16 giugno 2007}}</ref> comprendente Torre Castelluccia, Saturo, Porto Pirrone. Una campagna di scavo effettuata, infatti, in località Bagnara, ha portato alla luce un insediamento capannicolo di una comunità agricolo-pastorale cronologicamente collocabile nel [[Bronzo Medio]] (XV-XVI secolo a.C.). Altri scavi archeologici, sono stati effettuati in zona ''Santa Petronilla'', in zona ''San vito'', in tutto il corso percorso del fiume Ostone, nei dintorni della masseria Casabianca ed in tutto il territorio comunale. In questi scavi sono state ritrovate tombe e necropoli del periodo greco, messapico e romano, resti di ville con colonne in stile dorico, vasellame di vario genere e di varie epoche (dai [[messapi]] ai greci, dai romani al medio-evo), tombe a camera, reperti dell'età del bronzo e della preistoria.
 
=== Centro storico ===
Il nucleo abitato storico di Lizzano è situato a sud del paese, intorno alla Chiesa Madre, al Castello marchesale e alla torre dell'orologio. Fino a qualche decennio fa, il centro storico era interamente abitato mentre ora molte case e antiche bottege versano in stato di degrado. Le strade si presentano strette e curve intervallate da alcuni spiazzi e da vicoli più piccoli. La pavimentazione stradale fino a pochi decenni fa, era interamente costituita dalle tipiche chianche di pietra viva, caratteristiche di questa zona della Puglia; ora il bitume ricopre tutte le strade, lasciando intravedere, però, qualche chianca che riaffiora dal piano di calpestio. Questa parte del paese era anche quella più attiva economicamente in quanto vi si trovavano le bottege e i laboratori degli artigiani (ceramisti, falegnami, fabbri, scarpari, fornai e molti altri), ormai inesistenti. Le abitazioni sono molto semplici e tipiche della Puglia meridionale, con tetto basso e facciate imbiancate a calce o di carparo levigato, anche se non sono poche le case signorili e i palazzi dei nobili. Alcune case hanno una particolare decorazione barocca e altre, invece, presentano dei caratteristici comignoli [[Arbëreshë]], tipici dei paesi circostanti, facenti parte dell'[[Arberia]] Tarantina. Nel [[2011]] sono iniziati i lavori di riqualificazione del centro storico con cui sono state riposizionate le chianche in pietra di trani in alcune strade, restaurata la facciata della chiesa del Rosario e parte della torre dell'orologio. Attualmente il centro storico è ancora in fase di riqualificazione, per la quale si attendono ulteriori fondi e progetti.
 
== Società ==
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{{Demografia/Lizzano (TA)}}
 
Al [[31 dicembre]] [[20092023]] a Lizzano risultano residenti 82141 cittadini stranieri., Lepari nazionalitàall'1,37% principalidella sonopopolazione.<ref>[http{{cita web|url=https://demo.istat.it/str2009app/ Dati Istat]</ref>:?i=P03&l=it|titolo=
Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref>
 
Le nazionalità principali sono<ref>[http://demo.istat.it/str2022/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
* {{Bandiera|Albania}} [[Albania]]: 31
 
* {{Bandiera|Romania}} [[Romania]]: 13
* [[Albania]]: 40
* [[Romania]]: 31
 
=== Lingue e dialetti ===
 
[[File:Dialettolizzanese.jpg|thumb|Il dialetto lizzanese nel contesto dei dialetti salentini.]]
Il dialetto lizzanese fa parte del [[Dialetto salentino|salentino]] e appartiene quindi al gruppo dei [[gruppo siciliano|dialetti italiani meridionali estremi]].
L'accento e la cadenza del lizzanese sono prevalentemente [[dialetto brindisino|brindisini]] (dialetto salentino settentrionale), ma forte è anche l'impronta del [[dialetto leccese|leccese]], ossia del salentino centrale. Il dialetto lizzanese, quindi, si discosta moltissimo dal dialetto del capoluogo ionico ([[Dialetto tarantino]]) che appartiene ai dialetti di transizione apulo-salentini. Il dialetto lizzanese è stato ampiamente studiato dal famoso filologo e linguista tedesco [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]].
 
=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[cattolicesimo]] di [[rito romano]]. A Lizzano vi è la presenza di una confraternita: la confraternita del Santo [[Rosario]]. Inoltre presso il convento di San Pasquale hanno sede, dal 1907, il [[Ordine francescano secolare|Terz'ordine Francescano secolare]] (OFS) e la [[Gioventù Francescana]]. Molto sentite sono le feste religiose di [[San Gaetano da Thiene]], patrono principale (6-7 agosto), [[San Pasquale Baylon]], protettore della città (dal 15 al 18 maggio) e [[San Giuseppe]], nella cui vigilia della ricorrenza vengono allestite le famose [[Tavole di San Giuseppe]] e, nel giorno festivo, i falò per le strade (18-19 marzo) che vedono una partecipazione numerosa della cittadinanza e che richiamano un grosso flusso turistico da tutta la provincia e dal [[Salento]] in generale. La cittadina è compresa nell'Arcidiocesi di Taranto e nella provincia dei frati minori di Lecce.
 
Altre feste religiose molto sentite sono:
[[File:Perdonilizzano.JPG|thumb|I "Pirdùni" durante il pellegrinaggio agli altari della reposizione, Lizzano]]
* [[Sant'Antonio da Padova]]
* [[Madonna del Rosario]]
* [[Corpus Domini]]
* [[Epifania]]
* [[Assunzione di Maria]], con la processione a mare della statua.
* [[Settimana Santa]], che ruota intorno alla processione dei [[Mistero della fede|Misteri]], alla processione notturna dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] e alla visitazione dei [[Altare della reposizione|Sepolcri]] (''altari della reposizione'') da parte dei ''Perdoni'', coppie di confratelli del Rosario che incappucciati e in abito da penitenza, vagano per le vie del paese visitando gli Alari della reposizione.
* [[Santi Medici]] (Santi Cosimo e Damiano), venerati in particolar modo la notte dell'Ascensione del Signore. In questa notte prende vita un pellegrinaggio, a piedi, diretto verso il santuario di San Cosimo alla Macchia presso [[Oria]] (Br), per una distanza di 24 chilometri.
* [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]], patrono d'Italia. La devozione nei confronti del Santo è molto sentita anche grazie alla presenza del convento francescano dei frati minori, dell'Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|La sezione contiene eventi da controllare, descritti con linguaggio non enciclopedico, tipo volantino pro loco e senza fonti.|Eventi|ottobre 2014}}
 
==== Il Tarantismo ====
{{Vedi anche|Tarantismo}}
[[File:Tarantatalizzano.JPG|thumb|right|Tarantata a Lizzano durante un, rito di guarigione dal [[tarantismo]], presso la masseria San Vito. (1950Anni Cinquanta del '900)]]
 
{{quoteCitazione|Ci è taranta lassila ballari,
 
ci è taranta lassila ballari,
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ci è malincunia, caccila fori.|Alcune strofe della ''Taranta di Lizzano''}}
 
A Lizzano, così come in tutta la Puglia meridionale, il fenomeno del [[tarantismo]] èha ancoraoccupato indelebileun'importante nellapagina memoriaculturale deglie anzianifolcloristica di intere generazioni, arrivando fino ai giorni nostri, prima di scomparire del tutto. EssiTestimoni oculari di questo studiato fenomeno raccontano di veri e propri rituali musicali usati per "guarire" le donne morse dalla tarantola. QuestoIl rituale consisteva in un ballo frenetico e stancante eseguito per ore ed ore o addirittura per giorni, dalle tarantate o dai tarantati. Ilche, ballo sfiniva questi ultimisfiniti, che cadevano a terra in uno stato di trance. A Lizzano, appenaAppena visti i primi sintomi del morso della tarantola, si usava appendere fazzoletti di diverso colore nella stanza più grande della casa. Lae la tarantata, quasi incantata dai colori, ne sceglieva uno e ballava con quello. Si credeva che il colore del fazzoletto indicasse il colore della tarantola. Dopo ore di ballo ci si andavaspostava, sempre ballando e suonando, in campagna, sul posto dove si credeva che la tarantola avesse morso la tarantata e li si compiva l'ultimo ballo.

Di solito gli strumenti usati per questa terapia musicale erano il violino e il tamburello, ai quali si aggiungevano talvolta l'organetto e la chitarra battente.
 
Il tarantismo lizzanese, è stato oggetto di molti studi, tesi e ricerche. Tra i più famosi ricercatori del tarantismo lizzanese, vi era [[Alfredo Majorano]], antropologo tarantino, che ancora prima di [[Ernesto de Martino]] registrò e fotografò il rito del tarantismo. Le foto e i documenti sonori sono attualmente conservati presso il Museo Etnografico di Taranto.
 
==== L'Epifania ====
[[File:Passione di Cristo (Lizzano).jpg|thumb|right|Passione di Cristo - 2006]]
[[File:Passione di Cristo (Lizzano (TA) ).jpg|thumb|right|Passione di Cristo - 2006]]
 
Il [[6 gennaio]], giorno dell'[[epifania]], si svolge lungo le vie del paese, "''la calata dei Magi''".
La mattina, sin dalle prime ore dell'alba, una banda suona nenie natalizie per le strade del paese, e prepara l'atmosfera alla manifestazione che si svolge nel pomeriggio, quando dal Convento San Pasquale Baylon, partono nei loro sontuosi abiti e i loro doni, i Sapienti d'oriente, preceduti dalla stella cometa e scortati da numerosi scudieri e paggi. Dopo aver percorso alcune vie, ci si reca nel centro storico, di fronte alla chiesa San Nicola, nella parte bassa del paese dove sono allestiti dei palchi. I Magi, guidati dalla cometa vanno da Erode dove si svolge il dialogo. Dopo aver salutato Erode, la cometa riappare guidando i Magi alla grotta del Bambinello. La manifestazione si chiude festosamente con i fuochi d'artificio.
 
==== La Passione di Cristo ====
IlDal giorno1971 dellala [[Domenica delle Palme]], nelle ore pomeridiane, siprende svolgevita la rappresentazione della [[Passione di Gesù Cristo]], suloccupando piazzalegli delspazi convento,antistanti manifestazioneil cheConvento si svolge dal [[1971]]. Dal [[2007]] la manifestazione fa parte dell'associazione europea [[Europassion]], che raccogliee le cittàvicine legatevie dalladel stessa tradizionepaese. Ogni anno questa manifestazione attira turisti e devoti da ogni parte della [[Puglia]].
 
[[File:Tavolasangiuseppelizzano.JPG|thumb|right|Tavola di San Giuseppe]]
In particolar modo la manifestazione partendo dal Calvario sito in via XIV Maggio si snoda con un corteo storico sulla Villa di Viale Convento dove ha luogo l'entrata in Gerusalemme del Messia e l'Ultima Cena per poi stanziare sul piazzale del convento per le rimanenti scene.
 
La manifestazione consta di 14 scene:
 
1. Ingresso a Gerusalemme
2. Lavanda dei Piedi e Ultima cena
3. Getsemani (Orto degli Ulivi)
4. Tradimento e suicidio di Giuda
5. Sinedrio
6. Negazione di Pietro
7. Erode
8. Pilato
9. Flagellazione
10. Via Crucis
11. Crocifissione
12. Deposizione e Pietà
13. Resurrezione
14. Proclama di Pietro
 
La rappresentazione impegna gran parte della piccola cittadina con 150 figuranti ma sicuramente l'impegno maggiore è profuso dall'"Associazione Pietre Vive Onlus" impegnata nell'organizzazione e nella diffusione della stessa.
 
Negli ultimi anni la manifestazione è stata trasmessa da Studio 100 Sat, emittente locale con piattaforma satellitare permettendo alla "Passione di Cristo" di fare il giro del mondo.
 
Questa sacra rappresentazione riceve il patrocinio morale da parte dell'Amministrazione Comunale di [[Lizzano (Italia)|Lizzano]], dell'amministrazione Provinciale di [[Taranto]], della Regione [[Puglia]], del [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] e dal 2013 dalla Arcidiocesi di Taranto.
 
La manifestazione è inserita nel circuito internazionale [[Europassion]] che raggruppa 34 località di tutta Europa che meglio rappresentano il messaggio salvifico della Croce mantenendo e sostenendo esempi di religiosità popolare.
 
Attraverso l'organismo nazionale [[Europassione per l’Italia]], è stato avviato ed è giunto ormai alla sua definizione, il percorso per il riconoscimento di queste manifestazioni come Patrimonio immateriale dell'Umanità da parte dell'[[UNESCO]].
[[File:Tavolasangiuseppelizzano.JPG|thumb|Tavola di San Giuseppe]]
 
==== Le Tavole di San Giuseppe ====
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Un'altra tradizione molto sentita dai lizzanesi è quella delle [[Tavole di San Giuseppe]]. Questa è un tradizione molto particolare diffusa nel [[Salento]], in [[Sicilia]] e in altre regioni dell'[[Italia]] centro-meridionale.
In questa tradizione si imbandiscono tavole molto grandi, a volte a gradoni, piene di piatti tipici salentini e lizzanesi, ma non deve esserci carne.
Recandosi nella cucina, solitamente posta in una stanza posteriore a quella in cui è imbandita la "taula", si viene immediatamente colpiti dal gran caldo sprigionatosi dal fuoco che per giornate intere resta acceso per permettere la cottura de "lu cranu stumpatu", grano bollito nelle apposite "pignate" e condito successivamente con soffritto di prezzemolo, cipolla verde e pepe in abbondanza. Lo stesso condimento viene usato anche per la preparazione della "massa cu lli ciciri", tagliatelle fatte in casa, unita ai ceci che in alcune zone del Salento viene chiamata "Tria cu lli ciciri"<ref>Cfr. Salvatore Fischetti, ''Lizzano per san Giuseppe. Le tavolate devozionali. Storia e costume'', Brindisi, Associazione Amici della Biblioteca "De Leo", 1988, pp. 269, ill. a colori e in b/n.</ref>.
 
===Lu Ressu Ressu===
Un'interessante tradizione sopravvive a Lizzano e in alcuni comuni limitrofi, la notte e la mattina di [[Pasqua]]. Si tratta de "Lu Resu Resu" o "Ressu Ressu", un canto di questua pasquale che, come in altre zone dell'Italia centrale e meridionale, ha la funzione di questuare beni alimentari e denaro in cambio di musica. La Notte di Pasqua alcuni giovani si riuniscono presso una delle chiese del paese aspettando la fine della veglia pasquale. Dopo la celebrazione, muniti di tamburelli, organetti e fisarmoniche, iniziano il loro peregrinare per strade e contrade cantando un tipico canto dialettale chiamato appunto "Ressu ressu", una sorta di traslitterazione dialettale del latino "Jesus Resurrexit", in questo canto vengono intonate strofe dialettali, spesso accostate ad un latino storpiato, che annunciano la Resurrezione di Cristo oltre che stornelli di richiesta esplicita di uova e generi alimentari. La popolazione attende con trepidazione i suonatori della notte di Pasqua e dona tutto ciò che è nelle proprie possibilità. Questa tradizione, dopo oltre un quarantennio di disuso, è stata recuperata con successo dal locale gruppo di musica popolare "Mandatari" che da anni si occupa ricerca e divulgazione del patrimonio immateriale e culturale locale. Tutto ciò che viene raccolto la notte di Pasqua é destinato in beneficenza al contrario dei tempi passati in cui il tutto veniva diviso equamente tra i suonatori.
 
== Cultura ==
=== BibliotecheIstruzione ===
==== Biblioteche ====
Nel comune sono presenti la biblioteca comunale, che si trova in un locale del giardino della scuola media, e la biblioteca del Convento San Pasquale Baylon (chiusa al pubblico), che è sita nello stesso convento e che raccolgie libri di ogni genere e vari volumi molto pregiati del 700', 800' e 900'.
Nel comune sono presenti la biblioteca comunale (attualmente in ristrutturazione ed ampliamento), posta nei giardini della scuola media, la biblioteca del Convento San Pasquale Baylon, curata dalla gioventù francescana, sita nello stesso convento e che raccoglie libri di ogni genere e vari volumi molto pregiati del '700, '800 e '900. Inoltre è presente su corso Vittorio Emanuele, una Biblioteca di iniziativa popolare con libri donati dagli stessi lizzanesi e messi a disposizione di chiunque volesse usufruirne.
 
==== Scuole ====
Nel comune sono presenti due scuole materne, due elementari ed una scuola secondaria di primo grado.
 
==== Musei ====
===== Museo civico della paleontologia e dell'uomo =====
Il Museo civico della paleontologia e dell'uomo, ha sede nel centro storico, nel Palazzo Majorano, un tipico palazzo dei signorotti locali dell'Ottocento. Il museo raccoglie importanti reperti a partire da 600 milioni di anni fa, provenienti da tutto il mondo e da fossili ritrovati nel territorio di Lizzano o della [[Puglia|regione]]. Un'ampia sezione è dedicata all'archeologia con l'esposizione di vari reperti risalenti al periodo della [[Magna Grecia]], al [[Neolitico]] e prossimamente all'esposizione di reperti risalenti all'età del [[Bronzo]], all'età Romana e a quelle medioevale. Nel museo sono esposti vari attrezzi da lavoro e oggetti di uso domestico tradizionali, come l'antico telaio ancora funzionante e corredato di accessori. Notevole "lu traìnu", carro trainato da cavallo o mulo per il trasporto, importante come valore documentario soprattutto per le nuove generazioni.
Ci sono ampie sezioni dedicate alle culture dell'[[Africa]], dell'[[Oceania]] e all'arte contemporanea.
 
=== ScuoleMedia ===
In passato, nel paese, hanno operato diversi media, in diversi settori. Fino agli anni '80-'90, erano presenti varie radio private (Radio Lizzano, Radio Gruppo 15, Radio Punto Elle, Radio Studio Alfa, Radio Onda Dancing, Canale 7 Radio, Radio Amica, Radio Speak, Radio Studio Night) e 2 emittenti televisive (Tele Provincia Jonica e Tele Aut).
Nel comune sono presenti quattro scuole materne, due elementari e una secondaria di primo grado.
 
=== Impianti Sportivi ===
Nel comune sono presenti alcuni impianti sportivi:
* Palazzetto dello sport
* Stadio comunale "Antonucci"
 
=== Sanità ===
Il territorio comunale fa parte dell'Azienda Sanitaria Locale Taranto/1 (ASL TA/1). Nel comune sono presenti un Centro di Salute Mentale (C.S.M) e un poliambulatorio con servizio di Guardia Medica. Inoltre vi è un Presidio sanitario turistico nella marina.
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Lizzano (vino)|Primitivo di Manduria|Cucina salentina|Cucina pugliese}}
[[File:Orecchiette.jpg|thumb|Orecchiette ''ricchiteddi'' in dialetto.]]
Oltre al vino e l'olio pregiatissimi, altri prodotti tipici sono il [[Triticum|grano]], i [[Ficus carica|fichi]], l'uva da tavola, la [[ricotta forte]] e vari prodotti caseari locali, la [[scapece]]. Alcuni piatti tipici sono:
Oltre al vino e l'olio pregiatissimi, altri prodotti tipici del territorio o maggiormente prodotti sono il [[Triticum|grano]], i [[Ficus carica|fichi]], l'uva da tavola, le angurie, le mandorle, la [[ricotta forte]] e vari prodotti caseari locali di origine caprina e ovina, tra cui la tipica "Pampanella".
[[File:Cimitirapi.JPG|thumb|right|Cime di rapa stufate.]]
Considerazione a parte merita la "Puccia alla spasa" o "Puccia allu tiestu", prodotto di panificazione ormai diventato presidio Arca del gusto/slow food.
[[Immagine:Orecchiette.jpg|thumb|right|Orecchiette ''ricchiteddi'' in dialetto.]]
Alcuni piatti tipici sono:
 
* ''fai e fogghji'' (purea di fave con le cicorie)
* ''massa culli ciciri'' (tagliatelle fatte in casa con i ceci)
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* ''fai scarfati'' (purea di fave riscaldata)
* ''ciambotta'' (minestra di verdure ed ortaggi)
* ''[[Frisella|friselle]]''
* ''[[pettole]]''
* ''brotu chinu'' (brodo con verdure e carne)
* ''risu, patani e cozzi'' (riso, patate e cozze al forno)
* ''pašta culli cozzi'' (pasta e cozze)
* ''pecura alla pignata'' (carne di pecora cotta nella [[pignatta (cucina)|pignatta]])
* ''purpu alla pignata'' (polipo cotto nella [[pignatta (cucina)|pignatta]])
 
=== Lingue e Dialetti ===
 
Il dialetto lizzanese fa parte del [[Dialetto salentino|salentino]] e appartiene quindi al gruppo dei [[gruppo siciliano|dialetti italiani meridionali estremi]].
L'accento e la cadenza del lizzanese sono prevalentemente [[dialetto brindisino|brindisini]] (dialetto salentino settentrionale), ma forte è anche l'impronta del [[dialetto leccese|leccese]], ossia del salentino centrale. Il dialetto lizzanese, quindi, si discosta moltissimo dal dialetto del capoluogo ionico ([[Dialetto tarantino]]) che appartiene ai dialetti di transizione apulo-salentini. Il dialetto lizzanese è stato ampiamente studiato dal famoso filologo e linguista tedesco [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]].
 
=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[cattolicesimo]] di [[rito romano]]. A Lizzano esistono due confraternite: quella del [[Rosario]] e quella dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]. Molto sentite sono le feste religiose di [[San Gaetano da Thiene]], patrono principale (6-7 agosto), [[San Pasquale Baylon]], protettore della città (dal 15 al 18 maggio] e [[San Giuseppe]], quando vengono allestite le famose [[Tavole di San Giuseppe]] e i falò per le strade (18-19 marzo) che vedono una partecipazione numerosa della cittadinanza e che richiamano un grosso flusso turistico da tutta la provincia e dal [[Salento]] in generale.
 
Altre feste religiose molto sentite sono:
* [[Sant'Antonio da Padova]]
* [[Madonna del Rosario]]
* [[Corpus Domini]]
* [[Epifania]]
* [[Assunzione di Maria]], con la processione a mare della statua.
* [[Settimana Santa]], che ruota intorno alla processione dei [[Mistero della fede|Misteri]], alla processione notturna dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] e alla visitazione dei [[Altare della reposizione|Sepolcri]] (''altari della reposizione'') da parte dei ''Perdoni'', coppie di confratelli del Rosario che incappucciati e scalzi camminano per le vie del paese tutta la notte in segno di penitenza.
 
=== Personalità legate a Lizzano ===
* [[Antonio Chionna]], carabiniere
* [[Mimmo Cavallo]], cantautore
* [[Pasquale Pozzessere]], regista cinematografico
 
=== Eventi ===
[[File:PiazzasanpasqualeFestasanpasqualelizzano.jpg|thumb|right|la piazza durante i festeggiamenti di San Pasquale 17-18 maggio]]
 
* [[Epifania]]: Calata dei Magi (6 gennaio)
* [[Tavole di San Giuseppe]]: 18 marzo
* [[Domenica delle Palme]]: [[Passione di Gesù|Passione di Gesù Cristo]], organizzata da [[Pietre Vive onlus]]
* [[San Pasquale Baylon]]: protettoreco-patrono della città; si svolge anche la grande fiera e per tre giorni c'è festa (17-18 maggio)
* [[San Gaetano Thiene]]: patrono principale della città (6-7 agosto)
* ''Agritur'', manifestazione enogastronomica, di cultura ed intrattenimento (prima metà d'agosto)
* Festa del vino novello (prima metà di novembre)
 
==Media==
In passato, nel paese, hanno operato diversi media, in diversi settori. Fino agli anni 80'-90', erano presenti una decina di stazioni radio private e 2 televisioni (Tele Provincia Jonica e Tele Aut).
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Piazza4novembrelizzano.jpg|thumb|Piazza 4 Novembre, centro storico di Lizzano.]]
La struttura urbana della cittadina lizzanese, presenta una espansione a macchia d'olio, con delle frazioni o piccoli centri abitati satelliti, attorno al nucleo comunale principale. L'espansione urbana è accelerata notevolmente nel corso della [[seconda guerra mondiale]] e nel dopoguerra, grazie anche al boom economico. Intere zone di campagna, masserie, e case contadine, sono state interamente inglobate nel tessuto urbano. Esempio di questa espansione è il Convento San Pasquale Baylon che fino al 1945, si trovava a mezzo chilometro fuori dal paese ed ora vi si trova quasi al centro.
La struttura urbana della cittadina lizzanese presenta un'espansione a macchia d'olio, con delle contrade o piccoli centri abitati satelliti, attorno al nucleo comunale principale. L'espansione urbana ha subito una brusca accelerata nel corso della [[seconda guerra mondiale]] e nel secondo dopoguerra, grazie anche al [[Boom economico italiano|boom economico]]. Intere zone di campagna, masserir e case rurali sono state interamente inglobate nel tessuto urbanistico. Esempio lampante di questa espansione è sicuramente il Convento San Pasquale Baylon che fino al 1955, si trovava a quasi un chilometro di lontananza dal paese ed ora vi si trova quasi al centro.
Il nucleo primitivo del comune è il centro storico, sviluppatosi nei dintorni del castello marchesale e della chiesa matrice, ora a sud dell'abitato. Il centro storico presenta viottoli e stradine con i classici curvoni. Il manto stradale ora è asfaltato con bitume sotto cui c'è ancora il vecchio manto stradale, ovvero quello formato da chianche.
Il nucleo primitivo del comune è il centro storico, sviluppatosi nei dintorni del castello marchesale e della chiesa matrice, ora a sud dell'abitato. Esso presenta viottoli e stradine poco large, ortali, vecchi forni per la lavorazione della ceramica, palazzotti nobiliari e alcuni monumenti. Il manto stradale, ora asfaltato con bitume, nasconde il vecchio lastrico stradale formato dalle classiche chianche in pietra viva.
Il resto del paese è caratterizzato da lunghe strade regolari e incroci.
Il resto del paese è caratterizzato da lunghe strade regolari ed incroci.
Fuori dal paese, ci sono varie contrade e le frazioni della marina.
Appena al di fuori del centro abitato lizzanese, esistono varie contrade e le frazioni della marina.
 
=== Rioni ===
==== Paese ====
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* Centro
* San Vito
 
==== Marina ====
* Bagnara
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* Trullo di mare
* Ostone
* Torretta (isolaIsola amministrativa "C" di [[Taranto]], agro di Lizzano)
* Cisaniello (Isola amministrativa "C" di Taranto, agro di Lizzano)
* Cisaniello
* Marina Piccola (isolaIsola amministrativa "C" di [[Taranto]], agro di Lizzano)
 
=== Isole amministrative ===
Tra i comuni di Lizzano e [[Pulsano]], ci sono alcune [[exclave|isole amministrative]] del comune di [[Taranto]], alcune delle quali quasi interamente inglobate nell'agro Lizzano<ref>{{Cita web|url=http://www.google.it/url?sa=t&source=web&ct=res&cd=2&ved=0CBkQFjAB&url=http%3A%2F%2Fdb.formez.it%2Fcontratti.nsf%2Fc32e0b28845f2973c1256dd5003ad559%2Fbf1b43e9592af599c1256ea50035a888%2F%24FILE%2FComune%2520di%2520Taranto%2520-%2520Contratto%2520di%2520servizio%2520%2527igiene%2520ambientale.doc&rct=j&q=isola+amministrativa+taranto+agro+di+lizzano&ei=R7f7S-_hJ4aAnQPx2KzlAg&usg=AFQjCNG85Gmh-qkAoh3uLFASYKrplSXpbQ|titolo= Nota ufficiale dell'Amiu (società di multiservizi e igiene urbana di Taranto), in cui si esprime chiaramente che le isole amministrative di Taranto sono in agro di Lizzano.}}</ref>: la zona marina della Torretta e la zona di Porvica.
Nella prima è presente ancora una torre saracena chiamata [[Torre Zozzoli]], o torre sgarrata.
 
=== Sanità ===
Il territorio comunale fa parte dell'Azienda Sanitaria Locale Taranto/1 (ASL TA/1). Nel comune sono presenti un Centro di Salute Mentale (C.S.M) e un poliambulatorio con servizio di Guardia Medica.
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
L'attività preponderante è quella agricola che è moderna e ben sviluppata. Prodotto importante è l'olio: mediamente si realizzano 6&nbsp;000 quintali di [[olio extravergine di oliva]]. Importante è anche la produzione di ortaggi, in particolare di pomodori e patate, di verdura, di frutta (agrumi, meloni, angurie, mandorle, fichi) e di [[Triticum|grano]]. Il territorio comunale rientra nella [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dell'[[olio d'oliva]] [[Terra d'Otranto (olio di oliva)|Terra d'Otranto]] che comprende le provincie di [[Provincia di Taranto|Taranto]] e [[Provincia di Lecce|Lecce]].
 
=== Vino ===
{{Vedi anche|Lizzano (vino)|Primitivo di Manduria}}
Nel territorio comunale sono molto sviluppate le attività agricole, basate sulla coltivazione di ulivi e vigneti. Molto importante è la produzione di [[olio extravergine di oliva]], ortaggi, grano, frutta e verdura. La zona rientra nella [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dell'[[olio d'oliva]] [[Terra d'Otranto (olio di oliva)|Terra d'Otranto]] che comprende le provincie di [[Provincia di Taranto|Taranto]] e [[Provincia di Lecce|Lecce]].
La cittadina di Lizzano è famosa in tutta [[Italia]] e non solo per la produzione di vino di eccellente qualità, tanto da aver ricevuto svariati riconoscimenti e premi in numerose rassegne tra le quali il [[Vinitaly]]. Nel 1988, ci è stato il riconoscimento della [[Denominazione di origine controllata|DOC]] "Lizzano" corrispondente ai territori comunali di Lizzano, [[Faggiano]] e le isole amministrative di [[Taranto]].
L'industria vinicola, costituisce la maggior fonte di ricchezza del paese. Le aziende vitivinicole sono più di un migliaio e ottengono una produzione di uva da vino di quasi centomila quintali e di 78mila ettolitri di vino e questo permette di essere a Lizzano di essere il terzo produttore di vino in [[Puglia]] e 23º in [[Italia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cantinelizzano.it/chisiamo.htm|titolo=Sito web della principale azienda vinicola lizzanese.}}</ref>
I vitigni più diffusi sono: [[Primitivo]], [[Negroamaro]] oltre ad altri vitigni diffusi in tutta la [[Puglia]].
In questi ultimi anni, per mezzo del cooperativismo, diffuso tra i produttori locali,
è stata promossa la lavorazione dell'uva con criteri rispondenti alle moderne tecniche
settoriali. Da diversi anni Lizzano fa parte dell'associazione nazionale [[Associazione Nazionale Città del Vino|Città del vino]] e della strada del vino "Primitivo di Manduria e Lizzano DOC". Di seguito sono riportati i vini della D.O.C. Lizzano:
* Lizzano (Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Giovane, Malvasia Nera, Malvasia Nera Superiore, Negroamaro Rosato nelle tipologie normale, Frizzante, Giovane, Spumante, Negroamaro; Bianco nelle tipologie normale, Frizzante, Spumante) prodotto nella provincia di Taranto.
 
Rilevante è la [[Viticoltura]], che fornisce una produzione di uva da vino di quasi centomila quintali e di 78&nbsp;000 ettolitri di vino che pone Lizzano come terzo produttore in [[Puglia]] e 23º in [[Italia]];<ref>{{Cita web|url=http://www.cantinelizzano.it/chisiamo.htm|titolo=Sito web della principale azienda vinicola lizzanese.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928003221/http://www.cantinelizzano.it/chisiamo.htm|dataarchivio=28 settembre 2011}}</ref> i vitigni più diffusi sono il [[Primitivo]] e il [[Negroamaro]]. La località fa parte dell'associazione nazionale Città del Vino e della strada del vino "Primitivo di Manduria e Lizzano DOC".
==== Aziende Vinicole ====
Come già detto, Lizzano è molto noto in Italia e non solo per la qualità dei suoi pregiati vini. Sul territorio comunale operano varie aziende vinicole e cantine sociali:
*Cantina e oleificio sociale "Luigi Ruggieri": La Società Cantine e Oleificio Sociale di Lizzano "Luigi Ruggieri" esercita, sin dal 1959, l'attività di produzione e di imbottigliamento di vino e olio. L'azienda rappresenta oggi una realtà cooperativa rilevante nel comparto vinicolo, sia in ambito regionale che nazionale (terzo enopolo della Puglia ed uno dei 23 enopoli d'Italia), con una capacità di stoccaggio di 290.000 ettolitri. Questa realtà è stata una delle prime del meridione, fungendo da esempio e da modello per molte aziende nate in seguito. Produce vini [[DOC]], [[IGT]] e olio d'oliva [[DOP]].
*Soc. Coop agricola Cantina "San Gaetano": realtà molto importante anch'essa nata a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.
*Cantina "Milleuna": molto conosciuta in ambiti come il [[Vinitaly]] grazie ai numerosi riconoscimenti avuti per i suoi pregiati vini.
*"Antiche Cantine De Quarto"
 
=== Turismo ===
Negli ultimi anni, la cittadina di Lizzano staè vedendointeressata da una crescita del turismo molto forte. Ogni anno, diin estate, la bellezza della [[Marina di Lizzano|marina]] attira migliaia e migliaia di turisti da ogni parte d'[[Italia]] e d'[[Europa]]. Nel resto dell'anno il turismo è a carattere prevalentemente naturalistico, storico o culturale.
 
=== Energie rinnovabili ===
Il territorio comunale lizzanese è stato oggetto, negli ultimi anni, di un rinnovo energetico a 360 gradi. Grazie ai fondi regionali e statali riguardanti le fonti di energia rinnovabili, è stato possibile installare nel territorio una grande quantità di impianti fotovoltaici ed eolici. In particolare si possono contare una decina di impianti fotovoltaici per un totale di circa 8 [[Watt|MW]]; altri impianti ad energia solare sono ancora in progetto ed altri ancora sono in fase di installazione su tutti gli uffici comunali e su tutti gli edifici pubblici (scuole comprese). Per quanto riguarda l'energia eolica, Lizzano è in assoluto il comune al primo<ref>{{Cita web|url=http://www.corrieredelgiorno.com/2011/06/09/eolico-a-qualcuno-piace-%E2%80%9Cmini%E2%80%9D-e-lizzano-diventa-regina-italiana-del-vento/|titolo=SEolico, a qualcuno piace “mini” e Lizzano diventa regina italiana del vento; Corriere del Giorno.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130605103340/http://www.corrieredelgiorno.com/2011/06/09/eolico-a-qualcuno-piace-%E2%80%9Cmini%E2%80%9D-e-lizzano-diventa-regina-italiana-del-vento/|dataarchivio=5 giugno 2013}}</ref> posto in Italia per quantità di energia prodotta dal cosiddetto ''minieolico'' ovvero impianti eolici di ridotte dimensioni capaci di sviluppare energia non superiore ai 150&nbsp;kW circa. Nel territorio inoltre, al confine col comune di [[Faggiano]], insistono due enormi turbine eoliche alte più di 90 metri, visibili da gran parte della provincia.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Taranto mappa.png|thumb|right|Collegamenti della Provincia di Taranto]]
 
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da ([http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=24&latsec=0&longdeg=17&longmin=34&longsec=0&zoom=5 vedi]):
 
* [[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (barriera di [[Massafra]]) da e per l'[[Italia Settentrionalesettentrionale]]
* S.S. 7 ter
* [[Via Appia|S.S. 7 Appia]] da e per [[Brindisi]]
* [[Litoranea Salentina]]
 
=== Ferrovie ===
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di: [[Manduria]] a 15&nbsp;km, [[Grottaglie]] a 17&nbsp;km, [[Francavilla Fontana]] a 21&nbsp;km e [[Taranto]] a 25&nbsp;km.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{...}}
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pietro Schirano|Inizio=14 settembre 1988|Fine=18 dicembre 1991|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Corigliano|Inizio=23 dicembre 1991|Fine=19 ottobre 1992|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Maddalena Schirano|Inizio=19 ottobre 1992|Fine=8 giugno 1993|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Cavallo|Inizio=8 giugno 1993|Fine=28 aprile 1997|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Generoso Tocci|Inizio=28 aprile 1997|Fine=14 maggio 2001|Partito=[[Partito della Rifondazione Comunista]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Cavallo|Inizio=14 maggio 2001|Fine=30 maggio 2006|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gaetano Bino|Inizio=30 maggio 2006|Fine=24 luglio 2007|Partito=[[Casa delle Libertà]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Adriana Famà|Inizio=24 luglio 2007|Fine=15 aprile 2008|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Dario Macripò|Inizio=16 aprile 2008|Fine=28 maggio 2013|Partito=[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Dario Macripò|Inizio=28 maggio 2013|Fine=9 maggio 2018|Partito=[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonietta D'Oria|Inizio=10 maggio 2018|Fine=15 maggio 2023|Partito=L'alternativa|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lucia Palombella|Inizio=15 maggio 2023|Fine=''in carica''|Partito=Lizzano ci siamo|Note=<ref name=interno />}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Ha sede a Lizzano la società di pallavolo Lizzano Volley.
Per quanto riguarda lo sport, è presente una squadra [[Calcio (sport)|calcistica]] che attualmente milita nel campionato di Prima Categoria, la ''Polisportiva Lizzano''.
Vi sono, inoltre, numerose associazioni di stampo sportivo come quella [[pallavolo|pallavolistica]] della ''Lizzano Volley''.
Gli impianti sportivi esistenti nel territorio sono:
*Stadio Comunale ''"Antonucci"''
*Palazzetto dello sport (tensostatico)
 
=== GalleriaImpianti fotograficasportivi ===
Nel comune sono presenti alcuni impianti sportivi:
<gallery>
* Palazzetto dello sport
File:IMG 1594.JPG|Chiesa dell'immacolata, oggi chiusa al culto e usata come oratorio
* Stadio comunale "Antonucci"
Immagine:Marina di Lizzano1.jpg|Marina di Lizzano
Immagine:Marinadilizzano.JPG|Marina di Lizzano
Immagine:Albamarinalizzano.jpg|Alba a marina di Lizzano, in località Bagnara
Immagine:Marina di Lizzano2.jpg|Marina di Lizzano
Immagine:Maredilizzano.jpg|Marina di Lizzano
Immagine:Marinadilizzanoaerea.jpg|Marina di Lizzano, località bagnara
File:Viacolonnalizzano.JPG| Una via del centro storico con il caratteristico curvone]]
File:Truddu.JPG|Un [[trullo]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
Dialetto di Lizzano
http://zitogiuseppe.com/dialetto.html
 
== Bibliografia ==
* Abatangelo Luigi Abatangelo, ''La cripta dell'Annunziata a Lizzano nasconde un grande eremitaggio?'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' il 5 settembre 1954.
* Abatangelo Luigi Abatangelo, ''Incontro di secoli nella Cripta dell'Annunziata'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' l'11 settembre 1954.
* Abatangelo Luigi Abatangelo, ''Le sette Madonne dell'Annunziata'', articolo apparso sul quotidiano di Taranto ''Voce del Popolo'' il 19 settembre 1954.
* Berzano Filippo, ''La storia di Lizzano'', Tipografia Michelerio, Asti 1950.
* Cirese Alberto - Perrone Aldo, ''Alfredo Majorano cuore del tarantino, nella sua Lizzano'', Edizioni del gruppo Taranto, Taranto 2001, pp.&nbsp;120.
* Farella Vittorio, ''La Chiesachiesa e la Criptacripta rupestre dell'Annunziata a Lizzano'', in ''Le aree omogenee della Civiltà Rupestre nell'ambito dell'Impero Bizantino: la Cappadocia'', Atti del quinto convegno internazionale di studio sulla civiltà rupestre medioevale nel mezzogiorno d'Italia (Lecce-Nardò 12-16 ottobre 1979) a cura di C.D. Fonseca, Galatina 1981, pp.&nbsp;351–401.
* Fedele Biagio, ''Bagnara-Scavi nel villaggio dell'età del Bronzo'', Galatina 1982.
* Lapolla Tobia, ''Vita di San Gaetano Thiene'', tipografia Biasco, Manduria 2002, pp.&nbsp;16.
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* [[Dialetto salentino]]
* [[Marina di Lizzano]]
* [[Mar JonioIonio]]
* [[Puglia]]
* [[Murge Tarantine]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lizzano}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.lizzano.eu Lizzano.eu]
* [http://www.museolizzano.it sito web sul museo civico di Lizzano]
* [http://www.comune.lizzano.ta.it Sito istituzionale del Comune di Lizzano]
* [http://www.lizzanoplus.blogspot.com Sito contenente pagine di interesse locale]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Taranto}}
{{Salento}}
{{Portale|Puglia}}
 
[[Categoria:Lizzano| ]]
[[Categoria:Comuni salentini della provincia di Taranto]]
 
[[ar:ليتسانو]]
[[bg:Лицано]]
[[de:Lizzano (Apulien)]]
[[en:Lizzano, Apulia]]
[[eo:Lizzano]]
[[es:Lizzano]]
[[fr:Lizzano]]
[[hu:Lizzano (Olaszország)]]
[[ia:Lizzano]]
[[ja:リッツァーノ]]
[[la:Licyanum]]
[[lmo:Lizzano]]
[[ms:Lizzano, Apulia]]
[[nap:Lizzano (TA)]]
[[nl:Lizzano (Apulië)]]
[[pl:Lizzano]]
[[pms:Lizzano]]
[[pt:Lizzano]]
[[roa-tara:Lizzano (TA)]]
[[ru:Лиццано]]
[[scn:Lizzanu (TA)]]
[[uk:Ліццано]]
[[vo:Lizzano]]
[[war:Lizzano, Apulia]]